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SEZIONE PROVINCIALE DI PISA

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SEZIONEPROVINCIALEDI PISA

1

Indice

Prefazione pag. 2

Cos’èiltumoredelcolonretto? pag. 3

Comesioriginailtumoredelcolonretto? pag. 5

Qualisonoiprincipalifattoridirischio? pag. 6

Èpossibileprevenireiltumoredelcolonretto? pag. 8

Qualisonoisintomichedevonoindurreavisitamedica? pag. 9

Qualiesamipossonodiagnosticareiltumoredelcolonretto? pag.10

Comesicurailtumoredelcolonretto? pag.12

Raccomandazioni pag.14

LaLILT pag.17

ChièlaLILT pag.17

LaMission pag.17

Leattività pag.18

ComesostenerelaLILT pag.19

SezioniProvincialidellaLILT pag.20

Indice

pag. 3

pag. 4

pag. 6

pag. 7

pag. 9

pag. 10

pag. 11

pag. 13

pag. 15

pag. 18 pag. 18

pag. 18 pag. 19

pag. 20

pag. 20

1

Indice

Prefazione pag. 2

Cos’èiltumoredelcolonretto? pag. 3

Comesioriginailtumoredelcolonretto? pag. 5

Qualisonoiprincipalifattoridirischio? pag. 6

Èpossibileprevenireiltumoredelcolonretto? pag. 8

Qualisonoisintomichedevonoindurreavisitamedica? pag. 9

Qualiesamipossonodiagnosticareiltumoredelcolonretto? pag.10

Comesicurailtumoredelcolonretto? pag.12

Raccomandazioni pag.14

LaLILT pag.17

ChièlaLILT pag.17

LaMission pag.17

Leattività pag.18

ComesostenerelaLILT pag.19

SezioniProvincialidellaLILT pag.20

Prefazione

2

Prefazione

Perdecenni lepatologie tumoralisonostateconsiderateunveroepropriotabù,unmessaggiodisofferenzaedolore,quasiprivodispe-ranza.Eilnonparlarne,ilfarfintadinienteerailmodopiùsemplice,ancheseilpiùrischioso,perallontanarelapauradeltumore.Manonilcancrostesso.

Oggi, l’atteggiamento psico-sociale, per fortuna, è cambiato e fon-damentali passi in avanti sono stati compiuti grazie alla ricerca, allaprevenzione,alladiagnosieallaterapia.

Sièinparticolaresviluppatalaculturadellaprevenzioneedelladia-gnosiprecoce,chesistannosemprepiùdiffondendoeconsolidando.Attraversolaprevenzione,infatti,èpossibileoggisconfiggereiltumore.Bastanosalutaricomportamenti,sempliciaccortezzeeperiodicicon-trolliclinico-strumentali.Laprevenzioneeladiagnosiprecoceguari-sconooltre il 54%dei casidi cancroesiamoaltresì consapevoli cheintensificandolecampagnedisensibilizzazionepotremmoarrivareadunaguaribilitàsuperioreall’80%.

Tuttavia,nonostanteitantitraguardiscientificiraggiunti,illivellodiguardiadeverestareancoraaltosulfrontedellasensibilizzazione,so-prattuttoneiconfrontideigiovani.

QuestacertezzafasìchelaLegaItalianaperlaLottacontroiTumorisiasemprepiùattivamenteimpegnatasulfrontedella“prevenzione”.Intesasiacomeprevenzioneprimaria(adozionedistiliecomportamen-tidivitasalutari:nientefumo–responsabiledel30%deitumori–,cor-rettaalimentazione,attivitàfisicaelottaallacancerogenesiambientalee professionale), sia come prevenzione secondaria (diagnosi precoceperitumoridellamammella,delcollodell’utero,delcolonretto,dellaprostata,deltesticolo,delcavooraleedellacute).

Preveniresignificavivere.Piùalungoebene.“L’informazione corretta e l’educazione alla salute sono elementi

basilari per un’efficace prevenzione”.

Prof. Francesco Schittulli Presidente Nazionale Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori

3

Cos’è il tumore del colon retto?

Fig. 1. Rappresentazione schematica dell’intestino crasso

L’intestinocrassosisuddividedadestraversosinistrain:cieco,colonascendente, colon trasverso, colon discendente, sigma, retto ed ano.Sigmaerettocostituisconolesedipiùfrequentementeinteressatedaquestaneoplasia(fig.2).

È il tumore più frequente dell’intestino crasso o grosso intestino(fig. 1), che origina dalla trasformazione maligna delle cellule delrivestimento (mucosa)del lume intestinale,deputateallaproduzionedelmucocheserveafacilitareiltransitointestinale.

Appendice

Cieco

Sigma

Retto

Colon discendente

Colon trasverso

StomacoPancreas

Duodeno

Radice mesenterica

Colon ascendente

A. iliaca destra comune

Cos’è il tumore del colon retto?

4

Iltumoredelcolonretto(d’orainavantiCCR),conunamortalitàdioltre15.000decessil’anno,rappresentalasecondacausadimorteperneoplasiainItalia,dopoiltumoredelpolmonenell’uomoequellodellamammellanelladonna.

OgniannonelnostroPaesesiregistranooltre40.000nuovicasi,conun’insorgenzaprevalentedopoi40annieconunapressochéanalogafrequenzanegliuominienelledonne.

Fig. 2. Distribuzione in percentuale del tumore colorettale

Cieco

Colon sigmoideo

Retto

Colon discendenteColon ascendente

11%

39%

6%4%

4%

6%

25%

5%

Colon traverso

Fessura colica destra

5

Come si origina il tumoredel colon retto?

Quasi tutti i CCR si sviluppano a partire da lesioni benigne delcolon o del retto denominate polipi adenomatosi (adenomi). Altri tipidipolipi intestinali (infiammatori, iperplasticioamartomatosi)nonsitrasformanomaiincancro.

Il rischio di trasformazione da polipo benigno a tumore malignodipendedaiseguentifattori:• tipodiadenoma(rischiomaggiorenegliadenomivillosi);•numeroedimensionedeipolipi(rischiomaggioreperipolipimultipli

edidiametrosuperiorea1cm);•alterazioni cellulari del polipo dette displasie (rischio maggiore in

displasiegravirispettoaquellelievi).Èstatocalcolatocheoccorreunperiododai10ai15anniperchéun

adenomasitrasformiincancroinvasivo.

Fig. 3. Storia naturale del tumore del colon retto

FATTORI GENETICIE AMBIENTALI

POLIPECTOMIA ENDOSCOPICA

MUCOSANORMALE PICCOLO

ADENOMA

ADENOMAA RISCHIO

ADENOMACANCERIZZATO

CARCINOMAAVANZATO

INTERRUZIONE SEQUENZAADENOMA - CARCINOMA

10 ANNI

3

Cos’è il tumore del colon retto?

Fig. 1. Rappresentazione schematica dell’intestino crasso

L’intestinocrassosisuddividedadestraversosinistrain:cieco,colonascendente, colon trasverso, colon discendente, sigma, retto ed ano.Sigmaerettocostituisconolesedipiùfrequentementeinteressatedaquestaneoplasia(fig.2).

È il tumore più frequente dell’intestino crasso o grosso intestino(fig. 1), che origina dalla trasformazione maligna delle cellule delrivestimento (mucosa)del lume intestinale,deputateallaproduzionedelmucocheserveafacilitareiltransitointestinale.

Appendice

Cieco

Sigma

Retto

Colon discendente

Colon trasverso

StomacoPancreas

Duodeno

Radice mesenterica

Colon ascendente

A. iliaca destra comune

1

Indice

Prefazione pag. 2

Cos’èiltumoredelcolonretto? pag. 3

Comesioriginailtumoredelcolonretto? pag. 5

Qualisonoiprincipalifattoridirischio? pag. 6

Èpossibileprevenireiltumoredelcolonretto? pag. 8

Qualisonoisintomichedevonoindurreavisitamedica? pag. 9

Qualiesamipossonodiagnosticareiltumoredelcolonretto? pag.10

Comesicurailtumoredelcolonretto? pag.12

Raccomandazioni pag.14

LaLILT pag.17

ChièlaLILT pag.17

LaMission pag.17

Leattività pag.18

ComesostenerelaLILT pag.19

SezioniProvincialidellaLILT pag.20

4

Iltumoredelcolonretto(d’orainavantiCCR),conunamortalitàdioltre15.000decessil’anno,rappresentalasecondacausadimorteperneoplasiainItalia,dopoiltumoredelpolmonenell’uomoequellodellamammellanelladonna.

OgniannonelnostroPaesesiregistranooltre40.000nuovicasi,conun’insorgenzaprevalentedopoi40annieconunapressochéanalogafrequenzanegliuominienelledonne.

Fig. 2. Distribuzione in percentuale del tumore colorettale

Cieco

Colon sigmoideo

Retto

Colon discendenteColon ascendente

11%

39%

6%4%

4%

6%

25%

5%

Colon traverso

Fessura colica destra

5

Come si origina il tumoredel colon retto?

Quasi tutti i CCR si sviluppano a partire da lesioni benigne delcolon o del retto denominate polipi adenomatosi (adenomi). Altri tipidipolipi intestinali (infiammatori, iperplasticioamartomatosi)nonsitrasformanomaiincancro.

Il rischio di trasformazione da polipo benigno a tumore malignodipendedaiseguentifattori:• tipodiadenoma(rischiomaggiorenegliadenomivillosi);•numeroedimensionedeipolipi(rischiomaggioreperipolipimultipli

edidiametrosuperiorea1cm);•alterazioni cellulari del polipo dette displasie (rischio maggiore in

displasiegravirispettoaquellelievi).Èstatocalcolatocheoccorreunperiododai10ai15anniperchéun

adenomasitrasformiincancroinvasivo.

Fig. 3. Storia naturale del tumore del colon retto

FATTORI GENETICIE AMBIENTALI

POLIPECTOMIA ENDOSCOPICA

MUCOSANORMALE PICCOLO

ADENOMA

ADENOMAA RISCHIO

ADENOMACANCERIZZATO

CARCINOMAAVANZATO

INTERRUZIONE SEQUENZAADENOMA - CARCINOMA

10 ANNI

4

Iltumoredelcolonretto(d’orainavantiCCR),conunamortalitàdioltre15.000decessil’anno,rappresentalasecondacausadimorteperneoplasiainItalia,dopoiltumoredelpolmonenell’uomoequellodellamammellanelladonna.

OgniannonelnostroPaesesiregistranooltre40.000nuovicasi,conun’insorgenzaprevalentedopoi40annieconunapressochéanalogafrequenzanegliuominienelledonne.

Fig. 2. Distribuzione in percentuale del tumore colorettale

Cieco

Colon sigmoideo

Retto

Colon discendenteColon ascendente

11%

39%

6%4%

4%

6%

25%

5%

Colon traverso

Fessura colica destra

5

Come si origina il tumoredel colon retto?

Quasi tutti i CCR si sviluppano a partire da lesioni benigne delcolon o del retto denominate polipi adenomatosi (adenomi). Altri tipidipolipi intestinali (infiammatori, iperplasticioamartomatosi)nonsitrasformanomaiincancro.

Il rischio di trasformazione da polipo benigno a tumore malignodipendedaiseguentifattori:• tipodiadenoma(rischiomaggiorenegliadenomivillosi);•numeroedimensionedeipolipi(rischiomaggioreperipolipimultipli

edidiametrosuperiorea1cm);•alterazioni cellulari del polipo dette displasie (rischio maggiore in

displasiegravirispettoaquellelievi).Èstatocalcolatocheoccorreunperiododai10ai15anniperchéun

adenomasitrasformiincancroinvasivo.

Fig. 3. Storia naturale del tumore del colon retto

FATTORI GENETICIE AMBIENTALI

POLIPECTOMIA ENDOSCOPICA

MUCOSANORMALE PICCOLO

ADENOMA

ADENOMAA RISCHIO

ADENOMACANCERIZZATO

CARCINOMAAVANZATO

INTERRUZIONE SEQUENZAADENOMA - CARCINOMA

10 ANNI

Come si origina il tumore del colon retto?

6

Vistalalungasequenzatemporaleperlaformazionedelcarcinoma,è possibile interrompere e prevenire lo sviluppo del tumore malignoattraverso la rimozione endoscopica di adenomi eventualmenteriscontrati.

Quali sono i principali fattori di rischio?

ETÀ

È il fattore determinante nel 50-60% dei CCR. Sebbene possasvilupparsiaqualunqueetà,nel90%deicasiquestaformatumoralesiverificadopoi40anni,conunrischiocheraddoppiaogni10annidopotaleetà.

FAMILIARITÀ

UnafamiliaritàperCCR(parentidi1°grado:fratelli,sorelle,genitori,figli)siriscontranel30-40%deicasi.Inparticolare,rispettoasoggettisenzaalcunafamiliarità,ilrischioaumentadi:•2-3volte,perchiabbia1familiaredi1°gradogiàaffettodaCCR;•3-4 volte, per chi abbia 2 familiari di 1° grado affetti da CCR o 1

familiaredi1°gradoconCCRdiagnosticatoinetàinferioreai50anni.

6

Vistalalungasequenzatemporaleperlaformazionedelcarcinoma,è possibile interrompere e prevenire lo sviluppo del tumore malignoattraverso la rimozione endoscopica di adenomi eventualmenteriscontrati.

Quali sono i principali fattori di rischio?

ETÀ

È il fattore determinante nel 50-60% dei CCR. Sebbene possasvilupparsiaqualunqueetà,nel90%deicasiquestaformatumoralesiverificadopoi40anni,conunrischiocheraddoppiaogni10annidopotaleetà.

FAMILIARITÀ

UnafamiliaritàperCCR(parentidi1°grado:fratelli,sorelle,genitori,figli)siriscontranel30-40%deicasi.Inparticolare,rispettoasoggettisenzaalcunafamiliarità,ilrischioaumentadi:•2-3volte,perchiabbia1familiaredi1°gradogiàaffettodaCCR;•3-4 volte, per chi abbia 2 familiari di 1° grado affetti da CCR o 1

familiaredi1°gradoconCCRdiagnosticatoinetàinferioreai50anni.

1

Indice

Prefazione pag. 2

Cos’èiltumoredelcolonretto? pag. 3

Comesioriginailtumoredelcolonretto? pag. 5

Qualisonoiprincipalifattoridirischio? pag. 6

Èpossibileprevenireiltumoredelcolonretto? pag. 8

Qualisonoisintomichedevonoindurreavisitamedica? pag. 9

Qualiesamipossonodiagnosticareiltumoredelcolonretto? pag.10

Comesicurailtumoredelcolonretto? pag.12

Raccomandazioni pag.14

LaLILT pag.17

ChièlaLILT pag.17

LaMission pag.17

Leattività pag.18

ComesostenerelaLILT pag.19

SezioniProvincialidellaLILT pag.20

6

Vistalalungasequenzatemporaleperlaformazionedelcarcinoma,è possibile interrompere e prevenire lo sviluppo del tumore malignoattraverso la rimozione endoscopica di adenomi eventualmenteriscontrati.

Quali sono i principali fattori di rischio?

ETÀ

È il fattore determinante nel 50-60% dei CCR. Sebbene possasvilupparsiaqualunqueetà,nel90%deicasiquestaformatumoralesiverificadopoi40anni,conunrischiocheraddoppiaogni10annidopotaleetà.

FAMILIARITÀ

UnafamiliaritàperCCR(parentidi1°grado:fratelli,sorelle,genitori,figli)siriscontranel30-40%deicasi.Inparticolare,rispettoasoggettisenzaalcunafamiliarità,ilrischioaumentadi:•2-3volte,perchiabbia1familiaredi1°gradogiàaffettodaCCR;•3-4 volte, per chi abbia 2 familiari di 1° grado affetti da CCR o 1

familiaredi1°gradoconCCRdiagnosticatoinetàinferioreai50anni.

7

FATTORI EREDITARI

Il 4-6% dei casi di CCR è ereditario. Esso può insorgere, infatti, inetà giovanile negli individui con elevato rischio dovuto a specifichealterazionigenetiche,trasmessedaigenitoriaifigli,comenelcasodellaPoliposiAdenomatosaFamiliare(FAP)edelleSindromidiGardner,diLynchediPeutz-Jehgers.

FATTORI PERSONALI

Si trattadi fattori legatiallostiledi vitaeall’esistenzadipatologie“favorenti”quali:•malattie infiammatorie croniche intestinali (Rettocolite Ulcerosa e

MorbodiCrohn);•precedentipolipidelcolon;•pregresse neoplasie in altre sedi (in prevalenza utero, ovaio e

mammella);•sovrappesoeobesità;•dieta ipercalorica, ricca di grassi animali, con elevato consumo di

carnirosseedalcoolepoveradifibre;• vitasedentaria.

NOTA BENE: in presenza o nel sospetto di tali patologie è consigliato rivolgersi a Centri di Consulenza Genetica altamente qualificati per l’esecuzione di analisi genetiche e capaci di fornire adeguati percorsi diagnostici.

Quali sono i principalifattori di rischio?

6

Vistalalungasequenzatemporaleperlaformazionedelcarcinoma,è possibile interrompere e prevenire lo sviluppo del tumore malignoattraverso la rimozione endoscopica di adenomi eventualmenteriscontrati.

Quali sono i principali fattori di rischio?

ETÀ

È il fattore determinante nel 50-60% dei CCR. Sebbene possasvilupparsiaqualunqueetà,nel90%deicasiquestaformatumoralesiverificadopoi40anni,conunrischiocheraddoppiaogni10annidopotaleetà.

FAMILIARITÀ

UnafamiliaritàperCCR(parentidi1°grado:fratelli,sorelle,genitori,figli)siriscontranel30-40%deicasi.Inparticolare,rispettoasoggettisenzaalcunafamiliarità,ilrischioaumentadi:•2-3volte,perchiabbia1familiaredi1°gradogiàaffettodaCCR;•3-4 volte, per chi abbia 2 familiari di 1° grado affetti da CCR o 1

familiaredi1°gradoconCCRdiagnosticatoinetàinferioreai50anni.

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FATTORI EREDITARI

Il 4-6% dei casi di CCR è ereditario. Esso può insorgere, infatti, inetà giovanile negli individui con elevato rischio dovuto a specifichealterazionigenetiche,trasmessedaigenitoriaifigli,comenelcasodellaPoliposiAdenomatosaFamiliare(FAP)edelleSindromidiGardner,diLynchediPeutz-Jehgers.

FATTORI PERSONALI

Si trattadi fattori legatiallostiledi vitaeall’esistenzadipatologie“favorenti”quali:•malattie infiammatorie croniche intestinali (Rettocolite Ulcerosa e

MorbodiCrohn);•precedentipolipidelcolon;•pregresse neoplasie in altre sedi (in prevalenza utero, ovaio e

mammella);•sovrappesoeobesità;•dieta ipercalorica, ricca di grassi animali, con elevato consumo di

carnirosseedalcoolepoveradifibre;• vitasedentaria.

NOTA BENE: in presenza o nel sospetto di tali patologie è consigliato rivolgersi a Centri di Consulenza Genetica altamente qualificati per l’esecuzione di analisi genetiche e capaci di fornire adeguati percorsi diagnostici.

8

SI!!Sipuò.Conduemodalità:

PREvENzIONE PRIMARIAHa lo scopo di prevenire l’insorgenza del tumore, rimuovendo, ove

possibile,ifattoridirischiodellamalattiaesiattuaosservando:•unadietaequilibratariccadifruttaefibre,abassocontenutodigrassi

epoveradicarnirosse;•uneserciziofisicocostante(30minutidedicatiperalmeno5giornila

settimana).Studiancoraincorsoindicanocheancheapportinutritividiacidofolico,

vitaminaDeMagnesio(inparticolareperledonne)possonosvolgereun’azione protettiva. L’assunzione cronica di aspirina, che apparesvolgereun’attivitàdicontrollodellacrescitadeipolipi,vadiscussaconilpropriomedicoinconsiderazionedellepossibilicontroindicazioni.Lostessovaleperlaterapiaormonalesostitutivanelledonneinetàpost-menopausale.

PREvENzIONE SECONDARIAO DIAgNOSI PRECOCE Haloscopodiindividuareprecocementelapresenzadeltumoreesi

attuapartecipandoaiprogrammidiscreeningoveorganizzatioppure,qualorataliprogramminonsianoattivioinpresenzadieventualifattoridi rischio, rivolgendosi al proprio medico di fiducia che illustrerà leopzionidiagnostichedisponibili,spiegandonevantaggiesvantaggiperconcordareeventualiprogrammiindividualidiprevenzioneedidiagnosiprecoce.

DalmomentochelamaggiorpartedeiCCRèprecedutodallacomparsadipolipiadenomatosi,l’individuazionediquest’ultimielalororimozioneendoscopica, interrompendo la sequenza polipo-cancro, rappresentaunastrategiavincentenellaprevenzionedeltumorecolorettale.

Inoltre,lascopertadiuntumoreinunostadioiniziale,comportaunacuramenoaggressiva,conpiùelevataprobabilitàdiguarigioneedunamigliorequalitàdivita.

È possibile prevenire il tumoredel colon retto?

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FATTORI EREDITARI

Il 4-6% dei casi di CCR è ereditario. Esso può insorgere, infatti, inetà giovanile negli individui con elevato rischio dovuto a specifichealterazionigenetiche,trasmessedaigenitoriaifigli,comenelcasodellaPoliposiAdenomatosaFamiliare(FAP)edelleSindromidiGardner,diLynchediPeutz-Jehgers.

FATTORI PERSONALI

Si trattadi fattori legatiallostiledi vitaeall’esistenzadipatologie“favorenti”quali:•malattie infiammatorie croniche intestinali (Rettocolite Ulcerosa e

MorbodiCrohn);•precedentipolipidelcolon;•pregresse neoplasie in altre sedi (in prevalenza utero, ovaio e

mammella);•sovrappesoeobesità;•dieta ipercalorica, ricca di grassi animali, con elevato consumo di

carnirosseedalcoolepoveradifibre;• vitasedentaria.

NOTA BENE: in presenza o nel sospetto di tali patologie è consigliato rivolgersi a Centri di Consulenza Genetica altamente qualificati per l’esecuzione di analisi genetiche e capaci di fornire adeguati percorsi diagnostici.

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Indice

Prefazione pag. 2

Cos’èiltumoredelcolonretto? pag. 3

Comesioriginailtumoredelcolonretto? pag. 5

Qualisonoiprincipalifattoridirischio? pag. 6

Èpossibileprevenireiltumoredelcolonretto? pag. 8

Qualisonoisintomichedevonoindurreavisitamedica? pag. 9

Qualiesamipossonodiagnosticareiltumoredelcolonretto? pag.10

Comesicurailtumoredelcolonretto? pag.12

Raccomandazioni pag.14

LaLILT pag.17

ChièlaLILT pag.17

LaMission pag.17

Leattività pag.18

ComesostenerelaLILT pag.19

SezioniProvincialidellaLILT pag.20

8

SI!!Sipuò.Conduemodalità:

PREvENzIONE PRIMARIAHa lo scopo di prevenire l’insorgenza del tumore, rimuovendo, ove

possibile,ifattoridirischiodellamalattiaesiattuaosservando:•unadietaequilibratariccadifruttaefibre,abassocontenutodigrassi

epoveradicarnirosse;•uneserciziofisicocostante(30minutidedicatiperalmeno5giornila

settimana).Studiancoraincorsoindicanocheancheapportinutritividiacidofolico,

vitaminaDeMagnesio(inparticolareperledonne)possonosvolgereun’azione protettiva. L’assunzione cronica di aspirina, che apparesvolgereun’attivitàdicontrollodellacrescitadeipolipi,vadiscussaconilpropriomedicoinconsiderazionedellepossibilicontroindicazioni.Lostessovaleperlaterapiaormonalesostitutivanelledonneinetàpost-menopausale.

PREvENzIONE SECONDARIAO DIAgNOSI PRECOCE Haloscopodiindividuareprecocementelapresenzadeltumoreesi

attuapartecipandoaiprogrammidiscreeningoveorganizzatioppure,qualorataliprogramminonsianoattivioinpresenzadieventualifattoridi rischio, rivolgendosi al proprio medico di fiducia che illustrerà leopzionidiagnostichedisponibili,spiegandonevantaggiesvantaggiperconcordareeventualiprogrammiindividualidiprevenzioneedidiagnosiprecoce.

DalmomentochelamaggiorpartedeiCCRèprecedutodallacomparsadipolipiadenomatosi,l’individuazionediquest’ultimielalororimozioneendoscopica, interrompendo la sequenza polipo-cancro, rappresentaunastrategiavincentenellaprevenzionedeltumorecolorettale.

Inoltre,lascopertadiuntumoreinunostadioiniziale,comportaunacuramenoaggressiva,conpiùelevataprobabilitàdiguarigioneedunamigliorequalitàdivita.

È possibile prevenire il tumoredel colon retto?È possibile prevenire il tumoredel colon retto?

9

SINTOMI PRECOCI•presenzadisanguenellefecie/oabbondantemuco;•alterazioni improvvise e persistenti della regolarità intestinale

(stitichezza,diarreaoalternanzadistitichezzaediarrea);•anemiasenzacausaevidente.

SINTOMI TARDIvI•doloriaddominalipersistenti;•perditadipeso.

Quali sono i segni e i sintomi che devono indurre a visita medica?

MoltipolipieCCRallostadioinizialenondannosegniosintomi;pertalemotivoèimportantechelepersoneconunoopiùfattoridirischiosisottoponganoaperiodiciesamidicontrollo.

ATTENzIONE!

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Vistalalungasequenzatemporaleperlaformazionedelcarcinoma,è possibile interrompere e prevenire lo sviluppo del tumore malignoattraverso la rimozione endoscopica di adenomi eventualmenteriscontrati.

Quali sono i principali fattori di rischio?

ETÀ

È il fattore determinante nel 50-60% dei CCR. Sebbene possasvilupparsiaqualunqueetà,nel90%deicasiquestaformatumoralesiverificadopoi40anni,conunrischiocheraddoppiaogni10annidopotaleetà.

FAMILIARITÀ

UnafamiliaritàperCCR(parentidi1°grado:fratelli,sorelle,genitori,figli)siriscontranel30-40%deicasi.Inparticolare,rispettoasoggettisenzaalcunafamiliarità,ilrischioaumentadi:•2-3volte,perchiabbia1familiaredi1°gradogiàaffettodaCCR;•3-4 volte, per chi abbia 2 familiari di 1° grado affetti da CCR o 1

familiaredi1°gradoconCCRdiagnosticatoinetàinferioreai50anni.

9

SINTOMI PRECOCI•presenzadisanguenellefecie/oabbondantemuco;•alterazioni improvvise e persistenti della regolarità intestinale

(stitichezza,diarreaoalternanzadistitichezzaediarrea);•anemiasenzacausaevidente.

SINTOMI TARDIvI•doloriaddominalipersistenti;•perditadipeso.

Quali sono i segni e i sintomi che devono indurre a visita medica?

MoltipolipieCCRallostadioinizialenondannosegniosintomi;pertalemotivoèimportantechelepersoneconunoopiùfattoridirischiosisottoponganoaperiodiciesamidicontrollo.

ATTENzIONE!

Quali sono i sintomi chedevono indurre a visita medica?

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Quali esami possono scoprire il tumore del colon retto?

ESAME CLINICO gENERALE ED ESPLORAzIONE RETTALE

Palpazione dell’addome alla ricerca di eventuali masse addominaliassociataall’esplorazionerettale;quest’ultimapuòindividuaretumoridelrettoanchenel10-15%deicasi.

TEST DEL SANguE OCCuLTO NELLE FECI (SOF)

Esamechericercanellefeciletraccediuneventualesanguinamento,dapartediunpolipoodiuntumorecolo-rettale.

I test più utilizzati sono quelli al guaiaco, che richiedono dellerestrizioni dietetiche prima dell’esecuzione per evitare risultati falsipositivi,equelliimmunochimici,chenonrichiedonoalcunarestrizionedieteticagrazieall’elevataspecificitàdelmetodo.L’eventualepositivitàdeltestnondevecomunqueallarmareparticolarmentepoichéancheun semplice sanguinamento gengivale può dare un esito positivo.Viceversa, un esito negativo del test non deve neanche evitare disottoporsi agli esami endoscopici se si hanno sintomi di allarme oesisteunfattoredirischio.

RETTOSIgMOIDOSCOPIA FLESSIbILE (RSS)

Esameendoscopicocheattraversounostrumentoflessibilemunitodiunafonteluminosaconsentediesaminareesclusivamenteilsigmaeilretto,ovveroiltrattodicolondoveinsorgeil70%deiCCR.

È un esame di facile esecuzione, ben tollerato, che richiede unasemplice preparazione (2 clisteri). Il principale limite consiste nellamancata visualizzazione di eventuali neoplasie localizzate negli altrisegmentidelcolon.

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Indice

Prefazione pag. 2

Cos’èiltumoredelcolonretto? pag. 3

Comesioriginailtumoredelcolonretto? pag. 5

Qualisonoiprincipalifattoridirischio? pag. 6

Èpossibileprevenireiltumoredelcolonretto? pag. 8

Qualisonoisintomichedevonoindurreavisitamedica? pag. 9

Qualiesamipossonodiagnosticareiltumoredelcolonretto? pag.10

Comesicurailtumoredelcolonretto? pag.12

Raccomandazioni pag.14

LaLILT pag.17

ChièlaLILT pag.17

LaMission pag.17

Leattività pag.18

ComesostenerelaLILT pag.19

SezioniProvincialidellaLILT pag.20

10

Quali esami possono scoprire il tumore del colon retto?

ESAME CLINICO gENERALE ED ESPLORAzIONE RETTALE

Palpazione dell’addome alla ricerca di eventuali masse addominaliassociataall’esplorazionerettale;quest’ultimapuòindividuaretumoridelrettoanchenel10-15%deicasi.

TEST DEL SANguE OCCuLTO NELLE FECI (SOF)

Esamechericercanellefeciletraccediuneventualesanguinamento,dapartediunpolipoodiuntumorecolo-rettale.

I test più utilizzati sono quelli al guaiaco, che richiedono dellerestrizioni dietetiche prima dell’esecuzione per evitare risultati falsipositivi,equelliimmunochimici,chenonrichiedonoalcunarestrizionedieteticagrazieall’elevataspecificitàdelmetodo.L’eventualepositivitàdeltestnondevecomunqueallarmareparticolarmentepoichéancheun semplice sanguinamento gengivale può dare un esito positivo.Viceversa, un esito negativo del test non deve neanche evitare disottoporsi agli esami endoscopici se si hanno sintomi di allarme oesisteunfattoredirischio.

RETTOSIgMOIDOSCOPIA FLESSIbILE (RSS)

Esameendoscopicocheattraversounostrumentoflessibilemunitodiunafonteluminosaconsentediesaminareesclusivamenteilsigmaeilretto,ovveroiltrattodicolondoveinsorgeil70%deiCCR.

È un esame di facile esecuzione, ben tollerato, che richiede unasemplice preparazione (2 clisteri). Il principale limite consiste nellamancata visualizzazione di eventuali neoplasie localizzate negli altrisegmentidelcolon.

Quali esami possono diagnosticareil tumore del colon retto?

11

COLONSCOPIA

Esame dotato di maggiore accuratezza diagnostica, in quantoconsenteun’indaginecompletaedaccuratadi tutto ilcolon. Inalcunicasioltreallafunzionediagnosticapuòsvolgereunruoloterapeutico,consentendo la rimozione di lesioni pre-tumorali (polipi). Richiedeuna buona pulizia intestinale e, se eseguito in lieve anestesia, è bentolleratodalpaziente.

COLONSCOPIA vIRTuALE

Nuovaproceduradiagnostica,attualmentedisponibilepressoCentrispecializzati,checonsentediottenereimmaginitridimensionalidellaparteinternaintestinaleattraversolatecnologiadigitaleel’informaticaassociataallatomografiacomputerizzata(TC).Anche’essarichiedeunapreparazioneintestinale.

L’esameèutileneicasiincuinonsiastataeffettuataun’endoscopiacompleta, consentendo inoltre di eseguire contestualmente lastadiazione delle lesioni maligne. Tuttavia, contrariamente allacolonscopia tradizionale, non permette la rimozione delle lesioni arischioel’esecuzionedellebiopsie.

Sonoincorsostudiperl’utilizzodialtritest,comel’analisimolecolaredi alterazioni geniche nelle cellule di esfoliazione del colon presentinellefeci,almomentooggettosoprattuttodiricercascientifica.

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COLONSCOPIA

Esame dotato di maggiore accuratezza diagnostica, in quantoconsenteun’indaginecompletaedaccuratadi tutto ilcolon. Inalcunicasioltreallafunzionediagnosticapuòsvolgereunruoloterapeutico,consentendo la rimozione di lesioni pre-tumorali (polipi). Richiedeuna buona pulizia intestinale e, se eseguito in lieve anestesia, è bentolleratodalpaziente.

COLONSCOPIA vIRTuALE

Nuovaproceduradiagnostica,attualmentedisponibilepressoCentrispecializzati,checonsentediottenereimmaginitridimensionalidellaparteinternaintestinaleattraversolatecnologiadigitaleel’informaticaassociataallatomografiacomputerizzata(TC).Anche’essarichiedeunapreparazioneintestinale.

L’esameèutileneicasiincuinonsiastataeffettuataun’endoscopiacompleta, consentendo inoltre di eseguire contestualmente lastadiazione delle lesioni maligne. Tuttavia, contrariamente allacolonscopia tradizionale, non permette la rimozione delle lesioni arischioel’esecuzionedellebiopsie.

Sonoincorsostudiperl’utilizzodialtritest,comel’analisimolecolaredi alterazioni geniche nelle cellule di esfoliazione del colon presentinellefeci,almomentooggettosoprattuttodiricercascientifica.

6

Vistalalungasequenzatemporaleperlaformazionedelcarcinoma,è possibile interrompere e prevenire lo sviluppo del tumore malignoattraverso la rimozione endoscopica di adenomi eventualmenteriscontrati.

Quali sono i principali fattori di rischio?

ETÀ

È il fattore determinante nel 50-60% dei CCR. Sebbene possasvilupparsiaqualunqueetà,nel90%deicasiquestaformatumoralesiverificadopoi40anni,conunrischiocheraddoppiaogni10annidopotaleetà.

FAMILIARITÀ

UnafamiliaritàperCCR(parentidi1°grado:fratelli,sorelle,genitori,figli)siriscontranel30-40%deicasi.Inparticolare,rispettoasoggettisenzaalcunafamiliarità,ilrischioaumentadi:•2-3volte,perchiabbia1familiaredi1°gradogiàaffettodaCCR;•3-4 volte, per chi abbia 2 familiari di 1° grado affetti da CCR o 1

familiaredi1°gradoconCCRdiagnosticatoinetàinferioreai50anni.

12

1. La chirurgia: rappresenta in genere il primo atto terapeutico econsistenell’asportazionesiadeltrattodicolonorettointeressatodaltumoresiadelgrassopericolicooperirettalecontenentiivasiedi linfonodichedrenanoiltrattointestinaleinteressatodaltumore.Durante lo stesso intervento, più spesso rispetto al passato, siprocede,laddoveèpossibile,allaricostituzionedellacontinuitàdeltubointestinale(anastomosi).

Come si cura il tumoredel colon retto?

Fig. 4.Intervento chirurgico di resezione di un tratto intestinaleper un tumore a localizzazione rettale e successiva anastomosi.

ASPORTAZIONE DEL COLON MALATO

CREAZIONEANASTOMOSI

TRATTO DI INTESTINO CONTENENTE IL TUMORE

11

COLONSCOPIA

Esame dotato di maggiore accuratezza diagnostica, in quantoconsenteun’indaginecompletaedaccuratadi tutto ilcolon. Inalcunicasioltreallafunzionediagnosticapuòsvolgereunruoloterapeutico,consentendo la rimozione di lesioni pre-tumorali (polipi). Richiedeuna buona pulizia intestinale e, se eseguito in lieve anestesia, è bentolleratodalpaziente.

COLONSCOPIA vIRTuALE

Nuovaproceduradiagnostica,attualmentedisponibilepressoCentrispecializzati,checonsentediottenereimmaginitridimensionalidellaparteinternaintestinaleattraversolatecnologiadigitaleel’informaticaassociataallatomografiacomputerizzata(TC).Anche’essarichiedeunapreparazioneintestinale.

L’esameèutileneicasiincuinonsiastataeffettuataun’endoscopiacompleta, consentendo inoltre di eseguire contestualmente lastadiazione delle lesioni maligne. Tuttavia, contrariamente allacolonscopia tradizionale, non permette la rimozione delle lesioni arischioel’esecuzionedellebiopsie.

Sonoincorsostudiperl’utilizzodialtritest,comel’analisimolecolaredi alterazioni geniche nelle cellule di esfoliazione del colon presentinellefeci,almomentooggettosoprattuttodiricercascientifica.

1

Indice

Prefazione pag. 2

Cos’èiltumoredelcolonretto? pag. 3

Comesioriginailtumoredelcolonretto? pag. 5

Qualisonoiprincipalifattoridirischio? pag. 6

Èpossibileprevenireiltumoredelcolonretto? pag. 8

Qualisonoisintomichedevonoindurreavisitamedica? pag. 9

Qualiesamipossonodiagnosticareiltumoredelcolonretto? pag.10

Comesicurailtumoredelcolonretto? pag.12

Raccomandazioni pag.14

LaLILT pag.17

ChièlaLILT pag.17

LaMission pag.17

Leattività pag.18

ComesostenerelaLILT pag.19

SezioniProvincialidellaLILT pag.20

Come si cura il tumoredel colon retto?

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1. La chirurgia: rappresenta in genere il primo atto terapeutico econsistenell’asportazionesiadeltrattodicolonorettointeressatodaltumoresiadelgrassopericolicooperirettalecontenentiivasiedi linfonodichedrenanoiltrattointestinaleinteressatodaltumore.Durante lo stesso intervento, più spesso rispetto al passato, siprocede,laddoveèpossibile,allaricostituzionedellacontinuitàdeltubointestinale(anastomosi).

Come si cura il tumoredel colon retto?

Fig. 4.Intervento chirurgico di resezione di un tratto intestinaleper un tumore a localizzazione rettale e successiva anastomosi.

ASPORTAZIONE DEL COLON MALATO

CREAZIONEANASTOMOSI

TRATTO DI INTESTINO CONTENENTE IL TUMORE

13

Se non è possibile eseguire l’anastomosi, si confeziona un anoartificiale (stomia) abboccato alla parete addominale, che puòesseredefinitivooprovvisorio.

L’asportazionedeltumoreèpossibileanchepervialaparoscopica,ovverosenzaaperturadellapareteaddominale,maattraversopiccolifori nella parete che consentono l’introduzione degli strumentinecessari all’intervento. Tale metodica consente, in quanto mini-invasiva, una più rapida ripresa delle normali attività e, in maniesperte, raggiunge gli stessi risultati dell’intervento chirurgicotradizionale.

2. Laradioterapiae/ola chemioterapiasonotrattamenticomplementaridei CCR sia nel periodo pre-chirurgico (in questo caso si parla diterapia neoadiuvante)cheinquellopost-chirurgico(terapia adiuvante).•Leterapie neoadiuvanti,indicateincasoditumoridiagnosticatiin

unostadioavanzato,hannol’obiettivodiridurrelamassatumorale,facilitandonepoil’asportazionechirurgicacompleta,diminuendol’incidenza delle recidive tumorali locali e consentendo, in unamaggiorepercentualedicasi,anche ilsalvataggiodelle funzionianali.

•Le terapie adiuvanti, invece, sono utilizzate in caso di tumoriasportatin faseavanzataequindiamaggiorrischiodiprodurrerecidivelocaliometastasiadistanza. Inquesticasisonoentratinellapraticaclinica,inassociazioneconifarmacichemioterapiciclassici, farmaci biologici, che hanno l’obiettivo di ridurre lacrescita e la massa del tumore, anche diminuendone l’apportonutritivosanguigno.

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Se non è possibile eseguire l’anastomosi, si confeziona un anoartificiale (stomia) abboccato alla parete addominale, che puòesseredefinitivooprovvisorio.

L’asportazionedeltumoreèpossibileanchepervialaparoscopica,ovverosenzaaperturadellapareteaddominale,maattraversopiccolifori nella parete che consentono l’introduzione degli strumentinecessari all’intervento. Tale metodica consente, in quanto mini-invasiva, una più rapida ripresa delle normali attività e, in maniesperte, raggiunge gli stessi risultati dell’intervento chirurgicotradizionale.

2. Laradioterapiae/ola chemioterapiasonotrattamenticomplementaridei CCR sia nel periodo pre-chirurgico (in questo caso si parla diterapia neoadiuvante)cheinquellopost-chirurgico(terapia adiuvante).•Leterapie neoadiuvanti,indicateincasoditumoridiagnosticatiin

unostadioavanzato,hannol’obiettivodiridurrelamassatumorale,facilitandonepoil’asportazionechirurgicacompleta,diminuendol’incidenza delle recidive tumorali locali e consentendo, in unamaggiorepercentualedicasi,anche ilsalvataggiodelle funzionianali.

•Le terapie adiuvanti, invece, sono utilizzate in caso di tumoriasportatin faseavanzataequindiamaggiorrischiodiprodurrerecidivelocaliometastasiadistanza. Inquesticasisonoentratinellapraticaclinica,inassociazioneconifarmacichemioterapiciclassici, farmaci biologici, che hanno l’obiettivo di ridurre lacrescita e la massa del tumore, anche diminuendone l’apportonutritivosanguigno.

6

Vistalalungasequenzatemporaleperlaformazionedelcarcinoma,è possibile interrompere e prevenire lo sviluppo del tumore malignoattraverso la rimozione endoscopica di adenomi eventualmenteriscontrati.

Quali sono i principali fattori di rischio?

ETÀ

È il fattore determinante nel 50-60% dei CCR. Sebbene possasvilupparsiaqualunqueetà,nel90%deicasiquestaformatumoralesiverificadopoi40anni,conunrischiocheraddoppiaogni10annidopotaleetà.

FAMILIARITÀ

UnafamiliaritàperCCR(parentidi1°grado:fratelli,sorelle,genitori,figli)siriscontranel30-40%deicasi.Inparticolare,rispettoasoggettisenzaalcunafamiliarità,ilrischioaumentadi:•2-3volte,perchiabbia1familiaredi1°gradogiàaffettodaCCR;•3-4 volte, per chi abbia 2 familiari di 1° grado affetti da CCR o 1

familiaredi1°gradoconCCRdiagnosticatoinetàinferioreai50anni.

14

Comeperaltreformetumorali,laprevenzioneprimariaeladiagnosiprecocerappresentanoglistrumentipiùefficaciperridurrel’incidenzae la mortalità del tumore del colon retto. Prima il tumore vienediagnosticato,piùaltesonoleprobabilitàdicurarloconmigliorequalitàdellavita.

Nell’ambito della diagnosi precoce si inseriscono i programmi discreening*organizzati.

Raccomandazioni

*SCREENING è un termine inglese che significa selezione. Nel caso specifico per screening si intende la selezione di persone ap-partenenti alla popolazione presunta sana ma in possesso di un re-quisito, in particolare il fattore età, ritenuto a rischio rispetto all’in-sorgenza di una determinata malattia.

In Italia i programmi di screening, realizzati dal Servizio Sanita-rio Nazionale (SSN) attraverso le Regioni, si esplicitano con l’invito personale ad entrare in un percorso in cui sono assicurati sia il test di screening che ulteriori esami con finalità diagnostiche e relativi trattamenti eventualmente necessari.

Lo screening per il tumore del colon retto rientra tra i 3 program-mi di screening oncologici risultati “efficaci“ nella riduzione della mortalità, insieme agli screening del tumore della cervice uterina e della mammella.

14

Comeperaltreformetumorali,laprevenzioneprimariaeladiagnosiprecocerappresentanoglistrumentipiùefficaciperridurrel’incidenzae la mortalità del tumore del colon retto. Prima il tumore vienediagnosticato,piùaltesonoleprobabilitàdicurarloconmigliorequalitàdellavita.

Nell’ambito della diagnosi precoce si inseriscono i programmi discreening*organizzati.

Raccomandazioni

*SCREENING è un termine inglese che significa selezione. Nel caso specifico per screening si intende la selezione di persone ap-partenenti alla popolazione presunta sana ma in possesso di un re-quisito, in particolare il fattore età, ritenuto a rischio rispetto all’in-sorgenza di una determinata malattia.

In Italia i programmi di screening, realizzati dal Servizio Sanita-rio Nazionale (SSN) attraverso le Regioni, si esplicitano con l’invito personale ad entrare in un percorso in cui sono assicurati sia il test di screening che ulteriori esami con finalità diagnostiche e relativi trattamenti eventualmente necessari.

Lo screening per il tumore del colon retto rientra tra i 3 program-mi di screening oncologici risultati “efficaci“ nella riduzione della mortalità, insieme agli screening del tumore della cervice uterina e della mammella.

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Indice

Prefazione pag. 2

Cos’èiltumoredelcolonretto? pag. 3

Comesioriginailtumoredelcolonretto? pag. 5

Qualisonoiprincipalifattoridirischio? pag. 6

Èpossibileprevenireiltumoredelcolonretto? pag. 8

Qualisonoisintomichedevonoindurreavisitamedica? pag. 9

Qualiesamipossonodiagnosticareiltumoredelcolonretto? pag.10

Comesicurailtumoredelcolonretto? pag.12

Raccomandazioni pag.14

LaLILT pag.17

ChièlaLILT pag.17

LaMission pag.17

Leattività pag.18

ComesostenerelaLILT pag.19

SezioniProvincialidellaLILT pag.20

Raccomandazioni

14

Comeperaltreformetumorali,laprevenzioneprimariaeladiagnosiprecocerappresentanoglistrumentipiùefficaciperridurrel’incidenzae la mortalità del tumore del colon retto. Prima il tumore vienediagnosticato,piùaltesonoleprobabilitàdicurarloconmigliorequalitàdellavita.

Nell’ambito della diagnosi precoce si inseriscono i programmi discreening*organizzati.

Raccomandazioni

*SCREENING è un termine inglese che significa selezione. Nel caso specifico per screening si intende la selezione di persone ap-partenenti alla popolazione presunta sana ma in possesso di un re-quisito, in particolare il fattore età, ritenuto a rischio rispetto all’in-sorgenza di una determinata malattia.

In Italia i programmi di screening, realizzati dal Servizio Sanita-rio Nazionale (SSN) attraverso le Regioni, si esplicitano con l’invito personale ad entrare in un percorso in cui sono assicurati sia il test di screening che ulteriori esami con finalità diagnostiche e relativi trattamenti eventualmente necessari.

Lo screening per il tumore del colon retto rientra tra i 3 program-mi di screening oncologici risultati “efficaci“ nella riduzione della mortalità, insieme agli screening del tumore della cervice uterina e della mammella.

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Nei casi risultati positivi ai test di screening di primo livello (Sof eRss),èsempreindicatosottoporsiadunacolonscopiatotale.

LaLILTraccomandavivamentealledonneeagliuominitrai50ei70/74anni, inassenzadialtrifattoridirischio,dipartecipareaiprogrammidiscreeningorganizzatirealizzatidalServizioSanitarioNazionalenelleRegionidiappartenenzaedoffrelapiùampiadisponibilitàcollaborativaperunacapillaresensibilizzazionedellapopolazione,ancheattraversoleproprieSezioniProvinciali.

La maggioranza dei programmi di screening organizzati perlaprevenzionedel tumoredelcolonrettoattivatiadoggidalleRegioniadottacometestdiprimo livello laricercadelsangueoccultonellefeci(Sof)concadenzabiennaleperledonneegliuomini tra i50e i70o74anni;alcuniprogrammipropongonoinvece larettosigmoidoscopiaai58ennioai60ennidaripetereeventualmente ogni 10 anni, altri ancora una combinazione dientrambiitest.

Diversamentedaitumoridellamammellaedellacerviceute-rinaperiqualisonostatiindividuatitestdiscreeningpiùvalididialtri,nelcasodeltumoredelcolonretto,esistonodiversitestadisposizionechesisonodimostratituttiegualmenteefficaci.Leattualilineeguidainternazionaliquindinonindicanoqualesiailtestmiglioredautilizzarenelloscreeningorganizzato,mapre-sentanotutteleopzionidisponibili.

Dal2001ilnostroSSNprevedecheitestdiscreening,sepre-scrittidalmedico,sianoesentidaticket.

15

Nei casi risultati positivi ai test di screening di primo livello (Sof eRss),èsempreindicatosottoporsiadunacolonscopiatotale.

LaLILTraccomandavivamentealledonneeagliuominitrai50ei70/74anni, inassenzadialtrifattoridirischio,dipartecipareaiprogrammidiscreeningorganizzatirealizzatidalServizioSanitarioNazionalenelleRegionidiappartenenzaedoffrelapiùampiadisponibilitàcollaborativaperunacapillaresensibilizzazionedellapopolazione,ancheattraversoleproprieSezioniProvinciali.

La maggioranza dei programmi di screening organizzati perlaprevenzionedel tumoredelcolonrettoattivatiadoggidalleRegioniadottacometestdiprimo livello laricercadelsangueoccultonellefeci(Sof)concadenzabiennaleperledonneegliuomini tra i50e i70o74anni;alcuniprogrammipropongonoinvece larettosigmoidoscopiaai58ennioai60ennidaripetereeventualmente ogni 10 anni, altri ancora una combinazione dientrambiitest.

Diversamentedaitumoridellamammellaedellacerviceute-rinaperiqualisonostatiindividuatitestdiscreeningpiùvalididialtri,nelcasodeltumoredelcolonretto,esistonodiversitestadisposizionechesisonodimostratituttiegualmenteefficaci.Leattualilineeguidainternazionaliquindinonindicanoqualesiailtestmiglioredautilizzarenelloscreeningorganizzato,mapre-sentanotutteleopzionidisponibili.

Dal2001ilnostroSSNprevedecheitestdiscreening,sepre-scrittidalmedico,sianoesentidaticket.

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Vistalalungasequenzatemporaleperlaformazionedelcarcinoma,è possibile interrompere e prevenire lo sviluppo del tumore malignoattraverso la rimozione endoscopica di adenomi eventualmenteriscontrati.

Quali sono i principali fattori di rischio?

ETÀ

È il fattore determinante nel 50-60% dei CCR. Sebbene possasvilupparsiaqualunqueetà,nel90%deicasiquestaformatumoralesiverificadopoi40anni,conunrischiocheraddoppiaogni10annidopotaleetà.

FAMILIARITÀ

UnafamiliaritàperCCR(parentidi1°grado:fratelli,sorelle,genitori,figli)siriscontranel30-40%deicasi.Inparticolare,rispettoasoggettisenzaalcunafamiliarità,ilrischioaumentadi:•2-3volte,perchiabbia1familiaredi1°gradogiàaffettodaCCR;•3-4 volte, per chi abbia 2 familiari di 1° grado affetti da CCR o 1

familiaredi1°gradoconCCRdiagnosticatoinetàinferioreai50anni.

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Nelcasoincuinonsianoancoradisponibiliprogrammidiscreeningorganizzatiosiappartengaadunafasciadietàallaqualenonsiestendel’invito allo screening, si consiglia di rivolgersi al proprio medico difiducia,chesuggeriràl’etàdiinizioelafrequenzadeicontrolliperiodici,concordandoiltestdiagnosticopiùidoneo,scegliendotraleseguentiopzioniindicatedalleattualilineeguidainternazionali:•Ricerca del sangue occulto fecale (Sof) con test immunologico,

preferibilmenteognianno•Rettosigmoidoscopiaogni5anni•Colonscopiaogni10anni•Colonscopiavirtualeogni5anni

(Il suo impiego può essere valido in sedi ove siano presenti adeguate risorse strumentali e una documentata esperienza nell’interpretazione dei risultati)

Qualorainvecesiappartengaadunacategoriamaggiormentearischiorispettoallapopolazionegeneraleperlapresenzadiunoopiùfattoriprecedentementeelencati,siconsigliadirivolgersisemprealpropriomedico di fiducia. Quest’ultimo, sulla base del rischio specifico delpaziente, suggerirà programmi di controllo individuali che possonoprevedere l’esecuzione di una colonscopia o di test meno invasivi,secondounodeglischemisoprariportati.

17

La LILT

ChI È LA LILT

LaLILT,LegaItalianaperlaLottacontroiTumori,èl’unicoEntePub-blicosubaseassociativaesistente in Italiacon laspecificafinalitàdicombattereilcancro.

LaLILTè lapiùanticaorganizzazionenazionaledelsettore.Venneinfattifondatanel1922egiànel1927ottenneilriconoscimentogiuri-dicoelaqualificadi“EnteMorale”condecretodiVittorioEmanueleIII,red’Italia.

Operasenzafinidi lucrosu tutto il territorionazionale, sotto l’AltoPatronatodelPresidentedellaRepubblicaelavigilanzadelMinisterodellaSalute.CollaboraconloStato,leRegioni, leProvince, iComunieglialtrientiedorganismioperanti incampooncologico.Èmembrodell’EuropeanCancerLeagues(ECL),dell’UnioneInternazionaleCon-tro il Cancro (UICC) e svolge un ruolo istituzionale nell’ambito dellaprogrammazioneoncologicaeuropea.Mantienerapporticonl’Europe-anCancerSocietyeconanalogheistituzioniinCina,AlbaniaeKosovo.Nell’agosto2009laLILThaaderitoalnetworkinternazionaleEuropeanMen’sHealthForum(EMHF).

LA MISSION

L’obiettivoprincipaledellaLILTèsconfiggere i tumoriattraversolaprevenzioneprimaria,secondariaeterziaria.LaPrevenzione,infatti,èconsideratadasempreilcompitoistituzionaleprioritariodellaLILT–cosìcomebenevidenziatodallostessopay-off“Prevenireèvivere”–erappresentaancoral’armapiùefficacenellalottacontroilcancro.Undatoconfermatodallaridottamortalitàperalcuneneoplasieedall’al-lungamentoemiglioramentodellaqualitàdellavitadelmalatoonco-logico.

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Nei casi risultati positivi ai test di screening di primo livello (Sof eRss),èsempreindicatosottoporsiadunacolonscopiatotale.

LaLILTraccomandavivamentealledonneeagliuominitrai50ei70/74anni, inassenzadialtrifattoridirischio,dipartecipareaiprogrammidiscreeningorganizzatirealizzatidalServizioSanitarioNazionalenelleRegionidiappartenenzaedoffrelapiùampiadisponibilitàcollaborativaperunacapillaresensibilizzazionedellapopolazione,ancheattraversoleproprieSezioniProvinciali.

La maggioranza dei programmi di screening organizzati perlaprevenzionedel tumoredelcolonrettoattivatiadoggidalleRegioniadottacometestdiprimo livello laricercadelsangueoccultonellefeci(Sof)concadenzabiennaleperledonneegliuomini tra i50e i70o74anni;alcuniprogrammipropongonoinvece larettosigmoidoscopiaai58ennioai60ennidaripetereeventualmente ogni 10 anni, altri ancora una combinazione dientrambiitest.

Diversamentedaitumoridellamammellaedellacerviceute-rinaperiqualisonostatiindividuatitestdiscreeningpiùvalididialtri,nelcasodeltumoredelcolonretto,esistonodiversitestadisposizionechesisonodimostratituttiegualmenteefficaci.Leattualilineeguidainternazionaliquindinonindicanoqualesiailtestmiglioredautilizzarenelloscreeningorganizzato,mapre-sentanotutteleopzionidisponibili.

Dal2001ilnostroSSNprevedecheitestdiscreening,sepre-scrittidalmedico,sianoesentidaticket.

16

Nelcasoincuinonsianoancoradisponibiliprogrammidiscreeningorganizzatiosiappartengaadunafasciadietàallaqualenonsiestendel’invito allo screening, si consiglia di rivolgersi al proprio medico difiducia,chesuggeriràl’etàdiinizioelafrequenzadeicontrolliperiodici,concordandoiltestdiagnosticopiùidoneo,scegliendotraleseguentiopzioniindicatedalleattualilineeguidainternazionali:•Ricerca del sangue occulto fecale (Sof) con test immunologico,

preferibilmenteognianno•Rettosigmoidoscopiaogni5anni•Colonscopiaogni10anni•Colonscopiavirtualeogni5anni

(Il suo impiego può essere valido in sedi ove siano presenti adeguate risorse strumentali e una documentata esperienza nell’interpretazione dei risultati)

Qualorainvecesiappartengaadunacategoriamaggiormentearischiorispettoallapopolazionegeneraleperlapresenzadiunoopiùfattoriprecedentementeelencati,siconsigliadirivolgersisemprealpropriomedico di fiducia. Quest’ultimo, sulla base del rischio specifico delpaziente, suggerirà programmi di controllo individuali che possonoprevedere l’esecuzione di una colonscopia o di test meno invasivi,secondounodeglischemisoprariportati.

1

Indice

Prefazione pag. 2

Cos’èiltumoredelcolonretto? pag. 3

Comesioriginailtumoredelcolonretto? pag. 5

Qualisonoiprincipalifattoridirischio? pag. 6

Èpossibileprevenireiltumoredelcolonretto? pag. 8

Qualisonoisintomichedevonoindurreavisitamedica? pag. 9

Qualiesamipossonodiagnosticareiltumoredelcolonretto? pag.10

Comesicurailtumoredelcolonretto? pag.12

Raccomandazioni pag.14

LaLILT pag.17

ChièlaLILT pag.17

LaMission pag.17

Leattività pag.18

ComesostenerelaLILT pag.19

SezioniProvincialidellaLILT pag.20

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La LILT

ChI È LA LILT

LaLILT,LegaItalianaperlaLottacontroiTumori,èl’unicoEntePub-blicosubaseassociativaesistente in Italiacon laspecificafinalitàdicombattereilcancro.

LaLILTè lapiùanticaorganizzazionenazionaledelsettore.Venneinfattifondatanel1922egiànel1927ottenneilriconoscimentogiuri-dicoelaqualificadi“EnteMorale”condecretodiVittorioEmanueleIII,red’Italia.

Operasenzafinidi lucrosu tutto il territorionazionale, sotto l’AltoPatronatodelPresidentedellaRepubblicaelavigilanzadelMinisterodellaSalute.CollaboraconloStato,leRegioni, leProvince, iComunieglialtrientiedorganismioperanti incampooncologico.Èmembrodell’EuropeanCancerLeagues(ECL),dell’UnioneInternazionaleCon-tro il Cancro (UICC) e svolge un ruolo istituzionale nell’ambito dellaprogrammazioneoncologicaeuropea.Mantienerapporticonl’Europe-anCancerSocietyeconanalogheistituzioniinCina,AlbaniaeKosovo.Nell’agosto2009laLILThaaderitoalnetworkinternazionaleEuropeanMen’sHealthForum(EMHF).

LA MISSION

L’obiettivoprincipaledellaLILTèsconfiggere i tumoriattraversolaprevenzioneprimaria,secondariaeterziaria.LaPrevenzione,infatti,èconsideratadasempreilcompitoistituzionaleprioritariodellaLILT–cosìcomebenevidenziatodallostessopay-off“Prevenireèvivere”–erappresentaancoral’armapiùefficacenellalottacontroilcancro.Undatoconfermatodallaridottamortalitàperalcuneneoplasieedall’al-lungamentoemiglioramentodellaqualitàdellavitadelmalatoonco-logico.

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La LILT

ChI È LA LILT

LaLILT,LegaItalianaperlaLottacontroiTumori,èl’unicoEntePub-blicosubaseassociativaesistente in Italiacon laspecificafinalitàdicombattereilcancro.

LaLILTè lapiùanticaorganizzazionenazionaledelsettore.Venneinfattifondatanel1922egiànel1927ottenneilriconoscimentogiuri-dicoelaqualificadi“EnteMorale”condecretodiVittorioEmanueleIII,red’Italia.

Operasenzafinidi lucrosu tutto il territorionazionale, sotto l’AltoPatronatodelPresidentedellaRepubblicaelavigilanzadelMinisterodellaSalute.CollaboraconloStato,leRegioni, leProvince, iComunieglialtrientiedorganismioperanti incampooncologico.Èmembrodell’EuropeanCancerLeagues(ECL),dell’UnioneInternazionaleCon-tro il Cancro (UICC) e svolge un ruolo istituzionale nell’ambito dellaprogrammazioneoncologicaeuropea.Mantienerapporticonl’Europe-anCancerSocietyeconanalogheistituzioniinCina,AlbaniaeKosovo.Nell’agosto2009laLILThaaderitoalnetworkinternazionaleEuropeanMen’sHealthForum(EMHF).

LA MISSION

L’obiettivoprincipaledellaLILTèsconfiggere i tumoriattraversolaprevenzioneprimaria,secondariaeterziaria.LaPrevenzione,infatti,èconsideratadasempreilcompitoistituzionaleprioritariodellaLILT–cosìcomebenevidenziatodallostessopay-off“Prevenireèvivere”–erappresentaancoral’armapiùefficacenellalottacontroilcancro.Undatoconfermatodallaridottamortalitàperalcuneneoplasieedall’al-lungamentoemiglioramentodellaqualitàdellavitadelmalatoonco-logico.

6

Vistalalungasequenzatemporaleperlaformazionedelcarcinoma,è possibile interrompere e prevenire lo sviluppo del tumore malignoattraverso la rimozione endoscopica di adenomi eventualmenteriscontrati.

Quali sono i principali fattori di rischio?

ETÀ

È il fattore determinante nel 50-60% dei CCR. Sebbene possasvilupparsiaqualunqueetà,nel90%deicasiquestaformatumoralesiverificadopoi40anni,conunrischiocheraddoppiaogni10annidopotaleetà.

FAMILIARITÀ

UnafamiliaritàperCCR(parentidi1°grado:fratelli,sorelle,genitori,figli)siriscontranel30-40%deicasi.Inparticolare,rispettoasoggettisenzaalcunafamiliarità,ilrischioaumentadi:•2-3volte,perchiabbia1familiaredi1°gradogiàaffettodaCCR;•3-4 volte, per chi abbia 2 familiari di 1° grado affetti da CCR o 1

familiaredi1°gradoconCCRdiagnosticatoinetàinferioreai50anni.

La LILT

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LE ATTIvITÀ

La LILT è, da sempre, un punto di riferimento nel panorama dellaprevenzioneoncologica,sia inItaliacheall’estero,offrendonumerosiserviziestimolando,attraversoconvenzionieprotocollid’intesa,unoscambiodi informazioniedesperienzealfinedistabilireerealizzareproficuesinergie. Indubbiamente la promozionee l’attuazionedi unaculturadellaprevenzione(primaria,secondariaeterziaria)rappresental’attivitàprincipaledellaLILT.Perquestoèlapiùgrandeassociazionededicataallalottacontroitumori,intesaintuttiisuoiaspetti.

Prevenzione primaria: corretta alimentazione ed educazione allasaluteattraversoladiffusionedimaterialedidattico-informativo(cam-pagnedisensibilizzazione,incontrinellescuole,ecc.);realizzazionedieventi a carattere provinciale e regionale; manifestazioni a caratterenazionale;lottaaltabagismo(percorsipersmetteredifumare,campa-gneinformative,lineaverdeSOSLILT800998877).

Prevenzione secondaria:visitespecialisticheedesamiperladiagno-siprecocecon l’obiettivodi identificareeventuali forme tumoraliallostadioiniziale,aumentandocosìnotevolmentelapossibilitàdicompletaguarigioneediricorrereacurepocoaggressive.

Prevenzione terziaria:riabilitazionefisica,psichica,socialeeoccu-pazionaledelmalatooncologico:unpreziosocompitochelaLILTèingradodioffriregrazieall’attivitàdelleSezioniProvinciali,deipuntiPre-venzione(ambulatori)eincollaborazioneconilServizioSanitarioNa-zionale.Assistenzadomiciliare:preziosaintegrazioneallecureospeda-liere,tramiteleSezioniProvinciali,chegarantisconoun’assistenzaditipomedico,psicologico,infermieristicoeinmolticasianchepsico-so-cialeedeconomico.Particolareattenzioneversoilmalatooncologico,percostruireattornoaluiunaretedisolidarietà,disicurezzaediinfor-mazione,peroffrirglilacertezzadinonesseresolo.Atalproposito,laLILThacontribuitoinmanierasostanzialeallaredazioneepromozionedelManifestodeiDirittidelMalatoOncologico,chetutelailmalatoelasuafamigliasiainambitolavorativochesociale.

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LE ATTIvITÀ

La LILT è, da sempre, un punto di riferimento nel panorama dellaprevenzioneoncologica,sia inItaliacheall’estero,offrendonumerosiserviziestimolando,attraversoconvenzionieprotocollid’intesa,unoscambiodi informazioniedesperienzealfinedistabilireerealizzareproficuesinergie. Indubbiamente la promozionee l’attuazionedi unaculturadellaprevenzione(primaria,secondariaeterziaria)rappresental’attivitàprincipaledellaLILT.Perquestoèlapiùgrandeassociazionededicataallalottacontroitumori,intesaintuttiisuoiaspetti.

Prevenzione primaria: corretta alimentazione ed educazione allasaluteattraversoladiffusionedimaterialedidattico-informativo(cam-pagnedisensibilizzazione,incontrinellescuole,ecc.);realizzazionedieventi a carattere provinciale e regionale; manifestazioni a caratterenazionale;lottaaltabagismo(percorsipersmetteredifumare,campa-gneinformative,lineaverdeSOSLILT800998877).

Prevenzione secondaria:visitespecialisticheedesamiperladiagno-siprecocecon l’obiettivodi identificareeventuali forme tumoraliallostadioiniziale,aumentandocosìnotevolmentelapossibilitàdicompletaguarigioneediricorrereacurepocoaggressive.

Prevenzione terziaria:riabilitazionefisica,psichica,socialeeoccu-pazionaledelmalatooncologico:unpreziosocompitochelaLILTèingradodioffriregrazieall’attivitàdelleSezioniProvinciali,deipuntiPre-venzione(ambulatori)eincollaborazioneconilServizioSanitarioNa-zionale.Assistenzadomiciliare:preziosaintegrazioneallecureospeda-liere,tramiteleSezioniProvinciali,chegarantisconoun’assistenzaditipomedico,psicologico,infermieristicoeinmolticasianchepsico-so-cialeedeconomico.Particolareattenzioneversoilmalatooncologico,percostruireattornoaluiunaretedisolidarietà,disicurezzaediinfor-mazione,peroffrirglilacertezzadinonesseresolo.Atalproposito,laLILThacontribuitoinmanierasostanzialeallaredazioneepromozionedelManifestodeiDirittidelMalatoOncologico,chetutelailmalatoelasuafamigliasiainambitolavorativochesociale.

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Indice

Prefazione pag. 2

Cos’èiltumoredelcolonretto? pag. 3

Comesioriginailtumoredelcolonretto? pag. 5

Qualisonoiprincipalifattoridirischio? pag. 6

Èpossibileprevenireiltumoredelcolonretto? pag. 8

Qualisonoisintomichedevonoindurreavisitamedica? pag. 9

Qualiesamipossonodiagnosticareiltumoredelcolonretto? pag.10

Comesicurailtumoredelcolonretto? pag.12

Raccomandazioni pag.14

LaLILT pag.17

ChièlaLILT pag.17

LaMission pag.17

Leattività pag.18

ComesostenerelaLILT pag.19

SezioniProvincialidellaLILT pag.20

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LE ATTIvITÀ

La LILT è, da sempre, un punto di riferimento nel panorama dellaprevenzioneoncologica,sia inItaliacheall’estero,offrendonumerosiserviziestimolando,attraversoconvenzionieprotocollid’intesa,unoscambiodi informazioniedesperienzealfinedistabilireerealizzareproficuesinergie. Indubbiamente la promozionee l’attuazionedi unaculturadellaprevenzione(primaria,secondariaeterziaria)rappresental’attivitàprincipaledellaLILT.Perquestoèlapiùgrandeassociazionededicataallalottacontroitumori,intesaintuttiisuoiaspetti.

Prevenzione primaria: corretta alimentazione ed educazione allasaluteattraversoladiffusionedimaterialedidattico-informativo(cam-pagnedisensibilizzazione,incontrinellescuole,ecc.);realizzazionedieventi a carattere provinciale e regionale; manifestazioni a caratterenazionale;lottaaltabagismo(percorsipersmetteredifumare,campa-gneinformative,lineaverdeSOSLILT800998877).

Prevenzione secondaria:visitespecialisticheedesamiperladiagno-siprecocecon l’obiettivodi identificareeventuali forme tumoraliallostadioiniziale,aumentandocosìnotevolmentelapossibilitàdicompletaguarigioneediricorrereacurepocoaggressive.

Prevenzione terziaria:riabilitazionefisica,psichica,socialeeoccu-pazionaledelmalatooncologico:unpreziosocompitochelaLILTèingradodioffriregrazieall’attivitàdelleSezioniProvinciali,deipuntiPre-venzione(ambulatori)eincollaborazioneconilServizioSanitarioNa-zionale.Assistenzadomiciliare:preziosaintegrazioneallecureospeda-liere,tramiteleSezioniProvinciali,chegarantisconoun’assistenzaditipomedico,psicologico,infermieristicoeinmolticasianchepsico-so-cialeedeconomico.Particolareattenzioneversoilmalatooncologico,percostruireattornoaluiunaretedisolidarietà,disicurezzaediinfor-mazione,peroffrirglilacertezzadinonesseresolo.Atalproposito,laLILThacontribuitoinmanierasostanzialeallaredazioneepromozionedelManifestodeiDirittidelMalatoOncologico,chetutelailmalatoelasuafamigliasiainambitolavorativochesociale.

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COME SOSTENERE LA LILT

Con una donazioneLedonazionipossonoessereeffettuate:

•perlaSedeNazionale- concartadicreditocollegandosialsitowww.lilt.it;

- conunversamentosucc/p28220002 CodiceIBAN:IT73H0760103200000028220002;

- conunversamentosucc/bMontedeiPaschidiSiena, FilialediRoma,ViadelCorso232 CodiceIBAN:IT40A0103003200000009340323;

•direttamenteallaSezioneLILTdellatuaprovinciaconsultandoilsitowww.lilt.it.

5 per mille per la LILTÈpossibileaiutarelaLILTdevolvendoil5perMilledell’Irpef.Èsuffi-

cientefirmarenellospazio“Finanziamentodellaricercasanitaria”perlaSedeNazionaleenellospazio“Sostegnodelvolontariatoedelleal-treorganizzazioninonlucrativediutilitàsociale,delleassociazionidipromozionesocialeedelleassociazioniefondazioniriconosciutecheoperanoneisettoridicuiall’art.10,c.1,lett.a),delD.Lgs.n.460del1997”persostenerelaSezioneLILTdellatuaProvincia.

Quote socialiPer diventare socio LILT è sufficiente versare la quota annuale (10

euro,comesocioordinario;150euro,comesociosostenitore).

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•perlaSedeNazionale- concartadicreditocollegandosialsitowww.lilt.it;

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•direttamenteallaSezioneLILTdellatuaprovinciaconsultandoilsitowww.lilt.it.

5 per mille per la LILTÈpossibileaiutarelaLILTdevolvendoil5perMilledell’Irpef.Èsuffi-

cientefirmarenellospazio“Finanziamentodellaricercasanitaria”perlaSedeNazionaleenellospazio“Sostegnodelvolontariatoedelleal-treorganizzazioninonlucrativediutilitàsociale,delleassociazionidipromozionesocialeedelleassociazioniefondazioniriconosciutecheoperanoneisettoridicuiall’art.10,c.1,lett.a),delD.Lgs.n.460del1997”persostenerelaSezioneLILTdellatuaProvincia.

Quote socialiPer diventare socio LILT è sufficiente versare la quota annuale (10

euro,comesocioordinario;150euro,comesociosostenitore).

L.I.L.T.Lega Italiana Lotta Tumori

Sezione Provinciale di PisaVia Cesare Abba, 3 - tel. 050 830684

• È possibile sostenere la LILT con una donazione mediante versamento presso: Banco Popolare di Pisa, Ag. 6 IBAN IT 19 E 05034 14026 000000002121 - c/c postale 14257562

• Destinando il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi, firmando nella categoria Associazioni e indicando LILT PISA – C:F: 93040660503

[email protected]

LILT Pisa

SEZIONEPROVINCIALEDI PISA

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Vistalalungasequenzatemporaleperlaformazionedelcarcinoma,è possibile interrompere e prevenire lo sviluppo del tumore malignoattraverso la rimozione endoscopica di adenomi eventualmenteriscontrati.

Quali sono i principali fattori di rischio?

ETÀ

È il fattore determinante nel 50-60% dei CCR. Sebbene possasvilupparsiaqualunqueetà,nel90%deicasiquestaformatumoralesiverificadopoi40anni,conunrischiocheraddoppiaogni10annidopotaleetà.

FAMILIARITÀ

UnafamiliaritàperCCR(parentidi1°grado:fratelli,sorelle,genitori,figli)siriscontranel30-40%deicasi.Inparticolare,rispettoasoggettisenzaalcunafamiliarità,ilrischioaumentadi:•2-3volte,perchiabbia1familiaredi1°gradogiàaffettodaCCR;•3-4 volte, per chi abbia 2 familiari di 1° grado affetti da CCR o 1

familiaredi1°gradoconCCRdiagnosticatoinetàinferioreai50anni.

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Sezione Provinciali della LILT

AGRIGENTO Tel. 0925.905056ALESSANDRIA Tel. 0131.206369ANCONA Tel. 071.2071203AOSTA Tel. 0165.31331AREzzO Tel. 800.235999ASCOLI Tel. 0736.358360ASTI Tel. 0141.595196AvELLINO Tel. 0825.73550BARI Tel. 080.5216157BARLETTA Tel. 0883.332714BELLuNO Tel. 0437.944952BENEvENTO Tel. 0824.313799BERGAmO Tel. 035.242117BIELLA Tel. 015.8352111BOLOGNA Tel. 051.4399148BOLzANO Tel. 0471.402000BRESCIA Tel. 030.3775471BRINDISI Tel. 0831.520366CAGLIARI Tel. 070.495558CALTANISETTA Tel. 0934.541873CAmPOBASSO Tel. 0875.714008CASERTA Tel. 0832.273837/333.2736202CATANIA Tel. 095.7598457CATANzARO Tel. 0961.725026ChIETI Tel. 0871.564889COmO Tel. 031.271675COSENzA Tel. 0984.28547CREmONA Tel. 0372.412341CROTONE Tel. 0962.901594CuNEO Tel. 0171.697057ENNA Tel. 0935.511755FERmO Tel. 0734.62522582FERRARA Tel. 0532.455214FIRENzE Tel. 055.576939FOGGIA Tel. 0881.661465FORLI-CESENA Tel. 0543.731410FROSINONE Tel. 0775.841083GENOvA Tel. 010.2530160GORIzIA Tel. 0481.44007GROSSETO Tel. 0564.453261ImPERIA Tel. 0184.570030ISERNIA Tel. 0865.29484LA SPEzIA Tel. 0187.732912L’ AquILA Tel. 0862.310117LATINA Tel. 0773.694124LECCE Tel. 0833.512777LECCO Tel. 039.599623LIvORNO Tel. 0586.811921LODI Tel. 0371.423052LuCCA Cell. 340.3100213mACERATA Tel. 0737.636748mANTOvA Tel. 0376.369177mASSA Tel. 0585.493096mATERA Tel. 0835.332696

mESSINA Tel. 090.45452mILANO Tel. 02.2662771mODENA Tel. 059.374217mONzA-BRIANzA Tel. 039.2333664NAPOLI Tel. 081.5465880NOvARA Tel. 0321.35404NuORO Tel. 0784.619249ORISTANO Tel. 0783.74368PADOvA Tel. 049.8070205PALERmO Tel. 091.6165777PARmA Tel. 0521.702243PAvIA Tel. 0382.33939PERuGIA Tel. 075.5004290PESARO Tel. 0721.364094PESCARA Tel. 085.4252500PIACENzA Tel. 0523.384706PISA Tel. 050.830684PISTOIA Tel. 0573.365280PORDENONE Tel. 0434.28586POTENzA Tel. 0971.441968PRATO Tel. 0574.572798RAGuSA Tel. 0932.229128RAvENNA Tel. 0545.214081REGGIO CALABRIA Tel. 0965.331563REGGIO EmILIA Tel. 0522.283844RIETI Tel. 0746.205577RImINI Tel. 0541.394018ROmA Tel. 06.83602668/9ROvIGO Tel. 0425.411092SALERNO Tel. 089.220197SASSARI Tel. 079.214688SAvONA Tel. 019.812962SIENA Tel. 0577.285147SIRACuSA Tel. 0931.461769SONDRIO Tel. 0342.219413TARANTO Tel. 099.4587360TERAmO Cell. 338.1541142TERNI Tel. 0744.431220TORINO Tel. 011.836626TRAPANI Tel. 0923.873655TRENTO Tel. 0461.922733TREvISO Tel. 0422.321855TRIESTE Tel. 040.398312uDINE Tel. 0432.481802vARESE Tel. 0331.623002vENEzIA Tel. 041.958443vERBANIA Tel. 0323.643668vERCELLI Tel. 0161.255517vERONA Tel. 045.8303675vIBO vALENTIA Tel. 0963.44862vICENzA Tel. 0444.513333vITERBO Tel. 0761.325225

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