simulazione e simulatori a supporto della programmazione comunale di arnaldo vecchietti
DESCRIPTION
Simulazione e simulatori a supporto della programmazione comunale di Arnaldo Vecchietti. Brescia - 9 settembre 2011. Una città per contare Convegno Nazionale Unione Statistica Comuni Italiani Auditorium di Santa Giulia. Gestione delle politiche pubbliche. La simulazione:. - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
Simulazione e simulatori a supporto della programmazione comunale
di
Arnaldo Vecchietti
Brescia - 9 settembre 2011
Una città per contare Convegno Nazionale Unione Statistica Comuni Italiani
Auditorium di Santa Giulia
•aiuta nella presa delle decisioni
•favorisce la co-decisione
•facilita la valutazione d’impatto delle politiche pubbliche
Gestione delle politiche pubbliche
La simulazione:
37
Simulare il funzionamento del Sistema
Simulare per gestire politiche pubbliche
Politiche di sviluppo urbano
Politiche gestionali
Politiche assistenziali
struttura
popolazioneautoctona
popolazionestraniera
Simulatore Demografico Veronese ( SDV )
popolazione totale
Simulatore dinamicosull'evoluzione del valore aggiuntoterritoriale del Sistema Locale del
Lavoro di Verona
note
struttura delmodello
agricoltura
industria
servizi
Politiche di sviluppo urbano
Demografia e city management
Ambiente e Salute
Valore aggiunto territoriale
rapporto tra pensionamenti e assunzioni scenario:regole 2009)
200
150
100
50
0
2008 2018 2029 2039 2049Time (Year)
pers
one
assunzioni : Current pensionamenti : Current
Dirigenti inservizio
assunzioni pensionamenti
tasso di ripristino
programmapensionamenti+
++
Consistenza Dirigenti nelComune di Verona 2008 - 2018
ed evoluzione reddito daposizione e risultato
Risparmio dapensionamentimonte stipendi
+
stipendio mediobase
+
inflazione
stipendio medio
-
rate dipendente+ +
rateamministrazione
<Time>
+
budgetformazionedirigenziale
stipendio mediorivalutato
+
Politiche gestionali
Programmazione personale
Programmazione obiettivi
Sistemi Qualità e Sicurezza
DSS Progettazione
stilemanagerialecomportamento
programmatoriocomportamento
reattivo
competenzaoperativa A
svilupporisorse umane
A
apprendimentoA
saperinnovare ecambiare
creare coalizioneguida
sviluppare ecomunicare vision e
strategiavalore c
valore cg
valore vs
gestire empowermentcollaboratori
generare risultativerificabili
valore ec
valore rpb
+
+
ancorare ilcambiamento alla
cultura locale
consolidare i risultati eprodurre nuovocambiamento
valore ccl
valore pnc
+
+
competenzaoperativa B
sviluppo risorseumane B
apprendimento B
mantenere ilconsenso
gestire il potere
reagire tempestivamente
valore oc
valore ppv
valore rspsemplificare ruoli dei
collaboratori
minimizzare tempodedicato allaformazione
valore rc
valore tf
forzare il cambiamento ancheframmentando i compiti
perfezionarel'esecutività anchesenza misurare i
risultati
valore ofc
valore mr+
++
+loop A
loop B
modello di valutazione dello stile manageriale
il valore xxx rappresenta il giudizio espresso dall'Amministrazione
Politiche Assistenziali
Dimensionamento strutture ricovero
posizionamento USL ( saldo naturale/tasso di natalità)
USL 19USL 18
USL 21USL 20
USL 22
USL 17
USL 16
USL 15
-0,9
-0,7
-0,5
-0,3
-0,1
0,1
0,3
0,5
0,7
0,9
1 2
tasso di natalità territoriale
inci
denz
a de
l sal
do n
atur
ale
dinamica autoctona
dinamica esterna
contrazione
alta incidenza
espansione
bassa incidenza alta incidenza
bilancioMuseospese
ricavi
cantieregestione
da contributi
da gestione
visitatori
prezzo mediobiglietto
segmento basso
segmento medio
segmento alto
spesa bassa
spesa media
spesa alta
impattodiretto
tasse e imposte
stipendi
compensofattori
produzione
impattoindiretto
Effetto diretto e indirettodell'investimento nel Progetto
Museo Archeologico(scenario base 2011-2030)
mobilità collettiva
mobilità privata
via treno
via aereo
via bus
macchine
bus
CO2
piantumazione
superficie
spesapiantumazione
ROI interno
ricavo diretto
media macchine
giorni apertura
media bus
euro spesabassa
euro spesamedia
eurospesa alta
rimanenza in loco
S basso S medio S alto
Home
manutenzionestraordinaria
investimento
spese investimento
impattototalecumulo impatti
parziali
ROIallargato
ROIdiretto
Simulatore Impatto Economico del Progetto diValorizzazione del Museo Archeologico di Verona
Struttura del modello
Effetto diretto
Effetto indiretto
Effetto totale
DSS Progettazione
Supporto alla progettazione
Effetto totale
ROI allargato
6
4
2
0
-2
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21Time (Year)
Dm
nl
ROI allargato : Current
impatto totale
40 M
29.75 M
19.5 M
9.25 M
-1 M
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21Time (Year)
euro
impatto totale : Current
Home
investimento
6 M
4.5 M
3 M
1.5 M
0
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21Time (Year)
euro
investimento : Current
cumulo impatti parziali
4 M
2.75 M
1.5 M
250,000
-1 M
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21Time (Year)
euro
/ann
o
cumulo impatti parziali : Current
Supporto alla formazione
MOSIPS- Modeling and Simulation of the Impact of Public Policies on SMEs
FP7 – ICT – 2011 -7
Obiettivo: sviluppare un sistema di simulazione per decisori locali che permetta la visualizzazione dinamica dei diversi impatti socio-economici delle politiche pubbliche.
Ottobre 2011 – Ottobre 2013
Azioni future
attrarre talenti nazionali
k
tasso di natalità
}1.36447e-038
popolazione totale
300,000
250,000
200,000
2007 2017 2027 2037 2047 2057Time (Year)
popolazione totale : scenario popolazione base
adulti totale
200,000
150,000
100,000
2007 2017 2027 2037 2047 2057Time (Year)
pers
one/
anno
adulti totale : scenario popolazione base
giovani totale
40,000
30,000
20,000
2007 2017 2027 2037 2047 2057Time (Year)
pers
one/
anno
giovani totale : scenario popolazione base
anziani totale
80,000
60,000
40,000
2007 2017 2027 2037 2047 2057Time (Year)
pers
one/
anno
anziani totale : scenario popolazione base
Scenari popolazione
tasso di natalità stranieri
1.36848e-038
attrarre talenti stranieri
7.00649e-045
indice di vecchiaia
400
100
2007 2017 2027 2037 2047 2057Time (Year)
indice di vecchiaia : scenario popolazione base
indice di dipendenza
80
60
40
2007 2017 2027 2037 2047 2057Time (Year)
indice di dipendenza : scenario popolazione base
home
fluss
i
livelli
Gestire flussi e livelli
Applicazione del simulatore demografico
Saldo naturale Saldo migratorio- = Popolazione1
nati morti-=
immigrati emigrati-=
tn tm tite
rilevazione
traslazione
scenarizzazione
Politiche pubbliche
valutazione ex ante
analisi
diagnosia bc
Analisi di sensitività
Gestione base dati
Gestione modello
Monitoraggio
1946 1951 1961 1971 1981 1991 2001 2007 2015 2021 2036 2057
valutazione ex post
1946 1951 1961 1971 1981 1991 2001 2007 2015 2021 2036 2057
P0+
Primi risultati sui contenuti della simulazione
Il risultato simulato più evidente di quanto appena visto è che con l’aumento del tasso di natalità e attraverso interventi mirati di selezione dei flussi migratori si potrebbe assestare la popolazione su livelli pressoché invariati nel periodo. L’effetto positivo di crescita della componente giovanile, oltre a ridurre ulteriormente il tasso di senilizzazione potrebbe dare origine a condizioni demografiche favorevoli per l’economia a partire dagli anni quaranta, quando arriveranno sul mercato del lavoro le generazioni nate negli anni 10 e 20.
Rappresentatività delle variabili - sintassi
VARIABILELIVELLO
VARIABILEFLUSSO
VARIABILEFLUSSO
la distinzione tra i concetti di variabile flusso e variabile livello è funzionale alla rappresentazione dell’inerzia con cui i sistemi evolvono nel tempo. L’utilizzo dei terminilivello e flusso, infatti, si basa sulla metafora del contenitore di liquido e della valvola,o rubinetto, che riempie e svuota il contenitore stesso.
Le variabili livello rappresentano lo stato puntuale del sistema. Le variabili flusso contengono le indicazioni per cambiare lo stato di queste ultime. Le variabili ausiliarie rappresentano le costanti e i parametri che condizionano il comportamento dei flussi
Per decidere in modo efficace dobbiamo: capire, modellizzare, simulare.
processo
2 Modellizzare ( diagramma dei flussi);
3 Simulare il funzionamento del sistema (sistema di equazioni).
1 Capire la struttura del sistema/problema ( cicli causali);
Capire la struttura del sistema/problema.
Comprendere le cause strutturali che provocano il comportamento del sistema/problema
statodell'Amministrazione
tasso di stabilità
consenso
politica delconsenso
stato dei costi
pressione fiscale
soddisfazionecittadini
capacità diorganizzazione
qualità servizierogati
+
+
+ -+
+
-
+
-
+
+
rinforzo da stabilitàrinforzo da qualità dei servizi
regolazione da costi
Diagramma di inferenza causaleconsenso/qualità/costi
+ -
standard
-
-
V1 V2
V3
12
3
Modellizzare.
Tradurre i cicli causali in modo da facilitare la scrittura delle equazioni per il computer
input output
Ritardotemporaledecisione/azione
risultato percepito
stock diunità
in transito
Simulare il funzionamento del sistema.
Scrivere le equazioni del sistema
Le variabili di un sistema si influenzano tra di loro
Le variabili si influenzano reciprocamente generando nel tempo circuiti a retroazione di informazione che mettono assieme:
• Variabili di stato del sistema;
• Informazioni;
• Variabili che a seguito delle informazioni retro-agiscono sulle variabili di stato;
• Cambiamento di stato del sistema.
Il feedback
Tipi di feedback
Feedback negativo fraforza e posizione
(un solo stato di equilibrio)
Feedback positivo fraforza e posizione
(più stati di equilibrio)
equilibrio instabile
Contobancario
Maturazionedegli interessi
In un Sistema, alcune variabili ne influenzano altre trasformando le informazioni in azioni di cambiamento dello stato del sistema
Il Sistema è il frutto dei circuiti con retroazione di informazione, attivati nel tempo
Processo realizzativo dei modelli dinamici della realtà.
• 1- Sviluppo di una mappa di alto livello che individui i punti “simulabili”;
• 2- Definizione del tipo di variabili (accumuli, flussi, convertitori) e costruzione diagrammi S&F;
• 3- Raccolta di dati storici significativi;• 4- Sviluppo del modello di simulazione;• 5- Simulazione nel tempo e ricerca degli stati stabili;• 6- Analisi e Riproduzione evoluzioni su casi noti;• 7- Validazione del modello;• 8- Analisi di sensitività;• 9- Sviluppo e verifica ipotesi di politiche di controllo;• 10- Sviluppo e verifica strategie di controllo;.
Processo realizzativo degli scenari.
• 1- Ipotesi e sviluppo di condizioni esterne (scenari) legate al modello;• 2- Identificazione fattori di cambiamento, di incertezza e di
tempistiche che hanno forte impatto sulle politiche e strategie modellate;
• 3- Preparazione scenari limite best-worst;• 4- Simulazione andamenti nei diversi scenari preparati;• 5- Verifica e discussione andamento del modello nei casi a cui è stato
sottoposto.
struttura
personale inservizio
costo delpersonale
Simulatore Dinamico delleCessazioni dal Servizio (SDCS)
situazione neiCDR
.
personale inservizio
pensionamentiassunzioni
spesapersonalespesa per
assunzioniminori spese per
pensionamenti
produttività
Il Simulatore mette in relazione: età anagrafica, consistenza e spesa del personale per simulare l’uscita dal sistema del singolo dipendente.
Viene simulata ( a parità di condizioni organizzative e tecnologiche) la produttività accessoria da generare per coprire le cessazioni non ripristinate a causa del vincolo di turn-over in essere.
personale in servizio
4,000
3,000
2,000
1,000
0
2008 2018 2029 2039 2049Time (Year)
pers
one
personale in servizio : Current
spesa personale
200 M
150 M
100 M
50 M
0
2008 2018 2029 2039 2049Time (Year)
euro
spesa personale : Current
La previsione tendenziale a legislazione costante è stata simulata, in questo esempio, applicando le condizioni in essere al 31.3.2009. Il personale assunto viene allocato ad un unico CDR virtuale. La spesa viene calcolata considerando come costo entrante quello medio a valori costanti. Operando in questo modo si rileva che la dotazione di personale comunale di fine periodo si riduce a poco più di un terzo di quella attuale mentre la spesa si dimezza.A compiti e risultati invariati, la produttività di fine periodo, per mantenere il livello di efficienza relativa in essere nel sistema, deve aumentare di circa il 93%.
pensionamenti
200
150
100
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2008 2018 2029 2039 2049Time (Year)
pers
one
pensionamenti : Current
minori spese per pensionamenti
6 M
4.5 M
3 M
1.5 M
0
2008 2018 2029 2039 2049Time (Year)
euro
minori spese per pensionamenti : Current
In assenza del dato relativo all’anzianità di servizio si è prodotto lo scenario base dove il pensionamento considerato è quello di vecchiaia a 65 anni anagrafici. In questo quadro non vengono aggiunte le assunzioni rese possibili rispettando il vincolo del 20%.L’arco temporale considerato permette all’ultimo assunto dell’anno di partenza di raggiungere un’anzianità di servizio di almeno 40 anni.La stima dei pensionamenti basata sulla vecchiaia lascia aperta l’incognita relativa all’anzianità che in molti casi potrebbe essere raggiunta precedentemente, determinando quindi l’anticipazione dell’effettivo pensionamento
assunzioni
200
150
100
50
0
2008 2018 2029 2039 2049Time (Year)
pers
one
assunzioni : Current
spesa per assunzioni
6 M
4.5 M
3 M
1.5 M
0
2008 2018 2029 2039 2049Time (Year)
euro
spesa per assunzioni : Current
La variabilità del ciclo di turn-over viene simulata alle medesime condizioni (restrizione delle assunzioni) previste per il quinquennio 2009-2013, attualizzate all’ultimo anno del quinquennio precedente (2008).
rapporto tra pensionamenti e assunzioni scenario:regole 2009)
200
150
100
50
0
2008 2018 2029 2039 2049Time (Year)
pers
one
assunzioni : Current pensionamenti : Current
Il periodo di maggiore criticità tra l’uscita di risorse e il loro ripristino avverrà tra il 2011 e il 2020. E’ nella seconda metà di questo decennio che l’effetto demografico interno e l’impatto delle regole sul turn over massimizzeranno il loro effetto congiunto.
extraproduttività indotta da turn - over
1
0.75
0.5
0.25
0
2008 2018 2029 2039 2049Time (Year)
Dm
nl
produttivita : Current
Con le regole attualmente in vigore sono ammesse assunzioni: nel 2009 pari al 10% delle cessazioni del 2008, nel 2010 pari al 20%, lo stesso per il 2011, mentre per il 2012 la percentuale passa al 50% e il 2013 al 100%. In un quinquennio vengono quindi ripristinati i 2/5 delle risorse umane cessate nell’anno finale del quinquennio precedente.Fino al 2035 ( a parità di condizioni) si realizzerebbero le condizioni di massima discordanza tra le risorse cessate e quelle ripristinabili. La situazione tende a stabilizzarsi nella parte finale del periodo considerato.
piramide età dipendenti al 31.12.2008
0
20
40
60
80
100
120
140
160
anno
194
1
anno
194
3
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194
4
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5
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7
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194
9
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195
0
anno
195
1
anno
195
2
anno
195
3
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195
4
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195
5
anno
195
6
anno
195
7
anno
195
8
ann0
195
9
anno
196
0
anno
196
1
anno
196
2
anno
196
3
anno
196
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anno
196
5
anno
196
6
anno
196
7
anno
196
8
anno
196
9
anno
197
0
anno
197
1
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197
2
anno
197
3
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197
4
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197
5
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197
6
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197
7
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197
8
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197
9
anno
198
0
anno
198
1
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198
2
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198
3
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198
4
anno
198
5
anno
198
7
anno
198
8
La struttura per età dell’organico evidenzia la preponderanza dei nati dal 1955 al 1965.
L’elevata età media dei dipendenti e la relativa compattezza delle coorti centrali evidenzia che nel prossimo decennio l’impatto delle cessazioni sarà critico per le condizioni operative dei servizi.
pensionamento dirigenti
1985
1990
1995
2000
2005
2010
2015
2020
2025
2030
2035
2040
Diretto
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Politi
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Il comparto dirigenziale è massicciamente concentrato attorno alla data centrale di presunto pensionamento del 2015
pensionam enti stim ati per C D R 2009-2020
0
5
10
15
20
25
30
pers
one
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
totale pensionamenti stimati al 2020
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120
140
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180
200
1
CDR
pe
rso
ne
affari generali
ambiente
biblioteche
commercio attività produttive
cultura
direzione musei monumenti
economato approvvigionamenti
famiglia minori accoglienza
impianti tecnologici
istituti professionali
istruzione
museo storia naturale
nidi servizi infanzia
personale
polizia municipale
scuole materne
servizi amministrativi circoscrizionali
servizi demografici
servizi progettuali culturali per i quartieri
servizi sociali
servizi tecnici circoscrizionali
sport tempo libero
statistica
tributi
pensionamento posizionati
0
2
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4
Il maggior impatto da pensionamenti nei prossimi dieci anni interesserà: le Scuole materne, i Nidi, la Polizia municipale, l’Istruzione e i Servizi demografici. In particolare dal 2015 al 2020 ( salvo effetto anticipato da anzianità di servizio)
potranno cessare tra i 100 e i 180 dipendenti/anno. Per quanto riguarda i servizi citati le uscite potrebbero venire ripristinate solo a condizione che a partire dal 2010 venisse predisposto un piano delle assunzioni per il mantenimento dei livelli attuali di servizio. Diversamente le regole in vigore non ammetteranno assunzioni sufficienti a ripristinare le dotazioni di personale specifico ( maestre di scuola materna ed educatrici).Mentre un terzo circa dei Dirigenti in servizio arriveranno al pensionamento attorno al 2015 le posizioni organizzative saranno interessate dal fenomeno in modo più articolato.
PRINCIPALI CDR IN TERMINI DI COSTO costo personale %pianificazione territoriale 701.236 0,7%contabilità 752.648 0,7%strade 825.026 0,8%edilizia pubblica 864.434 0,8%informatica 867.998 0,9%museo storia naturale 925.955 0,9%ambiente 1.017.261 1,0%cultura 1.100.935 1,1%commercio attività produttive 1.161.589 1,1%servizi progettuali culturali per i quartieri 1.171.810 1,1%edilizia privata suep 1.197.473 1,2%sport tempo libero 1.289.009 1,3%coord.relaz con i cittadini sportello polif 1.315.077 1,3%patrimonio, staff tecnico e catasto 1.382.499 1,4%mobilità traffico 1.392.064 1,4%affari generali 1.482.389 1,5%tributi 1.492.978 1,5%servizi amministrativi circoscrizionali 1.570.756 1,5%economato approvvigionamenti 1.646.313 1,6%istituti professionali 1.683.745 1,6%famiglia minori accoglienza 1.919.322 1,9%servizi sociali 2.015.344 2,0%personale 2.116.856 2,1%servizi tecnici circoscrizionali 2.161.636 2,1%direzione musei monumenti 2.221.892 2,2%biblioteche 2.241.475 2,2%servizi demografici 2.403.060 2,4%istruzione 5.739.438 5,6%nidi servizi infanzia 12.625.869 12,4%polizia municipale 12.890.831 12,6%scuole materne 13.054.755 12,8%
La spesa del personale L’80 % del costo del personale è concentrato in una trentina di CDR. Il 38% nei primi tre ( Scuole materne, Polizia municipale e nidi). I costi di direzione desumibili dal PEG 2009 ammontano a più di 10.000.000 di euro, quelli specifici di comunicazione a quasi 3.800.000 euro (vedi allegato).
Criticità E’ necessario migliorare le capacità di programmazione dell’Ente in particolare quelle relative al dimensionamento dei servizi. Se le condizioni di vincolo (relative al turn-over) in essere al 2009 dovessero continuare anche dopo il 2013, le cessazioni che avverranno, in particolare nei cdr: Scuole materne e Nidi, non potranno essere reintegrate. Per ridurre l’impatto sui servizi alla persona le assunzioni possibili vanno limitate alle professionalità specifiche in situazione critica ( materne, nidi). Da verificare la possibilità di favorire la riconversione professionale (formazione) di personale amministrativo (in possesso del necessario titolo di studio) verso le professionalità presenti nelle scuole materne e nidi (congiuntamente andrebbe attivato nuovo sitema premiante basato sulla criticità dei servizi e riformato quello attuale). Medesima azione nei confronti di personale da riconvertire verso le funzioni di polizia municipale e di sportello.
Suggerimenti Attivare un efficace funzione di programmazione Ridurre drasticamente i costi di direzione Semplificare la macrostruttura Attivare Sistema Permanente di Rilevamento della Customer Satisfaction
facsimile
struttura
popolazioneautoctona
popolazionestraniera
Simulatore Demografico Veronese ( SDV )
popolazione totale
Demografia e Politica Economica Locale
Il simulatore permette di evidenziare il risultato di incrementi o decrementi della natalità e dell’attrattività del sistema locale considerato. In questo modo si possono sia prevedere i risultati nel futuro di cambiamenti odierni che, all’opposto, dimensionare a ritroso i risultati da conseguire nelle fasi di implementazione della politica demografica locale.Pertanto, la demografia assume, un ruolo fondamentale nel processo di presa delle decisioni della comunità urbana, rappresentandone una obiettiva componente strutturale da monitorare in corso d’opera di tutte le politiche pubbliche territoriali. Basta infatti, aggiungere ad ogni piano pluriennale pubblico un riferimento quantitativo che giustifichi l’azione intrapresa in termini di risultato quantitativo sulla popolazione, per avere a disposizione una proxy incontrovertibile di risultato.
Politica demografica
Sistema socio-economico localeDemografia Urbana
Saldo migratorio
Saldo naturale
Competitività territoriale
Scen
ari
Strumenti regolatori
(incentivi/disincentivi)
Politica demografica
Sistema socio-economico localeDemografia Urbana
Saldo migratorio
Saldo naturale
Competitività territoriale
Scen
ari
Strumenti regolatori
(incentivi/disincentivi)
Flussi e Livelli
Agendo sui cursori ( tasso di natalità di autoctoni/stranieri e attrattività nei confronti di elementi nazionali o stranieri) si individuano immediatamente i risultati nel tempo.Le dimensioni osservate sono sia di tipo demografico che socio-economico.
attrarre talenti nazionalitasso di natalità
J1.56073e-038
popolazione totale
400,000
300,000
200,000
1 1 1 1 1 1 1 1 1
2007 2017 2027 2037 2047 2057Time (Year)
popolazione totale : scenario popolazione base 1 1 1 1 1
adulti totale
200,000
150,000
100,000
11
1 1 1 1 1 1
2007 2017 2027 2037 2047 2057Time (Year)
pers
one/
anno
adulti totale : scenario popolazione base 1 1 1 1 1
giovani totale
40,000
30,000
20,000
1 1 1 1 1 1 1
2007 2017 2027 2037 2047 2057Time (Year)
pers
one/
anno
giovani totale : scenario popolazione base 1 1 1 1
anziani totale
60,000
50,000
40,000
1 1 1 11
11
1
2007 2017 2027 2037 2047 2057Time (Year)
pers
one/
anno
anziani totale : scenario popolazione base 1 1 1 1 1
Scenari popolazione
tasso di natalità stranieri
1.56216e-038
attrarre talenti stranieri
7.00649e-045
indice di vecchiaia
190
170
11 1 1 1 1 1 1 1
2007 2017 2027 2037 2047 2057Time (Year)
indice di vecchiaia : scenario popolazione base 1 1 1 1
indice di dipendenza
60
55
50 11
1 1 1 1 1 1
2007 2017 2027 2037 2047 2057Time (Year)
indice di dipendenza : scenario popolazione base 1 1 1
Demografia e city management
La demografia, grazie alla estrapolazione dei dati e alla costruzione di scenari futuri di riferimento, permette di ridurre l’incertezza, di dimensionare i costi fissi e quelli variabili sostenibili sia da un’organizzazione che da un territorio.
La demografia fornisce strumenti fondamentali per la comprensione di cosa avviene in un territorio (PIL compreso), quando e, probabilmente, anche perché avviene.
Non tener conto della demografia è per chi si occupa di territori un errore grave.
Scenari che non mirano, deterministicamente, alla previsione del preciso dimensionamento della popolazione nel tempo ma all’individuazione di un punto di riferimento di massima. Punto al quale riferirsi per tracciare una rotta in termini di strategie di contrasto o rinforzo di problemi e/o soluzioni.
Struttura sistemica del modello
Equazione del sistema
Cicli di retroazione
la variazione in un senso di una variabile porta, attraverso catene di tipo causa-effetto ad ulteriori variazioni nella stessa direzione o in direzione opposta.
Sub modello STRANIERI
giovanistranieri
adulti stranieri
anzianistranieri
nascite stranieri processo dimaturazione
stranieri
processo diinvecchiamento
stranieri
decessi adultistranieridecessi giovani
stranieri
decessi naturalistranieri
tasso di natalitàstranieri
periodo di maturazionestranieri
sopravvivenzaanziani stranieri
tasso di mortalitàgiovani stranieri
tasso di mortalità adultistranieri
periodo diinvecchiamento
stranieripopolazione
straniera
indice dipendenzastranieri
indice vecchiaiastranieri
attrarre talentistranieri
Sub modello AUTOCTONI
giovaniautoctoni adulti autoctoni
anzianiautoctoninascite processo di
maturazioneprocesso di
invecchiamento
decessi adulti
decessi giovani
decessi naturali
tasso di natalità
periodo dimaturazione
popolazioneautoctona
sopravvivenzaanziani autoctoni
tasso di mortalitàdei giovani
tasso di mortalitàadulti
periodo di invecchiamento
indice dipendenzaautoctoni
indice vecchiaiaautoctoni
attrarre talentinazionali
indice di vecchiaiaautoctoni
Simulatore dinamicosull'evoluzione del valore aggiuntoterritoriale del Sistema Locale del
Lavoro di Verona
note
struttura delmodello
agricoltura
industria
servizi
Simulatore dinamicosull'evoluzione del valore aggiuntoterritoriale del Sistema Locale del
Lavoro di Verona
note
struttura delmodello
agricoltura
industria
servizi
Flussi e livelli
confronto evoluzione
200,000 occupati20 B euro
150,000 occupati14 B euro
100,000 occupati8 B euro
22
2 22 2 2
2 2
11 1
1
1 1 1
1 1
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010Time (Year)
occupati nei servizi : Current occupati1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
VA territoriale servizi : Current euro2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2
VA territoriale servizi
20 B
17 B
14 B
11 B
8 B1
11
1 11 1
2001 2003 2005 2007 2009Time (Year)
euro
VA territoriale servizi : Current 1 1 1 1
occupati nei servizi
200,000
150,000
100,000
11
1
1 1
1
2001 2004 2007 2010Time (Year)
occu
pati
occupati nei servizi : Current 1 1 1
evoluzione occupazione servizi
evoluzione VA servizi
ߗ1.56073e-038
confronto VA territoriale e dei servizi
20 B euro20 B euro
14 B euro15 B euro
8 B euro10 B euro
22
2 22 2 2
2 2
11
1 1
2001 2003 2005 2007 2009Time (Year)
VA Servizi : Current euro1 1 1 1 1 1
VA territoriale : Current euro2 2 2 2
confronto occupati nel territorio e nei servizi
400,000 occupati200,000 occupati
300,000 occupati150,000 occupati
200,000 occupati100,000 occupati
22
2
2 2 2
21 1 1 1
1 1
1 1
2001 2003 2005 2007 2009Time (Year)
occupati complessivi : Current occupati1 1 1
occupati nei servizi : Current occupati2 2 2 2
Home page
occupati complessivi
400,000
200,0001 1
1 11
2001 2004 2007 2010Time (Year)
occu
pati
occupati complessivi : Current 1 1 1
VA territoriale
20 B
10 B1 1
1 1 1 1
2001 2004 2007 2010Time (Year)
euro
VA territoriale : Current 1 1 1
VA per occupato
80,000
40,0001
11
1
2001 2005 2009Time (Year)
euro
/occ
upat
o
VA per occupato : Current 1 1 1
La popolazione residente è aumentata in modo costante dalla fine della guerra, raggiungendo il massimo nel 1976 (271.444 abitanti). Da quel momento risulta abbastanza stabile, attorno ai 260.000 abitanti.
dato storico400,000
325,000
250,000
175,000
100,000
22
2
2 22 2
11
1
1 11 1 1
1946 1965 1983 2002 2020 2039 2057Time (Year)
pers
one/
anno
dato storico : Current 1 1 1 dato storico : 2 2 2 2
Dividendo demografico
saldo migratorio
-2000
-1000
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
1946
1949
1952
1955
1958
1961
1964
1967
1970
1973
1976
1979
1982
1985
1988
1991
1994
1997
2000
2003
2006
Il dividendo demografico rappresenta l’effetto cumulato della riduzione dei costi legati al mantenimento del gruppo demografico dei giovani e i benefici derivanti dalle nascite dei periodi precedenti .
Esauritosi l’effetto del “dividendo demografico”, la dinamica dello sviluppo locale ha cominciato ad essere sostenuta dal movimento migratorio. Movimento che ha riprodotto flussi in entrata omogenei con quelli degli anni 50/60 ma, nel contempo, ha aumentato significativamente quelli in uscita, determinando la centralità dei fattori attrattivi della città.
Il dividendo demografico
Il saldo naturale è strutturalmente calante dagli anni 70. In quel periodo avviene la seconda transizione demografica che caratterizza l’entrata della città nel “regime demografico moderno”.
La transizione demografica associa il declino della mortalità alla riduzione del tasso di natalità. La prima transizione demografica ha portato alla modernità, la seconda alla contemporaneità. I motivi della seconda transizione demografica sono più d’uno: migliori e maggiori opportunità di impiego per le donne portano all’aumento dei costi opportunità associati ai compiti domestici e alla cura e l’allevamento dei figli. Il lavoro femminile è diventato necessario per compensare la più debole situazione salariale dell’uomo e per conservare lo standard di vita della famiglia. Anche per le donne, il lavoro è diventato un mezzo di realizzazione personale
saldo naturale
-1000
-500
0
500
1000
1500
2000
2500
1946
1949
1952
1955
1958
1961
1964
1967
1970
1973
1976
1979
1982
1985
1988
1991
1994
1997
2000
2003
2006
A Verona il tasso di natalità è inferiore a quello di sostituzione.Il calo delle nascite, è coinciso con l’entrata nel mondo del lavoro delle generazioni precedenti, quelle del boom demografico degli anni 50 e 60. L’azione congiunta di questi fattori ha determinato una consistente riduzione dell’indice di dipendenza strutturale.
evoluzione tasso di natalit
0
20
40
60
80
100
120
anno
1948
1951
1954
1957
1960
1963
1966
1969
1972
1975
1978
1981
1984
1987
1990
1993
1996
1999
2002
2005
valo
re
2001
maschi 2001
2,200
1,760
1,320
880
440
0
0 19 37 56 74 93 111età
pers
one/
anno
adulti maschi autoctoni : Currentanziani maschi autoctoni : Currentgiovani maschi autoctoni : Current
adulti maschi stranieri : Currentanziani maschi stranieri : Currentgiovani maschi stranieri : Current
Nel gruppo degli adulti troviamo le più elevate frequenze per età, frutto della natalità degli anni 50 –70 (i nati degli anni 50 – 70 sono gli adulti di oggi).
2001
Indipendentemente dal sesso di appartenenza e dalla maggior longevità delle femmine, la composizione per età dei residenti al 31.12.2001 mette in evidenza due picchi di frequenza, relativi alle età dei 37 e dei 55 anni. Picchi corrispondenti alle date di nascita del 1945 e 1965 (baby boom veronese).
femmine 2001
2,200
1,650
1,100
550
0
0 19 37 56 74 93 111Time (Year)
pers
one/
anno
adulti femmine autoctone : Currentadulti femmine straniere : Currentgiovani femmine autoctone : Currentgiovani femmine straniere : Currentanziani femmine autoctone : Currentanziani femmine straniere : Current
La distribuzione della popolazione di origine straniera è maggiormente concentrata tra i 25 e i 35 anni
2007
La stessa distribuzione si rileva al 31.12.2007, dove sono evidenti i due picchi precedentemente citati, spostati in avanti di sei anni.
maschi 2007
2,000
1,500
1,000
500
0
0 19 37 56 74 93 111Time (Year)
pers
one/
anno
adulti maschi autoctoni 07 : Currentanziani maschi autoctoni 07 : Currentgiovani maschi autoctoni 07 : Currentadulti maschi stranieri 07 : Currentanziani maschi stranieri 07 : Currentgiovani maschi stranieri 07 : Current
2007
Lo stesso accade per la distribuzione delle femmine.La distribuzione della popolazione di origine straniera allunga l’ampiezza delle età più rappresentate verso i 40 anni, quasi raddoppiando le consistenze ed evidenziando una più elevata natalità.Mentre i maschi anziani, nel 2001, diminuiscono di numero in modo costante, già a partire dai 65 anni di età, la contrazione più marcata delle femmine avviene solo dopo gli 80 anni di età. Differenziale questo, tra femmine e maschi, dovuto alle morti avvenute durante la seconda guerra mondiale.
femmine 2007
2,200
1,650
1,100
550
0
0 19 37 56 74 93 111Time (Year)
pers
one/
anno
adulti femmine autoctone 07 : Currentanziani femmine autoctone 07 : Currentgiovani femmine autoctone 07 : Currentadulti femmine straniere 07 : Currentanziani femmine straniere 07 : Currentgiovani femmine straniere 07 : Current
2001 / 2007 Anziani
Già nel 2007 l’effetto differenziale tra i sessi, si attenua e i due trend, pur mantenendo il differenziale genetico di longevità a favore delle femmine condividono la stessa pendenza.
anziani 2001
1,800
1,350
900
450
0
66 72 78 84 90 96 102 108Time (Year)
pers
one/
anno
anziani femmine autoctone : Currentanziani femmine straniere : Currentanziani maschi autoctoni : Currentanziani maschi stranieri : Current
anziani 2007
2,000
1,500
1,000
500
0
66 72 78 84 90 96 102 108Time (Year)
pers
one/
anno
anziani femmine autoctone 07 : Currentanziani maschi autoctoni 07 : Currentanziani femmine straniere 07 : Currentanziani maschi stranieri 07 : Current
2001 / 2007 Giovani
I giovani fino a 14 anni risultano stabilmente equidistribuiti fra le età, denotando un andamento stabile della natalità nell’ultimo quindicennio.
giovani 2001
1,100
825
550
275
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14Time (Year)
pers
one/
anno
giovani femmine autoctone : Currentgiovani femmine straniere : Currentgiovani maschi autoctoni : Currentgiovani maschi stranieri : Current
giovani 2007
1,100
825
550
275
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14Time (Year)
pers
one/
anno
giovani femmine autoctone 07 : Currentgiovani femmine straniere 07 : Currentgiovani maschi autoctoni 07 : Currentgiovani maschi stranieri 07 : Current
Nel caso degli stranieri si osserva che, a conferma dell’aumento della natalità, la loro numerosità è negativamente correlata all’età.
Traslazioni
Se usiamo i rilevamenti puntuali, riferiti al 2001 e al 2007, come situazioni rappresentative della fase di stazionarietà demografica in cui si trova la città, possiamo ipotizzare (per il gruppo degli adulti con ampio margine di certezza) le situazioni evolutive al 2015, al 2021 e al 2036. Procediamo escludendo l’impatto del saldo migratorio differenziale[a] e traslando il gruppo dei giovani 2001 al 2015, quello del 2007 al 2021 e 2036[b].
adulti 2015 *
2,200
1,650
1,100
550
0
15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65età
pers
one/
anno
adulti femmine autoctone 15 : Currentadulti femmine straniere 15plus : Currentadulti maschi autoctoni 15 : Currentadulti maschi stranieri 15plus : Current
Traslazioni
Il risultato ci presenta una situazione in cui la classe di età più rappresentata nel 2015 sarà quella dei cinquantaduenni, nel 2021, quella dei cinquantottenni, nel 2036, quella degli ultra sessantacinquenni, tra la popolazione autoctona.
adulti 2021 *
2,200
1,675
1,150
625
100
15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65età
pers
one/
anno
adulti femmine autoctone 21 : Currentadulti maschi autoctoni 21 : Currentadulti femmine straniere 21plus : Currentadulti maschi stranieri 21plus : Current
adulti 2036 *
2,200
1,675
1,150
625
100
30 35 40 45 50 55 60 65età
pers
one/
anno
adulti maschi autoctoni 36 : Currentadulti femmine autoctone 36 : Currentadulti femmine straniere 36plus : Currentadulti maschi stranieri 36plus : Current
Nel 2040, l’effetto del baby boom sul mercato del lavoro locale sarà completamente esaurito
Nel 2040 il differenziale tra popolazione adulta autoctona e straniera si ridurrà in modo assai significativo.
Le estrapolazioni possibili su dati effettivamente rilevati si concludono a questa data.Da qui in avanti dovremo continuare attraverso l’elaborazione di scenari.
adulti 2036 *
2,200
1,675
1,150
625
100
30 35 40 45 50 55 60 65età
pers
one/
anno
adulti maschi autoctoni 36 : Currentadulti femmine autoctone 36 : Currentadulti femmine straniere 36plus : Currentadulti maschi stranieri 36plus : Current
Lo scenario base
Rappresenta lo scenario naturale di evoluzione della situazione a fattori 2001-2007 ( escludendo il saldo migratorio) e presenta due comportamenti del sistema caratterizzati da diverso tasso generico di natalità pari mediamente all’1,2 % per la popolazione autoctona e al 2 % per quella straniera.
nonostante il tasso di natalità della popolazione straniera sia superiore a quello della popolazione autoctona, non si raggiunge il tasso necessario a garantire l’equilibrio naturale pari al 2,5 %.
Lo scenario base
la popolazione scende dai circa 260.000 abitanti del 2007 ai circa 197.000 del 2057, dando origine ad un saldo negativo di circa 60.000 abitanti.La popolazione autoctona passa da 231.000 persone circa del 2007, a 158.000 circa del 2057, con una contrazione di 73.000 unità.La popolazione di origine straniera passa da 30.000 persone circa nel 2007 a circa 38.000 nel 2057
dinamica popolazione
400,000
300,000
200,000
100,000
0
2007 2012 2017 2022 2027 2032 2037 2042 2047 2052 2057Time (Year)
pers
one
popolazione comunitaria : scenario popolazione basepopolazione extracomunitaria : scenario popolazione basepopolazione totale : scenario popolazione base
Lo scenario base
il modello utilizzato ha considerato la popolazione come composta dalle due componenti :•autoctona;•straniera.La struttura del modello è, in entrambe i casi, la medesima e deriva i totali dalla somma dei due specifici movimenti evidenziati in modello 1.Il modello considera il solo saldo naturale e ricava i suoi tassi dall’osservazione del periodo 1946/2006.I tassi applicati al modello per la scenarizzazione sono stati randomizzati attorno al tasso medio dell’ultimo quinquennio (2003-2007).
Scenario 1
Nello scenario considerato la dinamica della popolazione giovane (fino ai 14 anni) è sempre in crescita per la componente straniera, mentre è in discreta contrazione per la componente autoctona.
dinamica giovani
40,000
30,000
20,000
10,000
0
2007 2012 2017 2022 2027 2032 2037 2042 2047 2052 2057Time (Year)
per
son
e
giovani comunitari : scenario popolazione basegiovani extracomunitari : scenario popolazione base
Scenario 1
La dinamica della popolazione adulta (fino ai 65 anni) è abbastanza stabile nella Componente straniera e in netta discesa per la componente autoctona.
dinamica adulti
200,000
150,000
100,000
50,000
0
2007 2012 2017 2022 2027 2032 2037 2042 2047 2052 2057Time (Year)
per
son
e
adulti comunitari : scenario popolazione baseadulti extracomunitari : scenario popolazione base
Scenario 1
La dinamica della popolazione anziana (oltre i 65 anni) è opposta tra le componenti: si riduce nella componente autoctona mentre aumenta in quella straniera.
dinamica anziani
60,000
45,000
30,000
15,000
0
2007 2012 2017 2022 2027 2032 2037 2042 2047 2052 2057Time (Year)
per
son
e
anziani comunitari : scenario popolazione baseanziani extracomunitari : scenario popolazione base
Scenario 1 L’indice di dipendenza strutturale e l’indice di vecchiaia tendono ad avvicinarsi e stabilizzarsi nel corso del tempo con una forte riduzione del secondo e un lieve aumento del primo.
relazione vecchiaia e dipendenza
200
150
100
50
0
2007 2012 2017 2022 2027 2032 2037 2042 2047 2052 2057Time (Year)
indice di vecchiaia : scenario popolazione baseindice di dipendenza : scenario popolazione base
A partire da questa osservazione andrà affrontato il tema di come almeno garantire (attraverso il miglioramento della produttività totale dei fattori[i] – TFP - del sistema) l’assorbimento dell’incremento di dipendenza strutturale sulla parte attiva della popolazione, previsto. Verosimilmente si tratterà di una variazione della TFP del 15/20% circa, che andrà recuperato intervenendo sulla qualità dei fattori della produzione e sulla capacità del sistema territoriale diampliare la sua frontiera di produzione, sviluppando e applicando buona ricerca e accrescendo il potenziale produttivo del territorio.
[i] Data una generica funzione di produzione, la produttività totale dei fattori è il rapporto tra la quantità di output e la quantità aggregata di input, in qualche modo misurate. La crescita nella produttività totale dei fattori rappresenta quella crescita nell’output che non è spiegata dalla crescita nell’uso di input.Non si dispone di dati comparabili a livello locale. Tuttavia l’osservazione della produttività nazionale comparata a livello internazionale nel passato (anche recente) non è certo confortante.
Scenario 1
Questa situazione dipende dall’evoluzione prevedibile nei diversi raggruppamenti di età considerati.Nel periodo considerato:i giovani e gli anziani rimangono sostanzialmente stabili (effetto della stabilità del tasso di natalità utilizzato pari alla media del quinquennio 2001-2007 e della chiusura del ciclo del baby boom ); gli adulti si riducono di un terzo circa.
evoluzione gruppi di età
200,000
150,000
100,000
50,000
0
2007 2012 2017 2022 2027 2032 2037 2042 2047 2052 2057Time (Year)
pers
one/
anno
adulti totale : scenario popolazione baseanziani totale : scenario popolazione basegiovani totale : scenario popolazione base
Scenari possibili
Lo spazio delimitato con linea tratteggiata ha un suo limite superiore, caratterizzato da scenari ad elevata natalità e attrattività e un limite inferiore, caratterizzato da scenari a bassa natalità e attrattività. Lo strumento permette la simulazione demografica dinamica con range sufficientemente a garantire un’ ampia forbice di iniziative sostenibili sul territorio. Iniziative che permettono di prendere in considerazione sia tassi possibili (ma improbabili) di natalità superiori al 2,1% e saldo migratorio positivo di 1.600 individui/anno che, tassi possibili (ma improbabili) di natalità dello 0,6 % con saldo migratorio pari a zero.
popo
lazi
one
100.000
150.000
200.000
250.000
350.000
300.000
2007
2012
2017
2022
2027
2032
2037
2042
2047
2052
2057
anno
Scenari ad alta natalità e attrattività
Scenari a bassa natalità e attrattività
Scenari probabili
popo
lazi
one
100.000
150.000
200.000
250.000
350.000
300.000
2007
2012
2017
2022
2027
2032
2037
2042
2047
2052
2057
anno
Scenari ad alta natalità e attrattività
Scenari a bassa natalità e attrattività
Scenari probabili
Condivisione diagnosi
Se non intervengono politiche specifiche nei prossimi anni, il vuoto demografico, verrà, molto probabilmente colmato in modo disordinato e orientato a massimizzare la soddisfazione di chi arriva senza considerare i bisogni di chi accoglie.
Le azioni possibili in termini di politica demografica non devono essere sopravalutate. Il tasso di natalità non si incrementa né rapidamente né facilmente.
La dinamica economica incide sulla popolazione principalmente tramite migrazioni mentre l’elemento demografico agisce sull’economia attraverso l’azione delle componenti naturali. In altri Paesi sono state condotte esperienze significative. Esperienze francesi e tedesche evidenziano che si possono costruire politiche demografiche in grado di contrastare le tendenze al declino della natalità .Il problema a questo riguardo consiste prevalentemente nel monitorare l’efficacia delle politiche pubbliche a questo fine attivate, dimensionandone l’entità e simulandone e preventivamente l’efficacia.
Dallo scenario base alle policies
Valutare quali politiche specifiche di aumento graduale del tasso di natalità sono sostenibili a livello locale. Quale spesa è necessaria per portare il tasso di natalità dall’attuale 12 ca per mille al 15 per mille?Attivare ricerche ed approfondimenti ad hoc che permettono di conoscere gli stati in essere delle variabili flusso e livello.
Se l’obiettivo non viene raggiunto nel tempo stabilito c’è senz’altro almeno un motivo che con l’uso del simulatore può essere rapidamente individuato.
Su questo vincolo vengono effettuate altre simulazioni fino a quando il risultato non viene raggiunto rispettando il vincolo di spesa.
Il simulatore, supportato dal monitoraggio continuo dei risultati e dalla misurazione dello scostamento tra risultato auspicato e risultato verificato alimenta un intero ciclo di mandato
Esempio di politiche da attivare
A seguito delle politiche di tipo A la popolazione tende a mantenere consistenze di poco inferiori a quelle del 2007.
dinamica popolazione
400,000
300,000
200,000
100,000
0
2007 2012 2017 2022 2027 2032 2037 2042 2047 2052 2057Time (Year)
pers
one
popolazione comunitaria : scenario popolazione basepopolazione extracomunitaria : scenario popolazione basepopolazione totale : scenario popolazione base
Ipotesi di politiche da attivare
La dinamica della popolazione giovane è sempre in crescita sia per la componente autoctona che per quella straniera.
dinamica giovani
40,000
30,000
20,000
10,000
0
2007 2012 2017 2022 2027 2032 2037 2042 2047 2052 2057Time (Year)
per
son
e
giovani comunitari : scenario popolazione basegiovani extracomunitari : scenario popolazione base
Ipotesi di politiche da attivare
La dinamica della popolazione adulta riduce la contrazione nelle dimensioni della componente autoctona e la divaricazione a forbice dello scenario naturale di modello 1 tra la le componenti.
dinamica adulti
200,000
150,000
100,000
50,000
0
2007 2012 2017 2022 2027 2032 2037 2042 2047 2052 2057Time (Year)
per
son
e
adulti comunitari : scenario popolazione baseadulti extracomunitari : scenario popolazione base
Ipotesi di politiche da attivare
La dinamica della popolazione anziana mantiene sostanzialmente invariato il comportamento dello scenario naturale di modello 1. Dove si riduce nella componente autoctona mentre aumenta in quella straniera.
dinamica anziani
60,000
45,000
30,000
15,000
0
2007 2012 2017 2022 2027 2032 2037 2042 2047 2052 2057Time (Year)
per
son
e
anziani comunitari : scenario popolazione baseanziani extracomunitari : scenario popolazione base
Ipotesi di politiche da attivare
L’indice di dipendenza strutturale si mantiene sostanzialmente ai livelli di modello 1, mentre quello di vecchiaia si abbassa sensibilmente a fine periodo.
relazione vecchiaia e dipendenza
200
150
100
50
0
2007 2012 2017 2022 2027 2032 2037 2042 2047 2052 2057Time (Year)
indice di vecchiaia : scenario popolazione baseindice di dipendenza : scenario popolazione base
Politiche A
giovani adulti anziani nascite processo di
maturazione processo di
invecchiamento
decessi adulti decessi giovani
decessi naturali
tasso di natalità
periodo di maturazione
popolazione comunitaria
periodo finale
tasso di mortalità dei giovani
tasso di mortalità adulti
periodo di invecchiamento
attrarre talenti comunitari
Politiche da attivare
giovani adulti anziani nascite processo di
maturazione processo di
invecchiamento
decessi adulti decessi giovani
decessi naturali
tasso di natalità
periodo di maturazione
popolazione comunitaria
periodo finale
tasso di mortalità dei giovani
tasso di mortalità adulti
periodo di invecchiamento
attrarre talenti comunitari
Politiche da attivare Politiche da attivare
Ipotesi ed esempi di politiche da attivare
Politiche che devono rendere sinergiche o compatibili le dinamiche strutturali della città, con il contesto e i vincoli posti dal sistema generale. Politiche che devono dar vita ad una serie di impulsi di cambiamento concentrati su elementi strutturali del sistema (che permettano di aumentare il tempo disponibile per la cura dei figli, senza diminuzione di reddito famigliare). Politiche plurime e multidimensionali (non necessariamente dotate di elevati budget finanziari) per le quali sia evidente la reattività della popolazione alle iniziative assunte.Applicando le politiche di tipo A, relative al contrasto del declino del tasso di natalità (per quanto effettivamente fattibile a livello locale) e all’attrazione di talenti (politiche tipo B), si ottiene nell’esempio una forte riduzione della decrescita rilevata nella situazione delineata dallo scenario base. La situazione con tasso di natalità pari al 15 per mille e con attrattività selettiva pari a 200 individui annui, stabilizzati nel corso di tutto il periodo, permetterebbe almeno di contrastare la riduzione della popolazione residente. In questo caso la popolazione totale di fine periodo ammonterebbe a circa 214.000 individui
Dimensionamento policies
Policy A Policy B Policy C Policy D
Comune
Servizio Pubblico
vincolo
Gestione performances
Policy A Policy B Policy C Policy D
Comune
A1
A2
A3
B1
B2
B3
C1
C2
C3
Servizio 1
Servizio 2
Servizio 3
Esempi di supporto del simulatore alle politiche da attivare
Per incrementare la natalità vanno attivate politiche di nicchia in grado di separare la parte irreversibile del fenomeno di riduzione della fertilità femminile, quella prevalentemente originata da fattori socioculturali, da quella reversibile prevalentemente dovuta a fattori economici. Oltre ai classici investimenti infrastrutturali si potrebbero attivare interventi specifici a bassa intensità di capitale, accordi, convenzioni, ecc. Intervenendo ad esempio su target selezionati per età della donna e tipo di datore di lavoro, si potrebbero finanziare misure di congedo tipo 150 ore.Se alle politiche relative a modello 2 si sommassero quelle relative a modello 3, la situazione potrebbe venire stabilizzata entro un paio di mandati amministrativi e poi mantenuta per tutto il periodo considerato.
Politiche B
In questo caso le misure attrattive dovrebbero riguardare un certo numero individui all’anno (tra talenti e manodopera qualificata) e dare origine ad una politica territoriale di gestione dei flussi migratori in collaborazione con i Paesi e le istituzioni coinvolte in un accordo internazionale tra città di arrivo e città di partenza dei migranti. L’accordo dovrebbe prevedere periodi di studio e titoli di accesso da conseguire prima di stabilirsi sul territorio di arrivo come già ampiamente sperimentato dallo Stato Israeliano in questi decenni.
Politiche da attivare
giovani extracomunitari
adultiextracomunitari
anziani extracomunitarinascite
extracomunitariprocesso dimaturazione
extracomunitari
processo diinvecchiamentoextracomunitari
decessi adultiextracomunitaridecessi giovani
extracomunitari
decessi naturaliextracomunitari
tasso di natalitàextracomunitari
periodo di maturazioneextracomunitari
periodo finaleextracomunitari
tasso di mortalitàgiovani extracomunitari
tasso di mortalità adultiextracomunitari
periodo diinvecchiamentoextracomunitari
popolazione extracomunitaria
attrarre talentiextracomunitari
attrarre manodopera qualificata
Politiche da attivare
Politiche da attivare
giovani extracomunitari
adultiextracomunitari
anziani extracomunitarinascite
extracomunitariprocesso dimaturazione
extracomunitari
processo diinvecchiamentoextracomunitari
decessi adultiextracomunitaridecessi giovani
extracomunitari
decessi naturaliextracomunitari
tasso di natalitàextracomunitari
periodo di maturazioneextracomunitari
periodo finaleextracomunitari
tasso di mortalitàgiovani extracomunitari
tasso di mortalità adultiextracomunitari
periodo diinvecchiamentoextracomunitari
popolazione extracomunitaria
attrarre talentiextracomunitari
attrarre manodopera qualificata
Politiche da attivare
Ipotesi di politiche da attivare
Il risultato simulato più evidente di quanto appena visto è che con l’aumento del tasso di natalità e attraverso interventi mirati di selezione dei flussi migratori si potrebbe assestare la popolazione su livelli pressoché invariati nel periodo. L’effetto positivo di crescita della componente giovanile, oltre a ridurre ulteriormente il tasso di senilizzazione potrebbe dare origine a condizioni demografiche favorevoli per l’economia a partire dagli anni quaranta, quando arriveranno sul mercato del lavoro le generazioni nate negli anni 10 e 20.In ogni caso andrà affrontato il tema di come almeno garantire (attraverso il miglioramento della produttività totale dei fattori[i] – TFP - del sistema) l’assorbimento dell’incremento di dipendenza strutturale sulla parte attiva della popolazione, previsto. Verosimilmente si tratterà di una variazione della TFP del 15/20% circa, che andrà recuperato intervenendo sulla qualità dei fattori della produzione e sulla capacità del sistema territoriale di ampliare la sua frontiera di produzione, sviluppando e applicando buona ricerca e accrescendo il potenziale produttivo del territorio.
[i] Data una generica funzione di produzione, la produttività totale dei fattori è il rapporto tra la quantità di output e la quantità aggregata di input, in qualche modo misurate. La crescita nella produttività totale dei fattori rappresenta quella crescita nell’output che non è spiegata dalla crescita nell’uso di input.Non si dispone di dati comparabili a livello locale. Tuttavia l’osservazione della produttività nazionale comparata a livello internazionale nel passato (anche recente) non è certo confortante.
Il simulatore
La conoscenza che deriva dalla gestione della struttura di relazioni sistemiche necessaria per costruire il simulatore può finalmente permettere di gestire, a livello comunale e/o di sistema locale del lavoro, delle vere e proprie politiche economiche territoriali (PET).Politiche che, grazie alla conoscenza di dettaglio della struttura presa in considerazione, possono venire calibrate con precisione sia in termini di target che di somma messa a disposizione. Politiche, quasi-sperimentali, che possono essere monitorate nei loro effetti con discreta facilità, riducendo l’onerosità della valutazione entro confini conosciuti ex-ante.
Il simulatore congedo parentale
il simulatore permette la verifica immediata del dimensionamento economico di una policy. Intervento che, in questo caso, consiste nella concessione di una certa quantità di ore retribuite di congedo di maternità per un biennio ad un target scelto sia in base a motivi di opportunità tecnica della policy (la fascia d’età della madre) che di sostenibilità economica dell’azione (il numero previsto di figli e la disponibilità economica dell’Ente). In questo caso la politica di sostegno ipotizzata agisce su di una catena di effetti abbastanza corta e su di una leva direttamente a valle del problema strutturale (bassa natalità). Agendo sui tre cursori relativi all’età della madre, alle ore di permesso da concedere e al rimborso orario ipotizzato, si determina l’ampiezza e la profondità dell’intervento comunale.
Time (Year) 0madri potenziali 2,093nati 174fertilità coorte 0.0831totale ore 11,310
anni della madre
؛
ore di permesso retribuito costo orario
1.35843e-038
Analisi di sensitività
A valle della simulazione, lo strumento utilizzato permette inoltre la realizzazione dell’analisi di sensitività necessaria per valutare a priori quale policy avrà maggiore impatto sulla popolazione (). L’analisi di sensitività valuta l’effetto su anche di minime variazioni delle costanti considerate nei cursori.I valori di sensitività sono interpretabili come pendenze di una retta e misurano l’effetto del cambiamento della costante (variabile con cursore) su .Se, ad esempio, la modifica della costante: valore aggiunto per addetto, determinasse un valore di sensitività di 0.1672, questo vorrebbe dire che un cambiamento unitario nel valore della costante (valore aggiunto per addetto) determina un cambiamento in di un fattore pari a: 0.1672.Quanto più elevato è il valore dei coefficienti di sensitività tanto maggiori saranno le variazioni positive o negative dei risultati effettivi rispetto a quelli risultanti dalle simulazioni.Le alternative che presentano valori più bassi di sensitività risultano meno rischiose perché le loro prospettive sono meno vulnerabili al variare delle grandezze da cui dipendono.L’analisi di sensitività mira a migliorare il processo decisionale, rendendo possibile la valutazione della robustezza della decisione presa (ipotesi simulata). L’analisi evidenzia i fattori il cui valore conviene meglio stimare e quelli che risulta opportuno mantenere sotto stretto controllo in fase di esecuzione del progetto.L’analisi relativa alla costante: tasso di natalità, come è naturale aspettarsi, mantengono per tutto il periodo considerato un intervallo di confidenza del 99%.
Analisi di sensitività
La stessa analisi, vista da un diverso punto di vista, evidenzia le frequenze relative, riscontrate nei 200 cicli di simulazione considerati.
scenario popolazione base
popolazione totale @ 2057 sensivity histogram40
30
20
10
0180600-180800
180800-181000181000-181200
181200-181400181400-181600
181600-181800
181800-182000182000-182200
182200-182400
182400-182600182600-182800
182800-183000
20151050
100
75
50
25
0
Data
Pe
rce
nt
6,174 2,960 7316,261 2,503 731
Mean StDev N
IncidentiIncidenti Poisson
Variable
1815129630
Median
Mean
6,46,26,0
1st Quartile 4,0000
Median 6,0000
3rd Quartile 8,0000
Maximum 20,0000
5,9588 6,3886
6,0000 6,0000
2,8154 3,1198
A-Squared 6,15
P-Value < 0,005
Mean 6,1737
StDev 2,9598
Variance 8,7602
Skewness 0,568673
Kurtosis 0,475298
N 731
Minimum 0,0000
Anderson-Darling Normality Test
95% Confidence I nterval for Mean
95% Confidence I nterval for Median
95% Confidence I nterval for StDev
700650600550500450400350300250200150100501
20
15
10
5
0
Observation
Inci
de
nti
Number of runs about median: 343Expected number of runs: 354,1Longest run about median: 12Approx P-Value for Clustering: 0,199Approx P-Value for Mixtures: 0,801
Number of runs up or down: 473Expected number of runs: 483,7Longest run up or down: 5Approx P-Value for Trends: 0,174Approx P-Value for Oscillation: 0,826
1612840
0,16
0,12
0,08
0,04
0,00
X
Pro
ba
bil
ity
Empirical CDF of Incidenti; Incidenti PoissonNormal
95% Confidence I ntervals
Summary for Incidenti
Worksheet: Worksheet 1
Run Chart of Incidenti Distribution PlotPoisson; Mean=6,17
1
2
34
Analisi dati incidenti stradali rilevati dalla Polizia Municipale di Verona
20151050
100
75
50
25
0
Data
Pe
rce
nt
6,174 2,960 7316,261 2,503 731
Mean StDev N
IncidentiIncidenti Poisson
Variable
1815129630
Median
Mean
6,46,26,0
1st Quartile 4,0000
Median 6,0000
3rd Quartile 8,0000
Maximum 20,0000
5,9588 6,3886
6,0000 6,0000
2,8154 3,1198
A-Squared 6,15
P-Value < 0,005
Mean 6,1737
StDev 2,9598
Variance 8,7602
Skewness 0,568673
Kurtosis 0,475298
N 731
Minimum 0,0000
Anderson-Darling Normality Test
95% Confidence I nterval for Mean
95% Confidence I nterval for Median
95% Confidence I nterval for StDev
700650600550500450400350300250200150100501
20
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0
Observation
Inci
de
nti
Number of runs about median: 343Expected number of runs: 354,1Longest run about median: 12Approx P-Value for Clustering: 0,199Approx P-Value for Mixtures: 0,801
Number of runs up or down: 473Expected number of runs: 483,7Longest run up or down: 5Approx P-Value for Trends: 0,174Approx P-Value for Oscillation: 0,826
1612840
0,16
0,12
0,08
0,04
0,00
X
Pro
ba
bil
ity
Empirical CDF of Incidenti; Incidenti PoissonNormal
95% Confidence I ntervals
Summary for Incidenti
Worksheet: Worksheet 1
Run Chart of Incidenti Distribution PlotPoisson; Mean=6,17
11
22
3344
Analisi dati incidenti stradali rilevati dalla Polizia Municipale di Verona