sport club maggio 2009

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Maggio 2009 foto Antonio Costantini Flavia Pennetta guida le tenniste azzurre alla conquista del sogno degli Internazionali d’Italia Quello che le donne non dicono

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SPORT CLUB MAGGIO 2009

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Flavia Pennetta guida le tenniste azzurre alla conquista del sogno degli Internazionali d’Italia

Quello che le donne non dicono

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Sommario

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sommario6 Editoriale

La regione per lo sport

8 EditorialeUn laboratorio per il futuro

10 Cultura sportivaL’Aquila nel cuoreSport e terremoto

12 FormazioneL’agente dei calciatori

14 FocusAmerica’s Cup Story

16 PersonaggioRoma è pronta

20 Roma09Il cucciolo di Roma

24 FocusLa testa nei numeri uno

26 CoverRoma mon amour

32 Rugby- Stadio Flaminio, casa

del rugby italiano- Dopo il 6 Nazioni arriva

il Roma Seven

36 Sport eventiLa race for the cure compie 10 anni

38 Fiamme Gialle

40 PallacanestroUn canestro da 3 punti

42 Ippica

46 Giovani e sport

48 PugilatoAudaces fortuna iuvat

52 Sport&finanzaUna finale nel segno di Adidas

56 Golf- Gli echi positivi

del tesseramento libero- Il BMW Italian Open - Riparte la stagione del Golf Forense

- Questione di equilibrio

66 Roma_Tuttincircolo76 Napoli_Tuttincircolo

maggio 2009

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Sport Club Editori srlvia Morlupo, 51 � 00191 Romatel. 06 97600342tel 393 [email protected]

Direttore editoriale Luigi CapassoDirettore commerciale Davide Campanella

Sport ClubAnno VII - n. 48 - Maggio 2009Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30-12-2004

Direttore responsabile Luigi Capasso [email protected]

Presidente Onorario Giuseppe CapelliConsiglio di amministrazione Sport Club EditoriLuigi Capasso, Giuseppe Capelli e Donatella Fedeli

Editorialisti Piero Marrazzo, Paolo Cecinelli, Franco Chimenti, Pino Capua, Alessandro Cochi, Paolo Del Bene, Daniele Popolizio, Tommaso Mandato

Hanno collaborato a questo numeroMatteo Cirelli, Fabio Onnis, Carlo Stigliano, Silvia Pittelli, Gianluca Scarlata, Marco Trozzi, Alessandro Morucci, Enrico Morucci, Roberto Cundari, Andrea Tranquilli, Anna Tina Mirra, Alexia Amaricci, Andrea Cecinelli, DanielaPerrone, Gianni Boninsegna, Pietro Malato, Luigia Latteri,Andrea Friedrich, Mattia Morandi

Golf Simone SelliMotori Matteo CirelliSport&Finanza Marcel VulpisRugby Andrea Cimbrico

Progetto grafico e ImpaginazioneMarta [email protected]

Pubblicità [email protected]@sportclubmagazine.it

Redazione NapoliSportform - Centro Direzionale Is. B/3 - Napolitel. 081 19562785 - fax 081 [email protected]

Fotografie Grazia NeriStampa Plus Group Srl - RomaFinito di stampare nel mese di marzo 2009

Realizzato da Editrice Capasso srlSalvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo periodico è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione.

È vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati dalla Editrice Capasso srl

Sport Club è anche su

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di Piero MarrazzoPresidente della Regione Lazio

arlare di sport signifi-ca toccare alcuni deivalori fondanti per lanostra società: la

competizione, il rispetto recipro-co, l’impegno, la lealtà, il gioco disquadra. Per questo, da appassio-nato di sport, ho accettato con pia-cere la proposta di “Sport Club” didare un contributo personale perogni futura uscita della rivista.La nostra è una regione che vivedi sport. Roma e il Lazio sono in-fatti sempre più spesso il palco-scenico per appuntamenti di ri-chiamo e importanza internazio-nali. Penso non solo al calcio, chequi è vissuto con una particolarepassione, ma anche a eventi ecce-zionali come i Mondiali di Nuotodella prossima estate, i Mondialidi baseball di settembre o ad ap-puntamenti annuali, come gli In-ternazionali di Tennis o il TorneoIppico di piazza di Siena. E pensoanche a tutti i ragazzi, alle donnee agli uomini che ogni giorno –lontani dai riflettori - dedicano illoro tempo all’attività sportiva.Nel Lazio, tuttavia, non viviamolo sport soltanto come tifo o di-vertimento. La pratica sportiva èsempre più interpretata nella no-stra regione come occasione di

impegno sociale. E credo che siaun fatto importante e positivo. Inquesti giorni, siamo alla vigiliadella decima edizione del “Raceof the Cure”. Si tratta di una gran-de manifestazione che sta crescen-do anno dopo anno: una giorna-ta delle donne e per le donne a cuila Regione Lazio è stata vicina an-che nelle scorse edizioni.Colgo l’occasione per ricordare co-me anche gli Internazionali di

Tennis, dopo il derby Roma-La-zio, abbiano abbracciato un’altrainiziativa che coniuga passionesportiva e civiltà: promuovere trai cittadini la differenziazione deirifiuti attraverso lo sport. Unacampagna che la Regione sostie-ne coerentemente con il proprioimpegno per una nuova gestionedei rifiuti.Ecco, proprio queste esperienze cidimostrano come lo sport possa

rappresentare uno straordinariostrumento dell’educazione civile.Questo sport sano può veicolarevalori positivi ed essere un poten-te collante sociale. Il mio invito atutti – professionisti, dilettanti,appassionati e spettatori – è diportare un messaggio forte di so-lidarietà, impegno sociale e buo-na pratica civile anche fuori daicampi sportivi, nel quotidiano diognuno di noi.

Editoriale

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La regioneper lo sport

Un’immagine della Race for the Cure edizione 2008

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di Alessandro Cochi Delegato allo Sport del Comune di Roma

Editoriale

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el mese di aprile uninnovativo laborato-rio di progetti ed ini-ziative ha lavorato, in

un clima di fervente dialogo e con-divisione, alla pianificazione delfuturo dello sport italiano e capi-tolino. Grazie a “SportLab – Lenuove formule dello sport”, la ot-to giorni di manifestazioni orga-nizzata dall’Alleanza Sportiva Ita-liana, Ente di promozione sporti-va riconosciuto dal Coni, la cittàdi Roma ha potuto nuovamenteaffermare la propria identità di Ca-pitale dello Sport, una Capitale ingrado di garantire la fondamenta-le sinergia tra sport di base e sportad alti livelli. La moltitudine di eventi di asso-luto rilievo che animerà Roma neiprossimi mesi, come la finale diChampions League, la Tappa d’ar-rivo del Giro d’Italia, i Mondialidi Nuoto, gli Europei di BeachSoccer, la tappa del circuito mon-diale di Beach Volley e BeachTennis, il Festival del Fitness e lafinale mondiale di Baseball (oltreagli “usuali” Concorso Ippico diPiazza di Siena, Maratona di Ro-ma, Internazionali di Tennis, Gol-den Gala di atletica, Sei Nazionidi Rugby), rientra sicuramente inun programma il cui principaleobiettivo, però, rimane sociale:far scendere i bambini dai muret-ti, distoglierli dalle bische e dal-la playstation, dando loro l’op-portunità di dedicarsi ad una sa-na pratica sportiva. Perfettamente in linea con questa

mission, “SportLab” ha rappresen-tato un’occasione di riflessioneprofonda sulle problematiche le-gate al mondo dello sport, come lapratica del doping affrontata nel-la tavola rotonda “Vivi davvero,gioca pulito!”, ma anche su esem-pi di eccellenza quali l’attività diAdico Sport, la prima associazio-ne senza scopo di lucro in difesadei consumatori sportivi, nata pertutelare il diritto alla salute e allasicurezza degli impianti. Lealtà verso se stessi, verso gli al-tri e promozione dell’integrazionesociale devono rappresentare deivalori portanti, quegli stessi valo-ri di cui gli atleti e le società Fidal

Lazio, premiati per l’attività 2008,o il Team P.V. Essercina-Argo, pri-ma squadra internazionale di ci-clisti diversamente abili ospite di“SportLab”, si sono resi portavoce. Sport, dunque, come fondamen-tale aggregatore sociale da sal-vaguardare anche attraverso lamemoria di una nazione. Per que-sto l’Asi ha affrontato nell’ambi-to della manifestazione il proget-to relativo alla futura realizza-zione, presso il Foro Italico, delMuseo dello Sport, uno spazio al-tamente qualificato sulla storiadei nostri atleti e dell’attivitàsportiva nel nostro Paese.Spazi per la memoria ed ovvia-

mente per la pratica sportiva. Nel-la splendida cornice del Salonedelle Fontane dell’Eur non è man-cata occasione di discutere del di-segno di legge Lolli-Butti sugli sta-di di proprietà privata e della ne-cessità di una “casa degli italiani”per la fruizione dello spettacolocalcistico.In questa direzione continua l’im-pegno dell’Amministrazione Capi-tolina, che non smetterà di lavo-rare strenuamente soprattutto pergarantire aree dedicate all’attivitàmotoria di base, partendo con larealizzazione di un indispensabi-le piano regolatore dell’impianti-stica sportiva.

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Un laboratorioper il futuro

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la tutela sanitariadi chi pratica attività sportiva

visite di idoneità sportive agonistiche e non agonistiche

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opo il terribile disastrodel terremoto inAbruzzo è difficiledistrarsi e distogliere

l’attenzione dalla tragedia. Credoche anche in queste pagine si pos-sa essere sensibili all’evento. Mi permetto di riportare un episo-dio di grande valore etico che ri-guarda in prima persona un gio-vane atleta italiano. Il rugbistaventitreenne Dario Pallotta, pro-prio in quei tragici momenti appe-na dopo la catastrofe si è trovatoa salvare una coppia di anziani,trasportandoli letteralmente fuoridalla loro abitazione. "Ero in mez-zo alla strada - racconta - e ho sen-tito delle grida di aiuto di una don-na. Sono subito corso verso il pun-to da dove venivano, la trombadelle scale era crollata e intornoera tutto un disastro". Anche Pal-lotta aveva da poco perso la casae in quegli attimi di completa con-fusione è riuscito a pensare in fret-ta e ad agire: "Sul momento, perla confusione, la puzza di gas cla-morosa che usciva dalle tubaturerotte e i calcinacci - dice -, non misono neppure reso conto se fosse-ro uomini o donne, ho pensato so-lo a portarli fuori. Poi ho saputoche erano marito e moglie. L'uo-mo era finito sotto ad una pietra eai tubi dell'acqua, e ho dovuto sol-levare tutto. Mentre li portavo fuo-ri c'é stata un'altra scossa e since-ramente mi sono preoccupato".

Questa è stata la dichiarazione piùche onesta del giocatore dell’Aqui-la Rugby. Dopo aver portato fuoridall’edificio la coppia di anzianiDario Pallotta è rientrato nell’abi-tazione per recuperare la bombo-la d’ossigeno della donna. L’impre-sa del giovane rugbista è degna dinota, ma non mi dimentico di sot-tolineare che a L’Aquila tutta lasquadra di rugby si è mobilitataper aiutare la città ed in particola-re per l’evacuazione dell’ospedale."Ci fanno fare i lavori di forza –racconta ancora Pallotta -, facen-doci caricare materassi e gente insedia a rotelle. Facciamo tutto ciòche possiamo, perché vogliamo as-solutamente aiutare la nostra gen-te, ma qui è un caos generale".Mi pare importante segnalare e sot-tolineare questa mobilitazione piùche concreta di una parte del mon-do sportivo; questo è il piccolissi-mo gesto con cui esprimo la miasensibilità nei confronti dell’acca-duto da uomo sportivo che si oc-cupa di sport.In un momento dif-ficile come questo, vedere un grup-po di ragazzi che con tutte le for-ze si adopera nell’aiutare la pro-pria comunità è già un piccolo ge-sto che rincuora e ci mostra conforza che tanti stanno già reagen-do alla catastrofe. Come nel giocodel rugby questi ragazzi sanno chenon si può tornare indietro, ma an-dare avanti e riguadagnare il ter-reno perduto.

D

di Paolo Del Bene Docente del Corso di Laurea di Scienze MotorieUniversità Tor Vergata

Cultura sportiva

L’Aquila nche lo sport ha pa-gato il suo tributo alterremoto d’Abruz-zo.

Non ce l’hanno fatta GiuseppeChiavaroli, calciatore del LoretoAprutino, Lorenzo Cini giovanepallavolista del Montorio, Loren-zo Sebastiani ventenne promes-sa del rugby aquilano e nazio-nale: proprio a quest’ultimo sfor-tunato giovane dovrebbe essereintitolato lo Stadio del Rugby diAcquasanta, divenuto nei giornidel sisma, uno dei centri di soc-corso per gli sfollati.Giovani vite spezzate, divenuteemblema dei tanti ragazzi mor-ti a causa di un terremoto chenon ha fatto sconti a nessuno.Man mano che le cifre della tra-gedia diventavano sempre piùimpressionanti, sono comincia-te le manifestazioni di solidarie-tà da tutto il Paese e anche ilmondo dello sport ha dato il suocontributo aprendo sottoscrizio-ni, devolvendo gli incassi dellepartite in programma, racco-gliendo fondi attraverso la mes-sa all’asta delle maglie dei varicampioni, accendendo conti cor-renti di solidarietà, mettendo adisposizione strutture sportive.Lodevoli iniziative che certoaiuteranno le popolazioni col-pite dal sisma per le esigenzepiù immediate.Poi ci sarà la lenta ricostruzio-

ne, ma come mitigare il doloreper la perdita della propria ca-sa, dei familiari, degli amici piùcari, il terrore che provoca un’e-sperienza così devastante, il dis-agio che nasce dalla sensazionedi non avere più punti di riferi-mento? Secondo me lo sport puòfare molto: è in grado di evita-re l’isolamento sociale, fornen-do un contesto dove i giovanipossono stare di nuovo insieme;può creare quel senso di appar-tenenza a livello di gruppo ne-cessario per condividere espe-rienze, paure, speranze; può aiu-tare ad affrontare le emozioni,offrendo ambienti dove è possi-bile abbandonarsi ad esse e nel-lo stesso tempo esercitare con-trollo e disciplina; può insegna-re ad accettare i cambiamenti ei limiti, perché trovarsi in situa-zioni insolite ed essere in gradodi gestirle, rafforza la fiducia eil rispetto di se stessi.L’attività sportiva è molto vici-na ai giovani per linguaggi, ca-pacità di comunicare, produrreinteresse, emozionare: per que-sto, tra le innumerevoli e neces-sarie opere di ricostruzione deldopo terremoto, mi auguro chenon vengano tralasciati proget-ti validi legati allo sport e a tut-te le attività ad esso connesseda cui si possono senz’altro ri-cavare importanti benefici psi-cofisici.

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Sport e terremoto

di Pino CapuaConsulente per il Sindaco per le politiche sportive del Comune di Roma

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Formazione

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L'agente dei calciatoriUna passione che puòdiventare una professione

a cura dell’Avv. Tommaso MandatoPresidente Sport Form

Jerry Maguire, il procuratore più famoso di Hollywood

na delle figure profes-sionale che attira l’at-tenzione e l’interessedi molti giovani è sen-

za dubbio quella dell’Agente diCalciatori (già noto come Procu-ratore Sportivo). Questa figura è stata introdotta conla Legge 91/1981 sul professioni-smo sportivo, ed è stata poi crea-ta e disciplinata dalla FIFA per re-golamentare l’attività di coloro chesi occupano di trasferimenti deicalciatori all’interno di una Fede-razione Nazionale oppure da unaFederazione Nazionale all’altra. Lo scopo non è solo quello di di-sciplinare un’attività lavorativa chenon ha limiti territoriali, ma anchequella di formare figure professio-nali che siano in grado non solodi rispettare personalmente ma an-che di far rispettare ai propri rap-presentati, le regole proprie delmondo dello sport, e del calcio inparticolare.Il Regolamento che disciplina l’e-sercizio dell’attività dell’Agente diCalciatori affronta in manieracompleta sia l’accesso che le mo-dalità di svolgimento della profes-

sione, richiamando non solo lenorme regolamentari della FIFA edelle Federazioni, ma imponendoanche il rispetto delle leggi nazio-nali con particolare riguardo aquelle specifiche del mercato dellavoro. Volendo riassumere breve-mente gli aspetti principali di que-sta disciplina, va ricordato che ilRegolamento FIFA non prevede l’i-stituzione di un albo, limitandosisemplicemente a prescrivere il ri-lascio della licenza da parte dellaFederazione Nazionale (previo ilsuperamento di un esame) e laconseguente predisposizione daparte della Federazione stessa diun mero elenco degli agenti abili-tati. Con sede presso la FIGC, è isti-tuita la Commissione degli Agentidi Calciatori, la quale cura la tenu-ta di un registro delle persone fisi-che titolari di Licenza che svolgo-no attività di Agente.Fermo restando che gli incarichipossono essere conferiti solo al-l’Agente personalmente, l’Agen-te può però organizzarsi impren-ditorialmente, attraverso la co-stituzione di una società forma-ta ai sensi della legislazione ci-

vilistica vigente.Ci sono solo due eccezioni per l’as-sistenza dei calciatori anche percoloro che non sono in possessodella licenza. E l’art. 5 del regola-mento infatti precisa che in dero-ga a quanto previsto, l’assistenzaal calciatore o alla società può es-sere fornita da un avvocato iscrit-to nel relativo albo professionale,oppure anche dal genitore, dal fra-tello o dal coniuge, facendone pe-rò espressa menzione nel contrat-to stesso.Per ottenere la licenza bisogna es-sere in possesso dei requisiti ne-cessari che sono abbastanza gene-rici, e necessita non essere in si-tuazione di incompatibilità previ-ste dal regolamento per l’attivitàdi Agente di Calciatori.Circa le modalità dell’incarico (art.10 Reg. Agenti), esso può essereconferito sia da un’atleta che dauna società, e deve essere redattoin forma scritta su appositi modu-li predisposti dalla CommissioneAgenti conformemente al model-lo FIFA, a pena di inefficacia.Il compenso dell’agente può esse-re corrisposto soltanto dall’atleta

o dal club che ha conferito l’inca-rico. Esso è calcolato in base al red-dito lordo annuo dell’assistito,esclusi eventuali benefit e premicollettivi, risultante dal contrattosportivo depositato e ratificatoDisposizioni particolari sono det-tate per gli incarichi conferiti dasoggetti minorenni: in tal caso, ol-tre alla sottoscrizione del calciato-re, è necessaria la firma di uno deigenitori o di chi esercita la pote-stà. Dal punto di vista formale, l’in-carico deve essere redatto, a penadi nullità, esclusivamente sui mo-duli predisposti dalla Commissio-ne Agenti d’intesa con il SettoreGiovanile e Scolastico della FIGC,con firma autenticata da notaio, esi sancisce l’obbligo in capo all’a-gente di inviare alla Commissio-ne, ogni 6 mesi, una relazionescritta, a pena di decadenza del-l’incarico.Il regime sanzionatorio nei con-fronti degli Agenti di Calciatori èabbastanza preciso e perentorio, ecostituisce un valido deterrente,soprattutto anche alla luce degliscandali che hanno imperversatoultimamente nel mondo del calcio.

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di Paolo Cecinelli Caporedattore centraleLa7 Sport

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Focus

orna finalmente il ven-to della Coppa America.Quello magico, affasci-nante che in 158 anni di

sfide ha fatto perdere la testa ai piùgrandi imprenditori, magnati e finan-zieri. Due anni durissimi di litigi, pro-vocazioni e dispetti tra Ernesto Ber-tarelli e Larry Ellison, gli armatori diAlinghi e Oracle Bmw. La causa è co-stata a ciascuno dei due proprietaricirca 200,000 euro al mese di speselegali, cifra che moltiplicata per 20 (imesi) e poi per due (Alinghi ed Ora-cle) fa un totale di 8 milioni di europolverizzati in spese legali! E’ statauna guerra senza esclusione di colpiiniziata il giorno dopo la fine dell’ul-tima Coppa America, vinta da Alin-ghi a Valencia nel giugno del 2007.Il difensore svizzero aveva accettatocome “sfidante ufficiale” un circolovelico spagnolo che rappresentava ipoteri politici ed amministrativi va-lenciani. Ma questo Yacht Club nonera eleggibile in quanto il vecchio re-golamento della Coppa, il famoso At-to di Donazione, recita che la sfidapuò essere lanciata soltanto da unoyacht club che abbia organizzato al-meno una regata sociale. Si, avetecapito bene di quelle “regatine delladomenica” tra le derive riservate aisoci di un circolo velico. Il nuovoyacht club spagnolo non l’aveva po-tuto fare perché era stato appena co-stituito! Un errore da principianti,forse anche voluto dal team svizze-ro, o se volete una mossa molto pre-potente verso gli altri sfidanti. Il ruo-lo dello sfidante ufficiale, il “Chal-lenger of Record”, nella Coppa Ame-

rica è abbastanza fondamentale inquanto è il rappresentante di tutte lealtre sfide ed è anche l’unica autori-tà preposta a discutere con il difen-sore le regole del gioco. La contesagiudiziaria è cominciata proprio daquesto punto.Curiosa la storia dellaprima udienza tra Alinghi e Oracle alTribunale di New York dove per l’oc-casione si presentarono 40 avvoca-ti, 20 per parte. Tra Bertarelli ed El-lison c’è una falsa indifferenza. Il pa-tron di Alinghi mi ha confidato diaver provato più volte a chiamare alcellulare Larry Ellison ma che l’ame-ricano non gli ha mai voluto rispon-dere. Sembra una storia tra due ex-fidanzati, “mi ha chiamato lui, ma ionon gli ho risposto..”, ogni cosa puòessere interpretata in maniera del tut-to personale.La Coppa America è an-che, e sopratutto, questo. Il senso del-la sfida, il sale delle provocazioni chenon hanno mai fine. Una vero e pro-prio duello.Un gioco sottile e moltopericoloso dove chi ha l’animo piùcorsaro recita il ruolo di protagoni-sta. E’ qualcosa che va oltre la sem-plice regata tecnica.Il Match Race, laregata uno contro uno, è un vero eproprio duello in mare dove la rego-la principale non è quella di esserepiù veloci dell’avversario ma di finir-gli davanti. Non importa come. Inquesto gioco non importa arrivaresecondi. Una frase cinica ma che beninterpreta lo spirito del tipica regatadella Coppa America. Tutto comin-ciò in Inghilterra nel lontano 1851.Canale del Solent, l’umidissima iso-la di Wight ospita la prima sfida avela tra Inghilterra e Stati Uniti, il

Nuovo Mondo vuole mettersi a con-fronto con la Vecchia Europa. E’ unaregata che vale il primato platonicodell’Atlantico. Quel giorno a Cowesla visibilità era molto scarsa ed il sug-gestivo castelletto sede del “RoyalYacht Squadron”, il più antico circo-lo velico del mondo fondato nel 1815,si scorgeva appena nella fitta ed ari-stocratica nebbia del Solent. Più cheuna regata fu una battaglia navale.Una flotta di tredici imbarcazioni in-glesi aspettavano sulla linea di par-tenza una sola goletta americana. Labarca statunitense si chiamava “Ame-rica” e la Coppa messa in palio dagliinglesi per celebrare l’EsposizioneMondiale era una brocca d’argentoalta meno di mezzo metro del valo-re di Cento Ghinee. Ad assistere allaregata c’era anche la regina Vittoriache quando vide comparire sul tra-guardo la barca americana chiese alsuo ufficiale di bordo chi fosse se-condo. La risposta fu laconica: “Mae-stà non c’è secondo”. Non importapartecipare ma vincere. Con la vitto-ria degli Stati Uniti la regata cambiònome e per 132 anni nessuno riuscìmai a strappare la coppa agli ameri-cani. Passarono ben 21 anni primache un inglese sfidasse gli america-ni che avevano già imposto la primaregola “antisportiva”: la barca dove-va arrivare negli Stati Uniti traver-sando l’Atlantico a vela. Dovevaquindi essere una barca poco legge-ra, molto resistente e quindi anchepoco veloce… Era il 1870 quando Ja-mes Ashbury, un ricco gentiluomo diLondra, affrontò 13 imbarcazioni aNew York, a largo di Staten Island.

Ashbury protestò vivamente per ladisparità ma il New York Yacht Clubrispose che anche a Cowes la golet-ta America aveva affrontato un in-tera flotta inglese. Alla fine del seco-lo inizia la famosa “Era Lipton”. SirThomas Lipton era un elegante mapiccolo imprenditore, per metà scoz-zese e meta’ irlandese, con un gran-de senso degli affari. Aveva una fab-brica di tè non troppo conosciuta magrazie alla popolarità acquisita conla Coppa America vide salire le ven-dite del suo prodotto negli USA. Lasua ultima sfida fu anche la primacon gli eleganti “J-Class”, le più bel-le barche di tutta la storia della Cop-pa America. Negli anni ‘30 il ban-chiere americano Harold “Mike” Stir-ling Vanderbilt, rischiò di perdere laCoppa contro l’“Endevour” dell’in-glese Thomas Octave Sopwith, pilo-ta e costruttore di aerei, il primo cheintrodusse nel campo nautico il con-cetto dell’aereodinamica dei corpi.Vanderbilt fu il primo a portare a bor-do una donna, sua moglie Gertrude“Gerdi” Lewis Conaway. Dopo la Se-conda Guerra Mondiale venne intro-dotta la Classe 12 metri Stazza Inter-nazionale, per intenderci quella di“Azzurra”. Era il 1983 e la barca ita-liana voluta dall’avvocato GianniAgnelli fece diventare popolare unodegli sport più snob della storia. Gliitaliani si appassionarono all’equi-paggio di Cino Ricci che arrivò sor-prendentemente in semifinale dellaLouis Vuitton Cup. Nel 1970, su pro-posta del barone francese MarcelBich, quello delle penne a sfera, ilNew York Club accetta la partecipa-zioni di più sfidanti. Bich era unosportivo entusiasta che però non co-nosceva perfettamente l’arte della na-vigazione e amava la boxe.

America’s Cup Story

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Personaggio

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e la Fiba il prossimo 23 maggio sceglierà l'Italia come sede dei mondiali di basket 2014, con ilnuoto questo luglio e con la pallavolo nel 2011 diventeranno tre i grandi appuntamenti che ci ve-dranno protagonisti. E in un modo o nell'altro, c'è sempre il suo zampino.Ero presente all'incontro con la delegazione della Fiba che sta vagliando la nostra candidatura per i

Mondiali di basket. Sono stato felice di incrociarmi con gli amici della pallacanestro, che è uno sport che mi ve-de in prima linea come vicepresidente della Virtus. In quell'occasione poi Massimo Cilli, responsabile del comita-to promotore, ha ricordato di quando, in tempi non sospetti, lanciai il progetto della pallacanestro. Stanno facen-do bene, e anche il governo si sta mobilitando in modo concreto. Sarebbe un altro grande successo per la città ela nazione intera. Speriamo che possa avverarsi il motto del “non c'è due senza tre”. Ricordo però che quest'annoci saranno anche altre manifestazioni, prima fra tutte i Mondiali di baseball, che meritano molta attenzione.

Da Presidente del Comitato Organizzativo cosa si aspetta dai Mondiali di nuoto?In linea con il mio modo di essere e con le mie responsabilità, spero che vengano rispettate le aspettative. C'è unagrande attesa. Sono tre anni e mezzo che stiamo lavorando molto per promuovere e comunicare in modo integra-to l'evento. In più abbiamo l'onore e l'onere di aprire questo entusiasmante ciclo di grandi appuntamenti per Ro-ma. Se partiamo bene possiamo dare un abbrivio alle altre manifestazioni. In Italia le cose si possono fare egre-giamente. Abbiamo cultura, storia, tradizione, know how, atmosfera cibo e qualità della vita. Gli atleti e gli orga-ni di informazione poi sono sempre molto contenti di lavorare in questa splendida cornice che è Roma.

E da Presidente del Canottieri Aniene?Dagli anni '60 il club bialloblu è sempre stato leader nel nuoto. Abbiamo creato un polo d'eccellenza, con unasquadra fortissima che continua a vincere e con una serie di infrastrutture apprezzate da tutti. Il nuoto è diventa-to fondamentale nel panorama sportivo nazionale, grazie sia al grande lavoro fatto in questi anni dalla Federa-zione, sia ai tanti campioni di fama mondiale che sono la migliore propaganda per questa disciplina. Noi possia-mo vantare una rosa molto forte, di cui Federica Pellegrini e Valerio Cleri sono solo due fra i tanti big che vesto-no i colori gialloblu, ma non dimentichiamo altri campioni come la Filippi e Magnini, che sono dei veri fenome-ni. Mi piace ricordare però che nella capitale il Canottieri Aniene è l'unica società che ha vinto il titolo italianonel 2008 in uno sport di dimensioni popolari. È vero che ogni tanto gli amici dell'hockey ci danno una mano, maper noi essere Campioni Italiani è motivo di grande orgoglio, e prossimamente ci batteremo con determinazioneper confermare il nostro titolo.

Il 25 aprile a Roma si svolgeranno i Campionati italiani di nuoto. Sede dell'evento, il nuovo impianto dell'A-quaniene – The Sport Club, che sarà al battesimo assoluto. È pronto per fare gli onori di casa?È motivo di grande soddisfazione per me poter tener al battesimo in un'occasione così importante come i Cam-

Grazie anche ai suoi buoni offici nel prossimo futuro la Capitale diventerà il centro dello sport mondiale. Intanto i Campionati italiani di nuoto si

terranno nel nuovissimo impianto dell'Aquaniene – The Sport Club...Colloquio con il Presidentissimo Giovanni Malagò

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Sdi Matteo Cirelli

Roma è pronta

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pionati Italiani la nostra nuova piscina, l'A-quaniene – The Sport Club. Abbiamo volutomettere nel sottobrand l'articolo inglese “the”,che vuole rappresentare un rafforzativo, unsimbolo di particolarità e di unicità, ideali che,in effetti, sono anche i punti di forza della vo-stra rivista “Sport Club”. Il progetto della piscina è stato condiviso datutto il corpo sociale del Club, che ringraziomolto per la fiducia e il supporto dato. Rea-lizzare l'impianto in 16 mesi è stata un'im-presa incredibile, ma non potevamo non da-re il buon esempio. Infatti entro il 30 maggiole società che hanno fatto domanda di entra-re nel quadro esigenziale dei Mondiali di nuo-to devono presentare gli impianti. Volevamo essere i primi a tagliare il traguar-do e ci siamo riusciti. Per me l'Aquaniene -

The Sport Club è il più bell'impianto nel suogenere in Italia. Avrà una serie di servizi, cheintegreranno l'offerta base relativa alla strut-tura delle piscine. Oltre al nuoto infatti, gli utenti potranno svol-gere attività di fitness, aerobica, yoga ecc. So-no stati creati anche un'area pensata per i piùpiccoli, la ludoteca AquaKids, un Proshop perle varie esigenze tecniche, il punto di ristoroaperto tutto il giorno Aquacafe, oltre alla fo-resteria, che accoglierà gli atleti impegnatinelle varie gare. Ci tengo a sottolineare chel'impianto è pubblico, gestito dal CanottieriAniene in cooperazione con il secondo mu-nicipio, come ricordo che la filosofia che stadietro all'Aquaniene è quella del no profit. Lapiscina è stata costruita per lo sport e in no-me dello sport.

Personaggio

“...Mi piace ricordare che nella capitale il Canottieri Aniene è l'unica società che

ha vinto il titolo italiano nel 2008 in unosport di dimensioni popolari.”

Nella foto in alto Giovanni Malagò è con FedericaPellegrini, in basso con Josefa Idem

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Lei vive lo sport a livelli altissimi. Ma cosa vuoldire fare sport in una città con mille contrad-dizioni come Roma?È una tematica che conosco bene. L'Aquanie-ne – The Sport Club è stato costruito in tempirecord, ma sappiamo quali sono i complessimeccanismi burocratici, che rischiano di in-toppare le grandi opere, come gli stadi di Ro-ma e Lazio, così come il campetto di quartie-re. In tempi recenti però questo argomento èstato affrontato concretamente e positivamen-te dall'On.Rocco Crimi, che ha delega allo sport.C'è una nuova filosofia progettuale, atta a fa-cilitare e sbloccare proprio quelle lentezze bu-rocratiche. Nello sport, molto più che in altricampi imprenditoriali, ciò che muove le coseè la passione. Avere intoppi ad ogni angolopuò diventare una scusa per non fare. E a Ro-ma come in tutta Italia, di interventi da farece ne sono tanti. Non riesco a credere che i no-stri impianti più grandi risalgono alle Olim-piadi del 1960, e paradossalmente la situazio-ne di Roma è molto più felice di tante altre cit-tà italiane. Mi sembra però che ci sia una nuo-va aria, e mi sento fiducioso.

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Il cucciolo di Roma

di Enrico Morucci_foto Deepbluemedia by Giorgio Scala

Andrea Chiarabini, nato a Roma il 12 marzo del 1995,è un atleta del Gruppo Sportivo Fiamme Oro Roma, giovane esordiente dellaNazionale Italiana che ha preso parte i primi di aprile agli Europei di Tuffi a Torino eparteciperà il prossimo luglio ai Mondiali di Nuoto a Roma.

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Andrea ha iniziato a fare i tuffi a5 anni e in questa stagione, primoanno utile per lui per poter gareg-giare a livello assoluto internazio-

nale, si è conquistato un posto nella squadraitaliana: appena compiuti 14 anni, prima an-cora di disputare gli Europei Giovanili (il pros-simo giugno a Budapest) ha partecipato agliEuropei di Tuffi a Torino, quelli “dei grandi”,della Cagnotto con tre storici ori e delle ottomedaglie conquistate dai nostri portacolori,record continentale per la nostra squadra. Ai prossimi Mondiali di Nuoto gareggerà si-curamente nella gara dei tuffi sincronizzatidalla piattaforma il 24 luglio, al fianco del Ca-rabiniere Francesco Dell’Uomo, e poi si deci-derà per la gara individuale, sempre dalla piat-taforma (10m), in programma per il 20 luglio.Prima di quest’anno il giovane Chiarabini nonpoteva gareggiare dai 10 metri, ma solo da 5e 7,5 metri, ha dovuto quindi finalizzare tut-ta la preparazione di anni in pochi mesi, ri-uscendo ad ottenere risultati stupefacenti, di-mostrando di avere carattere e molta determi-nazione, quelli che differenziano un GrandeAtleta, molto più dei dati anagrafici.Sarà il più giovane atleta della squadra ospi-

tante dei 13th FINA World Championships diRoma09, per questo CUCCIOLO, il Cucciolo diRoma09.Parliamo direttamente con lui, che il giornodopo la fine delle gare di Torino, invece di ri-posarsi è andato a Trieste, per un raduno conla Nazionale giovanile. Chi lo conosce sa chelui è un ragazzo che ama divertirsi, ridere estare in compagnia, appassionato di videogio-chi e piccolo genio dei computer (non si sepa-ra mai dall’iphon ricevuto in regalo per il suoultimo compleanno). Il suo allenatore Fabrizio De Angelis, assisten-te capo della Polizia di Stato, anche lui roma-no e romanista, pensa che: “Andrea ora debbasolo stare tranquillo, restare con “i piedi per ter-ra” (mica facile con tutti quei salti mortali n.d.r.),per questo allenarsi con i suoi coetanei è im-portante per lui, per continuare a crescere nelmodo corretto e lavorare serenamente in vistadei prossimi importanti appuntamenti”. Ciao Andrea, che emozioni hai provato a ga-reggiare con i “grandi”? A fare parte di unasquadra che ha conquistato il record di me-daglie a livello europeo?Quando stavo da dieci non ero tanto emozio-nato, forse perché ero concentrato. Vedendo i

Roma, la città in cui è nato, il Foro Italico,la piscina che lo ha visto crescere come bambinoprima ancora che come atleta.

A

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compagni sul podio pensavo alla voglia cheavevo di fare una bella figura anch’io, il po-dio ancora lo vedo impossibile, ma mi è pia-ciuto ascoltare tante volte l’inno d’Italia.

Cosa è stato diverso dalle gare giovanili cheavevi disputato fino all’anno scorso? Incre-dibile vedere tutto quel pubblico che impaz-ziva sentendo il tuo nome, ti tremavano unpo’ le gambe?Un po’ tremavano, non pensavo che ci sarebbestata tanta gente, davvero un tifo bellissimo. Lacosa più bella era trovare lo sguardo di mam-ma e papà, che con mio fratello Lorenzo, mi se-guono sempre nelle gare quando possono.

Sei arrivato ai tuffi per caso, tuffandoti almare dalle spalle di tuo padre, quindi i tuf-fi ti vengono naturali? Cosa rappresentaper te un tuffo? Non so spiegarlo, è come se certe cose mi ve-nissero da sole. Io mi diverto a saltare e poiin piscina sto con gli amici.

Chi ti guarda si chiede come così piccolo ri-esci a controllare il tuo corpo in tutte quel-le evoluzioni da quell’altezza. Come hai im-parato a gestire la paura, se ne hai?Non è difficile come sembra, la prima volta

che si fa un tuffo si ha sempre paura, ma ba-sta fare il primo, alla “come viene”, poi dalsecondo in poi più ne fai e più la paura dimi-nuisce. Quindi solo facendo tanti tuffi non siha più paura, prima da tre, poi da cinque e dasette e ora da dieci.

Quanto sarà importante per te gareggiarenella tua città? Che rapporto hai con la tuacittà? Chi vorresti che venga a vederti?Sono a Trieste e sono stato a Torino, qui e aBolzano ci sono delle piscine bellissime, manon cambierei Roma con nessuna altra città.Mi piace girare in bicicletta per le strade diRoma, anzi mi piaceva, perché mi hanno ru-bato la bici sotto casa quest’estate, ancora so-no dispiaciuto.Certo che sarà un vantaggio gareggiare nellamia piscina, anche perché così potranno ve-nire a vedermi i miei nonni e la mia sorelli-na Sofia (2 anni), che mi accompagnano sem-pre agli allenamenti e mi aspettano per ore.Devo vedere se trovo abbastanza biglietti!

Una fortuna poter competere sulle piatta-forme che ti hanno visto crescere, se potes-sero parlare cosa direbbero di te?Direi che il Foro Italico è come la mia se-conda casa: tutti i pomeriggi faccio almeno

tre ore di allenamenti, poi d’estate passo lemie giornate in piscina, dalla mattina allasera. Quando si arriva ad agosto che fini-scono le gare, quasi non ho voglia di anda-re in vacanza.

Sappiamo che non ami il calcio e che quin-di non sei tifoso, per quale sportivo proviammirazione?Il pilota Alessandro Zanardi, mi ha colpitomolto che nonostante abbia fatto un inciden-te terribile in cui ha perso le gambe, continuaa gareggiare con le protesi, sicuramente per-ché gli piace talmente tanto quello che fa chenon vuole smettere.

Un’ultima domanda: al tuo compagno neituffi syncro, il carabiniere Francesco Del-l’Uomo, cosa invidi di più, la bravura neituffi o la bellezza della sua fidanzata (TaniaCagnotto n.d.r.)?La bravura nei tuffi! Dice sorridendo imba-razzato.

Un divertimento quindi per lui tuffarsi, un ap-puntamento quello dei Mondiali a Roma, chesembra fatto apposta per lui: il Cucciolo cre-scerà e diventerà uomo, o forse un lupo… vi-ste le origini!

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17 competizionigiorni di

1.500 tecnici e delegati1.500 giornalisti

2.500 atleti

2.000 volontari

cittàeterna

nazioni193dal 17 luglio al 2 agosto

5 discipline sportive

nuotonuoto in acque libere

tuffipallanuoto

nuoto sincronizzato

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del prof. Daniele Popolizio Resp.le "Progetto Europeo sulloSport", Direttore Generale CENPIS

uesta volta ci ritrovia-mo in occasione diuno degli eventi spor-tivi più importanti del

panorama italiano: gli Internazio-nali di Tennis di Roma, uno dei piùimportanti al Mondo.È dunque una splendida occasio-ne per parlare di un altro aspettopsicologico fondamentale nell’at-leta di alto livello: la capacità diautocontrollo e di gestione dellostress emotivo di gara.Un po’ come un’auto di Formula 1,l’atleta è ananlizzabile secondo va-ri “segmenti”: il “carburante” con-siste nella motivazione alla riusci-ta, nella “spinta” interna che un at-leta ha e mette in atto per raggiun-gere la meta stabilita e qui la diffe-renza la fa sicuramente il “serba-toio” che si ha a disposizione; ilcomplesso “aerodinamica-telaio-meccanica” rappresenta invece lastruttura atletico-cognitiva, la con-sistenza reale che possiamo osser-vare e che contraddistingue le ca-ratteristiche di insieme che vengo-no messe in campo, che tipo di at-leta abbiamo davanti; il “propulso-re” è a tutti gli effetti lo spessore, ilpeso specifico dell’atleta che valu-

tiamo, rappresenta in pratica la ca-pacità di generare potenza agoni-stica da esprimere poi in performan-ce; “l’assetto”, la messa a punto del-l’auto è paritetica allo stato di for-ma, alla preparazione globale (tec-nico-tattica; atletica; mentale) chesi è riusciti a raggiungere e che sipresuppone siano lo stato psico-fi-sico ideale per quello specifico mo-mento della stagione di quel preci-so atleta; la “scuderia” è tutto il si-stema gestionale e di preparazioneche un atleta costruisce attorno asé, con il quale si relaziona per ot-timizzare la programmazione sta-gionale e di carriera e per garantir-si i mezzi necesari a competere aimassimi livelli.Bene, tutto ciò premesso mi premesoffermare l’attenzione su un ulti-mo “dettaglio” di questa comples-so sistema: “il pilota”, la mente cheguida la nostra auto! Tutta la do-tazione tecnico-atletica, la compe-tenza tattica, lo sttao di forma rag-giunto e le motivazioni che sosten-gono il tutto…sono oggi assoluta-mente insufficienti se la testa del-l’atleta non è preparata a fronteg-giare lo stress di gara, modulandole risposte di tutto il complesso ap-

parato che deve pilotare! E la testadeve fare i conti non solo con lacondizione extra-sportiva (vita pri-vata, eventi esterni…) ma anche conil principale nemico di ogni spor-tivo, l’ostacolo vero di fronte adogni possibilità di impresa, di ri-uscita: la gestione delle emozioni;la comprensione e la modulazionedi questa unica “energia” che staalla base di ogni performance spe-ciale. È fondamentale allora supportareil nostro pilota con degli strumen-ti di “gestione elettronica” del po-tenziale a disposizione, un com-plesso di metodiche e tecniche chepossano permettere una rispostaefficace al cambiamento dello sce-nario di gara. Che praticamente“in tempo reale” permettano unarisposta psicologica assolutamen-te adeguata e potente finalizzataall’incremento della propria per-formance.È qui che subentra l’importanzadella storia sportiva e personaledell’atleta, un fattore che può rive-larsi spesso decisivo perché condi-zionante rispetto alla possibilità diesprimere tutto il proprio potenzia-le agonistico. Padroneggiare la pro-

pria “mente” è la condizione oggiper raggiungere risultati altrimen-ti impensabili, per i quali il solo ta-lento non basta.Prendiamo ad esempio allora duecampioni del tennis internaziona-le, Roger Federer e Rafael Nadal.Cosa è accaduto, come mai losvizzero ha perso il vecchio smal-to e lo scettro di indiscusso nu-mero 1? in realtà la differenza stanell’approccio psicologico dei dueatleti. Lo spagnolo ha battutomolte volte lo svizzero negli scon-tri diretti, cosa che ha fatto per-dere “consistenza” a Federer difronte ad un avversario che per-cepisce sempre più “grande” aisuoi occhi. Nadal è la dimostra-zione vivente che oggi la “forzapsicologica” di un atleta rappre-senta l’arma in più della potenzaagonistica. Ogni gara sportiva èin realtà sì anche un confronto fratalento e preparazione svolta, èanche e soprattutto una lotta fradue o più menti che cercano la su-premazia. E i fattori emotivi so-no alla base di questi fenomeniumani. Padroneggiarli significapoter vincere sempre. O per lo me-no avere la possibilità di farlo.

Focus

Q

La testanei numeri 1

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Il Foro Italico si stringe intorno alla Pennetta, protagonista di un grande 2008: il pubblicovuole incoronare la sua “regina”. La ventisettenne brindisina agli Internazionali

vanta i quarti di finale nel 2006.

Cover

Flavia, Roma mon amo

26di Tiziana Tricarico_Foto di Antonio Costantini

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l miglior risultato sulla terra ro-mana per la Pennetta sono i quar-ti di finale raggiunti nel 2006,quando sconfisse, nell’ordine, l’u-

craina Kateryna Bondarenko, la colombianaCatalina Castano e la spagnola Anabel Medi-na Garrigues prima di arrendersi alla svizze-ra Martina Hingis che poi avrebbe vinto iltorneo. Nelle ultime due edizioni un mezzodisastro: nel 2007 venne fermata all’esordio

da Tathiana Garbin: lo scorso anno dopo averfaticato non poco contro la lucky loser ucrai-na Olga Savchuk è stata eliminata dalla ser-ba Jelena Jankovic, lanciata verso la conqui-sta del trofeo bis. Nonostante Roma, però, il2008 di Flavia è stato una stagione da incor-niciare. Rinnovata fiducia nei propri mezzi,e conseguente continuità di risultati impres-sionante, hanno portato la campionessa brin-disina - che si allena in Spagna (ha una ca-

I

La storia di un amore tormentato, quella tra Flavia ed ilForo Italico. Lei, Flavia Pennetta da Brindisi, è la più fortetennista italiana del momento, vicinissima ad abbattere la“grande muraglia” che la separa dalle top-ten.“Lui” è lastorica “casa” degli Internazionali BNL d’Italia, il torneoche ogni giocatore italiano vorrebbe vincere.

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sa a Barcellona), dove è “emigrata” nel 2004,con Gabriel Urpi - molto vicina all’elite as-soluta del tennis mondiale. Due titoli nei tor-nei individuali – il totale in carriera sale a 6– conquistati in terra sudamericana, a Vinadel Mar e ad Acapulco. Ma anche due finaliimportanti: a Los Angeles, fermata dalla Sa-fina, ed a Zurigo, sconfitta da Venus Williams.Due anche le semifinali, Hobart e Palermo,ma anche ben quattro piazzamenti nei quar-

ti per Flavia, ai quali si deve aggiungere quel-lo prestigiosissimo agli Us Open. Tra tanti acuti la delusione romana, secondasolo alla sconfitta all’esordio nel torneo Olim-pico di Pechino e soprattutto alla ghiotta oc-casione sprecata a Parigi quando Flavia si èarresa al quarto turno del Roland Garros allaspagnola Suarez Navarro. Tante le “vittime”illustri: la numero uno del mondo Jelena Jan-kovic a Zurigo, Venus Williams sia al Roland

Garros che a Mosca (“Adesso se mi incontrasi ferma a parlare!”), Nadia Petrova agli UsOpen ed a Zurigo.Dopo un 2008 vissuto da protagonista, la sta-gione in corso non poteva non aprirsi con leluci della ribalta puntate sull’affascinantetennista pugliese, che lo scorso 9 febbraio hafatto segnare il record nel ranking mondia-le, numero 11, eguagliando il primato giàraggiunto in passato da Silvia Farina e Fran-cesca Schiavone. “Ho lavorato tanto per af-frontare questo 2009 nel miglior modo pos-sibile ed in perfetta forma – ha detto Flaviaad inizio anno -. Ovviamente l’obiettivo èquello di confermare tutto quello che di buo-no ho fatto nel 2008 ma è innegabile che cisono sia la voglia che la determinazione amigliorare ed a salire sempre più in alto. Ri-esco ad essere più continua - spiega – e que-sto succede già da un bel po’ di mesi. Nongioco a sprazzi, magari un punto bene e duemale. Le vittorie servono ad acquistare fi-ducia. Ora so di potermela giocare sempre,con qualunque avversaria, anche con le piùforti: il segreto è resistere dall’inizio delloscambio e farle innervosire…”. Il servizio (soprattutto la seconda palla), in-sieme al diritto, è uno dei colpi che nelle ul-time due stagioni Flavia ha migliorato di più:“Su questo colpo abbiamo lavorato molto: nonè ancora come io e il mio coach vorremmoma va molto meglio”. E poi i benefici di unaparolina magica, concentrazione: “Prima miarrabbiavo e sparivo dal campo - ammetteFlavia -: ora mi arrabbio lo stesso, ma rega-lo due quindici e mi riprendo”. Fin qui il 2009, best ranking a parte, è for-se stato un po’ al di sotto delle aspettative:terzo turno agli Australian Open (fermatadalla Medina Garrigues), quarto turno ad In-dian Wells (battuta dalla Ivanovic) e terzo aMiami (sconfitta dalla Mauresmo). Due gliacuti di questi primi mesi: la vittoria in FedCup a febbraio contro Amelie Mauresmo (poibissata, a risultato acquisito, superando an-che Alize Cornet) recuperando per i capelliun match ormai perso, e la finale raggiun-ta nello stesso mese ad Acapulco (la sesta interra messicana dove ha trionfato due vol-te, nel 2005 e nel 2008), battuta da VenusWilliams che contro la Pennetta aveva per-so tre sfide di fila. Ed ora c’è di nuovo Roma con il Foro Italico,pronto a riabbracciare la sua bella.

Cover

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“Ho lavorato tanto per affrontare questo2009 nel miglior modo possibile ed in perfetta for-ma.Ovviamente l’obiettivo è quello di confermare tutto quello che di buono ho fatto nel 2008

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rof. Maiotti, comemai molti atleti sof-frono di “periartritedi spalla”?

Intanto il termine periartrite è im-proprio. Infatti la sintomatologiadolorosa è legata ad uno squilibriomeccanico e non ad una infezioneo ad una infiammazione. La spal-la è l’articolazione del corpo uma-no dotata della maggiore ampiez-za di movimento e questa peculia-re condizione (che rappresenta unadelle basi dell’evoluzione della spe-cie umana) è stata pagata dalla na-

tura al prezzo di una stabilità piùdelicata e vulnerabile. La pratica diattività sportive che coinvolgonoin modo intenso e ripetitivo que-sto delicato meccanismo può por-tare a squilibri biomeccanici od adanni anatomici strutturali che siassociano a sintomi dolorosi e per-dita dell’efficienza atletica.

Ma come mai proprio nei prati-canti di sport con gesti atletici conil braccio al di sopra della testa?I colpi “alti” dello smash e del ser-vizio determinano sollecitazioni

meccaniche estreme che possonogenerare danni anatomici a livellodelle strutture articolari. Non tuttisanno che nel servizio del tennis,ad esempio il braccio raggiunge ve-locità angolari di rotazione di sva-riate migliaia di gradi al secondo!!Nel servizio in particolare dove ilgesto atletico può essere suddivisoin 4 fasi: preparazione, caricamen-to, accelerazione e decelerazionedell’arto superiore, i tendini dellacuffia dei ruotatori nell’ultima fa-se (decelerazione), possono esseresottoposti a distrazione.

P

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Club news

La spalla dolorosa del tennistaIn occasione degli Internazionali di tennis, che si svolgeranno a Roma prossimamente, il Prof Maiotti ci illustra una delle patologiepiù comuni che affliggono i tennisti.

Prof. Marco MaiottiPrimario U.O.C.

Medicina e Traumatologia dello SportOsp. San Giovanni Addolorata Roma

Docente Medicina dello SportUniversità di Roma Tor Vergata

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Quali sono le conseguenze sullaspalla?La spalla, da articolazione moltomobile, può scivolare in quadri cli-nici sintomatici a fronte di dannistrutturali anche minimi e difficil-mente evidenziabili. A volte può ri-sultare molto complessa anche l’i-dentificazione della causa di dolo-re in un giovane tennista che nonriferisca traumi evidenti.

Ma allora in questi casi cosa fa-re?Un’ accurata valutazione da par-te di un professionista realmenteesperto è fondamentale per valu-tare tutti gli aspetti del problema.Per esempio è molto frequente chela disfunzione articolare possa es-sere conseguenza di vizi di postu-ra e di cinetica della scapola cheportano all’effetto finale di una si-gnificativa perdita di potenza eprecisione del colpo associata adolore anche significativo. L’azio-

ne terapeutica della fisioterapia èil trattamento di prima scelta e conl’aiuto di mezzi diagnostici, comel’ecografia, la radiografia e riso-nanza magnetica, è possibile for-mulare una diagnosi esatta e quin-di prescrivere una fisioterapia mi-rata, con protocolli personalizza-ti, studiati e sviluppati da espertidedicati all’argomento.

Ma se tutto ciò non basta a risol-vere il quadro?Se il dolore e l’impotenza funzio-nale sportiva non si risolvono adispetto del programma riabilita-tivo e della correzione del gestotecnico, può essere necessario ilricorso alla chirurgia. L’artrosco-pia è lo strumento ideale peridentificare le lesioni tipiche del-la spalla del tennista, che a vol-te possono essere sottostimateanche dalla risonanza magneticae nello stesso tempo consente ditrattarle.

Prof. Maiotti, che cos’è l’artrosco-pia?L’artroscopia è una metodica mini in-vasiva che consente di eseguire l’in-tervento chirurgico in anestesia locoregionale e non generale, al massi-

mo con un giorno di ricovero e checonsiste nell’eseguire l’intervento me-diante l’inserimento di una sonda lu-minosa collegata ad un telecamera edi strumenti chirurgici dello spesso-re di 2-3 mm.

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edicare questo spazio mensile allerealtà del rugby abruzzese, colpitecome tutta la comunità dal terre-moto del 6 aprile scorso, sarebbe

stata la scelta più logica. Avremmo potuto parlare dei campi da gioco oc-cupati dalle tendopoli, di Dario Pallotta che imedia cercano di far diventare un eroe mentrelui, ai microfoni, racconta che ha solo fatto co-se molto normali, di Lorenzo Sebastiani che unanno fa di questi tempi si preparava a giocare iMondiali Under 20 ed oggi non c'è più. Abbia-mo deciso che per ricordare tutto questo pote-vano bastare queste poche righe e che è megliolavorare a riflettori spenti, nel periodo che ver-rà e che servirà a ricostruire. Intanto, la stagione va avanti e lo sanno beneproprio a L'Aquila, ancora in corsa per la pro-mozione in Super 10 dopo aver già disputato lafinale l'anno passato al Flaminio, contro laRugby Roma.Migliorare quel risultato, conqui-stare la promozione, renderebbe il club nero-verde un meraviglioso simbolo di rinascita ditutta una popolazione. L'occasione giusta sarà il 29 e il 30 maggio alFlaminio. Da quest'anno, infatti, la Federazioneha inaugurato un nuovo corso per l'organizza-zione delle finali nazionali, non più distribuite

sul territorio ma concentrate in due giorni inquella che è ormai la casa del rugby italiano: ve-nerdì 29 maggio il Flaminio sarà dapprima pal-coscenico di lusso per la finale del CampionatoUnder 19 e, a seguire, vedrà la disputa della fi-nale di Serie A femminile. Se, ad un mese e mez-zo dall'appuntamento, è difficile fare pronosticia livello di Under 19, è facile immaginare per ilmassimo campionato "in rosa" l'ennesima ripro-posizione del match che ha assegnato gli ultimicinque scudetti femminile: da una parte la RedPanthers Benetton Treviso, imbattuta da quasidue anni e campionesse in carica, dall'altro il Si-tam Riviera del Brenta, sempre pronto ad im-pensierire le trevigiane. Ma, con le semifinali an-cora da disputare mentre scriviamo, tra le pos-sibile candidate ad un posto in campo al Flami-nio impossibile dimenticare il Maire TecnimontMonza, autore di una stagione brillante, e laRed&Blu Roma che, se riuscirà ad evitare l'osta-colo Treviso sulla strada che porta alla finalis-sima, potrà giocarsi le proprie carte sino in fon-do giocando in territorio amico.Sabato 30 maggio si entrerà nel vivo del week-end con le finali della Serie A e del Super 10,che assegneranno da un lato la promozione nel-la massima serie, dall'altro il titolo assoluto diCampione d'Italia.

In Serie A i pronostici, classifiche dei due gironialla mano, vedono nei Consiag I Cavalieri Pratola principale indiziata per il grande salto.Nel loro stesso girone, il secondo posto ed il bi-glietto per i play-off dovrebbero andare alla Man-tovani Lazio, autentica sorpresa di stagione, gio-cando forse il miglior rugby della categoria, affi-dandosi ad alcuni giovani italiani di sicuro avve-nire. Il terzo ed ultimo posto del Girone 1 validoper i play-off, nonostante manchi ancora il con-forto dell'aritmetica, dovrebbe andare all'AquilaRugby. L'unico posto disponibile per il Girone 2sembra invece, ormai, saldamente nelle manidel Vibu Noceto, con undici punti sul RugbyBanco di Brescia a tre giornate dal termine. Giochi ancora apertissimi, e non può essere cheun bene per lo spettacolo, in un Groupama Super10 che ci ha abituato a dei finali al cardiopalmo.Cinque le squadre pienamente in corsa per unodei quattro posti di semifinale, tutte raccolte, men-tre scriviamo, in appena sei punti: Overmach Ca-riparma, Benetton Treviso, MPS Viadana, i cam-pioni in carica del Cammi Calvisano ed un sor-prendente Femi CZ Rovigo. Una due-giorni digrande rugby, un appuntamento da non perdereper tutti gli appassionati che, anche sul finire dimaggio, vogliono tornare a respirare l'atsmosfe-ra del Sei Nazioni.

Rugby

Stadio Flaminio, casa del Rugby italiano

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Il 29 e 30 maggio il Flaminio,lontani gli echi dell'ultimo SeiNazioni, un successo dipubblico, con quasi centomilaspettatori "spalmati" sulle tre partite interne degli Azzurri,tornerà per un week-endombelico del mondo rugbistico nostrano.

Ddi Andrea Cimbrico, Media Manager, Federazione Italiana Rugby_Foto di Luca d’Ambrosio

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opo gli Internazionali di Tennis ePiazza di Siena il “Roma Seven” èsicuramente l’evento che chiude lastagione tra lo Sport e la Monda-

nità. Allo Stadio dell’Acqua Acetosa è previ-sta una tribuna coperta di circa 600 mq doveverrà allestito il Villaggio Ospitalità che ren-derà unica ed inimitabile la location.Un evento imperdibile per chi ama il Rugby.In questa occasione a dare spettacolo è sopr-tattutto il rugby internazionale, dove si pos-sono ammirare compagini come la Francia,l’Arabian Gulf, i padroni di casa dei SevenKings of Rome ed i Superclub provenienti daFiji, Sudafrica, Nuova Zelanda, ArgentinaRegno Unito e i fantastici Samurai.I love Roma Seven.

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Dopo il 6 Nazioni arriva il Roma Seven allo Stadiodell’ Acqua Acetosa!Tutto è pronto per la Speciale Edizione!Le squadre più forti del mondo stanno per giungere al Roma Seven 2009.Siamo alla ottava edizione. La consacrazione a livello internazionale è palpabile:16 squadre da 5 continenti, 3 giorni di Grande Rugby 352 giocatori, 45 partite di altolivello, l’eccellente cornice della città di Roma, il Villaggio Ospitalità, il Roma SevenParty, la Cena di Gala. Questo è il “Roma Seven”!

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Rugby

di Alessandro Morucci

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Sport Eventi

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o scorso anno, nonostante la piog-gia, i partecipanti furono oltre37.000, ma per la decima edizio-ne romana del prossimo 17 mag-

gio si punta decisamente oltre quota 40.000.Sarà questo il modo migliore per festeggiarel’importante traguardo che la “Race for theCure”, mini maratona di 5km di raccolta fon-di e di solidarietà con le donne operate di tu-more del seno, raggiungerà nel 2009 in Ita-lia, dopo oltre 25 anni di successi negli StatiUniti. L’evento, che si svolge da due anni anche aBari e Bologna, si rivolge a uomini e donne,adulti e bambini, sportivi o sedentari, senzaalcuna limitazione.Organizzata dalla Susan G. Komen Italia on-lus sotto l’Alto Patronato della Presidenza

della Repubblica e con il patrocinio del Co-mune di Roma, della Regione Lazio, dellaProvincia di Roma, del CONI, della FIDAL,del Policlinico Gemelli di Roma, del Ministe-ro della Salute e del Municipio Roma I – Cen-tro Storico, la manifestazione prenderà il via,come di consueto, dalle Terme di Caracallaalla presenza di tante personalità e ospiti d’o-nore. Tra loro, il volto ormai storico dellaRace for the Cure, Maria Grazia Cucinotta,che affianca la Komen Italia fin dai primis-simi anni nell’azione di contrasto a questamalattia, principale causa di morte nella po-polazione femminile oltre i 35 anni di età.Prezioso, come sempre, il contributo gene-rosamente offerto delle tante aziende che so-stengono l’evento. Dagli sponsor nazionaliJohnson & Johnson e Samsung, agli spon-

sor locali Beauty Point, Fendi, Gioco del Lot-to, Star Dust, Sedit e Banca del Fucino. NewBalance sarà lo sponsor tecnico, AmericanAirlines il vettore ufficiale, mentre Lete of-frirà i rifornimenti d’acqua per i partecipan-ti. Vere protagoniste della Race saranno, co-me sempre, le “Donne in Rosa”, donne chehanno affrontato personalmente il tumoredel seno e che scelgono di rendersi intenzio-nalmente visibili indossando una magliettaed un cappellino rosa. La loro energia e laloro determinazione sono il motore propul-sivo di un cambiamento culturale in positi-vo nei confronti delle malattie tumorali, cheè in atto da alcuni anni e che deve continua-re per incoraggiare fortemente chi vive que-sta esperienza a farlo in modo più aperto esereno. Anche quest’anno Neutrogena orga-

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La Race for the Cure compie 10 anniIl 17 Maggio a Roma la 10ª edizione della corsa per la lotta ai tumori del senodi Andrea Tranquilli

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nizzerà per loro un’accoglienza davvero spe-ciale e uno speciale stand dove poter fami-liarizzare e stringere amicizia con le altredonne.Alla Race for the Cure si affiancheranno an-che altri eventi speciali che verteranno sul-l’importanza della diagnosi precoce per la tu-tela della salute della donna. Tra questi, tor-nerà il “Villaggio della Prevenzione”, sabato16 Maggio, che nelle precedenti edizioni hapermesso di offrire gratuitamente visite seno-logiche, ecografie e mammografie a più di3500 donne.Un altro degli eventi che avvicineranno il pub-blico alla Race for the Cure sarà quello degliInternazionali BNL d’Italia di Tennis, in pro-gramma al Foro Italico dal 25 Aprile al 10Maggio. In questa suggestiva ed esclusiva cor-nice, il CONI e la Federtennis hanno riserva-to anche per questa edizione alla Komen Ita-lia un apposito stand che ospiterà eventi dipromozione della prevenzione e di educazio-ne alla salute con il coinvolgimento degli spet-tatori e dei tennisti più importanti che parte-ciperanno al torneo. La Race for the Cure sarà quindi un eventodavvero particolare, che parte da lontano, checoinvolge tutti e dove si fondono perfetta-mente sport, divertimento, emozioni ed im-

pegno sociale. Domenica 17 Maggio alle Ter-me di Caracalla, insieme agli atleti professio-nisti ed ai corridori della “domenica” ci saràchi vuole passeggiare, chi si diverte ascoltan-do musica dal vivo o visitando gli stand de-gli sponsor e chi aspetterà l’arrivo dei propriamici al Villaggio. Ma la Race è anche per i

bambini, che possono correre nella specialecategoria o giocare in un’attrezzatissima areadivertimenti. Ci saranno, inoltre, tantissimipremi per tutti (anche ad estrazione), offertidagli sponsor dell’evento.info: www.raceforthecure.itKomen: Italia 06 3540551

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rionfo agli Europei di tuffi, per laprima volta separati dal nuoto,sincronizzato e fondo e da molticonsiderati una scommessa azzar-

data, sia per numero di spettatori (10 mila intotale) che per le medaglie vinte dall’Italia.Un Europeo che rimarrà alla storia per esse-re il più ricco di medaglie per l’Italia (3 ori,2 argenti e 2 bronzi), con la prima triplettad’oro al femminile. Una tripletta ottenuta dal-la gialloverde Tania Cagnotto, incontrastataregina ai campionati, che ha vinto l’oro neltrampolino da 1 metro e da 3 metri e, in cop-pia con Francesca Dallapé, ha vinto anchenel sincro da 3 metri (un risultato ottenutonella storia dei tuffi solo al russo Dmitrij Sau-tin protagonisti di 3 ori in un solo Europeoad Helsinki nel 2000). Un successo che Ta-nia condivide con il papà Giorgio Cagnotto- 61enne torinese ex campione di tuffi (10podi internazionali fra cui 4 olimpici) e com-missario tecnico di questa Italia mai così for-te. Grazie a Tania, ed ai compagni di squa-dra tra cui il Finanziere Maria Marconi, lanazionale azzurra ha vinto 7 medaglie: l’ar-gento di Christopher Sacchin nel trampoli-no di 1 metro; il bronzo di Michele Benedet-ti nel trampolino di 3 metri; il bronzo di Ni-cola e Tommaso Marconi nel sincro trampo-lino; l’oro e argento di Tania Cagnotto e Ma-ria Marconi nel trampolino 1 metro; l’oro diTania Cagnotto nel trampolino 3 metri e l’o-ro di Cagnotto-Dellapé nel sincro trampoli-

no. 3 ori in tre gare per Tania Cagnotto chesi gode il momento e dice: “Contro le tede-sche è stata molto dura ma è bello giocarein casa. Mi sono emozionata molto di più nelsincro perché si condivide il successo conun'altra persona e poi gareggiare in due è

più bello”. Archiviati i fortunati Europei Ta-nia già pensa a Roma dove sono previsti so-no i Mondiali e la Cagnotto non vuole man-care neanche questo appuntamento iridatoed ha ancora un po’ di margine per miglio-rare ancora per essere al top.

Fiamme Gialle

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L'Italia chiude lamanifestazione, che si è svoltaalla piscina Monumentale diTorino, con tre ori, due argentie due bronzi. Un bilanciomigliore di quello messoinsieme a Madrid, nel 2004,che fino ad ora era statol'Europeo più ricco per i coloriazzurri con sei medaglie.

Di Carmelo Pulvirenti

Europei di Torino, tre medaglie d’oro per Tania Cagnotto

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Lo sci fa tappa nella Capitale

ipetere l'irripetibile? Analizzando irisultati ottenuti dagli sciatori gial-loverdi nella passata stagione sem-brava cosa proibitiva. Ed invece il

trend continua, con i finanzieri ancora grandiprotagonisti nei circuiti di Coppa del Mondo ditutte le discipline. Dal fondo allo sci alpino, dalbiathlon alla combinata nordica, passando perpattinaggio pista lunga e short track, la stagio-ne invernale ha regalato, ancora una volta,enormi soddisfazioni agli atleti del Gruppo Scia-tori Fiamme Gialle di Predazzo. I numeri par-lano chiaro: 31 podi in gare di Coppa del Mon-do con 7 vittorie, 3 medaglie ai campionati delmondo (1 argento e 2 bronzi), 1 titolo europeoallround nello short track, 4 titoli mondiali ju-niores. Questi sono solo alcuni fra i risultati piùprestigiosi ottenuti nell'ultima stagione inver-nale dagli sciatori e dai pattinatori gialloverdi,i cui successi saranno celebrati a Roma, in Cam-pidoglio - Aula Giulio Cesare -, martedì 12 mag-gio 2009, alle ore 11, nella tradizionale premia-zione dell'attività agonistica che porterà nellacapitale tutti i big dello sci gialloverde, fra cuiDenise Karbon, Nadia Fanchini, Manfred e Ma-nuela Moelgg, Daniela Merighetti, Max Blar-done, Werner Heel, Christof Innerhofer, Arian-na Fontana, Matteo Anesi, Marianna Longa,Cristian Zorzi, Silvia Rupil, Michela Ponza, Do-rothea Wierer e Alessandro Pittin.

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Nadia Fanchini

Manuela Moelgg Wermer Heel

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Dopo il nuoto e la pallavolo, l'Italia potrebbeaggiudicarsi anche i Mondiali di basket del 2014.In lizza con noi ci sono le temibili Spagna e Cina,

ma le speranze azzurre poggiano su solide basi.

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di Matteo Cirelli

on il sopralluogo effettuato il 2 e3 aprile a Roma si è conclusa lavisita nel nostro Paese della Com-missione di Valutazione della Fi-

ba (Fédération Internationale de Basketball),impegnata nel compito di vagliare le candi-dature per la sede dei Campionati del Mon-do di basket del 2014. Composta dal Segre-tario emerito della Fiba e capo della commis-sione Borislav Stankovic, dal direttore del-l'ufficio operativo Markus Studer e dal re-sponsabile eventi Predrag Bogosavljev, l'e-quipe negli ultimi mesi è stata in continuo

movimento per valutare strutture, progetti egaranzie offerte dalle tre nazioni rimaste ingara per l'importante appuntamento cestisti-co. Un viaggio che ha portato i tre rappre-sentanti Fiba a visitare prima dell'Italia la Ci-na e la Spagna. Due “avversari”ostici, dotatidi grandi impianti (la Cina ha dalla sua l'im-ponente eredità delle Olimpiadi) e di grandetradizione (la Spagna è campione del mondoin carica, oltre ad aver già ospitato e vinto iCampionati Europei del 2007). L'Italia non èperò da meno. Torino, Milano e Siena sonostate le tappe del tour che ha avuto la sua fi-

siologica conclusione nella Capitale e che hatrascinato i tre inviati nella passione e nellaprofessionalità del movimento cestistico ita-liano, in quest'avventura costantemente sup-portata dalle Istituzioni, mai come in questomomento vicine allo sport venuto dall'Ame-rica. In più il nostro Paese sarebbe al batte-simo assoluto nell'organizzazione di un Mon-diale di pallacanestro, e anche questo potreb-be essere un fattore su cui il Comitato Pro-motore dell'evento punta molto. Il Giro d'Italia dei rappresentanti Fiba si è con-cluso con la visita di Roma e dell'innovativo

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Un canestro da tre punti

pallacanestro

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impianto che sta sorgendo nella zona di TorVergata dove i tre, oltre a poter ammirare lastruttura, sono stati a colloquio con SantiagoCalatrava, autore del progetto. Il confronto conl'architetto di fama mondiale è stato molto ap-prezzato da Stankovic, che ha poi dichiarato:“l'impianto una volta completato sarà meravi-glioso”. Stretto dentro una rigorosa e sibillinadiplomazia, il Segretario emerito della Fiba hapoi concluso il suo viaggio italiano ricordan-do che: “questa commissione di valutazionenon ha poteri decisionali, ma deve solo com-pilare una relazione asettica al Bureau che il23 maggio deciderà a chi assegnare il Mondia-le. Il 33% di possibilità che avevo assegnatonei giorni scorsi a Italia, Spagna e Cina è va-lido ancora oggi: uno dei punti di forza dellavostra candidatura è la grandissima tradizio-ne cestistica”. Parole che, pur mantenendo queldispettoso alone di segretezza, hanno contri-buito a mantenere alte le speranze italiane.All'incontro del 2 aprile organizzato per i me-dia nella Sala dell'Arazzo del Campidoglio ol-tre ai tre inviati Fiba erano presenti il Presiden-te Fip Dino Meneghin, il vicepresidente esecu-tivo del Comitato Promotore Italia 2014 Mas-simo Cilli e il sindaco Gianni Alemanno. Il pri-mo cittadino di Roma, molto attento alla fre-netica vita sportiva della Capitale - nel prossi-mo futuro sede dei Mondiali di Nuoto di luglioe di Baseball di settembre - ha mostrato un cau-to ottimismo sulle nostre chance: “Il 23 mag-gio la Federazione internazionale deciderà lasede del Mondiale del 2014, ma credo che lacandidatura dell'Italia abbia compiuto un im-portante passo in avanti. Sono qui per testimo-niare il desiderio di Roma di esserci, da prota-gonista”. Anche Cilli si è detto soddisfatto dellavoro svolto finora dal Comitato Promotore,ed ha ricordato quanto in questo periodo siastato fondamentale l'appoggio di tutte le forzepolitiche, dai sindaci delle città alla Presidenzadel Consiglio. In conclusione le parole di Me-neghin, fresco presidente Fip e fra i tifosi piùappassionati di questa importante partita chesta giocando l’ Italbasket:“L’Italia non organiz-za un evento di basket dal 1991, quando vin-cemmo l’argento agli Europei proprio qui a Ro-ma, anche per questo motivo riteniamo che lenostre possibilità siano alte anche se conoscia-mo perfettamente la forza economica e politi-ca di Spagna e Cina. Noi, però, giochiamo pervincere e non lasceremo nulla di intentato, an-che perché vorremmo che il nostro Mondialecoinvolgesse in maniera specifica i giovani e ingenerale tutto il Paese”.

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utto ruota intorno alla giornatadi sabato 9 maggio quando an-drà in scena il Derby Italiano digaloppo. La corsa faro del calen-

dario nazionale che laurea il miglior caval-lo di tre anni e che da questa stagione è sta-ta anticipata al sabato. La volontà è quella

di far diventare il secondo sabato di maggiola giornata del Derby-Day, quella più attesadagli amanti dell’ippica. La primavera è ilfulcro della stagione agonistica, il momentoin cui i campioni emergono per scrivere ne-gli albi d'oro della storia i loro fantasiosi no-mi. Un momento in cui anche l'ippodromo

romano consolida la sua dimensione inter-nazionale. Il Derby, insieme alle altre “clas-siche”, rappresenta la massima espressionedelle corse dei cavalli. Sono le prove più se-lettive, ricche e avvincenti di tutto il pano-rama ippico nazionale. Subire il fascino dello “sport dei re” e dell’at-

Grandi corse, moda, cultura e glamour saranno gli ingredienti che renderanno speciale la primavera sulla Via Appia.

Ippica

Un mese di maggio da vivere al galoppo all’Ippodromo di Roma Capannelle

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Tdi Caterina Vagnozzi

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mosfera che si respira a Capannelle durantequeste giornate, anche per chi non è adden-tro al mondo dei cavalli, non è cosa inusua-le. L’ippodromo, infatti, veste l’abito dellegrandi occasioni mettendo al centro della sce-na, senza per questo interferire con la rigidaliturgia delle corse, una serie di attività col-laterali che si legano a doppio filo alla cultu-ra e alla moda. Da qualche anno a questa parte, infatti, Hip-poGroup Roma Capannelle, la società che ge-stisce l’impianto, incrocia la strada dei caval-li con quella dell’arte e ha così deciso di “bat-tezzare” l’inizio della stagione 2009 con unasuggestiva cerimonia alle Scuderie del Quiri-nale mercoledì 15 aprile. Una serata incentra-ta sul tema “Il futurismo e i cavalli”, quindifortemente connessa alla passione per le cor-se che muoveva nei cuori dei maggiori espo-nenti del movimento come Boccioni, Mari-netti e Balla. Contestualmente è stata presen-tata anche un’anteprima del corto “Derby: sfi-de di purosangue” realizzato da Marco Delo-gu. Si tratta di un omaggio alla storia delDerby e alla nascita della “parola” derby. Ilcalendario della pista si è aperto con il Pre-mio Parioli domenica 19 aprile. Corsa dall’as-soluto blasone che ha visto protagonisti i "mi-ler", gli specialisti della distanza dei 1.600 me-tri. Nella stessa riunione di corse si tenuto an-che il Premio Carlo Chiesa per le femmine “vo-lanti” che si sono date battaglia sui 1.200 me-tri della pista in erba.

Il secondo appuntamento, da tenere bene amente, è fissato al 1° maggio con il PremioRegina Elena. La corsa per le femmine di treanni impegnate sul miglio, in quello che perloro sarà il più importante confronto gene-razionale. La corsa cade quest’anno nella gior-nata in cui tradizionalmente alle Capannellei prati del parterre vengono presi d’assaltodai romani quale meta privilegiata per il clas-sico pic-nic fuori porta. Grande selezione inpista e grandi abbuffate fuori, per chi ha in-tenzione di passare la festa dei lavoratori inmodo meno convenzionale. I sapori tipica-mente romani delle fave con il pecorino sifonderanno con lo spettacolo delle corse econ la presenza nei prati dell’ippodromo deiButteri. Gli ospiti potranno assistere allo spet-tacolo in costume “Butteri per passione” e de-gustare i prodotti tipici.

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Nella marcia di avvicinamento al Derby do-menica 3 ci sarà l’amabile appuntamento conil Jack Russel Day. La giornata dedicata ai pic-coli cani di questa razza di terrier molto po-polare nel mondo dei cavalli, organizzata incollaborazione con l’associazione ufficiale delJack Russel Club Italiano. Oltre cento sogget-ti sono impegnati in giochi ed in un vero eproprio coursing con batterie e finale. Lo stes-so giorno si potrà ammirare la sfilata di mo-da a tema con abiti realizzati dagli studentidell’Accademia Internazionale d’Alta Moda e

d’Arte del Costume Koefia sul tema “DerbyD’alta Moda Corse Futuriste”. Per l’occasionesarà istituita una giuria che premierà nel gior-no della 126° edizione del Derby tre delle crea-zioni più dinamiche e nello stile del tema.Il Derby-Day sarà preceduto da un secondoevento fuori dai confini dell’ippodromo. Mer-coledì 6 maggio alla Galleria di Arte Modernadi Valle Giulia verrà inaugurato un vero e pro-prio percorso, realizzato su proposta di Hippo-Group Roma Capannelle, che collega la mag-gior parte delle opere esposte nei saloni della

GNAM con tema i cavalli. Il percorso rimarràsegnalato e pubblicizzato sino alla fine di mag-gio e sarà fruibile anche ai tanti appassionatiche arriveranno a Villa Borghese per assistereal Concorso Ippico Internazionale Ufficiale diPiazza di Siena. Il 9 maggio ce ne sarà per tut-ti i gusti. Spettacolo in pista con la corsa piùattesa della stagione, accompagnata da altredue prove di selezione: i premi intitolati a Car-lo D'Alessio e ai Tudini, notissimi proprietariromani. E spettacolo anche fuori dove moda edeleganza si fondono insieme. Un appuntamen-

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Ippica

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to che si ripete ogni anno e che rende unica edineguagliabile l’atmosfera dell’ippodromo è rap-presentato dal tradizionale “concorso di elegan-za” tra il pubblico, con tanto di giuria e pre-miazione delle toilettes più chic e dei cappellipiù stravaganti. L’ippodromo Capannelle è anche a portata dibambino. In ogni giornata festiva i giovani fre-quentatori potranno divertirsi con la Ludoteca“Il Cavallo Dispettoso”, che con programmi sem-pre diversificati ed il supporto del neonato Hip-poteatro è gettonatissima dagli under 10, ilparco giochi con i bellissimi gonfiabili e pro-vare anche l’emozione della sella con il batte-simo del pony curato dagli istruttori federali delPony Club Capannelle. La stagione del grandegaloppo si chiuderà virtualmente, perché si cor-rerà fino a giugno con tanto di corse in nottur-na, domenica 17 maggio quando andrà insce-na il Premio Presidente della Repubblica, altracorsa faro della primavera sui 2000 metri permaschi di quattro anni e oltre. E’ veramente ilcaso di fare una “puntata” all’ippodromo.

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ister Nicosia come ènata l’idea di Giocal-ciando? Nel modo più semplice

del mondo, da un gruppo di amiciche hanno messo ha disposizionela loro esperienza sia nel settoredelle scuole calcio sia in altri set-tori specifici e che hanno credutopossibile vedere il calcio da un al-tro punto di vista. In che senso?Pensiamo che usare uno strumen-to ludico come la palla per comu-nicare con i bambini sia la chiavegiusta per infondere loro valori egiusti ideali.Possiamo dire che siete una scuo-la calcio?In realtà no, anche se seguiamo lelinee guida della FIGC-SGS, a dif-

ferenza delle scuole calcio, siamonoi che andiamo a giocare con ibambini nelle scuole dell’infanziae primaria nonché in tutte quellestrutture che siano case famiglia opunti di incontro di bambini dai 6ai 10 anni e di qualsiasi ceto socia-le o con problemi di disabilità.È fondamentale che ogni bambinoche entri in contatto con noi impa-ri attraverso il gioco a condividerei significati di socializzazione, ri-spetto delle regole, lealtà sportivae umana, rispetto delle diversità al-trui, nonché la conoscenza del pro-prio corpo attraverso un percorsoludico motorio.Quindi la manifestazione da voirealizzata “tutti insieme a Giocal-ciando” raccoglie un po’ tutto ilsenso del vostro progetto?

Si, esatto, con questa manifestazio-ne che ha avuto il patrocinio del co-mune di Roma e della F.I.G.C.-S.G.S.- abbiamo dimostrato come ibambini diversamente abili possa-no giocare, con bambini della pro-pria età normodotati, seguendo so-lo piccole regole specifiche. Non ne-go che quell’evento ha riempito ilcuore di tutti noi di Giocalciandoma anche di tutte le persone cheerano lì. Vorrei aggiungere ancheche questo tipo di manifestazioneha lo scopo di far aprire altri pro-getti come quello già sviluppato dal-l’Axa Calcio – Scuola calcio Fran-cesco Totti - sulla disabilità sporti-va in altre società, che andremo acoinvolgere in futuro.Gli ultimi episodi di cronaca han-no portato alla luce la poca sicu-

rezza nello sport giovanile voi co-me vi ponete in tal senso?Ne facciamo un cavallo di batta-glia, è fondamentale porre l’atten-zione su tale argomento. Per quan-to ci riguarda, oltre all’aspetto pro-gettuale scolastico, dove offriamoconsulenze medico-specialistiche,nelle nostre manifestazioni è sem-pre presente un medico e un’am-bulanza.Il vostro modo di proporre unosport come il calcio è sicuramen-te innovativo... In realtà non abbiamo inventatonulla, abbiamo cercato di creareuna valida alternativa per stare in-sieme ai bambini ed offrirgli un’op-portunità in più, Giocalciando è al-la continua ricerca di sinergie conchiunque abbia voglia di crederenel progetto.Siete una associazione senza sco-po di lucro, come riuscite ad af-frontare il progetto che per la suarealizzazione prevede investimen-ti importanti?Grazie a contributi di chiunque cre-da in quello che stiamo facendo edevo dire che cominciano ad esse-re in molti.

rriva la “Giornata del-la Fondazione”, unodei momenti più im-portanti del calcio

giovanile romano e della provin-cia capitolina. La festa, dedicata atutti quei bambini che amano gio-care a calcio, è il fiore all’occhiel-lo dell’Associazione Sportiva dilet-tantistica intitolata ad AntonioSbardella, “l’arbitro con il sorriso”.La Giornata della Fondazione,giunta alla sua sesta edizione è di-venuta un classico del calcio gio-vanile laziale, un evento che, ogni

anno, vede impegnate in un tor-neo di calcio a 5 numerose scuolecalcio, con la partecipazione di di-verse centinaia di bambini di 8 an-ni d’età. Scopo dell’ASD, nata nel2003 per volontà della moglie, deifigli e di tutti coloro che hanno co-nosciuto Antonio Sbardella neglianni in cui ha ricoperto importan-ti qualifiche nel mondo sportivonazionale, è la conservazione del-la memoria dell’opera da lui svol-ta come atleta, arbitro e dirigente,attuando iniziative che promuovo-no la pratica calcistica in ambito

giovanile. La Giornata, che si ter-rà domenica 24 maggio, sarà ospi-tata per il secondo anno consecu-tivo dallo stadio comunale “Anto-nio Sbardella” di Palestrina. Comedi consueto, i proventi della gior-nata saranno devoluti in benefi-cenza tramite il progetto “DonareDivertendosi”, al quale aderisconole società calcistiche che prendo-no parte all’iniziativa. L’intento èquello di aiutare concretamente si-tuazioni di disagio infantile e non.Dallo scorso anno la Giornata del-la Fondazione è realizzata in col-

laborazione con Sport Crew, pro-getto nato per l’organizzazione dieventi e l’implemento di servizi de-dicati ai piccoli atleti e alle loro so-cietà. A riguardo è importante se-gnalare il sito internet www.sport-crew.it, dove sarà possibile trova-re informazioni, foto e materialeriguardante la Giornata della Fon-dazione e altre importanti manife-stazioni dedicate ai bambini. L’ap-puntamento è dunque per dome-nica 24 maggio presso lo StadioComunale “Antonio Sbardella”, viaPedemontana snc, Palestrina (Rm).

Giovani e Sport

A

6° Giornata della Fondazione Antonio Sbardella

I responsabili tecnici di Giocalciando,Salvatore Nicosia e Paolo Guidi

Lo sport giovanileincontra i valori

Nasce l’Associazione che attraverso losport entra nei cuori dei bambini.Abbiamo incontrato il responsabiletecnico di Giocalciando Salvatore Nicosia.

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Daniele Petrucci la sua fortuna se l’è guadagnata sulcampo. A dispetto del suo pittoresco soprannome,

assegnatogli durante l’infanzia per via della buona sorteche lo avrebbe assistito, lui il suo destino lo ha

fortemente determinato. Ma quel nomignolo, nato tra ivicoli della periferia di San Basilio, ormai fa parte del

pugile romano, il quale il prossimo 9 maggio si batteràper la conquista del titolo mondiale assoluto, pesi welter.

A fare da cornice all’evento, in programma presso ilPalazzetto dello Sport di viale Tiziano, sarà una kermessetutta dedicata alla boxe: il Boxing Fun Day, con lezioni di

tecnici federali per gli studenti la mattina, incontridilettantistici nel pomeriggio e, dalle 20:30, lo spettacolo

dei professionisti.

Pugilato

Audaces fortuna iuvat

48di Alexia Amaricci

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che punto è la tua preparazioneper il titolo mondiale? Sono già due mesi che mi sto al-lenando duramente. Devo ancora

mettere a punto le ultime rifiniture, ma sonoa buon punto. Sono molto felice di tornare acombattere.So che ha subito un intervento all’orecchio.Come stai?Sto benissimo. Non era nulla di grave, solouna piccola cisti da asportare.Come sempre il Buccioni Boxing Team ti haorganizzato un incontro di elevato valore ago-nistico. Come vedi il match con Jose Luis Cruz?Sarà uno scontro duro, come tutti quelli chedi solito mi procura il BBT. Ben 37 vittorie, di cui 30 Ko, sfidando per-sonaggi come Shane Mosley e Carlos Ma-nuel Baldomir. Boxeur esperto questo Cruz:cosa temi del tuo avversario?L’ho visto in azione: è un bel pugile, il clas-sico messicano che entra dentro la guardia. E’un tipo da prendere con le molle, che ha af-frontato campioni veri, battendoli o dando lo-ro del filo da torcere. Sarà necessaria la mas-sima concentrazione.Quanto conta per te l’aspetto psicologico nei

combattimenti?Mentalmente mi avvicino agli incontri in mo-do sereno, cercando di fare il mio lavoro inpalestra senza fissarmi troppo sulla gara in séstessa. Vado tranquillo e combatto: pensaretroppo ti porta ad arrivare già “distrutto” sulring.Cosa ne pensi dell’iniziativa del 9 maggio?E’ un bella idea, che consente di far conosce-re meglio il mio sport al grande pubblico esoprattutto ai giovani. Non esiste solo il cal-cio! D’altronde sono già due anni che, a mioparere, un crescente numero di persone si staappassionando al pugilato. Sarebbe anche uti-le proporre più match in tv, pur se in secon-da serata.Come ti sei avvicinato alla tua disciplina? Ho iniziato intorno agli 11 anni per curiosi-tà: era stata appena aperta una palestra a SanBasilio, il quartiere dove sono nato e conti-nuo ad abitare.Come è nato il tuo singolare soprannome?Me l’ha dato un mio caro amico, che ora nonc’è più. Un nomignolo, per questo motivo, acui sono molto legato. Perché “bucetto”? Di-cono che fossi molto fortunato da bambino.Finora solo sfide a Roma e dintorni. Quan-

do varcherai il confine?Sarò sincero. Non mi sono allontanato soloper ragioni economiche. Quando mi propor-ranno guadagni interessanti anche altrove,non avrò problemi a spostarmi.So che tua mamma Lorenza non ama seguir-ti a bordo ring. Ha superato questo tabù?No, continua a non venire. Ma sono io stes-so che preferisco non assista agli incontri.Infine una domanda di rito. Oltre a te stes-so, a chi devi dire grazie per la tua carriera?Tutta la gente che mi segue, la mia ragazza,la famiglia, gli amici, lo staff al completo. Enaturalmente i miei datori di lavoro del Grup-po Cisco. Un ringraziamento particolare a tut-to il pubblico romano, sempre molto caloro-so: in gran parte persone del mio quartiereche mi hanno visto crescere, ma anche moltinuovi fans che hanno cominciato ad apprez-zarmi forse perché gli sono simpatico…

Non c’è che dire, un campione di schiettezza,umiltà e dedizione totale, capace di mostrarerispetto sia per gli avversari che per gli spet-tatori: doti ormai rare nell’epoca del merchan-dising sportivo-agonistico. Da San Basilio confurore per conquistare il mondo….

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er cercare di spiegarlo nel mi-gliore dei modi ai nostri lettori,abbiamo incontrato il Dott. Da-niele Puzzilli, odontoiatra che da

sempre si occupa di postura e di medicinaolistica e che ha dato vita, per la prima vol-ta in Italia, ad uno Studio di OdontoiatriaOlistica a Roma, nella zona dell’Eur.Seguendo un approccio olistico, le patolo-gie di origine odontoiatrica vengono valu-tate attraverso un’analisi globale del pazien-te e molto spesso possono risultare come lacausa di altri disturbi.I disturbi più comuni, quali mal di testa e

mal di schiena, che spesso eliminiamo assu-mendo degli analgesici, spesso non dipen-dono direttamente dalla zona infiammata edolente, ma è necessario che il medico esa-mini a fondo la situazione clinica del pa-ziente per individuare la causa delsintomo.Solo curando la causa si può elimi-nare definitivamente la sintomatologia. L’approccio dell’odontoiatria olistica permet-te al medico di effettuare una diagnosi basa-ta sulla conoscenza e l’approfondimento del-la meccanica del corpo, attraverso un esameclinico e computerizzato per individuare la te-rapia eziologia risolutiva per ogni paziente.

Spesso un problema occlusale o una para-funzione, come il vizio di arrotare o serra-re i denti, oppure un lavoro odontoiatricomal eseguito, possono causare dolori lom-bo-sacrali e cervicalgie, dolori al ginocchio,pubalgie, tendinite achillea o rotulea, con-tinui infortuni muscolari e molto altro.Secondo il Dott. Puzzilli è molto frequente adesempio che un cattivo appoggio del piede pos-sa causare dolori cervicali, mal di testa o rigi-dità nella zona dorsale. Questo dimostra il fatto che la causa di unapatologia può anche essere più lontana diquanto si immagini.

Club News

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Spesso dalla bocca derivano ricorrenti infortunimuscolari, deficit durante la performance, perdita diforza esplosiva e cattivo recupero dopo un allenamento

L’odontoiatria olistica nello sport

febbraio 2009 20-01-2009 18:48 Pagina 50

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Ciò che caratterizza il suo studio è che al suointerno viene svolto un lavoro di equipe tra ivari specialisti, sia per quanto riguarda la par-te odontoiatrica sia per quanto riguarda laparte olistica, la quale si occupa di posturo-logia, omeopatia,osteopatia, riprogrammazio-ne posturale globale, posturologia plantare,terapia craniosacrale, fisioterapia cranio-man-dibolare. Il Dott. Puzzilli collabora da annicon molte federazioni e società sportive, daltennis al calcio, dal basket all’atletica, dal golfal volley. Il lavoro che viene svolto sugli at-leti, più o meno professionisti, risulta impor-tante sia per risolvere problemi e patologieche li limitano nello svolgimento delle loroattività, ma anche e soprattutto a livello pre-ventivo per evitare eventuali infortuni e permigliorare le loro performances sportive, ot-timizzando la condizione globale. Proprio durante un gesto sportivo si ha lanecessità di ottenere dal proprio fisico ilmassimo risultato con il minimo sforzo. Mol-to spesso invece un deficit posturale mai dia-

gnosticato ci porta ad un continuo adatta-mento, fino a quando l’insorgenza di unodei sintomi sopra citati ci inserisce in un cir-colo vizioso che purtroppo molto spesso sicaratterizza per l’utilizzo di antidolorifici oterapie atte solo alla momentanea elimina-zione del dolore.Il problema o la patologia deve essere risoltaalla base senza però che vi siano ripercussionisu altri organi. Proprio per questo l’odontoia-tria olistica riserva una particolare attenzioneanche ai materiali che vengono utilizzati, ese-guendo sempre un test di biocompatibilità pre-ventivo. Per le otturazioni non vengono piùutilizzate amalgame ma materiali bio-compa-tibili, mentre per le protesi si utilizza zirconio-ceramica, tecnica nuovissima che prevede l’as-senza di qualsiasi tipo di metallo a sostegnodella ceramica.Per un impatto meno invasivo, vengono svol-te direttamente in studio delle ortopanorami-che digitali che riducono notevolmente le ra-diazioni e non richiedono sviluppo ma ven-

gono stampate su CD. Viene utilizzato inol-tre il laser per lo sbiancamento dentale, perpiccola chirurgia, per la cura di herpes o aftee per la ipersensibilità dentale. Qualunque siala cura o il trattamento cui il paziente è sot-toposto, è fondamentale non perdere mai lavisione d’insieme della situazione clinica delpaziente: questo è ciò che il Dott.Puzzilli po-ne alla base del suo lavoro e ha voluto met-tere a disposizione dei nostri lettori.

Studio di Odontoiatria Olistica Dott. Daniele PuzzilliInfoline 065925129www.olisticsmile.com

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Un’immagine dello studio di odontoiatria olistica Puzzilli.Un lavoro di equipe permette di tenere sempre sott’occhio la situazione clinica globaledel paziente.L’obiettivo non è quello di eliminareil sintomo del malessere, ma lacausa che ne è alla base

Il dott. Daniele Puzzilli con Goran Pandev

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Sport&Finanza

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Una finale nel segno di Adid

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l prossimo 27 maggio sarà una fi-nale tutta nel segno di Adidas, mainpartner della Uefa Champions lea-gue. Il pallone, sempre più tecno-

logico, così come le divise degli arbitri, guar-dalinee e raccattapalle saranno caratterizzatedal tradizionale marchio della casa a tre strisce.In occasione della conferenza stampa di pre-sentazione del pallone della finale di "Ro-ma2009" è intervenuto Winand Krawinkel, di-rettore marketing di Adidas Italia, che ha sot-tolineato il forte legame tra l’azienda di Herzo-genaurach e l'organizzazione dell'Uefa.Krawinkel ha sottolineato come "il rapporto conl’Uefa esista già da oltre 40 anni e questo lega-me con il calcio internazionale è anche più sto-rico se si pensa ai Mondiali di calcio (1970).L’Uefa ci ha aiutato a diventare leader nel mon-do del football e ci ha stimolato a investire sul-la tecnologia di questo pallone chiamato ap-punto “Finale Roma”".Saldatura termica, struttura a 14 pannelli e unanuova trama superficiale, che garantisce un’a-derenza perfetta tra il pallone e la scarpa. Que-ste le caratteristiche tecniche del pallone unicodi Roma2009 (il prossimo 27 maggio allo sta-dio Olimpico). La città di Roma è strategica peril business di Adidas. In quest’area metropoli-tana, tra l’altro, sono attive le sponsorship tec-niche della Virtus Roma (basket), del circolo ca-nottieri Aniene e del circolo Futbol, specializ-zato in calcio e futsal.

Anche nel 2009/2010, infine, la vincitrice deltorneo Uefa, così come è successo quest’annoai campioni in carica del Manchester, potrà gio-care in casa con il pallone della finale per l’in-tera stagione agonistica. Tra le novità operative della gara del 27 mag-gio, c’è l’introduzione di un biglietto che saràanche carta servizi. Grazie poi alla collabora-zione con il comune di Roma e le municipa-lizzate capitoline i tifosi potranno viaggiare suimezzi pubblici e usufruire liberamente dell’ac-cesso ai musei capitolini. Allo studio inoltre unaserie di iniziative di entertainment (focalizzatesul target dei più giovani) all’interno di quelloche sarà il Festival village dell’Uefa, allestito perl’occasione a pochi metri dallo stadio (in lineacon il claim della campagna Adidas: “Welcometo History”). "Negli ultimi quattro anni abbiamo scelto di en-fatizzare e dare visibilità (anche grafica) alla cit-tà sede della finale; da Parigi, passando perAtente e Mosca fino ad arrivare appunto a Ro-ma", ha spiegato Krawinkel (Adidas Italia). “Piùin generale Adidas si è presentata ai quarti difinale forte anche della partnership con tre de-gli otto club iscritti ai quarti di finale (Chelsea,Liverpool e Bayern Monaco). E l’appuntamen-to per il prossimo anno è sempre nel mese dimaggio al Santiago Bernabeu di Madrid, dovele “Merengues” cercheranno di strappare il bi-glietto per la finale (occasione sfuggita inveceall’A.s. Roma padrona di casa all’Olimpico).

I

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arte da Salerno, e nello specificodalla “Salernitana Sporting” (gui-data dal presidente Antonio San-ges), il progetto di un Istituto di ri-

cerca, studi e formazione dedicato ai temi delmarketing sportivo con particolare attenzioneal geo-marketing e al mercato del Sud Italia.Si chiamerà “Istituto Sporteconomy” e avrà se-de proprio a Salerno. L’operazione è nata nel-le ultime settimane in collaborazione con l’a-genzia stampa “Sporteconomy” (che realizzala rubrica Sport&Finanza all’interno di questomensile), che, da tempo, si è posizionata comemarket leader nell’informazione giornalisticaapplicata allo sport-business. Salernitana Spor-ting è un progetto che ha appena un anno divita, ma che si presenta sul territorio locale co-me l’unica valida alternativa al calcio profes-sionistico (parliamo della Salernitana calcio at-tualmente iscritta al campionato di serie B). Hariunito attorno a sé, infatti, oltre una dozzinadi società sportive dilettantistiche in diversediscipline (nuoto, basket, volley, tiro a volo,scherma, ecc.) e lo ha fatto utilizzando, per laprima volta, la leva del marketing.“Il nostro obiettivo è presentarci sul territo-rio con un’immagine unica e coesa”, spiegaa SportClub Antonio Sanges. “In questo mo-do abbiamo maggiore presa sull’imprendito-ria locale e iniziamo a pesare anche sotto ilprofilo politico, in un territorio (Salerno eprovincia), dove c’è fame di sport soprattut-to a livello di impiantistica, non sempre dialto livello”. Il primo step è la nascita di un accordo qua-dro con l’Università di Salerno, con partico-lare attenzione al DISTRA di Fisciano (Dipar-timento Studi e Ricerche Aziendali), guidatodalla prof.ssa Vittoria Marino. Il passo suc-cessivo sarà la nascita di un polo interuni-versitario per chiamare a raccolta tutti i cen-tri universitari italiani che si occupano di te-matiche come quella del marketing sportivo.

“E’ la prima volta che accade qualcosa di si-mile in Italia e siamo felici di poter essere noia promuovere questo processo sinergico disistema, termine quanto mai abusato nel no-stro Paese, ma quasi mai applicato nel con-creto”, conclude il presidente di SalernitanaSporting.Nasceranno quindi in collaborazione con l’a-genzia Sporteconomy una serie di pubblica-zioni che porteranno il logo del DISTRA diSalerno e saranno finalizzate a un’utenza uni-versitaria e di addetti ai lavori.

“C’è bisogno di maggiore cultura e formazio-ne in questo settore”, ha spiegato Marcel Vul-pis, a.d. dell’Istituto Sporteconomy. “Ancoraoggi i testi di riferimento per chi intende stu-diare le dinamiche del marketing sportivo so-no pochissimi e spesso bisogna cercare all’e-stero spunti e temi di riflessione. Con la na-scita di questo istituto vogliamo creare unanuova generazione di specialisti del settore esiamo felicissimi che questo processo rigene-rativo parta proprio da Salerno e più in ge-nerale dal Mezzogiorno”.

Sport&Finanza

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Il marketing riparte da Salernocon l’Istituto Sporteconomy

di Marcel Vulpis

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TTUU

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evento, infatti, offre ilmomento di massimavisibilità per il golfproponendosi come

l'elemento catalizzatore della va-sta e mirata azione promoziona-le che sta portando all'imminen-te raggiungimento di un traguar-do storico, i centomila tesserati.L'Open è la cassa di risonanzaideale per inviare il messaggio aineofiti che vogliono abbracciarela disciplina seguendo il nuovopercorso che la Federazione hatracciato da tre anni con il 'tesse-ramento libero'.

La visibilità dell'Open, però, nonsi limita ai confini nazionali, masi propaga in tutto il mondo attra-verso i servizi dei media interna-zionali. Le televisioni satellitariporteranno in ogni angolo del pia-neta le immagini che arriverannodal percorso del Royal Park/I Ro-veri, dove il torneo sarà ospitatoper la prima volta, ampliando l'o-pera promozionale fino al settoreimportantissimo del turismo gol-fistico. E l'Italia potrà offrire unospaccato della sua capacità orga-nizzativa, della qualità della suaofferta e della bellezza delle pro-

prie strutture. La Federazione hasempre seguito il turismo golfisti-co con molta attenzione, perchédove mette radici si produce il gra-devole effetto collaterale di un’a-zione promozionale spontanea,che porta all’incremento degli ap-passionati e dei tesserati.Sotto l'aspetto tecnico non vi so-no dubbi che sarà un grandeBMW Italian Open. La qualità or-ganizzativa ha raggiunto livellialtissimi, grazie alla proficua col-laborazione instaurata da sette an-ni tra la FIG e l'European Tour, ela presenza di numerosi campio-

ni, tra i quali ricordo Colin Mont-gomerie e John Daly, sarà garan-zia di spettacolo puro sul campo.Da sottolineare, infine, la sceltadella città di Torino per questa 66ªedizione del torneo, dove il Co-mune ha voluto delle strutturepubbliche per la pratica del golfal Parco Colonnetti e al Parco del-la Stura. E non va dimenticata laRegione Piemonte, sponsor del-l'Open, che crede molto nella po-tenzialità della disciplina per i suoiprogetti promozionali. Per gli sco-pi divulgativi dell'Open non po-teva esservi ambiente migliore.

L’

Gli echi positividel tesseramento libero

Golf

di Franco ChimentiPresidente FederazioneItaliana Golf

Il BMW Italian Openripropone il suo

grande spettacolofatto di campioni

e di folla, ma è ancheun appuntamento

estremamentesignificativo

nell'ottica dellaconduzione federale

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TTUUTTTTIINNCCIIRRCCOOnews dal circoli di golf a cura di Andrea Cecinelli - Responsabile del Golf Forense

SSHHEERRAATTOONN GGOOLLFFPPAARRCCOO DDEEII MMEEDDIICCII Acentro Golf vacanzeChallenge 2009Domenica 22 Marzo si è svoltapresso il bel green del Parco de’Medici Golf Club la “Acentro GolfVacanze Challenge 2009”.La gara ha visto la supremazia nel-

la Prima Categoria 1° Netto di Fran-ci Elio, 2° Netto di Saito Anna; nel-la Seconda Categoria 1° Netto diRao Monica e nella Terza Catego-ria 1° Netto di Brunori Marco.

PPAARRCCOO DDII RROOMMAATourist golf Visa Cupil 1° Febbraio si è svolta nel circo-lo che raccoglie i golfisti di RomaNord il Tourist Golf Visa Cup, untorneo nazionale di 140 gare.Nella giornata all’insegna del beltempo e del bel golf, ha prevalsonella Prima Categoria 1° netto il

sig. Carlos Edmundo GIanbruno,1° Lordo Chiara Bandini mentrenella Seconda Categoria 1° Nettoil sig. Mario Nuti.

OOLLGGIIAATTAA GGOOLLFF CCLLUUBB Il giorno di Costantino Rocca Il più grande golfista italiano di tuttii tempi, ha fatto visita ai giovani delClub di Via Cassia. Forse sarà statoproprio Costantino Rocca, con la suavenuta all’Olgiata Golf Club, a porta-re il sole, dopo un inverno tra i piùuggiosi, piovosi e freddi degli ultimiventi anni. Ebbene arriva “Costa” efiat lux…. All’Olgiata, Rocca ci tornasempre molto volentieri. I suoi ricor-di lo fanno andare indietro nel tem-po, e sono sempre ricordi molto gra-devoli. Ora lo aspettano un bel nume-ro di ragazzi che dalla prima mattinahanno giocato sui verdi fairways del-l’Olgiata, dove hanno disputato l’Ol-giata Junior Classic, gara in due gior-nate ristretta a 90 giocatori, molti deiquali provenienti da varie località an-che molto lontane dalla Capitale. Pri-ma è accolto dalla stampa. E allastampa si apre con tutta la sua rico-nosciuta e specchiata sincerità. “A menon piace essere considerato un exgiocatore – dice Rocca quando ungiornalista gli chiede della sua parte-cipazione al Tour Senior Europeo -.Anche lì vado in giro per l’Europa perfare risultati e se non li faccio m’ar-

rabbio, segno evidente che posso an-cora farli. Nel primo Open della sta-gione sono arrivato 12° ma fino a seibuche dal termine sono stato in lizzaper la vittoria”. Alla domanda di cosa ne pensa delgolf in Italia e quali suggerimentidarebbe ad un giovane, così rispon-de: “Quando si hanno 16 -17 annibisogna giocare, certamente in mo-do serio, ma bisogna allenarsi sen-za attendersi subito i risultati. Que-sti potranno arrivare anche dopoperché il golf è un gioco, sì di tec-nica ma anche di maturità psicolo-gica che non si ha sempre, per tutti,ad una stessa età. C’è chi matura pri-ma, chi dopo. L’importante è perse-verare. Se hai qualche possibilità, de-

vi aspettare almeno quattro anni. Poitirerai le somme”. Ma i Circoli come possono andareincontro ai giovani? Devono sempre dare i premi, oltreche ai Senior e alle Lady, anche agliJunior. Non potete immaginarequanto possa gratificare un giovaneil premio al miglior Junior!Ora che hai più tempo ti dedichianche alla progettazione, assiemea valenti architetti ed ingegneri, dicampi da golf. Sì, ma solo parzialmente, perché, de-vo essere sincero, non mi sento an-cora un ex giocatore: mi piace an-cora giocare. E fino a che sentiròquesto gusto non posso dedicarmi aqueste pur importanti progettazioni.

Per ora, comunque sto progettandocon i miei architetti un campo aTaormina ed uno in Romania”.Vogliamo sfatare il detto consoli-dato di “golf sport per ricchi”?In Italia ci sono circa 100 mila tes-serati, i campi esistenti sono bellis-simi, tenuti molto bene, ma mancal’impiantistica pubblica, quella chepermette ad una famiglia di trascor-rere i week-end giocando a golf as-sieme o con un amico. Insommaquella per tutti”.Ma se dovessi condensare in unafrase cos’è il golf per te? Rispondo subito: golf è una lezionedi vita perché ti porta al rispetto perla natura, per il campo e per l’avver-sario”. (Simone Selli)

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Golf

Il BMW Italian Openscalda i motori

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La 66° edizione dell’Open, la manifestazione di golf più importante in Italia, si terrà quest’anno dal 7 al 10 maggio al Royal Park I Roveri di Torino

maggio il golf italiano si infiammacon l’Open, una gara di lunga tra-dizione, che in 66 anni di attivitàha sempre saputo rinnovarsi e ri-

volgersi ad un pubblico molto vasto ed etero-geneo. Il BMW Italian Open si terrà al dal 7al 10 maggio a Torino, in uno scenario pienodi suggestioni: quello del Royal Park I Rove-ri, disegnato nel 1971 dall’architetto RobertTrent Jones Senior, all’interno del Parco laMandria, patrimonio dell’Unesco e antica ri-serva di caccia di casa Savoia.

Come sempre la gara sarà anticipata merco-ledì 6 maggio dalla tradizionale Pro Am spon-sorizzata da Fondiaria Sai e da Sda ExpressCourier.Due le novità più importanti della manifesta-zione: l'ingresso di BMW, la prestigiosa casaautomobilistica tedesca, quale title sponsor edil trasferimento del torneo a Torino dopo ilquinquennio in cui si è disputato a Milano,sul tracciato del Castello di Tolcinasco G&CC.Verrà ripetuta la felice esperienza dell'ingres-so libero per il pubblico in tutti i giorni di ga-

ra (pro am compresa), che lo scorso anno harichiamato migliaia di spettatori.“Dopo cinque anni abbiamo deciso di cam-biare – spiega Donato Di Ponziano responsa-bile tecnico della Scuola Nazionale Professio-nisti e presidente del Comitato Organizzatoredel BMW Italian Open - e legarci ad una re-gione, come il Piemonte, che si sta rivelandocon BMW un ottimo partner. Il Royal Park IRoveri è un ottimo club, sia dal punto di vi-sta paesaggistico, sia da quello tecnico. Ci so-no tutti gli ingredienti per ripetere e anche

Adi Enrico Morucci

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migliorare i successi degli anni passati”. L’Open è diventato negli ultimi anni l’eventoper tutti, uno spettacolo godibile non solo pergli esperti della disciplina ma anche per fa-miglie e per i giovanissimi. Il successo di pre-senze ha dato ulteriore risalto alle iniziativepromozionali della Federazione Italiana Golf(l'innegabile fiore all'occhiello è il tesseramen-to libero, che ha portato negli anni a raggiun-gere quota 100mila iscritti) che hanno contri-buito alla rapida crescita della disciplina ne-gli ultimi anni e ad incrementare il numerodei tesserati ormai prossimo ai centomila.

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Tour, una sinergia che ha portato la manife-stazione a un altissimo livello qualitativo, siasotto l'aspetto organizzativo che tecnico. E'divenuto uno degli eventi più attesi del ca-lendario, conquistando gli stessi giocatori conquel suo "italian style" che lo rende unico nelpanorama continentale. La garanzia di spettacolo è offerta dallo stes-so circuito europeo, il cui livello tecnico èsalito molto, tanto che in ogni gara vi sonoalmeno una sessantina di giocatori in gradodi vincere indipendentemente dalla compo-sizione del field. E anche quest'anno nonmancheranno grandi protagonisti, a inizia-re da Colin Montgomerie, l'estroso scozzeseotto volte vincitore dell'ordine di merito eu-ropeo, con 31 titoli continentali nel palma-res. Insieme a lui vi saranno circa trenta vin-citori di torneo degli ultimi due anni di tour,tra i quali il sudafricano Hennie Otto, cam-pione uscente, lo spagnolo Gonzalo Fernan-dez Castaño, Francesco Molinari, sul gradi-no più alto del podio nel 2006, e l'ingleseDavid Howell, due volte nella squadra euro-pea di Ryder Cup (2004-2006). Tra gli altri partecipanti ricordiamo lo scoz-zese Paul Lawrie, vincitore di un Open britan-nico, i gallesi Stephen Dodd e Bradley Dred-ge, che hanno al loro attivo una World Cup(2005), elementi solidi come i danesi ThomasBjorn e Soren Kjeldsen, lo spagnolo José Ma-nuel Lara, i francesi Thomas Levet e GregoryBourdy, gli svedesi Peter Hanson e JoakimHaeggman, l'inglese e Paul Broadhurts. Non

mancherà una rappresentanza asiatica, pic-cola ma molto qualificata, con gli indiani S.S.PChowrasia e Shiv Kapur e con il thailandeseChapchai Nirat, che ha recentemente stabili-to il nuovo record assoluto in merito al pun-teggio vincente più basso in un torneo con un"meno 32" mai registrato in nessuno dei cir-cuiti mondiali.In chiave italiana si attendono buone cose ov-viamente da Francesco Molinari, ma anchedal fratello Edoardo e da Emanuele Canoni-ca, tutti e tre torinesi e perfetti conoscitori deltracciato. Non mancherà naturalmente il so-stegno degli appassionati agli altri giocatoriitaliani con la "carta", ossia Alessandro Tadi-ni, che nell'anno del successo di FrancescoMolinari si classificò ottavo, e i giovani Lo-renzo Gagli e Federico Colombo. Ci sarà an-che Costantino Rocca, al quale sarà riservatol'affetto particolare del pubblico. Il montepre-mi sarà di 1.300.000 euro.Insieme a BMW concorreranno a sostenere lamanifestazione: il major sponsor Regione Pie-monte, gli sponsor Rolex, SDA Express Co-urier (Official Courier), Nescafè Dolce e Gu-sto, Genworth Financial e Unisys, i fornitoriufficiali Polo Ralph Loren, Pilsner Urquell, Ac-qua San Pellegrino/Acqua Panna, Antica Ge-lateria del Corso, Titleist e Del Monte. Partnermedia sarà Sky Sport, che è la tv ufficiale.Tutti pronti al tee della buca 1.

Golf

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Il villaggio commerciale del BMW Italian Open

Dopo lo splendido successo del Salone Ita-liano del Golf svoltosi lo scorso febbraioa Verona e dopo il contributo apportato alrilancio del villaggio commerciale degliOpen d’Italia della passata stagione, il grup-po Golf Town, con il portavoce Giancar-lo Alessandrelli, Stefano Angiolini, Miche-le Cefaly e il direttore Lorenzo Pitirra, or-ganizzerà quest’anno il villaggio commer-ciale del BMW Italian Open. Il villaggiorappresenterà per le aziende un’occasioneunica per esporre e vendere i propri pro-dotti o servizi all’interno di una manife-stazione internazionale, unica in Italia, inuna location esclusiva come quella del Ro-yal Park di Torino. Ci saranno migliaia divisitatori/consumatori tra 50 stand conall'interno un area destinata a bar e risto-razione. Golf Town quindi vi aspetta tut-ti, appassionati e curiosi, al Royal Park diTorino dal 6 al 10 maggio.Info: www.golftown.it

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asce lo Smart Golf Forense Più2009 by Mercedes Benz Roma.Quando questo numero di SportClub Magazine vedrà la luce, man-

cheranno poche ore alla tappa di apertura delTorneo più amato dai golfisti romani.La prima tappa si svolgerà, come tradizione,sul green del Parco di Roma Golf Club, il cir-colo che nel 2005 ha dato i natali a questa ma-nifestazione.

Si preannuncia una partenza con i fuochi d’ar-tificio, data la grande organizzazione che vi èstata durante questi sei mesi di stop.L’Avvocato Nicola Colavita e la sua band han-no lavorato sodo per rendere questa manife-stazione sempre più unica nel suo genere. Ungruppo di lavoro affiatatissimo, dove tutti san-no cosa fare: un’orchestra dove ognuno suo-na il suo spartito senza “steccare”.Abbiamo incontrato Mauro Antonelli di Mo-

rOrg S.r.l. – imprenditore molto apprezzato nelmondo della comunicazione, vera e propria co-lonna del Golf Forense - che grazie alle sueprecedenti esperienze nel mondo del golf hasaputo dare un look da Open al Torneo: “Il GolfForense è qualcosa di unico, di esclusivo. Inquesti anni abbiamo portato avanti il proget-to sviluppato con l’amico Nicola e ci siamosempre messi in discussione, ponendo sottoesame in primis noi stessi, cercando di creare

Il golf forense cambia:arriva“smart golf forense piu’2009”

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Ndi Andrea Cecinelli_foto di Damiano Rosa

l'Avvocato Nicola Colavita intervistato da Susanna Galeazzi di "Verissimo"

Manca poco! Il conto alla rovescia si sta avviando alla sua fase conclusiva.Il Golf Forense si è rifatto il trucco e riparte.

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davvero un circuito a cui è piacevole parte-cipare. Devo dire che oggi è facile parlare be-ne di questo Torneo ma l’altalena di emozio-ni che viviamo prima di ogni tappa è davve-ro forte e quando dopo il cocktail di premia-zione di fine gara ci sediamo per fumare il si-garo di rito, ci guardiamo negli occhi ed ini-ziamo a pensare cosa fare per migliorarci. Ec-co credo che il successo del Golf Forense pas-si proprio per questi momenti, per il fatto dianalizzare sempre i pro ed i contro, cosa è an-dato e cosa no, cercando di trovare a caldo igiusti correttivi. Prima di chiudere vorrei rin-graziare i numerosi sponsor che ci hanno se-guito fin dai primi anni con i quali cui abbia-mo stretto davvero una valida collaborazio-ne e dare il benvenuto a Mercedes Benz Ro-ma che con il brand Smart ha voluto sposa-re il progetto.Lavoreremo per far si che, come per le passa-te edizioni, Smart Golf Forense Più 2009 pos-sa essere un successo, avvalendoci magari an-che della grande esperienza di Mercedes Benznel mondo del Golf. Che dire di più: in bocca al lupo Nick…”.Vedere per credere.Un’altra nota in “più” del Golf Forense Più.

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Carlo Di Felice e Giorgio Vergari

I premi di Brusco Roma per il Golf Forense 2008

Mauro Antonelli

Mauro Antonelli con Livia Gaudioso

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i sarete accorti che incampo trovare la pal-lina perfettamente inpiano è una rarità,

eccezione fatta per il primo colpodal tee di partenza. Conoscere idiversi voli della palla e applica-re piccole modifiche allo swingdiventa fondamentale per cavar-sela in ogni situazione.Come regola generale nei colpi inpendenza che mi piace definire si-tuazioni di equilibrio precario, po-sizioniamo il corpo in modo chepossa sviluppare comunque unoswing corretto, riduciamo laquantità dello swing prediligen-do la coordinazione dei movimen-ti organizzati da un timing piùlento del solito.Giocare con la pallina più alta deipiedi ad esempio, vi obbligherà astare leggermente più vicino allapallina e con la schiena legger-mente più dritta. Impugnate il ba-stone qualche centimetro più cor-to e lascite che lo swing segua unpiano più basso del normale (piùintorno al corpo) adattandosi co-sì all'andamento del terreno.

Il piano dello swing produrrà unamaggiore rotazione della facciadel bastone facendovi colpire conun leggero hook, quindi posizio-nate il corpo leggermente alla de-stra della bandiera.Quando ci troviamo con la pallinapiù bassa dei piedi invece, impu-gnamo normalmente il bastone, eaumentiamo l'inclinazione del cor-po verso la pallina in modo da ab-bassare il baricentro e sentirci be-ne sopra la pallina; sentirete quasigli occhi sopra la pallina. Non ri-sulta una posizione comoda, la pal-lina la vediamo lontana e nellamaggior parte dei casi si tenderà acontrastare la pendenza buttandoil peso sui talloni. Ricordate chestando più piegati sulla palla pro-durrete uno swing leggermente piùverticale del solito, allineate quin-di il corpo leggermente alla sinistradella bandiera e chiudete di un paiodi gradi la faccia del bastone in mo-do da compensare un volo di pal-la leggermente verso destra. Ricor-date inoltre che da questa posizio-ne, il corpo nell'attraversamentodel colpo si trova a contrastare la

pendenza che in un certo modo li-miterà lo swing in avanti. Vi con-siglio di scegliere un bastone piùlungo e giocare mezzo swing com-patto, organizzato e senza la mini-ma forzatura.Provate a giocare questi colpi pen-sando sempre di adattare il corpo

al terreno, cercando di riprodurrele condizioni di piano.Prendete confidenza con i colpi“scomodi” e il vostro score si ab-basserà rapidamente facendovi di-ventare dei giocatori più forti econsapevoli.Buona pratica...

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Questione di equilibriodi Simone Selli

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TTUUTTTTIINNCCIIRRCCOOnews dal Club dei Circoli Sportivi Storici nneewwss ddaall CClluubb ddeeii CCiirrccoollii SSppoorrttiivvii SSttoorriiccii Roma

tuttincircolo

CIRCOLO CANOTTIERI ROMAAncora vittorieContinua la grande passione delCircolo Canottieri Roma sul ver-

sante del Tennis. Lo storico Club diLungotevere Flaminio 39 è infattiimpegnato nel girone di qualifica-zione della Serie C maschile per ilCampionato Italiano Assoluti, ini-ziato sotto una buona stella graziealla vittoria contro il Club Frosino-ne. La squadra è composta da Die-go D’Attilio, Daniele Baldassarri,

Simone Capannelli, Gianluca Ba-galoni, Alessandro Nesti e Loren-zo Abbruciati. Terzo e preziosissi-mo posto invece nella Coppa Vete-rani e Ladies. Il 3 maggio inizieràinvece Il campionato Over 50, do-ve il Canottieri Roma è detentoredel Titolo Italiano. Anche qui lasquadra è composta da atleti di

grande esperienza come il grandeTonino Zugarelli, Maurizio Aracri,Luigi Lanza, Vincenzo e AntonioFranchitti. Altre due vittorie inol-tre nel canottaggio: sono quelle diBruno Mascarenhas nel singolo se-nior A maschile del campionato Ita-liano di Fondo e di Luca Migliac-cio sul singolo master maschile.

nche il “Club dei Circo-li Sportivi Storici”, a se-guito degli incontri conla Fondazione Gabrie-

le Cardinaletti, presieduta dal dr. An-drea Cardinaletti Presidente dell’Isti-tuto per il Credito Sportivo, ha ade-rito con entusiasmo alla iniziativadel Concorso l’Amico Atletico, coin-volgendo i propri associati in questaIV edizione, che vedrà premiato l’at-leta o lo sportivo che si sarà distin-to per comportamento sportivo edetico e sarà segnalato come tale daipartecipanti al Concorso. Il ricavatodella manifestazione, la cui parteci-pazione è totalmente gratuita, saràdevoluto in beneficenza a soggettioperanti nel mondo dello sport.Si tratta di un esempio encomiabile

di iniziative concrete in favore del-lo sport e dei valori etici che ne co-stituiscono il fondamento. Il Club so-stiene e diffonde tali valori, di cui iCircoli partecipanti sono naturali estorici portatori. A fianco di tali ini-ziative il Club, insieme ad altri sog-getti impegnati in un serio percorsoeducativo in favore dei giovani at-traverso l’attività sportiva, si faràpromotore di incontri e tavole roton-de sul tema dell’etica in favore nonsolo dei singoli ma anche delle or-ganizzazioni sportive: in questo ca-so con riguardo all’etica intesa qua-le sistema e modello di “governan-ce”. Quindi una attenzione all’eticaa tutto campo, dai valori dello sporta quelli sociali e organizzativi, unrispetto delle regole da parte di tut-

ti i soggetti nei diversi ambiti e set-tori del mondo dello sport, dagli ap-passionati, agli atleti, dalle struttureassociative agli enti di riferimento.Questo crediamo possa essere il per-corso corretto, perché l’etica non sialimitata al mondo dello sport ma co-involga la società stessa. Il rispettodelle regole va imposto e richiesto atutti , nessuno escluso: partiamo dal-lo sport ma educhiamo ed educhia-moci, pretendiamo da noi e dagli al-tri un comportamento corretto e ci-vile, per costruire una convivenzapacifica e solidale, qualcosa di di-verso, da contrapporre alla violenzae al cinismo dominanti. Ovviamen-te non bisogna scadere nella retori-ca, che da sola non serva a nulla, maimpegnarsi in azioni concrete, come

quelle del Concorso Atletico o delneonato Movimento per la Culturae l’Etica nello Sport (MECS), parten-do dai giovani e dal loro esempio,rendendoli forti e convinti dei verivalori, prima che siano contamina-ti da altri “valori” o pretesi tali. Co-me ogni istituzione anche le asso-ciazioni sportive , e noi prima anco-ra come genitori, precettori e spor-tivi, sono e siamo direttamente re-sponsabili della formazione dei no-stri giovani, di quello che saranno edi come vivranno e in quale socie-tà. Questa è la nostra grande respon-sabilità, e la nostra colpa se non fa-remo abbastanza. L’educazione faparte di quello che ci aspettiamo da-gli altri e che noi, per primi, dobbia-mo coltivare e insegnare.

a cura di Matteo Cirelli

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Agostino De Zordo, Segretario Generale del Club Circoli Sportivi Storici

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L’Associazioneper l’etica

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CIRCOLO CANOTTIERIANIENE

Il battesimo dell'AquanieneIl giorno 24 Aprile 2009 dalle ore18.00 alle ore 22.00 il Circolo Ca-nottieri Aniene inaugurerà il nuo-vo impianto sportivo e centro na-tatorio ‘Aquaniene – The SportClub’ in Via della Moschea che rap-presenta una pietra fondamentaleper il futuro del Circolo ed una real-tà di assoluta avanguardia e fun-zionalità a disposizione delle fami-glie, degli atleti e di tutta la città diRoma. Saranno presenti numerosirappresentanti delle Istituzioni, del-lo Sport e della Cultura del nostroPaese. Inoltre l’appuntamento delgiorno successivo (mattino ore10.00/12.00, pomeriggio ore15.30/17.30) nel nuovo impiantocon i Campionati Italiani Assolutia Squadre di nuoto in cui il Circo-lo Canottieri Aniene dovrà difen-dere il titolo italiano conquistatonelle due ultime stagioni sportive.

CIRCOLO TENNIS EUR

I tennisti di domaniHa compiuto 35 anni il tradiziona-le torneo prepasquale del C.T. EUR,che quest’anno vantava un mon-tepremi di 10.000 $. Un torneo cheha portato fortuna a tanti giocato-ri: da Ferrero, a Andrev, a Calleri,a Davidenko, a Noà e tanti altrinomi passati qui da giovani e poilanciati verso grandi traguardi.A sperare che la tradizione si rin-

novi ancora quest’anno è il gioca-tore Eric Prodon, classe 1982, at-tualmente n. 190 al mondo e testadi serie n. 1 del seeding.Il giocatore parigino ha dovuto fa-ticare non poco per portare a casail trofeo; dopo un tabellone abba-stanza agevole in cui non avevaperso nemmeno un set, ha dovutovedersela nella finale con l’argen-tino Leandro Migani ben 200 po-sizioni più in basso di lui nel ran-king A.T.P. Ma per Prodon, l’argen-tino si è rilevato un osso più durodel previsto. Una finale, dunque,

avvincente e degna conclusione diuna settimana di tennis vissuta in-tensamente, con un tabellone digrande qualità, paragonabile aquella di un torneo superiore. Ma, a parte il vincitore e il finali-sta, vanno segnalati due giovanistranieri: lo svedese ventenne Go-ransson Tim e l’argentino, sempreventenne, Del Bonis Federico e tragli italiani il diciottenne AndreaStucchi, portacolori del C.C. Roma,che sta ottenendo grandi risultati,e il giovane Giustino Lorenzo, alquale la Federazione ha assegnato

la wild card, anche se entrambi gliitaliani sono stati svantaggiati daun tabellone difficile.Tra gli altri italiani la prova miglio-re è stata quella di Walter Trusendi,arrivato fino alla semifinali primadi essere battuto dal vincitore. Neldoppio grande soddisfazione per gliitaliani che si sono aggiudicati, conla vittoria di Azzaro e Giorgini. Unasettimana di grande tennis nel sug-gestivo scenario del Circolo, grazieanche al bel tempo primaverile cheha favorito la affluenza di pubbli-co numeroso e appassionato.

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TTUUTTTTIINNCCIIRRCCOOCIRCOLO CANOTTIERI LAZIO

Il Chelsea vince il torneosocialeSi è concluso il torneo sociale dicalcetto. La finale è stata una del-le partite più equilibrate del tor-neo, giocata da entrambe le for-mazioni con molta grinta e deter-minazione. Il risultato è stato sempre in bili-co, con un maggiore senso tatti-co da parte del Chelsea del capi-tano Avvocato Bartoli rispetto al-l’Ajax, che ha privilegiato invecel’estro dei suoi uomini di classequali Montagnani e Paganino. Momento determinante si è avu-to nel periodo finale dove, secon-

do il regolamento, sono dovutiuscire dal campo i giocatori dimaggior classifica. La spunta il Chelsea, con unagrande azione corale finalizzatadi testa da bomber Della Porta. La scena dell’esultanza di DellaPorta rimarrà negli annali del tor-neo sociale posto che il loquaceattaccante del Chelsea si portavaa braccia aperte e con lo sguardospiritato verso la tribuna colmadei soci i quali lo hanno acclama-to: il tutto senza che Della Porta,nostro grande tennista, riuscissea proferire parola. Anche al torneo Pezzana si parladel C.C. Lazio, dove nella catego-ria Over 40 la squadra biancoaz-zurra, alias Juventus, ha chiuso alvertice conquistando il primo tro-feo. Ora si aspetta il duro tabel-lone play off per il titolo finale.

Romatuttincircolo news dal Club dei Circoli Sportivi Storici

REALE CIRCOLOCANOTTIERI TEVERE REMO

Calcio a 360°Sempre intensa l’attività calcistica.Si è appena concluso il Torneo so-ciale di calcio a 5 2008/2009, dis-putato nel periodo invernale, co-minciato nel mese di novembree concluso con la finale del 17aprile. I vincitori sono stati premiati ed in-signiti del meritato titolo di cam-pioni sociali per l’anno 2009 in oc-casione di una bellissima serata difesteggiamenti svoltasi sul galleg-giante San Giorgio in prossimitàdella sede sociale di Lungoteveredi Ripetta. Si concluderà, inoltre, nel corren-te mese l’altro grande storico “ap-puntamento” di calcio a 11, il “La-baro”, che da decenni vede fron-teggiarsi due agguerrite rappresen-tative di soci giovani e non più gio-

vani calciatori, che tutti i giovedìindossano le scarpe da football permemorabili incontri all’insegnadella fatica e del fair play. La particolarità di questa “manife-stazione” sta nel fatto che vienedisputata per tutto l’anno, con lapioggia o con il sole, con il caldoo con il freddo, senza interruzionealcuna, da solo due squadre (sem-pre le stesse) con tanto di classifi-ca e di vittoria finale al temine diogni stagione.Ma il calcio ed il calcio a 5, alla Te-vere Remo, vogliono dire anche sfi-de con gli altri circoli della Capi-tale; ed ecco quindi in programmapresso l’impianto dell’I.S.A., il Tor-neo del “Club dei Circoli Storici”,giunto alla sua terza edizione, chesi svolgerà a partire dal 20 Aprile,che vedrà impegnate, oltre ai “pa-droni di casa”, le rappresentativedel C.C. Aniene, del C.C. Lazio, delC.C. Roma, del T.C. Parioli, del C.T.Eur e del C.C. Tirrenia Todaro e, na-turalmente, sarà “aperto” a tutte lecategorie Assoluti, Over 40, Over50 ed Over 60.

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nneewwss ddaall CClluubb ddeeii CCiirrccoollii SSppoorrttiivvii SSttoorriiccii

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RRCCOOLLOOnews dal Club dei Circoli Sportivi Storici news dal Club dei Circoli Sportivi Storici

CIRCOLO CANOTTIERITIRRENIA TODARO

Buoni risultati dai regionaliA settembre nessuno avrebbescommesso su un inizio di stagio-ne così promettente. Invece il la-voro dei ragazzi con il "nuovo" co-ach Trivini ha già dato i suoi frut-ti: partecipando in 10 gare gli equi-paggi nerazzurri hanno conquista-to 6 ori e 3 argenti. Per non parla-

re poi delle medaglie arrivate dal-la sezione giovanile allenata daTenderini e Valentini, con gli otti-mi ori di singolisti e del quadruploallievi C. Nel frattempo è tornato il"profumo d'Azzurro" al Tirrenia,con la convocazione nella squadraNazionale di Flavio Franceschi, pri-ma nella squadra Under 23 e suc-cessivamente con la prima squadraSenior A. Adesso ci sarà attesa peril primo impegno nazionale a Pie-diluco, e li si potranno valutare ireali potenziali dei singoli equipag-gi. Se son rose...

EEUURR SSPPOORRTTIINNGG CCLLUUBB

Polvere di stelleIl cielo del Circolo giallo verde divia di Vigna Murata è stato attra-versato da una stella che caden-do ha lasciato alle sue spalle unascia di polvere d’oro! La simpati-ca e brava Lavinia Formica ha ag-guantato il titolo di CampionessaRegionale di Ginnastica artisticanella categoria L4, conquistandocos' la medaglia più prestigiosa.Un successo che si aggiunge ai ti-toli già messi in bacheca nel 2006

(categoria L1) e 2008 (L3). Anco-ra una volta dunque l'atleta dellEur Sporting Club ha dimostratotutta il suo talento e il suo carat-tere. “Siamo orgogliosi di averefra I nostri soci dei giovani cheportano dei risultati così impor-tanti – ha dichairato il presiden-te Bruno Albani – e spero che que-sto sia da esempio per tutti i ra-gazzi che si cimentano in discipli-ne così impegnative come la gin-nastica artistica”. Ora al circologialloverde si ci aspetta che altrisoci portino ancora la polvere d’O-ro al Club ricordando semprequanto sia difficile stare in equi-librio e non cadere dalla trave. La-vinia ci è riuscita.

TENNIS CLUB PARIOLI

U. 14 Femminile: Il Parioli è CampioneRegionaleIl 30 e 31 Marzo 2009 si è svoltopresso il Tennis Club Parioli il PoolFinale Regionale della categoriaUnder 14 Femminile. Nella prima giornata di gara so-no andate in scena le semifinali:l’accoppiamento ha opposto il Cir-colo Magistrati Corte dei Conti alCircolo Sportivo La Signoretta eil T.C. Parioli al Circolo Junior Te-cariba. Oltre a consentire l’accesso alla fi-nale per laurearsi campionesse, lavittoria nella semifinale garanti-va alle squadre finaliste l’oppor-tunità di misurarsi nel tabelloneNazionale. Finale per le padronedi casa del T.C. Parioli e le ragaz-ze del Circolo Magistrati Corte deiConti, che hanno sconfitto le ri-

spettive avversarie con il medesi-mo risultato di 2 a 0. Nella seconda ed ultima giornatadi gara, in una splendida giorna-ta di sole e davanti ad un pubbli-co caloroso, Adriana Lavoretti eGuendalina Jaccod hanno regala-to al sodalizio bianco verde l’en-nesimo titolo sconfiggendo rispet-tivamente Valentina Tommasi (6/0– 6/2) e Lavinia Tropiano (6/3 –6/4). Le ragazze guidate dal CapitanoRoberto Meneschincheri e da Vin-cenzo Colaguori si sono laureateCampionesse Regionali centrandola quarta vittoria su altrettanti in-contri disputati. Infatti, oltre alla “Corte dei Con-ti” e al “Junior Tecariba, eranostate sconfitte, sempre per 2 a 0,il C.T. Eur nei quarti e il Due Pon-ti negli ottavi. L’attesissimo appuntamento è orafissato per settembre, quandoAdriana e Guendalina si misure-ranno con le migliori ragazze ditutta Italia. Complimenti ed in bocca al lupo!Fabio Onnis

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FUTBOLCLUB

Nasce la Bike Sharing mania

In una domenica bagnata dal so-le il Futbolclub ha inaugurato ilnuovo servizio di Bike Sharing. Daaprile, infatti, grazie all’iniziativadel circolo e alla sponsorizzazio-ne di Flanella Grigia, tutti i socied i loro ospiti, hanno a disposi-zione ben sessanta biciclette aran-cioni, distribuite tra il Futbolclub,in via degli Olimpionici, ed il Fut-bol Campus in Via del Baiardo. Peruna passeggiata lungo la pista ci-clabile o un duro allenamento dicycling, le bike possono essere pre-se e riportate indifferentementenei due impianti.Dai campi invece, le prime sen-tenze per i tornei sociali. Ad ag-giudicarsi l’ambita Futbol Leaguedi calciotto, è stata la squadra delpresidente Urbani. Dopo un tor-neo disputato sempre in testa al-la classifica, la compagine bian-co nera ha alzato la coppa sug-gellando una stagione “perfetta”.Ultimo titolo di calciotto da as-segnare resta la Futbol Cup, chevedrà la sua fase conclusiva allametà di maggio, dando possibi-

lità a tutte le squadre in corsa didimostrare ancora il loro valore.Al team del capitano Impara, in-vece, la prima coppa di calcio aundici del Futbolclub. Nella fina-

le disputata al Futbol Campus, lasquadra condotta dal “portiere-capitano” ha trovato difficileostacolo nell’undici del capitanoAngelucci che, malgrado la buo-

na partita ha dovuto arrendersialla doppietta del bomber Davi-de Bianconi ed alla marcatura dipregio di Luigi Re.Carlo Maria Stigliano

TTUUTTTTIINNCCIIRRCCOOLLOORomatuttincircolo

news dai circoli sportivi news dai circoli sportivi news dai circoli sportivi

Romatuttincircolo

SANT’AGNESE TENNIS CLUBPer tutti i gusti Passata la Pasqua con tante uovadi cioccolato e colombe per i piùpiccoli (ma non solo...) al Sant’A-gnese Tennis Club ci ci prepara alrush finale prima dell’inizio dell’e-

state, che, come gli anni passati siprospetta entusiasmante: prevede-rà, infatti, i summer camps perbambini e tante altre attività pertutti i soci. Per i “malati di tennis”non mancheranno tornei, lezioniprivate, clinics con i nostri maestri,ecc.. Per tutti gli altri anche fitnesse aquagym, il tutto per mettersi informa prima dell'estate. Nel frat-tempo tutti i tornei sociali sonoentrati nel vivo: sia il tabellone ma-

schile che il tabellone femminile sistanno allineando alle semifinali. Ogni domenica pomeriggio, inve-ce, oltre alla tradizionale partita dicalcetto dei ragazzi, gli allievi del-la nostra scuola tennis si sfidanoin un vero e proprio torneo che sisvolge sia sui campi in terra che sulveloce, in modo da farli abituarealle diverse superfici. Quindi nonci rimane che dire “in bocca al lu-po” a tutti.

Ruolo difensorePiede preferito destroPezzo forte del repertoriocorsa…tanta corsa…troppa!!Al circolo la trovi al LunchTime e con gli Over 40 di calcio a 5!

Il socio del mese Diego Pedrini Detto “Dieguito”

Detto “Il principe con gli scarpini”Ruolo DifensorePiede preferito Destro Pezzo forte del repertorioSenso della posizioneAl circolo la trovi Ovunque,anche sulle nuove “bike orange”!Squadra del cuore Roma

Il socio del mese David Berardi

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CCOOLLOO TTUUTTTTIINNCCIInews dai circoli sportivi news dai circoli sportivi news dai circoli sportivi

T. C. GARDEN

Obiettivo 50.000$Una settimana prima degli Inter-nazionali del Foro Italico, il gran-de tennis sbarca al Tc Garden perla quattordicesima edizione delRoma Open Garden. Anche que-st'anno il challenger da 50.000$vanta moltissimi giocatori di livel-lo assoluto. Oltre ai francesi AdrianMannarino (n.135 del mondo) eOlivier Patience (n.130 e vincito-re dell'edizione 2005), all'argenti-no Brian Dabul (n.97 del mondo)e all'austriaco Daniel Koellerer(n.103), molto folta e agguerrita èla truppa italiana inserita nel ta-bellone principale. Primo fra tuttiFilippo Volandri, ex 25 del rankingmondiale, al ritorno sui campi checontano dopo la squalifica di tremesi inflittagli dal Tribunale spor-tivo (annullata recentemente dalTas). Già finalista al circolo di Viadelle Capannelle nel 2002, il livor-nese è stato fortemente voluto da

Ezio “Pancho”Di Matteo, Presiden-te del circolo ed ex n.22 della clas-sifica mondiale. Insieme a Filippo,altri due ex davismen come Da-

niele Bracciali e Alessio Di Maurotenteranno l'assalto alla vittoriafinale. Durante la manifestazioneè prevista anche una cerimonia in

onore del compianto Federico Luz-zi, il tennista toscano stroncato dauna leucemia fulminante lo scor-so ottobre.

Pancho Di Matteo,a destra e Francesco Selmi

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CASSIA ANTICASPORTING FITNESS

...All'aria apertaLa primavera ha risvegliato non so-lo la natura, ma anche tutti coloroche col freddo non volevano sentireneanche lontanamente la parola Fit-ness. Sarà un po’ per questo, un po’per prepararsi alla prova costume, unpo’ per il fatto che quelli del Cassiahanno deciso di anticipare l’estateesportando i propri corsi direttamen-te all’aperto, che il prato di via Taor-

mina non è mai stato così affollato ei corsi ne hanno risentito positiva-mente, compresa la tanto “temuta”Master Class, la lezione di fitness del-la durata di un'ora e mezzo. E tantoper non farsi mancare nulla, il circo-lo ha deciso di aprire presto la pisci-na, che sarà teatro di tante avveni-menti, fra tutte le lezioni di acquagym che si terranno all'ora di pran-zo. Per gli immancabili nostalgici in-fatti, la direzione avverte che la pi-scina scoperta aprirà presto i batten-ti e sarà anche questa teatro di lezio-ni: sia di acqua gym, che all’ora dipranzo si terranno all’aria aperta, siascenario dei centri estivi, che anchequest’anno saranno i veri protagoni-sti della nostra estate!!

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tuttincircolo

SSAALLAARRIIAASSPPOORRTT VVIILLLLAAGGEEAll’insegna del dragoneDomenica 5 Aprile il Salaria SportVillage ha ospitato il Campionato d’I-talia 5.000 mt. di Dragon Boat, per ilsecondo anno consecutivo. Alla pre-cedente edizione avevano partecipa-to 8 equipaggi giunti da tutta Italiache avevano gareggiato suddivisi nel-le categorie Senior e Master, crean-do un evento simpatico e folcloristi-co. In una domenica splendida di so-le e caldo primaverile, dalle 8,30 delmattino sono arrivati gli equipaggida tutta Italia, 7 equipaggi compostida circa 150 persone, con una quin-dicina di imbarcazioni. Le gare sonoiniziate alle 10, 30 e si sono protrat-te fin verso le 14,00. Nel frattempo,dalle 12,30, gli equipaggi che già ave-vano tagliato il traguardo hanno po-tuto rifocillarsi sul prato dell'area an-tistante l'hangar del canottaggio delSalaria Sport Village, dove era statoallestito un grande barbecue su cuisono state cucinate salsicce, carne ebruschette. Aperta ufficialmente, dun-que, la stagione del Dragon Boat Ita-liano e assegnati i primi titoli italia-ni del 2009; vittoriosi gli equipaggidei Comunali Firenze, nella catego-ria maschile "Open"; dei C.C Sabau-dia, guidati dal coach della Naziona-le, Vincenzo Juliano nel misto; dellaDragononda del Lago di Braccianonel Femminile. Bronzo alla MarinerLaghetto nella cat. "Open" e Argen-to femminile.Le origini di questa disciplina spor-tiva risalgono ad oltre 2000 anni faquando, come narra la leggenda, ilpoeta e statista cinese Qu Yuan si get-tò nel fiume Mi-Lo con un atto di-sperato per protestare contro le ves-sazioni cui veniva sottoposto il suopopolo dal governo di allora. I pesca-tori saputa la notizia si lanciaronocon grandi barche alla ricerca del cor-po di Qu Yuan sbattendo con forza

le acque con i remi per allontanare ipesci. Da allora e' nata una tradizio-ne che ricorda quel giorno e si cele-bra in tutto l'oriente il quinto giornodella quinta luna con Festival di Dra-gon Boat. Questa disciplina sportivaprevede gare su imbarcazioni stan-dard lunghe 12,66 metri e larghe 1,06metri con la testa e la coda a formadi dragone. Le imbarcazioni sono so-spinte da 20 atleti, al ritmo scanditodal tamburino, che usano pagaie dilunghezza compresa tra 1,05 m e 1,30m e larghe non più di 18 cm, mentreil timoniere a poppa dell'imbarcazio-ne tiene la direzione con un remolungo circa 3 metri. Quest’anno il Sa-laria Sport Village è sceso in campo,anzi in acqua, con un proprio equi-paggio, partecipando con i propri co-lori sociali. La stagione proseguiràcon i Campionati Italiani in program-ma a fine Giugno a Ravenna e congli Europei per club a Budapest a me-tà Luglio ed infine dei mondiali chesi svolgeranno a Praga nell'ultimoweek end di Agosto.

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Giugno• 1° raduno: 8 giugno - 12 giugno • 2° raduno: 15 giugno - 19 giugno• 3° raduno: 22 giugno - 26 giugno• 4° raduno: 30 giugno - 3 luglio

Agosto• 9° raduno: 3 agosto - 7 agosto

Settembre• 10° raduno: 31 agosto - 4 settembre• 11° raduno: 7 settembre - 11 settembre

Luglio• 5° raduno: 6 luglio - 10 luglio • 6° raduno: 13 luglio - 17 luglio• 7° raduno: 20 luglio - 24 luglio• 8° raduno: 27 luglio - 31 luglio

Calendario Raduni

8,45 - 10,15 attività sportive (calcio, nuoto, canottaggio, tennis, giochi sportivi)

10,15 - 10,45 merenda10,45 - 12,30 attività sportive (calcio, nuoto, canottaggio, tennis, giochi sportivi)

12,30 - 13,30 pranzo servito in locale climatizzato13,30 - 15,30 attività ludico sportive15,30 - 16,30 piscina libera16,30 - 17,00 termine attività e arrivederci

La giornata al Centro EstivoSalaria Sport Village

una nuova FANTASTICA ESTATE

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TTUUTTTTIINNCCIIRRCCRomatuttincircolo

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Romatuttincircolo

DUE PONTI SPORTING CLUB

Il Due ponti correCon la Maratona di Roma del 22marzo, si è concluso il Grande Slamdi Running del Due Ponti ideato daEmanuele e Pietro Tornaboni. Co-minciato con la Maratona di NewYork e proseguito con le due gare piùprestigiose della Capitale (la corsa diMiguel e la Mezza Maratona RomaOstia), il Grande Slam è terminatocon la Maratona che può vantareuno dei percorsi più belli del Mon-do, cui hanno preso parte non sologli otto più coriacei atleti rimasti acontendersi la vittoria finale, ma ungruppo di 25 maratoneti, per unapartecipazione massiccia per una ga-ra così impegnativa. Tra questi, unparticolare plauso va ai runners che,guidati dal trainer Sergio Cocozza,hanno affrontato per la prima voltauna Maratona: Luigi Brasili, EnricoPaesani, Alessandra Pizzi, BiancaTrionfi e Alessio Tuccini. Grande fe-sta per Roma, grande festa per il DuePonti: i sacrifici che caratterizzanola preparazione di una maratona,vengono compensati dalla soddisfa-zione e gratificazione che il raggiun-gimento dell’obiettivo porta. Non so-no, oltretutto, mancati i risultati im-portanti, come quelli di Luigia Lat-teri e Eleonora Checherita, 4° e 5°delle rispettive categorie, e di Roma-no Ramin Ghermezian, arrivato trai primi 100. Grazie a questo risulta-to Ramin ha ottenuto il primo postodel Grande Slam. Prima delle don-ne, la forte Eleonora Checherita, chequest’anno ha migliorato i tempi per-sonali su tutte le distanze percorse.Gli altri atleti che hanno percorso i115 km che servivano per completa-re il contest sono: Diego Cappetta,Mauro Todi, Stefano Atzeni, LuigiaLatteri, Emanuele Tornaboni, PaoloValenti.

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R.Y.C.C. SAVOIA

Trofeo Vele d'Epoca"“Una tradizione che si rinnova”. Co-sì il presidente del Circolo Savoia,Pippo Dalla Vecchia, ha presentato lasesta edizione delle “Vele d’epoca –trofeo Banca Aletti”. La manifesta-zione, che si disputerà nelle acque delGolfo di Napoli dal 24 al 28 giugno,è tra le più attese dell'estate. Si trat-ta di un evento di rilevanza nazio-nale (visto che le altre tappe si dis-putano in giro per l’Italia, dall’Argen-tario alla Sardegna n.d.r.) ma che maiera andato in scena nella città parte-nopea prima che il sodalizio bianco-blù si premurasse di ospitarlo. Le “Ve-le d’epoca” acquisiscono questo sta-tus in base, ovviamente, alla loro an-zianità di servizio. Si tratta, infatti,di barche costruire tra l’inizio del ‘900e la metà del secolo scorso, ovvia-mente restaurate nei minimi dettagli,anche con notevoli esborsi economi-

ci, da parte di appassionati velisti.Proprio in virtù delle differenti tipo-logie di scafi che saranno in gara, le“Vele d’epoca” verranno suddivise percategorie, anche se va sottolineatocome l’aspetto agonistico sia decisa-mente secondario in una manifesta-zione di questo genere. “Ringrazia-mo la Banca Aletti – continua il pre-sidente Dalla Vecchia – che ha deci-so di aiutarci nuovamente nell’alle-stimento di un evento che anche lo-gisticamente non è facile da organiz-zare. Per quattro giorni ospiteremo,infatti, nel nostro porticciolo imbar-cazioni provenienti dall’intero baci-no del Mediterraneo. Le Vele d’epo-ca sono ormai un rito del Maggio na-poletano”. Le circa 30 barche che par-teciperanno alle “Vele d’epoca” sfile-ranno in parata la domenica del (da-ta) Maggio dando vita ad un sugge-stivo spettacolo di colori che ogni an-no richiama tantissimi curiosi in viaCaracciolo.

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tuttincircolo

CIRCOLO NAUTICOPOSILLIPO

Vela: Giovani e vincentiGrande prestazione dei giovani veli-sti rossoverdi, allenati da Luigi Rago,nella seconda tappa del Trofeo dei TreMari, evento velico interregionale delcentro-sud giunto alla decima edizio-ne. Nelle acque antistanti il Castel Del-l'Ovo si sono sfidati oltre cento gio-vani timonieri, suddivisi in cadetti ejuniores, per un'età compresa tra i no-ve ed i quindici anni. I posillipini han-

no centrato ancora una volta il primoposto con Enrico Vannucci ma anchetutta una serie di importanti piazza-menti che testimoniano l’ottimo la-voro dei tecnici del Circolo. Infatti, gliatleti partenopei si sono distinti per ilquinto posto di Francesco Botti ed ilsesto di Luca Giamattei. Assente, in-vece, poichè convocata ad un radunotecnico nazionale della classe Opti-mist, Sara Scotto di Vettimo. Ora, larestante tappa si svolgerà a Marina diPulsano, in provincia di Taranto, il 9e 10 maggio.

Tennis: Pisanti guarda tutti dall’altoDopo una appassionante e combat-tuta finale durata ben 2 ore e 15 mi-nuti Francesco Pisanti si conferman.1 della classifica sociale del Circo-lo Posillipo superando il forte Seba-stiano Iuculano con il punteggio di6/2 3/6 7/6(4). La gara è stata moltotesa e combattuta con Iuculano cheha finito in preda ad una contrattu-ra alla mano e quindi impossibilita-to a stringere la racchetta ma chestoicamente ha cercato di resistere a

Pisanti. Dopo due games per Iucula-no, Pisanti infilava 7 games conse-cutivi chiudendo la prima frazione;nella seconda dal 3-3 Iuculano sem-bra scappare fino al 6/3 3-1 ma Pi-santi lo riprende e serve ben 3 volteper il match sul 6-5 prima di chiu-dere al tiebreak. Nella classifica so-ciale irrompe comunque Iuculano aln.6 mentre Pisanti consolida il suoprimato. Bel balzo in avanti di Ma-rotta che diventa il n.4 e di Corradoche entra nella top ten ai cui margi-ni c'è ora Varriale.

A.R.C. ANGELOTRAMONTANO

La scuola e l’imprenditoria campana sostengonolo sportQuando si incontrano le idee dei gio-vani imprenditori campani il risulta-to è sempre positivo e questa voltatutto a vantaggio dello sport. La scuo-la italiana è ben lontana dalla cultu-ra formativa d’oltre oceano, dove neicollege la cultura sportiva è in primafila nella formazione delle generazio-ni future. Il nostro “vecchio” iter for-mativo ha sempre punito il momen-to sportivo mortificandolo e compi-mendolo in spazi insufficienti, ma lecose stanno cambiando. L’Ente Mo-rale Associazione Regionale Cultura-le “Angelo Tramontano”, ha sede aridosso del Centro Ippico Montenuo-vo, con il quale ha messo in piedi unafattiva collaborazione. Il suo presi-dente è Magda Tramontano che di re-cente, in collaborazione con una nu-trita squadra di imprenditori campa-ni, ha presentato all’Hotel Mediterra-neo il progetto “Scuola - Sport - Tem-po Libero”. Nel gremito auditoriumerano presenti tra gli altri il Dott. Al-fredo Ponticelli, Assessore allo Sportdel Comune di Napoli e la Dott. Ma-ria Falbo, Assessore allo Sport dellaProvincia di Napoli. Nutrita anche larappresentanza dei media. Il program-ma del progetto, che nasce dall’unio-

ne del mondo della scuola con quel-lo dello sport, si ispira al classico“mens sana in corpore sano”, un’ideaantica, ma attuale. Lo scopo è quel-lo di realizzare una concreta azionedi promozione e sponsorizzazionedello sport e di diffusione dei suoi va-lori positivi, affinché la cultura spor-tiva diventi stile di vita, sin dall’etàscolare e continui per tutto l’arco del-la vita. Un’ideale che aiuti a combat-tere il malessere ed il disagio adole-scenziale, che conducono spesso a de-vianze. L’Istituto Nobel, gestito dal-l’A.R.C. “AngeloTramontano”, ha in-trapreso la nuova programmazionedelle lezioni scolastiche. In ottempe-ranza al progetto presentato, la set-timana scolastica è di cinque giornied il lunedì non sono previste, né in-terrogazioni, né compiti in classe.Questo consente agli allievi una se-rena partecipazione agli eventi spor-tivi, organizzati dalle Federazioni, peril fine settimana. Ad oggi il proget-to si è concretizzato in una folta equalificata partecipazione sportivadegli allievi che hanno scelto questainnovativa formula. Il binomio scuo-la-sport è completo in tutte le sue for-me. Per gli iscritti all’Istituto Nobel,infatti, se iscritti anche ad una Fede-razione Sportiva riconosciuta dal CO-NI, c’è la possibilità di usufruire diuna borsa di studio pari al 50% del-la quota di iscrizione al biennio, conun bonus pari al 10% della quota d’i-scrizione al triennio.

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CCOOLLOO TTUUTTTTIINNCCII

TENNIS CLUB NAPOLI

Tennis Napoli Cup: doppia vittoria di Cuevas

Tennis Napoli Cup - Trofeo VolvoSvezia Auto: l'uruguaiano PabloCuevas vince due volteBatte in finale il romeno Crivoi 6-1 6-3, poi torna in campo e vinceanche il torneo di doppio(nella foto il vincitore con a sini-stra Marco Funari di Volvo SveziaAuto e, a destra, Luca Serra., pre-sidente del TC Napoli). E’ stataun’autentica festa uruguaiana quel-la della Tennis Napoli Cup , il tor-neo internazionale del TC Napoli inVilla Comunale, con centomila dol-lari di montepremi e che assegnapunti mondiali per la classifica Atp.Pablo Cuevas, 23 anni nato a Con-cordia, nel giro di due ore ha vin-to sia il torneo di singolo sia quel-lo di doppio, collezionando in unasettimana nove vittorie consecuti-ve al torneo di Napoli. Cuevas habattuto in finale il romeno VictorCrivoi, 6-1 6-3, in poco più di un'o-ra di gioco. Partita senza storia, da-vanti a oltre mille spettatori sulcampo centrale "Carlo d'Avalos",con l'unico sussulto sul 6-1, 5-1 peril sudamericano, quando Crivoi hatentato una disperata ma inutile ri-monta. Cuevas, che durante il tor-neo ha avuto come tifoso speciale

il connazionale e calciatore del Na-poli Nicolas Amodio, ha riportatol'Uruguay nell'albo d'oro del Tor-neo di Napoli, trent'anni dopo lavittoria del connazionale Jose Da-miani (1979). Dopo la vittoria insingolo, Cuevas ha trionfato anchein doppio, in coppia con lo spagno-lo Marrero, sul duo composto daltedesco Moser e dal ceko Rosol. 6-4 6-3 il punteggio finale. L’urugua-gio ha confermato così di essere ungrande giocatore di doppio, dopola vittoria del Roland Garros nel2008 e l’arrivo alla posizione nu-mero 16 del mondo, conquistataquest'anno come record personale.In singolo, con i 90 punti del tor-neo di Napoli, Cuevas da domanisarà stabilmente nei primi centotennisti del mondo, lui che è già ilnumero 1 di Uruguay e che nel2008 è salito fino al n.88 dell'Atp."Bellissimo giocare qui a Napoli -ha detto Cuevas a fine gara -, contutti questi appassionati chmi hanno seguito e che mi hannoaiutato a vincere. Ringrazio tutti,soprattutto il mio amico fraternoAmodio che è stato sempre con me.Sono contento che oggi abbia vin-to il torneo e lui abbia finalmenteesordito nel campionato di serie Acon il Napoli. L'avversario era piùpericoloso di quello che il punteg-gio dice. Ho giocato davvero bene,per questo ho vinto. Adesso punto

ad arrivare il più lontano possibileagli Internazionali di Roma e al Ro-land Garros". Al termine del torneoil presidente del Tennis Club Napo-li ha ringraziato title sponsor emain sponsor per aver affiancato iltorneo, la mamma di Federico Luz-zi, Paola, per aver scelto Napoli perraccogliere fondi con le aste bene-fiche per la lotta contro la leuce-

mia, tutto lo staff organizzativo e i soci del club per aver contribuitoall'organizzazione del torneo che innove giorni di gare ha fatto registra-re oltre ventimila presenze. Il premioBluduemila, infine, al miglior tenni-sta italiano del torneo, è andato aFabio Fognini: per lui ha ritirato ilriconoscimento Angelo Chiaiese, di-rettore del torneo di Napoli.

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CIRCOLO RARI NANTESIl Cardinale Sepe in visita al circoloFesteggiamenti ed ospiti di presti-gio. Sempre viva l’attività del Cir-colo Rari Nantes del presidente Pao-lo Caccese, che è diventato ancheun punto di riferimento del by nightnapoletano da quando ha deciso diconcedere i suoi panoramici saloniper serate danzanti che stanno ri-scuotendo un crescente successo.Grandi festeggiamenti sono previ-

sti in particolare per il 21 maggio(anniversario della nascita del so-dalizio partenopeo) quando sono at-tesi al Circolo tantissimi invitati viptra i quali anche Pino Taglialatelae, soprattutto, Carlo Pedersoli, me-glio conosciuto come Bud Spencer,che della Rari Nantes è stato unnuotatore simbolo, tanto da averpartecipato alle Olimpiadi di Hel-sinki nel 1952. Nel mese di Aprilenon sono mancati neppure gli even-ti di carattere politico-teologico.L’associazione Napoli punto e a ca-

po ha scelto la location della RariNantes per un incontro con il can-didato alla Provincia del PDL, Lui-gi Cesaro mentre il Cardinale di Na-poli, Crescenzio Sepe, si è incontra-to a pranzo con l’ Ambasciatore del-la Cina in Italia, Sun Yuxi, propriopresso la Rari Nantes. Durante laconviviale colazione consumata sul-la terrazza del Circolo, l´arcivesco-vo ha illustrato a Sun Yuxi l’attivi-tà del "Centro diocesano per il dia-logo fra le religioni e le culture", ilCedirec.

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a cura di SPORTFORM

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CIRCOLO DEL REMO E DELLA VELA ITALIA

A lezione dai ‘prof’ De Angelis e BorgstromFrancesco de Angelis al Circolo delRemo e della Vela Italia per insegna-re match race ai giovanissimi. Tregiorni interamente dedicati alla spe-cialità di match race, insegnando aigiovanissimi atleti napoletani le tec-niche, la metodologia e i regolamen-ti dell’ormai nota specialità velicadella Coppa America. Organizzatadal Circolo del Remo e della VelaItalia la full immersion ha propostonomi eccellenti in veste di insegnan-ti: i velisti Francesco de Angelis eLars Borgstrom, come uomini diesperienza e Marco Mercuriali, giu-dice federale, per conoscere a fon-do regole e segreti della disciplina.“Con entusiasmo ho accettato que-sta proposta, l’idea di trasferire l’e-sperienza ai giovani è alla base del-la storia del nostro circolo – ha di-chiarato Francesco de Angelis -, an-che se ai miei tempi bisognava spia-re in silenzio i campioni, magari spe-rando in qualche loro indicazione.Nei casi più fortunati si usciva inbarca con loro, ma non si diceva unaparola”. L’intento della dirigenza delsodalizio rossoblu è stato quello dimettere a disposizione dei giovanitalenti emergenti tutta l’esperienza

necessaria per crescere agonistica-mente. Le regate di flotta, più diffu-se rispetto al match race, non con-sentono infatti la diffusione di que-ste tecniche di regata che, invece,sono il futuro della vela agonisticatanto è che nelle classi olimpiche, e

di conseguenza alle Olimpiadi, sa-ranno utilizzate per le fasi finali del-le regate. “Abbiamo voluto chiede-re uno sforzo ai nostri soci France-sco de Angelis e Lars Borgstrom –ha spiegato il vice presidente Pic-chio Milone – affinché potesseroconcedere la loro disponibilità edesperienza per insegnare ai nostriatleti i segreti di questa disciplina.Questa tre giorni è stata un primopasso di un percorso che, come Cir-colo Italia, porteremo avanti speran-do che anche altri sodalizi seguanoquesta strada, magari collaborandotutti insieme. L'augurio è che la fe-dervela regionale della nostra zona,la V, possa inserire in calendario re-gate di match race”. Insomma, purper pochi giorni, la Coppa Americasi è spostata nel golfo di Napoli.Mercuriali, già attore della sfida ita-liana di Azzurra prima e di Luna

Rossa poi, ha affiancato i due atle-ti del CRV Italia, autori della vitto-ria Luis Vuitton Cup ad Auckland2000, per fornire quanta più espe-rienza è possibile ai sei equipaggiche, per otto ore al giorno, hannoprovato, in acqua ed a terra, ad ap-prendere le tecniche del match ra-ce. Il campo di regata, preparato al-l’altezza del Castel Dell’Ovo, ha vi-sto disputare sfide tra ragazzi com-presi tra i 12 e 16 anni a bordo diimbarcazioni J22, mentre nel pre-stigioso salone dei trofei del Circo-lo del Remo e della Vela Italia, deAngelis e Borgstrom, coadiuvati daMarco Mercuriali, hanno impartitolezioni di teoria e regolamento.

Al via la Tre GolfiTorna anche quest’anno il fascinodella Tre Golfi. La 55esima edizio-ne della prestigiosa regata d’altura

Un’immagine della regata Tre Gofi

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(nata nel 1954) è organizzata, comedi consueto, dal Circolo del Remo edella Vela Italia e partirà dallo spa-zio d’acqua antistante il Castel del-l’Ovo allo scoccare della mezzanot-te di sabato 23 maggio. Quest’annola Tre Golfi prevede la partecipazio-

ne record di circa 100 imbarcazioni,divise nei raggruppamenti Big Boats,ORC e IRC. La kermesse sarà cele-brata sulle terrazze del Circolo Ita-lia, alla presenza di armatori ed equi-paggi, autorità cittadine e soci, conuna cena di gala che precede la tra-

dizionale partenza illuminata a gior-no dai fari delle fotoelettriche. Il per-corso della 55a Regata dei Tre Gol-fi, valida anche per il Trofeo d’Altu-ra del Mediterraneo, prevede di gi-rare una boa nelle acque antistantiSan Marco di Castellabate nel Gol-

fo di Salerno, poi il passaggio nelGolfo di Gaeta con periplo di Ven-totene e San Marco e infine il rien-tro nel Golfo di Napoli, con arrivo aCapri dopo circa 170 miglia di na-vigazione. L’arrivo delle imbarcazio-ni più veloci è previsto per la sera

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CIRCOLO CANOTTIERINAPOLIUnione vincenteSi rinnova anche quest'anno la part-nership tra il Circolo Canottieri Na-poli e l'equipaggio Carpisa Yama-may di Diego Testa, che è stato direcente imnpegnato ad Abu Dabinella terza tappa del campionatooffshore classe 3\6 litri del MiddleEast, denominato X-Cat Cham-pionship. È il secondo anno che l’e-quipaggio napoletano affronta que-sta sfida sotto i colori giallorossi delclub del Molosiglio, dopo i tanti suc-cessi nella classe 3\2 litri a livellonazionale ed internazionale. L’obiet-tivo di Testa è quello di fare espe-rienza e crescere ma già nelle pri-me due gare è arrivato un terzo po-

sto per il team partenopeo: “Stradafacendo cercheremo sempre di mi-gliorarci – spiega Diego Testa –, an-che se la concorrenza è fortissima.Per noi sarà importante sfruttare glierrori degli altri equipaggi per con-fermare quanto di buono fatto fi-nora. Ringrazio gli sponsor, che cre-dono nel nostro progetto nonostan-te corriamo in questa classe da so-lo due stagioni. Sia Carpisa che Ya-mamay ci sono vicini da anni maanche, e soprattutto, il presidentedel circolo Canottieri Napoli, Cur-zio Buonaiuto, che ci affianca perpoter gareggiare sempre al megliodelle nostre possibilità”. Dopo l'im-pegno di Dubai, l’imbarcazione gial-lorossa tornerà in Italia per esseremodificata in vista del mondiale che

quest’anno si disputerà a settembrea Nettuno. Intanto a maggio parti-rà il campionato italiano classe 3\2litri proprio da Napoli, con l’orga-nizzazione del circolo Canottieri, e

sarà quella l’occasione di vedere l’e-quipaggio Carpisa Yamamay com-petere per la vittoria nelle acque chel’anno scorso hanno già regalatol’oro europeo.

del 24, mentre l’intera flotta do-vrebbe giungere entro lunedì 25.Sulla linea di partenza ci sarannole barche più competitive del mo-mento, incluse quelle che prendo-no parte al Trofeo d’Altura del Me-diterraneo. “Per anzianità, la TreGolfi è una delle maggiori regatedel Mediterraneo – afferma il Pre-sidente del Circolo del Remo e del-la Vela Italia, Roberto Mottola diAmato – ed inoltre è un evento chesta ritornando prepotentemente adessere uno dei principali appunta-menti della stagione velica italia-na, nonostante il calendario delleregate sia sempre più folto. In par-ticolare, il momento della parten-za delle barche dal nostro portic-ciolo rappresenta un inconfondi-bile spettacolo di luci e colori cherisulta molto gradito al numerosopubblico che si raduna in via Ca-racciolo. Inoltre – chiosa il Presi-dente del C.R.V.Italia -, questa com-petizione apre una settimana di ap-puntamenti con il mare che prose-guirà a Capri dove, dal 27 al 30Maggio, si assegnerà anche il Cam-pionato Nazionale del Tirreno”. La Tre Gofi

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