sport di più: lo sport veronese a 360° (n.ro di maggio-giugno 2011)

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ANNO 3 - N. 11-maggio/giugno 2011 - Mensile - Copia gratuita. - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807 / 2008 Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% NE/VR www.sportdipiu.com speciale BEACH VOLLEY

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Sport di Più: lo sport veronese a 360° (n.ro di maggio-giugno 2011)

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sommario

L’editorialeLo Sport è Giovane

Speciale Sport Expo 2011

Speciale Sport ExpoRitorna la festa dello sport giovanile

Speciale Sport ExpoProgramma eventi

Speciale Sport ExpoSocietà e federazioni presenti

Speciale Sport ExpoMappa espositori 2011

Sport e scuolaLa Giornata mondiale dell’acqua

Sport e disabilitàLa Grande Sfida 2011

PilatesTrue Pilates Verona

Beach volleyIn spiaggia a Fumane

CalcioGalà del Chievo Verona

CalcioChampions League Areasport

Calcio e solidarietàTriangolare di Arbizzano

PanathlonFesta con Vittorio Adorni

RugbyCus Verona

Nuoto sincronizzatoSyncro ‘95

Spazio ai lettori

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SchermaVeronaScherma

Campioni di ieriEros Poli

PallamanoPallamano Dossobuono

Medicina dello sportIntervista a Giorgio Pasetto

PattinaggioIstruzioni per l’uso

BasketVerona Basket

BasketMagic Night 2011

ArrampicataKing Rock

Arti marzialiVovinam

Intervista a scuolaPaolo Vanoli: un futuro a tinte azzurre

MotociclismoLuca Gottardi

ParapendioYeti

SciEdelweiss

Sport estiviLo sport sotto l’ombrellone

PsicomotricitàL’alfabeto del corpo

Progetto sportVolare con i campioni

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cultura sport spettacoloa cura di Luigi Ballini

Anno 3 - Numero 11 - maggio/giugno 2011Mensile - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807 / 2008Spedizione in abbonamento postaleProprietario ed editore: Luigi Ballini, presidente e legale rappresentante della “Associazione La Scaligera”.

Sede:via Zenatello 4/a - [email protected]. 0039 045 917629Fax 0039 045 8303220

Direttore responsabileAlessandra Rutili

Direttore editorialeLuigi Ballini

CaporedattoreAlberto Cristani

RedazioneLuigi Ballini, Alberto Cristani, Alessandra Rutili, Mir-ko Ziviani, Luca Mazzara, Marco Hrabar, Francesca Castagna

Grafica e impaginazionea cura di LAM adv - Verona

StampaGrafiche Stella, Legnago (VR)

Per inviare notizie:[email protected]@sportdipiu.comoppure consulta il sito www.sportdipiu.com

Inserzioni pubblicitarieTel. +39 045 917629Fax +39 045 8303220

Hanno collaborato a questo numeroAndrea Etrari, Bruno Mostaffi, Elena Bazzoni, Giorgio Pasetto, Marco Trettene, Marina Soave, Monica Magnone, Nicola Tondini, Sofia De Pasqual

FotoArchivio sportdipiù, Foto Liborio Verona, Matteo Pian-castelli, Ufficio stampa Bernstein Verona, Ufficio stampa Gardacqua, Ufficio stampa Cus Verona, Renzo Udali, www.veronamania.com

Sport Comunicazione e Tempo LiberoADV

editoriale

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P er saperne di più occorre risalire ai Gio-chi Olimpici Antichi , attività ludiche e

religiose, che si svolgevano nella Grecia Anti-ca, ad Olimpia.Dal 776 a.C. fino al 393 d.C. i Greci si fer-mavano per alcuni giorni abbandonando ogni ostilità celebrando con giochi e festeggiamenti Zeus, re degli dèi .Ciò avveniva ogni quattro anni ad Olimpia. Con l’avvento dell’era romana, i giochi per-sero di interesse e poi sospesi. Subentrarono altre forme di gioco e di divertimento fino alla ripresa dei Giochi Moderni datati 1894 per iniziativa del barone Pierre De Coubertain che promuove l’ unità dei popoli attraverso lo Sport. Gioco e Sport , sia esso praticato da normodo-tati sia da diversamente abili . Infatti oggi parallelamente ai Giochi Olimpici tradizionali si disputano anche le Paralimpiadi. Anche se queste manifestazioni abbiano as-sunto una veste più di “grande spettacolo”, rimangono comunque sempre saldi i principi di “sana e robusta costituzione” tra i popoli .

La lungimiranza Decoubertiana e la storia Greca hanno creato un coinvolgente vortice be-nefico sullo sport e sulle genti di tutto il mondo.Questi “esempi” fanno parte ormai della quo-tidianità anche se qualcuno si ostina ancor oggi a sottovalutarli . I loro valori trasmet-tono una incomparabile ricchezza per la for-mazione e la crescita delle nuove generazioni.A riprova della tanta “voglia di sport” , c’è una forte propulsione, pur con mille difficoltà e carenza di impianti sportivi, a disputare i Giochi di Quartiere .E nei prossimi giorni tutti in fiera per Sport Expo l’ appuntamento ideale per lo sport e per tutta la nostra giovenù .Per questo e per tanti altri buoni motivi, lo Sport non invecchierà mai .Il Gioco e lo Sport fanno parte della nostra società e nulla potrà impedire che si collochi al pari di qualsiasi altra attività professionale o lavorativa . Un’ evoluzione inarrestabile !

Sempre che i nostri lettori ci diano il loro con-senso.

Lo Sport è GiovaneVivere e Praticare lo Sport conoscendo un po’ di storia !

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Sport Expo nasce nel 2007 per merito di Stefano Bian-chini, presidente della FIPAV VERONA nonché ideatore e coordinatore della manifestazione che ha luogo pres-so la Fiera di Verona. L’evento ha come target bambini dai 6 ai 14 anni e si presenta come una rassegna di discipline sportive tramite la partecipazione di diverse Federazioni e Società che ogni anno accorrono sempre più numerose.Il Comune di Verona ha creduto sin dall’esordio nel pro-getto come prezioso strumento per comunicare l’impor-tanza che lo sport riveste nell’educazione e nella forma-zione dei più giovani. A partire dalla terza edizione di Sport Expo, l’Assessore allo Sport Federico Sboarina ed il Dirigente allo Sport del Comune di Verona Sandro Vaz-zoler, si sono infatti impegnati in prima persona nell’or-ganizzazione di questa manifestazione ed hanno attiva-mente contribuito al successo dell’evento. L’appoggio e l’interesse dimostrati dal Comune di Verona sono un elemento imprescindibile di questa Festa dello Sport. Fondamentale anche il supporto della Regione Veneto e della Provincia di Verona. Importante per la buona ri-uscita di Sport Expo è anche la collaborazione con la Fiera di Verona che per quattro anni è stata la “casa” di questa manifestazione. Le caratteristiche della struttu-ra e l’interesse dimostrato dagli organi dirigenti hanno fatto sì che la Fiera fosse il luogo ideale ad ospitare l’evento, una marcia in più che ha indubbiamente giova-to a Sport Expo. La regia della macchina organizzativa di Sport Expo è affidata a DNA Sport Consulting, che da quattro anni sta portando avanti questo progetto e ad ogni edizione ha saputo coinvolgere nuovi sostenito-ri ed attirare sempre più partecipanti. Sport Expo 2011 sarà il terzo anno consecutivo che avrà come Presenter Partner LIDL, azienda leader nel settore della grande distribuzione.La prima edizione dell’evento ha visto il coinvolgimento di 9.000 bambini che si sono destreggiati tra una de-cina di sport con tornei ed esibizioni. Un buon esordio per la kermesse sportiva veronese, che fin dall’inizio si è proposta di valorizzare il binomio sport e giovani al fine di promuovere la pratica sportiva in quanto ottimo strumento di formazione e palestra di vita per tutti i ra-gazzi. Sulla base dell’esperienza maturata, le edizioni successive della manifestazione hanno riproposto l’ini-ziativa colmando le inevitabili lacune del primo anno e

Sport Expo 2011: ritorna la festadello sport giovaniledello sport giovaniledello sport giovaniledello sport giovaniledello sport giovanile

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portando tante novità. Il succes-so dell’evento è sotto gli occhi di tutti: più di 15.000 ragazzi si sono lanciati tra ben 15 disci-pline sportive diverse nel 2008, passando a 27.000 con circa 30 discipline nell’edizione successi-va, la terza, e arrivando lo scorso anno a quota 32.000 ragazzi con ben 40 sport presenti. Nell’edizio-ne 2011 si punta ai 40.000 ragazzi.In questa fiera del divertimento le Federazioni offrono ai ragazzi un programma di attività molto inte-ressante mentre altre si muovono allestendo “villaggi” e preparando giochi a tema in funzione dei piccoli atleti. Tanti sono gli sport che hanno animano in questi anni Sport Expo, tra cui la pallavolo, il calcio, il basket, il rugby ed il football americano con un programma ricco ed avvincente fatto di partite, prove, dimostrazioni e filmati. Il Chievo, l’Hellas, il calcio femminile Bardolino hanno portato il mondo del calcio all’evento attraver-so tornei, villaggi e giochi. La Fede-razione Pallacanestro è stata presente con tante attività in programma per i piccoli ospiti, tra cui avvincenti tornei 3 vs 3. Grandi protagonisti anche il ci-clismo, la scherma, il tennis, il pugilato e l’atletica leggera. Il programma dell’evento si articola in due giornate, sabato e domenica, scandite da molteplici appuntamenti, come entusiasmanti percorsi per i pic-coli ciclisti nell’area esterna, campionati regionali, tornei e esibizioni. Sport Expo ospita anche discipline di nicchia, ma non per questo meno interessanti, quali il tiro a volo, il bridge, la canoa kayak, la danza sportiva, lo sci nautico, il tiro con l’arco, il paracadutismo, la vela con l’esposizione di affascinanti imbarcazioni, l’arrampicata, l’hockey, il Kendo e molti altri ancora. Grazie ad una piscina presenti anche attività su-bacque e pesca sportiva. Nell’ultima edizione la grande novità è stata rappresentata dalla suddivisione in 8 aree tematiche che permette di raggruppare le attività sportive in base alle loro principali caratteristiche.La manifestazione ha avuto nel corso delle diverse edizioni anche illustri ospiti d’onore del mondo dello sport. Tanti i volti noti tran-sitati da Sport Expo: la squadra al completo del Chievo Verona, l’Olimpionico Wilfred Bungei, oro negli 800m a Pechino 2008, ospiti d’eccezione anche i Sonohra, vincitori dell’edizione 2008 di Sanremo Giovani, gruppo composto da due fratelli veronesi che hanno raggiunto il successo grazie al loro talento. Altri sportivi di spessore sono stati ospiti: il CT della nazionale femminile di Volley Mas-simo Barbolini, il bronzo olimpico nella spada Diego Confalonieri, Alessandra Galiotto, finalista a Pechino nella canoa Kayak, Luca Pizzini, talento veronese del nuoto e Chiara Simionato, pattinaggio di velocità su ghiaccio. In rappresentanza del Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle gli atleti Cristiano Andrei, Andrea Giaconi, Stefano Anceschi, Roberto Di Donna e Francesco Bruno e gli sciatori Christian Deville e Stefano Gross, testimonial positivi per i piccoli atleti che iniziano ad approcciarsi allo sport.L’appuntamento con la quinta edizione di Sport Expo è per sabato 28 e domenica 29 maggio, presso la Fiera di Verona, per una due giorni di sport e divertimento assieme ai ragazzi e alle loro famiglie.Sport Expo intende continuare la sua missione di divulgazione dello sport fra i giovanissimi, consentendo loro di cimentarsi nelle più svariate discipline sportive, sia quelle popolari che quelle più di nicchia. Il coinvolgimento delle istituzioni, degli enti di promozione sportiva, delle federazioni e delle scuole continua ad essere l’ingrediente fondamentale del successo di questo evento. Sport Expo sta diventando sempre più una positiva realtà nazionale e nell’edizione 2011 la manifestazione sarà patrocinata dal Ministero della Gioventù, un importante attestato del valore acquisito nel tempo da Sport Expo, la festa dello sport per ragazzi.

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BASKETVILLE

Sabato 28 Maggio

- Dalle ore 09.00 Fasi Finali torneo 4c4 “Don MIilani” con la FIP, progetto “la palla in cartella” con AICS.- Dalle ore 14.00 torneo di minibasket con il CSI, Festa/Finali Regionali Categoria Esordienti Maschile e Femminile “Stile Jamboree” con la FIP

Domenica 29 Maggio

- Dalle ore 09.00 Festa regionale Minibasket categoria Aquilotti con torneo di 3c3 con la FIP, “2° Torneo API-D” - torneo di basket femminile U12 con

AICS.

VOLLEYLAND

Sabato 28 Maggio

- Dalle ore 8.30 torneo Provinciale per le scuole Medie della FIPAV- Dalle ore 15.00 Festa Provinciale minivolley, percorsi motori (6-8 anni), giochi su campetto per U10 della FIPAV

Domenica 29 Maggio

- Dalle ore 09.00 attività di minivolley, gare per U11 con 50 squadre, finali provinciali U12, attività nei percorsi ludico motorie (6-8 anni) della FIPAV

SOCCERFIELD

Sabato 28 Maggio

- Dalle ore 09.00 Esposizione delle figurine delle stagioni dell’Hellas Verona, esibizioni di Subbuteo e percorso ad ostacoli con il pallone con i campioni dell’Hellas 84/85. Zona progetto “a scuola di Hellas” con il Coordinamento Calcio Club Hellas Verona- Dalle ore 14.00 torneo a squadre settore giovanile con l’Hellas Verona

Domenica 29 Maggio

- Dalle ore 09.00 Esposizione delle figurine delle stagioni dell’Hellas Verona, esibizioni di Subbuteo e percorso ad ostacoli con il pallone con i campioni dell’Hellas 84/85. Zona progetto “a scuola di Hellas” con il Coordinamento Calcio Club Hellas Verona- Dalle ore 14.00 torneo a squadre settore giovanile con l’Hellas Verona

TEAM SPORTS VILLAGE

Sabato 28 Maggio

Football Americano - Dalle ore 09.00 dimostrazioni di flag football e di tackel football con Ame-rican Football Verona ASD (Redskins).

Pallamano- Dalle ore 09.00 Torneo giovanile con FIGH - Pallamano Olimpica Dosso-buono.

Hockey su prato- Dalle ore 09.00 prove e dimostrazioni, dalle ore 15.00 Giochi Studente-schi con Federazione Italiana Hockey - Hockey Villafranca.

Bike Polo- Dalle ore 09.00 dimostrazione pratica

Sport su ghiaccio- Dalle ore 09.00 promozione degli sport del ghiaccio nella provincia di Verona: Hokey (società Falchi Bosco Chiesanuova) e Pattinaggio artistico (Ice club Lessinia e Glaces Verona)

Cheerleading- Dalle ore 10.00 esibizione cheers e lezioni prova con la Federazione Italiana Cheerleading

Domenica 29 Maggio

Football Americano - Dalle ore 09.00 dimostrazioni di tackel football con American Football Verona ASD (Redskins).

Pallamano- Dalle ore 09.00 Torneo giovanile con FIGH - Pallamano Olimpica Dosso-buono.

Hockey su prato- Dalle ore 09.00 Giochi Studenteschi con Federazione Italiana Hockey - Hockey Villafranca.

Bike Polo- Dalle ore 09.00 dimostrazione pratica, dalle ore 14.00 torneo con atleti provenienti da altre città

Sport su ghiaccio- Dalle ore 09.00 Promozione degli sport del ghiaccio nella provincia di Verona: Hokey (società Falchi Bosco Chiesanuova) e Pattinaggio artistico (Ice club Lessinia e Glaces Verona)

Cheerleading- Dalle ore 10.00 esibizione di squadre professioniste e lezioni prova con la Federazione Italiana Cheerleading

TRACK AND FIELD

Sabato 28 Maggio

Orientiring- Dalle ore 09.00 attività di promozione di gare e della società con Alta Badia Orientiring

Marcia- Dalle ore 09.00 attività di promozione con il Gruppo marciatori Ca di Cozzi

Atletica- Dalle ore 09.00 attività di promozione e di prova con la FIDAL – Atletica Insieme

Domenica 29 Maggio

Orientiring- Dalle ore 09.00 attività di promozione di gare e della socità con Alta Badia Orientiring

Marcia- Dalle ore 09.00 attività di promozione con il Gruppo marciatori Ca di Cozzi

Atletica- Dalle ore 09.00 attività di promozione e di prova con la FIDAL – Atletica Insieme

Programma attività Sport Expo 2011

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INDIVIDUAL CHALLENGE

Sabato 28 Maggio

Danza- Dalle ore 09.00 ballo e danza sportiva della Federazione Italiana di Danza- Dalle ore 09.00 lezione aperta di danza e dimostrazione con Viasac-chiundici ASDC

Scherma- Dalle ore 09.00 dimostrazioni e gare di fine corso con la Federazione Italiana Scherma

Massaggi- Dalle ore 09.00 trattamenti shiatsu gratuiti offerti dalla Scuola Professio-nale Operatori e Insegnanti Shiatsu

Go-Kart- Dalle ore 09.00 Esposizione di Go-Kart e Formula e moto con la Lupa Karting Club UISP

Sport Alpini- Dalle ore 09.00 esposizione material con il Club Alpino Edelweiss- Dalle ore 09.00 presentazione delle attività di nordic walking e ciaspola-te con la asd Emozioni in Movimento

Arti marziali- Dalle ore 09.00 prove ed esibizioni con l’Olimpic taekwondo Verona- Dalle ore 10.00 percorsi educativo-motori, dimostrazioni e prove con l’ Accademia Kung Fu Tradizionale Shier Li- Dalle ore 14.00 prove di karate ed eventuali esami di fine anno con la Fedka

Ginnastica Artistica- Dalle ore 15.00 esibizioni ed esami di fine anno di ginnastica artistica e ritmica maschile e femminile con FIG Bentegodi- Dalle ore 15.00 esibizione a corpo libero e con piccoli attrezzi con la società il Nastro

Domenica 29 Maggio

Danza- Dalle ore 09.00 ballo e danza sportiva della Federazione Italiana di Danza- Dalle ore 09.00 lezione aperta di danza e dimostrazione con maestri e corpi di ballo con Viasacchiundici ASDC

Scherma- Dalle ore 09.00 dimostrazioni e gare di fine corso con la Federazione Italiana Scherma

Massaggi- Dalle ore 09.00 trattamenti shiatsu gratuiti offerti dalla Scuola Professio-nale Operatori e Insegnanti Shiatsu

Pattinaggio- Dalle ore 09.00 esibizione e gare Freestyle, Rollercross e Speed Slalom con il club Rollermania

Go-Kart- Dalle ore 09.00 Esposizione di Go-Kart e Formula e moto con la Lupa Karting Club UISP

Sport Alpini- Dalle ore 09.00 esposizione material con il Club Alpino Edelweiss- Dalle ore 09.00 presentazione delle attività di nordic walking e ciaspola-te con la asd Emozioni in Movimento

Arti marziali- Dalle ore 09.00 dimostrazioni ed esibizioni con l’Olimpic taekwondo Verona- Dalle ore 10.00 percorsi educativo-motori, dimostrazioni e prove con l’ Accademia Kung Fu Tradizionale Shier Li- Dalle ore 14.00 prove di karate e presentazioni azzurrini della FEKDA

Ginnastica Artistica- Dalle ore 15.00 esibizioni ed esami di fine anno di ginnastica artistica e ritmica maschile e femminile con FIG Bentegodi- Dalle ore 15.00 esibizione a corpo libero e con piccoli attrezzi con la società il Nastro

OUTDOORSPORTS

Sabato 28 Maggio

Ciclismo- Dalle ore 09.00 nell’ area interna esibizioni su percorsi ciclistici, BMX e MTB con la Federazione Ciclista Italiana sez. Verona- Dalle ore 09.00 dimostrazioni su un percorso con moto e bici da trial con M.C. Trial Scaligero – Verona- Dalle ore 15.00 nell’area esterna gara Primi Sprint su 150m categoria Giovanissimi- Dalle ore 16.00 nell’area interna spettacolo di biketrial con Alberto Lima-tore

Domenica 29 Maggio

Ciclismo- Dalle ore 09.00 esibizioni e gare su percorsi ciclistici, BMX e MTB con la Federazione Ciclista Italiana sez. Verona- Dalle ore 09.00 ogni 60 min. dimostrazioni su un percorso con moto e bici da trial con M.C. Trial Scaligero – Verona

AQUAZONE

Sabato 28 Maggio

Sub- Dalle ore 09.00 prove, dimostrazioni ed esposizione di attrezzature su-bacquee con la Federazione Italiana Attività Subacquee- Dalle ore 10.00 dimostrazioni e prove delle attività proposte dall’Associa-zione Sub Verona

Windsurf- Dalle ore 09.00 esibizione di windskate ed esposizione materiale da parte dell Garda Dimension

Nuoto- Dalle ore 09.00 incontri con atleti di nuoto e pallanuoto, dalle ore 14.00 gare di nuoto e pallanuoto con la Fondazione Bentegodi sez. Nuoto

Sci Nautico- Dalle ore 09.00 esposizione e dimostrazioni da parte della Federazione Italiana Sci Nautico

CONVEGNI

Sabato 28 Maggio

- Dalle 09.30-12.30 e dalle 14.00-17.00 Clinic Regionale Minibasket - Dalle ore 10.00 convegno sull’obesità nella Giornata Nazionale Contro l’Obesità Infantile promosso dall’Università di Verona

Domenica 29 Maggio

- Dalle ore 09.30 Clinic allenatori Minivolley a cura di FIPAV Verona

Info: sportexpoverona.it

Programma attività Sport Expo 2011

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Elenco delle società e delle Federazioni di Sport Expo 2011

• Pallavolo – FIPAV Verona• Pallacanestro – FIP Verona• Calcio – Hellas Verona • Coordinamento Calcio Club• Nuoto – FIN Fondazione Bentegodi sez. Nuoto• Ciclismo – FCI Verona • Bike Polo • M.C. Trial Scaligero – Verona• Atletica – Fidal Atletica Insieme • Gruppo Marciatori Ca di Cozzi• Scherma – FIS Verona• Ginnastica – FIG Fondazione Bentegodi • Il Nastro• Pallamano – FIGH Pallamano Olimpica Dossobuono• Football Americano – Redskins asd• Hockey Prato – FIH Hockey Villafranca• Pattinaggio – FIHP Rollermania• Sport Ghiaccio – FISG Comitato Veneto • Falchi Hockey Bosco Chiesanuova • Ice Club Lessinia • Glacies Verona• Arti Marziali – FITA Olimpic Taekwondo Verona • FEKDA asd Azoto Company • Accademia Kung Fu Tradizionale Shier Li• Cheerleading – FICAD Comitato Regione Veneto• Danza Sportiva – Club Amatori Ballo dilettanti “4 Salti” • Viasacchiundici asd• Sub – FIAS Verona • Asso. Sub Verona asd• Sci Nautico – FISN Veneto• AICS Verona• CSI Verona• UISP – Lupa Karting Club• Sci Alpino – Club Alpino Edelweiss• Windsurf – Garda Dimension• Ciaspole – Emozioni in Movimento asd• Massaggi – Scuola Professionale Operatori e Insegnanti Shiatsu aps• Associazione Benefica - P63 SINDROME E.E.C INTER-NATIONAL NET WORK WORD COMMUNICATION ONLUS malattie rare • Associazione Italiana Sclerosi Multipla

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Il Gardaland Sea Life Aquariumfesteggiata la Giornata Mondiale dell’Acqua con i piccoli studenti

sport & scuola

IIn occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 mar-zo 2011, Gardaland SEA LIFE Aquarium si è trasformato in un palcoscenico d’eccezione, ospitando la premiazione delle

due classi vincitrici del progetto “In Acqua per crescere”, un’ iniziativa finalizzata alla proposta di attività ludico-motorie in am-biente acquatico per gli alunni diversamente abili e per le loro classi, promosso dall’Ufficio Territoriale di Verona, in collabora-zione con l’Assessorato allo Sport del Comune di Verona e con Gardaland Sea Life Aquarium.

All’evento hanno preso parte anche Federico Sboarina e Sandro Vazzoler, rispettivamente Assessore allo Sport e all’Ecologia e Dirigente dell’Ufficio Sport del Comune di Verona, Danilo Santi, Direttore Parchi Gardaland e Monica Magnone, Coordinatrice dell’Ufficio Scolastico territoriale, i quali hanno ribadito l’impor-tanza del progetto per i ragazzi e per il loro processo di crescita personale.

“L’acqua – ha sottolineato l’Assessore Federico Sboarina – è un bene sempre più prezioso, del quale a volte non abbiamo ri-spetto. Oggi, oltre premiare i vincitori del progetto-concorso che l’Ufficio Scolastico territoriale ha sviluppato in modo egregio, e al quale l’amministrazione comunale di Verona ha partecipato attivamente, si festeggia la Giornata Mondiale dell’Acqua. Per questo motivo invito soprattutto i più giovani a rispettare e ad utilizzare l’acqua nel migliore dei modi. L’acqua è uno dei beni più preziosi, il vero oro dei nostri giorni. Sta a noi, con una serie di comportamenti vitruosi, fare in modo che questa risorsa non venga sprecata”.

Il Dirigente dell’Ufficio Sport di Verona Sandro Vazzoler ha inol-tre colto l’occasione per invitare i presenti a Sport Expo, la ma-nifestazione che si terrà il 28 e 29 maggio presso i padiglioni della Fiera di Verona, una vera e propria festa dello sport dove i bambini potranno sperimentare e provare le numerosissime di-scipline sportive.

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Il Gardaland Sea Life Aquariumfesteggiata la Giornata Mondiale dell’Acqua con i piccoli studenti

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Le due classi proclamate vincitrici sono: la 2 C della scuola se-condaria di 1° grado “M. Mazza” e la 4 A della scuola primaria “A. Messedaglia”. L’iniziativa ha coinvolto 11 istituti comprensivi del Comune di Verona (scuole primarie e secondarie di primo grado), per un totale di 350 alunni che sono stati chiamati a produrre elaborati grafici, narrativi e multimediali, scaturiti dalle emozioni personali che ognuno di loro ha potuto vivere grazie all’esperienza in acqua. I lavori sono stati esaminati da una com-missione ad hoc che ha proclamato la vittoria dei due lavori più belli: un pozzo di cartongesso decorato con numerose frasi tratte da poesie e citazioni famose sull’acqua e un tabellone gigante arricchito da autoritratti che rappresentano i ragazzi e i loro tutor durante i momenti in piscina e rappresentazioni del ciclo dell’ac-qua e della sua molecola.

Gardaland SEA LIFE Aquarium ha voluto non solo offrire una cor-nice speciale per la premiazione, ma anche vivere con i ragazzi una giornata così importante come il “World Water Day”, in onore di un bene preziosissimo, ovvero l’acqua, che la natura ci ha do-nato e che siamo chiamati a custodire con cura, preservandolo da ogni forma di spreco e valorizzandone l’importantissimo ruolo che essa assume nella quotidianità di ogni individuo.

Continua così l’impegno di Gardaland SEA LIFE Aquarium in un percorso che, insieme ai circoli didattici, cerca di responsabi-lizzare i ragazzi al rispetto della natura e di tutti i mondi che ci circondano maturando sempre più l’idea che il futuro del nostro ambiente dipende solo da noi e da tutto ciò che facciamo per migliorarlo, a partire dalla tenera età.

Monica Magnone

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Maggio e giugno 2011

La sedicesima edizione dell’evento organizzato dal CSI di Verona, con il patrocinio del Comune, regala alla comunità momenti di allegria e divertimento. Slogan dell’edizione 2011: “Io Desidero!”

Torna a Verona, per il 16° anno consecutivo, “La Grande Sfida” manifestazione internazionale di cultura, sport, arti e dialogo organizzata dal Centro Sportivo Italiano

veronese. Con questo evento - che si svilupperà nei mesi di maggio e giugno - il CSI di Verona vuole rendere partecipe e protagonista il mondo della disabilità, facendolo di fatto in-teragire realtà associative, culturali, educative, istituzionali, amministrative, religiose, economiche, formali ed informali, stabilendo relazioni di conoscenza, di stima e di reciprocità.“In questi anni – spiega il responsabile del progetto Ro-berto Nicolis - abbiamo conosciuto centinaia di realtà associative, cercando, in maniera certamente perfet-tibile, di allargare la partecipazione di tutti metten-do in luce il lavoro e il talento di ogni realtà coinvolta.Occorre conoscere, incontrare, liberare, abilitare le energie di tutti non limitarsi a ri-abilitare qualcuno. Per fare questo c’è bisogno di investire risorse nella prevenzione primaria, che non si riferisce, in questo caso alla ricerca sulle possi-bili cause della disabilità ma alla promozione di una cultura che ci abiliti tutti ad essere occasione d’incontro per l’altro.

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sport & disabilità

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sport & disabilitàMaggio e giugno 2011

Fino a qualche anno fa portare i ragazzi in piazza, in di-scoteca, a teatro, al cinema, in chiesa costituiva una frontiera, che assieme ad altri abbiamo contribuito a var-frontiera, che assieme ad altri abbiamo contribuito a var-frontiera, che assieme ad altri abbiamo contribuito a varcare. Oggi le persone con disabilità vogliono esercitare il loro diritto a partecipare, suggerendoci il modo per pas-sare da una società per tutti ad una società con tutti!”.Nell’edizione 2010 il focus della Grande Sfida è sta-to quello di mettere in rilievo come ciascuno di noi non possa fare a meno della presenza dell’altro.Nell’edizione 2011, con lo slogan “Io Desidero..!” gli organiz-zatori vogliono porre in evidenza il diritto di ciascuna perso-na di desiderare, di aspirare alla propria piena realizzazione.Spesso le persone con disabilità sono considerate come portatrici di bisogni riabilitativi, formativi, assistenziali…), trascurando che esse, come ciascuna persona sono por-trascurando che esse, come ciascuna persona sono por-trascurando che esse, come ciascuna persona sono portatrici di desideri di aspirazioni di speranze.La Grande Sfida - nata nel 1996, all’inter-La Grande Sfida - nata nel 1996, all’inter-La Grande Sfida - nata nel 1996, all’interno del progetto “Handicap e Sport” - è dive-nuta in questi anni un’importante ed originalemomento di incontro nazionale con chi opera a vari livelli

(formali ed informali), promuovendo l’autonomia e la qualità della vita delle persone diversamente abili nei contesti di vita.La manifestazione ha ottenuto dal 2003 l’alto patrocinio del Mi-nistero degli affari sociali, per il suo valore di carattere nazionale.L’edizione 2010 ha visto coinvolte solo a Verona più di 800 persone diversamente abili dall’Italia e da 5 na-zioni europee (Francia, Romania, Germania, Austria.La grande sfida 16 ha 4 obiettivi:- momento di incon-tro-confronto culturale con le diverse realtà italiane operanti nel mondo dell’handicap e dello sport, del-la cultura, dell’arte, dello spettacolo, della formazione.- occasione di incontro con la comunità attraverso il te-atro, il cinema, l’arte il convegno e le attività di sport e gioco in piazza, a fianco di artisti e sportivi famosi. Il coinvolgimento e mobilitazione di Regio-ne, Comuni, Scuola, Università, Provincia, Chie-sa) e informali (volontari, associazioni, studen-ti, genitori, ragazzi..), per costruire insieme la festa- occasione di festa, a livello internazionale, che la città di Verona organizza, per promuove-re con le altre Regioni “una cultura di fraternità”

Info: www.csiverona.it

Alberto Cristani

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beach volley

A Fumane tutti scendono in… spiaggia

Presso il centro sportivo Cementirossi

Un campo di sabbia e tanta voglia di divertirsi. Ecco uno dei segreti del successo del Fumane Beach, immerso tra le colline della Valpolicella

I l Fumane Beach nasce da un’idea diversa di sport e aggregazione diverso nella nostra zona e tipico delle note località balneari e turisti-che. L’importante lavoro svolto nel 2010 ha portato alla creazione di

una struttura su sabbia permanente dove è possibile praticare beach soccer , tennis, volley .Durante la stagione scorsa sono stati organizzati 6 tornei diurni e serali di beach volley , 3 di soccer (dei quali 2 di soccer mix che ha riscontrato grande successo) e 1 di touch rugby su sabbia.Sono stati svolti inoltre corsi di beach volley pomeridiani e serali tenuti dagli istruttori qualificati di VBV (Verona Beach Volley).Grande successo ha riscontrato soccer mix ovvero beach soccer 5 con-tro 5 con la presenza di minimo 2 donne in campo con l’obbligo di segna-re il gol esclusivamente per le donne.Minimo comun denominatore di tutti gli eventi Fumane Beach è il puro divertimento con grande fair play da parte delle squadre.Tutti i tornei svolti sono stati arbitrati da componenti delle squadre stesse. Le giornate sono sempre accompagnate da musica e animazione, in un contesto amichevole e di puro divertimento. La struttura è disponibile anche per feste private ed inoltre è stata utiliz-zata da società sportive di varie discipline per la preparazione atletica e per il recupero da infortuni dei propri atleti. La stagione 2011 è partita con il “botto”. Successo assoluto infatti per il torneo di green e beach volley e di calcetto che si è svolto presso la struttura nel giorno di pasquetta con oltre 50 formazioni iscritte.

Per l’estate 2011 sono previste le seguenti attività :- corsi serali beach volley - corsi serali beach touch- corsi serali di aerobeach (vera novità 2011) aerobica su sabbia Tutti i corsi sono rivolti a ragazzi e adulti di qualsiasi età e saranno tenuti da qualificati istruttoriInoltre saranno organizzati i seguenti tornei:- sabato 4/6 torneo di touch rugby con il patrocinio di Tri (associazione italiana touch rugby) vedrà la presenza di numerose squadre dall’emiliia romagna e lombardia - domenica 17/7 torneo di soccer mix - 15/08 torneo di beach volley di ferragostoTutte le attività sono patrocinate dal comune di Fumane La struttura sarà inoltre utilizzata dai centri estivi per i bambini.Info : 3803788403 [email protected])

Marina Soave

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?????calcio

Il Chievo è speciale: parola dei tifosi

Galà di fine stagione

La squadra e i tifosi si sono incontrati il 31 marzo al tradizionale Gala. Sportdipiù ve lo racconta

Presso il centro sportivo Cementirossi di Fumane, Via Progni 48, ha sede la Società di nuoto sincronizzato Synchro ‘95. La società nasce a tutti gli effetti nel 1986 grazie all’iniziativa di Alessandra

Bisello che, dopo una brillante carriera agonistica nel settore tuffi, decide di restare “in acqua” e dare vita anche a Verona ad una sezione di nuoto sincronizzato. Sembrava di essere ad una cena fra amici, o ad un raduno familiare in grande stile. I tifosi del Chievo Verona hanno abbracciato così i loro idoli, festeggiando assieme a loro in una serata che fa bene al calcio e che

vale molto più di uno scudetto o di una salvezza. L’evento del 31 marzo, organizzato dal coordinamento Amici

del ChievoVerona, ormai è un appuntamento fisso assoluta-mente unico nel panorama del calcio italiano, ancora di più se si pensa alla Serie A. I giocatori, i dirigenti e lo staff tecni-

co hanno condiviso i loro tavoli con frotte di entusiasti tifosi che sciamavano qua e là a caccia di autografi e fotografie, hanno cenato e chiacchierato assieme alle persone che

ogni domenica fanno il tifo per loro dagli spalti del Bentegodi, e infine hanno

salutato tutti dal palco, fra applausi e cori. Non c’è che dire, gestire l’esube-ranza di decine bambini che ti of-frono sciarpe, bandiere e quaderni

per una dedica è stato faticoso, ma i loro sorrisi danno le stesse soddisfa-zioni di un gol.

Durante la cena abbia-mo incontrato Tobia:

quel giorno era il suo compleanno, ed era entusiasta di tra-scorrerlo con i suoi

beniamini. Erica, la

picco-la Fa-b iana e tante

bambine e ragazzine presenti ci hanno raccontato un modo diverso di vivere lo stadio: l’abbonamento in curva non è una follia, anzi ci si diverte, si canta e si esulta tutti insieme. “E poi i giocatori sono belli”.La signora Mariella è una tifosa scatenata che riassume in sé la filosofia del buon calcio. “Frequento lo stadio da anni. Ho cominciato portandoci mio figlio quand’era piccolo, e ancora adesso ho attorno a me, in curva, tanti bambini bambini. È una grande festa tutte le volte che siamo allo stadio. È questa dimensione di affetto e di amicizia con i vicini di posto che rende tutto speciale”. Il coro è unanime, non solo da parte dei tifosi, ma anche dei giocatori: questa squadra ha qualcosa di diverso dalle altre. Un sapore familiare che rende possibili dei momenti di condivisione autentica, impensabili per altre squadrone blasonate.Per Luciano “Stare a contatto con i tifosi è la cosa più bella”. “Il Chievo ha dei tifosi speciali, che si distinguono per la loro correttezza, la costanza e la passione” dice Mantovani. “È bello che fra i nostri tifosi ci siano tantissimi bambini perché il calcio è innanzitutto un gioco, un divertimento. Questa serata è soprattutto la loro festa”. Pablo Granoche è d’accordo: “Fa piacere trovare qui la gente che viene allo stadio a vederti. Avvicina il giocatore ai suoi sostenitori, che non sono più facce indistinte. Molti hanno qualcosa da dirti, ti fanno i complimenti, ti incoraggiano”. Jokic e Cesar, i due nazionali sloveni in forza al Chievo, si godono il risotto tipico all’isolana e scherzano: “Affrontare mille tifosi accorsi qui per noi è sicuramente più dura che sfidare undici campioni del Milan o dell’Inter, ma è molto più divertente”. È il calcio vero. Il calcio bello da vedere e da vivere.

Francesca Castagna

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La squadra e i tifosi si sono incontrati il 31 marzo al tradizionale Gala. Sportdipiù ve lo racconta

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?????calcio & solidarietà

Hellas e Chievo: buona la prima!Il primo derby gialloblù tra “vecchie glorie”

Hellas, Chievo ed Fc Giornalisti 1993 in campo ad Arbizzano nel triangolare benefico “Insieme per il prossimo”.

Il 27 aprile, ad Arbizzano, si è svolto il triangolare benefico “Insieme per il

prossimo” che ha visto dispu-tarsi il primo derby tra ex gio-catori dell’Hellas e del Chievo. Un’iniziativa benefica, organiz-zata dalla Pro Loco di Negrar, dall’Arbizzano e grazie anche al contributo di vari sponsor nonché patrocinata da otto comuni della Valpolicella e della Lessinia alla quale ha partecipato anche la squadra Fc Giornalisti 1993 di Vero-na. Fanna, Penzo, Sacchetti, Moro, D’Anna e Curti sono solo alcuni campioni che hanno indossato le scarpette per onorare al meglio que-sto appuntamento con la solidarietà, entusiasmando il pubblico intervenuto. Per la cronaca il derby è andato all’Hel-las che ha avuto ragione della squadra della diga ai calci di rigore. La prima par-tita, arbitrata dall’arbitro Andrea Romeo e disputata da Hellas e Giornalisti, ha visto imporsi i gialloblù per 3 a 1 grazie anche alla doppietta realizzata da Nico Penzo. Nel-la seconda sfida poi, rimangono in campo i Giornalisti che hanno affrontato il Chievo. Dopo aver terminato i due tempi sullo zero a

zero, si è andati ai rigori

c h e hanno visto impor-

si i clivensi grazie anche ad una serie di tiri dal dischetto da dimenticare da parte dei Giornalisti.

Infine è andato in scena il tanto atteso derby che ha visto l’Hellas passare in vantaggio grazie alla rete messa a segno da Fanna. Pronta la reazione del Chievo che, prima del fischio finale, è riuscito ad agguantare il pari con un gol realizzato da Tamagnini. Si va dunque ai tiri dal dischetto e l’Hellas si dimostra infallibile mentre risulta fatale al Chievo l’unico errore che ne decretato così la sconfitta. Ma solo sul campo, perché ad Arbiz-zano hanno vinto proprio tutti.

Marco Hrabar

Foto di Renzo Udali: dall’alto in basso: Ex Chievo , Ex Hellas Verona e Fc Giornalisti 1993

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zero, si è andati ai rigori

in vantaggio grazie alla rete messa a segno da Fanna. Pronta la reazione del Chievo che, prima del fischio finale, è riuscito ad agguantare il pari con un gol realizzato da Tamagnini. Si va dunque ai tiri dal dischetto e l’Hellas si dimostra infallibile mentre risulta fatale al Chievo l’unico errore che ne decretato così la sconfitta. Ma solo sul campo, perché ad Arbizzano hanno vinto proprio tutti.

Foto di Renzo Udali: dall’alto in basso: Ex Chievo , Ex Hellas Verona e Fc Giornalisti 1993

-tita, arbitrata dall’arbitro Andrea Romeo e disputata da Hellas e Giornalisti, ha visto imporsi i gialloblù per 3 a 1 grazie anche alla doppietta realizzata da Nico Penzo. Nel-la seconda sfida poi, rimangono in campo i Giornalisti che hanno affrontato il Chievo. Dopo aver terminato i due tempi sullo zero a

zero, si è andati ai rigori

c h e hanno visto impor-hanno visto impor-hanno visto impor

si i clivensi grazie anche ad una serie di tiri dal dischetto da dimenticare da parte dei Giornalisti.

Infine è andato in scena il tanto atteso derby che ha visto l’Hellas passare in vantaggio grazie alla rete messa a segno da Fanna. Pronta la reazione

zero, si è andati ai rigori

Infine è andato in scena il tanto atteso derby che ha visto l’Hellas passare in vantaggio grazie alla rete messa a segno da Fanna. Pronta la reazione

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panathlon

Adorni: un Panathleta sempre in sella!

Ospite della conviviale di Verona

Campione del Mondo nel 1968 ha vissuto - e vive tuttora - il ciclismo con lo spirito tipico del Panathlon

Il ciclismo è stato uno degli sport che ha unito maggiormente l’I-talia. Gli sportivi inchiodati davanti alla televisione guardavano con ammirazione e palpitazione le imprese dei giovani atleti che

attraversavano lo Stivale. Seguivano le gesta di ciclisti in giro per l’Europa che erano per loro degli eroi. Sono stati tanti gli sportivi delle due ruote che hanno appassionato il Bel Paese, tre questi senz’altro Vittorio Adorni. Il grande ciclista è stato ospite del Panathlon Club Ve-rona in occasione della consueta conviviale di Primavera. Lui che il Panathlon lo porta nel cuore, avendo ricoperto la carica di Presiden-te del Panathlon Intenational a Verona ha incontrato i vecchi com-pagni di squadra, quelli che lo vedevano sempre davanti. Adorni esordì nei professionisti nel 1961 aggiudicandosi ad Imola nel 1968 il Campionato del Mondo. Stravinse quel titolo mondiale con un van-taggio di 9’50” su Herman Van Springel e 10’18” su Michele Dancelli. Lui ave-va già abituato i suoi fans a record simili, nel Giro d’Italia del 1965, batté di ben 11’26” Italo Zilioli e di 12’57” Felice Gimondi. Nei 10 anni di carriera vinse bel 60 corse è vestì per 19 giorni la maglia rosa di leader del Giro d’Italia. Quando scese dalla bici-cletta decise di diventare direttore sportivo, prima alla Salvarani, poi alla Bianchi-Campagnolo. Ha commentato in televisione

le corse più prestigiose ed oggi è Presidente del Consiglio del ci-clismo professionistico all’interno dell’UCI (Unione Ciclistica Interna-zionale). Imprenditore assicurativo vive nella sua Parma, girando l’Ita-lia per raccontare, come nel caso di Verona, le gioie e i ricordi che il ciclismo gli ha regalato. Si racconta Vittorio Adorni, ripercorre la sua carriera, regalando aneddoti divertenti ai Panathleti e parla anche

della nostra Provincia: “ Verona è una città bellis-sima, vengo sempre volentieri perché ho modo di ritrovare tanti amici come Pietro Guerra, Lu-ciano Soave, Lino Carletto e Pietro Campagnari . Qui ci sono molti giovani promettenti ciclisti. Ave-te la fortuna di avere dei professionisti che stanno regalando soddisfazioni a tutto il movimento, Cu-nego, Merlo, Viviani e Guardini solo per citarne alcuni.” “Se potessi realizzare un sogno prosegu e- vorrei che tutte le pagine dei giornali che rac-contassero il ciclismo solo per le imprese e i suc-cessi degli atleti. Vorrei non ci fossero altre notizie negative, è un sogno ma stiamo lavorando per-ché possa diventare realtà.” Il Presidente del Panathlon Club Roberto Bruno Gerosa si è detto onorato di aver ospitato un campione come Adorni “Auspico che il ciclismo veronese continui a crescere seguendo i principi del Panathlon Club, il fair play e la condivisione dei valori della lealtà e del sacrificio, in fin dei conti il ciclismo è la metafora della vita, ci sono le salite e le discese, non conta solo arrivare primi, ma tagliare il traguardo.”

Alessandra Rutili

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rugby

Il rugby: uno sport, una scuola di vita

Cus Verona

Determinazione, sacrificio, responsabilità, spirito di gruppo, solidarietà, rispetto delle regole e dell’avversario

Nazioni dove il rugbyt - nato nella scuola e per la scuola - è assai diffuso, hanno da qualche tempo compreso l’impor-tanza di questi valori morali.

In Francia e nel Regno Unito, infatti, il Rugby è materia scolastica per le sue caratteristiche formative che si affiancano ai suoi conte-nuti sportivi. Esempi evidenti quali: stadi senza barriere; centri cit-tadini aperti che diventano luoghi di festa e di aggregazione per la partita; l’assoluta armonia e integrazione fra le varie tifoserie; il rituale del terzo tempo in cui le due squadre si uniscono per celebrare in amicizia il dopo-partita; sono testimonianza eclatante del fruttuoso percorso educativo.Il Rugby è uno sport di contatto nel quale la personalità del singolo è importante soprattutto se in relazione ad un collettivo - 15 sono infatti i giocatori schierati da ogni squadra- che rispetta regole condivise in assenza delle quali non esisterebbe questo sport.Un gioco così ideato diventa stile di vita per chi lo attua, perché obbedisce a un codice che richiede ai giocatori il possesso di de-terminate qualità morali. Una partita così vissuta diviene educazione alla lealtà, rispetto delle leggi e rapporto corretto con gli altri. Vi è inoltre positivo coinvolgimento con il pubblico, perché sono perce-pite situazioni in cui è attuato senso comunitario, cooperazione e

rispetto degli altri. La colla-borazione, ovvero coopera-re ovvero cooperare per l’o-biettivo comune, e l’integra-zione sono allora esigenze necessarie per la riuscita di questa disciplina.Tutto ciò porta a rispettare se stessi , il proprio grup-po, gli avversari e gli arbitri, quindi la società, e permet-

te a ciascuno di canalizzare al meglio la propria esuberanza, ma anche il proprio autocontrollo, di cooperare, divenendo dunque più sicuri di sé.Tali principi sono alla base dello spirito di questo sport ideato per accogliere tutti gli individui; a prescindere dalle loro caratteristiche fisiche, il cui scopo è il divertirsi tutto insieme.

L’ ORA DI RUGBY A SCUOLAPrima di dare una struttura alle 4 lezioni di rugby per le scuole abbia-mo provato a pensare (durante una lunga riunione d’ equipe serale) quali potevano essere gli obiettivi che ci interessava raggiungere con questi incontri e come poterli suddividere nelle varie giornate.Ci siamo trovati tutti d’accordo sul fatto che in primo luogo i bambini avrebbero dovuto divertirsi, d’ altro canto volevano dare imme-

diatamente l’ idea di che gioco si trattasse, senza proporre esercizi che lo avrebbero denaturato. A scuola arriviamo come insegnanti di rugby, ed è il rugby il gioco che i bambini si aspettano di giocare.Partendo da questo presupposto importante abbiamo suddiviso le giornate in 4 obiettivi:1) meta - avanzamento - contatto (1° giorno)2.) moviimento nello spazio – evitamento (2° giorno)3.) sostegno (3° giorno)4) gioco (4° giorno)Naturalmente ci rendiamo conto che gli obiettivi prefissati non ver-ranno mai effettivamente raggiunti nell’ ora a nostra disposizione, ma quello che ci interessa è coinvolgere i bambini proponendo una panoramica del rugby e dando loro gli strumenti necessari per, nella 4° giornata, poter giocare.

STRUTTURA DELLA LEZIONESuddividiamo la lezione in 3 momenti:1) riscaldamento: proposta di giochi divertenti legati in qualche modo con il rugby2) fase centrale: viene sviluppato un tema e raggiunto un obiettivo3) fase finale: conclusione con un gioco collettivo accattivante, che lasci un bel ricordo al bambino. La proposta dei molti esercizi nelle varie giornate è per dare la possibilità all’ educatore di poter scegliere quello che a lui è più congeniale o più adatto per il momento e i bambini che con cui si trova a lavorare.Quello che ci interessa è il raggiungimento degli obiettivi (anche se parziale) e la sequenza nel raggiungimento degli stessi. In questo modo se un educatore dovrà sostituirne un altro saprà da che punto partire, senza essere ripetitivo nella proposta di esercizi.

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C M Y CM MY CY CMY K

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?????nuoto sincronizzato

Syncro ’95: da 25 anni nuoto e tuffi ad alti livelli

Tra le colline della Valpolicella

Il nuoto sincronizzato è uno sport unico e completo, una forma d’arte. è dolcezza, bellezza e forza...

Presso il centro sportivo Cementirossi di Fumane, Via Progni 48, ha sede la Società di nuoto sincronizzato Synchro ‘95.

La società nasce a tutti gli effetti nel 1986 grazie all’iniziativa di Alessandra Bisello che, dopo una brillante carriera agonistica nel settore tuffi, decide di restare “in acqua” e dare vita anche a Verona ad una se-zione di nuoto sincronizzato.

In pochi anni la Società si forma e cresce velocemente fino al 1996 anno in cui entra a far parte della Polisportiva Fumane ’96.

In questi anni sono moltissime le ragazze che si sono dedicate al nuoto sincronizzato e tra loro sono nate delle vere e proprie stelle per il sincro-nizzato internazionale.

Fra tutte Sara Savoia che nel 2004 ha rappresentato il syncro veronese e quindi l’Italia alle Olimpiadi di Atene dopo aver vinto numerosissime gare nazionali e conquistato importanti traguardi internazionali.

Come lei anche Natascia Savoia, Francesca Filatondi, Laura Caceffo e Maria Giachi hanno vestito la maglia azzurra grazie ai numerosi titoli ita-liani conquistatati praticamente in tutte le specialità di uno sport che sem-pre più si sta imponendo all’attenzione dei media e del grande pubblico.

Così oltre agli esercizi obbligatori la squadra si distingue nei balletti gra-zie ad una attenta e precisa coreografia dove alla base rimane comun-que una grande preparazione atletica.

La squadra dal 2001 è inserita nella massima serie nazionale e coltiva da sempre un vivaio che è costituito annualmente da oltre 100 ragazze.

Le competizioni - che si svolgono da febbraio a luglio - sono oltre 25 tra impegni provinciali, regionali, nazionali ed internazionali.

Mensilmente le migliori atlete partecipano a stage organizzati dal settore tecnico nazionale.

A luglio è la stessa società che dà vita a degli stage per le atlete all’estero provenienti da Spagna e Francia.

Presidente della società è Gabriella Titoni, professionista nell’ambito del settore alberghie-ro e turistico.

Vice-Presidente è Angelo Cacef-fo che per molti anni ha ricoperto il ruolo di presidente della socie-

tà e successivamente ha rivestito incarichi a livello federale e organizzativi per grandi eventi del settore.

Lo staff tecnico è composto dal commissario tecnico Alessandra Bisel-lo, da oltre 20 anni nel settore Syncro, coadiuvata da Sara Savoia, Ilia Marchetto, Francesca Filatondi, Laura Caceffo, Elisabetta Castagna e Cinzia Cassera.

Il preparatore atletico è Ettore Ivaldi. “Questo sport - spiega la presidente Titoni - stimola tutti i sensi: forza fisica, concentrazione mentale, udito, ritmo e agilità. Inoltre crea una simbiosi tra i componenti della squadra: ogni performance personale influisce, in positivo o in negativo, sul risultato finale della prova. Uno sport quindi completo che consiglio a tutti - bambini e bambine - di provare”.

Info: www.synchro95.com

Alberto Cristani

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Il nuoto sincronizzato è uno sport unico e completo, una forma d’arte. è dolcezza, bellezza e forza...

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Ciao sportdipiù, mi chiamo Alessandro e sono un tifoso della Tezenis. Gioco a basket nella mia scuola, ma il mio sogno sarebbe quello di giocare al Palazzetto dello Sport e vestire la maglia dei miei campioni preferiti. Come posso fare?Alessandro da Mizzole

Caro Alessandro, il tuo è un bellissimo sogno che devi rincorrere con tutto il tuo impegno. Per di-ventare una futura stella della Tezenis non occorre essere nati in America, anzi! Continua ad allenarti duramente come stai facendo, e vedrai che l’oc-casione non ti mancherà. La Tezenis, infatti, ha una selezione Under 13 che fa proprio al caso tuo. Prova a contattarli a questo indirizzo: [email protected] In bocca al lupo!

Chi volesse scriverci, inviare i propri disegni, le proprie foto o semplicemente far conoscere il proprio sport preferito o la propria società sportiva può contattarci scrivendo a: [email protected]@sportdipiu.com

Ciao sono un tifoso della Tezenis. Gioco a basket nella mia scuola, ma il mio sogno sarebbe quello di giocare al Palazzetto dello Sport e vestire la maglia dei miei campioni preferiti. Come posso fare?Alessandro da Mizzole

Caro Alessandro, il tuo è un bellissimo sogno che devi rincorrere con tutto il tuo impegno. Per di-ventare una futura stella della Tezenis non occorre essere nati in America, anzi! Continua ad allenarti duramente come stai facendo, e vedrai che l’oc-casione non ti mancherà. La Tezenis, infatti, ha una selezione Under 13 che fa proprio al caso tuo. Prova a contattarli a questo indirizzo: giovanili@Chi volesse scriverci, inviare i propri disegni,

Caro sportdipiù, sono una bambina di 10 anni ed ho una grande passione per il pattinaggio artistico sul ghiaccio. Mi alleno a Boscochiesanuova in prov.di Ve-rona ben 4-5 volte la settimana (tempo permettendo),e faccio gare federali a livello agonistico,però c’è un problema...il nostro palaghiaccio è all’aperto.E’ possibile che a Verona non si decidano a co-struire un bel centro sportivo di pattinaggio sul ghiaccio,oppure che qualcuno ci aiuti a costruire un tetto al nostro palaghiaccio di Bosco?Perchè il posto è meraviglioso.Anna Elide Perlini

Cara Anna, quando è arrivata la tua lettera in redazione

siamo stati molto felici, perché siamo lieti di rendere noto

un problema che c’è da molto tempo nel pattinaggio vero-

nese. Come giornale sportivo non possiamo far altro che

far conoscere alle Istituzioni e alle autorità competenti il di-

sagio che voi pattinatori ci avete segnalato. Sarebbe bello

che sorgesse un centro coperto e attrezzato utile per tutti

gli appassionati di pattinaggio. Seguiremo con attenzione

l’evolversi della questione, in attesa di raccontare una sto-

ria a lieto fine. Un abbraccio.

Caro sportdipiù, sono una grande appas-

sionata di danza e mi è piaciuto tanto il vo-

stro articolo su Diversamente in Danza. Io

sono ancora un’allieva, ma mi piacerebbe

partecipare ai loro corsi e dare il mio con-

tributo. Elisa da Lugagnano

Cara Elisa, sono sicura che Giorgia Panetto,

fondatrice dell’Associazione Diversamente in

Danza, sarebbe felice di poter contare sul tuo

sostegno e la tua collaborazione. Non è neces-

sario che tu sia un’insegnante: puoi partecipare

ai loro corsi anche come allieva. I corsi di danza

sono aperti a tutti, abili e disabili.

Se vuoi contattare l’Associazione, scrivi a

[email protected] o vai sul sito

www.diversamenteindanza.it

spazio ai lettori

... risponde

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scherma

Con Veronascherma la spada... è servita!

Ottimi risultati dei giovani schermitori veronesi

Veronascherma è un associazione sportiva dilettantistica fondata nel 2005 che si propone di creare un movimento schermistico di alto livello Verona.

L’obiettivo principale della società è quello di formare atleti di ogni età che possano gareggiare nei circuiti nazionali e interna-zionali, senza trascurare chiunque si voglia avvicinare a questo sport anche senza ambizioni agonistiche.VeronaScherma ASD offre corsi per bambini, ai quali da possibi-lità di imparare questo meraviglioso sport divertendosi.L’associazione inoltre offre la possibilità di frequentare la sala scherma per periodi di prova completamente gratuiti per tutti coloro che vogliono comprendere meglio questo meraviglioso sport.La sede della palestra di VeronaScherma ASD è sita presso la palestra delle scuola media Aldo Fedeli in via Abruzzo 26a (tra-versa di C.so Milano) a Verona. La struttura offre ampi spazi per l’attività schermistica in un am-biente pulito e confortevole: la sala scherma è completamente attrezzata per lo svolgimento dell’attività schermistica per le tre armi, con pedane completamente attrezzate.Lo staff tecnico di Veronascherma è composto da:- Andrea Piubello: diplomato da più di vent’anni all’accademia dii Napoli, ha formato allievi vincitori di titoli nazionali e regionali. Durante questi anni di esperienza si è specializzato nelle armi del fioretto e della spada. Da molti anni è il direttore tecnico del Centro Scherma Rovigo- Cristiano Magnani: con una lunga esperienza agonistica di spada e vincitore di titoli di interesse assoluto tra i quali una pro-va di Coppa del Mondo ad Edimburgo nel 2006, da qualche anno si è diplomato col titolo di Istruttore Nazionale e segue il corso serale degli adulti e prepara atleti agonisti di spada

- Alberto D’este: Istrut-tore Regionale spe-cializzato nei corsi di avviamento alla scherma, si dedica da molti anni alla preparazione di atleti agonisti ed amatori- Enrica Aiello: istruttrice regio-nale, fiorettista

ma con trascorsi di spa-da, ha vinto varie gare del titolo regionale e

ottimi risultati nella categoria cadetti e giovani.

Per quanto ri-guarda i risul-tati ottenuti dai ragazzi vero-nesi, il mese di aprile ha regalato di-verse sod-disfazioni. Ottimi piazza-menti infatti sia al 2° Torneo Città di Montebelluna (Matteo Troiani ha vinto nella categoria Esor-dienti maschile, mentre Edoardo Piemonte si è aggiudicato la terza posizione, sempre nella stessa categoria. Tra i giovanissi-mi, ottimo secondo posto per Giorgio Longega, mentre nella ca-tegoria femminile è da segnalare il terzo posto di Valentina Gam-bin, categoria Prime Lame, e l’ottimo debutto di Tecla Cordioli tra gli esordienti) sia al Torneo “Coppa Banca Padovana (vittoria di Giorgio Longega nella categoria giovanissimi mentre nella categoria “Esordienti” secondo posto per Matteo Troiani e terzo per Edoardo Piemonte).In bocca al lupo quindi a Veronascherma per le prossime…“schermaglie”!

Info: www.veronascherma.it

Bruno Mostaffi

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F ra Verona e la bicicletta c’è un matrimonio d’amore. Lo sa bene Eros Poli, classe 1963, testimone d’eccezione di queste nozze.

La bicicletta l’ha portato molto lontano, fino a Los Angeles, e poi in Francia, dove nel 1994 vinse la 15a tappa del Tour e il Premio della Combattività. Un premio che racconta uno stile di vita, un credo, una passione più grande di qualsiasi difficoltà.

Parliamo degli inizi:

quando hai capito che il ciclismo sarebbe stato la tua vita?Dopo aver vinto la medaglia alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984. Fu un momento unico, un sogno che si avverava.

Il soprannome con cui sei più noto è “monsieur Ventoux”. Ci vuoi ricordare l’origine?Nel Tour de France c’è una salita mitica, quella appunto del Mont Ventoux. Era il 1994, io riuscii a mantenermi in testa per oltre 170 km, una fuga infinita, scalando questa salita davanti a tutti, nonostante io non fossi uno scalatore per vocazione.

Che cosa ne pensi del ciclismo a Verona? C’è spazio per le giovani promesse?

Mi pare che il ciclismo veronese sia ad ottimi livelli. C’è un buon vivaio di giovani, e i neo professionisti hanno saputo subito mettersi in luce. Si pensi a Guardini,a Viviani, ma anche ai più rodati come Pietropoli, vanno forte in questo inizio di stagio-ne. Belotti è un ottimo riferimento per il grosso del lavoro in salita in appoggio a Ivan Basso, e Cunego sarà sicuramente protagonista come già lo è da tempo, nelle gare più importanti. Insomma, direi che il ciclismo veronese gode di ottima salute.

Recentemente hai partecipato, come direttore tecnico, al Giro delle Fiandre amatoriale.Un altro settore interessante e in costante cre-scita è quello amatoriale. C’è una gran voglia di emozioni, di mettersi in gioco anche senza essere nel circuito professionistico, e non c’è niente di meglio che partecipare a queste ciclo-sportive conosciute in tutto il mondo, che grazie alla loro popolarità e importanza storica nel calen-dario stanno sempre di più diventando una sfida

anche per le persone “normali”. Per fare un paio di esempi, il Giro delle Fiandre era alla 95° edizione, e

il Paris-Roubaix quest’anno festeggerà l’edizione n° 109.

Il mio ruolo al Fiandre è stato quello di dare pochi con-sigli, semplici ma importantissimi, su come ci si deve alimentare nei tortuosi 260 km del percorso, su come si pedala sul pavé, su come si affrontano i muri. Poi ci sono le questioni tecniche: che tipo di materiale usare in corsa, a quanto vanno gonfiate le gomme, che sezione di gomma usare...Ora è questa la mia attività, promuovere e organizzare le trasferte verso queste emozionanti sfide, mettendo a disposizione dei partecipanti la mia esperienza.

Francesca Castagna

Dalle Olimpiadi al Tour de France, la stella del ciclismo veronese si raccontaIrraggiungibile ErosUna vita per il ciclismo

campioni di ieri

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campioni di ieri

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La carriera

Eros Poli (Isola del-la Scala, 6 agosto 1963) è un ex cicli-sta su strada italia-no, professionista dal 1991 al 1999.

Pur avendo vinto a Los Angeles l’oro olimpico nella cro-nometro a squadre, è principalmente noto per la vitto-ria in solitaria nella tappa del Tour de France 1994 che attraversava il Mont Ventoux. In quell’occasione riuscì a conservare un minimo vantaggio nella scalata dopo essersi presentato con oltre 20 minuti di vantaggio ai piedi della stessa: l’evento fu straordinario per un atleta dal fisico imponente, abituato a tirare le volate a Mario Cipollini.

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La Pallamano Dossobuono, nata meno di un anno fa, è stata protagonista di una stagione in serie A2 a dir poco sorpren-dente, sfiorando l’impresa chiamata promozione.

Quali prospettive quindi per il futuro? Progetti ancor più ambiziosi o proseguire con il consolidamento? Ne abbiamo parlato con l’al-lenatore Stefano Cazzador, che con la sua esperienza ha saputo gestire al meglio un gruppo composto da giovani promesse e da atleti di esperienza.

Innanzitutto Stefano raccontaci un pò la storia della Pallavolo Dossobuono…La società è giovanissima, non ha nemmeno un anno. Nasce dal desiderio del gruppo che aveva conquistato la serie A2 a Vigasio nel 2008 di non sprecare il patrimonio tecnico e di passione che si era creato negli anni con le due salvezze consecutive e che sa-rebbe andato perso visto il ridimensionamento del programma di Vigasio. Alla fine della scorsa stagione atleti, allenatore e dirigenti fondano la nuova società, autotassandosi per iscrivere la squa-dra nell’attesa di cercare gli sponsor che potessero garantire la disputa della stagione. Un progetto a prima vista un po’ folle, una scommessa vera e propria, ma che a questo punto della stagione si può orgogliosamente dire che è stata vinta. Il passo successi-

vo adesso è quello di far crescere le radici piantate quest’anno.

Da dove provengono gli atleti e come vengono gestiti a livello campo e socie-tario?Il gruppo più consistente degli atleti è di Dossobuono, ed è figlio di un progetto a li-vello giovanile che ho iniziato alcuni anni fa. Altri giocatori vengono dall’esperienza del Cus Verona, società gloriosa - vincitrice di uno scudetto nel 1972, agli albori della pal-lamano in Italia - ma che ha chiuso l’attività nel 2005. L’obiettivo è stato quello di mette-re assieme i migliori e i più motivati elementi di queste due realtà per formare un gruppo

giovane, che potesse crescere nel tempo e raggiungere risultati sempre più importanti. Cosa che abbiamo fatto e che stiamo anco-ra facendo. Sul campo lavoro io, coadiuvato dal preparatore atletico e mio allenatore in seconda Stefano Morandini. A tenere le redi-ni della società dal punto di vista amministra-tivo c’è il presidente Simone Mamone, mentre Alessio Furlan, dirigente accompagnatore del-la prima squadra si occupa delle questioni bu-rocratiche cui ogni team deve adempiere. Alla prima squadra si aggiungono le due giovanili, l’Under 18 e l’Under 14 cui è affidato il lavoro di formazione e sviluppo dei giovani in vista del loro approdo in serie A2, un lavoro che vo-gliamo che sia prima a livello umano e poi a livello tecnico. Come società neonata ad inizio stagione potevamo essere in dif-ficoltà con il settore giovanile, per questo dobbiamo abbiamo stretto accordi con l’ANSPI Quinto per quanto riguarda l’Under

Pallamano Dossobuono:la matricola terribile

Esordio da protagonista in serie A2

Intervista con mister Cazzadori, uno degli artefici del grande campionato in serie A2 della neonata società.Il futuro? Da costruire. Per stupire ancora

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18 e con la Pallamano Olimpica Dossobuono per l’Under 14.

Come valuti la stagione 2010-2011?La stagione non possiamo che considerarla positiva, soprattutto viste le premesse. Il risultato contro l’Oderzo non cambia il giudi-zio complessivo di un’annata che è stata decisamente sopra le attese. Chiaro che l’appetito vien mangiando, ma i nostri obiet-tivi di inizio stagione sono stati centrati: volevamo disputare un campionato tranquillo e ci siamo poi trovati a vincere la regular season, conquistando la salvezza matematica già a dicembre. Purtroppo poi abbiamo avuto un calo di intensità e nella seconda parte di stagione le cose non sono andate bene come all’inizio. Tutto sommato, alla fine, siamo molto soddisfatti.

Com’è il movimento della pallamano veronese?In provincia ci sono cinque società tra maschile e femminile. Nel maschile oltre a noi che abbiamo più di 50 atleti tesserati, ci sono il GSA Povegliano che disputa il campionato di serie B e l’ANSPI Quinto che si occupa prevalentemente del settore giovanile fino all’Under 16. Il Quinto organizza anche uno dei più importanti tornei giovanili d’Italia, il Trofeo Topolino che si disputa ogni anno a metà maggio. Per quanto riguarda il settore femminile c’è una squadra in serie A1, la Scaligera Vigasio che è appena stata re-trocessa, e la Pallamano Olimpica Dossobuono che invece ha

appena conquistato la promozione nella massima categoria e che può vantare un vasto settore giovanile con oltre

100 atleti nelle varie categorie. In totale credo che ci siano oltre 300 atleti tesserati

nelle varie realtà, senza con-tare allenatori, dirigenti ed accompagnatori.

E a livello giovanile la pal-lamano è praticata?

La pallamano, come tutti gli sport “minori”, è un po’ in difficoltà nel reclutamento di base di fronte al calcio. Devo dire però che nel no-stro bacino d’utenza, la zona di Dossobuono, la par-te sud del comune di Verona, il lavoro svolto nelle scuole porta ad una buona risposta. Alcuni atleti del-la prima squadra frequentano l’università di Scienze Motorie e possono quindi portare avanti progetti di collaborazione con le scuole elementari e medie con le dovute competenze. Chiaro che per appassionare i bambini bisogna innanzitutto farli giocare e diverti-re e questo è un po’ il nostro metodo di lavoro, cer-chiamo di insegnare la tecnica individuale di base con programmi appositi e poi li facciamo giocare il più possibile. Per tutto il resto ci sarà tempo se deci-deranno di continuare.

Stefano Cazzador: quando e come diventa alle-natore?

Il passo è comune per quasi tutti gli allenatori, la vo-lontà di rimanere nello sport che ti ha formato, che ti ha

dato soddisfazioni come atleta e al quale ti lega soprattutto una grandissima passione. Posso garantirti che conciliare il pro-prio lavoro (export manager) con quello di allenatore è un sacri-

ficio enorme, infatti una delle cose che maggiormente ripeto ai ragazzi, e che naturalmente riguarda anche me, è che dobbiamo essere più professionali dei professionisti, anche se, naturalmen-te, questo non è così facile.

Prospettive per la prossima stagione?Per quanto riguarda il lato agonistico della prima squadra ov-viamente non possiamo che cercare di migliorare il risultato di questa stagione, anche se manca ancora una partita e il verdetto definitivo deve ancora arrivare. Più in generale c’è da approfon-dire il radicamento in paese, ma già dall’inizio di quest’anno le cose sono migliorate: la nuova tensostruttura costruita dietro al palazzetto di Dossobuono ci ha fatto smettere di girovagare per la provincia per trovare gli spazi di allenamento. Durante l’esta-te la struttura provvisoria che c’è adesso sarà sostituita da una definitiva che sarà ancora più bella e confortevole e che sicu-ramente contribuirà a far crescere il movimento, soprattutto a livello giovanile. Per quanto riguarda la risposta del pubblico, è una delle cose di cui siamo stati più soddisfatti quest’anno: ab-biamo sempre avuto una presenza buona e costante per tutta la stagione, fino ad arrivare al picco della prima gara di poule promozione quando il palazzetto era completamente pieno (circa 500 persone) e il calore del pubblico ha trascinato la squadra alla vittoria contro l’Oderzo. Ultimo, ma non meno importante, gli sponsor, che sono la vera benzina, assieme alla passione, che fa andare il nostro motore. Quest’anno siamo riusciti a creare una nuova società, ottenere risultati e iniziare a lavorare sul settore giovanile con un budget ridotto all’osso. Dalla prossima stagione speriamo, oltre che a confermare tutte le sponsorizzazioni che abbiamo avuto in questa stagione, di riuscire a coinvolgere altre attività produttive, meglio se del territorio, per sviluppare il lavoro, a partire dai giovani che sono il vero futuro.

Alberto Cristani

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Bernstein: la competenza a servizio dello sport

Tre centri specializzati per gli sportivi

Giorgio Pasetto, responsabile dei centri Bernstein di Verona, Domegliara e Zevio, ci racconta il segreto del suo successo. Quando la passione per sport diventa una mission

Intervista esclusiva a Giorgio Pasetto, dottore in Scienze motorie e osteopata, responsabile - insieme al dottor Andrea Zauter - dei Centri Bernstein.

Quando la passione per lo sport diventa una professione, una “mission” da realizzare con la massima professionalità e attenzione, sia che si parli di campioni affermati che di sportivi amatoriali.Bernestein nasce a Verona nel 1996 con un centro de-dicato alla rieducazione e fisioterapia. Negli anni abbiamo ampliato l’offerta e la gamma dei nostri servizi con piscina, centro benessere e altre specializzazioni che abbiamo poi replicato nelle sedi di Domegliara e Zevio. Tre sedi per es-sere il più vicino possibile agli sportivi veronesi e per dare a tutti, sia che si parli di sportivo di eccellenza o amatoriale, un servizio di alto livello possibilmente a costi contenuti. Quali sono nello specifico i servizi dei Centri Bern-stein? A Verona, presso la sede storica, proponiamo in pratica tutta la gamma dei nostri servizi: rieducazione, fisioterapia, ginnastica posturale, riabilitazione in pisicna, fitness, cen-tro estetico e centro benessere.Nel centro di Zevio, quello un po’ più piccolo, lavoriamo prevalentemente sulla rieducazione, la fisioterapia e la gin-nastica posturale.La sede di Domegliara, è quella più medicalizzata, potendo contare su attrezzature per la diagnostica che ci permetto-no di realizzare, per esempio, visite per idoneità sportiva, radiografie ed ecografie, oltre a fisioterapia e fitness. I Centri Bernstein sono un punto di riferimento per lo sport veronese: ci vuole elencare le collaborazioni che avete stretto negli ultimi anni?Tra le società sportive veronesi di spicco mi piace ricordare l’Hellas Verona e il Chievo Verona per il calcio, la Teze-nis nel basket, la Marmi Lanza e il Verona Volley femminile per la pallavolo e il Valpolicella rugby. Non dimentico però le numerosissime realtà dilettantistiche che hanno, ovvia-mente, la stessa dignità e attenzione delle eccellenze. Inol-tre personalmente sono consulente osteopata e biomec-canico la Nazionale professionisti di golf. Insomma siamo nello sport a 360°. Tante le proposte e i centri specializzati a Verona de-dicati al mondo dello sport. In cosa si differenziano i

centri Bernstein? I centri Bernstein, oltre a garantire terapie di ultime genera-zione come le onde d’urto, la tekar terapia, l’ozono terapia – per citarne alcune - hanno un approccio multidisciplinare nei confronti dei nostri assistiti. Da noi lavorano fisiotera-pisti, ortopedici, massoterapisti, fisiatri, dottori in scienze motorie ed estetiste: questo ci permette di affrontare le si-tuazioni in modo mirato. Da noi è bandito il motto “faccio tutto io”!Negli anni avrà visto e curato tantissimi atleti: ne ri-corda qualcuno con particolare affetto?Si, mi fa piacere ricordare il nostro sindaco Flavio Tosi - grande sportivo e ottimo atleta - ed Eugenio Corini, che grazie alle nostre cure è riuscito a superare gravi infortuni e ritornare a giocare ad alti livelli. Dottor Pasetto, in conclusione, come definire i Centri Bernstein? I Centri Bernstein mi piace definirli delle botteghe artigia-nali gestite, con professionalità: una bottega d’arte rinasci-mentale dove nulla è lasciato al caso ed il risultato finale è un piccolo-grande gioiello. Che nel nostro caso è la salute dei nostri.

Alberto Cristani

Info:Bernstein@Lab

www.centrobernstein.it [email protected]

045/8300454

medicina dello sport

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medicina dello sport

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ROLLER: GUARDO AL PREZZO O ALLE CARATTERISTICHE?

Prima di acquistare un paio di pattini, il passaggio fondamentale è cer-care di capire quale uso se ne intende fare.Esistono molti modi di interpretare il pattinaggio e, per ogni specialità, esiste un modello di roller adeguato.Rimanendo sul generico e, soprattutto, prestando una particolare attenzione al mondo dell’infanzia, generalmente più esposto al ri-schio di acquisti sbagliati, possiamo dire che è fondamentale fare una buona scelta. Pattino economico non è sinonimo di un buon affare, anzi, il prezzo inferiore alla media dovrebbe essere un campanello d’allarme. In alcuni luoghi propongono roller a soli 20 euro, beh, di certo non possiamo aspettarci caratteristiche o prestazioni di buon livello “a bordo” di qualcosa di troppo economico. Il consiglio è di non spendere meno di 50 euro, per avere la certezza che il pattino in questione non è un semplice gioco.Le ruote devono essere in poliuretano espanso, e non in plastica, come si vede la maggior parte delle volte. Le prime sono più “morbide”, le seconde, a differenza, sono invece dure. Le ruote di plastica sul pavimento non hanno attrito, e riducono la stabilità soprattutto in curva, oltre a non assorbire affatto le vibrazioni, facendo diventare la pattinata (soprattutto su asfalto) un antipatico fastidio ai piedi.La “pantofolina” interna deve essere di sostanza, e non una sot-tile membrana di tessuto, altrimenti le vesciche ed i dolori ai piedi si faranno presto sentire.I pattini, infine, andrebbero acquistati nei negozi di articoli sportivi o presso le società di pattinaggio, non al supermercato.

pattinaggio

Il pattinaggio: istruzioni per l’uso

Un interessante vademecum

Uno sport che coniuga equilibrio, agilità e resistenza. Il pattinaggio conta a Verona un numero importante di praticanti

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Giovedì 5 e Venerdì 6 maggio 2011 Verona ha ospitato gli eventi Fuori-Fiera tra cui la premiazione dei best del campionato amatoriale CSI di Verona.In occasione di Solarexpo 2011, l’associazione culturale Apolid Group ha proposto diversi eventi esclusivi per scoprire la città di Verona. Le Porte di Verona hanno ospitato gli incontri Fuori-Fiera per assaporare emozioni visive, culinarie e sociali. L’atmosfera suggestiva dei capolavori architettonici veronesi, allestiti e riscaldati per l’occasione, sono iniziati dalla prima serata a Porta Vescovo con un’esposizione di capi di abbigliamento ed oggetti creati con elementi di scarto rici-clati: Reciclarte, dall’i-dea di INKLAB e degli allievi della Fashion Ground Academy.Il sottofondo musicale di suoni soul, funky e blues anni 60-70-80 a cura del gruppo vero-nese Arabesque. han-no allietato l’evento.

Venerdì 6 maggio Fuori-Fiera ha proposto a Porta Palio una serata all’insegna della sportività con le premiazioni del “GalAmatori 2011” evento , dedicato alle squa-dre più meritevoli sotto l’aspetto sportivo e sociale che hanno partecipato al campio-nato amatori CSI. Una particolare premiazione inolte all’assessore allo Sport, al Tempo libero, all’Ecolo-gia e all’ambiente del Comune di Verona Federico Sboarina, in merito al più grande impianto fotovoltaico d’Italia su una struttura sportiva, presente sulla copertura dello Stadio Bentegodi.Giuria d’onore composta inoltre dal presidente del CONI l’arch. Stefano Braggio, dal vicepresidente del CSI di Verona Bruno Monaldi e da Stefano Bianchini Presidente della Federazione Italiana Pallavolo Comitato Provinciale di Verona.Obiettivo principale della serata - oltre alla premiazione delle migliori formazioni e dei giocatori - promuovere il fair play.“La maggior parte dei giocatori del campionato amatori - spiega Francesco Modè, presidente dell’Associazione culturale Apolid Group, promotrice dell’evento - sono padri di famiglia. A volte capita che, per svariati motivi comunque non giustificabili, durante le partite saltino i nervi con effetti poco edificanti. Ecco che questa iniziativa vuole stimolare e responsabilizzare soprattutto i genitori-giocatori, affinchè il loro fair play, oltre che ad essere un atteggiamenti rispettoso nei confronti degli avversari e degli arbitri, sia un esempio per i propri figli che, molte volte, sono a bordo campo ad assistere alle partite”.“Auspico - conclude Modè - che il GalAmatori possa diventare un appuntamento fisso per il futuro del calcio amatoriale, un momento di festa e di aggregazione per i giocatori e le loro famiglie”.La serata è stata anche l’occasione per fare un brindisi finale, con il quale è stato lancaito il nuovo invito di Fuori- Fiera per le manifestazioni fieristiche e per Solarexpo 2012.

Info: www.fuori-fiera.com

ROLLER: QUALI LE SPECIALITA’?

Come per l’atletica leggera o il nuoto, il pattinaggio a rotelle ha una miriade di discipline fra loro diversissime, ma che hanno nelle rotelle un comune denominatore. Fra le più comuni e praticate troviamo:1) Pattinaggio artistico e derivati2) pattinaggio velocità e maratona3) hockey (sport di squadra)4) roller soccer (sport di squadra che assomiglia al calcetto)5) freestyle e derivati (slalom coi coni, salto in alto, Roller cross “gimkana”)6) versioni estive dello sci alpino come downhill (discesa libera) e skate slalom (paletti)

7) aggressive skating (rampe, salti e acrobazie urbane)

ROLLER: CONSIGLI UTILI PER PRINCIPIANTI…E NON SOLO!

Il primo passo è iscriversi ad una scuola di pattinaggio, dove potre-mo apprendere tutte le nozioni base necessarie per iniziare almeno a

stare in equilibrio. Si possono addirittura utilizzare i pattini a noleggio, che spesso alcune scuole mettono a disposizione dei nuovi allievi.Passo secondo, per procedere all’acquisto dei pattini è consigliato parlarne con il maestro, che sarà sicuramente in grado di indirizzare l’allievo verso la scelta migliore.Indossare sempre le protezione, soprattutto quando si è alle prime armi. Quindi dotarsi di caschetto, ginocchiere, polsiere e protezione per i gomiti. Per i primi tempi sarebbe indicato procurarsi anche un “crash pad”, ovvero un pantalone rinforzato con plastiche e gomma, utile per proteggerci da brutte cadute. Una volta preso il via, prestate molta attenzione all’andatura, è facile

cadere all’indietro, ma c’è un trucco: pattinare tenendo sempre le mani sulle ginocchia, come fossero ad esse incollate.

Info: www.rollershow.it - [email protected] Bavieri è anche su Facebook

Elena Bazzoni

sport in pillole - GalAmatori 2011

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24anni sono passati dall’agosto 1987 in cui un gruppo di Allenatori e Dirigenti costituirono Verona Basket. Tra questi ricordiamo Curti, Barba, Celebrano, Petterlini,

ma anche altri giovani Allenatori e Dirigenti che, con il loro entu-siasmo, contribuirono a creare le basi della Società.Oggi siamo nell’anno sportivo 2010/2011 e tanta acqua è pas-sata sotto i ponti dell’Adige (raf-figurazione di ragazzi, allenatori, dirigenti e famiglie che hanno frequentato in questi 24 anni Ve-rona Basket), ma oggi come ieri, Verona Basket prosegue la sua attività cercando di qualificare il Settore Giovanile, partendo già con basi solide dal Minibasket.Oggi come ieri, tante Squadre Giovanili e tanti bambini al Mini-basket:Sei Squadre Giovanili: Under 19, Under 17 (2 squadre), Under

15, Under 14, Esordienti, più la Serie D Regionale, con 110 tes-serati.Quattro Centri Minibaket sparsi per la città (VB Centro, Borgo Roma, San Massimo e Saval) con 180 bambiniBen 5 squadre rappresentative

nei Trofei Minibasket: Aquilotti NBA (2 squadre), Aquilotti Free Game (1 squadra), Scoiattoli (2 squadre)Tre Corsi Scolastici con 45 bambiniStaff di circa 25 adulti tra Allena-tori e DirigentiUn’attività così vasta può essere sviluppato solo con organizza-zione e professionalità, e l’atti-vità di questi 24 anni è testimo-nianza precisa.Il percorso proposto ai tesserati negli anni, ha l’obiettivo di portare i ragazzi alla consapevolezza di una scelta sportiva seria ed im-pegnata. Chi prosegue il percorso, iniziato nel Minibasket, com-pleta la sua qualificazione in Verona Basket nella Prima Squadra (che da anni partecipa a Campionati di Serie D o C Regionale). Anche quest’anno l’ossatura della prima squadra è costituita

quasi tutta da giocatori cresciuti nel Settore Giovanile, nove dodi-cesimi della rosa lo confermano.Inoltre l’età media della squadra raggiunge appena i 21 anni.Il Consiglio Direttivo della Socie-

tà costruendo una struttura capace di consentire la programma-zione pluriennale che renda ragazzi e famiglie consapevoli del programma a lungo termine proposto.Lo Staff Tecnico qualificato ed esperto, segue una programma-zione che, da dopo il Minibasket, consente una crescita dei conte-nuti tecnico atletici individuali e di squadra, aggiornando meto-dologie ed obiettivi.Francesco Benedetti (Serie D e Under 19 con Luigi Lunigiani Vice Allenatore), Claudio Gastaldo (Under 17 A), Marco Puliero (Under 17 B), Riccardo Cassin (Un-der 15 e Under 14), Roberto Vaccher (Esordienti),

Da sottolineare che tutto lo Staff Tecnico del Minibasket è costi-tuito da personale qualificato nei Corsi della Federazione, ma ancor più da segnalare che tutti gli Istruttori sono laureati o lau-reandi della Facoltà di Scienze

Motorie.Roberta Vesentin, Responsabile del Settore Minibasket, ha nel suo Staff Mauro Masocco, Roberto Vaccher, Luca Orbelli, Giu-lia Pasqualin, Carlotta Bussola e Marco Puliero.Verona Basket non si ferma a guardare indietro al glorio-so passato (vedi il palmares di Campionati Provinciali o ai risultati individuali di ragazzi che hanno anche raggiunto la partecipazioni a campionati di Divisione Nazionale o la par-tecipazione alle varie Rappresentative Provinciali, Regionali e, per alcuni, anche Nazionali), ma oltre che guardare al presente,

sfrutta l’esperienza fatta in que-sti anni per cercare di migliorarsi nelle proposte e nelle capacità di attuazione dell’attività, senza ansie, con la volontà di miglio-rarsi giorno per giorno.Verona Basket, tanta palestra e tanto impegno per crescere

in modo sano e mantenere un impegno sportivo duraturo nel tempo.

Andrea Etrari

Verona Basket: dal 1987 protagonista sottocanestro

Oggi come ieri, tante squadre e tanti bambini

Verona Basket non si ferma al glorioso passato ma oltre che guardare al presente, sfrutta l’esperienza fatta in questi anni per migliorare e crescere ancora

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Dopo il grande successo dello scorso anno, ritorna nell’a-rea di Veronamercato“Magic Night”, la notte bianca dedicata al basket e alla

pallavolo, organizzata dall’Accademia del Basket di Sandro Boni e Roberto Dalla Vecchia.L’appuntamento è fissato per sabato 4 giugno ed avrà il momen-to più esaltante alle ore 22.00 quando inizierà la partita-esibizio-ne che celebrerà il 20°anniversario della conquista della coppa Italia della Glaxo Ve-rona (ingresso libero). In campo scenderanno tutti i protagonisti di quello storico trionfo, con in panchina coach Alberto Bucci, che affronteranno una rappresentativa di campioni che furono avversari della Scaligera Basket in quell’indimenticabile stagione 1990/91: questa formazione sarà allenata da Franco Marcelletti che, proprio in quell’annata, conquistò lo scudetto con la Pho-nola Caserta. Ma come è nata questa suggestiva proposta? Lo abbiamo chiesto ad un personaggio che nonha bisogno di presen- tazioni, Roby Dalla Vecchia: «L’idea della rievocazione del ventennale della Cop- pa Italia è venuta a Stefano Alfonsi, che già 4 anni e mezzo fa, organizzò la famo- sa serata denomi-nata “Torniamo tutti a canestro”. Abbiamo

così pensato di fe-steggiare questa

ricorrenza in-s e re n d o l a

nell’ambitodi Magic Night, per dare lustro alla nostra manifestazione, che è curata da mia moglie Luisa». Saranno presenti tutti i protagonisti di quello storico trionfo?«Penso proprio di sì: gli americani Shoene e Kempton hanno confermato la loro presenza, coloro che sono ancora in attività, in campo o in panchina come Frosini e Moretti, dovrebbero aver terminato i loro impegni a giugno. Coach Bucci, capitan Savio, Brusamarello, Morandotti, Marsilli e il sottoscritto ci saranno si-curamente, mentre l’unico “latitante” è Fischetto, che si trova in giro per il mondo e che non siamo ancora riusciti a rintracciare. Naturalmente, tutti si sono detti felicissimi di partecipare a questa serata». Giocherete contro una rappresentativa di giocatori della stagione 90/91 guidata da Marcelletti: chi vedremo in campo? «Abbiamo contattato tanti ex veronesi, che allora erano nostri av-versari, come Bonora, Londero, Caneva, Boni, Rizzo, Zamberlan e poi altri nostri amici come Binelli, Costa, Bon, Carera, Gen-tile, De Pol: a breve definiremo il roster». Ci sarà anche Giuseppe Vicenzi, ritornato quest’an-no nel grande basket? «Certamente e devo ringraziarlo perché ha accolto con piacere l’iniziati- va, tanto che ci farà da sponsor. Sarà lui a salire sul palco con la Coppa Italia in mano!». Per il resto, come è organizza- ta “Magic Night”? «Alle 17.00 di s a b a t o 4 giugno c’è l ’ a c -

Magic Night: la notte bianca del basket e del volley

Area Veronamercato, ingresso gratuito

La sera del 4 giugno l’evento clou: la partita-esibizione che celebrerà il 20° anniversario della conquista della coppa Italia della Glaxo Verona

basket

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credito della squadre partecipanti ai tornei di basket 3 vs 3 e pallavolo; alle 19.00 iniziano i tornei, che continueranno sino alle 2 di notte, con pausa di un’ora alle 22.00 per la nostra partita. Per tutta la serata saranno attivi gli stand gastronomici e inoltre ci saranno spettacoli vari, con la presenza di danzatrici del ventre e del comico Paolo Franceschini di Zelig. Alle 6 di mattina della domenica riprenderanno i tornei, che si concluderanno intorno alle 11.00, quando scenderanno in campo, come l’anno scorso, giornalisti contro autorità per un 5 vs 5 di basket. Infine le premia-zioni, intorno a mezzogiorno, prima dei saluti finali». Roby, per finire, non posso non domandarti cosa ricordi di quella Coppa

Italia di vent’anni fa? «Fu una cavalcata incredibile, iniziata nei sedicesimi di finale con Napoli, contro cui abbiamo rischiato diuscire subito, ma poi è stato un continuo “crescendo”. Negli ot-tavi andammo a vincere di 20 punti a Caserta che quell’anno conquistò lo scudetto e poi al ritorno li battemmo di nuovo in casa. Nei quarti con la Virtus Bologna vincemmo di 9 in casa, ma alle “vu nere” mancava Richardson. Il pensiero comune era che, al ritorno, in casa e con Richardson, la Virtus avrebbe ribaltato il risultato, tanto più che avrebbe avuto le final four in casa. Invece dominammo la partita, che si concluse 88-110 e ci qualificammo per le final four». E, anche lì contro ogni pronostico, conquistaste

la Coppa, unica squadra che la vinse partendo dalla A2. «La cosa più bella è che riuscimmo a portare a Bologna più di due-mila veronesi e molti sono dovuti rimanere a casa perché non

c’erano più biglietti. Contro Livorno vincemmo bene la semifinale, ma l’impresa la realizzammo in finale dove battemmo l’Olimpia Milano, disputando un secondo tempo incredibile.Tutta l’Italia cestistica parlava di noi!».

Info: www.magicsummer.it Andrea Etrari

basket

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arrampicata

L’arrampicata, è una disciplina che sta prendendo sempre più piede, soprattutto nei bambini e ragazzi. Sempre più scuole, dalle materne alle superiori, vengono a fare o una

prova o dei veri e propri corsi come CSS (Centro Sportivo Studente-sco) presso il centro d’arrampicata KING ROCK. Ma... perché l’ar-sco) presso il centro d’arrampicata KING ROCK. Ma... perché l’ar-sco) presso il centro d’arrampicata KING ROCK. Ma... perché l’arrampicata piace così tanto? Ecco cosa hanno risposto studenti e insegnanti.Allievi≠Tutti i ragazzi hanno espresso molto entusiasmo per l’attività dell’arrampicata e soddisfazione per l’insegnamento della guida al-pina e degli istruttori.Per la maggior parte di loro si tratta della prima esperienza. La maggior parte svolge un altro sport (basket, pallavolo, karate, judo, danza, ginnastica artistica, pattinaggio), ma hanno l’intenzione di tornare ad arrampicare indipendentemente dalla scuola, accompa-gnati dai genitori o frequentando i nostri corsi.La prima sensazione che provano è il divertimento, a cui segue l’a-drenalina e la sensazione dell’altezza e del vuoto, oltre la soddisfa-zione personale di arrivare in cima e di avere superato una difficoltà. Molti ritengono che l’arrampicata sia utile a sviluppare fiducia nelle proprie capacità e nel compagno che lo assicura dal basso, aiuta ad avere maggiore consapevolezza del proprio corpo, a ragionare sui movimenti da eseguire, e soprattutto richiede tanta concentra-zione. Chi ha ammesso di avere paura dell’altezza e di avere sensazioni di vertigine ha notato un cambiamento, un graduale aumento della propria sicurezza e fiducia nelle proprie capacità, oltre che nel com-pagno che lo assicura dal basso. Alcuni preferiscono la sala vertical, altri la sala boulder, che associa-no a un maggior sfogo e divertimento. InsegnantiGli insegnanti hanno manifestato particolare soddisfazione nella scelta di portare gli allievi a provare l’attività di arrampicata. Hanno notato un miglioramento anzitutto comportamentale, soprattutto di quei ragazzi più agitati e istintivi. L’arrampicata esige disciplina e tranquillità mentale: se si sbaglia si pagano subito le conseguenze e in questo modo i ragazzi imparano dai propri sbagli. Questa attività è ritenuta da tutti un’opportunità per i ragazzi di co-noscere qualcosa di nuovo, un’esperienza diversa dalle solite e che li aiuta a crescere. Inoltre da diversi studi universitari l’arrampicata risulta essere:- una disciplina complessa e meravigliosa, caratterizzata da signi-ficativa componente tecnica e fisica e da una importante compo-nente psicologica. - uno sport completo dove l’unione di corpo e mente è indispen-

sabile. Il mondo dell’arrampicata è un microcosmo dove si ripro-pongono in piccolo tutte le componenti essenziali della vita. C’è un costante e profondo rapporto con le emozioni, come paura e ansia, che non si possono e non si devono eliminare del tutto, ma solo mantenere entro una soglia ottimale.- emozione, gioco, amicizia, responsabilità. Significa avere un obiettivo e volerlo raggiungere con le proprie forze. E’ affrontare i propri limiti e le proprie paure e superarli. Nei bambini poi il gesto dell’arrampicata comporta un’attività globale ricca di sollecitazioni di vario tipo, in particolare permette di abituarsi a continue variazio-ni di equilibrio, accresce il senso dell’orientamento, fa acquistare il controllo delle mani e dei piedi in forma coordinata.I ragazzi trovano nell’arrampicata sportiva occasione di autoaffer-I ragazzi trovano nell’arrampicata sportiva occasione di autoaffer-I ragazzi trovano nell’arrampicata sportiva occasione di autoaffermazione. L’apprendimento della gestualità specifica ed il supera-mento delle difficoltà, in un clima di collaborazione con i compagni, consentono loro di maturare una maggiore consapevolezza ed au-tonomia nelle proprie azioni. Nell’analisi dei valori formativi dell’arrampicare occupano primaria importanza la componente emotiva ed il controllo psico-fisico che si inducono al miglioramento con l’equilibrato e regolare esercizio di adattamento agli spazi verticali, padroneggiando le sensazioni causate dal senso di vuoto e le paure da esso generate.

Info: www.kingrock.it

L’arrampicata, uno sport che sta sempre di più riscuotendo consensi e apprezzamenti. Una disciplina che si sta diffondendo sempre più tra i più piccoli. Una valida e ed entusiasmante alternativa ai “classici” sport...

Uno sport per corpo e mente

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arrampicata

I PROGRAMMI PER LE SCUOLE E I GRESTDOVE: presso il centro di arrampicata “King Rock” in località Palazzina (VR),in via Ca’ di Mazzé,21.MEZZI DI TRASPORTO: Il centro è raggiungibile anche con i mezzi pubblici: linea urbana 21 e linea APT. GIORNI: gli incontri si possono fare durante tutto l’anno scolastico dal Lunedì al Venerdì (Sabato a richiesta).ORARI: si possono scegliere liberamente gli orari tra le 8,00 e le 16,30.

Materne ed ElementariI bambini proveranno l’esperienza di arrampicare nella sala boulder: una sala alta massimo 4 mt in cui si arrampica senza corda protetti da un materasso che attutisce l’eventuale caduta. In questa sala sono presenti due tipologie di scivolo per rendere il gioco dell’arrampicata entusiasmante. Nell’ultima parte della lezione, faranno una prova nella sala vertical (alta 14 mt) con la corda, per provare l’emozione dell’altezza. costi: € 6,00 ad allievo per 1 h di lezione (indicativamente per gruppi di 20-24 ragazzi)

Medie e SuperioriLa prova inizierà nella sala grande, dove gli allievi arrampicheranno assicurati da una corda, salendo 4-5 itinerari a testa. Per gli ultimi 15/20 minuti il gruppo si sposterà nella sala boulder: una sala alta massimo 4 mt in cui si arrampica senza corda protetti da un materasso che attutisce l’eventuale caduta. La prova boulder è efficace per sviluppare un maggior numero di movimenti del corpo, soprattutto relativi alla forza. costi: € 8,50 ad allievo per 1,5 h di lezione (indicativamente per gruppi di 20-24 ragazzi)

GrestSi possono tenere presenti i programmi e le modalità come per le scuole e in base all’età e al numero di allievi verrà scelta insieme a noi la proposta più adatta. costi: dai € 6,00 a € 8,50 ad allievo in base al numero e alla durata

L’A.S.D. King Rock Climbing organizza corsi di avvicinamento all’arrampicata per bambini e ragazziCorso Baby Si tratta di un corso-gioco della durata di un’ora indirizzato solo a bambini di 4 e 5 anni. Mezz’ora di psico-motricità, mezz’ora di arrampicata. Tutti i lunedì o mercoledì dalle 16.40 alle 17.40 (12 incontri)Corso Kids Per bambini di età compresa tra i 6 e 8 anni. Un’ora di corso-gioco seguito da psicomotricista e guida alpina. Tutti i lunedì o mercoledì dalle 17.45 alle 18.45 (12 incontri)Under 14 I ragazzini nella fascia d’età tra i 9 e 14 anni verranno seguiti da una guida alpina per un’ora di arrampicata, ma non solo, verranno insegnati loro anche i principi della sicurezza e i nodi. Il mercoledì o venerdì dalle 17.00 alle 18.00 (12 incontri)Under 20 Un’ora e mezza di corso per ragazzi dai 14 ai 20 anni. Impareranno le tecniche dell’arrampicata, tutti i nodi e le manovre di sicurezza.Il mercoledì o venerdì dalle 18.00 alle 19.30 (12 incontri)

Le guide alpine XMountain organizzano corsi di arrampicata per adultiIl corso arrampicata è rivolto a principianti o a persone che sentono il bisogno di migliorare la propria tecnica partendo dai principi base dell’equilibrio e del movimento su “placche” e terreno verticale. Il corso arrampicata è diviso in due livelli ed è attivabile per gruppi da 2 a 6 persone. Nota: con il I° livello si acquisiscono già tutte le nozioni di sicurezza per poter essere indipendenti.

Dove: presso la palestra d’arrampicata King Rock, in Via Ca’ di Mazzé 21, in località Palazzina (VR) Periodo:Tutto l’annoMateriale necessario: tutto il materiale necessario è fornito da XMountain - Guide Alpine: scarpette da arrampicata, imbracatura, corde, rinvii, moschettoni, ecc.Orari e costi: I° livello – Base = € 120,00 (es. 4 allievi: 5 incontri indoor)II° livello – Avanzato =€ 120,00 (es. 4 allievi: 3 incontri indoor + 1 outdoor)

VUOI VEDERE I CAMPIONI DAL VIVO?

28-29 maggio 2011 - Campionato Nazionale Giovanile Under 20, 18, 16 4-5 Giugno 2011 - Coppa Italia, un’occasione per incontrare atleti di livello nazionale

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scuola

La Redazione di sportdipiù ha organizzato la seconda edizione del corso di giornalismo sportivo all’Istituto Seghetti. Le lezioni tenute dai nostri Alberto Cristani ed Alessandra Rutili erano rivolte agli stu-

denti del biennio. Oltre alle lezioni teoriche gli alunni hanno simulato due interviste una con il giornalista televisivo Gigi Vesentini e con l’allenatore ed ora osservatore della Nazionale Italiana Paolo Vanoli. Tutti gli studenti del corso hanno preparato un elaborato, il migliore a nostro parere è stato quello che pubblichiamo in questa pagina. Per Sofia De Pasqual si aprono le porte della tribuna stampa di un evento sportivo che seguirà come inviata di sportdipiù.

L’ex calciatore Paolo Vanoli , nato a Varese il 12 agosto 1972, ha fatto vi-sita ai ragazzi del corso di giornalismo sportivo dell’Istituto Seghetti. Si è presentato in aula accompagnato dal Prof. Andrea Totolo , per poi iniziare subito la chiacchierata con gli ansiosi ragazzi. Ecco l’intervista:

Prima di cominciare a giocare a livello agonistico, dove giocava?Ho iniziato a giocare a calcio nella squadra della mia città, il Varese.

Qual è l’esperienza più bella che le sia capitata?Beh, sicuramente quando giocavo nei Ranger Glasgow. In Scozia sono molto fissati con i colori nazionali , un giorno mi presentai in sala Stampa con un maglione verde, che era il colore dei Celtic. Non mi fecero entrare cosi fui costretto a cambiarmi. (Ride)

Ritornerebbe in Scozia?Se potessi si, per allenare. La ci sono stadi, campi, strutture fantastiche. E’ molto diverso da qui in Italia. Ritornerei anche per il fair play , per la gente e poi per lo stupendo paesaggio.

Qual era il suo sogno nel cassetto?Come tutti i giocatori, giocare nella Nazionale.

Durante la sua carriera ha subito una retrocessione?Si, purtroppo e per questo sono andata al Parma, dove la società mi dice-va che la mia carriera era praticamente finita. Però io sono sempre stata una persona positiva e ho sempre pensato che le cose negative potessero portarmi a migliorare. E questo è quello che dicevo ai mie ragazzi quando li allenavo.

Qual è la squadra straniera che più le piace?Senza dubbio il Barcellona. Ho avuto modo di seguire un allenamento e devo dire che mi ha particolarmente colpito.

Quando ha giocato in nazionale, qual è stata la cosa più bella che ri-corda?E’ stato arrivarci, raggiungere una meta così prestigiosa. Ricordo con parti-colare emozione la settimana che precedeva la mia convocazione. Vedevo il mio nome sui giornali ancora prima che tutto cominciasse. E a questo punto che si comincia a crederci perché è come stare in una favola. Poi quando arrivò l’ufficialità tutti mi telefonavano, amici, parenti, ogni 30 se-condi squillava il telefono.

Qual è stato il più bel gol che ha segnato?Il più bel gol che ho fatto è stato quello con i Ranger a Glasgow, Nel corso dell’azione il mister mi disse qualcosa in inglese, ma io non capivo (ride…). Pensavo: “Mi avrà detto: passala passala” ma io ho seguito l’istinto ed ho tirato. Un gol dai 30 metri! Ho segnato anche nella finale di Coppa Italia Parma-Fiorentina e l’anno successivo nella stessa finale solo che quella volta giocavo con la casacca della Fiorentina…

Chi preferiva tra i suoi compagni di squadra?Ho giocato con grandi campioni, ma ricordo con affetto soprattutto Fuser, Cannavaro e Gigi Buffon che ritengo veramente un Campione.

Se non avesse fatto il calciatore?Avrei fatto il meccanico. Quello è stato il mio primo lavoro, in realtà pulivo l’officina e ho visto ben pochi motori. Dopo il lavoro giocavo a calcio. Penso che la fortuna conti molto nella vita, perché io ho avuto una chance importante passando dalla serie D alla B.

Che cosa non deve dimenticare mai un giocatore?Un professionista deve capire quand’è il momento di smettere. Io ho capito che dovevo concludere la mia carriera dopo l’esperienza in Grecia. E poi ragazzi, voi come tutti gli Sportivi, dovete capire che nel gruppo non esiste l’”Io” esiste solo il Noi. Solo l’unione permette di essere una squadra e di vincere.

Cosa vuole fare in futuro?Voglio continuare ad allenare e migliorare sempre.

Con queste ultime parole, Paolo Vanoli conclude la sua chiacchierato con i ragazzi del corso di Giornalismo, lasciandoli ai loro sogni nella speranza che si avverino come è capitato a lui.

Sofia De Pasqual

Secondo corso di giornalismo alle Seghetti

L’ex campione di Parma, Fiorentina e Hellas Verona è stato intervistato dagli studenti delle scuole Seghetti. Va a Sofia De Pasqual il premio della redazione di sportidpiù

Paolo Vanoli: un futuro a tinte Azzurre

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motociclismo

La passione corre su due ruote

Dopo un inizio di carriera eccezionale, il centauro veronese cerca il riscatto (e sponsor) nella stagione 2011

Corre l’anno 2001 stufo della solita vita Luca Gottardi, centauro veronese dalle belle speranze, decide di pas-sare dalla moto soltanto sportiva alla moto agonistica

ben più gratificante e adatta alla sua vera passione. Il confron-tarsi con altri piloti vuole dire per lui superare i suoi stessi limiti e quelli degli avversari. Meglio di uno scooter per le sue tasche in quel periodo non c’era e, adattato agonisticamente e preparato a puntino, si iscrive alla prima gara al kartodromo di Cuneo. Nonostante l’emozione alle stelle Luca si classifica terzo. Un ottimo inizio che gli permette di mettersi in luce e di meritare il rispetto dei suoi stessi avversari. Gli “addetti ai lavori” lo notano, soprattutto nelle gare succes-sive (cinque podi in altrettante gare!). Il tutto a fine stagione gli frutta il titolo di campione italiano nella sua classe e il diritto di rappresentare l’Italia nella finale internazionale svoltasi all’au-todromo del Mugello. Risultato: primo posto! Luca però capisce che basta poco per passare “dalle stelle alle stalle”. La fortuna, infatti. lo abbandona sul più bello. Corre nel campionato italiano velocità e come detto prima una caduta poi il cedimento di una biella non gli permettono di battersi per il titolo. Seguono risultati parziali non esaltanti ri-spetto alla sua bravura. Abbandona la scarsa competitività della sua Honda 125 e si iscrive nella “tosta” R6 Cup con una Yamaha R6. Nel Trofeo che gli permette di arrivare ottavo assoluto su set-tanta concorrenti può essere considerato il risultato più pre-stigioso. Lo attende la Categoria Stock nella quale hanno partecipato i più noti piloti italiani attualmente sulla cresta dell’onda,vedi Scassa, Badovini, Savadori, Corti, Milanese, altro bravo pilota locale. A questo punto sorge un grosso problema: il portafoglio è vuo-to. Per gonfiarlo c’è solo un mezzo: lavorare di più e correre meno. Gli anni a seguire fino ai tempi odierni gli permettono lo stesso di fare bella figura dove partecipa, con un sesto e un decimo posto nel campionato italiano velocità. Il tempo dedicato al lavoro è sempre più importante e gli per-mette di avere un ottimo impianto di benzina esso nel Paese di Garda. La passione attuale e il portafoglio al momento gli permettono di cimentarsi con le supermoto, nella fattispecie nelle cronoscalate nazionali ed internazionali.

Luca Gottardi infatti guarda per il 2011 ad un traguardo pre-stigioso, cercando la competitività anche in questa dura di-sciplina agonistica con l’eventuale possibilità di partecipare per il 2012 al mitico Tourist Trophy sull’isola di Man e al Pickes Pick a Colorado Spring in America Settentrionale. Perciò inizia la caccia agli sponsor, ne trova uno molto affida-bile e tecnicamente valido nella amicizia di Massimo Zanetti attuale proprietario della R.T.C. di Verona, il più grande cen-tro di tecnica e componentistica sportiva auto motociclistica veronese.Per il 2011 ci si attende da Luca Gottardi un anno pieno di soddisfazioni a cominciare dalla Coppa Radicondoli (Siena) per terminare a Bergamo a settembre.Tutto questo affinchè i fasti del passato possano tornare al più presto per Luca Gottardi, giovane, talentuoso e simpatico pi-lota che, per questa stagione, può avvalersi anche della “grif-fe” del team PnL Racing, altro importante fattore di garanzia per la riuscita della stagione agonistica 2011.

Dario Spandri

Luca Gottardi infatti guarda per il 2011 ad un traguardo pre

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parapendio

Emozionitra le nuvole

Alla scoperta del parapendio

Uno sport utile anche per ritrovare la serenità e la pace

Ciao Ragazzi!Finalmente la bella stagione è iniziata!!!

Le giornate sono più calde e più lunghe che ci permettono di stare in volo piu tempo con paesaggi intrinsi di colori!!! La neve ormai si è sciolta lasciando un verde che fa sembrare il mondo uno splendido smeraldo.Il nostro gruppo di bipostisti è gia ope-rativo per farvi conoscere la sensazione che avete sempre sognato fin da bam-bini… vedere il mondo dall’ alto, lasciare tutto il solito caos quotidiano e stare in un luogo dove il solo rumore è il sussurro del vento che vi darà una totale sensazione di pace e libertà!I nostri bibipostisti sono un gruppo molto unito, attento a regalarvi solo emozioni in piena sicurezza, sono tutti piloti di grandissima esperienza con alle spalle tanti anni di volo e di tandem,

questo è un valore aggiunto perché vi faran-no apprezzare ancora di più il volare.Basta una semplice chiamata e ci accordia-mo per il giorno e l ora, poi una volta in decol-lo sarete seguiti in ogni singolo preparativo, e vi spiegheranno tutto quello che varrà fatto e vissuto assieme. I nostri piloti vi sapranno entusiasmare a tal punto che siamo sicuri che una volta staccati i piedi da terra non vedrete l ora di farlo nuo-vamente…e perché no? Iscrivervi alla scuola di Extreme.

Buoni voli a tutti!!Vi aspettiamo per informazioni ed altro.

Yeti Estreme a.s.d.

Il nostro sito: www.yetiextreme.it Tel: +39 345 8522387

P.s. siamo anche su facebook!!!!

Uno sport utile anche per ritrovare la serenità e la pace

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sci

Primavera: tempo di bilanci per lo sci club Edelweiss

Inverno con numeri da record

Corsi, attività agonistica, trofei e ottimi piazzamenti: un 2010 da ricordare per lo sci club veronese

La stagione 2010/2011 si è appena conclusa e i dirigenti dello sci club edelweiss possono ritenersi pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti nei vari settori nei quali il direttivo aveva deciso di

focalizzate i propri obiettivi. Per quanto riguarda i corsi di sci ancora una volta grandi numeri di partecipanti e grande entusiasmo per i 400 piccoli

sciatori che hanno affolla-to le piste di San Giorgio, Polsa e Folgaria. Per quanto riguarda l’ atti-vità agonistica le squadre baby, cuccioli, ragazzi e allievi hanno affrontato una stagione vittoriosa e si sono imposti nella clas-sifica generale di società della provincia di Verona. 5 i titoli di campioni provin-ciali conquistati dai nostri atleti, 11 i classificati alle

finali regionali ragazzi e allievi e 16 quelli classificati alla finale regionale del trofeo latte busche dedicato ai cuccioli e baby; 3 atleti hanno con-quistato l’accesso alle finali nazionali del trofeo Pinocchio. Un particolare complimento ad Alessandro Sorpresa che grazie ad un ottimo campio-nato regionale (4° posto in slalom speciale e 7° posto in super gigante) si è aggiudicato un posto nella squadra che ha rappresentato il Veneto ai campionati italiani di Bardonecchia.Anche quest’anno lo sci club ha organizzato alcune competizioni: il Tro-feo Avesani, gara in notturna a San Giorgio per ragazzi e allievi, il trofeo Lattebusche sempre a San Giorgio per baby e cuccioli. Il trofeo Gruppo Finestre si è articolato in 4 tappe sulla pista Valon di San Giorgio e ha visto la partecipazione di 80 piccoli sciatori che, dopo aver imparato i primi rudimenti dello sci durante i corsi propedeutici, sono stati invitati a partecipare a questo circuito di gare appositamente studiate per intro-durre i bambini e le bambine nel mondo dell’agonismo.Un nuovo strumento didattico è stato introdotto quest’anno grazie alla

sponsorizzazione di Rossignol , per aiutare i piccolissimi sciatori nell’ap-prendimento di questo fantastico sport che l’edelweiss organizza, pro-muove e diffonde da ormai quasi sessanta anni. Ringraziamo i genitori, i bambini, gli accompagnatori e i maestri per la fiducia accordataci anche quest’anno. Arriderci all’anno prossimo.

Info: www.edelweissclub.itMarco Ballini

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sport estivi

Mai come d’estate lo sport diventa parte fondamentale delle gior-nate di molte persone. Dopo un inverno pieno di nebbie, freddo e piogge ecco il sole

che torna a splendere e a diventare compagno delle tantissime attività che si possono fare soprattutto durante il periodo estivo. Ne abbiamo elencate alcune delle principali, alcune molto conosciute ed altre meno, per dare magari un’idea a chi è ancora lì a pensare a cosa poter fare in questa prossima estate all’insegna dello sport. Sport di squadra. Si fermano i campionati di calcio ma da giugno in poi sono tantissimi i tornei estivi offerti nelle varie località, da quelli a 5, a 7 fino a 11 giocatori. Alternativa sempre più in voga, per gli amanti della “palla calciata” il Rapid Futball, un concentrato di tecnica e rapidità che si gioca su minicampi (m.6x12 o m. 8x16) chiusi da una rete parapalloni, che con-feriscono alla struttura la forma di un mini stadio.Torna poi protagonista il beach volley, pallavolo da praticare in compagnia su sabbia, nei vari centri sparsi in provincia (esempio il centro sportivo di Fumane ne mette a disposizione addirittura tre…) oppure in vacanza. Quindi il basket, il beach soccer o il nuovissimo beach rugby, questi ultimi rigorosamente da praticare sulla sabbia. Poco diffuso ma c’è anche l’ho-ckey su prato, e la pallamano che conta pochi numeri ma una passione sempre viva.

Discipline individuali. Sono moltissimi gli sport individuali che trovano in primavera ed in estate il loro periodo migliore: dall’atletica leggera con tutte le sue discipline, al ciclismo su strada o con mountain bike, dal golf al tiro con l’arco al tiro a segno. Dalla corsa, da soli o nelle tante manifesta-zioni previste in giro, alla vela e agli altri sport acquatici. Ecco il tennis, uno tra gli sport estivi più amati sia dagli amatori che da quelli più bravi, o la pesca per chi ama invece il relax e la tranquillità asso-luta. Sport principe per l’estate è naturalmente il nuoto, da praticare nelle piscine cittadine oppure al mare in vacanza. Senza paura. Per chi ha bisogno del brivido ecco il parapendio e il pa-racadutismo, oppure senza spingersi così oltre l’arrampicata o la pratica delle vie ferrate in alta montagna. Per chi vuole divertirsi senza troppi pe-

ricoli o paure ecco invece i percorsi avventura che si trovano sempre più di frequente, o le divertenti discese del rafting sui torrenti del Trentino. O ancora il canyoning, che prevede la discesa a piedi di corsi d’acqua montani, tra tuffi e scenari mozzafiato.

Assieme a loro. L’estate è anche il periodo migliore per apprezzare la natura “a bordo” dei cavalli, praticando l’equitazione a vari livelli o anche solo con semplici passeggiate tra boschi, sentieri e campagne. In vacanza. Oltre al classico e già citato beach volley, c’è anche il beach tennis che pian piano si fa strada tra le preferenza dei vacanzieri. Che

Estate alle porte

Alcune proposte per chi vuole trascorrere un’estate di relax e divertimento a tutto…sport!

Lo sport sotto… l’ombrellone

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Torna sabato 25 giugno, nel quartiere di Borgo Roma, “Noi Corriamo”, 6^ edi-zione del Memorial Michele Crepaldi. La manifestazione sportiva, che vedrà centinaia di podisti appassionati e atleti di fama internazionale suddivisi in varie categorie, sfidarsi lungo le vie dello storico rione alla periferia sud di Verona, è inserita nel programma di eventi della tradizionale sagra di San Giovanni Battista nella Parrocchia di Tomba Extra.Un appuntamento divenuto di grande prestigio, grazie all’impegno di tanti volon-tari, che anche quest’anno vedrà, al fianco degli organizzatori del circolo Noi , la V^ Circoscrizione (Borgo Roma – Cadidavid), il Comune di Verona, il Centro Sportivo Italiano, l’Unione Sportiva Intrepida e la Fondazione Bentegodi. “Oltre all’aspetto sportivo – spiega Max Bogdanic, reposnsabile dell’organizza-zione – vogliamo evidenziare l’aspetto solidaristico dell’evento. Infatti i parteci-panti doneranno, con le loro quote di iscrizione, un contributo di un euro a favore di Abeo, Associazione bambino emopatico oncologico. Il ricavato verrà adope-rato per realizzare nuovi progetti a favore dei piccoli pazienti ricoverati nei centri ospedalieri scaligeri. Un piccolo ma tangibile aiuto per l’Associazione presieduta da Pietro Battistoni, che merita tutta la nostra ammirazione per lo straordinario impegno profuso in ambito socio- sanitario ed assistenziale”. La gara vedrà impegnati atleti di tutte le età, su un circuito di 1182 metri da percorrere più volte a seconda della categoria. Anche un gruppo di bambini e di giovani che hanno vinto la malattia grazie all’aiuto di ABEO, percorreranno un breve tratto del percorso per testimoniare come, con l’aiuto di tutti e con la solidarietà, si può tornare a correre e a vivere.

Info: www.trofeokm.com

sport in pillole - Abeo.. .di corsa!

possono provare anche la canoa o il windsurf nelle tante possibilità offerte dai villaggi turistici, o addirittura le immersioni per chi è più fortunato e si trova in mari e località con fondali splendidi da ammirare. Senza dimenti-care il tennistavolo o ping pong, spesso pensato solo come passatempo ma sport riconosciuto a tutti gli effetti anche alle Olimpiadi.

Luca Mazzara

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psicomotricità

Non educare a forza ottimo amico i fanciulli nelle varie cognizioni, ma piuttosto in forma di gioco, affinché tu sia più capace di scorgere la naturale inclinazione di ognuno, e, fa si che sia sempre vivo, in loro, il piacere creativo. PLATONE

L’alfabeto del corpo

Esistono, come avevamo suggerito nell’argomento del nume-ro precedente legato all’analisi del tono, altri indicatori che ci consentono di sviluppare in maniera specifica degli interventi

significativi, mirati per leggere attentamente il nostro corpo e che co-stituiscono motivo di attenzione e di analisi per la figura professionale dello psicomotricista.L’alfabeto del corpo si fonda su una componente biologica, legata all’evoluzione neurofisiologica, ed evolve nell’interazione con l’ambien-te.a Psicomotricità, come disciplina, considera l’individuo nella sua glo-balità psicocorporea e nella sua complessità: in effetti il termine psi-comotricità sottende l’integrazione armonica di “psiche” e “motricità”, quindi degli aspetti motori, funzionali, affet-tivi, relazionali, cognitivi, sociali. La nozione di psicomotricità è stata intro-dotta all’inizio del secolo scorso per sotto-lineare la stretta relazione esistente tra le acquisizioni motorie e lo sviluppo della psi-che. Questo concetto-base, integratosi via via con le nuove conoscenze, è estrema-mente complesso e molto ampio tanto da poter dire che “ogni movimento è psicomo-torio a partire dal momento in cui si supera l’atto riflesso, perché sotto ogni movimento c’è un desiderio, un sentimento, un’emozio-ne, una volontà”.Prima di definirsi come campo di ricerca teorico e applicativo, la psicomotricità si ri-conosce, quindi, per il suo essere un’espe-rienza naturale del bambino e dell’uomo (per il bambino si parla di sviluppo psico-motorio, per l’adulto di stile psicomotorio).Il fondatore della psicomotricità, J. De Aju-riaguerra la definisce come la progressiva conoscenza di sè e del mondo attraverso il movimento, affermando che “la psicomotricità è un certo modo di essere al mondo”.Attraverso il movimento cosciente, pensato e vissuto prima, durante e dopo l’azione, movimento usato funzionalmente per sè e per gli altri, tanto sul piano fisico che su quello psicologico-comunicativo si do-vrebbe raggiungere l’autonomia psicomotoria (che banalmente pos-siamo far corrispondere ad un “star bene nella propria pelle”).

Nella praticaLa psicomotricità, sia nei suoi aspetti teorici che nella sua prassi opera-tiva, sottolinea l’importanza dell’esperienza corporea come base dello sviluppo dell’identità individuale, familiare, sociale, istituzionale, come espressione della vita emozionale, della strutturazione dei processi co-gnitivi, come organizzatore della motricità funzionale, comunicativa e relazionale, come regolatrice primaria di ogni comportamento. La Psicomotricità focalizza la propria attenzione sul corpo e sull’azio-ne, intesa come movimento carico di significati. Questo primato del movimento e della spontaneità è il supporto dell’espressione e della creatività.In particolare, il corpo non viene visto solo come l’espressione ogget-

tiva di funzioni da manipolare o attivare ma anche, e soprattutto, come luogo di comu-nicazione privilegiato attraverso il quale la persona esprime emozioni, desideri e sof-ferenze.La Psicomotricità si fa carico, dunque, non solo della funzione motoria ma anche del suo investimento affettivo, emozionale e re-lazionale dato dalla funzione tonica.Agisce specificatamente a livello del corpo tonico-emozionale (sede dei bisogni pri-mari, delle emozioni e dei vissuti affettivi) e del corpo comunicativo, pur tenendo conto degli altri aspetti del corpo, del corpo stru-mentale/funzionale, del corpo cognitivo e del corpo immaginario.Chi è lo psicomotricista e a chi si rivolgeLo Psicomotricista è l’operatore che svolge, in via autonoma o in collaborazione con al-tre figure professionali, interventi di educa-zione, prevenzione e terapia psicomotoria,

nel rispetto della globalità psicocorporea dell’individuo, utilizzando metodologie a mediazione corporea.In particolare:- favorisce lo sviluppo psicofisico della persona in età evolutiva e il man-tenimento dell’equilibrio psicofisico della persona adulta e anziana;- aiuta a superare i momenti di crisi evolutive nelle diverse età, operan-do per prevenire l’instaurarsi di una situazione patologica;- interviene specificamente in situazioni di patologia conclamata, mo-bilizzando le risorse psicofisiche della persona e del suo contesto.La psicomotricità si rivolge, quindi, a tutte le età. È in funzione dell’età e delle situazioni che si offre l’intervento: a queste corrispondono osser-vazioni e proposte diverse.

Quello che le parole non dicono

Avere un corpo vuol direEssere guardati,guardarsi, essere visibile. MERLEU PONTY, 1969

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psicomotricità

Non cercate di riparare... ma di offrirela libertà di essereDe Ajuraguerra J.

Come lavoraLo Psicomotricista si propone, in un setting preciso e utilizzando meto-di e tecniche specifiche a mediazione corporea, di armonizzare, favo-rire o mantenere l’identità psicomotoria del soggetto attraverso l’azione all’interno di un contesto relazionale.Egli considera il movimento/l’azione non solo in termini funzionali come sintomo, ma come mezzo di espressione, di comunicazione e rela-zione. Attiva e favorisce nell’altro la progressiva conoscenza di sé, a cominciare dal sé corporeo e dall’ambiente, attraverso la motricità e le capacità simboliche della persona.Questi obiettivi si realizzano non in un percorso di insegnamento – ap-prendimento di abilità, quanto in contesti comunicativi, ove la rete di scambi rende possibile il riconoscimento dell’altro e la valorizzazione delle sue risorse.Lo psicomotricista deve essere in grado di adattare se stesso e la metodologia al soggetto o al gruppo con cui opera riconoscendo le modalità di approccio e di risposta ottimali, non tanto relativamente ai sintomi, quanto ai bisogni fondamentali che affiorano durante il proces-so di relazione.La specificità dello Psicomotricista sta nella competenza a compren-dere e ad utilizzare nel proprio lavoro il linguaggio corporeo non verba-le, in particolare tonico-emozionale.Utilizzando la conoscenza di questi rapporti e la capacità peculiare di lettura del linguaggio corporeo, in particolare nella comunicazione non verbale (movimento, tono, postura, etc.), lo psicomotricista interviene con metodologie psicomotorie con l’obiettivo di favorire, in primo luogo il processo di integrazione fra i diversi piani espressivi e conoscitivi.L’agire professionale dello psicomotricista si attua sempre all’interno di una significativa relazione operatore-utente.Quali tecniche e strumenti professionali utilizzaLo psicomotricista utilizza tecniche a mediazione corporea:attività di gioco sensomotorio, percettivo, simbolico, attività di espres-sione corporea e giochi di animazione, giochi musicali e ritmici, spe-rimentazione di modalità pittoriche e plastiche conosciute e originali , grafomotricità, rilassamentoSi avvale di strumenti professionali specifici:questionari per il primo contatto (situazione, disponibilità, aspettative, conoscenze, indicazioni per l’elaborazione del progetto di intervento), osservazione psicomotoria individuale e di gruppo, profilo individuale e di gruppo, schede di verifica giornaliere e/o periodiche, schede di bilancio conclusivo, test psicomotori specifici, supervisione.

La dimensione privilegiata: il gioco Lo psicomotricista, nell’applicare la psicomotricità, utilizza come di-mensione fondamentale, in qualsiasi età, situazione e contesto, quella del gioco o dell’ attività ludica.Definire cosa è un gioco è difficile: è un concetto astratto ma profonda-mente umano, presente in tutte le culture del mondo. Il gioco, attività gratuita, produttrice di piacere immediato è assimilato all’idea d’infan-zia. Parlare del gioco, di chi gioca, di come si gioca, di perché si gioca è parlare della vita stessa del bambino e, quindi, dell’uomo: il gioco

è apprendimento, mezzo d’espressione, creazione, imitazione, inizia-zione, modalità relazionale. Il gioco riflette lo sviluppo ma, al tempo stesso, contribuisce alla formazione delle funzioni motorie, affettive, cognitive e sociali del bambino: è la prima cosa che impariamo a fare ed è al tempo stesso un potente mezzo per imparare. Rientrando in una finalità educativa e di sviluppo/supporto alla crescita e all’emanci-pazione del soggetto, il gioco o l’attività ludica sono sempre indirizzati verso obiettivi definiti, volti a rendere sempre più oggettiva l’opportuni-tà di fare e dimensionare progetti motori nella maniera più funzionale ed economica possibile.

Emanuela Caliari, psicomotricista, formatore AIFP, [email protected] Trettene psicomotricista, [email protected] 3487646902Recapito professionale: Centro di psicomotricità e rilassamento Lo spazio creativo IL MOSAICO, Via Zeila, 4/a 37131 Verona VR Tel / fax 045/972652 - 3332938623

FIPm. E’ un’associazione scientifico-professionale di categoria che non ha fini di lucro e persegue le seguenti formalità: promuovere inizia-tive atte a far conoscere la professione dello psicomotricista nell’ambi-to del territorio nazionale; ottenere il riconoscimento giuridico del ruolo professionale dello psicomotricista; costituire, attraverso i suoi organi e le sue iniziative il punto di riferimento delle istanze degli psicomotricisti per quanto concerne gli aspetti scientifici, metodo¬logici e deontolo-gici della professione; gestire l’Albo degli Psicomotricisti, controllando titoli ed aggiornamenti per salvaguardare l’utenza.

Bibliografia• Argyle M., Il corpo e il suo linguaggio, Zanichelli, 1989 • AA.VV., Il corpo in gioco, Ed. Res, Verona, 2002• Bert E., Comunello F., Nicolodi G., Il labirinto e le tracce, Giuffrè Ed, Milano, 1988• Boscaini F., Corpo ed emozione, in ReS, n.3, dicembre 1998• Galimberti U., Il corpo, Feltrinelli, Milano, 1983• Gamelli I., Pedagogia del corpo, Meltemi, Roma, 2001• Lowen A., Il linguaggio del corpo, Feltrinelli, Milano, 1996• Montagu A., Il linguaggio della pelle, Vallardi Ed., 1989• Stern D., Il mondo interpersonale del bambino, Bollati Boringhieri, Torino, 1987

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Alzi la mano chi da piccolo non ha mai sognato di cono-scere da vicino il suo campione preferito.Sogni e speranze che, la maggior parte delle volte, sono

rimaste tali.A volte bastava un autografo “rubato” al termine dell’allenamen-to per farti sentire il bambino più fortunato e felice del mondo.Partendo proprio da questo presupposto, l’assessorato allo sport del Comune di Verona, in collaborazione con l’Ufficio Edu-cazione Fisica e Sportiva dell’ Ufficio Scolastico Territoriale XII di Verona e l’associazione culturale Volare con i Valori, ha organiz-zato il progetto “Volare con i Campioni”, un nuovo ed innovativo concorso che offre la possibilità a ragazzi e ragazze dai 14 ai 19 anni di vivere insieme ai campioni dello sport veronese.“L’obiettivo - spiega Matteo Lucchese, ideatore del progetto - è quello di far vivere a pochi fortunati un periodo da campioni insieme ai loro beniamini dello sport veronese di eccellenza. Al-lenamenti, ritiro, raduni prepartite, vita di spogliatoio, conoscere i dirigenti delle società e entrare in contatto, nei limiti ovviamente del consentito, con il mondo dello sport professionistico, sono le principali attività che i ragazzi potranno intraprendere. I fortuna-ti vincitori del concorso potranno toccare con mano quanto da molti desiderato e vivere l’emozione di giocare e di allenarsi con i loro beniamini. Per gli sportivi sarà invece una possibilità per insegnare ai più giovani a comportarsi da campioni a 360°. Mi supportano nella gestione del progetto Stefano Bianchini, Nicola Schena e Alberto Cristani che, con le loro competenze, mi aiuta-no a sviluppare al meglio l’idea”.La proposta, formulata direttamente alle società dall’assessore allo sport di Verona Federico Sboarina, ha trovato subito il con-senso pressoché unanime.“Un progetto - spiega Sboarina - che ha trovato subito l’interes-se delle più importanti società sportive veronesi. Questo ci fa enormemente piacere perchè significa che è stato colto in pieno il senso dell’iniziativa e cioè quello di dare corpo ad un sogno che accomuna la maggior parte dei giovani sportivi. Un ringra-ziamento va quindi a tutti i presidenti e alle dirigenze con le quali prossimamente definiremo nel dettaglio l’iniziativa”.Proprio per non essere troppo “invasivo”, il progetto Vivere da Campioni prevede che ogni singola società decida liberamente cosa offrire - in termini di modalità e tempistica - al vincitore del concorso. Di base ci sarà comunque un kit (borsa, magliette, pantaloncini, tuta) della squadra, ovvero tutto quanto possa aiu-tare ad essere “della” e “nella”squadra.Per partecipare al concorso sarà sufficiente compilare una sche-da che verrà distribuita nelle scuole, grazie alla collaborazione della professoressa Monica Magnone dell’Ufficio Educazione Fi-

sica, e nell’ambito delle società aderenti al progetto, indicando generalità e squadra con la quale si vuole realizzare il proprio sogno.Ci sarà tempo fino al 30 novembre 2011 per inviare il coupon.Il 22 dicembre 2011 verranno estratti a sorte i nomi dei fortunati vincitori.Successivamente i nominativi saranno comunicati alle società che avranno tempo fino al termine della stagione sportiva 2011-2012 per far “volare con i campioni” i fortunati vincitori.Sportdipiù seguirà da vicino le tappe di questa nuova ed interes-sante iniziativa, informando e veicolando (anche sul sito www.sportdipiu.com) tutte le notizie e le novità.Ora la palla passa a voi giovani “dreamer”: volere è…volare!

Hanno aderito al progetto le seguenti società: Hellas Verona F.C. A.C. Chievo Verona, Federazione Italiana Gioco Calcio, ASD C.F. Bardolino Verona VERONA CF, Verona Calcio a Cinque, FI-PAV Verona, BluVolley Verona, Verona Volley Femminile, Mastini Verona American Football, American Football Verona Redskins, Sport Management, Cus Verona, Scaligera Basket Verona, Base-ball Dynos, Baseball Verona Team, Federazione Italiana Nuoto e G.S. Fiamme Gialle

Info: www.volareconivalori.it

Marina Soave

Con “Volare con i Campioni” i sogni diventano realtà

Iniziativa per i più giovani

progetto sportivo

Un progetto dell’’assessorato allo sport del Comune di Verona, in collaborazione con l’Ufficio Educazione Fisica e Sportiva dell’ Ufficio Scolastico e l’associazione culturale Volare con i Valori

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