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Osvaldo e Rosario Tagliavini – 198 – BOLETUS APPENDICULATUS Schaeffer Cresce in estate-autunno, sotto pini o nei boschi aridi di latifoglie, gregario o solitario. Non comune. Cappello largo 15-20 cm, prima subgloboso, poi con- vesso-pulvinato, finemente vellutato, bruno o color crosta di pane. Tubuli giallo-oro, poi giallo-olivastri. Pori minuti e tondeggianti concolori, viranti lievemente al verde-azzurro al tocco, come i tubuli. Gambo giallo-solforino all’apice, con macchie rosa-rossastre verso la base, dapprima panciuto, poi assottigliato e radicante, ornato da un fine reticolo concolore. Carne soda e compatta, giallognola, rugginosa nei punti erosi, ocraceo-rosata alla base del gambo, virante lentamente all’azzurrognolo alla sezione. Odore grato, sapore mite. Spore bruno-olivacee in massa, fusoidi, lisce, 12-14x3-4 μm. Commestibile. Note Può confondersi con il B. albidus che, però, ha un cappello bianco sporco, caffelatte e la carne amara. BOLETUS REGIUS Krombholz Cresce, dall’estate all’autunno, preferibilmente sotto faggio e castagno. Comune. Cappello largo 10-20 cm, prima emisferico, poi convesso, indi appianato, con margine lievemente eccedente. Cuticola feltrata, prima rosso- lampone, poi impallidente per invecchiamento, screpolata a tempo secco. Tubuli da giallo-paglia a verdognoli. Pori piccoli, concolori ai tubuli, immuta- bili, come i tubuli viranti raramente al blu alla sezione Gambo immutabile al tocco, corto, tozzo, con base ingrossata, di color giallo- oro, percorso da un fine reticolo concolore nella parte superiore e macchiato di rosso-lampone verso la base. Carne giallina, immutabile o cangiante al verde-azzurro, rosata al fondo del gambo. Odore fruttato, (di mallo di noce secondo alcuni) sapore mite. Spore bruno-olivacee in massa, fusiformi, lisce, 11,3-14,5x3,5-4,5 μm. Commestibile ottimo. Note Si riconosce per il colore rosso-lampone del cappello. Si può confondere con il B. speciosus che ha, però, la cuticola più rosso-brunastra e la carne che vira al blu carico.

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Osvaldo e Rosario Tagliavini

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BOLETUS APPENDICULATUS Schaeffer

Cresce in estate-autunno, sotto pini o nei boschi aridi di latifoglie, gregario osolitario. Non comune. Cappello largo 15-20 cm, prima subgloboso, poi con-vesso-pulvinato, finemente vellutato, bruno o color crosta di pane.Tubuli giallo-oro, poi giallo-olivastri. Pori minuti e tondeggianti concolori,viranti lievemente al verde-azzurro al tocco, come i tubuli.Gambo giallo-solforino all’apice, con macchie rosa-rossastre verso la base,dapprima panciuto, poi assottigliato e radicante, ornato da un fine reticoloconcolore. Carne soda e compatta, giallognola, rugginosa nei punti erosi,ocraceo-rosata alla base del gambo, virante lentamente all’azzurrognolo allasezione. Odore grato, sapore mite.Spore bruno-olivacee in massa, fusoidi, lisce, 12-14x3-4 µm.Commestibile.

NotePuò confondersi con il B. albidus che, però, ha un cappello bianco sporco, caffelatte e la carneamara.

BOLETUS REGIUS Krombholz

Cresce, dall’estate all’autunno, preferibilmente sotto faggio e castagno.Comune. Cappello largo 10-20 cm, prima emisferico, poi convesso, indiappianato, con margine lievemente eccedente. Cuticola feltrata, prima rosso-lampone, poi impallidente per invecchiamento, screpolata a tempo secco.Tubuli da giallo-paglia a verdognoli. Pori piccoli, concolori ai tubuli, immuta-bili, come i tubuli viranti raramente al blu alla sezione Gambo immutabile al tocco, corto, tozzo, con base ingrossata, di color giallo-oro, percorso da un fine reticolo concolore nella parte superiore e macchiatodi rosso-lampone verso la base. Carne giallina, immutabile o cangiante alverde-azzurro, rosata al fondo del gambo. Odore fruttato, (di mallo di nocesecondo alcuni) sapore mite. Spore bruno-olivacee in massa, fusiformi, lisce,11,3-14,5x3,5-4,5 µm. Commestibile ottimo.

NoteSi riconosce per il colore rosso-lampone del cappello. Si può confondere con il B. speciosus cheha, però, la cuticola più rosso-brunastra e la carne che vira al blu carico.

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Atlante dei funghi commestibili della Basilicata

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Osvaldo e Rosario Tagliavini

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BOLETUS DUPAINII Boudier

Cresce in estate sotto latifoglie. Specie rarissima. Cappello largo 6-10 cm, prima emisferico, poi convesso-guancialiforme, indiespanso. Cuticola rosso-carminio o rosso-sangue, vischiosa e lucente, quasilaccata da giovane, sbiadendo si macchia di giallo-verdognolo con tonalitàocracee, allo sfregamento di un azzurro cupo. Tubuli annesso-uncinati al gambo, giallo-verdognoli, azzurri allo sfregamento.Pori piccoli e tondi, prima rossi, poi piuttosto aranciati, sbiaditi a partire dallezone marginali, bluastri al tocco. Gambo tozzo, ventricoso e ingrossato al piede, di color giallo, ricoperto dauna fittissima granulazione fioccosa, rosso-vivo, concolore al cappello, bruna-stro alla base. Carne giallognola, rosata sotto la cuticola del cappello, virante al blu. Odoreindefinito, sapore mite.Spore bruno-olivacee in massa, fusiformi, lisce, 10-18x4-6 µm, non amiloidi.Commestibile, da cotta. La carne annerisce alla cottura.

BOLETUS LURIDUS Schaeffer: Fr.

Cresce, preferibilmente in estate-autunno, in ogni tipo di bosco. Comune.Cappello vellutato, largo 5-20 cm, bruno-olivastro, carnoso, con margine sotti-le, carne giallo-pallida che sotto l’imenio appare concolore ai pori.Tubuli lunghi e quasi liberi, giallastri, poi olivastri, con pori piccoli, rotondi,arancio-rossicci, blu scuro alla pressione.Gambo duro e pieno, giallastro-rossigno, con reticolo rosso a maglie allunga-te, e base brunastro-vinosa, virante alla pressione.Carne giallo pallida, virante immediatamente al blu-azzurro. Odore tenue.Sapore grato.Spore bruno-olivastre in massa, 9-17x5-7 µm.Commestibile, dopo lunga cottura. Tossico da crudo. La carne diviene giallaalla cottura.NoteSpecie con tossine termolabili, quindi eliminabili con la cottura o con l’essiccamento. Si distinguedal B. erythropus e dal B. queletii per il reticolo sul gambo e per la carne che sotto l’imenioappare concolore ai pori.

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Osvaldo e Rosario Tagliavini

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BOLETUS ERYTHROPUS (Fr.) Krombholz

Cresce, in primavera-autunno, nei boschi di conifere e di latifoglie. Comune.Cappello largo 5-20 cm, da emisferico a guancialiforme, di color bruno scuro,tomentoso.Tubuli prima gialli, poi verdastri, blu al tocco. Pori minuti e tondeggianti,rosso-arancio, poi rosso-bruni.Gambo ricoperto da una densa punteggiatura rosso-carminio su sfondo gialli-no, bluastro alla pressione.Carne soda e compatta, di color giallo-citrina, virante immediatamente allasezione al blu cupo, e al rosso-granata alla base del gambo. Odore e saporeacidulo-fruttato. Spore bruno-olivastre in massa, fusoidi, lisce, 11-19x4,5-7 µm.Commestibile, dopo cottura perchè contiene tossine termolabili.

NoteLa carne di questa specie, dopo cottura, assume colorazione giallastra. Si distingue dal B. luri-dus per l’assenza del reticolo sul gambo e per una punteggiatura rossa, dal B. queletii perchèquesti ha il gambo giallo in alto e rosso-granata alla base.

BOLETUS QUELETII Schulzer

Cresce preferibilmente in estate-autunno sotto quercia. Specie diffusa.Cappello largo 4-12 cm, sovente irregolare, finemente vellutato, bruno-oliva-stro, a volte con toni arancio-rossi.Tubuli giallo-verdognoli, liberi, alla pressione olivastri. Pori piccoli, rosso-aran-cio, ma gialli lungo l’orlo del cappello, al tocco diventano azzurri.Gambo non reticolato, da panciuto a slanciato, attenuato in basso, giallo inalto, con base bruno-purpurea come la stessa carne interna.Carne massiccia, soda, giallastra, virante al blu, rosso-barbabietola alla basedel gambo, come la stessa superficie esterna.Spore bruno-olivastre in massa, 10-12x5-8 µm.Commestibile, dopo cottura.

NoteConsumare, preferibilmente, esemplari giovani e freschi. Si riconosce perchè non ha il gamboreticolato, ma punteggiato da granulazioni gialle in alto e rosse nella parte basale.

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Osvaldo e Rosario Tagliavini

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BOLETUS PERMAGNIFICUS Poöder

Cresce in estate-primo autunno, lungo i sentieri soleggiati e ai margini deiboschi di querce. Non molto comune. Cappello largo 6-9 cm, prima subemi-sferico, poi convesso, con margine sottile, ondulato ed eccedente. Cuticolaliscia, virante al blu scuro alla pressione, leggermente viscosa a tempo umido,di color rosso-sangue, rosso vivo, poi passante, a volte, a un bruno-ramato.Tubuli da giallini a giallo-olivastri, viranti al blu alla sezione. Pori rotondi,rosso-sangue, viranti al blu al tocco. Gambo prima leggermente panciuto, poicilindraceo e attenuato verso la base, cespitoso con altri, sovente ricurvo, gial-lo-oro sul fondo, rossastro per il reticolo delle maglie, virante al blu al tocco.Carne giallina, virante al verde-azzurro alla sezione. Odore grato, sapore aci-dulo-mite. Spore bruno-olivastre in massa, ellissoidali, lisce, 13-16x5,0-6,5µm. Commestibile senza valore (Papetti et al.).

Note Si tratta di una specie “nata” recentemente (novembre 1980) per cui una certa cautela è d’obbli-go in un evenutale consumo alimentare.

BOTELUS IMPOLITUS Fries

Cresce fin dall’estate in boschi di latifoglie, specialmente di querce. Comune.Cappello largo 5-18 cm, prima emisferico, poi piano. Cuticola aderente, fel-trata, grinzosa, granulosa, da bruno chiaro fino a grigio-brunastro. Allo strofi-nio assume tinte bruno-rossastre.Tubuli giallo-citrini, immutabili, corti, adnati e arrotondati al gambo. Pori pic-coli, rotondi, concolori ai tubuli. Gambo non reticolato, cilindrico, con base leggermente globosa e piedesubradicante, color crema pallido, con granulazioni giallo-zolfo in alto, spessocon una zona o sfumatura anulare rossastra visibile, a volte, anche alla base. Carne soda, biancastra, bruno-rossastra sotto la cuticola. Immutabile allasezione, a volte leggermente carnicina. Odore e sapori gradevoli, anche sealla bae del gambo si registra un caratteristico odore di acido fenico.Spore bruno-olivacee in massa, ellittico-fusiformi, lisce, guttulate, 10-15x4,5-5 µm. Commestibile.

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Osvaldo e Rosario Tagliavini

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LECCINUM AURANTIACUM (Bull.: St. Amans)sin. B. rufus Schaeffer

Cresce sotto carpini e pioppi. Specie non molto comune.Cappello di 4-20 cm di diametro, vellutato e screpolato con il tempo secco.Cuticola, da arancio-mattone al rosso o al giallo, debordante e con residui diveli.Tubuli biancastri, lunghi, sottili, liberi al gambo. Pori piccoli, tondi, cinerognoli. Gambo alto, biancastro, verdastro al piede, turchino alla sezione, percorso dauna sorta di scabrosità rugginosa.Carne molle, all’aria roseo-cinerognola, poi nerastra. Odore mite, saporegrato.Spore ocracee in massa, fusiformi, 13-17x4-5 micon.Commestibile.

NoteViene chiamato volgarmente porcinello rosso. La carne diviene nerastra alla cottura.

LECCINUM CARPINI Schulz. (Michael) Moser: Reid

Cresce in boschi misti di querce e carpini. È specie comune.Cappello di 2-15 cm di diametro, irregolare e ruguloso da giovane, a maturitàscrepolato-areolato, grigio-bruno, bruno, sovente nerastro-olivastro da vec-chio, margine ondulato, appendicolato.Tubuli lunghi e sinuati, biancastri, grigio-giallini, olivacei, grigio violetto altocco. Pori minuti, concolori ai tubuli.Gambo bianco-nocciola con striature e costolature longitudinali, ricoperto dascaglie bruno-nerastre.Carne biancastra, virante al fuligginoso-violaceo intenso.Spore bruno-sporche in massa, fusiformi,12-20x4-7 µm.Commestibile.

NoteViene chiamato volgarmente porcinello grigio. Annerisce alla cottura.

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LECCINUM CROCIPODIUM (Let. em. Maire): Watling

Cresce nei boschi misti di latifoglie. Non comune.Cappello largo 5-15 cm, da giallo-oliva-arancio a bruno, spesso areolato-scre-polato.Tubuli lunghi, sinuati al gambo, da giallo-citrini a giallo-olivastri, bruno-grigia-stri, viranti al brunastro al tocco. Pori piccoli gialli, anche con toni vivi, bruno-lilla sporco al tocco.Gambo di color giallo-citrino pallido, alquanto ruvido, scanalato e sinuoso,imbrunente per piccole granulazioni.Carne giallo pallida appena arrossante, subito virante al rosa e poi lentamenteal nero. Odore e sapore insignificanti.Spore bruno-giallognole in massa, fusiformi-ellittiche11-18x5-7 µm.Commestibile.

NoteLa carne diventa nera alla cottura.

LECCINUM DURIUSCULUM (Schulz. in Fr.) Singer

Cresce, in autunno, esclusivamente sotto i pioppi. Comune.Cappello carnoso, largo da 6 a 20 cm, globoso, poi convesso, con margineinvoluto. Cuticola grigio-nocciola, eccedente e non facilmente separabile dalcappello, finemente feltrata, poi liscia e screpolata per il tempo secco. Si mac-chia di scuro al tocco. Tubuli lunghi, arrotondati al gambo, prima biancastri, poi bruno-grigi. Poristretti, minuti, concolori ai tubuli, alla pressione brunicci.Gambo lungo, sinuoso, ingrossato nella parte mediana, di colore leggermentetabacco, ma biancastro all’apice e ricoperto da scaglie puntiformi bruno-nera-stre, con macchie verdastre alla base.Carne biancastra, soda e consistente, al taglio virante prima debolmente alrosa-salmone, poi al grigio. Si macchia di blu-verdastro al piede del gambo.Sapore e odori insignificanti, forse un po’ aciduli.Spore bruno-gialle in massa, fusiformi, lisce, 10-16x4-7 µm.Commestibile. La carne diviene nerastra alla cottura.

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LECCINUM LEPIDUM (Bouchet: Essette) Redeuilh

Cresce nel tardo autunno sotto il leccio. Comune nella macchia mediterranea.Cappello largo 6-15 cm, prima emisferico, poi convesso, infine pulvinato.Cuticola rugulosa, vischiosa a tempo umido, di colore giallo-ocra, fulvo-ros-sastro.Tubuli prima gialli, poi, tendenti all’olivastro. Pori piccoli, concolori ai tubuli,bruno-nerastri alla pressione.Gambo prima giallo-citrino, poi giallo-ocra, imbrunente al tocco, ventricoso,un po’ curvo, decorato da squamette brunastre.Carne bianco-latte, poi giallina, virante, alla sezione, lentamente al rosa-viola-ceo, e infine al nerastro. Odore e sapore grati.Spore di color bruno-tabacco in massa, fusiformi, guttulate, 16-20,5x3-7 µm.Commestibile.

NoteVolgarmente viene chiamato leccino. La carne diventa nerastra alla cottura.

SUILLUS BELLINII (Inzenga) Kuntzesin. Boletus bellini Inzenga

Cresce in autunno nelle pinete. Specie comuneCappello largo 8-10 cm, prima emisferico, poi convesso, indi appianato.Cuticola, separabile dal cappello, color argilla, chiazzata di nocciola-bruno-tabacco nell’esemplare vecchio.Tubuli corti, gialli, giallo-verdastri. Pori minuti, angolosi, concolori ai tubuli,bruno-ruggine nel “vecchio”.Gambo pieno, corto, cilindraceo, attenuato verso la base ricurva, bianchiccio-giallino, punteggiato da granulazioni concolori nel giovane, bruno-vinose nel-l’adulto.Carne giallo chiara, vinosa sotto la cuticola. Odore e sapore quasi fruttato.Spore color giallo-argilla in massa, lisce, guttulate, ellittico-fusiformi,9,5-10x3,8-5 µm. Commestibile.NotePer tutte le specie del genere Suillus è opportuno asportare sia la cuticola del cappello sia l’ap-parato imeniale degli esemplari non più giovani.

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SUILLUS GRANULATUS (L.: Fr.) Kunzte

Cresce in numerosi esemplari, in primavera inoltrata e autunno, soprattuttosotto pini giovani, anche più volte all’anno. Specie comune e abbondante.Cappello largo 4-11 cm, con cuticola giallo-ocra, separabile e viscida.Tubuli corti, adnato-decorrenti, giallo-bruni. Pori gialli, piccoli, compositi,radialmente allungati, secernenti, nell’esemplare immaturo, goccioline di lattice.Gambo cilindrico e giallo che, nell’esemplare giovane, presenta granulazionilattescenti concolori sulla parte alta.Carne molle e giallastra. Odore e sapore miti.Spore ocracee in massa, ellittico-fusiformi, 8-10x3-5 µm.Commestibile. Questa specie può essere utilizzata anche secca e in polvere.

Note Specie chiamata volgarmente pinarolo, come le altre del genere Suillus crescenti sotto conifere.Attenti a non confonderla con il S. mediterraneensis, simbionte soprattutto del Pinus halepensis,che avrebbe procurato qualche intossicazione.

SUILLUS COLLINITUS (Fr.) Kuntze

Cresce, dalla primavera all’autunno, sotto i pini. Comune.Cappello largo 5-9 cm, prima emisferico-convesso, poi piano. Cuticola bruno-castanea, liscia e facilmente separabile dal cappello. Tubuli sottili, prima di color giallo pallido, poi giallo-oro, indi bruno-olivastri.Pori concolori non secernenti lattice.Gambo cilindraceo, corto e ricurvo, con granulazioni bruno-ferruginose emicelio basale rosa.Carne da giallo chiaro a giallo carico. Odore e sapore acidulo-fruttato.Spore color bruno-tabacco in massa, ellittico-fusiformi, lisce, 8-10x3-4 µm.Commestibile.

NoteAnche per questa specie valgono le indicazioni riportate nelle schede del S. granulatus e del S.bellinii.

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Osvaldo e Rosario Tagliavini

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SUILLUS BOVINUS (L.: Fr.) Roussellsin. Boletus bovinus Linneo

Cresce, dalla primavera all’autunno, spesso cespitoso, lungo i margini e i sen-tieri ombrosi delle pinete. Non comune. Generalmente viene scambiato con ilS. granulatus.Cappello largo 5-10 cm, prima emisferico, poi convesso, indi appianato. Cuticolaviscida, aderente e debordante, glabra, di color bruno-arancio o giallastro. Tubuli corti, decorrenti sul gambo, da giallo-oliva a bruno-olivastro. Pori ampie angolosi, giallo-olivastri. Gambo concolore al cappello, pieno, corto e affu-solato, con ife miceliari aranciate alla base. Carne molliccia-elastica, giallognola, a volte, lievemente arrossante. Odore esapore grati. Spore bruno-olivastre in massa, ellissoidali, 7-11x3-5 µm. Commestibile. La carne assume una sorta di colorazione granata o violaceaalla cottura.

NoteVedere quelle del S. granulatus e del S. bellinii.

SUILLUS LAKEI (Murrill) Smith & Thierssin. Boletinus lakei Sing.

Cresce, in autunno inoltrato, sotto esemplari di Pseudotsuga menziesii, messi adimora, in Basilicata, dal Corpo Forestale dello Stato. Comune e abbondante.Cappello largo 10-15 cm, di colore bruno-rossastro, bruno-laterizio fino atonalità vinose, ampiamente feltroso, prima convesso, poi disteso, con margineinvoluto. Cuticola poco separabile.Tubuli corti, angolosi, decorrenti, prima giallo intenso, poi giallo-verdognoli,non facilmente asportabili che, alla sezione, assumono una colorazione rosa-ta. Pori giallo-arancio, poi bruno-rossastri.Gambo cilindraceo, giallo vivace sopra l’anello, al di sotto invece, subconcolo-re alla cuticola.Anello ampio e aderente al gambo, da bianco a bianco-ocraceo a maturità.Carne soda, giallognola, virante al rosa-rossastro. Odore fruttato-resinoso,sapore acidulo-resinoso.Spore bruno-olivastre in massa, ellittiche, mono e pluriguttulate, 9-11x3,5-4 µm.Commestibile.

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SUILLUS LUTEUS (L.: Fr.) Roussell

Cresce nelle pinete collinari e montane. Comune. Cappello largo 5-11 cm, prima emisferico, poi convesso-pulvinato, con margi-ne appena eccedente e residui di velo dell’anello. Cuticola liscia, vischiosa,asportabile, di colore bruno-cioccolato, giallo-bruno, bruno-violetto.Tubuli adnati o appena decorrenti, di color giallo chiaro, poi giallo cromo,infine giallo-camoscio. Pori minuti, rotondi, concolori ai tubuli, immutabili allosfregamento.Gambo biancastro, poi bruno-violetto, cilindraceo, pieno, con anello membra-noso e biancastro, al di sopra del quale presenta un fine reticolo giallo che coltempo assume tinte scure.Carne dapprima soda, poi molle, bianco-crema, poi leggermente ingiallente,immutabile al taglio. Odore e sapore appena fruttati.Spore bruno-olivacee in massa, ellissoidali, lisce, 7,0-9,2x3,0-4,0 µm.Commestibile.

CHROOGOMPHUS RUTILUS (Sch.: Fr.) O.K Millersin. Gomphidius viscidus Fries

Cresce, in estate-autunno, sotto pini. Comune e abbondante.Cappello largo 3-8 cm, fulvo o color mattone, carnoso, prima conico, poispianato, umbonato, liscio e lucente all’asciutto, viscoso a tempo umidoLamelle da gialline a nerastre, rade, decorrenti e separabili. Gambo subconcolore al cappello, pieno, diritto o sinuoso, assottigliato allabase.Carne giallognola. Odore e sapori indistinti.Spore bruno-scure in massa, ellissoidali-fusiformi, lisce, 15-22x6-8 µm.Commestibile. Si consiglia la prebollitura.

NoteLa carne diventa viola alla cottura.

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Osvaldo e Rosario Tagliavini

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GOMPHIDIUS GLUTINOSUS (Fries) Fries

Cresce, in autunno, nei boschi di conifere con abeti e pini. Specie non comune.Cappello largo 5-12 cm, carnoso, emisferico, poi piano-depresso, con umbo-ne ottuso, margine involuto da giovane. Cuticola glutinosa, anche a temposecco, bianca, presto di color grigio vinoso, più chiara al margine.Lamelle decorrenti, subrade, spesse, di aspetto ceroso, facilmente staccabili,prima biancastre, poi grigio vinose, infine fuligginoso-nerastre.Gambo pieno, cilindrico, leggermente ingrossato alla base, glutinoso-vischio-so, di colore bianco in alto, giallo cromo verso il basso, poi macchiato dibruno violaceo. Zona anulare glutinosa. Carne bianca, cinerognolo-violaceasotto la cuticola del cappello. Odore insignificante. Sapore trascurabile.Spore nerastre in massa, fusiformi-ellissoidali, lisce, 17-20x6-7,4 µm.Commestibile, dopo aver asportato la cuticola ed eliminato la coltre glutinosa.Si presta ad essere essiccata.

NoteLa carne diventa nerastra alla cottura.

GYROPORUS CASTANEUS (Bull.: Fr.) Quélet

Cresce, in estate-autunno, nei boschi aperti di latifoglie. Comune.Cappello carnoso, largo 4-10 cm, prima sferico, poi convesso, indi appianato.Cuticola vellutata, da bruno-castaneo a bruno scuro.Tubuli da bianchi a bianco-crema, lunghi e distanti dal gambo. Pori piccoli,rotondi, concolori ai tubuli.Gambo corto, feltrato-vellutato, appena concolore al cappello, prima farcito,poi cavernoso, indi cavo, immutabile al tocco.Carne bianca o biancastra, immutabile al taglio. Quella del gambo è fragile ecassante. Odore e sapore insignificanti.Spore di color giallo pallido in massa, ellissoidali, 8,5-11,0x4,6-6,5 µm.Commestibile.

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GYROPORUS CYANESCENS (Bull.: Fr.) Quélet

Cresce, in estate-autunno, nei boschi di castagno, quercia e faggio. Noncomune.Cappello largo 5-14 cm, prima globoso-emisferico, poi convesso-appianato.Cuticola feltrato-pelosa, da biancastra a ocracea, da giallastra a paglierina. Tubuli sottili, bianchi, poi ocracei, viranti all'azzurro alla sezione. Pori piccoli,rotondi, concolori ai tubuli, viranti rapidamente e intensamente all’azzurro al tocco.Gambo concolore al cappello, cilindrico, feltrato verso la base, cavernoso nel-l’esemplare vecchio. Carne soda, biancastra, poi giallo-crema-verdognola, rapidamente virante alblu al taglio, cassante nel gambo. Odore e sapore grati.Spore ocraceo-pallide in massa, ellissoidali, lisce, guttulate, ialine, 8-16x4-8 µm.Commestibile buono e delicato.

NoteNon preoccuparsi per il viraggio intensamente azzurro della carne al taglio. Alla cottura nonsolo scompare, ma la carne diviene giallo-crema, mentre la cuticola appare verdastra.

PAXILLUS FILAMENTOSUS Friessin. P. leptopus Fries

Cresce, in estate-autunno, in boschi di conifere e di latifoglie, soprattutto diontani. Specie comune nelle stazioni di crescita. Cappello largo 4-11 cm, carnoso, giallastro-scuro, liscio e poi squamoso, conil centro e l’orlo solcati radialmente.Lamelle giallo-chiare con l’età più scure, macchiantesi al tatto, fitte, strette edecorrenti.Gambo corto, esile, pieno, a volte eccentrico, obliquo, da giallo a rossiccio.Carne giallognola. Inodore e insapore.Spore giallastre in massa, ellissoidali, guttulate, 5-6x4 µm.Commestibile, dopo cottura.

NoteSi distingue dal P. involutus (tossico) per il margine del cappello non involuto, per la presenza disquame sul cappello e per la carne gialla.

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CHALCIPORUS PIPERATUS (Bull.Fr.) Battalliesin. Xerocomus piperatus Bulliard ex Fries

Cresce, in estate-autunno, sia nei boschi di castagni, querce e faggi sia diaghifoglie. Non comune. Cappello largo 3-7 cm, prima emisferico, poi guancialiforme, con marginesinuoso. Cuticola difficilmente asportabile, asciutta, finemente areolata, dicolor giallo-fulvo con toni bruno-ramati.Tubuli arancio-rossastri, bruno-rossicci, adnati, quasi lunghi e leggermentedecorrenti. Pori concolori ai tubuli, larghi e angolosi.Gambo cilindrico, fragile, ricurvo, leggermente fusiforme, concolore al cappel-lo, nella parte superiore piuttosto chiaro, in quella inferiore più scuro, conmicelio basale giallo-cromo.Carne biancastro-giallognola con sfumature rosate sotto i tubuli, giallo-cromoalla base del gambo. Odore insignificante, sapore decisamente pepato.Spore bruno-olivacee in massa, fusiformi, lisce, a volte guttulate, 6-12x3-5 µm.Commestibile. Utilizzare solo il cappello in piccole quantità come condimentoo in un misto, insieme con altri funghi.

PHYLLOPORUS RHODOXANTHUS (Schweintz) Bresadola

Cresce, in estate-autunno, nei boschi di latifoglie e aghifoglie. Specie rara.Cappello largo 3-10 cm, prima convesso, poi appianato, bruno-rosso-opaco,finemente vellutato, a volte screpolato. Lamelle di colore giallo vivo, alte, più o meno decorrenti, grosse, spaziate eventricose, quasi sempre raccordate da setti venosi.Gambo prima giallognolo, poi rosso-bruno, pieno, lungo, cilindrico o attenua-to in basso.Carne prima gialla, poi bruna. Odore tenue, sapore, forse, lievemente amaro-gnolo.Spore giallo-brune in massa, ellittiche, lisce, 8-10x5-6 µm.Commestibile, dopo cottura, tossica da cruda.

NoteLa carne di questa specie, nonostante diventi nera alla cottura, può ritenersi di un certo pregio.

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XEROCOMUS SUBTOMENTOSUS (L.:Fr.) Quélet

Cresce, dall’estate all’autunno, soprattutto nei boschi di latifoglie. Comune eabbondante. È specie assai polimorfa.Cappello largo 3-10 cm, convesso con margine involuto, bruno-olivastro,asciutto e tomentoso.Tubuli adnati, giallo vivo, poi giallo-olivastri. Pori ampi e irregolari, concolori,che virano al blu-verdastro al tocco.Gambo cilindrico, giallo pallido, percorso da costolature e fibrillosità concolorio leggermente più scure, senza, però, alcuna tonalità rossastra.Carne bianco-giallognola, virante debolmente all’azzurro alla sezione. Odoreleggermente fruttato, sapore grato.Spore bruno-olivastre in massa, quasi fusiformi, lisce, 12-14,5x4-8 µm.Commestibile.

NotePer tutte le specie appartenenti al genere Xerocomus, si consiglia di consumare solo esemplarigiovani e freschi.

XEROCOMUS CHRYSENTERON (Bulliard) Quélet

Cresce in ogni habitat, soprattutto nei boschi, in estate-autunno. Comune.Cappello largo 3-10 cm, tomentoso e asciutto, bruno-rossiccio, con toni bruno-olivastri, a secco e con l’età presenta una cuticola screpolata attraverso cui siintravvede il colore rosso-vinoso della carne.Tubuli corti e adnati, giallo-olivastri. Pori concolori, grandi, angolosi e compo-siti, viranti al verde-azzurro alla pressione.Gambo esile e pieno, cilindrico, striato di bruno-rossastro, al tocco vira all’az-zurro.Carne molliccia, gialla, rossa sotto la cuticola, lievemente virante al blu-azzur-ro, brunastra al piede. Odore acidulo fruttato. Sapore mite.Spore bruno-olivastre in massa, ellittico-fusiformi, lisce, 11-16x4-7 µm.Commestibile.

NoteViene confuso con il X. armeniacus che, però, presenta il pigmento sottocuticulare giallo e nonrosso.

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XEROCOMUS PRUINATUS Quélet

Cresce, in estate-autunno, soprattutto sotto faggio, castagno e abete bianco.Non molto comune.Cappello largo 5-11 cm, prima emisferico, poi convesso e appianato.Superficie pileica brunastra, rosso-brunastra, strato sottocuticulare rossastro,facilmente visibile anche attraverso fessurazioni.Tubuli giallognoli, poi giallo-verdi, infine olivastri. Pori concolori ai tubuli, len-tamente blu alla pressione. Gambo giallognolo o rossastro o color barbabietola, cilindraceo, flessuoso conla base feltrata di bianco.Carne gialla, rosso vinoso alla base del gambo, alla sezione virante al blumolto lentamente, prima soda e poi molle. Odore quasi ferroso, sapore mite. Spore bruno-olivastre in massa, piuttosto fusiformi e lievemente striate,12,1-14,6x4,4-5,2 µm.Commestibile.

XEROCOMUS ARMENIACUS (Quélet) Quélet

Cresce in boschi di latifoglie. Non molto comune.Cappello largo 2-7 cm, emisferico, convesso, poi appianato, finemente velluta-to, color albicocca, facilmente screpolato da adulto.Tubuli sottili, arrotondati al gambo, giallo-crema, giallo-oro, poi olivastri edinfine brunastri. Al tocco virano al verdastro. Pori larghi, irregolari e concolori.Gambo concolore al cappello, finemente fioccoso, cilindrico, sinuoso e fusiforme.Carne giallina, giallo-rosata sotto la cuticola, aranciata alla base del gambo.Odore e sapori non caratteristici.Spore bruno-olivastre in massa, fusiformi, 11-14x4 -7 µm.Commestibile.

NoteViene confuso con il X. chrysenteron che presenta, però, il pigmento sottocuticulare rosso e nongiallo.

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XEROCOMUS BADIUS (Fr.: Fr.) Gilbert

Cresce, in estate-autunno, sotto conifere, ma anche sotto latifoglie. Raro.Capello largo 4-15 cm, bruno-rossiccio più o meno intenso, emisferico poiconvesso, infine appianato, con margine prima involuto, poi disteso e ondula-to. Cuticola vellutata nel giovane, poi liscia, leggermente vischiosa a tempoumido, non facilmente separabile.Tubuli adnato-arrotondati al gambo, prima biancastri, giallognoli, poi virantial blu-olivastro all’aria. Pori concolori, viranti al blu-verdastro allo strofinio.Gambo ocra-brunastro, più biancastro all'apice, senza reticolo, quasi cilindri-co, slanciato, sovente striato, ricurvo e attenuato alla base.Carne biancastra, virante all’azzurro in prossimità dei tubuli. Odoregrato, sapore mite. Spore giallo-olivastre in massa, fusiformi, lisce, guttulate, 13-14x4-6 µm. Commestibile. La carne diventa molle e nera alla cottura.

XEROCOMUS CRAMESINUS Secrètan

Cresce, in estate-autunno, in boschi di latifoglie. Raro.Cappello largo 2-5 cm, prima emisferico, poi convesso, con cuticola vischiosae lucente, di color rosa-rosso-lampone, soprattutto nel giovane.Tubuli adnati e gialli. Pori ampi colorati di un giallo molto vivo.Gambo da giallo pallido a giallo-dorato, striato di brunastro, cilindrico e atte-nuato alla base.Carne biancastra, appena rosata sotto la cuticola del cappello. Odore fruttato,sapore mite.Spore di color giallo-oliva in massa, fusiformi, 15-17x5-7 µm. Commestibile.

NoteSi riconosce per la cuticola vischiosa del cappello, per l’apparato imeniale giallo-dorato e per ilgambo concolore. Controversa è la sistemazione tassonomica di questa specie.

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XEROCOMUS RUBELLUS (Krombholz) Quélet

Cresce, in estate-autunno, ai margini dei boschi di latifoglie. Comune.Cappello largo 3-8 cm, rosso-sangue, prima irregolarmente convesso, poiappianato, con margine involuto. Tubuli da giallo-pallido a olivastri, verde bluastri al taglio. Pori concolori.Gambo cilindrico, sinuoso, fusiforme, prima giallino, poi bruno-rossastro.Carne grigio-giallina, virante leggermente all’azzurro alla sezione. Odore esapori insignificanti.Spore bruno-olivastre in massa, ellissoidali, lisce, 12-18x4-5 µm. Commestibile.

NoteSi riconosce per il rosso-sangue del cappello e per le minutissime granulazioni bruno-rossastresul gambo.

XEROCOMUS TUMIDUS (Fr.) Gilbert

Cresce in estate-autunno sotto querce. Comune.Cappello largo 3-8 cm, prima rotondeggiante poi convesso, con cuticola fine-mente feltrata che si screpola facilmente e a margine debordante, da nocciolaa bruno-arancio scuro.Tubuli adnati, corti, bianco-crema. Pori concolori ai tubuli, poi ocra-giallicci,immutabili alla pressioneGambo pieno, prima ventricoso, poi fusiforme, concolore al cappello nellaparte inferiore, crema pallido nella parte alta.Carne soda, biancastra, immutabile al taglio, rosa-nocciola sotto la cuticoladel cappello e al piede. Odore debole di “porcino”, sapore mite.Spore giallo-olivastre in massa, ellittiche, lisce, guttulate, 9-11x5-5,5 µm. Commestibile.

NoteSi può confondere con lo X. leonis che, però, presenta un gambo sottile e fusiforme con cordonimiceliari gialli alla base.

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XEROCOMUS PARASITICUS (Bulliard) Quélet

Cresce, da settembre a inizio novembre, parassita sullo Scleroderma. Nonmolto comune.Cappello largo 3-6 cm, prima emisferico-convesso, poi appianato, con margi-ne involuto. Superficie pileica adnata, da giallo-ocra a giallo-olivastra, velluta-to-tomentosa.Tubuli corti, giallo-limone. Pori ampi, angolosi, prima giallo-limone, poi giallo-arancio, infine brunastri.Gambo pieno, fusiforme, sinuoso, fibrillato di giallo-ocra.Carne grigio-giallastra. Odore e sapore grati.Spore bruno-olivastre in massa, lisce e fusiformi, 12-18x4-5 µm. Commestibile, dopo lunga cottura.

NoteÈ l’unica specie di boleto che, in Europa, cresce parassita su carpofori del genere Scleroderma.

CANTHARELLUS AMETHYSTEUS Quélet

Cresce in autunno anche nei boschi di faggio. Specie piuttosto rara.Cappello largo 2-12 cm, carnoso, prima convesso, poi aperto e depresso alcentro, ornato da squamette lilla.Lamelle gialle, pliciformi, forcate e decorrenti sul gambo.Gambo concolore al cappello, pieno, nudo, cilindrico o irregolare, attenuatoverso il basso.Carne bianca o appena giallastra sotto la superficie. Odore caratteristico,sapore mite.Spore giallastre in massa, 8-10x4-6 µm.Commestibile.

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CANTHARELLUS CIBARIUS (Fr.: Fr.) Fries

Cresce, da fine maggio a novembre, ubiquitario. Comune e abbondante.Cappello carnoso, largo 8-10 cm, prima convesso, poi imbutiforme, con mar-gine sinuoso, lobato, irregolare e involuto. Cuticola da giallo-uovo a giallo-arancio.Lamelle gialle, pliciformi, anastomizzate, forcate, lungamente decorrenti.Gambo breve, pieno e fibroso, irregolarmente cilindrico, subconcolore al cap-pello, sovente ricurvo, attenuato verso la base.Carne soda, bianca, leggermente giallastra ai margini del cappello. Odoregradevole di albicocca. Sapore mite.Spore giallastre in massa, ellissoidali, lisce o ruvide, 8-10x4-6 µm.Commestibile.

NoteÈ una delle specie più conosciute ed apprezzate, chiamata in dialetto “gall’tiello”. La LeggeRegionale n. 48 del 1998 vieta la raccolta di esemplari col diametro del cappello inferiore a 2 cm.

CANTHARELLUS CIBARIUS var. Bicolor Maire

Cresce, da fine maggio a novembre, sotto querce. Comune.Cappello carnoso, da convesso a imbutiforme, largo fino a 9-10 cm, carnoso,bianco o biancastro, ma con l’età tende a macchiarsi di giallo.Lamelle pliciformi, anastomizzate, forcate, lungamente decorrenti, gialle.Gambo breve, pieno, fibroso, sovente ricurvo, attenuato verso la base, biancoo biancastro.Carne soda e bianca, con odore gradevole di albicocca e sapore mite.Spore giallastre in massa, ellissoidali, lisce o ruvide, 8-10x4-6 µm.Commestibile.

NoteValgono le stesse norme previste dalla Legge Regionale n. 48 del 1998 sulla raccolta delCantharellus cibarius.

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CANTHARELLUS CIBARIUS Fries var. Rufescens

Cresce, da fine maggio a novembre, nei boschi soprattutto di querce. Comune.Cappello carnoso, largo 3-7(11) cm, da giallo-uovo a giallo-arancio, conves-so-imbutiforme, con margine sinuoso, lobato e involuto.Lamelle gialle, pliciformi, anastomizzate, forcate, lungamente decorrenti. Gambo breve, pieno, fibroso, irregolarmente cilindrico, subconcolore al cap-pello, attenuato verso la base.Carne soda e bianca che con l’età e allo sfregamento si “sporca” di rosso. Spore giallastre in massa, ellissoidali, 8-10x4-6 µm.Commestibile.

NoteValgono le stesse norme previste dalla Legge Regionale n. 48 del 1998 per la raccolta dellaforma tipo.

CANTHARELLUS IANTHINOXANTHUS R. Maire

Cresce, in estate-autunno, sotto latifoglie, sopratttutto faggio, in gruppi. Specierara.Cappello largo 3-10 cm, prima ombelicato, poi imbutiforme con orlo festona-to, giallastro o crema-ocra con sfumature olivastre, coperto da minute squa-mette simili a pruina.Lamelle grigio-lilacine, simili a pieghe anastomizzate e reticolate.Gambo subconcolore al cappello, irregolare a volte eccentrico o compresso.Carne giallastra. Odore quasi di banana. Sapore mite.Spore paglierino-carnicine in massa, ovate-ellissoidali, lisce, 8,5-10x6-7 µm. Commestibile.

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CANTHARELLUS TUBAEFORMIS Fr.: Fr.sin. C. infundibuliformis Fries

Cresce su legno, sotto conifere e latifoglie. Specie rara.Cappello largo 2-6 cm, bruno-ocraceo, scarno ed elastico, ombelicato, poiimbutiforme con margine sinuoso o arricciato.Lamelle giallo-grigiastre, anastomizzate e ramificate. Gambo giallo-arancio o giallo-brunastro-verdognolo, vuoto e cilindrico, elasti-co e compressoCarne giallina. Odore fruttato, sapore insignificante.Spore paglierine in massa, ovato-ellissoidali, lisce, 9-10x7-8 µm, ialine.Commestibile.

CLAVARIADELPHUS TRUNCATUS (Quélet) Donk

Cresce, in estate-autunno, principalmente in boschi di aghifoglie. Specie comune.Carporo alto da 5 a 20 cm, a forma di clava con sommità appiattita o troncae un po’ depressa, superficie rugosa giallo-giunchiglia con tonalità, a volte,fulvo-violette.Carne spongiosa, bianca, virante dopo un po’ di tempo al bruno-lillacino,sapore dolciastro.Spore bianco-gialline in massa, ellittiche, lisce, 9-13x5-7 µm.Commestibile.

NoteSi può confondere con la C. pistillarsi che si distingue perchè ha la carne amarognola, l’apicesempre convesso e cresce per lo più sotto faggio.

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CRATERELLUS CORNUCOPIOIDES ( L.: Fr) Persoon.

Cresce, a gruppi numerosi, in estate-autunno, nei boschi umidi. Specie comune.Cappello a forma di trombetta, 5-10 cm di diametro, con margine ondulato,sottile ed elastico. La superficie interna è grigio-bruna o nerastra con riflessibluastri, quella esterna è concolore o più chiara, formata da pseudolamellesimili a tenue rughe longitudinali.Gambo grigio-cenere o grigio-bluastro, sottile, irregolare ed elastico.Carne sottile, elastica e grigiastra. Odore di prugne, sapore mite.Spore bianche in massa, ellissoidali, lisce, 10-14x6-8 µm, non amiloidi.Commestibile ottimo.

NoteÈ chiamata volgarmente “trombetta dei morti”. Viene utilizzata soprattutto in polvere per aroma-tizzare salse e frittate. Non preoccuparsi della colorazione poco invitante che può assumere lapietanza.

HYDNUM REPANDUM L.: Fries

Cresce a gruppi, in autunno, nei boschi. Comune.Cappello 4-15 cm, irregolare, gibboso, grinzoso, lobato, da ocra a rosa-arancio.Aculei biancastri, poi concolori al cappello, fitti, fragili e decorrenti.Gambo pallido o concolore al cappello, corto, irregolare e spesso eccentricoCarne bianca e quasi gessosa, all’aria spesso ingiallente. Odore grato, saporeamarognolo.Spore bianco-cremine in massa, subsferiche, lisce, 6-8x5-7 µm.Commestibile previa prebollitura.

NoteSpecie nota col nome dialettale di “trippa r’ vacca”. Nome che viene esteso anche all’H. albi-dum e H. rufescens. Questa specie viene confusa con l’H. rufescens che presenta, però, unataglia minore, colori più vivaci non solo nel cappello e aculei non decorrenti.

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HYDNUM ALBIDUM Peckg

Cresce in autunno nei boschi. Specie non molto comune.Cappello largo 4-8 cm, da irregolarmente convesso a quasi piano, con margi-ne sottile, involuto e sinuoso. Cuticola finemente feltrata, bianco pura, lieve-mente ingiallente alla pressione.Imenio ad aculei appena decorrenti, fitti e allungati, bianchi, ingiallenti amaturità.Gambo bianco, quasi eccentrico, cilindrico e attenuato verso l’alto.Carne friabile e bianca, con tendenza al crema.Spore bianco-cremine in massa, ellittiche, ialine, 4,5-5x3-3,5 µm.Commestibile.

NoteSi differenzia dall’H. repandum per il colore bianco, la carne più friabile e gli aculei più serrati.

HYDNUM RUFESCENS Fries

Cresce, in estate e in autunno, nei boschi di latifoglie e di conifere. Specie gre-garia. Comune.Cappello largo 4-7 cm, prima piano-convesso e vellutato, poi depresso al cen-tro e liscio, con margine leggermente involuto e ondulato, poi disteso, da gial-lo carico ad arancio-rosso.Imenoforo formato da aculei fragili, fitti, non decorrenti, da biancastri a gialloarancio.Gambo centrale, cilindrico e slanciato, da biancastro a giallo-rossiccio.Carne fragile, da pallida a carnicino chiaro. Odore lieve e sapore amarognolo.Spore bianco-crema in massa, ellissoidali o subsferiche, 6,2-6,7x7,2-7,6 µm,ialine.Commestibile previa bollitura e dopo aver asportato gli aculei.

NoteQuesta specie viene confusa con l’H. repandum che si distingue per gli aculei pallidi e legger-mente decorrenti e per l’odore grato.

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CORTINARIUS PRAESTANS (Cordier) Gillett

Cresce, a gruppi, in estate-autunno, nei boschi soprattutto di faggi e di querce.Comune e fedele in alcune stazioni di crescita.Cappello largo 5-25 cm, carnoso, prima globoso, poi emisferico, infine con-vesso. Cuticola di color bruno-rossastro o bruno-vinaccia, poi bruno-fulvo, conmargine dapprima flocculoso, poi glabro e striato radialmente.Lamelle larghe, ventricose, giallo-grigiastre o lilla pallido, poi brunastre.Gambo, da giovane coperto da residui del velo generale, pieno, robusto, pan-ciuto, fibrilloso, bianco, viola pallido in alto.Carne spessa, bianco-lilacina. Sapore grato, odore subnullo.Spore rugginose in massa, fusiformi, verrucose, 19-20x8-10 µm.Commestibile.

NoteVedi note C. sebaceus.

CORTINARIUS SEBACEUS Fries sin. Phlemacium sebaceum

Cresce, in tarda estate-autunno, nei boschi di latifoglie e di conifere. Comune.Cappello largo 5-10 cm, prima emisferico, poi espanso. Cuticola asportabile,un po’ viscida, di color giallo-ocracea, alquanto fulva al centro, con margineorlato da velo biancastro.Lamelle biancastre, poi caffelatte, fitte e strette.Gambo bianco, senza traccia di violetto, sericeo, cilindrico, sinuoso e com-presso, leggermente intozzato al piede.Carne bianca e compatta. Inodore, sapore mite.Spore di color ocra-chiaro in massa, 7-8,5x3,4-4 µm.Commestibile.

NoteAttenzione alle specie del genere Cortinarius tra le quali ve ne sono alcune tossiche (mortali)come il C. orellanus e specie vicine che si distinguono, tra l’altro, per la colorazione del cappellobruno-arancione, per il gambo giallastro e per la carne di colore ocraceo-giallo zafferano.

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CORTINARIUS VIOLACEUS Linn.: Fries

Cresce, in estate-autunno, in boschi di latifoglie e di conifere. Comune.Cappello largo 6-14 cm, color violetto, globoso, poi disteso e umbonato,asciutto e fortemente vellutato.Lamelle da giovane di color violetto scuro, a maturità ocra-mattone, larghe,spaziate e riunite da vene trasversali.Gambo da viola carico a quasi nerastro, fibrilloso-squamoso, prima spugnoso,poi cavo, cilindraceo, attenuato verso l’alto e bulbiforme alla base.Carne violetta sfumata di lilla, mite, con odore di legno di cedro.Spore di color ocra-fulvo, ellissoidali, verrucose, 10-12x5-8 µm.Commestibile. Non spaventarsi se colora di violetto tutto il “piatto”.

NoteQualche autore sostiene che la specie crescente sotto aghifoglie dovrebbe assumere il nome diC. hercynicus (Pers. Mos.).

PHAEOLEPIOTA AUREA (Matt.: Fr.) Maire

Cresce, in autunno, nelle radure solatie dei boschi di faggio. Specie rara epoco diffusa.Cappello largo 5-15 cm, carnoso, prima globoso, poi espanso, di color ocrachiaro-albicocca, ricoperto da un’armilla farinoso-fioccosa.Lamelle di color ocra pallido, poi mattone, fitte, alte, annesse.Gambo pieno, quasi cilindrico, tomentoso-farinoso al di sotto dell’anello.Carne biancastra, poi giallastra. Odore e sapore forte e particolare.Spore di color ocra-pallido in massa, verrucose, 9-11x4-5 µm, non amiloidi.Commestibile.

NoteSpecie fedele nelle stazioni di crescita, da proteggere.

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FISTULINA HEPATICA (Schiff.: Fr.) Fries

Cresce in autunno sui vecchi tronchi di castagno, a volte anche di quercia.Specie comune.Carpoforo largo 10-20 cm, a forma di lingua di bue, di color rosso-fegato,infisso nel tronco mediante un peduncolo.Superficie inferiore percorsa da minutissimi tuboli, dapprima bianco-giallastri,poi rosei che, al tocco, divengono brunastri.Carne rossa e succosa. Odore mite, sapore acidulo-amaragnolo.Spore rosee o roseo-cinerognole in massa, ialine, 5-6x3-4 µm.Commestibile anche da cruda, in insalata, secondo Pace, dopo aver eliminatola cuticola e i tuboli.

NoteÈ conosciuta volgarmente come lingua di bue.

RAMARIA BOTRYTIS (Pers.: Fr.) RicKen

Cresce in autunno in boschi di latifoglie e misti. Specie comune.Carpoforo a forma di cavolfiore, alto da 3 a 12 cm, formato da una sorta digambo carnoso-bulboso, bianco o crema, da cui si diramano prima due o piùrami principali, bianchi, poi numerosi rami secondari più corti e tozzi, conapici denticolati di color rosso vino o rosso porpora, poi con l’età ocracei.Carne biancastra, succosa, con odore di fragola, sapore mite o leggermenteamarognolo,Spore ocracee in massa, ellittico-oblunghe, striate, 12-16x5-6 µm.Commestibile previa prebollitura. Consumare esemplari giovani, dopo avereliminato gli apici, e ben cotti.

NoteConosciuta col nome dialettale di “manuzza”.

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RAMARIA AUREA (Schiff.: Fr.) Quéletsin. Clavaria aurea

Cresce, in estate-autunno, nei boschi di faggio. Specie comune.Carpoforo avente 7-14 cm di altezza, di color giallo-arancio, ramificato, arami più o meno diritti con gli apici ottusi e bifidi.Tronco bianco o crema, corto e grosso.Carne piuttosto soda e bianca. Senza odore particolare.Spore crema-ocracee in massa, fusiformi, 8-13x4-5,5 µm.Commestibile, da giovane, escludendo i rami e dopo prebollitura.

NoteÈ conosciuta col nome volgare di “manuzza”.

RAMARIA FLAVA Schaeffer

Cresce, in autunno, sotto faggi. Comune e abbondante.Carpoforo 8-16 cm di altezza. Tronco biancastro, a volte con chiazze vinoso-violette, ma mai con sfumature rosate. Rami cilindrici, lisci, gialli, fragili, conestremità corte e dicotome.Carne bianca e fragile. Odore appena sgradevole, sapore mite.Spore ocra-pallide in massa, ellittiche, pluriguttulate, 10-15x4-6 µm, ialine. Commestibile con cautela.

NoteCome tutte le specie appartenenti al genere Ramaria, è conosciuta col nome dialettale di“manuzza”. In Basilicata viene consumata e apprezzata da sempre. Va prebollita, l’acqua elimi-nata e poi consumata ben cotta, altrimenti in alcuni soggetti potrebbe esercitare un’azione pur-gativa.

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RAMARIA SANGUINEA (Per.: Secr.) Quélet

Cresce in boschi di faggio, ma anche in quelli di conifere. Rara.Carpoforo alto 7-14 cm, formato da un tronco robusto e da terminali quasiappressati, gialli, giallo-uova. I rami sono bianchi, corti, fitti e ottusi.Carne bianca, tendente a macchiarsi di rosso-violetto alla pressione e per vec-chiaia: inodore e di sapore mite, quasi dolciastra.Spore crema-ocracee in massa, ellissoidali, verrucose o quasi lisce, 7,5-12x4-5 µm.Commestibile, previa prebollitura.

NoteVedi note della Ramaria flava.

DRYODON CYRRHATUM (Persoon) Quéletsin. Hydnum cyrrhatum

Cresce, a cespi, in autunno, su tronchi marcescenti e vecchie ceppaie di fag-gio. Non molto comune.Cappello conchiforme, orbicolato, largo fino a 15 cm, carnoso, con aculeisparsi anche sulla parte superiore.Aculei bianco-fulvi, tenaci, ricurvi e flessibili.Carne spessa, molle, poi piuttosto suberosa, bianca, indi crema con odore fun-gino.Spore bianche in massa, ellissoidali, amiloidi, ialine, 3,5-4x3 µm.Commestibile, da giovane previa prebollitura.

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DRYODON CORALLOIDES (Scopoli) Fries

Cresce, in autunno-inverno, su vecchi alberi e su tronchi marcescenti di quercee faggi. Specie non comune.Carpoforo largo fino a 30 cm di diametro, formato da un tronco breve conrami coralliformi portanti ciocche di aculei esili, prima bianchi, poi carnicino-giallicci.Carne bianca di odore grato e di sapore amarognolo.Spore biancastre in massa, ellittico-sferoidali, 4-5x3-4 µm, ialine.Commestibile, da giovane e previa prebollitura.

NoteIn dialetto è chiamata “ram’ d’ fagg’”.

HERICIUM ERINACEUM (Bull.: Fr.) Quéletsin. Dryodon erinaceus

Cresce, in autunno-inverno, su vecchi tronchi di querce e faggi. Comune.Carpoforo bianco e poi giallognolo, 10-20 cm, grossolanamente cuoriformecon gambo appena accennato. Aculei fitti, lunghi, elastici e pruinosi, ordinatamente addossati gli uni agli altri.Carne elastica e tenace. Odore e sapore indistintiSpore biancastre in massa, ovoidali-subsferiche, 5-7x4,4-5 µm, amiloidi.Commestibile da giovane, previa prebollitura.

NoteAnche questa specie è chiamata in dialetto “ram’ d’ fagg’”.

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CALVATIA UTRIFORMIS (BULL.: PERS.) JAAP.sin. Lycoperdon caelatum Bull.: Pers.

Cresce, da giugno a novembre, nei pascoli di montagna. Specie fedele nellestazioni di crescita.Carpoforo largo 6-16 cm, a forma di pera, bianco, poi brunastro, superficiesuperiore ornata da piccole e appuntite piramidi giustapposte che, staccando-si, lasciano la superficie areolata.Gleba bianca, poi giallo-oliva, infine brunastra e polverulenta. Subgleba spugnosa, separata dalla gleba da un diaframma, che, a matura-zione, resta nel terreno sotto forma di una coppa papiracea. Odore leggero diacido fenico. Spore brune in massa, subsferiche, lisce, 4x5 µm.Commestibile da giovane quando, cioè, la gleba è bianca. Ottima tagliata afette e cucinata come una “cotoletta alla milanese”.

NoteI funghi appartenenti al genere Calvatia, Langermannia e Lycoperdon sono conosciuti col nomedialettale di “p’rit’ d’ lup’”.

LANGERMANNIA GIGANTEA Batsch: Persoonsin. Lycoperdon giganteum Bat.: Pers.

Cresce nei pascoli di montagna. Specie comune. Fedele nelle stazioni di crescita.Carpoforo globulare, a volte depresso, largo 5-50 cm, avvolto da un esoperi-dio, cioè da una cuticola esterna, liscia, doppia, fragile, biancastra o bruno-giallognola e da un endoperidio, cioè da una cuticola interna, biancastra ogrigiastro-fuligginosa, sottile, che si lacera a maturazione.Gleba bianca e compatta nel giovane, a maturità giallastro-olivastra e molle,infine polverulenta. Base sterile, priva di una vera subgleba, ridotta quasi auna sorta di peduncolo non sempre facilmente individuabile.Spore brune in massa, subglobose con breve apicolo, lisce, 4-5 µm.Commestibile da giovane quando, cioè, la gleba è bianca. Qualcuno la con-suma sia cruda che in insalata, ma è certamente ottima, dopo essere statatagliata a fette e cucinata come una “cotoletta alla milanese”.

NotePuò raggiungere anche 15 chilogrammi di peso.

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LYCOPERDON ECHINATUM Pers.: Pers.

Cresce, in estate-autunno, nei boschi di latifoglie. Comune.Carpoforo largo 4-7 cm, a forma di pera, ricoperto da aculei brunastri che sistaccano facilmente, lasciando al loro posto tante aureole.Gleba bianca, poi grigiastra, infine bruno-porpora, polverulenta a maturazio-ne. Odore e sapore insignificanti.Spore color cioccolato, sferiche, verrucoso-aculeate, 4,5x6 µm.Commestibile da giovane, quando la gleba è bianca.

LYCOPERDON MOLLE Per.: Pers.

Cresce in boschi sia di latifoglie che di aghifoglie. Comune.Carpoforo largo 2-4 cm, da piriforme a turbinato con la base costituita da ungambo piuttosto largo e biancastro che con l’età diventa bruno chiaro, ricoper-to da teneri e corti aculei, facilmente staccabili senza lasciare impronta alcunadi areolatura. Endoperidio da crema a bruno chiaro.Gleba bianca, poi brunastra.Subgleba a maturazione color bruno-violetto.Spore color cioccolato, sferiche, verrucose, 3,7x5,4 µm.Commestibile quando la gleba è bianca.

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LYCOPERDON PERLATUM Pers.: Persoon. sin. L. gemmatum Batsch

Cresce, soprattutto gregario, nei boschi, presso residui legnosi, in tarda prima-vera-autunno. Comune.Carpoforo biancastro, a maturazione ocraceo, avente 2-5 cm di diametro,globoso, sovente lievemente umbonato, con piccoli aculei conico-piramidali sututta la superficie, facilmente caduchi. Gambo breve, affusolato al piede, contenente la parte sterile della gleba (sub-gleba).Gleba prima soda e bianca, poi molle, giallo-olivastro-nerastra, indi polveru-lenta. Odore di acido fenico a maturazione.Spore bruno-olivastre, globose, lisce o lievemente verrucose, 3-4x6 µm. Commestibile da giovane, cioè quando la gleba è perfettamente bianca.

LYCOPERDON PYRIFORME Schaeff.: Persoon.

Cresce, in estate-autunno, anche cespitoso, su tronchi legnosi marcescenti.Comune.Corpo fruttifero di 3-4 cm di diametro, da bianco-ocraceo a brunastro, aforma di pera quasi umbonata all’apice, ricoperto da aculei forforacei e prui-nosi, con base più o meno peduncolata e cordoni miceliariGleba prima bianca, poi giallo-verdastra, indi grigio-bruno e polverulenta.Subgleba bianca, con columella molto allungata. Odore forte e sgradevole.Sapore insignificante.Spore bruno-olivacee in massa, sferiche, lisce, 3x4,5 µm.Commestibile da giovane quando la gleba è bianca.

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GRIFOLA FRONDOSA Graysin. Polyporus frondosus Fries

Cresce, in estate-autunno, su tronchi o su ceppi di latifoglie. Non comune.Carpoforo largo 12-40 cm, simile a un cespuglio ramificato con cappelli piut-tosto piccoli e vellutati a forma di ventaglio o di spatola e margine ondulato,color bruno-grigio.Tubuli corti e decorrenti. Pori bianchi, quasi rotondi, minuti nel fungo giovane,piuttosto grandi e appena decorrenti nell’adulto.Gambo o tronco biancastro e pruinoso, molto ramificato, irregolare con attac-co al cappello laterale.Carne bianca, fragile e fibrosa. Odore forte e aromatico, sapore gradevole.Spore bianche in massa, ialine, granulose, ovali, 5-7x4-5 µm.Commestibile, purchè immaturo.

LAETIPORUS SULPHUREUS (Bull.: Fr.) Murr.sin. Polyporus sulphureus

Cresce, dalla primavera all’autunno, sui tronchi di latifoglie (carrubo e piop-po). Comune.Cappello fino a 20-25 cm di lunghezza, biancastro e poi giallastro, gibboso eirregolare, con margine flessuoso e lobato, sovrapposto ad altre mensole. Sullasuperficie superiore dal giallo-limone al giallo-arancio, chiazzato di giallo-brunastro a maturità.Tubuli e pori piccoli, giallo-zolfo, stillanti gocce rugiadose giallognole. Carne spessa, molle, spongiosa, giallognola. Odore grato, sapore acidulo.Spore bianche in massa, ellissoidali, lisce, 5-6x3-4,5 µm. Commestibile, da giovane.

Note Specie conosciuta e apprezzata a Maratea, chiamata volgarmente fungo del carrubo.

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LENTINUS TIGRINUS (Bull.: Fr.) Fries

Cresce, in primavera e in autunno, sui vecchi tronchi di salici e di pioppi.Comune a Monticchio.Cappello largo 3-8 cm, elastico, centralmente depresso o imbutiforme e margi-ne involuto, con decorazioni brune o nero-brunastre.Lamelle bianche, poi giallo-ocracee, decorrenti, strette, fitte, con taglio denti-colato.Gambo duro e tenace, sinuoso, subconcolore al cappello.Carne biancastra. Odore quasi burroso, altri dicono di anice, sapore insignifi-cante.Spore biancastre in massa, cilindrico-allungate, lisce, 5,5-8x2-3,5 µm.Commestibile da giovane.

Note Si può utilizzare la polvere per aromatizzare un “piatto”.

PLEUROTUS ERYNGII (D.C.: Fr.) Quélet

Cresce, in primavera-autunno, nei pascoli, in luoghi incolti e sassosi, su radicie resti di Eryngium campestre. Comune.Cappello largo da 4 a 14 cm, carnoso, convesso, quindi irregolarmenteespanso e depresso, con margine a lungo involuto, e colore che va dal bruna-stro al grigio brunastro.Lamelle non molto fitte, biancastre, poi con sfumature cinerognolo-ocracee,alte, decorrenti sul gambo e raccordate spesso tra loro.Gambo spesso eccentrico, pieno e robusto, affusolato al piede, liscio, bianca-stro-giallognolo. Carne bianca. Odore e sapore grati.Spore bianche in massa, ellittico-allungate, lisce, 9-15x4-6 µm.Commestibile ottimo anche essiccato.

NoteIn Basililicata è conosciuto da sempre col nome dialettale di “cardungidd’”. Viene considerato ilfungo per antonomasia grazie alla sua straordinaria versatilità in cucina. È coltivato con successo.

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PLEUROTUS ERYNGII var. Ferulae Lanzi

Cresce, in luoghi incolti, sui resti di una ombrellifera detta Ferula Lanzi.Comune.Cappello carnoso, largo 3-15 cm, prima convesso-umbonato, poi piano, conmargine involuto.Lamelle, da bianco-sporco a cremine, fortemente decorrenti sul gambo e moltoanastomosate.Gambo eccentrico o laterale, di color bianco-sporco-grigiastro.Carne biancastra. Odore e sapore grati.Spore bianche in massa, cilindriche, 10-14x5-6 µm.Commestibile ottimo, si presta anche ad essere essiccato.

NoteRaggiunge dimensioni maggiori del P. eryngii, anche fino a 17 cm. È conosciuto come “fung’ d’la ferula”.

PLEUROTUS CORNUCOPIAE Paulet: Fries

Cresce cespitoso, tra la primavera e l’estate, sui tronchi di olmo, pioppo equercia. Specie rara.Cappello largo 5-12 cm, convesso, poi depresso a imbuto, prima biancastro,poi striato di giallo-ocra o anche di brunastroLamelle bianche, spesso con sfumature rosee, poi crema, fitte, decorrenti lungogran parte del gambo in una sorta di reticolo a maglie allungate.Gambo spesso eccentrico e curvo, bianco o grigio-giallastro, generalmenteramificato per la presenza di una sorta di reticolo a maglie allungate.Carne tenera e fragile, ma fibrosa, candida, giallognola allo sfregamento.Odore lieve di farina. Sapore mite.Spore bianche in massa, con sfumature rosee-ametistine all’aria, ovali, lisce,8-11x3,5-5 µm, ialine, non amiloidi. Commestibile.

NoteSi tratta della varietà citronopileatus Ohira per il colore giallo oro del cappello. È chiamato indialetto “fong’ d’ cerr’”.

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PLEUROTUS OSTREATUS (Jacq.: Fr.) Kummer

Cresce su tronchi di latifoglie, raramente su quelli delle conifere. Specie diffusaed abbondante.Cappello largo 5-16 cm, eccentrico, a forma di conchiglia con margine involu-to, liscio, brillante, glabro, da grigio a bruno.Lamelle fitte, ineguali, decorrenti, quasi grige, poi color avorio chiaro.Gambo biancastro, pieno, corto o addirittura inesistente, eccentrico o laterale,svasato in alto.Carne bianca, spessa, tenace. Odore leggero. Sapore mite.Spore bianche in massa, cilindrico-allungate, lisce, 8-11,5x3-4,5 µm.Commestibile.

NoteSpecie conosciuta col nome dialettale di “pennella”. Viene ampiamente coltivata ed è presente inqualsiasi mercato cittadino.

HIRNEOLA AURICOLA-JUDAE (L.: Fr.) Berkeleysin. Auricularia auricola-judae

Cresce, tutto l’anno, su tronchi di sambuco. Comune.Corpo fruttifero, avente 3-8 cm di diametro, a forma irregolare di piccoloorecchio, di color bruno o bruno-porporaceo o violetto grigio, molle e gelati-noso, ma elastico. Traslucido e rugoso sulla superficie esterna, grinzoso suquella interna. Carne brunastra. Odore e sapore trascurabili.Spore bianche in massa, lisce, incolori, 17-20x6-8 µm.Commestibile anche da cruda, secondo Pace. Specie molto ricercata in alcunipaesi orientali.

NoteVolgarmente viene chiamata “orecchio di Giuda”.

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POLYPORUS SQUAMOSUS (Huds.: Fr.) Fries

Cresce, dalla primavera all’autunno, sui tronchi e ceppaie di latifoglie.Comune. Cappello di 10-60 cm di diametro, a forma di ventaglio o di rene, giallastrocon squame concentriche brune, carnoso da giovane, poi coriaceo, infinelegnoso-secco, con margine liscio, non cigliato. Tubuli color crema, decorrenti.Gambo corto, eccentrico, nerastro e tuberoso nella parte inferiore.Carne bianca, elastica, coriacea, poi legnosa. Odore di farina rancida.Sapore acidulo.Spore bianche cilindracee, lisce, 10-15x5-6 µm.Commestibile, da giovane (Pace, Zuccherelli), ma non di grande pregio(Cetto).

NoteDa Mazza viene dato per non commestibile.

POLYPORUS TUBERASTER Fries sin. Boletus tuberaster Jacquin

Cresce sia su quercia che su faggio, ma soprattutto su uno sclerozio sotterra-neo. Comune.Cappello largo 5-12 cm, da depresso a leggermente imbutiforme, da crema-ocraceo a brunastro, squamoso e peloso, con margine cigliato.Pori crema-biancastri, allungati, grandi, angolosi e decorrenti.Gambo bianco-brunastro, eccentrico e irsuto.Carne biancastra e coriacea. Odore più o meno fungino, sapore insignificante.Spore bianche in massa, ialine e guttulate, 12-15x5-6,5 µm.Commestibile, da giovane.

NoteQuesta specie conosciuta fin dal 1796 può formare anche grossi sclerozi o pseudosclerozi sot-terranei bulbosi (dette pietre fungaie) da cui fuoriescono i carpofori.

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LACTARIUS DELICIOSUS (L.: Fr.) S.F. Gray

Cresce isolato o a gruppi, in autunno, nelle pinete. Comune e abbondante.Cappello largo 10-15 cm, presto depresso o imbutiforme, arancio-fulvo-chiaronon macchiato di verdastro o solo leggermente. Superficie spesso zonata concerchi rossastri concentrici.Lamelle fitte, adnato-decorrenti, color arancio che possono virare anche leg-germente al verdastro alla sezione.Gambo corto e tozzo, cavo a maturità, arancio chiaro con qualche scrobicolopiù colorato, pruinoso.Carne giallina, virante al color carota e poi molto lentamente al verdastro.Odore fruttato o resinoso. Latice color carota, di sapore mite o acre-amaro.Spore giallastro-carnicine in massa, ovoidali-verrucose, 7,5x6-7 µm.Commestibile.

NoteColora le urine di giallo.

LACTARIUS SALMONICOLOR Heim & Leclair

Cresce, in autunno, sotto l’abete bianco. Comune, soprattutto, nell’abetina diLaurenzana.Cappello largo 10-15 cm, carnoso, di color arancio, senza tracce di zonatureo leggermente zonato. Non inverdente.Lamelle annesso-decorrenti, ocra-pallide con sfumature color salmone.Gambo giallo-arancio, cilindrico, cavo e scrobicolato.Latice arancio-miele, virante, dopo due ore, al bruno-arancio o al rosso-vinatosolo sulle lamelle. Sapore leggermente amaro o acre.Carne di color ocra-pallido. Odore fruttato, sapore mite.Spore ocro-pallide, subsferiche, reticolate, 8,4-9,5x7-7,4 µm.Commmestibile.

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LACTARIUS SANGUIFLUUS (Paul.) Fries

Cresce in autunno nelle pinete. Comune. Cappello largo 10-12 cm, di color ocra-aranciato, con zone concentriche ros-sastro-pallide, macchiato di verde in alcune zoneLamelle fitte, forcate, arrotondato-adnate, infine decorrenti, grigio-lilacine conriflessi carnicini.Gambo cilindraceo, duro, farcito, cavo a maturità, subconcolore al cappello,pruinoso e, a volte, scrobiculato.Carne biancastra, rosso-violacea al margine. Latice rosso-sangue già al primofluire. Odore fruttato, sapore amarognolo-astringente.Spore ocraceo-pallide in massa, quasi sferiche, verrucoso-subreticolate,7,5-10x6,5-8 µm.Commestibile.

LACTARIUS SEMISANGUIFLUUS Heim & LeclaiR

Cresce sotto pino. Comune.Cappello largo 10-12 cm, prima biancastro, poi grigio-rosa, appena zonato,che tende, dopo un certo tempo, a macchiarsi fortemente di verde al tocco econ l’età.Lamelle prima di color arancione pallido, poi verdastre, fitte, sottili, arcuate esubdecorrenti. Latice prima di color arancio, poi dopo circa 10 minuti virante al rosso-cupo.Sapore amarognolo e leggermente acre.Gambo subcilindrico con fossette color arancione intenso o verde scuro, prui-noso alla sommità Carne soda, di color rosso sporco dopo circa 15 minuti, per poi diventare,dopo alcune ore, verdastra. Odore poco gradevole. Sapore amaro e lieve-mente acre.Spore ocraceo-pallide in massa, ellissoidi-oblunghe, crestato-subreticulate,9-10,4x7-7,8 µm.Commestibile.

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LACTARIUS VOLEMUS (Fr.: Fr.) Fries

Cresce, in estate, nei boschi di latifoglie e conifere. Comune.Cappello fulvo-arancio, largo 7-15 cm, convesso, poi piano a margine involuto.Lamelle di color giallo-ocra pallido, fitte, ventricose, leggermente decorrenti,macchiantesi di bruno allo strofinio.Gambo concolore al cappello, cilindrico e attenuato in basso, pruinoso e rugoso.Carne biancastra, poi brunastra. Latice bianco denso, con odore di aringa esapore mite.Spore bianche in massa, rotonde, crestato-areolate, 8-12x7-11 µm.Commestibile. Si presta ad essere arrostito sulla graticola.

RUSSULA ALUTACEA (Pers.: Fr.) Fries

Cresce, in estate, nei boschi di latifoglie. Comune.Cappello largo 7-20 cm., dapprima subgloboso, poi espanso con centroalquanto depresso. Cuticola annessa, con colori che vanno dal porpora al ver-dastro, al vinato, fino al bruno-cuoio e al bruno-olivastro.Lamelle, rade, ventricose, furcato-anastomizzate, da gialle a leggermenteocracee. Gambo bianco o rosato, pieno, poi farcito.Carne bianca e soda. Odore lievemente fruttato, sapore mite.Spore giallo-ocracee in massa, ovoidali, subreticolate, 7,6-10x6,5-8,5 µm.Commestibile.

NoteTutte le specie del genere Russula ritenute commestibili, vanno consumate dopo adeguata cottu-ra. Fa eccezione la R. virescens che può eesere consumata anche cruda, ma in modiche quan-tità. Secondo una vecchia consuetudine sono da considerarsi commestibili quelle specie cheall’assaggio risultano di sapore mite. Farebbe eccezione la R. olivacea che ha procurato qual-che caso di intossicazione.

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RUSSULA AMOENA Quélet

Cresce, dall’estate all’inizio dell’autunno, sotto abete bianco e in boschi misticon castagno, ma anche sotto querce e faggi. Comune. Cappello largo 2-5 cm, tutto o in parte rosso-porpora, macchiato di violetto oviola-bluastro, orlo liscio. Lamelle intervenate, sottili, fragili, bianco-cremastre con il tagliente intero e, avolte, orlato di rosso, infine crema-ocracee.Gambo cilindraceo, forforaceo, biancastro con sfumature concolori, ma piùchiare del cappello.Carne bianca. Odore caratteristico di gamberetti cotti o di trimetilamina.Sapore mite. Spore color crema in massa, obovoidi-allungate, verrucose, crestate,6,3-8x5,5-6,3 µm.Commestibile.

RUSSULA AUREA Persoonsin. R. aurata

Cresce nei boschi umidi di latifoglie e conifere, da fine primavera a fine estate.Comune.Cappello largo 4-12 cm, carnoso, sodo, convesso-appianato, a volte depres-so, di color giallo o rosso-arancio, oppure rosso, maculato di giallo-limone,cuticola separabile lungo il margine che si presenta arrotondato e lievementesolcato negli esemplari vecchi. Lamelle fitte o appena spaziate, alte, quasilibere, venoso-congiunte, pallide, poi paglierine, con tagliente giallo-vivo.Gambo irregolare, carnoso, pieno, poi farcito, più o meno rugoso, bianco osfumato di giallo e macchiato di brunastro. Carne bianca, giallognola sotto lacuticola del cappello. Odore lieve. Sapore mite. Spore di color giallo chiaro inmassa, ovoidali, crestato-reticolate, 8-10x7-8 µm. Commestibile.

NoteSi può confondere con altre specie di Russula con lamelle più o meno gialle, ma nessuna di esseha il filo giallo vivo.

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RUSSULA CYANOXANTHA (Schaeffer) Fries

Cresce, in estate-autunno, nei boschi di aghifoglie e latifoglie. Comune.Cappello largo 5-15 cm, convesso-appianato, con orlo striato, con colori chevanno da viola-nerastro a viola-azzurro, a grigio-ardesia.Lamelle bianche con riflessi glauchi, fitte, lardacee ed elastiche alla pressionedelle dita.Carne soda, bianca, rosea o ametistina sotto la cuticola, che all’aria diventalentamente cinerognola. Sapore di nocciola. Odore lieve.Spore bianche in massa, ovoidali, verrucose, 6,5x5,1-7,4 µm.Commestibile.

NoteIl cappello di questa specie presenta una straordinaria variabilità cromatica. Attenzione a nonconfonderla con la R. olivacea, ritenuta sospetta, perchè avrebbe procurato qualche caso diintossicazione gastro-intestinale, e che non ha le lamelle lardacee e bianche.

RUSSULA DELICA Fries

Cresce ubiquitario, seminterrato, dalla primavera all’autunno, in gruppi di piùesemplari. Comune e abbondante. Cappello largo 5-16 cm, duro e compatto, convesso con depressione centrale,bianco o biancastro, poi screziato di ocraceo-chiaro e coperto di terriccio efoglie secche, col margine prima involuto e ondulato, poi, spesso e fessurato. Lamelle alquanto rade, grosse, spesso bifide, biancastre, poi color crema conriflessi glauchi o verdastri.Gambo duro e corto, subconcolore al cappello, prima satinato, poi rugoso.Carne dura, bianca, lievemente bruno-rossiccia all'aria. Odore salmastro o fruttatonelle lamelle del fungo giovane, di pesce in quelle del vecchio. Sapore acro-mite.Spore biancastre in massa, ellissoidali, 8-12x6,5-9 µm. Commestibile.

Note Conosciuta e consumata col nome dialettale di “lardar’”, “pipirign’ o tarattuff’l’”. Viene confusaspesso con la R. cloroides che si riconosce per le lamelle più strette e per un piccolo alone verda-stro posto in prossimità delle lamelle.

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RUSSULA HETEROPHYLLA (Fr.: Fr.) Fries

Cresce sotto latifoglie e, a volte, sotto conifere. Comune.Cappello verde, verde-oliva, verde-giallo, largo 5-12 cm, convesso-depresso,gelatinoso a tempo umido, screpolato a tempo asciutto, con margine primaliscio e poi striato.Lamelle fitte e sottili, bianche, a volte con iridescenze glauche, poi con chiazzepiù o meno rugginose.Gambo bianco, con striature o reticolo, poi brunastro a partire dal piede, cilin-drico e assottigliato in basso.Carne bianca ed elastica. Sapore mite, odore grato.Spore bianche in massa, 5,4-8x4-5,5 µm.Commestibile.

NoteIl colore del cappello può presentarsi anche verde-azzurro, verde-nerastro, grigioverde, citrino ovinoso a seconda delle varietà o forme.

RUSSULA MELLIOLENS Quéletsin. R. elegans Bres.

Cresce, in estate-autunno, nei boschi di aghifoglie e latifoglie. Comune.Cappello largo 6-15 cm, inizialmente subgloboso, poi emisferico, indi appia-nato e depresso al centro. Cuticola di color rosso vivo, rosso carminio o ancheroseo carico.Lamelle gialle a maturità, prima fitte, poi piuttosto rade.Gambo bianco con macchie rosee.Carne soda, bianca, con chiazze brunastre o giallognole. Odore di miele.Sapore mite.Spore di color crema pallido in massa, punteggiato-reticolate, 8-11x8-9,5 µm.Commestibile.

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RUSSULA MUSTELINA Fries

Cresce in tarda estate-autunno, in alto (al di sopra dei mille metri), sotto leconifere. Rara.Cappello largo 6-12 cm, seminterrato e globoso, poi convesso, con orlo irre-golare. Cuticola non separabile, colore ocra-brunastro, ocra-rosso, ma conmacchie più pallide.Lamelle fitte, grasse e biancastre, macchiantesi di bruno da adulte.Gambo pieno, bianco, (bruno in vecchiaia) pruinoso in alto, rugoso verso labase, piriforme e poi tozzo.Carne soda, bianca da giovane, concolore al cappello sotto la cuticola. Odoree sapore miti.Spore color crema in massa, oblunghe, verrucose-subcrestate, 7-10x5,7-7 µm. Commestibile.

NoteQuesta specie che abbiamo trovato solo poche volte, seminterrata, sempre nello stesso habitat,tra una faggeta e un’abetaia, ha una carne soda e compatta.

RUSSULA VIRESCENS (Schaeffer) Fries

Cresce nei boschi di castagno e quercia, dalla fine della primavera all’autun-no. Comune.Cappello largo 5-12 cm, sodo, carnoso e alquanto gibboso, prima arrotonda-to, poi espanso e depresso. Cuticola grigio-verderame su fondo giallastro,screpolata in tante chiazze poligonali.Lamelle molto fitte, fragili, forcate con qualche lamellula, di color crema-palli-do, spesso macchiate di bruno-rossastro. Gambo bianco, a volte macchiato dinocciola, robusto e rugoso, pieno e poi spugnoso, forforaceo in alto.Carne spessa e alquanto pesante, bianca, a volte con iridescenze camoscio-rossigne. Odore grato. Sapore mite.Spore bianche o cremine in massa, arrotondate o ellittiche, 6-9,7x5,2-7 µm.Commestibile ottimo sia crudo, in insalata (in piccole quantità), sia cotto afuoco vivo.NotePer il colore del cappello, può essere confusa con l’Amanita phalloides (mortale) che si differen-zia, però, perchè ha il gambo munito di un anello e di una volva.

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RUSSULA XERAMPELINA (Schaeffer) Persoon.

Cresce, in estate-autunno, sotto latifoglie e anche sotto conifere. Comune.Cappello largo 5-12 cm, emisferico, poi espanso, a volte un po’ depresso alcentro, orlo striato a maturità. Cuticola non facilmente separabile dal cappellodi color olivastro o giallo-olivastro, o bruno o bruno-olivaceo, sempre piùscura al centro. Lamelle prima color crema, poi, a maturità, color nocciola, fitte, alte, bifide efragili.Gambo ricurvo e intozzato al piede, bianco, velato dello stesso colore del cappello.Carne soda, biancastra o lievemente giallognola, brunastra alla pressione espesso per invecchiamento. Odore di gamberetti cotti o di aringa, sapore dinocciola. Spore color ocra pallido, ellittiche, 9-13x8-11 µm.Commestibile.

NoteIn letteratura sono riportate varietà con colori e tonalità diverse.

TREMELLODON GELATINOSUM (Scopoli) Persoonsin. Pseudoydnum gelatinosum

Cresce, d’estate e d’autunno, sui ceppi marcescenti di pini. Specie comune.Cappello largo 3-8 cm, gelatinoso e traslucido, da bianco, con riflessi glauchi,al brunasttro, di forma irregolare, anche mensoliforme, con margine sottile,lobato e ondulato.Aculei brevi, bianchi, gelatinosi e traslucidi.Gambo biancastro, nullo o appena sviluppato e ricurvo.Carne bianca con iridescenze glauche, gelatinosa ed elastica. Odore e saporeappena resinosi.Spore bianco-cerulee, globuloso-ovali, ialine, 5-7x5,0 µm.Commestibile. Si può consumare anche cruda in insalata, secondo Cetto.

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HELVELLA CRISPA (Scop.: Fr.) Fries

Cresce, in autunno inoltrato, ai margini dei boschi di querce. Comune.Cappello biancastro o beige chiarissimo, ampio 2-6 cm, a forma di sella rove-sciata.Imenio, cioè lato esterno, glabro, pruinoso, biancastro o ocra pallido.Gambo biancastro, poi giallognolo, tozzo, con costolature e alveoli.Carne esigua, ma tenace. Odore e sapori insignificanti.Spore biancastre in massa, ellissoidi, lisce e guttulate, ialine, 18-20x 9-11 µm.Commestibile, dopo cottura. Tossica da cruda.

HELVELLA FUSCA Gill.

Cresce, in tarda primavera e autunno, ai piedi dei pioppi. RaraCappello di 2-6 cm di larghezza, bruno-ocraceo, a lobi adnati, da due aquattro, rigonfi, rugolosi a forma di sella con superficie interna biancastra efinemente pruinosa.Gambo ocraceo-pallido, solcato-costolato.Carne tenace, senza odori particolari.Spore ellittiche e ialine, 18-20x12-13 µm.Commestibile, dopo cottura. Tossica da cruda.

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HELVELLA MONACHELLA Scoop.sin. H. leucopus Pers.

Cresce in primavera su terreno sabbioso e calcareo, in genere lungo i marginidei sentieri, sotto pioppo o nocciolo. Comune.Apotecio (cappello) largo 2-5 cm, a forma di sella o diviso in tre lobi ricadentisulla sommità del gambo. Superficie imeniale da bruna a nerastra, con facciaopposta biancastra, liscia, non costolata.Gambo bianco e liscio, allargato alla base lievemente solcata.Carne sottile, elastica, bianca. Inodore, sapore mite.Spore biancastre, ellittiche, lisce, ialine, 18-22x10-13 µm.Commestibile, dopo cottura. Tossica da cruda.

HELVELLA QUELETII Bres.sin. Cyathipodia dupaini Boud

Cresce, in primavera, sotto pioppo su terreno sabbioso. Rara.Apotecio (cappello) 2-3,5 cm, a forma di coppa con margine prima arrotolatosu se stesso, poi aperto, bruno-fuligginoso costantemente feltrato-squamulato.Gambo farcito, biancastro, alla sommità pruinoso e grigio-ocraceo, intera-mente solcato-lacunoso.Carne bianca, ceracea e tenace. Inodore e insapore.Spore ellittiche, ialine, monoguttulate, 17-20x12 µm.Commestibile, dopo cottura. Tossica da cruda.

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HELVELLA SULCATA Afz.

Cresce, in estate-autunno, ai margini dei sentieri dei boschi di latifoglie. Noncomune.Cappello 3-6 cm di altezza, formato da tre lobi rovesciati sul gambo, superfi-cie da grigia a bruno-olivastra quasi nerastra esternamente, più chiara, quasibianca e venosa, internamente.Gambo cilindrico, cavo, grigiastro con profonde costolature alveolate, bianco-grigiognole.Carne esigua, ma dura e tenace. Inodore e insapore. Spore ellissoidali, guttulate, ialine, 17-20x12-13 µm.Commestibile, dopo cottura. Tossica da cruda.

MORCHELLA CONICA Persoon

Cresce gregaria o isolata, a primavera, nei boschi e parchi con presenza dipini e cespugli. Non comune.Cappello (mitra) alto 5-10 cm, brunastro, ovale o conico-ottuso, con il margineinferiore separato dal gambo da una solcatura, una sorta di vallecola orizzon-tale.Alveoli piccoli, regolari e settati, delimitati da costolature spesse e nerastre.Gambo biancastro, poi gialliccio-bruniccio, cavo e forforaceo, più corto dellamitra.Carne biancastra e fragile, ma tenace alla cottura. Odore, a volte, leggermen-te spermatico (secondo Mazza). Sapore grato.Spore giallastre in massa, ellissoidali, 20-24x12-14 µm.Commestibile, dopo cottura. Tossica da cruda.

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MORCHELLA CONICA f. Costata Vent.

Cresce in primavera, in zone aride e incolte, vicino a cumuli di calcinacci, aimargini di strade, in giardini e parchi. RaraCappello (mitra) alto 5-10 cm, ovoidale o conico, bruno-olivastro o nerastro,ottuso alla sommità, con costolature longitudinali allungate e regolari, spesse eannerenti e con la base separata dal gambo da un collarino orizzontale.Alveoli allungati.Gambo cilindrico regolare, forforaceo, sempre soffuso di rosa.Carne ceracea, resitente alla cottura.Spore di color bianco-crema in massa, 20x25 µm.Commestibile, dopo cottura. Tossica da cruda.

MORCHELLA ESCULENTA var. Vulgaris Persoon

Cresce in primavera, gregaria o subcespitosa, sia nei luoghi incolti e sabbiosiche presso olmi, lungo le valli dei fiumi e in collina nei posti luminosi, anchesotto alberi da frutto. Non comune.Cappello (mitra) alto 10-15 cm, subsferico, ottuso alla sommità, di colorevariabile dal bruno-fuligginoso all’ocra-olivastro, tipicamente alveolato-allun-gato o arrotondato con costolature sterili più chiare, spesse e arrotondate, conmargine inferiore adnato al gambo.Gambo corto, cavo, cilindrico, granuloso, da biancastro a giallino, con baseingrossata e solcata.Carne bianco-ceracea, resistente alla cottura, con odore leggero, a volte, “sub-spermatico”, caratteristico. Sapore grato.Spore di color bianco-crema in massa, ellittiche, lisce, 18-23x11-14 µm.Commestibile, dopo cottura. Tossica da cruda.

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MORCHELLA ELATA Fries

Cresce in primavera preferibilmente vicino ad abeti, lungo strade o sentierighiaioso-sabbiosi. A volte anche su terreno bruciato. Specie rara.Cappello (mitra) alto 4-7 cm grigio-brunastro, conico, annesso al gambo, conalveoli allungati, quadrangolari o romboidali, uniti da costolature trasversalisecondarie.Gambo cavo, bianco o carnicino-giallastro da vecchio, irregolare, coperto dagranulazioni forforacee, ingrossata verso l’alto da raggiungere, spesso, il dia-metro del cappello.Carne grigiastra.Spore color bianco-crema in massa, ellissoidali, 23-25x13-15 µm.Commestibile, dopo cottura. Tossica da cruda.

MORCHELLA ESCULENTA var. Rotunda Persoon

Si trova nell’erba, ai margini dei prati presso olmi, querce o pini. Comune.Cappello (mitra) alto 4-8 cm, adnato al gambo, globulare o ovale, ocraceo-biondo, con alveoli irregolari, molto ampi e profondi, arrotondato-angolati,separati da costolature sottili e flessuose.Gambo biancastro, cavo, piuttosto corto, cilindrico, pruinoso in alto, ingrossa-to e solcato verso la base.Carne biancastra, piuttosto fragile. Odore appena spermatico. Sapore grato.Spore in massa giallo-ocracee, ellittiche, 20x12 µm.Commestibile, dopo cottura. Tossica da cruda.

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MORCHELLA SEMILIBERA De Cand.: Fr.sin. Mitrophora hybrida Boud.

Cresce, in primavera, nei pressi di pioppi bianchi, a piccoli gruppi. Comune.Cappello (mitra) di 3-6 cm di altezza, bruno-olivastro, piccolo, di forma coni-ca, percorso da costolature sterili, longitudinali, riunite trasversalmente e ten-denti al nerastro che delimitano alveoli più o meno quadrangolari.Gambo cilindrico, biancastro, solcato e pruinoso.Carne ceracea, fragile, ma tenace alla cottura, senza un odore e un saporeparticolare.Spore biancastre, color crema in massa, ellittiche, ialine, 20-30x12-18 µm.Commestibile, dopo cottura.

NoteQualche autore ascrive questa specie ancora al genere Mitrophora.

VERPA BOHEMICA Kromblholz

Cresce, in primavera, nei giardini, tra i cespugli soleggiati e le ginestre.Comune.Cappello alto 2-3 cm di color giallo-bruno, campanulato, percorso da grossecostolature labirintiformi.Gambo biancastro o gialliccio, cilindraceo, prima farcito e poi cavo.Carne ceracea. Sapore e odore grati.Spore in massa giallognole, lisce, ellittico-allungate, 60-80x18-24 µm.Commestibile, dopo cottura.

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VERPA DIGITALIFORMIS Fr.sin. V. conica Sow.

Cresce, in primavera, nelle radure dei boschi, sotto biancospino, in fila o acerchi. Specie non comune.Cappello di 2-3 cm di altezza, bruno-scuro, da conico a cilindrico, a forma,cioè, di ditale posto sull’apice del gambo, liscio, gibboso, percorso da costola-ture rugose.Gambo slanciato, cavo e fragile, cilindraceo, bianco-ocraceo, con superficiesquamulosa, sfumata in rosa verso la base.Carne fragile e ceracea. Odore e sapore indistinto.Spore bianche, ellittiche, lisce, ialine, 20-26x12-14 µm.Commestibile, dopo cottura.

PEZIZA AURANTIA Persoonsin. Aleuria aurantia Fuckel

Cresce, in autunno, lungo i sentieri, nelle radure, in terreni piuttosto sabbiosi.Comune.Carpoforo largo 2-5 cm, dapprima a forma di sferucola cava, di color rosapallido e ricoperta di forfora, poi si apre a coppa, quasi sessile, assimetrica,con orlo obliquo e irregolare, all’esterno di color arancio pallido, all’interno dicolor rosso-arancio vivo.Carne fragile, a consistenza ceracea, rosa o arancio pallido. Odore e saporegrati.Spore bianche, ellissoidi, fusiformi, asperulato-reticolate, 16-24x8-10 µm.Commestibile anche da cruda, secondo Pace e Cetto. Si può consumare ininsalata o irrorata di liquore e zucchero, come raffinato dessert.

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PEZIZA BADIA Persoon sin. Aleuria badia Gill.

Cresce, in primavera-estate, nelle zone erbose e sabbioso-argillose. Comune.Carpoforo 3-5 cm, a forma di coppa con margine ondulato, esternamente dicolor bruno-ocraceo e ricoperto da granuli e forfora, internamente bruno-por-pora.Gambo quasi inesistente e bambagioso.Carne bruna, di consistenza ceracea e fragile. Odore e sapore insignificanti.Spore ellissoidali, granuloso-reticolate, spesso pluriguttulate, 16-18x8-10 µm.Commestibile, dopo cottura. Velenosa da cruda.

NoteQuesta specie da Papetti viene data come commestibile senza valore.

PEZIZA REPANDA Persoon

Cresce, in primavera-autunno, nei boschi di pioppo, in genere su resti vegetali.Comune.Apotecio largo 3-5 cm, a forma di coppa con margine sinuoso e crenulato.Superficie biancastra forforacea all’esterno, brunastra all’interno.Gambo assente.Carne di consistenza ceracea, di colore biancastra o nocciola pallido. Odore esapore insignificanti.Spore ellissoidali, lisce, ialine, 15-16x9-10 µm.Commestibile, dopo cottura (Cetto).

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SARCOSPHAERA CRASSA (Santi ex Steudel) Pouzarsin. S. coronaria

Cresce, in primavera, sotto pino. Comune e abbondante.Inizialmente si presenta semisepolta e a forma di sfera irregolare e biancastra,di 5 cm di diametro, poi affiora e si rompe a stella. La superficie esterna èbiancastra e subtomentosa, poi ametistina e alla fine brunastra, quella internapruinoso-ametistina. Gambo assente.Carne bianco-violacea, spessa, fragile e cassante alla pressione, di odore indi-stinto, di sapore gratoSpore bianche, ellittico-cilindracee, ialine e lisce, monoguttulate o biguttulate, 14-16x7-8 µm.Commestibile da giovane, dopo lunga cottura e previa prebollitura. Velenosada cruda (Cetto).

NoteQuesta specie da Papetti viene data per commestibile senza valore. Noi ne sconsigliamo il con-sumo perchè, anche dopo adeguata cottura, la carne resta di consistenza elastica.

TUBER BORCHII Vittadini

Cresce dall’autunno inoltrato fino a giugno sia in associazione con Quercusspp. sia con Pinus halepensis.Carpoforo ipogeo, a forma globosa, spesso irregolare e gibboso, di solitodelle dimensioni di un pisello o di una nocciola.Peridio piuttosto sottile, minutamente pruinoso e tomentoso, poi liscio, da bian-castro a ocra-rossastro, separabile dalla gleba.Gleba biancastra poi bruno-rossastra scura, percorsa da venature grossolane,ramificate e numerose, biancastre con linee scure. Odore leggero da giovane, amaturazione più forte e decisamente agliaceo. Sapore mediocramente gradevole. Aschi globosi, subpedincolati a 3-4 spore globose, ellittiche, bruno-rossastre,reticolato-alveolate. Commestibile mediocre.

NoteViene chiamato volgarmente bianchetto. Assomiglia al T. magnatum. Si distingue per il coloredel peridio biancastro e poi rossastro, per l’odore decisamente agliaceo e per l’ornamentazionedelle spore.

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TUBER MAGNATUM Pico

Cresce da settembre-ottobre fino all’inizio di gennaio, in simbiosi con Quercuspubescens, Populus spp., profondamento interrato. Carpoforo ipogeo, largo fino a 12-14 cm, sodo, globoso o tuberiforme, soven-te depresso, striato e lobato. Peridio ocraceo o giallognolo, sfumato di verdo-gnolo, liscio o quasi, finemente papillato. Gleba dapprima bianco-beige, compatta e granulosa, ma a maturità fuliggi-noso-carnicina o addirittura del tutto rossiccia, tipo barbabietola e di consi-stenza più friabile (Montecchi e Lazzari).Vene biancastre, sottili, numerose e sinuose.Odore forte e gradevole, aromaticamente complesso. Sapore forte e squisito.Aschi subsferici, subpeduncolati, generalmente globosi, a 1-3 spore ovoidali,brune, reticolate alveolate. Commestibile ottimo.

NoteSi tratta del famoso tartufo d’Alba, ritenuto il re dei tartufi per il suo aroma straordinario.

TUBER AESTIVUM Vittadini

Cresce d’estate, anzi già da maggio, ma è molto frequente trovarlo anche inautunno e all’inizio della stagione invernale, in associazione con Quercuspubescens, Acer spp, Ostrya carpinifolia, Corylus avellana, Fagus silvatica.Carpoforo ipogeo, generalmente rotondeggiante, ovale, largo 2-4 cm.Peridio di colore bruno-nerastro, formato da grandi verruche piramidali, spor-genti, con la sommità smussata e le facce laterali percorse da sottili striaturetrasversali. Gleba soda e polposa, inizialmente quasi biancastra, a maturità dicolore nocciola scuro, percorsa da numerose vene bianche, sottili e fitte, rami-ficate in più punti e immutabili. Odore lieve, gradevole e aromatico che ricor-da un po’ le nocciole o il malto d’orzo torrefatto. Sapore poco pronunciato. Aschi sferici, brevemente pedicellati, contenente generalmente da 4 a 7 sporequasi sferiche, bruno chiare, reticolato-alveolate. Commestibile.NoteVolgarmente detto scorzone o tartufo d’estate. Potrebbe essere scambiato con i più pregiatiTuber melanosporum e T. brumale che, però, hanno una gleba molto più scura e spore conornamentazione diversa.

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TUBER AESTIVUM Vittadini var. UNCINATUM Chatin

Cresce, da ottobre a dicembre, in suolo calcareo associato a latifoglie isolate oin boschi radi con esposizione a mezzogiorno (Castanea sativa, Ostrya carpi-nifolia, Corilus avellana) in genere ad una altitudine tra i 350 e 900 m s.l.m.Carpoforo ipogeo irregolare, largo 2-4 cm, sempre senza la fossetta basale.Peridio di colore nero, con verruche piramidali poco sviluppate, “radialmentesolcate” (Fischer). Gleba a consistenza carnosa, a maturità da color nocciolascuro a cioccolato, con venature chiare numerose e ramificate. Aschi con spore da 1 a 5, ellittiche e brunastre ad ornamentazione alveolata, prov-viste di papille ricurve a gancio. Commestibile di odore gradevole. Sapore gustoso.

NoteIn Italia viene volgarmente chiamato tartufo uncinato, in Francia “truffe grise de Bourgogne”.Scorrendo la letteratura specialistica troviamo una netta mancanza d’unanimità dei vari autoricirca il valore tassonomico-nomenclatorio tra il Tuber aestivum Vitt. e il Tuber uncinatum, Chatin.Anzi da più parti viene sottolineata la difficoltà di una netta separazione tassonomica tra i duetaxa (Pacioni, Cetto, G. Gross, Montecchi e Lazzari, ecc.).

TUBER BRUMALE Vittadini

Cresce in periodo invernale, da novembre fino a marzo, in simbiosi con latifo-glie, (Quercus pubescens, Quercus cerris, Fagus silvatica, Ostrya carpinifolia eCorylus avellana) in terreno calcareo. Non comune.Carpoforo globoso, dalle dimensioni di una nocciola a quella di una arancia.Peridio nero o nerastro-ferrugine, ricoperto da verruche poligonali piccole eappiattite, depresse al centro.Gleba grigio-brunastra, quasi nera, solcata da vene biancastre, rade, larghe elaberintiformi. Odore intenso e aromatico, persistente, che secondo Vittadini ricor-da quello del Cornus sanguinea, altri quello agliaceo o dolce. Sapore gradevole. Aschi tondeggianti, non peduncolati, portanti da 1 a 5 spore piuttosto piccole,ellittiche, bruno scure, con lunghi aculei rigidi e accuminati. Commestibilebuono.

NoteViene volgarmente chiamato tartufo nero invernale. Si differenzia dal Tuber aestivum per la colora-zione della carne, per le verruche piramidali piccole e per il tipo di ornamentazioni sporali.

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TUBER BRUMALE Vittadini. var. Moschatum De Ferry

Carpoforo ipogeo globoso, largo 3-5(10) cm. Non comune.Peridio di color nero, ricoperto da verruche minute e poligonali.Gleba nero-violacea, a maturazione percorsa da vene bianche e sottili cheall’aria divengono lentamente rosseggianti.Odore forte, sapore piccante.Aschi portanti spore aculeate in numero di 5. Commestibile di un certo pregio.

NoteChiamato volgarmente tartufo moscato, si presenta molto simile, dal punto di vista morfologico,al Tuber brumale dal quale si distacca, soprattutto, per l’odore più intenso.

TUBER MACROSPORUM Vittadini

Cresce generalmente d’estate o all’inizio dell’autunno, in simbiosi con latifoglie(Quercus pubescens, Populus spp., Corylus avellana) in terreni argillosi edesposti a mezzogiorno. Carpoforo largo 2-5 cm, ipogeo di forma globosa un po’ allungata, definita“a naso di cane”. Peridio di colore nero, con macchie rossastro-rugginose,ricoperto da verruche irregolari e appiattite, di forma quasi quadrangolare.Gleba, un po’ tenace, di color bruno tendente al purpureo, percorsa da vene piùchiare, numerose e interrotte, che all’aria virano lentamente al bruno pallido.Odore agliaceo aromatico. Sapore gradevole.Aschi sub-peduncolati con massimo 3 spore, grandi, ellittiche, color rosso-bruno, reticolato-alveolate.Commestibile buono.

Note Si distingue, a prima vista, per le verruche appiattite e quadrangolari e per l’intenso odoreagliaceo.

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TUBER MELANOSPORUM Vittadini

Si trova in associazione con latifoglie isolate o in boschi radi con esposizione amezzogiorno (Castanea sativa, Ostrya carpinifolia, Corylus avellana, ecc.).Matura nel periodo invernale, in genere da metà novembre a metà marzo.Carpoforo irregolarmente globoso o a forma di patata, largo 4-6 cm.Peridio bruno-nerastro, a volte con tonalità rossicce, ricoperto da verruche dimedia grandezza, poligonali a 6 facce piuttosto regolari, con vertice depressoal centro, color ruggine allo sfregamento.Gleba prima biancastra poi nerastro-rossastra o nero porpora, percorsa davenature biancastre, esili, fitte e ramificate che, con l’età, virano lentamente albruno-rossastro.Odore delicato e gradevole, tipicamente aromatico, sapore intenso e piacevole.Aschi subsferici, spore da 1 a 5, bruno scuro, ellittico-allungate, echinulate.Commestibile.

NoteSi differenzia dal T. brumale per il colore della carne, la forma e la disposizione delle vene e, inparticolar modo, per i caratteri organolettici, cioè per l’odore e il sapore.

TUBER MESENTERICUM Vittadini

Si trova in autunno e in inverno in associazione con latifoglie (Quercus pube-scens, Ostrya carpinifolia, Acer spp., Corylus avellana e soprattutto Fagus silvati-ca) in terreni ricchi di calcio spesso posti oltre i mille metri sul livello del mare.Carpoforo largo 2-7 cm, ipogeo, a forma globosa, incavato nella parte infe-riore, che molto spesso si presenta alla sezione a forma di rene. Peridio dicolor nero o brunastro con verruche minute, non striate, appressate tra loro, econ spigoli acuti, generalmente in numero di 5. Gleba carnosa e consistente, biancastra nei tartufi immaturi, a maturità tendenteal grigio-bruno con venature chiare, circumvolute come quelle dell'intestino.Odore intenso, simile a quello dello iodoformio o del catrame. Aschi globosi con 5 spore, da quasi sferiche a elissoidi, reticolato-alveolate,con l'età crestato-uncinate. Commestibile.

NoteViene volgarmente chiamato tartufo nero ordinario. È commestibile, ma con qualità organoletti-che non proprio esaltanti.

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