terapia psicologica integrata (ipt) - asp.cosenza.it giornata giobbio... · terapia psicologica...
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TERAPIA PSICOLOGICA
INTEGRATA (IPT)
Programma strutturato per la
riabilitazione del paziente
schizofrenico
Brenner H., Roder V., Hodel B., Kienzle
N., Invernizzi G., Vita A.
McGraw-Hill
•Modello vulnerabilità-stress-
competenze sociali
•Alterazioni
strutturali e
funzionali
cerebrali
•Disturbi
cognitivi
• Fattori protettivi
•-supporto sociale
•-competenze sociali
•Eventi stressanti
•-eventi della vita
•-atmosfera familiare
•Comportamenti
•di adattamento
•-Segni precoci
•-Sintomi prodromici
•-Episodio manifesto
•Modificazioni
•neurobiochimiche
•Primo
•circolo
•funzioni cognitive
elementari•attenzione
•disfunzioni cognitive
elementari
•funzioni cognitive
complesse•formazione dei concetti
•Disfunzioni cognitive
complesse
•Stressors sociali
•Ridotte abilità di coping•Risposte inefficaci
•Secondo
circolo
•IL CIRCOLO VIZIOSO DELLA SCHIZOFRENIA CHE DEFINISCE
L’INTERAZIONE TRA VARIABILI COGNITIVE E SOCIALI (Brenner,1992)
•Modello della pervasivitàBrenner, 1986•Variabili
•ambientali
•Variabili
•biologiche
•Livello macro sociale
•Livello micro sociale
•Livello cognitivo
•Livello attentivo percettivo
•Comportamento manifesto
•Comportamento sub clinico
•Complesso
•Elementare
Soluzione dei problemi
interpersonali
Abilità sociali
Comunicazione verbale
Percezione sociale
Differenziazione cognitiva
addestramento
abilità sociali
e risoluzione
dei problemi
interpersonali
training
cognitivo
TERAPIA PSICOLOGICA INTEGRATA
IPT
Soluzione dei problemi
interpersonali
Abilità sociali
Comunicazione verbale
Percezione sociale
Differenziazione cognitiva
addestramento
abilità sociali
e risoluzione
dei problemi
interpersonali
training
cognitivo
CLT
CLT
Comunicazione verbale
Percezione sociale
Differenziazione cognitiva
addestramento
abilità sociali
e risoluzione
dei problemi
interpersonali
Abilità
cognitive
IPT e CLT: Indicazioni
• Soggetti affetti da schizofrenia.
• Stabilizzazione del quadro clinico.
• Quadro clinico con prevalente sintomatologia
negativa, i sintomi positivi se presenti non devono
essere gravi.
• Compromissione del funzionamento cognitivo (IPT)
• Reali prospettive di cambiamento anche solo a lungo
termine nell’area oggetto del modulo (CLT).
IPT e CLT:Formazione dei gruppi
Gruppi generalmente chiusi costituiti da 6-10 partecipanti
Soggetti schizofrenici
Omogenei per funzionamento cognitivo
Eterogenei per età (tra i 20 e i 50 anni) e sesso
Adeguata preparazione dei partecipanti al programma
terapeutico
IPT e CLT: Preparazione del
paziente alla partecipazione al
gruppo• Colloqui preliminari tra i terapeuti e il paziente finalizzati
a valutare la motivazione e a fornire le informazioni
relative al metodo (utile produrre materiale informativo
scritto).
• Nel caso di soggetti particolarmente ansiosi rispetto
all’inserimento nel gruppo è consigliabile una
presentazione più dettagliata dei sottoprogrammi/moduli,
delle modalità di svolgimento delle sedute e delle regole
generalmente adottate nel gruppo.
IPT e CLT:Setting
Ambiente confortevole e sufficientemente ampio da
consentire anche il lavoro in piccoli gruppi (CLT).
6-10 sedie disposte circolarmente.
Un tavolo.
Supporti visivi: lavagne e/o lavagne a fogli mobili.
Materiale audiovisivo: videocamera e televisore.
Un locale aggiuntivo con finalità modulo specifiche:
ufficio di gruppo e club del tempo libero (CLT).
IPT e CLT:Terapeuti
– Un terapeuta principale e almeno un coterapeuta
– Esperienza nella conduzione di gruppi per soggetti affetti da
psicosi
– Sufficiente competenza nell’applicazione di alcune tecniche
cognitivo-comportamentali (CLT)
– Adeguata conoscenza dei metodi (lettura del manuale) ed
addestramento alla conduzione dei gruppi
– Utile una supervisione per i terapeuti meno esperti
IPT e CLT:Terapeuti
Terapeuta principale
• Conduce le sedute
• Rinforza i comportamenti
funzionali fornendo un
modello relazionale
positivo
Coterapeuta
• Funzione di modello
• Osserva l’andamento del
gruppo
• Supporta i partecipanti in
difficoltà
• Sostituisce il terapeuta
principale
IPT e CLT:Preparazione delle
seduteDurata: 15-30 minuti a seconda del livello di
esperienza.
Finalità:
– Pianificazione della seduta e definizione degli obbiettivi.
– Individuazione degli esercizi da svolgere
– Scelta del materiale terapeutico da utilizzare
– Definizione del livello di strutturazione da conferire alle sedute
Materiale terapeutico
bassa alta
Livello di complessità
basso alto
Contenuto emotivo
Materiale terapeutico
IPT:Tempi
• Frequenza delle sedute: 2 sedute settimanali
• Durata delle sedute: 30-90 minuti (deve essere stabilita in base alla fase del programma e alle caratteristiche cliniche del gruppo).
• Il passaggio da un sottoprogramma all’altro non è predefinito, avviene quando tutti i partecipanti hanno raggiunto una sufficiente competenza nello svolgimento degli esercizi previsti.
• Durata complessiva : 8-18 mesi.
Strategie di motivazione
1. Regolazione del livello di strutturazione delle
sedute
2. Tecniche terapeutiche
Modulazione del livello di
strutturazione delle sedute
Aumentano il livello di strutturazione:
• Stile di conduzione direttivo e orientato al compito.
• Pianificazione formale delle sedute tramite unadescrizione delle modalità di svolgimento delle stesse.
• Trattazione di temi generali predefiniti rispetto atematiche con particolare valenza personale (menocoinvolgenti sul piano emotivo).
• Esposizione didattica .
Abilità sociali
e soluzione
dei problemi
Abilità
cognitive
TERAPIA PSICOLOGICA INTEGRATA
IPT
FAMILIARITA’ CON
LE DINAMICHE DI
GRUPPO
FAMILIARITA’ CON LE
PROCEDURE
STRUTTURATE
STRESS
EMOTIVO E
INTERAZIONE
DI GRUPPO
COMP.
DIRETTIVO
Tecniche terapeutiche
• Modellamento: il coterapeuta come modello
nello svolgimento degli esercizi.
• Restituzione e riformulazione in positivo: es. gli
aspetti negativi di una condizione intesi come
aspetti da migliorare.
• Rinforzi positivi: rinforzi informativi vs rinforzi
sociali.
Soluzione dei problemi
interpersonali
Abilità sociali
Comunicazione verbale
Percezione sociale
Differenziazione cognitiva
addestramento
abilità sociali
e risoluzione
dei problemi
interpersonali
training
cognitivo
TERAPIA PSICOLOGICA INTEGRATA
IPT
Terapia psicologica integrata IPT
SOTTOPROGRAMMAAREE DI
INTERVENTOFASI
I
DIFFERENZIAZIONE
COGNITIVA
-ATTENZIONE
-CONCENTRAZIONE
-ELABORAZIONE DI
CONCETTI
-RAGIONAMENTO
ASTRATTO
-DISTINZIONE TRA
ELEMENTI
ESSENZIALI
E NON ESSENZIALI
-CLASSIFICAZIONE
CATEGORIALE
ESERCIZI DI
CATEGORIZZAZIONE
DELLE CARTE
ESERCIZI SUI CONCETTI
VERBALI
Es. delle gerarchie concettuali
Es. dei sinonimi
Es. dei contrari
Es. di definizione di parole
Es. della parola chiave
Es. delle parole dipendenti dal
contesto
ESERCIZI DI
INDIVIDUAZIONE DI UN
OGGETTO
Le regole del gruppo
• Nessuna informazione personale viene riportata all’esterno del gruppo.
• Tutti i partecipanti cercano di accettarsi reciprocamente e di aiutarsi a vicenda.
• Nessuno è obbligato a dire qualcosa se non vuole o non se la sente.
• ……………………………………………..
• ……………………………………………..
Terapia psicologica integrata IPT
SOTTOPROGRAMMAAREE DI
INTERVENTOFASI
I
DIFFERENZIAZIONE
COGNITIVA
-ATTENZIONE
-CONCENTRAZIONE
-ELABORAZIONE DI
CONCETTI
-RAGIONAMENTO
ASTRATTO
-DISTINZIONE TRA
ELEMENTI
ESSENZIALI
E NON ESSENZIALI
-CLASSIFICAZIONE
CATEGORIALE
ESERCIZI DI
CATEGORIZZAZIONE
DELLE CARTE
ESERCIZI SUI CONCETTI
VERBALI
Es. delle gerarchie concettuali
Es. dei sinonimi
Es. dei contrari
Es. di definizione di parole
Es. della parola chiave
Es. delle parole dipendenti dal
contesto
ESERCIZI DI
INDIVIDUAZIONE DI UN
OGGETTO
Lunedì
Giovedì MercoledìVenerdì
16
22 9
14 3
26
Lunedì
GiovedìVenerdì
16
22 9
14 3
26
Evidenziate tutte le carte in vostro possesso che abbiano
il colore giallo!
Lunedì
GiovedìVenerdì
16
22 14
14 3
26
Evidenziate tutte le carte che hanno il colore giallo,
un numero pari, a due cifre!
Lunedì
Giovedì MercoledìVenerdì
16
22 16
14 3
26
Quali sono le caratteristiche che queste carte hanno in comune?
Terapia psicologica integrata IPT
SOTTOPROGRAMMAAREE DI
INTERVENTOFASI
I
DIFFERENZIAZIONE
COGNITIVA
-ATTENZIONE
-CONCENTRAZIONE
-ELABORAZIONE DI
CONCETTI
-RAGIONAMENTO
ASTRATTO
-DISTINZIONE TRA
ELEMENTI
ESSENZIALI
E NON ESSENZIALI
-CLASSIFICAZIONE
CATEGORIALE
ESERCIZI DI
CATEGORIZZAZIONE
DELLE CARTE
ESERCIZI SUI CONCETTI
VERBALI
Es. delle gerarchie concettuali
Es. dei sinonimi
Es. dei contrari
Es. di definizione di parole
Es. della parola chiave
Es. delle parole dipendenti dal
contesto
ESERCIZI DI
INDIVIDUAZIONE DI UN
OGGETTO
Mezzi Di Trasporto
Su Rotaie
- Treno
- Tram
- Metropolitana
.....
Su Strada
- Automobile
- Bus
- Motocicletta
- Triciclo
- Bicicletta
......
Su Acqua
- Motoscafo
- Barca a vela
- Canoa
- Gommone
- Zattera
......
D’Aria
- Aereo
- Jet
- Elicottero
- Astronave
- Mongolfiera
- Razzo
........
ESERCIZIO DELLE GERARCHIE CONCETTUALI
Estate
Cibo
- Gelato
- Bevande
- Insalata
- Barbecue
Attività
- Nuoto
- Tuffi
- Vacanze
- Grigliate
Vestiario
-Pantaloncini
- Sandali
-Costume da
bagno
Accessori da spiaggia
-Crema solare
-Occhialini
-Bikini
-Pinne
-Telo da spiaggia
- Libro
Tempo
-Umido
-Caldo
-Temporali
-Molto sole
ESERCIZIO DELLE GERARCHIE CONCETTUALI
Terapia psicologica integrata IPT
SOTTOPROGRAMMAAREE DI
INTERVENTOFASI
I
DIFFERENZIAZIONE
COGNITIVA
-ATTENZIONE
-CONCENTRAZIONE
-ELABORAZIONE DI
CONCETTI
-RAGIONAMENTO
ASTRATTO
-DISTINZIONE TRA
ELEMENTI
ESSENZIALI
E NON ESSENZIALI
-CLASSIFICAZIONE
CATEGORIALE
ESERCIZI DI
CATEGORIZZAZIONE
DELLE CARTE
ESERCIZI SUI CONCETTI
VERBALI
Es. delle gerarchie concettuali
Es. dei sinonimi
Es. dei contrari
Es. di definizione di parole
Es. della parola chiave
Es. delle parole dipendenti dal
contesto
ESERCIZI DI
INDIVIDUAZIONE DI UN
OGGETTO
ESERCIZIO DEI SINONIMI
Orientati su fatti reali
Abitazione: casa, domicilio, appartamento, stanza, dimora
Orientati Emotivamente
Spavento: panico, sgomento, terrore, smarrimento
ESERCIZIO DEI SINONIMI
Abitazione:
casa, domicilio, appartamento, stanza, dimora
L’ABITAZIONE dove vivo è piccola ma molto accogliente
La CASA dove vivo è piccola ma molto accogliente
Terapia psicologica integrata IPT
SOTTOPROGRAMMAAREE DI
INTERVENTOFASI
I
DIFFERENZIAZIONE
COGNITIVA
-ATTENZIONE
-CONCENTRAZIONE
-ELABORAZIONE DI
CONCETTI
-RAGIONAMENTO
ASTRATTO
-DISTINZIONE TRA
ELEMENTI
ESSENZIALI
E NON ESSENZIALI
-CLASSIFICAZIONE
CATEGORIALE
ESERCIZI DI
CATEGORIZZAZIONE
DELLE CARTE
ESERCIZI SUI CONCETTI
VERBALI
Es. delle gerarchie concettuali
Es. dei sinonimi
Es. dei contrari
Es. di definizione di parole
Es. della parola chiave
Es. delle parole dipendenti dal
contesto
ESERCIZI DI
INDIVIDUAZIONE DI UN
OGGETTO
ESERCIZIO DI DEFINIZIONE DI PAROLE
Orientato sui fatti
Porta
Esempio:-materiale: legno, plastica, metallo, vetro
-forma: rettangolare
-colore:marrone, bianca
-localizzazione: ampia apertura nel mura
-funzione: permette di entrare o uscire da un edificio
o da una stanza
Orientati Emotivamente
Lavoro
Tempo libero
Terapia psicologica integrata IPT
SOTTOPROGRAMMAAREE DI
INTERVENTOFASI
I
DIFFERENZIAZIONE
COGNITIVA
-ATTENZIONE
-CONCENTRAZIONE
-ELABORAZIONE DI
CONCETTI
-RAGIONAMENTO
ASTRATTO
-DISTINZIONE TRA
ELEMENTI
ESSENZIALI
E NON ESSENZIALI
-CLASSIFICAZIONE
CATEGORIALE
ESERCIZI DI
CATEGORIZZAZIONE
DELLE CARTE
ESERCIZI SUI CONCETTI
VERBALI
Es. delle gerarchie concettuali
Es. dei sinonimi
Es. dei contrari
Es. di definizione di parole
Es. della parola chiave
Es. delle parole dipendenti dal
contesto
ESERCIZI DI
INDIVIDUAZIONE DI UN
OGGETTO
ESERCIZIO DELLA PAROLA CHIAVE
Orientati sui fatti
Orientati Emotivamente
penna-matita
armonia-disaccordo
INCHIOSTRO
LITIGIO
Terapia psicologica integrata IPT
SOTTOPROGRAMMAAREE DI
INTERVENTOFASI
I
DIFFERENZIAZIONE
COGNITIVA
-ATTENZIONE
-CONCENTRAZIONE
-ELABORAZIONE DI
CONCETTI
-RAGIONAMENTO
ASTRATTO
-DISTINZIONE TRA
ELEMENTI
ESSENZIALI
E NON ESSENZIALI
-CLASSIFICAZIONE
CATEGORIALE
ESERCIZI DI
CATEGORIZZAZIONE
DELLE CARTE
ESERCIZI SUI CONCETTI
VERBALI
Es. delle gerarchie concettuali
Es. dei sinonimi
Es. dei contrari
Es. di definizione di parole
Es. della parola chiave
Es. delle parole dipendenti dal
contesto
ESERCIZI DI
INDIVIDUAZIONE DI UN
OGGETTO
ESERCIZIO DELLE PAROLE DIPENDENTI DAL CONTESTO
RETE
pesca calcio
differenze
Uso pescare delimitare la porta
Contenuto pesci palla
Luogo acqua campo sportivo
similitudini
Materiale corda
Funzione raccogliere
Struttura a maglie
Terapia psicologica integrata IPT
SOTTOPROGRAMMAAREE DI
INTERVENTOFASI
I
DIFFERENZIAZIONE
COGNITIVA
-ATTENZIONE
-CONCENTRAZIONE
-ELABORAZIONE DI
CONCETTI
-RAGIONAMENTO
ASTRATTO
-DISTINZIONE TRA
ELEMENTI
ESSENZIALI
E NON ESSENZIALI
-CLASSIFICAZIONE
CATEGORIALE
ESERCIZI DI
CATEGORIZZAZIONE
DELLE CARTE
ESERCIZI SUI CONCETTI
VERBALI
Es. delle gerarchie concettuali
Es. dei sinonimi
Es. dei contrari
Es. di definizione di parole
Es. della parola chiave
Es. delle parole dipendenti dal
contesto
ESERCIZI DI
INDIVIDUAZIONE DI UN
OGGETTO
Soluzione dei problemi
interpersonali
Abilità sociali
Comunicazione verbale
Percezione sociale
Differenziazione cognitiva
addestramento
abilità sociali
e risoluzione
dei problemi
interpersonali
training
cognitivo
Terapia psicologica integrata IPT
Terapia psicologica integrata IPT
SOTTOPROGRAMMAAREE DI
INTERVENTOFASI
II
PERCEZIONE
SOCIALE
-CAPACITA’ DI
OSSERVAZIONE
-ATTENZIONE
SELETTIVA
-CAPACITA’ DI
DISCRIMINARE GLI
STIMOLI RILEVANTI
DA QUELLI
IRRILEVANTI
-INTERPRETAZIONE
DI STIMOLI SOCIALI
-COMPRENSIONE E
INTERPRETAZIONE DI
SITUAZIONI SOCIALI
-CAPACITA’ DI SINTESI
RACCOLTA DELLE
INFORMAZIONI
INTERPRETAZIONE E
DISCUSSIONE DELLE
INFORMAZIONI
ASSEGNAZIONE DI
UN TITOLO
Sottoprogramma di percezione socialeMateriale terapeutico: Diapositive
COMPLESSITA’ VISIVA
CONTENUTO EMOTIVO
BASSA
ALTANEUTRO
COINVOLGENTE
COMPLESSITA’ VISIVAC E
O M
N O
T T
E I
N V
U O
T
O
ULTIME
PRIME
SOTTOPROGRAMMA DI PERCEZIONE SOCIALE
Tecniche per la raccolta corretta delle informazioni
• Focalizzare
• Evidenziare elementi trascurati
• Guidare l’attenzione su dettagli rilevanti
• Rinforzare
• Riassumere
SOTTOPROGRAMMA DI PERCEZIONE SOCIALE
Tecniche che facilitano interpretazioni e commenti
• Facilitare l’interpretazione:
“Per esempio, Sig. Sp. Può dirci qual è l’espressione degli
occhi della ragazza?”
• Valutare l’interpretazione:
“Bene, Sig.Sp., in base a che cosa lo ha deciso?”
• Incoraggiare la discussione nel gruppo:
“E cosa pensano gli altri?”
Soluzione dei problemi
interpersonali
Abilità sociali
Comunicazione verbale
Percezione sociale
Differenziazione cognitiva
addestramento
abilità sociali
e risoluzione
dei problemi
interpersonali
training
cognitivo
Terapia psicologica integrata IPT
ALTERAZIONI DELLA COMUNICAZIONE IN
CORSO DI SCHIZOFRENIA
stress anomalie attentive/percettive
raccolta di
informazioni
frammentarie
formulazione
di risposte
inadeguate
e bizzarre
riconoscimento
della bizzarria
da parte dell’inter-
locutore
blocco della comunicazione
Terapia psicologica integrata IPT
SOTTOPROGRAMMAAREE DI
INTERVENTOFASI
III
COMUNICAZIONE
VERBALE
-CAPACITA’ DI
ASCOLTO
-CAPACITA’ DI
COMPRENSIONE
-CAPACITA’ DI
ELABORAZIONE E DI
FORMULAZIONE DI
UNA RISPOSTA
RIPETIZIONE LETTERALE
DI FRASI
ESERCIZIO DI PARAFRASI
ESERCIZIO DI
FORMULAZIONE DI
DOMANDA CON RISPOSTA
DOMANDE AD UNO O DUE
MEMBRI DEL GRUPPO
RELATIVE AD UN TEMA
PREDEFINITO
COMUNICAZIONE LIBERA
Terapia psicologica integrata IPT
SOTTOPROGRAMMAAREE DI
INTERVENTOFASI
III
COMUNICAZIONE
VERBALE
-CAPACITA’ DI
ASCOLTO
-CAPACITA’ DI
COMPRENSIONE
-CAPACITA’ DI
ELABORAZIONE E DI
FORMULAZIONE DI
UNA RISPOSTA
RIPETIZIONE LETTERALE
DI FRASI
ESERCIZIO DI PARAFRASI
ESERCIZIO DI
FORMULAZIONE DI
DOMANDA CON RISPOSTA
DOMANDE AD UNO O DUE
MEMBRI DEL GRUPPO
RELATIVE AD UN TEMA
PREDEFINITO
COMUNICAZIONE LIBERA
RIPETIZIONE LETTERALE DI FRASI
Orientate Emotivamente
Il ristorante è chiuso il Lunedì
A Contenuto Emotivo Neutro
Sono veramente arrabbiata con te perché non
mi hai raggiunto al cinema come mi avevi
promesso di fare
Terapia psicologica integrata IPT
SOTTOPROGRAMMAAREE DI
INTERVENTOFASI
III
COMUNICAZIONE
VERBALE
-CAPACITA’ DI
ASCOLTO
-CAPACITA’ DI
COMPRENSIONE
-CAPACITA’ DI
ELABORAZIONE E DI
FORMULAZIONE DI
UNA RISPOSTA
RIPETIZIONE LETTERALE
DI FRASI
ESERCIZIO DI PARAFRASI
ESERCIZIO DI
FORMULAZIONE DI
DOMANDA CON RISPOSTA
DOMANDE AD UNO O DUE
MEMBRI DEL GRUPPO
RELATIVE AD UN TEMA
PREDEFINITO
COMUNICAZIONE LIBERA
ESERCIZIO DI PARAFRASI
• Ieri ho perso il treno per Roma
• Ieri sono arrivato alla stazione quando il treno per Roma eraappena partito
• Ieri sono giunto in stazione troppo tardi per prendere il trenodiretto a Roma
TRENO
Terapia psicologica integrata IPT
SOTTOPROGRAMMAAREE DI
INTERVENTOFASI
III
COMUNICAZIONE
VERBALE
-CAPACITA’ DI
ASCOLTO
-CAPACITA’ DI
COMPRENSIONE
-CAPACITA’ DI
ELABORAZIONE E DI
FORMULAZIONE DI
UNA RISPOSTA
RIPETIZIONE LETTERALE
DI FRASI
ESERCIZIO DI PARAFRASI
ESERCIZIO DI
FORMULAZIONE DI
DOMANDA CON RISPOSTA
DOMANDE AD UNO O DUE
MEMBRI DEL GRUPPO
RELATIVE AD UN TEMA
PREDEFINITO
COMUNICAZIONE LIBERA
ESERCIZIO DI FORMULAZIONE DI DOMANDA
CON RISPOSTA
Tema: IL CALCIO
Avverbi Interrogativi Parole associate al tema(circa 30)
X Chi? Quando? Portiere Rete
Che cosa? Quale? X Goal Rigore
Come? Quanto? Porta Cross
Dove? A chi? Difensore Pallone
Perché?
• Chi ha segnato il goal?• L’attaccante della Roma
Terapia psicologica integrata IPT
SOTTOPROGRAMMAAREE DI
INTERVENTOFASI
III
COMUNICAZIONE
VERBALE
-CAPACITA’ DI
ASCOLTO
-CAPACITA’ DI
COMPRENSIONE
-CAPACITA’ DI
ELABORAZIONE E DI
FORMULAZIONE DI
UNA RISPOSTA
RIPETIZIONE LETTERALE
DI FRASI
ESERCIZIO DI PARAFRASI
ESERCIZIO DI
FORMULAZIONE DI
DOMANDA CON RISPOSTA
DOMANDE AD UNO O DUE
MEMBRI DEL GRUPPO
RELATIVE AD UN TEMA
PREDEFINITO
COMUNICAZIONE LIBERA
Gli ultimi 2 sottoprogrammi IPT
consentono l’acquisizione di 2 delle
principali tecniche di intervento
utilizzate nel metodo CLT.
• Role-play
• Problem solving
• Ristrutturazione cognitiva
• Tecniche di rilassamento
Role-play
• Può essere utilizzato in fase di valutazione (R-P
diagnostico).
• Può essere utilizzato con finalità terapeutiche: la
competenza sociale viene considerata come
una abilità comportamentale ed il role-play
diviene pertanto uno strumento per acquisirla o
migliorarla.
Soluzione dei problemi
interpersonali
Abilità sociali
Comunicazione verbale
Percezione sociale
Differenziazione cognitiva
addestramento
abilità sociali
e risoluzione
dei problemi
interpersonali
training
cognitivo
Terapia psicologica integrata IPT
Terapia psicologica integrata (IPT)SOTTOPROGRAMMA AREE DI INTERVENTO FASI
IV
ABILITA’
SOCIALI
ABILITA’ NON
VERBALI DI
COMUNICAZIONE
ASPETTI MOLARI
DELLA
COMPETENZA
SOCIALE
SELF-EFFICACY
- ELABORAZIONE COGNITIVA
(Preparazione del role-play)
Descrizione del role-play
Definizione del role-play
Preparazione del dialogo (previa
contestualizzazione della scenetta)
Assegnazione di un titolo
Discussione delle eventuali difficoltà
Assegnazione del ruolo di osservatore
Valutazione del livello soggettivo di
difficoltà
- MESSA IN SCENA DEL ROLE-PLAY
Dimostrazione del role-play da parte dei
coterapeuti
Ripetizione del role-play da parte dei
membri del gruppo
Discussione sul role-play
Esercizi in vivo
Role-play
1. Elaborazione cognitiva e preparazione del role-
play
2. Messa in scena del role-play
3. Valutazione del role-play e discussione sui
feedback
4. Esercizi in vivo
Role-play: Elaborazione cognitiva e
preparazione
• Descrizione dettagliata e concreta della situazione dasimulare.
• Definizione degli obbiettivi e identificazione deicomportamenti necessari per conseguirli.
• Preparazione del dialogo (per punti o in forma estesa).
• Discussione sulle possibili difficoltà.
• Valutazione del livello soggettivo di difficoltà del role-play mediante una scala a 10 punti (o categoriale).
• Assegnazione dei ruoli di osservatore
Role-play: messa in scena
• Allestimento di un piccolo palcoscenico.
• Dimostrazione del role-play da parte dei terapeuti(modelli).
• Messa in scena del role-play da parte deipartecipanti
• Ripetizione del role-play utilizzando isuggerimenti forniti dagli osservatori e daiterapeuti.
Role-play: Valutazione e discussione
sui feedback
1. Al partecipante coinvolto direttamente nel role-play (ruolo
attivo) viene per primo richiesto di commentare la sua
prestazione.
2. Il partecipante/coterapeuta impegnato nel ruolo passivo
commenta per secondo la prestazione.
3. Gli osservatori commentano le abilità da loro valutate.
4. Il terapeuta fa un commento conclusivo sulla prestazione
utilizzando i contributi dei partecipanti.
Role-play: Esercizi in vivo
(generalizzazione)
• Individuazione e definizione delle situazioni della
quotidianità in cui esercitare le abilità apprese.
• Discussione sulle possibili difficoltà.
• Applicazione delle abilità apprese a situazioni
reali della vita di tutti i giorni.
• Discussione sulle esperienze fatte.
SOTTOPROGRAMMA DI ABILITA’ SOCIALI
1°FASE: Elaborazione cognitiva (preparazione del role play) (1)
•Descrizione del Role-Play
Hai appena ricevuto un bellissimo libro per il tuo compleanno
da un’amica. Tu vai a trovarla e la ringrazi per il regalo.
•Definizione dell’obiettivo: ringraziare l’amica per il regalo
•Preparazione del dialogo (dopo aver contestualizzato la scenetta)
Sig.A: Ciao, come stai?
Sig.B: Bene. Mi fa piacere vederti.
Sig.A: Fa piacere anche a me. Volevo ringraziarti per il bellissimo
libro che mi hai regalato!
Sig. B: Sono contenta che ti sia piaciuto.
SOTTOPROGRAMMA DI ABILITA’ SOCIALI
1°FASE: Elaborazione cognitiva (preparazione del role-play) (2)
•Assegnazione di un titolo: ringraziare un’amica per un regalo
•Discussione delle difficoltà (abilità di comunicazione)
•Assegnazione del ruolo di osservatore (abilità verbali e non verbali)
•Valutazione del livello soggettivo di difficoltà
Scala di valutazione: 1- Molto facile…
…5- Molto difficile
SOTTOPROGRAMMA DI ABILITA’ SOCIALI
2°FASE: Messa in scena del role play
•Dimostrazione del role play da parte dei coterapeuti
•Ripetizione del role play da parte dei membri del gruppo
•Discussione sul role play: Il terapeuta principale orienta i commenti
al role-play secondo il seguente schema:
1. Al partecipante viene chiesto di commentare la propria prestazione
2. Il coterapeuta commenta in termini positivi il role play
3. Gli osservatori commentano gli aspetti specifici su cui si
sono concentrati (es. tono della voce)
4. Il terapeuta principale riassume tutti i commenti in termini
positivi arricchendoli con i propri
Soluzione dei problemi
interpersonali
Abilità sociali
Comunicazione verbale
Percezione sociale
Differenziazione cognitiva
addestramento
abilità sociali
e risoluzione
dei problemi
interpersonali
training
cognitivo
Terapia psicologica integrata IPT
Problem solving
• Per problema si intende il divario tra uno stato
presente insoddisfacente e una situazione ideale
da raggiungere insieme agli ostacoli che
impediscono allo stato attuale di divenire lo stato
desiderato.
Problem solving
• Il problem solving è il processo di risoluzione di
un problema (per il quale non si può utilizzare una
modalità di comportamento appresa) attraverso la
formulazione di nuove strategie comportamentali.
Si tratta di un processo influenzato non solo da
variabili cognitive ma anche da fattori
motivazionali ed emotivi.
ANALISI DEL PROBLEM SOLVING DI D’ZURRILLO E
GOLDFRIED (1971)
• orientamento generale
• identificazione di una situazione problematica
• elaborazione di soluzioni alternative
• valutazione delle situazioni alternative, selezione di
una soluzione appropriata e del comportamento
conseguente
• valutazione dell’esito
Problem solving
Principali deficit cognitivi in grado di interferire sulle
strategie di risoluzione dei problemi
Con l’aumentare della complessità del problema, i soggetti
schizofrenici compiono proporzionalmente più errori dei
soggetti sani
•Riduzione delle abilità di utilizzare le informazioni
rilevanti
•Riduzione delle informazioni contenute nella memoria
•Riduzione della capacità di risolvere i problemi quando
aumentano le informazioni in entrata
PROBLEM SOLVING
Obiettivi: permettere l’acquisizione di interpretazioni reali
e favorire le soluzioni adeguate ad un problema
Strategie:
•Migliorare la capacità di identificazione di un problema
•Sviluppare un atteggiamento razionale e costruttivo verso i
problemi (problema come aspetto normale della vita risolvibile,
scoraggiare reazioni impulsive e di evitamento)
•Sviluppare un atteggiamento orientato alla soluzione
•Incoraggiare un atteggiamento mentale volto alla previsione delle
possibili conseguenze della soluzione individuata
Terapia psicologica integrata (IPT)
SOTTOPROGRAMMA AREA DI
INTERVENTO
FASI
V
RISOLUZIONE DEI
PROBLEMI
INTERPERSONALI
UTILIZZO DI
STRATEGIE PER LA
GESTIONE DEI
PROBLEMI
INTERPERSONALI
- IDENTIFICAZIONE DEL
PROBLEMA
- DESCRIZIONE DEL
PROBLEMA
- FORMULAZIONE DI
SOLUZIONI ALTERNATIVE
- VALUTAZIONE DELLE
SOLUZIONI ALTERNATIVE
- SCELTA DELLA SOLUZIONE
MIGLIORE
- APPLICAZIONE DELLA
SOLUZIONE SCELTA
- VALUTAZIONE DEI
RISULTATI
CLT: problem solving
1. Gestione di situazioni problematiche
standardizzate;
2. Iniziale trattazione dei problemi personali
nell’ambito degli interventi individuali;
3. Soluzione di problemi personali nell’ambito del
gruppo
Fasi del problem solving
1. Identificazione del
problema
2. Autocontrollo
3. Descrizione del
problema
4. Formulazione degli
obbiettivi
5. Formulazione delle soluzioni
alternative
6. Valutazione delle soluzioni e
scelta della migliore
7. Pianificazione e applicazione
della soluzione scelta
8. Valutazione dei risultati
Problem solving
• Identificazione di un problema: Sviluppo di
capacità di autosservazione che permettano
l’utilizzo di sensazioni e percezioni di disagio quali
segnali della presenza di un problema.
• Autocontrollo: Acquisizione delle capacità
necessarie a controllare reazioni impulsive di
evitamento.
Problem solving
• Descrizione del problema: dettagliata descrizione
del problema e delle informazioni in proprio
possesso (distinzione tra dati di fatto e impressioni).
• Formulazione degli obbiettivi: Che cosa desidero?
Gli obbiettivi devono essere realistici e quindi
effettivamente perseguibili.
• Formulazione delle soluzioni alternative:
brainstorming.
Problem solving
• Valutazione delle soluzioni e scelta della
migliore: Analisi dei vantaggi e degli svantaggi
di ciascuna soluzione.
• Pianificazione e applicazione della soluzione
scelta: pianificazione delle fasi di attuazione nella
corretta sequenza.
• Valutazione dei risultati: ho risolto il problema?
SOTTOPROGRAMMA DI RISOLUZIONE DEI
PROBLEMI INTERPERSONALI
Es: Ogni giorno arrivo in ritardo al Centro Diurno perché abito in una zona
periferica, non servita adeguatamente dai mezzi pubblici
1. Identificazione del problema: Arrivo in ritardo al Centro Diurno
2. Descrizione del problema: A causa della lontananza e/o dell’assenza di
mezzi pubblici non riesco ad arrivare in orario al Centro Diurno
3. Formulazione di soluzioni alternative:
a) mi faccio dare un passaggio da un familiareb) faccio l’autostopc) chiamo un taxid) uso una biciclettae) vado in macchinaf) mi sveglio primaecc...
SOTTOPROGRAMMA DI RISOLUZIONE DEI
PROBLEMI INTERPERSONALI
4. Valutazione delle soluzioni alternative
VANTAGGI SVANTAGGI
- Comodo
- Rapido
- Facile da ottenere
- E’ costoso
- E’ lento quando c’è traffico- Chiamo un taxi
- Sono autonomo
- Faccio dello sport
- Evito il traffico
- E’ gratuito
- Faccio fatica
- Respiro smog
- Non adatta quando piove
o nevica
- Può essere pericolosa
-Uso una bicicletta
SOTTOPROGRAMMA DI RISOLUZIONE DEI
PROBLEMI INTERPERSONALI
5. Scelta della soluzione migliore: Uso la bicicletta
6. Applicazione della soluzione scelta: Decidere il giorno e l’ora
dell’azione
Ad Es.: Domani alle 9 uscirò di casa in bicicletta
7. Valutazione dei risultati:
Ad es: grazie alla bicicletta i ritardi al Centro Diurno si sono
ridotti
CLT: MODULI
CASA
LAVORO
TEMPO LIBERO
Struttura dei moduli
MODULO
UNITA’
UNITA’
UNITA’
UNITA’
UNITA’
UNITA’ UNITA’
UNITA’UNITA’
UNITA’UNITA’
UNITA’
CLT: Tematiche principali
1. Orientamento cognitivo
2. Acquisizione di abilità specifiche
3. Gestione delle situazioni problematiche
CLT
ORIENTAMENTO
COGNITIVOValutazione delle
aspettative, dei desideri,
delle risorse e delle capacità
dei partecipanti finalizzate
alla formulazione di
obbiettivi realistici
CLT
ACQUISIZIONE DI
ABILITA’
SPECIFICHE
Identificazione delle abilità
necessarie alla realizzazione
degli obbiettivi formulati e
acquisizione delle stesse sia
in gruppo sia
individualmente
CLT
GESTIONE DELLE
SITUAZIONI
PROBLEMATICHE
Acquisizione delle
tecniche e delle strategie
necessarie alla soluzione
di situazioni
problematiche
CLT: Tematiche principali
Orientamento cognitivo
Acquisizione di abilità specifiche
Gestione delle situazioni problematiche
INIZO MODULO FINE MODULO
1 4 5 6 7 8 9 10 11
Orientamento cognitivo
Acquisizione di abilità specifiche
Gestione dei problemi
CLT: TEMATICHE PRINCIPALI
NELLE VARIE UNITA’
TEMPO LIBERO
32 12
1 4 5 6 7 8 9 10 11
Orientamento cognitivo
Acquisizione di abilità specifiche
Gestione dei problemi
CLT: TEMATICHE PRINCIPALI
NELLE VARIE UNITA’
LAVORO
32
1 4 5 76 8 9 10 11 12
Orientamento cognitivo
Acquisizione di abilità specifiche
Gestione dei problemi
CLT: TEMATICHE PRINCIPALI
NELLE VARIE UNITA’
CASA
32
.
Struttura delle unità
UNITA’
INTERVENTI DI GRUPPO
ESERCIZI DA SVOLGERE
AUTONOMAMENTE
INTERVENTI INDIVIDUALI
ATTIVITA’ DI GRUPPO
Interventi di gruppo
• Prevedono l’approfondimento e la discussione in gruppo di
tematiche rilevanti e di interesse comune.
• Richiedono la partecipazione attiva di tutti i membri del
gruppo e favoriscono atteggiamenti di tipo collaborativo.
• Prevedono lo svolgimento di esercizi in piccoli gruppi.
• Prevedono l’assegnazione di compiti ai partecipanti e la
loro successiva verifica e discussione.
• Si avvalgono in modo particolare delle tecniche di role
play e di problem solving.
Esercizi da svolgere
autonomamente
• Possono essere svolti da uno o più partecipanti.
• Consentono ai partecipanti di mettere in pratica le abilità
apprese in gruppo.
• Prevedono la raccolta di informazioni e di materiale utile
alla trattazione in gruppo di alcuni temi, conferendo ai
singoli partecipanti ruoli di progressiva responsabilità.
• Si avvalgono frequentemente di materiale terapeutico
(Allegati e Fogli di lavoro).
Interventi individuali
• Il numero, la frequenza e la durata è variabile edipende dalle difficoltà presentate sia negliinterventi di gruppo sia negli esercizi da svolgereautonomamente.
• Spesso necessari per la formulazione degliobbiettivi (orientamento cognitivo).
• Si avvalgono di interventi di ristrutturazionecognitiva, di role-play e di problem solving.
Attività di gruppo
• Non deve necessariamente essere svolta al termine
della relativa unità.
• Prevede un crescente coinvolgimento dei
partecipanti nella sua organizzazione e realizzazione
(in particolare nel modulo sul Tempo Libero).
• Migliora il clima di lavoro all’interno del gruppo
favorendo atteggiamenti di tipo cooperativo.
• Ha anche finalità di svago e risocializzanti.
Le regole del gruppo
• Nessuna informazione personale viene riportata all’esterno del gruppo.
• Tutti i partecipanti cercano di accettarsi reciprocamente e di aiutarsi a vicenda.
• Nessuno è obbligato a dire qualcosa se non vuole o non se la sente.
• ……………………………………………..
• ……………………………………………..
CLT
TEMPO
LIBERO
CLT: Tempo liberoORIENTAMENTO COGNITIVO
• I partecipanti vengono supportati attraverso interventi digruppo ed individuali nella descrizione delle attività chesvolgono durante la settimana, al fine di acquisire unamigliore consapevolezza delle proprie capacità diorganizzazione del tempo.
• Individuazione nella settimana delle situazioni e deimomenti di disagio o di insoddisfazione e introduzione delconcetto secondo cui le attività del tempo liberocostituiscono una strategia di gestione di tali condizioni.
• Valutazione e approfondimento delle possibili attività deltempo libero.
CLT: Tempo liberoACQUISIZIONE DI ABILITA’ SPECIFICHE
• I partecipanti vengono sia supportati nell’acquisizione delle
abilità relative alla pianificazione del tempo libero sia in
quelle relative alla loro realizzazione.
• Coinvolgimento dei partecipanti nell’organizzazione
dell’attività di gruppo (raccolta delle informazioni necessarie,
pianificazione e realizzazione dell’attività prescelta).
• Organizzazione e fondazione del “Club del Tempo Libero”
inizialmente coaudiuvato dagli operatori, successivamente se
possibile gestito dagli utenti.
Tempo Libero – 12 unità1. Introduzione e presentazione reciproca
2. Attivazione delle risorse e pianificazione del tempo in maniera autonoma
3. Difficoltà nel superamento dei problemi quotidiani
4. Le attività del tempo libero quali strategie di superamento dello stress
5. Definizione di obbiettivi
6. Organizzazione e svolgimento di attività del tempo libero
7. Ampliamento delle capacità di gestione del tempo libero
8. Organizzazione del tempo libero nel gruppo
9. Gestione delle difficoltà incontrate nel tempo libero
10. Abilità sociali e soluzione dei problemi interpersonali nel tempo libero
11. Ampliamento delle attività del tempo libero
12. Conclusione del gruppo
CLT: Tempo Libero UNITA’ 1Introduzione e presentazione reciproca
• Presentazione dei partecipanti
• Introduzione delle regole del gruppo (FL1)
• Acquisizione di un raccoglitore
• Discussione sugli esercizi da svolgere autonomamente“aspettative” (FL2) (interventi individuali)
• Presentazione del programma (FL3 – sede, orario, durata e frequenza sedute ecc..)
• Discussione su timori e riserve sulla partecipazione al gruppo
• Pianificazione dell’attività di gruppo es: andare al bar a bere un caffé
CLT
LAVORO
CLT: LavoroORIENTAMENTO COGNITIVO
• Attraverso interventi individuali e di gruppo i partecipantivengono guidati nell’analisi delle loro aspettative eambizioni lavorative.
• Ciascuno viene supportato nella valutazione delle proprierisorse e quindi delle proprie capacità.
• Vengono stabiliti attraverso interventi individuali e digruppo il tipo di lavoro (descrizione delle caratteristiche) eil livello di protezione più indicato.
• Vengono fornite dettagliate informazioni sulle diversesoluzioni lavorative.
• Nell’ambito dell’attività di gruppo vengono organizzatedelle visite a cooperative, ditte ecc…
• Formulazione di un progetto
CLT: LavoroACQUISIZIONE DI ABILITA’ SPECIFICHE
• I partecipanti vengono guidati nell’identificazione delleabilità specifiche necessarie alla realizzazione del loro progettolavorativo (lettura bandi di concorso e inserzioni, redazione diuna domanda di lavoro e di un curriculum vitae, conduzione dicolloquio di lavoro ecc…).
• I partecipanti vengono successivamente sostenutinell’acquisizione di abilità specifiche fino al raggiungimentodi una buona padronanza nell’utilizzo delle diverse forme dicomunicazione scritta e verbale.
• Vengono esercitate le abilità di cui sopra prima attraverso role-play poi mediante esercizi in vivo (Esercizi da svolgereautonomamente).
CLT: LavoroGESTIONE DELLE SITUAZIONI PROBLEMATICHE
• Miglioramento delle capacità di riconoscimento di una situazione
problematica (sintomi indotti dallo stress/sintomi prodromici di una
ricaduta).
• Miglioramento delle capacità di gestione di una situazione
problematica attraverso l’utilizzo delle tecniche di problem solving.
• Elaborazione di un progetto personalizzato per la prevenzione delle
ricadute.
• Applicazione delle tecniche di problem solving in gruppo ed
esercitazione sulle stesse attraverso lo svolgimento di role play
prima di situazioni standardizzate poi di situazione personali.
• Applicazione tecniche di problem solving e successiva verifica in
gruppo o individualmente.
LAVORO – 11 unità1. Introduzione e presentazione reciproca
2. Discussione dei partecipanti sul programma di riabilitazione lavorativa (R.L.)
3. Pianificazione e realizzazione del progetto di R.L.
4. Definizione dei programmi individuali di R.L.
5. Competenze sociali in ambito lavorativo: contatti telefonici e scritti
6. Competenze sociali in ambito lavorativo: colloqui di lavoro
7. Competenze sociali in ambito lavorativo: inizio e periodo di prova
8. Miglioramento delle capacità di individuare i problemi lavorativi
9. Gestione delle difficoltà nella ricerca e nell’inserimento nel lavoro
10. Gestione delle difficoltà sul posto di lavoro
11. Conclusione del gruppo
CLT
CASA
CLT: CASAORIENTAMENTO COGNITIVO
• Attraverso interventi individuali e di gruppo ciascun partecipantedeve identificare la soluzione abitativa più adatta (analizzando inmodo particolare le proprie competenze e risorse ).
• Vengono descritte le possibili soluzioni abitative e analizzati ivantaggi e gli svantaggi di ciascuna di esse, laddove possibile ancheattraverso le testimonianze dei partecipanti.
• Vengono fornite informazioni specifiche per ciascuna soluzioneabitativa (costi, il livello di assistenza/protezione, convivenza,livello di libertà individuale ecc…).
• Nell’ambito dell’attività di gruppo vengono organizzate delle visitea pensionati, comunità protette ecc…
• Formulazione di un progetto
CLT: CASAACQUISIZIONE DI ABILITA’ SPECIFICHE
• I partecipanti vengono guidati nell’identificazione enell’acquisizione delle abilità necessarie al conseguimentodella soluzione abitativa stabilita (ricerca di un’abitazione,redazione di annunci, conduzione di colloqui con unlocatore ecc…).
• I partecipanti vengono successivamente sostenutinell’acquisizione di abilità specifiche per l’organizzazionee la conduzione della vita nella soluzione abitativaprescelta (trasloco, arredamento della casa, faccendedomestiche ecc…).
• Vengono esercitate le abilità di cui sopra prima attraversorole-play poi mediante esercizi in vivo (Esercizi dasvolgere autonomamente).
CLT: CASA
GESTIONE DELLE SITUAZIONI PROBLEMATICHE
• Miglioramento delle capacità di riconoscimento di una situazioneproblematica.
• Miglioramento delle capacità di gestione di una situazioneproblematica attraverso l’utilizzo delle tecniche di problemsolving.
• Applicazione delle tecniche di problem solving in gruppo edesercitazione sulle stesse attraverso lo svolgimento di role playprima di situazioni standardizzate poi di situazione personali.
• Applicazione nella vita di tutti i giorni delle tecniche di problemsolving e successiva verifica in gruppo o individualmente.
CLT:CASA - 12 unità
1. Introduzione e presentazione reciproca
2. Conoscere le diverse soluzioni abitative
3. Individuazione delle proprie esigenze abitative
4. Raccolta di informazioni e scelta di un’abitazione
5. Ricerca di un’abitazione
6. Colloquio di presentazione e visita dell’abitazione
7. Arredamento dell’appartamento o della camera
8. Organizzazione di un trasloco
9. Gestione delle difficoltà nella ricerca di un’abitazione
10. Superamento delle difficoltà nella gestione della casa
11. Competenza sociale e gestione dei rapporti interpersonali
12. Gestione delle difficoltà relative all’area casa