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  • 44 AUDIOREVIEW n. 310 aprile 2010

    Costruttore e distributore per lItalia: Coral Electronic srl, Corso Allama-no 74, 10098 Rivoli (TO). Tel. 011 9594455 - www.indianaline.itPrezzo: Euro 276,00 la coppia

    CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE

    Tipo: bass reflex da stand. Potenza consigliata: 30-120 watt rms. Sensi-bilit: 91 dB con 2,83 V ad 1 metro. Risposta in frequenza: 45-22.000Hz 3 dB. Impedenza: 4-8 ohm. Numero delle vie: due. Frequenza di in-crocio: 2500 Hz. Tweeter: cupola in seta da 26 millimetri. Woofer: da160 mm in polipropilene. Dimensioni (LxAxP): 175x340x300 mm. Peso:5,9 kg

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    INDIANA LINETESI 260

    Dalle pagine di AR abbiamo parlato spesso di Indiana Li-ne. Si tratta di un marchio tutto italiano che da millenniproduce diffusori, ed il solo fatto di essere presente sulmercato per tanti anni ed ancora oggi vuol significare una solacosa: che i diffusori li sa fare e li sa anche vendere. I componentiprogettati negli anni da questo marchio, sia sotto la direzione tec-nica di Renato Fornasieri che sotto quella attuale, sono caratteriz-zati da poche e semplici regole che rappresentano poi la ricettaevergreen della Indiana Line e limitano spesso le linee guida delbuon senso realizzativo. Progetto equilibrato, affidabilit elevatae soprattutto funzionale alla prestazione finale, senza fronzoli esenza mode momentanee. Questa visione ha consentito al co-struttore piemontese di realizzare prodotti funzionali con le con-figurazioni pi disparate ma adeguate al progetto. Dal doppio re-flex serie al DCAAV gli indiani hanno esplorato molte configu-razioni di carico mentre con le configurazioni della mezza viahanno impartito, oltre quindici anni fa, una bella lezione di mo-destia ai progettisti rampanti dellultima ora. La serie Tesi nascesu tutta lesperienza acquisita in questi anni sia sulla costruzionedegli altoparlanti che sulla realizzazione dei cabinet e si concre-tizza in tre modelli da stand, due da pavimento, un canale cen-

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    trale e, per completare il multicanale, in unbel sub amplificato con un dodici pollicidallaria minacciosa.

    La costruzione

    Rimuovendo i due driver della Tesi 260 no-tiamo la larghezza della filettatura delle vitiche li serrano, a garanzia di una presa note-vole nel medium density. Una volta rimos-so il woofer vediamo alle sue spalle unrinforzo posto tra le due pareti laterali. Pro-babilmente per un mobile di queste dimen-sioni pu apparire inusuale un rinforzo tradue pareti che comunque sono realizzate inMDF, ma state pur certi che se il costruttoresi prende la briga di fresare ed incollare unrinforzo al centro del cabinet, beh, deveavere i suoi buoni motivi. Le pareti internesono rivestite di assorbente acrilico, conquasi tutto il volume alle spalle del tweeterriempito e quel poco che resta nelle vici-nanze del condotto di accordo rigidamentevuoto. Il filtro crossover fissato sulla pare-te posteriore del diffusore, molto vicino allavaschetta portacontatti posteriore. Su unsupporto di vetronite abbastanza affollatonotiamo linduttanza in serie al woofer av-volta su lamierini ed accuratamente inca-psulata in un tubo termorestringente, unainduttanza di valore molto basso avvolta inaria, condensatori MKT ed un elettrolitico.Insomma un bel crossoverino, per non la-sciare nulla al caso. Il woofer ha un diame-tro nominale di 160 millimetri ed caratte-rizzato dal cestello in lamiera stampata, conuna membrana realizzata in polipropileneirrigidito da una iniezione a caldo di micaper aumentarne decisamente la rigidit.Questo tipo di membrana, particolarmentecara al marchio torinese, sta letteralmenteresuscitando nelle nuove configurazioni aspessore differenziato grazie alle sue doti dirigidit, leggerezza ed economia, anche seva annotata nelle realizzazioni pi recentiuna certa mancanza di smorzamento inter-no. Non un problema che riguarda India-na Line, che sul disegno delle membrane hacompiuto uno studio lungo ed accurato. Sulpolo centrale fissato un phase plug di ma-teriale gommoso, che ottimizza in gammamedia sia la risposta in asse che quella fuoriasse. Il complesso magnetico raddoppiatoe schermato e la sospensione in gomma,con una escursione discreta anche se perforza di cose non fa gridare al miracolo. Iltweeter ha la cupola morbida in seta da unpollice, morbida quanto basta per non pro-durre un suono pungente e rigida quel tan-

    La vaschetta di pvc ospita due connettori dorati erivestiti di plastica abbastanza versatili. Il

    condotto di accordo posizionato anteriormenteappena sotto il woofer. Il mobile realizzato in

    medium density ed irrigidito da un rinforzo trale due pareti laterali.

    to che serve per ottenere una buona disper-sione ed una risposta priva di esitazioniparticolari. Si tratta di un trasduttore abba-stanza interessante, con un magnete in neo-dimio di ultima generazione e una cavitposteriore che stata sviluppata e disegna-ta proprio per la serie Tesi. Il fondo della ca-vit infatti terminato su una sorta di ogivarovesciata dal disegno abbastanza inusualeche dovrebbe ridurre le colorazioni interne.La flangia frontale, gi ridotta di diametro, ulteriormente ridotta in basso per avvici-nare i centri acustici e massimizzare la di-spersione verticale, dispersione la cui rego-larit preserva la dimensione della scena ri-creata e la sparizione del diffusore durantelascolto. Alla base del diffusore posizio-nato il condotto di accordo, realizzato conuna uscita leggermente svasata direttamen-te sul pannello frontale e costruito in carto-ne antirisonante molto doppio allinterno.

    Conclusioni

    Che dire, una Indiana Line e si qualificada sola. Buone prestazioni sia statiche chedinamiche ed una timbrica ben bilanciatache rifugge dalla quantit sostituita allaqualit. Probabilmente a questo prezzo veramente difficile trovare una porta di in-gresso allalta fedelt cos agevole, quasiuna sicurezza. Il marchio torinese insommacontinua a dimostrare in sala dascolto co-me anche senza cestello in pressofusione osenza nobile legno sia possibile progettare evendere diffusori di ottime caratteristichead un prezzo onestissimo, quasi sleale. Ep-pure nel diffusore c tutto, compresa unacostruzione minimalista ma accurata, duealtoparlanti che non vanno affatto male eduna armonia generale rara, una sorta diequilibrio tra musicalit e misure. Sarlesperienza? Di certo un vero affare.

    Gian Piero Matarazzo

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  • La tornata di test di ascolto di questo mese prevede ben tre dif-fusori da stand di piccole dimensioni e per questa prova hopreparato un setup di buon livello, col lettore e lelettronica dipotenza ben conosciuti, gli stand medi pesantissimi e la saladascolto completamente sgombra. Le due Indiana Line vengo-no portate in sala appena dopo le misure, belle calde calde.Come mia abitudine le metto a suonare nella prima posizioneche capita e vado via, tornando solo per qualche ascolto spo-radico. Siccome non ho tenuto conto dellordine alfabetico miritrovo ad aver ascoltato le due indiane per ultime, dopo leIcon e le Audel. Posso notare quasi da subito due cose: la sce-na ben riprodotta e la gamma media leggermente spostata inavanti, appena appena nel bilanciamento timbrico ed in ma-niera un po pi visibile come posizionamento degli esecuto-ri. La gamma mediobassa in leggera evidenza abbisogna diun breve periodo di acclimatamento ed io lascio il diffusoreancora a suonare tutto il CD recentemente fregato al Cicogna.Quando torno, dopo una giornata passata ad eseguire misu-re, trovo un ambiente discreto, quasi intimo, con la sola lam-pada da pavimento accesa e le luci a parete spente: lidealeper un po di jazz rilassato. Inizio cos una seduta di posizio-namento per approssimazioni successive. Avvicino i diffusorialla parete di fondo fino a che la gamma bassa non inizia adessere gommosa, li riallontano di un po, poi li ruoto lentamen-te verso il punto di ascolto fino a che i sassofoni non si blocca-

    no nella loro posizione, fermi e definiti. Alla fine siamo a set-tanta centimetri dalla parete di fondo ed a poco pi di un me-tro da quella laterale con una rotazione notevole verso il puntodi ascolto. Mi sembra che ci sia tutto quello che mi serve:gamma bassa, bilanciamento timbrico, scena e profondit dicampo. Certo non mi aspetto la gamma altissima dei diffusorida ventimila euro, ma devo dire che il risultato ottenuto mi gar-ba, non essendo affatto settanta volte inferiore, come vorrebbela matematica. La gamma altissima infatti appare pulita e be-ne estesa, e se si pu sentire un minimo accenno di raucedine solo quando si pretende troppo dal diffusore con un livelloeccessivo ed ampiamente fuori dai limiti della potenza dichia-rata. Nel mio ambiente e nella posizione ultima trovata possoannotare un basso tondo, ovviamente non estesissimo ma benfrenato e soprattutto ben legato col mediobasso. La gammadelle voci vede Mina leggermente avanti a De Andr, ma nel-la riproduzione del coro misto lesile differenza tra le compo-nenti maschili e quelle femminili aggiunge dettaglio e differen-zia le posizioni assunte dei vari esecutori. Sulla musica moder-na e ritmata la piccola tira fuori una buona grinta, con un me-diobasso molto ben riproposto ed una gamma vocale piena edettagliata. Anche la gamma alta e quella altissima non sfigu-rano, e seguono landamento della musica con una partecipa-zione notevole.

    G.P.M.

    LASCOLTO

    Sistema di altoparlanti INDIANA LINE TESI 260. Matricola 9120162

    CARATTERISTICHE RILEVATE

    La risposta in frequenza del piccolo diffusore torinese mostra un andamento abba-stanza regolare sin dalla gamma mediobassa. Le basse frequenze sono condiziona-te ovviamente dalle dimensioni del trasduttore, dalle sue caratteristiche elettromec-caniche e dal tipo di accordo scelto. Il modulo dellimpedenza ci spiega infatti chealla frequenza di accordo le perdite del diffusore, immesse con lassorbente, spo-stano verso lalto il valore minimo, almeno se comparato con quello pi piccolo, mi-surato dopo il secondo picco caratteristico del reflex. Notate come lampiezza delprimo picco sia appena inferiore a quello del secondo a causa delle perdite del mo-bile, invero abbastanza contenute. In gamma altissima possiamo notare un piccoabbastanza contenuto a 13.500 Hz che potrebbe in qualche modo aggiungere unavena fredda al suono del trasduttore. Al centro del grafico si nota un avvallamento diquattro decibel abbastanza stretto, poco identificabile nelle risposte fuori asse.Lazione del modulo e della fase dellimpedenza concorrono alla massima condizio-ne di carico che stata trovata a 149 Hz e che vale quattro ohm resistivi. Non sitratta quindi di un carico ostico per lamplificatore di pilotaggio. La misura dellaMOL mostra una partenza abbastanza lenta dovuta ovviamente al limitato volume di

    aria spostato dalla membrana del woofer. A bassa frequenza le armoniche disparilimitano la potenza immessa, come facile ipotizzare, con un moderato apporto dellearmoniche superiori del doppio tono di prova. Oltre gli 80 Hz la potenza input limi-tata dalla sola seconda armonica e la pressione inizia a salire in maniera pi decisa,con un rapporto tra lincremento del segnale e lincremento della distorsione moltopi lasco. In gamma mediobassa le armoniche di ordine elevato si fanno notarealmeno fino alla gamma media, anche se con una ampiezza abbastanza ridotta.Come risultato pratico si superano i 110 decibel oltre i 250 Hz, una pressione cheviene mantenuta fino al chilohertz, frequenza oltre la quale si sale ancora fino aduna media del tweeter di ben 114 decibel. La misura della distorsione armonica cipermette di indagare su alcune limitazioni intraviste nella verifica della MOL. Ingamma media notiamo come la seconda armonica mostri due picchi a 500 e a 900Hz, e come questultimo sia accompagnato da un innalzamento anche della terzaarmonica, una concomitanza che abbassa appena il livello della MOL proprio a que-sta frequenza anche se si rimane su pressioni indistorte notevoli.

    G.P. Matarazzo

    MOL - livellomassimo di uscita:(per distorsione diintermodulazione

    totale nonsuperiore al 5%)

    Risposta infrequenza con

    2,83 V / 1 m

    Distorsione di 2a,3a, 4a, 5a armonica

    ed alterazionedinamica a 100 dB

    spl

    Modulo edargomento

    dell'impedenza

    INDIANA LINE TESI 260INDIANA LINE TESI 260

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