•tonaca esterna

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•Tonaca esterna (fibrosa) formata dalla sclera che al limbus diventa trasparente e costituisce la cornea •Tonaca media (vascolare) detta anche uvea formata dalla coroide, dall’iride col forame pupillare e dal corpo ciliare al quale è legato in cristallino attraverso la zonula di Zinn •Tonaca interna (nervosa) la retina dalle cui terminazioni parte il nervo ottico che penetra nel cranio, si incrocia con il nervo controlaterare al chiasma e termina nelle aree visive della corteccia cerebrale occipitale

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La cataratta è un'opacizzazione del cristallino usualmente progressiva e irreversibile che porta alla perdita della funzionalità visiva con implicazioni mediche, sociali ed economiche (OMS 1985)

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Cataratta congenita

• Dovuta a processi infettivi contratti in gravidanza (morbillo, rosolia) a processi metabolici, a radiazioni, a carenze vitaminiche

Cataratta senile

• La più frequente compare dopo i 50 anni anche se cominciano a vedersi casi anche intorno ai 40 anni

Cataratta traumatica

• Secondaria a traumi come ferite perforanti, calore intenso, traumi chimici

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Cataratta secondaria a trattamenti farmacologici

• Cortisone, antipsicotici tipo fenotiazine

Cataratta associata a malattie sistemiche

• Diabete, Ipocalcemia, Malattia di Wilson, Distrofia miotonica, Sindrome di Down

Cataratta secondaria dopo intervento (Fibrosi capsulare)

• Opacizzazione della capsula posteriore rimasta in situ dopo intervento per cataratta

• si risolve con un Intervento di capsulotomia posteriore con con Nd. Yag- laser

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si ritiene che il processo responsabile delle alterazioni delle proteine lenticolari presenti nei cristallini catarattosi sia l’ossidazione

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• Non esistono colliri né altri tipi di farmaci, esercizi oculari o lenti che possano prevenire, rallentare, bloccare o far regredire il processo di perdita della trasparenza del cristallino.

• L’utilizzo di sistemi di protezione contro i raggi UV (occhiali da sole o

lenti “clip-on” ) può però aiutare a ritardare il processo che porta alla formazione della cataratta..

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• Cataratta incipiente: le opacità occupano una parte del cristallino e il visus è relativamente compromesso, evolve più o meno rapidamente

• Cataratta intumescente: imbibizione acquosa del cristallino che si rigonfia riducendo la profondità della camera anteriore e provocando ipertono

• Cataratta matura: l’opacamento interessa tutto il cristallino e la funzione visiva è notevolmente compromessa

• Cataratta ipermatura: le fibre più opacate degenerano e si rammolliscono

• Cataratta di Morgagni: il nucleo cade in basso immerso in un liquido lattiginoso

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CATARATTA DI MORGAGNI CATARATTA MATURA CATARATTA IPERMATURA CATARATTA INTUMESCENTE

CATARATTA INCIPIENTE AVANZATA

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Durante la visita oculistica completa

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Il trattamento è chirurgico.

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Facoemulsificazione

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Facoemulsificazione

Facoemulsificatore Sala operatoria oculistica

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• Visite di controllo regolari che accertino il grado di compromissione visiva in termini qualitativi e quantitativi

« La cataratta è una malattia da curare chirurgicamente quando la

presenza di opacità della lente determina una riduzione del visus pari o

uguale a 6.5/10 » (Framingam Eye Study; 1973-1975)

Un timing attento e corretto riduce i rischi operatori

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preospedalizzazione

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Facoemulsificazione (Hoffman 2001)

• Microincisione da 1.8 a 2.00 mm con bisturi precalibrati (MICS) (BayKara B.M. 2006)

• Capsuloressi: apertura della capsula anteriore del cristallino • Idrodissezzione: mobilizzazione della cataratta con Bss per facilitarne la

frantumazione • Facoemulsificazione: frantumazione con ultrasuoni e aspirazione delle

masse catarattose residue • Aspirazione delle masse corticali della capsula che rimane in situ • Iniezione di cristallino artificiale pieghevole e posizionamento della IOL

nel sacco capsulare • Idrosutura: chiusura delle incisioni con acqua senza punti di sutura

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Capsuloressi Facoemulsificazione Impianto

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La tecnica Microincisionale (MICS) rappresenta il futuro anche se le IOL al di sotto dei 2 mm sono ancora poche.

• Monofocali sferiche e asferiche

• Accomodative

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«Sono le più interessanti e le più recenti sono concepite nell’eventualità di ripetere il meccanismo accomodativo grazie alle aptiche incernierate che consentono lo spostamento antero-posteriore del piatto della lente seguendo la contrazione del muscolo ciliare motore dell’accomodazione» Il limite è rappresentato dai costi e dal disegno non facilmente compatibile con la microincisione

Crystalens accomodativa AT 45

IOL accomodativa 1CU IOL pseudoaccomodativa apotizzata

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• Cataratta secondaria: fenomeno abbastanza frequente. È una opacizzazione della capsula posteriore risolvibile definitivamente con un trattamento YAG laser (Green W.R., 1985; Gaasterland D.E., 1987) che produce, con effetto meccanico ab esterno, una apertura nella capsula posteriore restituendo una buona visione.

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• Distacco di retina

• Degenerazione maculare:

• Glaucoma

• Endoftalmite

• Floppy iris Syndrome o IFIS

La sospensione del farmaco spesso non risolve il problema

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ma non è scevro da complicanze intra o postoperatorie.

• E’ importantissimo non banalizzare questa procedura chirurgica, come spesso viene fatto purtroppo sia dai medici sia dai mezzi di comunicazione, perché raggiungere alti livelli e quindi risultati soddisfacenti è frutto di anni di fatica, di esperienza e di una curva di apprendimento lunga e difficoltosa da parte del chirurgo e, non di meno, di un'organizzazione capillare e meticolosa che impegna numerose persone sia fuori sia dentro la sala operatoria.

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Laser a Femtomsecondi

Capsuloressi con Laser a Femtomsecondi

Frammentazione del nucleo con Laser a Femtomsecondi

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La vera svolta avverrà se si realizzerà il sogno del padre di questa chirurgia, il prof. Kelman, e cioè quello di sostituire il contenuto del cristallino "catarattoso" con una sostanza di pari elasticità e pari trasparenza che rispetti la funzione principe del cristallino, l'accomodazione.

Charles Kelman, (1930-2004) Kelman con il prototipo del suo facoemulsificatore negli anni ‘60

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