trattamento di quiescenza e di equo indennizzo del personale della guardia di finanza pensione...

Trattamento di quiescenza e di equo indennizzo Trattamento di quiescenza e di equo indennizzo del personale della Guardia di Finanzadel personale della Guardia di Finanza

Pensione

Buonuscita

Equo indennizzo

Contenzioso

Autori

Introduzione

GlossarioModulistica

PENSIONEPENSIONE

La pensione è una rendita permanente o La pensione è una rendita permanente o temporanea che viene corrisposta al militare temporanea che viene corrisposta al militare collocato in congedo o ai suoi familiari in relazione collocato in congedo o ai suoi familiari in relazione all’anzianità lavorativa maturata dal titolare oppure all’anzianità lavorativa maturata dal titolare oppure a seguito di infermità contratta dallo stesso.a seguito di infermità contratta dallo stesso.

Per tale motivo si distingue tra pensione normale e Per tale motivo si distingue tra pensione normale e di privilegio.di privilegio.

PENSIONE

Pensione Pensione normale Limiti di età Requisiti anagrafici e di anzi

anità Anzianità contributiva Indennità di ausiliaria Riforma Sistema di calcolo Indennità una tantum norma

le Posizione assicurativa Pensione privilegiata Ammontare della pensione p

rivilegiata Pensione privilegiata tabellar

e Indennità una tantum privile

giata Istanza di pensione privilegi

ata Istruttoria per il conseguime

nto della pensione privilegiata

Istruttoria dinanzi alla CMO Istruttoria dinanzi al Comitat

o di Verifica Provvidenze in favore degli i

nvalidi Libretti e scontrini ferroviari La pensione ai superstiti Misura della pensione ai sup

erstiti Cumulo tra pensioni ed altri

redditi Pensione di riversibilità con

altri redditi Calcolo del reddito annuo

PENSIONE NORMALEPENSIONE NORMALE

Il militare ha diritto alla pensione normale:Il militare ha diritto alla pensione normale:

per per raggiunti limiti di etàraggiunti limiti di età, se ha compiuto , se ha compiuto almeno 20 anni di servizio effettivo;almeno 20 anni di servizio effettivo;

per per domandadomanda, se matura i requisiti anagrafici , se matura i requisiti anagrafici e/o di anzianità contributiva previsti e/o di anzianità contributiva previsti dall’ordinamento;dall’ordinamento;

per per riformariforma, intervenuta a seguito di , intervenuta a seguito di accertata infermità, anche non dipendente da accertata infermità, anche non dipendente da causa di servizio, se ha compiuto 15 anni di causa di servizio, se ha compiuto 15 anni di servizio utile, di cui 12 effettivi.servizio utile, di cui 12 effettivi.

PENSIONE















LIMITI DI ETÀLIMITI DI ETÀ

Grado Ruolo

normaleRuolo

speciale

Ruoloaeronaval

e

Ruolo tecn.

logist.amm.

Gen. di C.A. 65

Gen. di Div. 65

Gen. di Brig. 63 62 63

Colonnello 60 61 60 61

T. Colonnello 60 60 60 60

Maggiore 60 60 60 60

Capitano 60 60 60 60

Tenente 60 60 60 60

Sottotenente 60 60 60 60

I limiti di età si raggiungono:I limiti di età si raggiungono:

per il personale Ufficialiper il personale Ufficiali

PENSIONE















>>>

58 anni per il periodo dal 2002 al 2004

59 anni per il periodo dal 2005 al 2007

60 anni dal 2008 in poi

PENSIONE















norma

per il personale Ispettori, Sovrintendenti, per il personale Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e FinanzieriAppuntati e Finanzieri

LIMITI DI ETÀLIMITI DI ETÀ

NORMATIVA DI RIFERIMENTONORMATIVA DI RIFERIMENTONORMATIVA DI RIFERIMENTONORMATIVA DI RIFERIMENTO

Art. 52, comma 2, del D.P.R. 29.12.1973, n. 1092, come modificato dal Decreto Legislativo 30.12.1992, n. 503

Art. 36 del Decreto Legislativo 19.3.2001, n. 69 (annessa tabella n. 5)

Artt. 2, comma 1, e 7, comma 1, del Decreto Legislativo 30.4.1997, n. 165

REQUISITI ANAGRAFICI REQUISITI ANAGRAFICI E DI ANZIANITÀE DI ANZIANITÀ

Per l’anno Età o anzianità

(da possedere congiuntamente)

Anzianità

2004 - 2005 57 e 35 Oppure 38

2006 - 2007 57 e 35 Oppure 39

2008 57 e 35 Oppure 40

I requisiti anagrafici e di anzianità contributiva I requisiti anagrafici e di anzianità contributiva richiesti all’ordinamento per tutto il personale richiesti all’ordinamento per tutto il personale militare sono:militare sono:

PENSIONE

Pensione Pensione normale Limiti di età Requisiti anagrafici e di

anzianità Anzianità contributiva Indennità di ausiliaria Riforma Sistema di calcolo Indennità una tantum norma













>>>

REQUISITI ANAGRAFICI REQUISITI ANAGRAFICI E DI ANZIANITÀE DI ANZIANITÀ

Per coloro che abbiano raggiunto il requisito Per coloro che abbiano raggiunto il requisito della percentuale massima di pensionabilità della percentuale massima di pensionabilità (80%), il diritto alla pensione di anzianità si (80%), il diritto alla pensione di anzianità si consegue avendo compiuto 53 anni di età, a consegue avendo compiuto 53 anni di età, a decorre dal 1° luglio 2002.decorre dal 1° luglio 2002.

PENSIONE

Pensione Pensione normale Limiti di età Requisiti anagrafici e di

anzianità Anzianità contributiva Indennità di ausiliaria Riforma Sistema di calcolo Indennità una tantum norma













normacome si raggiunge l’80 %

Decorrenza della pensione Se si maturano i requisiti

1° luglio entro il 1° trimestre dell’anno di riferimento (*)

1° ottobre entro il 2° trimestre dell’anno di riferimento (*)

1° gennaio dell’anno successivo

entro il 3° trimestre dell’anno di riferimento

1° aprile dell’anno successivo

entro il 4° trimestre dell’anno di riferimento

(*) e si possiede un’età pari o superiore a 57 anni

Art. 59, comma 6, della Legge 27.12.1997, n. 449 (annessa tabella D)

Art. 59, comma 8, della Legge 27.12.1997, n. 449 Art. 6, comma 2, del Decreto Legislativo 30.4.1997, n. 16

5


L’aliquota percentuale massima di pensionabilità (80%) viene raggiunta:

dal personale ufficiali, con 40 anni di servizio utile

dal personale i.s.a.f. con 30 anni di servizio utile

Per coloro che al 1.1.1998 avevano maturato Per coloro che al 1.1.1998 avevano maturato un’anzianità contributiva di almeno 20 anni e la un’anzianità contributiva di almeno 20 anni e la prevista aliquota pensionistica del 44%, l’aliquota prevista aliquota pensionistica del 44%, l’aliquota annua di rendimento sarà dell’1,80% (art. 17, annua di rendimento sarà dell’1,80% (art. 17, comma 1, della Legge 23 dicembre 1994, n. 724 e comma 1, della Legge 23 dicembre 1994, n. 724 e art. 2, comma 19, della Legge 335/1995).art. 2, comma 19, della Legge 335/1995).

Per coloro che al 1.1.1998 non avevano maturato Per coloro che al 1.1.1998 non avevano maturato tale anzianità contributiva, non potrà essere tale anzianità contributiva, non potrà essere applicata l’aliquota di rendimento del 2% prevista applicata l’aliquota di rendimento del 2% prevista dall’art. 17, comma 1, della Legge 724/1994, in dall’art. 17, comma 1, della Legge 724/1994, in quanto i medesimi risultano destinatari del sistema quanto i medesimi risultano destinatari del sistema contributivo. contributivo.

Fino al 31.12.1997 è fatta salva l’aliquota annua di Fino al 31.12.1997 è fatta salva l’aliquota annua di rendimento del 3,60% (art. 54, comma 6, del DPR. rendimento del 3,60% (art. 54, comma 6, del DPR. 1092/1973).1092/1973).

A decorrere dal 1.1.1998 l’aliquota annua di A decorrere dal 1.1.1998 l’aliquota annua di rendimento è pari al 2% (art. 17, comma 1, della rendimento è pari al 2% (art. 17, comma 1, della Legge 724/1994). Pertanto, per coloro che al Legge 724/1994). Pertanto, per coloro che al 31.12.1997 non avevano raggiunto tale anzianità, 31.12.1997 non avevano raggiunto tale anzianità, a causa della riduzione dell’aliquota di rendimento a causa della riduzione dell’aliquota di rendimento dal 3,60% al 2%, il raggiungimento della dal 3,60% al 2%, il raggiungimento della percentuale massima di pensionabilità si otterrà percentuale massima di pensionabilità si otterrà con un maggior numero di anni.con un maggior numero di anni.

ANZIANITA’ CONTRIBUTIVAANZIANITA’ CONTRIBUTIVA

Oltre al servizio effettivamente prestato nella Oltre al servizio effettivamente prestato nella Guardia di Finanza dalla data di arruolamento Guardia di Finanza dalla data di arruolamento alla data del congedo, vengono riconosciuti, alla data del congedo, vengono riconosciuti, d’ufficiod’ufficio, ai fini pensionistici, i servizi militari , ai fini pensionistici, i servizi militari pregressi e le maggiorazioni dei servizi di pregressi e le maggiorazioni dei servizi di istituto, senza necessità di riscatto (istituto, senza necessità di riscatto (ne ne parleremo in seguitoparleremo in seguito).).

PENSIONE




rivilegiata Pensione privilegiata tabella

re Indennità una tantum privile










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Nella serie dei servizi valutati nella pensione Nella serie dei servizi valutati nella pensione concorrono anche, concorrono anche, a domanda e previo a domanda e previo riscattoriscatto, le attività lavorative svolte , le attività lavorative svolte anteriormente all’arruolamento nella Guardia di anteriormente all’arruolamento nella Guardia di Finanza, i periodi di interruzione del rapporto di Finanza, i periodi di interruzione del rapporto di lavoro per varie cause (aspettativa per gravi lavoro per varie cause (aspettativa per gravi motivi familiari, aspettativa per seguire il motivi familiari, aspettativa per seguire il coniuge all’estero, etc..), la prosecuzione coniuge all’estero, etc..), la prosecuzione contributiva volontaria ed i cicli di studi contributiva volontaria ed i cicli di studi universitari.universitari.

PENSIONE















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In In forma gratuita forma gratuita il militare può ottenere il il militare può ottenere il riconoscimento di altri periodi lavorativi, svolti riconoscimento di altri periodi lavorativi, svolti sia in Italia che all’estero, mediante la sia in Italia che all’estero, mediante la totalizzazione.totalizzazione.

PENSIONE















normaapprofondimenti


Art. 3 della Legge 27.5.1977, n. 284Art. 3 della Legge 27.5.1977, n. 284

Artt. 19, 20, 21 e 32 del D.P.R. 29.12.1973, n. 1092

Legge 7.2.1979, n. 29

Decreto Legislativo 30.4.1997, n. 184

Regolamento CE 29.6.1998, n. 1606

Decreto Ministero Lavoro e Politiche Sociali 7.2.2003, n. 57

Attività lavorative pregresse

Lavoro svolto in Paesi membri dell’Unione Europea

Lavoro svolto in Svizzera

Lavoro svolto in Paesi extracomunitari

Funzioni pubbliche elettive o cariche sindacali

Legge 11 febbraio 1980, n. 26

Gravi motivi familiari

Corsi di studio

Prosecuzione contributiva volontaria

Totalizzazione dei periodi assicurativi in Italia

ATTIVITA’ LAVORATIVE PREGRESSEATTIVITA’ LAVORATIVE PREGRESSEATTIVITA’ LAVORATIVE PREGRESSEATTIVITA’ LAVORATIVE PREGRESSE

Le norme della Legge 7.2.1979, n. 29 consentono ai Le norme della Legge 7.2.1979, n. 29 consentono ai lavoratori dipendenti pubblici, in attività di servizio al 24 lavoratori dipendenti pubblici, in attività di servizio al 24 febbraio 1979 (data di entrata in vigore della legge) o febbraio 1979 (data di entrata in vigore della legge) o assunti successivamente a tale data, di richiedere, ai fini di assunti successivamente a tale data, di richiedere, ai fini di un’unica pensione, la ricongiunzione dei pregressi periodi di un’unica pensione, la ricongiunzione dei pregressi periodi di contribuzione nella gestione presso la quale risultano iscritti contribuzione nella gestione presso la quale risultano iscritti all’atto della domanda, sempre che gli stessi non abbiano all’atto della domanda, sempre che gli stessi non abbiano già dato luogo alla liquidazione del trattamento di già dato luogo alla liquidazione del trattamento di quiescenza, sia esso nella forma della pensione, anche quiescenza, sia esso nella forma della pensione, anche supplementare, che in quella dell’indennità ‘una tantum’ o supplementare, che in quella dell’indennità ‘una tantum’ o dell’ex assegno vitalizio a carico dell’ENPAS. dell’ex assegno vitalizio a carico dell’ENPAS.

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La facoltà della ricongiunzione va attivata dal dipendente La facoltà della ricongiunzione va attivata dal dipendente prima della cessazione dal servizio e può essere esercitata prima della cessazione dal servizio e può essere esercitata una sola volta presso la gestione di appartenenza.una sola volta presso la gestione di appartenenza.

In deroga a tali condizioni l’interessato:In deroga a tali condizioni l’interessato:

successivamente alla prima domanda, può riesercitare il successivamente alla prima domanda, può riesercitare il diritto alla ricongiunzione se può far valere almeno 10 anni diritto alla ricongiunzione se può far valere almeno 10 anni

di ulteriore contribuzione, di cui 5 per effettiva attività di ulteriore contribuzione, di cui 5 per effettiva attività lavorativa, ovvero all’atto del pensionamento per soli lavorativa, ovvero all’atto del pensionamento per soli periodi assicurativi accentrati nella medesima gestione periodi assicurativi accentrati nella medesima gestione previdenziale;previdenziale;

può richiedere la ricongiunzione presso una delle varie può richiedere la ricongiunzione presso una delle varie gestioni nella quale possa far valere almeno 8 anni di gestioni nella quale possa far valere almeno 8 anni di contribuzione versata in costanza di effettiva attività contribuzione versata in costanza di effettiva attività lavorativa. lavorativa.

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La ricongiunzione deve riguardare la totalità dei servizi resi La ricongiunzione deve riguardare la totalità dei servizi resi nelle varie gestioni previdenziali, essendo la legge nelle varie gestioni previdenziali, essendo la legge finalizzata al conseguimento della pensione unica e, finalizzata al conseguimento della pensione unica e, pertanto, non possono essere ammesse ricongiunzioni pertanto, non possono essere ammesse ricongiunzioni parziali, anche se la contribuzione da trasferire superi, alla parziali, anche se la contribuzione da trasferire superi, alla data della domanda, l’anzianità di servizio richiesta per data della domanda, l’anzianità di servizio richiesta per conseguire il massimo trattamento di quiescenza.conseguire il massimo trattamento di quiescenza.

Il periodo di servizio militare di leva è valido a tutti gli effetti Il periodo di servizio militare di leva è valido a tutti gli effetti per la determinazione dell’anzianità lavorativa ai fini del per la determinazione dell’anzianità lavorativa ai fini del trattamento previdenziale, ai sensi dell’art. 20 della Legge trattamento previdenziale, ai sensi dell’art. 20 della Legge 24.12.1986, n. 958, e non è dovuto a tali fini alcun 24.12.1986, n. 958, e non è dovuto a tali fini alcun contributo di riscatto.contributo di riscatto.

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L’onere dovuto dal dipendente può essere versato in unica L’onere dovuto dal dipendente può essere versato in unica soluzione o rateizzato al massimo in tante rate quanti sono i soluzione o rateizzato al massimo in tante rate quanti sono i mesi ricongiunti.mesi ricongiunti.

Per coloro che hanno ottenuto la pensione di invalidità, Per coloro che hanno ottenuto la pensione di invalidità, successivamente revocata per riacquistata capacità di successivamente revocata per riacquistata capacità di guadagno, non sussiste alcuna preclusione al trasferimento guadagno, non sussiste alcuna preclusione al trasferimento dei contributi.dei contributi.

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Qualora in sede di ricongiunzione si verifichi una Qualora in sede di ricongiunzione si verifichi una simultaneità di periodi assicurativi, verranno ricongiunti con simultaneità di periodi assicurativi, verranno ricongiunti con precedenza quelli che riferiscono a prestazioni effettive di precedenza quelli che riferiscono a prestazioni effettive di lavoro e, a seguire, quelli coperti dalla contribuzione di più lavoro e, a seguire, quelli coperti dalla contribuzione di più elevato importo.elevato importo.

Ovviamente le contribuzioni non trasferite possono formare Ovviamente le contribuzioni non trasferite possono formare oggetto di un’autonoma prestazione pensionistica oggetto di un’autonoma prestazione pensionistica

LAVORO SVOLTO IN PAESI MEMBRI LAVORO SVOLTO IN PAESI MEMBRI DELL’UNIONE EUROPEADELL’UNIONE EUROPEA


Il Regolamento adottato dal Consiglio UE n. 1606 del 29 Il Regolamento adottato dal Consiglio UE n. 1606 del 29 giugno 1998, entrato in vigore dal 25 ottobre 1998, giugno 1998, entrato in vigore dal 25 ottobre 1998, modificando i Regolamenti n. 1408/1971 e n. 574/1972, ha modificando i Regolamenti n. 1408/1971 e n. 574/1972, ha esteso la disciplina comunitaria di sicurezza sociale ai regimi esteso la disciplina comunitaria di sicurezza sociale ai regimi speciali per funzionari pubblici e il personale assimilatospeciali per funzionari pubblici e il personale assimilato..

Lo scopo del regolamento comunitario è quello di assistere Lo scopo del regolamento comunitario è quello di assistere coloro che abbiano svolto attività lavorativa nei diversi Paesi coloro che abbiano svolto attività lavorativa nei diversi Paesi membri dell’Unione Europea e permettere agli stessi di membri dell’Unione Europea e permettere agli stessi di totalizzare tali periodi di contribuzione per il raggiungimento totalizzare tali periodi di contribuzione per il raggiungimento del diritto pensionistico in ciascuno Stato, onde ottenere il del diritto pensionistico in ciascuno Stato, onde ottenere il pagamento di quote pensionistiche a carico del Paese ove pagamento di quote pensionistiche a carico del Paese ove risultino giacenti le contribuzioni assicurative.risultino giacenti le contribuzioni assicurative.

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I periodi lavorativi riconosciuti ai sensi della normativa CE I periodi lavorativi riconosciuti ai sensi della normativa CE valgono solo ai fini del raggiungimento del diritto a pensione, valgono solo ai fini del raggiungimento del diritto a pensione, ma non anche ai fini della misura, pertanto il trattamento di ma non anche ai fini della misura, pertanto il trattamento di quiescenza sarà liquidato all’interessato in relazione al quiescenza sarà liquidato all’interessato in relazione al periodo lavorativo effettivamente prestato nel Paese ove periodo lavorativo effettivamente prestato nel Paese ove viene richiesta la totalizzazione e sarà calcolato utilizzando la viene richiesta la totalizzazione e sarà calcolato utilizzando la tecnica comunitaria del pro-rata (l’Amministrazione calcola tecnica comunitaria del pro-rata (l’Amministrazione calcola l’importo teorico della pensione come se tutti i periodi l’importo teorico della pensione come se tutti i periodi fossero stati compiuti sotto la propria legislazione e su fossero stati compiuti sotto la propria legislazione e su questo importo stabilisce quello spettante in relazione questo importo stabilisce quello spettante in relazione all’effettiva prestazione lavorativa compiuta nel territorio all’effettiva prestazione lavorativa compiuta nel territorio nazionale). nazionale).

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In deroga al principio della totalizzazione dei periodi In deroga al principio della totalizzazione dei periodi assicurativi fatti valere nell’ambito di diversi Stati membri assicurativi fatti valere nell’ambito di diversi Stati membri dell’Unione Europea, gli artt. 43 bis e 51 bis del citato dell’Unione Europea, gli artt. 43 bis e 51 bis del citato Regolamento consentono di non effettuare la totalizzazione Regolamento consentono di non effettuare la totalizzazione nel caso in cui la legislazione dello Stato membro ponga la nel caso in cui la legislazione dello Stato membro ponga la condizione che, ai fini del raggiungimento del diritto a condizione che, ai fini del raggiungimento del diritto a pensione, tutti i periodi di assicurazione siano compiuti pensione, tutti i periodi di assicurazione siano compiuti nell’ambito dei soli regimi speciali per dipendenti pubblici.nell’ambito dei soli regimi speciali per dipendenti pubblici.

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La legislazione italiana non è riguardata dalla predetta La legislazione italiana non è riguardata dalla predetta deroga, in quanto per avere diritto alla prestazione deroga, in quanto per avere diritto alla prestazione pensionistica nei regimi speciali per i dipendenti pubblici pensionistica nei regimi speciali per i dipendenti pubblici prende in considerazione anche i periodi di attività effettuati prende in considerazione anche i periodi di attività effettuati con iscrizione ad altri regimi previdenziali, quindi anche con iscrizione ad altri regimi previdenziali, quindi anche quelli effettuati all’estero, sia con iscrizione ai regimi speciali quelli effettuati all’estero, sia con iscrizione ai regimi speciali per i dipendenti pubblici che con iscrizione ai regimi generali, per i dipendenti pubblici che con iscrizione ai regimi generali, a condizione che siano riconosciuti assimilabili a quelli a condizione che siano riconosciuti assimilabili a quelli italiani.italiani.

LAVORO SVOLTO IN SVIZZERALAVORO SVOLTO IN SVIZZERALAVORO SVOLTO IN SVIZZERALAVORO SVOLTO IN SVIZZERA

Il trasferimento dei contributi versati in Svizzera a seguito Il trasferimento dei contributi versati in Svizzera a seguito della domanda di ricongiunzione dell’interessato in base alla della domanda di ricongiunzione dell’interessato in base alla convenzione italo-svizzera del 14/12/1962 e dei successivi convenzione italo-svizzera del 14/12/1962 e dei successivi accordi, può essere effettuato solo al momento del accordi, può essere effettuato solo al momento del verificarsi dell'evento assicurativo (raggiungimento del verificarsi dell'evento assicurativo (raggiungimento del diritto al trattamento di pensione comprensivo dei periodi di diritto al trattamento di pensione comprensivo dei periodi di contribuzione svizzera da ricongiungere).Tali contributi, se contribuzione svizzera da ricongiungere).Tali contributi, se non hanno dato luogo a prestazioni pensionistiche, possono non hanno dato luogo a prestazioni pensionistiche, possono essere trasferiti presso l'Assicurazione Generale Obbligatoria essere trasferiti presso l'Assicurazione Generale Obbligatoria gestita dall'Inps per poi formare oggetto di ricongiunzione gestita dall'Inps per poi formare oggetto di ricongiunzione presso la gestione pensionistica esclusiva o esonerativa presso la gestione pensionistica esclusiva o esonerativa dell’AGO in base alle norme della Legge 7 febbraio 1979, n. dell’AGO in base alle norme della Legge 7 febbraio 1979, n. 29.29.

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LAVORO SVOLTO IN SVIZZERALAVORO SVOLTO IN SVIZZERALAVORO SVOLTO IN SVIZZERALAVORO SVOLTO IN SVIZZERA

Qualora la valorizzazione dei periodi assicurativi esteri non Qualora la valorizzazione dei periodi assicurativi esteri non fosse determinante per l'ottenimento della prestazione fosse determinante per l'ottenimento della prestazione pensionistica italiana, perché è stato già raggiunto il diritto a pensionistica italiana, perché è stato già raggiunto il diritto a pensione o perché si conta di rimanere in servizio fino al pensione o perché si conta di rimanere in servizio fino al limite di età, l’iscritto può chiedere il conferimento di una limite di età, l’iscritto può chiedere il conferimento di una prestazione autonoma a carico del regime estero al prestazione autonoma a carico del regime estero al raggiungimento dei requisiti anagrafico-contributivi richiesti raggiungimento dei requisiti anagrafico-contributivi richiesti dalla normativa pensionistica dello Stato membro.dalla normativa pensionistica dello Stato membro.

Mentre, in base all’accordo del 4/4/2002 convenuto tra gli Mentre, in base all’accordo del 4/4/2002 convenuto tra gli Stati Membri della Comunità Europea e la Confederazione Stati Membri della Comunità Europea e la Confederazione Svizzera, i periodi di contribuzione maturati in tale Stato Svizzera, i periodi di contribuzione maturati in tale Stato possono essere totalizzati per il raggiungimento del diritto possono essere totalizzati per il raggiungimento del diritto pensionistico. pensionistico.

LAVORO SVOLTO IN PAESI LAVORO SVOLTO IN PAESI EXTRACOMUNITARIEXTRACOMUNITARI


L’art. 3, comma 1, del Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. L’art. 3, comma 1, del Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. 184, ha esteso, a decorrere dal 12 luglio 1997, ai regimi 184, ha esteso, a decorrere dal 12 luglio 1997, ai regimi previdenziali esclusivi e sostitutivi dell’Assicurazione previdenziali esclusivi e sostitutivi dell’Assicurazione Generale Obbligatoria gestita dall’INPS, la facoltà del riscatto Generale Obbligatoria gestita dall’INPS, la facoltà del riscatto dei periodi di lavoro effettuati all’estero che non siano dei periodi di lavoro effettuati all’estero che non siano altrimenti utili a pensione.altrimenti utili a pensione.

Dal 25 ottobre 1998, ossia con l’entrata in vigore della Dal 25 ottobre 1998, ossia con l’entrata in vigore della normativa CE, il riscatto di cui all’art. 3 del Decreto normativa CE, il riscatto di cui all’art. 3 del Decreto Legislativo 184/1997 potrà applicarsi nel caso in cui tale Legislativo 184/1997 potrà applicarsi nel caso in cui tale lavoro risulti svolto in uno Stato diverso da quelli facenti lavoro risulti svolto in uno Stato diverso da quelli facenti parte della Comunità Europeaparte della Comunità Europea

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Le domande presentate prima del 25 ottobre 1998, ai sensi Le domande presentate prima del 25 ottobre 1998, ai sensi del Decreto Legislativo 184/1997, per le quali non sia stato del Decreto Legislativo 184/1997, per le quali non sia stato emesso provvedimento definitivo, possono essere annullate emesso provvedimento definitivo, possono essere annullate qualora il titolare del beneficio intenda procedere con la qualora il titolare del beneficio intenda procedere con la totalizzazione CE, ma sarà opportuno informarlo che il totalizzazione CE, ma sarà opportuno informarlo che il ricalcalo della prestazione pensionistica non verrebbe più ricalcalo della prestazione pensionistica non verrebbe più effettuato come una prestazione autonoma nazionale, ma effettuato come una prestazione autonoma nazionale, ma con l’utilizzo della tecnica comunitaria del pro-rata sopra con l’utilizzo della tecnica comunitaria del pro-rata sopra specificata.specificata.

FUNZIONI PUBBLICHE ELETTIVE FUNZIONI PUBBLICHE ELETTIVE O CARICHE SINDACALIO CARICHE SINDACALI


Con il Decreto Legislativo 16 settembre 1996, n. 564, sono Con il Decreto Legislativo 16 settembre 1996, n. 564, sono state introdotte modifiche e innovazioni anche sul state introdotte modifiche e innovazioni anche sul riconoscimento contributivo dei periodi di aspettativa non riconoscimento contributivo dei periodi di aspettativa non retribuita dei soggetti chiamati a ricoprire funzioni pubbliche retribuita dei soggetti chiamati a ricoprire funzioni pubbliche elettive o cariche sindacali.elettive o cariche sindacali.

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I periodi di collocamento in aspettativa non retribuita I periodi di collocamento in aspettativa non retribuita effettuati dai lavoratori eletti membri del Parlamento effettuati dai lavoratori eletti membri del Parlamento nazionale, del Parlamento europeo, di assemblee regionali nazionale, del Parlamento europeo, di assemblee regionali ovvero chiamati ad altre funzioni pubbliche elettive o a ovvero chiamati ad altre funzioni pubbliche elettive o a cariche sindacali provinciali e nazionali (previsti dall’art. 31 cariche sindacali provinciali e nazionali (previsti dall’art. 31 della Legge 20 maggio 1970, n. 300, modificato dall’art. 2 della Legge 20 maggio 1970, n. 300, modificato dall’art. 2 della Legge 13 agosto 1979, n. 384), a decorrere dal della Legge 13 agosto 1979, n. 384), a decorrere dal 31/12/1996 e senza pregiudizio per le situazioni in atto, sono 31/12/1996 e senza pregiudizio per le situazioni in atto, sono riconosciuti con contribuzione figurativa a seguito di apposita riconosciuti con contribuzione figurativa a seguito di apposita domanda degli interessati, da rivolgere alla propria gestione domanda degli interessati, da rivolgere alla propria gestione previdenziale per ogni anno solare o per frazione di esso previdenziale per ogni anno solare o per frazione di esso entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello nel corso entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello nel corso del quale abbia avuto inizio o si sia protratta l’aspettativa.del quale abbia avuto inizio o si sia protratta l’aspettativa.

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A decorrere dal 1° gennaio 1997, a tali soggetti è data A decorrere dal 1° gennaio 1997, a tali soggetti è data facoltà, attraverso l’organizzazione sindacale, di richiedere al facoltà, attraverso l’organizzazione sindacale, di richiedere al fondo o regime pensionistico di appartenenza il versamento fondo o regime pensionistico di appartenenza il versamento di una contribuzione aggiuntiva sull’eventuale differenza tra di una contribuzione aggiuntiva sull’eventuale differenza tra le somme corrisposte per lo svolgimento dell’attività le somme corrisposte per lo svolgimento dell’attività sindacale e la retribuzione figurativa accreditata, utile ai fini sindacale e la retribuzione figurativa accreditata, utile ai fini di una determinazione più favorevole della pensione (media di una determinazione più favorevole della pensione (media contributiva).contributiva).

LEGGE 11 FEBBRAIO 1980, N.26LEGGE 11 FEBBRAIO 1980, N.26LEGGE 11 FEBBRAIO 1980, N.26LEGGE 11 FEBBRAIO 1980, N.26

L’art. 3, comma 2, del Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. L’art. 3, comma 2, del Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. 184, entrato in vigore il 12 luglio 1997, ha consentito ai 184, entrato in vigore il 12 luglio 1997, ha consentito ai dipendenti dello Stato, collocati in aspettativa ai sensi della dipendenti dello Stato, collocati in aspettativa ai sensi della Legge 11 febbraio 1980, n.26 per seguire il coniuge, Legge 11 febbraio 1980, n.26 per seguire il coniuge, anch’esso dipendente statale, chiamato a prestare servizio anch’esso dipendente statale, chiamato a prestare servizio all’estero, di riscattare tale periodo non lavorativo ai fini di all’estero, di riscattare tale periodo non lavorativo ai fini di quiescenza, sempre che tale periodo risulti scoperto da quiescenza, sempre che tale periodo risulti scoperto da contribuzione obbligatoria, volontaria o figurativa.contribuzione obbligatoria, volontaria o figurativa.

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LEGGE 11 FEBBRAIO 1980, N.26LEGGE 11 FEBBRAIO 1980, N.26LEGGE 11 FEBBRAIO 1980, N.26LEGGE 11 FEBBRAIO 1980, N.26

Tale facoltà può essere esercitata anche dai dipendenti Tale facoltà può essere esercitata anche dai dipendenti statali il cui coniuge presti servizio all’estero per conto di statali il cui coniuge presti servizio all’estero per conto di soggetti non statali (Legge 25 giugno 1985, n. 333) e può soggetti non statali (Legge 25 giugno 1985, n. 333) e può riguardare periodi di aspettativa effettuati prima dell’entrata riguardare periodi di aspettativa effettuati prima dell’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 184/1997 (12 luglio in vigore del Decreto Legislativo n. 184/1997 (12 luglio 1997).1997).

Per quei casi in cui non trova applicazione la legge n. Per quei casi in cui non trova applicazione la legge n. 26/1980, integrata dalla Legge n. 333/1985, i periodi di 26/1980, integrata dalla Legge n. 333/1985, i periodi di aspettativa concessi dopo il 31/12/1996 sono riscattabili nella aspettativa concessi dopo il 31/12/1996 sono riscattabili nella misura massima di 3 anni, così come previsto dall’art. 5, misura massima di 3 anni, così come previsto dall’art. 5, comma 1, del Decreto Legislativo 16 settembre 1996, n. 564.comma 1, del Decreto Legislativo 16 settembre 1996, n. 564.

GRAVI MOTIVI FAMILIARIGRAVI MOTIVI FAMILIARIGRAVI MOTIVI FAMILIARIGRAVI MOTIVI FAMILIARI

L’art. 4 della Legge 8 marzo 2000, n. 53, in vigore dal 28 L’art. 4 della Legge 8 marzo 2000, n. 53, in vigore dal 28 marzo 2000, ha consentito ai dipendenti pubblici o privati di marzo 2000, ha consentito ai dipendenti pubblici o privati di riscattare i periodi di congedo, continuativi o frazionati, non riscattare i periodi di congedo, continuativi o frazionati, non superiori a due anni, fruiti per gravi e documentati motivi superiori a due anni, fruiti per gravi e documentati motivi familiari (coniuge, parente entro il secondo grado o stabile familiari (coniuge, parente entro il secondo grado o stabile convivente risultante da certificazione anagrafica).convivente risultante da certificazione anagrafica).

CORSI DI STUDIOCORSI DI STUDIOCORSI DI STUDIOCORSI DI STUDIO

Il Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. 184, per gli iscritti Il Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. 184, per gli iscritti alle gestioni dell’INPS ed alle forme di previdenza sostitutive alle gestioni dell’INPS ed alle forme di previdenza sostitutive ed esclusive dell’Assicurazione Generale Obbligatoria, a far ed esclusive dell’Assicurazione Generale Obbligatoria, a far tempo dal 12 luglio 1997, ha previsto una normativa tempo dal 12 luglio 1997, ha previsto una normativa uniforme in materia di riscatto, anche parziale, dei periodi di uniforme in materia di riscatto, anche parziale, dei periodi di corsi legali universitari frequentati per il conseguimento dei corsi legali universitari frequentati per il conseguimento dei seguenti titoli di studio, indicati nell’art. 1 della Legge 19 seguenti titoli di studio, indicati nell’art. 1 della Legge 19 novembre 1990, n. 341, indipendentemente dal fatto che il novembre 1990, n. 341, indipendentemente dal fatto che il titolo di studio venga richiesto per l’ammissione a titolo di studio venga richiesto per l’ammissione a determinate posizioni lavorative o per la progressione in determinate posizioni lavorative o per la progressione in carriera:carriera: >>>


diploma universitario (conseguibile con corso non inferiore diploma universitario (conseguibile con corso non inferiore a 2 anni e non superiore a 3);a 2 anni e non superiore a 3);

diploma di laurea;diploma di laurea;

diploma di specializzazione (che si consegue al termine di diploma di specializzazione (che si consegue al termine di un corso non inferiore a 2 anni);un corso non inferiore a 2 anni);

dottorato di ricerca;dottorato di ricerca;

lauree brevi.lauree brevi.>>>


La valutazione del periodo è limitata alla durata legale La valutazione del periodo è limitata alla durata legale prevista per il conseguimento del titolo, che va comunque prevista per il conseguimento del titolo, che va comunque conseguito, e può essere esercitata anche per più corsi conseguito, e può essere esercitata anche per più corsi legali, avendo inizio dall’anno accademico di iscrizione legali, avendo inizio dall’anno accademico di iscrizione all’Università.all’Università.

Il riscatto può essere esercitato anche in un regime Il riscatto può essere esercitato anche in un regime previdenziale diverso da quello in cui l’interessato risulta previdenziale diverso da quello in cui l’interessato risulta iscritto all’atto della domanda, ma è necessario che in tale iscritto all’atto della domanda, ma è necessario che in tale regime sia preesistente in favore dello stesso una posizione regime sia preesistente in favore dello stesso una posizione assicurativa e il periodo in questione non risulti già riscattato assicurativa e il periodo in questione non risulti già riscattato o coperto da contribuzione figurativa presso gli altri regimi o coperto da contribuzione figurativa presso gli altri regimi previdenziali.previdenziali.

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Non sono riscattabili i periodi di studio che siano Non sono riscattabili i periodi di studio che siano contemporanei ai servizi, anche non di ruolo, afferenti ad contemporanei ai servizi, anche non di ruolo, afferenti ad effettive attività lavorative che siano utili, a qualsiasi titolo, effettive attività lavorative che siano utili, a qualsiasi titolo, alla pensione statale.alla pensione statale. contribuzione figurativa presso gli altri contribuzione figurativa presso gli altri regimi previdenziali.regimi previdenziali.

Con sentenza n. 52 del 9 febbraio 2000, la Corte Con sentenza n. 52 del 9 febbraio 2000, la Corte Costituzionale ha riconosciuto il diritto al riscatto anche dei Costituzionale ha riconosciuto il diritto al riscatto anche dei periodi di studio svolti presso istituti o scuole riconosciute di periodi di studio svolti presso istituti o scuole riconosciute di livello superiore (post-secondario), quando il relativo diploma livello superiore (post-secondario), quando il relativo diploma o titolo di specializzazione o di perfezionamento sia richiesto, o titolo di specializzazione o di perfezionamento sia richiesto, in aggiunta ad altro titolo di studio, per l’ammissione in in aggiunta ad altro titolo di studio, per l’ammissione in servizio di ruolo, per lo svolgimento di determinate funzioni o servizio di ruolo, per lo svolgimento di determinate funzioni o per la progressione in carriera.per la progressione in carriera.

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Sono altresì riscattabili i periodi utili al conseguimento di Sono altresì riscattabili i periodi utili al conseguimento di titoli di studio riconosciuti in Italia e rilasciati da un Paese titoli di studio riconosciuti in Italia e rilasciati da un Paese membro della Unione Europea attestanti una formazione membro della Unione Europea attestanti una formazione professionale al cui possesso la legislazione del medesimo professionale al cui possesso la legislazione del medesimo Stato estero subordina l’esercizio di una professione. A tal Stato estero subordina l’esercizio di una professione. A tal proposito, sarà fatta produrre all’interessato autocertificaziproposito, sarà fatta produrre all’interessato autocertificazioo ne.ne.

PROSECUZIONE CONTRIBUTIVA PROSECUZIONE CONTRIBUTIVA VOLONTARIAVOLONTARIA


Con il Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. 184, a decorrere Con il Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. 184, a decorrere dal 12 luglio 1997 è stata estesa la normativa sulla dal 12 luglio 1997 è stata estesa la normativa sulla contribuzione volontaria, disciplinata dal Decreto del contribuzione volontaria, disciplinata dal Decreto del Presidente della Repubblica 31 dicembre 1971, n. 1432 e Presidente della Repubblica 31 dicembre 1971, n. 1432 e dalla Legge 18 febbraio 1983, n. 47 e successive dalla Legge 18 febbraio 1983, n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni, ai lavoratori iscritti alle forme modificazioni ed integrazioni, ai lavoratori iscritti alle forme di previdenza sostitutive ed esclusive dell’Assicurazione di previdenza sostitutive ed esclusive dell’Assicurazione Generale Obbligatoria gestita dall’INPS.Generale Obbligatoria gestita dall’INPS.

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Pertanto, agli iscritti presso le gestioni dell’INPDAP è data la Pertanto, agli iscritti presso le gestioni dell’INPDAP è data la possibilità, in caso di interruzione o cessazione del rapporto possibilità, in caso di interruzione o cessazione del rapporto di lavoro, di provvedere alla copertura assicurativa dei di lavoro, di provvedere alla copertura assicurativa dei periodi scoperti da contribuzione, al fine di conservare i diritti periodi scoperti da contribuzione, al fine di conservare i diritti derivanti dal precedente rapporto assicurativo e raggiungere, derivanti dal precedente rapporto assicurativo e raggiungere, sostanzialmente, i requisiti contributivi necessari per sostanzialmente, i requisiti contributivi necessari per ottenere la liquidazione del trattamento pensionistico.ottenere la liquidazione del trattamento pensionistico.

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La prosecuzione contributiva non è ammessa qualora per gli La prosecuzione contributiva non è ammessa qualora per gli stessi periodi l’interessato risulti iscritto ad altre forme di stessi periodi l’interessato risulti iscritto ad altre forme di previdenza obbligatoria per lavoratori dipendenti, pubblici e previdenza obbligatoria per lavoratori dipendenti, pubblici e privati, autonomi e liberi professionisti, nonché per periodi privati, autonomi e liberi professionisti, nonché per periodi successivi alla data di conferimento del trattamento successivi alla data di conferimento del trattamento pensionistico da parte di dette gestioni, ed è ammessa se lo pensionistico da parte di dette gestioni, ed è ammessa se lo stesso può far valere, nel quinquennio precedente l’istanza, stesso può far valere, nel quinquennio precedente l’istanza, almeno 36 mesi di effettiva contribuzione, anche non almeno 36 mesi di effettiva contribuzione, anche non continuativa, presso la gestione previdenziale ove viene continuativa, presso la gestione previdenziale ove viene rivolta la domanda.rivolta la domanda.

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Concorreranno nel quinquennio i mesi di contribuzione non Concorreranno nel quinquennio i mesi di contribuzione non ancora versata se risulta inconfutabile l’obbligo di iscrizione ancora versata se risulta inconfutabile l’obbligo di iscrizione all’INPDAP dell’assicurato, mentre sono da escludere dal all’INPDAP dell’assicurato, mentre sono da escludere dal computo dei 36 mesi i periodi seguenti, indicati dal D.P.R. 31 computo dei 36 mesi i periodi seguenti, indicati dal D.P.R. 31 dicembre 1971, n. 1432:dicembre 1971, n. 1432:

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di servizio militare di leva e quelli sostitutivi od equiparati;di servizio militare di leva e quelli sostitutivi od equiparati;

di interruzione obbligatoria o facoltativa del lavoro per di interruzione obbligatoria o facoltativa del lavoro per gravidanza e puerperio riconosciuta nell’Assicurazione gravidanza e puerperio riconosciuta nell’Assicurazione Generale Obbligatoria, fatta eccezione per quella riscattata;Generale Obbligatoria, fatta eccezione per quella riscattata;

soggetti a contribuzione figurativa (maternità ed soggetti a contribuzione figurativa (maternità ed aspettativa non retribuita per cariche sindacali o per aspettativa non retribuita per cariche sindacali o per funzioni pubbliche elettive);funzioni pubbliche elettive);

per i quali sono pendenti procedimenti giudiziari circa il per i quali sono pendenti procedimenti giudiziari circa il rapporto assicurativo.rapporto assicurativo.

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L’iscritto rivolge la domanda della prosecuzione volontaria L’iscritto rivolge la domanda della prosecuzione volontaria all’INPDAP territorialmente competente, per il tramite all’INPDAP territorialmente competente, per il tramite dell’amministrazione di appartenenza.dell’amministrazione di appartenenza.

TOTALIZZAZIONE DEI PERIODI TOTALIZZAZIONE DEI PERIODI ASSICURATIVI IN ITALIAASSICURATIVI IN ITALIA


Il principio della totalizzazione gratuita delle contribuzioni Il principio della totalizzazione gratuita delle contribuzioni assicurative è stato introdotto dall’articolo 1 del Decreto assicurative è stato introdotto dall’articolo 1 del Decreto Legislativo 30/4/1997, n. 184 in favore dei lavoratori iscritti Legislativo 30/4/1997, n. 184 in favore dei lavoratori iscritti nelle diverse forme dell'Assicurazione Generale Obbligatoria nelle diverse forme dell'Assicurazione Generale Obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, gestite dall'Inps, per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, gestite dall'Inps, assoggettati esclusivamente al sistema pensionistico assoggettati esclusivamente al sistema pensionistico contributivo.contributivo.

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Con sentenza n. 61 del febbraio/marzo 1999, la Corte Con sentenza n. 61 del febbraio/marzo 1999, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale degli Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale degli artt. 1 e 2 della Legge 5 marzo 1990, n. 45 (norme per la artt. 1 e 2 della Legge 5 marzo 1990, n. 45 (norme per la ricongiunzione dei periodi assicurativi per i liberi ricongiunzione dei periodi assicurativi per i liberi professionisti) nella parte in cui non prevedevano, in favore professionisti) nella parte in cui non prevedevano, in favore dell’assicurato che non abbia maturato il diritto ad un dell’assicurato che non abbia maturato il diritto ad un trattamento pensionistico in alcuna delle gestioni nelle quali trattamento pensionistico in alcuna delle gestioni nelle quali è, o sia stato, iscritto, un’alternativa alla ricongiunzione è, o sia stato, iscritto, un’alternativa alla ricongiunzione onerosa, demandando ad un intervento legislativo onerosa, demandando ad un intervento legislativo l’individuazione delle modalità di attuazione del principio l’individuazione delle modalità di attuazione del principio della totalizzazione, cui è insito il carattere della gratuità.della totalizzazione, cui è insito il carattere della gratuità.

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Con l’articolo 71 della Legge 23/12/2000, n. 388 (Legge Con l’articolo 71 della Legge 23/12/2000, n. 388 (Legge finanziaria 2001) è stata estesa la facoltà della totalizzazione finanziaria 2001) è stata estesa la facoltà della totalizzazione gratuita dei periodi assicurativi vantati in più forme gratuita dei periodi assicurativi vantati in più forme pensionistiche obbligatorie, alle forme sostitutive, esclusive pensionistiche obbligatorie, alle forme sostitutive, esclusive ed esonerative dell'Assicurazione Generale Obbligatoria ed ed esonerative dell'Assicurazione Generale Obbligatoria ed agli Enti di cui al Decreto Legislativo 30 giugno 1994, n. 509 agli Enti di cui al Decreto Legislativo 30 giugno 1994, n. 509 e successive modificazioni, in alternativa alle ricongiunzioni e successive modificazioni, in alternativa alle ricongiunzioni esercitabili a titolo oneroso, ai fini del raggiungimento del esercitabili a titolo oneroso, ai fini del raggiungimento del diritto alla pensione di vecchiaia o al trattamento diritto alla pensione di vecchiaia o al trattamento pensionistico per inabilità assoluta e permanente, a pensionistico per inabilità assoluta e permanente, a condizione che almeno una quota del trattamento sia condizione che almeno una quota del trattamento sia liquidabile col sistema retributivo.liquidabile col sistema retributivo.

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Le modalità di attuazione sulla totalizzazione dei periodi Le modalità di attuazione sulla totalizzazione dei periodi assicurativi sono state stabilite dal Ministero del Lavoro e assicurativi sono state stabilite dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con Decreto del 7 febbraio 2003, n. 57, delle Politiche Sociali, con Decreto del 7 febbraio 2003, n. 57, avente decorrenza dal 20 aprile 2003.avente decorrenza dal 20 aprile 2003.

In attesa che l'Inpdap provveda a diramare disposizioni nella In attesa che l'Inpdap provveda a diramare disposizioni nella materia, si fornisce il proprio orientamento al riguardo ai soli materia, si fornisce il proprio orientamento al riguardo ai soli fini informativi per l'utente.fini informativi per l'utente.

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Nei confronti del personale della Guardia di Finanza:Nei confronti del personale della Guardia di Finanza:

collocato in congedo senza diritto a pensionecollocato in congedo senza diritto a pensione, dovrebbe , dovrebbe continuare ad essere osservato l’obbligo della costituzione continuare ad essere osservato l’obbligo della costituzione della posizione assicurativa presso l’INPS ai sensi della della posizione assicurativa presso l’INPS ai sensi della Legge 322/1958 e, pertanto, la totalizzazione del periodo Legge 322/1958 e, pertanto, la totalizzazione del periodo assicurativo relativo al servizio reso nel Corpo sarebbe assicurativo relativo al servizio reso nel Corpo sarebbe curata dall'Istituto;curata dall'Istituto;

transitato ad altro organismo con il quale si provvede alla transitato ad altro organismo con il quale si provvede alla ricongiunzionericongiunzione, si evidenzia che la ricongiunzione del , si evidenzia che la ricongiunzione del

servizio già avviene in forma gratuita ai sensi del DPR servizio già avviene in forma gratuita ai sensi del DPR 1092/1973, per cui non vi sarebbe motivo di applicare la 1092/1973, per cui non vi sarebbe motivo di applicare la

totalizzazione;totalizzazione;>>>



che vanta pregressi periodi lavorativiche vanta pregressi periodi lavorativi, , ai fini del ai fini del conseguimento della pensione di vecchiaia,conseguimento della pensione di vecchiaia, la la totalizzazione totalizzazione di ulteriori periodi lavorativi risulterebbe di ulteriori periodi lavorativi risulterebbe ininfluente a ininfluente a modificare la misura del trattamento di modificare la misura del trattamento di quiescenza in quiescenza in quanto la sua misura massima viene già quanto la sua misura massima viene già raggiunta con raggiunta con l'anzianità prevista dall'ordinamento; l'anzianità prevista dall'ordinamento; mentre mentre ai fini del ai fini del conseguimento della pensione di conseguimento della pensione di inabilità inabilità per infermità per infermità assoluta e permanente non assoluta e permanente non dipendente da causa di dipendente da causa di servizio, ove non venga maturato servizio, ove non venga maturato il diritto alla pensione il diritto alla pensione ordinaria, per il raggiungimento del ordinaria, per il raggiungimento del requisito di anzianità requisito di anzianità contributiva richiesto dal DM. contributiva richiesto dal DM. 8/5/1997, n. 187 (minimo 5 8/5/1997, n. 187 (minimo 5 anni) dovrebbe essere anni) dovrebbe essere ammessa la totalizzazione dei periodi ammessa la totalizzazione dei periodi assicurativi vantati assicurativi vantati presso altre gestioni pensionistiche;presso altre gestioni pensionistiche;

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transitato nelle gestioni per liberi professionistitransitato nelle gestioni per liberi professionisti, sia ai fini , sia ai fini del conseguimento della pensione di vecchiaia che quella del conseguimento della pensione di vecchiaia che quella di inabilità, dovrebbe essere ammessa la totalizzazione di inabilità, dovrebbe essere ammessa la totalizzazione dei periodi assicurativi maturati presso questa ed altre dei periodi assicurativi maturati presso questa ed altre gestioni pensionistiche.gestioni pensionistiche.

INDENNITA’ DI AUSILIARIAINDENNITA’ DI AUSILIARIAPENSIONE















percentuale indennità

E’ un trattamento economico spettante al E’ un trattamento economico spettante al militare che, collocato in congedo e avendo militare che, collocato in congedo e avendo manifestato la propria disponibilità all’impiego manifestato la propria disponibilità all’impiego presso l’amministrazione di appartenenza e le presso l’amministrazione di appartenenza e le altre amministrazioni pubbliche, transita nella altre amministrazioni pubbliche, transita nella posizione giuridica di ausiliaria.posizione giuridica di ausiliaria.

Tale indennità è costituita dalla differenza tra il Tale indennità è costituita dalla differenza tra il trattamento di pensione spettante al militare ed trattamento di pensione spettante al militare ed il trattamento economico percepito dal il trattamento economico percepito dal parigrado dello stesso ruolo in servizio.parigrado dello stesso ruolo in servizio.

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opzioni per i richiamati in servizio

INDENNITA’ DI AUSILIARIAINDENNITA’ DI AUSILIARIAPENSIONE















Transita nell’ausiliaria il personale collocato in Transita nell’ausiliaria il personale collocato in congedo:congedo: per raggiungimento del limite di etàper raggiungimento del limite di età;; a domandaa domanda, qualora l’interessato abbia , qualora l’interessato abbia prestato almeno 40 anni di servizio effettivo prestato almeno 40 anni di servizio effettivo (tale facoltà è esercitatile fino al 31.12.2007).(tale facoltà è esercitatile fino al 31.12.2007).

normapermanenza in ausiliaria

Artt. 3 e 7, comma 6, del Decreto Legislativo 30.4.1997, n. 165


Il personale permane in ausiliaria:Il personale permane in ausiliaria:

fino a 65 anni, se con limite di età per la fino a 65 anni, se con limite di età per la cessazione cessazione dal servizio pari o superiore a 60 dal servizio pari o superiore a 60 anni, ma inferiore a anni, ma inferiore a 62 anni;62 anni;

fino a 67 anni, se con limite di età per la fino a 67 anni, se con limite di età per la cessazione cessazione dal servizio pari o superiore a 62 dal servizio pari o superiore a 62 anni e, comunque, anni e, comunque, per un periodo non per un periodo non inferiore a 5 anni.inferiore a 5 anni.

>>>

Il periodo di permanenza nella posizione di Il periodo di permanenza nella posizione di ausiliaria (precedentemente fissato in 8 anni) è ausiliaria (precedentemente fissato in 8 anni) è gradualmente ridotto di un anno ogni tre. gradualmente ridotto di un anno ogni tre. Pertanto:Pertanto:

nel triennio 1998 / 2000, la durata è limitata al nel triennio 1998 / 2000, la durata è limitata al compimento del 7° anno;compimento del 7° anno;

nel triennio 2001 / 2003, la durata è limitata al nel triennio 2001 / 2003, la durata è limitata al compimento del 6° anno;compimento del 6° anno;

a decorrere dal 2004, la durata è limitata al a decorrere dal 2004, la durata è limitata al compimento del 5° anno.compimento del 5° anno.

L’indennità è pari alle seguenti percentuali della L’indennità è pari alle seguenti percentuali della differenza tra la pensione spettante e il differenza tra la pensione spettante e il trattamento economico percepito dal parigrado in trattamento economico percepito dal parigrado in servizio.servizio.

79%78%

77%76%

75%74%

73%72%

71%70%

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

RIFORMARIFORMAPENSIONE















Se il militare cessa dal servizio per riforma non Se il militare cessa dal servizio per riforma non dipendente da causa di servizio, la dipendente da causa di servizio, la pensione pensione normalenormale spetta qualora il dipendente abbia spetta qualora il dipendente abbia maturato 15 anni di servizio utile di cui almeno maturato 15 anni di servizio utile di cui almeno 12 di servizio effettivo. L’importo della pensione 12 di servizio effettivo. L’importo della pensione è commisurato all’anzianità contributiva è commisurato all’anzianità contributiva maturata dal militare.maturata dal militare.

>>>

RIFORMARIFORMAPENSIONE















Se il militare cessa dal servizio per infermità Se il militare cessa dal servizio per infermità non dipendente da causa di servizio e sia non dipendente da causa di servizio e sia giudicato in stato di assoluta e permanente giudicato in stato di assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa, la lavorativa, la pensione di inabilitàpensione di inabilità spetta se spetta se in possesso di un’anzianità contributiva minima in possesso di un’anzianità contributiva minima di 5 anni, di cui almeno 3 nel quinquennio di 5 anni, di cui almeno 3 nel quinquennio precedente la decorrenza della pensione. Per la precedente la decorrenza della pensione. Per la concessione della pensione di inabilità è concessione della pensione di inabilità è prevista la presentazione di una specifica prevista la presentazione di una specifica domanda da parte dell’interessato.domanda da parte dell’interessato.

norma

Art. 52, comma 1, del D.P.R. 29.12.1973, n. 1092

Art. 2, comma 12, della Legge 8.8.1995, n. 335


SISTEMA DI CALCOLOSISTEMA DI CALCOLO

Il sistema di calcolo della pensione può essere:Il sistema di calcolo della pensione può essere:

PENSIONE















normaapprofondimenti

retributivo, per coloro che al 31.12.1995 avevano maturato un’anzianità contributiva di 18 anni

misto, per coloro che al 31.12.1995 avevano maturato un’anzianità contributiva inferiore ai 18 anni

contributivo, per il personale della Guardia di Finanza assunto in servizio a decorrere dal 1.1.1996

Chi si trova in tale condizione si vedrà calcolare il Chi si trova in tale condizione si vedrà calcolare il proprio trattamento pensionistico sulla base proprio trattamento pensionistico sulla base dell’ultima retribuzione percepita sino al dell’ultima retribuzione percepita sino al 31.12.1992 nonchè sulla media delle retribuzioni 31.12.1992 nonchè sulla media delle retribuzioni percepite a decorrere dal 1°.1.1993.percepite a decorrere dal 1°.1.1993.

Chi si trova in tale condizione, si vedrà calcolare il Chi si trova in tale condizione, si vedrà calcolare il proprio trattamento pensionistico in base alla proprio trattamento pensionistico in base alla media dei contributi versati nell’arco dell’intera media dei contributi versati nell’arco dell’intera vita lavorativa.vita lavorativa.

Chi si trova in tale condizione, si vedrà calcolare il Chi si trova in tale condizione, si vedrà calcolare il proprio trattamento pensionistico in base al proprio trattamento pensionistico in base al sistema retributivo sino al 31.12.1995 ed il sistema sistema retributivo sino al 31.12.1995 ed il sistema contributivo dal 1°.1.1996.contributivo dal 1°.1.1996.

Decreto Legislativo 30.12.1992, n. 503 (riforma Amato)Decreto Legislativo 30.12.1992, n. 503 (riforma Amato)

Legge 8.8.1995, n. 335 (riforma Dini)

Legge 27.12.1997, n. 449 (riforma Prodi)


A decorrere dal 1° gennaio 1993, la modalità di calcolo del A decorrere dal 1° gennaio 1993, la modalità di calcolo del trattamento di quiescenza è stata innovata dal Decreto trattamento di quiescenza è stata innovata dal Decreto Legislativo 503/1992 e la base pensionabile non è più Legislativo 503/1992 e la base pensionabile non è più costituita dall’ultimo stipendio percepito, ma anche dalla costituita dall’ultimo stipendio percepito, ma anche dalla media delle retribuzioni percepite nel periodo di riferimento.media delle retribuzioni percepite nel periodo di riferimento.

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In particolare, rimanendo nel In particolare, rimanendo nel sistema retributivosistema retributivo, la , la pensione sarà determinata dalla somma di due quote: pensione sarà determinata dalla somma di due quote:

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la seconda, corrispondente all’importo del trattamento la seconda, corrispondente all’importo del trattamento pensionistico relativo all’anzianità contributiva acquisita pensionistico relativo all’anzianità contributiva acquisita a decorrere dal 1° gennaio 1993 sino al giorno a decorrere dal 1° gennaio 1993 sino al giorno antecedente il collocamento in congedo, calcolata sulla antecedente il collocamento in congedo, calcolata sulla base della media delle retribuzioni percepite nel periodo base della media delle retribuzioni percepite nel periodo di riferimento.di riferimento.

la prima, corrispondente all’importo del trattamento la prima, corrispondente all’importo del trattamento pensionistico relativo all’anzianità utile acquisita pensionistico relativo all’anzianità utile acquisita anteriormente al 1° gennaio 1993, calcolata secondo la anteriormente al 1° gennaio 1993, calcolata secondo la normativa vigente antecedentemente a tale data, ossia normativa vigente antecedentemente a tale data, ossia sulla scorta dell’ultima retribuzione percepita;sulla scorta dell’ultima retribuzione percepita;

Con la Legge di riforma generale della previdenza n. Con la Legge di riforma generale della previdenza n. 335/1995, è stato introdotto l’esclusivo sistema contributivo 335/1995, è stato introdotto l’esclusivo sistema contributivo per i nuovi assunti dal 1° gennaio 1996, restando fermo il per i nuovi assunti dal 1° gennaio 1996, restando fermo il sistema retributivo per il personale che alla data del 31 sistema retributivo per il personale che alla data del 31 dicembre 1995 era in possesso di un’anzianità utile dicembre 1995 era in possesso di un’anzianità utile contributiva di almeno 18 anni, ed un sistema misto contributiva di almeno 18 anni, ed un sistema misto (retributivo + contributivo) per coloro che non avevano (retributivo + contributivo) per coloro che non avevano maturato tale anzianità. maturato tale anzianità.

>>>

Il Il sistema mistosistema misto sarà sempre determinato dalla somma di sarà sempre determinato dalla somma di più quote, in cui il sistema retributivo è applicato solo per la più quote, in cui il sistema retributivo è applicato solo per la quota di pensione corrispondente all’anzianità acquisita quota di pensione corrispondente all’anzianità acquisita sino al 31 dicembre 1995 e il sistema contributivo sulla sino al 31 dicembre 1995 e il sistema contributivo sulla quota relativa all’anzianità maturata successivamente a quota relativa all’anzianità maturata successivamente a tale data.tale data.

Il Il sistema contributivosistema contributivo, come detto in precedenza, , come detto in precedenza, determina la pensione in base alla media dei contributi determina la pensione in base alla media dei contributi versati nell’arco di vita lavorativa del dipendente.versati nell’arco di vita lavorativa del dipendente. >>>

Ogni anno viene accreditata a favore dell'iscritto, presso la Ogni anno viene accreditata a favore dell'iscritto, presso la cassa previdenziale dell’INPDAP, il 33% della retribuzione cassa previdenziale dell’INPDAP, il 33% della retribuzione annua contributiva ed il valore, al 31 dicembre di ogni anno, annua contributiva ed il valore, al 31 dicembre di ogni anno, viene rivalutato con un apposito coefficiente calcolato dall' viene rivalutato con un apposito coefficiente calcolato dall' Istat.Istat.

La somma dei valori accantonati anno per anno costituisce La somma dei valori accantonati anno per anno costituisce il montante contributivo individuale e l'importo annuo della il montante contributivo individuale e l'importo annuo della pensione si ottiene moltiplicando tale montante per il pensione si ottiene moltiplicando tale montante per il coefficiente di trasformazione contenuto nella tabella coefficiente di trasformazione contenuto nella tabella sottostante. sottostante. >>>

Tabella A annessa alla Legge 335/1995Tabella A annessa alla Legge 335/1995

MESIANNI

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

57 4,720 4,731 4,742 4,753 4,764 4,775 4,786 4,797 4,808 4,819 4,830 4,841

58 4,860 4,872 4,884 4,896 4,908 4,920 4,932 4,944 4,956 4,968 4,980 4,992

59 5,006 5,019 5,032 5,045 5,058 5,071 5,084 5,097 5,110 5,123 5,136 5,149

60 5,163 5,177 5,191 5,205 5,219 5,233 5,247 5,261 5,275 5,289 5,303 5,317

61 5,334 5,349 5,364 5,379 5,394 5,409 5,424 5,439 5,454 5,469 5,484 5,499

62 5,514 5,530 5,546 5,562 5,578 5,594 5,610 5,626 5,642 5,658 5,674 5,690

63 5,706 5,723 5,740 5,757 5,774 5,791 5,808 5,825 5,842 5,859 5,876 5,893

64 5,911 5,929 5,947 5,965 5,983 6,001 6,019 6,037 6,055 6,073 6,091 6,109

65 6,136

N.B. Questi coefficienti saranno rideterminati ogni 10 anni N.B. Questi coefficienti saranno rideterminati ogni 10 anni

E’ escluso da tali nuovi sistemi di calcolo il personale che alla E’ escluso da tali nuovi sistemi di calcolo il personale che alla

data del 31 dicembre 1992 aveva raggiunto il massimo data del 31 dicembre 1992 aveva raggiunto il massimo

dell’anzianità contributiva (anni 40 per il personale Ufficiali e dell’anzianità contributiva (anni 40 per il personale Ufficiali e

30 per il personale Peisaf).30 per il personale Peisaf).

INDENNITA’INDENNITA’UNA TANTUM NORMALEUNA TANTUM NORMALE

Spetta al personale che cessa dal servizio Spetta al personale che cessa dal servizio permanente o continuativo senza aver permanente o continuativo senza aver conseguito il diritto alla pensione, purchè abbia conseguito il diritto alla pensione, purchè abbia compiuto un anno intero di servizio effettivo e compiuto un anno intero di servizio effettivo e non sia transitato ad un altro organismo con il non sia transitato ad un altro organismo con il quale sia prevista la ricongiunzione dei servizi.quale sia prevista la ricongiunzione dei servizi.

L’Ente provvede, d’ufficio, all’emissione del L’Ente provvede, d’ufficio, all’emissione del decreto di liquidazione dell’indennità ‘una decreto di liquidazione dell’indennità ‘una tantum’ e dall’importo spettante all’interessato tantum’ e dall’importo spettante all’interessato recupera la somma dovuta all’INPS per la recupera la somma dovuta all’INPS per la costituzione della posizione assicurativa.costituzione della posizione assicurativa.

PENSIONE


anità Anzianità contributiva Indennità di ausiliaria Riforma Sistema di calcolo Indennità una tantum

normale Posizione assicurativa Pensione privilegiata Ammontare della pensione p












>>>

INDENNITA’ INDENNITA’ UNA TANTUM NORMALEUNA TANTUM NORMALE

In caso di decesso del titolare, se alla vedova e In caso di decesso del titolare, se alla vedova e agli orfani minorenni non spetta la pensione agli orfani minorenni non spetta la pensione normale di riversibilità, viene liquidata normale di riversibilità, viene liquidata l’indennità ‘una tantum’ se il militare ha l’indennità ‘una tantum’ se il militare ha compiuto almeno 1 anno intero di servizio compiuto almeno 1 anno intero di servizio effettivo.effettivo.

PENSIONE


anità Anzianità contributiva Indennità di ausiliaria Riforma Sistema di calcolo Indennità una tantum

normale Posizione assicurativa Pensione privilegiata Ammontare della pensione p












norma

Art. 52, 5° comma, del D.P.R. 29.12.1973, n. 1092


POSIZIONE ASSICURATIVAPOSIZIONE ASSICURATIVA

Nei confronti dei lavoratori iscritti a forme di Nei confronti dei lavoratori iscritti a forme di previdenza sostitutive dell’Assicurazione previdenza sostitutive dell’Assicurazione Generale Obbligatoria gestita dall’INPS, cessati Generale Obbligatoria gestita dall’INPS, cessati dal servizio senza diritto a pensione, viene dal servizio senza diritto a pensione, viene costituita la posizione assicurativa presso l’INPS costituita la posizione assicurativa presso l’INPS corrispondente al periodo lavorativo corrispondente al periodo lavorativo effettivamente prestato.effettivamente prestato.

La regolarizzazione della posizione assicurativa La regolarizzazione della posizione assicurativa deve essere riferita, come termine iniziale, al 1° deve essere riferita, come termine iniziale, al 1° luglio 1920, data a partire dalla quale è stato luglio 1920, data a partire dalla quale è stato introdotto l’obbligo dell’iscrizione introdotto l’obbligo dell’iscrizione nell’assicurazione generale per l’invalidità, la nell’assicurazione generale per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti.vecchiaia e i superstiti.

PENSIONE















normacasi di esclusione

Articolo unico della Legge 2 aprile 1958, n. 322

Art. 52 della Legge 30 aprile 1969, n. 153


Sono esclusi dalla posizione assicurativa:Sono esclusi dalla posizione assicurativa:

i periodi per i quali è stato concesso trattamento i periodi per i quali è stato concesso trattamento di quiescenza, sia nella forma di pensione di quiescenza, sia nella forma di pensione normale o privilegiata (esclusa quella normale o privilegiata (esclusa quella tabellaretabellare), ), che in quella dell’ex assegno vitalizio a carico che in quella dell’ex assegno vitalizio a carico dell’ENPAS;dell’ENPAS;

i periodi oggetto di ricongiunzione servizi;i periodi oggetto di ricongiunzione servizi; i periodi del corso legale di laurea non riscattati;i periodi del corso legale di laurea non riscattati;

>>>

i periodi il cui trasferimento contributivo non i periodi il cui trasferimento contributivo non determinerebbe il diritto a pensione ai superstiti;determinerebbe il diritto a pensione ai superstiti;

i periodi afferenti al servizio equiparabile o i periodi afferenti al servizio equiparabile o surrogatorio a quello della leva;surrogatorio a quello della leva;

i rapporti di impiego costituiti durante la i rapporti di impiego costituiti durante la Repubblica Sociale Italiana;Repubblica Sociale Italiana;

tutti gli aumenti di favore previsti dalla tutti gli aumenti di favore previsti dalla legislazione sulle pensioni statali, comprese le legislazione sulle pensioni statali, comprese le campagne di guerra.campagne di guerra.

PENSIONE PRIVILEGIATAPENSIONE PRIVILEGIATA

La pensione privilegiata è un trattamento La pensione privilegiata è un trattamento economico, vitalizio o temporaneo, che economico, vitalizio o temporaneo, che normalmente integra la pensione normale e normalmente integra la pensione normale e viene attribuito ai militari collocati in congedo viene attribuito ai militari collocati in congedo che abbiano contratto infermità o lesioni che abbiano contratto infermità o lesioni riconosciute dalle competenti Commissioni riconosciute dalle competenti Commissioni Medico Ospedaliere ed ascritte ad una delle 8 Medico Ospedaliere ed ascritte ad una delle 8 categorie previste dalla normativa vigente, categorie previste dalla normativa vigente, previo parere favorevole di dipendenza delle previo parere favorevole di dipendenza delle stesse da fatti di servizio espresso dal Comitato stesse da fatti di servizio espresso dal Comitato di Verifica per le cause di servizio.di Verifica per le cause di servizio.

PENSIONE















>>>

PENSIONE PRIVILEGIATAPENSIONE PRIVILEGIATA

Nei confronti del militare che cessa dal servizio Nei confronti del militare che cessa dal servizio senza diritto alla pensione normale, il senza diritto alla pensione normale, il trattamento privilegiato viene conferito, a parità trattamento privilegiato viene conferito, a parità di condizioni, in modo diretto. di condizioni, in modo diretto.

PENSIONE















norma

D.P.R. 30.12.1981, n. 834 (annessa tabella A)


AMMONTARE DELLAAMMONTARE DELLAPENSIONE PRIVILEGIATAPENSIONE PRIVILEGIATA

PENSIONE



le Posizione assicurativa Pensione privilegiata Ammontare della pensione

privilegiata Pensione privilegiata tabella











Nei confronti di tutti i militari, l’ammontare del Nei confronti di tutti i militari, l’ammontare del trattamento di pensione privilegiata è trattamento di pensione privilegiata è commisurato alle percentuali di pensionabilità commisurato alle percentuali di pensionabilità indicate nel prospetto che segue, in relazione indicate nel prospetto che segue, in relazione alla categoria di ascrivibilità attribuita alle alla categoria di ascrivibilità attribuita alle infermità o lesioni:infermità o lesioni: >>>


PENSIONE















CATEGORIE

1^ 100%

2^ 90%

3^ 80%

4^ 70%

5^ 60%

6^ 50%

7^ 40%

8^ 30%

PERCENTUALI DI PENSIONABILITA’>>>

riduzione capacità lavorativa


PENSIONE















norma

Per coloro che abbiano maturato anche il diritto alla pensione normale, se più favorevole, anziché attribuire le percentuali di cui sopra, l’ammontare del trattamento privilegiato sarà determinato aumentando di 1/10 la pensione normale.

esempioArgomento correlato:Istruttoria dinanzi al Comitato di Verifica

Nella normativa che prevede l’attribuzione delle Nella normativa che prevede l’attribuzione delle categorie di ascrivibilità alle lesioni o infermità categorie di ascrivibilità alle lesioni o infermità sofferte, non viene fatto cenno al grado di sofferte, non viene fatto cenno al grado di riduzione della capacità lavorativa cui le stesse riduzione della capacità lavorativa cui le stesse sono riferite.sono riferite.

La Sezione II - Pensioni di guerra - della Corte dei La Sezione II - Pensioni di guerra - della Corte dei Conti, con sentenza n. 53491 del 1.6.1960, ritenne Conti, con sentenza n. 53491 del 1.6.1960, ritenne che i criteri della percentualizzazione a scalare che i criteri della percentualizzazione a scalare adottati nel Decreto Luogotenenziale n. 876/1917, adottati nel Decreto Luogotenenziale n. 876/1917, per quantificare la misura della pensione per quantificare la misura della pensione privilegiata, potessero essere applicati per stabilire privilegiata, potessero essere applicati per stabilire il grado di diminuzione della capacità lavorativa il grado di diminuzione della capacità lavorativa corrispondente alle categorie di ascrivibilità. corrispondente alle categorie di ascrivibilità.

1^ categoria 81-100%

2^ categoria 76-80%

3^ categoria 71-75%

4^ categoria 61-70%

5^ categoria 51-60%

6^ categoria 41-50%

7^ categoria 31-40%

8^ categoria 20-30%

Art. 67 del D.P.R. 29.12.1973, n. 1092


Pensione normale aumentata di 1/10 Pensione privilegiata corrisposta sulla percentuale risultante dalla categoria

Base pensionabile 1.000,00

Base pensionabile € 1.000,00

80% pensione normale 800,00

40% privilegiata 400,00

Aumento di 1/10 80,00

Totale 880,00

Totale 400,00

Militare posto in congedo che ha maturato il diritto alla pensione Militare posto in congedo che ha maturato il diritto alla pensione normale con una percentuale di pensionabilità pari all’80%. Inoltre, normale con una percentuale di pensionabilità pari all’80%. Inoltre, allo stesso sono state riconosciute infermità o lesioni, ai fini della allo stesso sono state riconosciute infermità o lesioni, ai fini della pensione privilegiata, ascritte alla 7^ categoria, pari ad una pensione privilegiata, ascritte alla 7^ categoria, pari ad una percentuale di pensionabilità del 40%.percentuale di pensionabilità del 40%.

Per stabilire l’ammontare del trattamento privilegiato, occorrerà fare Per stabilire l’ammontare del trattamento privilegiato, occorrerà fare il seguente raffronto: il seguente raffronto:

E’ di tutta evidenza che la percentuale dell’80% della pensionabilità E’ di tutta evidenza che la percentuale dell’80% della pensionabilità normale, aumentata di 1/10, sarà più favorevole della percentuale normale, aumentata di 1/10, sarà più favorevole della percentuale attribuita in relazione alla categoria dell’infermità riconosciuta (40%).attribuita in relazione alla categoria dell’infermità riconosciuta (40%).

PENSIONE PRIVILEGIATAPENSIONE PRIVILEGIATATABELLARETABELLARE

PENSIONE




rivilegiata Pensione privilegiata

tabellare Indennità una tantum privile










norma

Il trattamento privilegiato tabellare è attribuito Il trattamento privilegiato tabellare è attribuito agli allievi della Guardia di Finanza (agli allievi della Guardia di Finanza (i militari si i militari si trovano nella posizione di allievi durante la frequenza trovano nella posizione di allievi durante la frequenza dei corsi di formazione, ossia dalla data di dei corsi di formazione, ossia dalla data di arruolamento sino alla nomina al gradoarruolamento sino alla nomina al grado) in) in misura misura prefissata da apposita normativa.prefissata da apposita normativa.

I predetti soggetti beneficiano anche del I predetti soggetti beneficiano anche del riconoscimento figurativo del periodo che ha riconoscimento figurativo del periodo che ha dato titolo al trattamento pensionistico dato titolo al trattamento pensionistico privilegiato presso la gestione previdenziale ove privilegiato presso la gestione previdenziale ove svolgano attività lavorativa ovvero presso svolgano attività lavorativa ovvero presso l’INPS. l’INPS.

Art. 67, 5° comma, del D.P.R. 29.12.1973, n. 1092


INDENNITA’ UNA TANTUM INDENNITA’ UNA TANTUM PRIVILEGIATAPRIVILEGIATA

PENSIONE





re Indennità una tantum

privilegiata Istanza di pensione privilegi









norma

Viene conferita al personale in congedo al Viene conferita al personale in congedo al quale, a seguito di presentazione di istanza quale, a seguito di presentazione di istanza tendente ad ottenere il diritto alla pensione tendente ad ottenere il diritto alla pensione privilegiata, la CMO o il Comitato di verifica per privilegiata, la CMO o il Comitato di verifica per le cause di servizio hanno ritenuto che le cause di servizio hanno ritenuto che l’infermità addotta non sia ascrivibile alle l’infermità addotta non sia ascrivibile alle categorie pensionabili (dalla 1^ alla 8^), bensì categorie pensionabili (dalla 1^ alla 8^), bensì ad indennità ad indennità una tantumuna tantum pari ad una o più pari ad una o più annualità di pensione di 8^ categoria, fino a un annualità di pensione di 8^ categoria, fino a un massimo di 5 annualità.massimo di 5 annualità.

In caso di decesso del titolare, se ai superstiti In caso di decesso del titolare, se ai superstiti non spetta la pensione privilegiata, l’indennità non spetta la pensione privilegiata, l’indennità viene liquidata agli aventi diritto. viene liquidata agli aventi diritto.

Art. 69 del D.P.R. 29.12.1973, n. 1092


ISTANZA DI PENSIONE ISTANZA DI PENSIONE PRIVILEGIATAPRIVILEGIATA

PENSIONE






giata Istanza di pensione

privilegiata Istruttoria per il conseguime








Al fine di ottenere il diritto al trattamento di Al fine di ottenere il diritto al trattamento di pensione privilegiata, il militare pensione privilegiata, il militare devedeve produrre produrre istanza di accertamento di dipendenza delle istanza di accertamento di dipendenza delle infermità infermità entro 5 annientro 5 anni dalla data del congedo dalla data del congedo (10 anni in caso di parkinsonismo).(10 anni in caso di parkinsonismo).

Entro il suddetto termine massimo:Entro il suddetto termine massimo:

>>>

se l’istanza è presentata se l’istanza è presentata entro 2 annientro 2 anni dalla dalla data del congedo, la pensione privilegiata data del congedo, la pensione privilegiata decorrerà dal congedo stesso;decorrerà dal congedo stesso;

se presentata se presentata oltre 2 annioltre 2 anni dalla data del dalla data del congedo, la pensione privilegiata decorrerà congedo, la pensione privilegiata decorrerà dal 1° giorno del mese successivo a quello di dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda.presentazione della domanda.

ISTANZA DI PENSIONE ISTANZA DI PENSIONE PRIVILEGIATAPRIVILEGIATA

L’Amministrazione, invece, procede d’ufficio nel L’Amministrazione, invece, procede d’ufficio nel caso di riforma o decesso dell’interessato.caso di riforma o decesso dell’interessato.

L’istanza va presentata:L’istanza va presentata:

normaContenuto dell’istanza

PENSIONE






giata Istanza di pensione

privilegiata Istruttoria per il conseguime








all’all’Ente Amministrativo di appartenenzaEnte Amministrativo di appartenenza, , in caso di nuove infermità o di infermità già in caso di nuove infermità o di infermità già riconosciute dipendenti da causa di servizio riconosciute dipendenti da causa di servizio ma non ascritte a categoria;ma non ascritte a categoria;

al al Comando GeneraleComando Generale - Servizio - Servizio Amministrativo – III^ Divisione, in caso di Amministrativo – III^ Divisione, in caso di aggravamento o interdipendenza di infermità aggravamento o interdipendenza di infermità già riconosciute dipendenti da causa di già riconosciute dipendenti da causa di servizio.servizio.

Artt. 169 e 191, 3° comma, del D.P.R. 29.12.1973, n. 1092Artt. 169 e 191, 3° comma, del D.P.R. 29.12.1973, n. 1092

D.P.R. 29.10.2001, n. 461


Il militare, nella propria istanza:Il militare, nella propria istanza:

1. deve1. deve::

indicare specificamente la natura delle infermità indicare specificamente la natura delle infermità o lesioni;o lesioni;

indicare i fatti di servizio che vi hanno concorso.indicare i fatti di servizio che vi hanno concorso.

2.2. ove possibileove possibile::

indicare le conseguenze sulla propria integrità indicare le conseguenze sulla propria integrità fisica, psichica o sensoriale e sull’idoneità al fisica, psichica o sensoriale e sull’idoneità al servizio;servizio;

allegare ogni documento utile.allegare ogni documento utile.

ISTRUTTORIA PER IL ISTRUTTORIA PER IL CONSEGUIMENTO DELLA CONSEGUIMENTO DELLA PENSIONE PRIVILEGIATAPENSIONE PRIVILEGIATA

PENSIONE







ata Istruttoria per il

conseguimento della pensione privilegiata







La fase di istruttoria, per l’accertamento del La fase di istruttoria, per l’accertamento del diritto alla pensione privilegiata, è costituita da diritto alla pensione privilegiata, è costituita da quell’insieme di adempimenti e procedimenti quell’insieme di adempimenti e procedimenti amministrativi che, a seguito di istanza amministrativi che, a seguito di istanza presentata dal militare o, nei casi previsti, su presentata dal militare o, nei casi previsti, su attivazione d’ufficio, l’Amministrazione pone in attivazione d’ufficio, l’Amministrazione pone in essere al fine di ottenere dai competenti Organi essere al fine di ottenere dai competenti Organi Medico Legali l’esatta diagnostica delle Medico Legali l’esatta diagnostica delle infermità o lesioni, la loro ascrivibilità a infermità o lesioni, la loro ascrivibilità a categoria di pensione, nonché la loro categoria di pensione, nonché la loro dipendenza da fatti causali o concausali di dipendenza da fatti causali o concausali di servizio.servizio. >>>

ISTRUTTORIA PER IL ISTRUTTORIA PER IL CONSEGUIMENTO DELLA CONSEGUIMENTO DELLA PENSIONE PRIVILEGIATAPENSIONE PRIVILEGIATA

PENSIONE







ata Istruttoria per il

conseguimento della pensione privilegiata







norma

Gli Organi Medico Legali a ciò preposti sono:Gli Organi Medico Legali a ciò preposti sono:

le le Commissioni Medico Ospedaliere;Commissioni Medico Ospedaliere;

il il Comitato di Verifica per le cause di Comitato di Verifica per le cause di servizio.servizio.

D.P.R. 29.12.1973, n. 1092

D.P.R. 29.10.2001, n. 461


ISTRUTTORIA DINANZIISTRUTTORIA DINANZI ALLA CMO ALLA CMO

PENSIONE















L’ufficio dell’Amministrazione che riceve L’ufficio dell’Amministrazione che riceve l’istanza del militare o che si attivi d’ufficio, l’istanza del militare o che si attivi d’ufficio, trasmette alla Commissione Medica Ospedaliera trasmette alla Commissione Medica Ospedaliera territorialmente competente (territorialmente competente (residenza residenza anagrafica del pensionato o avente dirittoanagrafica del pensionato o avente diritto) la ) la domanda e la documentazione prodotte domanda e la documentazione prodotte dall’interessato, nonché gli elementi informativi dall’interessato, nonché gli elementi informativi relativi ai fatti di servizio che hanno concorso relativi ai fatti di servizio che hanno concorso all’insorgenza o all’aggravamento dell’infermità all’insorgenza o all’aggravamento dell’infermità o lesioni.o lesioni.

>>>


PENSIONE















La Commissione Medica Ospedaliera, ricevuti gli La Commissione Medica Ospedaliera, ricevuti gli atti dall’Amministrazione, convoca, per essere atti dall’Amministrazione, convoca, per essere sottoposto a visita medica, l’interessato ed sottoposto a visita medica, l’interessato ed esprime, con proprio verbale, la diagnosi esprime, con proprio verbale, la diagnosi dell’infermità o lesione e l’ascrivibilità a dell’infermità o lesione e l’ascrivibilità a categoria di pensione della stessa.categoria di pensione della stessa.

>>>


PENSIONE















Ovviamente, in caso di sopravvenuto decesso Ovviamente, in caso di sopravvenuto decesso dell’interessato, la C.M.O. si esprime dell’interessato, la C.M.O. si esprime unicamente sulla scorta della documentazione unicamente sulla scorta della documentazione sanitaria ricevuta.sanitaria ricevuta.

Il verbale della C.M.O., contenente gli elementi Il verbale della C.M.O., contenente gli elementi di cui prima, viene trasmesso di cui prima, viene trasmesso all’Amministrazione per la successiva fase all’Amministrazione per la successiva fase istruttoria. istruttoria.

norma

Artt. 5 e 6 del D.P.R. 29.10.2001, n. 461Artt. 5 e 6 del D.P.R. 29.10.2001, n. 461


ISTRUTTORIA DINANZIISTRUTTORIA DINANZI AL COMITATO DI VERIFICA AL COMITATO DI VERIFICA

Parere del

Comitato di

Verifica per le

cause di servizio

Relazione del

Comando

Generale

Decreto di

Concessione o

Rigetto di pensione

privilegiata

PENSIONE









Istruttoria dinanzi alla CMO Istruttoria dinanzi al

Comitato di Verifica Provvidenze in favore degli i





normaArgomento correlato: Ammontare della pensione privilegiata

L’Amministrazione (Comando Generale - Servizio Amministrativo - III^ Divisione - Ufficio Istruttoria P.P.O.) ricevuto il verbale della C.M.O. competente, unitamente all’intero incarto medico legale dell’interessato, redige apposita relazione nella quale sono riassunti gli elementi informativi disponibili, relativi al nesso causale tra l’infermità o lesione e l’attività di servizio, nonché l’eventuale documentazione prodotta dall’interessato.

La relazione del Comando Generale viene successivamente inviata al Comitato di Verifica per le cause di servizio, il quale è l’unico Organo deputato ad esprimere il proprio parere motivato in merito alla dipendenza da causa di servizio dell’infermità o lesione sofferta dall’interessato all’accertamento.

In conformità al parere del Comitato di Verifica, l’Amministrazione concederà o negherà, con proprio provvedimento, il diritto alla pensione privilegiata.

In caso di parere favorevole, la categoria di pensione riconosciuta dalla C.M.O. determinerà il quantum del trattamento.

Artt. 7, 11 e 14 del D.P.R. 29.10.2001, n. 461


PROVVIDENZE IN FAVORE PROVVIDENZE IN FAVORE DEGLI INVALIDIDEGLI INVALIDI

PENSIONE










o di Verifica Provvidenze in favore degli

invalidi Libretti e scontrini ferroviari La pensione ai superstiti Misura della pensione ai sup




norma

L’ordinamento vigente prevede, in presenza di L’ordinamento vigente prevede, in presenza di particolari condizioni di invalidità, le seguenti particolari condizioni di invalidità, le seguenti provvidenze in favore del militare:provvidenze in favore del militare:

Speciale gratificazione

Assegno di superinvalidità

Assegno di incollocabilità

Assegno compensativoAumento di integrazione

Indennità di assistenza e di accompagnamento

Assegno di cura

Assegno per cumulo di infermità

Indennità speciale annua

Indennità una tantum ai paraplegici

Il personale in congedo che abbia ottenuto, in attività di servizio, la speciale gratificazione del 2,50% o dell’1,25% per le infermità rispettivamente ascritte alle prime sei categorie o alle ultime due, ha diritto a conservare tale beneficio sul trattamento di quiescenza.

Gli invalidi affetti da mutilazioni o infermità elencate nella tabella E annessa alla Legge 6 ottobre 1986, n. 656 (vedi Tabella di cui al D.P.R. 30.12.1981, n. 834), hanno diritto all’assegno di superinvalidità, non riversibile, negli importi aggiornati dall’allegato 1 annesso alla Legge 29 dicembre 1990, n. 422.

Ai mutilati ed invalidi per servizio con diritto alla pensione o all’assegno privilegiati dalla 2^ all’ 8^ categoria che siano incollocabili ai sensi del secondo comma dell’art. 1 della legge 2 aprile 1968, n. 482, è attribuito, fino al compimento del 65° anno di età, un assegno di incollocabilità pari alla differenza fra il trattamento pensionistico complessivo di cui sono titolari e quello previsto per la prima categoria con assegno di superinvalidità, esclusa l’indennità di assistenza e di accompagnamento.

>>>

Ove a seguito della revisione per aggravamento delle infermità l’invalido sia iscritto alla 1^ categoria senza assegni di superinvalidità, viene conservato tale beneficio, se più favorevole e semprechè ricorrano le condizioni di incollocabilità.

Al compimento del sessantacinquesimo anno di età, ai titolari di assegno di incollocabilità viene sospeso tale trattamento e concesso un assegno compensativo di importo non inferiore ad un trattamento INPS integrato al minimo.

Al titolare di pensione od assegno privilegiati di 1^ categoria è concesso, da parte della competente sede INPDAP, un aumento di integrazione annuo: per la moglie, se non possiede redditi propri superiori

ad Euro 185,92 annui; per i figli (nubili se femmine) minorenni, maggiorenni

studenti (per tutta la durata legale degli studi universitari o superiori equiparati sino al 26° anno di età, semprechè risultino conviventi con l’invalido ovvero non conviventi per motivi di forza maggiore, come ad esempio l’adempimento degli obblighi di leva, esigenze di studio o internamento in luoghi di cura o altri istituti) o maggiorenni celibi o nubili riconosciuti inabili a proficuo lavoro.

>>>

Se la domanda tesa ad ottenere il beneficio viene presentata oltre 1 anno dal momento in cui sorge il diritto, l’integrazione compete dalla data di presentazione della stessa (la domanda è reperibile presso l’Inpdap) .

La provvidenza in questione non è cumulabile con le quote di aggiunta di famiglia.

A tal fine, si considerano anche i figli legittimati (per susseguente matrimonio o per sentenza), naturali riconosciuti, adottati nelle forme di legge ed affiliati (purché l’adozione o l’affiliazione sia avvenuta prima del compimento del 60° anno di età da parte dell’invalido ovvero anteriormente alla data dell’evento invalidante).

Ai titolari di pensione o assegno privilegiato, affetti da una delle mutilazioni o invalidità contemplate nella Tabella E annessa alla legge 28 luglio 1971, n. 585 (vedi D.P.R. 30.12.1981, n. 834), è accordata d’ufficio un’indennità per le necessità di assistenza o per la retribuzione di un accompagnatore.

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Per le invalidità specificate alle lettere A; A-bis numeri 1) 2), comma secondo, 3; B numeri 1), 3), 4); C; D; E n. 1) della predetta tabella, è possibile chiedere un accompagnatore militare, ma in tal caso l’indennità sarà ridotta con esclusione per le invalidità di cui alle lettere A; A-bis, n. 1.

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Gli invalidi ascritti alla lettera A, anche se ammessi in ospedali o altri luoghi di cura, possono chiedere l’assegnazione di un secondo accompagnatore militare, oppure, in alternativa, possono richiedere un assegno a titolo di integrazione dell’indennità di assistenza e di accompagnamento.

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Se ammessi in istituti rieducativi od assistenziali, quattro quinti dell’indennità vengono corrisposti all’istituto e la differenza all’invalido, mentre se l’ammissione negli istituti avvenga a carico di enti assistenziali giuridicamente riconosciuti, i quattro quinti saranno corrisposti a tali enti (ma il ricovero deve essere a totale carico dell’amministrazione che lo ha disposto e non deve derivare dall’adempimento di un rapporto assicurativo).

Ai titolari di pensione od assegno privilegiato per infermità tubercolare o di sospetta natura tubercolare ascrivibile dalla 2^ alla 8^ categoria, non percettori di assegno di superinvalidità, è attribuito un assegno di cura, non riversibile.

Se l’infermità è ascrivibile dalla 6^ alla 8^ categoria, l’assegno è di importo inferiore.

Nel caso in cui, con un’invalidità ascrivibile alla 1^ categoria della Tabella A annessa al D.P.R. 23 dicembre 1978, n. 915 (sostituita dalla Tabella A del D.P.R. 30.12.1981, n. 834), coesistano altre infermità, all’invalido è concesso un assegno per cumulo di infermità, non riversibile, secondo quanto stabilito e nella misura indicata della Tabella F del citato D.P.R.

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L’assegno spetta anche in presenza di un’invalidità di 2^ categoria se esistano altre infermità minori che, nel complesso, non permettono di raggiungere la 1^, ma di importo non superiore ai cinque decimi né inferiore ai due decimi della differenza fra il trattamento economico della 1^ categoria e quello fruito in relazione alla gravità delle minori infermità coesistenti.

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Tale provvidenza si aggiunge a quella di superinvalidità quando anche quest’ultima derivi dal cumulo di infermità, semprechè si tratti di invalidità diverse da quelle che danno titolo all’assegno di superinvalidità.

Ai mutilati ed invalidi titolari di pensioni o assegni privilegiati compete una indennità annua pari alla differenza tra una mensilità del trattamento complessivo in godimento alla data del 1° dicembre di ogni anno, compresi gli assegni accessori, e l’importo della tredicesima mensilità, non considerando l’indennità integrativa speciale.

L’indennità è attribuita a condizione che gli interessati non svolgano alla predetta data un’attività lavorativa in proprio o alle dipendenze di altri.

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Per gli invalidi ascritti dalla seconda all’ottava categoria la percezione dell’indennità richiede che non siano possessori di redditi assoggettabili all’IRPEF per un ammontare superiore ad Euro 495,80 annue.

L’indennità speciale è corrisposta, a domanda, dalla sede INPDAP che ha in carico la partita pensionistica, in unica soluzione entro il 31 dicembre dell’anno (la domanda è reperibile presso l’Inpdap).

L’indennità viene conferita, a domanda, agli invalidi per servizio, titolari di pensione o assegno privilegiato, affetti dalle invalidità contemplate nella Tabella E, lettera A, n. 2 e lettera A/bis, n. 3 annessa al D.P.R. 23.12.1978, n. 915 (vedi ora Tabella di cui al D.P.R. 30.12.1981, n. 834), rispettivamente nelle misure di Euro 20.658,28 o 12.991,42.

In caso di decesso del titolare, l’indennità spetta agli aventi diritto.

Artt. 117 e 120 del R.D. 31.12.1928, n. 3458Artt. 117 e 120 del R.D. 31.12.1928, n. 3458

Artt. 100, 104, 106, 107, 108, 109, 111 del D.P.R. 29.12.1973, n. 1092

Artt. 8, 9, 12 e 13 della Legge 26.1.1980, n. 9

Art. 1 della Legge 11.2.1980, n. 19


LIBRETTI E SCONTRINI LIBRETTI E SCONTRINI FERROVIARIFERROVIARI

PENSIONE















Con apposito decreto interministeriale Con apposito decreto interministeriale ((Trasporti/TesoroTrasporti/Tesoro), è stato approvato il nuovo ), è stato approvato il nuovo testo della concessione speciale VIII relativa ai testo della concessione speciale VIII relativa ai viaggi sulle Ferrovie dello Stato dei mutilati ed viaggi sulle Ferrovie dello Stato dei mutilati ed invalidi di guerra e per servizio.invalidi di guerra e per servizio.

Il predetto testo ha previsto l’equiparazione dei Il predetto testo ha previsto l’equiparazione dei mutilati ed invalidi di guerra e per servizio mutilati ed invalidi di guerra e per servizio ascritti alla 1^ categoria alla qualifica di Grandi ascritti alla 1^ categoria alla qualifica di Grandi Invalidi.Invalidi.

>>>

LIBRETTI E SCONTRINI LIBRETTI E SCONTRINI FERROVIARIFERROVIARI

PENSIONE















norma

A tale qualifica sono equiparati anche i mutilati A tale qualifica sono equiparati anche i mutilati ed invalidi ascritti dalla 2^ alla 8^ categoria, ed invalidi ascritti dalla 2^ alla 8^ categoria, purchè provvisti di assegno di incollocabilità o purchè provvisti di assegno di incollocabilità o di assegno compensativo.di assegno compensativo.

I libretti ferroviari vengono rilasciati, a I libretti ferroviari vengono rilasciati, a domanda, ai grandi invalidi di guerra e di domanda, ai grandi invalidi di guerra e di servizio, titolari di trattamento pensionistico servizio, titolari di trattamento pensionistico privilegiato di 1^ categoria, mentre gli scontrini privilegiato di 1^ categoria, mentre gli scontrini ferroviari vengono rilasciati agli invalidi per ferroviari vengono rilasciati agli invalidi per servizio, titolari di trattamento pensionistico di servizio, titolari di trattamento pensionistico di 2^, 3^ e 4^ categoria. 2^, 3^ e 4^ categoria.

approfondimenti

Decreto Ministeriale 27.11.1982


I libretti e gli scontrini ferroviari vengono concessi solo a seguito della registrazione da parte della Corte dei Conti del provvedimento pensionistico di privilegio. Sono previste le seguenti concessioni:

MOD. 37/I/BIS

Libretto ferroviario senza limitazione nel numero dei viaggi, rilasciato ai titolari di trattamento pensionistico privilegiato di 1^ categoria con diritto all’assegno di superinvalidità, che concede anche la possibilità di essere accompagnato da una persona viaggiante gratuitamente. Per questo libretto viene applicata la tariffa ferroviaria agevolata n. 5;

MOD. 38/I/TER

Libretto ferroviario senza limitazione nel numero dei viaggi, rilasciato ai titolari di trattamento pensionistico privilegiato di 1^ categoria senza diritto all’assegno di superinvalidità. Per questo libretto viene applicata la tariffa ferroviaria agevolata n. 5;

MOD. 39 Scontrino ferroviario limitato a 4 viaggi di corsa semplice per anno solare, rilasciato ai titolari di trattamento pensionistico privilegiato di 2^ categoria. Per questo libretto viene applicata la tariffa ferroviaria agevolata n. 3;

MOD. 40 Scontrino ferroviario limitato a 2 viaggi di corsa semplice per anno solare, rilasciato ai titolari di trattamento pensionistico privilegiato di 3^ e 4^ categoria. Per questo libretto viene applicata la tariffa ferroviaria agevolata n. 3.

LA PENSIONE AI SUPERSTITILA PENSIONE AI SUPERSTITIPENSIONE















La pensione ai superstiti è un trattamento La pensione ai superstiti è un trattamento economico corrisposto, in maniera diretta o economico corrisposto, in maniera diretta o indiretta, agli aventi diritto in caso di decesso indiretta, agli aventi diritto in caso di decesso del titolare, secondo il seguente ordine:del titolare, secondo il seguente ordine:

>>>
















Coniuge non è richiesta alcuna condizione per la percezione del trattamento

Coniuge separato

deve essere in possesso dell’assegno di divorzio (alimentare) e non deve aver contratto nuove nozze

Coniuge divorziato in mancanza del coniuge superstite

deve essere in possesso dell’assegno di divorzio (alimentare) e non deve aver contratto nuove nozze. Inoltre il dipendente deve essere deceduto dopo il 12.3.1987 (data di entrata in vigore della Legge 6.3.1987, n. 74) e la data di inizio del suo rapporto assicurativo deve essere anteriore alla data della sentenza di scioglimento del matrimonio

Coniuge divor-ziato in presenza del coniuge superstite

devono ricorrere i requisiti di cui alla precedente riga, inoltre si ha diritto al trattamento di pensione solo su specifica sentenza del Tribunale che stabilisca le quote spettanti al coniuge superstite e a quello divorziato

>>>
















Chi è equiparato ai figli legittimi e naturali

Figli ed equiparati

devono essere a carico del genitore, minori a 18 anni di età o studenti di scuola media superiore o professionale fino al 21° anno di età o studenti universitari non oltre il 26° anno di età o maggiorenni inabili a carico del defunto

Genitori in mancanza del coniuge e dei figli o se agli stessi non spetta la pensione, purchè abbiano compiuto 65 anni di età, non siano titolari di pensione (con esclusione di alcune categorie elencate nel supplemento di luglio 1992 degli Atti Ufficiali dell’INPS allegato all’informativa INPDAP n. 10 del 16.2.2000) e siano a carico del defunto

Fratelli e sorelle

in mancanza del coniuge, dei figli e dei genitori o se agli stessi non spetta la pensione, purchè celibi o nubili, inabili al lavoro, non titolari di pensione e a carico del defuntoArgomenti correlati:

Misura della pensione ai superstiti

Pensione di riversibilità con altri redditi

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i figli adottivi e quelli affiliati del defunto;i figli adottivi e quelli affiliati del defunto; i figli naturali non riconoscibili dal defunto, ai i figli naturali non riconoscibili dal defunto, ai

quali forniva mantenimento o alimenti in virtù di quali forniva mantenimento o alimenti in virtù di sentenza, nei casi previsti dall’art. 279 del sentenza, nei casi previsti dall’art. 279 del codice civile;codice civile;

i figli naturali non riconoscibili dal defunto che i figli naturali non riconoscibili dal defunto che nella successione del genitore abbiano ottenuto nella successione del genitore abbiano ottenuto il riconoscimento all’assegno vitalizio, ai sensi il riconoscimento all’assegno vitalizio, ai sensi dell’art. 580 e 594 del codice civile;dell’art. 580 e 594 del codice civile;

i figli nati dal precedente matrimonio del coniuge i figli nati dal precedente matrimonio del coniuge del defunto;del defunto;

i figli naturali riconosciuti o giudizialmente i figli naturali riconosciuti o giudizialmente dichiarati dal coniuge del defunto;dichiarati dal coniuge del defunto;

i figli postumi nati il 300° giorno dalla data di i figli postumi nati il 300° giorno dalla data di decesso del padre;decesso del padre;

i figli che avendo i requisiti per il diritto, alla data i figli che avendo i requisiti per il diritto, alla data di decesso del dipendente, erano coniugati.di decesso del dipendente, erano coniugati.

MISURA DELLA PENSIONEMISURA DELLA PENSIONEAI SUPERSTITIAI SUPERSTITI

PENSIONE











nvalidi Libretti e scontrini ferroviari La pensione ai superstiti Misura della pensione ai

superstiti Cumulo tra pensioni ed altri



La pensione ai superstiti viene corrisposta in base alle seguenti percentuali:

SUPERSTITI PERCENTUALI

Coniuge o Orfano 60%

Coniuge con un Orfano 80%

Coniuge con due o più Orfani 100%

Orfano minore, studente o inabile dal 17.8.95

70%

Due Orfani 80%

Tre o più Orfani 100%

Genitori Fratelli-Sorelle (la somma delle quote non può superare

il 100 %)15%( ciascuno )

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Pensione di riversibilità con altri redditi

CUMULO TRA PENSIONI CUMULO TRA PENSIONI E ALTRI REDDITIE ALTRI REDDITI

PENSIONE















La pensione è cumulabile con il trattamento La pensione è cumulabile con il trattamento economico derivante dallo svolgimento di una economico derivante dallo svolgimento di una nuova attività lavorativa, purché diversa da nuova attività lavorativa, purché diversa da quella che ha dato luogo alla pensione, in base quella che ha dato luogo alla pensione, in base alle seguenti regole. alle seguenti regole.

>>>

CUMULO TRA PENSIONICUMULO TRA PENSIONIE ALTRI REDDITIE ALTRI REDDITI

PENSIONE















Pensioni liquidate con il sistema Pensioni liquidate con il sistema retributivo o retributivo o misto:misto:

CUMULO

INTERO PARZIALE VIETATO

Tra redditi di lavoro autonomo o

dipendente e la pensione di

vecchiaia o di anzianità con 40

anni contributivi (dal 1°.1.2003, anche se

si ha maturato il doppio requisito di 37 anni contributivi

e 58 anni di età)

Tra redditi di lavoro autonomo e la pensione di anzianità con meno di 40

anni contributivi (70% della parte della pensione

eccedente l’importo del trattamento al minimo previsto per legge e

l’importo trattenuto sulla pensione non può superare il

30%dei redditi di lavoro autonomo)

Tra redditi di lavoro

dipendente e la pensione di

anzianità con meno di 40 anni contributivi (ma al compimento

dell’età pensionabile la cumulabilità è

per intero)

>>>


PENSIONE















Per le pensioni di invalidità, dal 1°.1.2001 Per le pensioni di invalidità, dal 1°.1.2001 valgono le regole adottate per le pensioni di valgono le regole adottate per le pensioni di anzianità. Dal doppio requisito di 37 anni di anzianità. Dal doppio requisito di 37 anni di anzianità contributiva e 58 anni di età sono anzianità contributiva e 58 anni di età sono esclusi i trattamenti pensionistici di inabilità di esclusi i trattamenti pensionistici di inabilità di cui all’art. 2, comma 12, della Legge n. cui all’art. 2, comma 12, della Legge n. 335/1995.335/1995.

>>>


PENSIONE















Pensioni liquidate con il sistema Pensioni liquidate con il sistema contributivocontributivo

La pensione di vecchiaia La pensione di vecchiaia non è cumulabilenon è cumulabile con i con i redditi di lavoro dipendenteredditi di lavoro dipendente, mentre con quelli , mentre con quelli di di lavoro autonomolavoro autonomo è cumulabile nella misura è cumulabile nella misura del 50% per la parte eccedente il trattamento del 50% per la parte eccedente il trattamento minimo INPS, fino alla concorrenza con i redditi minimo INPS, fino alla concorrenza con i redditi stessi.stessi.

normaesclusione dal divieto di cumulo

Art. 139, comma 1, del D.P.R. 29.12.1973, n. 1092

Art. 10 del Decreto Legislativo 30.12.1992, n. 503



Art. 72 della Legge 23.12.2000, n. 388

Art. 44 della Legge 27.12.2002, n. 289


Sono esclusi dal divieto i compensi percepiti dai Sono esclusi dal divieto i compensi percepiti dai pensionati che svolgono le seguenti funzioni o pensionati che svolgono le seguenti funzioni o attività: attività:

>>>

giudice tributario, quale membro delle relative giudice tributario, quale membro delle relative commissioni (art. 13 del D.Lgv. n. 545/1992, commissioni (art. 13 del D.Lgv. n. 545/1992, come modificato dall’art. 86 della Legge n. come modificato dall’art. 86 della Legge n. 342/2000);342/2000);

giudice di pace (art. 11 della legge n. 374/1991 giudice di pace (art. 11 della legge n. 374/1991 come modificata dalla Legge n. 673/1994);come modificata dalla Legge n. 673/1994);

giudice onorario aggregato, per le indennità di giudice onorario aggregato, per le indennità di cui all’art. 8 della Legge n. 276/1997;cui all’art. 8 della Legge n. 276/1997;

>>>

attività socialmente utili, nell’ambito di attività socialmente utili, nell’ambito di programmi di reinserimento degli anziani programmi di reinserimento degli anziani promossi da enti locali ed altre istituzioni promossi da enti locali ed altre istituzioni pubbliche e private (art. 10, comma 5, del D.Lgv. pubbliche e private (art. 10, comma 5, del D.Lgv. n. 503/1992);n. 503/1992);

amministratori locali, per le indennità previste amministratori locali, per le indennità previste dall’art. 82, commi 1 e 2, del D.Lgv. n. 267/2000;dall’art. 82, commi 1 e 2, del D.Lgv. n. 267/2000;

cariche pubbliche elettive.cariche pubbliche elettive.

Inoltre, tra le casistiche più ricorrenti, è permesso il Inoltre, tra le casistiche più ricorrenti, è permesso il cumulo ai percettori di pensioni di invalidità con i cumulo ai percettori di pensioni di invalidità con i redditi da lavoro se:redditi da lavoro se:

>>>

svolgono attività dipendente o autonoma con un svolgono attività dipendente o autonoma con un reddito complessivo annuo, al netto dei reddito complessivo annuo, al netto dei trattamenti di famiglia e delle quote dovute per trattamenti di famiglia e delle quote dovute per contributi previdenziali e assistenziali, non contributi previdenziali e assistenziali, non superiore all’importo annuo del trattamento superiore all’importo annuo del trattamento minimo del Fondo Pensioni Lavoratori minimo del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti;Dipendenti;

>>>

svolgono attività in qualità di lavoratori agricoli svolgono attività in qualità di lavoratori agricoli con qualifica di salariati fissi, di giornalieri di con qualifica di salariati fissi, di giornalieri di campagna ed assimilati ed in qualità di campagna ed assimilati ed in qualità di lavoratori addetti ai servizi domestici e famigliari lavoratori addetti ai servizi domestici e famigliari (art. 20 comma 5 del DPR 488/68, come (art. 20 comma 5 del DPR 488/68, come sostituito dall’art. 20 Legge 153/69 e dall’art. 23 sostituito dall’art. 20 Legge 153/69 e dall’art. 23 quater della Legge 485/72);quater della Legge 485/72);

la pensione risulta a carico delle forme di la pensione risulta a carico delle forme di previdenza esclusive e sostitutive del regime previdenza esclusive e sostitutive del regime generale e gli importi sono esclusi dalla base generale e gli importi sono esclusi dalla base imponibile ai fini dell’imposta delle persone imponibile ai fini dell’imposta delle persone fisiche (art. 10 comma 2 D.L.vo 503/92);fisiche (art. 10 comma 2 D.L.vo 503/92);

assunti con contratto di lavoro a termine di assunti con contratto di lavoro a termine di durata complessivamente non superiore a 50 durata complessivamente non superiore a 50 giornate nell’anno solare (art.10 comma 2 D.L.vo giornate nell’anno solare (art.10 comma 2 D.L.vo 503/92). Nel caso di superamento nell’anno delle 503/92). Nel caso di superamento nell’anno delle 50 giornate di lavoro, anche se con diversi 50 giornate di lavoro, anche se con diversi contratti a termine, la non cumulabilità opera per contratti a termine, la non cumulabilità opera per la totalità delle giornate lavorate.la totalità delle giornate lavorate.

PENSIONE DI RIVERSIBILITA’PENSIONE DI RIVERSIBILITA’CON ALTRI REDDITICON ALTRI REDDITI

PENSIONE















Se il titolare della pensione di riversibilità Se il titolare della pensione di riversibilità percepisce altri redditi, il trattamento subisce le percepisce altri redditi, il trattamento subisce le seguenti riduzioni:seguenti riduzioni:

>>>

25% qualora il reddito annuo sia superiore a 25% qualora il reddito annuo sia superiore a 3 volte il trattamento minimo INPS;3 volte il trattamento minimo INPS;

40% qualora il reddito annuo sia superiore a 40% qualora il reddito annuo sia superiore a 4 volte il trattamento minimo INPS;4 volte il trattamento minimo INPS;

50% qualora il reddito annuo sia superiore a 50% qualora il reddito annuo sia superiore a 5 volte il trattamento minimo INPS.5 volte il trattamento minimo INPS.

PENSIONE DI RIVERSIBILITA’PENSIONE DI RIVERSIBILITA’CON ALTRI REDDITICON ALTRI REDDITI

PENSIONE















Il trattamento minimo INPS è un’integrazione Il trattamento minimo INPS è un’integrazione della pensione se questa è di importo inferiore a della pensione se questa è di importo inferiore a quello che viene considerato il minimo vitale e quello che viene considerato il minimo vitale e viene stabilita di anno in anno dalla legge.viene stabilita di anno in anno dalla legge.

Le predette riduzioni non si applicano nel caso Le predette riduzioni non si applicano nel caso in cui nel nucleo familiare del titolare della in cui nel nucleo familiare del titolare della pensione di riversibilità vi siano figli minori o pensione di riversibilità vi siano figli minori o altri soggetti beneficiari del trattamento.altri soggetti beneficiari del trattamento.

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Calcolo del reddito annuo

CALCOLO DEL REDDITO ANNUOCALCOLO DEL REDDITO ANNUO

PENSIONE















Nel calcolo del reddito annuo, il titolare del Nel calcolo del reddito annuo, il titolare del trattamento di riversibilità deve tener presente trattamento di riversibilità deve tener presente che:che:

costituisce redditocostituisce reddito

>>>

il reddito imponibile risultante dall’ultima il reddito imponibile risultante dall’ultima dichiarazione fiscale (730, 740) o, in dichiarazione fiscale (730, 740) o, in mancanza di questa, da altra mancanza di questa, da altra documentazione fiscale (CUD);documentazione fiscale (CUD);

CALCOLO DEL REDDITO ANNUOCALCOLO DEL REDDITO ANNUO

PENSIONE















non costituisce redditonon costituisce reddito

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la pensione di riversibilità;la pensione di riversibilità; la competenza arretrata soggetta a la competenza arretrata soggetta a

tassazione separata;tassazione separata; il trattamento di fine rapporto (TFR), il trattamento di fine rapporto (TFR),

compresa l’indennità di buonuscita;compresa l’indennità di buonuscita; quello derivante dalla casa di proprietà in cui quello derivante dalla casa di proprietà in cui

si abita.si abita.

BUONUSCITABUONUSCITA

Lo scopo dell’indennità di buonuscita è quello di Lo scopo dell’indennità di buonuscita è quello di fornire al dipendente, all’atto della cessazione fornire al dipendente, all’atto della cessazione dell’attività lavorativa, un aiuto immediato per dell’attività lavorativa, un aiuto immediato per superare il periodo di adattamento alla nuova superare il periodo di adattamento alla nuova condizione sociale di pensionato.condizione sociale di pensionato.

L’indennità si matura con almeno un anno di L’indennità si matura con almeno un anno di iscrizione al Fondo di Previdenza per i iscrizione al Fondo di Previdenza per i dipendenti civili e militari dello Stato, gestito dipendenti civili e militari dello Stato, gestito dall’INPDAP.dall’INPDAP.

>>>

BUONUSCITA

Buonuscita Riscatto dei servizi Indennità di buonuscita Trattamento di fine rapporto

Il Il quantumquantum della prestazione è determinato della prestazione è determinato dalle contribuzioni che risultano versate in dalle contribuzioni che risultano versate in favore del dipendente presso il Fondo e favore del dipendente presso il Fondo e dall’ultimo trattamento retributivo percepito in dall’ultimo trattamento retributivo percepito in attività di servizio.attività di servizio.

Il riscatto dei servizi o dei periodi aumenta Il riscatto dei servizi o dei periodi aumenta quindi le citate contribuzioni, ai fini di una quindi le citate contribuzioni, ai fini di una maggiore erogazione della prestazione.maggiore erogazione della prestazione.

BUONUSCITABUONUSCITA

BUONUSCITA


Il personale che possa far valere servizi ai fini Il personale che possa far valere servizi ai fini della liquidazione dell’indennità di buonuscita della liquidazione dell’indennità di buonuscita può presentare domanda di riscatto (mod. PR1) può presentare domanda di riscatto (mod. PR1) all’INPDAP per il tramite dell’Amministrazione di all’INPDAP per il tramite dell’Amministrazione di appartenenza, che ne cura l’istruttoria.appartenenza, che ne cura l’istruttoria.

Il riscatto può essere esercitato in tutto o in Il riscatto può essere esercitato in tutto o in parte ed è subordinato al pagamento di un parte ed è subordinato al pagamento di un contributo a totale carico dell’interessato nella contributo a totale carico dell’interessato nella misura determinata dall’INPDAP.misura determinata dall’INPDAP.

RISCATTO DEI SERVIZIRISCATTO DEI SERVIZI

>>>

BUONUSCITA


La domanda va presentata, a pena di La domanda va presentata, a pena di decadenza, in attività di servizio e per il decadenza, in attività di servizio e per il personale trattenuto o richiamato, entro il 90° personale trattenuto o richiamato, entro il 90° giorno dalla data di cessazione da tali posizioni.giorno dalla data di cessazione da tali posizioni.

Entro 90 giorni l’INPDAP provvede all’emissione Entro 90 giorni l’INPDAP provvede all’emissione della delibera di riscatto e dalla data di notifica della delibera di riscatto e dalla data di notifica l’interessato entro i 90 giorni successivi dovrà l’interessato entro i 90 giorni successivi dovrà esprimere la rinuncia, altrimenti il suo silenzio esprimere la rinuncia, altrimenti il suo silenzio sarà interpretato dall’Amministrazione come sarà interpretato dall’Amministrazione come accettazione.accettazione.


>>>

BUONUSCITA


Il numero delle rate corrisponde al numero dei Il numero delle rate corrisponde al numero dei mesi riscattati, ma la durata dei pagamenti mesi riscattati, ma la durata dei pagamenti rateali non potrà essere superiore a 180 mesi.rateali non potrà essere superiore a 180 mesi.

norma


BUONUSCITA


D.P.R. 29.12.1973, n. 1032


Il personale, all’atto della cessazione dal Il personale, all’atto della cessazione dal servizio, consegue il diritto all’indennità di servizio, consegue il diritto all’indennità di buonuscita se ha compiuto almeno 1 anno di buonuscita se ha compiuto almeno 1 anno di iscrizione al Fondo di Previdenza e Credito della iscrizione al Fondo di Previdenza e Credito della Gestione Enpas dell’INPDAP.Gestione Enpas dell’INPDAP.

La reiscrizione al Fondo per un biennio La reiscrizione al Fondo per un biennio continuativo, dà diritto anche alla riliquidazione continuativo, dà diritto anche alla riliquidazione dell’indennità di buonuscita precedentemente dell’indennità di buonuscita precedentemente percepita, sulla base dell’ultimo stipendio, se percepita, sulla base dell’ultimo stipendio, se più favorevole per l’interessato rispetto al più favorevole per l’interessato rispetto al supplemento di buonuscita.supplemento di buonuscita.

INDENNITÀ DI BUONUSCITAINDENNITÀ DI BUONUSCITA

>>>

BUONUSCITA


La reiscrizione di periodi inferiori, comunque La reiscrizione di periodi inferiori, comunque non meno di un anno continuativo, dà diritto al non meno di un anno continuativo, dà diritto al supplemento di buonuscita.supplemento di buonuscita.

L’iscrizione a tale Fondo è obbligatoria e L’iscrizione a tale Fondo è obbligatoria e decorre dalla data di nomina a grado di decorre dalla data di nomina a grado di finanziere e per gli ufficiali dalla data di nomina finanziere e per gli ufficiali dalla data di nomina a sottotenente.a sottotenente.


>>>

BUONUSCITA


Il personale che presta servizio di complemento Il personale che presta servizio di complemento non viene iscritto al Fondo, fatta eccezione per non viene iscritto al Fondo, fatta eccezione per quello trattenuto o richiamato ai sensi delle quello trattenuto o richiamato ai sensi delle Leggi 28 marzo 1968, n. 371 e successive Leggi 28 marzo 1968, n. 371 e successive modificazioni, 26 giugno 1965, n. 808 e 5 modificazioni, 26 giugno 1965, n. 808 e 5 giugno 1951, n. 376, art. 10, ultimo comma (art. giugno 1951, n. 376, art. 10, ultimo comma (art. 1 del DPR. 1032/1973).1 del DPR. 1032/1973).

Il diritto alla prestazione si prescrive nel termine Il diritto alla prestazione si prescrive nel termine di cinque anni.di cinque anni.


normain caso di morte

BUONUSCITA


sistema di calcolo

D.P.R. 29.12.1973, n. 1032


In caso di morte del dipendente in attività di servizio, l’indennità spetta, nell’ordine, al coniuge superstite ed agli orfani, ai genitori, ai fratelli e sorelle viventi a carico. In caso di coniuge ed orfani minorenni, spetta per intero al coniuge, mentre se gli orfani sono maggiorenni o minorenni, di cui il coniuge abbia la rappresentanza legale, spetta al 60 % al coniuge se con 1 orfano e la differenza del 40% all’orfano. In caso di più orfani, le percentuali si invertono.

In caso di morte del dipendente dopo il collocamento in congedo, il diritto è ripartito secondo le norme successorie.

Per determinare l’indennità di buonuscita, Per determinare l’indennità di buonuscita, vengono presi in considerazione:vengono presi in considerazione:

A. le seguenti voci economicheA. le seguenti voci economiche

>>>

Stipendio (ultimo integralmente percepito o Stipendio (ultimo integralmente percepito o maturato)maturato)

Retribuzione individuale di anzianità (RIA)Retribuzione individuale di anzianità (RIA) Scatti gerarchiciScatti gerarchici

Indennità integrativa speciale (60%)Indennità integrativa speciale (60%)

Assegno funzionaleAssegno funzionale

>>>

Tredicesima mensilitàTredicesima mensilità Emolumento pensionabileEmolumento pensionabile Benefici economici derivanti dalla Legge Benefici economici derivanti dalla Legge

336/1970336/1970 6 scatti attribuiti a chi cessa dal servizio per 6 scatti attribuiti a chi cessa dal servizio per

limiti di età, decesso o infermitàlimiti di età, decesso o infermità Benefici economici ex artt. 117 e 120 del Benefici economici ex artt. 117 e 120 del

R.D. 3458/1928.R.D. 3458/1928.

B. i seguenti periodi e maggiorazioni riscattati

corso legale di laurea (per i periodi non corso legale di laurea (per i periodi non coincidenti ad attività lavorative)coincidenti ad attività lavorative)

periodo militare di leva (quello reso periodo militare di leva (quello reso successivamente al 1°.2.1987 è riconosciuto successivamente al 1°.2.1987 è riconosciuto senza riscatto)senza riscatto)

periodo di pre-ruolo (dalla data di periodo di pre-ruolo (dalla data di arruolamento sino all’iscrizione al Fondo)arruolamento sino all’iscrizione al Fondo)

>>>

CALCOLO AL LORDO DELLE RITENUTE

(80% TOTALE A) x (ANNI UTILI COMPUTABILI) : (12)

Maggiorazione per servizio di confine (1/2 Maggiorazione per servizio di confine (1/2 per i primi 2 anni e 1/3 per i successivi)per i primi 2 anni e 1/3 per i successivi)

Maggiorazione per servizio di volo (1/3)Maggiorazione per servizio di volo (1/3) Maggiorazione per servizi di navigazione Maggiorazione per servizi di navigazione

(1/3) – (2/5 se motorista)(1/3) – (2/5 se motorista) Maggiorazione di cui alla Legge 284/1977 Maggiorazione di cui alla Legge 284/1977

(1/5 del servizio svolto)(1/5 del servizio svolto)

La prestazione sostituisce l’indennità di La prestazione sostituisce l’indennità di buonuscita per il personale assunto a tempo buonuscita per il personale assunto a tempo indeterminato dopo il 31 dicembre 2000.indeterminato dopo il 31 dicembre 2000.

E’ la stessa prestazione di cui beneficiano i E’ la stessa prestazione di cui beneficiano i lavoratori del settore privato alla cessazione del lavoratori del settore privato alla cessazione del rapporto di lavoro ed è disciplinata dall’art. rapporto di lavoro ed è disciplinata dall’art. 2120 del codice civile e dal Dpcm 20 dicembre 2120 del codice civile e dal Dpcm 20 dicembre 1999 e successive modifiche. 1999 e successive modifiche.

TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTOTRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO

BUONUSCITA


>>>

Per il personale assunto dopo il 31 dicembre Per il personale assunto dopo il 31 dicembre 2000 che aderisce volontariamente alla 2000 che aderisce volontariamente alla previdenza integrativa, una quota non inferiore previdenza integrativa, una quota non inferiore al 2% della retribuzione utile ai fini del TFR al 2% della retribuzione utile ai fini del TFR viene devoluta al fondo pensione.viene devoluta al fondo pensione.


BUONUSCITA


>>>

Il personale in servizio a tempo indeterminato al Il personale in servizio a tempo indeterminato al 31 dicembre 2000, che ha diritto all’indennità di 31 dicembre 2000, che ha diritto all’indennità di buonuscita, può optare per il TFR aderendo buonuscita, può optare per il TFR aderendo contestualmente ad un fondo di previdenza contestualmente ad un fondo di previdenza complementare.complementare.

Il valore dell’indennità di buonuscita maturata Il valore dell’indennità di buonuscita maturata sino a quel momento, costituirà il primo sino a quel momento, costituirà il primo accantonamento per il TFR, con esclusione accantonamento per il TFR, con esclusione dell’1,5% della base contributiva di riferimento, dell’1,5% della base contributiva di riferimento, che viene destinata al fondo pensione.che viene destinata al fondo pensione.


BUONUSCITA


>>>

Il TFR destinato al fondo pensione non ancora Il TFR destinato al fondo pensione non ancora costituito, sarà versato figurativamente costituito, sarà versato figurativamente all’INPDAP, che provvederà a rivalutarlo ogni all’INPDAP, che provvederà a rivalutarlo ogni anno in base ai rendimenti dei cinque fondi anno in base ai rendimenti dei cinque fondi pensione del settore privato indicati dall’allora pensione del settore privato indicati dall’allora Ministero del Tesoro.Ministero del Tesoro.


BUONUSCITA


>>>

Le anticipazioni di somme sono previste nella Le anticipazioni di somme sono previste nella disciplina del trattamento di fine rapporto, ma disciplina del trattamento di fine rapporto, ma non sono al momento applicabili al personale non sono al momento applicabili al personale del pubblico impiego.del pubblico impiego.

L’armonizzazione del regime pubblico a quello L’armonizzazione del regime pubblico a quello privato, nella specifica materia delle privato, nella specifica materia delle anticipazioni, potrà avvenire in sede di anticipazioni, potrà avvenire in sede di contrattazione di comparto.contrattazione di comparto.


BUONUSCITA


>>>

L’INPDAP è tenuto a corrispondere il L’INPDAP è tenuto a corrispondere il trattamento entro 105 giorni dalla data di trattamento entro 105 giorni dalla data di cessazione dal servizio del dipendente, se cessazione dal servizio del dipendente, se questa avviene per limiti di età, anzianità, questa avviene per limiti di età, anzianità, inabilità o decesso, ovvero entro 270 giorni per inabilità o decesso, ovvero entro 270 giorni per altre cause.altre cause.

In caso di ritardato pagamento, l’Istituto è In caso di ritardato pagamento, l’Istituto è tenuto a corrispondere gli interessi di mora.tenuto a corrispondere gli interessi di mora.


BUONUSCITA


in caso di mortesistema di calcolo norma

In caso di morte del dipendente, il trattamento In caso di morte del dipendente, il trattamento va corrisposto a favore del coniuge, dei figli e, va corrisposto a favore del coniuge, dei figli e, se vivevano a carico del lavoratore, ai parenti se vivevano a carico del lavoratore, ai parenti entro il terzo grado ed agli affini entro il entro il terzo grado ed agli affini entro il secondo grado.secondo grado.

In caso di mancanza delle suddette persone e di In caso di mancanza delle suddette persone e di diverse disposizioni testamentarie del deceduto, diverse disposizioni testamentarie del deceduto, le somme sono attribuite secondo le norme le somme sono attribuite secondo le norme della successione legittima.della successione legittima.

Per ciascun anno di servizio, si accantona una Per ciascun anno di servizio, si accantona una quota del 6,91% della retribuzione annua quota del 6,91% della retribuzione annua considerata utile ai fini del TFR. Nel caso di considerata utile ai fini del TFR. Nel caso di frazione di anno, la quota è proporzionalmente frazione di anno, la quota è proporzionalmente ridotta.ridotta.

Le quote accantonate, con esclusione di quella Le quote accantonate, con esclusione di quella relativa all’anno, sono rivalutate al 31 dicembre relativa all’anno, sono rivalutate al 31 dicembre di ogni anno con l’applicazione di un tasso fisso di ogni anno con l’applicazione di un tasso fisso pari all’1,5% ed al 75% dell’aumento dell’indice pari all’1,5% ed al 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo accertato dall’ISTAT dei prezzi al consumo accertato dall’ISTAT rispetto all’anno precedente.rispetto all’anno precedente.

Art. 2120 del codice civile D.p.c.m. 20 dicembre 1999


L’equo indennizzo rappresenta il beneficio volto a risarcire il militare, o l’avente diritto in caso di morte, che abbia subito una menomazione permanente dell’integrità fisica riconducibile ad una infermità o lesione contratta in servizio e per causa di esso.

norma

EQUO INDENNIZZOEQUO INDENNIZZO EQUO INDENNIZZO

Equo indennizzo Misura dell’equo indennizzo Istanza dell’equo indennizzo Inammissibilità o irricevibilità del

l’istanza Istruttoria per il conseguimento

dell’equo indennizzo Istruttoria dinanzi alla C.M.O. Istruttoria dinanzi al Comitato di

Verifica

D.P.R. 30.12.1981, n. 834 (annesse Tabelle A e B)


L’ammontare dell’equo indennizzo è commisurato alle percentuali indicate nel prospetto che segue, in relazione alla categoria di ascrivibilità attribuita alle infermità o lesioni:

Tabella

Categoria

Misura

A 1^ 2 volte l’importo dello stipendio tabellare iniziale alla data di presentazione della

domanda

A 2^ 92% dell’importo stabilito per la 1^ ctg.







B 3% dell’importo stabilito per la 1^ ctg.

MISURA MISURA DELL’EQUO INDENNIZZODELL’EQUO INDENNIZZO

EQUO INDENNIZZO




Verifica

Argomenti correlati:Istruttoria dinanzi al Comitato di Verifica

ISTANZA ISTANZA DELL’EQUO INDENNIZZODELL’EQUO INDENNIZZO

EQUO INDENNIZZO

Equo indennizzo Misura dell’equo indennizzo Istanza dell’equo indennizzo Inammissibilità o irricevibilità

dell’istanza Istruttoria per il conseguimen

to dell’equo indennizzo Istruttoria dinanzi alla C.M.O. Istruttoria dinanzi al Comitato

di Verifica

Al fine di ottenere il diritto alla corresponsione dell’equo indennizzo, il militare, in servizio o in congedo, deve produrre apposita istanza di accertamento della dipendenza da causa di servizio delle infermità contratte o lesioni subite entro 6 mesi dalla data in cui si è verificato l’evento dannoso o da quella in cui ha avuto conoscenza dell’infermità o lesione.

>>>


La richiesta del beneficio dell’equo indennizzo può essere successiva o contestuale alla suddetta istanza di riconoscimento della dipendenza da causa di servizio. Se successiva, va presentata entro 6 mesi dalla data di notifica del decreto di riconoscimento della dipendenza da causa di servizio, ovvero entro 10 giorni dalla ricezione della comunicazione dell’Amministrazione che la pratica è stata inviata al Comitato di verifica per il parere di merito.

EQUO INDENNIZZO




di Verifica

>>>


In caso di riforma o morte del militare, l’Amministrazione procede d’ufficio in ordine al riconoscimento della dipendenza da causa di servizio delle infermità o lesioni. Nel caso di riforma del militare, valgono le procedure e le tempistiche sopra descritte. Nel caso di morte del militare, gli eredi dovranno produrre l’istanza per richiedere il beneficio dell’equo indennizzo entro 6 mesi dalla data del decesso.

EQUO INDENNIZZO




di Verifica

>>>


Le istanze vanno presentate:

normacontenuto dell’istanza

EQUO INDENNIZZO




di Verifica

al Comando di appartenenza, per il personale in servizio;

all’ultimo Comando di appartenenza, per il personale in congedo o deceduto.

Il militare, nella propria istanza:

1. deve: indicare specificamente la natura delle infermità

o lesioni; indicare i fatti di servizio che vi hanno concorso.

2. ove possibile: indicare le conseguenze sulla propria integrità

fisica, psichica o sensoriale e sull’idoneità al servizio;

allegare ogni documento utile.

D.P.R. 29.10.2001, n. 461


INAMMISSIBILITA’ O INAMMISSIBILITA’ O IRRICEVIBILITA’ DELL’ISTANZAIRRICEVIBILITA’ DELL’ISTANZA

EQUO INDENNIZZO


dell’istanza Istruttoria per il conseguimento dell’

equo indennizzo Istruttoria dinanzi alla C.M.O. Istruttoria dinanzi al Comitato di Veri

fica

Il Comando di appartenenza del militare che riceve l’istanza la deve immediatamente trasmettere al Comando Generale - Servizio Amministrativo - III^ Divisione - Ufficio Istruttoria Equo Indennizzo - unitamente alla documentazione prodotta dall’interessato.

Il Comando Generale, ricevuta l’istanza, ove ne rilevi la manifesta inammissibilità o irricevibilità, la respinge con proprio provvedimento motivato, che deve essere notificato al militare.

>>>

INAMMISSIBILITA’ O INAMMISSIBILITA’ O IRRICEVIBILITA’ DELL’ISTANZAIRRICEVIBILITA’ DELL’ISTANZA

L’inammissibilità dell’istanza riguarda errori e/o omissioni nel contenuto.

L’irricevibilità dell’istanza riguarda il mancato rispetto della tempistica prevista per la sua presentazione.

Qualora non vengano registrate le suddette pregiudiziali, il Comando Generale provvede ad avviare la successiva fase istruttoria.

norma

EQUO INDENNIZZO


dell’istanza Istruttoria per il conseguimento dell’

equo indennizzo Istruttoria dinanzi alla C.M.O. Istruttoria dinanzi al Comitato di Veri

fica

Art. 5 del D.P.R. 29.10.2001, n. 461


ISTRUTTORIA PER IL ISTRUTTORIA PER IL CONSEGUIMENTO CONSEGUIMENTO

DELL’EQUO INDENNIZZODELL’EQUO INDENNIZZO

EQUO INDENNIZZO

Equo indennizzo Misura dell’equo indennizzo Istanza dell’equo indennizzo Inammissibilità o irricevibilità dell’ist

anza Istruttoria per il conseguimento

dell’equo indennizzo Istruttoria dinanzi alla C.M.O. Istruttoria dinanzi al Comitato di Ver

ifica

La fase di istruttoria, per l’accertamento del diritto al beneficio dell’equo indennizzo, è costituita da quell’insieme di adempimenti e procedimenti amministrativi che, a seguito di istanza presentata dal militare o, nei casi previsti, su attivazione d’ufficio, l’Amministrazione pone in essere al fine di ottenere dai competenti Organi Medico Legali l’esatta diagnostica delle infermità o lesioni, la loro ascrivibilità a categoria, nonché la loro dipendenza da fatti causali o concausali di servizio.

>>>

ISTRUTTORIA PER IL ISTRUTTORIA PER IL CONSEGUIMENTO CONSEGUIMENTO

DELL’EQUO INDENNIZZODELL’EQUO INDENNIZZO

EQUO INDENNIZZO


anza Istruttoria per il conseguimento

dell’equo indennizzo Istruttoria dinanzi alla C.M.O. Istruttoria dinanzi al Comitato di Ver

ifica

Gli Organi Medico Legali a ciò preposti sono:

le Commissioni Medico Ospedaliere;

il Comitato di Verifica per le cause di servizio.

norma

D.P.R. 29.10.2001, n. 461


ISTRUTTORIA DINANZI ISTRUTTORIA DINANZI ALLA C.M.O.ALLA C.M.O.

EQUO INDENNIZZO




Verifica

Il Comando Generale - Servizio Amministrativo - III^ Divisione - Ufficio Istruttoria Equo Indennizzo - trasmette alla Commissione Medica Ospedaliera territorialmente competente (sede del Comando di ultima assegnazione del militare) la domanda e la documentazione prodotte dall’interessato, nonché gli elementi informativi relativi ai fatti di servizio che hanno concorso all’insorgenza o all’aggravamento dell’infermità o lesioni.

>>>

ISTRUTTORIA DINANZI ISTRUTTORIA DINANZI ALLA C.M.O.ALLA C.M.O.

EQUO INDENNIZZO




Verifica

La Commissione Medica Ospedaliera, ricevuti gli atti dall’Amministrazione, convoca, per essere sottoposto a visita medica, l’interessato ed esprime, con proprio verbale, la diagnosi dell’infermità o lesione e l’ascrivibilità a categoria della stessa.

Ovviamente, in caso di sopravvenuto decesso dell’interessato, la C.M.O. si esprime unicamente sulla scorta della documentazione sanitaria ricevuta.

Il verbale della C.M.O., contenente gli elementi di cui sopra, viene trasmesso all’Amministrazione per la successiva fase istruttoria.

norma

Artt. 5 e 6 del D.P.R. 29.10.2001, n. 461


ISTRUTTORIA DINANZI AL ISTRUTTORIA DINANZI AL COMITATO DI VERIFICACOMITATO DI VERIFICA

norma

EQUO INDENNIZZO


anza Istruttoria per il conseguimento dell’

equo indennizzo Istruttoria dinanzi alla C.M.O. Istruttoria dinanzi al Comitato di

Verifica

Relazione del

Comando

Generale

Decreto di

Concessione o

Rigetto di equo

indennizzo

Parere del

Comitato di

Verifica per le

cause di servizio

Argomento correlato: Misura dell’equo indennizzo

L’Amministrazione (Comando Generale - Servizio Amministrativo - III^ Divisione - Ufficio Istruttoria Equo indennizzo) ricevuto il verbale della C.M.O. competente, unitamente all’intero incarto medico legale dell’interessato, redige apposita relazione nella quale sono riassunti gli elementi informativi disponibili, relativi al nesso causale tra l’infermità o lesione e l’attività di servizio, nonché l’eventuale documentazione prodotta dall’interessato.

La relazione del Comando Generale viene successivamente inviata al Comitato di Verifica per le cause di servizio, il quale è l’unico Organo deputato ad esprimere il proprio parere motivato in merito alla dipendenza da causa di servizio dell’infermità o lesione sofferta dall’interessato all’accertamento.

In conformità al parere del Comitato di Verifica, l’Amministrazione concederà o negherà, con proprio provvedimento, il diritto al beneficio dell’equo indennizzo.

In caso di parere favorevole, la categoria di ascrivibilità riconosciuta dalla C.M.O. determinerà il quantum del beneficio.

Artt. 7, 11 e 14 del D.P.R. 29.10.2001, n. 461


CONTENZIOSOCONTENZIOSO

CONTENZIOSO

Contenzioso Tipologie dei ricorsi per mate

ria

>>>

Nell’ambito del contenzioso, occorre distinguere Nell’ambito del contenzioso, occorre distinguere tra ricorsi amministrativi e ricorsi dinanzi al tra ricorsi amministrativi e ricorsi dinanzi al giudice amministrativo.giudice amministrativo.

Con il Con il ricorso amministrativoricorso amministrativo, chiunque , chiunque ritenga che un provvedimento della pubblica ritenga che un provvedimento della pubblica amministrazione abbia violato i propri diritti amministrazione abbia violato i propri diritti soggettivi, nonché interessi legittimi, può soggettivi, nonché interessi legittimi, può chiederne l’annullamento, la revoca o la riforma chiederne l’annullamento, la revoca o la riforma deducendone sia i vizi di legittimità che di deducendone sia i vizi di legittimità che di merito.merito.

Le tipologie dei ricorsi amministrativi sono Le tipologie dei ricorsi amministrativi sono rappresentate dal:rappresentate dal: ricorso gerarchico;ricorso gerarchico; ricorso straordinario al Capo dello Stato.ricorso straordinario al Capo dello Stato.


CONTENZIOSO

Contenzioso Tipologie dei ricorsi per materi

a

>>>

Il ricorso gerarchico consiste nell’impugnativa di Il ricorso gerarchico consiste nell’impugnativa di un atto amministrativo non definitivo proposta un atto amministrativo non definitivo proposta dall’interessato all’organo gerarchicamente dall’interessato all’organo gerarchicamente superiore a quello che ha emanato l’atto ed è superiore a quello che ha emanato l’atto ed è ammesso per motivi di legittimità e di merito.ammesso per motivi di legittimità e di merito.

Il ricorso straordinario consiste nell’impugnativa Il ricorso straordinario consiste nell’impugnativa di un atto amministrativo definitivo proposta di un atto amministrativo definitivo proposta dall’interessato direttamente al Capo dello Stato dall’interessato direttamente al Capo dello Stato ed è ammesso soltanto per motivi di legittimità. ed è ammesso soltanto per motivi di legittimità.


CONTENZIOSO


a

Con il Con il ricorso dinanzi al giudice ricorso dinanzi al giudice amministrativoamministrativo, chiunque ritenga che un , chiunque ritenga che un provvedimento della pubblica amministrazione provvedimento della pubblica amministrazione abbia violato i propri interessi legittimi, può abbia violato i propri interessi legittimi, può chiederne l’annullamento e/o la sostituzione chiederne l’annullamento e/o la sostituzione deducendone sia i vizi di legittimità che di deducendone sia i vizi di legittimità che di merito.merito.

>>>


generale di legittimitàgenerale di legittimità relativa alla sola relativa alla sola legittimità dell’atto;legittimità dell’atto;

speciale di meritospeciale di merito relativa non solo alla relativa non solo alla legittimità dell’atto che viene, quindi, legittimità dell’atto che viene, quindi, annullato, ma anche alla opportunità e annullato, ma anche alla opportunità e convenienza dell’atto stesso che può essere convenienza dell’atto stesso che può essere altresì sostituito;altresì sostituito;

esclusivaesclusiva in cui il giudice amministrativo ha in cui il giudice amministrativo ha cognizione anche in materia di diritti cognizione anche in materia di diritti soggettivi. soggettivi.

CONTENZIOSO


a

Possiamo distinguere tre tipi di giurisdizione del Possiamo distinguere tre tipi di giurisdizione del giudice amministrativo:giudice amministrativo:

>>>


CONTENZIOSO


a

T.A.R. T.A.R. (in 1° grado)in 1° grado) Consiglio di Stato Consiglio di Stato (in appello)(in appello)

In materia di pensione, buonuscita ed equo In materia di pensione, buonuscita ed equo indennizzo, gli organi investiti di giurisdizione indennizzo, gli organi investiti di giurisdizione amministrativa sono:amministrativa sono:

giudici amministrativi generaligiudici amministrativi generali

>>>

giudici amministrativi speciali:giudici amministrativi speciali:


CONTENZIOSO


a

norma

Corte dei Conti - Sezione Giurisdizionale Corte dei Conti - Sezione Giurisdizionale Regionale Regionale (in 1° grado)(in 1° grado)

Corte dei Conti – Sezioni Centrali d’AppelloCorte dei Conti – Sezioni Centrali d’Appello (in appello)(in appello)

In materia pensionistica, la Corte dei Conti è, In materia pensionistica, la Corte dei Conti è, altresì, giudice amministrativo altresì, giudice amministrativo esclusivoesclusivo..


D.P.R. 24.11.1971, n. 1199 Legge 6.12.1971, n. 1034 D.P.R. 24.9.1997, n. 368 Legge 21.7.2000, n. 205

TIPOLOGIE DEI RICORSI TIPOLOGIE DEI RICORSI PER MATERIAPER MATERIA

Si riportano di seguito gli schemi relativi alle Si riportano di seguito gli schemi relativi alle tipologie dei ricorsi in via amministrativa ed in via tipologie dei ricorsi in via amministrativa ed in via giurisdizionale che il militare può proporre, in giurisdizionale che il militare può proporre, in relazione alla materia inerente il provvedimento relazione alla materia inerente il provvedimento che si intende impugnare.che si intende impugnare.

CONTENZIOSO

Contenzioso Tipologie dei ricorsi per materia

>>>


PENSIONE

RICONGIUNZIONESERVIZI

POSIZIONE ASSICURATIVA

Ricorso alla Sezione

Giurisdizionale Regionale

della Corte dei conti

Si può proporre in qualsiasi

momento (Corte Costituzionale, n. 8

del 15.1.1976) nella sola materia

pensionistica, dalla data di

notifica dell’atto impugnato

Ricorso alla Sezione Centrale della Corte

dei contiLe sentenze delle Sez.

Regionali della Corte dei conti possono essere

appellate, solamente per motivi di diritto (anche i

vizi di difetto o di contraddittorietà della

motivazione sono errori di diritto), entro sessanta

giorni dalla notificazione della sentenza, ovvero entro 1 anno dalla sua

pubblicazione (deposito in segreteria)

CONTENZIOSO


>>>


CONTENZIOSO


EQUO

INDENNIZZO

RISCATTI INPDAP

INDENNITÀ DI

BUONUSCITA

Ricorso al TAR Va proposto entro 60 gg. dalla data di notifica del

provvedimento

Ricorso al Consiglio di Stato

Va proposto entro 60 gg. dalla ricevuta

notificazione della decisione del TAR

Ricorso Gerarchico Va proposto entro 30 gg. all’autorità di

vertice dell’amm.ne

che ha adottato l’atto

impugnato dalla data di notifica

Ricorso al TAR Va proposto entro 60 gg. dalla data di notifica del

provvedimento gerarchico o di silenzio-rifiuto (si considera tale dopo 90 gg. dal ricorso)

Ricorso al Consiglio di

StatoVa proposto entro 60 gg.

dalla ricevuta notificazione

della decisione del TAR

Ricorso Straordinario al Presidente della

Repubblica Va proposto, in

alternativa al ricorso al T.A.R., entro 120 gg.

dalla data di notifica del provvedimento

gerarchico o di silenzio-rifiuto (si considera tale dopo 90 gg. dal ricorso)

Anzianità contributiva

Indica la somma dei periodi coperti da contribuzione che sono considerati ai fini del calcolo della pensione

Comitato di Verifica per le cause di servizio

Organo medico legale deputato ad esprimere il proprio parere motivato sulla dipendenza da causa di servizio delle infermità o lesioni.

Commissione Medica Ospedaliera

Organo medico legale deputato a diagnosticare le infermità o lesioni, attribuendone l’ascrivibilità a categoria.

Contenzioso

E’ il procedimento che instaura l’interessato quando ritiene che un provvedimento della pubblica amministrazione abbia violato i propri diritti soggettivi o interessi legittimi.

Cumulo tra pensione e redditi

Possibilità, prevista dalla normativa, di cumulare totalmente o parzialmente i redditi della pensione, anche se di riversibilità, con i redditi derivanti dall’attività lavorativa.

Equo indennizzo

Trattamento economico corrisposto in unica soluzione al militare affetto da infermità dipendenti da causa di servizio.

Indennità di ausiliaria

Trattamento economico liquidato al militare in aggiunta alla pensione, quando manifesta la disponibilità ad essere ulteriormente impiegato nell’amministrazione pubblica.




Contenzioso


Equo indennizzo


Indennità di buonuscita

Indennità una tantum

Integrazione al minimo

Libretti e scontrini ferroviari

Pensionamento per domanda

Pensionamento per inabilità

Pensionamento per limiti di età

Pensionamento per riforma

Pensione di riversibilità

Pensione normale

Pensione privilegiata

Percentuale di ascrivibilità o pensionabilità

Posizione assicurativa

Provvidenze agli invalidi

Ricongiunzione

Riscatto dei corsi di studio

Riscatto dei servizi

Riunione servizi

Sistema contributivo

Sistema retributivo

Sistema misto

Superstiti

Totalizzazione>>>

GLOSSARIO


Trattamento economico corrisposto in unica soluzione al militare collocato in congedo da parte dell’INPDAP, in relazione alle contribuzioni maturate presso il Fondo di Previdenza dell’Istituto.


Trattamento economico corrisposto al militare o all’avente diritto in unica soluzione e, in genere, viene liquidato quando non si matura il diritto alla pensione.


Integrazione economica concessa a coloro che usufruiscono di una pensione di importo inferiore a quello che viene considerato il ‘minimo vitale’, di anno in anno stabilito dalla legge.


Agevolazioni nelle tariffe per lo spostamento ferroviario, previste per i titolari di trattamento pensionistico privilegiato sino alla 4^ categoria.


Posizione in cui versa il militare collocato in congedo a seguito di domanda, che acquisisce il diritto alla pensione per aver raggiunto i requisiti anagrafico-contributivi, prima di raggiungere i limiti di età.


Posizione in cui versa il militare collocato in congedo per infermità, riconosciuto non abile a svolgere qualsiasi attività lavorativa, che acquisisce il diritto alla pensione per aver maturato le minime anzianità contributive previste dalla normativa vigente.




Contenzioso


Equo indennizzo











Pensione normale





Ricongiunzione



Riunione servizi


Sistema retributivo

Sistema misto

Superstiti

Totalizzazione>>>

GLOSSARIO


Posizione in cui versa il militare collocato in congedo, con diritto alla pensione, che ha raggiunto la massima età, prevista dalla vigente normativa, per restare nel servizio attivo.


Posizione in cui versa il militare collocato in congedo per infermità, riconosciuto non abile al servizio militare incondizionato, che acquisisce il diritto alla pensione per aver maturato le minime anzianità contributive previste dalla normativa vigente.


Trattamento pensionistico in godimento del militare deceduto, spettante ai superstiti in misura ridotta.

Pensione normale

Trattamento economico liquidato in favore del militare al termine del servizio attivo, se ha maturato i requisiti di età e/o di anzianità previsti dalla normativa vigente per conseguirlo.


Trattamento economico liquidato in favore del militare che ha infermità riconosciute dipendenti da causa di servizio, ascritte ad una delle 8 categorie di pensione, generalmente corrisposto in aggiunta alla pensione normale.


Categoria di invalidità riconosciuta dalla Commissione Medica Ospedaliera sulle infermità o lesioni, espressa in quota percentuale per permettere di quantificare il trattamento pensionistico spettante.




Contenzioso


Equo indennizzo











Pensione normale





Ricongiunzione



Riunione servizi


Sistema retributivo

Sistema misto

Superstiti

Totalizzazione>>>

GLOSSARIO


Spostamento dei contributi maturati dal militare per l’attività lavorativa svolta, dalla gestione previdenziale INPDAP alla gestione INPS, nel caso di collocamento in congedo senza diritto alla pensione.


Benefici economici, riconosciuti in favore dei militari riconosciuti affetti da gravi menomazioni, che si aggiungono al trattamento pensionistico privilegiato in godimento.

Ricongiunzione servizi

Procedimento attraverso il quale è possibile accentrare contribuzioni afferenti attività lavorative svolte presso altri organismi, la cui iscrizione previdenziale risulta diversa da quella della gestione di appartenenza (INPDAP).


Procedimento attraverso il quale è possibile coprire con contribuzione i periodi dei corsi di studio non coincidenti con l’attività lavorativa, per il raggiungimento dell’anzianità contributiva necessaria per essere collocati a riposo con diritto a pensione.


E’ la possibilità per il dipendente di versare contribuzioni per periodi e/o maggiorazioni di servizi non iscritti al Fondo di Previdenza dell’ENPAS, ai fini di una maggiore liquidazione di indennità di buonuscita.

Riunione servizi

Procedimento attraverso il quale è possibile accentrare le contribuzioni afferenti attività lavorative svolte presso vari organismi statali.

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Contenzioso


Equo indennizzo











Pensione normale





Ricongiunzione



Riunione servizi


Sistema retributivo

Sistema misto

Superstiti

Totalizzazione

GLOSSARIO


Calcolo del trattamento pensionistico effettuato sulla media dei contributi versati nell’arco dell’attività lavorativa.

Sistema retributivo

Calcolo del trattamento pensionistico effettuato in parte sulla scorta dell’ultima retribuzione maturata ed in parte sulla media delle retribuzioni.

Sistema misto

Calcolo del trattamento pensionistico effettuato in parte con il sistema retributivo ed in parte con il sistema contributivo.

Superstiti

Sono i parenti del pensionato o del lavoratore deceduto, che la normativa pensionistica individua come beneficiari delle spettanze di quest’ultimo.

Totalizzazione

Procedimento attraverso il quale è possibile considerare l’anzianità contributiva maturata dall’interessato per lo svolgimento di diverse attività lavorative, svolte anche all’estero nell’ambito della Comunità Europea, senza necessità di ricongiunzione.




Contenzioso


Equo indennizzo











Pensione normale





Ricongiunzione



Riunione servizi


Sistema retributivo

Sistema misto

Superstiti

Totalizzazione

GLOSSARIO

Sottocapo di Stato Maggiore

Generale di Brigata Paolo Poletti

COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZAFINANZA

Coordinatore

Realizzazionedei testi

Realizzazionedel supporto

AUTORI

A cura della III Divisione del Servizio Amministrativo

Dottoressa Maria Grazia ValenteTenente Colonnello Marco ArnaboldiMaresciallo Aiutante Luca Salvo

A cura dell’Ufficio Informatica del IV Reparto

Capitano Andrea AntonioliMaresciallo Capo Virgilio Nobili

INTRODUZIONELa necessità delle riforme

La prospettiva dell’invecchiamento della popolazione costituisce un problema molto serio per il nostro Paese, se si considera che un notevole aumento di pensionati richiederà inevitabilmente una richiesta di maggiori risorse da parte delle generazioni occupate al lavoro (cosiddette ‘attive’) ed una crescita incontrollata della spesa per il pagamento delle prestazioni potrebbe destabilizzare le finanze pubbliche.

L’invecchiamento della popolazione deriva principalmente dal rapporto tra l’aumento della vita media della popolazione e un tasso di natalità molto inferiore al livello necessario per sostituire la popolazione esistente, mentre una minore entrata delle risorse può essere determinata, unitamente ad altre cause, dalle generazioni in età attiva non occupate al lavoro e che siano percettori di prestazioni pensionistiche.

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Uno studio approfondito di questi fenomeni nell’ultimo decennio, da un lato ha fatto sentire la necessità di contenere la spesa dei regimi pensionistici ponendo limitazioni al quantum delle prestazioni erogate, riducendo l’importo di quelle liquidate in base alla retribuzione o correlandole in parte o per intero alla contribuzione versata, dall’altro di ridurre il numero delle persone inattive tra la popolazione in età lavorativa, aumentando l’età pensionabile o il numero degli anni di anzianità o di contribuzione necessari per acquisire il diritto alla pensione, così alleviando l’onere finanziario che, con l’invecchiamento della popolazione, andrà a gravare sugli occupati al lavoro.


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Nel 1995 un rapporto sulla spesa pensionistica pubblica nel nostro Paese (Ragioneria Generale dello Stato) ha rilevato che dal 1960 al 1995 la percentuale di assorbimento del Prodotto Interno Lordo era notevolmente incrementata dal 5% al 13,6%.

Stime per gli anni successivi lasciano prevedere un continuo aumento della percentuale di assorbimento sino a raggiungere il picco massimo del 15,8% nel 2031, con miglioramenti dopo tale anno che porteranno entro il 2050 ad una percentuale di assorbimento del PIL del 13,5%, inferiore a quella attualmente stimata (14%).


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14

15

15,8

13,5

1990 2000 2010 2020 2030 2040 2050 2060

spesa in rapporto al PIL 2001-2050

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Si tratta, tuttavia, di stime che rappresentano uno scenario possibile, in quanto non contemplano eventuali inversioni di tendenza che invece in passato si sono verificate.

Il sistema pensionistico italiano, così come modificato dal triplice processo di riforma degli anni 90, basato sulla logica della razionalizzazione dei prodotti previdenziali, punta a garantire, nel lungo termine, la sostenibilità finanziaria del sistema pubblico obbligatorio, anche se resta da risolvere il problema del previsto aumento della spesa nei prossimi 30 anni.


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Infatti, i benefici della riforma del 1995 (riforma Dini) si potranno riscontrare quando entrerà a pieno regime il calcolo del trattamento pensionistico con il sistema contributivo (2045), in quanto i rendimenti per i pensionati saranno meno consistenti di quelli pagati nei prossimi anni, che conservano i benefici del sistema retributivo o di quello misto.


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Nella predetta ottica, viene aperto uno spazio ai prodotti pensionistici integrativi (previdenza complementare), mediante l’istituzione di fondi speciali, che originano da un accordo tra le parti sociali, e l’incoraggiamento allo sviluppo dei regimi previdenziali privati a capitalizzazione.

Questi ultimi sistemi non causano problemi, perché le prestazioni previdenziali non saranno strettamente connesse ai contributi della popolazione attiva ma ai capitali accumulati nel fondo pensione del nuovo sistema a capitalizzazione.

INTRODUZIONEI fondi pensione

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Da tempo si discute sulla necessità di riformare ulteriormente il sistema: alcuni suggeriscono di salvare l’attuale sistema pubblico, apportando ritocchi alle regole già riformate, nella prospettiva di una ricrescita demografica ed economica del Paese; altri ritengono necessario passare da subito ad un sistema di capitalizzazione privato totale o parziale, con l’obbligo per i partecipanti di trasferire i propri contributi obbligatori a portafogli personali, nel dubbio che la situazione finanziaria del sistema possa in futuro garantire il sostentamento delle prestazioni.


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A seconda della fonte che istituisce il fondo, si vengono a creare le seguenti categorie:

fondi chiusi, che nascono da un accordo tra il datore di lavoro ed i lavoratori oppure su iniziativa di un sindacato o di un’associazione di categoria e sono destinati ai lavoratori dipendenti ed autonomi organizzati in gruppi;

fondi aperti, che nascono dall’iniziativa degli operatori autorizzati per legge (banche, compagnie di assicurazione, etc…) e sono destinati a tutti i lavoratori per i quali non sia costituito un fondo chiuso di categoria o che non siano soddisfatti di questo (il trasferimento da un fondo chiuso ad un fondo aperto è assoggettato a determinate regole).


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La principale caratteristica dei fondi è quella di dover stabilire, sin dall’inizio, se si vuole garantita una determinata rendita finale o se si preferisce una rata costante di versamento per tutto il tempo di iscrizione.

Pertanto, i fondi cosiddetti a contribuzione definita, fissano il livello dei contributi da versare e la rendita finale dipenderà dai risultati della gestione finanziaria effettuata dal fondo, mentre il contrario accade per quelli a prestazione definita, in cui è certo l’importo della rendita finale, ma i versamenti quasi sicuramente saranno soggetti durante tutto il periodo di iscrizione ad adeguamenti (a quest’ultimo tipo di fondi possono accedere solo i lavoratori autonomi ed i liberi professionisti).


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Il preesistente ordinamento pensionistico, regolato essenzialmente dal Testo unico delle norme approvate con il Decreto del Presidente della Repubblica 29.12.1973, n. 1092, viene ad essere, in quest’ultimo decennio, modificato da tre importanti riforme.

INTRODUZIONEIl nuovo regime pensionistico

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Decreto Legislativo 30.12.1992, n. 503 (riforma Amato)

Introduce il riordino generale del sistema pensionistico attraverso l’armonizzazione della normativa tra il settore pubblico e quello privato. Oltre ad innalzare gradualmente i requisiti necessari per il conseguimento della pensione di vecchiaia o di anzianità, ha previsto la quantificazione del trattamento di quiescenza in due quote, di cui una determinata con il vecchio sistema per l’anzianità maturata sino al 31.12.1992 e l’altra con nuove regole in relazione all’anzianità acquisita successivamente a tale data.


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Legge 8.8.1995, n. 335 (riforma Dini)

Realizza un’ulteriore fase del processo, riordinando il sistema pensionistico con nuove e più restrittive condizioni per raggiungere i requisiti di anzianità contributiva o di età anagrafica occorrenti per il conseguimento del diritto alla pensione, facendo salvo il diritto al sistema retributivo per il personale con almeno 18 anni di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995. Introduce il criterio delle decorrenze prestabilite per i pensionamenti con diritto alla pensione di anzianità ed il diritto al trattamento di inabilità per coloro che siano congedati per assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa a causa di infermità non dipendente da cause di servizio.


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Legge 27.12.1997, n. 449 (riforma Prodi)

Oltre a prevedere un’accelerazione dei tempi per l’armonizzazione alla riforma generale, con effetto dal 1° gennaio 1998 ha limitato ad un massimo di cinque anni la computabilità degli aumenti di servizio ai fini pensionistici, ha abrogato il sistema dell’arrotondamento ad anno delle frazioni di servizio ed ha assunto ulteriori misure per i prepensionamenti. Inoltre, ha dato la possibilità di fruire di prestazioni in aggiunta al trattamento pensionistico obbligatorio.


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Premesso quanto sopra, a partire dal 1° gennaio 1996 il sistema di calcolo delle pensioni sarà differenziato in base all’anzianità utile contributiva posseduta dal personale al 31.12.1995:

ai nuovi assunti a tale data, verrà adottato esclusivamente il sistema contributivo, che considera la media dei contributi versati nell’arco di vita lavorativa;

a coloro che vantavano almeno 18 anni a tale data, verrà conservato il diritto al precedente sistema retributivo, che però considera l’ultima retribuzione percepita per le anzianità utili maturate sino al 31.12.1992 e la media retributiva per quelle maturate successivamente;


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a coloro che vantavano meno di 18 anni a tale data, verrà adottato il sistema misto, che considera il sistema retributivo sino al 31.12.1995 ed il sistema contributivo dal 1.1.1996.


Modulistica

Riscatto lavoro estero

Prosecuzione contributiva volontaria


1 istanza a seguito di riforma

2 dichiarazione sostitutiva atto di notorietà

3 istanza indennità di buonuscita

Totalizzazione lavoro estero

Riscatto periodi interruzione

Riscatto periodi studio

Documentazione da presentare per la pensione normale

1 istanza di congedo a domanda

1 istanza di congedo per limiti di età

Modello unico per equo indennizzo

Modello unico per pensione privilegiata

Riscatto ai fini della buonuscita

Riscatto Legge 29/1979

Indennità ai paraplegici


Opzione per la pensione in luogo dello stipendio

Ai sensi del , esteso ai militari Ai sensi del , esteso ai militari della Guardia di Finanza in virtù dell’art. 11 del della Guardia di Finanza in virtù dell’art. 11 del D.Lgs. 31.12.1923, n. 3170, il personale D.Lgs. 31.12.1923, n. 3170, il personale richiamato in servizio ha la possibilità di optare per richiamato in servizio ha la possibilità di optare per la corresponsione del trattamento economico la corresponsione del trattamento economico maturato in quiescenza se è più favorevole di maturato in quiescenza se è più favorevole di quello percepito in attività.quello percepito in attività.

Le ritenute in conto opera di previdenza Le ritenute in conto opera di previdenza continuano ad essere operate sul trattamento continuano ad essere operate sul trattamento economico di attività spettante al militare, anche economico di attività spettante al militare, anche se non percepito.se non percepito.

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R.D. 31.12.1928, n. 3458

Durante il periodo di richiamo l’interessato, anche Durante il periodo di richiamo l’interessato, anche se percettore del trattamento economico maturato se percettore del trattamento economico maturato in quiescenza, può presentare domanda di in quiescenza, può presentare domanda di ricongiunzione servizi, se dall’esercizio di tale ricongiunzione servizi, se dall’esercizio di tale facoltà ne derivano benefici sul facoltà ne derivano benefici sul quantumquantum della della pensione.pensione.

Ciò in quanto il rapporto assicurativo con Ciò in quanto il rapporto assicurativo con l’Amministrazione non va considerato concluso.l’Amministrazione non va considerato concluso.

trattamento di quiescenza e di equo indennizzo del personale della guardia di finanza pensione...

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