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1 Trevor Eghagha LA RIVELAZIONE DEL CRISTO NEL TABERNACOLO DI MOSE' Esodo 29:46 Essi conosceranno che io sono il SIGNORE, il loro Dio; li ho fatti uscire dal paese d'Egitto per abitare in mezzo a loro. Io sono il SIGNORE, il loro Dio. SUN-RAY MINISTRY www.illuminazionedidio.it [email protected]

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Trevor Eghagha

LA RIVELAZIONE DEL CRISTO NEL TABERNACOLO DI MOSE'

Esodo 29:46 Essi conosceranno che io sono il SIGNORE, il loro Dio; li ho fatti uscire dal paese d'Egitto per abitare in mezzo a loro. Io sono il SIGNORE, il loro Dio.

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LA RIVELAZIONE DI CRISTO NEL TABERNACOLO DI MOSE

Da Trevor Eghagha

[email protected]

© 2008

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DEDICO IL LIBRO A

IL CORPO DI CRISTO DISPERSO IN TUTTO MONDO.

I COLLABORATORI DEL NOSTRO ORGANIZZAZIONE (SUN-RAY MINISTRY)

TUTTI GLI AMICI IN CRISTO, CHE MI HANNO INCORAGGIATO IN QUESTO PROGETTO.

SUN-RAY MINISTRY www.illuminazionedidio.it [email protected]

CONTENUTO

INTRODUZIONE 5

CAPITOLO 1: Il DESIDERO DI’ DIO 9

CAPITOLO 2: LA STRUTTURA DEL TABERNACOLO 13

CAPITOLO 3: IL CORTILE ESTERNO (PREPARAZIONE) 19

CAPITOLO 4: L’ALTARE DI RAME 23

CAPITOLO 5: LA CONCA DI RAME 31

CAPITOLO 6: LA TENDA [IN CRISTO] 35

CAPITOLO 7: IL LUOGO SANTO [CRESCITA’] 39

CAPITOLO 8: IL TAVOLO DELLA PRESENTAZIONE 43

CAPITOLO 9: IL CANDELABRO D’ORO 49

CAPITOLO 10: L’ALTARE DELL’INCENSO 55

CAPITOLO 11: IL VELO PRIMA DEL LUOGO SANTISSIMO 61

CAPITOLO 12: IL LUOGO SANTISSIMO [GLORIFICAZIONE] 67

CAPITOLO 13: L’ARCA D’ALLEANZA E IL PROPIZIATORIO 73

CAPITOLO 14: IL TEMPIO DÌ SALOMANO 87

CAPITOLO 15: L’EVOLUZIONE DEL TABERNACOLO DI DIO 95

CAPITOLO 16: IO, IL VERO TABERNACOLO DI DIO ND

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INTRODUZIONE

INTRODUZIONE

Questo libro si aggiunge alle numerose pubblicazioni in circolazione che esaminano il Tempio di Dio. Non Siamo scrittori di livello professionale, ma scriviamo ciò che abbiamo ricevuto, non da carne né sangue ma dal nostro Maestro e Dio. Ho avuto anni d’intensa preparazione, in termini d’esperienza spirituale che fisica. Alcune di queste esperienze sono state difficili e provanti e non sembravano per certo una passeggiata, ma nella gloria del Suo nome, sono andato avanti, poiché vedo chiaramente il fine adesso. Il Signore ha spiegato che mi ha fatto attraversare quelle esperienze non soltanto per mio beneficio, ma anche per tanti altri Fratelli predestinati alla gloria di Dio. Il Signore ha confermato per mezzo d’altre testimonianze, che sono stato scelto dal principio per predicare il mistero del Cristo a tanti fratelli dispersi in tutte le nazioni di questo mondo.

In verità tutte delle cose nascoste nella mente di Dio, sarà rivelata; sono come l’albore del giorno al quale nessun uomo può resistere. Dio sta aprendo il Suo Tabernacolo nel Cielo in quest’ora, affinché tutti uomini vedano la verità e incominciano a vivere la vita eterna. La verità è luce è vita; Siamo liberati ed esultiamo sopra ogni potere malvagio, quando ci uniamo con le sue verità preziose.

Il Signore ha parlato tramite i Suoi Profeti di un risveglio che verrà e porterà i Suoi popoli al glorioso riposo di Dio. Questo risveglio è già in movimento, ma gli uomini non ancora svegli non potranno accorgersi di ciò; come un ladro nella notte le opere di Dio è sempre nascosto dal sapiente di questo mondo.

Questo risveglio di Dio s’incendia con il provvedimento dello spirito abbondante del Dio vivente, permettendo gli uomini di vedere più chiaramente la visione della Sua gloria. Il provvedimento dello spirito permette agli uomini di svegliarsi dai letti d’ignoranza e d’innalzarsi verso la gloria di Dio. Il Profeta Gioele ha annunciato che il Signore spargerà il Suo Spirito su ogni uomo negli ultimi Giorni. [Gioele 2: 28 ]

Gioele 2:28-32 28 «Dopo questo avverrà che io spanderò il mio Spirito sopra ogni carne; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. 29 In quei giorni spanderò il mio Spirito anche sui servi e sulle serve. 30 Farò prodigi nei cieli e sulla terra: sangue, fuoco e colonne di fumo. 31 Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno dell'Eterno. 32 E avverrà che chiunque invocherà il nome dell'Eterno sarà salvato, perché sul monte Sion e in Gerusalemme vi sarà salvezza, come ha detto l'Eterno, e fra i superstiti che l'Eterno chiamerà». La liberazione e vittoria che cerchiamo si avvengono soltanto dopo che Egli versi il Suo spirito in abbondanza su di Noi. Lo spirito di Dio c’insegna ogni cosa; si porta Consapevolezza della nostra vera identità e relazione con l’Eterno e la cosciente consapevolezza del Regno di Dio si aumentano. Lo spirito si porta alla nostra disposizione i pensieri profondi di Dio, questi pensieri sono la nostra chiave alla salvezza [1 Corinzi 2:9-12]. Per questo motivo Gesù ha sempre Detto la Frase, "Chi ha orecchi per udire oda". Dobbiamo essere sveglio per precipitare e ricevere dallo Spirito mentre si comunica in quest’ultima ora.

Quelli che ricevono l’illuminazione dallo spirito, avranno sempre di più, ma a quelli che non ricevono la sapienza dallo spirito, sarà tolto anche quella che hanno. Nessun uomo può rimanere sul confine, o il Signore si Sorge su di te con la sua gloria, o l’oscurità si avvolge. Per questo motivo i cercatori della gloria di Dio debbano

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investire i loro risorse come tempo per ricevere delle cose spirituali per la nostra crescita e glorificazione.

Il contenuto del Libro non è sentito nei luoghi religiosi e tradizionali degli uomini, ma non dobbiamo preoccuparci poiché, le tradizioni e delle varie religioni sviluppati dagli uomini non hanno radice nella verità. Crescendo nella consapevolezza di Dio, ogni pensiero e delle cose tradizione esultato fra gli uomini, sarà sradicata. Le uniche cose che la rimanere, sono soltanto quelle cose che poi resistere il fuoco dello spirito. La dottrina di libertà, amore e grazia nel Regno invisibile del Dio si rimangono.

La Bibbia ha dedicato tante pagine sul Tabernacolo e i Tempi di Dio, questo è normale, poiché rappresentano la casa dell’Eterno. La magnanimità e fama dell’Israele dipendevano sulla Gloria di Dio nel Suo Tempio in mezzo di Loro. Questa presenza ha portato l’invisibilità, la prosperità in ogni cosa, le vittorie nelle Battaglie e pace. Essendo la Casa di Dio, il posto della Sua gloria, è ovvio che si rifletta i caratteristici del Dio viventi. Osservando la casa di un uomo si rifletta lo stato dell’uomo, possiamo avere un’idea della sua ricchezza e lo stato mentale dell’uomo. Sappiamo che, la Casa di Dio, parla di ricchezza in gloria, di Pace, di Gioia incomprensibile, per questo motivo ogni uno di noi deve cercare la via a questa casa eterna.

Il Salmista ha scritto in uno di suoi salmi che, un giorno nella Casa di Dio è meglio di mille giorni fuori. [Salmi 84:10] Hanno anche scritto della sicurezza e benedizione associata alla Casa del Dio [Salmi 27:4-5]. I profeti hanno profetizzato della gloria, salvezza e guarigione nella casa di Dio negli ultimi giorni. Isaia, il profeta di Dio, profetò che negli ultimi tempi tutte nazioni si cercheranno la gloria che sarà rivelato nella Casa di Dio [Isaia 2:2]. Senza dubbio, lo Studio sui dettagli misterioso del Tempio di Dio, si apre i nostri occhi ai pensieri di Dio riguardi i piani di salvezza per noi e l’umanità. La speranza della nostra chiamata e le cose che sono riservate per chi ama il Suo Nome si diventeranno più chiaro. Il Tabernacolo e i Tempi di Dio, avevano un’architettura molto simile è unico, erano proiezione dei pensieri di Dio, trasmesse a noi tramite Mosè. Sappiamo che i pensieri di Dio, sono d’amore, salvezza e pace a tutti quelli che la cercano. I suoi pensieri sono la verità e la luce; se riceviamo i suoi pensieri, saremo trasportati nella presenza dove risiede la luce immortale; se continuiamo invece a ricevere e digerire delle cose al di fuori dei pensieri di Dio, rimaniamoci fuori nelle tenebre.

La liberazione e vittoria che cerchiamo si attuano soltanto dopo che lui ha versato il Suo spirito in abbondanza su di Noi. Consapevolezza della nostra vera identità, la nostra relazione con l’Eterno e il Regno di Dio aumentano, poiché Lo spirito di Dio ci insegna ogni cosa. Lo spirito mette a nostra disposizione i pensieri profondi di Dio, questi pensieri sono la nostra chiave alla salvezza [1 Corinzi 2:9-12]. Per questo motivo Gesù ha sempre Detto la Frase, "Chi ha orecchi per udire oda". Dobbiamo essere svegli per precipitare e ricevere dallo Spirito, mentre si comunica in quest’ultima ora.

Quelli che ricevono l’illuminazione dallo spirito, avranno sempre di più, ma a quelli che non ricevono la sapienza dallo spirito, sarà tolto anche quella che hanno. Nessun uomo può rimanere sul confine, o il Signore Sorge su di te con la sua gloria o l’oscurità ti avvolge. Per questo motivo i cercatori della gloria di Dio debbano investire il loro tempo e concentrazione per ricevere le cose spirituali per la nostra crescita e glorificazione.

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INTRODUZIONE

Il contenuto del Libro non è divulgato nei luoghi religiosi e tradizionali, ma non dobbiamo preoccuparci, poiché le tradizioni degli uomini e delle varie religioni non hanno radice nella verità. Le tradizioni e le sovrastrutture umana saranno cancellate, mentre cresciamo nella consapevolezza del Dio; le uniche cose che rimarranno saranno quelle cose che sopporteranno il fuoco dello spirito; la dottrina di libertà, amore e grazia nel Regno invisibile del Dio si rimangono.

La Bibbia ha dedicato tante pagine al Tabernacolo e ai Templi di Dio, questo è normale, poiché rappresentano la casa dell’Eterno. La grandezza e la fama d’Israele dipendevano dalla Gloria di Dio in mezzo a loro. Questa presenza ha portato, la prosperità in ogni cosa, le vittorie nelle battaglie e la pace. Essendo la Casa di Dio, il posto ove risiede Sua gloria, è ovvio che rifletta le caratteristiche del Dio vivente. La casa di un uomo riflette esattamente il Suo stato dell’uomo e osservando possiamo avere un’idea della sua ricchezza e lo stato mentale dell’uomo. Noi Sappiamo che la Casa di Dio parla di ricchezza in gloria, in Pace e in Gioia inimmaginabili, per questo motivo ogni uno di noi deve cercare la via a questa casa eterna.

Nei salmi leggiamo che un giorno nella Casa di Dio, è meglio di mille giorni fuori [Salmi 84:10]. Hanno anche scritto della sicurezza e benedizione associata alla Casa del Dio [Salmi 27:4-5]. I profeti hanno profetizzato della gloria, salvezza e guarigione nella casa di Dio negli ultimi giorni. Isaia, il profeta di Dio, disse che negli ultimi tempi tutte nazioni cercano la gloria che sarà rivelato nella Casa di Dio [Isaia 2:2].

Senza dubbio, lo Studio sui dettagli misteriosi del Tempio di Dio, apre i nostri occhi ai pensieri di Dio riguardo ai piani di salvezza per noi e per l’umanità. La speranza della nostra chiamata e le cose che sono riservate a chi ama il Suo Nome diventano più familiari. Il Tabernacolo e i Templi di Dio avevano un’architettura simile è unica; erano ora proiezione dei pensieri di Dio, trasmessi a noi tramite Mosè. Sappiamo che i pensieri di Dio, sono d’amore, salvezza e pace a tutti quelli che la cercano. I suoi pensieri sono la via, la verità è la luce, se riceviamo i suoi pensieri, saremo trasporti nel Suo Regno in Luce. Se invece continuiamo a comprendere e ricevere solo cose diverse o in contrasto con i pensieri di Dio rimaniamo nelle tenebre e nella morte.

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Il DESIDERO DI’ DIO

IL DESIDERIO PROFONDO DEL DIO

LO SCOPO DELLA BIBBIA

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La Bibbia è un libro scritto collettivamente da tanti uomini fu manipolato dallo spirito di Dio. Dico manipolato, poiché tanti di questi uomini non avevano la comprensione di ciò che scrissero. I Profeti hanno profetizzato, ma il loro sguardo, sono stati soltanto ad Israele secondo la carne; non vedeva la gloria celestiale a venire. I caratteri del vecchio testamento, come Abramo, Mosè, Giosuè, Elia e tanti altri avevano una testimonianza dentro di loro della salvezza a venire. Loro hanno cercato di capire questa grazia che doveva venire, ma non è stato dato a loro di comprendere. Questo non significa che loro sono stati esclusi dalla salvezza di Dio, ma doveva compiersi un tempo futuro.

1Pietro 1:9 9 ottenendo il compimento della vostra fede, la salvezza delle anime. 10 Intorno a questa salvezza ricercarono e investigarono i profeti che profetizzarono della grazia destinata a voi, 11 cercando di conoscere il tempo e le circostanze che erano indicate dallo Spirito di Cristo che era in loro, e che attestava anticipatamente delle sofferenze che sarebbero toccate a Cristo e delle glorie che le avrebbero seguite. 12 A loro fu rivelato che, non per se stessi ma per noi, amministravano quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato l'evangelo, mediante lo Spirito Santo mandato dal cielo; cose nelle quali gli angeli desiderano riguardare addentro.

Non vuole dire che loro sono escluso dalla salvezza di Dio per sempre ma senza di noi che udiamo la Suo voce, non sono completo [Ebrei 11:39].

La bibbia rivela il piano del Signore per la nostra salvezza, questo piano si è esplicato con la morte e risurrezione di Gesù Cristo. Tutti che leggiamo nel vecchio testamento si parla della salvezza e del Regno di Cristo. Dalla creazione nella Genesi fino al Libro dell’Apocalisse, la Sacra Bibbia parla soltanto della rivelazione della Gloria di Cristo il Figlio del Dio Vivente. La Bibbia serve ad educarci e formarci accuratamente nella fede di nostro Signor Gesù, e rappresenta anche il punto di partenza per accedere al Regno infinito del Dio vivente.

LA MANIFESTAZIONE DÌ DIO A ISRAEL

Nei tempi di Abramo, Dio aveva predicato che i suoi discendenti, sarebbero stati condotti forzatamente in Egitto e solo molti anni dopo sarebbero stati liberati grazie alla mano destra di Dio [GENESIS 15:13-14]. Dopo tanti anni è arrivato il tempo del compimento della profezia di Dio. I discendenti erano stati assoggettati a un periodo molto lungo di pesante schiavitù. In quel tempo, gli Egiziani dimenticarono la gloria e la salvezza che Giuseppe aveva compiuto per Loro; dimenticarono come Giuseppe aveva trasformato l’Egitto nel Paradiso del Mondo. Gli Egiziani si sentirono minacciati poiché il popolo di Israel incrementava troppo fortemente, allora per interrompere la loro crescita, decisero di assoggettarli alla sofferenza. La loro angoscia e sofferenza ha permesso all’Eterno di compiere la loro liberazione. Usando Mosè come uno strumento, Dio ha liberato Israele con la Sua mano destra di Potere. Gli Egiziani sono stati terrorizzati da numerose piaghe come la peste e la carestia, poiché non hanno liberato il popolo di Israele volontariamente (ESODUS 7 - EXODUS 13). Solo di fronte al potere di Dio hanno lasciato andare gli Israeliti. Il Signore ha prosciugato una parte del Mar Rosso per far passare gli Israeliti sull’altra sponda, dove si trovava un deserto. Fu una migrazione di quaranta anni nel deserto. Sono tante le lezioni da imparare sulla liberazione del popolo di Israele dalle mani degli Egiziani e sui quaranta anni nel deserto, ma ci concentriamo sul Tabernacolo di Mose.

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Il DESIDERO DI’ DIO

Tre Mesi dopo la loro liberazione dalle mani di Faraone in Egitto, Il popolo di Israele veniva convocato davanti alla montagna del Sinai. Venivano convocati per ricevere il patto di alleanza con Dio e le sue ordinanze. Per entrare nella terra che egli aveva promesso loro, e vivere nella benedizione e nella pace di Dio Il suo popolo doveva rispettare il patto. Dio apparve davanti a tutta la Nazione con piena Maestà e gloria; era la prima volta in cui il Signore scendeva davanti ad un’intera nazione. Egli ha dato i dieci comandamenti e le altre ordinanze [Esodo Capitolo 20 – Capitolo 23]. chiamando Mosè sul monte per riceverle.

IL DESIDERO PROFONDO DEL SIGNORE

Mosè fu nella presenza di Dio per quaranta giorni prima di ricevere le ordinanze e il Patto fra L’Eterno e il popolo di Israele. Dopo aver mostrato la sua Gloria davanti agli Israeliti Dio ha aperto il dialogo spiegando che cosa fosse il Suo vero, desidero. Chiese a Mosè di costruire un Tabernacolo nel quale egli avrebbe dimorato in mezzo al suo popolo. Ecco qual era il desiderio di un Dio amorevole e umile: essere in grado di abitare in mezzo agli uomini. Avere un luogo dove loro lo potessero trovare.

Esodo 25:1-9 L'Eterno parlò a Mosè dicendo: 2 «Di' ai figli d'Israele che mi facciano un'offerta; accetterete l'offerta da ogni uomo che la fa spinto dal proprio cuore. 3 E questa è l'offerta che accetterete da loro: oro, argento e bronzo; 4 stoffe di colore violaceo, porporino, scarlatto; lino fino e pelo di capra; 5 pelli di montone tinte in rosso, pelli di tasso e legno di acacia; 6 olio per la luce del candelabro, aromi per l'olio della unzione e per l'incenso profumato; 7 pietre di onice e pietre da incastonare per l'efod e il pettorale. 8 Mi facciano un santuario, perché io abiti in mezzo a loro. 9 Voi lo farete secondo tutto quello che io ti mostrerò, sia per il modello del tabernacolo che per il modello di tutti i suoi arredi.

Gli uomini di oggi siano in tribolazione poiché dimorano lontana dalla presenza di Dio. Fin dall’inizio, quando Adamo ha trasgredito contro Il Signore, egli è stato allontanato dalla Suo presenza e gloria. Ogni uomo in questo mondo ha ereditato questo stato di separazione dalla presenza del Dio. Fuori dalla sicurezza della presenza di Dio, gli uomini si trovano in grande tribolazione; li mangiano pane con il sudario della loro fronte e camminano su spine e rovi. La radice della maledizione e della sofferenza è la separazione degli uomini dal Dio vivente.

Gli uomini periscono sempre, sono come il cadavere che dopo la morte si decompone sempre; Come può un uomo vive senza la consapevolezza e gloria di Dio? Può un Pesce vivere fuori dall’acqua oppure un’animale senza l’aria? Essendo generato nella presenza e nell’immagine del Dio come possiamo vivere fuori dalla Sua presenza? Adamo fu generato nella presenza di Dio e viveva nel giardino dell’Eden, dove non mancava di nulla. Aveva il potere, la gioia e ricchezza in abbondanza. Il Giardino di Eden significa il giardino del piacere e delle delizie, è il giardino situato nella presenza spirituale di Dio. Il giardino dell’Eden non è un giardino fisico situato nel qualche luogo geografico, è un termine spirituale usato per descrivere il luogo celeste e invisibile di Dio.

Gesù Cristo è stato rivelato dal cielo per risuscitare gli uomini dalla fossa della morte e di riportarli alla gloriosa presenza del Dio. Con Adamo eravamo destinati alla morte, ma nella venuta del secondo Adamo (Cristo) siamo risuscitati alla vita gloriosa del Dio. Egli è stato mandato dal Cielo per testimoniare della gloria e dell’abbraccio di Dio verso gli uomini. Chi ode e crede passa dall’ira di Dio alla vita Eterna.

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Gesù ha parlato della casa del Padre Celeste, una casa con tanti posti riservati per ogni uno di noi. Come figli al prodigo, abbiamo lasciato la presenza e la gloria di Dio per unirci ad un mondo pieno di speranza ingannevole. Egli è in mezzo a noi oggi per riportarci alla casa e alla presenza del nostro Padre Celestiale. Il desiderio principale del Padre fin dalla caduta dell’Uomo è di riportarci al Suo glorioso luogo, alla Sua Dimora.

Gesù Cristo ci ha assicurati che, egli e il Padre verranno a dimorare con noi. Questo è l’ultima promessa, poiché se Il Signore dimora con noi, che può essere contro di noi? La sua presenza è la Gioia, la Pace è la vita eterna.

Giovanni 14:23 Gesù gli rispose: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui.

La riconciliazione degli uomini con il Padre Celeste vale più di tutto l’oro e l’argento nel mondo; chi ha scritto ha dichiarato: un solo giorno nella casa di Dio è meglio di mille giorni che altrove. Il luogo della dimora dell’Eterno è veramente la speranza per ogni credente che ha intrapreso il cammino verso la gloria.

Alla fine del libro dell’Apocalisse, L’Angelo che ha portato le varie rivelazioni all’apostolo Giovanni ha mostrato il fine delle opere che Dio sta compiendo nella terra oggi. Ha mostrato la nuova Gerusalemme che scendeva dal cielo. Egli ha sentito una voce dal cielo che diceva che il tabernacolo di Dio è con gli uomini ed egli abiterà con loro come Padre e Dio. Questo sono le ultime promesse e il dono di Dio agli uomini.

Apocalisse 21:3-5 Udii una gran voce dal trono, che diceva: "Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. 4 Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate". 5 E colui che siede sul trono disse: "Ecco, io faccio nuove tutte le cose". Poi mi disse: "Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veritiere", e aggiunse:

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IL TEMPIO DÌ SALOMANO

LA STRUTTURA DEL TABERNACOLO

VERSETTI BIBLICA SUL TABERNACLE

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13

Il Signor Parlò a Mose sulle specifiche del Tabernacolo di cui Egli si Dimora in mezzo del Suoi popolo. Durante i loro viaggi Il Tabernacolo sono stati smontati e portato con l’Israeliti, ma quando li fermava, Li montano la struttura. Mosè ha avuto istruzione specifica di costruire il Tabernacolo esattamente come Il Signore si è fatto vedere nelle vette del Montana. Ci è stato un motivo per questo, per questo dobbiamo studiare benissimo i dettagli del Tabernacolo, cosi diventiamo illuminato con i pensieri preziosi di Dio.

Si trova maggior parte dei test nella bibbia che descrivono il tabernacolo di Mosè in Capitolo Venticinque a Trenta del Libro di Esodo. In Questo Libro ci limitiamo l’Argomento del Tabernacolo sugli arredamenti principale della struttura.

Dall’immagine sopra, si nota una sbarra esterna e una struttura ben coperta. La struttura coperta è il Tabernacolo. Il Tabernacolo aveva due compartimenti, Il LUOGO SANTO e il LUOGO SANTISSIMO, i due compartimenti erano separati con un velo. La parte esterna intorno al Tabernacolo stato chiamato il CORTILE ESTERNO.

SOMMARIO DEI ARREDAMENTI PRINCIPALE DEL TABERNACOLO

Lo spazio fuori dal Tabernacolo stato riservato per olocausti di animale ed altre cose specificati nella legge; in questo luogo i sacerdoti avevano contatto con gli uomini comune al di fuori del Cortile per ricevere i vari offerti e di compiere vari riti come richieste dalla legge di Mosè. I Sacerdoti usavano il cortile per prepararsi e per lavarsi prima di entrare nel tabernacolo per compiere servizi a Dio; si chiamava questo posto il CORTILE ESTERNO. Il Cortile esterno aveva due pezzi di mobili principali, erano.

a. L’ALTARE DÌ RAME

b. LA CONCA DÌ RAME

In addizione il cortile esterno aveva utensili come cucchiai, Tazze, cucchiai, forchette ecc, tutti di rame.

La struttura coperta chiamata il TABERNACOLO aveva due compartimenti Chiamate il LUOGO SANTO e il LUOGO SANTISIMO. Il Tabernacolo aveva tre strati di copertura esternamente erano pelo di capra, pelli di montone tinte di rosso e sopra di questa un’altra coperta di pelli di tasso. Il Tabernacolo aveva un’altra coperta nascosta sotto i primi coperti, stato fatto con lino fino ritorto con dei cherubini artisticamente lavorati. La struttura del tabernacolo aveva le assi in lego rivestito d’oro, e cinque colonne d'acacia rivestita d'oro per sospendere la portiera;

Il primo parte del Tabernacolo aveva LUOGO SANTO aveva le seguenti Mobili principali.

c. IL TAVOLO DEL PANE DELLA PRESENTAZIONE RIVESTITO D’ORO.

d. IL CANDELABBRO D’ORO CON SETTE FIAMME.

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IL TEMPIO DÌ SALOMANO

e. L'ALTARE DÌ INCENSO RIVESTITO D’ORO

In addizione il luogo Santo aveva utensili come cucchiai, Tazze, cucchiai, forchette ecc. tutti d’oro.

IL secondo parte del Tabernacolo, chiamato, il LUOGO SANTISSIMO aveva i seguenti oggetti:

f. L’ARCA DEL PATTO RICOPERTA D’ORO CHE CONTENEVA UN VASO D’ORO CON LA MANNA, LA VERGA DÌ AARONNE CHE ERA FIORITA E LE TAVOLE DEL PATTO.

g. IL PROPIZIATORO FATTO CON DUE CHERUBINI ATTACATO. TUTTI FATTO DALLO STESSO PEZZO D’ORO PURO.

Il luogo santo stato separato dal luogo santissimo con un velo di lino fino. Il Lino fino stato ritorto con dei cherubini artisticamente lavorati.

La gloria di Dio rimaneva sempre sopra il Tabernacolo, li vedeva come nuvola nella giornata e fuoco nella notte. L’Israeliani accampò intorno al tabernacolo in qualsiasi posto li hanno fermati.

Esodo 40:38 La nuvola del SIGNORE infatti stava sul tabernacolo di giorno; e di notte vi stava un fuoco visibile a tutta la casa d'Israele durante tutti i loro viaggi.

Dio non ha sbagliato quando egli ha dato il comandamento di costruire il Tabernacolo. Ciò che egli ha egli ha dato a Mose è la cianografia del Suo tempio Celestiale. Nascosto in quest’architettura, è la via alla salvezza del mondo.

La schizza sotto, è una descrizione scheletrica del tabernacolo di Mosè, indicati, sono la direzione geografica, cosi avremmo un’idea del posizionamento degli oggetti principali nel Tabernacolo.

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La presentazione geografica s’indica un movimento dall’est all’ovest, dove dimorava la gloria di Dio. Mentre facevano i loro servizi e riti, i sacerdoti muovevano dal cortile esterno passando prima l’Altare di rame può la conca di rame prima dell’entrata del tabernacolo. Gli attraversano prima il luogo santo prima di arrivare al luogo santissimo dove dimorava la gloria di Dio. Nel luogo Santo gli attraversano il tavolo d’oro della presenza, il candelabro d’oro e l’arca di’incenso. Il Sommo sacerdote si passa il velo tra il luogo santo e il luogo santissimo per avvicinare l’arco del patto e il propiziatore con i suoi cherubini allegato. Il luogo santissimo rappresenta il luogo della dimora dell’Altissimo.

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IL TEMPIO DÌ SALOMANO

La via verso la gloria è alla presenza dell’Altissimo dietro il velo. Spiritualmente è come l’aurora quando il sole si leva dall’est verso l’ovest è come. Questo è la via di quelli che svegliano ed entrano nel glorioso giorno eterno del Signore.

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IL CORTILE ESTERNO (PREPARAZIONE)

IL CORTILE ESTERNO (PREPARAZIONE)

Esodo 27:9-19 9 Farai anche il cortile del tabernacolo; dal lato sud, il cortile avrà dei tendaggi di lino fino ritorto, di cento cubiti di lunghezza per un lato, 10 e venti colonne con le loro venti basi di bronzo; gli uncini delle colonne e le loro aste saranno d'argento. 11 Così pure per la lunghezza del lato nord, ci saranno dei tendaggi di cento cubiti di lunghezza, con venti colonne e le loro venti basi di bronzo; gli uncini delle colonne saranno d'argento. 12 E per la larghezza del cortile sul lato ovest, ci saranno cinquanta cubiti di tendaggi con le loro dieci colonne e le loro dieci basi. 13 La larghezza del cortile, sul lato est, sarà pure di cinquanta cubiti. 14 Da un lato della porta d'ingresso ci saranno quindici cubiti di tendaggi, con le loro tre colonne e le loro tre basi; 15 e dall'altro lato ci saranno pure quindici cubiti di tendaggi con le loro tre colonne e le loro tre basi. 16 Per la porta d'ingresso del cortile ci sarà una cortina di venti cubiti, di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino ritorto, il lavoro di un ricamatore, con le loro quattro colonne e le loro quattro basi. 17 Tutte le colonne intorno al cortile saranno congiunte con delle aste d'argento; i loro uncini saranno d'argento e le loro basi di bronzo. 18 La lunghezza del cortile sarà di cento cubiti, la larghezza di cinquanta e l'altezza di cinque cubiti, con tendaggi di lino fino ritorto e con le basi di bronzo. 19 Tutti gli utensili destinati al servizio del tabernacolo, tutti i suoi piuoli e tutti i piuoli del cortile saranno di bronzo.

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Il cortile esterno del Tabernacolo è il posto fuori ed intorno al Tabernacolo, era confinato con lino fino di colore bianco. Il confine aveva dei assi di legno con basi di rame; gli assi avevano anche ganci e le aste d’argento. I Sacerdoti e gli uomini del tribù dei leviti avevano accesso in questo posto per compire servizi a Dio. I leviti era il tribù messa da parte per servire l’Eterno. Mentre compì servizi nel Tabernacolo, i leviti furono limitato al cortile esterno; solo i sacerdoti potevano andare oltre, nel tabernacolo. Nel cortile li facevano l’olocausti ed ricevevano i varie offerte dai popolo. I Sacerdoti usavano questo luogo per lavarsi prima di entrare nel Tabernacolo.

Il Cortile, era un posto con nessun bellezza particolare da attirasi lo sguardo degli uomini; tutti l’oggetti principale ed i loro utensili come forchette, cucchiai, i vasi ecc nel cortile erano fabbricati con materiale inferiore chiamato rame.

UN LUOGO DI PREPARAZIONE

La presenza e la gloria dell’Eterno furono trovato nel Tabernacolo non nel cortile esterno. Stato il posto usato dai sacerdoti per preparasi prima di entrare nel tabernacolo per compiere delle servizi più sacra. I riti di spargimenti, applicazione di sangue e lavate con acqua prima di entrare nel tabernacolo, erano fatto nel cortile esterno.

UN POSTO DEL MULTITUDINE

Il cortile esterno era il posto meno sacro associato al tabernacolo, si vede dal numeri dei persone che avevano accesso in questo posto. Tutti gli uomini sopra l’età di 20 anni del tribù di Leviti potevano entrare in questo luogo per compiere servizi a Dio; invece Soltanto Il Sommo Sacerdote e gli altri sacerdoti potevano andare oltre questo luogo.

Quelli qualificati ad entrare nel cortile esterno, poteva essere qualche centinaia or di più, ma i numeri diminuiscono drasticamente mentre andiamo verso la presenza di Dio nel luogo Santissimo. Questo tendenza è vero anche nelle cose che appartiene alla nostro fede oggi. Siamo tutti chiamati ad servire il Signore, ma sono in pochi quelli che vanno davanti per conoscere il Signore in tutti la Sua pienezza.

Anche fra il Suoi discepoli, Gesù ha separato tre (Giovanni, Giacomo e Pietro) ed egli li ha portati al vertice del monte dove era trasfigurata davanti ad loro. Gli altri otto discepoli erano soddisfatti e contento di rimanere giù alla Terra. Se gli altri discepoli, avevano chiesto di seguire Gesù potevano salire con Lui per vedere la Sua gloria, perché chiunque chiedo, gli sarà data.

Possiamo chiamare il cortile esterno un luogo dove i lattante spirituale rimangono affinché non vedono la piena gloria di Dio. Come Cristiani dobbiamo cercare il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo. Non dobbiamo rimanere i moltitudine che seguivano Gesù per Pane ed altri cose della terra per soddisfare i loro bisognini carnale. Siamo ammonito di cercare delle cose celeste ed eterni che porta la vita eterna.

VASI ED STRUMENTI PER USO NOBILE ED USO IGNOBILE

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IL CORTILE ESTERNO (PREPARAZIONE)

Tutti oggetti trovati nel cortile esterno erano principalmente di rame, I vasi inclusi. Le vasi erano tutti di rame, Dio aveva un motivo per questo. Ricordi Dio ha sempre cercato di comunicare con gli uomini usando l’allegorie per esprimere i suoi pensieri. Dio si usa i vasi per descrivere genti che si conosce dai contenuti.

Gesù in uno dei Suoi numerosi incontri con I Farisee e capi religioso, li ha paragonato ai vasi che sembrano pulito dal fuori, invece sono sporco internamente [Luca 11:39]. Paulo anche in una lettera ai corinzi, scrisse facendo riferimento ai nostri corpi come fossero vasi in cui si risieda lo spirito di Dio [2Corinthians 4:7].

Quelle vasi che furono nel Cortile esterno e nel Tabernacolo, rappresentano uomini che compierono servizio nel Casa di Dio. Ci vediamo un distinzione fra i vasi nel cortile estero e i vasi nel tabernacolo. I vasi nel tabernacolo erano tutti d’oro, invece quelli nel cortile esterno di rame. Questo descrive la distinzione dei due classi di servi nella casa di Dio; alcuni sono vasi d’onori grande , l’atri vasi di meno onore. Paulo scrisse in una lettera a Timoteo dicendo che se uno si conserva puro in Cristo sarà un vaso di onore nel mano di Dio.

2Timoteo 2:20-21 Or in una grande casa non vi sono soltanto vasi d'oro e d'argento, ma anche di legno e di terra; gli uni sono ad onore, gli altri a disonore. 21 Se dunque uno si purifica da queste cose, sarà un vaso ad onore, santificato e utile al servizio del padrone, preparato per ogni buona opera.

Se uno si rimaniamo nel cortile esterno, dalla descrizione sopra, sarà un vaso di meno onore. Dio si dimostra questo verità per farci crescere di più nelle cose riguardanti suo Regno.

LA ASSENZA DELLA PRESENZA DI DIO

La gloria di Dio non dimorò nel cortile esterno ma nel Luogo santissimo del Tabernacolo. Quando i tabernacolo ebbe dedicato, la gloria di Dio apparrò nel tabernacolo affinché I Sacerdoti non potrò compiere Servizi come solito. La gloria di Dio non entrava mai nel cortile esterno ma rimaneva sempre nel tabernacolo. Dimorando or compiendo servizi fuori dal Tabernacolo nel cortile esterno, significa fuori dalla gloria di Dio.

Ad oggi tanti fratelli ricevono rinfrescamento quando pentirono ma perdono la gioia e il senso della presenza di Dio, perché rimangono fuori nel cortile; se non ascendiamo per cerca di entrare il tabernacolo eterna, rischiamo di perdere la gioia della nostra salvezza. Il Salmista (Davide) ebbe chiesto, il privilegio di entrare e rimanere nella casa di Dio [Salmi 27:4-6]; egli non ha questo di dimorare fuori, ma dentro dove si vede la gloria e bontà dell’Eterno.

Ricordi, se cerchiamo di tenere la gioia della nostro salvezza dobbiamo per forza lasciare il cortile esterno; nella sua presenza è la gioia e la pace.

UN LUOGO DI TENEBRE FUORI

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La vista interna del tabernacolo fu blindata da pelli animali molto denso, affinché non si vedeva esternamente. Scopriremo in seguito che il l’interno del tabernacolo stato estremamente glorioso; essendo fatto con tutti d’oro internamente ed illuminato da luce dal candelabro, aveva un apparenza molto glorioso.

Uno che sta fuori dal tabernacolo, non poteva vedere la gloria e bellezza ad interna. Questo è la visto del uomini non salvati e uomini religiosi, riguardi la visione della gloria di Cristo. Affinché lo sguardo degli uomini è fissato sulla terra e le cose visibile, non possono vedere la gloria di Dio. Quelli che la troveranno la gloria in nella tabernacolo sono quella a chi fosse dato dall’alto; questo sono coloro che sono assetati di conoscere il Signore in verità. A coloro che cercano soltanto delle cose per soddisfare i loro desideri carnali, la vedono le cose che appartiene a Dio come paraboli; invece a coloro che cercano il Signore in verità saranno dato la possibilità di vedere la Sua maestà e gloria.

Gesù ha sempre parlato in parabole ai moltitudine, ma ha spiegato tutti ai discepoli, perché lo hanno sempre chiesto la spiegazione, invece il moltitudine seguiva miracolo per i loro bisognini carnale. Se uno non segue il Signore alla glorioso presenza di Dio nel tabernacolo, si rischia di essere come i gentile che hanno mentre ottenebrati affinché non vedono la gloria di Dio [Efesini 4:17-18].

Il Cortile esterno aveva due oggetti principale che come abbiamo spiegato hanno rilevanza eterna nella nostra ricerca di gloria. Gli oggi sono:

1) L’ALTARE DI RAME PER L’OLOCUSTI

2) LA CONCA DI RAME PER LA LAVARE

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L’ALTARE DI RAME

L’ALTARE DÌ BRONZO (RAME)

Esodo 27:1-6 «Farai anche un altare di legno di acacia, lungo cinque cubiti e largo cinque cubiti; l'altare sarà quadrato e avrà tre cubiti di altezza. 2 Farai ai suoi quattro angoli dei corni, che formeranno un tutt'uno con esso; e lo rivestirai di bronzo. 3 Farai pure i suoi vasi per raccogliere le ceneri, le sue palette, i suoi catini, i suoi forchettoni e i suoi bracieri; tutti i suoi utensili li farai di bronzo. 4 Gli farai pure una griglia di bronzo in forma di rete e sulla rete, ai suoi quattro angoli, farai quattro anelli di bronzo; 5 e la porrai sotto la cornice dell'altare, nella parte inferiore, in modo che la rete si trovi a metà dell'altezza dell'altare. 6 Farai anche delle stanghe per l'altare, stanghe di legno di acacia, e le rivestirai di bronzo.

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I SACRIFICI SULL’ALTARE DI RAME

I sacerdoti utilizzavano l’altare di rame per gli olocausti al Signore secondo le ordinanze nel patto che hanno ricevuto dal Dio. Sull’Altare bruciavano animali diversi come Tori, Capre Agnelli, Mucche, pane ecc. Spargevano Il sangue dell’alcuni di questi animale sui vari oggetti nel tabernacolo e fuori da esso. Il sommo sacerdote una volta l’anno spargeva sangue di un animale puro avanti al Dio, nel Tabernacolo ed anche sul popolo di Israele. Il sangue serviva a lavare simbolicamente i propri peccati e quelli del popolo. Com’è scritto, secondo la legge ogni cosa è purificata con sangue; e senza spargimento di sangue, non c’è perdono [EBREI 9:22]. Allora tutti quei spargimenti di sangue di animale scritti nella legge servivano per la giustificazione e purificazione del popolo di Israele. Essendo gli uomini non perfetti, Dio ha fornito questo provvedimento per il bene del popolo suo. Il peso del peccato è la morte, e non cambia mai, l’animale simbolicamente morì al posto del popolo di Israele.

Ebrei 9:19-22 Infatti, quando tutti i comandamenti furono secondo la legge proclamati da Mosè a tutto il popolo, egli prese il sangue dei vitelli e dei capri con acqua, lana scarlatta e issopo, asperse il libro stesso e tutto il popolo, 20 e disse: "Questo è il sangue del patto che Dio ha ordinato per voi". 21 Asperse di sangue anche il tabernacolo e tutti gli arredi del culto. 22 Secondo la legge, quasi ogni cosa è purificata con sangue; e, senza spargimento di sangue, non c'è perdono.

In realtà Il popolo di Israeliani non è stato un popolo diverso da altre nazioni in termine di condotta, ma avevano ricevuto la grazia di potersi avvicinare a Dio stringendo un patto/alleanza con Lui. Era un popolo scelto e predestinato a essere un modello glorioso davanti tutto le nazioni del mondo. Il patto con Dio serviva come loro per vivere nella benevolenza del Signore.

l’AGNELLO DÌ DIO

Con la rivelazione divina, sappiamo che in realtà il sangue dell’animale non può portare via il senso di peccato negli uomini. Infatti, Dio aveva preparato il suo agnello divino prima dei fondamenti di questo mondo. Dio aveva preparato la via a colui che avrebbe portato via il peccato dal mondo e donandoci la vita eterna.

Tanti anni dopo Il popolo di Israele ha ricevuto il patto tramite Mosè, Dio ha mandato un profeta di nome Giovanni, il battista. Egli venne per dare testimonianza del Cristo, salvatore del mondo. Un giorno, mentre battezzava gli uomini che si erano pentiti vide Gesù con i suoi occhi fisici per mezzo del suo occhio spirituale. Egli vide la gloria di Dio, cioè lo Spirito Santo disceso su di Gesù come una colomba. Giovanni vide Gesù e disse: "Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! Questa rivelazione che Giovanni ha ricevuto dal Signore è una tra il più importante fra tutte.

Giovanni intendeva comunicare al popolo di Israele e a tutto il mondo che vide il vero sacrificio di Dio, con il suo sangue divino. Quello che facevano prima del secondo, cioè il patto di Mosè erano solo ombre rispetto al vero Agnello che ancora doveva venire. Infatti, le leggi e le ordinanze parlavano soltanto del Cristo; erano soltanto una trascrizione delle cose spirituali in forma materiale.

Giovanni 5:45-47 Non crediate che io sia colui che vi accuserà davanti al Padre; c'è chi vi

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L’ALTARE DI RAME

accusa, ed è Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza. 46 Infatti, se credeste a Mosè, credereste anche a me; poiché egli ha scritto di me. 47 Ma se non credete ai suoi scritti, come crederete alle mie parole?"

Fino ad ora tante persone religiose hanno letto il vecchio e nuovo testamento della bibbia con un velo sopra i loro occhi, poiché leggono secondo la parola scritta non secondo lo spirito. Dobbiamo andare oltre le cose elementari di Cristo per aggrappare la vera vita che Dio intende per noi, se no, rischiamo di rimanere come creature religiose priva della gloria di Dio. La bibbia dice che le lettere uccidono, ma lo spirito vivifica.

2Corinzi 3:6 Egli ci ha anche resi idonei a essere ministri di un nuovo patto, non di lettera, ma di Spirito; perché la lettera uccide, ma lo Spirito vivifica.

IL SIGNIFICO DEL PECCATO

E’ importante capire bene il concetto di peccato nella mente al Dio. Tutta quella malvagità che gli uomini mostrano come bugia, avidità, fornicazione, l’odio, ingordigia, ecc, sono frutto del peccato. La radice di quei tipi di frutti malvagi è Il vero peccato, ossia è la perdita del nostro stato originario in cui eravamo al principio della creazione per mezzo di Dio. Dio è spirito ed egli ha generato Uomo nella Sua immagine e somiglianza. L’uomo creato nella Genesi, capitolo primo, era una creatura celeste e spirituale, non della terra. Il problema oggi è che gli uomini nati in questo mondo fisico hanno indossato un’immagine e coscienza terrena.

Adamo figlio di Dio, fu creato nell’immagine e similitudine di Dio, egli regnava sopra tutta la creazione di Dio. Egli è stato posto nel giardino dell’Eden, un luogo di ricchezza e vita in abbondanza. Camminò davanti a Dio in innocenza e amore, senza conoscenza del bene e del male (cioè, la Legge). Adamo ha ricevuto il comandamento di crescere, di moltiplicare e di avere cura del giardino (che rappresentava in questo senso, lo stato della Sua anima). Il signore non parlava di avere dei figli secondo la carne in questo mondo; Egli parlò d’incremento e continuità nello stato spirituale in cui era stato generato, cioè nell’immagine di Dio. Il giardino doveva continuare a produrre fruiti di amore, di pace, di fede, pazienza ecc. Il Padre è glorificato, quando otteniamo buoni frutti, pero per essere in grado di piacergli producendo fruito, dobbiamo dimorare in Cristo che è l’immagine del Dio vivente [Giovanni 15:5-9].

Adamo ha ricevuto comandamento di tenere il Suo stato immacolato e spirituale, ma egli non ha obbedito la volontà del Dio. Adamo ha ricevuto dalla mente carnale del serpente (l’albero del bene e del male), la sapienza di questo mondo quaggiù, una sapienza che giudica seconda l’apparenza. Egli ha perso la sua identità spirituale da figlio del Dio vivente ed ha preso una nuova identità di carne e sangue, un’immagine cattiva, inglorioso e debole. Da quel momento egli ha guadagnato la sapienza del se stesso e ha perso ogni coscienza del Dio vivente in cui era generato. Le leggi di Dio sono spirituali e solo gli uomini con delle caratteristiche celesti possono adempierla. Una mente carnale di Carne e sangue non può fare il piacere di Dio, di natura è contrario a tutto ciò che è di Dio.

Romani 8:6-8 Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace; 7 infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla

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legge di Dio e neppure può esserlo; 8 e quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio.

Con questa mente carnale, lo sguardo degli uomini è fissato sulle cose della terra, esso sono diventati schiavi alla corruzione. Sono pieni dell’invidia, la bramosia, l’odio l’avidità, fornicazione, omicidi, furti, cattivi pensieri ecc, anche se gli uomini cercano di fare il bene, non sono in grado di farla, poiché sono schiavi della corruzione e delle tenebre. Gesù dice che le cose che escono dai cuori di uomini sono quelle cose che li contaminano. Gli uomini non hanno il coraggio di avvicinare Dio per colpa di una coscienza sporca. Come Adamo, gli uomini si sentono nudi davanti a Dio e si allontanano sempre di più da Lui. Il problema è che l’uomo non può sopravvivere allontanato dalla sua sorgente di vita, nella Sua presenza è Gioia, pace, salute e tutte le benedizioni che possiamo pensare in tutta la loro pienezza.

Dunque, definiamo PECCATO in questo modo: Una deviazione dallo standard di perfezione in Cristo, l’immagine del Dio vivente; vivendo qualsiasi standard sotto di quella del unigenito figlio Cristo, che è l’immagine Celeste di Dio invisibile, è la trasgressione. Questa deviazione dallo standard accettabile davanti a Dio, è ciò che ha provocato la morte, il senso d’indegnità e l’abbassamento dell’uomo, finché vive come una bestia priva della gloria di Dio. Osservando lo stato impoverito dell’uomo Gesù meravigliò e disse, “o gente di poca fede”.

LA POTENZA DÌ REDENZIONE NEL SANGUE DÌ GESU’

In Adamo, tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, per questo motivo gli uomini di questo mondo periscono. Guarda intorno a te, tutte le sofferenze che vediamo sono frutto del peccato. Queste maledizioni intorno a noi sono i frutti del peccato. Nessun uomo in carne è sangue è degno della gloria di Dio, che vuole equivale a dire che tutti gli uomini meritano la morte.

Siamo grati per il provvedimento del Dio vivente; ringraziamo per il sangue di Gesù. Dio ha introdotto al mondo intero un nuovo patto di pace per la riconciliazione e la redenzione. Egli ha dato il sangue di Gesù al mondo, un dono gratuito, affinché chiunque creda sia salvo davanti a Dio.

Romani 3:23-27 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio 24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. 25 Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, 26 al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù. 27 Dov'è dunque il vanto? Esso è escluso. Per quale legge? Delle opere? No, ma per la legge della fede;

Non importa da dove o il come, basta credere nel sacrificio eterno del Dio vivente. Il prezzo del peccato è la morte e non cambia mai, ma il Signor Gesù è morto per ogni uno di noi. Se vediamo e crediamo in questo mistero siamo salvi. Come la Bibbia dice: -“ beato l’uomo al quale il Signore sconta i peccati.

Romani 4:6 Davide stesso proclama la beatitudine dell'uomo a cui Dio imputa la giustizia

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L’ALTARE DI RAME

senza opere, dicendo: 7 «Beati coloro le cui iniquità sono perdonate e i cui peccati sono coperti. 8 Beato l'uomo a cui il Signore non imputerà il peccato».

La fede nel Sangue di Gesù è il nucleo fondamentale della fede; nessun uomo può avvicinare il Padre senza la fede nel sangue. Il sangue serve per pulire una coscienza malvagia davanti a Dio; serve anche a rinvigorire la nostra fede davanti a Dio. Con Adamo il nostro Fede verso il Padre è crollato affinché sentissi un senso di abbandonamento, ma in Cristo siamo restaurati dando la possibilità di dire “ABBA! PADRE!”. L’amore di Dio mediante il sangue di Gesù può redimere anche coloro che si trovano nei luoghi più lontano da Dio, basta avere fede.

FEDE NEL SANGUE DÌ GESU’

Dobbiamo capire alcuni aspetti fondamentali della potenza del sangue di Gesù, questa sapienza è importante per noi che cerchiamo la gloria del Signore. Tanti figli di Dio sono intrappolati nella prigione della condanna, poiché non hanno una rivelazione chiara del sangue di Gesù.

Tanti soffrono con il giogo della condanna, poiché cercano di essere perdonati con le opere umane. Personalmente ho sofferto lungamente per tanti anni in questo stato di condanna e non trovavo mai la pace e la gioia poiché mi sentivo ancora un peccatore non degno del Dono di Dio. Ero molto incostante nel mio cammino con Signore; un giorno ero felice e un altro ero depresso. Camminai in un modo molto insicuro davanti al Signore. Soffrivo cosi, poiché non sapevo che ero stato riscattato eternamente dal sangue di Gesù.

Gesù ha dato il suo sangue per il peccato del mondo intero, ma la maggior parte delle persone non sono consapevoli di questo dono gratuito. L’unica cosa da fare è di comprendere ed accettare questo dono e di ricevere la grazia per mezzo della fede. Se si riceve il sangue di Gesù con la fede e si comincia a seguirla, si rimane sempre nella grazia di Dio. Infatti, Dio non vede il peccato negli uomini, egli vede soltanto il sangue di Gesù che parla di misericordia davanti a Dio. Se cadiamo, lo facciamo perchè i nostri cuori ci condannano. Il Padre celeste rivelato dal Cristo non cerca mai di guidare gli uomini, è la coscienza che li condanna.

Il Signore non conosce il nostro stato di peccatori, ma vede il sangue versato dalla misericordia di Suo figlio è venuto per salvarci e non per condannare. Se continuiamo con lui, camminando nello spirito Egli Si perdona ogni peccato.

1Giovannio 1:7-10 Ma se camminiamo nella luce, com'egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. 1Jn 1:8 Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. 1Jn 1:9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. 1Jn 1:10 Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi.

Alcuni di noi hanno avuto bambini in questo mondo, se un bambino sbaglia, che cosa fai? “Butti via il bambino"? “No”, Se gli uomini imperfetti, trattando i loro figli cosi bene, quanto più il Padre Celeste avrà misericordia verso i suoi figli credenti.

Il vero peccato è il rifiuto della grazia di Dio ricevuta tramite il sacrificio di Gesù Cristo.

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CONSTRUIENDO SULLA FONDAZIONE

Il sangue di Gesù è la fondazione della nostra fede alla salvezza, è anche il punto di partenza per ogni uno di noi che cerca la gloria. Per tutta l’eternità, dobbiamo ricordarci della misericordia infinita del Signore verso di noi. Quando attraversiamo tentazione o l’accusa del diavolo, dobbiamo fissare il nostro sguardo verso la croce e sangue di Gesù che parla di grazie e misericordia.

Nessuno che sta per costruire una casa si ferma dopo aveva fatto la fondazione. La fondazione di una casa non ha importanza se non costruiamo sopra. Avendo accetto il sacrificio sulla croce del Signore, dobbiamo andare avanti in Cristo. Questo è il desiderio di Dio per la nostra viva; dobbiamo crescere con la grazia da gloria a gloria. Tanti Cristiani rimangono sull’altare situato nel cortile fuori del tabernacolo, li giranno sempre intorno a quest’altare. Non servi la confessione ogni domenica a Chiesa o di confessare ogni Domenica come alcune pensano. Ci riceviamo il sangue e la grazia una volta per sempre, non importa come sentiamo, dobbiamo ascoltare la voce del Signore che dice, “E’ FINITO”.

Se non andiamo avanti, le acque di gioia e lo zelo che abbiamo conosciuto, quando abbiamo cominciato la nostra camminano si prosciuga. Per questo motivo vediamo Cristiani che sono diventati freddi; vediamo anche le malattie e debolezza nella fede fra i credenti. Dobbiamo crescere, nella notte della loro liberazione, gli Israeliani hanno tutti ricevuto il sangue dell’agnello alle loro porte, “che rappresentava il sangue di Gesù”. Erano tutti liberati dalla schiavitù di Egitto, ma non tutti sono finiti nella terra promessa che rappresenta il Regno di Dio[1 Corinzi 10:1-5]. Sia cosi perché, non avevano in loro la voglia di procedere secondo la guida dello spirito, ebbero il loro cuore fissato dietro sulle delizie di Egitto.

Il sangue serve per la nostra giustificazione a baldanza per avvicinare la presenza di Dio nel Tabernacolo, dobbiamo andare avanti spiritualmente ad esplorare la ricchezza della Sua gloria.

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LA CONCA DI RAME

LA CONCA DÌ RAME

Esodo 30:17-21 Il SIGNORE parlò ancora a Mosè dicendo: 18 "Farai pure una conca di rame, con la sua base di rame, per le abluzioni; la porrai tra la tenda di convegno e l'altare, e la riempirai d'acqua. 19 Aaronne e i suoi figli vi si laveranno le mani e i piedi. 20 Quando entreranno nella tenda di convegno, si laveranno con acqua, perché non muoiano. Anche quando si avvicineranno all'altare per fare il servizio, per far fumare un'offerta fatta al SIGNORE mediante il fuoco, 21 si laveranno le mani e i piedi; così non moriranno. Questa sarà una norma perenne per loro, per Aaronne e per la sua discendenza, di generazione in generazione".

L’ACQUA DELLA PAROLA

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Fra l’altare di rame e il tabernacolo c'è stato un contenitore di acqua costruito tutto di rame. Serviva soltanto ai sacerdoti per lavarsi prima di entrare nel tabernacolo per compiere i vari servizi [ESODO 40:30-33]. Se i sacerdoti tentavano di entrare senza lavarsi nella conca di acqua, lì morivano. Queste cose dovrebbero essere d’interesse per noi, perché oggi noi credenti siamo diventati i veri sacerdoti di Dio, facendo servizio spirituale nella Sua casa. Dall’ispirazione dello Spirito, sappiamo che l’altare di rame e la conca parlano della nostra beatitudine e purificazione dal peccato. Con la fede mentre acetiamo il sangue, siamo purificati interamente davanti a Dio. Dobbiamo ricevere questo dono con la fede. [EBREI 10:22] [1 GIOVANNI 1:9]

Gesù dimostrò questa santificazione, quando lavò i piedi di Pietro e agli altri discepoli. Egli ha detto ai suoi discepoli, Se io non ti lavo tu non potrai prendere parte alla mia gloria. A quel punto i discepoli non avevano capito che cosa Gesù faceva, poiché non avevano ricevuto lo spirito a quel punto per avere la possibilità di comprendere i pensieri di Dio; per questo motivo, Gesù dissero loro che avrebbero compreso in seguito [GIOVANNI 13:3-10].

Scopriremo che entrare nel tabernacolo significa l’entrata in una nuova vita nascosta, in Cristo. Gesù essendo il sommo sacerdote celestiale, ha dato la possibilità a ogni uno di noi d'accedere al luogo celestiale di Dio. Entreremo con una coscienza pulita e ferma alla grazia e fede in Cristo. Questo e un regno spirituale di cui discuteremo più avanti

Gli SPECCHI DÌ RAME

Per costruire la conca di rame, alcune donne fedeli tra gli ebrei hanno donato i loro specchi come servizio a Dio. Nel quel tempo gli specchi sono stati creati con rame ben fino e lucidato. [ESODO 38:8]

Queste donne sono i tipi di persone che il Padre sta cercando per servirlo, donne in questo contesto rappresentano la chiesa. Sappiamo che le donne sono ben attaccate ai loro specchi, ma questi hanno molato i loro specchi liberamente per il servizio di Dio. Essendo la chiesa ogni uno di noi dobbiamo cominciare a molare delle cose vanitose e cominciamo a seminare nella casa spirituale di Dio. La bellezza vera ed eterna è quella davanti ad signore. Dobbiamo cercare la Sua gloria eterna non la gloria di questo mondo che passa.

Essendo molto fino e lucido, Il rame presa dalle donne produceva una bella immagine dei sacerdoti che usava le acque per lavarsi. Come i sacerdoti dobbiamo esaminare noi stessi nella fede continuamente per rinforzare ogni aspetto della nostra vita in Cristo. [2 CORINZI 13:5-6]. L’applicazione della croce di Cristo deve essere applicato alla nostra vita e ogni tracce di malvagità e immondizia devono essere tolta continuamente.

Come svegliare nella mattina quando gli uomini vanno davanti agli specchi per osservare la loro apparenza e di correggere ogni cosa non a posto. Se osservano delle cose sporche sulle facce, gli puliscono prima mettere in contatti di altre genti fuori. Allora mentre svegliamo in Cristo dal letto dell’ignoranza nelle tenebre fuori, dobbiamo cercare osservare la nostra immagine e conformala all’immagine di Cristo che è da vero la nostra identità. Se non conformiamo all’immagine del Cristo,

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LA CONCA DI RAME

diventiamo come l’uomo che vide la sua faccia nello specchio e si dimentica subito. [GIACOMO 1:21-27]

IL BATTESIMO

Lo spirito Santo sprigiona più luce nella fonte di bronzo riempita di acqua. Questo rappresenta il battesimo che era riconosciuto fra gli Ebrei dell’epoca come un atto di purificazione e di consacrazione. Nell’antichità gli Ebrei sovente battezzavano i loro proseliti ripetendo questa forma di consacrazione. Alcuni antichi manoscritti parlano di riti e tradizioni del battesimo che i nazareni facevano continuamente. Allora il battesimo era una forma molto comune adottata dal popolo di Israele.

Gesù disse che ogni uno di noi che crede nel vangelo deve essere battezzato nel Suo nome [MARCO 16:15-16]. Avendo udito l’evangelo di grazie rivelando il mistero del Cristo e il Regno di Dio, non basta credere nel nome e sangue di Gesù, serve anche essere battezzato nel suo nome. Spiritualmente il vero battesimo significa la nostra identificazione con la morte di Gesù e la nascita ad una vita nuova in Cristo, che vive eternamente nella gloria di Dio. Allora quando scendiamo nell’acqua, si rappresenta la nostra morte insieme con Gesù e quando ci alziamo, rappresenta la nostra resurrezione insieme a Cristo, affinché non sia io che vive ma Cristo che vive in me [GALATI 2:20, FILLIPESE 1:3]. Questo è una cosa che compiamo spiritualmente con la fede, non solo con acqua fisica. Quel genere di battesimo fatto a quell’epoca era solo il precursore o diciamo un’ombra del vero battessimo a venire. Gesù fu battezzato da Giovanni il battista come una testimonianza, ma dobbiamo ricordare che la testimonianza di Gesù fu profetica per la sua stessa natura il che significa avere una valenza spirituale.

Qualcuno dice “Ma i discepoli battezzavano con acqua”, ricordiamo che i discepoli erano Ebrei di tradizione. Infatti essendo i primi discepoli Ebrei di nascita perpetrarono a lungo le loro tradizioni, ma al momento della loro consapevolezza del Cristo aumentò essi lasciarono le loro tradizioni che Paolo ha definito le cose elementare del Cristo [EBREI 6:1-3]. Pietro più tardi scrisse sul vero significato del battesimo: Non si tratta della purificazione della carne come era nella tradizione ebraica ma la purificazione della loro coscienza per mezzo della fede. Nessun uomo può ricevere questo mistero se non è dato dal Sopra.

Paolo in alcuni suoi versi cita chiaramente che il battesimo avviene in Cristo come discepoli per mezzo della fede.

Colossesi 2:12 siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti.

Avendo creduto nel vangelo e ricevuto con la fede il sangue purificante di Gesù seguito dalla nostro battessimo nelle sue morte svegliamo or alziamoci nel Tabernacolo. Entrando nel Tabernacolo come scopriremo è una nuova vita celestiale nascosto in Cristo. Non ci sono altri via alla gloria di Cristo, dobbiamo diminuire ed essa incrementa in Noi. Se moriamo con Lui ci viviamo e regniamo insieme a lui in gloria. La via alla gloria di lassù è la nostra sepoltura di quaggiù; dobbiamo morire per vivere.

2Timoteo 2:11-12 11 Certa è quest'affermazione: se siamo morti con lui, con lui anche vivremo; 12 se abbiamo costanza, con lui anche regneremo;

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Egli non è qui per migliorare il vecchio uomo corrotto della terra, ma per convincerci di perderlo per ottenere la vera vita eterna. Da vero questo è un grande mistero che fa inciampare i saggi di quest’età.

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LA TENDA [IN CRISTO]

LA TENDA

Esodo 26:1-37 "Farai poi il tabernacolo con dieci teli di lino fino ritorto, di filo color violaceo, porporino e scarlatto, con dei cherubini artisticamente lavorati. 2 La lunghezza di ogni telo sarà di ventotto cubiti, e la larghezza di ogni telo di quattro cubiti; tutti i teli saranno della stessa misura. 3 Cinque teli saranno uniti insieme e gli altri cinque teli saranno pure uniti insieme. 4 Farai dei lacci di color violaceo all'orlo del telo che è all'estremità della prima serie; e lo stesso farai all'orlo del telo che è all'estremità della seconda serie. 5 Metterai cinquanta lacci al primo telo, e metterai cinquanta lacci all'orlo del telo che è all'estremità della seconda serie di teli: i lacci si corrisponderanno l'uno all'altro. 6 Farai cinquanta fermagli d'oro, e unirai i teli l'uno all'altro mediante i fermagli, perché il tabernacolo formi un tutto unico. 7 Farai pure dei teli di pelo di capra che serviranno da tenda per coprire il tabernacolo: di questi teli ne farai undici. -………………………… ……………………………………………….

NESSUNA FORMA DÌ BELLEZZA E VELATO DAL MONDO ESTERNO

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 Il Tabernacolo, anche chiamato la tenda, venne completamente nascosto da tre pelli di animali affinché, osservandolo esternamente, non si avesse visione di ciò che vi era all'interno.  Le pelli costituivano quindi  tre strati di copertura. Il primo era di pelo di capra, sopra ve n'erano uno di pelle di montone tinta di rosso ed infine un terzo di pelle di tasso. Il Tabernacolo aveva un’altra coperta nascosta sotto le prime tre, fatta con lino fino ritorto con dei cherubini artisticamente lavorati.

LE COPERTURE SOPRA IL TABERNACOLO

 La visione esterna del Tabernacolo era molto opaca e per niente attraente, nascondendo tutte ciò che era dentro. Questo rappresenta la vista dell’uomo riguardando le cose profondo di Dio, significando che nessun uomo può riconoscere o percepire la gloria e la ricchezza nascoste in Cristo se non gli sono state rivelate dall’alto. Come scrisse il profeta Isaia “Egli (Cristo) non aveva forma né bellezza da attirare i nostri sguardi, né aspetto tale da piacerci”.  Gli uomini di questo mondo non conobbero mai Cristo, lo conobbero solamente quelli ai quali il Padre si è rivelato. La gloria di Cristo è sempre stata nascosta dai Sapienti e i superbi di questo mondo. Per cui Gesù disse:<< «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. ……………. [LUCA 10:21].>>

 Egli creò il mondo e si trovava in questo mondo, ma il mondo non l'ha riconosciuto poiché le persone avevano menti cieche, menti che non riuscivano a scorgere la sua gloria [GIOVANNI 1:9-10]. Il mondo si aspettava una manifestazione grandiosa secondo la carne, una manifestazione esterna e simile o ancora più gloriosa di quella di Mosè. La gente cercava segni fisici, per questo hanno crocefisso Gesù: poiché non ha riconosciuto la Sua maestà e la sua gloria. [1CORINZI 2:8 ].

 Le cose che appartengono a Dio siano nascoste dagli uomini in generale, ma siano rivelate a quelli che lo cercano. Rispondendo alla domanda di Gesù, quando Pietro dichiarò “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio Vivente”, Gesù rispose "Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli.  E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ade non la potranno vincere”  [MATTEO 16:13-18]. Allora, quelli che otterranno la vittoria totale sull’Ade e la morte saranno quelli capaci di vedere oltre le apparenze, vedranno la gloria con la fede; sono quelli che odono la voce silenziosa dello Spirito, cioè dell’Eterno che dimora al interno del tabernacolo.

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LA TENDA [IN CRISTO]

VISTA DEL TABERNACOLO SENZA COPERTURE

DIVINO ED ETERNO

 Con l’immagine sopra, abbiamo una visione del Tabernacolo senza coperture. Esso era formato da colonne strutturali e da assi rivestite d’oro. Tutto ciò che faceva parte del Tabernacolo, anche internamente, era puramente d’oro o rivestite d’oro. Perché tutti d’oro? Ricordi che il Tabernacolo stato semplicemente un’espressione del vero tabernacolo invisibile non fatto con mani degli uomini.

In questo mondo l’oro è riconosciuto come il più resistente tra i metalli, non cambia né arrugginisce (generalmente). Spiritualmente, l’oro è simbolo di incorruttibilità, immortalità, divinità, ricchezza e regalità. Confermando la parola che dice: “Le cose viste sono temporanee, ma quelle non viste sono eterne”; e “I cieli e la terra passeranno ma la mia parola “incorruttibile” non passa mai”. Perciò i santi sono ammoniti di fissare lo sguardo a eterna presenza che vive eternamente nello Spirito, poiché le nostre consolazioni sono da esso.

E’ importante di ricordare che le varie strutture e oggetti celesti fatti d’oro, di cui leggiamo nel libro dell’Apocalisse, puntano alle cose invisibili ed eterne, cioè con caratteristici d’immortalità e divinità. Il regno di Dio è un regno spirituale ad cento percento; il regno di Dio cioè il posto della dimora dell’Altissimo è prima di questo mondo materiale. Egli e il Suo regno sono primi di tutti le cose create; Le cose che vediamo rappresentano i pensieri di Dio proiettati in forma materiale. Come Paulo scrisse ai Romani, gli attributi invisibili del Dio vivente sono attualmente visti e conosciuto da ciò che vediamo.

Romani 1:20 infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili,

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Perciò non dobbiamo deludersi di castelli fisici d’oro riservate nella qualche parte di cielo, perche sono delle cose assolutamente spirituali e invisibili che otteniamo per mezzo della fede. Quando Gesù confessò di non essere di questo mondo, egli riferisce al Suo regno invisibile ed eterno. Se una cerca la gloria del Cristo, egli deve girare le spalle alla vanità che costituisce il mondo visibile quaggiù.

CAMMINO CELESTE IN UNA VITA NASCOSTA IN CRISTO

 Mentre ci troviamo nel Tabernacolo per mezzo della fede, cominciamo a vivere una nuova vita con la fede e abbandoniamo la vista umana. Viviamo una vita nuova con la Fede in Cristo, avendo accettato il sangue dell’agnello al di fuori del Tabernacolo ed essendoci battezzati nel Suo nome. Entreremo con la fede in una nuova comunione celeste, in unione con gli altri santi in luoghi celesti. Una comunione cioè misteriosa che è nascosta dall’inizio del mondo [EFESINI 3:8-10].

 Gesù fu rivelato per portarci ad partecipare in questa comunione spirituale nascosto in Dio. Il mondo non può conoscere questa comunione poiché non può discernerla. Gesù disse prima della partenza alla croce che il mondo non la vede più ma lo vediamo perché dove egli è, ci siamo.

Giovanni 14:19 -20 Ancora un po', e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi.

In Questo comunione nascosto, viviamo in un nuovo livello altissimo nello spirituale, dove ci troviamo in un tipo di matrimonio spirituale poiché diventeremo uno con Lui. Noi in Lui, Lui in noi e Lui in Dio. Questo è tutto ciò che abbiamo bisogno per la nostra felicità e guarigione. Nel Tabernacolo cioè in Cristo riscopriremo la consapevolezza dell’amore infallibile del Dio vivente. La vita eterna è di conoscere il vero Dio, una conoscenza vera non con le lettere religiose.

Dio è amore, di essere ignorante del Dio vivente è la radice delle sofferenze degli uomini oggi. In Adamo siamo allontanati dall’amore di Dio per colpa di una coscienza sporca ma in cristo ci avvinciamo. Gesù il Pastore delle nostre anime, si riporta l’obbediente nella presenza di Dio cioè nel tabernacolo invisibile nei cieli.

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IL LUOGO SANTO [CRESCITA’]

IL LUOGO SANTO

Ebrei 9:1 Certo anche il primo patto aveva norme per il culto e un santuario terreno. 2 Infatti fu preparato un primo tabernacolo, nel quale si trovavano il candeliere, la tavola e i pani della presentazione. Questo si chiamava il luogo santo. 3 Dietro la seconda cortina c'era il tabernacolo, detto il luogo santissimo.

LUOGO DÌ CRESCITÀ ALLA STATURA PERFETTA DÌ CRISTO

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 Il primo ambiente del Tabernacolo, chiamato Luogo Santo, era un posto aperto solamente ai Sacerdoti. A quelli della tribù dei Leviti l’ingresso era limitato al Cortile esterno anche se erano una tribù particolare, diversa dalle altre perché facevano servizi a Dio.

Andando avanti verso la gloria del Signore scoprirà che il numero dei credenti diminuisce. Il primo posto rappresenta il posto di istruzione e crescita verso la statura perfetta di Cristo. Questo è il desiderio del nostro Padre celeste. L’unica via per raggiungere il Padre è tramite la nostra formazione e crescita in Cristo.  Il Padre vede soltanto Cristo suo Figlio, non vede né riconosce le altre immagini che gli uomini tengono in Questa Età. Per questo motivo egli (Il Cristo) deve aumentare e noi dobbiamo diminuire.   

Possiamo anche paragonare il luogo Santo a il grembo di una donna in cinta. Il grembo è il compartimento un cui il feto di una donna in cinta si passa i vari fasi di sviluppo; da una sperma e un uovo a una palina di sangue fino a quando diventa un bambino pronto a vedere il mondo. Cosi sia il luogo Santissimo, per vedere il giorno perfetto di Dio, dobbiamo passare vari fasi sviluppativi affinché siamo come Lui, irreprensibile in ogni cosa.

DA DISCEPOLI A MAESTRI

In questo mondo, è normale vedere i figli crescere e diventare genitori; sono normale anche vedere uno studente diventare maestro. Questo è in altre parole il principio della crescita ed istruzione in Cristo. Allora il tabernacolo è come un'istituzione celestiale che istruisce alla gloria. A volte non sembra interessante, ma col tempo ereditiamo la gloria eterna. Mentre riceviamo l’istruzione dal Signore, per riuscire a concludere il percorso, dobbiamo essere pazienti e perseveranti. Tutti Quelli predestinati alla gloria devono ricevere l’istruzione alla gloria, dalla bocca dell’Eterno alla gloria.

Luca 6:40 Un discepolo non è più grande del maestro; ma ogni discepolo ben preparato sarà come il suo maestro.

DISCIPLINA DALLA MANO DÌ SIGNORE

Mentre vivevamo solamente nel mondo, abbiamo ricevuto correzione dai nostri genitori sulla terra secondo la carne. Ovviamente non sembrava divertenti di essere sgridato né di essere bastonato, ma tali disciplina serviva per portarci lungo la strada che conduce al successo e felicità. Dunque, siamo consapevole che tale modello terrena, cioè del Padre – figlio non ha valenza eterna. Per mezzo del evangelo abbiamo conoscenza del Padre vero che sta cercando di portarci sulla via che conduce alla vita eterna. Chiunque cerca gloria deve sottomettersi al vero Padre degli spiriti per vivere. Essendo figli legittimate del Regno destinati a ereditare la gloria e di regnare insieme con il Padre sul Trono, dobbiamo ricevere con la pazienza istruzione ed esercitazione dal Padre.

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IL LUOGO SANTO [CRESCITA’]

Ebrei 12:5 e avete dimenticato l'esortazione rivolta a voi come a figli: "Figlio mio, non disprezzare la disciplina del Signore, e non ti perdere d'animo quando sei da lui ripreso; 6 perché il Signore corregge quelli che egli ama, e punisce tutti coloro che riconosce come figli". 7 Sopportate queste cose per la vostra correzione. Dio vi tratta come figli; infatti, qual è il figlio che il padre non corregga? 8 Ma se siete esclusi da quella correzione di cui tutti hanno avuto la loro parte, allora siete bastardi e non figli. 9 Inoltre abbiamo avuto per correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo forse molto di più al Padre degli spiriti per avere la vita? 10 Essi infatti ci correggevano per pochi giorni come sembrava loro opportuno; ma egli lo fa per il nostro bene, affinché siamo partecipi della sua santità. 11 È vero che qualunque correzione sul momento non sembra recar gioia, ma tristezza; in seguito tuttavia produce un frutto di pace e di giustizia in coloro che sono stati addestrati per mezzo di essa.

Il luogo santo rappresenta il posto dove riceviamo istruzione celeste che ci aiuta nella conformazione alla statura perfetta di Cristo.

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IL TAVOLO DELLA PRESENTAZIONE

IL TAVOLO DEL PANE DELLA PRESENTAZIONE

Esodo 25:23 "Farai anche una tavola di legno d'acacia; la sua lunghezza sarà di due cubiti; la sua larghezza di un cubito e la sua altezza di un cubito e mezzo. 24 La rivestirai d'oro puro e le farai una ghirlanda d'oro che le giri intorno. 25 Le farai una cornice alta quattro dita; e a questa cornice farai tutt'intorno una ghirlanda d'oro. 26 Le farai pure quattro anelli d'oro e metterai gli anelli ai quattro angoli, ai quattro piedi della tavola. 27 Gli anelli saranno vicinissimi alla cornice per farvi passare le stanghe destinate a portare la tavola. 28 Farai le stanghe di legno d'acacia, le rivestirai d'oro e serviranno a portare la tavola. 29 Farai pure i suoi piatti, le sua coppe, i suoi calici e le sue tazze da servire per le libazioni. Li farai d'oro puro. 30 Metterai sulla tavola il pane della presentazione, che starà sempre davanti a me.

Entrando nel primo dei due tabernacoli, chiamato luogo santo, uno dei due primi oggetti principali che i sacerdoti incontravano, è il tavolo della presentazione, posto nel lato sud. Era fabbricato con legno di acacia e rivestito d’oro. I suoi utensili come

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piatti, calici, coppe, tazze ecc, erano fatti d’oro puro. L’oro indica che questo tavolo ha un significato divino ed eterno, e occorre puntarlo verso il Padre, non verso quelli della terra che passeranno.

COMUNIONE CELESTE (COMUNIONE VERA)

Ricordo che qualche anno fa, ho incontrato delle persone che non avevano voglia di ascoltare ciò che avevo da dire sul Tabernacolo. In un instante una di queste persone ebbe la visione di un Tavolo d’oro con sopra dei cibi, e tutti rimasero sorpresi. Allora mi chiese “Che cosa significa questo Tavolo d’oro?”. Non aveva mai letto del tavolo rivestito d’oro nel Tabernacolo, né di quello nel Tempio di Dio. Questa persona aveva ricevuto un messaggio divino dall’alto, che la invitava a cenare con il Signore. Spiegai a questa persona, che il tavolo che aveva visto era il Tavolo d’oro che si trova nel Tabernacolo di Dio.

Il Tavolo di presentazione rivestito d’oro, aveva sempre sopra dodici pagnotte di pane spruzzate d’incenso. Questo ci ricorda dei dodici discepoli a tavola con il Signore durante l’ultima cena. Mentre cenavano Gesù disse “Fate questo in ricordo di me”. Dodici è il numero legato ai figli e ai discepoli: dodici, infatti, sono i Figli di Israele e dodici sono i discepoli.

Solo i sacerdoti avevano diritto di mangiare il pane della presentazione, infatti, tutti quelli fuori del Tabernacolo, i leviti inclusi, non potevano neanche vedere il tavolo all'interno. Oggi, quelli chiamati alla Gloria, sono quelli considerati i veri sacerdoti e hanno diritto al pane del Regno. Ringraziamo il Signore che ci ha resi degni di partecipare al tavolo del Regno, perché nessun uomo può vivere se non magia pane da esso, com’è scritto nella Bibbia: benedetti siano gli invitati a cenare nel Regno di Dio.

Luca 14:15 Uno degli invitati, udite queste cose, gli disse: "Beato chi mangerà pane nel regno di Dio!"

Ognuno di noi, che cerchiamo la Gloria dell’unigenito Figlio di Dio, deve partecipare alla comunione con il Padre, per vivere e crescere in Cristo. La vera comunione non è il consumo del pane materiale che vediamo nel mondo religioso oggi, ma è simbolo del pane spirituale che il Padre dà, per il nostro nutrimento e crescita in Gesù Cristo. L’immagine di Gesù a cena con i Suoi discepoli, che spezza il pane e versa il vino, ha un significato spirituale più profondo che va al di là della semplice condivisione del cibo che ci viene riproposto durante l’Eucarestia nel mondo religioso di oggi. Facciamo una comunione vera, quando ci riuniamo spiritualmente per condividere la Gloria di Dio, attraverso la sapienza che viene dal nostro capo(rappresentato dal Cristo) e da noi, che siamo il corpo. Quel pane fisico che gli uomini mangiano non ha un valore eterno, serve per nutrire la carne che perirà, ma il pane spirituale del Regno è pane che nutre l’uomo interiore che è dentro di noi (lo Spirito); quell’uomo dentro di noi vive eternamente. Come l’uomo esteriore fatto di carne e sangue, l’uomo interiore ha la sua bocca in cui riceve dei cibi spirituali. L’uomo interiore riceve la sua edificazione dal Padre, la riceve da ciò che ode e vede. Spiritualmente mangiamo ciò che riceviamo.

Il pane era fatti senza lievito, e questo è il simbolo della parola pura senza le credenze né le bugie derivate dalla sapienza degli uomini. Come dice la Bibbia, ogni uomo è bugiardo (Salmi 116:11); è così poiché ciò che immagina l’uomo della terra,

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IL TAVOLO DELLA PRESENTAZIONE

non è secondo i pensieri originali di Dio. Dio intende che le cose visibili rivelino la Sua Gloria invisibile, ma l'uomo mortale che vive secondo i sensi naturali non contempla la Gloria di Dio da ciò che vede, ha lo sguardo fisso sulla menzogna (Romani 1:18-32). Gli uomini di questo mondo che vivono secondo la carne, si nutrono con l’intelligenza derivata dai loro istinti naturali e sono privi della sapienza di Dio. Il pane lievitato rappresenta il cibo (menzogna d’uomo) che nutre la parte esteriore dell’uomo cioè, la carne. Invece il pane puro del Regno rappresenta la sapienza di Dio, il Padre degli spiriti. Egli ci dà il pane puro che è la verità, per farci crescere nello Spirito e nella verità; il pane è per la nostra crescita nella pienezza dell’unigenito Figlio, cioè Cristo. Questo pane viene direttamente dal Padre, per vivificare ogni Suo figlio. Questa comunione è spirituale, cioè ci porta alla presenza di Dio, affinché ci riveli la verità. La verità rivela che prima che precipitassimo nelle tenebre di questo mondo, eravamo tutti uno Spirito in Cristo, che è in Dio fin dal principio.

Giovanni 15:26 Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me; 7 e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.

IL PANE DELLA VITA

In uno dei numerosi incontri con le moltitudini di persone che lo cercavano per soddisfare i loro bisogni umani, Gesù dichiarò che Egli è il vero pane del cielo, che dà la vita eterna al mondo. Dichiarando ciò, Gesù testimoniò che gli uomini di questo mondo sono già morti nella loro trasgressione, era disceso dal cielo per vivificarli di nuovo con la luce della vita, quella luce che avevano perso in Adamo. Quel pane (la manna) che Mosè gli aveva dato era solo un’ombra del vero pane che avrebbe ricevuto nell'avvenire, cioè Cristo. Gesù vive nella verità, la Sua essenza testimonia di lui, tale verità è ciò che libererà l’uomo dal potere della morte. Egli dichiarò i seguenti punti importanti:-

1) Non dobbiamo faticare ovvero lottare per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura nella vita eterna. Spiega che dobbiamo lottare per il cibo che nutre l’uomo interiore dello Spirito, poiché lo Spirito dura in eterno, invece il cibo di questo mondo (sapienza umana) è per edificare la carne che non ha un valore eterno.

Giovanni 6:27 Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà; poiché su di lui il Padre, cioè Dio, ha apposto il proprio sigillo".

2) Ha dichiarato che la vita di carne e sangue non giova nulla, Egli è venuto per resuscitare la nostra vita nello Spirito. Vivendo una vita secondo la carne è vivere nella vanità, poiché tale vita finisce nel nulla, non porta nessun profitto.

Giovanni 6:63 È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita.

3) Essendo il pane della vita, dichiarava che è disceso dal cielo per fare la volontà di Dio, cioè dare la vita eterna a tutti coloro che lo riceveranno. Tutti coloro che lo ascolteranno saranno risuscitati dalla fossa dell’umanità. Essere risuscitati dalla morte vuol dire essere innalzati dall'ignoranza di carne e

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sangue, ad una realtà dello Spirito. Se un uomo si solleva dalla polvere (carne e sangue) per la vita nello Spirito, troverà il Regno di Dio ovvero il Paradiso di Dio.

Giovanni 6:48 Io sono il pane della vita.Giovanni 6:33 Poiché il pane di Dio è quello che scende dal cielo, e dà vita al mondo".

Giovanni 6:38-39 perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 39 Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che egli mi ha dati, ma che li risusciti nell'ultimo giorno.

Il pane del cielo è l'unica cosa che può eliminare ogni senso di mancanza nella nostra vita. Per trovarsi in un stato di perfezione e completezza, ogni uomo dovrà mangiare del pane della vita.

Giovanni 6:35 Gesù disse loro: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete.

4) Il pane rappresenta l'ispirazione del Padre, che ci riporta all’unione sacra nello Spirito con Cristo.

Giovanni 6:45 È scritto nei profeti: "Saranno tutti istruiti da Dio". Ogni uomo che ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me.

5) Se mangiamo lui, diventiamo Lui, saremo convertiti finché siamo tutto ciò che Egli è. In quel giorno scopriremo che siamo Spirito come Egli è Spirito. Chiunque mangia questo pane della vita, diventerà un unico pane con Cristo (1 Corinzi 10:17).Giovanni 6:56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui. 57 Come il Padre vivente mi ha mandato e io vivo a motivo del Padre, così chi mi mangia vivrà anch'egli a motivo di me. 58 Questo è il pane che è disceso dal cielo; non come quello che i padri mangiarono e morirono; chi mangia di questo pane vivrà in eterno".

DISTRUZIONE DELLA COPERTURA AL DI SOPRA DELLE NAZIONI

Mentre ceniamo con il Padre, essendo Spirito, Egli ci conforma nella Sua immagine, perché carne e sangue non possono contemplare la Sua gloria. Il problema dell’uomo oggi, è la sua immagine terrena, in altre parole, quella fatta di carne e sangue. Sappiamo che né la carne né il sangue possono ereditare il regno di Dio, perché non possono piacere a Dio. Fin dal principio, Dio ha creato l'uomo a sua immagine, cioè Spirito, ma con Adamo l’uomo ha mutato la sua forma gloriosa e accettabile davanti a Dio,in un’immagine di carne e sangue. Essendo di carne e sangue, l'uomo ha la mente oscurata, affinché perda ogni conoscenza di Dio, e se stesso come figlio dell’Altissimo. Sul tavolo del Padre, il velo che ha coperto la mente degli uomini nella loro trasgressione sarà distrutta.

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IL TAVOLO DELLA PRESENTAZIONE

Il profeta Isaia aveva profetizzato che questa cena importante col nostro Padre celeste era per la nostra edificazione, finché la morte che ereditammo da Adamo fosse stata abolita per sempre.

Isaia 25:6-8 Il SIGNORE degli eserciti preparerà per tutti i popoli su questo monte un convito di cibi succulenti, un convito di vini vecchi, di cibi pieni di midollo, di vini vecchi raffinati. 7 Distruggerà su quel monte il velo che copre la faccia di tutti i popoli e la coperta stesa su tutte le nazioni. 8 Annienterà per sempre la morte; il Signore, Dio, asciugherà le lacrime da ogni viso, toglierà via da tutta la terra la vergogna del suo popolo, perché il SIGNORE ha parlato. Il velo è ciò che ha nascosto la nostra vera forma nell’immagine di Dio, e la nostra inseparabilità da Dio; è anche ciò che ha accecato i nostri occhi della mente, affinché non sapessimo di tutto ciò che il Padre ha riservato gratuitamente per la nostra Gloria. La vera morte è il senso di separazione e allontanamento dal Dio vivente. Questa separazione provocata dalla mente carnale, è ciò che ha causato tutte le maledizioni che definiscono questo mondo oggi. Sul tavolo del Signore, il velo della morte sarà distrutto.

CENA CON ME

Anni fa, ebbi una visione degli inviti che scendevano dal cielo, si vedevano questi inviti in tutto il mondo. Lo Spirito mi ha spiegato che gli inviti erano inviati dal cielo, ad invitare gli abitanti del mondo ad una cena gratuita per la nostra guarigione. Quando mi sono svegliato, lo Spirito mi ha fatto leggere una parte del libro d’Isaia, il capitolo cinquantasei.

Isaia 55:1-3 "O voi tutti che siete assetati, venite alle acque; voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate! Venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte! 2 Perché spendete denaro per ciò che non è pane e il frutto delle vostre fatiche per ciò che non sazia? Ascoltatemi attentamente e mangerete ciò che è buono, gusterete cibi succulenti! 3 Porgete l'orecchio e venite a me; ascoltate e voi vivrete; io farò con voi un patto eterno, vi largirò le grazie stabili promesse a Davide.

Le promesse a Davide si riferiscono alle promesse di Cristo; per ottenere tali promesse ciò che dobbiamo fare, è ricevere gratuitamente la Parola pura di Dio. In quest’ora, lo Spirito sta bussando alla porta dei cuori degli uomini, che hanno orecchie per udire questa chiamata importantissima.

La vergogna della nudità, la povertà spirituale e la cecità che l'uomo ha ereditato da Adamo, stanno per essere sradicati totalmente, basta ascoltare il consiglio della voce alla porta che ci invita a cenare ORA. Quest’invito non è per domani, ma per ora.

Apocalisse 3:17-22 Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!" Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo. 18 Perciò io ti consiglio di comperare da me dell'oro purificato dal fuoco, per arricchirti; e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungerti gli occhi e vedere. 19 Tutti quelli che amo, io li riprendo e li correggo; sii dunque zelante e ravvediti. 20 Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me. 21 Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono, come anch'io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono. 22 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese".

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Ogni cosa che abbiamo perso in Adamo sta per essere ritrovata. La nostra rettitudine e baldanza in Cristo, e il potere per dominare la creazione insieme con il Padre sarà restaurato, anche la ricchezza della Gloria sarà restaurata, poiché sul tavolo, Egli ci illumina con ogni sapienza e intelligenza spirituale fino a che sappiamo che siamo in Lui (Cristo), inseparabili da Dio per tutta l’eternità.

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IL CANDELABRO D’ORO

IL CANDELABRO DELL’0RO

Esodo 25:31-40 "Farai anche un candelabro d'oro puro; il candelabro, il suo piede e il suo tronco saranno lavorati al martello; i suoi calici, i suoi pomi e i suoi fiori saranno tutti di un pezzo col candelabro. 32 Dai lati gli usciranno sei bracci: tre bracci del candelabro da un lato e tre bracci del candelabro dall'altro. 33 Sul primo braccio saranno tre calici in forma di mandorla, con un pomo e un fiore; e sul secondo braccio, tre calici a forma di mandorla, con un pomo e un fiore. Lo stesso per i sei bracci uscenti dal candelabro. 34 Nel tronco del candelabro ci saranno poi quattro calici a forma di mandorla, con i loro pomi e i loro fiori. 35 Ci sarà un pomo sotto i due primi bracci che partono dal candelabro; un pomo sotto i due bracci seguenti, e un pomo sotto i due ultimi bracci che partono dal candelabro: così per i sei bracci uscenti dal candelabro. 36 Questi pomi e questi bracci saranno tutti d'un pezzo col candelabro; il tutto sarà d'oro fino lavorato al martello. 37 Farai pure le sue lampade, in numero di sette; le sue lampade si accenderanno in modo che la luce rischiari lo spazio davanti al candelabro. 38 I suoi smoccolatoi e i suoi piattini saranno d'oro puro. 39 Per fare il candelabro con tutti questi suoi utensili si impiegherà un talento d'oro puro. 40 Vedi di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte.

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Accanto al tavolo d’oro, si trovava un candelabro d’oro puro lavorato. Dagli Ebrei è conosciuto come il Menorah, ed è diventato un tipo di simbolo per loro, facendo parte della memoria della loro ricchissima storia. Comunque sono in tanti quelli che non hanno compreso ciò che il padre intende trasmettere al mondo, tramite il candelabro d’oro.

Quest’oggetto e il propiziatorio erano i due unici oggetti lavorati d’oro puro, gli altri oggetti nel tabernacolo erano fabbricati con legno e rivestiti d’oro. L'oro come abbiamo spiegato, significa divinità e incorruttibilità, poiché è uno dei metalli più resistenti al cambiamento. E’ resistente all'ossigenazione nell’ambiente che porta la ruggine, al fuoco, all'acqua ecc. Poco fa ho sentito una notizia al telegiornale, di alcuni esploratori che hanno scoperto una storica nave spagnola, che fu affondata nel mare centinai di anni fa, era piena di tesori fatti d’oro che oggi valgono miliardi di dollari. Nonostante i tesori siano rimasti nell'acqua salata del mare per centinaia di anni, sono in perfette condizioni, come fossero nuovamente fabbricate. Questo esempio dimostra il perché Dio usa l’oro per spiegare le cose che appartengono alla Sua gloria celestiale che non passa mai, il mondo con tutti la Sua gloria, passerà come rame che si arrugginisce facilmente e cambia forma per sempre. Dio è Spirito e tutto ciò che appartiene a Lui, è invisibile, la Sua dimora ovvero mondo non passerà mai, ma ciò che vediamo con i sensi naturali passerà.

2Corinzi 4:18 mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.

Il candelabro aveva sette braccia e sette fiamme; era decorato con fiori di mandorlo modellati, boccioli e petali. Il Sommo sacerdote ha ricevuto l’istruzione di tenere sempre accese le sette fiamme con olio di oliva pura, per tutti le generazioni.

DIMORA IN ME

Se apriamo gli occhi per vedere bene nello spirito, vediamo che il candelabro d’oro aveva una forma di un albero di mandorlo d’oro, con sette braccia. Con la figura del candelabro, Dio sta cercando di dimostrare al mondo un albero divino che dura per tutta l’eternità. Spiritualmente, tale albero rappresenta non solo Cristo, questo è l’albero vero alla vista del Padre fin dal principio. Le sette braccia del candelabro rappresentano la Chiesa e il tronco (lo stelo) rappresenta Cristo, è una figura del vero corpo di Cristo. Quest’immagine mostra la nostra dipendenza dal Signore, poiché i rami di un albero non possono produrre frutti se scollegati dal loro tronco. Un ramo tagliato dal tronco muore e si secca: questo è lo stato degli uomini che si sono allontanati da Dio, che portano in loro il senso del peccato. Senza dimorare in Cristo non possiamo fare nulla, viviamo una vita nell'ira di Dio e per questo vediamo tutto il mondo in travaglio. Gesù parlò di quest’unione sacra in Giovanni 15:1-7

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IL CANDELABRO D’ORO

Giovanni15:1 "Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo. 2 Ogni tralcio che in me non dà frutto, lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne dia di più. 3 Voi siete già puri a causa della parola che vi ho annunziata. 4 Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me. 5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli. 9 Come il Padre mi ha amato, così anch'io ho amato voi; dimorate nel mio amore.

Ognuno di noi che invoca il Nome del Signore, deve vivere una vita in armonia con Lui. Come sappiamo già, Egli è Spirito con nessuna forma materiale, benché sia disceso dal cielo e giunto a noi, e abbia vissuto nel mondo per un momento, per testimoniare la verità. Gesù Cristo non ha camminato secondo la Sua identità seguendo la carne, ma secondo un’identità spirituale che è fin dal principio e rimane per tutta l’eternità. Egli era lo stesso ieri, lo è oggi e lo sarà domani, non cambia mai, come carne e sangue in cui gli uomini camminano in questo mondo.

Quell’albero divino è riferito anche all’albero della vita che rimane eternamente nel Paradiso di Dio. Se un uomo non può discernere la sua origine in quest’albero divino di Dio, cioè Cristo è morto e fra i morti. Adamo nella Sua Gloria è un esempio di quelli che fioriscono, perché visse dell’albero della vita. Vivere dell’albero della vita, vuole dire vivere in Cristo ovvero secondo lo Spirito, questo è l’unica via che conduce alla fruttuosità che tutti cercano. Tutte desiderano una vita fruttuosa, ma sono in pochi quelli che lasciano la vita carnale per quella secondo lo Spirito. Se uno vive una vita secondo la carne, muore eternamente e perde la sua eredità e autorità da figlio di Dio.

Come disse Gesù, ogni cosa diventa possibile quando dimoriamo in Lui, la fede illimitata sarà restaurata e non vivremo più come le nazioni che lottano per sopravvivere. In Lui ritroviamo il Padre, e la paura, il dolore e il gemito scompariranno.

IL MANDORLO

Il mandorlo storicamente, specialmente per gli Ebrei è simbolo della veglia e della vigilanza, essendo una delle prime piante a fiorire in primavera. Il sorvegliante che conosce bene il suo mestiere è sveglio e attento, e rimane sempre in uno stato vigile. Spiritualmente, essere svegli è essere consapevoli del Regno invisibile di Dio, è uno stato di vigilanza nello spirito della verità. E’ cioè il modo di astenersi dal male che c’è nel mondo.

Paolo ebbe toccato il soggetto in 1 Tessalonicesi 5:5-8,

1 tessalonicesi 5:5-8 perché voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre. 6 Non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri;

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7 poiché quelli che dormono, dormono di notte, e quelli che si ubriacano, lo fanno di notte. 8 Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore e preso per elmo la speranza della salvezza.

Quelli che non sono svegli sono spiritualmente addormentati, e sono della notte. Questo vuol dire che camminano nell’ignoranza, non sapendo da dove arrivano e dove vanno, essi camminano nella menzogna cioè una vita contraria a Cristo. Il mondo con la sua avidità e concupiscenza è composto dagli ubriachi, perché rigettano la verità e ricevono le bugie. Vivere una vita sobria in Cristo vuol dire camminare nello Spirito, nell'amore, riconoscendo i fratelli come un unico corpo unitario, e non essere eccessivamente presi dalla vanità, che viene dalla mente carnale.

I SETTE SPIRITI DI DIO

Le sette fiamme rappresentano anche i sette spiriti di Dio, mandati nel mondo per raccogliere tutte le nazioni in Cristo. Cioè, lo Spirito illuminerà il mondo intero con la verità. Mentre era sull’isola di Patmos, l’Apostolo Giovanni ebbe una visione del trono di Dio, ha visto proprio davanti a esso, sette lampade accese, che rappresentano i sette spiriti di Dio [Apocalisse 4:5], Sono anche i sette occhi e le sette corna dell’agnello, mandati alla terra per riscattare gli uomini [Apocalisse 5:6]. Ovviamente, tutto ciò che l’Apostolo Giovanni visse nello Spirito, sono state esplicate dal Padre per farci capire le cose invisibili di Dio. Non esiste in qualche parte del cielo un agnello immolato con sette occhi, se fosse così sarebbe una cosa spaventosa, quelle visioni nel libro dell'Apocalisse sono cose da considerare in modo spirituale.

Dunque, i sette spiriti sono uno spirito e rappresentano lo Spirito Santo, oppure lo spirito della verità.  E’ come vedere la luce pura passare attraverso un cristallo, che produce i sette colori come dell'arcobaleno. L’arcobaleno è l’effetto della luce che passa tramite i cristalli, dalle nuvole, anche se vediamo in sette colori, ed attualmente uno.

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IL CANDELABRO D’ORO

I sette spiriti danno “lo Spirito del Signore”, “lo spirito saggezza”, “ lo spirito d’intelligenza”, “spirito di consiglio”, “lo spirito forza”, “lo spirito del timore di Signore” e la conoscenza di Dio [Isaia 11:2]. Tutti quelli che faranno parte dei redenti del Signore, devono avere il sigillo dello Spirito di Dio, altrimenti non possano essere tra i redenti di Signore.

Come ho spiegato prima, il candelabro era in una posizione nascosta, rispetto a ciò che era fuori dal tabernacolo, ed essendo totalmente blindato con copertine di pelli dense, la sorgente della luce per il tabernacolo erano le sette fiamme che bruciavano continuamente sul candelabro. I Sacerdoti che compivano il servizio nel tabernacolo, camminavano nella luce proveniente dalle sette fiamme che allegoricamente rappresentano i sette spiriti, ovvero lo Spirito di Dio. Questo vuol dire,che chiunque avvicinerà il Signore, entrando nel Suo vero tabernacolo celeste, camminerà con la luce proveniente solamente da Dio e l’agnello, non più secondo la luce naturale nella quale le nazioni nelle tenebre camminano.

L’Apostolo Giovanni visse una cosa simile, quando ebbe una visione dei redenti che camminavano nella Gloria di Dio.

Apocalisse 21:22 Nella città non vidi alcun tempio, perché il Signore, Dio onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio. 23 La città non ha bisogno di sole, né di luna che la illumini, perché la gloria di Dio la illumina, e l'Agnello è la sua lampada. 24 Le nazioni cammineranno alla sua luce e i re della terra vi porteranno la loro gloria.

Esistono due tipi di luce ovvero sapienza, una deriva dallo spirito dell'uomo naturale che guida quelli di questo mondo, e la seconda è lo Spirito di Dio, che resta sull'agnello e guida gli uomini che trovano il Regno di Dio. Se una persona cammina nella luce generata dallo spirito carnale dell'uomo, cammina nelle tenebre, poiché quella luce dell’uomo non conosce la verità, ma vede solo le cose secondo gli istinti naturali e bestiali. Per questo motivo, Gesù disse che se la luce dentro di noi sono le tenebre, siamo grandi quanto loro [Matteo 6:23]. Quelli invece che camminano nella luce generata dallo Spirito di Dio, lo fanno nella verità cioè, con ciò che è nella mente di Dio, poiché il Suo Spirito mette a nostra disposizione le cose profonde di Dio, ci insegna ogni cosa gloriosa che verrà. Camminare nella vera luce proveniente da Dio è un cammino segreto, che l'uomo comune non può conoscere, la luce ci porta attraverso una stradina stretta alla vita eterna, che l'uomo carnale non conosce.

In una lettera ben articolata ai Corinzi, Paolo toccò il soggetto dei due tipi di luce che possono guidare un uomo.

1Corinzi 2:11 Infatti, chi, tra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio. 12 Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate; 13 e noi ne parliamo non con parole insegnate

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dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali. 14 Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente.

La luce, ovvero la sapienza derivata dallo spirito dell'uomo è ciò che guida il mondo perso, lo guida alla tribolazione e distruzione, è una sapienza estratta da Satana, fissa sulla gloria temporanea di questo mondo. Invece, la sapienza derivata dallo Spirito di Dio è ciò che guida i riscattati del Signore verso la pace e vita eterna, egli vede solo la Gloria eterna e invisibile di Dio. Un uomo terreno non può comprendere le cose che derivano dallo Spirito di Dio, poiché è accecato dall’oscurità di questo mondo materiale. Allora, una persona che cammina nella luce proveniente dallo Spirito di Dio sembrerà un pazzo agli occhi degli uomini.

L’uomo Gesù camminò intensamente con la guida dello Spirito, per questo motivo visse e parlò delle cose riguardanti il Regno invisibile di Dio. Per entrare nel Regno di Dio, ciò che dobbiamo fare è distogliere i nostri occhi che ricevono luce dallo spirito dell'uomo, e metterli sull’agnello che riceve luce, solo dalla grandezza di Dio. Se abbiamo occhi per ricevere solo dallo spirito proveniente dal cielo, avremo il nostro corpo pieno di luce e non potremo saggiare la morte.

E’ ciò che un uomo riceve che lo giustifica o lo corrompe, se riceve dentro di sé l'ispirazione dallo spirito naturale dell'uomo, diventerà corrotto e schiavo della corruzione, e perderà il suo patrimonio nel Regno di Dio [Giuda 1:10]. Invece se una persona riceve lo Spirito di Dio, percependo tutte le cose nella luce dello Spirito che rivela i pensieri di Dio, egli sarà liberato dalla schiavitù della corruzione e volerà nel suo patrimonio in Dio [Giovanni 8:32].

Come siamo stati ammoniti, dopo ciò che abbiamo udito nelle tenebre, cioè secondo lo spirito carnale dell'uomo, dobbiamo parlare nella luce, cioè secondo l’ispirazione derivata dallo Spirito di Dio.

Luca 12:2-3 Ma non c'è niente di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. 3 Perciò tutto quello che avete detto nelle tenebre, sarà udito nella luce; e quel che avete detto all'orecchio nelle stanze interne, sarà proclamato sui tetti.

Tutto ciò che lo Spirito rivelerà ai Santi, sono cose nascoste dal principio, che abbiamo dimenticato nella nostra discesa in carne e sangue. Se dimoriamo nell’albero vero ricevendo dallo spirito della verità, camminando in esso e confessando ciò che riceviamo, troveremo il Padre, poiché scomparirà ogni ombra delle tenebre, che hanno provocato la morte spirituale nell'uomo. .

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L’ALTARE DELL’INCENSO

L’ALTARE DI INCENSO

E Esodo30:1-10 "Farai pure un altare per bruciarvi sopra il profumo; lo farai di legno d'acacia. 2 La sua lunghezza sarà di un cubito; la sua larghezza, di un cubito; sarà quadrato e avrà un'altezza di due cubiti; i suoi corni saranno tutti d'un pezzo con esso. 3 Rivestirai d'oro puro il disopra, i suoi lati tutt'intorno, i suoi corni; gli farai una ghirlanda d'oro intorno. 4 Gli farai due anelli d'oro sotto la ghirlanda, ai suoi due lati; li metterai ai suoi due lati, per passarvi le stanghe che serviranno a portarlo. 5 Farai le stanghe di legno d'acacia e le rivestirai d'oro. 6 Collocherai l'altare davanti al velo che è davanti all'arca della testimonianza, di fronte al propiziatorio che è sopra la Testimonianza, dove io mi incontrerò con te. 7 Aaronne vi brucerà sopra dell'incenso aromatico; lo brucerà ogni mattina, quando riordinerà le lampade. 8 Quando Aaronne accenderà le lampade ull'imbrunire, lo farà bruciare; sarà il profumo quotidiano davanti al SIGNORE, di generazione in generazione. 9 Non offrirete su di esso incenso profano, né olocausto, né oblazione e non vi farete libazioni. 10 Una volta all'anno Aaronne farà l'espiazione sui corni di esso; con il sangue del sacrificio di espiazione per il peccato vi farà sopra l'espiazione una volta all'anno, di generazione in generazione. Sarà cosa santissima, sacra al SIGNORE".

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Il tabernacolo aveva un altare d’oro nel Luogo santo, a pochi metri dalla tavola e dal candelabro. L’altare, chiamato "l’altare dell’incenso" o “l’altare dei profumi”, si trovava prima del velo che separava il Luogo Santo dal Luogo Santissimo.

Ogni mattina e sera, il sommo sacerdote offriva in sacrificio: incenso bruciato sull’altare, con carbone nel cortile eterno. L’incenso fluiva oltre il velo nel Luogo Santissimo, dove si trovava la presenza della Gloria di Dio. Una volta l’anno applicavano il rito dell'espiazione, bagnando i corni dell'altare con il sangue, mentre bruciava l’incenso. Tale rito serviva per i peccati degli Israeliti, per far sì che essi restassero nella Grazia di Dio.

Nessuno, salvo i sacerdoti, discendenti di Aronne, aveva diritto di bruciare incenso al Signore, farlo senza alcun diritto significava morte al colpevole. Tanti anni dopo che gli Israeliti ricevettero i comandamenti del Signore dalla mano di Mosè, uno dei re, Uzzia, li violò e di conseguenza, divenne lebbroso e fu tagliato fuori dalla casa del Signore fino al giorno della sua morte [2Cronache 26:16-21]. Questi sono degli esempi per noi che siamo chiamati alla Gloria; esaminiamo in che modo tale scena si relaziona a noi, in tale contesto.

Il Sacerdote bruciava l’incenso aromatico puro di mattina, quando riordinava il candelabro e al tramonto, quando riaccendeva le candele [Esodo 30:7-8]. Davanti al candelabro era proibito bruciare “incenso profano”, offrire sacrifici di animali (olocausto) ed elemosine e libagioni, si doveva usare soltanto incenso puro.

Senza accendere le candele del candelabro, non potevano bruciare l’incenso. Quest’ordinamento non fu menzionato, abbiano i loro significa eterna che applicarci per il nostro accorgimento in Cristo. Essendo il quinto oggetto principale riguardante il tabernacolo, logicamente, prima di raggiungere l’altare d’incenso, i sacerdoti dovranno attraversare i primi quattro oggetti che sono:

1) L’altare di bronzo posto al di fuori del tabernacolo, nel cortile esterno, usato per l’olocausto e lo spargimento del sangue degli animali, che rappresentano la nostra salvezza eterna nel sacrificio e sangue di Cristo Gesù. La nostra

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L’ALTARE DELL’INCENSO

rettitudine e la chiave per essere ammessi davanti al Padre per ritrovare la Gloria persa in Adamo, è la nostra Fede nel sangue di Gesù ovvero il Suo sacrificio sulla croce.

2) Il lavacro bronzeo, posto anch'esso anche al di fuori del tabernacolo nel cortile esterno, dove i sacerdoti si purificavano prima di attraversare la porta del tabernacolo. Rappresenta simbolicamente il battesimo nel nome di Gesù Cristo, affinché viva in noi con la Fede e noi in Lui, non identificandosi più come il vecchio uomo terreno. Chiunque cerca la Gloria del Padre, si purifica come Lui, identificandosi secondo l’uomo interiore dello Spirito, cioè il Cristo in noi.

3) La tavola d’oro con i dodici pani posti sopra la prima parte del tabernacolo, chiamato il Luogo Santo. Rappresenta la comunione celeste che induce la nostra crescita alla pienezza di Cristo, il vero Io perso in Adamo. Il pane ci far crescere secondo Cristo, che è ad immagine e somiglianza del Dio vivente. E' il pane della verità, donato dal Padre per farci tenere sempre vivo nella mente tutto ciò che abbiamo perso in Adamo.

4) Il candelabro d’oro, posto anch'esso nella prima parte del tabernacolo, chiamato il Luogo Santo, costituito da sette candele che erano sempre accese, illuminando così l'interno del tabernacolo. Rappresentano i sette Spiriti di Dio, inviati sulla terra per riscattare gli uomini dalla morte, dando loro intelligenza e sapienza celeste e portandoli nella Gloria del Padre. Le nazioni che troveranno la salvezza di Dio, cammineranno secondo questa luce, non più nella luce terrena, cioè le tenebre.

Tali passi, come ho spiegato nei capitoli precedenti, rappresentano un modello dell’ascensione ovvero un progresso spirituale alla Gloria del Padre, che si trova nel Luogo Santissimo. In Adamo, perdemmo la Gloria del Padre, per vivere nelle tenebre, che rappresentano il mondo privo della sapienza del vero Dio, ma in Cristo Gesù ci ritroviamo di nuovo nella Gloria di Dio. Lo scopo del Vangelo é educarci e portaci nella piena Gloria del Padre, che si trova nel Luogo Santissimo all'interno del vero tabernacolo celeste. Questo è il sacrissimo luogo spirituale che Gesù ha preparato per ogni credente [Giovanni 14:1-3, Giovanni 17:24].

Essendo i veri sacerdoti secondo l’ordine eterno di Melchisedec in questa dispensa di Grazia in Cristo, allegoricamente Dio ci sta comunicando che, per essere degni di bruciare incenso per piacerGli, dobbiamo crescere nella sapienza di Cristo, lasciandoci alle spalle la vita falsa che conducevano al di fuori del cortile esterno del tabernacolo, e crescere secondo l'uomo nuovo cioè lo Spirito.

L’incenso aromatico descritto in alcune versioni della Bibbia come dal “profumo fragrante” o “incenso dolce”, che Dio ordinò agli Israeliti di bruciare, rappresenta l'adorazione, le preghiere e le meditazioni offerte al Signore per ottenere il Suo favore. Infatti, tradizionalmente, mentre i sacerdoti dell’epoca offrirono l’incenso nell’abitazione del Signore, le folle di fedeli si radunavano al di fuori, pregando, perché, credevano che arrivassero a Dio insieme al profumo fragrante, e così furono ascoltati e onorati. Emerge dai versetti 8-10 del Primo Capitolo del libro di Luca, che per gli Ebrei conoscere l’altare d’incenso significava comunicazione con Dio, anche se non avevano una piena rivelazione di ciò.

Luca 1:8-10 Mentre Zaccaria esercitava il sacerdozio davanti a Dio nell'ordine del suo turno, 9 secondo la consuetudine del sacerdozio, gli toccò in sorte di entrare nel tempio del Signore per offrirvi il profumo; 10 e tutta la moltitudine del popolo stava fuori in preghiera nell'ora del profumo.

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Nel libro dell’Apocalisse, L’Apostolo Giovanni ebbe una visione dell’altare nel cielo e vide le preghiere dei Santi salire fino a Dio, insieme con il profumo dell’incenso. Questa è ancora una delle tante prove che confermano il legame dell’altare d’incenso alle preghiere e l'adorazione dei Santi.

Apocalisse 8:3 E venne un altro angelo con un incensiere d'oro; si fermò presso l'altare e gli furono dati molti profumi affinché li offrisse con le preghiere di tutti i santi sull'altare d'oro posto davanti al trono. 4 E dalla mano dell'angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio insieme alle preghiere dei santi. 5 Poi l'angelo prese l'incensiere, lo riempì del fuoco dell'altare e lo gettò sulla terra. Immediatamente ci furono tuoni, voci, lampi e un terremoto.

Scopriremo fra poco, il vero significato delle preghiere e dell'adorazione, che non ha nulla a che fare con i vari metodi religiosi che l'uomo ha inventato, al fine di piacere ad un dio immaginario e lontano, creato dalla sua mente ottenebrata. Gesù, la luce del mondo, portò con sé una rivelazione della vera adorazione, dichiarando che i veri adoratori che piacciono a Dio sono quelli che Lo adorano nello Spirito e nella verità; questi sono gli adoratori che Egli desidera.

Giovanni 4:21-24 Gesù le disse: "Donna, credimi; l'ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. 24 Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità".

Pertanto, negò i loro riti ebraici con tutte le loro complicità con le opere carnali, che non giovavano a nulla. Tali riti servivano soltanto come ombre della vera adorazione celeste, di conseguenza, gli Israeliti adoravano un dio che non esisteva. I loro pellegrinaggi e assemblee religiose, i sacrifici col sangue, le offerte e le decime, le abluzioni esteriori e tutti i procedimenti religiosi che sembravano giusti e saggi, erano in realtà vani.

Matteo 15:7-9 Ipocriti, ben profetizzò Isaia di voi quando disse: 8 "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. 9 Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d'uomini"".

Amos 5:21-23 "Io odio, disprezzo le vostre feste, non prendo piacere nelle vostre assemblee solenni. 22 Se mi offrite i vostri olocausti e le vostre offerte, io non le gradisco; e non tengo conto delle bestie grasse che mi offrite in sacrifici di riconoscenza. 23 Allontana da me il rumore dei tuoi canti! Non voglio più sentire il suono delle tue cetre!

Dopo aver visto la luce vera, Paolo fu chiamato Saul e divenne profondissimo credente della tradizione ebraica, e capo dei Farisei, essendo ben istruito riguardo la legge di Mosè, lasciò tutta la sapienza religiosa per ottenere quella che viene dal Cristo. Dopo l'illuminazione con la vera luce del mondo, Paolo fece riferimento alle tradizioni ebraiche, paragonandole alla spazzatura ovvero all'adorazione vana [FILIPPESI 3:1-8]. Ebbe una rivelazione d’adorazione e lode vera, cioè di trovarsi in Cristo, accorgendosi che è ciò che serve per ottenere la pienezza della benedizione di Dio.

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L’ALTARE DELL’INCENSO

Inconsapevolmente, questi riti religiosi sono parte delle Chiese tradizionali che oggi esistono in tutto il mondo, senza alcuna eccezione. Tante persone oggi non hanno la vera sapienza dell’adorazione e non si accorgono della frase famosa di Gesù: “Nello Spirito e nella verità”. L’ora della verità è giunta comunque, e le tenebre stanno passando, la vera luce del mondo sta illuminando i nostri sentieri affinché i veri cercatori di Dio, Lo adoreranno in modo piacevole. Sappiamo che, quando facciamo ciò che Gli è gradito, tutte le cose cooperano per il nostro bene; chiediamo ciò che vogliamo e lo riceviamo, questo è il segreto del potere dei Santi.

Adorare Il Padre nello Spirito e nella verità significa camminare secondo lo Spirito, non più secondo la carne come abbiamo fatto in passato. Cristo è lo Spirito [2 Corinzi 3:17] e la verità [Giovanni 14:6] e rappresenta il vero io dentro ogni uomo o Cristo in noi, la speranza della Gloria [Colossesi 1:27]. Carne e sangue non possono piacerGli, non importa quanto desidera, e proprio impossibile, per questo Gesù dichiarò dobbiamo per forza rinascere secondo lo Spirito, cioè vivere una vita secondo il Cristo in noi, questa è l’unica cosa che può piacere a Dio.

Leggete attentamente la lettera di Paolo ai Romani.

Romani 8:4-9 affinché il comandamento della legge fosse adempiuto in noi, che camminiamo non secondo la carne, ma secondo lo Spirito. 5 Infatti quelli che sono secondo la carne, pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito, pensano alle cose dello Spirito. 6 Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace; 7 infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo; 8 e quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio. 9 Voi però non siete nella carne ma nello Spirito, se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui.

Quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio, in altre parole non possono bruciare l'incenso per Dio. Abbiamo ereditato lo stato carnale in Adamo, per questo motivo la nostra mente fu allontanata dalla Gloria di Dio. Quando regnava nella Gloria, Adamo ricevette l'ordine da Dio di mantenersi nello stato di perfezione in cui era generato. Adamo, essendo stato generato ad immagine del Dio vivente, un essere di puro Spirito immacolato, ma dopo essere stato sedotto e attirato dal mondo esteriore e materiale, mutò il suo stato spirituale in uno naturale e carnale. Nello stato di carne e sangue, Adamo perse la possibilità di piacere a Dio, e cessò il sacrificio del profumo per piacerGli.

Non piacendo a Dio, Adamo ha portato la miseria e la maledizione che ancora oggi dilaga; nell’uomo mortale, la mancanza della Fede è provocata da un senso di vuoto fra lui e Dio, poiché la piena Fede dimostrata da Gesù può funzionare nell'uomo, solo se agisce per piacere a Dio.

L’unica cosa che può piacere a Dio è la nostra trasformazione e conformazione nell’immagine spirituale dell’unigenito Figlio di Dio, non vivendo più secondo questo mondo esteriore e materiale. In Cristo possiamo di nuovo confessare come Gesù, “Facciamo s empre le cose che Gli piacciono ” [Giovanni 8:9], questa sensazione è ciò che porta la vittoria in ogni cosa. Il nostro culto spirituale sarebbe di presentarci come sacrificio vivente, come disse l’apostolo Paolo.

Romani 12:1-2 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale. 2 Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra

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mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.

Ciò che dobbiamo fare da veri adoratori di Dio, è vivere nella verità com’eravamo al principio, prima della caduta nella mortalità e corruttibilità in Adamo. In verità, al principio fummo creati nella gloriosa immagine del Dio vivente, per essere lodare la Sua Gloria. Ritrovandoci nella forma bassissima dell’uomo mortale, dobbiamo ritornare dove siamo caduti. Allegoricamente, dobbiamo salire il monte spirituale della trasfigurazione (Sion) come fece Gesù insieme con i tre discepoli, al fine di poter vedere la Gloria di Dio e ascoltare la voce che dice: “Questo è il mio Figlio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto” [Matteo 17:1-5]. Nessun uomo carnale può ascoltare tale voce, salvo quelli che si elevano spiritualmente nella loro mente da esseri umani ad esseri celesti.

A questo punto, abbiamo cenato al tavolo del Signore, abbiamo anche ricevuto la verità dallo Spirito Santo di Dio. Allora, conoscendo la volontà di Dio, siamo ammoniti a offrire noi stessi come un sacrificio dolce ed eterno a Dio. Non esiste amore più grande che sacrificare la nostra vita per i fratelli sparsi nel mondo. E’ volontà di Dio far vedere loro la Gloria di Cristo manifestata in noi, affinché essi credano e siano salvati. Questa è l’unica azione che fa piacere al Signore, poiché ama il mondo e cerca sempre di salvare gli uomini persi nelle tenebre, lontani dalla Sua presenza.

Dobbiamo far crescere il Cristo in noi, come disse Gesù:“Sia fatta la Tua volontà”. Mentre obbediamo alla voce del Signore, facendo la Sua volontà, conformandoci nell’immagine celeste dell’unigenito Figlio, egli ci ha promesso onore, gloria, gioia e pace.

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IL VELO PRIMA DEL LUOGO SANTISSIMO

IL VELO PRIMO DEL LUOGO SANTISSIMO

Esodo 26:31-35 "Farai un velo di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto con dei cherubini artisticamente lavorati 32 e lo sospenderai a quattro colonne d'acacia, rivestite d'oro, che avranno i chiodi d'oro e poseranno su basi d'argento. 33 Metterai il velo sotto i fermagli; e lì, di là dal velo, introdurrai l'arca della testimonianza; quel velo sarà per voi la separazione del luogo santo dal santissimo. 34 Metterai il propiziatorio sull'arca della testimonianza nel luogo santissimo. 35 Metterai la tavola fuori del velo e il candelabro di fronte alla tavola dal lato meridionale del tabernacolo; metterai la tavola dal lato di settentrione.

IL VELO

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Il Luogo Santissimo era il punto focale del tabernacolo, poiché vi dimorava la Gloria di Dio. Fra il Luogo Santo e il Luogo Santissimo, era posto un velo che li separava. Esisteva un velo sia nel tabernacolo di Mosè sia nel Tempio di Salomone. Solo il Sommo Sacerdote, una volta all’anno, poteva andare oltre questo velo, per poter intercedere per i suoi peccati e quelli dell’intero popolo di Israele. Alcuni manoscritti antichi, dicono che prima d’entrare alla sacra presenza di Dio, il Sommo Sacerdote era legato con una corda alla caviglia. La corda avrebbe eventualmente recuperato il corpo del Sommo Sacerdote, nel caso in cui fosse stato colpito dalla morte alla presenza di Dio; stato considerato santissimo, mitico e ben temuto da tutti. 

Come scrisse Paolo: “La via che conduce verso la presenza di Dio non era aperta, quando esisteva il tabernacolo di Mosè”.

 

Ebrei 9:6-8  Questa dunque è la disposizione dei locali. I sacerdoti entrano bensì continuamente nel primo tabernacolo per compiervi gli atti del culto; 7  ma nel secondo, non entra che il sommo sacerdote una sola volta all'anno, non senza sangue, che egli offre per sé stesso e per i peccati del popolo. 8  Lo Spirito Santo voleva con questo significare che la via al santuario non era ancora manifestata finché restava ancora in piedi il primo tabernacolo.   Questo significa che nessun uomo dopo la caduta di Adamo, poteva vedere la piena Gloria di Dio prima dalla venuta di Gesù Cristo.  Tutti prima di Gesù, i profeti e i Santi inclusi, non conoscevano il vero Dio, avevano il velo posto sopra il loro volto. Camminavano soltanto come dei servitori fedeli, con una speranza futura, ma non avevano la piena conoscenza del vero Dio e della Sua Gloria.  Uno dei servi più noti, Mosè, chiese un favore a Dio: volle vedere quale fosse la Gloria che illuminava il Suo volto; ma questo privilegio gli fu rifiutato. Mosè aveva visto soltanto la Gloria alle spalle di Dio. [Esodo 33:19-23].

  Esodo 33:19  Il SIGNORE gli rispose: "Io farò passare davanti a te tutta la mia bontà, proclamerò il nome del SIGNORE davanti a te; farò grazia a chi vorrò fare grazia e avrò pietà di chi vorrò avere pietà".  20  Disse ancora: "Tu non puoi vedere il mio volto, perché l'uomo non può vedermi e vivere". 21  E il SIGNORE disse: "Ecco qui un luogo vicino a me; tu starai su quel masso; 22  mentre passerà la mia gloria, io ti metterò in una buca del masso, e ti coprirò con la mia mano finché io sia passato; 23  poi ritirerò la mano e mi vedrai da dietro; ma il mio volto non si può vedere".  

Quando Mosè scese dal Monte Sinai (Oreb), dove incontrò Dio, il suo volto brillò con la Gloria posta alle spalle di Dio, e gli Israeliti non potevano guardarla. Se tale Gloria era così splendente, che gli Israeliani non potevano guadare la Sua faccia, quanto più gloriosa sarebbe la vera Gloria del volto del Dio che siamo chiamati a vedere. Confermando questo, Gesù disse che i figli del Regno di cui siamo in Cristo, vedono il volto del Padre Celeste [Matteo 18:10]; in altre parole, siamo definiti degni di accedere alla piena Gloria del Dio vivente. Quanto è grande la salvezza che siamo chiamati ad ereditare; quanto é grande la Grazia in Gesù Cristo verso di noi che ascoltiamo la voce del Padre oggi. Secondo Gesù, Giovanni il Battista è stato il profeta più grande tra gli uomini, gli altri profeti inclusi, ma al tempo stesso è però

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IL VELO PRIMA DEL LUOGO SANTISSIMO

inferiore a chiunque tra noi abbia accesso alla Gloria del Padre e conosca il vero Padre.  [Luca 7:28]

Matteo 11:11 In verità io vi dico, che fra i nati di donna non è sorto nessuno maggiore di Giovanni il battista; eppure il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.  

Questi versi fanno parte della Bibbia, e servono per la nostra edificazione nella Fede. Ogni persona che trova la vita eterna in Cristo è superiore a Mosè, Elia, Samuele e tanti altri, perché camminarono secondo una Gloria temporanea, invece noi camminiamo secondo una Gloria vera ed eterna.

L’ORIGINE E LA CONSEQUENZA DEL VELO

Se aveste letto i capitoli precedenti, sapreste che siamo stati generati nella Gloria del Padre; siamo stati tutti originati dalla luce che illumina ogni uomo. La luce di Dio che è la Sua Gloria, è la vera vita di ogni uomo che è parte del mondo, nella trasgressione di Adamo. Gesù è venuto per restaurare quella vita che abbiamo perso in Adamo, finché regnassimo di nuovo nella pienezza della vita. Come delle pecore, siamo deviati dalla via che conduce alla vita, ma egli è venuto, perché abbiamo la vita e l'abbiamo in abbondanza.

La Gloria del Padre è la sorgente della vita di tutti gli uomini; come <<un tralcio di un albero tagliato fuori si secca>> o <<un pesce senza acqua muore>> o <<un animale senza aria perisce>>, così un uomo fuori della Gloria del Padre perisce. Questo è lo stato dell’uomo mortale privo della Gloria di Dio; è tagliato fuori dalla sorgente della sua vita.

Nella trasgressione di Adamo, la mente dell'uomo è stata offuscata ed allontanata dalla Gloria del Dio vivente, affinché perdesse la sua eredità nella Gloria stessa. Come Paolo scrisse in una lettera ai Corinzi, il Dio di questo mondo ha accecato l’uomo, nascondendo dalla Sua sapienza il tesoro all'interno del vaso d’argilla [2 Corinzi 4:4-7]. Il velo ottenebra totalmente la coscienza dell'uomo, facendogli perdere ogni traccia della sua parte nella Gloria di Dio. Il frutto di quest’ottenebramento è la morte e ogni fruito malvagio, soprattutto il senso di abbandono ed essere nemico di Dio. Queste sono le tenebre in cui vive il mondo, privo della conoscenza del Dio vivente [Giovanni 17:25]; in Adamo tutti hanno peccato e sono diventi privi della Gloria di Dio [Romani 3:23].

Pensati, da dove nacque l’ideologia di un Dio in un posto nel cielo, lontano dagli uomini? Da dove nacque i bisogni delle opere religiosi come vediamo per tutto per piacergli? Da dove nacque un’idea di un Dio che sta in cielo sorvegliando gli uomini al fine di punirli, mentendoli in fuoco per sempre? Questi concetti sbagliati di Dio, sono concetti fabbricati dalle menti oscurate degli uomini. Il velo porta la paura, perché sarebbe persa la sapienza del vero Dio di amore che da luce e pioggia, sia al buono che il cattivo. L’offuscamene della mente di Adamo è ciò che portò la paura in Adamo, quando sentì nudo, può lo nascose dalla presenza di Dio. La prima domanda di Dio è, “Che ti ha mostrato nudo?”, significando Adamo stato accecato affinché non veda più la verità. Egli perse la vera percezione di Dio e la Sua relazione con Lui, introducendo cosi, la paura. In altra parola, la paura e mancanza di fede verso Dio, è la frutta dell’accecamento o dell’offuscamento della mente di uomo. La Paura come

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scrisse l’Apostolo Giovanni è tormentosa, ciò definisce lo stato dell’uomo priva della gloria di Dio a causa dell’offuscamento rappresentato dal velo.

Esaminiamo di nuovo il peccato di Adamo, facendo una conoscenza ancora più approfondita del termine peccato. Il peccato vuol dire violare la legge di Dio: ama il tuo prossimo come te stesso.

Galati 5:14 poiché tutta la legge è adempiuta in quest'unica parola: "Ama il tuo prossimo come te stesso".

Questa legge può essere rispettata solo da quelli che camminano secondo lo Spirito, che è la nostra vera forma sin dal principio. Adamo fu creato ad immagine del Dio vivente, una forma di Spirito pura, e per restare in questa forma, rispettava la legge [Genesi 1:26]. In questa forma sono tanti membri e un unico corpo nel Figlio di Dio, in cui non esiste alcun senso di essere carne della terra né una conoscenza di se stesso, ciò che esiste è soltanto una conoscenza del Signore. Quando camminiamo nello Spirito, cioè nella nostra vera forma dal principio, non esiste la occasione per inciampare perché amiamo i proprie fratelli.

Il dovere di ogni figlio di Dio è mantenere e custodire il proprio stato glorioso nell'immagine del Dio vivente, cioè nell’immacolato stato spirituale in cui era stato generato al principio.

1John 3:9 Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio [Genesi 2:15-17].

1John 5:18 Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non persiste nel peccare; ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca.

Tutti noi in una coscienza simile a Adamo, siamo diventati esseri carnali trasgredendo il comando eterno di Dio, che voleva ci mantenessimo nella Sua immagine spirituale. Questo peccato è perpetuo in quelli che periscono, perché si conformano continuamente a questo mondo materiale, allontanandosi sempre di più, o in altre parole, hanno la mente “velata”, distante dalla Gloria di Dio. Invece noi che ora ascoltiamo la voce dello Spirito, ci conformiamo nell’immagine celeste dell’unigenito Figlio di Dio. La carne non può vedere la Gloria di Dio, per questo motivo dobbiamo trasformarci in Cristo, strappando il velo posto sopra la mente del nostro cuore, per poter di nuovo realizzare la Gloria di Dio.

SQUACIANDO IL VELO

 Pagando il prezzo per il nostro riscatto con il suo sangue, Gesù Cristo ha dato a tutto il mondo, la possibilità di andare oltre il velo che ci ha separato dalla Gloria di Dio. Tale Gloria che abbiamo perso in Adamo, è restaurata al cento per cento in una nuova vita in Gesù Cristo. Accadde un gesto simbolico di gran valore spirituale che avrebbe potuto passare inosservato, ma lo Spirito lo ha inserito nella Bibbia. Nel momento in cui Gesù rese lo Spirito, il pesantissimo velo che separava il Luogo Santo da quello Santissimo del Tempio che esisteva a quel tempo, fu squarciato in due da mani invisibili. Per la prima volta dopo lo stabilimento del tabernacolo di Mosè, poi il Tempio di Salomone, il Tempio di Zorobabele e finalmente il Tempio di Erode, il mitico Luogo Santissimo, dove dimorava la Gloria di Dio venne aperto e si poteva vedere dal Luogo Santo; il velo mitico che oscurava la vista dalla Gloria di Dio, fu squarciato per sempre.

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IL VELO PRIMA DEL LUOGO SANTISSIMO

Matteo 27:50-53  E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito. 51  Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si schiantarono, 52 le tombe s'aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono; 53 e, usciti dai sepolcri, dopo la risurrezione di lui, entrarono nella città santa e apparvero a molti.  I Templi sulla terra servivano come un’ombra del vero tempio celeste non fatto con le mani degli uomini, perciò la distruzione squarciata materiale del velo fungeva allegoricamente da barriera fra gli uomini e la Gloria di Dio. Con il Suo sangue ha pagato il prezzo più alto per i nostri peccati, dandoci la possibilità di guadagnare eternamente l’accesso alla piena Gloria di Dio, gratuitamente.  Allora, da quel momento la via verso la piena Gloria di Dio si è aperta a tutti quelli che la cercano, basta che noi invochiamo il Suo nome e seguiamo l’Agnello fino alla presenza di Dio, con baldanza [Ebrei 10:19-20]. Essendo il capo della nostra Fede, Egli è passato davanti a noi ed è andato oltre il velo verso la gloriosa presenza di Dio, nel luogo celestiale.

Riconoscendo la Sua origine presso la Gloria di Dio, la preghiera di Gesù mentre era sulla terra era: “Padre, glorificarmi tu presso di te della Gloria che avevo prima che il mondo esistesse” [Giovanni 17:5]. Confessò sempre “Vado al Padre” e disse ai discepoli: “Dove vado, non potete venire, ma tornerò e vi accoglierò presso di me”. Egli vive nella Gloria del Padre oggi, e ci ha fatto una promessa immutabile, cioè di raccogliere ognuno di noi presso di Lui nella Gloria di Dio, per farci diventare una osa sol nella Sua Gloria.

Giovanni 17:22 Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno;

La stradina alla Gloria che Gesù percorse è la stessa che percorriamo oggi per ritrovarci nella piena Gloria di Dio. Con lo squarciamento del velo che simbolizza la mente offuscata, siamo trasformati nel Regno invisibile di Dio, possiamo di nuovo chiamarlo Padre in verità non più una percezione sbagliata da nemico. Lo strappo del velo, porta alla conoscenza la nostra unita e inseparabilità dal Dio vivente, in alta parola si rivela che siamo uno con Dio. Per trovare Dio, non bisogno guardare su in cielo, o di cercarlo in una chiesa lungo la strada, poiché Egli sia in noi e noi in Lui, siamo uno ed inseparabile per tutta l’eternità. Questa sacra conoscenza è totalmente al di fuori alla portata alle nazioni del mondo presente che languiscono nella trasgressione. La mancanza di questa sapienza e ciò che creai una situazione caotica e infernale perché uomo è privi di un aiuto e compagnia, è senza Dio nel mondo. Con Dio, tutti sia possibile, ma senza né non possiamo fare nulla, perciò la nostra preghiera sarà cosi: “Padre, apri i nostri occhi, finche ti vediamo esattamente come sei. Farci comprendere ciò che Gesù abbia fatto sulla Croce, cioè togliere il velo fra noi il Vero Dio. Farci contemplare la tua gloria oltre il velo affinché siamo consumato con il tuo amore, finché non esiste più traccia della nostra esistenza umana ma solo te il vero Dio”

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RISURREZIONE DEI SANTI

Durante e dopo lo squarcio del velo, avvenne un altro incredibile evento: ci fu un terremoto e le rocce precipitando, aprirono le tombe, dove giacevano i Santi dell’epoca, che uscirono dai sepolcri e apparvero a tanti nella città dopo la risurrezione di Gesù [Matteo 27:51-53 ]. Fu un evento molto particolare e importante con significa profetica che riveli ancora, il mistero del lavoro compiuto sulla croce. I Santi rappresentano i fedeli e i veri cercatori della Gloria di Dio, quelli che morirono senza ottenere ciò che è la promessa perché, non vi era accesso alla Gloria di Dio prima della morte di Cristo sulla croce. Il loro seppellimento nelle tenebre delle tombe fra le rocce, rappresenta lo stato del uomo oggi. Si rivela lo stato disperato in cui si trova se stesso nella schiavitù ad una natura terrena ed alla corruzione. Essendo soggetto alla vanità, si trova incapaci di superare una natura peccaminosa, perciò rimangano allontanata dalla bontà della gloria del Dio vivente. Infatti, sono morte, essendo allontanata dalla unica sorgente della vita, cioè il Padre. Ma la potenza della risurrezione fu rivelato, quando squarciò le rocce, significando il rompimento del giogo sul collo del uomo, affinché sia libero da una natura peccaminosa, al fine di poter entrare alla gloriosa libertà dei figli di Dio.

I Santi dell’epoca, fu ridonata la vita, e ricompensati con la risurrezione, dopo che Gesù ebbe tolto il velo, sbloccando l’accesso alla Gloria di Dio. L’immortalità, la luce irreprensibile dalla gloria di Dio, li ha risuscitati portandoli fuori delle tombe affinché vivessero nella Gloria di Dio. Crede o no, siamo tra quei santi, poiché con la fede morimmo con Gesù, che significhi la morte del primo Adamo della terra; ma in Cristo che significhi Il secondo Adamo dal cielo, siamo risuscitati nella gloria. Il velo è già squarciato, e le rocce sono stati già distrutto, ma dobbiamo realizzarli coscientemente sottomettendoci e attenendosi sempre sotto il nostro capo, cioè Cristo, da cui viene l'accrescimento alla pienezza da Dio [Colosessi 2:19].

E’ importante sapere che oggi, non bisogna morire fisicamente per esseri partecipi nella sorte di luce in Cristo, la Gloria è alla nostra portata oggi, basta comprendere questo mistero e di crescere nello stesso. In Adamo eravamo tutti morte e privi della gloria immortale di Dio, ma in Cristo siamo vivificati di nuovo e portati fuori della tomba della nostra ignoranza umana in cui perivamo. Ogni senso di colpa e indegnità sono aboliti in Cristo, basta aprire gli occhi per vedere la porta aperta. Possiamo vivere di nuovo in Cristo, regnando su tutte le opere create delle Sue mani, godendo della ricchezza della Sua gloria.

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IL LUOGO SANTISSIMO [GLORIFICAZIONE]

IL LUOGO SANTISSIMO

VISTA LATERALE DELL’INTERNO DEL LUOGO SANTISSIMO

Esodo 26:33-34 Metterai il velo sotto i fermagli; e lì, di là dal velo, introdurrai l'arca della testimonianza; quel velo sarà per voi la separazione del luogo santo dal santissimo. 34 Metterai il propiziatorio sull'arca della testimonianza nel luogo santissimo.

Ebrei 9:2-3 Infatti fu preparato un primo tabernacolo, nel quale si trovavano il candeliere, la tavola e i pani della presentazione. Questo si chiamava il luogo santo. 3 Dietro la seconda cortina c'era il tabernacolo, detto il luogo santissimo.

Dal nome cioè <<Il Luogo Santissimo>>, si può discernere che vi è la parte focale e più importante del tabernacolo, e fu posto di là del velo, separandolo dal luogo Santo dove fu posto il tavolo con il pane della presenza, il candelabro e l’altare d’incenso. Lo sguardo degli Israeliti e i gentili alleanti agli Ebrei furono verso la

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gloriosa presenza di Dio che dimorava nel luogo santissimo. Israel fu un paese esultato fra le nazioni, la gloria di Dio è ciò li distinsero e esultarono dai gentili, la portò vittoria nei tempi di guerra, la prosperità in ogni cosa, sia nei raccolti della terra e nei loro saluti. Finché camminasse strettamente in relazione a Colui che dimorava in questo luogo misterioso, furono assicurati della benedizione in ogni cosa.

Nel luogo Santissimo si trovava due oggetti di gran importanza, l’arca dell’alleanza e il propiziatore affiancati con due cherubini al di sopra di esso. La gloria di Dio appariva sul propiziatore, fra i cherubini, come una nuvola.  Tale gloria fra i cherubini, è la stessa che scese dal cielo, quando Mosè finì la costruzione del Tabernacolo e lo dedicò a Dio [Esodo 40:17-35]. La gloria serviva come la loro coperta e sostenitore durante i loro quaranta anni di viaggi nel deserto, apparendo come nuvolo sopra del tabernacolo nel giorno, e fuoco di sera. Il sostenimento degli Israeliti nella terra arrida per quaranta anni in termini di cibi, bevande, vestiti, salute ecc fu dalla nuvola gloriosa. Dio dimostrò la Sua fedeltà, curandoli and compiendo la Sua Promessa ai loro Padri (Abraham, Isacco e Giacobbe), di portare loro discendente nella terra promessa.

La promessa resta fino ad oggi, ma in una dimensione più elevata, poiché a noi, la terra promessa non è più una promessa terrena, ma una celeste ed eterna che non passa mai. A noi, si è preparato e dato un Regno non fatto con mani di uomini ne percepitati da loro, parliamo di un Regno di Potere assoluto, la gioia inesprimibile e intoccabile, la pace che non può essere turbata. Si trova tale luogo benedetto, nel luogo Santissimo, dove vi è la presenza eterna del Padre. Si chiamava il luogo segreto dell’Altissimo perché, era un luogo misterioso di cui nessun uomo conosceva. Fino ad oggi rimane un luogo segreto nascosto dagli uomini che non hanno la rivelazione della gloria di Dio oltre il velo della conoscenza umana, è il luogo glorioso che Gesù ha introdotto al mondo.

VADO A PREPERARVI UN LUOGO

Avendo rotto il velo che separò gli uomini dalla gloria del Padre con la Sua morte sulla croce, Gesù salì nella gloria del Padre da dove scese, diventando un precursore, e il vero sacerdote in eterno. Un precursore, perché ci sono tanti altre che lo seguiranno per questo via alla gloria del Padre [Ebrei 6:18 -20]. Sacerdote, poiché Egli rimane eternamente con il Padre intercedendo per tutti quelli che lo seguiranno verso la gloria.

Dai versetti d’Ebrei 6:18., si vede chiaramente che la nostra speranza nella fede di Cristo è di riconciliare ed unire in uno con il Padre nel luogo segreto oltre la cortina (il velo). Possiamo definire questo luogo come un reame ovvero realtà oltre la conoscenza umana ovvero carne e sangue. Trovando il Padre è il nostro premio, poiché se uniamo in uno con Lui nel Suo Regno abbiamo tutte. Come disse il Signore, “Io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa grandissima”. Gesù è andato alla gloria del Padre altre il velo, e ha preparato la via per noi anche, ed è nel nostro mezzo per mezzo dello spirito, per accoglierci presso Se stessa affiche viviamo nella gloria del Padre. [Giovanni 14:1-3], [Giovanni 17:24], [Giovanni 16:16], [Giovanni 17:1-5].

Non dobbiamo ingannati dai concetti umana riguardante il posto della presenza di Dio che parlano di un luogo nella qualche parte del cielo, possiamo arrivarci solo coscientemente quando svegliamo alla verità. Gesù non è andato per costruire castelli d’oro né stanze in cielo, ma ha preparato la via per ritornare alla presenza invisibile di Dio, dove c’è la vita in abbondanza, affinché possiamo camminare vittorioso in ogni cosa come egli camminò mentre fu sulla terra. Tutti gli uomini incosciente della presenza di Dio in realtà dormono ed sono accecati dalla vanità di

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IL LUOGO SANTISSIMO [GLORIFICAZIONE]

questo mondo materiale, ossia le tenebre fuore. Se invece odano la voce del Signore e proseguono ad seguirlo diligentemente, troveranno di nuovo, il reame della Sua presenza eterna da dove scorrono fiume di acque vivente. Questo è il reame in cui l’agnello di Dio ci sta accogliendo oggi.

Il Paradiso di Dio, il posto glorioso pieno di delizie, dove nessun male può entrare è trovato nella presenza dell’eterno. Se troviamo questo posto, si passerà il gemito e la angoscia; è il posto dove le maledizioni di questo mondo non esiste, un posto di riposo per l’anima perché è circondati la piena conoscenza dell’amore di Dio come l’acque coprono le mare. Nella presenza di Dio non esiste la morte, né la decomposizione che vediamo per tutti in questo mondo malvagio; è il posto del Suo Santo (Cristo). Per cui Gesù ce l’ha assicurati che dove egli sia, saremmo anche, essendo unito in uno con Lui. Quelli che si trovano in questa realtà sono quelli salvati, perché trovano il vero Dio e scoprono il Suo amore ed sicurezza per tutte eternità.

Salmi 16:10 poiché tu non abbandonerai l'anima mia in potere della morte, né permetterai che il tuo santo subisca la decomposizione. 11 Tu m'insegni la via della vita; ci sono gioie a sazietà in tua presenza; alla tua destra vi son delizie in eterno.

La destra del Padre è il punto di radunanza per i pecore del Signore, cioè quelli che lo seguiranno sulla stradina stretta che conduca alla vita. Tutti ciò che succedeva nel tabernacolo fuori dal luogo Santissimo, cioè nel Cortile esterno e nel luogo Santo, puntano ad preparazione ed istruzione dal Signore per attraversare la notte della nostra esperienza ed entrare l’alba di una nuova giornata eterna e gloriosa dove il Signore sarà la nostra luce.

Salmi 16:7 Benedirò il SIGNORE che mi consiglia; anche il mio cuore mi istruisce di notte. 8 Io ho sempre posto il SIGNORE davanti agli occhi miei; poich'egli è alla mia destra, io non sarò affatto smosso.

Infatti, Il luogo santissimo aveva nessun forma di luce naturale, poiché il Signore stesso lo illumina con la gloria della Sua presenza che gli Israeliti del epoca chiamavano la gloria della Shekinah. Quelli salvati, che erediteranno la vita eterna, vivranno per mezzo della Sua luce, il vero luce che non spegne mai. Sappiamo che Gesù ha portato alla luce la l’immortalità e la vita, e Lui vive in un posto inaccessibile né conosciuto dall’uomo [1Timoteo 6:16, 2Timoteo 1:10]; tale luce è della gloria del invisibile Dio. Questo è lo stesso esperienza della Nuova Gerusalemme ossia il Regno di Dio. L’Apostolo Giovani ha avuto una rivelazione di coloro che sono salvati, loro vivono per mezzo della gloria di Dio e l’Agnello e la sua lampada.

Apocalisse 21:23 La città non ha bisogno di sole, né di luna che la illumini, perché la gloria di Dio la illumina, e l'Agnello è la sua lampada. 24 Le nazioni cammineranno alla sua luce e i re della terra vi porteranno la loro gloria.

Da tutti questo, è facile di discernere che la nostra speranza da credenti che sono affamati e assetati per conoscerlo pienamente, è nella Sua gloriosa presenza, oltre il velo, che rappresenta l’ignoranza ed accecamento nel cuore dell’uomo che segue l’andazzo di questo mondo perduto.

IL LUOGO SEGRETO DELL’ALTISSIMO

 Essendo la parte del tabernacolo demarcato e tenuto santissimo all’Eterno, affinché nessuno avesse un’idea di ciò che fu dentro di esso, era chiamato il luogo segreto

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dell’altissimo. I Salmisti come Davide e Asaf, fecce riferimento al misterioso compartimento nei canti e nelle poesie, esprimendoli le loro credenze nel potere di Dio che fu nascosto in esso.

Entrando nel luogo segreto, vuole dire accesso all’arca che fu posto sotto il propiziatore che fu ombreggiato con due cherubini attaccati al suo fianco. Uno dei salmi ben conosciuti fra i credenti: “Salmo 91”  parla della sicurezza, l’esaltazione e i promessi ai quali si rifugiano con la fede nel nome del Signore. Con l’immagine dei cherubini che coprono l’arca con le loro ali, è ovvio che Dio sta significando in modo simbolico, un posto sicuro sotto gli occhi vigilanti dell’onnipotente. L’arca di Noè è un simbolo ed esempio di coloro che entrano nella sicurezza dell’ombra di Dio, i quali saranno innalzati e glorificati e nessun male li avvicinerà.Mi meraviglio, quando leggo Il capitolo novantuno del libro di Salmo, poiché si rivelano le immutabili promesse di gloria che aspetta chiunque che cerca e confida del nome dell’eterno. Pregò che Dio, ci illuminiamo sempre di più, affinché comprendessimo l’amore con cui ci ha amato; tale amore sia realizzato nella sua pienezza, solo quando lo avviciniamo, unendo in uno con sei.

Salvezza perché, conosce e confida nel nome del Signore [Salmo 91:14]:- Nessun uomo può avere acceso al Padre se non per mezzo del Figlio Gesù Cristo che è l’unigenito figlio del Dio vivente. Il Padre gli ha dato gloria sopra di tutti, affinché la pienezza della Deità dimori corporalmente dentro di Lui. Egli è l’immagine del vero Dio invisibile è rimasta eternamente il marchio della perfezione per chiunque cerca gloria. Tutti ciò che serve per ottenere la salvezza di Dio è la nostra crescita alla statura perfetta del Cristo, cioè una conformazione totale ad immagine celestiale dell’unigenito figlio, Cristo. Di conoscere il nome del Signore è di realizzarlo dentro noi, non una conoscenza superficiale come pensavamo, ma una conoscenza reale. Lo conosciamo il Signore dentro di noi, non un Cristo nel qualche luogo nel cielo. La preghiera di Paulo che è anche la nostra preghiera è di conoscerlo, di essere trovato in Lui, che significa di trovare il vero Io dentro se, che è più grande di colui nel mondo.

Colossesi 3:8 Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo 9 e di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede. 10 Tutto questo allo scopo di conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione, la comunione delle sue sofferenze, divenendo conforme a lui nella sua morte, 11 per giungere in qualche modo alla risurrezione dei morti. 12 Non che io abbia già ottenuto tutto questo o sia già arrivato alla perfezione; ma proseguo il cammino per cercare di afferrare ciò per cui sono anche stato afferrato da Cristo Gesù. 13 Fratelli, io non ritengo di averlo già afferrato; ma una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, 14 corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù.

Liberazione dal laccio del cacciatore e vittoria sul leone e serpente [Salmo 91:3 e Salmo 91:13]:-. Il serpente, leone, drago ecc, rappresentano i caratteristici diabolici della carne che impedisce gli uomini dalla presenza del Padre. La piena conoscenza del nome del Signore è ciò che ci libera da ogni catena malvagia. Sappiamo che Gesù fu rivelato per distruggere le opere del Diavola che ci rende schiavi al peccato e la morte. Uno che pecca è del Diavolo è non ha la vita eterna dentro di sé, invece uno nato dal Signore non può peccare. Oggi tanti uomini periscono, perché sono legato ad una natura corrotta, per cui ricevono il salario del

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IL LUOGO SANTISSIMO [GLORIFICAZIONE]

peccato. Ma solo la rivelazione del seme divino ed incorruttibile di Dio nascosto dentro uomo può dargli la vittoria sul peccato e la morte; la liberazione dalla corruzione avviene riscopriamo la nostra vera vita nella luce.

Gli uomini che camminano secondo la carne in un mondo precipitato carnalmente non conoscendo il vero uomo celestiale dentro se, è come un uccello intrappolato nel laccio del cacciatore. L’avidità, la corruzione e tutta la malvagità che vediamo in mondo è dovuto all’ignoranza della divinità dentro uomo. Come gli uccelli catturati, i nostri anima stato intrappolati in un sistema materiale e corruttibile. Comunque grazie per la rivelazione di Cristo la vera modella e vita, poiché possiamo fuggire il uomo peccaminoso per mezzo di Lui. Se cresciamo con la pazienza nella stature perfetta del Figlio di Dio, Satana sarà stritolato sotto i nostri piedi, affinché scomparirà ogni gemito e dolore.

Egli m'invocherà, ed io gli risponderò [Salmi 91:15]:. Se osserviamo molto attentamente le promesse di Dio a tutte che rifuggano nel Suo luogo segreto, si vede che Gesù Cristo ha camminato in questo benedetta realtà. Egli sapeva che il Padre lo esaudisce sempre, per cui confesso che Il padre era sempre con sei, esaudendolo sempre [Giovanni 8:29, Giovanni 11,41]. Questo è l’altissimo livello di unità con il Padre in cui Gesù camminò, ed era Suo scudo e potere, dandogli il potere a fare l’opere che nessuno fecce prima di Lui. Egli ci ha promessa che, faremmo gli stessi opere che fece poiché entreremo in questo stesso unità con il Padre, affinché chiunque cosa chiediamo, lo esaudisce[Giovanni 14:20, Giovanni 16:23].

lo libererò, lo glorificherò, sazierò con lunga vita e gli farò vedere la mia salvezza Salmi 91:15-16:. Per trovare la sicurezza e salvezza sotto le ali dell’eterno dobbiamo accettare Gesù come la verità e vivere secondo Lui. Come disse Gesù, il Padre desidera di raccogliere ogni uomo sotto le sue ali, cioè in Cristo affinché godano la Sua salvezza [Luca 13:34-35 ]. Quelli che troveranno questo posto nascosto dalla vista del mondo saranno totalmente liberati dalla peccato e la morte. Sono in pochi, quelli che trovano questo posto benedetto, ma grazie a Dio perché ci ha dato il Suo Spirito che ci conduce sotto le sue ali dove troviamoci la pace e delizie in eterne.

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L’ARCA D’ALLEANZA E IL PROPIZIATORIO

L’ARCA D’ALLEANZA E IL PROPIZIATORIO

Il luogo santissimo aveva due oggetti principali: L’ARCA DEL PATTO ED IL PROPIZIATORE. Un'importante differenza con le altre sezioni del Tabernacolo era che esse erano unite assieme, cioè il propiziatore era sopra dell'Arca del Patto.

OGGETTI PRINCIPALE DEL LUOGO SANTISSIMO(Modella del l’arca ombreggiato con le agli di due cherubini attaccati al fianco del

propiziatore )

SCHIZZO DELL’ARCA E IL PROPIZIATORE CON I CHERUBINI

Il famoso Arca del Patto stato una piccola scatola di legno reinvestito d’oro. Invece il propiziatore era fatto tutto d’oro e martellato insieme a due cherubini sul fianco. I due cherubini avevano le facce rivolte verso il basso, verso il propiziatore, ed ali che coprivano l’arca. Il propiziatore era posto sopra l’arca del Patto.

L’ARCA DEL PATTO

Esodo 25:10 "Faranno dunque un'arca di legno d'acacia; la sua lunghezza sarà di due cubiti e mezzo, la sua larghezza di un cubito e mezzo e la sua altezza di un cubito e mezzo. 11 La rivestirai d'oro puro; la rivestirai così, sia dentro che fuori; le farai al di sopra una

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ghirlanda d'oro, che giri intorno. 12 Fonderai per essa quattro anelli d'oro, che metterai ai suoi quattro piedi: due anelli da un lato e due anelli dall'altro lato. 13 Farai anche delle stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro. 14 Farai passare le stanghe negli anelli ai lati dell'arca, perché servono a portarla. 15 Le stanghe rimarranno negli anelli dell'arca e non ne saranno sfilate. 16 Poi metterai nell'arca la testimonianza che ti darò.

IL PROPIZIATORE

Esodo 25:17 Farai anche un propiziatorio d'oro puro; la sua lunghezza sarà di due cubiti e mezzo e la sua larghezza di un cubito e mezzo. 18 Farai due cherubini d'oro; li farai lavorati al martello, alle due estremità del propiziatorio; 19 fa' un cherubino per una delle estremità e un cherubino per l'altra; farete in modo che questi cherubini escano dal propiziatorio alle due estremità. 20 I cherubini avranno le ali spiegate in alto, in modo da coprire il propiziatorio con le loro ali; avranno la faccia rivolta l'uno verso l'altro; le facce dei cherubini saranno rivolte verso il propiziatorio. 21 Metterai il propiziatorio in alto, sopra l'arca; e nell'arca metterai la testimonianza che ti darò. 22 Lì io mi incontrerò con te; dal propiziatorio, fra i due cherubini che sono sull'arca della testimonianza, ti comunicherò tutti gli ordini che avrò da darti per i figli d'Israele.

IL PROPIZIATORE SOPRA L’ARCA DEL PATTO

L’ARCA DEL PATTO

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L’ARCA D’ALLEANZA E IL PROPIZIATORIO

L'Arca fatta di legno e ricoperto d’oro puro, ad indicare la divinità e il fatto che fosse eterna e conteneva ben tre elementi [ Ebrei 9:3-4], sono:

1) Il bastone di Aronne che fioriva2) Le due tavolette di pietra su cui vennero scolpiti i dieci comandamenti.3) Il vaso d'oro che conteneva manna.

IL BASTONE DI ARONNE CHE FIORIVA

LA POTENZA DELLA RESURREZIONE

Sappiamo la storia della fioritura della verga di Aronne davanti agli Israeliti e i ribelli che cercarono di ribellare e sfidare contro l’’autorità e la guida di Mosè e Aronne. Durante la ribellione, Dio li comandò di mettere dodici verghe davanti alle testimoni nel tabernacolo, ogni verga per ogni capo di casa patriarcale per autenticare davanti a tutti la Sua scelta. Aronne ha messo la Sua verga per conto della casa di Levi. La mattina dopo, tra i dodici verghe solo la verga di Aronne ha prodotto delle gemme, sbocciando dei fiori e maturato delle mandorle, dimostrando che Mosè ed Aronne furono i veri capi scelta da Dio per guidare gli Israeliti. [ Numeri 16 -17]

Il bastone fiorente di Aronne rappresenta la dimostrazione del potere di Dio, che nasce in tutti quelli che accedono alla presenza del Dio vivente; tale potere è quello della resurrezione, altrimenti conosciuto come il potere degli anni a venire. Il bastone su cui crebbero le mandorle, rappresentava le primizie, i frutti del mattino, ecc..., dal punto di vista della versione degli Ebrei. In questo contesto, va collocato il tema della resurrezione dei morti. Si tratta cioè, di persone che si risveglieranno dalla polvere di quaggiù e della tenerezza della notte, ed entreranno in una nuova vita in Cristo di lassù nella luce della Sua presenza.

Il bastone di Aronne era un ramo morto che era stato spezzato dal suo albero, un mandorlo. La sua miracolosa fioritura significa che era tornato in contatto con la sua fonte, ossia l'albero della vita (allegoricamente). Il ramo era morto, ma rinasce nella vita di Dio. Dio sta dicendo che quelli che saranno produttivi, sono coloro i quali, grazie ad una vita vigile e spirituale hanno ritrovato la via che li ha condotti alla presenza di Dio. Saranno ricollegati alla fonte della vita, cioè Dio Padre, che si trova solo nel Luogo Santissimo, nell'eterna presenza del Padre.

IL SIMBOLO DELL'AUTORITA'

Il bastone o scettro è sempre stato il simbolo dell'autorità, nelle Sacre Scritture ad esempio vanno citati il bastone di Mosè e lo scettro di vari sovrani, come il re Assuero, durante i giorni di Ester. Nel mondo contemporaneo, oggi lo scettro reale è simbolo di autorità; ad esempio, in Africa, ci sono capi con il proprio bastone di autorità, ecc. Sappiamo perfettamente che tutto ciò è soltanto un'ombra della vera autorità data ai veri sovrani celesti in Gesù Cristo, in quanto comprendiamo le cose invisibili di Dio tramite quei visibili. I soldati diedero un bastone anche a Gesù, gli stessi che lo sbeffeggiarono, perché Si era proclamato re, ciò a significare che i Romani giudicavano il bastone come un simbolo di autorità.

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Nel Libro delle rivelazioni, in un messaggio alla chiesa, il Signore offre un bastone dell'autorità ai fedeli; parla di un bastone che sarà dato ai vittoriosi che hanno perseverato nella Fede.

Il Signore sta dicendo che quelli che saranno capaci di capire il messaggio e superare l'inganno di questo regno oscuro dell'esistenza chiamato “il mondo”, otterranno l'autorità sull'intero mondo, cioè il regno delle tenebre. Dio ci ha promesso tutto il potere in Cielo ed in terra, finché Gli obbediremo, lasciando cadere la nostra falsa identità ed aggrappandoci al Suo nome. Il potere che agisce tramite l'innocenza e la Fede assoluta non conosce limiti; si tratta del potere onnipotente dell'Alfa e dell'Omega, che agisce nei Santi.

L'USO DEL BASTONE

Quelli che hanno vinto e sono diventati dei re, in virtù della propria identificazione con l'Unigenito Figlio di Dio, riceveranno l'autorità su tutte le nazioni, che farà sì che essi potranno dare la vita agli obbedienti ed amministrare il giudizio di Dio per i disobbedienti.

Noi che dipendiamo da Cristo, siamo gli unici a possedere il bastone dell'autorità, ma d'altro canto siamo anche il bastone dell'autorità, posto nelle mani di Dio Padre. Siamo gli unici a rompere i vasi d'argilla, che si ribellano a Dio. Abbiamo anche il potere di ricreare dei vasi migliori, rimodellandoli dai pezzi rotti. Quando l'obbedienza in Cristo sarà completa, faremo in modo che le nazioni (pagani) s'inchinino dinnanzi al Re (Cristo). Se obbediranno prospereranno, ma se non lo faranno, la loro identità umana sarà distrutta dal potere della Parola ed autorità, provenienti da Cristo in noi. Saranno distrutte, per essere rimodellate nel perfetto e desiderabile vaso nel Signore.

Con il bastone dell'autorità i vittoriosi libereranno il popolo di Dio, dalla schiavitù della corruzione di quest'epoca oscura, in cui sono stati fatti prigionieri. Spartiranno le acque per il popolo di Dio, facendolo passare, eliminando tutti quelli che saranno sul loro cammino. I principati ed i poteri saranno colpiti dai bastoni di questi Vasi d'onore, che Dio sta preparando. Ma chi sono i principati ed i potenti? Sono in realtà degli alti concetti umani e terreni, che si oppongono a quelli di Cristo. Proprio come Cristo si manifestò nella carne, allo stello modo i principati si manifestano in forma carnale, mediante i figli della disobbedienza. I principati ed i potenti cercano di preservare le tradizioni e le istituzioni degli uomini, e lotteranno contro ogni cosa che intralcerà loro la via. Gli Scribi ed i Farisei sono esempi di tali principati, che regnarono durante la loro epoca. Esiste un altro corpo, che è il definitivo principato ed il più potente di tutti: si tratta di Cristo. Proprio come gli inferiori principati che usavano gli uomini per i loro scopi, allo stesso modo Cristo userà gli uomini per realizzare la Sua missione, illuminare il mondo. Mosè, Aronne e Giosuè rappresentano una semplice ombra di questo corpo di re che Dio oggi sta creando. Guideranno il gregge del Signore fino alla Terra Promessa, dove serviranno e adoreranno il Signore nella libertà dello Spirito, e troveranno riposo per le proprie anime. Le purificheranno con l'acqua e mostreranno loro il volere di Dio.

A questo punto, vi chiedo di ricordare cosa accadde all'esercito egizio quando tentò di fermare Mosè: vennero letteralmente ridotte in pezzi. E ciò avverrà anche a tutti quelli che fanno la guerra agli eletti di Dio. Questi ultimi non feriranno e non malediranno nessuno, ma si limiteranno a dire la verità, che guarirà gli obbedienti e giudicherà i ribelli. Giudicherà chi si ribella alla Parola, non tramite una volontaria e forte convinzione del peccato. In realtà, è la coscienza dei ribelli, che saranno riportati sulla retta via.

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L’ARCA D’ALLEANZA E IL PROPIZIATORIO

IL SIMBOLO DEL PASTORE

Chiunque, dal meno importante al più importante tra tutti, che si ritrova in Cristo, diventa pastore del gregge del Signore. Ciò è stato dimostrato quando i figli d'Israele lasciarono l'Egitto per la Terra Promessa. Avevano tutti un bastone in mano[Esodo 12:11]: era un simbolo di autorità e del pastore.

Sin da tempi immemorabili, i pastori sono conosciuti per i loro bastoni, che usano per radunare il gregge. Il vero pastore si preoccupa del benessere delle sue pecore, le protegge e le porta ai verdi pascoli, in cui possano bere dai ruscelli e cibarsi. Per natura, le pecore sono degli animali deboli, e non posseggono alcun meccanismo di difesa, per proteggersi dagli attacchi da parte di predatori, come i lupi, ecc. Ed è proprio in tale occasione che interviene il pastore. Sorveglia i suoi animali nel deserto; non vedremo mai delle pecore aggirarsi da sole nel bel mezzo del deserto, perché non sopravivrebbero. Il pastore con il bastone dell'autorità protegge le pecore e le conduce alla sicurezza ed alla pace.

La natura del pastore è la stessa di quelli che si riscoprono in Cristo. Quando Dio dà tutto il potere ed autorità al credente, non deve abusare di tale potere, ma dovrà essere utilizzato per guidare molte altre persone nella vita di Dio. Diventiamo i protettori dei nostri fratelli, sempre manifestando l'amore e la Grazia per tutti gli uomini. Le ombre dei pastori che Dio impiegò per guidare il Suo popolo sono Davide, Mosè. Gli altri che camminarono con Dio sono Abele, Abramo, Giobbe e molti altri. Il vero pastore è Cristo, ma se ci riscopriremo in Lui diventeremo anche noi pastori delle greggi. Ciò non significa che occorre partecipare a delle riunioni in chiesa; tutto ciò che dobbiamo fare è vedere come Dio ci vede entrare in contatto con gli altri uomini.

La Parola del Signore, che si rivolge a tutti quelli che Lo cercano è SE MI AMI, DA' DA MANGIARE ALLE MIE PECORE. Così come il Signore ci ha condotti alle fontane di acqua vivente, allo stesso modo dobbiamo andare in giro per il mondo, radunando gli uomini provenienti da tutte le nazioni e guidarli alle fontane di acqua vivente.

LE TAVOLE DELLA TESTIMONIANZA

L'Arca conteneva anche le due tavole di pietra della testimonianza, che contenevano i dieci comandamenti, con incise le varie leggi di Dio. Ad indicare che chi accedeva all'Arca di Dio, sarebbe stato in accordo con le Sue stesse leggi. Dovremo avere totalmente acquisito tutti i requisiti della legge divina, prima di apparire dinnanzi al Signore ed essere in pace con Lui. Gesù non giunse tra noi per abolire la legge, ma per farci completamente acquisire la vera legge, che l'uomo della carne non può comprendere [Matteo 5:17]. Nessuno prima della rivelazione del Signore dal Cielo era capace di comprendere quelle leggi, quindi tutti gli uomini erano dei veri trasgressori delle leggi. Sappiamo che chi trasgredisce la legge può essere condannato a morte, cioè tutti gli uomini prima dell'apparizione di Gesù erano morti.

Una lettera di Paolo ai Galati [Galati 5:16-26] dice chiaramente che un ordinario uomo carnale, che agisce appunto nella carne, non può ereditare il Regno di Dio. L'unico modo per mutare la sua situazione, è iniziare a percorrere la via che porta a Gesù Cristo. Quando agiamo nel potere dello Spirito Santo, andiamo

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automaticamente oltre la legge, perché la giustizia di Cristo agisce dentro di noi. Le leggi presentate da Mosè erano in verità, delle leggi spirituali in Paradiso, che non possono essere assolutamente comprese dagli uomini che agiscono nella carnale coscienza Adamitica.

Cristo è giunto tra noi per rivelare la Grazia di Dio all'umanità, Mosè rivelò la legge. E' chiaro che la legge non potrebbe e non potrà mai giustificare l'uomo dinnanzi a Dio, ma a far ciò è la Grazia di Gesù Cristo. Quest'ultima ci aiuta ad andare oltre la legge, nel momento in cui cresciamo nella coscienza di Cristo che avevamo prima della caduta.

Dio ha parlato e non mentirà mai, visto che sta per procedere alla stesura delle leggi nei nostri cuori, affinché non pecchiamo contro di Lui. Il salario del peccato è la morte, che sarà sempre la conseguenza in cui incorrerà il trasgressore della legge. In questi giorni, il Signore farà in modo di farci oltrepassare la legge, per tale ragione ha inviato il Suo Unigenito Figlio. Fratelli, durante quei giorni non ci sarà alcun sentimento di condanna dinnanzi al Signore, e così potremo vivere eternamente: questo è il dono di Dio all'umanità.

La nostra natura carnale sarà trasformata in natura spirituale, grazie alla rigenerazione dello Spirito. Sarà il nuovo uomo spirituale appena nato a piacere davvero ed alla perfezione a Dio. Cristo è giunto a noi per aiutarci a giungere nel luogo celeste, oltrepassando la legge. Grazie alla Grazia ed al potere della rigenerazione dello Spirito di Dio. Il Signore, con il dito dello Spirito, scriverà sui nostri cuori, le Sue vere parole, in modo da renderci delle epistole viventi per il mondo. Come il profeta Geremia scrisse sui giorni di Cristo: <<“Il Signore scriverà le Sue leggi nei nostri cuori e rivelerà la Sua vera natura a tutto il Suo popolo” [Geremia 31:33-34]>>.

Scopriremo che fummo creati perfetti e santi in Dio, ma perdemmo la conoscenza del nostro vero io, nella caduta adamitica. Le opere di Dio aprono i nostri occhi alla conoscenza della nostra vera, perfetta e senza colpa identità spirituale in Dio. Quell'uomo ( il nostro vero uomo interiore) generato in Dio, non può peccare, è sempre perfetto e vive nel favore di Dio. La nostra vera identità è una perla di grande valore, che può essere trovata in quelli che cercano diligentemente il Signore.

Quei giorni sono arrivati, e sta a noi porgere le mani al Creatore e riceverlo. Non crediate nei vostri cuori, che la speranza si riferisca ad un luogo geografico, chiamato Paradiso o Inferno o mare. Confessate soltanto queste parole nella Fede, ricevendola e agendo nel suo nome; sin dai giorni di Giovanni il Battista all'eternità, le porte sono aperte a tutti quelli che desiderano entrare.

LA MANNA NASCOSTA

La manna è il pane che il Signore mandava quotidianamente ai figli d'Israele, durante il loro viaggio nel deserto. La prima volta che cadde dal Cielo, tutti volsero lo sguardo verso l'alto e si chiesero cosa stesse accadendo; alla fine, decisero di definire l'evento come manna (cos'è questo?).

La loro sopravvivenza nel deserto era fonte di grande meraviglia per le altre nazioni, che tra l'altro non videro e non si cibarono mai della manna. Dio si assicurava che cadesse al mattino e gli avanzi si dissolvessero al sole; se cercavano di tenere da parte la manna in maggiore quantità rispetto a quanto in realtà necessitavano, essa iniziava a generare fetore e vermi. La manna è e sarà per sempre nascosta al mondo. Cos'è il mondo? Esso è composto da quelli che non hanno in sé la conoscenza di

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Cristo; possiamo anche definirli come coloro i quali non sono predestinati alla Gloria, dato che vivono in nome della carne.

A Mosè fu comandato di porre la manna in un vaso d'oro e metterlo nel'Arca di Dio. Dio gli comandò di fare ciò, facendo in modo che la manna diventasse una memoria per le generazioni future ( Esodo 16:32-35) e (Ebrei 9:4). La manna nell'Arca non produsse mai né fetore né vermi; era ben conservata dalla Gloria di Dio.

A questo punto, è da considerare che nessuno tra gli Israeliti si cibasse della manna conservata nel vaso d'oro; anzi, mangiarono la normale manna e morirono.

Esiste ancora della manna nascosta nei Cieli in Cristo, che Dio darà ai figli meritevoli dell'immortalità e della Gloria. Oggi la manna è il corpo di Gesù, che non perirà mai. Tutti i Santi dovrebbero operare per la manna nascosta in Cristo [Giovanni 6:47-58].

In Cristo sono racchiusi i misteri dei secoli, nascosti sin dalla creazione del mondo, ed illumineranno quelli che accederanno al Luogo Santissimo. Sono così celati e misteriosi che nessuno può accedervi, tranne che per volontà dall'Alto. Qui guace il mistero della vita eterna e del Regno di Dio, che aiuterà gli eletti a vivere nella Gloria di Dio.

IL PANE DEGLI ANGELI

I salmisti paragonarono la manna al pane degli angeli, proprio perché era preparato in lassù nel cielo. Sappiamo dal profondo del nostro cuore, che gli angeli non mangiano del pane materiale, infatti si cibano di pane spirituale. Così come il vero pane soddisfa il nostro appetito terreno, allo stesso modo avviene con il pane spirituale proveniente da Dio, che soddisfa l'appetito dell'uomo dello Spirito in noi. La manna proveniente dalla presenza di Dio soddisfa la nostra fame e rinforza il nostro uomo interiore. Sappiamo che vivere nella carne non porta alcun profitto, ma l'uomo interiore dello Spirito otterrà la Gloria di Dio. Sono sicuro che ora tutti noi sappiamo che se ci sveglieremo nella nostra vera natura di figli di Dio, diventeremo degli esseri spirituali, non più fatti di carne e sangue come gli uomini che vivono nella trasgressione di Adamo.

La manna nascosta è una rivelazione della conoscenza di Dio, che la parola non può esprimere. E' una cosciente rivelazione di Dio e noi innesto nella Sua gloria, che fa sì che tutte le persone che sono state salvate vivano nella vera Gloria di Dio. A tutti quelli a cui verrà garantito l'accesso al Luogo Santissimo, avranno accesso alla manna nascosta che dà forza e libertà nello spirito ed immensa gioia nella presenza di Dio.

IL PROPIZIATORE

Il propiziatore simboleggia il trono di Dio, dove Egli è seduto nella Sua Gloria. A quel tempo, il sommo sacerdote entrava oltre il velo nel Luogo Santissimo, presentandosi dinanzi al propiziatore una volta all'anno, per intercedere per il popolo degli Israeliti. La Gloria e presenza di Dio apparve sopra il propiziatore come una nuvola [Levitico 16:2]. Mosè fu l’unico ad avere accesso illimitato alla presenza di

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Dio, che appariva sopra il propiziatore. Per conto degli Israeliti, Mosè comunicava con Dio nel Luogo Santissimo, dopo di che portava il messaggio di Dio al popolo.

CONOSCENDO DIO COME UN DIO E PADRE MISERICORDIOSO

Fu chiamato il propiziatore, poiché il Signore amministrava la Suo compassione e misericordia da esso. Il Signore ha dimostrato amore verso il popolo d'Israele, liberandolo dalla schiavitù in Egitto, poi lo condusse nella terra dell’abbondanza, facendolo prosperare in ogni cosa. Se gli Israeliti avessero seguito e rispettato attentamente il loro patto con il Signore, sarebbe stato loro assicurata la benedizione proveniente dall’Alto, per divenire una nazione al di sopra di tutte le altre. Se invece avessero agito in maniera contraria, non rispettando tale patto, tale trono (il propiziatore) sarebbe diventato un trono di giudizio. Se invece, si fossero pentiti con sincero ravvedimento, il Signore sarebbe sempre stato disposto a perdonarli [2 Cronache 6:24-27].

Come già sappiamo, il sommo sacerdote andava oltre il velo una volta all'anno con un censore che bruciava con dell'incenso, il cui profumo scendeva sul propiziatore, e ci spargeva sopra anche del sangue di un toro.

Levitico 16:11 Aaronne offrirà dunque il torello del sacrificio per il peccato per sé e farà l'espiazione per sé e per la propria casa; e scannerà il torello del sacrificio per il peccato per sé. 12 Poi prenderà un turibolo pieno di carboni accesi tolti dall'altare davanti all'Eterno e avrà le sue mani piene di incenso profumato in polvere, e porterà ogni cosa di là dal velo. 13 Metterà l'incenso sul fuoco davanti all'Eterno, perché la nuvola dell'incenso copra il propiziatorio che è sulla testimonianza; così egli non morirà. 14 Poi prenderà del sangue del torello e lo spruzzerà col suo dito sul propiziatorio dal lato est; spruzzerà pure un po' di sangue col suo dito davanti al propiziatorio sette volte.

Questo gesto è il simbolico del sacrificio che Gesù, il vero sommo sacerdote eterno secondo l’ordine di Melchisedec, compì sulla croce per la nostra eterna salvezza [Ebrei 6:19-20]. Il sangue di Gesù rimane eternamente in Cielo, sul propiziatore vero non creato dall'uomo, alla presenza di Dio affinché rimaniamo giustificati dinnanzi al Padre per sempre. Ringraziamo il Signore per quest’amore senza fine. Se siamo capaci di comprendere chiaramente le opere della croce, dunque sappiamo che in realtà siamo stati salvati e resi innocenti dinnanzi al trono del Padre, perché Egli vede il sangue di Suo Figlio che intercede eternamente per noi [Ebrei:12:24]. Allora cosa facciamo? Avviciniamoci a Lui con baldanza, per ricevere la Sua misericordia. Chiunque rigetta la Grazia tramite il sangue di Gesù, allontana da sé l’unica via alla vita.

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IL PROPIZIATORE COME IL TRONO DI DIO

 Apocalisse 3:21 A chi vince concederò di sedere con me sul mio trono, come anch'io ho vinto e mi sono posto a sedere col Padre mio sul suo trono.

Noi che riceviamo la Grazia alla salvezza dall'Alto, diventiamo l’espressione della Sua natura d’amore e compassione sulla terra e nei Cieli. Lo splendore e maestà celeste vengono concessi a quelli che accedono alla presenza di Dio, poiché sono glorificati affinché occupino il trono del Padre. Mentre scriveva ai Corinzi, Paolo ricordò loro che furono scelti da Dio per giudicare il mondo [1 Corinzi 6:2]. In questa realtà, cioè regnando con il Signore sul Suo trono, siamo noi che amministriamo la vita eterna al mondo; liberiamo tutti quelli che ascoltano dalla fossa della morte, perché è il compito del Re dare la vita eterna a tutti quelli che la desiderano.

Gesù ha ricevuto tutto il potere in Cielo e sulla terra, che appartiene anche a noi se obbediamo alla Sua Parola. Essendo il Suo corpo, siamo veramente inseparabili da Lui, perché il corpo (Chiesa) non può essere separato dalla testa (Cristo). Il Cielo è il Suo trono [Matteo 5:34] e noi che viviamo per conto di Cristo, siamo seduti nei luoghi celesti in Gesù Cristo. Siamo seduti sul trono di Dio, regnando insieme a Lui [Efesini 2:4-8]. Il desiderio del Padre è di vivificarci e glorificarci, fino ad essere elevati dalla polvere dove dimorano i trasgressori e i morti, ed essere così esultati nell’altissimo Reame spirituale chiamato Cielo, dove dimorano la Sua presenza e potenza. Questa è una realtà presente, non rivolta al futuro così come insegna la religione tradizionale degli uomini. Dobbiamo riconoscere il fatto che la via alla vita è aperta oggi, è necessario avere una rivelazione di ciò ed entravi per mezzo della Fede. Tanti fedeli oggi sono assolutamente privi della consapevolezza dell'esistenza di questo accesso libero alla Gloria e trono di Dio, per cui il Padre ci sta illuminando con la verità.

Adesso comprendiamo il famoso detto di Gesù: “Vado al Padre” [Giovanni 14:12, Giovanni 14:28, Giovanni 16:16-17], e comprendiamo anche ciò che lo Spirito cercava di insegnarci, quando Gesù fu portato via su una nuvola dopo aver compiuto la volontà del Padre sulla terra. In realtà, Egli ebbe una rivelazione della Gloria del Padre al di là del velo, sopra il propiziatore. Essendo stato sulla terra in forma umana, cioè uomo della terra, ricordò che proveniva dalla Gloria del Padre oltre il velo e pertanto, vi tornò. Oggi, noi che sentiamo la voce del Padre tramite lo Spirito, siamo chiamati a condividere la Sua gloria oltre il velo; il percorso che Gesù seguì è lo stesso che seguiamo e che ci conduce alla vita. Se conosciamo i segreti di Cristo e ci conformiamo a Lui, che è “il vero”, troveremo di nuovo il Padre. Come Egli disse: “Nessuno può avvicinare il Padre se non mezzo di Lui”; avvicinarsi al Padre significa incontrarLo nella nuvola sopra il propiziatore. Questo è il posto della sicurezza e gioia eterne, poiché avere il Padre significa avere tutto.

IL CHERUBINO

Il Signore ha comandato che due statue d'oro che rappresentavano due Cherubini, fossero poste sul trono misericordioso. Erano modellate in modo tale che le loro ali si aprivano fino a circondare l'Arca. Il Signore ha lasciato un messaggio qui.

Il cherubino menzionato nella Bibbia, può essere descritto in vari modi, nonostante abbia un unico significato. Scrivere di un cherubino richiede molto spazio, in quanto

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si tratta di un argomento molto vasto. Posso menzionare alcune cose inerenti al cherubino.

I cherubini sono angeli, sono servitori, veicoli del Signore, carri, e sono creature celesti. Il Signore apparve ad Isaia e ad Ezechiele sul dorso di Cherubini e carri; queste creature avevano quattro facce, ad indicare la propria natura celeste, ed avevano anche dei cocchi. I Cherubini apparivano sempre con Dio, durante le Sue gloriose manifestazioni. A volte, apparivano in forma di nuvole, come vento ed altre volte, in forma di fuoco.

Si tratta di perfetti esseri celesti, che vivono nella Gloria di Dio; sono sempre in completa armonia con la volontà e l'amore di Dio. Sono ministri di Dio e sorvegliano la via che conduce all'albero della vita. Si trovano in alto e non in basso, e al di sopra del carnale uomo adamitico. Simbolicamente, i cherubini fu posto nel Luogo Santissimo, per eseguire le cose che seguono:

SORVEGLIARE E PROTEGGERE IL POPOLO DI DIO

Le Sacre Scritture ci dicono che Dio sorveglia diligentemente il Suo popolo, e lo protegge dal maligno e dalla distruzione. I Cherubini vennero posti sul trono glorioso, in un tale modo da guardare verso il basso, quasi come se sorvegliassero il propiziatore stesso e l'Arca [Esodo 25-20].Quelli che hanno rivolto la propria vita soltanto ad amare Dio e dimorare nella Sua presenza, oltre il velo avranno la Sua protezione dall'Alto. Dio non consentirà al maligno di toccarli, per amore per Suo nome, veglia sul Suo popolo.

Ai giorni di Elia, Dio aprì gli occhi del Suo servo che dubitava della Sua sicurezza, in merito al fatto che le moltitudini di angeli vegliassero su di lui [ 2 Re 6:14-17]. Elia, l'uomo di Dio, è soltanto un'ombra di coloro i quali camminano nel luogo segreto di Dio, cioè il corpo di Cristo. I Cristiani devono risvegliarsi nella consapevolezza di questo numeroso gruppo di angeli celesti, che hanno lo scopo di vegliare su quelli che erediteranno la salvezza.

A volte, le persone si preoccupano e si spaventano quando i nemici della verità le circondano. Dovreste ricordare che se avete amato il Signore ed avete obbedito al messaggio del Regno, nessuno potrà toccarvi. Il Signore ed I Suoi invisibili angeli ci sono per proteggervi. Sorvegliano il vostro benessere, le vostre necessità, come ad esempio, il cibo ed i vestiti. Fratelli, non temete, e ricordate che quelli con noi sono molti di più di quelli contro di noi, perché siamo la pupila degli occhi di Dio.

Gesù visse in tale realtà, così che anche la morte sulla croce avvenisse per obbedienza e per volontà del Padre. Egli donò volentieri la Propria vita, ed è per tale motivo che poteva essere toccato. Prima di essere arrestati, alla voce del Gesù identificandosi i soldati indietreggiarono e caddero perché avvertirono la potenza della presenza invisibile accanto a Lui. [Giovanni 18:5-8 5]. Gesù si rivolese esplicitamente a quelli che Lo arrestarono, dicendo loro che aveva un corpo celeste composto da angeli invisibili, che erano a Sua disposizione per la Sua protezione. [Matteo 26:51-54].

Noi, che ci accingiamo a raggiungere il luogo mai oltrepassato dagli uomini, dovremmo rafforzare la consapevolezza del fatto che il Signore veglierà sempre su di noi, per condurci alla Gloria e alla pace. Il Signore ci dice ciò, perché abbiamo posto la nostra fiducia in Lui, e dunque incaricherà I Suoi angeli di proteggerci e non farci

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inciampare [Salmi 91:11-12]. Non temete, Egli dice: “Sarò con voi fino alla fine del mondo, no vi lascerò e non vi abbandonerò. Vi custodirò fedelmente e vi condurrò ad un'inattesa fine di pace e gioia”.

GUARDIANI E CUSTODI DEI TESORI DI DIO

I Cherubini sono le anime redente degli uomini e fanno parte sia del mondo invisibile (Regno dello Spirito), sia del mondo visibile (regno della carne). Ci si può riferire ad essi, anche con il nome di creature nuove, grazie alla somiglianza con Cristo. Questo libro non può trattare in maniera più approfondita tale argomento adesso, ma definire i Cherubini come delle personalità in Cristo, completamente redente.

Le chiamiamo creature, perché si sono evolute dallo stato carnale, caratteristico dell'umanità, ad uno stato celeste, per apparire come la Gloria di Dio. Sono gli unici che possono guidare quelli che erediteranno la salvezza, all'albero della vita, essendo i veri custodi della chiave e della via che conduce all'albero della vita. Ricevendo la Gloria di Dio, siamo glorificati in Gesù Cristo, ed automaticamente diventiamo custodi dei tesori di Dio. Diventeremo custodi della porta della casa-negozio che contiene i Suoi tesori, divenendo i pilastri della Sua casa. Diventeremo come gli esseri angelici, essendo figli della resurrezione, annunciando il meraviglioso Regno di Dio alle persone.

Così come Dio ha comandato ai Cherubini di custodire la via all'albero della vita, allo stesso modo dovremo fare noi, custodendo e conducendo le persone all'albero della vita, così che anche loro potranno vivere nella Gloria di Dio. [Genesi 3:24]

Le vie che conducono a Dio sono meravigliose, quelli che sono stati salvati ora salveranno gli altri, e quelli che si sono radunati ora raduneranno anche gli altri. Dio ci dona fiducia nella ricchezza della Sua saggezza, che potremo trasmettere agli altri, che saranno di conseguenza salvati. In una lettera ai Corinzi, Paolo dice che siamo i custodi dei celati misteri di Dio. [1Corinzi 4:1]

Il custode, così come veniva definito dalla traslazione in Greco, riferisce a quelli cheA) distribuiva beni, B) colui che li gestiva, C) un responsabile di un tesoro, D) un direttore di banca, E) un ministro in carica.

Questo è il luogo a cui Dio intende portarci; tutti quelli che vogliono vivere dovranno passare attraverso di noi. Dovremmo camminare nella Fede in tale realtà, così che il Signore potrà portarci al luogo in cui potremo regnare su tutto il Suo tesoro. Ricordate, a questo punto, la parabola del custode fedele. Il servo gestiva fedelmente e correttamente la casa del suo padrone, e pertanto gli venne assegnato un ruolo di maggiore importanza, al momento stabilito. [Luca 12:42-44]

Quelli che agiranno in questo Regno di fedeltà ed amore, amministrando con il piccolo potere di cui ora già dispongono, ascenderanno al luogo in cui si trova il Cherubino, in cui sorveglieranno la casa di Dio. Daranno da mangiare e avranno cura della casa divina. Dobbiamo cominciare tale processo, comandando sui nostri corpi che sono infatti, la casa del nostro Maestro, il Cristo. Dominiamo i nostri corpi, le nostre menti ed ogni facoltà e lasciamo che il Cristo li prenda. Quando tutto sarà soggetto a Cristo, non ci saremo più noi bensì Cristo in noi, e allora sapremo che Lui

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regna su tutto il creato di Dio. Questa è la vera venuta di Cristo, che ancora oggi molte persone non comprendono. Giunge in noi, quando ci sottomettiamo a Lui ed alla Sua verità. Diventiamo dunque come Lui, vediamo, ascoltiamo e parliamo come Lui. Giovanni ne ha parlato in 1 Giovanni 3: 2-3.

Ci purificheremo sottomettendoci obbedientemente al Signore ed alla Sua Parola di vita. Cristo deve crescere in noi, mentre la nostra vecchia identità terrena deve diminuire. La nostra facoltà di pensiero ed ogni senso dell'io devono essere allontanati da noi, per cedere il posto al Maestro che è al di sopra di tutto.

I DUE FEDELI TESTIMONI

I due Cherubini posti sul trono misericordioso, si possono anche paragonare a due testimoni che stanno dinnanzi al Signore ed al mondo intero. Testimoniano la verità, testimoniano il vero Dio ed il Suo Figlio amato che è l’immagine verace d’ogni uomo. Paolo e gli altri discepoli, erano in quel numero; Mosè ed Aronne erano soltanto delle ombre di due testimoni che liberarono il creato, rivelando la verità. Come abbiamo sempre detto la verità è Cristo, lo immagine celeste dell’unigenito figlio e il vero creatura conosciuto dal Padre dal principio.

I cherubini può essere definiti come dignitari celesti che avendo ascoltato ed obbedito il Signore, funzionano nel potere della nuova era in Cristo. Si trovano in Alto e vengono costantemente glorificati dalla voce che dice: “ Salite quassù”. Mentre il mondo ignorante precipita nell'abisso della morte, questi dignitari ascendono al Padre. Mentre ascendono alla nuvola gloriosa, il mondo si contempla la rivelazione del Figlio dell'uomo in gloria. [Rivelazioni 11:12]

Questo fenomeno è conosciuto dal mondo come il rapimento. Esiste un rapimento ma si tratta di un fenomeno puramente spirituale, ossia una glorificazione spirituale dei Santi. Avvenne ai tempi di Paolo, e continuerà ad accadere negli anni a venire. Non si tratta in realtà di un innalzarsi in aria nel nostro aspetto della carne ed incontrare così il Signore: queste sono soltanto delle dottrine carnali dell’uomo. A questo punto, si potrebbe argomentare che Gesù si sollevò in aria fisicamente. Occorre ricordare che la testimonianza di Gesù era solo profetica, Dio lo dimostrò, in modo tale che le persone possano avere un'immagine vera di cosa avviene nel Regno invisibile dello Spirito. L'uomo naturale della terra, che opera secondo lo Spirito umano non può comprendere questi concetti, e per tale ragione non può accedere a ciò che Dio ci ha donato liberamente. Dobbiamo ascoltare spiritualmente e capire la visione, e solo così saremo salvi. La salvezza avverrà se ascoltiamo e riceviamo la saggezza di Dio. [Matteo 13:14-15]

Non dobbiamo dunque meravigliarci se Gesù ha inviato i Suoi discepoli a due a due a predicare la Parola ed a testimoniare la verità; disse loro di farlo, finché il Figlio dell'uomo si manifesterà. Quando ascoltiamo questo messaggio, comprendiamolo e dimostriamo la verità al mondo; se ci lasceremo guidare da Dio, saremo glorificati da Lui. La nostra debole natura umana che ereditammo alla nascita, sarà spazzata via, così che potremo ottenere una nuova immagine glorificata ad immagine di Dio.

Questo è un vero mistero, ma vi dirò che nello Spirito, che quelli che servono il Maestro(Gesù Cristo) saranno onorati dal Padre, entrando per restare con Lui nel Regno dei Cieli.

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L’ARCA D’ALLEANZA E IL PROPIZIATORIO

Oggi Gesù sta regnando e dimorando nei Cieli, e Dio riunirà con Lui tutti quelli che faranno parte con Lui di questa compagnia di veri testimoni. [Giovanni 12:26]

RIEPILOGO DELL’ARCA E IL PROPIZIATORE:

Da tutto ciò che abbiamo letto è ovvio che emerge che la nostra speranza per la Gloria proveniente dal Padre, è di entrare nel Luogo Santissimo dove troveremo rifugio sotto le Sue ali protettive, perché ci farà prosperare in ogni cosa, mantenendoci in una pace assoluta. La nostra glorificazione in Cristo è un'esaltazione dallo stato inglorioso e indebolito dell'uomo naturale, ad esseri celesti e gloriosi. Sappiamo che la luce del Padre è eterna, perché Egli vive in eterno; noi che seguiamo la verità avremo le porte aperte verso la Sua invisibile presenza, dove godremo della vita eterna. Gli affamati di giustizia saranno soddisfatti, i deboli saranno fortificati, è necessario avere una rivelazione della Grazia di Dio e seguire la Sua volontà attentamente. Occorre ricevere la giustizia per mezzo della Fede nel sangue di Gesù [l’altare di rame] e cominciare a vivere una vita dedicata a Cristo [la conca di rame], con una crescita continua dell'uomo interiore [Tavolo del pane e il candelabro]. Quell'uomo interiore è Cristo lo Spirito, fa rinascere Cristo in noi, è l’unico modo per unirci in uno con il vero Dio.

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IL TEMPIO DÌ SALOMANO

IL TEMPI DI SALOMONE, ZOROBABELE E ERODE

UN MODELLO DEL TEMPIO DI ERODE

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IL TEMPIO DI SALOMONE

Il Modello di Mosè era una struttura temporanea che serviva durante il movimento del popolo degli israeliani nel deserto. Essi smontavano il tabernacolo e lo portavano con loro quando il Signore dava il segno di muoversi da un posto all’altro nel deserto. Quasi tutti gli oggetti principali del Tabernacolo avevano, attaccati ai fianchi, anelli con stanghe, essi servivano per portarli comodamente mentre viaggiavano. Alcuni di questi oggetti erano molto sacri e nessuno fra i leviti che li portavano era degno di toccarli. Allora, per evitare il contatto diretto con alcuni oggetti, servivano le stanghe fatte con legno di acacia e rivestite con oro o bronzo. Ricordate che fine fecero coloro che con buona intenzione hanno toccato l’Arca; un buon esempio è in 2Samuele 6:6-7.

2Samuele 6:6-7 Quando giunsero all'aia di Nacon, Uzza stese la mano verso l'arca di Dio per reggerla, perché i buoi la facevano inclinare. 7 L'ira del SIGNORE si accese contro Uzza; Dio lo colpì lì per la sua empietà ed egli morì in quel luogo vicino all'arca di Dio.

Dopo quarant’anni nel deserto, il Tabernacolo venne montato sul Silo dove è rimasto fino alla caduta del Sommo sacerdote Eli. In quel periodo gli Israeliti caddero in battaglia contro i Filistei come conseguenza della loro disubbidienza al Signore. Dopo la sconfitta, l’arca, cioè il simbolo della gloria e della presenza di Dio in mezzo al popolo Israelita, venne catturata e portata nel Paese dei Filistei dove rimase per qualche giorno. Nel periodo in cui l’Arca rimase nel Paese dei Filistei, gli abitanti vennero colpiti da varie malattie gravi, per tale motivo si decise di riportare l’arca nel popolo Israelita. L’arca rimase presso la casa di Abinadab per vent’anni. Dopo circa vent’anni, sul trono d’Israele salì Davide. Egli, un uomo secondo il cuore dell’Eterno, provò a portare l’Arca di Dio più vicino a se stesso. Poiché morì Uzza a causa dell’ira di Dio, il primo tentativo di portarla alla casa di Abinadab, non andò in buon fine. L’Arca di Dio fu trasferita dalla casa di Adinadab in Chiriat-Iearim, alla casa di Obed-Edom a Gat dove rimase per tre Mesi. Come scritto nella Bibbia, a causa della presenza dell’Arca, la Casa di Obed-Edom fu benedetta grandemente. E’per questo motivo che Davide la portò vicino a se stesso, e la mise in una tenda situata nella Città di Davide. Quasi Quattrocentoquindici anni dopo la liberazione degli Ebrei dalla schiavitù del faraone d’Egitto, fu costruita una struttura, ovvero un tempio solido e permanente. Il popolo Israeliano crebbe in numero e godette di un periodo di stabilità e pace. Era sotto la guida del Re Salomone, figlio di Davide, il Re più saggio, sgargiante e ricco fra i Re menzionati nella bibbia. Era il tempo giusto per costruire un tempio che magnificasse il nome dell’Eterno; le nazioni intorno ad Israele avevano dedicato ai loro dei templi grandiosi, ma il tempio di Dio in Israele era soltanto una tenda meno gloriosa di quella costruita nel Deserto. Il Re Davide aveva costruito una tenda in cui aveva posto l’arca del patto (Rappresentava la gloria di Dio).

1 CRONACHE 16:1 -2 Portarono dunque l'arca di Dio e la collocarono in mezzo alla tenda che Davide aveva eretta per quella; e si offrirono olocausti e sacrifici di riconoscenza davanti a Dio. 2 Quando Davide ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di riconoscenza, benedisse il popolo nel nome del SIGNORE;

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IL TEMPIO DÌ SALOMANO

Davide, uomo che amò Il Signore, propose di costruire un Tempio secondo il nome dell’Eterno. Il Signore rispose tramite un profeta dicendo che il tempio sarebbe stato costruito da Suo figlio Salomone. [2 Samuele 7:1-17].

Dopo la morte di Davide, Salomone, suo figlio, erede al trono, iniziò a regnare in Gerusalemme. Confermando la profezia tramite il profeta di Dio tanti anni prima, Salomone ha costruito un Tempio meraviglioso al nome dell’Eterno. Tale Tempio diventò la meraviglia del mondo; moltitudini da tutto il mondo andarono per vedere il tempio e adorare l’Eterno. Il Tempio fu costruito sul monte Morià, su un pezzo di terra comprata da suo Padre, Davide. Era un posto elevato, che da cui si aveva una panoramica della casa di Dio sul Monte Sion. Salomone aveva ereditato il disegno del Tempio da Suo Padre Davide, che aveva ricevuto l’ispirazione dallo spirito del Signore .

IL PIANO DEL TEMPIO RIVELATO AL DAVIDE

Circa quattrocento anni prima, Dio aveva dato il piano divino del Tabernacolo a Mosè, vissuto molto prima del Re Davide. Allo stesso modo egli diede le specifiche del Tabernacolo a Davide in circostanze ancora misteriose. Davide non era un architetto di professione né uno che costruiva case, egli era conosciuto solo come Pastore o guerriero ed un salmista. Egli ha ricevuto i dettagli complessi dell’architettura del Tempio dall’ispirazione dello spirito, non c'è nessun altro modo di cui egli avrebbe potuto ottenere il disegno. Infatti, questa verità è confermata in 1 CRONACHE 28.

1 CRONACHE 28:11-19 Allora Davide diede a Salomone suo figlio il piano del portico del tempio e degli edifici, delle stanze dei tesori, delle stanze superiori, delle camere interne e del luogo per il propiziatorio. :12 Gli diede il piano di tutto quello che aveva in mente relativamente ai cortili della casa del SIGNORE, a tutte le camere all'interno, ai tesori della casa di Dio, ai tesori delle cose consacrate, 13 alle classi dei sacerdoti e dei Leviti, a tutto quello che concerneva il servizio della casa del SIGNORE, e a tutti gli utensili che dovevano servire alla casa del SIGNORE. 14 Gli diede il modello degli utensili d'oro, con il relativo peso d'oro per tutti gli utensili d'ogni specie di servizi, e il modello di tutti gli utensili d'argento, con il relativo peso d'argento per tutti gli utensili d'ogni specie di servizi. 15 Gli diede l'indicazione del peso dei candelabri d'oro e delle loro lampade d'oro, con il peso d'ogni candelabro e delle sue lampade, e l'indicazione del peso dei candelabri d'argento, con il peso d'ogni candelabro e delle sue lampade, secondo l'uso al quale ogni candelabro era destinato. 16 Gli diede l'indicazione del peso dell'oro necessario per ognuna delle tavole dei pani della presentazione, e del peso dell'argento per le tavole d'argento; 17 gli diede ugualmente l'indicazione del peso dell'oro puro, per i forchettoni, per le bacinelle e per i calici; e l'indicazione del peso dell'oro per ciascuna delle coppe d'oro e del peso dell'argento per ciascuna delle coppe d'argento; 18 e l'indicazione del peso necessario d'oro purificato per l'altare dei profumi, e il modello del carro, dei cherubini d'oro che stendevano le ali e coprivano l'arca del patto del SIGNORE. 19 "Tutto questo", disse Davide, "tutto il piano da eseguire, te lo do per iscritto, perché la mano del SIGNORE, che è stata sopra di me, mi ha dato l'intelligenza necessaria".

“Lodiamo il Signore”, mi meraviglio davanti alla maestosità del Signore quando leggo la bibbia, credeteci! ciò che il Signore ha fatto tanti anni fa è ciò che fa oggi. Mentre leggiamo la Sua parola con le menti ispirate dallo Spirito Santo, i nostri occhi si aprono per vedere il vero piano dell’Eterno; egli rivela i Suoi segreti ai suoi amati come ha fatto per Mosè e Davide.

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IL DESEGNO DEL TEMPIO DI SALOMONE

2 CRONACHE 4:19 -22 19 Salomone fece fabbricare tutti gli arredi della casa di Dio: 'altare d'oro, le tavole sulle quali si mettevano i pani della presentazione; 20 i candelabri d'oro puro, con le loro lampade, da accendere, secondo la norma stabilita, davanti al santuario; 21 i fiori, le lampade, gli smoccolatoi, d'oro del più puro; 22 i coltelli, le bacinelle, le coppe e i bracieri, d'oro puro. Quanto alla porta della casa, i battenti interni, all'ingresso del luogo santissimo, e le porte della casa, all'ingresso del tempio, erano d'oro.

L’Eterno non cambia mai, egli è lo stesso di ieri, di oggi e di sempre; gli uomini mutano ma l’Eterno rimane sempre lo stesso. Un uomo che sviluppa un disegno può cambiarlo dopo aver scoperto un difetto o se ha un’idea per migliorarlo, ma non avviene così con L’Eterno. Scopriremo che il disegno del Tempio di Salomone era essenzialmente lo stesso di quello di Mosè, la differenza stava nella grandezza. Ovviamente, dopo tanti anni dalla loro liberazione dalla mano del Faraone, Il popolo Israelita è cresciuto grandemente. A questo punto avevano bisogno di un Tempio più solido e grande, secondo la disponibilità delle materie prime, dei costi, ecc. Dio Progettava un incremento d’attività, per questo motivo ha dato un piano molto più grande di quello di Mosè. Sotto abbiamo uno schizzo del piano del tempio di Salomone.

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IL TEMPIO DÌ SALOMANO

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DESCRIZIONE DEL TEMPIO

Nel corso della sua esistenza, il Tempio di Salomone è stato la Meraviglia del mondo. Re e uomini, grandi e piccoli, arrivavano da tutto il mondo per vedere l’architettura maestosa del Tempio. Tale struttura non può essere costruita ai giorni nostri a causa dei costi molto elevati. Fino ad oggi non c’è stata una struttura cosi meravigliosa.

Il Tempio aveva tre compartimenti principali:

(a) Un Cortile grande, cioè lo spazio esterno ed intorno al tempio,(b) la prima parte del Santuario, chiamata il luogo Santo, (c) la seconda parte del Santuario, chiamata il luogo santissimo.

C’era una porta all’entrata del Tempio, e un velo che separava il luogo santo dal luogo santissimo.

UN SOMMARIO BREVE, PER VEDERE LE SOMIGLIANZE FRA IL TABERNACOLO COSTRUITO DA MOSE’ ED IL TEMPIO COSTRUITO DA SALOMONE.

i) IL GRAN CORTILE (2 Cronache 4:9-18). Come gli oggetti nel cortile esterno del tabernacolo di Mosè, gli oggetti nel gran cortile del Tempio di Salomone erano tutti fabbricati o ricoperti di rame. Il cortile esterno nel Tempio di Salomone era però molto più grande.

ii) L’ALTARE D’OLOCAUSTO (2 CRONACHE 4:1 2) Il Tempio di Salomone aveva un altare d’olocausto, che venne ricoperto di rame, esattamente come nel modello di Mosè. La differenza era nel volume: Quello del Tempio aveva una capacità di quasi quattrocento cubiti e quello di Mosè aveva un volume di settantacinque cubiti.

iii) IL MARE DI RAME CHE POSA SU DODICI BUOI DI RAME E DIECI CONCHE DI RAME CON L’ACQUA. (“CRONACHE 4:2-6”, “1RE 6:18-22”). Il mare di rame è equivalente alla conca di rame del Tabernacolo di Mosè, ma era ovviamente molto più grande. Il mare di rame aveva una capacità di tremila bati e serviva per l’abluzione dei Sacerdoti. Le altre dieci conche con l’acqua servivano per lavare ciò che serviva per gli olocausti.

L’INTERNO DEL TEMPIO ERA DI LEGNO FINO, RIVESTITO D’ORO. AVEVA ANCHE IMMAGINI DI PALME E CHERUBINI SCOLPITE SULLE SUPERFICI [2 CRONACHE 3:5-9]: Questo è molto simile al modello di Mosè; tale modello aveva l’interno rivestito d’oro con un panno di lino fino artisticamente lavorato con dei cherubini.. Nel modello di Mosè però, non ci sono cenni sulle palme. [Dobbiamo Ricordare che le palme puntano profeticamente alla fecondità per coloro che abitano nella casa del Signore]; La Palma è uno dei pochi alberi che continuano a produrre frutti anche ad un’età di cento anni. Le palme inoltre hanno la caratteristica di rimanere sempre verdi nonostante la stagione e l’età. Nel Salmo 92:12-15 si paragona i retti alle palme. Chi Sono i retti? I retti sono coloro che sono nascosti in Cristo; coloro che dimorano sempre nella presenza dell’Eterno e che lo cercano giorno e notte. Questi non saggeranno il potere della morte ma fioriranno sempre nella presenza del Dio.

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IL TEMPIO DÌ SALOMANO

IL Tempio aveva due maggiori compartimenti, il luogo santo e il luogo santissimo, che corrispondono ai due compattamenti del Tabernacolo di Mosè.

Il primo santuario del Tempio (IL LUOGO SANTO) aveva i seguenti oggetti: iv) DIECI TABELLE Della PRESENTAZIONE, RIVESTITE D’ORO, CIASCUNA CON DODICI PANNI. 2 CRONACHE 4:8 <<erano come il Tavolo della presentazione nel tabernacolo di Mosè, però c’era soltanto una tavola nel Tabernacolo>>.

v) DIECI CANDELABRI MARTELLATI CON ORO PURO 2 CRONACHE 4:7 Il Tempio aveva dieci candelabri, corrispondono all’unico candelabro del tabernacolo di Mosè

vi) L’ALTARE D’INCENSO 1 RE 6:22: Il Tempio aveva un altare di incenso prima del velo, fra il luogo santo e il luogo santissimo esattamente come era nel Tabernacolo di Mosè.

vii) Il secondo compartimento del Tempio [IL LUOGO SANTISSIMO] era separato dal primo compartimento da UN VELO di lino fino di colore blu, viola e rosso [2 CRONACHE 3:14]. Il panno di lino fino era artisticamente lavorato con dei cherubini esattamente come quello del Tabernacolo di Mosè. Nel Luogo Santissimo del Tempio si trovavano i seguenti oggetti:

viii) L’ARCA DEL PATTO. [1 RE 6:19] Il secondo compartimento del tempio di Salomone conteneva l’arca del Patto; tale arca rappresentava la gloria di Dio. Come ho già spiegato l’arca del Patto era il punto o l'oggetto focale del Tempio poiché rappresentava la gloria di Dio in mezzo al suo popolo.

ix) I DUE GRANDE CHERUBINI [2 CRONACHE 3:10-13]. Il tempio aveva anche due cherubini grandi, ricoperti d’oro, erano posizionati in tal modo che le loro ali coprivano completamente l’arca di Dio. Il concetto era esattamente come quello del Tabernacolo di Mosè.

ALTRI OGGETTI NEL TEMPIO DI SALOMONE

x) CAMERETTE PER I PRETI CON PORTE DI RAME. xi) MAGAZZINI CON PORTE DI RAME

xii) DUE COLONNE GRANDI DI RAME NEL PORTICO DEL TEMPIO CHIAMATE IACHIM AND BOAZ [1 RE 7:21]

LA DEDICA DEL TEMPIO

Dopo tanti anni di lavoro, arrivò il momento della dedica del tempio di Dio. La dedica venne fatta con molto splendore e Dio segnalò la sua approvazione scendendo con nuvole che rappresentano la sua gloria. Il Tempio venne riempito della gloria di Dio affinché i preti non potessero entrare nel Tempio [2CRONACHE 5:1-14]. Questa dimostrazione davanti a tutto Israele affermava la Sua presenza in mezzo al suo popolo. Questa manifestazione della gloria di Dio è esattamente come la manifestazione durante la dedica del Tabernacolo (EXODUS 40:33-38).

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2CRONACHE 5:1-14 ----------------- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 12 e tutti i Leviti cantori, Asaf, Eman, Iedutun, i loro figli e i loro fratelli, vestiti di bisso, con cembali, saltèri e cetre stavano in piedi a oriente dell'altare, e con loro centoventi sacerdoti che sonavano la tromba - 2Ch 5:13 mentre, dico, quelli che sonavano la tromba e quelli che cantavano, come un sol uomo, fecero udire all'unisono la voce per lodare e per celebrare il SIGNORE, e alzarono la voce al suono delle trombe, dei cembali e degli altri strumenti musicali, per lodare il SIGNORE "perch'egli è buono, perché la sua bontà dura in eterno!", avvenne che la casa, la casa del SIGNORE, fu riempita di una nuvola. 2Ch 5:14 I sacerdoti non poterono rimanervi per svolgere il loro servizio a causa della nuvola; poiché la gloria del SIGNORE riempiva la casa di Dio.

Il segno di Approvazione è un segno molto importante che verrà rivisitato più avanti nel libro. Dio non ha dimostrato queste cose per nulla, esse servono per la nostra edificazione in Cristo. Notate che erravano centoventi preti che suonavano le trombe mentre andavano verso il Tempio in una processione cerimoniale.

Dall’architettura del Tempio si vede lo stesso concetto del Tabernacolo di Mosè anche se il Tempio fu una struttura più elaborata. Questo rivela un modello celeste nella mente del Padre che ha rivelato i disegni a Mosè e Davide. Il tempio di Salomone venne distrutto completamente dalla mano di Nabucodonosor il Re di Babilonia per colpa della disobbedienza degli Israeliti. I vari tesori e oggetti vennero portati in Babilonia. Sappiamo dalla Bibbia che vennero costruiti altri templi, quali:

a) Il Tempio di Zorobabeleb) Il Tempio Erode

Questi altri due Templi anche se meno gloriosi del Tempio di Salomone avevano lo stesso piano principale del Tabernacolo di Mosè e del Tempio di Salomone. L’arca pero non venne mai recuperata.

Andiamo avanti nei prossimi capitoli ad esplorare i segreti dei valori eterni, nascosti nel Tabernacolo di Dio; poiché l’Eterno ci faccia vedere la via segreta alla sua gloriosa presenza. I suoi segreti sono dati a coloro che li cercano con sincerità; conoscendo questi segreti si apre un mondo nuovo nel seno del Padre.

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L'EVOLUZIONE DEL TABERNACOLO DI DIO

L'EVOLUZIONE DEL TABERNACOLO DI DIO

Isaia 2  1Parola che Isaia, figlio di Amots ebbe in visione riguardo a Giuda e a Gerusalemme. 2Negli ultimi giorni avverrà che il monte della casa dell'Eterno sarà stabilito in cima ai monti e si ergerà al di sopra dei colli, e ad esso affluiranno tutte le nazioni.  3Molti popoli verranno dicendo: «Venite, saliamo al monte dell'Eterno, alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie e noi cammineremo nei suoi sentieri». Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola dell'Eterno.  4Egli farà giustizia fra le nazioni e sgriderà molti popoli. orgeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falci; una nazione non alzerà piú la spada contro un'altra nazione e non insegneranno piú la guerra.

LA GLORIA DECADENTE

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Nel deserto, La Gloria di Dio discese dal Cielo fino al Tabernacolo di Mosè, poi si spostò con il Tabernacolo a Shiloh quando entrarono nella terra promessa, può la sposta nella tenda di Davide, può nel Tempio di Salomone, che era il primo tempio solido d'Israele. Molti anni Dopo la sua costruzione della meraviglioso tempio di Salomone, lo stesso tempio fu ridotto in macerie, a causa dell'incapacità d'Israele di allearsi con Dio. Con la restaurazione d'Israele, settanta anni dopo l'esilio del suo popolo nella terra di Babilonia, l'Arca con il suo contenuto, cioè il simbolo della Gloria e presenza di Dio nella città d'Israele, non furono mai trovati. Gli altri due templi costruiti nella città, quello di Zerubabele e quello di Erode, non ebbero mai una fisica manifestazione nella Gloria di Dio, a causa dell'assenza dell'Arca di Dio. Anche ciò era un segno, a significare che la Gloria di Dio non ritornò mai davvero ad Israele, dopo che il suo popolo aveva lasciato la Terra Promessa, tornando così presso la propria terra.

Le opere di Dio, pertanto divennero quelle dei vecchi; la vecchia Gloria cominciò a scemare. Le nuvole diurne ed il fuoco notturno, che una volta manifestavano il potere di Dio sul Suo popolo, durante il viaggio nel deserto e durante la dedica del Tempio, cominciavano a venir meno. Ma apparvero brevemente, durante il periodo della dedica del Tempio di Salomone, sparendo poi col tempo. Chi cercava Dio cominciava a chiedersi dove Egli fosse, dove fosse finito il Dio degli anziani e degli tempi antichi che li aveva portati via dall'Egitto, grazie alla Sua mano onnipotente.

Israele divenne così, molto simile alle nazioni che aveva intorno, in quanto la Gloria che una volta aveva in sé, era scomparso. Le malattie, le carestie, le calamità e le maledizioni che una volta erano destinate a colpire le altre nazioni, colpirono anche Israele. Essa non era più quella spettacolare nazione, che Dio aveva liberato dall'Egitto con il Suo straordinario potere. I segni ed i miracoli che vi erano sempre esistiti, cessarono di verificarsi. Nonostante la Gloria decadente, il Signore inviò i Suoi profeti a diffondere la notizia: “la Gloria sarebbe tornata”. I profeti assicurarono gli Israeliti in merito al fatto che, la Gloria di Dio vista in Egitto e nel deserto, sarebbe stata un “gioco da ragazzi”, paragonata a quella futura. La Gloria e la bellezza del Tempio di Salomone erano nulla, se paragonate alla Gloria del nuovo Tempio che sarà innalzato.

PROFEZIE SUL TEMPIO A VENIRE

Ezechiele ebbe una visione del Tempio a venire, nella sua bellezza e nel suo splendore [Ezechiele 41-44]. In tale visione, vide la Gloria di Dio penetrare e riempire il Tempio, in un modo molto simile a quando aveva illuminato il Tabernacolo di Mosè ed il Tempio di Salomone, durante la dedica [Ezechiele 43:1-7].

Riferendosi al tempio futuro, Ezechiele ascoltò il Signore dire che sarebbe stato il Suo trono e il suolo ai Suoi piedi, la Sua dimora per i figli d'Israele per sempre. Assicurò anche il profeta, che quel giorno essi non si sarebbero più fatti contaminare né avrebbero più praticato delle cose abominevoli, e di conseguenza sofferto gli effetti devastanti che avevano conosciuto per molti anni. In quel momento, Dio stava indirettamente indicando un nuovo ordine in cui porsi, in cui i Figli d'Israele possiederanno la vera giustizia che Dio desidera per loro, diventando così capaci di piacerGli con tutto il cuore, senza alcun ostacolo. Se sarete sensibili al richiamo dello Spirito, discernerete il Signore indicare che quel vecchio tabernacolo ed i templi

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L'EVOLUZIONE DEL TABERNACOLO DI DIO

eretti da Mosè e Salomone erano imperfetti, e dovevano essere assolutamente sostituiti da un modello perfetto.

Il modello di quel tempio visto da Ezechiele, non è ancora stato datato, e come conseguenza, qualcuno pensa scioccamente che dovremo ancora attendere a lungo prima di poter vedere la sua manifestazione fisica, ma come vedremo tra poco, si sbaglia fortemente.

Durante la costruzione del Tempio di Dio, dopo il ritorno da Babilonia, nel tentativo di incoraggiare un popolo già demoralizzato, che aveva visto o sentito della Gloria di Dio, durante i giorni del Tempio di Salomone, Haggai profetizzò che “la Gloria della seconda dimora sarebbe stata maggiore rispetto a quella della Gloria precedente” [Haggai 2:9].

Anche il profeta Amos profetizzò la ricostruzione della casa di Davide [Amos 9:11].

Un altro profeta, di nome Malachia, disse che chi avrebbe cercato il Signore sarebbe entrato improvvisamente nel Suo Tempio. La Gloria che aveva eluso gli Israeliti per centinaia di anni, sarebbe ritornata. Inoltre, il profeta disse che Dio avrebbe inviato un messaggero a preparare la via per la Sua venuta [Malachia 3:11].

IL RITORNO DELLA GLORIA

Molti anni dopo, secondo le parole dei profeti, apparve davvero sulla scena Giovanni il Battista, che chiese al popolo di pentirsi, perché il Regno di Dio era vicino. Predicava la venuta del Signore, metteva in guardia tutti gli uomini, affinché cominciassero a dimostrare l'amore e cercare il vero Dio della creazione. Un giorno particolare, mentre stava predicando e battezzando le persone, qualcosa che avrebbe ben presto mutato il modo di pensare degli uomini, sarebbe improvvisamente accaduto. Era infatti apparso sulla scena un uomo di nome Gesù, che chiese al Battista di ricevere il Battesimo, proprio come tutti gli altri prima di Lui. Dopo tale Battesimo, una nuvola in forma di colomba discese su di Lui, accompagnata da una voce proveniente dal Cielo, che disse: “Questo è il Mio Figlio prediletto, del Quale Mi sono compiaciuto” [Matteo 3:16-17].

Abbiamo assistito a come Dio discese dal Cielo sulle Sue nuvole gloriose, quando Mosè dedicò il Tabernacolo (Esodo 40:33-38). Anni dopo, il Signore fece la medesima cosa, mentre Salomone dedicò il Tempio (2 Cronache 5:13-14). Ora vediamo la nuvola gloriosa del Signore discendere in forma di colomba su Gesù, nell'istante in cui Egli dedicò la Sua vita al Padre. A questo punto, potrebbe sorgere una domanda: come so che si trattava di una nuvola? La risposta è alquanto semplice: ne sono certo, grazie alla rivelazione che ricevo dallo Spirito di Dio [Isaia 60:8].

Dal momento del Battesimo di Gesù, era Dio a camminare e ad agire in Lui. Dio dimorava in Gesù Cristo, si trattava così dell'eterno Tempio ed abitazione di Dio rivelati dal Cielo. Sin dall'apparizione di Gesù, l'era delle strutture fisiche come il Tabernacolo, la tenda di Davide ed i vari templi o dimore del Dio vivente era terminata. Ciò che qui vediamo, si tratta di un'evoluzione da quelle strutture fisiche

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imperfette create dall'uomo, al vero Figlio di Dio, che è come un tempio costruito senza mani umane.

Data la Sua natura spirituale, Dio non dimorerà mai in dimore costruite dagli uomini, che sono in realtà solo ombre della Sua reale casa. Se fossero dei veri e propri templi di Dio, avrebbero resistito sino ad oggi, dato che il Tabernacolo divino è eterno, e non può essere in alcun modo né toccato né distrutto dagli uomini. Dio si assicurò che ogni singolo frammento dei vecchi templi fisici e della vecchia Arca fisica si dissolvessero. Agì in tal modo affinché gli uomini non idolatrassero questi elementi terreni, che invece rappresentavano semplicemente delle ombre di ciò che è celeste ed eterno.

IL VERO TEMPIO DI DIO

In un'occasione, quando Gesù puntò al Tempio, rivolgendosi agli scribi ed ai Farisei, disse loro: “Distruggete il Tempio e lo ricostruirò in tre giorni”. Essi pensarono che si riferisse al vecchio Tempio di Erode, non comprendendo che in realtà, si riferiva al Suo corpo, cioè il vero Tempio di Dio [Giovanni 2:18-22 ].

Gesù Cristo confermò di essere la casa (la stessa cosa del Tempio) di Dio, mentre parlava ai Suoi Discepoli [Giovanni 14:1-14].

Il Capitolo XIV del libro di Giovanni, è oggi la parte più travisata delle Sacre Scritture. Quello che le persone ed anche i Cristiani praticanti hanno imparato, è che Gesù è morto sulla croce ed è andato in Paradiso, da qualche parte nei Cieli, a costruire dei palazzi d'oro e pietre preziose. Dicono che tornerà quando sarà giunta l'ora, per portare via i Cristiani in Cielo, per poter così essere con Lui. Il termine palazzo significa originariamente luogo perpetuo. Ciò che Gesù indicava, era semplicemente la Sua partenza per il bene dei Discepoli. Doveva andar via, così che potesse inviare lo Spirito di Dio, incarnato da Lui. Disse questo, alla fine del Suo ministero nella carne, indicando il ritorno del Suo Spirito. Quando ciò avverrà, sarà il potere proveniente dall'Alto dello Spirito, a darci il potere di dimorare in Lui, che come sappiamo, è la casa o Tabernacolo di Dio.

La casa di Dio è spirituale, nonostante sia stata rivelata attraverso la manifestazione della carne di Gesù; capite che è invisibile ed eterna nel Regno dello Spirito o nei Cieli. Il fatto che ci abbia lasciato, ci ha dato l'opportunità di essere come Lui in questo mondo. Ci ha dato l'opportunità di vivere nella Grazia e nell'eccessivo favore di Dio, dimostrato in Gesù.

Gesù Cristo disse anche ai Suoi Discepoli che Dio dimorava in Lui, ossia Lui era la casa del Padre [Giovanni 14:10-11].

Oggi, come sappiamo, siamo tutti riuniti nel Signore e siamo il corpo di Cristo, che è la casa di Dio. Il diavolo non vuole che i Cristiani lo sappiano, visto che una rivelazione del genere comporta la vittoria e la liberazione di tutti i Santi. Quando si conosce la verità, si è liberi da quelle false favole degli uomini, che cercano di tenerci lontani dalla Gloria di Dio.

LA FINE DEL MINISTERO DI GESU' NELLA CARNE

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L'EVOLUZIONE DEL TABERNACOLO DI DIO

Gesù, l'Unigenito Figlio del Dio vivente, fu crocifisso, e quell'evento segnò la fine del Suo ministero nella carne. Come disse Paolo, se Lo avessimo visto e conosciuto nella carne, tutto ciò che è ora nel passato, sarebbe diverso [Corinzi 5:16-17]. Molti Cristiani sono fortemente ancorati all'aspetto di Gesù nella carne, per questa ragione non entrano mai in possesso della pienezza del potere di Dio. Dobbiamo assolutamente comprendere che il Cristo non era il corpo terreno di Gesù; Egli era quell'interiore corpo spirituale, rivelatosi mediante la carne di Gesù, che si era mostrato a tutto il mondo. Leggendo questo capitolo, capiremo che Dio rivelerà molto di più sul vero Cristo.

I PROFETI SI SBAGLIARONO?

Il profeta Michea parlò della Gloria della casa di Dio nei suoi ultimi giorni. Fratelli, credeteci, gli ultimi giorni sono arrivati, ma sin dalla venuta di Cristo nella carne [Michea 4:1-3].

L'impressione che il profeta ci dà di questa profezia, è che la casa di Dio, resterà in cima al monte per l'eternità. Se Gesù era il Tempio di Dio, a cui il mondo intero deve aggrapparsi per ottenere la guarigione, proprio come è stato stabilito dall'ultimo capitolo, allora com'è possibile che sia stato crocifisso? Perché non Lo vediamo più nella sua identità della carne? Tutti i profeti parlarono della Gloria della futura casa di Dio, che è appunto Gesù. E ancora, per quale motivo il Suo ministero terminò soltanto dopo tre anni e mezzo che l'aveva cominciato?

Questa controversia è il maggior problema affrontato dai Cristiani praticanti e dal mondo intero. L'ingannevole dottrina, impiantata nei loro sistemi religiosi predica ancora che finché si crederà allo stesso Gesù nella carne, di circa duemila anni fa, che apparirà di nuovo in cielo, non si potrà mai pienamente godere dei benefici del Regno di Dio. Perciò, gli uomini continuano a volgere lo sguardo al cielo, aspettando la Sua venuta, in un modo davvero sbagliato.

Molte persone stanno ancora aspettando l'apparizione in cielo di un Gesù in carne ed ossa, che porti improvvisamente via i Cristiani dal mondo, per condurli in Paradiso, dove inizieranno a godere dei benefici celesti per l'eternità. Altri invece, asseriscono che arriverà sulla cima del monte degli ulivi a Gerusalemme, o che arriverà in groppa ad un cavallo bianco, e combatterà per loro. Oppure, altri ancora dicono che tornerà per stabilire il Suo Regno, ponendo Gerusalemme come sede principale del Medio Oriente. Queste non sono altro che delle dottrine distruttive che intralciano la via dei figli di Dio, che intendono recarsi verso la concretizzazione della promessa che Dio ha fatto loro.

Persino i Discepoli di Gesù, che Lo videro ascendere, restarono fermi al loro posto, con lo sguardo rivolto verso il cielo, finché gli angeli dissero loro di smettere di farlo. L'ascensione fisica di Gesù, avvenuta dopo la Sua resurrezione, era soltanto un segno impiegato da Dio per mostrare la via per la Gloria, a quelli che ascoltano e credono alla Parola. Gesù non ascese in un luogo geografico concreto, nella galassia oltre il cielo. Ma ascese al Regno dello Spirito, che non può essere definiti in termini spaziali, temporali o sotto il punto di vista delle cose terrene. Fu riferito chiaramente ai Discepoli che sarebbero ascesi proprio come Gesù, pertanto fu loro detto di non volgere lo sguardo al cielo, in attesa della Sua venuta.

Atti 1:9-11

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Alcuni stanno con lo sguardo rivolto verso l'alto, perché credono che Gesù arriverà da lì, basandosi sul fatto che così è avvenuta la Sua ascensione. Una generazione della carne e malvagia cercherà sempre delle manifestazioni fisiche provenienti dal cielo, ma non vedranno mai nulla. Ho anche sentito da uomini, proclamati come uomini di Dio, che agiscono in nome della carne, predicare la Sua seconda venuta. Dicono: “Quando Gesù arriverà all'improvviso, ci porterà in Cielo”, e pertanto, in questo modo, migliaia di persone vengono ingannate da queste parole. Molti tra coloro i quali si professano figli di Dio, non sono mai entrati nel Suo Regno, impediscono anche agli altri tale accesso, predicando le menzogne. La maggior parte di essi lo fa in modo ignorante, e per questo siamo chiamati ad illuminare i credenti in merito alle speranze della loro chiamata. Predicano una falsa speranza e portano le persone a vivere nella paura, dimostrandosi incapaci di comprendere il fatto che tutte le cose sono state date alla chiesa. Non vengono mai alla conclusione che noi siamo al mondo, così come Gesù lo era.

Qualcuno potrebbe ora porre una domanda: quando arriverà allora?O come ritornerà? Le risposte saranno fornite a breve.

IL RITORNO DELLA GLORIA

Dio stava per compiere l'ultimo gesto. L'abbiamo visto scendere sulla terra, in forma di nuvole gloriose, nel Suo Tabernacolo, che Gli fu dedicato ed eretto da Mosè (Esodo 40:33-38). Abbiamo anche visto Dio apparire sempre in forma di nuvole gloriose nel Tempio di Salomone, mentre quest'ultimo Glielo dedicava (2Cronache 5:13-14). Molti anni dopo, le nuvole gloriose discesero di nuovo sulla terra dal Cielo, ma questa volta in un uomo di nome Gesù (Matteo 3:16-17). Moltitudini di persone lo cercavano per avere liberazione e guarigione, perché Dio agiva in Lui, tramite le opere buone, allo scopo di ottenere la salvezza delle anime. Il ministero di Gesù durò soltanto quarantadue mesi, ma in realtà, Dio stava andando avanti. Pochi giorni dopo la morte e la resurrezione di Gesù, Dio tornò di nuovo e un'ultima volta in forma di fuoco e discese sui Discepoli di Gesù Cristo. La chiesa, il Suo corpo, da quel momento erano diventati il Tempio di Dio, restando tale per tutta l'eternità.

Atti 2:2-3 2E all'improvviso venne dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempí tutta la casa dove essi sedevano.  3E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e andarono a posarsi su ciascuno di loro.

Lo Spirito del Signore apparve questa volta in forma di fuoco, perché discese a mezzanotte, quindi nel cuore della notte. Rammentate che la Gloria di Dio apparve sempre in forma di nuvole di giorno, e in forma di fuoco di notte (Esodo 13:21).

C'erano centoventi discepoli nella camera superiore, in cui ricevettero il Battesimo dello Spirito Santo [Atto 1:15]. C 'erano anche centoventi preti, mentre il Tempio di Salomone veniva dedicato [2Cronache 5:12]; anche in quell'occasione, ricordate che la Gloria di Dio discese sulla terra. Tutti questi elementi sono stati meticolosamente predisposti in un tale ordine, da farci avere un'idea concreta di cosa avviene davvero dal punto di vista spirituale. La discesa della Gloria nel Tabernacolo di Mosè, nel Tempio di Salomone, e in occasione del Battesimo di Gesù, ed in fine la chiesa, sono tutti gradini che conducevano al vero piano di salvezza di Dio. Tutto ciò è utile a rinforzare la nostra Fede e comprensione, in merito alla nostra eredità in Dio. Ora, immaginate soltanto il fatto che tutte le manipolazioni e arduo lavoro compiuti dai protagonisti del Vecchio Testamento, avvennero per coloro i quali sono predestinati a stare al fianco di Cristo, nella Sua Gloria.

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L'EVOLUZIONE DEL TABERNACOLO DI DIO

La Gloria di Dio ascese al Cielo in forma di nuvola, alcune settimane prima, dopo la morte di Gesù. Gesù fu glorificato, così che ogni aspetto umano presente in Lui, svanisse. L'ascensione era un processo spirituale che Lo convertì al Proprio stato originale, che aveva in principio, quando Si trovava con il Padre. Perciò perse l'immagine mortale, carnale e terrena per abbracciarne una spirituale, immortale e celeste.

Gesù doveva abbandonare la scena, per darci la possibilità di essere parte del Tempio eterno. Doveva andar via per il nostro bene, se non l'avesse fatto non saremmo mai potuti entrare in Lui. Vedete che i Discepoli hanno ottenuto un posto nella casa del Padre. Gesù disse: “Nella casa di Mio Padre ci sono molti palazzi”; a significare che nella casa di Dio, ci sono molti luoghi perpetui. Noi, che crediamo, resteremo per sempre nella casa del Dio dei Cieli, che non è affatto costruita da mani umane, si tratta bensì di un edificio spirituale ed eterno, nei Cieli. Essendo Egli a capo, aveva il compito di completare tale opera, e lo fece alla lettera. Inoltre, Dio predestinò anche altri e numerosi figli alla manifestazione delle Sue opere, diffondendone la conoscenza in tutto il mondo. Si tratta delle stesse persone predestinate a sedersi sullo stesso trono glorioso, che era occupato da Gesù.

I numerosi luoghi perpetui (palazzi) presenti nel Tempio di Dio, esistono ancora oggi agli occhi di coloro i quali ascoltano e comprendono questo messaggio [Giovanni 14:2-3].

Collettivamente ed individualmente, siamo divenuti il Tempio o Tabernacolo di Dio, in terra; siamo diventati la luce del mondo e le fontane di acqua vivente. Compiamo le stesse opere di Gesù, ossia le opere di Dio. Tutte le nazioni della terra cercheranno noi per la salvezza della loro anima, non appena saremo diventati completamente obbedienti a Dio [Giovanni 14:12].

DISCERNERE IL COPRPO DI CRISTO

Gesù costituisce il capo del corpo di Cristo, mentre noi, in quanto chiesa, siamo il corpo stesso [Colossesi 1:18, 1 Corinzi 12:12-13, Efesini 4:4-6]. Quelli che ci vedono il vero Figlio di Dio(il Cristo), i nostri Spiriti ci portano saggezza nel fatto che siamo gli unici figli di Dio, attraverso la Grazia di nostro Signore Gesù Cristo. Molte persone confessano ciò, ma non hanno davvero idea di cosa sia davvero il corpo di Cristo. Dobbiamo assolutamente capire che esso non è fatto né di carne né di sangue. Cristo è puro Spirito, non ha alcun aspetto o forma materiale[ 2Corinzi 3:17]. Per tale motivo, Dio usa le nuvole, il vento ed il fuoco per mostrare la Sua Gloria, visto che non hanno alcuna forma materiale [Isaia 4:5, Esodo 16:10, Esodo 24:17]. Potrebbe apparire nella Sua fisica dimensione carnale, usando i corpi degli uomini, ma non lasciamoci ingannare dall'idea della Sua apparizione in un corpo fisico. Se Cristo Si rivelò in un corpo nella carne, non avverrà più. Cristo ha spostato il Suo corpo nella chiesa, rivelandosi così al mondo intero attraverso di essa.

Il corpo di Cristo è spirituale, ed è composto di diversi membri. Noi che erediteremo la Gloria, siamo uniti in Cristo nello Spirito, così che potremo diventare un solo Spirito con Lui [1Corinzi 6:17]. Essendo un solo spirito con Lui, iamo un corpo solo con Lui, di natura spirituale e non terrena. Con la sapienza celestiale proveniente dalla Sua presenza, siamo sempre più illuminati, affinché diverrà palese che abbiamo un corpo spirituale o una casa spirituale nei Cieli, di natura indistruttibile, che è pertanto parte del glorioso ed eterno corpo di Cristo [2Corinzi 5:1-2].

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Il corpo di Cristo è composto da un universale insieme di Spiriti perfetti in Dio, riuniti in uno. Paolo è ancora parte di quel corpo, così come Giovanni. Queste sono soltanto due persone, che compongono il corpo celeste del Figlio di Dio, ma in realtà, ci sono infinite moltitudini che lo compongono, includendo anche i fratelli scomparsi e quelli che restano sulla terra.

Questa rivelazione di Cristo tramite il Suo corpo, è un continuo ed eterno processo. Di generazione in generazione, Gesù Si manifesterà attraverso il corpo, utilizzando i corpi nella carne dei prescelti, che sono anche i predestinati a mostrare questa Gloria nella carne, i quali saranno anche i primi frutti della chiesa di Dio.

Noi siamo gli unici custodi della celata saggezza di Dio, ed inoltre siamo più grandi di Salomone. Così come il mondo intero si stupì dinnanzi al Tempio di Salomone ed alla sua saggezza, allo stesso modo si dovrà avere la medesima reazione di meraviglia di fronte alla bellezza e Gloria di Dio, dentro di noi.

Noi, in quanto casa del Dio vivente, manifestiamo il vero mistero della divinità negli uomini, e gli Spiriti nel Regno dell'invisibile. Paolo menzionò tale mistero in una lettera a Timoteo.

1 Timoteo 3:16  16E, senza alcun dubbio, grande è il mistero della pietà: Dio è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato tra i gentili, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria.

Questo mistero si compie nel corpo di Cristo, prima per opera di Gesù e poi per quella della chiesa, composta da noi, che crediamo in Lui e Lo seguiamo ovunque vada. In quanto chiesa, manifestazione di Dio, rappresenta Cristo, così che il mondo possa finalmente realizzare che se vede noi, vede al tempo stesso il Padre. Questo è un grande privilegio, nonostante il fatto che la maggior parte delle persone non comprenda il mistero in questione, ma forse un giorno lo faranno.

Oh Dio, qual è l'uomo a cui presti così tanta attenzione, tanto da avergli affidato tutte le opere compiute dalla Tue mani, per dominarle [Salmo 8:4-9]. In verità, Dio ha dato alla chiesa tutto il potere in Cielo ed in terra, per dominare su di essi, in unione con Lui.

SIAMO TUTTO NEL TABERNACOLO DI DIO

Nella Bibbia, si evince chiaramente che essendo i vittoriosi, siamo davvero gli unici ad erigere il Tempio, che è la casa di Dio. Siamo i pilastri del Tempio (Rivelazione 3:12); siamo le pietre del Tempio (1Pietro2:5); siamo i servitori o i sacerdoti che servono il Tempio (1Pietro 2:9); le palme nel Tempio (Salmo 92:12-13); il pane della vita (1Corinzi 10:17); le braccia di un lucernario (Rivelazioni 1:20).

Perciò, vedete che noi che componiamo il corpo d Cristo, costituiamo ogni cosa che si trova all'interno del Tempio di Dio. Una prima pietra (Gesù) e le fondamenta sono state poste nei Cieli, e noi siamo le pietre che formano quel Tempio.

Dio dimora in noi, e come le nazioni si mossero alla ricerca di Dio per adorarlo, allo stesso modo il mondo dovrà cercarci per la vera salvezza della propria anima. Il

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L'EVOLUZIONE DEL TABERNACOLO DI DIO

Tempio di Dio è permanente nei Cieli, e non cesserà mai di irradiare lo splendore del vero Dio. Anche dopo la fine del ministero nella carne, gli insegnamenti continueranno a essere impartiti nei secoli. Gesù sta ancora oggi, predicando, così come Giovanni e gli altri Discepoli stanno ancora divulgando la Parola.

La prima pietra che è Gesù, fu posta sin dalla fondazione del mondo e fu vista più di duemila anni fa. Dopo tal evento, altre pietre furono poste (i Discepoli) per la fondazione. Il Tempio continua ancora a ingrandirsi, grazie alle pietre poste sin dalla fondazione; quelle pietre siamo proprio noi [1Pietro 2:5].

SVEGLIARSI IN TALE CONOSCENZA DELLA NOSTRA SACRA UNIONE CON IL FIGLIO DI DIO, E' ANCHE LA CHIAVE DELLA NOSTRA VITTORIA. NOI NON SIAMO SOLO DEI MERI ESSERI MORTALI, MA FIGLI DI DIO. SVEGLIARSI NEL FATTO CHE IL CREATORE DEL CIELO E DELLA TERRA DIMORA IN NOI, E' IL NOSTRO SCOPO.

Noi che siamo chiamati da Dio a conoscere questi segreti, dovremmo stare in armonia con noi stessi, perché i nostri corpi non apparterranno più a noi ma al Signore, in quanto sono diventati la casa (Tabernacolo o Tempio) del Dio vivente, ed anche i pilastri della verità sulla terra [1Corinzi 6:19-20]. Dovremmo manifestare l'amore di Dio con il nostro corpo nella carne, dovremmo camminare nello Spirito e rivelare al mondo della salvezza delle nazioni, prima della nostra glorificazione finale in Dio. Dovremmo continuamente crescere nella consapevolezza del fatto che siamo il Tempio di Dio. Man mano che cresciamo in tale direzione, diventiamo una cosa sola con Dio, così intimamente che cessiamo di esistere come individui lontani da Lui.

Non è affatto semplice avere questo tipo di responsabilità, ma lasciamo che il pensiero che Dio dimora in noi, ci aiuti: si tratta di un onore, al di là di ogni comprensione. Immaginate l'innumerevole quantità di persone che periscono nell'ignoranza, su basi quotidiane; immaginate i travagli dell'umanità, anche se Dio ci ha scelti per darci questo onore e Gloria.

Deuteronomio 14:2  2poiché tu sei un popolo santo all'Eterno, il tuo DIO, e l'Eterno ti ha scelto per essere un popolo suo, un tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra.

Pensate a quando Dio disse a Mosè: “nessun uomo può vedere la Mia Gloria”, nonostante la vediamo e viviamo in essa, perché Egli dimora in noi e siamo una cosa sola con Lui. Dovremmo essere grati e pregare dinnanzi a Lui, cercando sempre di fare le cose che Gli piacciono e Lo onorano.

IL NOSTRO SCOPO COME CREDENTI

Quando abbiamo una vera e chiara rivelazione del corpo di Cristo nei Cieli, il nostro unico scopo e ambizione diventa ora parte di quel corpo. Nel Tempio di Dio che è il corpo di Cristo, dimora la pienezza delle benedizioni di Dio senza limitazione. Questo è il luogo in cui Dio ha voluto le Sue benedizioni per molto di più, in cui nessuna cosa buona è separata dai suoi abitanti. Gesù fu trovato in Cristo, dal momento del Battesimo e per questa ragione, visse nella piena Grazia e amore di Dio. La stessa cosa vale per Paolo e molti altri Discepoli di Dio, uniti al Signore nello Spirito. Se noi

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non ci uniamo in Lui o non ci ritroviamo in Lui, finiremo nel regno della morte e non proveremo mai l'amore di Dio.

Il Padre ama il Figlio e Gli ha dato ogni cosa. Chi non crede nel Figlio o non viva in Lui, conoscerà l'ira di Dio. Il Padre onora il Figlio, mostrandogli tutte le Sue opere. Il Figlio fa la volontà del Padre, il Quale desidera che gli uomini ascoltino Gesù e vivano in Lui. Nel Figlio ci sono la pace e una gioia totale. Il Figlio amministra tutto il potere in Cielo e in terra.

In Lui è riposta la speranza della nostra chiamata, con amore e innocenza. La nostra speranza è di conoscerlo e sentire il Suo amore e la Sua misericordia. Per tale motivo, fatichiamo giorno e notte, cercando la Sua apparizione nello Spirito. Per tale ragione, cerchiamo di piacergli con le nostre opere, così che possiamo provare il potere della resurrezione, che ci farà uscire dalla tomba dell'ignoranza, portandoci nella consapevolezza della Sua gloria nel mezzo del proprio tabernacolo, dove ci sono delizie eterne.

Io, personalmente, voglio ascoltare quella voce dal Cielo dire: “Questo è il Mio Figlio prediletto, del Quale mi sono compiaciuto; Lo soddisferò con i piaceri, pace, risate, onori, lunga vita e Gli mostrerò la Mia salvezza”.

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IO, IL VERO TABERNACOLO DI DIO

IO, IL VERO TABERNACOLO DI DIO

LA PAROLA NON E’ DA INTERPRETAZIONE PERSONALE

Mentre accediamo questo capitolo, è importato di ricordarsi che la parola di Dio non sono le lettere scritta nel libro che a oggi chiamiamo la bibbia, si diventa la vera parola solo quando lo Spirito di Dio le rende vive soffiando su di essi. In’altra parola le lettere non dalla vita, è lo Spirito di Dio che la da, perché ce lo da ciò che è nella mente dell’eterno non adulterato. Ciò che è nella mente del Dio il Padre è la verità, perché esiste da principio, ricevere tale verità è vita, pace e gloria.

Un vero servo chiamato da Dio, si predica ciò che lo Spirito di Dio gli ha deposito nei cuori, non ciò che percepita la propria mente umana. Ciò che viene dopo la verità è menzogna ed è rappresenta la sapienza del mondo presente, operando nella mente dell’uomo; è la sapienza del bene e male che Satana il principe delle tenebre introdusse al mondo tramite Adamo. Tutte le istituzioni degli uomini, le religioni incluse sono fondate sulla sapienza del bene è del male, lo Spirito erroneo dell’uomo che lo conduce verso la morte, lontanissima dalla verità. Perciò la vera parola è svelata dallo spirito di Dio (Lo Spirito della verità), che ci dà ciò che è nella profondità del Padre, ristabilendoci cosi nella propria gloria. Oggi siamo ascoltando parole che Paulo chiamò inefficace e non lecito all’uomo di proferire, le classifica cosi poiché sono parole dalla profondità di Dio non di uomo. Le cose derivati dalla profondità di Dio, non vanno in accordo con la sapienza umana, perciò dobbiamo diventare come degli insensati ovvero bambini relativi alla sapienza d’uomo per entrare il Regno di Dio.

Dal momento del degradamento dell’uomo dalla gloriosa immagine di Dio ad essere schiave alla corruzione , il Padre ha sempre cercato di comunicare agli uomini, per redimerlo dalla tribolazione e la morte e di riportarlo nella Sua Gloria. Tutti ciò che il Padre vuole farci ricordare, è il posto altissimo nella Sua gloria da dove abbiamo caduto, e di mostraci la via per ritornarvi. Tutti sono diventati priva della gloria di Dio in Adamo, ma se porgiamo bene gli orecchi per ricevere istruzione dallo spirito, cioè Cristo, saliremmo dalla fossa della distruzione è miseria e vedremo la luce ancora.

Dal sermone di Elihu nel libro di Giobbe, Capitolo 33:14-30, Dio sta confermando la Sua immutabile volontà di vivificare uomo con la luce della vita. Basta che l’uomo si ferma un attimo e ricevere istruzione dal Suo Spirito, ma di solito la maggior parte degli uomini non ci bada e conseguentemente periscono nell’ignoranza.

Il tabernacolo una struttura designato nella mente del Dio vivente, serve soltanto come un istrumento nella mano del Padre per mostrarci della Sua gloria celato in noi. Tale architettura che Mosè porto con sé dalla cima del Monte Oreb, dopo ebbe un incontro con Dio, rappresenta un modello celeste ed eterna proiettato dal reame invisibile al reame visibile per educarci delle cose che appartengono a Dio e la nostra inseparabilità da Esso. Dio dimostrò l’importanza del Tabernacolo ovvero il Tempio con la squarciatura della cortina quando Gesù reso lo spirito sulla Croce. Questo significa che il tabernacolo introdusse agli Israeliti da Mosè serviva per arrivare al momento della squarciatura della cortina che separava la gloria di Dio dall’uomo. La squarciatura come abbiamo stabilito è il rimozione del denso velo di ignoranza che ha

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accecato l’uomo affinché non comprendesse che egli è una sola cosa con la gloria di Dio.

Come sappiamo, esisteva per prima, delle coperture che copriva il Tabernacolo, affinché quelli fuori dal esso non potessero vedere ciò che era nel tabernacolo; può c’è stato il velo ad interno del esso che separava e nascondeva la presenza e la gloria di Dio dall’Uomo. Questi rappresentano il maniera profondo in cui la Gloria di Dio è sepolto e nascosto dentro uomo lantana dalla Sua comprensione. Ma grazie per la rivelazione dall’Alto che ci sta illuminando, e svelandoci affinché riconosciamo che individualmente e corporalmente siamo in realtà il Tempio ovvero il tabernacolo di Dio.

A causa dell’opera di vivificazione di Dio per mezzo dello Spirito, Paulo fu illuminato affinché dichiarasse che siamo il Tempio e casa del Dio vivente. <<Non sapete voi che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? – 1 Corinzi 3:16>>. Nessun uomo può parlare in tale maniera se non per mezzo dello spirito di Dio. Questa dichiarazione significa che la pienezza della gloria di Dio dimora in noi, e sappiamo la Sua gloria è immortale, incorruttibile ed eterna. Questo è l’immortalità e la vera vita che Gesù ha fatto risplendere tramite l’Evangelo. Siamo svegliati dai morti conoscendo che Siamo il Tempio del Dio vivente, in questa cosciente sapienza, la morte e i suoi fruiti di dolore and angoscia sparirà per sempre.

La morte è provocata dal senso di vuoto tra uomo e Dio. Ciò che propaga la morte è la sapienza diabolica che regna nel mondo e nei luoghi religiosi che in fatti sono parte del mondo e i sistemi degli uomini, (Cristianesimo tradizionale incluso). La sapienza del mondo che proviene dalla profondità di Satana, è ciò che inganna l’uomo continuamente, velandolo e accecandolo affinché perda la conoscenza che egli è una sola cosa con il Dio vivente o in altra parola l’incarnazione del Dio invisibile. Queste dottrine tradizionali degli uomini, cercano sempre di distrarre gli uomini da ciò che è dentro di loro, causandoli di cercare segni al di fuori, per un Dio o Gesù nel cielo fisico. Ma oggi le tenebre sta passando e la vera luce di Dio sta risplendendo affinché riconoscessimo che siamo il corpo di Gesù Cristo che è eternamente il tempio e casa di Dio. Questo è il grande mistero che Gesù ebbe, e che ha provocato la sua persecuzione e scontri contro i principati del Suo Tempo. I principati del mondo presente, non possono comprendere che Dio abita pienamente in uomo eternamente, e come fosse un tabù o diciamo blasfemia dal Loro punto di vista. Ma per comprendere il mistero di Cristo, ci vuole umiltà e la voglia per ricevere dall’Alto, poiché nessun uomo può ricevere niente se non è data dal sopra.

Quando Adamo regnava nella gloria come descritto nel conto di Eden (Il Paradiso), era vive spiritualmente, funzionando come il tempio di Dio dove c’è perfetto sicurezza, gioia e benedizione senza limiti. Adamo perdé tale conoscendo solo quando fu ingannato dal serpente che rappresenta la sapienza dell’uomo o diciamo la sapienza dei principati e poteri che governano questo mondo. Adamo fu ingannato affinché iniziasse a sentire un Dio esterno da se, cominci ad avere un senso d’essere contrario alla natura di Dio e finì totalmente ottenebrati ed allontanato dalla realtà d’essere una sola cosa con Dio. Possiamo discernere dalla voce di Dio che chiese a Adamo: <<che ti ha mostrato che eri nudo? [Genesi 3:11]>>, che Adamo perse ogni traccia della realtà e della verità. Tale Velo nel tabernacolo che fu squarciato dopo Gesù rese lo Spirito, rappresenta il velo sopra tutte le nazioni del Mondo in Adamo che vivono sotto l’ombra della morte. Pensaci, da dove proviene la paura, la angoscia e il senso di colpa in uomo? Sono tutti frutti della perdita della Sua unità con il vero incorruttibile ed invisibile Dio; può dire anche che è una perdita della conoscenza che siamo il tabernacolo di Dio ovvero la dimora gloriosa di Dio.

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IO, IL VERO TABERNACOLO DI DIO

Torniamo alla struttura del tabernacolo per esaminarlo da un’altra vista, sapendo che la sapienza di Dio è infinitamente varia. Il Tabernacolo aveva due stanze, “Il Luogo Santo” e “il Luogo Santissimo” nascosto sotto Quattro coperture e un cortile intorno ad esso. Si vede dal diagramma sotto.

UNA DIAGRAMMA DIMOSTRANDO UNA VISTA LOGICO DEL TABERNACOLO.

La prima copertura sopra il tabernacolo è stata di lino fino, un materiale relativamente leggero ritorto, di colore violaceo, porporino e scarlatto, con dei cherubini artisticamente lavorati. La seconda copertura era dei teli di Capra, la terza, pelli di montone tinte di rosso, e la quatta, una copertura densa di pelli di tasso. Nella Sua saggezza, Dio ha strutturato il Tabernacolo a riflettere le principali componenti dalla vista logica che fisica dell’uomo, per il scopo di educare uomo della divinità dentro se stesso affinché torni alla Sua gloria perduta.

IL CORTILE ESTERNO E I PRIMI TRE STRATI SOPRA IL TABERNACOLO: La parte del tabernacolo esternamente visibile, cioè il cortile esterno con degli oggetti tutti foggiati di rame o rivestiti di rame, rappresenta la parte visibile ed esterna dell’uomo ciò carne e sangue. Questo rappre

Carne è sangue che rappresenta la dimensione bestiale della carnalità in cui gli uomini del mondo presente vivono relativamente ad un mondo visibile ed temporaneo, essendo governati dai sensi naturali o diciamo la mente carnale. In questa dimensione, l’uomo perde ogni traccia della spiritualità dentro se stesso, è ridotto ad essere schiavo alla corruzione e non posso vedere la vita eterna, che è cosciente conoscenza del vero Dio. In questa dimensione uomo e accecato e non può discernere il glorioso reame invisibile dove si trova la presenza di Dio. Se ricordi

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nella Sua trasgressione, Adamo e Eva fu vestito di pelle animale, significando che il vero corpo invisibile ed eterna sarebbe nascosto dal loro vista.

Se vede dai primi tre stracci di coperture animali, lo spirito sta indicato carne e sangue.

DIAGRAM RIVELANDO I PRIMI TRE STRACCI DI PELLI CHE NASCONDAVA IL TABERNACOLO DALLA VISTA

L’uomo ignorante della verità vive con in una realtà assente della gloria di Dio dentro se (Il Tabernacolo), invece vede soltanto ciò che è al di fuori del copertura di pelli animale. Pensati, tanti uomini fino a adesso cercano un una consolazione esteriore non sapendo che la gloria che cercano è celato dentro loro. Basta togliere i la i stracci di pelli (la mente carnale) è scoperanno che la soluzione che cercano è presente. Questo è ciò che Gesù, comunicò mondo quando disse “: «Il regno di Dio non viene in maniera che si possa osservare; né si dirà: "Eccolo qui" o: "Eccolo là"; poiché, ecco, il regno di Dio è dentro di voi [Luca 17:20-21]” Il regno di Dio è il posto dove dimora la totalità della gloria e la presenza di Dio. E’ un meraviglia di tutti meraviglia di sapendo che nascosto sotto la nostra ingloriosa copertura umana è la gloria di Dio.

IL TABERNACOLO: Costituito da colonne e panelli, i suoi arredi erano rivestiti e sagomati in oro puro per testimoniare la preziosità e il valore spirituale di questo oggetto sacro. Nondimeno la magnificenza del tabernacolo era celata sotto spesse pelle di animali che ne custodivano il significato mistico. Questo rappresenta il legame invisibile che esiste fra il corpo eterno dell’uomo e lo spirito custodito in esso.

IL LUOGO SANTO: Possiamo paragonare il

IL LUOGO SANTISSIMO:

C’è stato una copertura leggero di lino fino con dei cherubini artisticamente lavorati di esso sopra il tabernacolo e visibile solo a quelli ad interno del tabernacolo. Questo straccio rappresenta il corpo spirituale ovvero corpo angelico che è nascosto dentro ogni uomo.

UNA DIAGRAMMA RIVELANDO

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IO, IL VERO TABERNACOLO DI DIO

Il corpo spirituale che non è soggetto alla corruttibilità né al tempio o altri parametri relativi all questo mondo materiale in cui abita l’uomo nella trasgressione in Adamo. L’uomo in in consapevolente perché è addormentato nella mente, affinché pensa di essere un essere terene. Anche se l’uomo è ignorante del questo corpo dentre se, rimane intoccabile ed incorruttibile per tutto l’eternità esesndo custodito con la potenza di Dio. Questo corpo spiritual è il corpo di lu

Dio intende di strappare la copertura di pelle animale che nasconde la Sua gloria dal uomo e di portalo su affinché i una

Dentro uomo, c’è ciò che testimonio della causa dietro tutto gli effetti che vediamo per tuttoL’effetti sono le cose percepitati dai sensi carnali, mentre la causa è la cosa invisibile dentro gli effetti che rimane un mistero fino ad oggi. Ovviamente è logico che tutti ciò che vediamo sono proceduti da ciò che è invisibile. Gli uomini sanno che la soluzione alle numerosi problemi nel mondo resto solamente con tale cosa invisibile, perciò tentando di raggiungerlo, gli uomini da tutti le generazione formano la religione basato sulle loro convinzione. Nel ricerca di Dio, gli uomini come quelli di epoca che cercarono di costruire una città e un torre che arriverà fino al cielo, finiscono sempre in confusione [Genesi 11:1-9]. Nessuno può arri

There might be million interpretations of this topic and all may be correct, what matter’s is the light it produces for our edification. If you have knowledge of this already, I advice that you still read it, you never can tell. Remember that as light flashes on crystals it emits different colors at different wavelengths but they are all from the same source, light.

God in His wisdom ordered the tabernacle in such a way that every detail of the human structure both seen and unseen has a mapping to it. We have established from previous Chapters that God’s habitation has over the years evolved from the Physical Temple buildings to the Head of Christ who is Jesus and finally to the Body of Christ which is the Church.

God did all of this for our edification, it does not literally mean that God ever dwelt in Physical Temples. Nations, people, nature and earthly elements were all manipulated in such a way that a secret message is imparted into His chosen ones who understand. I say secret because those not called will not understand it. Daniel spoke of many running to and fro and knowledge increasing before the coming forth of the fullness of His promise. Daniel also said that while this is happening the wicked will never understand [Daniel 12:2-4]. These mysteries we are talking about will bring about our purification and justification before God. How is it so? Because we get to understand our true identities created Holy and in oneness with the living God. These

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mysteries cause us to walk by the power of understanding which in turn presents us unblemished before God. From Daniel 12:9, it is evident that holiness and Purity before God is achieved by understanding the words sealed up in the book. That book remains sealed in the eyes of those who reject the revelation knowledge of Christ. When you reject the truth you can only expect to continue on in that conscious state of ignorance. So what we are hearing are nothing but the secrets things of God hidden from the foundation of the world to restore us back to the original state in God.

I repeat, God in His wisdom ordered the tabernacle in such a way that every detail of the human structure, both seen and unseen has a mapping to it. The three major components of the human structure are the body; the soul and the spirit are shadows of the outer court + the Skin coverings, the Holy place and the Holies of holies.

The Tabernacle like we established is Christ, when we find ourselves alive in Him we are in the Tabernacle of God. It is a new reality of light and life hidden from the wisdom of this world. The world as we know it lives outside the Tabernacle and cannot see life as long as they remain outside. We have also established that we are the body of Christ which is indeed the temple and the house of God.

The body of Christ is one, even though it is a many-member body. We liken the Body of Christ to a cluster; a cluster is a parent object composed of many child objects that all independently have the same character and attributes as the Parent. The children of the cluster can come together and form a bigger more efficient object called a cluster and at the same time they can act the same way independently. This concept is seen in the world of Information Technology, where many computers are grouped together to form a cluster. A cluster of computer acts as one single unit with much more resources like memory, CPU and disk space at its disposal. The individual computers can perform the same tasks as the Cluster does but with obviously fewer resources at its disposal. So an understanding of a member unit of the Body of Christ will be beneficial to us. Understanding the human structure as a unit in the body of Christ will no doubt be helpful.

The Diagram 16a below shows the comparison between the Human Structure and the Tabernacle of God.

In the Diagram above (16a) by the spirit I likened the Tabernacle to the Human logical structure. I say logical because it is more about the spiritual dimensions in which men live. This book will not cover the various physical human parts which indeed also reveal the Tabernacle in another way.

The four pictures below show the layers of coverings that were used over the Tabernacle.

THE SPIRITUAL BODY UNDERNEATH THE SKIN

Diagram 16b

OUTER COVERING OF

FIRST LAYER

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BADGER SKIN

SECOND LAYER COVERING OF RED DYED RAM SKIN

THIRD LAYER

COVERING OF WEAVED GOAT HAIR

FOURTH LAYER

THE COVERING UNDERNEATH OF LINEN ENGRAVED WITH CHERUBIM.

The first three layers of Thick skin over the Tabernacle represent the outer flesh and blood body. God in His wisdom asked that the ram skin underneath the badger skin should be dyed in red to signify blood. The first three layers of skin covered and hid a layer of fine linen cloth that had cherubim engraved on it. That linen curtain engraved with embroidery represents our true eternal spiritual light body. Linen is a fine transparent material in contrast to the highly dense three fold opaque layers of skin over it. When we walk in the consciousness of our true spiritual bodies, we radiate the glory of God within us, but when we walk carnally in the consciousness of a flesh and blood personality we can not reflect the glory of God within us because it is veiled by the thick flesh covering. That body underneath the thick skin is actually the eternal light Body which houses our soul and our spirit man. The internal spiritual Body is the glorious Body is indeed knitted together and inseparable from Christ. No matter what a man goes through in terms of apostasy and death, that internal Body remains intact. That internal Body is preserved by the glory of God which is found in the Holies of Holies. We can call this spiritual body the house not made with hands, a house eternal in the heaven. Paul had a revelation of this eternal house or body that is always in the presence of the Lord [2 Corinthians 5:1-9]. His prayer was to be always clothed with the consciousness of that eternal Body, knowing that being in the flesh or the earthly tabernacle meant being away from God’s presence. THE RESURRECTION BODY

The resurrection is an awakening to truth; we awake from the graveyard of Humanity where there is no knowledge of the true and living God. We awake from the slumbering on the bed of this world into a perfect day where the terrors and torments of the night are no more. As we awake we become aware of our true bodies

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that have been hidden from our sight in our descent into this material world. We arise out of the flesh and blood consciousness and begin to be aware of the fact that we are neither male or female, black or while, short or tall; we become aware of our inner identity as Sons or angels of God, Holy and righteous before God.

Jesus once compared those who arise from the dead as being like Angels or Sons of God. They walk in a new realm and a new age where there are no more limitations. [Luke 20:35-36]. The angels that were revealed throughout the Bible normally radiated with bright light because they walk, in the consciousness of the spirit man. In that consciousness the glory of God becomes transparent so that we can see that glory and reflect that same glory. Angels have to personal identity; they are not limited by time and space; the only thing they do is to serve the Lord and reflect His glory. This is the same image we who are called to glory are transformed into, when we rediscover our true selves in Christ.

The resurrection Body is our true body which we lost to the consciousness of this material world. That spiritual Body knows to limitation in terms of space and time, it walks in the infinite realm of God. When we walk in this consciousness hundredfold, our physical bodies are quicken by the glory of God within, so that we can do things the ordinary men can not do. Jesus could walk on the sea and pass through people because He walked in the consciousness of His true self which is the spiritual body. Those who have health and psychological problems become healed as they become aware of the spiritual body hidden on the inside of them. You will agree with me that every man no matter how good He looks on the outward has some form of madness in Him. That madness is cured, as we are clothed with our spiritual bodies from above.

When we slept in our Adam-Like state, we lost knowledge of our true selves. We now understand that individually and corporately we are the house or the Temple of God because the glory of God is on the inside of us even though we did not understand this initially. In the desecration of the Temple, man has lived in a consciousness outside of the knowledge of the Christ within. Christ was revealed to reverse that trend.

MAN’S LOSS OF HIS TRUE IDENTITY

Man is a spiritual being created in the image of God and the image of God is Christ like we have established [Colossians 1:15, 2 Corinthians 4:4]. God is spirit and Christ who is created in His image is spirit as we know [2 Corinthians 3:17, John 4:24]. So if we are created in the image of God we are spiritual beings. Men who still have the flesh body are not that flesh body but only use the flesh body for their journey through this world. Man has a dual personality that allows Him to fellowship with God and interact with the world. There is a lower interface man who is called the female and it interacts with the world, it is called the soul. The higher interface of man is the male aspect which actually interacts with God and His kingdom it is known as the spirit. (Christ within).

When God created man, the bible says He created HIM in His image. The bible further says He created them male and female, so the two were one in the beginning. The soul and the inner man that is God consciousness were one in the beginning.

Genesis 1:26-2726 Then God said, "Let Us make man in Our image, according to Our likeness; let them have dominion over the fish of the sea, over the birds of the air, and over the cattle, over all the earth and over every creeping

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thing that creeps on the earth." 27 So God created man in His own image; in the image of God He created him; male and female He created them.

In the original plan the soul was united in oneness and purpose with the spirit so that it got its influence from the spirit man. The spirit man talks, it sees, it tastes and does all the things that the outer flesh man does. The difference is that the spirit man is in unity with God so that the very heart beat of God influences its actions. The spirit man sees only and hears only what God sees and hears. It speaks only what God speaks.

Man in the fall living the Adam-like consciousness functions in another mode. The soul now gets its influence from the outer world which is influenced by the powers of darkness of Satan. The soul in its sins and trespasses sees only the lies and idols of man’s satanic system and for this cause it is eternally condemned. The soul which houses the emotions the desires the thoughts and will of man are darkened in the fall; I say they are darkened in the fall to indicate a continuous fall.

When man falls what happens is that He actually leaves God’s presence out of the condemnation welling up from within Him. Skins of flesh are prepared to cover the true light body of man in His fall till the day of His return into God’s presence.

Genesis 3:20-2420 And Adam called his wife's name Eve, because she was the mother of all living. 21 Also for Adam and his wife the LORD God made tunics of skin, and clothed them.

We should be careful to note that the god that covers man in Adam-like experience is only an imaginary God. In the state of transgression man’s conscience reveals a God of Wrath and anger. It is so because of the guilty conscience. God does not go out seeking to lock up man out of His presence; it is man who withdraws from God. Somebody might say, “But the bible says if we withdraw from God He equally withdraws from us”. That statement is relative, God never withdraws from man, it is man who withdraws. On withdrawing, when man turns around to see the gap between Him and God, he feels God withdrew from Him but it is not so.

So man is locked up or in relative terms locked out in skins of flesh so that His true light body and identity is hidden. Man identifies Himself with His flesh body and a carnally derived identity. Away from God’s presence, man finds Himself in a flesh consciousness; It is what Paul calls being absent from the Lord and present in the Body. Being in the flesh consciousness man finds Himself subject to a new system called the world system. The world system is a system founded on wickedness where the foundations are not in the name of the Lord. In the world, the consciousness of the love of God is lost, prompting man to search for safety and covering. In man’s search for safety and covering He finds nothing but tribulation. All the schemes of men that center on improving this world system will never work until they all revert back to the Christ within. Jesus once said, “in this world you will find nothing but tribulation but back in your true self which is the Christ consciousness you will find the peace and victory you desire” [John 16:33 ]. Let us shift back to the outer skin coverings of the Tabernacle. A thick veil is set over the heart, mind and all other senses of the soul so that the soul of man does not see God nor does he know God. Man has an image of a terrible mean unforgiving God who will cast you into fire forever. That kind of believe comes about because in the darkness of his mind and an evil conscience, that is the kind of monster god you

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imagine. The same way we felt when we lived in our earthly families when we did something wrong and imagined an angry Father and started avoiding Him. Your Father might not have been aware, but we felt this condemnation within us. It is all from within.

Some body might argue what about the lake of fire? The fire of God is truth and it comes to burn up lies that keep men in the firm grip of death. When John the Baptist spoke of the coming of The Christ, He likened Him to fire that will burn up all shaft in the unrepentant, because He baptizes with Holy Ghost fire. Isaiah likened Him to burning Flax that will never quench. We never saw physical fire on Jesus during the days of His ministry, but that fire burned and is burning to this day. The fire of God’s glory and love is that which destroys the satanic strong holds. If you reject the truth and the love of God you will suffer loss of that which you hold on to, including your false sense of self. The truth like fire will dissolve every thing that stands up against the knowledge of Christ. The knowledge of Christ is simply knowledge that reveals the true and living God; it reveals our relation of hundred percent oneness with God, besides Him there is no other.

One may ask what about the terrible God that appeared on Mount Sinai. The answer is simple, that god they saw in the wilderness on Mount Sinai is not the God and Father of our Lord Jesus. All those were Shadows of God for people not walking in the true light. When we walk outside the light (Night) You will view God as a terrible flaming fire and you will receive torment which goes in proportion to the knowledge of God that you have. But if you walk in the light you will see Him as a cloud of Love of Favor showering blessing upon you. The hard hearted Israelites viewed God as consuming fire because of their Egyptian (Worldly) minds.

EXODUS 24: 12 – 1812 Then the LORD said to Moses, "Come up to Me on the mountain and be there; and I will give you tablets of stone, and the law and commandments which I have written, that you may teach them." 13 So Moses arose with his assistant Joshua, and Moses went up to the mountain of God. 14 And he said to the elders, "Wait here for us until we come back to you. Indeed Aaron and Hur are with you. If any man has a difficulty, let him go to them." 15 Then Moses went up into the mountain, and a cloud covered the mountain. 16 Now the glory of the LORD rested on Mount Sinai and the cloud covered it six days. And on the seventh day He called to Moses out of the midst of the cloud. 17 The sight of the glory of the LORD was like a consuming fire on the top of the mountain in the eyes of the children of Israel. 18 So Moses went into the midst of the cloud and went up into the mountain. And Moses was on the mountain forty days and forty nights.

You see that Moses saw the Glory of God as a cloud [Exodus 24:17-18]. Moses was a type of the manifested seed of Christ who had favor with God. So how we see God is a function of our state of mind and conscience. Moses was engulfed in the presence and glory of God for 40 days, but the Israelites on the other hand requested a veil to be over the face of Moses when He came down because they could not behold the glory. Notice that God till not veil Moses they were the ones who requested He be veiled. In likewise manner Adam and Eve were veiled as a function of their guilt. This is the state of man today in the fall, His mind and heart is veiled by the thick covering of flesh so that He can not behold the beauty and righteousness of God in the inner parts of the spirit.

The death of Jesus on the cross had a purpose of reaping apart the skins that have shielded us from God’s presence all this years when we found ourselves in this

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physical world. All along we have been outside the tabernacle in the world. We were conscious of happenings without the courts not really knowing the immortal glory of God hidden in the coats of skins.

No wonder Jesus gave several parables about a hidden treasure without price.

Matthew 13:4444 "Again, the kingdom of heaven is like treasure hidden in a field, which a man found and hid; and for joy over it he goes and sells all that he has and buys that field.

Matthew 13:45-4645 "Again, the kingdom of heaven is like a merchant seeking beautiful pearls, 46 who, when he had found one pearl of great price, went and sold all that he had and bought it.

That field is our carnal flesh consciousness, in which is hidden the fullness of the glory of God. Jesus has come to give man understanding on how He can find this treasure within. This treasure is a treasure beyond value, because once it is found, man discovers that He is actually one with God.Men can be houses of idols or houses of God; it all depends on their state of mind. The true eternal part of man is seen in the invisible part of man, it is the inner spirit or angelic body the soul and spirit. The Father who is spirit lives in a spiritual Temple which is man (spiritual body, the Soul and spirit). What did mean Jesus mean when He said if you keep the word of truth, the Father and the son will come and dwell in you, what He was saying is if you have a revelation of the truth and apply it to your life diligently you will suddenly become consciously aware of your oneness in love with the Father. In that day you will call on Him and He will answer, and anything you ask for will be done for you. [Isaiah 58:9, John 8:29, John 15:16]

The Flesh or physical body which is likened to the Skins of the Tabernacle or outer court is not eternal; it will be dissolved on way or the other. I say one way or the other because I know for sure that some will actually produce enough faith to take the body into the spirit realm like Enoch did. But remember even if they do, the body is still dissolved, nobody continues on with a physical body. For this reason the outer court was made of corruptible and less glorious materials.

WE MUST BE BORN AGAIN

To see the glory of God man must be born again. We can not see the glory of God as long as we retain the flesh and blood consciousness. We must repent and now return to the spiritual consciousness in Christ Jesus, like Paul says we should put on the mind of Christ Jesus [Romans 12:2, Philippians 2:5-10].

Our thinking pattern and our ways of life have to change into that pattern and way that is from above. Jesus once told Nicodemus no one can see the kingdom of God unless he is born again. He went on to say that unless we are born of water and spirit we cannot enter. Flesh is flesh and spirit is spirit [John 3:3-8]. When Jesus spoke of water and spirit He was actually talking about the clouds of God’s glory which is actually the spirit of Christ. This is deep, but RECEIVE IT. Waters spiritually point to masses of people or nations [Revelation 17:15]; on the other hand clouds are from by vaporized water meaning people who are quickened by the word of God. The clouds are heaven bound and defile the laws of gravity meaning they have overcome the power of the grave and are not subject to law. The clouds go

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wherever the wind blows [John 3:8], so it is with those born of the spirit, they are lead by the spirit in all that they do. [Romans 8:14, Galatians 5:18].

Jesus was saying we have to change our thinking and therefore regenerate ourselves back from our carnal flesh sates back into the Christ-like spiritual state we have fallen from. As long as our soul and our affections continues on wandering in a flesh and blood consciousness we will not see the good of God‘s glory Hidden in us. Remember that the kingdom of God is within you, but we can only discover it when we spiritualize ourselves in fellowshipping with the Father. True worship is in retaining our true spiritual state, which is why He says the true worshippers will worship Him in spirit and in truth. Retaining and increasing in Christ is the only thing that can please God. As long as we continue to retain that man of flesh of this world we remain in death.

Flesh and blood cannot inherit the kingdom of God, so we have to crucify our personality that we gained in this carnal seen world and put on our true spiritual identities.

1Corinthians 15:50 -54 Now this I say, brethren, that flesh and blood cannot inherit the kingdom of God; neither doth corruption inherit incorruption. 51 Behold, I shew you a mystery; We shall not all sleep, but we shall all be changed, 52 In a moment, in the twinkling of an eye, at the last trump: for the trumpet shall sound, and the dead shall be raised incorruptible, and we shall be changed. 53 For this corruptible must put on incorruption, and this mortal must put on immortality. 54 So when this corruptible shall have put on incorruption, and this mortal shall have put on immortality, then shall be brought to pass the saying that is written, Death is swallowed up in victory

The message of truth is sounding this very moment for all who have ears to hear. If we open our ears to hearken to Him, we will be found in Him once more. If we put on the spiritual eye to behold the thoughts of God continuously then we are transformed into that incorruptible body or we can say we rediscover that true spiritual glorious body in us.

GOD’S TRUE INTENTION

Jesus Christ has come to restore this fellowship of love with the Father by showing us the way back to our first love. Jesus declares this fellowship of love in John 14:22-24. God’s desire is not that we leave this world physically and go to Him in the sky; His desire is that He comes to play with us in our houses. God gave a condition though and that is, we should keep His word and love in Christ.

In Adam, our houses which prophetically can be viewed as the fallen tents of David, or the desecrated house of God is to be restored to full glory in this last days. The house before now has been a temple of idols, a habitation of Jackals and owls and was literally filled with the filth of the nations, but it is about to be cleaned up [Psalm 74]. The soul which is the holy place has been defiled by idols of the world, because it has united with the flesh and has been influenced by that which comes from without. The soul up till now has been subjected to ignorance and darkness, darkness which is outside of God’s presence. The soul has been defiled with idols that are not God, idols that have been implanted in us through satanic influence from the days of our existence in this material world.

No wonder when Ezekiel saw men who worshiped idols they had their backs towards holiest place and they faced the east worshiping the sun [Ezekiel 8:15-16]. This is a

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true picture of the soul of man when in the fall. I am not saying Ezekiel understood this, but we know this by the spirit of God. In Adam we all turned our backs on God and worshipped an image that is not God. This is an abomination before God, before now we have highly esteemed the knowledge and images that come from the world without. We have worshipped the elements of this world and esteemed them higher that the knowledge of God the maker. We were told we are being wise when we extol the knowledge of this world more than that of God, but God says that those things highly esteemed among men are an abomination in the sight of God [Luke 16:14-15]].

The diagram below show a flow diagram of a soul influenced from without. (The World).

In the fall the light from the lampstand had not been shining, nor was there bread on the table causing a spiritual famine. The incense burning on the altar was contaminated with strange fires, so that even our prayer was an abomination to God. Our prayers were like an abomination because we prayed after the lust and desires of the outer man.

The result of this misplaced affection has brought about the things that defile men. They are an fruits of Jealousy, hate, impatience, intolerance, greed, gluttony, backbiting, anger and many others. They result of all these are the fruits of death like Torment, fear, sicknesses, emotional anguish, madness and all the evil seen under the Sun. By now we know that those who walk in this realm can not inherit the kingdom of God.

Christ was revealed to restore the temple back to it’s glory with God in the beginning. We are getting word in this hour, word that will serve to rebuilding the fallen tents of God.

RESTORATION OF THE TEMPLE

As we seek God with the revelation truth that God is pouring out these last days we can be rest assured that the Temple will stand again. It will no longer be temples of idol but temples of the living God. The Lord will send His faithful messengers and His spirit in these last days without measure so that the houses will be prepared for the coming or the revealing of the Lord from Heaven. The famous prophesy of Malachi confirms this [Malachi 3:1-4]. In the same way Jesus went into the temples to drive out the gain seekers and to teach them the truth of the kingdom so is the Lord cleansing the Temple up bay His spirit. The Lord will produce a people that will display the perfection of beauty in righteousness to the world in such a way as never seen before in this world. The people will work in ways pleasing to God as in the days of old, meaning that they will return to their original Christ-like state in God. Remember that it is only in our true Christ-like sate that we can please God. Religion or the standards of morality of this world have failed and will always fail.

The Diagram below shows the soul influenced from the glory of God within.

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The restoration of the temple will bring about the healing we all desire in every aspect of our lives. We begin once more to retain the wisdom of God from above. The perfect knowledge of God, regenerates us and causes us once more to manifest the life of God. Love, joy, peace, patience, gentleness and every good thing that God represents becomes our portion in Him. We inherit the life of God, the eternal life promised to the true seeker of God.

Just like the Lord suddenly entered the Temple of Moses as soon as it was completed, so will the Lord suddenly appear after the houses are prepared. We saw this same appearance in the days of Moses and Solomon after the dedication of the temple. We saw this in the man Jesus, when He came to the place of dedicating His life unto God by the baptism. We saw this same entrance into His Temple when the tongues of fire rested on the disciples who were waiting up the Lord.

The truth about all this is that God is actually already present with us, but as we seek Him we shall suddenly realize His presence in the fullness of His power and glory. When the people repent and turn back towards the right direction then they will behold the glory of God once more.

OUTER COURT (BRONZE ALTER, BRAZEN LAVER)

The outer man has to be nailed to the cross with Jesus; we must have repented and by faith accepted the precious blood of the lamb. After this repentance we should be baptized into Him, not looking back into the lies of this world but unto God who dwells beyond the veil. As we walk this walk in Christ we deny the influence that we received or receive from the carnal flesh realm.

THE SKIN

By revelation we now know that beyond the skin or that fleshy carnal man is glory and victory unspeakable. From now on we must move up into a higher dimension within the skin to seek out that treasure. We must pierce through that fleshy carnal veil over our minds and begin to behold the glory of God hidden in the unseen spiritual world or the dimension of His presence.THE HOLY PLACE

GOLDEN TABLEAs we abide in Christ, He prepares a divine table before us so that our soul can eat and live

Isaiah 55:1-3 Ho, every one that thirsteth, come ye to the waters, and he that hath no money; come ye, buy, and eat; yea, come, buy wine and milk without money and without price. Wherefore do ye spend money for that which is not bread? and your labor for that which satisfieth not? hearken diligently unto me, and eat ye that which is good, and let your soul delight itself in fatness. Incline your ear, and come unto me: hear, and your soul shall live; and I will make an everlasting covenant with you, even the sure mercies of David.

The table of the Lord causes us to feed on truth; this in turn causes our souls to be restored to that lost glory in God. The lies that we fed on before now among the nations of the carnal world are purged. The truth is like the pastures in psalm 23, our

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souls are restored in the process. The table is prepared in the presence of our enemy (the devil and His wisdom) so that we can overcome Him and His powers of death.

We are converted and translated as we feed on this table of life, because we feed on the truth which reflects the glory of God. [Psalms 19:7-8]

GOLDEN LAMPSTAND He enlightens our souls by the seven spirits of God on the golden lampstand. We are nourished and enlightened till darkness is no more. The soul now learns afresh how to hear from its true companion which is the spirit man within us. We learn afresh how to walk the walk of the righteous

Psalms 119:105 Thy word is a lamp unto my feet, and a light unto my path.The light of His glory shines upon us so that we begin to have the conscious knowledge of our true Father again. We who were once blinded by the god of this world and found no rest for our souls now see and understand the true God [2Corinthians 4:3-6].

The spirit of God enlightens our eyes with the knowledge of Christ so that we can begin to see and be aware of the riches and glory we have in God. [Ephesians 1:17-18]

In Adam we had lost knowledge of the truth, all knowledge of our heritage as Sons of God was lost. Thanks for the teaching and enlightenment from the spirit of God. He will teach all things that pertain to life and victory in God. [John 14:25-26]

ALTER OF INCENSE

The alter of incense before the veil that separated the Holiest place depicts the prayer aspect of the Soul. Many have a very wrong perception about prayers. If you study the Bible properly particularly the psalms you will discover that prayers are normally given to God for1) Deliverance from Death2) Deliverance from Evil3) Enlightenment with the truth 4) Strength to battle on5) The grace to see God’s Glory and salvation

I mentioned this because the Nations (the world) pray for riches and more riches. They pray for earthly things that will please their flesh. Jesus instructed that we should not pray in like manner but we should pray for greater things that pertain to live and death. God our heavenly Father will handle the rest. Part of the doctrine or knowledge we receive from this world is the need to be anxious for material things. Men are obsessed with what they will wear, eat, how they will live on in the carnal flesh realm and how to make themselves secure. The doctrine and teachings of this world never tell you that you have a Father who will take care of it all. So in fear and anxiety man is always seeking and never finds satisfaction.

I tell you there is only one thing to pray for, which is “THY KINGDOM COME”. The rest follows; He will take care of our needs by the same power that He uses to sustain the very universe. THE LORD’S PRAYER.

Matthew 6:9-139 In this manner, therefore, pray: Our Father in heaven, Hallowed be Your name. 10 Your kingdom come. Your will be done On earth as it is in heaven.

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11 Give us this day our daily bread. 12 And forgive us our debts, As we forgive our debtors. 13 And do not lead us into temptation, But deliver us from the evil one.For Yours is the kingdom and the power and the glory forever. Amen.

The prayer that the inner man (the soul) groans and prays for is that the kingdom of God comes. This means that it prays that it is given access into the secret place of God’s presence and power. The kingdom is God’s dwelling place, and it is found beyond the veil (The Holiest Place). It prays for its daily bread so that it can increase in the knowledge of the Truth. It prays that He is constantly delivered from the evil and curse placed on it by disobedience in Adam. It prays for grace to overcome temptation from Adam-like consciousness in the outside world which seeks to darken it. It prays continuously for a realization of our justification and a conscious awareness of the forgiveness we have in Christ as we deliver others in the same predicament.

The prayer of the soul is towards liberation from death and troubles of mankind into life and peace in Christ Jesus. It is a continuous process as we progress from glory to glory. [Revelation 8:3-4]

Those who can pray this prayer are those who have washed themselves with the blood of the lamb and have eaten at the table of the Lord, they also must have been enlightened with the light of God’s spirit. Without that enlightenment, you do even know how and what to pray for. VEIL

The Psalmist sings that God heals all His diseases, and delivers His soul from death. We are healed and delivered from the lower realms of death as the soul is granted entrance into the holiest place. To do this we must pass the veil of separation that was opened to all by Jesus. In this place the soul now becomes aligned with God as it was in the beginning. God consciousness comes to its fullness; one begins to hear the loving kindness of God once more, in Contrast to the condemnation and wrath we once felt outside the tents of God. The soul will discover that God was there all along but it didn’t perceive this truth.

As the veil parts the soul now sees it’s Companion (The male interface) face to face and is united as it was ordained in the beginning. ARK OF GOD

This once fallen soul now enters into the higher realms of elevation in God; it accesses the ark of God. In the ark of God it is assured of peace, joy and honor. Just like Noah entered the ark and was ushered into a new world so will the Lord usher the soul into the ages to come. Though the soul may see those outside perishing but it remains in the sure safety of God. The soul now hears after God, smells (discern) that which is good, tastes the good and rejects the evil. The spirit man now speaks the mind of God, so that it illuminates the soul. [Psalms 116:7-9]

After this glorious union with God in the secret place the mystery of God is finished because we are restored back to the place of the “I AM”. We no longer see or hear from God in Shadows but we now see Him clearly. We No more see images of a mean God of hell and fire but we now see a God of love. We work before His face and bless Him for all the Goodness He showers upon us.

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IO, IL VERO TABERNACOLO DI DIO

Revelation 22:4-6 And they shall see his face; and his name shall be in their foreheads. 5 And there shall be no night there; and they need no candle, neither light of the sun; for the Lord God giveth them light: and they shall reign for ever and ever. 6 And he said unto me

Blessed are those who know the sound of Joy, they are the ones that dwell in the countenance of His presence. These are the once whose eyes of understanding has been opened and the veil over the heart lifted to behold the glory of God. One second beholding the glory is ecstasy greater than all the world can offer.

Psalms 89:14 -17 Righteousness and justice are the foundation of thy throne: Lovingkindness and truth go before thy face. 15 Blessed is the people that know the joyful sound: They walk, O Jehovah, in the light of thy countenance. 16 In thy name do they rejoice all the day; And in thy righteousness are they exalted. 17 For thou art the glory of their strength; And in thy favor our horn shall be exalted. ASV

The fountains of living water that were once blocked and hindered in the fall, will begin to flow again. The rivers of living water within us now flows out to the nations of the world so that they be may healed by the truth and the love of God which the Lord will shows us in that day. Of a truth the heavens and those beneath will see the beauty and the glory of God manifested in the Flesh. They will eat of the fruits of peace, health, power, joy and glory that will Flow from those who find their way back to the paradise of God within.

God bless you as you diligently prepare your houses (Bodies) for the Master to use.

SUN-RAY MINISTRY www.illuminazionedidio.it [email protected]

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