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TRIBUNALE DI PORDENONE Fallimento n° 40/2017 del 03.05.2017 «Cubik System Decorating Print S.r.l.» Giudice Delegato: dottoressa Lucia Dall’Armellina Curatore: dottoressa Michela Colin Consulente Tecnico: dott. ing. Franco Facin Compendio Immobiliare in Budoia (PN) - via 1° Maggio 2 [ING Lease (Italia) - contratto n° 27876.002] (relazione di valutazione ed allegati) Pordenone, 28 ottobre 2017 * scopo e data di riferimento pagina 1 * definizioni pagina 1 * oggetto pagina 2 * criteri di valutazione pagina 2 * svolgimento delle indagini pagine 2-3 * descrizione pagine 3÷5 * situazione urbanistica pagina 5 * conformità catastale pagina 5 * regolarità urbanistica pagina 5 * certificazione energetica-conformità impianti pagine 5-6 * valutazione pagina 6 * limitazioni e precisazioni pagine 6-7 * conclusioni pagina 7 allegati alla relazione di valutazione consulenza di valutazione franco facin ingegnere

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Page 1: TRIBUNALE DI PORDENONE - d3h8bn4njg0vla.cloudfront.net · Gent.ma Dott.ssa Michela Colin vicolo della Acque, 2 33170 Pordenone (PN) Noale (VE), 28 ottobre 2017. Oggetto: compendio

TRIBUNALE DI PORDENONE Fallimento n° 40/2017 del 03.05.2017 «Cubik System Decorating Print S.r.l.» Giudice Delegato: dottoressa Lucia Dall’Armellina Curatore: dottoressa Michela Colin Consulente Tecnico: dott. ing. Franco Facin

Compendio Immobiliare in Budoia (PN) - via 1° Maggio 2 [ING Lease (Italia) - contratto n° 27876.002]

(relazione di valutazione ed allegati) Pordenone, 28 ottobre 2017 * scopo e data di riferimento pagina 1 * definizioni pagina 1 * oggetto pagina 2 * criteri di valutazione pagina 2 * svolgimento delle indagini pagine 2-3 * descrizione pagine 3÷5 * situazione urbanistica pagina 5 * conformità catastale pagina 5 * regolarità urbanistica pagina 5 * certificazione energetica-conformità impianti pagine 5-6 * valutazione pagina 6 * limitazioni e precisazioni pagine 6-7 * conclusioni pagina 7 allegati alla relazione di valutazione

consulenza di valutazione

franco facin ingegnere

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franco facin ingegnere

consulenza di valutazione 30033 noale (ve) - via del Lazzaretto 16/a1 F: FCN FNC 49P22 L736G pi: 02728310273 tel e fax: 041.8226112 - e.mail: [email protected]

Al Curatore del Fallimento Cubik System Decorating Print S.r.l. Gent.ma Dott.ssa Michela Colin vicolo della Acque, 2 33170 Pordenone (PN)

Noale (VE), 28 ottobre 2017.

Oggetto: compendio immobiliare ad uso produttivo in Pasiano di Pordenone (PN), località Cecchini, via Galoppat 72, condotto in locazione finanziaria da ▪ «Cubik System Decorating Print S.r.l.» in forza del contratto “ING Lease (Italia) n° 27876.002. (Tribunale di Pordenone - Fallimento n° 40.2017 del 03.05.2017)

Scopo e data di riferimento come da incarico, contestualmente ai sopralluoghi di presa visione ed inventariazione dei beni mobili (di cui alla specifica relazione), ho preso visione del compendio in oggetto, già sede ed unità produttiva della Fallita, e condotto uno studio al fine di esprimere la mia opinione professionale circa il più probabile «Valore di Mercato (VM)» (in continuità d’uso) ed il «Valore di Liquidazione (VL)» (immediato realizzo) allo stesso attribuibile. Il valore è stato determinato alla data convenzionale del 03 maggio 2017 (da considerarsi confermato ad oggi), di riferimento per consistenza, stato e destinazione d’uso della proprietà. Ai fini dello studio il bene è stato considerato nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, per la destinazione in essere (industriale-artigianale) e per cessione in blocco (non frazionato).

Definizioni Si definisce «Valore di Mercato (VM)» (in continuità d’uso) il più probabile prezzo al quale potrebbe essere trasferito un immobile da una parte liberamente cedente ad una liberamente acquirente, entrambe non forzata a vendere o a comprare, a conoscenza di tutti i fattori di rilievo relativi alla proprietà, dei possibili usi, delle caratteristiche e delle esistenti condizioni di mercato. In continuità, il valore è in effetti riferito ad una cessione "ordinaria", cioè a seguito di una libera trattativa e disponendo di tutto il tempo (indefinito) necessario per concludere l’operazione al meglio ed al massimo prezzo. Inoltre, nel caso specifico, presumendo la continuità aziendale il valore è riferito al complesso produttivo nel suo insieme; si considera cioè che la parte immobiliare sia complementare e non scindibile da quella mobiliare. «Valore di Liquidazione (VL)» (immediato realizzo) è per contro l’ammontare lordo ragionevolmente ottenibile dalla cessione del bene sul libero mercato avendo a disposizione un tempo limitato per trovare un compratore. Il compendio si intende posto in vendita "libero ed immediatamente disponibile" ed il valore è necessariamente correlato a tempi di vendita, rischio mercato, costi di adeguamento ad eventuali altre esigenze di utilizzo o frazionamento, intercettazione/separazione e/o adeguamento degli impianti nonché con assunzione dei rischi di successiva commercializzazione e di ogni altro costo, inerente e conseguente, da parte dell'acquirente.

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compendio in leasing a “Cubik System Decorating Print S.r.l.” - «VM» (in continuità d’uso) e «VL» (immediato realizzo) - 03 maggio 2017

Oggetto Oggetto di valutazione è il compendio così iscritto al catasto del comune di Pasiano di Pordenone, località Cecchini: catasto terreni ▪ foglio 12 - mappale n° 106 - ente urbano - 5.155m² mentre un altro mappale (il 540 di 50m²), esterno alla recinzione e all’evidenza sedime stradale, è rimasto intestato alla Fallita ed è bene senza valore; catasto fabbricati ▪ foglio 12 - mappale n° 106 - categoria D/7 - piano T/1 - RC: 14.268,00€ - via Galoppat, 72.

Sono quindi inclusi nella valutazione ▪ terreno pertinenziale; ▪ strutture ed opere edili costituenti i fabbricati; ▪ opere esterne (piazzali, recinzioni, rete raccolta acque piovane e fognatura); ▪ impianti fissi/generali (elettrico/illuminazione-climatizzazione/raffrescamento-idrico/antincendio). È escluso ogni bene a qualsiasi titolo utilizzato e/o conservato presso il compendio. La centrale termica, da cui viene derivata l’acqua calda per il riscaldamento è di proprietà del conduttore perché ad uso degli impianti di produzione (linee di verniciatura e reparto cubicatura). Si rileva che il compendio, intestato alla società di leasing, è attualmente utilizzato dalla affittuaria “Cubik Service” alle condizioni di cui al contratto di «Affitto di Ramo d’Azienda con Offerta Irrevocabile di Acquisto” stipulato il 30 marzo 2017. Il canone corrisposto è di 20.000,00€/anno.

Criteri di valutazione Nella elaborazione del processo valutativo mi sono attenuto a principi e criteri di generale accettazione conosciuti come ▪ “Metodo del Mercato” (o comparativo), per cui il valore viene stabilito per confronto-

correlazione con beni simili, od economicamente equivalenti, correntemente offerti, od oggetto di recenti transazioni, sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali;

▪ “Metodo del Reddito”, che attribuisce il valore in base al risultato della capitalizzazione, ad un opportuno tasso, dei redditi associabili all’utilizzo dei beni;

▪ “Metodo del Costo” (basato sul principio di sostituzione), mediante il quale il valore viene espresso come sommatoria tra valore dell’area e costo di rimpiazzo delle opere; quest’ultimo congruamente deprezzato per tener conto dello stato di fatto.

Nello specifico, considerata la tipologia e le caratteristiche del compendio, ho utilizzato tutte e tre le metodologie citate, sia applicandole singolarmente che integrandole tra loro mediante ponderazione dei singoli risultati ottenuti.

Svolgimento delle indagini Per rispondere in modo qualificato al quesito proposto, ho: ▫ acquisito la documentazione disponibile e le planimetrie catastali dell'immobile; ▫ condotto sopralluogo di presa visione del compendio e la rilevazione diretta, oltre a quanto

disponibile (perizia ex-ante), delle sue caratteristiche e di ogni eventuale altro aspetto utile; ▫ definito, sulla base dei costi di costruzione e dei prezzi praticati in loco per immobili

confrontabili per dimensioni e destinazione d’uso, i parametri economici applicabili nello specifico; anche in relazione alla attuale dinamica di domanda-offerta;

▫ raccolto ulteriori informazioni e dati di supporto alla valutazione.

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Ho infine elaborato le informazioni raccolte integrandole in un adeguato processo di analisi basato, oltre che sulle mie specifiche conoscenze di pratica estimativa, sui prezzi di mercato rilevati e ritenuti più congrui a rappresentare il valore della proprietà in esame.

Descrizione Il compendio comprende il terreno pertinenziale, il complesso edilizio, opere esterne (viabilità interna, parcheggi ed aree di servizio) ed i già citati impianti. È ubicato nella zona industriale “Cecchini” del comune di Pasiano di Pordenone (PN), circa 2km a Nord del capoluogo, lungo la strada provinciale "SP.9 - Prata/Pasiano" da cui si dirama via Galoppat, strada interna della Zona. La proprietà è edificata, per chi proviene da Nord/Est, al primo incrocio che si incontra; ha due fronti, entrambi lungo la via, con accesso principale (civico 72) in prossimità dell’incrocio (lato Sud/Est) e carraio sull’altro (ramo Nord/Est). La zona è raggiungibile dalla citata provinciale e da altre che confluiscono nella «SR.251-della Val di Zoldo e Val Cellina» (a circa 7/8km); dista inoltre circa 10÷15km dagli svincoli Cimpello ed Azzano Decimo della bretella autostradale «A.28-Portogruaro/Conegliano» che collega tra di loro la "A.4" e la "A.27". Il lotto su cui insite il fabbricato, di forma quadrata, confina con i citati rami di via Galoppat su due lati e con altre proprietà sugli altri (Sud/Ovest e Nord/Ovest). L’edificio è destinato ad uffici, laboratorio prove, lavorazione, magazzino, servizi e vani tecnici. Lo sviluppo è, di fatto, a solo piano terra; le superfici considerate “primo piano” (vedere planimetrie catastali) sono infatti il ballatoio/scaffale (scaffalatura, da libro cespiti) e la zona sotto tetto dell’area uffici/centrale/termica/deposito realizzata sotto la copertura principale sul fronte strada Nord-Est (praticabile, ma solo limitatamente utilizzabile). Si compone essenzialmente di un corpo principale (lavorazione ed area sotto copertura a Nord/Est), uno a spogliatoi/mensa (realizzato in aderenza sul lato Sud/Ovest), un vano tecnico ed un deposito vernici (sempre in aderenza), due tettoie (protezione compressori aria, raccolta e ricircolo acqua lavaggio e impianto di depurazione acque di lavorazione) oltre ad una vasca aperta/interrata di contenimento apparecchiature ed un’altra, chiusa, di raccolta accumulo acque da depurare. La consistenza fondiaria è di 5.155m², di cui 2.270m² coperti e 2.435m² sviluppati (considerando gli spazi al primo piano di cui sopra), suddivisa per destinazione come da tabella che segue.

CF S.rif SC SSvm² (1) m² (2) m² (3) m² (4)

* terreno 5.155sub-totale terreno 5.155

* uffici e deposito film 130 130 130* sotto tetto praticabile 120 0 120* lavorazione-magazzino 1.890 1.890 1.890* soppalco magazzino (scaffale/ballatoio) 45 0 45* ufficio spedizioni (a pareti mobili - sotto copertura) 20 0 0* centrale termica 35 35 35* spogliatoi e servizi 85 85 85* corpo tecnico-magazzino vernici 30 30 30* tettoia impianti- box depurazione acque 100 100 100

sub-totale fabbricati 2.270 2.435

totale compendio 5.155 2.270 2.435

descrizione

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In dettaglio: ▪ corpo uffici, deposito film e centrale termica realizzati sotto copertura, in gran parte con solaio

sotto tetto praticabile, su fondazioni a plinti e trave continua ci c.a.; struttura portante di c.a. con tamponamenti di blocchi di cemento intonacati e pitturati con parziale rivestimento della facciata esterna in sandwich metallico preverniciato e sovrastruttura di vetro tipo curtain wall fino ad oltre la sommità dell’edificio; copertura a shed in pannelli sandwich e lucernari di vetro retinato/acciaio su carpenteria metallica; pavimenti di piastrelle ceramiche; infissi e porte esterne di alluminio colorato/vetro-camera e alluminio/lamiera con fori rivestiti di legno negli uffici; porte interne di legno tamburato; divisori di laterizi intonacati e pareti mobili; servizi piastrellati c/di accessori ed impianto idrosanitario; sottotetto al grezzo solamente in minima parte usufruibile con altezza 0,85m÷3.45m alla sommità dello shed;

▪ fondazioni, struttura portante e copertura di tipologia pari a quella del corpo che precede; tamponamenti di blocchi di cemento intonacati in parte con applicazione di sovrastruttura in sandwich metallico preverniciato coprente fin oltre la sommità del fabbricato; pavimenti pavimento di c.a. lisciato e trattato superficialmente; porte metallo/sandwich con apertura a spinta; portoni scorrevoli di metallo/sandwich; soppalco magazzino con struttura tipo scaffale c/di scala accesso e piano di calpestio metallico; divisori interni e box ufficio spedizioni a pareti mobili di alluminio colorato/vetro/laminato;

▪ corpo spogliatoi/mensa con struttura a muratura portante e c.a. su fondazioni a trave continua e platea di c.a.; tamponamenti di laterizi/blocchi di cemento intonacati e pitturati; copertura piana impermeabilizzata con scaletta di accesso di acciaio zincato; pensilina di c.a. rivestita di lamiera preverniciata; divisori di laterizi intonacati e pitturati; pavimenti di piastrelle ceramiche; infissi, porte esterne e finestre di alluminio colorato/vetro-camera, interne di alluminio/laminato; servizi/docce c/di accessori ed impianto idrosanitario;

▪ stesse caratteristiche generali del corpo spogliatoi per il locale tecnico a servizio della cubicatura ed il deposito vernici; pavimenti in gran parte di cemento grezzo/lisciato;

▪ tettoia protezione impianti con manto in sandwich metallico preverniciato su struttura di acciaio zincato, platea di cemento lisciato e vasca di contenimento attrezzature, interrata/aperta di c.a. (circa 40m³); box depuratore, di medesime caratteristiche, con porte di alluminio/vetro/sandwich scorrevoli e vasca interrata di raccolta acque lavorazione (circa 20m³).

Opere esterne ▪ aree scoperte di servizio in prevalenza asfaltate con blocchi di cemento tipo “betonella” in zona

parcheggio auto; a verde piantumato sul fronte uffici; vialetti ingresso e marciapiedi perimetrali all’edificio in tasselli di cemento;

▪ recinzione in grigliato metallico zincato o rete metallica su muretto o cordolo di c.a.; pensilina ingresso pedonale di c.a. e legno e cancello comandato; 2 passi carrai (uno per ciascun lato su via Galoppat) motorizzati/comandati;

▪ fognatura e raccolta acque piovane con tubazioni interrate, pozzetti e caditoie. Impianti Gli impianti di pertinenza dei fabbricati sono: ▪ elettrico (forza motrice): allaccio linea, sezionamento e partenza linee; quadri locali; distribuzione con

cavi su canalina e blindosbarra; rete di terra; ▪ illuminazione: TFL in plafoniera appesa o su blindolux (lavorazione); su striscia appesa e lampade ad

incandescenza (uffici); proiettori a parete e lampioncini da giardino (esterno); ▪ riscaldamento: aerotermi e termostrisce (lavorazione); rete a corpi radianti (uffici); caldaia murale a gas e

corpi radianti (spogliatoi/mensa); NB: acqua calda da centrale lavorazione; ▪ raffrescamento: UTA scambio acqua/aria, canali trasporto aria e diffusori (non utilizzato) ;

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▪ idrico-antincendio: allacci rete; alimento utenze acqua potabile; attacco motopompa VVFF, rete

antincendio c/di cassette con manichette ed accessori. La prima edificazione risale al 1978-1979 con ampliamento ad inizio anni ’90 ed interventi successivi ed appare in discreto stato di conservazione e manutenzione in rapporto alle tipologie edilizi ed all’epoca di costruzione.

Situazione urbanistica Secondo il PRGC attualmente vigente in comune di Pasiano di Pordenone l'area ricade in ▪ «Zona D.3 - zona produttiva esistente». L'attuazione è regolata all’articolo 25 delle NTA che , oltre ad altre prescrizioni, fissa l’indice di copertura massimo al 60%. Per maggiori dettagli si rimanda alla lettura integrale delle NTA oltre che ad ogni altra norma locale, regionale o nazionale eventualmente applicabile (vedere anche CDU richiesto per l'immobile di proprietà che ricade nella medesima zona).

Conformità catastale Fatta salva qualche differenza al distributivo interno, comunque tali da non compromettere la commerciabilità del bene, al sopralluogo non sono state rilevate differenze sostanziali rispetto a quanto riportato nelle planimetrie catastali depositate.

Regolarità urbanistica Con base le informazioni disponibili (in particolare perizia ex ante: Ing. Carlo Sega 18.10.2016 - asseverata il 22.11.2016), i titoli edilizi che legittimano l’edificato sono: ▪ Concessione Edilizia protocollo n° 1391 14.04.1978 ▪ Variante n° 4760 del 08.10.1979 ▪ Agibilità n° 5308/79 del 07.05.1980 ▪ Concessione Edilizia n° 12 del 18.08.1992 ▪ Autorizzazione n° 46/A/93 (manufatto contatori ed opere minori) ▪ Autorizzazione n° 108/A/96 (faccia in vetro uffici/servizi) ▪ Autorizzazione n° 54/A/97 (manutenzione straordinaria) ▪ Autorizzazione n° 102/A/97 (modifiche recinzione) ▪ DIA n° 2000/156 del 19.06.2000 (insegna) ▪ DIA n° 2000/208 del 04.08.2000 (variante recinzione) ▪ Concessione Edilizia n° 047/2001 ▪ Autorizzazione Edilizia protocollo 20417/01/21772/01 del 29.10.2011.

Certificazione energetica - Conformità impianti Per l’immobile è stata recentemente redatta attestazione di prestazione energetica (APE). A parte certificato prevenzione incendi (CPI) ed autorizzazione ambientale (AUA), di pertinenza della attività svolta (vedere relazione relativa a beni mobili), con riguardo agli impianti di pertinenza del complesso immobiliare è disponibile la relazione di verifica cui è stato sottoposto il compendio produttivo nel suo insieme («Audit Cubik System» redatto da "Ancora S.r.l. - sicurezza aziendale" in data 27.10.2017 che anche qui si allega). Nello specifico le conclusioni sono che non è disponibile la dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico e nemmeno, per le aree antecedenti il 1990, la dichiarazione di rispondenza.

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Con riguardo agli altri impianti a corredo della componente immobiliare, il riscaldamento di lavorazione ed uffici non è autonomo, ma dipende dalla centrale di produzione di acqua surriscaldata a servizio del sistema produttivo; ne segue che, in caso di cessione disgiunta dalla componente mobiliare, l’onere di ottenere la conformità sarà a carico di chi dovrà installare i generatori di calore dedicati al riscaldamento degli edifici. Non è per contro noto se il riscaldamento del corpo spogliatoi/mensa dispone di libretto d’impianto ed è in regola con le revisioni periodiche mentre, per quanto al sistema di raffrescamento, sarà necessario provvedere solamente se verrà messo in funzione; infatti dalle notizie acquisite non è mai stato posto in marcia.

Valutazione La valutazione espressa si basa sui prezzi praticati in zona, ed in altre concorrenziali, per compendi comparabili; tiene debito conto del perdurare della congiuntura di mercato che continua a colpire il settore delle costruzioni (particolarmente colpito il mercato delle destinazioni industriali di dimensioni medio/grandi), delle attuali previsioni circa la dinamica domanda-offerta e dei primi segnali di ripresa economica generale. In estrema sintesi, avendo ritenuto opportuno applicare tutti i metodi indicati, sono state ottenute le seguenti opzioni (schemi di calcolo di cui in allegato.2÷4): metodo/criterio valore di calcolo ▫ mercato 480.000,00€ ▫ reddito 440.000,00€ ▫ costo 450.000,00€

Il valore del compendio è stato quindi attribuito per correlazione/ponderazione tra i vari risultati assegnando un peso maggiore o minore in funzione della attendibilità riconosciuta a ciascun metodo adottato (allegato.1). Pertanto, in ipotesi di «continuità d’uso» (cessione ordinaria - congiuntamente alla componente mobiliare), al compendio è stato ragionevolmente attribuito il valore complessivo di ▫ valore di mercato del compendio 460.000,00€. Per fissare invece quello di «immediato realizzo» si è fatto riferimento al differenziale tra prezzi in libero mercato e di aggiudicazione a seguito di asta fallimentare; nello specifico non inferiore al 40%÷45%, per compendi simili. Limitazioni e precisazioni Trattandosi di beni in leasing, non ho accertato il titolo di proprietà o l'esistenza di servitù e/o di altri diritti di terzi con visure catastali ed ispezioni ipotecarie, ma ho ritenuto che la società di leasing sia legittimamente proprietaria del bene. Non ho acquisito copia dei titoli edilizi mediante accesso agli atti presso l’ufficio tecnico competente, ma ritenuto che quanto esposto nella citata perizia “ex-ante” corrisponda al vero. Destinazione e parametri urbanistici corrispondono a quanto riportato nella medesima perizia; comunque verificate mediante accesso al sito del Comune di riferimento ed elaborati secondo la mia migliore sensibilità. Le superfici sono desunte dalle planimetrie catastali acquisite per via telematica e la consistenza fondiaria mediante visura. Non ho indagato circa la presenza di “passività ambientali”, ma presunto che non vi siano situazioni critiche o non conformi alle disposizioni in materia di tutela dell'ambiente.

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(allegati alla relazione di valutazione) Pordenone, 28 ottobre 2017 * elaborati di calcolo allegati.1÷4 * individuazione del compendio (3 pagine) * planimetrie catastali (3 pagine) * audit ambientale e sicurezza (15 pagine) * documentazione fotografica (8 pagine - 32 foto)

consulenza di valutazione

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elaborati di calcolo * correlazione e valore attribuito allegato.1 * metodo del mercato allegato.2 * metodo del reddito allegato.3 * metodo del costo allegato.4

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Cubik System Decorating Print S.r.l.Tribunale di Pordenone - Fallimento n° 40.2017 del 03.05.2017Beni afferenti l'attivo della società: Beni Immateriali-Materiali Mobili-MagazzinoValore di Mercato «VM» (in continuità d'uso) e Valore di Liquidazione «VL» - 03 maggio 2017

Quadro di correlazione e valore attribuitocriterio di riferimento VM calc peso % VM corr.

* Metodo del Mercato 480.000 50,0% 240.000

* Metodo del Reddito 440.000 30,0% 132.000

* Metodo del Costo 450.000 20,0% 90.000totale di calcolo 100,0% 462.000

valore attribuito al compendio 460.000

diminuzione per immediato realizzo (40,2%)

Valore per Immediato Realizzo 275.000

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allegato.1

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Cubik System Decorating Print S.r.l.Tribunale di Pordenone - Fallimento n° 40.2017 del 03.05.2017Beni afferenti l'attivo della società: Beni Immateriali-Materiali Mobili-MagazzinoValore di Mercato «VM» (in continuità d'uso) e Valore di Liquidazione «VL» - 03 maggio 2017

Riferimenticonsistenza fondiaria (m²) 5.155* terreno pertinenziale 5.155

* superficie coperta (m²) 2.270* superficie sviluppata (m²) 2.435

metodo del mercatoCF S.rif SC SSv unit VM

m² (1) m² (2) m² (3) m² (4) €/m² (5) € (7)

Terreno* terreno pertinenziale 4.155,0 * ** capacità edificatoria residua (600m² sup. coperta) 1.000,0 30,00 30.000 30.000

totale terreno operativo 5.155,0 30.000

Fabbricati* uffici e deposito film 130,0 130,0 130,0 250,00 32.500* sotto tetto praticabile 120,0 0,0 120,0 50,00 6.000* lavorazione-magazzino 1.890,0 1.890,0 1.890,0 200,00 378.000* soppalco magazzino (scaffale/ballatoio) 45,0 0,0 45,0 0,00 0* ufficio spedizioni (a pareti mobili - sotto copertura) 20,0 0,0 0,0 75,00 1.500* centrale termica 35,0 35,0 35,0 0,00 0* spogliatoi e servizi 85,0 85,0 85,0 200,00 17.000* corpo tecnico-magazzino vernici 30,0 30,0 30,0 100,00 3.000* tettoia impianti 75,0 75,0 75,0 80,00 6.000* box depurazione acque 25,0 25,0 25,0 100,00 2.500

sub-totale 2.270,0 2.435,0 446.500

Sistemazioni esterne* piazzali-recinzione-fognatura 0,0 0,0 0,0 * *

sub-totale 0,0 0,0 0

totale fabbricati 2.270,0 2.435,0 446.500

totale 5.155,0 2.270,0 2.435,0 476.500

Potenziale Valore di Mercato Compendio (metodo del mercato) 480.000(1) CF: consistenza fondiaria (4) SSv: superficie sviluppata (*) incluso nel valore di mercato(2) S.rif: superfici di riferimento (5) unit: valore di mercato, medio unitario(3) SC: superficie coperta (7) VM: valore di mercato in ordinarietà

consulenza di valutazione

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franco facin ingegnere

allegato.2

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Cubik System Decorating Print S.r.l.Tribunale di Pordenone - Fallimento n° 40.2017 del 03.05.2017Beni afferenti l'attivo della società: Beni Immateriali-Materiali Mobili-MagazzinoValore di Mercato «VM» (in continuità d'uso) e Valore di Liquidazione «VL» - 03 maggio 2017

Riferimenticonsistenza fondiaria (m²) 5.155* terreno pertinenziale 5.155

* superficie coperta (m²) 2.270* superficie sviluppata (m²) 2.435

metodo del redditoCF S.rif SC SSv unit tot-year VM

m² (1) m² (2) m² (3) m² (4) €/m² (5) € (6) € (7)

Terreno* terreno pertinenziale 4.155,0 * ** capacità edificatoria residua (600m² sup. coperta) 1.000,0 30,00 30.000 30.000

totale terreno operativo 5.155,0 0,0 0,0 30.000

Fabbricati* uffici e deposito film 130,0 130,0 130,0 21,00 2.730* sotto tetto praticabile 120,0 0,0 120,0 0,00 0* lavorazione-magazzino 1.890,0 1.890,0 1.890,0 16,80 31.752* soppalco magazzino (scaffale/ballatoio) 45,0 0,0 45,0 0,00 0* ufficio spedizioni (a pareti mobili - sotto copertura) 20,0 0,0 0,0 16,80 336* centrale termica 35,0 35,0 35,0 0,00 0* spogliatoi e servizi 85,0 85,0 85,0 16,80 1.428* corpo tecnico-magazzino vernici 30,0 30,0 30,0 0,00 0* tettoia impianti 75,0 75,0 75,0 4,80 360* box depurazione acque 25,0 25,0 25,0

sub-totale 2.270,0 2.435,0 36.606

Sistemazioni esterne* piazzali-recinzione-fognatura 0,0 0,0 0,0 * *

sub-totale 0,0 0,0 0

totale fabbricati 2.270,0 2.435,0 36.606

totale 5.155,0 2.270,0 2.435,0 36.606

costi di gestione ed accantonamenti 10,0%tasso capitalizzazione 7,5% valore di capitalizzazione 439.272

Potenziale Valore di Mercato Compendio (metodo del reddito) 440.000(1) CF: consistenza fondiaria (4) SSv: superficie sviluppata (7) VM: valore di mercato in ordinarietà(2) S.rif: superfici di riferimento (5) unit: reddito/anno, medio unitario (*) incluso nel valore di mercato(3) SC: superficie coperta (6) tot-year: reddito/anno, totale

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allegato.3

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Cubik System Decorating Print S.r.l.Tribunale di Pordenone - Fallimento n° 40.2017 del 03.05.2017Beni afferenti l'attivo della società: Beni Immateriali-Materiali Mobili-MagazzinoValore di Mercato «VM» (in continuità d'uso) e Valore di Liquidazione «VL» - 03 maggio 2017

Riferimenticonsistenza fondiaria (m²) 5.155* terreno pertinenziale 5.155

* superficie coperta (m²) 2.270* superficie sviluppata (m²) 2.435

metodo del costoCF S.rif SC SSv unit COR VM

m² (1) m² (2) m² (3) m² (4) €/m² (5) € (6) € (7)

Terreno* terreno pertinenziale 4.155,0 30,00 125.000 125.000* capacità edificatoria residua 1.000,0 30,00 30.000 30.000

totale terreno operativo 5.155,0 155.000

Fabbricati* uffici e deposito film 130,0 130,0 130,0 450,00 58.500 26.000* sotto tetto praticabile 120,0 0,0 120,0 0,00 0 0* lavorazione-magazzino 1.890,0 1.890,0 1.890,0 275,00 519.750 195.000* soppalco magazzino (scaffale/ballatoio) 45,0 0,0 45,0 0,00 0 0* ufficio spedizioni (a pareti mobili - sotto copertura) 20,0 0,0 0,0 200,00 4.000 2.000* centrale termica 35,0 35,0 35,0 300,00 10.500 5.000* spogliatoi e servizi 85,0 85,0 85,0 400,00 34.000 19.000* corpo tecnico-magazzino vernici 30,0 30,0 30,0 180,00 5.400 2.000* tettoia impianti 75,0 75,0 75,0 175,00 13.125 7.000* box depurazione acque 25,0 25,0 25,0 200,00 5.000 3.000

sub-totale 2.270,0 2.435,0 650.275 259.000

Sistemazioni esterne* piazzali-recinzione-fognatura 100.975 40.390

sub-totale 0,0 0,0 100.975 40.390

totale fabbricati 2.270,0 2.435,0 751.250 299.390

compendio 5.155,0 2.270,0 2.435,0 751.250 454.390

Potenziale Valore di Mercato Compendio (metodo del costo) 450.000(1) CF: consistenza fondiaria (4) SSv: superficie sviluppata (7) VM: valore di mercato in ordinarietà(2) S.rif: superfici di riferimento (5) unit: costo rimpiazzo, medio unitario(3) SC: superficie coperta (6)COR: costo rimpiazzo

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allegato.4

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individuazione del compendio * inquadramento generale - mappa regionale * inquadramento generale - mappa locale * individuazione ubicazione su foto aerea * individuazione proprietà su foto aerea * individuazione su estratto di mappa catastale * individuazione su estratto di mappa di PRG

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compendio in leasing a “Cubik System Decorating Print S.r.l.” - «VM» (in continuità d’uso) e «VL» (immediato realizzo) - 03 maggio 2017

inquadramento generale - mappa regionale

inquadramento generale - mappa locale

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franco facin ingegnere

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compendio in leasing a “Cubik System Decorating Print S.r.l.” - «VM» (in continuità d’uso) e «VL» (immediato realizzo) - 03 maggio 2017

individuazione ubicazione su foto aerea (google maps)

individuazione proprietà su foto aerea (google maps)

mappale 540 intestato Cubik

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franco facin ingegnere

consulenza di valutazione

compendio in leasing a “Cubik System Decorating Print S.r.l.” - «VM» (in continuità d’uso) e «VL» (immediato realizzo) - 03 maggio 2017

individuazione su estratto di mappa catastale

individuazione su estratto di mappa di PRGC

mappale 540 intestato Cubik

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planimetrie catastali * planimetrie compendio (3 pagina)

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10 metri

Ultima planimetria in atti

Data: 19/06/2017 - n. T36549 - Richiedente: CNLPTR52R03G888U

Data: 19/06/2017 - n. T36549 - Richiedente: CNLPTR52R03G888U

Totale schede: 3 - Formato di acquisizione: A4(210x297) - Formato stampa richiesto: A3(297x420) Cat

asto

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06/2

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10 metri

Ultima planimetria in atti

Data: 19/06/2017 - n. T36549 - Richiedente: CNLPTR52R03G888U

Data: 19/06/2017 - n. T36549 - Richiedente: CNLPTR52R03G888U

Totale schede: 3 - Formato di acquisizione: A3(297x420) - Formato stampa richiesto: A3(297x420) Cat

asto

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10 metri

Ultima planimetria in atti

Data: 19/06/2017 - n. T36549 - Richiedente: CNLPTR52R03G888U

Data: 19/06/2017 - n. T36549 - Richiedente: CNLPTR52R03G888U

Totale schede: 3 - Formato di acquisizione: A3(297x420) - Formato stampa richiesto: A3(297x420) Cat

asto

dei

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audit ambientale e sicurezza * relazione Ancora - Sicurezza Aziendale (15 pagine)

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redatto il 27/10/2016

AUDIT CUBIK SYSTEM

Relazione sullo stato aziendale relativamente alla sicurezza nei luoghi di

lavoro e agli adempimenti ambientali

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AUDIT CUBIK SYSTEM DECORATING PRINT S.r.l.

2/15

PREMESSA

In seguito al sopralluogo effettuato il giorno 25/10/2016 presso la CUBIK SYSTEM DECORATING PRINT S.r.l., sita in via Galoppat 72 a Pasiano di Pordenone (PN), si riepiloga di seguito quanto emerso al fine di valutare lo stato dell’azienda rispetto agli adempimenti in materia di ambiente e di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

L’analisi è condotta secondo i seguenti argomenti principali:

Capitolo 1: ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI .......................................................................... 3

Certificato di Prevenzione Incendi dei V.V.F. ........................................................................................... 3

Adempimenti in materia di ambiente ..................................................................................................... 3

Dichiarazioni di messa in servizio ............................................................................................................ 4

Conclusioni Capitolo 1 ............................................................................................................................ 7

Capitolo 2: SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE E DEI LUOGHI DI LAVORO .................................. 9

Attrezzature marcate C.E. ....................................................................................................................... 9

Attrezzature NON marcate C.E. ............................................................................................................. 10

Conclusioni Capitolo 2 .......................................................................................................................... 11

Capitolo 3: DOCUMENTAZIONE AI SENSI DEL D.LGS. 81/08 .................................................... 12

Conclusioni Capitolo 3 .......................................................................................................................... 13

Capitolo 4: NOMINE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI .......................................................... 14

Conclusioni Capitolo 4 .......................................................................................................................... 15

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AUDIT CUBIK SYSTEM DECORATING PRINT S.r.l.

3/15

Capitolo 1: ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI

Analizziamo di seguito i principali adempimenti amministrativi a carico del datore di lavoro che non rientrano strettamente nel D.Lgs. 81/08 (Testo unico sulla sicurezza) a cui è dedicato il successivo Capitolo 3.

Certificato di Prevenzione Incendi dei V.V.F.

L’azienda è soggetta a Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) in quanto presenta le seguenti attività ricadenti nel D.P.R. 151/2011. Il CPI è stato regolarmente rilasciato dal Comando provinciale dei VV.F. di Pordenone e rinnovato in data 15/01/2014, per la durata di 5 anni (Pratica VV.F. 28497).

Le attività per le quali è stato richiesto sono:

10.1.B: Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano, liquidi infiammabili e/o combustibili con punto di infiammabilità fino a 125 °C, con quantitativi globali in ciclo e/o in deposito fino a 50 mc (Categoria B)

74.C: Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 700 kW (Categoria C)

Dal sopralluogo emergono probabili sottodimensionamenti, in fase progettuale, degli stoccaggi di sostanze infiammabili, particolarmente nell’area di preparazione vernici e nell’area di pre-verniciatura, che potrebbero richiedere in futuro un adeguamento della pratica.

Adempimenti in materia di ambiente

Il 5/02/2016 è stata rilasciata dalla Provincia di Pordenone con Determinazione n. 213/2016 una Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) valevole 15 anni.

L’AUA comprende sia l’autorizzazione allo scarico in fognatura di acque industriali e meteoriche, sia l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, sia il nulla osta all’attività in seguito alla valutazione dell’impatto acustico.

Seguono alcune osservazioni:

Emissioni in atmosfera

Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/2006 (Testo unico ambientale).

Gli scarichi in atmosfera sono regolarmente autorizzati (AUA) e annualmente verificati mediante analisi in autocontrollo.

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4/15

In particolare, si precisa che l’AUA riporta l’obbligo (al punto 4c) di inviare annualmente a Provincia, Comune e ARPA sia le certificazioni analitiche effettuate durante le analisi di autocontrollo dei camini che emettono COV (Composti Organici Volatili) sia il Piano di Gestione dei Solventi (PGS), compilato impiegando i dati delle analisi sopra indicate.

Al punto 4h dell’AUA si evidenzia inoltre che va rispettata la norma UNI EN 15259/08 riguardo alla possibilità di garantire un idoneo e sicuro campionamento per le analisi in autocontrollo.

In particolare, dalle informazioni acquisite durante il sopralluogo risulta che attualmente:

non sono rispettate le specifiche richieste della norma citata riguardo alla posizione dei tronchetti di prelievo lungo i camini, ed è quindi necessario un adeguamento che permetta anche ai tecnici che effettuano le analisi di operare in sicurezza e senza incorrere in errori dovuti ad un errato posizionamento della strumentazione (costo stimato in circa 15.000 €)

il raggiungimento dei punti di prelievo da parte dei tecnici richiede, vista la dislocazione di alcuni camini lontano dal perimetro dell’edificio, che siano installate adeguate passerelle e/o linee vita sul tetto (costo stimato in circa 4.000 €)

Scarico in fognatura di acque industriali

Normativa di riferimento: D.Lgs. 152/2006.

Anche gli scarichi in fognatura sono regolarmente autorizzati (AUA) e annualmente anche per essi va fatta analisi chimica tramite laboratorio accreditato attestante la qualità delle acque in relazione ai limiti imposti nell’AUA.

L’analisi sarà allegata alla denuncia annuale di approvvigionamento idrico e scarico acque, unitamente alle copie dei formulari di smaltimento dei rifiuti prodotti dai sistemi di trattamento dei reflui.

Dichiarazioni di messa in servizio

Apparecchi di sollevamento

Normativa di riferimento: D.M. Lavoro 12/09/1959

D.P.R. 459/1996

D.Lgs. 359/1999

D.Lgs. 81/2008

Non sono presenti apparecchi di sollevamento soggetti all’allegato VII del D.Lgs. 81/08, quali ad esempio carriponte o gru a bandiera.

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5/15

Le uniche attrezzature per il sollevamento in azienda sono un carrello elevatore e un carrello elevatore timonato, per i quali si rimanda al Capitolo 2.

Attrezzature in pressione

Normativa di riferimento: D.M. 01/12/1975

D.Lgs. 311/1991 (recipienti semplici in pressione)

D.Lgs. 93/2000 (direttiva PED)

D.P.R. 329/2004 (regolamento)

In base alle loro caratteristiche costruttive e alla data di fabbricazione e installazione, le attrezzature in pressione hanno una specifica procedura di messa in servizio e successive verifiche periodiche e di integrità.

Caldaie di acqua surriscaldata

Nella centrale termica sono presenti 2 caldaie ICI per la produzione di acqua surriscaldata ad uso industriale e un serbatoio di accumulo:

ICI Caldaie, anno 1997: 920 litri per 4,9 bar

ICI Caldaie, anno 2011: 1535 litri per 4,9 bar (930 kW)

Serbatoio da 1.500 litri, PS = 6 bar

Tali attrezzature in pressione ricadono nella Direttiva PED, e va quindi verificato che sia stata fatta la dichiarazione di messa in servizio e, qualora non siano stati dichiarate “insiemi” ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 329/2004 (con verifica degli accessori di sicurezza e dei dispositivi di controllo da parte di organismo notificato) anche la verifica di primo impianto.

Inoltre, ricadendo tali attrezzature in allegato VII del D.Lgs. 81/08:

“Attrezzature/insiemi contenenti fluidi del gruppo 2 (D.lgs. 93/2000 art. 3): Recipienti/insiemi contenenti gas compressi, liquefatti e disciolti o vapori diversi dal vapor d'acqua classificati in III e IV categoria e recipienti di vapore d'acqua e d'acqua surriscaldata appartenenti alle categorie dalla I alla IV”

Si ricorda che devono essere effettuate la verifica di funzionamento triennale e la verifica di integrità decennale.

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6/15

Accumulo aria

In azienda è anche presente un serbatoio di accumulo per aria SICC di capacità pari a 725 litri e PS di 10,8 bar che risulta appartenere ai recipienti semplici in pressione. Deve essere presente la documentazione di sicurezza e tecnica; è esente alla verifica di primo impianto e dalla riqualificazione periodica purché in assenza di corrosione interna. Diversamente, è comunque soggetto a dichiarazione di messa in servizio e riqualificazione periodica.

In ogni caso, gli organi di sicurezza vanno comunque condotti e manutenuti secondo quanto definito nel manuale di uso e manutenzione.

Impianto elettrico

Normativa di riferimento: D.Lgs. 186/1968 (conformità impianto contro scariche atmosferiche)

D.Lgs. 46/1990 e D.M. 37/2008 (conformità impianto elettrico e terra)

D.P.R. 462/2001 (dichiarazione di messa in servizio e verifiche periodiche)

Non risultano presenti dichiarazioni di conformità dell’impianto elettrico, nemmeno per le parti modificate negli ultimi anni. Si ricorda quanto indicato dall’art. 7 del D.N. 37/2008 ai commi 3 e 6:

3. In caso di rifacimento parziale di impianti, il progetto, la dichiarazione di conformità, e l'attestazione di collaudo ove previsto, si riferiscono alla sola parte degli impianti oggetto dell'opera di rifacimento, ma tengono conto della sicurezza e funzionalità dell'intero impianto. Nella dichiarazione di cui al comma 1 e nel progetto di cui all'articolo 5, è espressamente indicata la compatibilità tecnica con le condizioni preesistenti dell'impianto.

6. Nel caso in cui la dichiarazione di conformità prevista dal presente articolo [...] non sia stata prodotta o non sia più reperibile, tale atto è sostituito - per gli impianti eseguiti prima dell'entrata in vigore del presente decreto - da una dichiarazione di rispondenza, resa da un professionista iscritto all'albo professionale per le specifiche competenze tecniche richieste [...].

L’impianto elettrico e di terra deve essere quindi provvisto per legge di Dichiarazione di Conformità o quantomeno di Rispondenza.

L’impianto di messa a terra e anche gli installazioni elettriche in luoghi con pericolo di esplosione devono essere anche denunciati ai sensi del D.P.R. 462/2001, in modo da avviare le verifiche biennali previste.

Nello specifico, l’art. 296 del D.Lgs. 81/08 ha definito cosa si intenda per “luoghi con pericolo di esplosione”, ovvero tutte le:

“installazioni elettriche nelle aree classificate come zone 0, 1, 20 o 21 ai sensi dell’ALLEGATO XLIX” (si veda a tal proposito la zonizzazione contenuta nella valutazione del rischio esplosione in possesso dall’azienda)

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In azienda si è potuto verificare solo che viene regolarmente effettuata la verifica dell’impianto di messa a terra (ultima eseguita il 30/04/2015).

Impianto di riscaldamento

L’impianto deve essere corredato di dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/08 o, per impianti antecedenti, dichiarazione di installazione a “regola d’arte”.

Ai sensi del D.P.R. 412/93 e D.P.R. 74/13,

Il D.P.R. 74/13 ha modificato parzialmente il D.P.R. 412/93 (regolamento per la conduzione e manutenzione di impianti termici per riscaldamento), confermando che il responsabile dell’impianto è l’occupante o un “terzo responsabile”, da nominarsi obbligatoriamente nel caso di impianti termici con potenza nominale al focolare superiore a 350 kW.

Il nuovo decreto specifica però che il terzo responsabile deve essere in possesso di certificazione UNI EN ISO 9001 relativa all'attività di gestione e manutenzione degli impianti termici, o attestazione rilasciata ai sensi del D.P.R. 207/2010.

Secondo le disposizioni dei decreti sopra citati, per gli impianti termici per riscaldamento devono essere verificati i rendimenti ed eseguita manutenzione periodica prevista dal costruttore.

Impianto di raffrescamento

L’impianto deve essere corredato di dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/08 e deve essere tenuto il registro di impianto e manutenzione, comunicando all’ISPRA il consumo gas effetto serra ai sensi del D.P.R. 43/2012 (ove il quantitativo in circolo superi i 3 kg di gas refrigerante).

Conclusioni Capitolo 1

La situazione aziendale risulta DISCRETA. Nonostante l’ottenimento del CPI e dell’AUA, autorizzazioni fondamentali per l’esercizio dell’attività, rimangono alcune questioni da sanare, tra cui soprattutto:

l’obbligo di sistemazione dei punti di prelievo dei camini e dell’accesso in sicurezza ai medesimi

la mancanza della dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico, compresi gli impianti ed installazioni in zone atex, e di conseguenza la mancanza delle denunce degli impianti alle autorità competenti. In ogni caso, per le parti antecedenti alla Legge

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46/1990, è comunque obbligatoria una dichiarazione di rispondenza, che in aree a rischio esplosione potrebbe comportare un revamping dell’impianto

la necessità di verifica che siano state effettuate le dichiarazioni di messa in servizio (ed eventualmente le verifiche di primo impianto) per le attrezzature in centrale termica, e siano scadenzate le verifiche periodiche previste da allegato VII del D.Lgs. 81/08 per le caldaie e l’accumulo ad acqua surriscaldata

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Capitolo 2: SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE E DEI LUOGHI DI LAVORO

Di seguito riportiamo brevemente gli obblighi del datore di lavoro relativamente alle attrezzature di lavoro.

Gli articoli 70 e 71 del D.Lgs. 81/2008, definiscono gli obblighi del datore di lavoro ed i requisiti di sicurezza che devono avere le attrezzature di lavoro.

Attrezzature marcate C.E.

Le attrezzature acquistate dopo 1996 devono essere certificate C.E. ai sensi del D.P.R. 459/96 o del D.Lgs. 17/2010, recepimenti italiani delle direttive macchine (l’attuale è la 2006/42/CE).

Per le attrezzature che operano in ambienti a rischio esplosione, il 10 settembre 2003 è entrato in vigore in Italia il D.Lgs. 233/03 (recepimento della direttiva comunitaria 99/92/CE), relativo alle prescrizioni di tutela della sicurezza dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive.

Viene dunque definito, e ripreso dal D.Lgs. 81/08, che tutte le apparecchiature destinate ad essere utilizzate in aree Atex devono presentare la marcatura CE ai sensi delle direttive “ATEX” 2014/34/UE o della precedente 94/09/CE (recepita in Italia dal D.P.R. 126/98).

Segnaliamo che è opportuno che le aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive in quantità tali da mettere in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori debbano essere segnalate, nei punti di accesso, e provviste di allarmi ottico/acustici che segnalino l’avvio e la fermata dell’impianto, sia durante il normale ciclo sia nell’eventualità di un’emergenza in atto (art. 293 del D.Lgs. 81/08).

La certificazione è presunzione di rispetto dei requisiti essenziali di sicurezza definiti in Direttiva, tra cui citiamo in particolare la sicurezza elettrica e degli organi di comando, la protezione dalle parti in movimento pericoloso, la consegna di adeguata documentazione tecnica (schemi, disegni, manuale di istruzioni, manutenzione, etc…).

Qualora vi fossero vizi “palesi” è obbligo del datore di lavoro provvedere al ripristino dei requisiti di sicurezza. Il datore di lavoro è sollevato da responsabilità solo in caso di vizi “occulti”. E’ obbligo del datore di lavoro accertarsi del corretto utilizzo e della manutenzione delle attrezzature: il corretto utilizzo presuppone il rispetto dei manuali d’uso e soprattutto la NON alterazione degli organi di sicurezza (ripari fissi o mobili, finecorsa, fotocellule, etc…).

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Attrezzature NON marcate C.E.

Le attrezzature precedenti al 1996 devono comunque rispettare i requisiti minimi di sicurezza definiti nell’Allegato V del D.Lgs. 81/08.

E’ impossibile in fase di Audit eseguire una verifica puntuale del rispetto dei requisiti di sicurezza delle attrezzature; faremo quindi delle considerazioni di carattere generale evidenziando comunque anche alcuni aspetti specifici emersi durante il sopralluogo.

1. Le due linee di verniciatura e la linea di cubicatura sono molto vecchie (certamente precedenti al 1996), non devono quindi rispondere ai requisiti delle direttive applicabili ma solo ai requisiti minimi del D.Lgs. 81/08. E’ ovvio che viene meno la posizione di garanzia che il “costruttore” ha in caso di rilascio delle dichiarazioni di conformità. E’ quindi consigliabile che il datore di lavoro si assicuri dell’assenza di rischi penalmente rilevanti, richiedendo ad esempio una dichiarazione di rispondenza ai requisiti minimi di sicurezza. In ogni caso:

a. Linea cubicatura: ci sono non conformità evidenti, legate ad alcuni organi di trasmissione non completamente protetti (anche se le velocità di lavoro sono molto basse e le aree pericolose sono difficilmente raggiungibili). L’intervento di sistemazione è comunque molto semplice (protezioni fisse in carpenteria)

b. Linee di verniciatura (carico pezzi, cabina di verniciatura, forno, area di preparazione vernici): le linee erano ferme; risulta quindi molto difficile percepire eventuali NON conformità. Non appaiono comunque gravi non conformità anche se vanno comunque verificati in particolare i rischi legati alla catenaria (trasmissioni e parti eventuali di schiacciamento), i rischi legati al robot automatico in verniciatura e ai sistemi di chiusura delle cabine di verniciatura a ghigliottina. Devono inoltre essere verificate anche le fasi di manutenzione: in particolare è emersa la necessità di pulizia dei ventilatori dei forni, posizionati sopra l’impianto, che necessitano di smontaggio e spostamento a terra (lavoro in quota, gestione del carico in quota, etc…)

2. Le attrezzature di recente acquisto (in particolare il Laser e il Robot) sono conformi alle direttive di prodotto (specialmente la direttiva ATEX per il Robot) e non presentano vizi palesi. Va comunque verificata la protezione del robot automatico (è presente una protezione interbloccata: va verificata l’efficacia della protezione e l’affidabilità del sistema di comando).

Per tutte le macchine si riportano inoltre i seguenti interventi di miglioramento:

va migliorata la segnaletica di sicurezza: divieti, obblighi, rischi residui

vanno redatte ed affisse le istruzioni operative di sicurezza, che costituiscono un importante tassello della informazione e formazione specifica della mansione dei lavoratori (soprattutto i neoassunti)

vanno definiti dei programmi di controllo rivolti alla sicurezza (registri di controllo gestiti dalla manutenzione)

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3. Mezzi di movimentazione merci: sono presenti solo un carrello elevatore ed un carrello elevatore timonato, entrambi marcati CE. Non presentano NON conformità evidenti e viene regolarmente effettuata la verifica trimestrali di funi e catene.

Conclusioni Capitolo 2

Non essendo emersi evidenti vizi gravi, la situazione relativa alle attrezzature è BUONA. In ogni caso si consiglia:

rilascio della dichiarazione di rispondenza ai requisiti minimi di sicurezza definiti nell’allegato V del D.Lgs. 81/08

sistemazione delle protezioni degli organi di traino della linea cubicatura

verifica puntuale dei requisiti di sicurezza delle linee di verniciatura, in particolare: protezione del robot (affidabilità dei sistemi di protezione e controllo), conformità delle serrande di chiusura, catenaria (traino e possibili schiacciamenti)

verifica sul rispetto dei requisiti di sicurezza nelle fasi di manutenzione (in particolare, smontaggio ventilatore camini)

miglioramento segnaletica di sicurezza, compresa quella indicante le zone a rischio Atex

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Capitolo 3: DOCUMENTAZIONE AI SENSI DEL D.LGS. 81/08

Il D.Lgs. 81/08 “Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro” definisce in modo chiaro che il datore di lavoro debba valutare i rischi e che in caso il rischio in oggetto NON sia trascurabile (ad esempio il rumore negli uffici) l’avvenuta valutazione debba essere dimostrata attraverso relativi documenti di valutazione dei rischi.

I documenti di valutazione dei rischi devono avere data certa ed essere firmati da datore di lavoro, RSPP, RSL, medico competente.

In particolare, da quanto potuto appurare durante il sopralluogo la situazione in azienda è la seguente:

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI: il documento è presente (datato 2016).

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE: presente (2015).

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO VIBRAZIONI: presente (2015).

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO: l’azienda è soggetta a Certificato di Prevenzione degli Incendi (vedi Capitolo 1) che è stato regolarmente conseguito. Non risulta presente la valutazione specifica del rischio incendio. Si rimarca anche l’importanza di questa valutazione alla luce dei presunti sottodimensionamenti negli stoccaggi di liquidi infiammabili già accennati nel Capitolo 1, nonché in considerazione del fatto che i bacini per la raccolta di eventuali sversamenti sembrano insufficienti rispetto alla quantità di liquidi infiammabili in uso.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO ESPLOSIONE: è presente, compresa la zonizzazione delle aree a rischio esplosione (2009).

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA RADIAZIONI OTTICHE: non è presente la valutazione specifica del rischio anche se non sono presente specifiche situazioni di rischio se non quelle relative al Laser (comunque CE e adeguatamente protetto).

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DA RISCHIO ELETTROMAGNETICO: è presente (2015).

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO: è presente (2015); vanno comunque verificati:

La presenza delle schede di sicurezza e delle schede tecniche (soprattutto per la gestione dei nuovi prodotti)

Le indagini ambientali rivolte alla verifica della salubrità dei luoghi di lavoro, che rappresentano una parte significativa della valutazione del rischio chimico vista la natura del rischio (presenza di inquinanti nei luoghi di lavoro)

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI: non risulta presente documentazione specifica (da verificare che la valutazione sia ricompresa nel DVR generale)

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO: non è presente.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZA (DUVRI): le attività svolte da terzi (ad esempio elettricisti, idraulici ed altre ditte o lavoratori autonomi in appalto) in azienda devono essere gestite mediante un documento di valutazione dei rischi di interferenza fra le attività proprie e quelle della ditta in appalto. In pratica, bisogna essere informati sui rischi introdotti dai terzi che a loro volta devono essere informati sui rischi presenti in azienda, ciò al fine di individuare e applicare le misure di prevenzione e protezione per l’eliminazione o quantomeno la riduzione delle interferenze. Il documento è in fase di stesura. La documentazione non è presente.

PIANO DI EMERGENZA: Va verificata la sua presenza e la sua applicazione.

Conclusioni Capitolo 3

Lo stato della documentazione richiesta dal D.Lgs 81/08 è MOLTO BUONO; nel breve periodo vanno eseguite le valutazioni mancanti.

In particolare:

valutazione dei rischi da interferenza in caso di appalti (in esecuzione)

valutazione del rischio incendio

valutazione del rischio stress lavoro correlato

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Capitolo 4: NOMINE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI

Per maggior completezza, in questo Capitolo si riporta lo stato dell’azienda riguardo all’individuazione e alla nomina delle figure rilevanti per la sicurezza. Oltre alla designazione delle figure si consiglia di verificare per prima cosa che il percorso formativo di ciascuna sia quello previsto per legge, aggiornamenti compresi. Dopodiché è opportuno anche verificare che, per maggior chiarezza degli incarichi assegnati, siano presenti delle nomine formali non solo per RSPP e Medico Competente ma anche per le altre figure qui sotto riportate.

Nomine

MEDICO COMPETENTE: è nominato e viene eseguita regolare sorveglianza sanitaria dei lavoratori.

RSPP: nominata una figura interna (non il datore di lavoro). Va verificata la presenza della nomina formale da parte del datore di lavoro e della formazione richiesta per legge, aggiornamenti compresi.

RLS: eletto dai lavoratori. Va verificata la presenza del verbale di elezione da parte dei lavoratori.

ADDETTI ALLA LOTTA AGLI INCENDI: presenti. Va verificata la formazione iniziale (ricordiamo che la normativa prevede l’aggiornamento obbligatorio della formazione iniziale senza però definirne la periodicità; solitamente si procede all’aggiornamento ogni 3 anni). Va verificata anche la nomina formale da parte del datore di lavoro.

ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO: presenti. Va verificata la formazione iniziale e gli eventuali successivi aggiornamenti.

COORDINATORE GESTIONE EMERGENZA E SUO SOSTITUTO: va verificato che siano stati individuati e formati, e che sia presente una nomina formale da parte del datore di lavoro.

DIRIGENTI: sono presenti in azienda 2 dirigenti per la sicurezza. Va verificata la formazione.

PREPOSTI: presenti. Va verificata la formazione iniziale e i successivi aggiornamenti.

Addetti a mansioni specifiche particolari

CARRELLISTI: Va verificato che siano in possesso di abilitazione all’uso (con gli eventuali aggiornamenti) ai sensi dell’Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012.

PERSONALE CHE INTERVIENE SU PARTI IN TENSIONE (elettricisti): non presente in azienda: tutte le attività sull’impianto elettrico sono svolte da personale esterno qualificato.

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Formazione del lavoratori

L’Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 ha definito le modalità e i criteri per espletare l’obbligo, da parte del datore di lavoro, di formare tutti i lavoratori in azienda. La formazione va eseguita da formatori di certificata esperienza.

In particolare, per l’assolvimento di quest’obbligo sono previsti quattro moduli formativi di 4 ore ciascuno (totale di 16 ore) per tutti i dipendenti esposti ai rischi specifici, mentre per gli impiegati che NON accedono alle aree produttive (o comunque a rischio) sono previsti due moduli da 4 ore (totale di 8 ore).

La formazione risulta eseguita. Va verificata la documentazione relativa.

Addestramento dei lavoratori sui rischi specifici della mansione

Soprattutto per i neoassunti risulta molto importante garantire e comprovare l’effettuazione di un affiancamento con lavoratori esperti che assicurino l’addestramento alla mansione dei lavoratori, anche con il supporto di istruzioni di lavoro e di sicurezza.

L’unica evidenza in tal senso è la presenza nei luoghi di lavoro di istruzioni relative ai prodotti in uso e quindi sostanzialmente per la gestione del rischio chimico legato alle sostanze pericolose.

Si consiglia la predisposizione di schede di sicurezze specifiche per ogni mansione/attrezzatura, esposte nei luoghi di lavoro e consegnate e spiegate all’assunzione ai lavoratori dal preposto relativo, non solo per la gestione del rischio chimico.

Conclusioni Capitolo 4

Lo stato aziendale risulta MOLTO BUONO.

E’ sufficiente verificare la documentazione relativa alle nomine e alla formazione, incrementare l’uso di istruzioni operative nel reparto e assicurare l’affiancamento di neoassunti.

Ing. Giorgio Marchesin

Ing. Alberto Corocher

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documentazione fotografica (8 pagine - 32 foto)

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1) compendio Cubik: da incrocio via Gallopat (rami Nord/Est+Sud/Est) 2) compendio Cubik: facciata uffici -lato Nord/Est 3) compendio Cubik: facciata capannone - lato Nord/Est 4) compendio Cubik: capannone - lato Nord/Ovest

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5) compendio Cubik: corpo magazzino vernici (lato Nord/Ovest) 6) compendio Cubik: corpo tecnico-box depurazione acque (lato Nord/Ovest) 7) compendio Cubik: corpo tecnico (lato Sud/Ovest) 8) compendio Cubik: tettoia impianti ( lato Sud/Ovest)

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9) compendio Cubik: corpo spogliatoi-mensa (lato Sud/Ovest) 10) compendio Cubik: facciata capannone - lato Sud/Est 11) compendio Cubik: facciata capannone/uffici - lato Sud/Est 12) compendio Cubik: ingresso pedonale dall’incrocio di via Gallopat

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13) compendio Cubik: ingresso carraio da via Gallopat (ramo Nord/Est) 14) compendio Cubik: ingresso carraio da via Gallopat (ramo Sud/Est) 14) compendio Cubik: interno - ingresso uffici 16) compendio Cubik: interno - ufficio amministrazione

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17) compendio Cubik: interno - ufficio direzione 18) compendio Cubik: interno - ufficio spedizioni 19) compendio Cubik: interno – pareti sala cubicatura e laboratorio 20) compendio Cubik: interno - laboratorio

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21) compendio Cubik: interno - magazzino e zona finitura 22) compendio Cubik: interno - lavorazione 23) compendio Cubik: interno - lavorazione 24) compendio Cubik: interno – soppalco magazzino

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25) compendio Cubik: interno - sotto tetto uffici 26) compendio Cubik: interno - sotto tetto uffici 27) compendio Cubik: interno - corpo spogliatoi/mensa 28) compendio Cubik: fa interno - corpo spogliatoi/mensa

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29) compendio Cubik: interno - servizi corpo spogliatoi/mensa 30) compendio Cubik: quadro elettrico generale 31) compendio Cubik: termostrisce riscaldamento 32) compendio Cubik: unità raffrescamento (fuori servizio)