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Parrocchia Santa Maria Domenica Mazzarello Anno XII - n. 618 - 16 settembre 2012 - Ventiquattresima settimana per Annum «Tu sei il Cristo» L’annuncio di questa Domenica si riassume nell’invito a seguire Cristo nella via della croce. Già tre Domeniche fa risuonava un simile motivo quando molti discepoli abbandonano Gesù e, invece, gli apostoli decidono di stare dalla parte del Maestro, facendosi carico di tutta la fatica del credere. La “follia” della croce di Cristo è per i cristiani un messaggio di speranza. Molti rifiutano questo “scandalo” per la loro fede che, in effetti, resta un “mistero”. Ma il mistero di Dio non risponde alla logica dei nostri pensieri, non ad una logica della “carne”. Esso risponde alla logica dello Spirito di Dio, che crea vita oltre la sofferenza: lo Spirito dà ordine al caos nel “nulla” della creazione, dà senso a ciò che appare a noi come assurdo, fa risuscitare a vita divina ciò che sembra distrutto dalla morte. La logica del mistero di Dio appare al credente proprio nella risurrezione di Gesù. Tutto, subito e facilmente è il comodo e illusorio programma che giovani e meno giovani si auspicano di poter realizzare nella vita. Sono parole che accarezzano l’orecchio e ingolosiscono lo spirito, ma che, ad una elementare verifica, si rivelano come un farneticante ammasso di termini senza senso. Ciononostante continuano ad allettare, trovando una nutrita schiera di illusi. Come c’è il colpo di “fortuna” che rende immediatamente ricchi, così si spera di trovare subito la strada che conduca al successo, alla salute, alla gratificazione personale. La croce di Cristo continua ancor oggi ad essere per molti “follia” e “scandalo”. Siamo disposti ad accettare Gesù, come il Cristo, come il Figlio di Dio, come l'inviato del Padre, ma il Cristo del Calvario ci rimane un mistero. Eppure in tutto questo c'è una logica, anche se una logica dello Spirito e non della carne. Il Padre non ha avuto bisogno delle sofferenze di Gesù come punizione sostitutiva al nostro posto. Dio aveva bisogno della sua vita come amore sostitutivo in nostro nome. Ma chi vuole amare in questo mondo urta in una impossibilità di fatto. Il grande mistero è che il Regno di Dio ha proseguito il suo cammino anche quando gli uomini, compresi tutti noi, hanno ucciso il Figlio di Dio. Dio non ci ha mai voltato le spalle! Dal peccato più grande è scaturito il più grande amore. Così siamo stati liberati con la morte di Gesù, sicché la morte e il fallimento non sono l'ultima parola, non sono un oscuro, fatale destino. Dio ha dimostrato di poter fare scaturire di lì la vita. Ma tutto questo reca in sé anche un altro messaggio di speranza: Dio, che soffre con noi in un atto supremo di amore, ama il mondo! Egli non permette il male tranquillamente, quasi crudelmente! Il male non viene da lui, anzi, lui lo combatte. Dio si presenta a noi come Salvatore in una delle pene di morte più crudeli che l'umanità conosca: un palo verticale, una trave orizzontale; lì sopra, appeso, c'è un uomo che è Dio. Quella croce si protende in ogni direzione come un uomo dalle braccia tese, indica l'insondabile mistero di Dio, il centro del mistero. Sulla croce Dio ha aperto il suo cuore, ha rivelato il suo più profondo segreto: un Dio solidale con tutti gli uomini.

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Parrocchia Santa Maria Domenica Mazzarello

Anno XII - n. 618 - 16 settembre 2012 - Ventiquattresima settimana per Annum

«Tu sei il Cristo»

L’annuncio di questa Domenica si riassume nell’invito a seguire Cristo nella via della croce. Già tre Domeniche fa risuonava un simile motivo quando molti discepoli abbandonano Gesù e, invece, gli apostoli decidono di stare dalla parte del Maestro, facendosi carico di tutta la fatica del credere. La “follia” della croce di Cristo è per i cristiani un messaggio di speranza. Molti rifiutano questo “scandalo” per la loro fede che, in effetti, resta un “mistero”. Ma il mistero di Dio non risponde alla logica dei nostri pensieri, non ad una logica della “carne”. Esso risponde alla logica dello Spirito di Dio, che crea vita oltre la sofferenza: lo Spirito dà ordine al caos nel “nulla” della creazione, dà senso a ciò che appare a noi come assurdo, fa risuscitare a vita divina ciò che sembra distrutto dalla morte. La logica del mistero di Dio appare al credente proprio nella risurrezione di Gesù.

Tutto, subito e facilmente è il comodo e illusorio programma che giovani e meno giovani si auspicano di poter realizzare nella vita. Sono parole che accarezzano l’orecchio e ingolosiscono lo spirito, ma che, ad una elementare verifica, si rivelano come un farneticante ammasso di termini senza senso. Ciononostante continuano ad allettare, trovando una nutrita schiera di illusi. Come c’è il colpo di “fortuna” che rende immediatamente ricchi, così si spera di trovare subito la strada che conduca al successo, alla salute, alla gratificazione personale.

La croce di Cristo continua ancor oggi ad essere per molti “follia” e “scandalo”. Siamo disposti ad accettare Gesù, come il Cristo, come il Figlio di Dio, come l'inviato del Padre, ma il Cristo del Calvario ci rimane un mistero. Eppure in tutto questo c'è una logica, anche se una logica dello Spirito e non della carne. Il Padre non ha avuto bisogno delle sofferenze di Gesù come punizione sostitutiva al nostro posto. Dio aveva bisogno della sua vita come amore sostitutivo in nostro nome. Ma chi vuole amare in questo mondo urta in una impossibilità di fatto. Il grande mistero è che il Regno di Dio ha proseguito il suo cammino anche quando gli uomini, compresi tutti noi, hanno ucciso il Figlio di Dio. Dio non ci ha mai voltato le spalle! Dal peccato più grande è scaturito il più grande amore. Così siamo stati liberati con la morte di Gesù, sicché la morte e il fallimento non sono l'ultima parola, non sono un oscuro, fatale destino. Dio ha dimostrato di poter fare scaturire di lì la vita. Ma tutto questo reca in sé anche un altro messaggio di speranza: Dio, che soffre con noi in un atto supremo di amore, ama il mondo! Egli non permette il male tranquillamente, quasi crudelmente! Il male non viene da lui, anzi, lui lo combatte. Dio si presenta a noi come Salvatore in una delle pene di morte più crudeli che l'umanità conosca: un palo verticale, una trave orizzontale; lì sopra, appeso, c'è un uomo che è Dio. Quella croce si protende in ogni direzione come un uomo dalle braccia tese, indica l'insondabile mistero di Dio, il centro del mistero. Sulla croce Dio ha aperto il suo cuore, ha rivelato il suo più profondo segreto: un Dio solidale con tutti gli uomini.

Il Cristo non è venuto a soffrire e a morire per dispensare gli uomini dal loro soffrire e dal loro morire, dalla fatica di crescere e di maturare. Egli stesso vi si è sottoposto nella sua umanità. È vissuto ed è morto solidale con loro, tutto accettando perché essi possano vivere, faticare e morire a imitazione di lui, in comunione con lui, fare della propria vita e della propria morte un dono ininterrotto di amore al Padre e ai fratelli. Perché diventi nostra la sua ricchezza, Dio fa sua la nostra povertà; perché diventi nostra la sua forza, fa sua la nostra debolezza; perché diventi nostra la sua vita, fa sua la nostra morte.

RIPRENDE IL NOSTRO CAMMINO..

Con una celebrazione comunitaria in questa Domenica riprendono i cammini di catechesi, per bambini, ragazzi e genitori, secondo la tradizione della nostra parrocchia. Una ripresa che assume un significato del tutto particolare, considerando la domanda che nel Vangelo di questa Domenica, Gesù rivolge ai suoi discepoli, a coloro che gli sono più vicini: "..e voi chi dite che io sia?". Quel e voi che fa la differenza tra il discepolo, che ha riconosciuto in Gesù il maestro e il Figlio di Dio, e uno qualsiasi, preso dalla massa, dalla "gente", ci interpella, e ci invita a domandarci: chi é Gesù per noi? Lo conosciamo veramente? Siamo davvero disposti ad affidarci alla sua parola così come ci viene tramandata dalla Chiesa? Siamo disposti a fare di Lui e del suo insegnamento l'orientamento fondamentale della nostra vita? La domanda su Gesù, che é anche la domanda di Gesù, é la ragione per cui attraverso gli itinerari proposti dalla catechesi, ci mettiamo in cammino, di tappa in tappa, piccoli e adulti, per scoprire la ricchezza e la gioia della nostra fede.

Da tempo ormai i gruppi di catechesi non hanno l'impersonale titolo di primo o secondo anno di Comunione piuttosto che di Cresima, ma siamo abituati a chiamarli col titolo delle diverse tappe che bambini e ragazzi compiono nei momenti della loro crescita: IO SONO CON VOI e VENITE CON ME per i bambini delle Comunioni; SARETE MIEI TESTIMONI per i ragazzi che si preparano alla Cresima; IO HO SCELTO VOI per gli adolescenti che vogliono approfondire la propria fede e proseguire la propria presenza in parrocchia anche dopo la Cresima. Cosa significano questi tre titoli? Quando in parrocchia i nostri figli vengono chiamati come appartenenti a una o all'altra tappa del cammino, che cosa si vuol dire a loro e ai loro genitori?

IO SONO CON VOI. La consapevolezza di una presenza. “Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). Con questa promessa di Gesù agli Apostoli e all'intera umanità, si conclude il Vangelo di Matteo. Gesù sta in mezzo a noi, presente. Dio ha segnato la storia con l' incarnazione del suo Figlio e mantiene tra noi la sua tenda ben piantata, secondo l'immagine che ci regala il prologo di del vangelo di Giovanni. Non possiamo dirci Cristiani e poi ridurre il nostro credo a una generica idea di Dio, spesso lo si sente dire, da tanti credenti degli ultimi tempi, e sono sempre di più, che perseguono una pratica religiosa all'insegna del fai da te: "credo che esista qualcuno, un Essere superiore....qualcosa di più grande di noi". Non basta! Il Cristiano è realmente tale quando riconosce la presenza concreta e reale di Dio nella sua vita, attraverso la persona del Figlio suo Gesù Cristo, ecco perché nel brano evangelico di questa domenica trionfa la professione di fede di Pietro: «Tu sei il Cristo». Ecco che allora nella prima tappa del cammino di fede il cuore si apre all’esperienza di Gesù; ciò conduce a scoprire i segni della presenza di Dio, Creatore e Padre, l’incontro e la testimonianza di Gesù risorto: la sua parola, la sua vita, la sua

morte e risurrezione, il dono del suo Spirito, la sua presenza nella Chiesa e nella comunità eucaristica, il suo comandamento nuovo dell’amore, il suo perdono, la promessa del suo ritorno.

VENITE CON ME. Gesù chiama e noi rispondiamo. La presenza di Dio attraverso al persona di Gesù, diventa chiamata; Gesù chiama, invita. chiede di prendere posizione, per il Vangelo, o inevitabilmente contro di esso. Vieni con me, seguimi.. Sono le parole dell'invito inequivocabile e diretto, che il Figlio di Dio rivolge a tanti chiamati del Vangelo. In due momenti significativi, che segnano l'inizio e il culmine del secondo anno di catechismo, il primo incontro con la Confessione e poi la prima partecipazione alla Comunione eucaristica, i fanciulli sperimentano la presenza di Gesù attraverso i Sacramenti della Chiesa e il modo in cui concretamente Egli li chiama a se per comunicare loro il suo amore e la sua grazia. Un itinerario particolarmente attento all’esperienza di fede nella comunità parrocchiale, attorno alle mete principali di una iniziazione ad essere discepoli, alla formazione della coscienza morale, alla celebrazione della penitenza e dell’eucaristia. Al centro della proposta di fede è l’incontro con Gesù che invita i tutti a seguirlo come discepoli nella comunità cristiana, concretamente rappresentata sul territorio dalla Parrocchia, per riconoscerlo nella fede come il Maestro e il Salvatore, entrare in comunione con lui nella Parola e nei sacramenti, imparare a vivere e ad amare come lui.

SARETE MIEI TESTIMONI. Il dono ricevuto e condiviso con tutti. Chi fa esperienza dell'amore di Dio non riesce a contenere la gioia, e a tenerlo per se stesso, deve comunicare questa gioia e questo dono anche agli altri e in questo senso diventare testimone di tutto ciò che ha ricevuto dalla bontà del Signore. La testimonianza é ciò che prima di tutto il Cristo risorto chiede a coloro che per primi lo incontrano, alle donne accorse per prime al sepolcro, a Maria di Magdala, ai discepoli. La testimonianza della fede, quindi, rendere ragione agli altri del proprio credo in Dio, in Gesù, nella Chiesa; é nella natura stessa di una vita di fede fondata sulla resurrezione di Cristo. La tappa di tre anni dei ragazzi che si preparano alla Cresima presenta l’esperienza di fede come testimonianza e servizio, vissuta nel gruppo, attorno alle mete principali di una organica iniziazione alla maturità cristiana e di uno sviluppo della coscienza ecclesiale. Il catechismo conduce i ragazzi a scoprire il disegno di Dio: come dono di comunione e di amicizia verso tutti gli uomini, da accogliere con libero atto di fiducia sull’esempio di Gesù; come progetto alla cui realizzazione sono chiamati a collaborare con la forza dello Spirito Santo; come realtà da manifestare e da vivere partecipando alla vita e alla missione della Chiesa; come evento da celebrare nel sacramento della cresima, momento di grazia e di conferma della scelta battesimale e di rinnovata matura partecipazione all’Eucaristia.

IO HO SCELTO VOI. Il Signore sceglie e ama per sempre. Il cammino di formazione non può finire con la Cresima. Nè ci si può rassegnare a constatare che con la celebrazione della Cresima per molti adolescenti finisce qualsiasi forma di contatto con la fede e con la vita ecclesiale; con la Cresima l'appartenenza alla Chiesa é perfezionata; con il dono della pienezza dello Spirito Santo si é pronti a discernere la vera natura della propria vocazione, a cercare il proprio posto e il proprio impegno nella grande famiglia di Dio. Nella consapevolezza di essere stati scelti e amati da Dio, che elargisce generosamente i suoi doni e non li riprende indietro, a partire dalla Cresima i ragazzi e i giovani possono confrontarsi con un progetto di vita incentrato sulla persona e sul messaggio di Gesù Cristo, scoprendo la comunità cristiana, come luogo privilegiato per l’esperienza di questa nuova esistenza e incamminandosi su strade significative di testimonianza evangelica nel mondo.

A tutti, ancora una volta, buon cammino!!

XXIV domenica per Annum B

ANTIFONA D'INGRESSO Da’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te;

i tuoi profeti siano trovati degni di fede; ascolta la preghiera dei tuoi fedeli

e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16) COLLETTA O Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. O Padre, conforto dei poveri e dei sofferenti, non abbandonarci nella nostra miseria: il tuo Spirito Santo ci aiuti a credere con il cuore, e a confessare con le opere che Gesù è il Cristo,

per vivere secondo la sua parola e il suo esempio, certi di salvare la nostra vita solo quando avremo il coraggio di perderla.

PRIMA LETTURA (Is 50,5-9a) - Ho presentato il mio dorso ai flagellatori. Dal libro del profeta Isaìa Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro. Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto svergognato, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare confuso. È vicino chi mi rende giustizia: chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci. Chi mi accusa? Si avvicini a me. Ecco, il Signore Dio mi assiste: chi mi dichiarerà colpevole?

SALMO RESPONSORIALE (Sal 114)

Rit: Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi. Amo il Signore, perché ascolta il grido della mia preghiera. Verso di me ha teso l’orecchio nel giorno in cui lo invocavo. Mi stringevano funi di morte, ero preso nei lacci degli inferi, ero preso da tristezza e angoscia. Allora ho invocato il nome del Signore: «Ti prego, liberami, Signore».

Pietoso e giusto è il Signore, il nostro Dio è misericordioso. Il Signore protegge i piccoli: ero misero ed egli mi ha salvato. Sì, hai liberato la mia vita dalla morte, i miei occhi dalle lacrime, i miei piedi dalla caduta. Io camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

SECONDA LETTURA (Giac 2,14-18) La fede se non è seguita dalle opere in se stessa è morta.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha opere? Quella fede può forse salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta. Al contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede».

CANTO AL VANGELO (Gal 6,14) Alleluia, alleluia.

Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso,

come io per il mondo. Alleluia.

VANGELO (Mc 8,27-35) Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.

Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e

del Vangelo, la salverà».

PREGHIERA DEI FEDELI

Spesso sogniamo un cristianesimo facile, rassicurante e comodo. Ma il Signore ha preso su di sé la croce, e ci invita a seguirlo per la stessa via anche nei momenti difficili. Preghiamo perché ci aiuti a seguirlo quando il dolore sembra troppo grande per le nostre forze. Diciamo: Ascoltaci, o Signore.

• Per il Papa, i vescovi e i sacerdoti: aiutino i cristiani a crescere nella fede e nella carità, senza lasciarci scoraggiare dalle difficoltà, preghiamo. • Per tutti i credenti in Cristo: trovino nella forza della fede luce e forza per assumere le proprie responsabilità e per affrontare le loro prove, preghiamo. • Per tutti coloro che soffrono: siano consolati nella preghiera e confortati dagli amici, preghiamo. • Per i catechisti, i ragazzi e le famiglie che in questa domenica riprendono il cammino catechistico perché vivano i vari momenti di formazione, preghiera e animazione come occasione di crescita nella conoscenza e nell’amicizia con colui che è il vero volto di Dio: Gesù suo Figlio, preghiamo. • Per la nostra comunità cristiana, perché le sofferenze e i dolori dei singoli siano condivisi da tutti nella discrezione e nel silenzio, preghiamo.

Signore, tu hai sofferto per la nostra salvezza. Vieni in nostro aiuto quando siamo nel dolore e ci sentiamo abbandonati, rafforza la nostra fede e rinvigorisci la nostra speranza. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. PREGHIERA SULLE OFFERTE Accogli con bontà, Signore, i doni e le preghiere del tuo popolo, e ciò che ognuno offre in tuo onore giovi alla salvezza di tutti.

ANTIFONA DI COMUNIONE Il calice della benedizione che noi benediciamo

è comunione con il sangue di Cristo; e il pane che spezziamo è comunione con il corpo di Cristo. (cf. 1Cor 10,16)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE La potenza di questo sacramento, o Padre, ci pervada corpo e anima, perché non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l’azione del tuo Santo Spirito.

Per il tuo ringraziamento dopo la Comunione..

Resta, dolce Gesù. Resta per sempre con me ed allora comincerò a risplendere come Tu risplendi, a risplendere così da essere luce agli altri. Sarai allora Tu che risplenderai su loro per mezzo mio. Fa che io predichi senza predicare, non con le parole, ma con l’esempio e con la forza che attira,

per la mia rassomiglianza coi Tuoi Santi e per l’evidente pienezza d’amore che il mio cuore riceve da Te.

BEATO CARDINAL J. H. NEWMAN (1801-1890)

APERTURA DELL’ANNO CATECHISTICO 2012-2013

Promessa e preghiera dei ragazzi, dei catechisti e dei genitori..

SACERDOTE: Carissimi ragazzi, state per riprendere il cammino di fede e di attività nella catechesi di quest’anno. Siete consapevoli dell’importanza di questo nuovo inizio?

RAGAZZI: Sì lo siamo!

SACERDOTE: Promettete di partecipare agli incontri con i vostri amici e di mettere in pratica giorno per giorno ciò che scoprirete di positivo per la vostra crescita umana e cristina?

RAGAZZI: Sì lo promettiamo!

SACERDOTE: Promettete di fare il possibile per partecipare insieme alla Messa nei giorni di festa, per manifestare e nutrire la vostra fede e l’amicizia con il Signore Gesù?

RAGAZZI: Sì lo promettiamo!

UN CATECHISTA: Il Signore Gesù benedica i vostri propositi e vi aiuti a crescere sempre come suoi amici.

RAGAZZI: Amen!

Quindi catechisti e genitori fanno la loro promessa.

CATECHISTI: Ti ringraziamo, Signore, perché ci hai chiamati ad annunziare Gesù e il suo Santo Vangelo nonostante la nostra debolezza e la nostra fragilità. Metti le tue parole sulle nostre labbra. Donaci di impegnarci noi per primi a vivere con coerenza il Vangelo che annunciamo ai nostri ragazzi.

GENITORI: Signore Gesù, guida nella tua verità noi padri e madri di famiglia: rendici sereni e decisi nell’affrontare con coerenza evangelica la responsabilità dell’educazione cristiana dei nostri figli. Fa che viviamo con gioia il tuo

messaggio d’amore verso Dio e vero il prossimo. Amen.

SACERDOTE: Rivolgiamo con fiducia al Padre che ha mandato il suo Figlio Gesù ad annunziare il Vangelo di salvezza. Diciamo insieme: Accresci la nostra fede Signore! GENITORE: Per noi genitori, perché avvertiamo la responsabilità dell’educazione cristiana dei nostri figli e appoggiamo con disponibilità e impegno l’azione della comunità cristiana ed in particolare dei sacerdoti e catechisti, preghiamo.

RAGAZZO: Per tutti noi ragazzi, perché siamo fedeli agli incontri, collaborativi con i nostri catechisti, aperti e disponibili con i compagni, perché insieme senza scoraggiarsi diventiamo capaci di superare le difficoltà che incontreremo, preghiamo. CATECHISTA: Per la nostra comunità parrocchiale, perché diventi sempre più quella casa in cui ogni cristiano si sente accolto, respirando un clima di amicizia vero con il Signore e con i fratelli, preghiamo.

SACERDOTE: Dio nostro Padre dona a tutti noi, ragazzi, catechisti e genitori, di portare a compimento quanto ti abbiamo chiesto con fiducia. Sostienici con la tua Parola perché riprendiamo con gioia ed entusiasmo il nuovo anno di attività e di crescita nella fede, te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

“Quando iscrivere mio figlio per la prima

Comunione?”

Come è tradizione prima di iscrivere i bambini della

terza elementare all’itinerario catechistico, vi

saranno degli incontri con i genitori (anche se fossero separati l’invito all’opera educativa è per entrambi) perché la scelta sia consapevole e perché la

catechesi e la celebrazione domenicale vedrà la partecipazione attiva e responsabile dei genitori. Gli incontri:

Domenica 23 settembre, 30 settembre, 7 ottobre.

Ad ogni incontro: h. 16 riunione per i genitori mentre i bambini saranno intrattenuti

con attività specifiche per loro, h. 17 genitori e figli partecipano alla Messa.

• Domenica 16 settembre – ore 10 Messa con tutti i gruppi della catechesi ed inizio anno catechistico, dopo la Messa animazione scout, sarà anche l’occasione per incontrare i ragazzi che fatta la Prima Comunione a giugno iniziano ora il cammino della Cresima.

• Martedì 18 settembre – ore 16,45 inizio gruppo infrasettimanale IO SONO CON VOI (quelli che iniziano il secondo anno di Comunione e che prossimamente riceveranno la PRIMA CONFESSIONE).

• Mercoledì 19 settembre – ore 16,45 inizio gruppi infrasettimanali SARETE MIEI TESTIMONI 1,2,3 (anche quelli che fatta la Prima Comunione iniziano il primo anno di Cresima SMT 1 ed hanno scelto il mercoledì). – ore 16,45 inizio gruppo infrasettimanale PROSSIMI CRESIMANDI (che riceveranno la CRESIMA dal Card. George Pell domenica 14 ottobre ore 17).

• Venerdì 21 settembre – ore 19,45 gruppo adolescenti IO HO SCELTO VOI .

• Domenica 23 settembre – ore 10,15 inizio gruppo domenicale SARETE MIEI TESTIMONI 1 (quelli che fatta la Prima Comunione iniziano il primo anno di Cresima ed hanno scelto la domenica). – ore 11,30 inizio gruppo domenicale IO SONO CON VOI (quelli che iniziano il secondo anno di Comunione e che prossimamente riceveranno la PRIMA

CONFESSIONE). – ore 11,30 inizio gruppi domenicali SARETE MIEI TESTIMONI 2,3.

Speciale catechismo..

• Sabato 22 settembre – foto campo medie San Pietro Funes.

Per il XVIII anno Clara riprende in parrocchia la “scuola di ballo” aperta a tutte le età, dai più piccini ai più grandicelli

fino a chi vanta venerabili primavere!!! Per iscrizioni ed informazioni Clara è disponibile

giovedì 20 settembre dallo ore 17 alle 19 nel salone parrocchiale.. vi aspettiamo!

– ore 11,30 inizio gruppo domenicale PROSSIMI CRESIMANDI (che riceveranno la CRESIMA dal Card. George Pell domenica 14 ottobre ore 17).

Sabato 6, domenica 7 Ottobre accompagniamo don Giuseppe a Paullo..

IL PROGRAMMA DI MASSIMA.. • Sabato 6 ottobre alle ore 7 partenza in pullman, nel pomeriggio arrivo a Lodi e sistemazione, alle ore 18 Santa Messa d’ingresso di don Giuseppe nella comunità di Paullo, cena e pernottamento. • Domenica 7 ottobre in mattinata visita all’Abbazia cistercense di Chiaravalle (vicino a Paullo), visita alle chiese di Paullo e alle opere

parrocchiali, pranzo in Oratorio e nel pomeriggio rientro a Roma.

SPESE DI VIAGGIO.. se raggiungiamo un gruppo di 35 persone € 55, se raggiungiamo un gruppo di 55 persone € 40.

PRANZO E CENA.. • 6 ottobre - il pranzo è al sacco, la cena con menu turistico (€ 12) è presso il ristorante LA MANGIATOIA a Paullo. • 7 ottobre - la colazione è inclusa nel pernottamento, il pranzo è offerto dalla comunità di Paullo, la cena è con sosta in autogrill.

PERNOTTAMENTO.. Dopo vari tentativi (ahimè falliti!) presso strutture recettive religiose abbiamo “optato” per la sistemazione in albergo-bed&breakfast. Pernotteremo presso il LAUS RESIDENCE, sistemazione in camere multiple al costo di € 25 a persona (pernottamento e prima colazione).

È necessario iscriversi alla segreteria parrocchiale con un acconto di € 30 entro venerdì 28 settembre.

ALLA CONOSCENZA DI PAULLO.. Quali sono i suoi Santi patroni?

I santi Quirico e Giulitta.

S. Quirico è uno dei più giovani martiri della cristianità, preceduto dai SS. Innocenti, trucidati da Erode a Betlemme, Giulitta è sua madre. Durante la persecuzione di Diocleziano ad Iconio, città della Licaonia (regione dell'attuale Turchia) si trovava Giulitta, donna ricchissima e d'alto lignaggio, la quale era rimasta vedova con un figlio in tenera età battezzato coi nome Quirico. Lasciata la sua città e i suoi averi, per sfuggire alla feroce persecuzione, scese con le sue ancelle verso la Seleucia.

– ore 16 primo incontro del Parroco con i genitori dei bambini che vogliono iniziare il cammino di Comunione (ore 16 incontro per i genitori, i bambini saranno coinvolti in attività specifiche, ore 17 Messa per tutta la famiglia).

Ritenne però prudente proseguire per Tarso, nella Cilicia, dove fu raggiunta e fatta arrestare coi suo bambino dai crudele governatore romano Alessandro, con l'accusa di essere cristiana. Sottoposta a lunghi interrogatori al fine di farla abiurare, rifiutandosi di sacrificare agli dei, confessò con fermezza: io sono cristiana! Intanto il governatore Alessandro, che aveva tolto il fanciullo alla madre, lo teneva, quale estremo strumento di persuasione sulle sue ginocchia, racconta la Leggenda aurea, il fanciullo vedendo battere sua madre cominciò a piangere e a gridare e, sentendola professarsi cristiana, con una franchezza che ha dei soprannaturale, fece altrettanto. Il governatore imbestialito, preso il bambino per un piede, lo scagliò dall'alto del suo seggio al suolo dinanzi alla madre, in modo che la piccola testa andò a battere contro i gradini dei tribunale, sui quali “schizzarono le tenere cervella”. La madre, pur impietrita dal dolore, restò ferma nella fede ed anzi rese grazie a Dio perché il figlio l'aveva preceduta nella gloria dei Paradiso. Poi anch'essa, dopo strazianti torture, fu consegnata al boia per essere decapitata.

I loro corpi, raccolti da una fedele ancella, furono tenuti nascosti fino a quando il clima di pace e di sicurezza dell'era costantiniana permise che fossero esposti in luogo pubblico. La data più probabile del loro martirio è il 15 luglio dei 304 (o 305), anche se la loro festa nella Chiesa occidentale è prevalentemente celebrata il 16 giugno.

Il racconto della Passione dei piccolo Quirico e di sua madre Giulitta ebbe tanta fortuna da venire presto, non solo estesamente divulgata, ma arricchita di particolari fantastici, tanto da far dubitare della sua stessa storicità. Non molti anni dopo la loro morte il vescovo di lconio Teodoro, su richiesta dei vescovo Zosimo, avvalendosi di testimoni attendibili e documenti sicuri ricostruì fedelmente la drammatica storia di Quirico e Giulitta. L'estensione dei loro culto nel mondo cristiano è però una sicura garanzia dell'autenticità storica dei loro martirio.

In Occidente il loro culto si diffuse nel Medioevo soprattutto in Italia, Francia e Spagna. Il vescovo francese d'Auxerre Amanzio

tornando da una visita ai Luoghi Santi trasportò le reliquie da Antiochia a Marsiglia, dove furono deposte nell'Abbazia di S. Vittore. Amanzio morì nel 418, e da quest'epoca comincia, forse, la diffusione in Occidente dei culto dei due SS. Martiri. In Italia si contano una cinquantina di località che portano il nome di S. Quirico (come non ricordare San Quirico d’Orcia in Toscana) ma ben più numerosi sono le chiese parrocchiali (tra cui Paullo) e i luoghi di devozione. Il nome Quirico sarebbe la forma volgare di Ciriaco e deriva dal greco Kyrios (cioè Signore).

• Con lunedì 17 settembre la celebrazione serale della Messa feriale sarà alle ore 18.

• Con domenica 23 settembre riprende la celebrazione pomeridiana della Messa festiva delle ore 17.

GIORNO APPUNTAMENTO DELLA SETTIMANA..

DOMENICA 16 h. 10 Messa con tutti i gruppi della catechesi ed apertura dell’anno catechistico, a seguire animazione scout

Sante Messe h. 12, 19 LUNEDÌ 17 h. 18,45 COMUNITÀ GESÙ RISORTO: preghiera carismatica

MARTEDÌ 18 h. 16,45 Catechesi IO SONO CON VOI (secondo anno di Comunione)

MERCOLEDÌ 19 h. 9 e h. 18,45 LECTIO DIVINA

h. 15,30 GRUPPO MARIA DOMENICA MAZZARELLO (donne del cucito) h. 16,45 Catechesi SARETE MIEI TESTIMONI 1 (primo anno di Cresima), 2, 3 h. 16,45 Catechesi CRESIMANDI

GIOVEDÌ 20

h. 9 Adorazione eucaristica h. 16 il gruppo di preghiera SAN PIO DA PIETRALCINA partecipa presso la CHIESA DI SAN SALVATORE IN LAURO alle celebrazioni per la festa delle stimmate di Padre Pio, Adorazione e Messa presieduta da Mons. Adriano Bernardini Nunzio in Italia

per informazioni chiedere in segreteria

VENERDÌ 21 h. 17 CIRENE: accoglienza e distribuzione generi alimentari h. 19,45 gruppo adolescenti IO HO SCELTO VOI

SABATO 22

h. 18 Messa a seguire proiezione delle foto del Campo medie SAN PIETRO DI FUNES e pizza insieme

DOMENICA 23

h. 10,15 Catechesi SARETE MIEI TESTIMONI 1 (primo anno di Cresima) h. 11,30 Catechesi IO SONO CON VOI (secondo anno di Comunione) h. 11,30 Catechesi SARETE MIEI TESTIMONI 2, 3 h. 11,30 Catechesi CRESIMANDI h. 16 primo incontro del parroco con i genitori e i ragazzi che desiderano iniziare il cammino per la Prima Comunione a seguire, alle h. 17 Messa

PIAZZA SALVATORE GALGANO, 100 - 00173 ROMA TELEFONO 06.72.17.687 FAX 06.72.17.308

E MAIL: [email protected] www.vicariatusurbis.org/SantaMariaDomenicaMazzarello/

LA DOMENICA LA MESSA FESTIVA È H. 10, H. 12, H. 17, H. 19 IL SABATO LA MESSA FESTIVA È ALLE H. 18

NEI GIORNI FERIALI LA MESSA È ALLE H. 8,30 E ALLE H. 18 CONFESSIONI: MEZZ’ORA PRIMA DELLA MESSA

SEGRETERIA: da lunedì a venerdì dalle h. 17 alle h. 19,30

In ottobre inizieranno i corsi alla Cresima degli adulti e al Matrimonio cristiano per info e iscrizioni rivolgersi

alla segreteria.