tuttoqui&dintorni 00

12
01 PH BY ROBERTO TOMMASINO tuttoquiedintorni Channel & dintorni 21 mao 2012 www.tuttoqui.info [email protected] PERIODICO DI CONTAMINAZIONE LOCALE a cura di print studio grafico _ di Elisa Sivieri e Gallini snc via martiri di belfiore, 19 _ quistello (mn) italy tel +39 0376 618382 _ info@printstudiografico.it e 0,00 in tutti i Sensi per passione Cinque sensi: vista, udito, tatto, olfatto e gusto. Una bella risposta scolastica, quasi a semplificare a «gomma e matita» per un artista che disegna. Tralasciando così l’ispirazione, la vista tagliente che ha portato a quell’opera, il tocco veloce e preciso dei tratti, il punto di vista ineguagliabile dell’artista; tralasciando così la sua maestria. Vogliamo quindi credere che tutto ciò che siamo si riassuma in cinque, seppur sensazionali, sensi? Che questi cinque non possano mancare è indiscusso, che siano gli unici forse no. Ricordate i colori? Tutti quei colori che dipingono il nostro mondo ogni giorno, ora dopo ora, che mutano ora dopo ora scanditi dal tempo; i colori della primavera freschi e spumeggianti, dell’autunno caldi e silenziosi, immobili e freddi d’inverno. I mille colori in pagliuzze di un iride, mille colori. Eppure ci insegnano che solo da tre si parte, e da loro tutti, uno dopo l’altro, sfumatura dopo sfumatura, nascono le infinite tonalità che ci circondano. Addirittura pure la luce si accontenta di tre colori, rosso, verde e blu. Con cinque sensi, quanti potremmo ottenerne mescolandoli assieme? Anche la mente, dalla sua altezza biologica di prodigio senza eguali, facilmente può venir ingannata; mangiando un mandarino mentre annusiamo formaggio ad esempio. Un piccolo cortocircuito cerebrale, un nuovo colore. Come il nostro colore preferito non è nulla di primario ma probabilmente una mescolanza di tanti colori, una sfumatura perfetta per noi, così i sensi agiscono ed imprimono ricordi, attimi, momenti dentro di noi: Il caldo delle coperte, nel clima invernale, al buio nella propria stanza avvolti da un luce soffusa, avvolti pure dalla morbidezza di tutto quel cotone o quella lana. Per non parlare dell’odore di tisane, bevande calde o dolci a profusione. Che cosa sono se non mescolanze di sensi? Unioni di percezioni che tutte assieme rivestono per noi il ruolo di ricordo perfetto, d’infanzia cullata, che prese da sole forse non valgono niente; come coprirsi di morbide coperte in un giorno d’estate. Ma ancora di più vi sono suoni di voci squillanti, felici, piccoli spezzoni d’immagini e di luci gialle, calde, caldi abbracci e sorrisi. Tutti ricordi impressi in noi, momenti in cui i sensi hanno percepito qualsiasi cosa ci circondasse e mescolandosi ci permettono di cogliere il mondo attorno a noi in modi a cui spesso non prestiamo nemmeno attenzione. E poi ci sono i sensi più alti, quelli un po’ estranei alla comprensione, ma che si fanno sentire più di tutti quando si accendono, come pesanti vuoti appena sopra lo stomaco. ...segue a pag. 10 Tutto Qui e dintorni TuttoQuie20 Se le porte della percezione venissero sgombrate tutto apparirebbe all’uomo come in effetti è, infinito William Blake Il colore dei sensi di Andrea Mambrini piazza Sordello, 43 • MANTOVA info 0376 229 694 "La scarabocchiosa TuttoQui&dintorni è piena di cose da fare, un insieme di progetti e fantasie, così ha la matita in testa per fermare le idee quando si trova in giro, la macchina fotografica per catturare le emozioni e il cubo magico che pEr maGia ha tutti i colori al posto giusto!!!" Silvia pavarini Scarabocchiosa TECNOELETTRIC TECNOELETTriC S.r.l. Via Nazario Sauro, 12 • 46026 Quistello (MN) www.tecnoelettric.it info +39 0376 625002 dal 1980 EQUipaGGiamENTi ELETTriCi iNDUSTriaLi

Upload: tuttoqui-dintorni

Post on 08-Mar-2016

238 views

Category:

Documents


6 download

DESCRIPTION

Numero 00 del magazine Tutto Qui & Dintorni Periodico di contaminazione locale a cura di Print studio grafico _ di Elisa Sivieri e Gallini snc http://www.tuttoqui.info

TRANSCRIPT

Page 1: TuttoQui&dintorni 00

01

PH B

Y RO

BERT

O T

OM

MAS

INO

tutt

oq

uie

din

torn

i

Channel

& di

ntor

ni

21 marzo 2012

www.tuttoqui.info • [email protected]

PERIODICO DI CONTAMINAZIONE LOCALE a cura diprint studio grafico _ di Elisa Sivieri e Gallini sncvia martiri di belfiore, 19 _ quistello (mn) italy tel +39 0376 618382 _ [email protected]

e 0,00

in tutti i Sensi

per passione

Cinque sensi: vista, udito, tatto, olfatto e gusto. Una bella risposta scolastica, quasi a semplificare a «gomma e matita» per un artista che disegna. Tralasciando così l’ispirazione, la vista tagliente che ha portato a quell’opera, il tocco veloce e preciso dei tratti, il punto di vista ineguagliabile dell’artista; tralasciando così la sua maestria. Vogliamo quindi credere che tutto ciò che siamo si riassuma in cinque, seppur sensazionali, sensi? Che questi cinque non possano mancare è indiscusso, che siano gli unici forse no. Ricordate i colori? Tutti quei colori che dipingono il nostro mondo ogni giorno, ora dopo ora, che mutano ora dopo ora scanditi dal tempo; i colori della primavera freschi e spumeggianti, dell’autunno caldi e silenziosi, immobili e freddi d’inverno. I mille colori in pagliuzze di un iride, mille colori. Eppure ci insegnano che solo da tre si parte, e da loro tutti, uno dopo l’altro, sfumatura dopo sfumatura, nascono le infinite tonalità che ci circondano. Addirittura pure la luce si accontenta di tre colori, rosso, verde e blu. Con cinque sensi, quanti potremmo ottenerne mescolandoli assieme? Anche la mente, dalla sua altezza biologica di prodigio senza eguali, facilmente può venir ingannata; mangiando un mandarino mentre annusiamo formaggio ad esempio. Un piccolo cortocircuito cerebrale, un nuovo colore. Come il nostro colore preferito non è nulla di primario ma probabilmente una mescolanza di tanti colori, una sfumatura perfetta per noi, così i sensi agiscono ed imprimono ricordi, attimi, momenti dentro di noi: Il caldo delle coperte, nel clima invernale, al buio nella propria stanza avvolti da un luce soffusa, avvolti pure dalla morbidezza di tutto quel cotone o quella lana. Per non parlare dell’odore di tisane, bevande calde o dolci a profusione. Che cosa sono se non mescolanze di sensi? Unioni di percezioni che tutte assieme rivestono per noi il ruolo di ricordo perfetto, d’infanzia cullata, che prese da sole forse non valgono niente; come coprirsi di morbide coperte in un giorno d’estate. Ma ancora di più vi sono suoni di voci squillanti, felici, piccoli spezzoni d’immagini e di luci gialle, calde, caldi abbracci e sorrisi. Tutti ricordi impressi in noi, momenti in cui i sensi hanno percepito qualsiasi cosa ci circondasse e mescolandosi ci permettono di cogliere il mondo attorno a noi in modi a cui spesso non prestiamo nemmeno attenzione. E poi ci sono i sensi più alti, quelli un po’ estranei alla comprensione, ma che si fanno sentire più di tutti quando si accendono, come pesanti vuoti appena

sopra lo stomaco. ...segue a pag. 10

Tutto Qui e dintorni TuttoQuie20

“Se le porte della percezione venissero sgombrate tutto apparirebbe all’uomo come in effetti è, infinito” William Blake

Il colore dei sensidi Andrea Mambrini

piazza Sordello, 43 • MANTOVAinfo 0376 229 694

"La scarabocchiosa TuttoQui&dintorni è piena di cose da fare, un insieme di progetti e fantasie, così ha la matita in testa per fermare le idee quando si trova in giro, la macchina fotografica per catturare le emozioni e il cubo magico che pEr maGia ha tutti i colori al posto giusto!!!"

Silvia pavariniScar

aboc

chio

sa

TECNOELETTRIC

TECNOELETTriC S.r.l.Via Nazario Sauro, 12 • 46026 Quistello (MN)

www.tecnoelettric.it • info +39 0376 625002

dal

19

80

EQUipaGGiamENTi ELETTriCi iNDUSTriaLi

Page 2: TuttoQui&dintorni 00

Incredible Edible

TROVATOINRETE

TODmOrDEN, West Yorkshire, inghilterra.

Immaginiamo la scena: cestino, o borsina di cotone sotto braccio e la classica frase “vado a prendere un po’ di verdura”, ma que-sta verdura è nell’aiuola sotto casa e senza aprire nemmeno il portafogli cuciniamo un minestrone con i fiocchi. Roba da nostalgici fricchettoni? No!, roba intelligente, eco-sostenibile ed economica. Todmorden, è un paese di 15.000 abitanti della brughiera inglese. Ebbene qui è nata un’idea brillante: coltivare frutta e verdura in ogni aiuola cittadina e far sì che ognuno possa prenderne gratuitamente, diventando così la prima realtà della nazione autosufficiente dal punto di vista alimentare coltivando le “ai-uole pubbliche”, con produzione di lamponi, albicocche e mele, ribes, fragole, fagioli, piselli, eccetera. Le aiuole della stazione di polizia sono stracolme di cavoli, carote, lattughe, cipolle, insomma ogni sorta di ver-dura e i bambini che passano di qui prima di andare a scuola hanno imparato che se dai un morso ai finocchi, hanno un sapore di caramelle alla liquirizia. L’idea è nata in un “Bear Cafe” della città nel bel mezzo di una discussione sullo stato del mondo, chiedendosi cosa avrebbero po-tuto fare: invece di passare il nostro tempo a dare tutte le colpe al mondo, ai governi, ai politici, ai banchieri, facciamo qualche cosa di positivo, coinvolgendo così tutte le donne della città hanno dato il via a questo interessante progetto.Todmorden ha l’ambizioso piano di rendersi autosufficiente dal punto di vista alimentare e ci sta riuscendo grazie all’infaticabile lavoro di tutta la popolazione.Mary Clear (brillante nonnina co-fondatrice di “Incredible edible”), ri-spondendo alle domande di un intervistatore che le chiedeva “ma non avete paura che qualcuno venga e si riempi la borsa?”, spiega che alla base dell’iniziativa c’è la fiducia nelle persone, semplicemente questo non accade, abbiamo fiducia nella gente, crediamo ve-ramente nella loro onestà e nello stimolo ad aiutarsi a vicenda e ognuno raccoglie solo ciò di cui ha effettivamente bisogno.Abbiamo apposto decine di cartelli che invitavano le persone a prendersi qualcosa dall’orto, tutto questo ha incoraggiato i cittadini a coltivare il proprio cibo a casa e oggi centinaia di loro si aiutano a vicenda per la coltivazione della “verdura comunale” e sono sulla via per raggiungere la completa autosufficienza.Cespugli di erbe aromatiche sulle sponde dei canali, gestiti dalla “British Waterways” e quando la sig.ra Estelle Brown (designer d’interni) apre una mail inviatale dalla British Waterways legge le testuali parole “come si costruisce un’aiuola sollevata?, perché il capo ne vuole una fuori dalla finestra del suo ufficio”.“Incredibile Edile” ha così educato le persone sul cibo, ha stimolato l’economia locale, tiene lezioni su come raccogliere e conservare frutta e verdura, corsi per fare il pane e i giovani che hanno aderito al progetto avranno possibilità di carriera in agricoltura, il programma aiuta anche le imprese locali, un importante caffetteria “The Bear” prende tutti gli ingredienti dagli agricoltori della zona.“C’è nobiltà a far cresce del cibo e permettere alle persone di condividerlo, sentiamo che stiamo facendo qualcosa di signifi-cativo, oltre che lamentarci che lo stato non si prende cura di noi, impariamo a prenderci cura di noi stessi”.

http://www.incredible-edible-todmorden.co.uk/

TaVOLESTrETTE

di Giulia Casoni TaVOLESTrETTE

di paolo Finotti

PORTA

PORTAA

salve a tutti cittadini DI QUISTELLO sono qui per dirvi che dal 01 maggio spariranno

tutti i cassonetti!

CAPITAN

30 aprile h23:59 01 maggio h00:00 NOOO!!TROPPO TARDI...

E ADESSO COME FACCIO?

signora, CAPISCO CHE

LA COSA VI POSSA

PREOCCUPARE, MA NON DISPERi!!

Il comune LA INFORMerà

per tempo SUlle

modalità della

raccolta...

...E A SPIEGARVELO SARò PROPRIO IO E LO FARò

VENENDO A SUONARE ALLE VOSTRE PORTE, UNA PER UNA.

BUONGIORNO SIGNORA, SONO DEL PORTA A PORTA E VORREI

FARLE NOOO! GUARDI CE L'HO GIà L'ASPIRAPOLVERE,

NON MI INTERESSA, GRAZIE

salve, sono del porta a portae...

mi a son cumunista.

ag diga a vespa che la so

trasmision l'am

fa schif!!!

sono il nuovo tipo di raccolta differenziata

Toh!ciapa

e portavia no!?

guardivera-men-te!...

A QUESTO PUNTO HO PENSATO

Ad UN ALTRO MODO PER SPIEGARVI

COSA CAMBIERà; E LO FARò

CON...

MA... far capire alle famiglie

CHI SONO E come funziono non è

per niente facile. temo di non essere stato abbastanza

chiaro

PH B

Y LU

CA G

ALLI

NI

BLEEEEH... NON CE

LA FACCIO PIù!

TSè, ORMAI

SEISUPERATO

...

D'ORA IN POI SI CAMBIA MUSICA!!!

è INUTILE CHE CI PROVI... NON VA Lì

HAI SBAGLIATO

BIDONEZOZZONE

buon lavoro

ragazzi!

incontri informativi c/o teatro lux 31/03 - 03/04 - 11/04

...e ora

Differenziamo-ci!

La Vetri S.r.l.Via Roma Nord, 207 • 6020 Villa Poma (MN)

www.lavetri.it • e-mail: [email protected] info +39 0386 864101

Tommaso BortesiMANUTENZIONE GIARDINI

POTATURA ALBERI e ABBATTIMENTI

via Cortesa, 34/A 46026 Quistello

info 329 1223244

SINDACO

info www.comune.quistello.mn.it

Page 3: TuttoQui&dintorni 00

Parliamo di masturbazione?!? Beh...Fa crescere i peli sulle mani!! Fa crescere il pene!!! Fa crescere il seno!!!

Fa male alla salute!!! La masturbazione è un vizio... non potrai mai smettere!!!La donna non può masturbarsi!!! Lo fanno solo gli adolescenti!!!

E’ peccato!!!! Fa diventare ciechi!!!! Fa venire i brufoli!!!Solo se sei vergine senti piacere!!!!

...l’elenco dei luoghi comuni legati alla masturbazione sarebbe lungo.

Ragazzi che meraviglia

UN’ESPERIENZADARIPETERE

andalo, 27-30 dicembre 2011 Don Nicola con Silvia Piccinini e Dario Tamani coordinano quattro intensissimi giorni di montagna con un gruppo di cinquanta ragazzi della parrocchia di Quistello e San Giacomo delle Segnate. Così qualcuno di loro vuole ricordare la bella esperienza vissuta.

Veronica

San Benedetto

LAREGOLA Ogni volta che in monastero bisogna trattare qualche questione

importante, l’abate convochi tutta la comunità ed esponga personalmente

l’affare in oggetto. poi, dopo aver ascoltato il parere dei monaci, ci

rifletta per proprio conto e faccia quel che gli sembra più opportuno. ma

abbiamo detto di consultare tutta la comunità, perchè spesso è proprio

al più giovane che il Signore rivela la soluzione migliore.

info CITY CAMPS e SUMMER CAMPS: ACLE Lombardia tel 0302056892 • 0307091285

[email protected] • www.acle.it

PLAY WITH US

per

la s

oluz

ione

vai

sul

nos

tro

sito

ww

w.t

utto

qui.i

nfo

Una domanda turba le tue notti? C’è una curiosità che vorresti assolutamente sapere, ma non hai il coraggio di chiederla a nessuno?! Le farfalle nello stomaco si sono improvvisamente spostate in un livello più basso del tuo corpo? Scrivi alla nostra sessuologa (indicandoci il sesso e l’età) c/o [email protected], alcune domande verranno scelte e troverete in questo spazio la risposta. per tutte le altre visitate il nostro sito.

...IL SESSO E TUTTI GLI ALTRI MISTERIDegola dott.ssa patrizia • psicologa • sessuologa

03crosswords

Patty chiari con l’amore

PH B

Y PI

ETRO

BU

ZZI

In realtà l’autoerotismo tanto nei ragazzi quanto nelle ragazze è un comportamento ASSOLUTAMENTE NORMALE, anzi, è un comportamento normale A QUALSIASI ETà. L’autoerotismo, pratica inizialmente individuale, è necessario per scoprire il proprio corpo e di conseguenza prendere confidenza con il piacere attraverso l’autogratificazione.è importante che i genitori non interferiscano, lasciando ai figli la loro privacy, evitando di insinuare sensi di colpa o vergogna; la repressione può danneggiare l’inizio della vita sessuale. La conoscenza dei propri genitali aiuta maschi e femmine nella fase successiva, quella della masturbazione in coppia come approccio all’intimità nelle giovani coppie. Attraverso la scoperta graduale del proprio corpo e del proprio piacere, inizia il percorso di sviluppo psicologico per una sessualità vissuta consapevolmente con serenità e naturalezza.

aCrOSS

1 The tenth month of the year5 Item of women's clothing8 Its capital is Edinburgh10 Simple past of the verb “to sit”11 A son of your sister or brother12 A part of the body13 A religious woman14 Preposition of place15 Abbreviation for “saint”18 A sport20 City which is the seat of government (e.g. London, Rome)22 “Ciao” in English23 Farm animal which gives milk24 The final part25 “TuttoQui&dintorni”26 A title used before the surname of a man.

DOWN

2 Large hard-shelled nut3 A sea creature with eight tentacles4 Someone who has escaped from somewhere6 He invented the phonograph7 One of the five boroughs of New York City9 Pig’s meat14 President Lincoln’s first name16 Something for a child to play with17 “Hot” food, food containing strong flavours19 She falls in love with Edward Cullen in the Twilight saga20 A vehicle21 A very tall building

Dedicato a chi vuole...

...realizzare un sogno!

VIRTUS TEAM ASD.via Baraldini, 7 . 41037 Mirandolatel 340 5096541www.virtusteam.itmail [email protected]

mi sono divertita con le mie amiche e amici ed ho ampliato le amicizie.INES

mi è piaciuto molto..

.

soprattutto l

a notte

(a parte che

qualcuno

non taceva) VANESSA

Abbiamo visto cose che voi umani

non potreste immaginare...

Il divertimento non è mancato,

qualche momento serio si è aggregato, c’è chi non è riuscito a dormire:

felicità ed amicizia a non finire.SILVIA

Mi è piaciuto perché ero con i Miei aMici e non solo. lorenzo e Davide

Mi è piaciuto perché ho

imparato a fa

re sci di fondo

e perché ho ampliato le

amicizie con quelli più

grandi di me. È stata una

bella esperienza!!! GIADA

Se per terra tu cadrai, col sedere gelato

resterai! GRAZIA

Che dire... Un’esperienza fantastica sotto

tutti i punti di vista! MARCO

La montagna in ombra. Il cielo scuro, carico di pioggia battente, rumo-rosa. E poi ecco, un raggio di sole disegna riflessi fra le nubi e tutto diventa meraviglia. Si dice che i giovani siano la rovina del mondo, che non abbiano progetti, che sappiano comunicare solo via sms; e poi ecco spuntare un raggio di sole nella casa per ferie “Al Cervo” di Andalo

e tutto diventa meraviglia!

via C.Battisti, 21 • Quistello

Page 4: TuttoQui&dintorni 00

Sport

L’abbraccio con lo sguardo, su per il collo muscoloso. Mi soffermo sull’orlo del suo dolcissimo occhio nero e in quella goccia di inchiostro mi perdo, immaginando parole che esprimano una sottile inquietudine, pungente come il freddo dell’inverno che ormai volge al termine. Respiro profondamente il suo alito umido e profumato.L'accarezzo e sento il calore del suo corpo scolpito, dei suoi muscoli attraverso la pelle sottile, delicata, tipica del purosangue.Sangue che imbratta il muso della leonessa, laggiù da qualche par-te della savana, mentre affonda le fauci nella preda, ormai stordita dalla paura. Ed è così che in fondo al cuore mi sento vicino a questa creatura meravigliosa e al contempo misteriosa: predatore spietato e crudele. Perché è del suo nobile sangue che sfamo la mia sete di emozione, montando in sella, stringendo il suo tronco tra le gambe, giocando con il morso nella sua bocca, per mantenere il contatto, per sentire la sua schiena arrotondarsi, diventare elastica, affinché io possa as-secondare i suoi movimenti eleganti e maestosi, con un equilibrio fragile, così difficile da conquistare.Lei mi sopporta e mi rispetta, per paura lo so.Io sono il predatore.Perdonami. Perdona la mia presunzione di essere umano che vuole arrogarsi il diritto di decidere del tuo destino. Che decide quando devi mangiare, quando devi lavorare e quando riposare.Ti osservo con tenerezza attraverso le sbarre della tua prigione e vor-rei dirti quanto ti comprendo, anch’io sono prigioniera del sistema di cui faccio parte, poco o nulla di quello che faccio ogni giorno è libero e incondizionato.Tu sei la preda e come tale è la paura che in natura ti salva la vita, che ti spinge a correre nel vento.Ma ora ci sono io per te. Questa paura che sento attraverso la tua pel-le fremente vorrei catturarla e buttarla via a colpi di brusca e striglia, per poi avvolgerti in una coperta di affetto e sicurezza.Anch’io la sento, la paura. Voglio imparare a non ascoltarla, quando ti sto accanto. Devo trasmetterti rispetto e coraggio, conquistando con mille attenzioni la tua fiducia. So che solo così possiamo stare bene insieme, essere un binomio e superare ogni ostacolo.

E Sivi

i film più belli da vedere, se anche per te il cavallo è una passione

UNA CORSA SUL PRATO(International Velvet) di Bryan Forbes USA 1978

BLACk BEAUTY di Caroline Thompson USA 1994

L’UOMO CHE SUSSURRAVA AI CAVALLIdi Robert Redford USA 1998

SPIRIT CAVALLO SELVAGGIODreamworks USA 2002

HIDALGO OCEANO DI FUOCO di Joe Johnston USA 2004

WAR HORSE di Steven Spielberg USA 2011

Sulle sponde dei laghi mantovani tra le rive dei fiumi Mincio e Po, in quella fetta di Pianura Padana troppo spesso dominata da nebbie ed umidità, dove l’altimetria è avara di qualsiasi altura, è nata una nuo-va realtà sportiva sulle due ruote. Il Bersy Team MTB con sede a Levata di Curtatone fa della mountain bike la propria ragion d’essere. Una neonata squadra che non teme il noviziato, sorretta da una sana passione per lo sport e con una convinzione ben precisa, non importa dove si pedala, l’importante è farlo in compagnia e divertendosi! Un team senza età quello della Bersy che si rivolge ai giovani ma anche a tutti coloro che amano le “ruote grasse”, siano essi semplici escursio-nisti oppure agonisti agguerriti. Si organizzano escursioni di ogni tipo ed allenamenti di gruppo e tutti coloro che amano le sfide potranno misurarsi nelle competizioni quali, endurance 24Ore, Gran Fondo, gare Cross Country. Bersy Team una realtà nuova e dinamica che attende chiunque voglia praticare sport in modo sano e a contatto con la natura.

Marco Garròwww.bersymtb.it

alle due ruoteINSELLA

THEG

AMED

OCTO

R

al mio cavalloINSELLA

In sella ad un cavallo

l’uomo può riuscire

a placare il suo

slancio

verso l’infinito.

A sentirsi, anche solo per

un istante,

più vicino al cie

lo.

liberotempo

CIRCOLO IPPICO “LA ROCCHETTA”a MOGLIA

info 0376 557273 • Magg. Claudio Agnesio

it-it.facebook.com/circoloippicolarocchetta CIRCOLO IPPICO BAIZINA

a PONTE 21 vicino a BORGOFORTE

info 348 0904054 • Guus Op de Ven www.baizina.it A. S. D. “CENTRO IPPICO SERMIDESE”a SERMIDE

info 348 7801560 • Gloria Rattighieriwww.centroippicosermidese.it

«Gli occhi d’un cavallo, ci vedi tutto,

ma non ci puoi legger nulla».

luigi Pirandello(Novelle per un anno)

Ber

syT

eam

mT

B

via A. Pitentino, 24 • 46010 Curtatone (MN) Italy

tel. +39 0376 290 122 • fax +39 0376 478 778

www.bersy.com • e-mail: [email protected]

catalysts and exhaust systems

Questo quinto capitolo creato da Bethesda vi calerà nelle vesti del Dovakhiin, ovvero il Sangue di drago. L’avventura comincia con la vostra cattura ed imminente esecuzione; appena finito il filmato introduttivo potrete cominciare a creare il vostro personaggio, scegliendolo tra diverse razze quali orchi, barbari, bretoni, elfi dei boschi, alti elfi, elfi oscuri, argoniani, e kaijin. La razza poco conta per le ca-ratteristiche del personaggio se non nelle prime ore di gioco perché gli sviluppatori hanno voluto abban-donare il sistema di “classi” dei titoli precedenti. Ora potrai scegliere liberamente quale abilità sviluppare, semplicemente utilizzandole con maggiore frequenza. Finita la creazione del personaggio, prenderete su-bito il controllo di esso ed inizierà un'avventura che durerà dalle 250 alle 300 ore di gioco complessive! La longevità è tra le più alte che si possano trovare per titoli di questo genere, e spazia da missioni principali a missioni secondarie che vi verranno assegnate dai vari personaggi che incontrerete durante il vostro cammino, da gilde che vi permetteranno di aumentare le vostre abilità ed addirittura pianificare il vostro matrimonio su di una mappa di gioco, subito completamente esplorabile. Parlavamo prima delle abilità: a differenza dei soliti GDR (giochi di ruolo), in Skyrim l’avanzamento di livello viene determinato dall’uso delle abilità e non dall’uccisione di nemici; ad esempio usare un arma ed uno scudo aumenterà le abilità “armi ad una mano” e “parata” ma in più vi darà anche i punti per salire di livello. Con l’avanzare del livello vi verrà proposto di aumentare di 10 punti la salute (più energia vitale) oppure la magika (più energia per evocare incantesimi) o anche il vigore (più forza nello sferrare i colpi e più peso trasportabile). Fatto ciò avrete a disposizione anche dei punti per sbloccare nuovi potenziamenti, da scegliere in maniera progressiva in base alle abilità che usate maggiormente. I combattimenti sono gestiti dai tasti dorsali

del controller che vengono associati alla mano destra e sinistra del personaggio. Ciascuna mano può essere equipaggiata con qualsiasi incantesimo o arma come più preferite. Passiamo ora agli aspetti tecnici del gioco: le musiche sono estremamente ben realizzate, vi tro-verete addirittura ad entrare nelle locande solo per ascoltare una canzoncina cantata da un bardo, e di grande atmosfera, gli effetti sonori sono molto evocativi; anche il doppiaggio, completamente in italiano è realizzato discretamente. Purtroppo lo stesso non si può dire della grafica, caratterizzata da una scarsa definizione dello scenario nei luo-ghi all’aperto; la distanza di visuale alla quale compaiono gli oggetti è un po’ troppo corta, con lo spiacevole risultato che erbe, piante, ma soprattutto i nemici, appaiono all’improvviso sullo schermo. Gli scenari all’orizzonte e gli effetti climatici sono maestosi; il gioco viene scandito anche dal passare del giorno e della notte nonché delle stagioni. Per gli interni, gli sviluppatori hanno creato disegni molto suggestivi e ben realizzati. Insomma esplorare interamente il gioco rimane un piacere al quale nessun amante dei GDR può permettersi di rinunciare, nonostante le imperfezioni tecniche… l’ambientazione e la grande longevità rendono Skyrim un gioco da non perdere!

Edo Simonini

PH B

Y CE

CILI

A G

AVIO

LI

nei dintorni

Page 5: TuttoQui&dintorni 00

Ok, ho appallottolato il millesimo foglio, sarebbe forte se fos-se questa la volta buona. Ho quasi sedici anni e suono da quando ne ho dieci. Frequento il conservatorio di Bologna, il nome fa spesso un gran-de effetto ma più che altro si tratta di un gigantesco edificio e in questo caso ex monastero di frati con una gran quantità di aule e lampadari enormi. Al di fuori si sentono mille suoni ed è una cosa assolutamente fantastica. Ora pensate di dire stop. Fermatevi un secondo, senza fretta. Ci sono tanti di quei momenti perfetti in un giorno: trovate il vostro secondo perfetto. Scatta il momento in cui tutto si ferma e magari stiamo facendo la cosa più stupida: una forchettata di spaghetti, mentre ci infiliamo un calzino, tutto va bene. La musica ti apre a questo modo di vivere la situazione come gioco, è spontanea, non ti fa sentire mai solo e ti dà qualcosa da cui ricominciare. La musica ci aiuta a capire chi siamo? Non siamo tutti super geni o talentuosi in qualcosa, siamo persone normali che cercano di fare del loro meglio tutti i giorni, ecco perchè a mio parere ognuno dovrebbe avvicinarsi ad un'arte, non per diventare qualcuno, ma per sco-prirsi attraverso questa.

Vera 96

io mi scopro così

MUSICALMENTE

Il tempo di un battito d'aliMADEINITALY

Il Festival di Sanremo anche quest'anno ha confermato lo strapotere che i talent show, tipo XFactor o Amici, esercitano sul pubbli-co televisivo. In effetti queste trasmissioni lanciano sul mercato giovani non sempre sorretti da un vero talento, che però, forti di una grandissi-ma visibilità acquisita nel corso di mesi di programmazione, riescono poi a prevalere anche al successivo Festival. Ne sono testimonianza alcuni vincitori delle recenti manifestazioni canore sanremesi provenienti da Amici, Marco Carta e Valerio Scanu, letteralmente scomparsi dalla scena musicale. La stessa Emma, ha vinto grazie al televoto, in quanto, sulla base delle valutazioni espresse dall'orchestra e dai giornalisti si trovava solo terza. Il voto dei fan ancora una volta ha sancito la vittoria di uno dei figli di questo tipo di trasmissione, facendo infiammare di polemiche web e social network critici verso questo predominio che fa aleggiare il senso di una vittoria preannunciata e scontata che rischia di rovinare il sapore autentico del Festival. Emma o chi per lei, come professio-nista in questo discorso non centra nulla; è solo il ricettacolo di tutte le proiezioni negative che dovrebbero essere rivolte ad altri, non sicuramente alla sua arte. D'altra parte la manifestazione ha

seguito i tempi, adattandosi alle nuove tendenze che lo show business impone in una vetrina in cui si intrecciano look, abiti griffati, presenze piccanti, farfalle ammiccanti, ospiti che risvegliano polveroni mediatici. Il disappunto comunque non nasce per l'incompetenza di Emma ma per lo spettacolo sociale che rende protagonista immediato anche chi effettittivamente non merita questo ruolo, quale risultato di una mer-cificazione di un prodotto volto a soddisfare un mercato frenetico, in continua evoluzione, per poi essere velocemente bruciato e riciclato. Un prodotto effimero. Un battito d'ali di farfalla.

Donato & Giordanoscuola di musica della filarmonica intercomunale di quistello e [email protected] . [email protected]

Filarmonica IntercomunaleQuistello Poggio Rusco

con la Biblioteca Comunale di Quistello organizzano

Sabato 19 maggio 2012, ore 20.00

pETEr GrimESOpera di Benjamin Britten

PRIMA TEATRALE

Costo dei biglietti: € 80 Platea - € 60 PalcoViaggio in autobus: € 22

Partenza da Quistello Piazza Pio Semeghini (Biblioteca)

ore 14.30

La prenotazione dei posti può essere effettuata entro il 30 marzo 2012

mediante il versamento di una caparra di € 30.Conferme e prenotazioni successive a tale data saranno accettate

solo fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Incontro di preparazione all’opera:giovedi 10 maggio 2012, ore 21 – Sala Polivalente

info & contatti:Fondazione Scuola di musica Oltrepò mantovano

331 1100613 [email protected]

ErBOriSTEria EXEDraVia C. Battisti 5, Quistello (mN)

0376 618510

L'INTERVISTA ON-LINE

NeverAlonedi Cinzia Buzzi

Incuriosita, mi reco verso il luogo concordato per l’incontro; la sala prove. Li ho visti suonare in diverse occasioni, ma ora per la prima volta li conoscerò di persona. Arrivo e ad accogliermi ci sono Emanuele (vocals, bass e piano) e il nuo-vo componente del gruppo, Francesco (guitar) impegnati nel preparare la strumentazione per le prove. Poco dopo arrivano i fratelli Silvestri, Alan (vocals, guitar) e Christopher (drums). Passata la fase iniziale delle presentazioni sia nostre che di TuttoQui& dintorni, ci sediamo e co-minciamo la nostra chiacchierata.

Cinzia: Come vi ho spiegato, il filo conduttore di “TuttoQui” è la passione; la vostra per la musica come è nata?alan: Nostro padre (io e Chris siamo fratelli), ha avuto un passato di musicista, sa suonare la chitarra e la batteria, ha scritto una canzone per Vasco Rossi, oltre ad aver lavorato per Punto Radio, prima radio indipendente qui in Italia, così ha insegnato a me a suonare la chitarra e a Chris la batteria; nel mentre Ema faceva la scuola di musica studiando pianoforte. Abbiamo iniziato a suonare insieme da piccoli ed Ema ha infine preso in mano il basso. Inizialmente facevamo cover dei Deep Purple, Jimi Hendrix, poi abbiamo scoperto i Nirvana quindi il grunge per poi finire ai Blink 182… al nostro genere: il punk rock…

Cinzia: i NeverAlone quando sono nati?alan: il nucleo siamo sempre stati noi tre, io, Chris ed Ema.Ema: abbiamo iniziato verso la fine delle medie, all’inizio con le cover appunto, poi con le nostre canzoni.Chris: sono ormai undici anni che suoniamo insieme… ma da cinque facciamo le cose seriamente, muovendoci solo su materiale no-stro.

Cinzia: infatti avete già all’appello due album, “Wings of inno-cence” e “Weapons of mass distraction”. Come si differenziano tra di loro?

...

in concertoa Bologna

il 28 marzo!

CONTiNUa SUL SiTO

ww

.ne

gri

nis

rl.c

om

SCOpri CHi SONO, SEGUi TUTTa L'iNTErViSTa SUwww.tuttoqui.info

con una valigia

la tua passione è al sicuro [email protected] +393485608966

Page 6: TuttoQui&dintorni 00

Domenica mattina, saranno le 7 circa a giudicare

dalla luce del sole che entra attraverso le finestre. Non ho

chiuso occhio stanotte, non so se per l’adrenalina o per l’an-

sia o per entrambi, ma non importa. mi alzo. Doccia, cola-

zione leggera - non ho fame, lo stomaco è chiuso come ogni

domenica - preparo il borsone e via…

maglietta, pantaloncini, mutande, calze, scarpette

a 13 e a 6 - “mai portarne solo un paio, non si sai mai in che

condizioni troveremo il campo” diceva il mio vecchio mister

- accappatoio, parastinchi - meglio due paia, marco se li di-

mentica sempre - ciabatte e poi? Che manca? “mammaaa!!

Dai un’occhiata, che manca? Non riesco a pensare stamatti-

na e non vorrei dimenticare qualcosa”. C’è tutto. Ore: 7.49.

in perfetto orario, mi avvio verso il campo accompagnato

da mio padre, o “il mio primo fan” come lo chiamavo io.

Ed era vero: non ha mai perso una mia partita, sempre e

comunque era lì, sugli spalti ad incoraggiarmi, ad incitarmi,

a spingermi come solo lui sapeva fare. mia madre invece

odia il calcio, odia quando torno a casa pieno di botte, odia

quando il mister la chiama e le dice che devo passare dal

pronto soccorso per un controllo precauzionale.

Eccoli lì. Tutti con la stessa faccia. Oggi è una gior-

nata importante, oggi incontriamo il pegognaga. all’andata

finì 4-1, inutile dire per chi. L’importanza di questa partita

non deriva solo dal fatto che è un derby; noi abbiamo biso-

gno dei 3 punti per salvarci e loro per consolidare il 4° po-

sto, i playoff. Sulla carta, e sulle facce dei miei compagni, si

legge già il verdetto. Dopo 6 mesi, ancora non siamo riusciti

a mostrare il vero volto della nostra squadra.

ma d’altronde, se sei così in basso in classifica, un motivo

ci sarà. Durante il riscaldamento il mister cerca di smuo-

verci ma vanamente, oggi sembra essere una brutta gior-

nata. Fischio d’inizio, si comincia. Dopo appena 10 minuti

in cui tutto sommato non giochiamo male, ci difendiamo

ordinatamente comprendo tutti gli spazi, ecco che arriva il

gol: una papera clamorosa del giovane portiere ci fa andare

sotto, col punteggio e col morale, come se già non rasen-

tasse l’erba. “Colpa mia ale, non ci pensare, avrei dovuto

chiudere lo spazio” gli dico. mentivo. E lo sapeva anche lui,

ho una faccia che difficilmente riesce a nascondere quello

che penso davvero. Non importa, mancano ancora 80 mi-

nuti. Ne passano altri 10 in cui siamo letteralmente sotto

assedio: il loro numero 10 incanta con giocate incredibili e

i suoi compagni non sono da meno, nonostante 5/11 siano

riserve. i “campioni” li hanno in panchina, non siamo all’al-

tezza per loro.

riusciamo a mantenere la partita stranamente

sull’1-0 fino alla fine del primo tempo; ora bisogna riordi-

nare le idee, ci vorrebbe uno di quei discorsi che solo il ca-

pitano sa fare, uno di quelli che accendono il fuoco dentro di

noi…ma lui ormai ha la testa da un’altra parte: a fine anno

andrà a giocare nelle giovanili del Chievo Verona, ormai

solo la fascia rossa indica che il capitano è lui.

il Calcio &BastaletteraLMente

Alice abitava in un piccolo paese di pianura, dove le giornate passavano tranquille e non succedeva mai niente di particolare. Al terzo piano di una palazzina in piazza c’era il suo piccolo appartamento. Dopo i compiti e lo studio, quando non usciva con gli amici, il suo passatempo preferito era stare sul divano del salotto a guardare fuori dalla finestra. Osservava le macchine che arrivavano dagli altri paesetti vicini chiedendosi dove fossero dirette, i bambini che suonavano ai campanelli delle case per poi scappare, l’anziano signore dell’appartamento di fronte che ogni giorno andava a prendere il giornale in bicicletta, il mercato del venerdì e tutte le persone che ne prendevano parte, che chiacchieravano e discutevano dell’aumento del costo della vita. Tutto questo la divertiva, le sembrava di poter controllare quelle persone, così piccole data la sua distanza da loro. Un giorno, guardando in piazza, notò un gatto su una finestra. Una cosa normale, ognuno in quel paese aveva un gatto. Dopo un attimo si accorse che era la finestra della biblioteca! Lì era vietato l’ingresso agli animali! Mentre Alice cercava di capire cosa ci facesse un gatto in una biblioteca, vide le persone passare con aria incredula, cani che ringhiavano e si agitavano alla vista del felino, mentre questo se ne stava accovacciato sul davanzale, dietro ai vetri, tranquillo e a suo agio. Il gatto era stato portato in biblioteca da Tom, un ragazzino un po’ “particolare”, con una vera e propria fobia per i topi. «Ho sentito la maestra raccontare dell’esistenza dei “topi di biblioteca”, così per stare tranquillo mi porto dietro Micio ogni volta che voglio andarci per leggere un libro in pace» era questa la sua giustificazione. Tutti sapevano che quel Tom era un ragazzo strano, ma nessuno poteva immaginare che, a causa della sua fobia, avesse potuto pensare di portarsi dietro quel povero micio, anche se quest’ultimo non

Quistello in cerca… d’autore è il progetto per un’anto-logia digitale di autori mantovani, la cui prima edizione ha visto la luce il 20 luglio scorso. Patrocinata dalla Biblioteca e dal Comune di Quistello, l’antologia comprende le opere di circa 40 autori ognuna illustrata da un fotografo o un pittore mantovano. In ogni numero di TuttoQui&dintorni dedicheremo questo spazio a uno degli artisti che hanno aderito al progetto. Il numero 00 non poteva che essere dedicato al nostro autore più giovane: Matteo Giorgi, mantovano, classe ‘89. Matteo era il preferito della prof. di lettere al Liceo Scientifico “Belfiore” di Mantova e anche dopo esser-si diplomato e iscritto al corso di Storia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Statale di Milano, ha mantenuto questo difficilissimo primato… Perché? A questa domanda posso provare a rispondere io (Anna Giraldo ndr): i suoi racconti dal linguaggio fluido e pregnante sono perfetti

dal punto di vista grammaticale-sintattico-lessicale, no errori di battitura, no sviste, persino la punteggiatura è circostanziata… il paradiso dell’editor, insomma! Come poteva la sua prof. non amarlo alla follia?Matteo ha iniziato a scrivere da bambino e i suoi progetti letterari sono cresciuti assieme a lui. I primi brevi racconti si sono via via evoluti in elaborati più compositi sia in campo narrativo che poetico. La sua prosa è densa ed elegante, lo stile semplice accompagna il lettore in un flusso di coscienza personale a tratti profondamente malinconico.

Matteo, scrivere è una malattia incurabile o si può guarire?Se la scrittura è una malattia, personalmente mi auguro di esserne gravemente affetto! Tuttavia più che una patologia direi che si tratta di una salutare dipendenza, di un’eccellente cura ai piccoli pro-blemi che ogni giorno ci assillano, nonché una deleteria alternativa allo studio! Forse, maggiormente simile ad una malattia, almeno nel mio caso, è l’iSpiraziONE. Arriva quando le pare, condiziona e scombussola le priorità ed alle volte, quando esami o altri impegni sono alle porte, si fa fatica ad ignorarla e serve un forte autocontrol-

Sei uno scrittore? Sei un illustratore, un fotografo, un grafico?

aNTOLOGia DiGiTaLE Di aUTOri maNTOVaNi

raccolta adesioni dal 01/01/12 al 31/12/12

info 340 9487677 • [email protected] con il patrocinio dal Comune e dalla Biblioteca di Quistello

lo, il miglior antinfiammatorio in questi casi.Certo è che il piacere di fermarsi e sedersi, soli, ad ogni ora e in ogni luogo, per ricordare o immaginare e scrivere di tutto ciò che più ci aggrada, è un qualcosa che non si ritrova in nessun altro gesto. Da questo credo sia impossibile guarire e soprattutto manca la volontà di farlo.Di sicuro non sei una persona superficiale, ce lo dicono i tuoi racconti e le tue poesie. Ti perdi mai in cose frivole, tipo fare nottata con un gioco nuovo sul pc? Giochi del PC? Sì lo ammetto, non un’intera nottata, ma, se il tem-po abbonda, mi concedo un po’ di sano svago virtuale. Non sono tuttavia un giocatore incallito né un grande esperto delle nuove tec-nologie informatiche, quindi diciamo che ne faccio uso, ma non ne abuso. Ci sono altri generi di frivolezze che hanno più presa su di me, come una tranquilla serata al pub con gli amici, passeggiare in centro con velocità di deambulazione estremamente bassa, guar-dare una o due puntate dei Simpson oppure una partita di football americano (trasmesse a tarda notte, quindi una frivolezza parec-chio impegnativa). Insomma, la normalità che rende speciale il quotidiano e che può, perché no, dare una mano all’ispi-razione. Lo studio, la lettura ed anche la scrittura sono importanti, tuttavia il tempo impiegato in “velleità” non lo definirei (come tanto piace fare alle mamme) malauguratamente perso, ma piuttosto ap-positamente creato per essere “perduto” e per rinfrancare gli animi! In fondo avere vent’anni al giorno d’oggi non è facile...So che il tuo sogno è quello di diventare giornalista, profes-sione che si coniuga perfettamente con la tua passione per la scrittura. Se ti chiedessero oggi di scegliere l’argomento di un tuo articolo in uscita domani su una importante testata gior-nalistica, di cosa vorresti parlare?Dunque, io sono uno studente universitario di storia, condizione for-se privilegiata per capire che la situazione in cui ci troviamo oggi è decisamente problematica e deprecabile.Mi fosse concesso un così grande privilegio, il tema sarebbe pra-ticamente d’obbligo: la precarietà della mia generazione e le dif-ficoltà nel rapporto con la politica, la finanza, la morale. Un tema vastissimo certo, che tuttavia i fatti di poco tempo fa, di Roma e soprattutto delle moltissime altre città in tutto il mondo, riassumono e descrivono alla perfezione. Riguardo a tutto questo sarebbe un estremo piacere poter scrivere. Non vado oltre poiché potrei non fermarmi più, in quanto le cose che andrebbero dette sono tante, forse troppe. Come ho detto prima, avere vent’anni al giorno d’oggi non è facile, ma forse è proprio il giorno d’oggi a non essere facile, per ciascuno di noi.

di Anna Giraldo

Matteo Giorgi

Gatto di biblioteca

L’INTERVISTA ALL'AUTORE

EDIZ

ION

E20

13

di Anna Giraldo in libreria puoi trovare il romanzo fantasy 436 e il sequel Thunder + Lightning(Casini Editore)

di S

ilvi

a p

avar

ini w

ww

.last

edes

ign.

blog

spot

.com

il Brigantinoil Brigantino riSTOraNTE pizzEria

SpECiaLiTà pESCE Di marE • CarNE aLLa BraCE

Via Ugo Foscolo (di fianco al Famila)46026 Quistello (MN)

Tel 0376/619601 - Cell 339/2125172

parte in aprile il Corso di Giornalismoogni sabato dalle 9:00 alle 13:00presso la Biblioteca di Suzzara

info ed iscrizioni [email protected]

Comuni di Suzzara, Gonzaga, Moglia, Motteggiana, Pegognaga e S.Benedetto Po

in collaborazione con Gazzetta di mantova

La LiNGUa DEL GiOrN@LiSmOFra CarTa E WEB

par

ten

er

Page 7: TuttoQui&dintorni 00

Non ce la faccio a vederli così, morti viventi

senz’anima e senza palle; mi alzo e torno in campo in antici-

po sbattendo la porta e senza proferir parola. il mister non

mi ferma: sa che questo è il mio modo di chiamare la squa-

dra a lottare con me, mi lascia fare anche se sa che mar-

tedì dovrà punirmi con 10 giri di campo. prima del fischio

dell’arbitro, guardo negli occhi tutti i miei compagni, tranne

il capitano, lui è già sotto la doccia.

“[…] è la dura legge del gol

gli altri segneranno però

che spettacolo quando giochiamo noi / non molliamo mai

Loro stanno chiusi ma

cosa importa chi vincerà

perché in fondo lo squadrone siamo noi

lo squadrone siamo noi […]”

La canzone di max pezzali sembra risuonare nelle

orecchie di tutti i miei compagni; pronti via ed è tutta un’al-

tra musica: adesso sono loro che si difendono, adesso siamo

noi quelli che fanno giocate incredibili; così incredibili che

riusciamo persino a pareggiare! Neanche l’ingresso di 3 “ti-

tolari” cambia la partita, siamo noi i padroni del campo oggi.

Lancio lungo di michele a tagliare il campo per me:

petto, palleggio e sombrero. “Woooo!!” la voce del pubblico.

“Vai Francè!” Si alza, più forte di tutti, la voce del mio primo

fan. Dribbling secco sul terzino che prova pure a farmi fal-

lo; a testa alta mi avvicino al limite dell’area, uno-due con

l’attaccante che però sbaglia il passaggio di ritorno e loro

partono in contropiede. Un contropiede amaro. Letale. 2-1

all' 83esimo. il resto della partita è storia a sé: finisce 3-1.

risultato scritto. il pubblico di casa incita i propri “beniami-

ni” e della nostra prova più che decorosa non resta traccia…

“[…] in questo mondo privo di valori dove chi conta sono i vincitori e

dei perdenti cancelliamo i nomi […]”

Eh si…

Di noi e della nostra prova, non resta nulla; solo

un risultato: 3-1 e situazione in classifica aggravata. ma và

bene così: una squadra la riconosci quando mette anima e

corpo in ogni azione, quando fai una corsa in più per il tuo

compagno in difficoltà; “[…] un giocatore lo vedi dal coraggio,

dall’altruismo e dalla fantasia […]”.

E poi…

Su questo pulmino, riscaldato dalle chiacchiere dei miei

compagni, allegri e sorridenti nonostante la sconfitta, mi

vien da pensare alla vita e quel pallone dietro al quale ogni

domenica corriamo.

“[…] che differenza c’è fra una partita e la vita

se ci trova soli ad affrontare una sfida

per vincere non è che basta solo lottare

bisogna dare tutto e potrebbe non bastare […]”

Sì. potrebbe non bastare.

ma che bello giocare ogni domenica.

il Calcio &Basta

Nome ed età?Fabio, 29.Cos’hai fatto e cosa stai facendo ora?Ho fatto la triennale in Ingegneria informatica, ho aggiustato cellu-lari e lavorato malamente in due società di software. Ho scoperto grazie alla Scuola di Teatro di Mantova che recitare e cantare mi animava più di ogni altra cosa. Sono riuscito a superare i provini all’Accademia dei Filodrammatici e ho passato due anni splendidi, con la consapevolezza o illusione di crescere di continuo, perso-nalmente e professionalmente. Ora recito a teatro e quando posso al cinema. Se ho bisogno di soldi faccio assistenza informatica ai vecchietti, insegno recitazione a bimbi e adulti e faccio il cameriere.è la passione che ti muove?L’ego gioca un ruolo importante. Superare la difficoltà di esporsi ad un pubblico è qualcosa di dopante psicologicamente e fisicamente, che sia durante una prova o che sia durante la replica. Ma la passio-ne, se intesa come amore per qualcosa, è assolutamente il motore principale. è quello che ti fa continuare a qualunque condizione. Uso la parola amore nel senso più ampio possibile, cioè intendo amore per i colleghi, amore per quello che dici, amore per chi quella sera sta ascoltando proprio te. In questa “passione” sono racchiuse l’illusione e la speranza che dalle parole che tu dirai su quel palco, qualcuno potrà trarre una riflessione, un suggerimento, un sorriso o un ricordo, che potranno avere un effetto positivo sul mondo (ecco l’ho sparata grossa... ma intendo il mondo di ognuno, non per forza il mondo intero). la passione paga?La passione sì, i produttori teatrali no. Il pagamento in termini di soddisfazione è assicurato, se poi lavorando su te stesso riesci a non farti schiacciare da pulsioni come invidia o arrivismo, puoi sen-tire spesso e volentieri la felicità. Chiamando “felicità” uno stato di base sopra il quale si può essere contenti o tristi, posso dire che il miglior pagamento della passione sia proprio questo stato di base. Pro e contro della tua scelta (di trasferirti e fare l’attore)?Trasferirmi è stato fantastico perchè mi ha dato l’opportunità di ve-dere tutta la mia vita di prima dall’esterno, mi ha dato la possibilità di valutare le cose a cui davo peso e che forse non erano così importanti.

Ha migliorato i rapporti con la mia famiglia eliminando quella quotidia-nità che spesso logora le relazioni e che a lungo andare ci nasconde il bello e in casi estremi anche il bene. Purtroppo andare via dalla Bassa, per approdare a Milano comporta un netto peggioramento della respira-zione e diminuzione del relax. Fare l’attore dà la possibilità/necessità di non smettere di crescere, di non sentirti arrivato. Nei testi teatrali non ci sono altro che storie di uomini in cui bene o male trovare la tua, questo è straordinario. I contro sono che non hai la vita regolare dei tuoi amici, che difficilmente saranno stimolati e “aperti” come te, ma hanno un bonifi-co ogni fine mese, progettano vacanze e investo-no i loro risparmi.Cosa ti manca della Bassa?Mi mancano gli odori, poter sbrigare più di una faccenda al giorno e il silenzio.Dove possiamo trovarti prossimamente/progetti futuri?Sono stato il 10 e 11 marzo a Mantova allo Spa-zo Sant’ Orsola, con un dialogo scritto e diret-to da Omar Nadjari dal titolo “Equilibri precari”, interpretato da me e Valeria Perdonò. Ad aprile sarò allo spazio Tertulliano di Milano e a maggio al Teatro Filodrammatici con “L’effetto Lucifero” uno spettacolo scritto recitato e diretto dalla mia compagnia Oyes Teatro, al quale tengo in modo particolare. progetti tanti, vi occuperei tutto questo numero!Qualcuno a cui ti ispiri o che ti ispira?Molti attori teatrali, da Battiston a Paolo Pierobon a Elia Shilton, chia-ramente soggetti come Al Pacino o Edward Norton non possono che essere mete a cui ambire.Il teatro per te è…?Se fatto bene è una sintesi della vita.Non è proprio una definizione, ma credo sia quella più vicina a ciò che sento riassumibile in pochi caratteri.

di Giulia Martinelli

Fabio ZulliL’INTERVISTA ALL'ATTORE

sembrava proprio dispiaciuto. In realtà anche per Micio era diventata una piacevole abitudine quella di sonnecchiare in quell’ambiente si-lenzioso e pieno di luce, completamente ignaro del motivo della sua presenza, in mezzo a tanti libri, lui che non sapeva leggere, e tanto meno si sarebbe dato da fare per imparare! In fondo cosa c’era di meglio che passare ore a riposare al calduccio? Chissà, forse anche lui si divertiva a vedere la gente che passava, notando le espressioni buffe sulle loro facce, incuriosite nel vedere un gatto in biblioteca.

Alunna di 1a liceo linguistico Galileo Galilei di Ostiglia

Mandaci anche tu i tuoi racconti fantastici:

la redazione li selezionerà per i prossimi numeri!

[email protected] aaa...peluchescercasi

per installazione creativa dell'artista Caterina Borghi

Fai vivere un momento di gloria al tuo vecchio caro peluche, non importa se sgualcito o stropicciato,

a mantova Creativa dal 24 al 27 maggio,quattro giorni di celebrità.

info

[email protected]@tuttoqui.info

entro il 30 aprile

2012

Tempo di vino sfuso

alla CANTINA DI QUISTELLO

non-solo-vino al

WINE SHOPe un simpatico omaggio

Via rOma,46 . QUiSTELLO (mN) tel 0376 [email protected]

Francesco Basta

FANTONI PREFABBRICATI PER L'INDUSTRIA, L'ARTIGIANATO, L'AGRICOLTURA

Via F.Crispi, 150 • 46010 Marcaria (MN)www.fantoniprefabbriccati.com

info +39 0376 929887

aperitivo&muSicatutti i giorni dalle 18.00

aperitivo&muSicavia Martiri di Belfiore • Quistello

Page 8: TuttoQui&dintorni 00

Nella prima parte di questa piccola riflessione sul cinema, ho scelto come soggetti, quei particolari tecnici accattivanti e talvolta emozionanti, che direttamente dai grandi “saggi” della cinematografia, vengono introdotti in un preciso testo filmico. Parlo di “giochetti”, di inganni, che dal demiurgo (regista), vengono consapevolmente manipolati, resi indispensabili e impercepibili alla vista. Esempio nel film del 1975 “Professione Reporter” di Michelangelo Antonioni, nella scena finale, il momento della morte del reporter (Jack Nicholson), l’anima del defunto si incarna nella macchina da presa e quest’ultima con proprie gambe, si avvia verso le grate della porta finestra che affaccia sul cortile, oltrepassandola; metaforicamente simboleggia il liberarsi dell’anima verso il cielo, ma proprio qui spunta una particolare e curiosa situazione. Questo movimento di macchina è un puro piano sequenza, (ovvero, é piano sequenza quando la durata della storia reale, alla quale attinge il film e la durata del film stesso coincidono), quindi senza alcun taglio e montaggio nella pellicola. Come riesce Antonioni a far passare la cinepresa attraverso quei pochi centimetri, che separano un’asta di ferro dall’altra? Come se non bastasse una volta oltrepassata, sempre in piano sequenza, la macchina si gira mostrando la grata perfettamente montata. Come questo, avvengono altri giochi d’astuzia, anche se di natura diversa, in Alfred Hitchcock: nel 1950 il grande cineasta, realizzò il film “Paura in palcoscenico”, nel quale introduce per la prima ed unica volta il “falso flashback”. Così facendo andò contro i canoni cinematografici, i quali si avvalgono di precise regole per assicurare allo spettatore una fruizione coerente e “sicura” in un certo senso; una delle prime regole, è che il flashback non può essere assolutamente falso, almeno se non dichiarato, perchè lo spettatore dà per scontato che questa analessi abbia una coerenza con il resto del racconto. Così facendo ingannò tutti! Ebbene sì, una gran burlata rivelata solo nel finale, ma una burla dotata di grande intelligenza ed originalità. Questa è una delle tante che combina Hitchcock nelle sue opere. “Nodo alla Gola” del 1948, è

apparentemente un piano sequenza di 77 minuti, dico “apparente”, perchè in realtà la pellicola non era abbastanza lunga per registrare interamente con un solo piano sequenza tutto il film, quindi vennero montate tra loro 3 pellicole. Il montaggio produce un disturbo visivo nella proiezione: questa operazione venne nascosta zoomando sul tessuto della giacca di un protagonista, nel mentre di un movimento di macchina. Così, ancora una volta, Hitchcock ingannò gli spettatori. Ho solo descritto tre esempi di “giochetti” cinematografici, ma da qui una fila infinita di tentativi più o meno riusciti, sono stati usati da registi di ogni paese. Un prestigiatore con una certa grazia e un notevole fascino, oltre a proporre un numero celante un trucco, mette in mostra una fortissima abilità nel rappresentare la sua arte, quindi il suo spettacolo; ruota le mani, incrocia le dita sovrapponendole in virtuosismi affascinanti che rapiscono la nostra attenzione, rubano con maestria, il nostro sguardo. Così fanno alcuni registi, confermando la loro maestria nel giostrare le immagini, le scene. Da guardare come Robert Bresson nel film “Pickpocket” (1959), interpreta, pur omettendo la musica, la scena di un borseggiamento, un passamano sinfonico di portafogli, tra ladri complici in piena sintonia e professionalità.Soffermandoci sulla “musica delle immagini” di Bresson, consiglio di assaporare la forza e la delicatezza con cui interpreta un suicidio nella scena iniziale del film “Una femme douce” (1969), poche immagini, pochi secondi di intensa fotografia e gioco di luci e di segni, la pura forza delle immagini, l’immensa potenza del cinema.

Concludo così, sperando di avere spronato la vostra curiosità, chiedendovi di giocare anche voi con i film, cercando in essi dettagli che a volte una poca attenzione non coglie, perchè questi piacevoli stratagemmi, si nascondono sempre dietro l’angolo... e fanno sorridere!

Federico Aprile

Questa storia nasce un paio di anni fa...è una storia che parla di una profonda e sincera passione per la foto-grafia, che ha portato persone diverse a trovarsi a condividere un’espe-rienza ed un sogno comune.è la storia di un gruppo di giovani fotoamatori che, desiderosi di dare vita a qualcosa di concreto, hanno deciso di mettersi in gioco per re-alizzarlo.è la storia del collettivo fotografico 10x10.Tutto ha inizio nell’agosto del 2010, quando 10 giovani fotoamatori della zona di Gonzaga, Suzzara, Pegognaga e Reggiolo, desiderosi di creare un qualcosa che potesse risvegliare l’interesse per la fotografia nella zona del basso mantovano, si riuniscono in un grande progetto, METROPOLIS: 10 fotografi x 10 città.Il voler rivisitare il semplice concetto di “mostra fotografica” ha preso definitivamente forma nel maggio del 2011, con un’esposizione della durata di un mese, ed ha coinvolto gli spettatori in esperienze gastro-nomiche, esibizioni di gruppi musicali, rappresentazioni teatrali, letture di libri e proiezioni di film, il tutto in serate evento a tema con le città presentate. Incoraggiati dal grande successo riscontrato, che ha visto l’affluenza di più di 1.000 visitatori durante tutto l’arco di apertura (pri-ma presso il Chiostro dell’Ex Convento di S. Maria di Gonzaga e suc-

Un’esperienza ed un sogno comune

Il prossimo evento “LaND(E)SCapES” è al Convento di S. maria a Gonzagadal 13 maggio al 03 Giugno 2012www.diecixdieci.it • www.diegobarbieri.it • www.nicolasoldani.com

Anche se non esiste la formula per essere felici, è certo che fare le cose che piacciono e seguire le proprie passioni sono passi essenziali per esprimere se stessi. Così ha fatto anche Greta, titolare del micro-brand indipendente pampHLET, nato da un mix tra creatività, formazione artistica, e passione per i mercatini di an-tiquariato e tutto ciò che è “vissuto”. La sua idea nasce alcuni anni fa, quando, stufa di stare seduta davanti ad una scrivania, decide di sfogare la sua creatività realizzando oggetti dal sapore retrò vaga-mente romantico realizzati con la tecnica della cartapesta abbinata all’uso di tessuti e bottoncini. Ovviamente, non carte comuni ma vecchi cartamodelli francesi e pubblicità degli anni '50, ma anche riviste di moda anni '60. La sua filosofia è il riuso: Greta adora utiliz-zare cose vissute, sciupate, ma capaci di narrare storie lontane. Tra gli esperimenti, pampHLET annovera una serie di accessori

realizzati a partire dai tappetini in cotone che, sciolti, assemblati, tagliati, infilati e cuciti si trasformano in borse e tanto altro! Greta si dice molto soddisfatta di aver seguito la sua passione perché “a parte le piccole gratifica-zioni quotidiane di chi apprezza il mio lavoro, ho l’opportunità di interagire con persone creative, interiormente ricche, che guarda-no oltre la superficie omologata delle cose. Persone che altrimenti non avrei mai potuto conoscere.”

Arianna Gandolfi

FelicitàLAFORMULADELLA

[email protected] fa parte di riqù L’arte sul Filo, un progetto di valorizzazione della sartoria artistica e delle donne titolari di piccoli brand indipendenti. Per informazioni [email protected] da

ved

ere

pamphlet Greta Bellini

cessivamente al Fashion District Mantova Outlet), il gruppo di fotografi, già nel settembre dello stesso anno, decise di ripetere l’esperienza con un'altra mostra collettiva, HOTEL ITALIA, in concomitanza e presso la Fiera Millenaria di Gonzaga.Lo scopo del collettivo rimane quello per cui è nato, ovvero offrire un’esperienza culturale che, partendo dalla fotografia, nucleo e vero motore pulsante del gruppo, possa coinvolgerci e coinvolgere in molti altri ambiti, molte altre passioni, altre forme d’arte.Già al lavoro per un nuovo progetto, “LaND(E)SCapES”, si fa sem-pre più strada la voglia di realizzare un evento in grado di attirare gli spettatori in un vortice di emozioni e sensazioni. Questa volta saranno i paesaggi, raccontati o reinterpretati, a prendere per mano il visitatore e ad accompagnarlo tra nuove esperienze e nuovi itinerari culturali...

i fondatori del collettivo 10x10

“LaND(E)SCapES” iNaUGUra iL 13 maGGiO aLLE OrE 18.30

La nostra avventura prende vita nel 2005 da un'idea imprenditoriale di mio

padre Marco, che, dopo 35 anni di lavoro nei campi e nella stalla, ha deciso

di intraprendere l'attività di commerciante di vacche e vitelli. Questo sia per

affermazione personale, sia per poter offrire un servizio adeguato agli allevatori

della zona di Mantova, Reggio e dintorni. La voglia di fronteggiare il mercato

locale ha premiato il nostro lavoro nel tempo, infatti, ora sono 200 circa gli

allevatori al nostro seguito. Con l'aiuto di 2 dipendenti, un procacciatore, il

lavoro mio in ufficio, e di mio fratello, che commercia e carica anche gli animali,

siamo riusciti ad affermarci come una tra le imprese leader del settore locale.

La nostra mission si basa su alcuni punti: pagamenti immediati, consulenza

per l'acquisto e vendita di animali, reperibilità 24h24, efficacia

e prontezza nel carico bestiame, e come ultimo, ma non meno

importante (anzi) il benessere delle vacche e vitelli che trasportiamo.

Ii nostro obiettivo è quello, perciò, di contribuire alla valorizzazione del

patrimonio zootecnico locale, attraverso il rispetto della grande risorsa primaria

che rappresenta, senza sottovalutare l'importanza della professionalità degli

allevatori, per fare in modo che anche gli stessi cerchino di arginare almeno in

parte i problemi economici, che sopattutto in questo periodo sono costretti a

fronteggiare.

Elisa Motta

COMMERCIO&TRASPORTOvia saletto, 9 . 46030 Pomponesco (mn)

24h/24

commercio e trasportoMarco Motta 339 3924078

Loris Motta 347 7984244 amministrazione

Elisa Motta 339 3669185

Ecco perchè in ogni lavoro ci vuole passione

PH B

Y G

IACO

MO

MAG

NAN

I

Page 9: TuttoQui&dintorni 00

Siviaggiare

Le Farfalle allo stomaco… chi non ha mai provato questa deliziosa sensazione di trepidazione, emozione e nervosismo che nasce nel vedere una persona che ti piace? Ogni volta che intraprendo un viaggio, le farfalle fanno capolino nel mio stomaco, e mi accompagnano nella nuova esperienza di vita che mi aspetta. Perché viaggiare non è solo un verbo, è un istante della tua vita, l’avvicinarsi a nuove culture, scoprire posti che hai sempre sognato, un momento di relax dalle fatiche di ogni giorno, un modo per stare con la propria famiglia e con le proprie amicizie.Mia madre dice che ho sempre la testa in giro per il mondo ed ogni volta io le ripeto: "Chi non ce l’ha? Chi non pensa almeno una volta… di trovarsi nella strade frenetiche di New York, di vedere con i propri occhi le piramidi di Giza, passeggiare sotto la torre Eiffel a Parigi, di essere baciati dal caldo sole dei tropici?". E anche quest’anno, la mia curiosità ha avuto il sopravvento, e la

le farfalle allo stomacoINvACANZA

Grecia mi ha ospitato regalandomi una delle vacanze più belle della mia vita. Santorini mi ha fatto scoprire la sua caldera rosso porpora, incantan-domi per i famosi tramonti dal villaggio di Oia. Vi assicuro restano nel cuore! Mykonos, l’isola dalle mille sfaccettature, l’isola degli ape-ritivi, l’isola di Paradise Beach e Super Paradise, dove incontri gente di tutto il mondo con cui passerai notti indimenticabili! Per rifarsi delle notti insonni, siamo passati a Naxos dove il mare cri-stallino ci ha coccolato e ci ha accompagnato alla scoperta dell’isola che ha aperto le porte ad Apollo. L’ultima, ma sicuramente la gemma turchese della Grecia, con il suo mare caraibico, è la piccola koufonissi, isola selvaggia conosciuta da pochissimi: come spiegarvi quest’isola? Non riesco. Perché non andate voi a scoprirla?

Sara Melli

marrakech, una città di controsensi e paradossi... ti aggiri per la Medina, per le sue vie labirinto percorse da motorini, asini, carretti, venditori e mendicanti... passi la notte in un riad da mille e una notte dove la sera ti fanno trovare il camino acceso, e il disco coi cinguettii degli uccellini ti sveglia la mattina... mangi nei souk con 3 euro il tajine di pollo e patate, mangi con 50 euro lo stesso tajine di pollo un po’ elaborato nei ristoranti super lusso a lume di candela con i petali di rosa sparsi sulla tovaglia... ristoranti che non troverai mai da solo, se non consigliato e accompagnato per poi ritornare sempre accompagnato in tre in sella a un motorino!! In piazza Jamaa el Fna non si arriva mai per la stessa strada e non si ritorna mai per la stessa via... fascino e frastuono... non riesci a fotografare un cobra senza pagare, non torni senza aver comprato qualcosa che non ti servirà. Se conosci un po’ il francese o l’inglese o lo spagnolo parli con tutti anche mischiando le lingue... sete vario-pinte, legni levigati, spezie profumate, tatuaggi all’hennè, datteri e arance a volontà, borse con firme sbagliate, persino una seduta di pseudo pranoterapia... rumori colori odori e sapori ti riempiono la testa per tutto il tempo!

Barbara Becchi

MarrakechMILLE&UNA

la citta’ degli gnomiILMIO LUOGO SEGRETO

Ci sono luoghi che, per un motivo o per l’altro, segnano la nostra storia e rimangono impressi nella memoria. Luoghi che, dopo la fine del viaggio continuano ad insinuarsi nella nostra mente riempiendola di immagini talvolta divertenti, talvolta suggestive, talvolta malinconiche. Possono essere luoghi nei quali ci rechiamo per un motivo preciso o semplicemente tappe del nostro viaggio: l’effetto provocato è il medesimo. Per quanto mi riguarda, il mio “luogo segreto”, la mia “città magica”, si trova a circa 280 km da Cracovia, nella Polonia sud-Occidentale e si chiama Wroclaw (anche se i più la conoscono come Breslavia). Probabilmente il nome non vi dirà nulla o forse semplicemente la ricollegherete a qualche partita della nazionale, dato che i campionati europei di calcio 2012 vengono ospitati da Polonia e Ucraina. Questo luogo è però molto di più: è stato ispirazione per Pablo Picasso, e luogo di nascita di Edith Stein. Città a vocazione prettamente universitaria, Wroclaw è una meta giovane in cui abbondano gli studenti stranieri. D’altronde è proprio qui che troviamo

l’Uniwestytet Wroclawsky, l’Università di Breslavia che ha ormai più di 300 anni. Con i suoi oltre 100 ponti la “Venezia polacca”

nasconde veri e propri angoli incantati, popolati da piccoli gnomi, cittadini onorari e simbolo di

questo luogo. La storia della loro nascita è veramente

curiosa: essi infatti comparirono per la prima volta negli anni '80, come forma di contestazione al regime comunista da parte del gruppo “Alternativa arancione”. In origine erano solo graffiti su un muro, ma tempo dopo lo scultore Tomasz Moczek diede loro vita sotto forma di statue di bronzo. Da anni ormai le strane

creature risiedono a Wroclaw e la loro popolazione si è moltiplicata, tanto che gli

abitanti fanno a gara per ospitarne uno. Ci sono lo gnomo innamorato, gli gnomi sposi, c’è perfino

la banca degli gnomi con il bancomat personale (situato ovviamente di fianco ad una banca vera).

Ma Wroclaw non è solo gnomi. è molto di più: è panorami suggestivi, scorci romantici (anche qui non manca il classico “ponte degli innamorati” con i lucchetti), spazi verdi, cultura, civiltà rispetto e storia. Chi non vorrebbe vivere qui?!

Serena Martignoni

...pErCHè La SVENTUra è SOLO UN’aLTra aVVENTUra 26 Novembre 2011: Mi hanno appena rubato la borsa a Barcellona...me l’hanno rubata in un modo veramente infame, approfittandosi della mia buona fede. Erano in due: uno mi ha distratto facendo cadere una chiave e l’altro mi ha sfilato la borsa da sotto il naso mentre allungavo la chiave all’amico fetente. Da questa avventura ho capito un po’ di cose. Che di sicuro la gente non ha scrupoli ma lo sapevamo già. Che, però, se mi ricapitasse io la chiave gliela allungherei ancora. Credo. Magari tenendomi ben stretta la borsa

ma comunque sì. Anzi spero di sì. Perchè il fatto che due str... non si siano fatti problemi ad approfittarsi della mia buona fede, non significa che la prossima volta, o le prossime, non ci sia qualcuno che abbia bisogno veramente e che quelle siano veramente le sue chiavi di casa..(magari quelle che ho raccolto erano veramente chiavi di casa ma di un altro sfigato che è stato fregato prima di me...). Quindi, per farla breve, non credo che una fregatura ci dia il diritto di essere str... col prossimo. No perchè sembra che la gente, appena gli capita qualcosa poi fa la vittima con il resto del mondo..non ha senso. Anzi,

se si è consapevoli che ci sono già in giro abbastanza str... non vale la pena impegnarsi per incrementarne il numero no?? E un’altra cosa che vorrei dire è: CHE NON VI VENGA MAI IN MENTE DI SMETTERE DI VIAGGIARE PER QUESTE COSE Ok??? io a Barcellona ci tornerei anche domani... peccato che non ho ancora i documenti per farlo... ciaoooo!!! :-)ps: informazione tecnica- > fate una copia di un vostro documento prima di partire. Sempre!

Chiara Salmin

aGENzia ViaGGi TOUr OpEraTOr Non il Solito Viaggio46026 Quistello (MN) V. Martiri Di Belfiore, 15

tel 0376 619702

PILLOLEINvERSISi muova il mio animo,

si muova la mia mente,

il mio corpo e il mondo intero fermo ad aspettare.

il mio cuore batte, respira,

e io volo di là,

in quel luogo di magia e sacra conoscenza che mi rende libera

e cosciente.

Ciao sporchi cittadini,

ciao animali dominati da bestie per bene, assetate di potere,

vi saluto, io animale Vivo.

Elisa Motta

PH B

Y SA

RA

MEL

LI

PH B

Y BA

RBA

RA

BECC

HI

Page 10: TuttoQui&dintorni 00

MANIINPASTA

Capita, a volte, di lavorare con ragazzini in difficoltà compor-tamentale, piccoli mondi lontani dal mondo, farfalle intrappolate nell’aria come in bottiglie di cristallo. Capita, allora, di giocare con loro attraverso il cibo, sotto gli sguardi scrupolosi di psicologi, sociologi e pedagogisti e, nella totalità degli incontri, la ricetta culinaria da realizzare è la stessa per tutti. Ciascuno procede come da dettato: le mani affondano nella farina setosa, i polpastrelli scovano il burro fuso appena tiepido, le dita si infastidiscono punte dal trito di mandorle, il naso si arriccia sentendo l’odore freddo delle uova crude. ED è COSì CHE, iN UN DaTO ma iNaSpETTaTO mOmENTO, arriVa La maGia: ognuno si ritrova con un composto differente da tutti gli altri e, perciò, unico. Capita, cioè, che ogni volta il medesimo impasto riesca molliccio al più timido, o sab-biosamente asciutto al severo, correttamente amalgamato al metodico, stonato e slegato al distratto: le nostre sensibilità caratteriali ci portano ad ottenere risultati propriamente unici anche a parità di materie prime e metodologia di svolgimento. Ed è così che il nostro intimo modo di essere viene beffardamente messo a nudo da una semplice ed umilissima torta sbrisolona.

Clara Zani, la Pavona sul Sofàwww.lapavona.ithttp://www.facebook.com/pages/la-pavona-sul-sof%C3%A0-un-piccolo-ristorante/125201877556487?ref=ts

e tu di che impasto sei?

Non svegliarti. Non aprire ancora le finestre: voglio raccontarti una storia. Una di quelle storie che l’illustratore co-lorerebbe con tinte pastello.Nella casa addormentata nel sonno delle prime ore della mattina si può ancora gustare il dolce profumo della torta sfornata la sera prima. è un profumo lontano, sottile e impalpabile di panna e lamponi, che quasi impercettibile ma con forza commovente si attacca nelle narici, e ancor di più nella mente e nel cuore. Camminando in punta di piedi -per non svegliare il cane che dorme sul divano e la gatta nella sua cesta- i passi si muovono lentamente verso la cucina, dove, nella pallida luce di una timida primavera ormai alle porte, chiazze di colori brillanti e ridenti gio-cano nel vaso all’angolo del tavolo. Sono i fiori che avevo comprato per il tuo compleanno, quasi un affronto a questa stagione ancora fredda. Un mazzo di fiori, una torta fatta in casa, qualche candelina, un paio di regali e tre fotografie sfuocate: tutto il resto non mi interessa. La con-fusione e la musica assordante di qualche locale alla moda li butto fuori casa, quella torta multistrato e super decorata la lascio in pasticceria, la valanga di amici sorridenti solo perché “devono” sorridere non li voglio, e non so nemmeno che farmene di regali costosi e di feste organizzate in ogni minimo dettaglio. Per te e insieme a te voglio circondarmi di Bellezza e Semplicità, di colori e profumi, di forme e sentimenti reali e tangibili.Per il tuo compleanno voglio godermi il tuo sorriso, la tua spontaneità, l’intimità della nostra casa: voglio regalarti tutto questo. Anzi, forse for-se questo regalo senza carta né coccarda fluorescente lo sto facendo anche a me!Sono giorni che penso alla tua torta, ai fiori da regalarti, a cosa scrivere nel biglietto pop-up che acquistai mesi fa proprio in vista di questa tua ricorrenza. Sono mesi che cerco quell’idea perfetta nella quale poterti

ritrovare e rispecchiare, per poi sentirti dire: “Sono io, grazie: è davvero per me!”. Il mio regalo non si può impacchettare. Come puoi infatti pensare di stringere il tempo in nastri colorati? E addirittura di chiudere in una scatola i gesti delle mani che impastano, o che scorrono veloci con una penna su un cartoncino? Non mi basta aprire il portafoglio per farti fe-lice, acquistare quel pezzo costoso che farebbe invidia a molti. No: non sarei io, ma soprattutto non sarebbe per te.E così, camminando lentamente nella camera, lo sguardo si posa su quel vaso di fiori, e lì ti ritrovo. Ti vedo nella forma semplice e pulita di quel tulipano porpora, e nel sorriso timido di quel piccolo girasole che con la forza del suo colore sta giocando a nascondino con la sua voglia di primavera. Rimango ferma. Senza accorgermi gli angoli della mia bocca si alzano accennando un sorriso. La casa ancora per pochi minuti rimarrà addormentata nel profondo sonno della mattina, ormai l’incanto e il perdermi nei miei pensieri durerà ancora solo il tempo di sentir suonare le sveglie sui comodini nelle stanze da letto. Allora ogni camera si riempirà di rumore, di quotidianità, di luce, di vita e di amore. Sì, di quell’amore che ho cercato di regalarti.Vedi: ieri sera, per la tua festa, c’era un po’ di me in tutto quello che hai toccato, annusato e assaggiato. Forse è anche per questo che quella torta un po’ bruttina era però così buona e dolce. Proprio di quella dolcezza che dalla lingua si smarrisce calda e lenta in ogni angolo del tuo corpo - come un abbraccio che si diffonde per tutto il corpo, (arrivando addirittura fino alle dita dei piedi facendole tremare di gioia!).Ora sì, puoi spalancare le finestre e lasciarti accarezzare da questa aria frizzante di marzo!

Margherita F

FETTADITORTAall’ombra di un mazzo di fiori Il senso del giusto, di ciò che è sbagliato, il senso

di colpa. Ma anche il senso di libertà, di felicità. Così ampi, così vasti e complessi che spesso anche le migliori intenzioni fraintendono questi sensi, ci sfuggono e soltanto attraverso veli di fumo possiamo captarli. E come se non bastasse, anche per loro esistono le mescolanze. Così come la libertà può rendere felici - o forse no se ciò che cerchiamo è lontano dal nostro cammino - la felicità può renderci liberi, anche nell’angolo più remoto di una prigione. Ecco perché la mente e i pensieri ci risultano così complessi da capire, perché le influenze che ricevono sono al di fuori della nostra portata. Il senso più grande, il senso della vita, che ognuno percepisce quando ci si trova vicino, quando la strada che sta imboccando forse è quella giusta; quel senso che però fino alla fine ci resterà oscuro, e solo una volta terminato tutto si schiarirà ai nostri occhi. Il senso che inseguiamo per avere un motivo di stare al mondo, la sintesi di tutte le nostre percezioni che ci dovrebbe portare sulla retta via. Percezioni purtroppo così mutevoli, così effimere e volubili di persona in persona che ben pochi riescono a sentirle quando chiamano. I nostri tempi frenetici e stanchi confondono, dissuadono dall’ascoltare ciò che davvero sarebbe importante, inibiscono le percezioni sopraffatte da una grande mole di problemi; ricordatevi di ascoltare, di tanto in tanto. Come ogni cosa, l’amore rimane sopra a tutto, e scombussola inoltre ogni tipo di senso, ogni tipo di possibile comprensione; l’elemento che genera il caos, e spazza la monotonia e le certezze come un vento di risveglio in primavera.Anche trovando il tuo senso,

se non ami, la vita passerà in un lampo

THE TrEE OF LiFE un film di Terrence Malick con Brad Pitt, Sean Penn, Joanna Going, Fiona Shaw

...continua da pag 01

perchè questo doppio zero è un passo grande e importante, segno che TuttoQui non è stato solo un inizio fine a se stesso,

ma anzi, una piccola dorata pagnotta che lievita. Scusate, ma questo riferimento alla farina doppio zero mi piace proprio: dà un certo senso di casa, di profumo, di crescita lenta ed elegante. E come ogni pagnotta, acquista doratura man mano che cuoce, e cresce dove noi gli lasciamo spazio per farlo. E così è anche per noi con tutto l'entusiasmo che hanno acceso in me Elisa, Serena e Giulia, per questo progetto che ho sfogliato subito con una buona dose di stupore. Ogni volta che mi trovavo ad aprirlo, scoprivo qualcosa di nuovo, e di divertente, che prima mi era sfuggito, detto in una lingua giovane, e per questo viva e stimolante, mai scontata. Non lo dico per dire: prima di dire un grosso “si” a questi ragazzi speciali, TuttoQui era solo una rivista che ho sfogliato come lettrice, quindi sopra le parti.Tornando alla metafora del pane, ora immaginate di essere voi, tutti

voi nessuno escluso, un piccolo pezzettino di questa pasta. Chi con un'inserzione, chi con un articolo, chi con una pillola di saggezza o una foto. Ogni pezzetto fa il tutto che cresce. Attorno, un contenitore immaginario che lascia

spazio al nostro movimento, o meglio che attende di accoglierci.Lo so, son tempi difficili, dove le idee buone devono farsi spazio, per diventare progetti realizzabili e concreti, per non perdersi per strada.Ma so anche che ogni viaggio inizia con un passo, e una direzione. Mi pare proprio che TuttoQui una direzione ce l'abbia, insieme a tanti amici sinceri, che hanno voglia di scrivere, disegnare, raccontare, essere se stessi tra queste pagine, sulle quali anch'io ho l'onore di mettere il mio nome.Un grazie autentico grosso così. Per il contributo che avete dato fino ad oggi, e per tutto quello che di bello verrà: io farò del mio meglio per dedicare a TuttoQui tutte le energie necessarie a crescere, e ad entrare in tante case, passando fra tante mani di lettori e lettrici diversi. Sono stata fortunata, quel primo passo era già stato compiuto nel modo migliore. Ora non resta che proseguire il viaggio.Un abbraccio ad ognuno di voi, e buona lettura.

Valeria Dalcore

Questo è un numero speciale.

Laureata in Scienze della Comunicazione e con un Master in comunicazione pubblica, sociale e istituzionale, giornalista pubblicista dal 2007, ha scritto di cronaca e cultura della Gazzetta di Mantova, oggi la sua firma appare sulla Voce di Mantova e sulle pagine del Corriere della Sera, inserto Lombardia. Ogni giorno è on air sulle frequenze di Radiobase, è responsabile dell’ufficio stampa della CGIL Provinciale di Mantova e collabora con Arci Mantova. Dal numero OO collabora anche con TuttoQui! :-) L’

ANGO

LO D

I GUI

DOPO

ETA

IN E

RBA

Vi propongo un "limerik", componimento poetico simpatico e scherzoso

in cinque versi, con lo schema ritmico

A-A-B-B-A.

Buona lettura! Guido.

solarium&esteticaT. 340 6878603 • s.s. Romana 413, 55 • Cerese di Virgilio (MN)www.abbronzatissimi-mantova.it • [email protected][email protected]

nuova apertura spazio estetica:vieni a scoprire i percorsi personalizzati

“Rémise en Forme” SOIE&Co.

...l’estate sta arrivando!!!

"C'era un vecchio pavone

che stava ogni dì

sul suo balcone

E quando la padrona

si stufò

una bella pavona gli chiamò

E così scese

il vecchio pavone"

Page 11: TuttoQui&dintorni 00

di Martinelli Claudiocentro assistenza autorizzato

EMMEKALOR SOSTIENE LA CULTURA!

azienda certificata ISO 9001:2008

www.emmekalor.it • tel 0376 559815

rESTa SEmprE aGGiOrNaTO SUwww.tuttoqui.info TuttoQuie20

ILMAGICOMONDODI

www.tuttoqui.info • [email protected]

Tutto Qui e dintorni

l’Associazione di volontariatoTUTTOQUI&DINTORNI

24-25-26 MAGGIO 2012la redazione di TuttoQui&dintorni sarà ospite di PrintStudioGrafico & PersonalSystema MantovaCreativa

visita il nostro nuovo sito per saperne di piùwww.printstudiografico.it

TuttoQui&dintorni è anche Associazione. L’Associazione di volontariato TuttoQui&dintorni ha lo scopo di: favorire la crescita culturale e artistica dei giovani del territorio del basso mantovano e comunità limitrofe mettendo a disposizione uno strumento con il quale esprimersi, promuovere le realtà locali attraverso la valorizza-zione delle caratteristiche sociali culturali e artistiche del territorio; costituirsi come “luogo” di studio, ricerca, documentazione, comu-nicazione, informazione operante in modo trasversale nei settori so-ciale, culturale e dei servizi. Oltre ad attivarsi nella partecipazione ed organizzazione di: convegni, seminari, corsi e manifestazioni, volti a fungere da strumento di formazione e valorizzazione delle energie e potenzialità del territorio, attraverso elaborazioni originali di idee; ampliare la conoscenza della cultura all’interno del nostro territorio attraverso l’allargamento degli orizzonti di vedute effet-tuando azioni specifiche ma anche a largo respiro, ed operazioni che possano favorirne lo sviluppo attraverso contatti fra persone, enti ed associazioni.

associati anche tu!

TuttoQui

ON-LiNE continua il nostro gioco!Non smettete di mandarci le vostre foto con una copia di TuttoQui

in giro per il mondo. Saremo felici di pubblicarle!

DULCISINFUNDO

la crostatadella Stella

Tanto per capirci: se sei abituata a finire i vasetti e i pacchetti, non puoi fare la crostata della Stella. molti degli ingredienti di questa torta, infatti, non si comprano, ma si rac-cattano in giro per il frigo o per la dispensa, della Stella.La cosa più semplice è la pasta frolla. Interrogata, Stella risponde: - Ma dai, tutti sanno fare la pasta frolla! Perché nella pasta frolla ci vanno un etto di farina per ogni tuorlo, la metà di burro e un po’ meno della metà di zucchero e un pizzico di lievito. - Ecco… ma per fare la crostata, quanti tuorli? Risposta: - Mah, dipende dalla teglia.E poi se metti un po’ di fecola al posto di un po’ di farina e aggiungi del cognac, tipo un mezzo guscio, è meglio. Poi, se sai fare il limoncello, le bucce residuate dopo l’infusione in alcool, tritate, sono la sua morte, ma anche una bustina di vanillina o qualche mandorla tritata e tostata, non fa male. Beh, magari non tutto insieme. Per il ripieno invece servono:

• Mele, o pere e mele, o solo pere, un po’, da fare a fette e cuocere (un po’) con il vino e lo zucchero e pure una buccia del residuato del limoncello. Vanno bene anche le pesche, dipende da quale frutta hai comprato e i tuoi hanno schifato per almeno due giorni di fila quando decidi di fare la torta; • Cacao in polvere o cioccolato fondente sciolto se per caso ti capita che ti rimanga del cioccolato, in casa della Stella è difficile; • Degli amaretti o delle mandorle, noci, nocciole, insomma quello che c’è; • Se è rimasta un po’ di mostarda dei tortelli, va benissimo;• La marmellata a un gusto impossibile che ha aperto tua figlia per “assaggiare” e poi l’ha piantata lì.• Se, dopo averlo conciato così, il ripieno risulta un po’ troppo “slavaccino” (termine dialettale intraducibile, n.d.r.), aggiungi dei biscotti tritati, qualsiasi.

Dopo aver fatto la pasta (Stella: - Beh, ma non stare lì a scriverlo come si fa!), stendila nella teglia e farciscila con il ripieno, quindi, se hai in-dovinato la dose della pasta, di sicuro te ne è rimasta un po’ per fare le strisce da mettere sopra il ripieno, altrimenti puoi fare qualche biscotto a forma di stellina da metterci sopra a piacere, oppure, se hai abbonda-to con la pasta, i biscotti dovrai farli per forza. Quindi cuoci la crostata nel forno già caldo, un po’. Ridacchia di gusto quando le tue amiche ti diranno: - è buonissima! Mi dai la ricetta?pErCHé, TE LO GiUrO, è BUONiSSima!

Stella & Anna

TUTTOPERSAPERNEDIPIù

LAREDAZIONETUTTOQUI&DINTORNI

scopri Chi siamo

VIA CANTONE_60 [email protected]

tel 0376 619416 Villa rovere

Viale Gramsci, 23 • miraNDOLa (mO)tel 0535 658259 email: [email protected]

al granaiosupermercato biologico

www.cuorebio.it

cuorebio non è solo

quello che facciamo, ma tutto ciò che siamo

Le nostre mani parlano come i nostri volti: sono le mani autentiche di chi crede realmente nell'agricoltura, di chi lavora con Cuorebio e sa che solo un terreno fertile e sano può fornire un cibo genuino e ricco di vitalità. Per questo Cuorebio da sempre cerca un legame con i produttori.

E per questo coltiva biologico: per nutrire l'uomo e la terra.

12 MAGGIO 2012TuttoQui&dintorni al mercato dell'immaginazionepiazza Matteotti a Gonzaga

Le nostre mani parlano come i nostri volti: sono le mani autentiche di chi crede realmente nell'agricoltura, di chi lavora con Cuorebio e sa che solo un terreno fertile e sano può fornire un cibo genuino e ricco di vitalità. Per questo Cuorebio da sempre cerca un legame con i produttori. Le mani dei contadini sono l'essenza del loro lavoro e raccontano del viaggio lungo i solchi della sapienza di chi ama la terra e l'uomo. E per questo coltiva biologico: per nutrire l'uomo e la terra.

PH B

Y RO

BERT

O T

OM

MAS

INO

Page 12: TuttoQui&dintorni 00

tuttoquiin Chantilly

MARZO 2012

lunedì

01martedì

02mercoledì

03giovedì

04venerdì

05sabato

06domenica

07 08 09 10 11 12 13

14 15 16 17 18 19 20

21 22 23 24 25 26 27

28 29 30 31 30 31

lunedì martedì mercoledì

01giovedì

02venerdì

03sabato

01domenica

02 03 04 05 06 07 08

09 10 11 12 13 14 15

16 17 18 19 20 21 22

23 24 25 26 28 28

lunedì martedì mercoledì

01giovedì

02venerdì

03sabato

04domenica

05 06 07 08 09 10 11

12 13 14 15 16 17 18

19 20 21 22 23 24 25

26 27 28 29 30 31

APRILE 2012

MAGGIO 2012

scriv

i al c

inic

o: c

inic

o@tu

ttoqu

i.inf

o

illustration by Giulia Casoni

TaVOLESTrETTE

mE

Dia

pa

rT

NE

rS

APP Tutto Qui & dintorni

per iPhone e iPadPOWERED BY

Powerprintstudiografico 0376 618382

logo e corporate identitydepliant, brochure aziendali e di prodottoelaborazioni grafiche per eventi, flyer, locandineprogettazione e allestimento di stand fieristicielaborazioni fotografiche e foto ritoccopackaging • web design

www.agcastello.itdal 1868

per una comunicazione fresca e pulitaad alto impatto emozionale

L’ANGOLO

29 30

lunedì

USa iL NOSTrO maGNETEper attaccare al frigo la tua copia di TuttoQui ed avere sempre a portata di mano tutti gli eventi!Richiedilo c/o la redazione.

[email protected]

"I miei complimenti alle redat-trici di questo periodico. Sul nu-mero O avevo messo in dubbio una nuova pubblicazione di Tut-toQui, e invece eccomi qua a scrivere ancora. Personal-mente mi piace dover ammet-tere di aver sbagliato, quando raramente capita: il doversi ricredere mi dà quella piacevole senzazione di apertura mentale, di elasticità. Considerare nuove chiavi di lettura, idee diverse da quelle che si ritengono giuste, può arricchire. Parlo di idee, non di necessità. Durante una recente discussione mi è stato detto "chi si ferma è perdu-to", associando l'apertura a nuovi stili di vita come forma di ricchezza e crescita. Non ci rendiamo conto che tutto quello che ci è stato offerto, e che noi accettia-mo, è stato proposto dalla società consumistica nella quale viviamo. Consumismo sfrenato, che ci ha portato ad una situazione economicamente insostenibile. Crisi economica che porta depressione nelle persone, oggi più che mai alla ricerca di nuove risposte ai loro problemi attraverso corsi di Yoga o meditazione, modifi-cando il proprio stile alimentare e, per i più tradizionalisti, a non poter rinunciare all'appuntamento periodico con lo psicologo. Ora, non voglio fare di tutta l'erba un fascio, sicuro che servono gli psicologi, giusto avere una dieta equilibrata e diversificare gli interessi, ma sono convinto che di tutto questo se ne stia tremen-damente abusando. Uno stile di vita sano lo si ottiene appiattendo e riducendo al minimo le esigenze. al prossimo numero.

Postilla ai due fantomatici lettori che mi hanno scritto: a chi mi ha chiesto di politica, mi astengo dal fare considerazioni perchè sono molto amareggiato dal contesto attuale, da tempo politicamente non credo più a nessuno e tanto meno ascolto quello che predica Celentano. Per la donzella coi dubbi sulla moralità di certi atteggiamenti consiglio vivamente, vista la giovane età, di prendere il tutto con leggerezza, di essere un po' egoista e vivere più esperienze possibili adesso che può farlo, oggi che è libera da impegni seri. Un domani, quando avrà altri gradi di responsabilità, gli sbagli commessi si presenteranno con un conto salato e doloroso.

arri

vede

rci&

graz

ieal

pro

ssim

o nu

mer

o: u

scita

pre

vist

a 21

giu

gno

2012

FSC significa Forest Stewardship Council. Per chi non è famigliare con l'inglese significa letteral-mente Consiglio per la Tutela della Foresta. Si tratta quindi di un'organizzazione non governativa, creata con l'intento di proteggere le foreste nel mondo, o quello che ne è rimasto. Questo programma lavora sulla base di standards. Quindi vengono stabiliti dai membri degli obiettivi da rispettare e le aziende, che, volontariamen-te, sottoscrivono il programma, sono invitate al rispetto di questi obiettivi nella loro produzione di legname, carta e tutto ciò che deriva dagli alberi delle foreste protette da FSC. Inoltre questi produttori sono periodicamente sottoposti a controlli da parte di questo ente certificato-re, e, una volta superati, possono beneficiare di questo logo FSC che riconosce in tutto il mondo che un de-terminato prodotto deriva da: foreste non appartenenti e ecosistemi protetti, legname tagliato senza ricorrere a sistemi invasivi, proprietà forestali dove è garantito il rimboschimento, e molte altre caratteristiche virtuose che il sistema FSC ci garantisce. Ci sono diversi sistemi a oggi attivi di protezione delle foreste attraverso certi-ficazione (in Europa è molto attivo PEFC = program for endorcement of forest certification) ma FSC è per ora il più riconosciuto in tutto il mondo (soprattutto in stati uniti e Canada da cui proviene gran parte del legname usato in Europa) ed è sicuramente il più trasparente perchè il sistema di monitoraggio e certificazione è co-stituito da soggetti terzi, esterni e imparziali, un elemen-to che sembra scontato ma che invece non caratterizza nessun altro soggetto certificatore al momento. Quindi..mentre vi godete al tatto la meravigliosa carta FSC di TUTTO QUI (e mentre godete di TUTTO QUI con anche tutti gli altri sensi), potete anche essere soddisfatti della scelta ambientalmente responsabile che è stata fatta. E, intanto che ci siete, potete tenere a mente queste informazioni e cercare tra la miriade di prodotti di carta, al supermercato o da qualsiasi altra parte, se trovate il logo FSC, in tal caso saprete cosa significa e davanti a un prodotto di carta certificata e non certificata avete gli strumenti per fare la scelta giusta!NO EXCUSES!:)

Chiara Salmin

land(e)scapes

ma

nto

va

cre

ati

va

aperitivoVirgom Store

per t

utti

gli a

ppun

tam

enti.

..ri

man

ete c

onne

ssi!