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ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute
Titolo: IL DOLORE INUTILE Relatore: dott.ssa Roberta Perin inf. Rita Moretta Servizio Cure Palliative – Ulss 2 Feltre Data : 21 maggio 2014 Sede: Aula Piccolotto O.C. Feltre
MA QUALE DOLORE???
IL DOLORE ACCOMPAGNA LA VITA DELL’UOMO, MA IL DOLORE NON E’
SOLO BIOLOGIA , INVESTE ANCHE LA PSICOLOGIA, LA SOCIOLOGIA, LA
FILOSOFIA E LA TEOLOGIA, CIOE’ IL PENSIERO E L’ANIMA.
PERTANTO VA CURATO IN TUTTE LE
SUE DIMENSIONI SE SI VUOLE GIUNGERE AL CONTROLLO OTTIMALE
DI QUELLA FISICA
Cicely Saunders
1918 - 2005
Il dolore “totale”
SPIRITUALE
FISICO
PSICOLOGICO
SOCIALE
UTILE?
INUTILE?
Dolore inutile in Italia
•Un cittadino su quattro soffriva di dolore cronico •(circa 15 milioni)
58% era in cura con farmaci analgesici
Nessuno riceveva
oppioidi forti Trattamento
Solo 4% dei medici aveva misurato l’intensità
del dolore
43% dolore severo
Prevalenza
Intensità
Misurazione
Survey of chronic pain in Europe: Prevalence, impact on daily life, and treatment
Breivik H. et al. European Journal of Pain, 2006
IN ITALIA
•26% delle persone avevano dolore cronico
•43% dolore severo
•58% in cura con analgesici
53% dei pazienti riferiva che il trattamento analgesico non controllava il loro dolore
Survey of chronic pain in Europe: Prevalence, impact on daily life, and treatment Breivik H. et al. European Journal of Pain, 2006
Il dolore cronico è un problema insidioso
61%
57%
53%
30%
27%
27%
24%
21%
14%
10%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%
Mi sento stanco a tutte le ore
Il dolore è solo parte della mia condizione medica
Il dolore mi impedice di pensare e concentrarmi
Mi sento più anziano di quello che sono
Non ricordo come ci si sente senza dolore
Ho troppo dolore per prendermi cura di me stesso
e degli altri
Il dolore mi fa sentire abbandonato
Non posso vivere normalmente
Mi sento solo con il mio dolore
Certi giorni il dolore è così forte che vorrei morire
Survey of chronic pain in Europe: Prevalence, impact on daily life, and treatment Breivik H. et al. European Journal of Pain, 2006
L’impatto sociale del dolore cronico
17%
28%
20%22%
0
0
Perdita del
lavoro
Cambio delle
responsabilità
professionali
Cambio di
lavoro
Diagnosi di
depressione
Brevik H et al. Eur J Pain 2006;10:287-333
incidono pesantemente sulla qualità di vita
L’osteoartrosi è la principale causa di dolore cronico in Italia
• In Italia un cittadino su quattro (circa 15 milioni)
soffre di dolore cronico
• Nel 43% è dolore severo (8-10 NRS)
Dolore cronico
Dolore cronico oncologico
Dolore cronico NON oncologico
13%
87%
Prime 3 cause di dolore cronico in Italia
Breivik H, Collett B, Ventafridda V, Cohen R, Gallacher D. Survey of chronic pain in Europe: prevalence, impact on daily life, and treatment. Eur J Pain. 2006 May;10(4):287-333. Epub 2005 Aug 10
Traumi (15%)
Ernia/danno discale (18%)
Artrosi/osteoartrosi (67%)
Il più grande studio epidemiologico sul dolore
LEGGE 15 marzo 2010, n. 38
Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore
Art. 5 (Reti nazionali per le cure palliative e per la terapia del dolore)
Art. 6. • (Progetto «Ospedale-Territorio senza dolore»)
Art. 7 • (Obbligo di riportare la rilevazione del dolore
all'interno della cartella clinica) • All'interno della cartella clinica, nelle sezioni medica ed
infermieristica, in uso presso tutte le strutture sanitarie, devono essere riportati le caratteristiche del dolore rilevato e della sua evoluzione nel corso del ricovero, nonché la tecnica antalgica e i farmaci utilizzati, i relativi dosaggi e il risultato antalgico conseguito.
CONSUMO DI OPPIACEI IN EUROPA NEL 2002
COSA E’ CAMBIATO DOPO LA LEGGE?
MOLTA STRADA FATTA………
……….ANCORA MOLTA DA FARE………
SAPER ASCOLTARE….
Obiettivi minimi sequenziali nella terapia del dolore
Aumentare le ore di sonno senza dolore
Alleviare il dolore a riposo
Alleviare il dolore in posizione eretta e durante
le attività
PERCHE’ MISURARE IL DOLORE? QUALI VANTAGGI?
NE EVIDENZIA LA PRESENZA
NE QUANTIFICA L’INTENSITA
FACILITA LA VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEL NOSTRO INTERVENTO
REGOLO
2
6
Scale di intensità: VRS Quanto dolore fisico ha provato nell’ultima settimana?
Nessuno Molto lieve
Lieve
Moderato
Forte
Molto forte Scala verbale a 6 livelli da: Bullinger H et al J Clin Epidem 51 , 913-23,1998
1 3
4
5
MA QUALE TERAPIA?
UNA STORIA STUPEFACENTE: ANCORA PREGIUDIZI SULLA MORFINA
LA MORFINA SI SOMMINISTRA SOLO A PAZIENTI NELLE FASI TERMINALI DELLA VITA: la morfina viene prescritta anche nel dolore cronico benigno, dopo un intervento chirurgico, nell’infarto, nell’edema polmonare acuto.
LA MORFINA CREA DIPENDENZA PSICOLOGICA,
FA DIVENTARE TOSSICODIPENDENTI:
La dipendenza psichica è una sindrome psicologica e
comportamentale caratterizzata dalla ricerca compulsiva di
sostanze psicoattive.
L’OMS ha affermato che nei pazienti che assumono oppioidi
a scopo terapeutico, anche per lungo periodo, la
dipendenza psichica è estremamente rara (1%).
L’OMS ha dichiarato che il fenomeno di dipendenza fisica
non deve essere una barriera all’uso analgesico degli
oppioidi in quanto, i soggetti trattati con questi farmaci,
possono sospenderne l’assunzione senza alcuna
difficoltà, riducendo in modo graduale la dose.
QUANDO SI COMINCIA AD ASSUMERE MORFINA NON SI
PUO’ PIU’ SMETTERE:
la dipendenza fisica è caratterizzata da sindrome di
astinenza in seguito a brusca riduzione o interruzione del
farmaco.
SE SI COMINCIA AD ASSUMERE MORFINA TROPPO
PRESTO POI NON FUNZIONA PIU’: La tolleranza è la progressiva riduzione dell’efficacia di un farmaco
nel tempo, per riduzione nella sensibilità alla sostanza stessa. A
dosi terapeutiche la TOLLERANZA è un evento limitato e lento a
verificarsi.
LA MORFINA CREA DEPRESSIONE RESPIRATORIA: Quando gli oppioidi sono utilizzati a scopo terapeutico, alle dosi
adeguate per il paziente, la depressione respiratoria è un evento
avverso molto raro.
E’ PERICOLOSO AUMENTARE LA DOSE: Non esiste un dosaggio limite per la morfina. La dose adeguata è
quella che riesce a sedare il dolore in modo efficace.
LA MORFINA ACCORCIA LA VITA: Il dolore può distruggere la vita e la voglia di vivere, aggrava la
qualità di vita, aumenta l’ansia e la depressione. Un buon
controllo del dolore può allungare la vita e migliorarla.
QUANDO UN PAZIENTE ASSUME MORFINA DEVE STARE
A CASA, PERDE STIMOLO PER COMPIERE QUALSIASI
ATTIVITA’, NON PUO’ LAVORARE:
È il dolore che toglie “la voglia di fare”, che costringe a letto. Se il
dolore è sotto controllo si recuperano energie, appetito, voglia di
lavorare, insomma si acquista in dignità.
sedazione, confusione mentale, euforia
induzione di nausea e vomito
miosi
depressione respiratoria (molto rara a dosi terapeutiche)
Principali effetti collaterali con meccanismo centrale
NAUSEA, VOMITO, CONFUSIONE, ALLUCINAZIONI, SONNOLENZA, VERTIGINI , QUALORA PRESENTI , TENDONO AD ATTENUARSI DOPO ALCUNI GIORNI DALLA STABILIZZAZIONE DELLA DOSE!
OPPIOIDI: effetti collaterali
costipazione
ritenzione urinaria
vasodilatazione e prurito
ipotensione e bradicardia
OPPIOIDI: effetti collaterali
Principali effetti collaterali con meccanismo
periferico
LA STIPSI PERDURA NEL TEMPO!
INFORMARE IL PAZIENTE CHE STA ASSUMENDO OPPIACEI !!
IL DOLORE VA SEMPRE TRATTATO
NON TEMERE DI “CHIEDERE” AL TUO MEDICO DI FAMIGLIA
SE NON SODDISFATTO CHIEDI VISITA SPECIALISTICA
QUANDO VAI DAL MEDICO CERCA DI DESCRIVERE IL MEGLIO POSSIBILE: - IL TIPO DI DOLORE, - LA SEDE, - L’INTENSITA’, - LA FREQUENZA, - LA VARIAZIONE DURANTE LA GIORNATA.
SE TI VIENE PROPOSTA LA TERAPIA CON OPPIACEI “NON AVERE TIMORI” SE HAI DUBBI, CHIEDI CHIARIMENTI, E’ UN TUO DIRITTO
NON PRENDERE INIZIATIVE PERSONALI PER VARIARE O, PEGGIO, SOSPENDERE LA TERAPIA CON OPPIACEI, CHIEDI SEMPRE PRIMA AL TUO MEDICO
LA QUALITA’ DELLA VITA MIGLIORA SENZA DOLORE!!!
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Nella voce: cittadini Pagina: i mercoledì della salute
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