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CONSULTA NAZIONALE POLIZIA STRADALE LUGLIO 2015 Periodico Ufficiale Nazionale della CONSAP - C.N.P.S. anno XVII numero 5/6/7 Luglio 2015 - Registrazione Tribunale Civile Roma n. 542/99 Un lavoro usurante, giù le mani dalle pensioni dei poliziotti SINDACATO MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVO DELLA POLIZIA DI STATO Un lavoro usurante, giù le mani dalle pensioni dei poliziotti CONSAP_Maggio/Giugno_2015_Layout 1 30/06/15 12.32 Pagina 1

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CONSULTA NAZIONALE POLIZIA STRADALE

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Un lavoro usurante, giù le manidalle pensioni dei poliziotti

SINDACATO MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVO DELLA POLIZIA DI STATO

Un lavoro usurante, giù le manidalle pensioni dei poliziotti

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CESSIONE DEL QUINTO E DELEGA DI PAGAMENTORINEGOZIAZIONI ALTRE TRATTENUTE IN CORSO

NESSUNA RICHIESTA DI MOTIVAZIONE O PREVENTIVI SPESA

CHIAMACI PER UN PREVENTIVO O PER UN APPUNTAMENTO:

TEL. 06.6628127 - FAX 06.6631199Cell. 335.7088314 - 335.6785345

IN CONVENZIONE CON

Gli esempi sono relativi ad una cessione del quinto stipendio riferita a un dipendente ministeriale di 40 anni di età e 15 anni di servizio e sono comprensivi di tutti gli oneri e dei costi assicurativiobbligatori per legge. La restituzione avviene mediante trattenuta sullo stipendio. Il tan è fisso per tutta la durata del finanziamento. Condizioni valide sino al 30/09/2015.

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€ 15.000 120 173,50 5,53% 7,19%

€ 20.000 120 229,50 5,53% 7,00%

€ 25.000 120 286,00 5,53% 6,89%

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AGENTE ACCEDO S.P.A. - GRUPPO INTESA SANPAOLOISCRITTO ALL’ELENCO AGENTI IN ATTIVITÀ FINANZIARIA TENUTO DALL’OAM AL N. A7776

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3Convenzioni Consap Magazine 2012

ConvenzioneDIRETTORE RESPONSABILE Massimo Dʼ[email protected]

COORDINATRICE DI REDAZIONE:Elisabetta Ricchio

CAPOREDATTORE INSERTO POLIZIA STRADALE:Marco Di Ceglie

DIREZIONE EDITORIALEwww.consapnazionale.comConsap SegreteriaGenerale NazionaleVia Nazionale, 214 - 00184 RomaTel. 06 47825541Fax 06 [email protected]

SEGRETERIA DI REDAZIONE:Cinzia Ravaglia

PHOTO EDITORCristiano Pedrocco

CONCESSIONARIAABBONAMENTIDiffusione & Comunicazione SrlVia Palladio, 5 - 20135 MilanoTel. 02 58431268Fax 02 58449956

INFORMAZIONEPER ABBONAMENTITel. 02 58431268

Per le quote abbonamenti:Abbonamento ordinario62.00 euroAbbonamento sostenitore da82.00 euro&nb sp:Abbonamento per appartenentiForze di Polizia42.00 euroPrezzo della rivista8.00 euroNumero arretrato10.00 euro

Registrazione Tribunale Civiledi Roma n. 542 del 01/11/1999Stampa: Macofin srl - [email protected]

Si avverte che gli incaricatialla diffusione non possonoessere appartenentialla Polizia di Statoné a Forze dellʼOrdine.In ragione di ciò vi invitiamoa segnalare anomalierispetto a quanto sopra.

SommarioSommarioCOPERTINA IL DIRITTO AD UNA PENSIONE DIGNITOSA,PER UNA VITA DI RISCHIO, IMPEGNO E SACRIFICIO PER DIFENDERE LA GENTE

La Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia in seguito a deprecabili azioni coercitive ed inti-midatorie operate nei confronti dei nostri abbonati da altra società procacciatrice, ribadisce che laconcessione del servizio abbonamenti alla rivista ufficiale nazionale della Consulta Nazionale Poli-zia Stradale Consap Magazine è affidata in esclusiva su tutto il territorio nazionale alla Società Dif-fusione e Comunicazione di Milano contattabile alle utenze riportate sulla gerenza a sinistra di que-sta pagina. Si segnala inoltre che per l'eventuale disdetta dell'abbonamento non occorre alcun pre-avviso scritto e che il rinnovo non è né automatico né obbligatorio.

EDITORIALEGiu' le mani dalle pensioni dei poliziotti 5

Anomalie nella gestione del personale, la Consap all'attacco 6Grande successo e presenze eccellenti... 8Dalla Vostra Parte e Mattino 5, la Consap in tv... 20Congresso Nazionale Federpol... 24Abbiamo esportato in Europa l’impunità... 26La Polizia al posto del taxi.. 28Riordino Sindacati autonomi di Polizia, chiedono l’istituzione del Ruolo Speciale... 29Terni:Impossibile garantire la sicurezza, mancano uomini e mezzi. 30La Polizia di Stato dal Papa con una delegazione dei parenti delle vittime... 34Papa Francesco parla agli uomini e alle donne in divisa 35Siracusa: Consap denuncia il Questore per attentato alle liberta sindacali 36Esserci sempre, la cronaca della giornata delle celebrazioni 37Il Consigliere Regionale Michele Baldi:la risposta a Mafia Capitale... 39Primo si del Senato per il reato di omicidio stradale, ora il testo passa alla Camera 42Polizia Stradale settanta anni al seguito del Giro d'Italia 46Ancora troppi rischi per i pedoni sullenostre strade.. 48Indennità autostradali per i ritardi la Consap minaccia l’autoconsegna 49Obiettivo Europa 2020, rapporto Aci Istat, Italia virtuosa, Europa così così 50Consap un sindacato che tutela i colleghi... 52Il sistema di polizia: una seria ipotesi di riforma? Ripartiamo dalla 121 54Diritto di Polizia,una visione in chiave innovativa delle funzioni di Polizia 56Il segretario regionale della Puglia ha incontrato i vertici della segreteria nazionale 57Riflessioni sul miglioramento logistico operativo e tecnologico dell'operatore di polizia 58La lunga storia del buono pasto convenzionato 60Cause di servizio negate, si può ricorrere alla Corte dei Conti 62Una “rete” pericolosa per gli adolescenti,Roberta Bruzzone 63Expo, non solo alimentazione. L’Italia è anche la patria dei giovani chef 64

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ATTENZIONE

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4 ConvenzioneConsap Magazine 2015

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Consap Magazine 2015Editoriale 5

Operazione trasparenza "Inps aporte aperte"». Con questa sugge-stiva definizione, Tito Boeri, attualepresidente dell'Istituto Nazionaledella Previdenza Sociale (INPS), hafatto pubblicare una serie di docu-menti, con l'intenzione - del tutto le-gittima - di alzare un velo sui tratta-menti economici previdenziali ingodimento alle più disparate cate-gorie. Operazione sicuramente de-gna di lode che può contribuire adiradare le nebbie che da sempreavvolgono il settore pensioni. Però,questa volta, per quanto riguarda ilpersonale del comparto "sicurez-za, difesa e soccorso pubblico"l'analisi è stata oltremodo superfi-ciale, con il risultato di trasformaretutti gli operatori in uniforme in unasorta di "casta", mettendo tutti i da-ti in un unico calderone ed appli-cando la statistica in maniera sin-golare. Sostenere, infatti, che “se sidovessero ricalcolare con il metodo

contributivo le pensioni successiveal 2009 del personale del compar-to sicurezza, difesa e soccorso pub-blico, più del 90% di queste verreb-be ridotto tra il 40 ed il 60% è sta-ta una semplificazione errata efuorviante. Come si fa, infatti, apuntare il dito accusatore contro ipoliziotti, mettendo in un unico cal-derone dirigenti e prefetti, che han-no trattamenti e privilegi reali bendiversi rispetto all’agente e all’ispet-tore? Strana la vita. Da una parte,quando un appartenente alle forzedi polizia compie un atto eroico so-no tutti pronti ad elogiarlo, a cele-brare i sacrifici nel difendere, adapplaudire il coraggio, dall’altra,alla prima occasione, ci si scordadi tutto e si arriva al punto di mette-re in discussione addirittura le resi-duali tutele previdenziali. Pochi ri-flettono che i più bassi limiti di etàper il pensionamento sono forse do-vuti al diverso stile di vita fra un im-piegato ed un poliziotto. Non sipuò essere Rambo a 70 anni!. Noipensiamo che non sia questa l’equi-tà di cui i lavoratori e i pensionatihanno bisogno. Serve un rilanciodel sistema previdenziale pubblico,se necessario con un forte interven-to dello Stato, per garantire unavecchiaia dignitosa a tutti i lavora-tori. Si colpisca la moltiplicazionedegli incarichi, che gonfia le retri-buzioni complessive dei managerpubblici, si faccia una seria politicadi lotta all’evasione e alla corruzio-

ne, che rappresentano la vera can-crena che frena la crescita del pae-se e di cui il governo sembra disin-teressarsene. Quello che non si de-ve fare è continuare a colpire i de-boli, chi in questi anni ha pagato lacrisi perché titolare di un reddito dalavoro dipendente, che sia stipen-dio o pensione. Purtroppo noi poli-ziotti paghiamo lo scotto di far par-te di un segmento ampio, il pubbli-co impiego: se si toglie un euro atesta a milioni di persone si accu-mulano ingenti risparmi, se lo si de-ve concedere alle stesse persone di-venta una spesa insostenibile per lecasse dello Stato. Boeri segue il sol-co di questa tradizione, nonostantegli sforzi, non appare per nulla ori-ginale. In conclusione ci permettia-mo di dare due piccoli consigli (ov-viamente non richiesti) al presiden-te dell’INPS: prima di parlare delnostro comparto conduca una ana-lisi approfondita, idonea a far sa-pere all'opinione pubblica quelloche, in realtà, è ampiamente risa-puto da chi indossa un'uniforme: ilnostro trattamento stipendiale epensionistico è tra i peggiori d’Eu-ropa. Compari l'attività di lavorodegli operatori del comparto sicu-rezza, difesa e soccorso pubblicocon qualsiasi altro ambito, sia pub-blico che privato. Se dovesse scor-gere analogie per qualità/quanti-tà/diritti civili rispetto a qualsiasi al-tra categoria di lavoratori, ce lofaccia sapere.

Giorgio InnocenziSegretario GeneraleNazionale Consap

Giù le mani dalle nostre pensioni!

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6 Primo PianoConsap Magazine 2015

Anomalie nella gestione del personale,la Consap all'attacco

Prosegue incessante l’azione della ConfederazioneSindacale Autonoma di Polizia per tutelare il perso-nale che non si è visto riconoscere le prerogative ditrasferimento alla sede richiesta nel corso degli ultimimovimenti decisi dall’Amministrazione della PubblicaSicurezza. Tanti agenti ed assistenti, colleghi e colle-ghe in possesso dei requisiti per il trasferimento, si so-no visti scavalcare da personale che da tempo alber-ga nell’area burocratica ministeriale. “Il sacrificio evi-dentemente continua a non pagare – ha dichiaratoalla stampa il Segretario Generale Nazionale dellaConsap Giorgio Innocenzi – che ha criticato anchel’invio di troppo personale a svolgere compiti buro-cratici in sedi istituzionali e direzioni centrali pur inpresenza di annose carenze di organico nei commis-sariati in prima linea nella lotta al crimine. Assegna-zione che si prestano a sospetti di “logiche clientela-ri”, favorite anche dalla mancata comunicazione se-mestrale del numero delle domande presentate nonottemperando all’art. 55 del DPR 335/82. Una vio-lazione che, facendo leva sulla non conoscenza delpersonale della situazione reale, favorisce, imbecca-te e suggerimenti per i soliti “ammanicati”. Intanto pergli avanzamenti di carriera nell’area dirigenziale èstato deciso un ricorso. Dopo l’esercizio dell’azione

di accesso ed estrazione atti ex Legge 241/90 ri-guardo all’ultimo Consiglio di Amministrazione delDipartimento della Pubblica Sicurezza per gli avan-zamenti in carriera ed acquisito il parere di fondatez-za dai legali Consap, è stato determinato di patroci-nare gratuitamente un ricorso amministrativo avversoalcune promozioni per merito comparativo a PrimoDirigente con decorrenza 1° gennaio 2015 nonchériguardo all’ammissione di Vice Questori Aggiunti alcorso di Alta Formazione. Alcuni riconoscimenti diavanzamento hanno ingenerato profondo malconten-to su tutto il territorio nazionale, soprattutto nei moltis-simi funzionari di “trincea” che si sono visti scavalca-re da sindacalisti e burocrati ministeriali. Giorgio In-nocenzi ha anche denunciato la pericolosa compres-sione dell’azione sindacale. La Consap non può ac-cettare di vedere calpestate le regole di buon anda-mento e di imparzialità dell’amministrazione e di ve-dere disatteso il diritto, contrattualmente garantito, al-l’informazione sui criteri di assegnazione del perso-nale. Infine non può accettare di vedere il suo ruoloschiacciato in un ambito notarile, trattandosi di scel-te che non riguardano solo un ristretto numero di per-sone ma che ricadono a cascata sulla qualità del la-voro e sul rispetto dei diritti di tutto il personale".

Polizia: Consap, mancata informazione su nomine dirigenti. Innocenzi, 'sconcertato da decisioni che piovono dall'alto'“Registriamo con amarezza che per l’ennesima volta in Polizia il sacrificio non paga”. Lo sottolinea in una nota la Con-sap, Confederazione sindacale autonoma di Polizia, commentando i movimenti e le promozioni che hanno riguardatol’organizzazione della Pubblica sicurezza sia a livello dirigenziale sia per gli agenti ed assistenti.Giorgio Innocenzi, segretario nazionale della Consap, si dice "sconcertato da decisioni che piovono dall’alto e vedonotroppo spesso i burocrati ministeriali premiati in danno dei colleghi 'in trincea'. La Consap non può accettare di vederecalpestate le regole di buon andamento e di imparzialità dell’amministrazione e di vedere disatteso il diritto, contrattual-mente garantito, all’informazione sui criteri di assegnazione del personale. Infine non può accettare di vedere il suo ruo-lo schiacciato in un ambito notarile, trattandosi di scelte che non riguardano solo un ristretto numero di persone ma chericadono a cascata sulla qualità del lavoro e sul rispetto dei diritti di tutto il personale".

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Primo Piano 7

Polizia: promozioni senza regole, questo l’allarme lanciatodai sindacati di categoria dopo i trasferimenti di agenti edassistenti della Polizia di Stato decisi dal Dipartimento del-la Pubblica Sicurezza, nel mese di maggio ai quali faran-no seguito altri provvedimenti a Luglio. La ConfederazioneSindacale Autonoma di Polizia è pronta all’azione legalecontro le negligenze dell’Amministrazione, che violando iprincipi di trasparenza, va ad influire pesantemente sullamotivazione del personale di Polizia in una materia tantodelicata come la sicurezza nazionale. Abbiamo intervista-to il Segretario Generale Nazionale della Consap GiorgioInnocenzi, il sindacato maggiormente rappresentativo del-la Polizia di Stato che ha assunto da subito una posizionecritica rispetto alle movimentazioni decise. Segretario, cosa si sente di imputare all’Amministrazione?Quello che preoccupa è l’instaurazione nella nostra Ammi-nistrazione di un porto delle nebbie che rende possibili de-cisioni importanti senza il rispetto delle regole quelle di tra-sparenza in primis, nonché la mancanza di oggettivi crite-ri che giustifichino il diritto del personale al beneficio deimovimenti richiesti. Abbiamo raccolto tutta una serie di le-gittime lamentale del personale escluso da questa movi-mentazione, colleghi e colleghe con pieni requisiti che si so-no visti scavalcare, a tutela di questi diritti e di questi iscrit-ti andremo avanti. Ritiene inevitabile lo scontro legale?Da parte nostra stiamo mettendo in campo tutta una seriedi iniziative volte a scongiurare lo scontro, abbiamo chie-sto un incontro urgente con la Direzione Centrale delle Ri-sorse Umane, non certo per contestare le singole lamente-le, ma per chiedere ai vertici di polizia di rispettare alcuneprocedure di legge che sono state violate, come ad esem-pio la mancata comunicazione semestrale del numero del-le domande presentate non ottemperando all’art. 55 delDPR 335/82. Una violazione che, facendo leva sulla nonconoscenza del personale della situazione reale, favorisce,

imbeccate e suggerimenti per i soliti “ammanicati”. Deve però ammettere che i movimenti sono necessari perripianare gli organici negli uffici di polizia?Le rispondo con una domanda se a lei serve personale peril controllo del territorio e per il contrasto alla criminalità epoi opera trasferimenti verso uffici ministeriali e DirezioniCentrali, sta forse fornendo risposte adeguate alle esigen-za di operatività? Io penso di no; ebbene nei movimenti dimaggio noi abbiamo “pizzicato” decine e decine di trasfe-rimenti che sembrano gestiti con logiche esclusivamenteclientelari, verso uffici che svolgono prevalentemente com-piti burocratici.Queste anomalie riguardano solo agenti ed assistenti o an-che la sfera dirigenziale?Purtroppo si, questo riguarda sia gli agenti che i dirigenti,tanto è vero che abbiamo predisposto un ricorso giurisdi-zionale avverso alcune promozioni disposte dall’ultimoConsiglio d’Amministrazione dopo che riconoscimenti diavanzamento hanno ingenerato profondo malcontento, so-prattutto fra quei funzionari “in trincea” che si sono visti sca-valcare da burocrati ministeriali. Cosa vorrebbe dire che vengono premiati i cosiddetti “im-boscati” in danno dei funzionari operativi?Basta osservare la velina dell’ultimo Consiglio d’Ammini-strazione per accorgersi che il sacrifico non paga.Per concludere cosa direte ai vertici della P.S. nel caso fos-se programmato il richiesto incontro?Diremo con forza che la Consap non può accettare di ve-dere calpestate le regole di buon andamento e di impar-zialità dell’Amministrazione, disatteso il diritto contrattual-mente garantito, all’informazione sui criteri di assegnazio-ne del personale; ne può accettare di vedere il suo ruoloschiacciato in un ambito notarile, trattandosi di scelte chenon riguardano solo un ristretto numero di persone ma chericadono a cascata sulla qualità del lavoro e sul rispetto deidiritti di tutto il personale.

Polizia, promozioni senza regole.Innocenzi (Consap): il sacrificio non paga.Vigono ancora logiche clientelari

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8 Primo PianoConsap Magazine 2015

Si è svolta a Roma la IV conferenza dei servizi edella programmazione politico sindacale dellaConfederazione Sindacale Autonoma di Polizia,riservata ai vertici nazionali ed ai delegati di tuttigli uffici di Roma e della regione Lazio. Una pla-tea di circa un centinaio di dirigenti sindacali del-la Consap ha preso parte ai lavori, contribuendocon il racconto delle esperienze professionali disindacato e con proposte, a delineare una rinno-vata strategia per tutelare donne ed uomini dellapolizia e far crescere il consenso nei riguardi delnostro sindacato maggiormente rappresentativodella Polizia di Stato. L’organizzazione dell’even-to è stata curata fin nei minimi particolari dallostaff della Segreteria Generale guidata dal Segre-tario Nazionale Raffaele Tavano, con il contributodel Presidente Mauro Pantano e del Vice Presiden-te Giuseppe Di Niro. La partecipata conferenza siè tenuta presso il Centro Congressi dell’Hotel An-tonella nei pressi di Roma, che ha messo a dispo-sizione del sindacato una sala multimediale di ot-timo livello che ha contribuito a rendere più incisi-ve le esposizioni dei temi sottoposti a dibattito.Nell’aprire i lavori il Segretario Generale Nazio-nale Giorgio Innocenzi ha sottolineato la nuovalinfa data all’organizzazione sindacale da alcuniinnesti di dirigenti che stanno determinando una

crescita di consensi su Roma e provincia, “una per-formance - ha detto Innocenzi – che stiamo osser-vando da vicino e non mancheremo di riconosce-re adeguati incentivi agli artefici di questo exploitche ci vede oggi saldamente sul podio fra i sinda-cati di polizia a Roma; non di meno va riconosciu-to ai cosiddetti “vecchi” di essersi saputi mettere alservizio di questi nuovi arrivati sostenendoli, sup-portandoli e tutelandoli nelle attività portate avan-ti”.Nel proseguire l’intervento di saluto ai delega-ti Giorgio Innocenzi ha dettagliatamente illustratoi contenuti della riunione, che sarebbero stati di lia poco rappresentati, nelle relazioni dei dirigenti

Grande successo e presenze eccellentiper Conferenza organizzativa dellaConsap di Roma

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sindacali, segnatamente coloro che in questo pe-riodo stanno costantemente dialogando con i ver-tici ministeriali, su tematiche che investono il futuroeconomico e professionale dei poliziotti italiani,che pagano sempre più duramente sulla loro pelleuna classe politica e di Governo che nelle scelteappare sempre più lontana dalle Forze di Polizia.Il Segretario Generale ha anche svelato le “sorpre-se” di questa riunione ossia una serie di iniziativee di gradite presenze, che ha ritenuto essere unostimolo per riaffermare l’azione sindacale attraver-so il coinvolgimento di aree politiche e del mondodel lavoro che in questa delicata fase storica pos-sono consentire alle nostre rivendicazione di fareun salto di qualità. Sorprese che sintetizzando pos-siamo racchiudere in tre personaggi: il collega Fa-bio Tortosa; l’Ugl e l’onorevole Renata Polverini ela parlamentare Daniela Santanchè. Il primo a re-lazionare l’assemblea è stato il Coordinatore Na-zionale per l’Italia centrale Cesario Bortone, il qua-le è stato presente a tutti gli incontri che hanno ri-guardato un’annosa tematica del comparto sicu-rezza, il famigerato riordino delle carriere cheneppure gli stanziamenti europei, poi distolti dal

Governo, sono riusciti a sbloccare, ancora oggi adoltre un decennio dall’inizio di questa discussionesi parla di legge delega ma gli scenari sono pro-fondamente cambiati. Cifre alla mano è stato lostesso dirigente sindacale a garantire il massimoimpegno affinché nella definizione della vertenza,l’area non dirigenziale non fosse penalizzata:“…da chi invita a discutere i sindacati dei poliziot-ti su bozze e piattaforme che vanno ad esclusivovantaggio dell’area dirigenziale, mentre per la co-siddetta base ormai dimezzata nei numeri rispettoall’inizio della discussione si vogliono riservare lebriciole se non addirittura un blocco demotivanteed ingiustificato della carriera. “In questo sensoabbiamo sottolineato che va colto il progetto diriordino della carriere di ogni qualifica e grado, inuna chiave di moderna valorizzazione delle fun-zioni di polizia giudiziaria e di tutela della sicurez-za e dell’ordine pubblico. Da troppi anni il perso-nale di ogni qualifica e grado attende un progettoche gli dia una prospettiva di carriera che valoriz-zi il merito e la professionalità, che consenta an-che di superare i disallineamenti che esistono sianel comparto sicurezza e difesa sia nel raffrontocon il pubblico impiego per garantire e riconosce-re effettivamente, non solo come mera espressionedi principio, la specificità delle funzioni svolte”.Applaudito, in alcuni passaggi del suo intervento,Cesario Bortone non ha mancato di rilanciare unaquestione di dignità professionale che sta seguen-do da vicino, la battaglia per l’adeguamento dibuoni pasto per colleghe e colleghi, che non pos-sono recarsi presso le mense di servizio a causadei tagli delle mense sono sempre meno e sempremeno flessibili negli orari, in totale incompatibilitàcon una professione che fa del servizio h24 unasua prerogativa. La Consap continua a battersitroppo spesso da sola contro le resistenze di unAmministrazione che incurante dell’aumento delcosto della vita, mantiene il buono pasto ad euro4,65 anche in violazione della legge che stabiliscein 7 euro la quota per il personale del Pubblico Im-piego: “Un buono pasto miserevole – ha detto Bor-tone – che ci vede penalizzati anche nei confrontidel personale civile dell’Interno. Alle nostre reitera-te richieste di adeguamento l’Amministrazione hacontrapposto un fantomatico monitoraggio per de-lineare l’impatto economico dell’adeguamento sul-la base di dati statistici che si reitera a non voler-ci fornire procrastinando e giustificando così ogni

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intervento correttivo”. Altra tematica di sostanzialerilevanza è quella che vede i sindacati di poliziaconfrontarsi con i vertici ministeriali per il rinnovodell’Accordo Nazionale Quadro, in questo ambitole posizioni della Consap sono rappresentate dalpresidente Mauro Pantano delegato della Segrete-ria Generale agli incontri dipartimentali che ha sin-tetizzato alla platea i contenuti dell’ultima riunio-ne. “Il Vice capo Vicario ci ha spiegato come laPolizia di oggi sia fortemente diversa da quella del2009 (anno in cui fu sottoscritto l’attuale ANQ):una polizia con migliaia di uomini in meno rispet-to al passato (circa 6.000) e, soprattutto, una po-lizia che, come riconosciuto dalla stessa Ammini-strazione, si è invecchiata così tanto che l’età me-dia oggi si aggira intorno ai 44 anni, un livellomai raggiunto prima. Partendo, quindi, da questasituazione, ci ha spiegato il prefetto Marangoni, cisi dovrà sforzare di tratteggiare un nuovo ANQche contemperi l’esigenza della funzionalità deiservizi con il benessere del personale. Noi comesindacato abbiamo stigmatizzato la mancata at-tuazione in molte articolazioni del Dipartimento

dell’attuale ANQ e di molti istituti pur delineati inquell’Accordo sottolineando la gravità delle que-stioni esposte dall’amministrazione, manifestandouna disponibilità a confrontarsi e a discutere leeventuali proposte della parte pubblica ma esclusi-vamente nell’ottica di costruire un nuovo ANQ chetenesse conto delle legittime richieste delle donnee degli uomini della Polizia di Stato alla luce del-la grave situazione in cui versa il nostro paese.Inoltre sono state rimarcate, dal mondo sindacale,le criticità concernenti il sistema delle relazioni sin-dacali legate all’attuazione e al rispetto delle nor-me sancite dall’attuale ANQ. Un altro punto digrande rilievo, risulta essere quello relativo alla

compatibilità tra le previsioni dell’attuale AccordoNazionale Quadro e le modifiche introdotte daldecreto “Brunetta”. Queste discrasie hanno postole condizioni per alcuni Giudici del lavoro di stra-volgere i principi fondamentali del vigente ANQ.Con forza è stata posta all’Amministrazione, inol-tre, la necessità di individuare percorsi seri ed ef-ficaci tesi a garantire dei meccanismi validi perconsentire la risoluzione delle controversie che sidovessero verificare sul territorio, mediante la pre-visione e l’adozione di provvedimenti incisivi e vin-colanti per chi, dolosamente e/o pervicacemente,violasse le regole del nuovo ANQ. Alla luce diquanto descritto è forte la convinzione che nessunaccordo si potrà avviare, con sufficiente buon sen-so, se prima non saranno chiarite tutte le questionievidenziate. Sarebbe inutile stabilire nuove regole(sulla carta), se poi non fossero previsti dei mecca-nismi che rendano effettivi e vincolanti gli accordiraggiunti”. Le altre relazioni hanno riguardato iltema della disciplina e dell’azione legale del sin-dacato a tutela degli iscritti nei contenziosi conl’Amministrazione, settore che a livello romano vie-ne coordinato dal responsabile dell’Ufficio Legaledella Segreteria Provinciale di Roma Fabrizio Lo-curcio che nella sua relazione non ha mancato disottolineare la difficoltà di dialogo con un’Ammini-strazione arrogante ed a volte palesemente impre-parata che sforna pareri preconfezionati e scarsa-mente aggiornati rispetto ad una materia giuridicain costante evoluzione. “Non di meno – ha dettoLocurcio – noi continuamo a metter in campo tuttala nostra conoscenza giuridica per tutelare i colle-ghi che si rivolgono allo sportello legale”. Le rela-zioni tecniche prettamente sindacali sono stateconcluse dall’intervento del Presidente della Sezio-ne pensionati della Consap Terenzio D’Alena, me-dico in quiescenza della Polizia di Stato, che ha

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ringraziato la Segreteria Generale per l’importan-te incarico conferitogli garantendo il massimo im-pegno affinché una categoria purtroppo bistratta-ta e comprimibile come quella dei pensionati pos-sa trovare nella Consap un’organizzazione sinda-cale determinata a pronta a battersi per tutelarequesto grande patrimonio dell’Amministrazionerappresentato da tutti quei colleghi che hanno ser-vito con onore questo Paese. La giornata ha vistoanche gli interventi del Vice presidente della Con-sap Giuseppe di Niro e dei dirigenti sindacali del-la Segreteria provinciale di Roma Gianluca Guer-risi, Francesco Scoditti mentre per la Consulta Na-zionale dei Ruoli Tecnici della Consap presiedutadal Segretarioo Nazionale Gianni Valeri è interve-nuto il dirigente Sergio Pagliocca. Preziosa in se-de di pianificazione degli interventi ed al livello or-ganizzativo l’opera dello staff della Segreteria Ge-nerale coordinata dal Segretario Nazionale condelega alle Pari Opportunità Elisabetta Ricchio eda Cinzia Ravaglia. Nella seconda parte del-l’evento le “sorprese” presentate da Innocenzi chehanno conferito alla riunione una rilevante eco frai media e le altre organizzazioni del mondo del la-voro.

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Sul palco della conferenza dei servizi è salito anchePaolo Capone Segretario Generale dell’Ugl che haaccolto con piacere l’invito formulatogli dalla Segrete-ria Nazionale della Consap. Il segretario Ugl nel suocurriculum professionale vanta anche una vicinanza almondo delle divise, quelle dell’elite militare rappresen-tate dal battaglione San Marco, dove rivestiva il sot-tufficiale paracadutista, una vicinanza che é apparsaben chiara fin dall’introduzione del suo intervento cheha parlato della necessità di sicurezza per lo sviluppodel Paese. “ritengoche avviare un dia-logo con la Consap- ha detto - sia unapriorità per un mon-do del lavoro cheoggi vive una situa-zione di incertez-za, clima che rendesempre più infuoca-te la piazze, certoparlo di piazze le-gali non di quelleche abbiamo vistoin occasione dell’inaugurazione dell’Expo di Milano.Il vostro è un lavoro difficile che comparta enermi sa-crifici e grandi rischi ma è fondamentale per la liber-tà e la democrazia in questo Paese. Io credo ferma-mente che il mondo del lavoro che noi rappresentia-mo come Ugl non è lontano dal comparto sicurezza,sarebbe bello che si potesse avviare un dialogo anchetra sindacati, un dialogo che già esiste nei fatti fra inostro associati. Spesso nelle piazze della protesta citroviamo davanti le Forze di Polizia e vi assicuro chesu molti temi esiste un sentire comune e un profondorispetto gli uni per gli altri. Lavoratori e poliziotti si par-

lano si aiutano si organizzano per fare in modo chele proteste non trascendano nell’illegalità, quindi co-me dialoghiamo nell’esercizio delle funzioni non vedoperché non si debba dialogare nell’individuare unapiattaforme di rivendicazione che, tutelando il com-parto sicurezza, dia nel contempo maggiori garanziea tutti i lavoratori ed escluda chi scende in piazza so-lo per rendersi protagonista di violenze contro perso-nale e cose. Ed allora anche nel rispetto di una leggeche non condivido ma rispetto quale quella del divie-

to di affiliazione delle orga-nizzazioni sindacali con isindacati del lavoro, sonofermamente convinto che esi-stano spazi di azione condi-visibili, occasioni di confron-to che possano consentire al-le vostre rivendicazioni ditrovare una sponda nella so-cietà civile. Non è passatoun anno dalla mia elezione,ma ho voluto fermamente es-sere qui oggi per dirvi che laserenità delle Forze dell’Or-

dine e una necessità di tutti i lavoratori che devono po-ter contare, nel rispetto della legge, sulla garanzia disicurezza. Quindi vi dico incontriamoci, potrebbe na-scere qualcosa di nuovo e di molto utile a questo pae-se ancor più in questa fase storica di crisi economicama anche di forti contraddizioni che generano tensio-ni sociali. Al termine del suo applaudito intervento, ilSegretario Generale Nazionale della Consap GiorgioInnocenzi ha ringraziato Paolo Capone e tutta l’Uglper aver accettato l’invito e per questa apertura al dia-logo nei confronti della nostra confederazione sinda-cale.

Incontriamoci, potrebbe nascerequalcosa di utile per il Paese

PAOLO CAPONE Segretario Generale UGL

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“Constato quotidianamente troppa approssimazionenei dialoghi sulla sicurezza in Parlamento” questo unpassaggio dell’intervento dell’onorevole Renata Polve-rini presente su invito della Segreteria Generale allaIV conferenza dei servizi della Consap sindacatomaggiormente rappresentativo della Polizia di Stato.La parlamentare di Forza Italia ed ex governatore del-la Regione Lazio, ha rivendicato la necessità che si rie-sca a far fare al comparto sicurezza uno scatto di di-gnità nel rappresentare le istanze di donne ed uominidelle Forze dell’Ordine, attraverso un’azione che inprima battuta potrebbe mirare a far riaprire i tavolidelle maggiori vertenze, prima fra tutti quella del rin-novo contrattuale che sappiamo essere non solo eco-nomica e nella parte normativa è addirittura essenzia-

le per evitare storture e disallineamenti: “Non è da og-gi che sono vicina a tutte gli uomini e e le donne in di-visa – ha proseguito – un ricordo per tutti quello dellagrande battaglia che ci permise di salvare il vostrocomparto dalla mannaia della riforma delle pensionedell’ex ministro Elsa Fornero, così oggi sono qui perribadire questa vicinanza e questa disponibilità alconfronto”.L’onorevole Renata Polverini, ha parlato anche in ve-ste di Vice Presidente della Commissione Lavoro Pub-blico e Privato della Camera dei Deputati raccontan-do episodi che hanno dimostrato l’impreparazione dialcuni suoi colleghi sulle tematiche del lavoro: “Per meche arrivo dal mondo del sindacato e ho ricoperto lacarica di Presidente della Regione Lazio, è fondamen-

Occorre un salto di qualità per tutto il comparto sicurezza

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Il saluto della Onorevole RENATA POLVERINI

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tale che ci siamo le persone giuste al posto giusto. Os-sia chi conosce le dinamiche e sa proporre le soluzio-ni opportune, per questo nel mio nuovo ruolo di par-lamentare continuo a seguire le vicende del sindacatodel quale sono stata Segretario Generale, incarico cheoggi ricopre Paolo Capone, persona di assoluta capa-cità e lungimiranza, quindi mi unisco al suo appelloaffinché i sindacati di polizia come il vostro possanoavviare una proficua sinergia con l’Unione Generaledel Lavoro, allo scopo di dare forza alle vostre riven-dicazioni che sono quelle dei servitori dello Stato aiquali tutti noi dobbiamo portare onore e rispetto”.“Chiudo ringraziando il dottor Innocenzi per l’invitoche ho accettato con entusiasmo e che spero possaportare frutti importanti e duraturi”. Al termine dell’intervento all’onorevole Polverini è sta-ta conferita la tessera personalizzata della Consap esiamo orgogliosi che lei abbia voluto postare l’imma-gine sul suo profilo nei social network, prima di dare

la parola all’onorevole, il Se-gretario Generale NazionaleInnocenzi ha raccontato allaplatea un aneddoto che testi-monia delle determinazionedella onorevole: “Qualche an-no fa, quando ancora si rinno-vavano i contratti di lavoro,oggi sembra preistoria maera solo cinque/sei anni fa,eravamo impegnati in una du-ra vertenza con la contropar-te pubblica, nel corso quellaseduta fiume dove erano pre-senti i segretari generali di tut-ti i sindacati di polizia mag-giormente rappresentativi ci

arrivò la solidarietà di una sola persona, che si pre-sento alle tre di notte a Palazzo Chigi per portare ilsuo sostegno, quella persona era il Segretario Gene-rale dell’Ugl unico sindacato che si senti in dovere dilanciare questo segnale, quella persona era RenataPolverini ed anche per questo che vogliamo ringraziar-la di aver accettato questo invito.

6 mag Ecco la mia tesserasimbolica al #consap@forza_italia

6 mag Ora a Pomezia (Rm)per la IV Conferenza organiz-zativa del #consap@forza_italia

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Io sono orgogliosa di essere qua perche sono cresciu-ta nella sana provincia italiana e mi hanno insegnatoi valori fondamentali del saper vivere civile, quei valo-ri che ci fanno stringere il cuore quando vediamo il tri-colore sventolare e la stessa cosa vale quando vedole Forze dell’ordine , perché credo che voi siate l’au-torità siete coloro che difendono lo Stato, per cui vo-glio dire questi valori non passano con il tempo, valo-ri che non si può venirme meno perché sono cose chefanno parte de nostro essere sono qualcosa che si sen-te dentro, ed è questo che mi rende orgogliosa di es-sere qui. Quando ho visto quello che è successo a Fa-

bio Tortosa che oggi deve essere un po’ il simbolo, unuomo in divisa che si è dichiarato orgoglioso di fareciò che la Polizia dovrebbe fare regolarmente, ossiaeseguire gli ordini con professionalità e determinazio-ne, un merito che gli andrebbe ascritto perché lui nel-l’irruzione alla Diaz non ha fatto altro che il suo dove-re, e di fronte a questo dovrebbe essere lasciato in pa-ce, ed invece cosa è successo, purtroppo è successoil contrario, allora mi sono chiesta ma come non si stacon Tortosa?, non si sta con le Forze dell’Ordine? tut-ti dovremo essere dalla sua parte anche la politica ditutti gli schieramenti si anche la mia parte, perché vo-

Io sto con Tortosa,perchè sto con lo Stato

L’intervento della onorevole DANIELA SANTANCHÈ

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Daniela Santanchè@DSantanche: Ieri a Pomeziaall'incontro con il Consap #iostocontortosa

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gliono essere intellettualmente onesta e riconosco chepotevamo fare di più e meglio per accrescere in voi ilsenso di appartenenza, per difendere la Polizia, per-ché se penso che rischiate per valori nobili ma che lofate per poco più di un tozzo di pane. Non posso nondire che la politica è carente da questo punto di vista.Anche se però credo che il centrodestra abbia una vi-sione della società, della libertà e della democrazia to-talmente diversa dalla sinistra. Abbiamo in discussio-ne una legge sui codici identificativi in ordine pubbli-co, che mi sembra una cosa pazzesca, perché io og-gi ad essere identificato sarei terrorizzato, perché que-sto strumento non sarà utilizzato per favorire la giusti-zia ma per colpire l’operatore, voi sarete messi nellacondizione di non potervi più muovere. Perché giàadesso che il codice ancora non c’è, la polizia, le for-ze dell’ordine, appaiono come la parte da colpire nel-la visione politica attuale. Poi vedo che a Milano sipermette di distruggere una città, relegando le Forzedell’Ordine a spettatori di questa indecenza, per que-sto io come donna di destra non ce l’ho con le Forzedell’ordine, ce l’ho con un Ministro dell’interno chenon esito a definire il peggiore mai avuto da questopaese. Io credo che qua ci dobbiamo metter in testadi fare una profonda revisione dei nostri valori condi-visi per riportare in vetta quello che oggi non lo è più,

la polizia vista dalla politica oggi vive una stagione didelegittimazione, perché l’altro giorno a Milano nes-suno me lo toglie dalla testa che c’è stata una trattati-va tra lo Stato e questi no expo, una trattativa in que-sti termini noi facciamo finta di non vedere purchè nonandiate dove diciamo noi e poi ai poliziotti l’importan-te che nessuno di voi tocchi gli intoccabili; paghiamoancora la sindrome di Genova, ebbene io mi rifiuto diaccettare di vivere in un paese dove non solo non c’èla certezza della pena ma neppure la certezza del di-ritto, ma dico io tutti quei danni ed appena cinque ar-resti su centinaia di devastatori e poi adesso vedremoquanto staranno in galera, non so forse poche ore opochi giorni poi saranno liberi. Allora vedete da unaparte c’è Tortosa che per aver detto cose sull’irruzionealla Diaz è stato crocifisso da certa politica, dall’opi-nione pubblica e dai vertici del Ministero dell’Internoche lo hanno sospeso e dall’altra assistiamo a questaimpunità diffusa. Sulla questione Giuliani al di là del-le frasi usate nel social, quel che è certo è che se nonavesse, lui per primo aggredito non sarebbe stato uc-ciso, ma voglio dire qualcosa in più, se fosse stato miofiglio io sarei stata come la mamma di Baltimora e di-co che in questo Paese avremo bisogno di molte piùmadri di Baltimora, perché mi rifiuto di credere che igenitori non sapessero.

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Città in mano ai delinquenti, liberi di devastare, questoil claim della trasmissione Dalla Vostra Parte, l’approfon-dimento giornalistico di rete 4 condotto da Paolo DelDebbio, andato in onda proprio nel giorno il cui il Mi-nistro dell’Interno Angelino Alfano ha riferito in Parla-mento circa le devastazioni subite dalla città di Milanonella giornata inaugurale di Expo 2015. Subito le im-magini commentate dalla giornalista Donatella Di Pao-lo dei saccheggi e delle violenze di alcune centinaia diindividui in nero che usando il corteo no-expo come uncavallo di troia si sono abbandonati a scene da guerri-glia urbana, con la giornalista che non ha potuto evita-re l’incongruenza delle frasi di un governo che dopo icocci della Barcaccia di Roma aveva detto mai più, masolo un mese dopo è successo ancora; la politica deglislogan evidentemente va bene per twittare ma non perprodurre sicurezza e dare garanzie alla gente. Fra gliospiti in esterna per parlare di questa ennesima vergo-gna italiana dalla sede nazionale della Confederazio-ne Sindacale Autonoma di Polizia una delegazione delsindacato di polizia, guidata dai Segretari NazionaliStefano Spagnoli ed Elisabetta Ricchio ed i segretariprovinciali di Roma Gianluca Guerrisi e Massimo Van-noni. L’altra esterna era da via Carducci angolo CorsoMagenta una delle zone messe a ferro e fuoco con al-cuni cittadini che hanno subito i danni di questi crimina-li. Poi prima di dare la parola alla Consap ed ai poli-ziotti le immagini dello scandalo, quelle del funzionarioche a “autoritariamente” ordina alla squadra di ordinepubblico di non intervenire mentre tutto intorno la cittàbrucia. Prende la parola Stefano Spagnoli che sottoli-nea come la priorità operativa fosse quella di evitare ilcontatto “avevamo la possibilità di arrestarli tutti ma ci

è stato impedito – ha detto – li avevamo accerchiati èdi tutta evidenza che non possiamo certo invitarli ad an-dare in carcere li dobbiamo avvicinare dobbiamo en-trare in contatto con loro e questo ci è stato impedito,una pericolosa tendenza di questo Governo che fa lasomma con il reato di tortura e dei codici identificati sulcasco tutte leggi sembrano andare in un solo senso fer-mare la polizia” poi commentando la difesa di Alfanoin merito al fatto che non sia stato versato sangue, Spa-gnoli ha precisato: “caro Signor Ministro, il sangue èstato versato, quello di 11 poliziotti ma evidentementeil nostro sangue per lei conta meno e questo accade or-mai da troppo tempo”. Poi l’intervista ad una pensiona-ta la signora Luciana che con coraggio dalla finestra ur-lava vergogna ai devastatori, l’immagine dell’impoten-za dei cittadini indifesi di fronte a queste situazioni e te-stimoniando lo sconforto raccontava di poliziotti bersa-gliati con tutto anche con le cassette di frutta senza rea-gire, un’immagine che nella signora ha lasciato “ama-rezza, impotenza e senso di abbandono”. Al terminedella trasmissione dopo le polemiche fra l’assessore diMilano del Pd ed un esponente della Lega Nord e l’in-tervento di un avvocato che ha subito danni durante gliscontri, la Consap con Gianluca Guerrisi tirava le con-clusioni dalla parte dei poliziotti, sottolineando come glioperatori non possono essere utilizzati come uno scudoumano e che queste scene inaccettabili accrescono ilsenso di insicurezza nei cittadini, invitando così il Go-verno a proporre soluzioni come l’arresto in flagranzadifferita che avrebbe consentito, come ha poi spiegatoDel Debbio, di evitare il contatto ma operare ugualmen-te gli arresti con la testimonianza delle immagini ed as-sicurare ben più di cinque persone alla giustizia.

Dalla Vostra Parte e Mattino 5, la Consapin tv contro i devastatori di Expo

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Mattino 55 maggio alle ore 11.47 · # NoExpo : per le 5 persone fermate il Gip ha convali-dato gli arresti e disposto la misura cautelare in carcere...

Mattino Cinque - SERVIZI Scontri Milano | Video Media-setScontri Milano Mattino Cinque: I 5 ragazzi arrestati, perciò che è accaduto il 1° maggio a Milano, restano in car-cere. Le polemiche non si arrestano. Guarda su...video.mediaset.it|Di Mediaset

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22 RedazionaleConsap Magazine 2015

Quali strumenti di pagamento può offrire una banca,che siano al contempo moderni e di semplice utilizzo?Ne abbiamo parlato con Stefano Dorigatti, responsa-bile di Banca Transazionale del Banco Popolare. IlBanco Popolare è la quarta Banca Italiana, con + di1.800 sportelli in tutta Italia, che rimandano a notimarchi storici territoriali tra i quali: la Popolare di Ve-rona, quella di Novara e di Lodi o il Credito Berga-masco e le Casse di Risparmio di Lucca Pisa e Livor-no.

QUALI SONO LE PRINCIPALI ESIGENZE DELLA VO-STRA CLIENTELA?I clienti ci chiedono sostanzialmente soluzioni sempli-ci, comode e sicure ma che siano al contempo moder-ne ed innovative. Il Banco Popolare è molto attivo nel-l’ambito delle ‘innovazioni che semplificano la vita’ egià oggi mette a disposizione il meglio dei servizi dipagamento: l’obiettivo è aiutare i nostri clienti ad af-frontare con serenità sia le normali esigenze quotidia-

ne: spese, prelievi, viaggi, acquisti su internet, sia ne-cessità più sofisticate o specifiche; mi riferisco in par-ticolare all’utilizzo delle carte di pagamento.MA IL BANCO HA PROPOSTE DIVERSE DAGLI ALTRISUOI CONCORRENTI?Sì: abbiamo un prodotto esclusivo in Italia: si tratta del-la nostra carta di pagamento YouCard, le cui caratte-ristiche sono anche ben rappresentate sul sitowww.youcard.it.È prodotto piuttosto eclettico: noi diciamo che You-Card è la prima carta che si fa in tre. È contempora-neamente una carta prepagata (ideale ad esempioper gli acquisti in Internet), una carta di debito (conaddebito su conto corrente) e una carta di credito. Èutilizzabile in tutto il mondo, grazie al circuito Master-card. È la prima carta che permette di scegliere il pro-prio codice PIN e modificarlo quando si vuole: como-dissimo! Con semplici click sul nostro home banking ititolari di YouCard possono poi abilitare o disabilitaregli acquisti su internet, inibire alcune categorie di eser-centi se ritenute inopportune, modificare autonoma-mente massimali e criteri di utilizzo adattandoli alleproprie specifiche necessità. È naturalmente contac-tless, cioè con la funzione che consente di pagare innegozio semplicemente avvicinando la carta a un let-tore POS abilitato. YouCard è disponibile anche nellaversione Business, adatta ad esigenze delle aziendedi ogni dimensione. Abbiamo pensato anche i clientipiù moderni ed innovativi: YouCard è una carta chepuò essere utilizzata anche con la nostra APP di Mo-bile Payment: YouPay mobile, per pagare bollettini,parcheggi, autobus, accessi a musei, etc, con le real-tà con cui ci sia una convenzione. Smartphone e ta-blet hanno infatti ormai aperto queste modalità di pa-gamento, che stanno interessando una fascia di clien-ti via via crescente.

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24 Sicurezza PrivataConsap Magazine 2015

Congresso Nazionale Federpol:Il bilancio di un anno di attivitànell’interesse della categoria

E’ oramai passato circa un annodall’ultimo Congresso Nazionaledella Federpol, periodo che ha vi-sto una continua crescita della Fe-derazione sia in termini di numerodi associati che della loro qualitàprofessionale. Quello appena tra-scorso è stato un anno all’insegnadel consolidamento del percorso dicrescita associativa fortemente vo-luto dal nostro Presidente Naziona-le Agatino Napoleone, coadiuvatoda tutto il Consiglio Esecutivo, e in-trapreso dal suo insediamento allaguida dell’Associazione oramaidue anni fa. Il percorso di crescitasi è sviluppato contemporaneamen-te lungo le due direttrici principaliche regolano la nostra Federazio-ne: il continuo aggiornamento pro-fessionale dei soci, il rafforzamen-to della posizione della Federpolnei rapporti con le Istituzioni. Dueambiti strettamente interconnessi. Infatti, il rafforzamento dei rappor-ti con le Istituzioni si è reso possibi-le solo unitamente ad una profon-da crescita culturale e professiona-le della nostra categoria che hapermesso di dare un segnale fortealle Istituzioni, da sempre molto at-tente alle dinamiche del nostrocomparto, facendo comprendere ilprofondo cambiamento che era inatto. Gli incoraggianti segnali diapertura nei nostri confronti non so-

no tardati ad arrivare ed oggi co-me mai in passato Federpol vienevista come punto di riferimento in-discusso per l’intero comparto del-le investigazioni private in Italia.Questo gratificante risultato è statoreso possibile principalmente dalcambio di mentalità dell’associatoche, guidato dall’Associazione, hasaputo intraprendere una stradavirtuosa di arricchimento culturalee di specializzazione nel vastissi-mo panorama di competenze cheinteressano il comparto. Basti pen-sare che oggi l’investigatore priva-to può essere un esperto di antifro-de, di controspionaggio industria-le, di indagini anti contraffazionein campo internazionale o ancoradi indagini difensive. Le esigenze del mercato sono mol-to cambiate nel corso degli ultimianni e la nostra categoria, grazieai percorsi di specializzazione in-terni, ha saputo adeguarsi perfetta-mente alle mutate esigenze econo-mico-sociali del nostro Paese. I tra-guardi raggiunti in quest’ultimo an-no sono molteplici e vedono sem-pre di più Federpol, già presentealla Commissione Consultiva Cen-trale del Ministero dell’Interno, co-me attore principe nei rapporti tralo Stato ed il nostro settore. Si con-sideri ad esempio il bellissimo rap-porto della Federazione con la

a cura dell’ Ufficio Stampa Federpol

INVESTIGAZIONE PRIVATA

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25Sicurezza Privata Consap Magazine 2015

Confederazione Sindacale Autono-ma di Polizia, con il quale si è or-ganizzato un grande convegnoche, per il forte interesse delle tema-tiche trattate, ha attirato esponentidi primissimo piano della politica edelle istituzioni, oltre ai media di li-vello nazionale. A riprova del pre-gio del risultato ottenuto con taleconvegno, organizzato da Feder-pol e Consap, il Vice Presidente delSenato della Repubblica, SenatoreMaurizio Gasparri, ha iniziato adinterloquire con Federpol dimo-strando tutto il suo interesse e la suaattenzione alle problematiche delcomparto investigativo e della sicu-rezza complementare. Altro impor-tantissimo passo verso il progressoè stato fatto alla fine dello scorsoanno con la costituzione dell’EnteBilaterale Nazionale Investigatori eSicurezza Privata “E.BI.N.I.S.P.”che consentirà di svolgere tuttequelle attività di informazione,orientamento, formazione e aggior-namento professionale a favore ditutti gli operatori del settore. Conte-stualmente si è pure proceduto alrinnovo del CCNL, la cui adozioneda parte degli associati ha fatto fa-re un salto di qualità alla categoriaapprezzato e riconosciuto da partedelle istituzioni di riferimento. Ulti-me in ordine cronologico, ma nonmeno importanti, le incoraggiantiaperture nei confronti della nostracategoria da parte del Garante del-la Privacy e del Ministero della Giu-stizia che hanno dimostrato il loro

interesse alle problematiche, di lorocompetenza, del nostro settore, in-tavolando trattative tese al soddisfa-cimento delle nostre esigenze in vi-sta di un servizio sempre più diqualità. Questi importantissimi risul-tati sono stati raggiunti non solograzie all’impegno di tutti gli orga-

ni associativi, sempre in prima lineanell’interesse della categoria, ma atutti i soci che si sono dimostratipronti ad interpretare e fare proprioquesto “nuovo” modo di pensare edi agire che ha, di fatto, realmentecambiato il modo di essere INVE-STIGATORI PRIVATI.

INVESTIGAZIONE PRIVATA

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26 In evidenzaConsap Magazine 2015

“Il governo italiano sta investendo sul turismo sbagliato” usal’ironia la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia,per commentare quanto è accaduto a Roma per il derby dicalcio della Capitale, quando le Forze di Polizia si sono tro-vate a fronteggiare la “feccia degli ultras” di tutta Europa, ca-lati su Roma come un’orda di barbari. “Siamo diventati neifatti il paese da calpestare – accusa - anche sobbarcandosilunghe trasferte: la Barcaccia devastata, Milano incendiata,la zona nord di Roma off limits per ol-tre 10 ore – il Segretario Nazionaledella Consap Stefano Spagnoli – so-no episodi che si ripetono con preoccu-pante puntualità e che devono far riflet-tere profondamente chi per legge dovegarantire la sicurezza dei cittadini, ma-gari con norme meno permissive chesleghino finalmente le mani ai tutori del-l’ordine”. Ieri a Roma – prosegue laConsap – è stato messo in campo unoschieramento di uomini e mezzi senzaprecedenti eppure non è bastato perimpedire scontri gravissimi, con due ac-coltellamenti e per fortuna, almeno sta-volta, nessun ferito tra le Forze dell’Or-dine che hanno agito con altissima pro-fessionalità per impedire il peggio, maormai tutto questo impegno non bastapiù, il messaggio i poliziotti della Con-sap lo indirizzano alla politica ed allastrategia dell’evitare il contatto, che statrasformando questo Paese in un terri-torio senza legge, dove le divise han-no le mani legate e la magistratura lemaglie larghe. “Il problema non è spo-stare orari e giorni dei cosiddetti matcha rischio, semmai l’unica scelta sensa-ta sarebbe farli a porte chiuse almenofino a che non si è riusciti a recuperarein minimo di controllo della situazione,non tanto sugli spalti, ma nelle zone

della città che diventano off limits e pericoose per lunghe oread ogni evento calcistico – prosegue Spagnoli – ma per farquesto è urgente legiferare per recuperare un minimo di cer-tezza del diritto e della pena, perché quando un’orda di bar-bari decide di partire da Varsavia, piuttosto che da Sofia oCopenaghen, armata fino ai denti l’unico modo per impedi-re che questo si ripeta e metterli in galera e buttare la chia-ve”.

Abbiamo esportato in Europa l’impunità: gli ultras stranieri in Italia per devastaree aggredire le Forze dell’Ordine

27-MAG-2015 Quotidiano Quotidiano Roma Direttore: Luciano FontanaDirettore: Luciano Fontana Lettori Audipress n.d.

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27In evidenza Consap Magazine 2015

Calcio: sindacati Ps, basta 'trasferte ultras', Italia è meta privilegiataConsap, 'moda diffusa tra le frange violente delle tifoserie europee, vengono da noi convinte di poter fare quello che vo-gliono' Roma, 26 mag. (AdnKronos) All'indomani del derby Roma-Lazio e degli scontri che hanno causato l'accoltella-mento di due tifosi, si torna a discutere di 'trasferte ultras', con i sindacati di polizia che partono all'attacco, denuncian-do le lacune del sistema sicurezza. Quello visto anche ieri, è un tipo di 'turismo', sottolinea la Consap (ConfederazioneSindacale Autonoma di Polizia), "con l'obiettivo dichiarato di portare il tifo violento in giro per l'Europa, che ha un co-sto elevato che il nostro Paese paga da troppo tempo". Nel caso del derby di ieri -spiegano all'Adnkronos fonti del sin-dacato- si è trattato di una sfilata vera e propria, fatta ad uso e consumo di quella moda della 'trasferta violenta', dellaquale l'Italia è diventata meta privilegiata". Questa 'moda', spiegano dal sindacato, "che riempie di foto e video i sitiweb che le forze di polizia monitorano costantemente -attività peraltro svolta anche in occasione della partita di ieri- èuna abitudine diffusa tra le frange più violente delle tifoserie europee che vengono nel nostro Paese convinte di poter fa-re quello che vogliono perché da noi due macchine incendiate o qualche vetrina danneggiata sono considerate dannicollaterali, tutto sommato accettabili". "Siamo diventati, nei fatti, il paese da calpestare -aggiunge il segretario naziona-le della Consap, Stefano Spagnoli- anche a costo di sobbarcarsi lunghe trasferte: tutti episodi che si ripetono con preoc-cupante puntualità e devono far riflettere profondamente chi per legge dove garantire la sicurezza dei cittadini, magaricon norme meno permissive che sleghino finalmente le mani ai tutori dell’ordine". Nonostante l'ingente schieramento diforze dell'ordine, che "hanno agito con altissima professionalità per impedire il peggio", ieri non si è riusciti ad "evitarescontri gravissimi e due accoltellamenti". Segno evidente che ormai, "tutto questo impegno non basta più -conclude Spa-gnoli- e il messaggio, oggi, i poliziotti della Consap lo indirizzano alla politica ed alla strategia dell’evitare il contatto,che sta trasformando questo Paese in un territorio senza legge, dove le divise hanno le mani legate e la magistratura lemaglie larghe".

Consap (sind. Polizia): “Stop alle trasferte degli ultras. L’Italia meta privilegiata dei violenti”Il segretario nazionale della Consap, Stefano Spagnoli aggiunge : "Siamo diventati, nei fatti, il paese da calpestare an-che a costo di sobbarcarsi lunghe trasferte: tutti episodi che si ripetono con preoccupante puntualità e devono far riflet-tere profondamente chi per legge dove garantire la sicurezza dei cittadini"All’indomani del derby Roma-Lazio e degli scontri che hanno causato l’accoltellamento di due tifosi, si torna a discuteredi ‘trasferte ultras’, con i sindacati di polizia che partono all’attacco, denunciando le lacune del sistema sicurezza. Quel-lo visto anche ieri, è un tipo di ‘turismo’, sottolinea la Consap (Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia), «conl’obiettivo dichiarato di portare il tifo violento in giro per l’Europa, che ha un costo elevato che il nostro Paese paga datroppo tempo». Nel caso del derby di ieri – spiegano all’agenzia di stampa fonti del sindacato - «si è trattato di una sfi-lata vera e propria, fatta ad uso e consumo di quella moda della ‘trasferta violenta’, della quale l’Italia è diventata me-ta privilegiata».Questa ‘moda’, spiegano dal sindacato, «che riempie di foto e video i siti web che le forze di polizia monitorano co-stantemente - attività peraltro svolta anche in occasione della partita di ieri - è una abitudine diffusa tra le frange più vio-lente delle tifoserie europee che vengono nel nostro Paese convinte di poter fare quello che vogliono perché da noi duemacchine incendiate o qualche vetrina danneggiata sono considerate danni collaterali, tutto sommato accettabili». «Siamo diventati, nei fatti, il paese da calpestare - aggiunge all‘Adnkronos il segretario nazionale della Consap, Stefa-no Spagnoli - anche a costo di sobbarcarsi lunghe trasferte: tutti episodi che si ripetono con preoccupante puntualità edevono far riflettere profondamente chi per legge dove garantire la sicurezza dei cittadini, magari con norme meno per-missive che sleghino finalmente le mani ai tutori dell’ordine». Nonostante l’ingente schieramento di forze dell’ordine, che«hanno agito con altissima professionalità per impedire il peggio», ieri non si è riusciti ad «evitare scontri gravissimi edue accoltellamenti». Segno evidente che ormai, «tutto questo impegno non basta più - conclude Spagnoli - e il messag-gio, oggi, i poliziotti della Consap lo indirizzano alla politica ed alla strategia dell’evitare il contatto, che sta trasforman-do questo Paese in un territorio senza legge, dove le divise hanno le mani legate e la magistratura le maglie larghe».

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28 Consap Magazine 2015

Da tanto tempo si parla della presenza di “stranieri in-desiderati” che girano per la città di Gorizia e che cer-cano rifugio presso la Caritas locale. Tale fenomeno èpercepito dalla comunità come un problema non di-menticando peraltro che queste persone si trovano at-tualmente regolarmente sul territorio nazionale fino afine definizione della loro pratica di richiesta di asilopolitico, quindi in una sorta di limbo di irregolarità. Inquesti giorni però il signor Prefetto di Gorizia ha de-ciso di considerarli a tutti gli effetti “irregolari” ordi-nando un servizio di accompagnamento tramite pul-lman della Polizia di Stato con agenti di scorta pressola città di Milano… sottolineando il termine città poi-ché poi sono abbandonati al proprio destino. Infatti,ieri si è ripresentato il “problema” con diciotto perso-ne richiedenti asilo politico, già precedentemente al-lontanate dalla nostra piccola cittadina! A questo pun-to dopo aver rintracciato dodici di loro il Capo del Pa-lazzo del Governo sito in Piazza Vittoria ordina un ul-teriore accompagnamento tramite l’utilizzo di tre ope-ratori della Polizia Ferroviaria di Gorizia sempre allavolta di quel grande imbuto che si chiama Milano.La nostra denuncia come sindacato di Polizia è chenon è possibile utilizzare degli agenti come se fosse-ro delle guide turistiche a spese del contribuente… unruolo enfatizzato pure dalle lamentele da parte del si-

gnor Prefetto il quale pretendeva il rilascio di bigliettiferroviari da parte di Trenitalia come se quest’ultimafosse una onlus.Nei giorni attuali in cui nella nostra amministrazionenon si parla d’altro che di spending review con nuovitagli pesantissimi sulla sicurezza pubblica dall’attualegoverno in carica e ora ci tocca pure veder utilizzatala Polizia come un servizio Taxi, distogliendo i colle-ghi dal proprio usuale lavoro d’istituto.La Consap non può far altro che ribadire che ci sonodelle regole da rispettare, sia burocraticamente siagiuridicamente, affinché l’Italia si possa ancora defini-re un paese democratico con finalità sociali, comeben descritto dalla nostra cara Costituzione e senz’al-tro l’utilizzo del personale di Polizia nella navetta Go-rizia Milano, non è certo un aspetto qualificante perl’immagine dell’istituzione, soprattutto poi se questoservizio di trasporto viene vanificato dall’incapacità dipredisporre regole certe ed univoche. Come sindacato maggiormente rappresentativo dellaPolizia di Stato – ha dichiarato il Segretario Provincia-le della Consap di Gorizia Walter Beltramini - nonpossiamo che augurarci di non dover denunciare ulte-riormente queste tristi vicissitudini giacché sicuramen-te queste persone, senza una norma chiara, torneran-no nella loro “tana” preferita.

La Polizia al posto del taxi: lettera aperta ai giornali della SegreteriaProvinciale Consap di GoriziaDopo una decisione del prefetto, i poliziotti costretti a fare la spolaGorizia Milano senza risultati apprezzabili

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2929Consap Magazine 2015

I sindacati autonomi della Polizia di Stato (Sap - Coisp- Consap) rivendicano da tempo l’istituzione del RuoloSpeciale per gli ispettori di Polizia, in attuazione dellalegge delega sul Riordino delle carriere del 2000. Unarichiesta che torna di scottante attualità dopo che, inaccoglimento di un ricorso, il Tar del Lazio ha intimatoall’Amministrazione della P.S.: “di provvedere entro 90giorni all’istituzione del Ruolo Speciale”. La vicendaera già stata al centro di un durissimo confronto fra isindacati autonomi di polizia (Sap - Coisp- Consap) e

l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza che hasempre procrastinato l’istituzione del Ruolo Specialeforte della sponda offerta dai sindacati di area confe-derale (Cgil – Cis l- Uil) da sempre contrari alla valo-rizzazione professionale del personale. Ora il Ministrodell’Interno – concludono le Segreterie nazionali diSap, Coisp e Consap – faccia sentire la sua voce neiconfronti dell’inadempiente Capo della Polizia affinchécon la mortificazione degli ispettori non si debba assi-stere anche alla mortificazione della Giustizia.

Riordino sindacati di Polizia,chiedono l’istituzione del RuoloSpeciale

Sicurezza: sindacati polizia, bene sentenza Tar Lazio su ruolo specialeConsap, Sap e Coisp, 'basta mortificare ispettori, ora il Capo della Polizia emani il decreto'Roma, 17 giu. (AdnKronos)Apprezzamento per la sentenza del Tar del Lazio sull'istituzione del ruolo speciale per gli ispettori arriva dai sindacati dipolizia Consap (Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia), Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) e Coisp (Coor-dinamento per l'Indipendenza sindacale delle forza di Polizia), che invitano quindi "il ministro dell’Interno, Angelino Al-fano, a "far sentire la sua voce nei confronti dell’inadempiente Capo della Polizia, affinché provveda all’emanazionedel decreto in parola e ponga termine alla mortificazione degli ispettori".I sindacati, si legge in una nota congiunta delle segreterie, "accolgono con favore la recente sentenza che obbliga l’am-ministrazione dell’Interno ad individuare, entro 90 giorni e con decreto del Capo della Polizia, gli uffici nell'ambito deiquali le funzioni direttive o di dirigente e vice dirigente -oltre che degli uffici o delle unità organiche in cui, oltre al fun-zionario preposto, non vi sono altri funzionari del ruolo dei commissari quantunque previsti in organico- possono essereaffidate al personale appartenente al ruolo degli Ispettori, ai sensi dell’art. 31-quater, comma 6, del DPR 335/1982"."Si tratta -scrivono ancora Consap, Sap e Coisp- di un passo che va nella direzione del riconoscimento formale dellaqualità di dirigente anche in capo agli appartenenti al ruolo degli ispettori della Polizia di Stato, la cui naturale evolu-zione non può che essere l’istituzione del ruolo direttivo speciale"."La vicenda -continua la nota- era già stata al centro di un durissimo confronto fra i sindacati autonomi ed indipendentidi polizia (Consap, Sap e Coisp e l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, la quale ha sempre procrastinato l’istitu-zione del ruolo speciale giustificandola con l’imminente riordino delle carriere e facendosi forte della sponda dei sinda-cati di area confederale (Cgil, Cisl e Uil), da sempre contrari alla valorizzazione professionale del personale apparte-nente al ruolo degli ispettori", concludono.

COMUNICATO STAMPA

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30 Consap Magazine 2015

«A Terni non possiamo garantire quel grado di sicurez-za che i cittadini, giustamente, pretendono. C’è un pro-blema evidente ed è sotto gli occhi di tutti, nonostantel’impegno della questura e di tanti colleghi. Tre omicididall’inizio del 2015 sono un dato troppo chiaro per es-sere ignorato. Le forze dell’ordine, e la polizia di Statoin particolare, scontano una carenza di uomini e mez-zi. Il Governo e la politica devono smettere di conside-rare i soldi destinati alle forze dell’ordine come una spe-sa. Sono invece un investimento, perché sicurezza e svi-luppo economico vanno di pari passo, sempre». La de-nuncia: Parole chiare e al tempo stesso pesanti quelle

usate da Stefano Spagnoli, il segretario nazionale delsindacato di polizia Consap, al termine della lunga mat-tinata di martedì che lo ha visto incontrare – insieme airesponsabili del sindacato sul territorio, Francesco Zum-bo, Gisella Quaranta, Emanuele Perotti e MassimilianoBolli – il personale della questura di Terni e quindi gliorgani di informazione.«Stato debole» «A Terni – spiega il segretario – c’è unproblema di perdita del controllo del territorio da partedello Stato. Le forze di polizia, colpite da tagli e prov-vedimenti scellerati, non hanno più l’efficienza di qual-che anno fa. Invece noi chiediamo solo di essere messi

Terni: Impossibile garantire la sicurezza,mancano uomini e mezzi. Così il sindacato di polizia Consap: «Tre omicidi dall’iniziodell’anno, il dato parla da sé»

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3131Consap Magazine 2015

in condizione di lavorare». Terni «Pensare che un uomo(Giulio Moracci, ndR) abbia perso la vita a 91 anni, nel-la sua casa, per mano di un rumeno che voleva portar-gli via quello che aveva, mette semplicemente i brividi.Poco più di un anno fa – afferma Stefano Spagnoli –avevamo già lanciato l’allarme sulla situazione della cit-tà, evidenziando il rischio di un incremento della crimi-nalità dovuto a più fattori, fra cui la presenza di unastruttura di massima sicurezza come quella di vocaboloSabbione. Gli omicidi avvenuti dall’inizio dell’anno nonsono riconducibili alla criminalità organizzata ma il pun-to è che quest’ultima utilizza sempre più una ‘manova-lanza’ fatta di stranieri dal chiaro profilo criminale». Or-ganico in rosso «La questura di Terni – spiega il segre-tario nazionale del Consap – ha un organico inferioredi circa trenta unità rispetto alle 220 previste da unapianta organica ormai vecchia e inadeguata, elabora-ta alla fine degli anni ’80 in un contesto sociale comple-tamente diverso rispetto a quello di oggi. Trenta unitàvogliono dire tanto: in pratica quindici pattuglie in me-no sul territorio. Ma Terni, su questo fronte, sconta an-che una pesante carenza di mezzi. E gli effetti, nono-stante la buona volontà degli agenti e di chi li coordi-na, si vedono». Un deficit, quello ternano, in linea conil dato nazionale: «La polizia italiana è sotto di 18 mi-la unità e le forze dell’ordine, nel loro insieme, di 42 mi-la. Anche per questo pensiamo che la politica, anzichéfare proclami e ‘passerelle’, debba agire concretamen-te». Nodo immigrazione «Due dei tre omicidi avvenutiin città – afferma Spagnoli – sono stati commessi da cit-tadini stranieri. Questo ci fa capire una volta di più co-me il nostro Paese non sia in grado di gestire adegua-tamente i fenomeni migratori, a partire dall’identificazio-ne di chi arriva. Terni vive anche questa difficoltà per-ché le persone continuano ad arrivare, a differenza delnumero degli agenti, il cui numero è sempre più esiguo.La questura e le altre forze dell’ordine si impegnano almassimo e continuano ad ottenere risultati positivi anchesul piano investigativo. Ma è chiaro che così non si puòandare avanti». «Leggi inadeguate» A pesare sull’ope-ratività delle forze di polizia sono anche i limiti del siste-ma legislativo e giudiziario: «Se io arresto una personae il giorno viene rimessa in libertà, il mio lavoro vienesemplicemente vanificato. In questo senso la polizia diStato ha le mani legate e la politica, con tanto di inutilipasserelle per dirci che tutto è sotto controllo, continuaad essere distante dai problemi reali della gente. Chesono quelli, soprattutto, della microcriminalità. A chi di-ce che i reati sono diminuiti, rispondiamo con la realtà:molti non denunciano più perché pensano che ottenere

giustizia sia difficile e preferiscono evitare di perderetempo». Le richieste «A nostro giudizio – affermano dal-la Consap – deve essere dichiarato lo stato di emergen-za per criminalità in Italia. Servono provvedimenti ur-genti, a partire dalla sospensione della condizionaleper i reati più gravi. La tendenza del legislatore ci sem-bra purtroppo diversa, con una sostanziale attenuazio-ne della pressione sulla microcriminalità».Polizia Stradale: in Umbria la situazione appare critica:«In provincia di Perugia, fra comando provinciale e di-partimenti, si contano cinque automezzi con il più ‘gio-vane’ che ha già percorso 240 mila chilometri. A Terni– spiega Spagnoli – le cose vanno leggermente meglioma mancano etilometri, strumenti per accertare la posi-tività agli stupefacenti e molto altro. A breve dovrebbearrivare qualche nuovo mezzo e la speranza è che nonfiniscano come sempre nei centri più grandi».

15Direttore: Giuseppe CastelliniDirettore: Giuseppe Castellini Lettori Aud

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Arnold SCHWArzeneGgeR

wearing u-boat

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U-BOATI T A L O F O N T A N A

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Visita ufficiale della Polizia di Stato al Santo Padre apochi giorni dai festeggiamenti per il 163 anniversa-rio dalla fondazione del corpo della Polizia di Stato.Il 21 maggio scorso il Capo della Polizia AlessandroPansa, accompagnato da una rappresentanza di pa-renti di vittime del dovere della Polizia e da 230 po-liziotti anche essi parenti di operatori deceduti in ser-vizio, è stato ricevuto in udienza da Papa Francesconella Sala Nervi in Vaticano. Dopo l'intervento delprefetto Alessandro Pansa, il Pontefice ha rivolto unsaluto ai poliziotti e ai loro familiari. Nel suo interven-

to Sua Santità ha ri-cordato come "lacollettività vi è debi-trice della possibili-tà di condurre unavita ordinata e libe-ra dalle prepotenzedei violenti e deicorrotti". Nell'ope-ra di accoglienzadei migranti il Pon-tefice, rivolto ai po-liziotti ha loro ricor-dato che "vi distin-guete per spirito diservizio ed umani-tà, sentendovi spin-ti, prima ancorache dai regolamentie dalle disposizionidelle legge, dall'im-perativo morale difare il bene, di sal-vare quante più per-sone sia possibile e

di non risparmiarvi nel donare energie e tempo perun tale impegno". Nel chiudere il suo intervento ilsanto Padre ha esortato gli agenti presenti a continua-re a servire lo Stato perché "Nel difendere i deboli ela legalità troverete il senso più vero del vostro servi-zio e sarete di esempio al Paese, che ha bisogno dipersone che lo servano con disinteresse, generosità econtinuità". Nella pagina seguente riportiamo il testointegrale del messaggio che il Papa idealmente havoluto rivolgere a tutte le colleghe ed i colleghi.

Giorgio E. De Carolis

La Polizia di Stato dal Papa con unadelegazione dei parenti delle vittime

La Consap aveva già incontrato Papa Francesco nel maggio dello scorso anno

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siate i benvenuti! Ringrazio il Capo della Polizia per le no-bili parole che mi ha rivolto a nome di tutti. In modo par-ticolare ringrazio voi, parenti di coloro che hanno persola vita o sono stati gravemente feriti nell’esercizio del lorodovere, per la testimonianza di speranza cristiana che vianima e per l’attaccamento alle istituzioni e alla vostra mis-sione. Infatti molti di voi hanno voluto continuare l’operainiziata dai loro congiunti, indossando la divisa della Po-lizia e servendo lo Stato. Ogni occupazione onesta con-tribuisce al bene di tutti e, se svolta con dedizione e pas-sione, favorisce la crescita della persona e della società,fornendo anche i mezzi necessari per un’esistenza liberae dignitosa. Tra le diverse professioni, la vostra si configu-ra come un’autentica missione e comporta l’accoglimentoe la concreta messa in pratica di atteggiamenti e valori dispeciale rilevanza per la vita civile. Mi riferisco allo spic-cato senso del dovere e della disciplina, alla disponibilitàal sacrificio, fino, se necessario, a dare la vita per la tute-la dell’ordine pubblico, per il rispetto della legalità, per ladifesa della democrazia e il contrasto della criminalità or-ganizzata o del terrorismo. La vostra missione richiede ilcoraggio per soccorrere chi si trova in pericolo e per fer-mare l’aggressore. La collettività vi è debitrice della possi-bilità di condurre una vita ordinata e libera dalle prepo-tenze dei violenti e dei corrotti. Un’esistenza impegnata suquesto fronte e centrata in questi ideali presenta un alto va-lore presso il Signore, e ogni sacrificio accolto per amoredel bene verrà da Lui premiato. Lo dico oggi in particola-re a voi, parenti delle vittime dei violenti, i quali, trovandonelle forze dell’ordine l’ostacolo più arduo ai loro disegniefferati, spesso si scagliano contro di esse. Chiunque ser-ve con coraggio e abnegazione la collettività, incontra, in-sieme alle difficoltà e ai rischi connessi al proprio ruolo,una forma di realizzazione di sé molto elevata, perchécammina sulla via di Nostro Signore, che volle servire enon essere servito. Chi, giorno dopo giorno, assume la se-rietà e l’impegno del proprio lavoro e lo pone a disposi-zione della comunità, e specialmente di chi è nel pericolo

o si trova in situazioni di grave difficoltà, “esce” verso ilprossimo e lo serve. Agendo in tal modo, realizza la pro-pria vita, anche nell’eventualità di perderla, come fece Ge-sù morendo sulla croce. Solo contemplando Gesù sullacroce possiamo trovare la forza del perdono e il confortoche anche le nostre croci verranno redente dalla sua, eche perciò ogni sacrificio e ogni dramma troverà in Lui ri-scatto e redenzione. La testimonianza dei valori cristiani èancora più eloquente in questo tempo, nel quale, allo slan-cio generoso di tanti, spesso non fa seguito la capacità diincanalarlo in un impegno coerente e costante. Nel nostrotempo risulta infatti più facile impegnarsi in qualcosa diprovvisorio e parziale. Invece l’azione svolta dalle forze diPolizia richiama qualcosa di solido nel tempo, che, pur nelmutare delle situazioni contingenti, presenta una costanteche attraversa le varie epoche: quella di garantire per tut-ti i cittadini la legalità e l’ordine, e con questi beni la pos-sibilità di fruire di tutti gli altri. Inoltre, in questi anni l’azio-ne della Polizia si trova a dare un contributo decisivo pergestire l’impatto con la corrente di profughi che arrivanoin Italia cercando rifugio da guerre e persecuzioni. Siete“in prima linea” sia nell’accoglienza iniziale dei migranti,sia nell’opera di contrasto verso i trafficanti senza scrupo-li. In quest’opera – come ha ben ricordato il Capo dellaPolizia – vi distinguete per spirito di servizio ed umanità,sentendovi spinti, prima ancora che dai regolamenti e dal-le disposizioni delle legge, dall’imperativo morale di fareil bene, di salvare quante più persone sia possibile e dinon risparmiarvi nel donare energie e tempo per un taleimpegno.Cari fratelli e sorelle, siate fieri del vostro lavoroe continuate a servire lo Stato, ogni cittadino e ogni per-sona in pericolo. Nel difendere i deboli e la legalità trove-rete il senso più vero del vostro servizio e sarete di esem-pio al Paese, che ha bisogno di persone che lo servanocon disinteresse, generosità e continuità. Maria Santissimanostra Madre e san Michele Arcangelo, vostro Patrono, viproteggano, vi assistano. Vi chiedo per favore di pregareper me e di cuore vi benedico.

Papa Francesco parla agli uominie alle donne in divisa

Cari fratelli e sorelle,

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“E’ stato commesso un grave attentato alle libertà sin-dacali”, cosi si esprimeva la Confederazione Sinda-cale Autonoma di Polizia in merito al comportamen-to antisindacale posto in essere dal Questore protempore di Siracusa, reo di aver trasferito, per pre-sunte esigenze di servizio, il Segretario ProvincialeGenerale della Consap, in violazione alla normativavigente in materia di tutela dei diritti sindacali. Il tra-sferimento in argomento non soltanto concretizzauna palese violazione dell’art.28 dello Statuto dei Lavoratori,ma priva la locale Squadra Mo-bile di un valido operatore, daoltre 20 anni impegnato nelleindagini più delicate nel contra-sto alla criminalità organizzata,in quanto responsabile della Se-zione Criminalità Organizzata(SCO) ed il suo operato da sem-pre riscuote apprezzamentodai vertici della procura. In ragione di ciò – sostienela Consap – è stato inevitabile dare mandato all’uf-ficio legale, affinché sia il Tribunale Ordinario Spe-cializzato in Materia di Lavoro a pronunciarsi, in-chiodando il Questore alle sue responsabilità, su untrasferimento che potrebbe avere ricadute sulla lottaalla criminalità e che nessuna mediazione anche alivello centrale del Dipartimento della P.S. è riuscitaa scongiurare. “Una scelta incomprensibile – dichia-ra il Segretario Nazionale della Consap GiuseppeBennardo – in un momento di grave carenza organi-ca da parte dell’Amministrazione e contestuale au-mento esponenziale della criminalità nel comprenso-rio, si priva la Squadra Mobile di un validissimo ope-ratore sempre in prima linea, per assegnarlo al di-sbrigo di pratiche burocratiche”. A seguito della vi-

brata e legittima protesta della nostra organizzazio-ne sindacale il questore pro tempore di SiracusaCaggegi ha revocato il provvedimento di trasferi-mento ingiusto ed illegittimo adottato nei confrontidel Segretario Generale Provinciale Consap. La ca-parbia e determinata azione della Consap contro iltrasferimento dalla Squadra Mobile alla DivisionePolizia Amministrativa e Sociale del nostro Segreta-rio Generale Provinciale, Paolo Lo Bianco, ha porta-

to alla revoca dell'ingiusto e ille-gittimo provvedimento. Il questo-re Caggegi, nel disporre la revo-ca del provvedimento, ha comu-nicato che è "suo intendimentosanare, con la richiesta del rela-tivo nulla osta, la procedura ditrasferimento, non sussistendo al-cun interesse ad instaurare e farperdurare l'eventuale contenzio-so con la Consap". Il questore,

quindi, dopo aver ostinatamente gridato ai quattroventi le sue presunte ragioni, alla fine, per evitare lacondanna certa da parte dell'autorità giudiziaria do-ve era stato deferito dalla Consap attraverso l'incisi-va ed efficace azione dell'avv. Luca Milton Palazzo-li, ha alzato bandiera bianca. Purtroppo per lui, pe-rò, la pratica non è ancora chiusa. Qualcuno, forsein buona fede, lo ha nuovamente consigliato male.Nel disporre la revoca del provvedimento, infatti, haillegittimamente riaggregato il nostro Segretario Ge-nerale Provinciale alla Divisione Amministrativa assu-mendo che" l'organico di quell'ufficio necessita del-l'apporto professionale corrispondente a quello rive-stito da Lo Bianco" e che "persistono i motivi di op-portunità". L'appuntamento in Tribunale purtroppo èsolo rinviato.

Siracusa: Consap denuncia il Questoreper attentato alle libertà sindacali

Il Segretario NazionaleGiuseppe Bennardo:

incomprensibile privarela squadra mobile di unarisorsa per destinarla apratiche burocratiche

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163° anno per “esserci sempre”, sparisce la gente e lavicinanza con i cittadini dallo slogan coniato per l’anni-versario della fondazione della Polizia di Stato. Essercisempre e tutto in un giorno iniziato con la deposizionedi una corona al Sacrario, in ricordo di tutti i caduti del-la Polizia, da parte del ministro dell'Interno Angelino Al-fano accompagnato dal capo della Polizia prefetto Ales-sandro Pansa. Poi visita alla massima carica dello Statodi una dele-gazione di al-lievi poliziotti,a c c o m p a -gnati dal pre-fetto Pansache sono sali-ti al Quirinaledove sonostati ricevutidal Presiden-te della Re-pubblica Ser-gio Mattarel-la, è stato ilprimo anni-versario dacapo delloStato. Il Presidente Mattarella ha voluto elogiare gli sfor-zi fatti dalla Polizia di Stato nel contrasto del cosiddettocrimine informatico, ha ricordato come "A fronte dell'in-tensificarsi dell'afflusso dei migranti, la Polizia di Statoabbia operato in stretta sinergia con le altre Forze del-l'ordine e con le diverse componenti istituzionali e socia-li, affiancando all'attività di vigilanza e di controllo ungeneroso impegno nella fase di soccorso e assistenza".La giornata è poi proseguita all'interno della caserma"Ferdinando di Savoia" dove, alla presenza di poliziot-

ti, dei responsabili delle Direzioni centrali del Diparti-mento della pubblica sicurezza e delle autorità civili emilitari, il ministro dell'Interno Angelino Alfano, accom-pagnato dal capo della Polizia Alessandro Pansa, hapassato in rassegna i reparti schierati. La cerimonia ècontinuata con la lettura del messaggio del presidentedella Repubblica, seguito dall'intervento del capo dellaPolizia e da quello del ministro dell'Interno Il prefetto

Pansa nel suoi n t e r v e n t ocommentan-do i dati del2014 ha sot-tolineato co-me "Sul fron-te dell'ordinepubblico, cheè nostra re-sponsabilitàspecifica, ilbilancio è ec-cellente. Inuna fase diacute tensionisociali, siamoriusciti a ga-

rantire lo svolgimento di quasi 10 mila manifestazionidando a tutti la possibilità di esprimersi liberamente. Ilcapo dello Stato, in occasione di questa Festa, conferi-sce alla nostra bandiera la medaglia d'oro proprio perl'Ordine pubblico". "E ancora - ha continuato - abbia-mo compiuto ogni sforzo per tenere il nostro Paese al ri-paro dai colpi delle organizzazioni terroristiche, fonda-mentaliste e non solo, che purtroppo stanno funestandoaltri Paesi a noi vicini. Nello stesso tempo abbiamo man-tenuto una fortissima azione di contrasto nei confronti

Esserci sempre, la cronaca della giornata delle celebrazioni del 163° anniversario della Polizia di Stato

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delle organizzazioni criminali compiendo un numero al-tissimo di arresti: 2174 (con incremento del 26 per cen-to)". "A me pare e credo - ha proseguito il Capo dellaPolizia - che questo sia anche il sentire del presidente del-la Repubblica, del presidente del Consiglio, del nostroministro che dinanzi ai problemi nuovi e drammatici po-sti all'Italia dalla fase storica che stiamo attraversando,la Polizia di Stato si sia collocata in prima fila tra le for-ze che agiscono per il rinnovamento e la ripresa del Pae-se". "Vogliamo - ha detto il prefetto Pansa - contribuire acostruire un Paese dove sia difficile vivere per gli imbro-glioni e sempre più facile per le persone oneste. E so chein questo sforzo non siamo soli, perché lavoriamo fian-co a fianco con le altre forze di polizia: A tutti loro va ilmio più sentito ringraziamento."Quello che ci aspetta -ha evidenziato il capo della Polizia - sarà un anno di no-vità, di trasformazioni; ma nello stesso tempo sarà un al-tro anno in cui dovremo tenere al livello massimo la no-stra attenzione. Ma so che anche nel prossimo anno, co-me avete fatto finora, continuerete a dare il meglio, spin-ti come sempre dal grande senso di responsabilità e dal-l'orgoglio di appartenenza che ci contraddistinguono".Il prefetto Pansa ha concluso dicendo "Memori sempredel sacrificio dei nostri caduti, grazie a tutti voi e alla vo-stre famiglie". Il Ministro riferendosi all'ordine pubblicoha dichiarato che va alla Polizia l'attestato per quantoriguarda la competenza. Alfano ha ricordato che negliultimi 12 mesi ''nessun tributo di sangue è stato versato''in occasione di manifestazioni nelle città italiane ''e sequesto è successo, è stato perché c'è chi si è dimostrato

bravo a gestire l'ordine pubblico''. "Oggi - ha prosegui-to Alfano - noi facciamo un po' di consuntivo rispetto al-lo scorso anno, rispetto alla precedente festa della poli-zia. E come tutti i consuntivi la prima domanda da por-si è se grazie a voi questo Paese rispetto all'anno scor-so è meno sicuro o più sicuro. La risposta è che è più si-curo". "La risposta - ha continuato Alfano - è che abbia-mo catturato 16 latitanti di massima pericolosità, di cuiuno facente parte del programma speciale di ricerca. Larisposta è che abbiamo compiuto numerosissime opera-zioni di polizia, e l'ultima per stroncare un importantetraffico di stupefacenti tra gli Stati Uniti e l'Italia organiz-zato dalla 'Ndrangheta. La risposta è che ci siamo di-mostrati all'altezza di un crimine che è sempre più glo-bale". "La storia ci chiama a sfide importantissime, co-me quella che riguarda l'aggressione ai patrimoni crimi-nali e lo dico alla vigilia di un drammatico anniversariocome quello della morte di Giovanni Falcone, che cispiegò che se avessimo voluto combattere efficacemen-te la criminalità organizzata avremmo dovuto seguire ilflusso dei suoi soldi". "Noi lo abbiamo fatto ancora unavolta con grande efficacia- ha spiegato Alfano- aggre-dendo i patrimoni illeciti e sequestrando 11.400 beni econfiscandone 3.300, in una cooperazione straordina-ria con le altre forze di polizia". Nel pomeriggio la gior-nata delle celebrazioni si è conclusa con un altro even-to solenne: il cambio della guardia al palazzo del Qui-rinale, da parte di un reparto schierato in uniforme sto-rica. Ad accompagnare il reparto la Banda musicaledella Polizia di Stato.

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39Consap Magazine 2014 39In evidenza

Innanzitutto una grande soddisfazione: quella di averfatto passare ieri in Consiglio regionale la Legge sullalingua dei segni (Una legge per la piena accessibilitàdelle persone sorde alla vita collettiva).Una battagliache avevo cominciato da giovanissimo consigliere circo-scrizionale e che dopo tanti anni da non più giovaneconsigliere regionale sono riuscito a concretizzare. E lacosa bella è stata aver avuto accanto gli stessi operato-ri e gli addetti ai lavoricon cui tanti anni fa par-lavamo di cose che pochicapivano. Che emozioneritrovarsi un po’ invec-chiati ma con la stessapassione e lo stesso impe-gno degli inizi. Tanti cam-biano, noi no! (capellibianchi a parte). Quandoqualcuno mi propose lasecchiata gelata per laSLA dissi che era una“buffonata” e che certi argomenti andavano affrontati inmodo più serio e meno narcisista. Dopo questi mesi equando la moda di quel momento è già dimenticata ar-riva la risposta che mi piace dare in questi casi…e nonè tutto…Abbiamo avviato il piano di razionalizzazione delle so-cietà regionali: passiamo da 35 a 6 società. Così ta-gliamo gli sprechi e miglioriamo i servizi per i cittadinieliminando tanta burocrazia. Semplifichiamo le parteci-pazioni societarie che saranno completamente autono-me dal punto di vista economico e finanziario. In que-sto modo al termine dei processi di accorpamento e didismissione la Regione avrà solo 6 partecipazioni diret-te, di cui 4 avranno un ruolo strategico nei settori del Tra-sporto pubblico, Mobilità, Sviluppo Economico e Siste-

mi informativi e funzioni amministrative. Tagliamo poltro-ne e costi. Nel 2018 raggiungeremo 40 milioni di eurodi risparmi. Altra iniziativa della quale mi piace parlareperché rivolta ai giovani e la pubblicazione on line del-l’edizione 2015 del bando “Torno Subito” della Regio-ne Lazio, un progetto all’avanguardia che, dopo la spe-rimentazione dello scorso anno che ha riguardato qua-si 500 ragazzi, quest’anno raddoppia. Raddoppiano i

fondi stanziati e quindianche le ragazze e i ra-gazzi coinvolti nel pro-getto, che potranno par-tecipare a master o workexperiences in Italia e al-l’estero con costi total-mente a carico della Re-gione Lazio. Nei prossi-mi 5 anni offriremo que-sta opportunità a circa 8mila giovani con un inve-stimento complessivo di

96 milioni di euro. Crediamo nella valorizzazione delcapitale umano, dei più giovani, e vogliamo stare ac-canto a coloro che hanno minori possibilità economi-che. Cogliere le opportunità che la globalizzazione cipone davanti, responsabilizzando e chiedendo in cam-bio, dopo aver fatto un’esperienza nel mondo, di disse-minare quanto appreso nella propria comunità, rappre-senta un contributo alla ripresa del Paese e un investi-mento in conoscenza e innovazione.

Il Consigliere Regionale Michele Baldi:la risposta a Mafia capitale è la buona politica

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41Polizia Stradale Consap Magazine 2015 41In evidenza Consap Magazine 2015 4141 Polizia StradaleConsap Magazine 2015 41Polizia Stradale Consap Magazine 2014 41

Responsabile Italia SettentrionaleMORELLO GIANMARIO

Responsabile Italia CentraleVANNONI MASSIMO

Responsabile Italia Meridionale ed IsoleANTONIO STABILITO

Polizia Stradale AVELLINO Ovest DI LUISO PASQUALE

Polizia Stradale BENEVENTO MIRRA UGO

Polizia Stradale BIELLA LAZZARINI DANIELE

Polizia Stradale BOLOGNA CORBISIERO LUIGI

Polizia Stradale Soverato (CZ) PETROSILLO TOMMASO

Polizia Stradale Scalea (CS) STABILITO ANTONIO

Polizia Stradale FIRENZE GRAVANTE FRANCESCA

Polizia Stradale Ceva (CN) SALTARIN GABRIELE

Polizia Stradale MASSA CARRARA MORIGONI MASSIMO

Polizia Stradale FROSINONE OTTAVIANI DOMENICO

Polizia Stradale GORIZIA BELTRAMINI WALTER

Polizia Stradale Jesi (AN) BELLI ANTONIO)

Polizia Stradale ISERNIA DE FALCO DOMENICO

Polizia Stradale LUCCA MARCHI INDRO

Polizia Stradale VENEZIA ANGIOLINI SANDRO VITTORIO

Polizia Stradale NAPOLI IZZO GIUSEPPE

Polizia Stradale Romagnano Sesia (NO) PANE BRUNO

Polizia Stradale PERUGIA PETRONI MAURIZIO

Polizia Stradale Lagonegro (PZ) LOSCHIAVO CIRIACO

Polizia Stradale Fano (PU) TENAGLIA IVAN

Polizia Stradale PESCARA Nord TOMEI ROSSANO

Polizia Stradale PORDENONE FIORINI GIANLUCA

Polizia Stradale Brancaleone (RC) BRUZZESE GIUSEPPE

Polizia Stradale ROMA Nord BOVE ANDREA

Polizia Stradale ROMA QUAGLIERI MASSIMILIANO

Polizia Stradale ROMA Nord LOTITO VINCENZO

Polizia Stradale Albano Laziale (RM) DI CEGLIE MARCO

Polizia Stradale Civitavecchia (RM) D’ORTENZIO LUCIANO

Polizia Stradale SALERNO DE SANTIS ANTONIO

Polizia Stradale Angri (SA) AURICCHIO RAFFAELE

Polizia Stradale Eboli (SA) APPIERDO ROBERTO

Polizia Stradale SASSARI POLO CRISTIAN

Polizia Stradale Città di Castello (PG) STAZI LUCIO

Polizia Stradale TERNI ZUMBO FRANCESCO

Polizia Stradale SIRACUSA BIANCA ANGELO

Polizia Stradale UDINE PREDAN ETTORE

Polizia Stradale VERCELLI LA MARCA MELCHIORRE

Polizia Stradale Schio (VI) DE VIRIGILIIS ANTONIO

Polizia Stradale Riccione (RN) FLAGIELLO MASSIMO

Polizia Stradale L’AQUILA COLIZZI EMANUELE

Sezione Polizia Stradale LATINA TOMBOLILLO ADAMO

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Primo si del Senato per il reato di omicidiostradale, ora il testo passa alla Camera

Dopo fatti criminali sempre più inquietanti come la caram-bola di morte nel quartiere romano di Boccea, procede ine-sorabilmente lento, l’iter per l’inasprimento delle pene con-tro i criminali della strada. Coloro che si mettono alla gui-da in stato psico-fisico alterato, una norma che si sintetizzain un concetto reato di omicidio stradale, la sintesi è solonomenclativa visto che ormai da anni si aspetta una leggeche tutti vogliono a parole ma che fatica a vedere la luce.Uno spiraglio però si intravede in fondo al tunnel ed è l’ap-provazione del testo dalla commissione Giustizia del Sena-

to e il primo voto favorevole al Senato. Il Disegno di Leggecon il quale si introduce il delitto di omicidio stradale in unnuovo articolo 589 bis del Codice penale prevede una pe-na da un minimo di 8 a un massimo di 12 anni nel casoin cui si procuri la morte guidando un auto in stato di eb-brezza, accertabile sul tasso alcolemico o sotto l'effetto didroghe. Nel caso in cui si determini la morte di più perso-ne, la pena può arrivare a 18 anni di reclusione. Pena au-mentata fino a un terzo nel caso di fuga del conducente, èprevista un'aggravante se il conducente si dà alla fuga.

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Il “bowling mortale” nel quartiere Primavalle di Roma

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Mentre c'è l'arresto obbligatorio in flagranza in caso di omi-cidio stradale. Si aggiunge inoltre la pena accessoria dellarevoca della patente da 15 fino a un massimo di 30 anni.Si modifica così l'attuale previsione, reclusione da 3 a 10anni per chi cagiona la morte per colpa sotto effetto di dro-ghe o alcol. L'omicidio stradale viene punito anche in as-senza di droga o alcol: la pena va da 7 a 10 anni per chi,per colpa, provochi la morte di una persona. Fattispeciequali andamento nei centri urbani a velocità pari o doppiadi quella consentita, e comunque non inferiore a 70 km osu strade extraurbane a una velocità superiore di almeno50 km rispetto a quella massima consentita, oppure passan-do con il rosso o circolando contromano. Analoga penanei casi di morte a seguito di inversione di marcia in corri-spondenza o vicino a intersezioni, curve o dossi o a segui-to di sorpasso di altro auto-mezzo in corrispondenzadi un attraversamento pedo-nale o di linea continua. Lastesso numero di anni ri-schia chi pilota un natanteandando alla velocità dop-pia di quella consentita ocircolando in uno specchiod'acqua dove la navigazio-ne non è consentita. Perquanto riguarda le procura-te lesioni, le pene salgonoda 2 a 4 anni se cagionateda guida sotto l'effetto di al-col o di sostanze stupefa-centi, da 9 mesi a 2 anni sesolo in stato di ubriachezzao nelle fattispecie di com-portamento appena elenca-te. Nel caso di lesioni gravila pena è aumentata da unterzo alla metà, o dalla me-tà ai due terzi in caso di le-sione gravissima. Se riguarda più persone si applica la pe-na più alta aumentata fino al triplo. Anche qui le pene ven-gono aumentate se il responsabile fugge. In commissione siè posta anche la questione della revoca della patente, cheresta sanzione accessoria. Si è stabilito di modulare i tem-pi a seconda delle fattispecie. Si è così fissato in 30 anni iltempo che deve trascorrere per poter rifare l'esame di gui-da nel caso di revoca per stato di ebbrezza ed eccessivavelocità, in 20 anni quando già in passato il titolare dellapatente sia risultato ai controlli positivo all'alcol o alla dro-ga, in 15 anni per chi viene colto in stato di ebbrezza. Il te-

sto così formulato, è arrivato in all’aula del Senato, che loha promosso con 163 voti, ora tocca alla camera dei De-putati, subito dopo l’approvazione immancabile è arrivatoil tweet di vittoria del premier Renzi. Nel pomeriggio il go-verno era stato battuto due volte. L'esecutivo aveva datoparere contrario su due emendamenti: ma l'Aula li ha ap-provati comunque. Gli emendamenti in oggetto escludonol'estensione del reato ai casi di morte causata a seguito dipassaggio con semaforo rosso, guida contromano o sor-passo in corrispondenza di un attraversamento pedonale.I primi firmatari sono Marco Filippi (Pd) e Luis Alberto Orel-lana (Misto). Il relatore Giuseppe Cucca si era rimesso al-l'Aula, con l'ok dell'Aula del Senato all'emendamento pre-sentato da Luis Alberto Orellana (Misto) viene stralciato dalddl sull'omicidio stradale tutte le parti che riguardano la pa-

tente nautica. Il Governoaveva dato parere favore-vole. Le cifre diffuse da chiin Italia conteggia sempresono ufficiose in quanto nonaccertabili per mancanzadi norma ma decisamentepreoccupanti, volendoci fi-dare di questi contabili divarie associazioni si parladi 3mila morti all'anno, trequarti circa di tutte le vittimedella strada e di quasi2000 mila incidenti con le-sioni a persone. La leggeche faticosamente arrancaverso il rush finale, con tem-pi rispettati sulla previsionedel premier che in uno deisuoi tanti annunci sull’ondaemotiva aveva video-mes-saggiato agli italiani che il2015 sarebbe stato l’annodecisivo per l’introduzione

di questo reato. Il ddl non appare però esente da critiche siparla di “un provvedimento necessario ma non sufficiente”,mentre secondo altre tesi “non serve fare nuove leggi maapplicare quelle che già esistono”. Tutti però concordanosul fatto che sia necessario aumentare i controlli sulle stradeed il coordinamento tra le polizie nonché una riforma al co-dice della strada che però la commissione Bilancio di Pa-lazzo Madama ha respinto per la mancanza di coperturafinanziaria. Ed allora ci chiediamo,ma il Governo è co-sciente del fatto che i tagli hanno pregiudicato pesantemen-te la dotazione di mezzi della Polizia Stradale.

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Dal 9 al 31 maggio si e tenuta la più prestigiosacompetizione a tappe di ciclismo che si svolge sulsuolo nazionale, il Giro d’Italia numero 98 ventunotappe per un totale di quasi tremilacinquecento chi-lometri con partenza da Sanremo ed arrivo a Mila-no . Sono state tre settimane lungo la penisola a con-tatto con uno sport e con la gente che ancora vantaun pubblico per la massima parte corretto e genuino.Fin dalla prima tappa con arrivo a San Lorenzo al

Mare, il 98° Giro d´Italia era scortato, come ognianno dal 1946, dagli agenti della Polizia stradale.In tutto sono stati mobilitati 40 operatori di cui 26 mo-tociclisti, 12 operatori in auto e 2 operatori a bordodi un´officina meccanica mobile, ed oltre 4000 so-no state le ore di lavoro richieste agli operatori dellaPolizia Stradale per assicurare il regolare svolgimen-to della competizione.Quest’anno ampio ricorso an-che alla tecnologia , per garantire la sicurezza del

Polizia Stradale settanta anni al seguitodel Giro d'Italia

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..è successo anche

Insolito salvataggio messo a segno dalla scorta della Poizia Strada-le al seguito della 98 edizione del Giro d’Italia, un intervento di po-lizia a lieti fine che l’autorevole agenzia adnkronos riferiva così: For-se voleva tagliare il traguardo prima di tutti il cagnolino salvato daimotociclisti della Polizia di Stato lungo il percorso della terza tappadel Giro d'Italia. A salvarlo, prima che fosse travolto dal passaggiodel gruppo di ciclisti, sulla strada che da Rapallo sale verso i mon-ti della Liguria, sono stati gli agenti di scorta alla gara che precede-vano di qualche chilometro la testa della corsa. "A circa 20 km dalvia -spiega all'Adnkronos il vice questore della Polizia Eugenia Se-pe- nei pressi della località Torriglia, vicino al colle Caprile, il cane,probabilmente un bracco da caccia che gironzolava senza padro-ne, è stato notato da uno dei motociclisti della Polizia che ha subi-to allertato via radio i colleghi: fortunatamente sono arrivati in tempo per evitare che fosse travolto dai ciclisti". "D'al-tronde -continua Sepe- siamo qui anche per questo, per garantire lo svolgimento del giro nella massima sicurezza al-la quale contribuiamo con una scorta composta da 40 operatori di cui 26 motociclisti, 12 operatori in auto e due abordo di una officina meccanica mobile". Dopo il passaggio dei ciclisti, spiega il vice questore che per il Giro si oc-cupa di seguire le attività del "Pullman azzurro " della Polizia, "il cane è stato affidato alle cure dei volontari che si so-no occupati di rintracciare gli eventuali padroni. Chissà -scherza Sepe- forse voleva seguire anche lui il Giro...".

Giro è stato percorsa da ogni componente della scor-ta una perlustrazione su tutti i chilometri della kermes-se. Il Comandante della scorta Il vice questore ag-giunto della polizia di Stato Gianfranco Martoranopoi, attraverso un tablet, ha potuto monitorare in tem-po reale l´andamento della corsa, grazie ad un si-stema di geolocalizzazione denominato "flotta rosa"installato sulle moto della Polizia stradale. Al seguitodel Giro immancabile anche il Pullman Azzurro del-la Polizia di Stato, l´aula scolastica multimediale iti-nerante per la sicurezza stradale. Le attività del Pul-lman Azzurro in occasione del Giro d´Italia si inseri-scono nell´ambito del progetto Biciscuola promossoda Rcs - La Gazzetta dello Sport e rivolto ai bambinidelle scuole primarie di tutta Italia. Premi oltre che peri campioni a due ruote, a proposito la maglia rosa èandata allo spagnolo Alberto Contador con vantag-gio di 1’ 53” sull’italiano Fabio Aru che ha vinto lamaglia bianca della classifica giovani, la maglia az-zurra dei giovani scalatori è andata ad appannag-gio dell’Italia con Giovanni Visconti mente l’ex ma-glia ciclamino della classifica a punti divenuta rossaè stata vinta da Giacomo Nizzolo, premi dicevamoanche per i poliziotti della Polizia Stradale al segui-to che in sei tappe precisamente a Chiavari, Monte-catini, Fiuggi, Civitanova Marche, Imola e Treviso il23 maggio, sono stati insigniti di un riconoscimentoda parte di società Autostrade per l´Italia per esser-si distinti in attività di soccorso. Dopo l'ultima tappa

e la conclusione del Giro d’Italia a Milano e dopo lepremiazioni dei vincitori, sia della tappa che del Gi-ro d'Italia, gli agenti motociclisti hanno voluto immor-talare questa loro partecipazione con una foto ricor-do all'arco della Pace, fotografati da turisti e tifosi,che li hanno ringraziati con un applauso. Con loroanche gli elicotteristi, che hanno monitorato il giro aMilano dall'elicottero e fatto alcuni scatti dall'alto.

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Le ultime tragiche vicende delle tragedie sulle strade di Pa-lermo hanno fatto balzare alla cronaca un problema chein realtà è costante e grave: quello dell’insicurezza dei pe-doni in città. Troppi morti e troppi investimenti in una città che ha per-so ogni regola anche sul manto stradale e per la quale,troppo spesso, i pedoni non sono altro che fastidiosi osta-coli da superare il più velocemente possibile. A dichiara-re questo è il Segretario Provinciale Aggiunto del sindaca-to di polizia Consap, Gaetano Di Nuovo. I controlli e le sanzioni sono assolutamente necessari, masenza una maggiore coscienza civica dei nostri concitta-dini non si va da nessuna parte. E’ vero anche che la gen-te è esasperata da questa pedonalizzazione totale e daquesti lavori che hanno reso Palermo, già sesta città piùtrafficata del mondo (non lo diciamo noi ma il TomTomTraffic Index ),un vero e proprio inferno per gli automobi-

listi. E purtroppo anche per i poveri pedoni.Ma, talvolta, a rischiare siamo anche noi poliziotti quan-do andiamo a lavorare o i cittadini che si recano nei no-stri uffici alcuni dei quali si trovano nelle vicinanze di attra-versamenti “pericolosi”. Anche il poliziotto che attraversarischia di essere investito, come è successo recentementea due nostri colleghi che hanno attraversato la strada sul-le strisce pedonali di fronte al commissariato Oreto, in viaRoma, che sempre più spesso ha assunto le sembianze diuna pista da corsa piuttosto che una strada cittadina. Stes-sa problema si pone anche in Corso Pisani, di fronte l’in-gresso della Polizia stradale alla Caserma Pietro Lungaro(dove vanno molti utenti per le contravvenzioni) e, alcunecentinaia di metri più su, dove c’è l’ingresso per i poliziot-ti. Problemi analoghi in prossimità dei commissariati Mon-dello, Zisa e attorno alla stazione centrale che, a mio pa-rere, è uno degli attraversamenti pedonali più pericolosid’Italia.Allora chiediamo all’amministrazione comunale di mette-re dei semafori nelle vicinanze di questi Uffici, e di metter-li prima che qualcuno, poliziotto o utente che sia, vengainvestito. E, secondo la Consap, ci sarebbero anche i sol-di per reperire le somme per installare i semafori: l’Art.208, comma 4, lettera c del Codice della strada prevedeche i proventi contravvenzionali possano essere utilizzatiper la messa in sicurezza delle strade. Purtroppo però iproventi delle contravvenzioni finiscono nelle casse dellaRegione, la quale, non avendo una norma specifica cherecepisce questo articolo del Codice della strada, incame-ra questi soldi e li versa nel suo bilancio senza alcuna de-stinazione particolare. Vogliamo solo ricordare, e questaè una battaglia che la Consap sta facendo da tempo, chela Regione per questi mancati versamenti è debitrice conla polizia di stato di ben 50 milioni di euro, soldi che ser-virebbero a potenziare gli strumenti della polizia per la si-curezza stradale.

Ancora troppi rischi per i pedoni sulle nostrestrade, la denuncia della Consap di Palermo

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Indennità autostradali per i ritardila Consap minaccia l’autoconsegna

Massimo VannoniResponsabile Consulta NazionalePolizia Stradale

OGGETTO: PAGAMENTO INDENNITA’ AUTOSTRADALI MESI DI OTTOBRE, NOVEMBRE E DICEMBRE 2013!

Nella giornata di venerdì 5 giu-gno l’Ufficio Affari Generali –Divisione Specialità comunica-va a questa OrganizzazioneSindacale che, entro la fine delcorrente mese di giugno, Final-mente, saranno corrisposte tremensilità relative all’indennitàautostradale, la cui ultima pa-gata risale al mese di settembre2013! Nel corso di questi mesi,la Consap, ha condotto un’azione incisiva e pressante,presso gli Uffici preposti, al finedi sollecitare il pagamento diquanto legittimamente dovutoagli operatori delle specialitàdella Polizia di Stato. Finalmen-te, come riferito dal predetto Uf-ficio Ministeriale, sono in via disuperamento i problemi legatial trasferimento dei compiti dipagamento al T.E.P. che hannoinciso sui biblici ritardi. Infatti,col passaggio al sistema NOIP.A. , il T.E.P. è stato incaricatodi effettuare tali pagamenti,peccato però che allo stesso Uf-ficio non siano state impartiteinformazioni circa la gestione

delle procedure, con inevitabiliripercussioni sull’erogazione diquanto dovuto agli operatoridella Polizia di Stato. In ognicaso, la prima tranche dellasomma che il MEF ha riassegna-to , pari a 1.350.000,00 euro,servirà a coprire le mensilità ar-retrate predette, in seguito, astretto giro, si procederà al pa-gamento (sempre in busta pa-ga) delle altre somme dovute.La Consap, nell’apprendere labuona notizia, non lesina, co-munque, critiche ad un sistemache per inefficienza e menefre-ghismo, specula sulle aspettati-ve legittime e sul denaro degliAgenti. Per tale motivo, qualorail pagamento non andasse abuon fine, questa O.S. organiz-zerà una giornata di autoconse-gna, presso la Sottosezione Po-lizia Stradale di Roma – Nord,per esternare il disappunto de-gli Agenti, stanchi di essere pre-si in giro da una classe politica-dirigenziale che, come le trescimmiette, “non vede, non par-la e non sente!

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Obiettivo Europa 2020, rapporto AciIstat, Italia virtuosa, Europa così così

Il rapporto Aci/Istat disegna un Eu-ropa in difficoltà nella corsa per cen-trare l’obiettivo del dimezzamentodelle vittime entro il 2020, ma sta-volta l’Italia appare virtuosa rispettoai paesi partner. Nel 2014, sullabase di una stima preliminare, in Ita-lia abbiamo registrato 174.400 si-nistri con lesioni a persone. Il nume-ro dei morti, entro il trentesimo gior-no, è pari a 3.330, mentre i feritiammontano a 248.200. Rispetto al2013, il dato è in calo per il nume-ro degli incidenti con lesioni a per-sone e del numero delle vittime;scende anche il numero tra i feriti.

L'indice di mortalità, calcolato comerapporto tra il numero dei morti e ilnumero degli incidenti con lesionimoltiplicato 100 - spiega il portalesicurauto.it - è pari a 1,91, tale va-lore è in leggerissimo aumento ri-spetto al 2013 (1,87). Il trend posi-tivo fa si che, il numero di morti siadiminuito nel 2014 del 53,1%. Trail 2013 e il 2014, il calo è contenu-to (-1,6%), in linea con l'andamentomedio europeo, mentre tra il 2010e il 2014 è pari a -19,1%. Il mag-gior contributo alla diminuzione del-le vittime è dato dalla flessione delnumero dei morti sulle autostrade (-

11,5%); Meno marcata la perfor-mance dei sinistri sulle strade urba-ne (-1%) e sulle strade extraurbane (-0,3%). Per l'anno 2014, in base al-le stime preliminari, si sono avute3,06 vittime ogni 100 incidenti sul-le autostrade e 4,78 sulle strade ex-traurbane principali. L'indice di mor-talità scende a 1,08 per le strade ur-bane ed extraurbane secondarie.Gli incidenti dipendono come al so-lito dall'uso dell'auto e dagli sposta-menti: vedi il trend risicato nelle zo-ne urbane. Ossia, si viaggia meno,per la crisi, e per questo in autostra-da si muore meno.

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I dati presentati su incidenti stradalicon lesioni a persone, morti e feriti,per l'anno 2014, sono basati su unastima anticipata ottenuta consideran-do l'insieme completo e definitivodegli incidenti stradali con lesioni al-le persone rilevati dal ministero del-l'interno, servizio di polizia stradale.Sono stati anche analizzati i datiprovvisori, semidefinitivi, forniti dalministero della difesa, comando ge-nerale dell'arma dei carabinieri; edati rilevati dalle polizie locali (172comuni), basati sulla rilevazione tri-mestrale riepilogativa su incidentistradali con lesioni a persone, mortie feriti.Sembrano funzionare le politiche disicurezza per l’utenza debole dellastrada, principalmente quelle desti-nate alle due ruote ed ai pedoni, in-fatti se a bordo delle automobili simuore di meno (-12,2% decessi ri-spetto al 2012), per le due ruote i

miglioramenti sono più netti: -14,5%per i motocicli e -14% per le biciclet-te. Tra i conducenti le fasce di etàpiù a rischio sono quelle dei giova-ni, in particolare tra 20 e 24 anni(219 vittime), e quella degli adultitra 40 e 44 anni (215 vittime). Tra ipedoni diminuiscono le vittime del4,7%, ma aumentano i feritidell'1,6%; le fasce che fanno regi-strare maggiori incrementi di deces-si per investimento sono tra gli 80-84enni e tra i 90-94enni, ma vittimein aumento anche tra giovani (15-29 anni) e bambini (0-4 anni). In am-bito extraurbano la distrazione siconferma la prima causa di inciden-te (20,4%), seguita dalla velocitàtroppo elevata (17,5%) e dal man-cato rispetto delle distanze di sicu-rezza (13,1%). In città, invece, èl'inosservanza di semafori e regoledi precedenza a causare il maggiornumero di sinistri (19,1%), seguita

dalla distrazione (15,6%) e dalla ve-locità elevata (9,5%). Il Programma europeo di azione perla sicurezza stradale 2011-2020prevede il dimezzamento del nume-ro dei morti sulle strade entro il2020 e una riduzione dei feriti gra-vi, secondo la definizione armoniz-zata di gravità delle lesioni, stabilitaa livello internazionale, che gli Statisi sono impegnati ad applicare. Trai Paesi dell'Ue, le stime preliminaridei tassi di mortalità (per milione diabitanti, calcolati come rapporto trail numero dei morti in incidente stra-dale e la popolazione residente), ri-ferite al 2014, variano tra 26 mortiper milione di abitanti di Malta e 28della Svezia e 106 e 91, rispettiva-mente di Lettonia e Romania. Il valo-re dell'Italia è pari a 55, a fronte diuna media europea di 51 morti permilione di abitanti.

Alessandro Gregori

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Consap un sindacato che tutela i colleghi in servizio in tutti i settoridella Polizia di Stato

Gianni ValeriSegretario Nazionale Consap

Di seguito, documenti inviati al Dipartimento di P.S. con dure prese diposizione a difesa dei diritti dei poliziotti:

Indennità di comando.

Come è noto l’art. 5 del DPR.782del 1985 stabilisce che il perso-nale appartenente ai ruoli dellaPolizia di Stato che svolge attivitàtecnico-scientifica o tecnica o dicarattere professionale è tenuto aidoveri di subordinazione nei con-fronti del personale di qualificasuperiore o corrispondente appar-tenente ai ruoli della Polizia diStato che esplica funzioni di poli-zia, verso il quale si determini unrapporto di dipendenza in rela-zione alla funzione esercitata. Anche che il personale della Poli-zia di Stato che esplica funzionidi polizia è tenuto ai doveri di su-bordinazione nei confronti delpersonale della Polizia di Statoche svolge attività tecnico-scientifi-ca o tecnica o di carattere profes-sionale di qualifica superiore ocorrispondente verso il quale sidetermini, in relazione alla funzio-ne esercitata, un rapporto di di-pendenza. In riferimento alla indennità previ-sta nell’art.10 c.2 della legge

78/1983, è necessario sottoli-neare che l’individuazione dei ti-tolari di comando spetta com’èchiaro alla singola Amministrazio-ne. Sotto tale profilo non può che ri-badirsi che il provvedimento daemanarsi riguarda i soggetti chehanno titolo a percepirla, ovvero,coloro che hanno la titolarità del-l’ufficio e non il superiore operati-vo al quale è affidato la momen-tanea direzione del singolo servi-zio.E’ necessario anche ribadire cheall’interno di alcuni uffici operati-vi (polizia delle comunicazioni adesempio) vi è la presenza di ap-partenenti al ruolo tecnico che difatto svolgono compiti di tuttaequivalenza al ruolo ordinario(denunce, indagini di p.g., per-quisizioni, sequestri e controlliamministrativi).Nel momento in cui quindi l’Am-ministrazione provvedesse alla in-dividualizzazione dei “titolari dicomando” ai quali spetta l’inden-nità in questione, non può negareche i soggetti che potenzialmente

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si trovano nella condizione di de-stinatari del beneficio in questionesiano legittimamente anche gli ap-partenenti al ruolo tecnico.

Artificieri antisabotaggioIEDD della Polizia di Sta-to

Normativa di settore e disposizio-ni vigenti. Richiesta chiarimenti. La Consulta Nazionale ConsapArtificieri ha evidenziato la “scar-sa” attenzione dell’Amministrazio-ne circa le modalità di impiegodegli artificieri antisabotaggiodella Polizia di Stato.A nostro avviso emerge una pale-se contraddittorietà nelle disposi-zioni impartite dal Servizio Repar-ti Speciali. La ministeriale attuati-va (datata 11/07/2002) del de-creto del 4/4/2002 prevede chegli artificieri operino, di norma, incoppia, ma nel tempo, forse peresigenze di servizio e conclamatecarenze di organico, il combinatodisposto dalla ministeriale n.300/C3/111/6057 del26.05.2005 e dalla pubblicazio-ne del manuale “Linee guida sulcorretto approccio a presunto or-digno esplosivo (I.E.D.)” de23.05.2014, dispone che in de-terminati servizi può essere impie-gato anche un solo artificiere del-

la Polizia di Stato che “coadiuva-to da un autista (fisso) opportuna-mente addestrato dallo stesso per-sonale specializzato (onde imple-mentare quel rapporto di mutuacollaborazione che l’attività ope-rativa richiede) può effettuare sen-za alcun rischio quelle attività dicontrollo e verifica e quindi valuta-re, eventualmente, se vi sia la ne-cessità dell’ausilio di un secondooperatore”. Si fa presente che indiverse Questure è molto difficol-toso reperire un autista fisso.A parere di questa O.S. si devechiarire, in modo definitivo, cheall’impiego del singolo artificiereantisabotaggio con autista, si po-trà continuare a fare ricorso perassicurare solo determinate attivi-tà d’istituto non operative: quelledi profilo istituzionale; quelle diaggiornamento / addestramentodi settore riservato al personaleordinario della Polizia di Stato; inoccasione di ausilio a personaledelle divisioni PASI e Anticriminenell’ambito di controlli e verificheladdove vi sia l’impiego (legittimo)di sostanze esplosive e/o prodottiesplodenti. Deve essere invece,sempre assicurato, l’impiego deldoppio artificiere, in tutte quelleattività operative ove viene richie-sto (programmato / pianificato)un concorso per specifici serviziantisabotaggio, sia di natura“preventiva” (ispezioni, verificheambientali, confronti con unità ci-nofile antiesplosivo) e sia di natu-ra “repressiva” di contrasto (boni-fica) della minacciaesplosiva/esplodente (IED). Que-st’ultima attività particolarmenteinsidiosa che richiede la presen-za di un team di artificieri, servi-zio che deve essere predisposto(come da decreto del4.4.32002), di norma, con unacoppia di operatori IEDD.

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Il sistema di polizia: una seria ipotesi diriforma? Ripartiamo dalla 121

Luigi EspositoSegretario locale ConsapScuola di Polizia di Nettuno

Il tema della riforma del sistemadi polizia italiano è sempre statoun argomento spinoso, ed oggila questione è di particolare rilie-vo in relazione ai problemi rela-tivi al contenimento della spesapubblica per i noti problemi di bi-lancio di cui il nostro Paese soffreda alcuni anni che si sono acuitiin seguito all’ultimo periodo didepressione economica che an-cora stiamo vivendo.C’è da dire subito che l’unico in-tervento serio e di più largo re-spiro sinora effettuato nel settore,è stato quello della complessivariforma dell’Amministrazione del-la Pubblica Sicurezza effettuatocon la nota legge n. 121 del1981, la quale ha ridisegnato ilcomplessivo assetto del serviziodi polizia facente direttamentecapo al Ministero dell’Internoconferendo un nuovo assetto del-le Autorità locali e nazionali dipubblica sicurezza, e fornendo iprimi e più seri strumenti operati-vi per un maggiore e costante co-ordinamento delle varie forze dipolizia esistenti.Tuttavia la legge 121/1981, purmodificando significativamente iltradizionale sistema dualisticobasato sull’alternatività polizia /carabinieri, ha, però, anche defi-nitivamente istituzionalizzato la

contemporanea presenza di bencinque forze di polizia nazionalicon competenze generali. In que-sto contesto l’Amministrazionedella pubblica sicurezza, qualeorganismo centrale preposto allapianificazione, all’attuazione ealla direzione dei servizi di poli-zia di sicurezza dalla nuova leg-ge 121/1981, non ha comun-que ancora a disposizione un ap-parato di polizia unitario e adoggi, a circa trent’anni dalla ri-forma, lo stillicidio dato dall’ope-rare delle diverse forze ed orga-nismi di polizia che continuano apermanere, ha persino riprodottodi nuovo la caotica situazioneante riforma, nel tentativo di por-re rimedio alla quale si è di nuo-vo avuta la proliferazione di uffi-ci ed organismi con compiti dicoordinamento per attenuare i di-fetti del separato operare dellevarie forze.A questo punto può essere il mo-mento di porsi una semplice do-manda, rispondendo alla qualeforse si può giungere ad una so-luzione adeguata ai problemi ealle esigenze attuali, ed essa po-trebbe essere: quale soluzione sipresta meglio a rendere più fun-zionale ai propri compiti l’attua-le sistema composito di pubblicasicurezza?

Approfondimenti

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Una ipotesi di riforma che possarappresentare una soluzione in-novativa realmente attuabile, de-ve essere adeguata al contestoesistente e deve essere fondata surisorse effettivamente reperibili,altrimenti si rischia di impelagar-si in un percorso che non sfociain nulla di concreto, e che in de-finitiva potrebbe essere un sem-plice esercizio di fantasia.Quindi, ci si deve rivolgere versouna risposta che soddisfi il crite-rio di giungere all’obiettivo del-l’ottimo del sistema (alle condizio-ni date). Ma, in rapporto allaconcreta attuabilità della eventua-le proposta di riforma, essa vavagliata tenendo conto che l’ipo-tesi di una fusione completa di tut-te e cinque le forze di polizia acompetenza nazionale non è unastrada praticabile quantomenonel breve termine, e che può es-sere più che sufficiente raggrup-pare in un solo apparato le dueprincipali forze di polizia: cioè laPolizia di Stato e l’Arma dei Ca-rabinieri; in questo modo si per-verrebbe potenzialmente ad unsistema più efficiente e maggior-mente razionalizzato sul territo-rio, pur mantenendo delle altreforze di polizia, che hanno ragio-ne d’essere in funzione degli spe-cifici settori a cui sono preposte.A questo punto è interessante os-servare che, con la riforma del1981, per eliminare tutti i prece-denti corpi di p.s. esistenti ed as-sorbirne personale, mezzi e strut-ture operative in un unico serviziodi polizia, non si adottò il meto-do di costituire un nuovo corpoindipendente, ma si utilizzò l’esi-stente struttura dell’Amministra-zione della pubblica sicurezza(che veniva riorganizzata), pre-vedendo che il personale prove-niente dai diversi corpi confluisse

in appositi ruoli dell’Amministra-zione preposti all’inquadramentodel personale con compiti tecni-co-operativi di polizia. Adiben-do, così, ai servizi di polizia, nonun nuovo corpo organizzativa-mente indipendente da insediarenegli uffici di p.s. dell’Ammini-strazione, ma la stessa Ammini-strazione della pubblica sicurez-za con il suo assetto territoriale.Questa soluzione è stata assoluta-mente innovativa rispetto al pas-sato e ci potrebbe essere nuova-mente utile ai fini dell’attuazionedi una ulteriore razionalizzazio-ne. In relazione a questo esem-pio, si può ipotizzare di procede-re ad un riordino razionalizzan-do proprio il personale di poliziae carabinieri (che rappresentanoil vero punto nevralgico del pro-blema) e mantenendo le altre for-ze, che verrebbero a ricaderenella tradizionale azione di coor-dinamento. Questi cambiamenti,pur essendo significativi, avreb-bero il vantaggio di non stravol-gere completamente l’organizza-zione attuale, che, anzi, verrebbeimplementata con modalità carat-terizzate dalla massima economi-cità e speditezza. Essi andrebbe-ro ad incidere, più che sui profilistrutturali, sulla distribuzione del-le forze attualmente esistenti.Nello specifico, l’Arma, comecorpo altamente specializzatonei suoi particolari compiti milita-ri dovrebbe assumere in pieno ilsuo carattere specialistico secon-do le sue peculiarità a coperturadi quei settori che senza la suastruttura militare ed indipendentene rimarrebbero privi. Questopermetterebbe che il personaledei carabinieri con attuale impie-go in funzioni di polizia che risul-tasse esuberante rispetto ai com-piti specialistici e militari dell’Ar-

ma, allo stesso modo di come siè proceduto nel 1981 in occasio-ne della riforma della pubblica si-curezza per i corpi di p.s., di po-ter entrare a far parte, tramite ap-posito inquadramento, negli ap-positi ruoli del personale dellaAmministrazione della p.s. cheesercita appunto funzioni di poli-zia. In questo modo si otterrebbel’effetto di avere l’anzidetto per-sonale, in precedenza inquadra-to nell’Arma dei Carabinieri, nonpiù dipendente solo occasional-mente e funzionalmente dal Mini-stero dell’Interno, ma essendo in-cardinato nella sua maggiorestruttura operativa (il Dipartimen-to della p.s.), dipenderebbe ge-rarchicamente da esso in manie-ra stabile ai fini dell’attuazionedei servizi di polizia di sicurezzae di prevenzione.Il panorama che si creerebbe aseguito di quest’intervento sareb-be quello del mantenimento di tut-te e cinque le attuali forze di po-lizia, ma con equilibri di persona-le ed uffici sul territorio che an-drebbe verso la preponderanzadell’apparato del Ministero del-l’Interno e della sua Amministra-zione della pubblica sicurezzacosì come è naturale che sia ri-spetto alle competenze del dica-stero. In funzione di ciò, più ridot-ta sarebbe pure l’attività degli uf-fici che sono preposti al coordi-namento.In ultima sintesi, si può sostenerecome a fronte dell’ipotesi di im-probabili, quanto complessi pro-cessi di fusione tra corpi, la verasoluzione si annida proprio dovepiù linearmente in modo palese simanifesta ad una semplice, an-che se più accorta, osservazionedell’attuale contesto secondoun’ottica ribaltata rispetto al pas-sato.

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Diritto di Polizia, una visione in chiaveinnovativa delle funzioni di Polizia

Il libro “Diritto di Polizia” di Arturo Iannuzzi, primo dirigen-te della Polizia di Stato, nasce dall’esigenza di inquadra-re il cd. diritto di polizia nell’ambito del diritto amministra-tivo, sia pure nel rispetto delle sue peculiarità ordinamen-tali e funzionali, muovendo da una disamina, in chiave in-novativa, della funzione di polizia, nelle sue diverse decli-nazioni normativa, oggettuale, strutturale, funzionale econtenutistica.Un libro che s’inserisce nel filone tematico inaugurato dal-l’Autore con le opere collettanee intitolate “Manuale di di-ritto di pubblica sicurezza” e “Compendio di pubblica si-curezza”, accompagnate dal “Codice delle leggi di pub-blica sicurezza” curato integralmente dallo stesso Autoree puntualmente aggiornato annualmente. Esso nasce dall’esigenza di traguardare il c.d. “diritto dipolizia” nell’alveo del diritto pubblico, pur nel rispetto del-la sua “specificità” ordinamental-funzionale, al fine diascrivere dignità scientifica autonoma ad una materia dasempre magmatica e, quindi, di “codificare” un diritto dipolizia, inteso come insieme di istituti e strumenti giuridicivolto a garantire alle forze di polizia un puntuale ed effi-cace perseguimento della funzione istituzionale di tuteladell’ordine e della sicurezza pubblica. A tali fini, la ricostruzione muove da una disamina, dottri-nal-giurisprudenziale, in chiave innovativa, della funzionedi polizia, nelle sue diverse declinazioni normativa, ogget-tuale, strutturale, funzionale e contenutistica.Il nucleo centrale del lavoro è rappresentato da uno studioattento e meticoloso dell’attività provvedimentale ed attiziadi polizia.In particolare, l’attenzione si concentra sui provvedimentidi polizia previsti e disciplinati dal testo unico delle leggidi pubblica sicurezza del 1931 e dal relativo regolamen-to di esecuzione, i quali vengono sussunti nell’alveo dellecategorie fondamentali del diritto amministrativo e, quindi,delle principali tipologie di provvedimenti amministrativi

conosciute dalla dottrina e dalla giurisprudenza. In conclusione, sembra opportuno ed ormai indilazionabi-le, specie nell’attuale congiuntura contemporanea, un in-tervento legislativo volto a razionalizzare, in chiave mo-derna e conforme al composito quadro normativo vigen-te, il complesso apparato legislativo (e non solo) preesi-stente, creando una parte generale di diritto di polizia, cheinformi, in un rapporto di genus a species, tutti i diversi set-tori in cui si articola, anche attraverso la previsione di nuo-vi istituti giuridici che possano consentire un più efficaceassolvimento dei compiti istituzionali delle forze di polizia. La pubblicazione si indirizza ad una platea eterogenea distudiosi e professionisti quali gli operatori delle forze di po-lizia, avvocati e magistrati impegnati sul tema.Agli iscritti Consap è stato riservato un trattamento specia-le. Per informazioni ai fini di ordinativi agevolati (cod EAN9788858204061) è possibile contattare l’avv. Luigi Ca-meriero, responsabile casa editrice DIKE Giuridica Editri-ce, al numero telefonico 3490849202.

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La regione Puglia è una delle realtà maggiormen-te attenzionate da parte dei vertici della Confede-razione Sindacale Autonoma di Polizia. Una regione in cui il consenso verso il sindacato èin crescita grazie al fondamentale apporto di alcu-ni dirigenti sindacali che hanno avviato una politi-ca più vicina e rispondente alle esigenza del per-sonale, integrandosi con lo staff delle Segreterieprovinciali e regionale in una sinergia che si sta ri-velando gradita ad uomini e donne della Poliziadi Stato che lavorano nelle questure della cinqueprovince della regione e nei reparti di specialità.Nel contesto della pianificazione delle attività po-litico- sindacali da realizzare in quell’area, alloscopo di muoversi in linea con le direttive centraliuna delegazione della Consap pugliese, guidatadal Segretario Generale Regionale, Pasquale Cas-sano è stata ricevuta nei giorni scorsi a Roma dalSegretario Generale Nazionale, Giorgio Innocen-zi e dal Presidente Nazionale, Mauro Pantano. Il cordiale incontro è stato utile per rinsaldare ilvincolo di collaborazione con i dirigenti perifericiche per altro non è mai venuto a mancare ma an-che per fare il punto sulle diverse problematicheche affliggono le strutture provinciali. Al momento dei saluti, i responsabili nazionalehanno ringraziato i colleghi della Puglia per i risul-tati ottenuti, in particolare è stata apprezzata larilevante crescita delle strutture provinciali di Lec-ce e Brindisi e stigmatizzate le contestuali difficol-tà delle province di Bari e Taranto.Proprio questedue segreterie provinciali potrebbero trovare nuo-va linfa per superare le difficoltà in occasione diun incontro da tenere a breve in Puglia alla pre-senza dei vertici nazionali del sindacato.

Il segretario regionale della Puglia ha incontrato i vertici della segreteria nazionale

Pasquale CassanoSegretario Generale Regionale della Consap Puglia

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Riflessioni sul miglioramentologistico operativo e tecnologicodell'operatore di polizia

Francesco CasulaDirigente Sindacale UTAMAnalisi di Mercato

L'Osservatorio Nazionale per ilvestiario, l'equipaggiamento spe-ciale, l'armamento e l'informati-ca, argomenterà in questo edito-riale, in merito a delle decisioniattuative, intraprese dalla nostraAmministrazione, volte a "miglio-rare" l'assetto logistico-operativodel "tecnologico" Operatore diPolizia. Inizieremo innanzitutto,con un "passo" del discorso intra-preso dal Capo della Polizia,Alessandro Pansa, in occasionedel 163.mo anniversario della no-stra fondazione : "Penso a proce-dure d'acquisto uniche per mezzi,pezzi di ricambio, carburanti, di-vise, materiali, in modo da mette-re a disposizione di tutti il migliorprezzo che ciascuna delle varieforze è riuscita a negoziare persè, abbassando poi ulteriormenteil costo grazie all'aumento deiquantitativi richiesti" - "Penso aduna gestione comune delle men-se, dei poligoni di tiro, dei sistemidi telecomunicazione, della ma-nutenzione delle caserme e deimezzi". Sicuramente, analizzan-do queste enunciazioni, si intrave-dono segnali di "grandi trasfor-mazioni", lungimiranti probabil-mente, all'integrazione e conte-stuale unificazione delle Forze diPolizia. Và anche considerato pe-rò, che allo stato attuale, non sem-

pre è possibile, per una concausadi elementi e situazioni, principal-mente tecnico-operative, attuarein piena sinergia quanto su espo-sto, sia per motivazioni di caratte-re uniformologico, e sia ancheper tipologie addestrative e diequipaggiamento differenti. Su-bentra anche l'aspetto qualitativodei materiali, e non di meno lequotazioni programmatiche dimercato, delle quali fanno ancheparte integrante i flussi finanziarie il paese di origine inerente larealizzazione delle materie pri-me. Proseguendo, si vuole dareun accenno ad alcune situazionigià in essere nella nostra Ammini-strazione. Recentissimamente, aseguito del crescente allarme ter-roristico di matrice islamica, tutti ipaesi occidentali hanno imple-mentato le misure di sicurezza ter-ritoriale con uomini ancor più ad-destrati, e equipaggiamenti spe-ciali ed armamenti più evoluti. An-che la Polizia di Stato ha dato se-guito ad un intervento evolutivo inmateria, istituendo delle "task for-ce" di primo intervento, dotando-li di armi di nuova generazione,ovvero pistole mitragliatrici tede-sche in cal. 9 mm Nato, con an-nessi equipaggiamenti specialicorrelati. È proprio su questa cir-costanza che ci si vuole sofferma-

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re. Mentre in altri paesi occidenta-li, queste analoghe squadre dipronto intervento sono dotate an-che di una tipologia di sistemid'arma, che comprendono ancheil calibro 12 o 12 magnum, ed an-che il 5,56 Nato o il 7,62 Nato,non rimane oltremodo plausibileche nella nostra Amministrazione,non ci si discosti categoricamentedal calibro 9mm Nato. Le ragionidi tali scelte, in merito all'utilizzodi ulteriori calibri , permangonoprioritariamente ai fini di un mag-giore potere di arresto nei con-fronti di un imprevedibile e perico-loso bersaglio in movimento, vistoche le azioni terroristiche, sonosempre più evolute strategicamen-te e fanno riferimento all'ausilio disofisticate tecniche di guerrigliaurbana, di tipo non convenziona-le. Si soggiunge anche di fattoche, la Camera dei Deputati, inpiù occasioni ha inoltrato interro-gazioni parlamentari al Ministrodell'Interno, miranti ad individua-re, equipaggiamenti speciali piùevoluti, o riferendosi ad equipag-giare le Forze dell'Ordine di ar-mamenti leggeri ad alto potere diarresto oltre che ad elevato poterepenetrante. Proseguendo, si fa ac-cenno anche alle prossime dota-zioni individuali delle bombolettespray urticanti al "capsicum", pre-sidio assai importante come dota-zione integrante dell'operatore dipolizia, ma razionalmente discuti-bile nella circostanza del sistemaindividuato. Varie personalità dispicco, quali ad esempio l'ex Giu-dice di Cassazione Prof. EdoardoMori, noto specialista ed editoria-lista in materia di armi, pone l'at-tenzione citando varie fonti dispicco, in merito agli effetti medi-co-legali riconducibili a lesioni inalcuni casi irreversibili. E qui sivuole evidenziare sia l'addestra-

mento non consono impartito dal-l'Amministrazione nei confrontidegli operatori di polizia, in cuil'allievo deve "saggiare" sul pro-prio corpo l'elemento urticante aifini di una migliore conoscenzadel prodotto utilizzato. Secondopoi, rimane discutibile l'identifica-zione dello strumento, il quale de-ve avere le stesse caratteristicheneutralizzanti di quelle liberamen-te vendibili e quindi legalizzatenel territorio nazionale, ad uso delnormale cittadino. Non a caso, inaltri Paesi si predilige uno strumen-to a getto balistico, (quindi gel),anziché a cono nebulizzante,(quindi aerosol), per evidenti situa-zioni di intervento, tendenti anchea non contaminare ne l'agente dipolizia, ne tantomeno eventualipersone circostanti, non interessa-te allo specifico evento, ma piùespressamente condiviso, realiz-zato specificatamente per le Forzedi Polizia. Infine, sicuramente ri-mane quanto più evidente, chenella nostra Amministrazione nonesista decretato uno "specifico set-tore armamento", costituito dapersonale permanente e più espli-citamente formato professional-mente nei vari "campi" di interes-se, che si riconducono anche in al-tre discipline a carattere tecnico-meccanico o prettamente merceo-logico. Purtroppo, ci si ravvisaesclusivamente con dei gruppi dilavoro, che iniziano nel lontanoanno 2004, oppure vengono con-feriti degli "incarichi" di riorganiz-zazione del settore degli arma-menti, risalenti all'anno 2013, chetenderebbero "ipoteticamente" aricostituire una Sezione in seno al-l'Ufficio Tecnico ed Analisi di Mer-cato della Polizia di Stato, ma iltutto rimane ancora prettamente"utopistico" !! E se ne risentono iriflessi !!

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La lunga storia del buono pastoconvenzionato

Cesario BortoneCoordinatore Nazionale Consapper l’Italia centrale

La Consap da anni denuncia l’esi-guità del valore della convenzionein economia del servizio sostitutivodel buono mensa obbligatorio, ilcosiddetto buono mensa spendibi-le negli esercizi convenzionati cheinfatti equivale a soli euro 4,65,sollecitandone l’elevazione a euro7,00 per assicurare la consumazio-ne di un pasto dignitoso al fine dievitare ai colleghi la mortificazionedi ricevere dagli esercizi commer-ciali convenzionati poco più di unabottiglia d’acqua e un panino. Uneventuale aumento a 7 euro an-drebbe finalmente a sanare le innu-merevoli contraddizioni che l’am-ministrazione ha posto in essere ne-gli ultimi anni in riferimento alla di-versa interpretazione normativa inmateria che da un lato ha aumen-tato il valore del ticket a 7,00 euroe dall’altro non tende ad aumenta-re il valore della convenzione ineconomia stipulata con gli eserciziconvenzionati privati di ristorazio-ne il cui valore è fermo al 1999.L’Amministrazione si ostina a inter-pretazioni “motu proprio” di normeche disciplinano il buono mensa eil buono in convenzione in econo-mia con gli esercizi convenzionatipur in presenza di diverse senten-ze che condannano le diverse am-ministrazioni delle forze di poliziainteressate come la Sentenza Tar

Lombardia – Milano nr.1572 del6.6.2012 per la Guardia di Finan-za ove in particolare, al punto3.14 si definisce l’ammontare delbuono pasto e anche quello sostitu-tivo del buono mensa in convenzio-ne con esercizi privati a 7,00 euro,ma soprattutto il mancato recepi-mento ed estensione a tutto il per-sonale della sentenza Tar Laziosentenza 1365 del 7.2.2013 perla Polizia di Stato, Centro Psicotec-nico di Roma ove nel riferimento al-l’adeguamento del valore del buo-no pasto sia esso sostitutivo delbuono mensa o del buono in eco-nomia con gli esercizi di ristorazio-ne convenzionati, enuncia testualiparole: “Quanto alla richiesta diadeguamento del buono pasto a7,00 (sette) euro è sufficiente ri-chiamare la preintesa siglata il18.12.2008 e definitivamente ap-provata 18.03.2009 in sede disottoscrizione dell’accordo sinda-cale relativa alla parte normativadel Contratto nazionale per il qua-driennio 2006/2009 e alla parteeconomica per il biennio2007/2007 con il quale al-l’art.7 è stato elevato con decor-renza 1.12.2009 l’importo econo-mico del buono pasto a 7,00 euro.A tal proposito precisa che la nor-mativa di riferimento delle menseobbligatorie di servizio è la legge

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n. 203 del 1989; l’art. 1 prevedele fattispecie di servizio che dannotitolo a fruire del pasto gratuito;l’art. 2 prevede la possibilità di ri-correre alla stipula di convenzionicon enti pubblici o con esercizi pri-vati di ristorazione qualora pressol’organismo interessato o presso al-tri uffici o reparti della Polizia diStato della stessa sede sia impossi-bile assicurare, direttamente o me-diante appalti, il funzionamentodelle mense obbligatorie di servi-zio. Con circolare n. 333-A/9807del 29.5.1989 il Ministero dell’In-terno ha dato attuazione alla nor-ma fornendo anche indicazioni suicriteri di attribuzione del beneficiodella mensa obbligatoria di servi-zio prevista dall’art. 1 della l. n.203 del 1989. Con circolare n.750C.1.8948 del 23.12.1996 so-no state impartite, tra l’altro, le istru-zioni finalizzate ad assicurare lafruizione gratuita del pasto al per-sonale della Polizia di Stato pressole sedi sprovviste di strutture di men-sa mediante la stipula di convenzio-ni con altri enti pubblici o eserciziprivati di ristorazione con onere acarico del bilancio dello Stato entroil limite di lire 6670 a pasto, ai sen-si del combinato disposto degli artt.1, comma 1, lett. b) e 2, comma 2,della l. n. 203 del 1989. Successi-vamente il DPR n. 254 del 1999 direcepimento dell’accordo sindaca-le per le Forze di Polizia conl’art.35 ha introdotto la possibilitàper l’amministrazione di erogareun buono pasto giornaliero in alter-nativa alle convenzioni con eserci-zi privati di ristorazione dello stes-so importo delle predette conven-zioni al fine di garantire il beneficioagli aventi diritto ai sensi dell’art. 1,comma 1, b), della l. n. 203 del1989. E’ stata poi emanata la cir-colare n. 750 C1/1664 del13.6.2001 nella quale viene, tra

l’altro, specificato che condizioneindispensabile per poter sostituire ilregime delle convenzioni con l’isti-tuto del buono pasto risulta esserel’inesistenza presso l’organismo in-teressato o presso altro reparto o uf-ficio della Polizia di Stato della stes-sa sede, di strutture di mensa del-l’Amministrazione. In buona sostan-za, ad avviso dell’Amministrazio-ne, i principi sono i seguenti: a) invia prioritaria la costituzione dimense obbligatorie di servizio ge-stite direttamente o mediante con-tratti di appalto con ditte private; b)in alternativa qualora sul territorionon siano accessibili le mense diservizio dell’amministrazione siprovvede mediante stipula di con-venzioni con esercizi privati di risto-razione al prezzo di € 4,65 a pa-sto;c) in alternativa al punto b) equalora sul territorio non siano pre-senti strutture di mensa dell’ammini-strazione si può provvedere me-diante l’erogazione di buoni pasto.In proposito, il TAR ritiene di doverosservare quanto segue. La leggen. 203 del 1989 prevede (art. 1) lacostituzione di mense obbligatoriedi servizio nei casi, fra l’altro, in cuiil personale è tenuto a permanerenel luogo di servizio e non può al-lontanarsene per il tempo necessa-rio a consumare il pasto presso ilproprio domicilio (comma 1, lett.B).Il comma 2 dello stesso articolostabilisce l’ammontare dell’onere acarico dell’Amministrazione quan-do si provvede “ricorrendo ad eser-cizi privati”. Quindi con il DPR n.254 del 1999, per i casi di cui al-la lett. B) sopra indicati, è stata pre-vista la concessione di un buonopasto giornaliero di £ 9000. In ba-se alla lettura e all’interpretazioneletterale della legge, quando nonsia possibile provvedere con mensedella P.S. non è fissato un ordine dipriorità ma sono poste sullo stesso

livello le due soluzioni alternative(convenzione o buono pasto).Dun-que qualunque tentativo, che sem-bra invero solo abbozzato dall’Am-ministrazione nella nota di replicaall’ordine istruttorio della Sezione,di creare artificiosamente una sca-la di priorità tra le due soluzioninon gode di supportonormativo.. In base alla lettura e al-l’interpretazione letterale della leg-ge, quando non sia possibile prov-vedere con mense della P.S. non èfissato un ordine di priorità ma so-no poste sullo stesso livello le duesoluzioni alternative (convenzioneo buono pasto).Dunque qualunquetentativo, che sembra invero soloabbozzato dall’Amministrazionenella nota di replica all’ordine istrut-torio della Sezione, di creare artifi-ciosamente una scala di priorità trale due soluzioni non gode di sup-porto normativa. La Consap chie-de a gran voce di porre fine alle di-sparità di trattamento tra operatoridi Polizia. Stop alle discriminazio-ni, basta alle cieche e sorde inter-pretazioni normative di burocratiministeriali che non osano interpre-tare il senso di una equiparazioneche agli occhi di tutti compresi i giu-dici dei diversi Tar appare scontatae ovvia. Alla luce di quanto sopra,si chiede un intervento risolutoriovolto a sanare le citate incompren-sibile disparità di trattamento, sichiede di regolamentare il settoreed uniformarlo in il territorio nazio-nale al fine di evitare odiose dispa-rità di trattamento e di attenersi aquanto i Tribunali Amministrativi Re-gionali hanno candidamente ordi-nato nelle sentenze sopracitate. Inmancanza questa O.S. si vedrà co-stretta a dare mandato al proprioufficio legale al fine di garantire atutti gli operatori di Polizia il sacro-santo diritto ad avere un pasto di-gnitoso.

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Cause di servizio negate,si può ricorrere alla Corte dei Conti

Terenzio d’AlenaPresidente NazionaleConsap Pensionati

Importanti novità che possonorendere meno conflittuale la leg-gittimità del procedimento percausa di servizio. Dopo anni du-rante i quali i riconoscimenti dicausa di servizio, richiesti dal per-sonale militare ed equiparato, ve-nivano concessi con linearità, èsubentrato un periodo in cui i pa-rametri valutativi delle commissio-ni hanno subito una involuzione,vale a dire in senso peggiorativoper l'interesse dei lavoratori delcomparto difesa, sicurezza e soc-corso pubblico. Al momento attua-le permangono incertezze e spes-so lamentele da parte di chi si ve-de negato un diritto che ritiene sa-crosanto, convinto che la patolo-gia da lui contratta non si sareb-be concretizzata in assenza delproprio usurante lavoro. Adesso,relativamente ai ricorsi che si mol-tiplicano, giunge una buona noti-zia dalla Corte Costituzionale. Ineffetti, dopo l'ordinanza di taleCorte n. 4325 del febbraio2014, la Sezione Giurisdizionaled'Appello della Corte dei Contiha confermato con sentenza120/2015 che sulle cause di ser-vizio la stessa Corte dei Conti ri-sulta del tutto competente, ancheper il personale in attività. Finoratale personale poteva rivolgersi alTribunale Amministrativo Regiona-

le o al Presidente della Repubbli-ca entro - rispettivamente - 60 o120 giorni dalla notifica negativadel Comitato di Verifica delleCause di Servizio, ma il giudizioclinico non poteva essere modifi-cato: si poteva invece (e si può tut-tora) sperare in un annullamentodel provvedimento in caso di pa-lese infondatezza, incoerenza otravisamento dei fatti, e quindi inuna imposizione di acquisizionedi nuovi pareri al Comitato.Il fatto più importante però è rap-presentato dalla capacità dellaCorte dei Conti di pronunciarsi sulmerito clinico della questione. Edunque essa può riesaminare lecause eziopatogenetiche delleforme morbose in questione, ac-quisire perizie medico-legali edemettere un provvedimento pro-prio che poi l'Amministrazionedel ricorrente ha l'obbligo di ese-guire. In caso di accoglimento, ildipendente in servizio otterrà tuttii benefici conseguenti, compresoil presupposto della pensione pri-vilegiata. Infine il ricorso alla Cor-te dei Conti, contrariamente aquelli rivolti al Tribunale Ammini-strativo Regionale ed al Presiden-te della Repubblica, può esserepresentato in ogni tempo, cioèsenza essere soggetto a termini didecadenza.

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La Polizia di Stato da molto tempoè impegnata nella campagna di in-formazione itinerante sui pericolidel web denominata “vita social”un tema di scottante attualità, percasi che spesso sfociano in trage-die. Un tema quindi oggetto di stu-dio anche della criminologia, qui ri-portiamo un parere della dottoressaRoberta Bruzzone, che da tempocollabora con la Con-sap nella realizzazio-ne di eventi formativiper addetti ai lavori,incontri che fanno re-gistrare una grandepartecipazione, Ro-berta Bruzzone è an-che Vice presidentedella onlus “La cara-mella buona” ed inquesta veste parteci-pa spesso a convegnisull’uso consapevole e sicuro dei so-cial da parte degli adolescenti, con-siderati i soggetti maggiormente arischio. Ragazzi che espongono iloro segreti più intimi e le proprie fo-tografie per gioco o per amore. Lestesse considerazioni valgono an-che per le numerose piattaforme dimessaggistica sociale istantanea, lacui crescita è andata di pari passocon la rapidissima diffusione dismartphone e di altri strumenti co-me tablet e phablet. Particolare at-

tenzione andrebbe poi rivolta a fe-nomeni come quello delle falseidentità o come il sexting e il cyber-bullismo che rischiano di rovinarela vita di tanti giovani anche mino-renni. Dottoressa Bruzzone le fami-glie sono preparate ad affrontare,interpretare e, nel caso, arginarequesto fenomeno? Buona parte deigenitori si dichiara sereno sulla na-

vigazione in Rete dei propri ragaz-zi, convinto che sappiano adottaretutte le precauzioni per proteggeree condividere responsabilmente leinformazioni online. I social net-work sono strumenti che danno l’im-pressione di uno spazio personale,o di piccola comunità. Si tratta pe-ro di un falso senso d’intimità chepuò spingere gli utenti a esporretroppo la propria vita privata, a ri-velare informazioni strettamentepersonali, provocando “effetti colla-

terali”, anche a distanza di anni,che non devono essere sottovaluta-ti. Quando s’inseriscono dati perso-nali in un social network se ne per-de il controllo. I dati possono esse-re utilizzati, rielaborati e diffusi an-che a distanza di anni. Inoltre le in-formazioni personali troppo preciserese visibili nel profilo dell’utentepossono essere utilizzate da even-

tuali malintenzionatiper localizzare poten-ziali vittime inconsa-pevoli. Un altro peri-colo diffuso all’inter-no delle reti di rela-zioni online sono i fal-si profili, cioè perso-ne che si spaccianoper altre. Dati allamano, fa sapere laCaramella Buona on-lus - ad oggi proprio

i più giovani passano buona partedel loro tempo in rete, tra compu-ter e smartphone. Il 63,5% degliitaliani utilizza internet e l’80% so-no giovani di età compresa tra i14 e i 29 anni (Fonte: 48° Rappor-to Censis) : un ragazzo su tre èsempre connesso, uno su quattroafferma di aver incontrato una per-sona conosciuta sul web, uno suquattro confessa di aver preso ingiro qualcuno condividendo conte-nuti imbarazzanti su di lui.

Una “rete” pericolosa per gli adolescenti, il parere della criminologaRoberta Bruzzone

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Expo, non solo alimentazione.L’ Italia è anche la patria dei giovani chef

L’Italia ha avuto il merito di portare all’attenzione mondialeil tema dell’alimentazione con la manifestazione Expo Mi-lano 2015 che si concluderà ad ottobre, ma il nostro pae-se vanta anche una folta schiera di professionisti in gradodi rendere una pietanza un’opera d’arte del gusto. Chef diesperienza ma anche giovani chef emergenti e di assolutotalento come Davide Mandarino, il resident-chef del risto-rante la Terrazza di Roma,dal quale pubblichiamo l’intervi-sta rilasciata a “Ciak si cucina” web tv.In uno degli ancora non troppo caldi pomeriggi romani , in-contriamo lo chef Davide Mandarino, resident del ristoran-te la Terrazza alla Magliana, Rm. La terrazza è soleggiatae lui ci accoglie subito con grande entusiasmo.Inizia così un' interessante intervista.Buongiorno chef, abbiamo letto bene? Classe 1988?Si - risponde Davide sorridendo - sono giovane ma ho tan-tissima voglia di imparare e crescere sempre di più.Prima di essere alla Terrazza, ha collaborato con tante al-tre realtà, ce ne racconti qualcuna ...Certamente. Ho fatto quella che si può definire " la veragavetta " ; dopo aver conseguito la maturità classica e tan-ti corsi di cucina ho lavorato sia in grandi hotels che risto-ranti, uno su tutti “La veranda” dell'hotel Columbus, dove

hanno girato anche alcune scene de " La grande bellezza.High Quality Food: cosa mi risponde?Mi fà una domanda alla quale ho davvero piacere a ri-spondere, perché oltre ad amare l'azienda con la qualecollaboro costantemente, è grazie a loro che ho potuto par-tecipare al mio primo cooking show a Culinaria, presen-tando un coniglio all'ischitana molto apprezzato da pubbli-co e stampa.A proposito di contest, parliamo della sua partecipazionea Cooking for Art come Chef emergente centro - Sud: Co-sa ha presentato a Napoli?Maccheroni soffiati, pappa al pomodoro, olive di Gaeta ebottarga di baccalà. Un viaggio tra i sapori della nostra re-gione e la Toscana, e devo riconoscere che è stata davve-ro una bellissima esperienza...Lei è di Roma ma ama il Sud per le sue origini per metà ca-labresi. Qual' è il suo chef preferito?Senza dubbio Antonino Cannavacciuolo, un mix di forzae determinazione al quale mi ispiro ogni giorno ... Se pos-so aggiungerne un altro nel nostro territorio, citerei con mol-ta stima Roy Salomon Caceres.Qui alla Terrazza che tipologia di cucina presentate?Una cucina tradizionale con un tocco di creatività, molto vi-cina al nostro territorio.

Chef Davide Mandarino

Involtini di pesce sciabola al viola

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La tendenza attuale predilige l'utilizzo di materie prime aKM. 0, avete creato anche voi qualche sinergia con azien-de locali?Si, soprattutto dal punto di vista caseario. Per farvi compren-dere questo aspetto vi invitiamo a provare sia la nostra cu-cina che la pizzeria con forno a legna, che da quanto ve-

do ha apprezzato notevolmente ... ( Lo chef si riferisce allafocaccia " super " realizzata dal pizzaiolo Paulo DaSilva che mi sono spianata in 3 minuti )Grazie dell'intervista e della pizza, chef, era davvero otti-ma, una delle migliori che abbia mai mangiato. Siamogiunti alla fine , ci regala una ricetta che la rappresenta apieno?Molto volentieri: filetto di sgombro marinato in crosta dimandorle e pane saporito alle erbe.Filetto di sgombro, una scelta inusuale ma interessante...Si, ve la concedo perchè sò che alcune vostre videoricettevengono poi riproposte a casa. Ho ritenuto che questa aves-se un food-cost molto interessante per una famiglia, soprat-tutto rispetto al gusto del piatto finito.In chiusura facciamo noi una domanda su Expo, quanto ri-tiene possa contribuire all’affermazione della cucina madein Italy nel mondo?Nutro molta fiducia in questa vetrina internazionale. Ci so-no tanti bravi chef italiani nel mondo che rendono onore al-la cucina e al modo di cucinare italiano. Il vero intento del-l'Expo, a mio avviso, deve essere quello di esporre, appun-to, la qualità dei prodotti italiani, salvaguardarne l'integritàe la specificità da regione a regione, per la riscoperta e lavalorizzazione del local italiano.Abbiamo una quantità e una qualità di prodotti inestimabi-le ma purtroppo ancora non del tutto valorizzata. La batta-glia parte da Expo e deve continuare attraverso il lavoro eil sudore di noi giovani chef. Grazie chef, ci vediamo presto.

Per provare la cucina dello chef vi invitiamo al

Ristorante “La Terrazza”Via Arturo Crocco 31/38 , Roma Magliana

Il coniglio all’ischitana presentato dallo chef Davide Mandarino a Culinaria 2014

Maccheroni soffiati, pappa al pomodoro, olive di Gaeta e bottarga di baccalà il piatto presentato a Cooking for art 2015

Filetto di sgombro marinato in crosta di mandorlee pane saporito alle erbe

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Tormentoni perchè sono gliindumenti più accattivanti eallegri del vestiario, i più get-tonati dagli stilisti per questaestate 2015. Mix&Match è lostile Brigitte Bardot in versio-ne reloaded: i quadretti esco-no dalle righe e si possonomischiare tra loro e con altre

geometrie. Fiori coordinati - Crop top e minigonne,canot-te e pantaloni in fantasia uguale sia per il sopra che peril sotto. Le righe-Verticali e orizzontali sono il must di que-sta stagione. Vestiti, scarpe, gonne, costumi anni '60.Di gran moda la "indiana pochette" con applicazioni, ri-cami, tessuti etnici sono il complemento per un look hippychic, si indossano a meraviglia anche con un tubino nero.Il denim rappresenta la tendenza per l'estate. Abiti lunghie midi in total denim dai decori più romantici. Completicon giacche, camicie, gonne. A sorpresa quest'anno il de-nim e' arrivato anche nel campo degli accessori: sandali,shopper, borse a tracolla e ballerine. Il colore glam del-l'estate e' il "burgundy": smile ad un bordeaux ma più vi-vace, come il porpora. Si tratterà di una delle tonalità piùsfoggiate nella calda stagione, in qualità di nuance glamchic dedicata alle cerimonie, agli eventi speciali. Questocolore ha una particolarità, l'adattarsi alle carnagioni ab-bronzate mettendole in risalto. Viene particolarmente esal-

tato dall'accostamento con il bianco e con il nero, oppureoptando con il blue o il giallo senape. Addio alle tinte pa-stello e' tempo di toni decisi. Blue cobalto intenso sempreelegante e chic; turchese, rosa, corallo, giallo, rosso, in-somma il "colore" rimane la parola chiave per la moda diquesta estate 2015. Le borse a tracolla si ereditano daquesto inverno, questa volta però saranno in mini formatoe di forme squadrate.mI colori spaziano dal marsala elet-to colore moda 2015, al giallo, blue e rosso. Le borse dagiorno sono a sacco e hanno uno stile fresco ma funzio-nale per una donna impegnata. Per la sera piccole e co-loratissime da portare a mano con inserti di materiali di-versi. Scarpe: per l'estate tornano in pianta stabile le in-fradito, quest'anno in pelle dai colori chiari spesso neutri.Arriva il tramonto della zeppa che lascia spazio a mocas-sini con taglio maschile e sandali neri con tacchi tutt'altroche a spillo, il must e' la décolleté di color rosso fuoco daabbinare a gonne, pantaloni, vestiti. La moda dei gioiellie bijou cambia di stagione in stagione. Quest'estate i nuo-vi gioielli saranno d'ispirazione orientale. Choker - colla-rini di metallo, cerchi d'oro che ridefiniscono la scollatura;bracciali alla schiava, alti e rigidi, con una catena sottileche collega la mano con un anello. Orecchini orientali connappine e pietre dure purché siano maxi. Per le collanepiù cool le collezioni s'ispirano al mare, lunghe con ampiciondoli, collane con catena colorata, maxi boules, connappine di seta…impossibile resistere

Tendenze moda: i tormentoni dell’estateModa di Paola Pietrucci

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