un po’ di storia: pompa a vite di archimede (287-212...
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Un po’ di storia:Pompa a vite di Archimedep(287-212 A.C.)
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Nel corso del I secolo A.C. l’architetto e ingegnere romano Vitruvio Vitruvio introdusse la ruota idraulicaruota idraulica, una macchina che ,rivoluzionò il sistema di macinazione.… …N t t l li i i d ll fl id di iNonostante le numerose applicazioni della fluidodinamica…… ulteriori sviluppi in questo campo furono ritardati dal fatto che poco si sapeva dei suoi principi teorici fondamentalipoco si sapeva dei suoi principi teorici fondamentali che, poco si sapeva dei suoi principi teorici fondamentalipoco si sapeva dei suoi principi teorici fondamentali.
Dopo il contributo di Archimede (II sec. A.C.), p ( )dovettero passare più di 1800 anni dovettero passare più di 1800 anni prima che venisse compiuto un progresso i ifi ti significativo.
Ciò avvenne per merito diEvangelista Torricelli Evangelista Torricelli (1608-1647) Evangelista Torricelli Evangelista Torricelli (1608 1647), il quale nel 1643 inventò il barometro.nel 1643 inventò il barometro.
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I successivi progressi della meccanica dei fluidi si ebbero per opera di due matematici svizzeridue matematici svizzeri Daniel Bernoulli Daniel Bernoulli (1700-1782) opera di due matematici svizzeridue matematici svizzeri Daniel Bernoulli Daniel Bernoulli (1700 1782) e Leonhard Euler Leonhard Euler (1707-1783).
BernoulliBernoulli scrisse nel 17381738 il trattato “Hydrodynamica, sive de viribus et motibus Hy r ynam ca, r u t m t u fluidorum commentarii”, nel quale risolse molti problemi concreti di dinamica dei fluidi d ò l l d e dimostrò la legge di conservazione
che porta il suo nome:Teorema di BernoulliTeorema di Bernoulli.
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EuleroEulero nel 17551755, applicando allo studio deifluidi i tre principi della dinamica enunciati fluidi i tre principi della dinamica enunciati da Isaac Newton, scrisse le equazioni equazioni fondamentali per il moto di fluidi ideali, fondamentali per il moto di fluidi ideali,
èècioè non viscosicioè non viscosi.
Eulero per primo riconobbe inoltre Eulero per primo riconobbe, inoltre, che l’unica possibilità di enunciare leggi relativamente semplici per la gg r at am nt mp c p r a dinamica dei fluidi fosse quella di limitare lo studio ai fluidi incomprimibili e ideali, limitare lo studio ai fluidi incomprimibili e ideali,
d l ff d ll’ d l ff d ll’ ossia di trascurare gli effetti dell’attrito internoossia di trascurare gli effetti dell’attrito interno.
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I fluidi idealifluidi ideali sono delle approssimazioni dei fluidi realifluidi reali.I risultati dell’analisi di Eulero possono essere considerati solopuna stima approssimata del comportamento dei fluidi reali.
I i i i ti l t b l ità di fl idi i i t b l ità di fl idi i i I primi esperimenti sul moto a bassa velocità di fluidi viscosi moto a bassa velocità di fluidi viscosi furono condotti: - nel 18391839 dal fisiologo JeanJean--LèonardLèonard--Marie PoiseuilleMarie Poiseuille- nel 18391839 dal fisiologo JeanJean--LèonardLèonard--Marie PoiseuilleMarie Poiseuille(1799-1869), interessato a determinare le proprietà della circolazione del sangue. g- nel 18401840 dall’ingegnere idraulico tedesco GotthilfGotthilf--HeinrichHeinrich--Ludwig HagenLudwig Hagen (1797-1884).
I primi tentativi di includere gli effetti della viscosità nelleprimi tentativi di includere gli effetti della viscosità nelleequazioni matematiche del moto dei fluidiequazioni matematiche del moto dei fluidi si devono inveceequazioni matematiche del moto dei fluidiequazioni matematiche del moto dei fluidi si devono inveceall’ingegnere francese ClaudeClaude--LouisLouis--Marie NavierMarie Navier (1785-1836)e al matematico britannico George Gabriel StokesGeorge Gabriel Stokes (1819-1903)
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gg ( )il quale, nel 18451845 formulò le equazioni fondamentali per i fluidi viscosi incomprimibiliequazioni fondamentali per i fluidi viscosi incomprimibili.
Cenni sulla dinamica dei fluidi:Cenni sulla dinamica dei fluidi:
Lo sforzo di tagliosforzo di taglio è una forza per unità di superficie che agisce p gparallelamente alla superficie considerata. F//
La pressionepressione è una forza per unità SF//
La pressionepressione è una forza per unità di superficie che agisceperpendicolarmente alla superficie p p pconsiderata.
F
Un fluidofluido è un sistema continuo che non può opporre non può opporre
S
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Un fluidofluido è un sistema continuo che non può opporre non può opporre sforzo di taglio quando è a ripososforzo di taglio quando è a riposo.
Esperimento:
Si ponga il materiale fra Si ponga il materiale fra due lastre parallele e lo si sottoponga ad uno si sottoponga ad uno sforzo di taglio esternosforzo di taglio esternoottenuto mediante un peso.
La lastra che si sposta verso destra si muoverà con una certavelocità vv che è funzione di una proprietà del fluido che prendevelocità vv che è funzione di una proprietà del fluido che prendeil nome di viscosità dinamica .La forza per unità di superficie della lastra, quindi lo sforzo diLa forza per unità di superficie della lastra, quindi lo sforzo ditaglio esercitato sulla lastra, è proporzionale alla velocità vvdi questa ed inversamente proporzionale alla distanza hh tra ledue lastre:
hv
SF
hv
SF ////
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hShS
L’equazione per lo sforzo di taglio in un fluido reale
hv
SF //
può essere generalizzata a due strati adiacenti di fluido separati da una distanza dy entrambi in movimento nella
hS
separati da una distanza dy, entrambi in movimento nella direzione x. Adesso dvdv rappresenta la differenza di velocitàtra i due strati, e dv/dydv/dy è la velocità di deformazione tangenziale o gradiente di velocità. L’ i di t l ì d tt L’equazione diventa la così detta legge di Newton della viscositàlegge di Newton della viscosità:
dydvSF
dydv
SF //
//
= = (T,p) (T,p) dydyS
8 T - - p
dF
ddvSF //
//
dydvSdy//
FF ][ TLMTSF
LTS
F
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1 ]][][[...]][[]][[
][][
LS ]][[
kgsPasNU SI )(
dynemxs
sPasm
U SI 2 ...)(
9PoisesBas
cmdyneU CGS 2)(
Quando il legame tra lo sforzo di taglio ed il gradiente di velocità é una costante,
n = 1n = 1g ,
il fluidofluido viene detto newtonianonewtoniano. L’acqua é un fluido newtoniano.
ddvSF
ddv
SF //
//
dydySn < 1n < 1
Altrimenti il fluidofluido è non newtonianonon newtoniano:
n
n
dydvk
SF
//
1 1
k = viscosità apparente
y n > 1n > 1
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ppn > 1n > 1 fluido dilatanten < 1n < 1 fluido pseudoplastico
Equazione di continuità o bilancio di massa:Equazione di continuità o bilancio di massa:
La massa di fluido che entraLa massa di fluido che entra da un estremo di un tubo deveuscire dall’altro estremo sese nel tratto considerato non si
ifi lt t t it di fl id h i verificano altre entrate o uscite di fluido che aggiungano o sottraggano materia.In un intervallo di tempo t:In un intervallo di tempo t:
2211222111 )()( vAvAtvAmtvAm 2211222111 )()(
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Portata in massa QPortata in massa Qmm e portata volumetrica Qe portata volumetrica QVV
Le due portate sono entrambe costanti in ognipunto lungo un tubo se questo ha un unico punto dipunto lungo un tubo se questo ha un unico punto dientrata ed un unico punto di uscita della correntefluida.fluida.
dtdmQm
skgQU SIm )( Per es.:
“carburante”
tAvtAvVdt
cos
s
dVQ
tAvtt
cos
m3
tAVdtdVQV
s
mQU SIV )( Per es.:“acqua”
12tAvt
tAvtV cos
Teorema di Bernoulli per un fluido ideale, cioè un fluido Teorema di Bernoulli per un fluido ideale, cioè un fluido incomprimibile e non viscosoincomprimibile e non viscoso
cos tvA manometro
21 vAA
12
vvAAsevA
1221 vvAAse
Se il fluido subisce un aumentoSe il fluido subisce un aumentodella quota, la pressione in basso dovrà essere maggiore
àdella pressione alla sommità,se la velocità deve rimane costante
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costante.
Teorema di Bernoulli per un fluido ideale, cioè un fluido Teorema di Bernoulli per un fluido ideale, cioè un fluido incomprimibile incomprimibile e non viscosoe non viscoso
Non è altro che il principio di conservazione dell’energiameccanica applicato ad un fluido ideale in movimentomeccanica applicato ad un fluido ideale in movimento.
cos1 2 tghvp
)(cos][][cos
2
3
JtUenergiat
gp
SI
][][
)(][][ 3
ghmghmvolume SI
1]1[
][][
2mv
gvolume
]21[
][
]2
[2v
volume
mv
14][][
][ pvolume
xpS
L_TOT = L_GRAV + L_PRESS = E_CINETICA
L_GRAV(if) = (-Mg)(h_f – h_i) = +Mg(h_i – h_f)
L PRESS(if) ( i f)(M/ )L_PRESS(if) = (p_i – p_f)(M/)
E CINETICA = (1/2)M(v f)2 - (1/2)M(v i)2E_CINETICA = (1/2)M(v_f) - (1/2)M(v_i)
M (h i h f) ( i f)(M/ ) (1/2)M( f)2 (1/2)M( i)2Mg(h_i – h_f) + (p_i – p_f)(M/) = (1/2)M(v_f)2 - (1/2)M(v_i)2
“/ M” & “ ”“/ M” & “x ”
g(h i – h f) + (p i – p f) = (1/2)(v f)2 - (1/2)(v i)2g(h_i h_f) + (p_i p_f) = (1/2)(v_f) (1/2)(v_i)
g(h i) + (p i) + (1/2)(v i)2 = g(h f) + (p f) + (1/2)(v f)2
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g(h_i) + (p_i) + (1/2)(v_i) = g(h_f) + (p_f) + (1/2)(v_f)
Venturimetro: applicazione del teorema di BernoulliVenturimetro: applicazione del teorema di Bernoulli
Strumento per la misura della velocità di un fluido in un tubo orizzontale nell’ipotesi di un fluido idealeun tubo orizzontale nell ipotesi di un fluido ideale.
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)(21)(
21 2
222
11 vpvp 22
1AvvvAvA 2
122211 AvvvAvA
v1
)(1)(1 212 A 1
)(2
)(2
2
2
112
211 A
vpvp
1)(21
1212
1 ppAAv
)(2
2
122
2
ppA
A
17)(2
)(12
12
21
ppAA
Av
Moto dei fluidi ideali e reali in regime laminareMoto dei fluidi ideali e reali in regime laminare
In un fluido ideale fluido ideale In un fluido realefluido reale si manifestaIn un fluido ideale fluido ideale (non viscoso)(non viscoso) tutte le Particelle di fluido in una
In un fluido realefluido reale si manifestaUn attrito interno (viscosità) Tra strati adiacenti di fluido
sezione trasversale del tubo hanno la stessa velocità.
che scorrono l’uno sull’altro.Il fluido è in quiete vicino alle
ti d l t b d h l i18
pareti del tubo ed ha la massimavelocità al centro del tubo.
Moto dei fluidi reali in regime laminare: PoiseuilleMoto dei fluidi reali in regime laminare: Poiseuille
Affichè un fluido reale (≠ 0) possa scorrere con moto laminarestazionario (v = cost) in un condotto cilindrico orizzontale, è( ) ,necessario applicare una p = (pp = (p22 –– pp11) ≠ 0 ) ≠ 0 .
dVL8dtdV
RLp 4
8
dtR
19
pRdVdVLp 8 4
LdtdtRp
84
R(R/2)
pp p x 2p x 244
Per mantenere costante la portata volumetrica Qportata volumetrica QVV di un di un Fluido realeFluido reale in moto in un tubo orizzontale in regime laminare
i i bi l i dse questo si restringe, bisogna aumentare la pressione secondoLa Legge di Poiseille… non c’e’ una legge corrispondente in regime non laminare (turbolento)
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regime non laminare (turbolento).
Moto dei fluidi reali in regime non laminareMoto dei fluidi reali in regime non laminare(turbolento vorticoso)(turbolento vorticoso)(turbolento, vorticoso)(turbolento, vorticoso)
v > vcc
rRv
rv ecc
dVLp 4
8
dVLp 4
8
dtRp 4
dtR
p 4
Passando da regime laminare aIn regime laminare Passando da regime laminare aregime turbolento (v > vc) QQVV = dV/dt = dV/dt si si riduce riduce
In regime laminare QQVV = dV/dt = costante= dV/dt = costantese manteniamo p
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QQVVpur mantenendo pur mantenendo p costante p costante utilizzando la Legge di Poiseuille
psecondo laLegge di Poiseuille
Moto dei fluidi reali in regime non laminareMoto dei fluidi reali in regime non laminare(turbolento vorticoso)(turbolento vorticoso)(turbolento, vorticoso)(turbolento, vorticoso)
rv rvRr
Rvr
v eecc
1dvS
FdrdvSF
)(
1122
drdvSdr
]][][[]][][[][]][[]][[][
13
1122
LTLMLvrTMLTLMLTTp
][][
]][][[]][[]][][[][ 000
11 TLMTML
LTLMLTp
vrRe
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Moto dei fluidi reali in regime non laminareMoto dei fluidi reali in regime non laminare(turbolento vorticoso)(turbolento vorticoso)(turbolento, vorticoso)(turbolento, vorticoso)
Nascita Nascita di di turbolenzeturbolenzeNascita Nascita di di turbolenzeturbolenzese v > vc e se in presenza di: - variazioni di sezione- gomiti, - rotture del condotto.
Laminare Instabile Turbolento
232000 3000Re
Laminare Instabile Turbolento
Moto dei fluidi reali in regime non laminareMoto dei fluidi reali in regime non laminare(turbolento vorticoso)(turbolento vorticoso)(turbolento, vorticoso)(turbolento, vorticoso)
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