una proposta per lavorare insieme tra fattorie didattiche ...2011/2012 • nell’ambito di un...

WORK-SHOP

Fattorie DidatticheQualità e sicurezza alimentare

Una proposta per lavorareinsieme tra Fattorie Didattiche e

Scuola

Giovanni Borgarello

Nole, 2 settembre 2011Nole, 2 settembre 2011

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• Il mio intervento intende illustrare ragionie contorni di una proposta di lavoro dasviluppare insieme Fattorie Didattiche,Scuola e Territorio, durante l’a.s.2011/2012

• nell’ambito di un progetto più ampio cheriguarda l’intero territorio regionale.

Una proposta per lavorare insieme tra Fattorie Didattiche e ScuolaGiovanni Borgarello - Nole, 2 settembre 2011Nole, 2 settembre 2011

UNA NUOVA AGRICOLTURA• L’agricoltura di oggi non è più solo un’attività di produzione e

trasformazione, ma è un settore in forte cambiamento, che competesui mercati a livello globale ed ha una funzione essenziale nellagestione del territorio e delle risorse ambientali, è produttore dienergia e promotore di opportunità socio-culturali.

• Parole chiave di questa nuova agricoltura sono diversità emultifunzionalità.

• Le consuete pratiche agricole prendono il nome di attività diretta,mentre le nuove mansioni si definiscono attività connesse.

• Tra queste vi è l’offerta di servizi sociali ed educativi

• questi ultimi si concretizzano nelle Fattorie Didattiche


IL PIANO di SVILUPPO RURALE

• Il PSR 2007/2013 è il più importantestrumento di politica rurale gestito alivello regionale, attraverso il quale sonoveicolati incentivi, premi ed agevolazionial sistema agro-industriale e forestale eai territori rurali.


IL PIANO di COMUNICAZIONE del PSR

• Il Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013prevede un piano di comunicazione, destinato ainformare i beneficiari, il mondo agricolo el’insieme della cittadinanza sulle opportunitàofferte dal PSR stesso e sul ruolo svoltodall’Unione Europea nelle politiche di svilupporurale.

• in primis si tratta di comunicare importantivalori, in cui si possono riconoscere tutti icittadini.


• Come ha detto una operatrice di Fattoria Didattica dellaProvincia di Torino

• ”coltiviamo valori”.

• proprio in quanto le FD provano a concretizzare al meglioi valori a cui il PSR si ispira, si ritiene che possano essereun ottimo volano per comunicare il PSR:

• chi va presso le FD può toccare con mano questivalori.

• Il percorso progettuale che vi presentiamo si inscrive nelPiano di comunicazione del PSR di cui è parte integrante.


COMUNICARE ed EDUCARE

• Le due cose non coincidono, anche se vi sono significativiintrecci tra di esse.

• Comunicazione: più rapida e facile da diffondere, a volteaccattivante ed incisiva, ma rischia di restare alla superficiee di non innescare processi duraturi.

• Educazione: processi più lunghi, ma agisce più inprofondità.

• Armonizzare azioni e strumenti comunicativi in sensostretto, con quella “comunicazione in profondità”,l’educazione appunto, che promuove modalità diconoscenza e azione più adeguate alle sfidecontemporanee.


Per fare sostenibilitàè necessario apprendere

“ …. ‘Lo sviluppo sostenibile è quelprocesso di apprendimento socialenecessario per costruire un futuroresponsabile ed ecologicamente sensato,tale che possa essere continuatoindefinitamente senza che si indeboliscada solo”. (Foster, 2002).


“Lo sviluppo di una società sostenibiledovrebbe essere visto come un continuoprocesso di apprendimento, che esploriargomenti e scelte difficili, dove rispostee soluzioni appropriate potrebberocambiare con la crescita dell’esperienza’per il quale serve una educazione chefornisca ‘capacità critica, maggioreconsapevolezza e forza per esplorarenuove visioni e concetti e per svilupparemetodi e strumenti nuovi”

Dichiarazione UNECE (la commissione economica delle Nazioni Unite per l’Europa)


Le virtLe virtùù (ovvero ogni facoltà moralmenteApprezzata e indispensabile a viveredecentemente nella comunità umana) sisiapprendono con lapprendono con l’’educazione ineducazione inambienti dove esse vengono praticateambienti dove esse vengono praticate:i manuali servono poco se non leVediamo praticate nella vita

L. Kolakowski


• Le FD possono essere ambientieducativi di questo tipo chetestimoniano che i valori possonodavvero essere praticati


RETE delle FD e promozione della QUALITA’

• Da qualche tempo la Regione, instretta collaborazione con le Provincee con le Organizzazioni degliagricoltori, si pone l’obiettivo dipromuovere le FD agendo sul duplicefronte di una qualificazione sempremaggiore dell’offerta e di una sempremigliore comunicazione della stessa.

• L’idea è che per cogliere obiettiviimportanti sia necessario lavorare inrete non solo tra FD ma anche traistituzioni e mondo dei produttori econ i territori.


STRUMENTI• un Tavolo di Regia Regionale, cui partecipano la Regione

Piemonte, le Province, l’Ufficio Scolastico Regionale e leorganizzazioni professionali agricole – livello regionale. Il Tavolodi regia Regionale definisce e condivide gli obiettivi e le azioni dilivello generale del progetto;

• Tavoli Provinciali organizzati a livello locale, cui partecipano laProvincia interessata, l’Ufficio Scolastico Territoriale e leorganizzazioni professionali agricole – livello provinciale. ITavoli Provinciali recepiscono e condividono a livello territorialegli obiettivi generali orientandoli e adattandoli alle specificità ealle esigenze del territorio provinciale;

• Gruppi di progetto provinciali formati da fattorie didattiche,referenti delle Asl, scuole, soggetti appartenenti alla sistemaInFEA (Informazione, Formazione Educazione Ambientale) checostruiscano insieme progetti di comunicazione ed educativi legatialle tematiche del Programma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013,


IL GRUPPO DI TORINO: I PARTECIPANTI• Facilitatore: Giovanni Borgarello, Pracatinat scpa

• Amerio Giuseppe Fattoria Didattica “Il Giardino dei sapori” di Nichelino• Andrusso Domenica Fattoria Didattica Società Agricola Masiero di Nole• Bruno Daniela Azienda Agricola Bruno Daniela – Fattoria Didattica “Cit e bun” di Pinasca• Domenighini Flavia Provincia di Torino• Durandetto Cinzia Fattoria Didatica Occitania di Mattie• Follador Liliana SMS Orbassano di Torino• Gottero Carlo Fatoria Didattica “Vivai Gottero – Campagna Amica” di Rivoli• Merlo Paola Fattoria Didattica “La verdeisa” di Rivarolo Canavese• Mismetti Silvia ASL TO 3• Pautasso Luisella Fattoria Didattica “La cascina del mulino” di Villastellone• Polidoro Elvira FD Agriturismo La Vecchia Fattoria di Villafranca Piemonte• Richiardi Paola IC Tommaseo di Torino• Belcastro Caterina, SMS Norberto Bobbio• Rodolfo Marchisio SMS Norberto Bobbio• Rolando Andrea, Provincia di Torino• Tietto Maria Teresa Fattoria Didattica “L’Oasi degli animali” di San Sebastiano Po


FINALITA’ dei GRUPPI di LAVORO• Costruire progetti educativi- comunicativi sui

temi del Piano di Comunicazione del PSR2007-2013

• Sicurezza, qualità ed educazione alimentare

• sostenibilità, biodiversità

• qualità del paesaggio

• utilizzo e qualità delle risorse idrica.


• sono questioni di grande importanza che dovrebberoessere al centro dell’impegno dei territori e delle scuole.

• Alcune tematiche sono parte integrante delleprogrammazioni di molte discipline (lettere, scienze,tecnologia), ma diventano trasversali se si considera chel’attività progettuale/laboratoriale è fondamentale per lavalutazione delle competenze di cittadinanza.

• Il percorso che è in corso di progettazione arricchisce,dunque, l’offerta formativa. In particolare si inseriscenell’area della formazione cittadinanza nelle sue variedeclinazioni.


PASSAGGI PRINCIPALIPROGETTAZIONE PERCORSI EDUCATIVI e AZIONE COMUNICATIVE

MESSA in ATTO delle AZIONI COMUNICATIVE

SPERIMENTAZIONE dei PERCORSI PROGETTATI

VALUTAZIONE dei RISULTATI


SCUOLA e FD:una ALLEANZA STRATEGICA

SCUOLA FATTORIE DIDATTICHE

L’ipotesi di lavoro è che progettare ed operare insiemeconsenta a FD e scuole di conoscersi meglio e di svilupparepercorsi educativi intensi e significativi.


VANTAGGI

Dal punto di vista delle FDquesta alleanza aiuta ad attivare percorsi menooccasionali, di avere interlocutori più preparati edavvertiti, di inserire le proprie proposte inprogettualità di più ampio respiro.

Dal punto di vista della Scuolaaiuta a fare esperienze in contesti significativi,affrontare temi importanti, lavorare sul campo e“toccare con mano”, evitare i rischi di isolamentoper interagire con il territorio circostante.


IL TEMA SCELTO DAL GRUPPO

• Sicurezza e qualità alimentare,educazione alimentare, sostenibilitàdell’agricoltura.

• Un terreno di cittadinanza attiva


ALCUNI PRINCIPIISPIRATORI

Tempi lunghi edistesi

Coltivare valori

una agricolturasostenibile

Vedere legamiSuperaredistanze

Toccare conmano.

Impararefacendo

Metodi chetengano contodell’unitarietà e

della complessitàdelle persone

Ripensareabitudini, modi

di vivere econsumare

Ripartire danozioni/esperienze

di base, ad es.cos’è la terra

Coinvolgereinsieme adulti e

bambini

Siamo ciò chemangiamo


ALCUNI NUCLEITEMATICI

2/a impatto ambientaledell’agricoltura2/b filiere corte2/c accordi traproduttori econsumatori2/d sprecare menocibo

3/a alimentazione e salute3/b Cattivi comportamenti e disfunzionialimentari3/c Riscoprire i legami tra terra, piante,animali3/d Riscoprire la relazione corpo/ritmi etempi/stagioni3/e le nostre scelte alimentari3/f La questione dei gusti3/g La questione del benessere animale.

Cittadinanza attiva:un mondo piùsostenibile a partiredall’alimentazione edai modi di fareagricoltura ?

L’educazionealimentare el’acquisto/consumocome terreno dicittadinanza attiva

1/a qualità e sicurezzaalimentare: 1/binformazione e scelta


I CONTENUTI: 4 NUCLEI TEMATICI

• PRIMO NUCLEO:

• 1/a qualità e sicurezza alimentare: cosa si intende perqualità e sicurezza alimentare; concetto di rischio erelatività del concetto di sicurezza; garanzie a livello diproduzione e di commercializzazione ; tracciabilità erintracciabilità ; qualità , sicurezza e scelta consapevole

• 1/b informazione e scelta: disponibilità e trasparenzadell’informazione; verità e mistificazione delle informazioni;capacità di leggere in modo critico le etichette; l’impattodella pubblicità nell’orientare le scelte e i consumi


SECONDO NUCLEO:

• 2/a impatto ambientale dell’agricoltura (su acqua, uso suolo,aria, salute umana, ....)

• 2/b filiere corte (concetto, praticabilità)

• 2/c accordi tra produttori e consumatori (sono possibili ? E’vero che la qualità costa di più o costa troppo ?)

• 2/d si spreca troppo cibo: come sprecarne meno o nonsprecarne affatto ?


TERZO NUCLEO:

• 3/a alimentazione e salute: cosa si intende per salute?cos’è un prodotto sano? cos’è una alimentazione sana ?

• 3/b Cattivi comportamenti e disfunzioni alimentari

• 3/c Riscoprire (o “vedere” per la prima volta) i legami traterra, piante, animali [ecologia della produzione agricola]

• 3/d Riscoprire la relazione corpo/ritmi e tempi/stagioni

• 3/e Cosa guida le nostre scelte alimentari ?

• 3/f La questione dei gusti: ampliare e affinare la gammadei gusti che conosciamo ed apprezziamo

• 3/g La questione del benessere animale.


QUARTO NUCLEO:

• Cittadinanza attiva: come perseguire un mondo piùsostenibile a partire dall’alimentazione e dai modi di fareagricoltura ?

• Oggi si riscontra una scarsa capacità di essere cittadiniattivi (anche acquistare e consumare è un terreno su cuisi misura oggi una cittadinanza attiva).

• L’educazione alimentare e l’acquisto/consumo cometerreno di cittadinanza attiva che tocca (in modointegrato e con continui rinvii) il ciclo di produzione deirifiuti, i trasporti e l’inquinamento da emissioni, la salute.


QUALE METODO ?

………………… Esperienze ditrasformazione

abitudinialimentari

Ricerche sul campo

Coinvolgimentofamiglie.

Lavoro con partner

Esperienzesignificative

Incontro con testimoniNarrazioni biografiche

Momenti di co-progettazioneattiva

Esperienzepubbliche in cui i

ragazzi sianoprotagonisti

Simulazioni, giochi di ruolo


COSA SI PROPONE, QUINDI,ALLE SCUOLE ?

Partecipare alla sperimentazione ovvero:

• attivare percorsi educativi nella propria scuola (di respiro annuale o più)

• portare le classi nelle FD per sviluppare una o più delle unitàdidattiche progettate

• coinvolgere le famiglie

• partecipare ai Work-Shop (ce ne saranno ancora due entro fine anno)

I costi sono supportati da finanziamenti regionali


TEMPI e NUMEROdi CLASSI PARTECIPANTI

• Entro ottobre progettazionepercorsi educativi e azionicomunicative, da novembresperimentazione

• Il numero di classi coinvolte èancora da determinare


GRAZIE PER L’ATTENZIONE !


una proposta per lavorare insieme tra fattorie didattiche ...2011/2012 • nell’ambito di un...

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