uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

21
EVOLUZIONE RECENTE DELLA EVOLUZIONE RECENTE DELLA POLITICA DI COESIONE: POLITICA DI COESIONE: AGENDA 2000 E PROSPETTIVE AGENDA 2000 E PROSPETTIVE PER IL CICLO 2007-2013 PER IL CICLO 2007-2013 Antonio Bonetti Antonio Bonetti Roma, maggio 2005 Roma, maggio 2005 ECIS – Cattedra “Pol. Sviluppo ECIS – Cattedra “Pol. Sviluppo rurale e cooperazione rurale e cooperazione internazionale della UE” internazionale della UE”

Upload: antonio-bonetti

Post on 25-Jun-2015

181 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

Lecture on Structural Funds and development policies. University of Rome La Sapienza - spring 2005

TRANSCRIPT

Page 1: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

EVOLUZIONE RECENTE DELLAEVOLUZIONE RECENTE DELLA

POLITICA DI COESIONE: POLITICA DI COESIONE:

AGENDA 2000 E PROSPETTIVE AGENDA 2000 E PROSPETTIVE

PER IL CICLO 2007-2013PER IL CICLO 2007-2013

Antonio BonettiAntonio Bonetti

EVOLUZIONE RECENTE DELLAEVOLUZIONE RECENTE DELLA

POLITICA DI COESIONE: POLITICA DI COESIONE:

AGENDA 2000 E PROSPETTIVE AGENDA 2000 E PROSPETTIVE

PER IL CICLO 2007-2013PER IL CICLO 2007-2013

Antonio BonettiAntonio Bonetti

Roma, maggio 2005Roma, maggio 2005

ECIS – Cattedra “Pol. Sviluppo rurale e ECIS – Cattedra “Pol. Sviluppo rurale e cooperazione internazionale della UE”cooperazione internazionale della UE”

Page 2: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

1. Finanziamenti comunitari1. Finanziamenti comunitari

Finanziamenti diretti: la gestione, attraverso sovvenzioni e appalti di servizi, è caratterizzata dal fatto che si instaura un rapporto contrattuale diretto tra la CE (o una sua Agenzia delegata) e il beneficiario finale

Finanziamenti indiretti (FS) la CE trasferisce le risorse finanziarie del Bilancio destinate alla Politica di Coesione a Stati membri; Regioni e Ministeri che poi trasferiscono le risorse ai beneficiari finali.

Finanziamenti diretti: la gestione, attraverso sovvenzioni e appalti di servizi, è caratterizzata dal fatto che si instaura un rapporto contrattuale diretto tra la CE (o una sua Agenzia delegata) e il beneficiario finale

Finanziamenti indiretti (FS) la CE trasferisce le risorse finanziarie del Bilancio destinate alla Politica di Coesione a Stati membri; Regioni e Ministeri che poi trasferiscono le risorse ai beneficiari finali.

Finanziamenti dell’UE

Finanziamenti dell’UE

Page 3: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

2. Politica di Coesione e Fondi Strutturali 2. Politica di Coesione e Fondi Strutturali

1. I FS sono il principale strumento della Politica di Coesione (art. 158 Trattato UE)

2. Possono beneficiarne Amm. Pubbliche, imprese private (anche non profit) e singoli cittadini

3. Stati membri e CE concordano su un Programma pluriennale da attuare sulla base della stringente normativa UE

4. Gli obiettivi dei FS nel ciclo 2007-2013 verranno definiti sulla base degli obiettivi strategici UE

5. I FS, nel ciclo 2007-2013 pesano per circa 1/3 sul Bilancio 2007-2013 (336,1 Miliardi di Euro)

1. I FS sono il principale strumento della Politica di Coesione (art. 158 Trattato UE)

2. Possono beneficiarne Amm. Pubbliche, imprese private (anche non profit) e singoli cittadini

3. Stati membri e CE concordano su un Programma pluriennale da attuare sulla base della stringente normativa UE

4. Gli obiettivi dei FS nel ciclo 2007-2013 verranno definiti sulla base degli obiettivi strategici UE

5. I FS, nel ciclo 2007-2013 pesano per circa 1/3 sul Bilancio 2007-2013 (336,1 Miliardi di Euro)

Page 4: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

3. AGENDA 2000 e ciclo 2000-2006 3. AGENDA 2000 e ciclo 2000-2006

1. Agenda 2000 (1997) e Cons. Europeo di Berlino (1999) definiscono il quadro finanziario previsionale 2000-2006

2. Sono fissati tre obiettivi fondamentali: Ob. 1 (regioni in ritardo di sviluppo); Ob. 2 (regioni in riconversione economica e sociale); Ob. 3 (regioni non appartenenti all’Ob. 1 che con i Programmi FSE perseguono obiettivi di valorizzazione delle risorse umane compatibili con la SEO)

3. I FS, nel ciclo 2000-2006 sono 4: FESR, FSE, SFOP e FEOGA Orientamento

1. Agenda 2000 (1997) e Cons. Europeo di Berlino (1999) definiscono il quadro finanziario previsionale 2000-2006

2. Sono fissati tre obiettivi fondamentali: Ob. 1 (regioni in ritardo di sviluppo); Ob. 2 (regioni in riconversione economica e sociale); Ob. 3 (regioni non appartenenti all’Ob. 1 che con i Programmi FSE perseguono obiettivi di valorizzazione delle risorse umane compatibili con la SEO)

3. I FS, nel ciclo 2000-2006 sono 4: FESR, FSE, SFOP e FEOGA Orientamento

Page 5: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

4. Principali Programmi nel ciclo 2000-2006 4. Principali Programmi nel ciclo 2000-2006

Programmi di Iniziativa

Comunitaria (PIC)

14 DocUPObiettivo 2

7 Programmi Operativi Regionali (POR)

Obiettivo 1

Piano di Sviluppo del Mezzogiorno(Italia – Ob. 1)

QCS (7 Assi)

7 Programmi Operativi Nazionali (PON)

Obiettivo 1

Azioni Innovative

Governo Centrale

Regioni

Complementidi Programma

Complementidi Programma

Page 6: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

1. Rafforzamento dell’integrazione tra politiche di coesione e politiche per lo sviluppo sostenibile (agenda di Lisbona e agenda di Goteborg)

 2. Applicazione anche alla Politica di Coesione del “metodo aperto di

coordinamento” (OMC) delle Politiche dell’UE

3. Riduzione del numero dei FS che saranno 3: Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), Fondo Sociale Europeo (FSE) e Fondo di Coesione

 4. Applicazione del principio “un Fondo per Programma” (eccezion fatta

per i progetti infrastrutturali che riguardano i Paesi ammissibili a beneficiare del Fondo di Coesione)

1. Rafforzamento dell’integrazione tra politiche di coesione e politiche per lo sviluppo sostenibile (agenda di Lisbona e agenda di Goteborg)

 2. Applicazione anche alla Politica di Coesione del “metodo aperto di

coordinamento” (OMC) delle Politiche dell’UE

3. Riduzione del numero dei FS che saranno 3: Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), Fondo Sociale Europeo (FSE) e Fondo di Coesione

 4. Applicazione del principio “un Fondo per Programma” (eccezion fatta

per i progetti infrastrutturali che riguardano i Paesi ammissibili a beneficiare del Fondo di Coesione)

5. Principali innovazioni per il ciclo 2007-20135. Principali innovazioni per il ciclo 2007-2013

Page 7: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

6. I Fondi Strutturali nel ciclo 2000-2006 e nel ciclo 2007-2013

Ciclo 2000-2006 Ciclo 2007-2013

FESR

FSE

FEOGA

SFOP

FONDO DI COESIONE

FESR

FSE

FONDO DI COESIONE

Page 8: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

7. Principi fondamentali dei FS7. Principi fondamentali dei FS

1.  Concentrazione (finanziaria, geografica e settoriale)

2. Coerenza e coordinamento con le Politiche comunitarie

3.  Complementarietà e partenariato (l’azione delle Istituzioni comunitarie deve essere complementare a quella delle Regioni e degli Stati membri)

4.  Programmazione pluriennale e coordinamento: il cofinanziamento dei FS si deve basare su una “programmazione” negoziata di obiettivi e azioni

5.  Addizionalità: la spesa pubblica per lo sviluppo e per il capitale umano finanziata dall’UE con i FS deve “aggiungersi” e non sostituirsi a quella degli Stati membri;

6.  Compatibilità/conformità con: (i) disposizioni del Trattato UE; (ii) norme UE; (iii) obiettivi trasversali delle politiche UE.

Page 9: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

8. Concentrazione finanziaria8. Concentrazione finanziaria

Gli interventi cofinanziati dai Fondi strutturali devono:

1. essere concentrati su un numero limitato di obiettivi (rubriche):

-CONVERGENZA (soprattutto regioni dei nuovi Stati membri che beneficieranno del 78% delle risorse di questa rubrica)

- COMPETITIVITA’ E OCCUPAZIONE (vi sarà un Programma monofondo FESR e uno monofondo FSE)

-COOPERAZIONE TERRITORIALE ED EUROPEA (esperienza INTERREG nel ciclo 2000-2006);

2. prevedere tassi di partecipazione dell’UE differenziati a seconda dell’obiettivo (la partecipazione finanziaria è maggiore nelle aree in maggiore ritardo di sviluppo).

Gli interventi cofinanziati dai Fondi strutturali devono:

1. essere concentrati su un numero limitato di obiettivi (rubriche):

-CONVERGENZA (soprattutto regioni dei nuovi Stati membri che beneficieranno del 78% delle risorse di questa rubrica)

- COMPETITIVITA’ E OCCUPAZIONE (vi sarà un Programma monofondo FESR e uno monofondo FSE)

-COOPERAZIONE TERRITORIALE ED EUROPEA (esperienza INTERREG nel ciclo 2000-2006);

2. prevedere tassi di partecipazione dell’UE differenziati a seconda dell’obiettivo (la partecipazione finanziaria è maggiore nelle aree in maggiore ritardo di sviluppo).

Page 10: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

9. Concentrazione geografica9. Concentrazione geografica

L’azione dei FS deve essere concentrata su un numero limitato di “aree obiettivo”, corrispondenti agli “obiettivi” della Politica di Coesione. Per il ciclo 2007-2013 le aree obiettivo sono:

  CONVERGENZA: regioni (a livello NUTS II) con un PIL pro-capite inferiore al 75% della media dell’UE a 25. Per alcune regioni è previsto un sostegno più limitato: quelle escluse dal “nuovo Ob. 1” per effetto statistico  

COMPETITIVITÀ E OCCUPAZIONE: regioni che devono affrontare squilibri interni nelle dinamiche di sviluppo e/o in declino economico. Una delle maggiori novità è che non sarà più la CE a stabilire su quali aree intervenire attraverso il programma monofondo FESR, ma saranno le Regioni a definire autonomamente su quali aree concentrare l’azione di policy. I Programmi cofinanziati dal FESR interesseranno l’intero territorio regionale.

L’azione dei FS deve essere concentrata su un numero limitato di “aree obiettivo”, corrispondenti agli “obiettivi” della Politica di Coesione. Per il ciclo 2007-2013 le aree obiettivo sono:

  CONVERGENZA: regioni (a livello NUTS II) con un PIL pro-capite inferiore al 75% della media dell’UE a 25. Per alcune regioni è previsto un sostegno più limitato: quelle escluse dal “nuovo Ob. 1” per effetto statistico  

COMPETITIVITÀ E OCCUPAZIONE: regioni che devono affrontare squilibri interni nelle dinamiche di sviluppo e/o in declino economico. Una delle maggiori novità è che non sarà più la CE a stabilire su quali aree intervenire attraverso il programma monofondo FESR, ma saranno le Regioni a definire autonomamente su quali aree concentrare l’azione di policy. I Programmi cofinanziati dal FESR interesseranno l’intero territorio regionale.

Page 11: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

10. Obiettivi e “aree obiettivo” per il ciclo 2000-200610. Obiettivi e “aree obiettivo” per il ciclo 2000-2006

Ob. 1

Ob. 2

Ob. 3

Sardegna; Sicilia; CalabriaPuglia; Campania; Basilicata

+ Molise (in phasing out)

12 Regioni del Centro Nord e 2 PP. AA.

12 Regioni del Centro Nord e 2 PP. AA.

FESRFSE

FEOGA Orient.SFOP

FESR

FSE

Page 12: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

11. Obiettivi e “aree obiettivo” per il ciclo 2007-201311. Obiettivi e “aree obiettivo” per il ciclo 2007-2013

COMPETITIVITA’ E OCCUPAZIONE

CONVERGENZA

“per effetto statistico”: Basilicata

In phasing in: Sardegna

A pieno titolo: 12 Regioni del Centro Nord e 2 PP. AA. + Molise

A pieno titolo: Sicilia; Calabria

Puglia; Campania

Page 13: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

12. La concentrazione tematica12. La concentrazione tematica

1. La concentrazione tematica interessa soprattutto il FESR e le regioni ammesse

all’Ob. Competitività e Occupazione

2. La forte concentrazione tematica è funzionale alla volontà di privilegiare gli

obiettivi di Lisbona e di Goteborg e quelli della rinnovata SEO

  3. Per quel che concerne il FESR, saranno privilegiate le “priorità tematiche”: (i)

innovazione ed economia della conoscenza; (ii) accessibilità e servizi di interesse

economico generale (trasporti, TLC e reti di energia; reti secondarie e

infrastrutture sociali); (iii) ambiente e prevenzione dei rischi.

  4. Per quel che concerne il FSE nelle aree Ob. Competitività/Occupazione sarà

più contenuto l’utilizzo delle “azioni di sistema”.

1. La concentrazione tematica interessa soprattutto il FESR e le regioni ammesse

all’Ob. Competitività e Occupazione

2. La forte concentrazione tematica è funzionale alla volontà di privilegiare gli

obiettivi di Lisbona e di Goteborg e quelli della rinnovata SEO

  3. Per quel che concerne il FESR, saranno privilegiate le “priorità tematiche”: (i)

innovazione ed economia della conoscenza; (ii) accessibilità e servizi di interesse

economico generale (trasporti, TLC e reti di energia; reti secondarie e

infrastrutture sociali); (iii) ambiente e prevenzione dei rischi.

  4. Per quel che concerne il FSE nelle aree Ob. Competitività/Occupazione sarà

più contenuto l’utilizzo delle “azioni di sistema”.

Page 14: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

13. La concentrazione tematica FESR13. La concentrazione tematica FESR

Con il ciclo 2007-2013 non si modificano sostanzialmente le linee di intervento, ma queste avranno una rilevanza diversa a seconda di:

1. Obiettivo della Politica di Coesione (area obiettivo): per le Regioni ammissibili all’Ob. Convergenza sono finanziate anche iniziative di empowerment dell’azione amministrativa;

2. le problematiche specifiche di determinate aree territoriali (aree

urbane; aree rurali e/o dipendenti dalla pesca) e delle aree con forti

handicap naturali (isole, aree ultraperifiche e/o scarsamente popolate);

3. linee generali di indirizzo della politica per la competitività dell’UE

(volontà di privilegiare le “politiche di contesto”)

Con il ciclo 2007-2013 non si modificano sostanzialmente le linee di intervento, ma queste avranno una rilevanza diversa a seconda di:

1. Obiettivo della Politica di Coesione (area obiettivo): per le Regioni ammissibili all’Ob. Convergenza sono finanziate anche iniziative di empowerment dell’azione amministrativa;

2. le problematiche specifiche di determinate aree territoriali (aree

urbane; aree rurali e/o dipendenti dalla pesca) e delle aree con forti

handicap naturali (isole, aree ultraperifiche e/o scarsamente popolate);

3. linee generali di indirizzo della politica per la competitività dell’UE

(volontà di privilegiare le “politiche di contesto”)

Page 15: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

14. Linee di intervento FESR14. Linee di intervento FESR

Servizi reali alle imprese

Servizi finanziari

Animazione economica (e tecnologica)

Aiuti diretti alle imprese

Interventi infrastrutturali

Interventi specifici per l’ambiente (regimi di aiuto per lo sviluppo di eco-industrie; utilizzo di tecnologie produttive “pulite”, efficienza nell’uso dell’acqua e delle risorse energetiche)

Servizi reali alle imprese

Servizi finanziari

Animazione economica (e tecnologica)

Aiuti diretti alle imprese

Interventi infrastrutturali

Interventi specifici per l’ambiente (regimi di aiuto per lo sviluppo di eco-industrie; utilizzo di tecnologie produttive “pulite”, efficienza nell’uso dell’acqua e delle risorse energetiche)

Azioni del FESRAzioni del FESR

Page 16: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

15. Linee di intervento FSE15. Linee di intervento FSE

1. Azioni alle persone: (i) orientamento e counselling; (ii) work experience; (iii) formazione; (iv) percorsi integrati; (v) incentivi (per la formazione, per la creazione di impresa, etc.)

2. Azioni di sistema (sono previste 5 tipologie di azioni di sistema volte a rafforzare il sistema di gestione delle policies e i SPI)

3. Azioni di accompagnamento: (i) informazione e pubblicità; (ii) servizi alle persone e alle imprese

1. Azioni alle persone: (i) orientamento e counselling; (ii) work experience; (iii) formazione; (iv) percorsi integrati; (v) incentivi (per la formazione, per la creazione di impresa, etc.)

2. Azioni di sistema (sono previste 5 tipologie di azioni di sistema volte a rafforzare il sistema di gestione delle policies e i SPI)

3. Azioni di accompagnamento: (i) informazione e pubblicità; (ii) servizi alle persone e alle imprese

Macrotipologie diAzioni del FSE

Macrotipologie diAzioni del FSE

Page 17: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

PIC

Misure innovative

INTERREG

URBAN

LEADER +

EQUAL

Progetti pilota seguiti dalla CE

FESR (Interreg e Urban)

FSE (Equal)

FEOGA Orient.(Leader)

FESR

16. Altri strumenti finanziati dai FS nel ciclo 2000-2006

Page 18: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

17. La programmazione nel ciclo 2000-200617. La programmazione nel ciclo 2000-2006

Sia per le Regioni Ob. 1 che per le Regioni Ob. 3 l’Italia ha presentato alla Commissione rispettivamente un Piano di Sviluppo del Mezzogiorno (PSM) e un Piano Ob. 3 (documenti programmatici) Sulla base di questi documenti programmatici sono stati negoziati i contenuti del QCS Ob. 1 e del QCS Ob. 3 (strumenti di gestione di cui sono titolari rispettivamente il MEF e il MLPS). Le Regioni hanno presentato alla CE i POR Ob. 1 e i POR Ob. 3, documenti aventi una struttura analoga a quella dei QCS (e in seguito i rispettivi Complementi di Programmazione) I QCS, i POR Ob. 1 e i POR Ob. 3 sono stati approvati con Decisione del Consiglio dell’UE. I CdP vengono approvati dal Comitato di Sorveglianza dei Programmi e inviati alla CE solo per conoscenza

Sia per le Regioni Ob. 1 che per le Regioni Ob. 3 l’Italia ha presentato alla Commissione rispettivamente un Piano di Sviluppo del Mezzogiorno (PSM) e un Piano Ob. 3 (documenti programmatici) Sulla base di questi documenti programmatici sono stati negoziati i contenuti del QCS Ob. 1 e del QCS Ob. 3 (strumenti di gestione di cui sono titolari rispettivamente il MEF e il MLPS). Le Regioni hanno presentato alla CE i POR Ob. 1 e i POR Ob. 3, documenti aventi una struttura analoga a quella dei QCS (e in seguito i rispettivi Complementi di Programmazione) I QCS, i POR Ob. 1 e i POR Ob. 3 sono stati approvati con Decisione del Consiglio dell’UE. I CdP vengono approvati dal Comitato di Sorveglianza dei Programmi e inviati alla CE solo per conoscenza

Page 19: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

18. La programmazione nel ciclo 2007-2013 (A)18. La programmazione nel ciclo 2007-2013 (A)

ELEMENTI CARATTERIZZANTI:1. Definizione top down delle priorità di intervento sulla base degli indirizzi generali delle politiche comunitarie (agenda di Lisbona, sviluppo sostenibile, SEO e agenda sociale europea)

2. Inclusione delle Politiche di Coesione nel “ciclo annuale di coordinamento” delle politiche comunitarie

3. Semplificazione delle procedure amministrative e rafforzamento della “multilevel governance” (partenariato istituzionale)

4. Abolizione dei Complementi di Programmazione. 

Page 20: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

19. La programmazione nel ciclo 2007-2013 (B)19. La programmazione nel ciclo 2007-2013 (B)

PERCORSO DI PROGRAMMAZIONE:1. Il Consiglio dell’UE definisce un documento recante gli indirizzi

strategici per la Politica di Coesione nel ciclo 2007-2013

2. Gli Stati membri – attraverso un processo di concertazione con le Amministrazioni regionali - propongono un Quadro di Riferimento Strategico Nazionale (documento solamente politico, nel senso che non si configura come uno strumento di gestione)

3. Conformemente agli indirizzi del QRSN vengono negoziati dei Programmi regionali da approvare con Decisione comunitaria

PERCORSO DI PROGRAMMAZIONE:1. Il Consiglio dell’UE definisce un documento recante gli indirizzi

strategici per la Politica di Coesione nel ciclo 2007-2013

2. Gli Stati membri – attraverso un processo di concertazione con le Amministrazioni regionali - propongono un Quadro di Riferimento Strategico Nazionale (documento solamente politico, nel senso che non si configura come uno strumento di gestione)

3. Conformemente agli indirizzi del QRSN vengono negoziati dei Programmi regionali da approvare con Decisione comunitaria

Page 21: Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final

20. Questioni controverse del negoziato in corso

1. Volontà di privilegiare politiche per la competitività e prospettive di “rinazionalizzazione” della Politica di Coesione  

2. Consistenza e struttura del Bilancio Comunitario: confronto aperto sull’incidenza media del Bilancio sul PIL UE a 27 (1,24% vs 1,0%) 

3. Tipologie di azioni ammissibili a finanziamento per il FESR e per il FSE nelle ex aree Ob. 2 (definite aree “Competitività e occupazione” nelle proposte di regolamenti per il ciclo 2007-2013)

 4 Tipologie di indicatori socio-economici da utilizzare per stabilire l’attribuzione delle risorse finanziarie tra le regioni delle aree “Competitività e occupazione”

1. Volontà di privilegiare politiche per la competitività e prospettive di “rinazionalizzazione” della Politica di Coesione  

2. Consistenza e struttura del Bilancio Comunitario: confronto aperto sull’incidenza media del Bilancio sul PIL UE a 27 (1,24% vs 1,0%) 

3. Tipologie di azioni ammissibili a finanziamento per il FESR e per il FSE nelle ex aree Ob. 2 (definite aree “Competitività e occupazione” nelle proposte di regolamenti per il ciclo 2007-2013)

 4 Tipologie di indicatori socio-economici da utilizzare per stabilire l’attribuzione delle risorse finanziarie tra le regioni delle aree “Competitività e occupazione”