università di verona facoltà di scienze mm.ff.nn. corso di...

50
1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani e-mail: [email protected] ufficio: Stanza 47, Ca Vignal 2 Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di Laurea Specialistica in Sistemi Intelligenti e Multimediali Lezione 6 – Gesture Recognition

Upload: others

Post on 12-Mar-2021

2 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

1

Complementi di Interazione Uomo-Macchina

Dr. Marco Cristanie-mail: [email protected]: Stanza 47, Ca Vignal 2

Università di VeronaFacoltà di Scienze MM.FF.NN.

Corso di Laurea Specialistica in Sistemi Intelligenti e Multimediali

Lezione 6 – Gesture Recognition

Page 2: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

2

Obiettivi• Creare applicazioni che riconoscano in modo

automatico espressioni di movimentosignificative presentate da un essere umano, coinvolgenti in maniera separata o congiunta:– dita– mani– braccia– volto– testa– corpo

Page 3: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

3

Campi applicativi• Perceptual user interfaces• interfacce per sordomuti- riconoscere il linguaggio dei

gesti;• a scopi didattici, per favorire la comunicazione HC dei più

piccoli;• emotion detection• domotica• macchine della verità• navigare-manipolare ambienti virtuali• comunicare in video conferenza;• tele-insegnamento;• detecting di stati attentivi del guidatore

Page 4: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

4

Modelli di sviluppo• Hidden Markov model• Particle filtering e Condensation,• Macchine a stati finiti• Optical flow• Skin detector• Modelli connettivisti

Page 5: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

5

Dalla parte dell’utente…• I gesti servono

1. a comunicare2. a interagire con l’ambiente

• I gesti rappresentano un sottospazio dei possibilimovimenti umani

• Esistono mapping molti-a-uno a partire dai gesti aiconcetti, e viceversa

• Per questo, i gesti sono tipicamente– ambigui– non completamente specificati

Page 6: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

6

Dall’utente alla macchina…• Gli strumenti hardware per la comunicazione NON

sono i device tradizionali (tastiera,mouse)• Al loro posto, sensori di vario genere• I gesti sono

– statici pose recognition– dinamici

• comprensivi di 3 fasi ordinate1. pre-stroke (preparazione)2. stroke (fase prettamente dinamica)3. post stroke (retrazione)

• Alcuni gesti sono sia statici che dinamici (vedasi il linguaggio dei gesti, in cui conta anche l’espressione del volto-statica)

1 2 3

Page 7: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

7

…arrivando alla macchina.• I gesti sono dei segnali continui nel

tempo– è necessaria una segmentazione

temporale per suddividere un gesto neisuoi “mattoni semantici”

– spesso, nelle interfacce meno potenti, ènecessario codificare esplicitamente l’inizioed il termine di un gesto

Page 8: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

8

Il gesto per la macchina• Il significato di un gesto dipende da:

– informazione spaziale: dove occorre– informazione di cammino:

• la traiettoria disegnata, • la velocità/accelerazione impressa

– informazione simbolica: il segno composto– informazione contestuale

Page 9: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

9

Il gesto per la macchina• L’acquisizione di un gesto dipende dal

sensore utilizzato• Ogni sensore è caratterizzato da

– accuratezza– risoluzione– latenza– range di moto– comfort– costo

Page 10: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

10

Il gesto per la macchina (2)• Quanto più un sensore è invisibile, tanto

migliore sarà l’interazione• CV-based HCI: mira ad eliminare

qualsiasi “wearable” sensor, sostituendolicon dei sensori in grado di captare a distanza i gesti

– telecamere mono/stereo

Page 11: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

11

CV-based HCI per il riconoscimento di gesti

• Le tecniche esistenti si dividono per:1. Numero di camere usate2. La loro velocità e latenza3. L’ambiente di acquisizione4. il grado di assenza di sensori5. Le feature video utilizzate

(edge,regioni,silhouette,istogrammi)6. La rappresentazione del soggetto acquisito (2D/3D)7. Dinamicità o staticità dei gesti acquisiti

Page 12: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

12

Everywhere Display (IBM)

Figure 1: Interactive store application

Page 13: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

13

Example Gestures

Pictographic gestures

Kinetographic gestures

rectangular shape triangle shape

move-up down move-right move-left move-farcome-closer

round shape

delete or cancel

rotate

Deictics

fixation

Metaphoric gestures

Page 14: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

14

Template temporali• Rappresentazioni del movimento

– sono immagini 2D che rappresentano moto (nel3D)

– dipendenti dalla posa del soggetto– i template possono essere pensati come punti in

uno spazio ad alta dimensionalità• Si può eseguire clustering (kmeans), classificazione (k-n-

n), utilizzando un dataset di training opportunamentecostruito

– Piu’ veloci da calcolarsi dell’optical flow (template ricorsivi), meno precisi

• Assunzioni– La scena è statica, oppure facilmente sottraibile– I movimenti delle telecamera possono essere

rimossi

Page 15: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

15

Template temporali (2)

• Due tipologie di template temporali, descriventi– dove – è occorso moto nella scena

• MEI – Motion Energy Image

– come – il moto si è sviluppato nella scena• MHI – Motion History Image

Page 16: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

16

Motion Energy Imagedove il movimento è occorso…

Page 17: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

17

Motion Energy Image (2)

• Nota che:– Se τ è molto grande, tutte le differenze si

accumulano, ed il template diventa menoinformativo

– τ deve essere scelto sapendo a priori la duratamedia delle azioni.

Page 18: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

18

Motion Energy Image (3)

• Lievi cambiamenti nell’orientazione del soggettomutano anche il rispettivo template.

• Per una data azione è quindi consigliabile costruireun set di template di training acquisiti sotto varieorientazioni (un’acquisizione ogni 30°)

Page 19: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

19

Motion History Image

• L’intensità di un pixel rappresenta la storiatemporale in quel pixel

• I movimenti più recenti sono più chiari

Page 20: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

20

Motion History Image (2)

• Si utilizza ancora una finestra temporale digrandezza τ - movimenti più vecchi di τvengono ignorati. • Si utilizza un operatore di decadimentolineare:

Nota che MEI può essere calcolata a partire da MHI valutando tutti i pixel il cui valore è >0

Page 21: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

21

Template temporali - Training

• Un’istanza di azione =• Per creare un classificatore di una azione si

raccolgono più istanze di training di un unicaazione, e si determina

[ ] 77, +ℜ∈MHIMEI

{ }

⎥⎥⎥⎥⎥

⎢⎢⎢⎢⎢

=

=

27,

22,

21,

000000000000

con

MHI

MEI

MEI

σ

σσ

Σμ,θ

Page 22: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

22

Template temporali - Training

• Dopodichè:– Classificazione Maximum Likelihood

• In alternativa:– KNN sui punti con etichette– PCA sulla singola classe + KNN

[ ] 77, +ℜ∈MHIMEI

Page 23: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

23

Momenti

∑∑

∫∫=

=

x y

qpqp

q

D

pqp

yxyxiM

dxdyyxyxiM

),(

),(

,

,

=0,0M area dell’oggetto (nelcaso di immagine binaria)

( ) =0,11,0 , MM centroide

• Descrivono il contenuto (meglio, la distribuzione) di un’immagine rispetto agli assicartesiani

dominio continuo

dominio discreto

Page 24: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

24

Momenti• I momenti non sono invarianti alle

trasformazioni geometriche– Invarianza alla traslazione – momenti centrali

dominio continuo

dominio discreto

0,0

1,0

0,0

0,1

,

,

,

)())(,(

)())(,(~

MM

yMM

x

yyxxyxiM

dxdyyyxxyxiM

x y

qpcqp

qp

D

cqp

==

−−=

−−=

∑∑

∫∫

coordinate del centroide

Page 25: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

25

Momenti• I momenti centrali fino al terzo ordine sono:

• Si può dimostrare che

Page 26: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

26

Momenti– Il significato dei momenti non è intuitivo, ma

combinando opportunamente i momenti si riesconoad ottenere quantità intuitive. Per esempio:

Matrice di covarianzaassociata all’immagine

Page 27: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

27

Riconoscimento di gesti della mano

• Permette di realizzare interfacce– Per la manipolazione tridimensionale di modelli CAD– Per l’entertainment

• Analizziamo una tecnica per l’analisi di gesti statici

Page 28: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

28

Istogrammi d’orientazione– Una volta riconosciuta una forma, risulta

sicuramente utile capirne l’orientazione• Hand recognition

– Istogrammi d’orientazione• Robusti a

– (leggere) variazioni di scala– traslazione– luminosità

• In pratica, si valutano le orientazioni degli edge locali, in locazioni puntuali, tramite

• Le orientazioni vengono quantizzate in N valori, in un vettore Φ

Freeman, W.T., Beardsley, P.A., Kage, H., Tanaka, K., Kyuman, C. and Weissman, C., "Computer Vision for Computer Interaction", ACM SIGGRAPH, August 1999 (TR1999-036)

Page 29: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

29

Istogrammi d’orientazione– L’i-esimo elemento di Φ mostra gli elementi di

rotazione θ(x,y) con angolo ∈[ , ]

– La costruzione di Φ è

– Di solito, N = 36– Distanza Euclidea + KNN per la classificazione

Page 30: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

30

Istogrammi d’orientazione - esempio

Page 31: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

31

Istogrammi d’orientazione -problemi

Stesso gesto – differente orientazione

Differente gesto – stessa orientazione

Predominio dell’oggetto di cui si misural’orientazione

Rispostasimile

Rispostadifferente

Bassa sensibilità

Page 32: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

32

Sulla qualità dei classificatori– Come scegliere un classificatore tra una gamma di

disponibili?– Nel caso di

• un’unica soglia T da settare • un problema di classificazione binaria, come scegliere la

soglia “migliore”?

– Soluzione: la curva ROC (Receiver Operator Charachteristics)

– Nel momento in cui le soglie sono più di una, si possono valutare configurazioni di soglie

• dispendioso

– Si basa sul concetto di falsi(veri) positivi e negativi

Page 33: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

33

Piano ROC– In letteratura

• sensibilità = veri positivi stimati/tutti i positivi• specificità = veri negativi stimati/tutti i negativi

( )T

( )T

( )T

( )T

( )T

( )T

( )T

( )T

( )T ( )T

T

Page 34: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

34

Curva ROC (2)

( )T ( )T

Page 35: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

35

Scegli il classificatore

Classif

icatore

casu

ale

• Concavità sempre rivolta verso il basso

Page 36: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

36

Scegli la soglia

• Il valore di soglia migliore è quello

– che sta sulla curva ROC

– più in alto a sinistra

Page 37: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

37

Skin detection• Ossia creare un classificatore in grado di individuare

nell’immagine la pelle umana• Il colore è un ottimo indizio usato nella classificazione di

gesti (principalmente della mano), detection di volti– Statica: semplice alternativa o complementare all’analisi di forme– Dinamica: contribuisce a scremare falsi positivi della sottrazione

del background

• Esistono ricerche esaurienti sulla statistica del colore della pelle

Michael J Jones & James R Rehg, “Statistical Color Models with Application to Skin Detection”

Page 38: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

38

Metodologie di skin detection• Metodi pixel-based

– Classifica ogni pixel come pelle/ non pelle indipendentemente dai vicini.

– I metodi basati sul colore ricadono in questa categoria

• Metodi region-based– Si cerca di studiare la statistica di forma,tessitura che

permette di individuare la pelle– Spesso vengono usati in associazione ai pixel-based

Page 39: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

39

Metodi pixel-based• Veloci• Robusti a variazioni geomtriche delle porzioni di pelle• Robusti alle occlusioni parziali • Robusti ai cambi di risoluzione• Eliminano la necessità di effettuare pesanti operazioni

di tracking • Studi statistici mostrano che l’uomo hanno delle

colorazioni tipiche, è facilmente riconoscibili dall’uomo

Page 40: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

40

Condizioni da valutare– Possono essere separati i colori della pelle da quelli della non-

pelle?– L’illuminazione cambia nel tempo– I toni della pelle cambiano fortemente da individuo a individuo– Dispositivi di acquisizione differenti mostrano lo stesso individuo

con colorazioni differenti – Il movimento della telecamera-dell’oggetto posso causare

blurring sporcatura dei colori.– Le ombre influiscono sul colore– Che spazio colore utilizzare?– Come modellare il colore della pelle?

Page 41: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

41

Scelta dello spazio colore– Sono stati valutati vari spazi colore

• RGB• RGB normalizzato• HIS, HSV, HSL• TSL• YcrCb• colori percettivamente uniformi

– CIELAB, CIELUV• altri

– YES, YUV, YIQ, CIE-xyzed i risultati ottenuti non sono differenti in maniera rilevante([3] Albiol et al, “optimum color spaces for skin detection”)

– Per ogni spazio colore è possibile costruire un classificatore specializzato ([2]D.Zarit, “Comparison of five color models in skin pixel classification”)

• Meglio, la separabilità tra lo spazio dei colori della pelle e quello dei colori non-pelle è indipendente dallo spazio colore utilizzato

Page 42: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

42

Metodo di modellazione dello spazio colore

• Non parametrico – Stima la distribuzione del colore della pelle da un set di dati di training senza estrarre un modello esplicito (niente parametri)

– Modello ad istogramma– Classificatore di Bayes

• Parametrico – Studia dei parametri da un dataset di training

– Modello gaussiano

Page 43: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

43

Analisi dello spazio colore non parametrica

• Rehg e Jones hanno usato 18,696 immagini per creare un modello statistico del colore

• La probabilità di un colore è

• La densità dei colori èaddensata attorno la linea del grigio e piccata maggiormente sul bianco che sul nero

Page 44: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

44

Distribuzioni marginali - considerazioni•Esiste una deviazione nella distribuzione verso il vertice rosso del cubo•Il 77% dei possibili colori RGB a 24 bit non sono mai stati incontrati (cioè l’istogramma è sparso).•Il 52 % di pagine web ha immagini (non pornografiche) di persone

Deviazione

Page 45: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

45

Modello della pelle•Usando solo i pixel (80.3 milioni!) etichettati come pelle, si è creato un modello della pelle.

Deviazione!

Page 46: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

46

Modello della non-pelle

La deviazione rispetto al modello globale è diminuita

Page 47: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

47

Classificazione • Si utilizza un semplice classificatore bayesiano

dove

• Il classificatore funziona via soglia, ossia

• La soglia è stata decisa dopo l’analisi della curva ROC.• Il numero di bin dell’istogramma è 32.

Page 48: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

48

Risultati • Accuratezza: 88% (con

soglia selezionata laddove i falsi positivi sono uguali ai falsi negativi sulla curva ROC)

• Gli errori si riscontrano in zone altamente sature o affette da ombra

• Il classificatore in questo caso fallisce perchè colori saturi o in ombra sono sovrapposti ai colori che appartengono al modello del colore – non pelle, quindi non sono discriminanti

Page 49: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

49

Analisi ROC per il numero di bin dell’istogramma

Page 50: Università di Verona Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di ...profs.sci.univr.it/~cristanm/teaching/cium_files/lezione...1 Complementi di Interazione Uomo-Macchina Dr. Marco Cristani

50

Analisi ROC per il numero di bin dell’istogramma

• Classificatori basati su istogrammi funzionano meglio di rappresentazioni parametriche (gaussiane), perché in tal caso le sovrapposizioni tra spazi colore sono maggiori