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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO (FR) Corso di tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento Prof. Antonio Cartelli Anno Accademico 2002/2003 Ipertesto di Martelletti Daniela Tecnologie Didattiche (Di Galliani ed altri) ed. Penso (Lecce)

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO (FR)

Corso di tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento

Prof. Antonio Cartelli

Anno Accademico 2002/2003

Ipertesto di

Martelletti Daniela

Tecnologie Didattiche

(Di Galliani ed altri) ed. Penso (Lecce)

Tecnologie Didattiche

(Di Galliani ed altri) ed. Penso (Lecce)

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INTRODUZIONE

• Che cosa sono le Tecnologie didattiche

Nascita del termine:

Nei primi anni 50 è comparso il termine anglosassone “tecnologie educative” considerando queste come un complesso di apparecchiature utilizzabili per fini formativi nell’educazione e nell’apprendimento.

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• Negli anni 60 c’è stato un superamento dei sistemi tradizionali di trasmissione del sapere, e ciò ha permesso la comparsa del computer nella didattica attraverso l’innovazione tecnologica.

• Verso la fine degli anni 70 viene elaborato il termine “tecnologie dell’istruzione” intesa come scienza dei mezzi per l’analisi , la progettazione ,

lo sviluppo e la valutazione dei processi di apprendimento finalizzato al problem solving.

La tecnologia si applica ai sistemi formativi utilizzando i media dell’informazione e della comunicazione.

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• Un elemento importante nel sistema delle tecnologie didattiche è la comunicazione educativa ,

che assicura la integrazione tra l’aspetto tecnico dei media e l’aspetto didattico dei linguaggi.

A tal proposito si individuano due tipologie di tecnologie:

- tecnologie di processo (che comprendono le attività

pedagogico-educative)

- tecnologie di prodotto(tipografiche, audiovisive, informatiche e telematiche).

Queste tecnologie sono nate da un sistema integrato di relazioni tra variabile tecnologica , comunicativa e didattica.

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• La tecnologia didattica ha lo scopo di coordinare

i tre principali media didattici:

- la lavagna luminosa

- il video

- il computer

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La lavagna luminosa

Introduzione

Definizione

Elementi

Tipi

Materiali

Comunicazione verbale e non verbale in azione

Specificità della lavagna

Le fasi della progettazione educativa

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• Tutti i mezzi di comunicazione sono caratterizzati da specificità tecnologiche e linguistiche per la trasmissione dei contenuti.

La lavagna luminosa è una tecnologia semplice

sotto l’aspetto tecnico-linguistico e particolarmente vantaggiosa sotto l’aspetto didattico-comunicativo,

in quanto può essere utilizzata per una molteplicità di situazioni comunicative.

Introduzione

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Definizione

• La lavagna luminosa è un proiettore diascopico,

utilizzabile anche in ambienti non totalmente oscurati, per ingrandire in modo lineare i segni- grafici, fotografici, scripto-visivi impressi su supporti trasparenti (fogli di acetato, pellicole fotografiche ecc..).

E’ un mezzo che consente di comunicare con messaggi visivi a più persone, con modalità multimediali.

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Elementi

• La lavagna luminosa è costituita da elementi come la lampada e il riflettore, dispositivi specifici di raffreddamento della lampada (ventilatori a pale), il piano di lavoro (superficie di materiale plastico o di cristallo), la lente Fresnel, l’obiettivo, e lo specchio riflettente.

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Tipi

• Esistono due modelli di lavagna luminosa:

- a cassonetto, pesante voluminosa non facilmente trasportabile, ricca di dispositivi.

- piatta, pieghevole, facilmente trasportabile, dotata di dispositivi essenziali, adatta ad usi in micro-ambienti.

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Materiali• I materiali utilizzati dalla lavagna luminosa sono i

lucidi o trasparenti, che sono costituiti da pellicole di triacetato di cellulosa per la visualizzazione scenica.

Per scrivere sui lucidi occorrono pennarelli specifici a inchiostro, poi strumenti come pellicole autoadesive trasparenti, lettere e numeri trasparenti e autoadesivi di vari colori, strumenti per cancellare. Esistono poi lucidi appositi per fotocopie e stampe utilizzati per le produzione scenica sul foglio.

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• Le tecniche utilizzate maggiormente per produzioni personali autonome sono :

- scrittura e grafica manuale

- scrittura e grafica tramite computer

- manipolazione dell’immagine tramite

fotocopiatrice

Le tecniche grafiche più usate:

il tratteggio, la retinatura, disegno a contorni imprecisi, disegno a linee vibranti e disegno prospettico.

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Comunicazione verbale e non verbale in azione

• La lavagna luminosa ha bisogno di un emittente che sappia comunicare il contenuto delle immagini proiettate. Il mezzo consente la comunicazione verbale e non verbale in azione, inoltre il linguaggio viene utilizzato nei ritmi e nei tempi del flusso discorsivo, attraverso sistemi simbolici visivi (i grafici, il linguaggio scripto-visivo e fotografie).

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Specificità della lavagna

• Tecniche (è un mezzo semplice, di bassi-medi costi di produzione, con capacità di retroproiezione).

• Tecnico-linguistiche ed espressivo-comunicative (uso di codici forti, iterazione di linguaggi, contesto relazionale).

• Percettivo-cognitive (l’ingrandimento facilita l’attivazione di processi esplorativi delle parti dei testi).

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Le fasi della progettazione educativa

• FASE QUADRO (chiarimento sulle linee generali del progetto, scegliere l’argomento e il destinatario)

• FASE IDEATIVO-PROPOSITIVA (prefigurare l’intervento, anticipando il risultato)

• FASE ORGANIZZATIVA (predisporre un piano di lavorazione, strumenti, e materiali)

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• FASE REALIZZATIVA (realizzazione dei prodotti visivi e stesura del testo verbale scritto).

• FASE DI REVISIONE FINALE (controllo del testo giuda, della messa in pagina visiva e della organizzazione dei contenuti).

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Il Video

Caratteristiche

Tipi di formato video

Strumenti video

Simboli del linguaggio audio-visivo cinetico

Caratteristiche funzionali del video

Metodologia di produzione di un video didattico

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Caratteristiche• E’ una forma di televisione basato sul supporto di

un nastro video (elettronico magnetico) tramite la videoregistrazione.

Il video ha un’incisione magnetica rispetto al cinema, che garantisce l’immagazzinamento del segnale elettronico e la immediata riproducibilità.

I vantaggi sono: l’economia dei tempi, bassi costi di esercizio produttivo, controllo istantaneo dei risultati.

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Tipi di formato video

CLASSI OPERATIVE• Sistemi Broadcast più sofisticati e costosi , riguardano le

grosse reti televisive, richiedono standard tecnici elevati.

• Sistemi Professionali adottati nei modelli portatili dalle grandi reti per le riprese in esterna ,sono di norma usate dalle piccole emittenti TV.

• Sistemi Semiprofessionali sia da tavolo che portabili, lo standard più diffuso e il VHS.

• Sistemi Amatoriali tutti portatili a registrazione magnetica, comprendono i formati minori, comprendono una utenza molto vasta, anche domestica.

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Strumenti video

• Le apparecchiature alla base dell’unità operativa sono la telecamera, il videoregistratore e il monitor . Inoltre ci sono eventuali cuffie, microfoni, obbiettivi intercambiabili con lo zoom, supporti per la telecamera e parco lampade.

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Simboli del linguaggio audio-visivo cinetico

• Linguaggio audio visivo cinetico (in movimento) basato sull’inquadratura e il montaggio. Il video predilige primi piani e campi ristretti

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Caratteristiche funzionali del video

• Rilievo funzionale del video, in questo strumento di produzione e accessibilità per tutti, ciò permette la manipolazione , l’adattamento e la seriazione del materiale didattico

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Caratteristiche funzionali del video

E’ uno strumento di fruizione, è una efficacia tecnica a specchio e funziona come ausilio a distanza.

E’ uno strumento di alfabetizzazione televisiva e di educazione all’immagine quindi ha potenzialità pedagogiche e anche psicologiche- didattiche, in quanto solleva l’interesse e l’incentivo al lavoro cooperativo.

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Metodologia di produzione di un video didattico

• FASE DI IDEAZIONE• FASE DI DOCUMENTAZIONE• LA SCALETTA• LA RACCOLTA E VAGLIO DEI MATERIALI• LA SCENEGGIATURA• LA RIPRESA • IL MONTAGGIO• L’ANALISI E LA VERIFICA• EDIZIONE FINALE

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Il Computer

Introduzione

Evoluzione

Caratteristiche

Il software didattico

Sistemi dell’apprendimento

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• Il computer ha attraversato uno sviluppo storico a partire dall’evoluzione dell’hardware (cioè della parte solida, dal monitor alla tastiera) e del software (dati e istruzioni che si immettono nella macchina).

• Il computer immagazzina le informazioni nella sua memoria interna (RAM) che le conserva o anche vengano utilizzati dei dischi rigidi o dischetti interni che conservano le informazioni nel tempo e sono chiamate memorie utente o di massa

• I dati che vengono elaborati e trasformati in quella parte del computer che si chiama CPU (Central Progressing Unit)

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Evoluzione

• Il primo computer o calcolatore automatico fu ideato nel 1642 dal filosofo Blaise Pascal. Dopo tre secoli nel 1946 si costituì il calcolatore ENIAC (primo calcolatore digitale elettronico).

• Ci sono stati precedenti calcolatori dalla macchina digitale alla prima macchina general purpose (dall’uso matematico a quello letterario)

• La scienza dei computer ha raggiunto tappe importanti nello sviluppo dell’hardware e del software, grazie allo sviluppo dell’elettronica legata all’invenzione dei componenti attive che permettono il passaggio veloce della carica elettrica

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Caratteristiche

• Il computer come elaboratore elettronico è identificabile come un automa, ciò in una macchina che riceve informazioni (INPUT) e le elabora e le offre in uscita (OUTPUT)

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Il software didattico

• Il computer come TUTOR, cioè tutore , insegnate utilizzando software o programmi applicativi, tra cui software dimostrativi, esercitativi e tutoriali (programmi CAI e CAL)

• Il computer come TOOL cioè strumento di lavoro es. Word, Database, Editor di testo, e Internet

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• Il computer come TUTEE, cioè lavoratore forzata che utilizza linguaggi di programmazione, composti da un’interfaccia utente e un traduttore . L’unico codice del computer è il linguaggio di tipo binario ( linguaggio macchina) ( il codice ASCII)

• Il linguaggio per la didattica , sviluppato è il LOGO di cui l’inventore Papert è proposto la programmazione didattica come strumento per apprendere. Per Papert il computer è uno strumento potente per concepire ed esprimere concetti personali.

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Sistemi dell’apprendimento

• I classici programmi CAI e i sistemi ICAI più incentrati sui processi insegnamento – apprendimento sulla loro analisi e rappresentazione. Maggiore centralità all’iterazione software e allievo attraverso un atteggiamento antropocentrico differente da quello tecnocentrico precedente. I nuovi paradigmi vanno dall’espressione della costruzione della comunicazione e infine la ricerca.