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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE C.d.L. in formazione e sviluppo delle risorse umane PSICOLOGIA DEL LAVORO Docente: Dott.ssa Fabiola Silvaggi A. A. 2016/2017

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE

C.d.L. in formazione e sviluppo delle risorse umane

PSICOLOGIA DEL LAVORO

Docente: Dott.ssa Fabiola Silvaggi

A. A. 2016/2017

ORARIO DELLE LEZIONI (dal 1 Marzo al 31 Maggio 2017)MARTEDI 15-17 AULA 5MERCOLEDI 8-10 AULA 5

DURATA COMPLESSIVA DEL CORSO: 36 ORE

ORARIO DI RICEVIMENTOIl ricevimento studenti verrà effettuato su appuntamento da fissare scrivendo all' indirizzo email: [email protected]

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ARGOMENTI DELLE LEZIONI

Introduzione: Il lavoro in diversi contesti disciplinari e Origini, sviluppi e prospettive della psicologia del lavoroLa relazione della persona con il lavoro: la prestazione lavorativa, le competenze professionali, valori, bisogni econtratto psicologicoLa relazione con il ruolo e le relazioni interpersonali: Il gruppo di lavoro La relazione con l’organizzazione: Le culture organizzative Gestire relazioni nell’organizzazione: teorie della motivazione al lavoro, modelli decisionali nelleorganizzazioni, la soddisfazione lavorativa, stress, rischi psicosociali e salute organizzativa

Gli argomenti saranno accompagnati da case study

presentati a lezione

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TESTI DI RIFERIMENTO

F. Avallone, Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, Manuali universitari, Edizione 2011, Ristampa 2016 (Cap. 1,3,5,9,10,13,16,19,23,25,27)Slides delle lezioni (saranno disponibili sulla bacheca del docente)Dispensa sui case studies (sarà disponibile sulla bacheca del docente)

ESAMETest a risposta multipla composto da 6 domande + 2 domande aperte.

Criteri di punteggio: domande a risposta multipla: risposta corretta = 2 punti

risposta errata o mancante = 0 punti.Domande aperte:

valutazione su una scala da 0 (risposta mancante o completamente errata) a 10 punti (risposta corretta e completa).

Per svolgere la prova sarà concesso un tempo di 1 ora.

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DATE ESAMI Sessione estiva e autunnale

14/06/2017 ORE 9 AULA 5

12/07/2017 ORE 9 AULA 5

13/09/2017 ORE 9 AULA 5

27/09/2017 ORE 9 AULA 5

IL LAVORO IN DIVERSI CONTESTI DISCIPLINARI

Cosa significa il termine “lavoro”?

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PROCESSODINAMICO

Movimento che si conclude in un prodotto o un servizio

Mezzo di espressione delle risorse fisiche, intellettuali ed emotive dell’individuo

Intervento di cambiamento dove si attivano rapporti e stili di relazioni e di convivenza

Sequenza produttiva per conseguire un risultato

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IL LAVORO IN DIVERSI CONTESTI DISCIPLINARI

AMBITI DISCIPLINARI CHE HANNOASSUNTO IL LAVORO COME OGGETTODI INTERESSE E DI STUDIO

ECONOMIA E DIRITTO

FILOSOFIA

ANTROPOLOGIA E SOCIOLOGIA

MEDICINA

PSICOLOGIA

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ORIGINI, SVILUPPI E PROSPETTIVE DELLA PSICOLOGIA DEL LAVORO

Cos’è la psicologia del lavoro?

è un settore della psicologia volto a “capire, analizzare e modificare la natura dell’attività lavorativa indifferenti condizioni di attuazione. L’attenzione viene posta sulle prescrizioni del compito e del ruololavorativo, sulle condizioni di esecuzioni, sull’ambiente tecnico, fisico e sociale oppure – viceversa – sulla personacome agente che persegue scopi, che apprende, che interagisce, che comunica, che subisce determinati effettiinfra o extra lavorativi, che prova emozioni, che nutre interessi e motivazioni.....” (G. Sarchielli, 1998).

La psicologia del lavoro “occupa dei sentimenti delle persone, dei loro atteggiamenti, delle loro condotte, deiprocessi socio-psicologici che le sostengono e delle prestazioni lavorative. L’approccio usato è per naturainterattivo e centrato sulla situazione sociale concreta. Si considera nello stesso tempo la persona ed il suo ambientedi vita, facendo riferimento ai vari aspetti che caratterizzano il lavoro, all’ambiente lavorativo, alle interazioni nelgruppo di lavoro, alla struttura organizzativa, al sistema di regole sociali e tecniche, al contesto culturale interno edesterno all’impresa, al sistema di direzione, .......” (N. Chmiel, 1998).

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ORIGINI, SVILUPPI E PROSPETTIVE DELLA PSICOLOGIA DEL LAVORO

La psicologia del lavoro nasce come psicologia industriale(La denominazione psicologia industriale apparve per la prima volta nel 1904, in un articolo di Bryan, come un errore tipografico al posto di psicologia individuale)

La sua comparsa ufficiale si fa risalire alla pubblicazione nel 1913 dell’opera “La psicologia e l’efficienza industriale”di Hugo Munsterberg, anche se il primo atto riconosciuto di intervento in azienda è del 1910, quando Jean MichelLahy utilizzò per la prima volta dei test psicoattitudinali per la selezione del personale operaio

Lo sviluppo del taylorismo contribuì a sviluppare l’attenzione verso lo studio dei procedimenti industriali e deicomportamenti delle persone sul lavoro, ma solo da un punto di vista prettamente tecnico e razionale.

CENNI STORICI

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Furono gli studi e le ricerche di Elton George Mayo nel 1920 a dare alla psicologia industriale un ruolofondamentale nell’ambito delle scienze sociali ed organizzative.

Mayo, fondatore della scuola delle Human Relations, attraverso gli esperimenti condotti presso lo stabilimento diHawthorne della Western Eletronic, fu il primo a documentare scientificamente il collegamento tra elementi sociali,come le relazioni nel gruppo e il gioco di squadra, con elementi tangibili come la produttività e i risultati.In particolare scoprì quello che viene definito effetto Hawthorne, fenomeno per cui lavoratori chiamati adimpegnarsi in una nuova esperienza interessante lavorano di più e meglio.

ORIGINI, SVILUPPI E PROSPETTIVE DELLA PSICOLOGIA DEL LAVORO

CENNI STORICI

Queste nuove concezioni e idee vanno ad opporsi alla vecchia immagine di Homo oeconomicus, la quale sostenevache l’uomo è motivato anzitutto da interessi economici, al concetto di uomo economico si contrappose quello diuomo psicologico. Questa nuova visione legittimava il lavoratore ad avere sentimenti ed emozioni, che fanno partedella sua prestazione lavorativa.

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ORIGINI, SVILUPPI E PROSPETTIVE DELLA PSICOLOGIA DEL LAVORO

CENNI STORICI

Il nuovo concetto di lavoro subisce l’influenza di due scuole:

• da quella psicoanalitica deriva l’idea di uomo come possessore di una parte inconscia e, quindi, come attore dicomunicazioni non solo razionali ma anche simboliche;

• dalla psicologia sociale eredita la concezione di pensiero collettivo, che introduce definitivamente nelladefinizione di lavoro la dimensione sociale e gruppale.

In Italia, la psicologia del lavoro nasce tra la fine del XIX secolo e i primi anni del XX, in concomitanza con larivoluzione industriale

Le ricerche di psicologia del lavoro vennero effettuate da Agostino Gemelli, che, durante la prima guerramondiale, si dedicò alla selezione attitudinale degli aviatori e di altri specialisti e, nel 1917, pubblicò il volume Ilnostro soldato.

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ORIGINI, SVILUPPI E PROSPETTIVE DELLA PSICOLOGIA DEL LAVORO

AMBITI E TECNICHE DI INTERVENTO

I principali ambiti d’intervento della disciplina sono rappresentati dai seguenti:

Risorse umane: selezione, valutazione e formazione del personale

Motivazione al lavoro e soddisfazione

Prevenzione, sicurezza ed ergonomia

Analisi del clima e della cultura organizzativa - atteggiamenti, qualità, consumi e marketing

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ORIGINI, SVILUPPI E PROSPETTIVE DELLA PSICOLOGIA DEL LAVORO

LE DISCIPLINE AFFINI

•Psicologia delle organizzazioni:

ambito che concerne le “persone” in quanto membri di gruppi; il funzionamento dei team e leorganizzazioni come costruzioni collettive e artefatti sociali. L’attenzione è posta sulle percezioni socialireciproche, sui meccanismi di influenza sociale, sulle relazioni intergruppo, sulla cooperazione e sul conflitto, sulpotere e sulla leadership, sui processi decisionali e di negoziazione (G. Sarchielli, 1998).

• Psicologia delle risorse umane:

riguarda le modalità di gestione delle “persone” dal loro ingresso nell’organizzazione al delinearsi dellacarriera fino alle differenti forme di separazione dal lavoro. L’attenzione è rivolta ai processi d’inserimento esocializzazione lavorativa, al contratto psicologico tra individuo e organizzazione, ai ruoli sociali e organizzativi”(G: Sarchielli, 1998).