valutazione quantitativa degli esami radiologici ... · per quale motivo vengono eseguiti tanti...
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Valutazione quantitativa degli esami radiologici effettuati nel trimestre precedente il ricovero in Hospice
nella provincia di Piacenza
Paola Scagnelli, UOC Radiologia
Raffaella Berte’, UOSD Cure Palliative
Background
LEGGE 38 - 15 MARZO 2010
1. La legge 38/2010 tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore
2. “Cure Palliative”: insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali, rivolti sia alla persona malata sia al suo nucleo familiare, finalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da una inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici.
Background LE CURE PALLIATIVE
•Meyers FJ, Linder J, Beckett L, Christensen S, Blais J, Gandara DR: Simultaneous care: a model approach to the perceived conflict between
investigational therapy and palliative care. J Pain Symptom Manage. 2004; 28:548–556.
•Turriziani A. Terapie di supporto, cure palliative e oncologia: un contributo alla chiarezza. RICP 2012;14,2:5-8
•Briggs L. Shifting the focus of advance care planning: using an in-depth interview to build and strengthen relationships. J Palliat Med. 2004;7:341-9
• Le CP sono rivolte ai malati inguaribili, non esclusivamente ai malati di tumore
• Cure Simultanee (Simultaneous Care/Early Palliative Care)
• Cure di Fine Vita (End-of-Life Care) Fra di esse non esiste un limite netto, essendo infatti un continuum di cura
sostenuto dagli specialisti e dall’equipe di cure palliative.
Stretta collaborazione fra l’equipe specialistica che ha curato il malato in precedenza e l’equipe di Cure palliative.
Le cure palliative, soprattutto se simultanee, possono portare vantaggi nella ottimizzazione delle risorse (economiche e non) limitando interventi diagnostici e terapeutici non proporzionati e rimodulando gli obiettivi di salute condividendoli con il malato e/o i suoi famigliari.(1)
I Servizi di consulenza di Cure Palliative in Ospedale riducono di oltre il 50% i costi delle cure prestate alla fine della vita, prevalentemente riducendo il numero di ricoveri in Terapia intensiva, di esami diagnostici, di procedure invasive e diminuendo la media delle giornate di ricovero (2)
1. Smith TJ, Hillner BE. Bending the cost curve in cancer care. NEJM 2011; 364: 2060 – 2065 2. Smith S, Brick A, O’Hara S et al. Evidence on the cost and cost-effectiveness of palliative care: a literature review. Pall Med 2013; 1
Background LE CURE PALLIATIVE
Il contesto: UOSD Cure Palliative
– Valuta gli ingressi in Rete e governa gli accessi all’Hospice
– Garantisce la continuità palliativa negli Hospice (Piacenza e
Borgonovo)
– Effettua consulenze in Ospedale, Case di Cura, Strutture
extra-ospedaliere
– Garantisce la presa in carico precoce e continuativa del
paziente nei diversi setting (domicilio, ospedale) secondo il
modello integrato della “Simultaneous Care”
Il Contesto: Dipartimento delle funzioni Radiologiche
– Tre unità operative, nei tre principali ospedali della Provincia e
dislocate in ogni distretto.
– Quattro tomografi computerizzati.
– Tre tomografi a risonanza magnetica nucleare
Scopo dello studio
Valutare numero, tipologia e costi degli esami di
diagnostica ed interventistica radiologica effettuati su
pazienti affetti da patologie croniche in fase avanzata di
malattia nei 90 giorni antecedenti il loro ricovero negli
Hospice della Rete delle Cure Palliative del territorio di
Piacenza.
Materiali e Metodi
• Periodo di analisi retrospettiva: dal 01.01.2012 al 30.06.2013
• Supporti: Cartelle Cliniche/RIS
• Periodo osservato: 90 giorni antecedenti l’ingresso in Hospice
Classificazione dei casi:
• Patologia principale causa di decesso
• Comorbilità
• Suddivisione per patologie
• Tipo di esame radiologico (Esclusione degli esami ecografici)
Valutazione di impatto economico:
• Costi secondo nomenclatore tariffario RER
• N. Pazienti: 606 • Età: 28-99 anni (M 74; DS ± 11 anni)
maschi
femmine
48% 52%
ANALISI DEI DATI i pazienti
4% NON ONCOLOGICI
96% ONCOLOGICI
ANALISI DEI DATI i pazienti
ANALISI DEI DATI i pazienti
Pazienti che hanno effettuato
esami nei 90 giorni antecedenti
l'ingresso in Hospice
88%
12%
si
no
ANALISI DEI DATI La diagnostica RX
Risultati
• TOTALE ESAMI 2409
• Media paziente: 3.9 esami
min 1 max 16
PAZIENTI CHE HANNO EFFFETTUATO
ESAMI NEI TRE MESI PRECEDENTI
ALL’INGRESSO IN HOSPICE
0
100
200
300
400
500
3 mesi 2 mesi 1 mese
n pazienti
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
3 mesi 2 mesi 1 mese
ESAMIEFFETTUATI NEI90 GIORNIANTECEDENTIIL RICOVERO INHOSPIS
Esami effettuati nei 90 giorni antecedenti il ricovero in hospice
ESAMI EFFETTUATI NEI 90 GIORNI
PRECEDENTI
RX
TC
RM
INTERVENTISTICA
58%36%
3% 3%
ANALISI DEI DATI La diagnostica RX
1 MESE
2 MESI
3 MESI
SPESA TOTALE 1 MESE 76.806,3
SPESA TOTALE 2012 34.689,1
SPESA TOTALE 2013 42.117,2
SPESA TOTALE 2 MESE 53.733,5
SPESA TOTALE 2012 27.573,8
SPESA TOTALE 2013 26.159,7
SPESA TOTALE 3 MESE 37.212,88
SPESA TOTALE 2012 16.855.35
SPESA TOTALE 2013 20357,53
ANALISI DEI DATI
I COSTI
Confronto CAMPIONE RANDOM DA SDO/ AFA/ DB HOSPICE
N.10 PAZIENTI DECEDUTI AL DI FUORI DELLA RETE DELLE CURE PALLIATIVE AFFETTI DA TUMORE POLMONARE
VS N.10 PAZIENTI DECEDUTI IN HOSPICE AFFETTI DA
TUMORE POLMONARE ESAMI ESEGUITI NEI 20 GIORNI ANTECEDENTI AL
DECESSO
RISULTATI
COSTO TOT: 104,85
COSTO TOT: 1527,9
0
0,5
1
TC SENZA MDC RX
ES. PZ IN HOSPICE
TCSENZAMDC
RX
0
2
4
6
8
RX TC CON MDC TC SENZA MDC RM
ES. PZ NON IN HOSPICE
RX
TC CON MDC
TC SENZA MDC
RM
DISCUSSIONE
Per quale motivo vengono eseguiti tanti
esami nel fine vita?
DISCUSSIONE
• Negli USA: circa il 9% dei pazienti esegue chemioterapia nell’ultimo mese di
vita (1).
• In un recente studio si evidenzia come, nel fine vita, in pazienti oncologici
ricoverati in ospedale, si somministrino farmaci e si eseguano procedure
diagnostiche inappropriate e di scarsa o nulla efficacia (2).
• Studi dimostrano che gli esami strumentali eseguiti in pz deceduti per tumore
negli ultimi 13 giorni di vita sono in media 4.09 per paziente (TC, colonscopie,
gastroscopie clisma, RX clisma opaco) (3).
• Nell’AUSL di Bologna tra il 2004 ed il 2008, il 6.9% dei pazienti è stato
ricoverato in ospedale per ricevere chemioterapia nell’ultimo mese di vita (5).
1. Emanuel EJ et al. Chemotherapy use among Medicare beneficiaries et the end of life. Ann Intern Med 2003; 138:639-643
2. Costantini M, Romoli V, Di Leo S et al. Liverpool Care Pathway for patients with cancer in 2. hospital: a cluster randomized trial. Lancet 2014: 383: 226 –
237.
3. Nahas S. Ricci M. Guernelli M., Pandolfi P., Valenti D. Accanimento diagnostico nel paziente terminale : studio pilota di confronto fra pz deceduti in
Hospice Maria Teresa Chiantore Seragnoli e pazienti deceduti in Ospedali tradizionali dell’AUSL di Bologna. Atti XIV Congresso Nazionale SICP, Perugia,
novembre 2007
4. Martoni AA, Tanneberger S, Mutri V. Cancer chemotherapy near the end of life: the time has come to set guidelines for its appropriate use. Tumori
2007; 93: 417-422
5. Protonotari a, Annichiarico M et al. Il percorso assistenziale di pazienti in fase terminale attraverso I servizi dell’AUSL di Bologna. La Rivista Italiana di
Cure Palliative, vol 15, n.4-2013, 17-24
•Nei malati “con colloqui dedicati alla fine della vita” è stata dimostrata: miglior qualità di vita e significativa riduzione (<35%) dei costi delle cure calcolati nell’ultimo mese di vita. (1)
•Il miglioramento della comunicazione rispetto alle prospettive prognostiche ed alle possibili scelte terapeutiche alla fine della vita è associato ad un miglioramento dell’outcome ed a una riduzione significativa dei costi. (2)
•Modello di medicina basato sulle scelte condivise permette di incorporare nelle decisioni i valori e le preferenze del malato.
1. Zhang B, Wright A et al. Health care costs in the last week of life: associations with end-of-life conversations.
Arch Intern Med 2009; 169: 480 – 488.
2. Mulley A, Trimble C, Elwyn G Patients’ preference matter. Stop the silent misdiagnosis. The King’s Fund,
Londra 2012
CONCLUSIONI
RAFFORZARE LA
PRESA IN CARICO PRECOCE
NELLA RETE DI CURE PALLIATIVE
?
Riconoscimento dei pazienti potenzialmente candidabili (1,2,3,4)
Cambiamento dell’approccio di cura:
• Centrato sul malato attraverso
• Approccio clinico interdisciplinare con equipe
multiprofessionale (5)
Le equipes interprofessionali migliorano i risultati per i pazienti,
i professionisti e l’organizzazione (6)
PRESA IN CARICO PRECOCE RETE DI CURE PALLIATIVE
COSA RICHIEDE?
1. Grandi insufficienze d’organo “end stage”: cure intensive o cure palliative ? Documento condiviso per una pianificazione delle scelte di cura” SIAARTi
2. Morita T, Tsunoda J, Inoue S. Validity of the Palliative Performance Scale from a survival perspective. J Pain Symp Manage. 1999; 18(1):2-3.
3. Virik K, Glare P. Validation of the Palliative Performance Scale for inpatients admitted to a palliative care unit in Sydney, Australia. J Pain Symp
Manage. 2002; 23(6):455-7.
4. AHRQ – Agency for Healthcare Research and Quality (dec 2004). End-of-life care and Outcomes . Appendix A, publication n. 05- E004 – 2
5. Morrison RS, Dietrich J, Ladwig S et al. Palliative Care Consultation Teams cut hospital costs or Medicaid beneficiaries. Health Affairs, 2011; 3: 454 –
463
6. Barret J et al. Interprofessional collaboration and quality primary healthcare. Canadian Health Sercice Research Foundation, 2008
PROGETTO “IN RETE”
NODO TERRITORIALE
Progetto di sensibilizzazione e formazione
in Cure Palliative di base
rivolto ai Medici di Medicina Generale del territorio piacentino
Dott.ssa Raffaella Berté Responsabile UOSD Cure Palliative e Rete Cure Palliative - Dipartimento di Oncoematologia - Ospedale di Piacenza
Dott.ssa Monica Bosco Dirigente I° liv. Spec. in Anestesia Rianimazione e terapia del dolore. Palliativista UO Cure Palliative P.O. di Piacenza
Dott. Davide Cassinelli Case Manager U.O.S.D. Cure Palliative e Rete Cure Palliative P.O. di Piacenza
Dott.ssa Valentina Vignola Psicologa Psicoterapeuta Hospice “La Casa di Iris” di Piacenza
CRITICITA’ (in Ospedale e sul Territorio): ➲ Difficoltà nella gestione della fase terminale;
➲ Difficoltà ad individuare il paziente candidabile ai
percorsi di Cure Palliative;
➲ Disagio nella relazione con il malato terminale e la sua famiglia.
➲ Problemi nella presa in carico assistenziale domiciliare
- Grandi insufficienze d’organo “end stage”: cure intensive o cure palliative? Documento condiviso per una pianificazione delle scelte di cura” SIAARTi - Morita T, Tsunoda J, Inoue S. Validity of the Palliative Performance Scale from a survival perspective. J Pain Symp Manage. 1999; 18(1):2-3; - Virik K, Glare P. Validation of the Palliative Performance Scale for inpatients admitted to a palliative care unit in Sydney, Australia. J Pain Symp Manage 2002; 23(6):455-7; - AHRQ – Agency for Healthcare Research and Quality (dec 2004). End-of-life care and Outcomes . Appendix A, publication n. 05- E004 – 2; - Morrison RS, Dietrich J, Ladwig S et al. Palliative Care Consultation Teams cut hospital costs or Medicaid beneficiaries. Health Affairs, 2011; 3: 454 – 463; - Barret J et al. Interprofessional collaboration and quality primary healthcare. Canadian Health Sercice Research Foundation, 2008.
PROGRAMMA GENERALE DEL CORSO
OBIETTIVI
①Identificare i malati, oncologici e non, che necessitano di approccio palliativo fin dalle fasi precoci di malattia.
②Identificare i principali e piu frequenti bisogni dei malati, oncologici e non, rispetto alla sintomatologia fisica (dolore, occlusione intestinale, dispnea) e saper intervenire attraverso la rimodulazione della terapia.
③Essere in grado di avviare e gestire, con il paziente e la famiglia, processi comunicativi in merito alle principali aree tematiche delle Cure Palliative (diagnosi, prognosi, aspettative, decisioni terapeutiche etc...) e di condividere con la famiglia le scelte di cura.
④Integrarsi con l'equipe dell'U.O.S.D. Cure Palliative e Rete Cure Palliative nella presa in carico e nella gestione dei casi.
PROGETTO “IN RETE” NODO OSPEDALIERO
Diffondere una cultura delle Cure Palliative nei reparti ospedalieri;
sensibilizzare e formare il personale rispetto alle principali tematiche riguardanti le Cure Palliative e la pianificazione condivisa delle cure;
condividere modalità di lavoro che possano garantire l’appropriatezza della presa in carico e della gestione dei pazienti e delle famiglie nell’ambito delle Cure Palliative;
integrare:
o mondo palliativo e mondo non palliativo,
o aspetti clinico-sanitari e psicologici,
o aspetti personali e professionali.