vampiri e licantropi - unitre torino
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Vampiri e Licantropi
Sono due delle figure più
diffuse perché rappresentano
due aspetti del mito di
trasformazione dell’uomo in
qualche altra cosa, quasi
sempre temibile ed
inquietante
Due episodi storici:
1. la Bestia del Gévedaun
(1764-67)
2. l’epidemia di vampirismo
del ‘700
Licantropo
Un essere umano
condannato da una
maledizione o
predestinato già dalla
nascita a trasformarsi in
un lupo feroce ad ogni
plenilunio.
Nella narrativa e nella
cinematografia sono stati
aggiunti elementi mancanti
nella tradizione popolare, come
la possibilità di ucciderlo solo
con un'arma d'argento oppure
che il licantropo trasmetta la
propria condizione ad un altro
essere umano dopo averlo
morso.
La LICANTROPIA è un tipo di
TRASFORMAZIONE in cui l’uomo
prende l’aspetto di un LUPO.
Troviamo anche la
TRASFORMAZIONE in animali
diversi, in base alle zone
geografiche:
iena aquila orca marina
volpe leopardo giaguaro orso
PERCHE’ IL LUPO?
Compare in Europa circa 800mila
anni fa nella zona settentrionale
euroasiatica e colonizza
successivamente il continente
americano.
Nelle tradizioni dei popoli europei
troviamo un’importanza sia di aspetti
positivi sia di aspetti negativi:
Aspetti positivi
- Animale con forte propensione allasocialità e alla vita in gruppi di individuiorganizzati che interagiscono
- Struttura di gruppo modificabile ebasata sul riconoscimento di gerarchie
- Attività di sostentamento basata sullacaccia svolta in gruppo
QUESTI ASPETTI RENDONO POSSIBILE PER L’UOMO
IDENTIFICARSI
Aspetti negativi
Le prede sono le stesse degli
uomini (competizione) oppure sono
gli animali allevati dagli uomini
(pecore, capre) e talvolta sono gli
uomini stessi (soprattutto a partire
dal Medioevo)
Rapporto AMBIVALENTE per cui:
LUPO è un riferimento SIMBOLICO
(modello a cui rifarsi) per le doti di
predatore (caccia) e di ferocia (guerra),
ma è anche un animale minaccioso, da
temere e portatore di morte (quindi con
aspetti vicini alla divinità o malefici)
TRASFORMAZIONE come
1. trasformazione punitiva
(mitologia greca, concepimento/nascita
dissacrante)
2. estasi sciamanica
(potenza dell’animale)
3. esperienza iniziatica
(caste di guerrieri/società segrete)
CAMBIAMENTI NEL MEDIOEVO
A partire dal 1200 possiamo individuare
un cambio nel modo di percepire e
considerare il lupo:
da PREDATORE DI BESTIAME diventa
PREDATORE DI UOMINI
Da questo momento in poi prevarrà
l’idea di
NEGATIVITA’/MALVAGITA’ associata al
lupo
CAMBIA IL RAPPORTO
UOMO-LUPO:
La presenza del lupo è
diventata più forte ed estesa,
quindi il
RAPPORTO TRA UOMO E
LUPO DIVENTA UN
PROBLEMA DI ORDINE
PUBBLICO
Diverse zone europee (per es. Italia e Francia) hanno in comune alcune caratteristiche territoriali e socio-economiche, cioè:
presenza di ambienti «di confine»
poco popolati
con attività di pascolo
sorvegliate da bambini e ragazzini
(6-12 anni)
Per ottimizzare i costi della
caccia un predatore sceglie la
preda più semplice:
IL PASTORE
INVECE
DEL BESTIAME
Aspetto culturale
Questo cambio di
atteggiamento ha radice
nell’effettivo pericolo, ma viene
complicato ed appesantito
dall’influenza sempre più ampia
della Bibbia, in cui il lupo è un
simbolo negativo.
Cominciano a prevalere gli
aspetti malefici, come
conseguenza i presunti
licantropi saranno identificati
con uomini che hanno stretto un
patto con il demonio e verranno
condannati al rogo.
La Bestia del Gévaudan
Tra il 1764 ed il 1767 nella regione
francese del Gévedaun avvennero
decine di assassinii, che spinsero
le autorità a chiedere l’intervento
del re Luigi XV.
Secondo i racconti dei testimoni e dei
sopravvissuti il colpevole era una
creatura che venne chiamata «La
Bestia».
Era descritta come un animale simile
ad un lupo ma con caratteristiche
straordinarie: a volte era piccola, a
volte era grossa, aveva occhi
scintillanti e camminava ritta sulle
zampe posteriori
LE BATTUTE DI CACCIA
- Furono organizzate battute di caccia da parte del capitano dei dragoni Duhamel: eliminati 70 lupi senza che le uccisioni terminassero.
- Luigi XV mise una taglia di 6000 franchi, quindi furono organizzate nuove battute di caccia che coinvolsero quasi 20.000 uomini ma senza successo
- Nel 1765 il re inviò Denneval, un «cacciatore di lupi», che utilizzò esche avvelenate (senza successo)
L’ARRIVO DI ANTOINE DE
BEAUTERNE
Capo guardiacaccia di Luigi XV prende il
comando delle operazioni.
Durante una battuta di caccia ebbe uno
screzio con Jean Chastel, membro di una
famiglia del luogo considerata violenta e
dedita alla stregoneria.
21 settembre 1765 uccide un lupo di circa
60 chili, che i testimoni sopravvissuti
identificarono con La Bestia…..
…ma gli omicidi continuano!
Da settembre 1765 a marzo1767 almeno altre 20 vittime.
Nuova battuta di caccia con caniorganizzata il 19 giugno 1767 daun nobile, il marchesed’Apachier, a cui partecipò ancheJean Chastel.
Alle 10.15 proprio Chastel si
trovò di fronte «la bestia feroce»
che non lo attaccò e la uccise
con un solo colpo.
Qualche settimana dopo Antoine
Chastel abbattè un secondo lupo
e le uccisioni terminarono.
LA VERA IDENTITA’ DELLA BESTIA
- Un castigo divino attuato attraverso i lupi o attraverso uomini trasformati in lupi (abate Pourcher)
- Gruppo di lupi (o iena o tigre o cane da combattimento) addestrato da un uomo (Jean Chastel) o da un gruppo di uomini (quasi sicuramente nobili)
- Lupi affetti da rabbia
L’ipotesi della rabbia
può sembrare valida ma lo zoologo
canadese Clarke ha fatto notare che
1. nessuna delle vittime scampate ha
sviluppato la malattia
2. i lupi rabbiosi divorano
completamente i corpi
Dalla lettura dei resoconti storici
ipotizza due IBRIDI LUPO-CANE, più
grandi dei genitori e con tratti lupeschi
dominanti (che potrebbero essere nati
in cattività)
ALTRE IPOTESI
Acromegalia
Dogue di Bordeaux
Bande di briganti
POSSIBILI SPIEGAZIONI
SCIENTIFICHE PER LA
LICANTROPIA
Ipertricosi
Rabbia
Disturbo psichiatrico
IPERTRICOSI
Condizione genetica che comporta
un’estesa crescita di peli e capelli su
tutto il corpo, tale da assomigliare
veramente a dei lupi
Ipotesi respinta da Ian Woodward
perché malattia troppo rara e comunque
nota
PEDRO GONZALES E LA FIGLIA ANTONIETTA
RABBIA
Virus che si moltiplica nel tessuto
muscolare e connettivale per poi
raggiungere il sistema nervoso centrale.
Sintomi: idrofobia, movimenti violenti,
emozioni incontrollate, confusione, perdita
di sensi, aggressività
DISTURBO PSICHIATRICO
Considerata una patologia mentale già
dai medici bizantini eredi della
tradizione greca e romana (II sec. d. C.)
Era una forma di melancolia, le persone
colpite uscivano di notte (soprattutto a
febbraio), imitavano cani e lupi, si
aggiravano soprattutto presso i cimiteri.
LICANTROPIA CLINICA
Forma di disturbo psichiatrico con
presenza di DELIRIO
ZOOANTROPICO, caratterizzato dal
credere che il proprio corpo, o parti di
esso, si stia trasformando in animale
oppure che l’anima sia posseduta da
uno spirito animale.
Licantropia incontra Vampirismo
Verso l’anno 1.000 in Grecia e
nell’Europa orientale troviamo alcune
tradizioni che individuano un legame tra
la figura del licantropo e la figura del
vampiro, come per esempio le
credenze che un licantropo diventerà
un vampiro dopo la morte, oppure che
un uomo diventerà vampiro se ha
mangiato carne di pecora o agnello
uccisa da un lupo
Vampiro
Persona morta che è tornata alla vita,
appare ai viventi con il proprio corpo e
si nutre bevendo il loro sangue.
AMBITI VAMPIRISMO
1. Storico-folklorico
2. Letterario-cinematografico
3. Culturale (reale)
COME SI DIVENTA VAMPIRI
- Per «contagio» o per maleficio, fatture
- Per colpa propria (modo di vivere, aver fatto qualcosa di proibito) o per caratteristiche fisiche/di nascita (sacco amniotico, giorni sacri)
- Donne morte di parto
- Non essere seppelliti con i rituali corretti
- Persone non battezzate e apostati
- Aver mangiato carne di agnello o pecora morsa da un lupo
- Essere stati un licantropo
- Gatto che salta sul letto di morte
METODI ANTI-VAMPIRO
Paletto (frassino, biancospino, ginepro) Croce Aglio (odore penetrante considerato
rimedio agli odori infettivi)
Pietre che bloccano il sepolcro Manipolazione del cadavere (paletto,
chiodi, riempire la bocca)
Scopa di saggina dietro la porta o mucchietto di semi
EPIDEMIA DI VAMPIRISMO
(1672-1732)
Numerose testimonianze sui morti che
tornano e sulla morte delle persone a
cui fanno visita.
Per fermare questa strage è necessario
individuare il morto iniziale, aprire la sua
tomba ed eliminarlo se vengono trovati i
segni di vampirismo.
DOVE?
Nei territori dell’Europa dell’Est, che
cominciavano ad essere attraversati da
funzionari e da viaggiatori.
Nel 1718 dopo la pace di Passarowitz
(in Serbia) che concluse il conflitto
scoppiato nel 1714 tra l'Impero Ottomano e
la Repubblica di Venezia, parti della Serbia
e della Valacchia passarono sotto il
dominio dell’impero austriaco.
LA CREDENZA SUI MORTI
MALEVOLI
L’Europa occidentale a questo punto viene in contatto con una serie di credenze riguardanti il ritorno dei “morti malevoli”, che diventano una questione politica poiché spesso gli abitanti del luogo chiedevano il permesso di esumare e bruciare i cadaveri dei presunti vampiri.
Da Vienna arrivano medici che analizzano i casi attuali, ma raccolgono anche le cronache degli episodi precedenti (tutti registrati).
Questi rapporti arrivano in Europa e si diffondono facendo esplodere il fenomeno VAMPIRISMO a tutti i livelli: discussioni teologiche, dissertazioni mediche, discussioni nei salotti, diffusione nella letteratura
Casi storici
1672 JURE GRANDO
1725 PETER PLOJOWITZ(appare per la prima volta il termine vampir di origine serba)
1727-1732 ARNOLD PAOLE a
MEDWEGYA, la Città dei Vampiri(diffusione del termine tradotto in tutta Europa)
Cosa trovano? Ovvero…
i SEGNI DEL VAMPIRISMO
«Gli abitanti trovarono un corpo dalviso vermiglio, che li accolse con unsorriso»
«il cadavere aveva pelle fresca eunghie rosacee. Non senza meravigliaho visto la sua bocca ricolma disangue»
«Una gran quantità di sangue,completamente fresco, è scaturito dallabocca e dalle orecchie»
«I capelli e la barba – e anche le unghie
dopo che quelle vecchie sono cadute-
sono ricresciute; la vecchia pelle , di
colore biancastro, è squamata ma sotto
di essa è emersa una nuova
epidermide»
Corpi freschi, non corrotti, che
contengono sangue fresco, pelle e
unghie ricresciute
Spiegazioni
Epidemie
(spiegano sia le modalità di diffusione
sia alcune caratteristiche delle vittime)
Processo decomposizione
(spiega l’aspetto dei vampiri)
Porfiria (spiega chi erano i vampiri)
PORFIRIA
Malattia del metabolismo che può provocare in alcune delle sue forme estrema sensibilità alla luce del sole, colore rossastro di pelle denti ed occhi, denti aguzzi, peluria diffusa, emorragia frequenti.
Nel 1964 Illis ipotizza che questa forma della malattia sia collegata alla nascita dei miti su vampiri e licantropi.
Questa teoria viene diffusa da
Dolphin nel 1985: durante il
Medioevo, poiché le conoscenze
mediche erano arretrate, persone
malate di porfiria cercavano di
alleviare i propri sintomi bevendo
sangue, essendo una malattia
genetica ipotizza inoltre che fosse
circoscritta alla Transilvania
NOIngerire sangue non allevia i sintomi
La figura del vampiro non si diffonde nel Medioevo
Non hanno i denti aguzzi (letteratura e cinema)
Non sono originari della Transilvania (romanzo di Bram Stoker)