vantaggi della chirurgia...
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CHIRURGIA MINI-INVASIVA
L’evoluzione della tecnica chirurgica
verso una chirurgia sempre meno aggressiva e meno invasiva,
quindi più rispettosa dell’integrità fisica del paziente,
ha portato ad una importante evoluzione del trattamento
sia preoperatorio, sia intraoperatorio e postoperatorio,
con una netta diminuzione dei tempi di degenza e del dolore,
e un aumento del comfort globale.
I pazienti operati con metodica mini - invasiva,
sia laparoscopica che toracoscopica,
grazie anche ad innovative tecniche anestesiologiche, sono abitualmente mobilizzati nella stessa giornata postoperatoria
e ricominciano l’alimentazione liquida dopo poche ore dall’intervento.
LA CHIRURGIA MINI-INVASIVA
Il suo avvento ha rappresentato una
Svolta Epocale
nell’ambito della Chirurgia Generale.
In pochi anni le metodiche mininvasive hanno
allargato il proprio campo d’azione a quasi tutta la
patologia chirurgica dell’addome e del torace.
VANTAGGI DELLA CHIRURGIA
LAPAROSCOPICA
riduzione dello stress da trauma chirurgico e del dolore postoperatorio
miglioramento degli scambi respiratori e rapida ripresa della canalizzazione
dopo l'intervento
riduzione del tempo di degenza
riduzione del rischio di laparocele, cioè di ernia della ferita chirurgica
riduzione del il rischio di contaminazione ed infezione delle ferite
riduzione della possibilità di aderenze viscerali post-operatorie per la minore
manipolazione chirurgica
miglioramento estetico
riduzione dell’immunodepressione post-chirurgica
rapida ripresa delle attività sociali
CHIRURGIA LAPAROSCOPICA
La chirurgia laparoscopica è una tecnica di chirurgia
minimamente invasiva in rapido sviluppo che è progredita
con una velocità solo pochi anni fa non prevedibile.
Si è passati dal Pionerismo e dalla Fase Sperimentale
alla Standardizzazione
Oggi in oncologia rappresenta una realtà, una prospettiva
o una sfida?
CHIRURGIA ONCOLOGICA
LAPAROSCOPICA
FINALITÀ DIAGNOSTICA
Esplorazione in casi dubbi dopo studio pre-operatorio non dirimente.
Nella fase di Stadiazione delle neoplasie per decidere fra intervento , terapia farmacologica e/o radioterapia.
Esecuzione di Biopsie , utili a stabilire il successivo programma terapeutico.
CHIRURGIA ONCOLOGICA
LAPAROSCOPICA
FINALITÀ TERAPEUTICA
Ogni intervento per cancro può essere ormai riprodotto in laparoscopia o comunque può essere video - assistito.
Campo di applicazione attuale:
• nei tumori dell’esofago - stomaco
• nei tumori del colon/retto
• nei tumori degli organi solidi intraperitoneali (milza, surrene, rene, fegato, pancreas, adenopatia intra e retroperitoneale).
I risultati dal punto di vista oncologico possono essere sovrapponibili alla chirurgia tradizionale con la stessa radicalità oncologica se condotti da equipe specialistiche opportunamente rodate.
CHIRURGIA ONCOLOGICA
LAPAROSCOPICA
Aspetti che rappresentano i limiti della tecnica
learning curve del chirurgo e dell’equipe dedicata
valutazione della radicalità oncologica (caratteristiche del
pezzo asportato, linfoadenectomia, port size metastases,
sopravvivenza)
valutazione del rapporto costi/benefici
necessità di attrezzature specifiche
CHIRURGIA LAPAROSCOPICA
non è una chirurgia esotica con una diversa metodologia clinica,
non è contrapposta alla chirurgia tradizionale della quale riconosce i
medesimi presupposti culturali e scientifici,
può essere ben definita semplicemente un accesso mini - invasivo alla
cavità addominale mediato da un apparato tecnologico sofisticato,
attraverso piccoli fori che permettono a fibre ottiche e strumenti di
operare nella cavità addominale “ a cielo chiuso” superando la
tradizionale laparotomia.
Infatti, la chirurgia laparoscopica viene definita anche come
Chirurgia Gentile.
Chirurgia
tradizionale
Laparoscopia
“multiple port”
Laparoscopia “single port”
(S.I.L.S.)
Laparoscopia attraverso gli orifizi naturali
(N.O.T.E.S.)
CHIRURGIA MINI - INVASIVA DEL COLON
Indicazione
Patologia neoplastica
Malattia diverticolare
Malattia infiammatoria
acuta (appendicite acuta,
…)
Malattia infiammatoria
cronica (M. di Crohn, Colite
Ulcerosa)
Stipsi da Inertia Coli*
Procedura
Emicolectomia Destra
Resezione ileocecale
Resezione segmentaria
Emicolectomia sinistra
Proctocolectomia
Colectomia
subtotale/totale*
Appendicectomia
Chirurgia mini - invasiva dello stomaco
Indicazione: patologia benigna e maligna
(GIST, Carcinoma …)
Resezione gastrica atipica
Resezione gastrica sub-totale
e totale
Chirurgia mini - invasiva degli organi solidi:
pancreas
Pancreasectomia distale
Indicazione: patologia del pancreas sinistro
Chirurgia mini - invasiva degli organi solidi: pancreas
Enucleazione di una lesione benigna
(o precancerosa) del pancreas
Enucleazione
Chirurgia mini - invasiva degli organi solidi:
fegato
Laparascopia esplorativa
Biopsia e resezione atipica
Ecografia intraoperatoria
-- Decubito semilaterale dx (ideale
per trattamento pat. associate e
splenomegalia)
- Spezzatura del letto a livello
toracico
3 trocars sottocostali sin.
1 ombelicale per l’ottica
Variabilità di quest’ultimo in funzione
dell’habitus del pz. e delle dimensioni
della milza
1.1. LegLeg. . PancreaticoPancreatico--splenicosplenico
2.2. LegLeg. . GastroGastro--splenicosplenico
3.3. LegLeg. . SplenoSpleno--diaframmaticodiaframmatico
4.4. LegLeg. . SplenoSpleno--colicocolico
5.5. LegLeg. . FrenoFreno--colicocolico
TC Ricostruzione 3TC Ricostruzione 3--D e vascolareD e vascolare
La splenomegalia determina allungamento dei peduncoli !!
Divisione del leg. Splenocolico
e liberazione della flessura colica sinistra conservando del
tessuto a contatto del polo splenico inf. (“maniglia”)
Completamento della sezione del
leg. Gastrosplenico comprendendo i vasi
gastrici brevi spingendosi a contatto con il
pilastro diaframmatico sinistro
Isolamento dell’arteria splenica sul margine pancreaticoIsolamento dell’arteria splenica sul margine pancreatico
superiore e sua legatura. E’ preferibile utilizzare un lacciosuperiore e sua legatura. E’ preferibile utilizzare un laccio
piuttosto che piuttosto che clipsclips. Verifica immediata dell’esclusione. Verifica immediata dell’esclusione
totale o parziale della milza. totale o parziale della milza.
Dopo accentuazione del decubito laterale si procede Dopo accentuazione del decubito laterale si procede
alla sezione del alla sezione del legleg. . SplenoSpleno--diaframmaticodiaframmatico e e splenospleno--renalerenale
procedendo dal basso verso l’alto, ricongiungendosi con la procedendo dal basso verso l’alto, ricongiungendosi con la
dissezione effettuata anteriormentedissezione effettuata anteriormente
Affinamento progressivo del
peduncolo splenico e sezione con
suturatrice vascolare raso alla milza,
distalmente alla legatura arteriosa
sincerandosi di non comprendere
nel morso la coda pancreatica
Esteriorizzazione sacchetto Esteriorizzazione sacchetto
da da trocartrocar lateralelaterale
e e morcellizzazionemorcellizzazione della della
milza con pinza ad anellimilza con pinza ad anelli
Estrazione della milza per pat. benigna
Estrazione di milza
intera
o in grossi frammenti
Utilizzo di sacchetto sterile da
15 mm introdotto da orifizio
laterale o direttamente
dall’incisione sovrapubica
Estrazione della milza per pat. benigna
Chirurgia laparoscopica oncologica
addominale
Casistica personale
Laparoscopia diagnostica (elezione ed urgenza) n. 123
Patologia benigna e maligna dello stomaco n. 64
Chirurgia del colon – retto n. 106
Splenectomia per patologia benigna e maligna n. 46
Surrenalectomia per patologia benigna e maligna n. 54
Chirurgia minore del fegato, resezione atipica segmentectomia
e lobectomia n. 58
Chirurgia del pancreas sinistro, enucleazione e resezione corpo
- coda n. 22