veglia pasquale nella notte santa - vatican.va

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DOMENICA DI PASQUA RISURREZIONE DEL SIGNORE VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTE SANTA PRESIEDUTA DAL SANTO PADRE BENEDETTO XVI BASILICA VATICANA, 11 APRILE 2009

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D O M E N I C A D I P A S Q U A

RISURREZIONE DEL SIGNORE

V E G L I A P A S Q U A L E

NELLA NOTTE SANTA

P R E S I E D U T A

D A L S A N T O P A D R E

B E N E D E T T O X V I

BASILICA VATICANA, 11 APRILE 2009

2

PARTE PRIMA

SOLENNE INIZIODELLA VEGLIA O «LUCERNARIO»

Per antichissima tradizione questa è « la notte di veglia in onore

del Signore» (Es 12, 42).In questa notte, «madre di tutte le veglie» (S. Agostino), ognicristiano rimane in preghiera per celebrare la Pasqua di Ri-

surrezione di Cristo e la propria Pasqua, rivivendo gli impegni del

Battesimo e partecipando al sacramento dell’Eucaristia.

Benedizione del Fuoco

La liturgia pasquale ha inizio nell'atrio della Basilica.

Il Santo Padre:

In nomine Patris, et Filii, etSpiritus Sancti.C. Amen.

Nel nome del Padre e del Figlioe dello Spirito Santo.C. Amen.

... augura il dono della pace:

Pax vobis.C. Et cum spiritu tuo.

La pace sia con voi.C. E con il tuo spirito.

... introduce la celebrazione:

Fratelli e figli carissimi,in questa santissima notte,nella quale Gesù Cristo nostro Signorepassò dalla morte alla vita,la Chiesa, diffusa su tutta la terra,chiama i suoi figli a vegliare in preghiera.

Rivivremo la Pasqua del Signorenell’ascolto della Parola e nella partecipazione ai Sacramenti;Cristo risorto confermerà in noila speranza di partecipare alla sua vittoria sulla mortee di vivere con lui in Dio Padre.

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... benedice il fuoco:

Oremus. Preghiamo.Deus, qui per Filium tuum clari-tatis tuæ ignem fidelibus con-tulisti, novum hunc ignem csanctifica, et concede nobis, itaper hæc festa paschalia cæle-stibus desideriis inflammari, utad perpetuæ claritatis purismentibus valeamus festa pertin-gere.

O Padre, che per mezzo del tuoFiglio ci hai comunicato la fiam-ma viva della tua gloria, benedi-ci c questo fuoco nuovo, fa’che le feste pasquali accen-dano in noi il desiderio del cielo,e ci guidino, rinnovati nello spi-rito, alla festa dello splendoreeterno.

Per Christum Dominum no-strum.C. Amen.

Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

Preparazione del cero pasquale

Il Santo Padre incide sul cero una croce, la prima e l’ultima lettera

dell’alfabeto greco, Alfa e Omega, e le cifre dell’anno corrente,

dicendo:

1 Christus heriet hodie

2 Principiumet Finis

3 Alpha4 et Omega.5 Ipsius sunt

tempora6 et sæcula.7 Ipsi gloria

et imperium8 per universa

æternitatissæcula. Amen.

Il Cristo ierie oggiPrincipioe FineAlfae Omega.A lui appartengonoil tempoe i secoli.A lui la gloriae il potereper tuttii secoliin eterno. Amen.

3

A

1

5 2 0 6

2

7 0 9 8

W

4

aa

4

... infigge nel cero, in forma di croce, cinque grani di incenso:

Per sua sancta vulnera gloriosacustodiat et conservet nos Chri-stus Dominus. Amen.

Per mezzo delle sue sante pia-ghe gloriose ci protegga e cicustodisca il Cristo Signore.Amen.

... accende il cero:

Lumen Christi gloriose resur-gentis dissipet tenebras cordis etmentis.

La luce del Cristo che risorgeglorioso disperda le tenebre delcuore e dello spirito.

Inizia la processione verso l’Altare: precede il Diacono ministrante

che porta il cero; seguono il Santo Padre, il clero e i fedeli.

Processione

All'ingresso della Basilica il Diacono, tenendo il cero elevato,

canta:

Cristo, luce del mondo. C. Rendiamo grazie a Dio.

Viene accesa la candela portata dal Santo Padre.

Tutti entrano in Basilica; il Diacono ministrante intona per la

seconda volta il Lumen Christi.

Vengono accese le candele dei fedeli.

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C.

Quando il Diacono ha cantato per la terza volta il Lumen Christi,si accendono le luci della Basilica.

Il Diacono, ricevuta la benedizione dal Santo Padre, incensa il cero

pasquale e canta il solenne annunzio della Pasqua, che i fedeli

ascoltano stando in piedi, con la candela accesa.

Annunzio pasquale

Exsultet iam angelica turbacælorum: exsultent divina my-steria: et pro tanti Regis victoria,tuba insonet salutaris.

Esulti il coro degli angeli, esultil’assemblea celeste: un inno digloria saluti il trionfo del Signorerisorto.

Gaudeat et tellus tantis irradiatafulgoribus: et, æterni Regissplendore illustrata, totius orbisse sentiat amisisse caliginem.

Gioisca la terra inondata da cosìgrande splendore: la luce del Reeterno ha vinto le tenebre delmondo.

Lætetur et mater Ecclesia, tantiluminis adornata fulgoribus: etmagnis populorum vocibus hæcaula resultet.

Gioisca la madre Chiesa, splen-dente della gloria del suo Si-gnore, e questo tempio tuttorisuoni per le acclamazioni delpopolo in festa.

Quapropter astantes vos, fratrescarissimi, ad tam miram huiussancti luminis claritatem, unamecum, quæso, Dei omnipo-tentis misericordiam invocate.Ut, qui me non meis meritisintra Levitarum numerum di-

E voi, fratelli carissimi, qui ra-dunati nella solare chiarezza diquesta nuova luce, invocate conme la misericordia di Dio on-nipotente. Egli che mi ha chia-mato, senza alcun merito, nelnumero dei suoi ministri, irradi

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gnatus est aggregare: luminissui claritatem infundens, cereihuius laudem implere perficiat.

il suo mirabile fulgore, perchésia piena e perfetta la lode diquesto cero.

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D.D.

D.D.

C.C.

D.D.

C.C.

C.C.

Vere dignum et iustum est,invisibilem Deum Patrem om-nipotentem, Filiumque eiusunigenitum, Dominum nostrumIesum Christum, toto cordis acmentis affectu et vocis ministe-rio personare.

È veramente cosa buona e giustaesprimere con il canto l’esul-tanza dello spirito, e inneggiareal Dio invisibile, Padre onnipo-tente, e al suo unico Figlio, GesùCristo nostro Signore.

Qui pro nobis æterno PatriAdæ debitum solvit, et veterispiaculi cautionem pio cruoredetersit.

Egli ha pagato per noi all’eternoPadre il debito di Adamo, e con ilsangue sparso per la nostra sal-vezza ha cancellato la condannadella colpa antica.

Hæc sunt enim festa paschalia,in quibus verus ille Agnus oc-ciditur, cuius sanguine postesfidelium consecrantur.

Questa è la vera Pasqua, in cui èucciso il vero Agnello, che con ilsuo sangue consacra le case deifedeli.

Hæc nox est, in qua primumpatres nostros, filios Israeleductos de Ægypto, Mare Ru-brum sicco vestigio transirefecisti.

Questa è la notte in cui hailiberato i figli di Israele, nostripadri, dalla schiavitù dell’Egit-to, e li hai fatti passare illesiattraverso il Mar Rosso.

Hæc igitur nox est, quæ pec-catorum tenebras columnæ il-luminatione purgavit.

Questa è la notte in cui hai vin-to le tenebre del peccato conlo splendore della colonna difuoco.

Hæc nox est, quæ hodie peruniversum mundum in Christocredentes, a vitiis sæculi et

Questa è la notte che salva sututta la terra i credenti nelCristo dall’oscurità del peccato

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caligine peccatorum segrega-tos, reddit gratiæ, sociat sancti-tati.

e dalla corruzione del mondo,li consacra all’amore del Padree li unisce nella comunione deisanti.

Hæc nox est, in qua, destructisvinculis mortis, Christus ab in-feris victor ascendit.

Questa è la notte in cui Cristo,spezzando i vincoli della morte,risorge vincitore dal sepolcro.

Nihil enim nobis nasci profuit,nisi redimi profuisset.

Nessun vantaggio per noi esserenati, se lui non ci avesse redenti.

O mira circa nos tuæ pietatisdignatio! O inæstimabilis dilec-tio caritatis: ut servum redime-res, Filium tradidisti!

O immensità del tuo amore pernoi! O inestimabile segno di bon-tà: per riscattare lo schiavo, haisacrificato il tuo Figlio!

O certe necessarium Adæ pec-catum, quod Christi morte de-letum est!

Davvero era necessario il pec-cato di Adamo, che è stato di-strutto con la morte del Cristo.

O felix culpa, quæ talem ac tan-tum meruit habere Redempto-rem!

Felice colpa, che meritò di avereun così grande Redentore!a

O vere beata nox, quæ sola me-ruit scire tempus et horam, inqua Christus ab inferis resur-rexit!

O notte beata, tu sola haimeritato di conoscere il tempoe l’ora in cui Cristo è risortodagli inferi.

Hæc nox est, de qua scriptumest: Et nox sicut dies illumi-nabitur: et nox illuminatio meain deliciis meis.

Di questa notte è stato scritto:la notte splenderà come il gior-no, e sarà fonte di luce per lamiadelizia.

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Huius igitur sanctificatio noctisfugat scelera, culpas lavat: etreddit innocentiam lapsis etmæstis lætitiam. Fugat odia,concordiam parat et curvat im-peria.

Il santo mistero di questa nottesconfigge il male, lava le colpe,restituisce l’innocenza ai pecca-tori, la gioia agli afflitti. Dissipal’odio, piega la durezza dei po-tenti, promuove la concordia ela pace.

In huius igitur noctis gratia, su-scipe, sancte Pater, laudis huiussacrificium vespertinum, quodtibi in hac cerei oblatione sol-lemni, per ministrorum manusde operibus apum, sacrosanctareddit Ecclesia.

In questa notte di grazia accogli,Padre santo, il sacrificio di lode,che la Chiesa ti offre per manodei suoi ministri, nella solenneliturgia del cero, frutto del la-voro delle api, simbolo dellanuova luce.

Sed iam columnæ huius præco-nia novimus, quam in honoremDei rutilans ignis accendit.

Riconosciamo nella colonna del-l’Esodo gli antichi presagi diquesto lume pasquale che unfuoco ardente ha acceso in ono-re di Dio.

Qui, licet sit divisus in partes,mutuati tamen luminis detri-menta non novit. Alitur enimliquantibus ceris, quas in sub-stantiam pretiosæ huius lampa-dis apis mater eduxit.

Pur diviso in tante fiammelle nonestingue il suo vivo splendore,ma si accresce nel consumarsidella cera che l’ape madre haprodotto per alimentare questapreziosa lampada.

O vere beata nox, in qua terreniscælestia, humanis divina iun-guntur!

O notte veramente gloriosa, chericongiunge la terra al cielo el’uomo al suo creatore!

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Oramus ergo te, Domine, utcereus iste in honorem tui no-minis consecratus, ad noctishuius caliginem destruendam,indeficiens perseveret.

Ti preghiamo dunque, Signore,che questo cero, offerto in ono-re del tuo nome per illumina-re l’oscurità di questa notte,risplenda di luce che mai sispegne.

Et in odorem suavitatis accep-tus, supernis luminaribus mi-sceatur. Flammas eius lucifermatutinus inveniat: Ille, in-quam, lucifer, qui nescit occa-sum: Christus Filius tuus, qui,regressus ab inferis, humanogeneri serenus illuxit, et tecumvivit et regnat in sæcula sæcu-lorum.

Salga a te come profumo soave,si confonda con le stelle del cielo.Lo trovi acceso la stella delmattino, quella stella che nonconosce tramonto: Cristo, tuoFiglio, che risuscitato dai mortifa risplendere sugli uomini lasua luce serena e vive e regnanei secoli dei secoli.

L’assemblea:

Si spengono le candele.

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PARTE SECONDA

LITURGIA DELLA PAROLA

Il Santo Padre:

Fratelli e sorelle carissimi,dopo il solenne inizio della Veglia,ascoltiamo ora in devoto raccoglimento la Parola di Dio.

Meditiamo come nell’antica alleanzaDio salvò il suo popolo e,nella pienezza dei tempi,ha inviato il suo Figlio per la nostra redenzione.

Preghiamo perché Dio nostro Padreconduca a compimento l’opera di salvezzaincominciata con la Pasqua.

Prima lettura

Dio vide tutto quello che aveva fatto: era cosa molto buona

Del libro del Génesis. Dal libro della Genesi.1, 1—2, 2

Al principio creóDios el cielo y latierra. La tierra era un caos in-forme; sobre la faz del abismo, latiniebla. Y el aliento de Dios secernía sobre la faz de las aguas.

In principio Dio creò il cielo e laterra. La terra era informe edeserta e le tenebre ricopriva-no l’abisso e lo spirito di Dioaleggiava sulle acque.

Y dijo Dios: «Que exista laluz». Y la luz existió. Y vio Diosque la luz era buena. Y separóDios la luz de la tiniebla; llamó

Dio disse: «Sia la luce!». E laluce fu. Dio vide che la luceera cosa buona e Dio separò laluce dalle tenebre. Dio chiamò

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Dios a la luz «Día»; a la tiniebla,«Noche». Pasó una tarde, pasóuna mañana: el día primero.

la luce giorno, mentre chiamò letenebre notte. E fu sera e fumattina: giorno primo.

Y dijo Dios: «Que exista unabóveda entre las aguas, quesepare aguas de aguas». E hizoDios una bóveda y separó lasaguas de debajo de la bóveda delas aguas de encima de la bó-veda. Y así fue. Y llamó Diosa la bóveda «Cielo». Pasó unatarde, pasó una mañana: el díasegundo.

Dio disse: «Sia un firmamentoin mezzo alle acque per separa-re le acque dalle acque». Diofece il firmamento e separò leacque che sono sotto il firma-mento dalle acque che sono so-pra il firmamento. E così av-venne. Dio chiamò il firmamen-to cielo. E fu sera e fu mattina:secondo giorno.

Y dijo Dios: «Que se juntenlas aguas de debajo del cieloen un solo sitio, y que aparezcanlos continentes». Y así fue. Yllamó Dios a los continentes«Tierra», y a la masa de lasaguas la llamó «Mar». Y vioDios que era bueno.

Dio disse: «Le acque che sonosotto il cielo si raccolgano in ununico luogo e appaia l’asciutto».E così avvenne. Dio chiamòl’asciutto terra, mentre chiamòla massa delle acque mare. Diovide che era cosa buona.

Y dijo Dios: «Verdee la tierrahierba verde, que engendresemilla, y árboles frutales queden fruto según su especie, yque lleven semilla sobre latierra». Y así fue. La tierra brotóhierba verde que engendrabasemilla según su especie, y ár-boles que daban fruto y llevabansemilla según su especie. Y vioDios que era bueno. Pasó unatarde, pasó una mañana: el díatercero.a

Dio disse: «La terra producagermogli, erbe che produco-no seme e alberi da frutto, chefanno sulla terra frutto con ilseme, ciascuno secondo la pro-pria specie». E così avvenne. Ela terra produsse germogli, erbeche producono seme, ciascunasecondo la propria specie, e al-beri che fanno ciascuno fruttocon il seme, secondo la propriaspecie. Dio vide che era cosabuona. E fu sera e fu mattina:terzo giorno.

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Y dijo Dios: «Que existan lum-breras en la bóveda del cielo,para separar el día de la noche,para señalar las fiestas, los días ylos años; y sirvan de lumbrerasen la bóveda del cielo, para darluz sobre la tierra». Y así fue. Ehizo Dios dos lumbreras gran-des: la lumbrera mayor pararegir el día, la lumbrera menorpara regir la noche, y las estre-llas. Y las puso Dios en la bóvedadel cielo, para dar luz sobre latierra; para regir el día y lanoche, para separar la luz de latiniebla. Y vio Dios que era bue-no. Pasó una tarde, pasó unamañana: el día cuarto.a

Dio disse: «Ci siano fonti di lucenel firmamento del cielo, perseparare il giorno dalla notte;siano segni per le feste, per igiorni e per gli anni e siano fontidi luce nel firmamento del cieloper illuminare la terra». E cosìavvenne. E Dio fece le due fontidi luce grandi: la fonte di lucemaggiore per governare il gior-no e la fonte di luce minore pergovernare la notte, e le stelle.Dio le pose nel firmamento delcielo per illuminare la terra e pergovernare il giorno e la notte eper separare la luce dalle te-nebre. Dio vide che era cosabuona. E fu sera e fu mattina:quarto giorno.

Y dijo Dios: «Pululen las aguasun pulular de vivientes, y pájarosvuelen sobre la tierra frente a labóveda del cielo». Y creó Dioslos cetáceos y los vivientes quese deslizan y que el agua hizopulular según sus especies, ylas aves aladas según sus espe-cies. Y vio Dios que era bueno.Y Dios los bendijo, diciendo:«Creced,multiplicaos, llenad lasaguas del mar; que las aves semultipliquen en la tierra». Pasóuna tarde, pasó una mañana: eldía quinto.a

Dio disse: «Le acque brùlichi-no di esseri viventi e uccellivolino sopra la terra, davantial firmamento del cielo». Diocreò i grandi mostri marini etutti gli esseri viventi che guiz-zano e brùlicano nelle acque,secondo la loro specie, e tutti gliuccelli alati, secondo la lorospecie. Dio vide che era cosabuona. Dio li benedisse: «Siatefecondi e moltiplicatevi e riem-pite le acque dei mari; gli uc-celli si moltìplichino sulla ter-ra». E fu sera e fu mattina:quinto giorno.

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Y dijo Dios: «Produzca la tierravivientes según sus especies:animales domésticos, reptiles yfieras según sus especies». Y asífue. E hizo Dios las fieras segúnsus especies, los animales do-mésticos según sus especies ylos reptiles según sus especies.Y vio Dios que era bueno.a

Dio disse: «La terra producaesseri viventi secondo la lorospecie: bestiame, rettili e animaliselvatici, secondo la loro spe-cie». E così avvenne. Dio fecegli animali selvatici, secondo laloro specie, il bestiame, secon-do la propria specie, e tutti i ret-tili del suolo, secondo la loro spe-cie. Dio vide che era cosa buona.

Y dijo Dios: «Hagamos al hom-bre a nuestra imagen y seme-janza; que domine los peces delmar, las aves del cielo, los ani-males domésticos, los reptiles dela tierra».a

Dio disse: «Facciamo l’uomo anostra immagine, secondo la no-stra somiglianza: dòmini sui pe-sci del mare e sugli uccelli delcielo, sul bestiame, su tutti glianimali selvatici e su tutti i rettiliche strisciano sulla terra».

Y creó Dios al hombre a suimagen; a imagen de Dios locreó; hombre y mujer los creó.Y los bendijo Dios y les dijo:«Creced, multiplicaos, llenad latierra y sometedla; dominad lospeces del mar, las aves del cielo,los vivientes que se muevensobre la tierra».a

E Dio creò l’uomo a sua im-magine; a immagine di Dio locreò:maschio e femmina li creò.Dio li benedisse e Dio disse loro:«Siate fecondi e moltiplicatevi,riempite la terra e soggiogatela,dominate sui pesci del mare esugli uccelli del cielo e su ogniessere vivente che striscia sullaterra».

Y dijo Dios: «Mirad, os entregotodas las hierbas que engendransemilla sobre la faz de la tierra; ytodos los árboles frutales queengendran semilla os servirán dealimento; y a todas las fieras dela tierra, a todas las aves delcielo, a todos los reptiles de la

Dio disse: «Ecco, io vi do ognierba che produce seme e che èsu tutta la terra, e ogni alberofruttifero che produce seme: sa-ranno il vostro cibo. A tutti glianimali selvatici, a tutti gli uc-celli del cielo e a tutti gli esseriche strisciano sulla terra e nei

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tierra, a todo ser que respira,la hierba verde les servirá dealimento». Y así fue. Y vio Diostodo lo que había hecho; y eramuy bueno. Pasó una tarde,pasó una mañana: el día sexto.Y quedaron concluidos el cielo,la tierra y sus ejércitos. Y con-cluyó Dios para el día séptimotodo el trabajo que había hecho;y descansó el día séptimo detodo el trabajo que habíahecho.

quali è alito di vita, io do in ciboogni erba verde». E così av-venne. Dio vide quanto avevafatto, ed ecco, era cosa moltobuona. E fu sera e fu mattina:sesto giorno.Così furono portati a compi-mento il cielo e la terra e tuttele loro schiere. Dio, nel settimogiorno, portò a compimento illavoro che aveva fatto e cessò nelsettimo giorno da ogni suo la-voro che aveva fatto.

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C.

C.

Salmo responsoriale

Il salmista: dal Salmo 103

Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

L’assemblea ripete: Emitte Spiritum tuum, Domine, et renovafaciem terræ.

1. Benedic, anima mea, Domi-no: Domine Deus meus, ma-gnificatus es vehementer! Maie-statem et decorem induisti,amictus lumine sicut vesti-mento. C.

1. Benedici il Signore, animamia! Sei tanto grande, Signore,mio Dio! Sei rivestito di maestàe di splendore, avvolto di lucecome di un manto.

2. Qui fundasti terram superstabilitatem suam, non inclina-bitur in sæculum sæculi. Abys-sus sicut vestimentum operuiteam, super montes stabantaquæ. C.

2. Egli fondò la terra sulle suebasi: non potrà mai vacillare. Tul’hai coperta con l’oceano comeuna veste; al di sopra dei montistavano le acque.a

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3. Qui emittis fontes in tor-rentes; inter medium montiumpertransibunt. Super ea volu-cres cæli habitabunt, de medioramorum dabunt voces. C.

3. Tu mandi nelle valli acquesorgive perché scorrano tra imonti. In alto abitano gli uc-celli del cielo e cantano tra lefronde.

4. Rigas montes de cenaculistuis, de fructu operum tuorumsatias terram. Producis fenumiumentis, et herbam servitutihominum. C.

4. Dalle tue dimore tu irrighi imonti, e con il frutto delle tueopere si sazia la terra. Tu faicrescere l’erba per il bestiame ele piante che l’uomo coltiva pertrarre cibo dalla terra.

5. Quam multiplicata suntopera tua, Domine! Omnia insapientia fecisti, impleta estterra creatura tua. Benedic,anima mea, Domino. C.

5. Quante sono le tue opere,Signore! Le hai fatte tutte consaggezza; la terra è piena delletue creature. Benedici il Signo-re, anima mia.

Il Santo Padre:

Oremus. Preghiamo.Omnipotens sempiterne Deus,qui es in omnium operumtuorum dispensatione mirabilis,intellegant redempti tui, nonfuisse excellentius, quod initiofactus est mundus, quam quodin fine sæculorum Pascha no-strum immolatus est Christus.

Qui vivit et regnat in sæculasæculorum.

C. Amen.

Dio onnipotente ed eterno, am-mirabile in tutte le opere del tuoamore, illumina i figli da te re-denti perché comprendano che,se fu grande all’inizio la creazio-ne del mondo, ben più gran-de, nella pienezza dei tempi, ful’opera della nostra redenzione,nel sacrificio pasquale di CristoSignore.Egli vive e regna nei secoli deisecoli.

C. Amen.

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Seconda lettura

Il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede

Lesung aus dem Buch Genesis. Dal libro della Genesi. 22, 1-18

In jenen Tagen stellte GottAbraham auf die Probe. Ersprach zu ihm: Abraham! Erantwortete: Hier bin ich. Gottsprach: Nimm deinen Sohn,deinen einzigen, den du liebst,Isaak, geh in das Land Moríja,und bring ihn dort auf einem derBerge, den ich dir nenne, alsBrandopfer dar.

In quei giorni, Dio mise allaprova Abramo e gli disse: «Abra-mo!». Rispose: «Eccomi!». Ri-prese: «Prendi tuo figlio, il tuounigenito che ami, Isacco, va’nel territorio di Mòria e offrilo inolocausto su di un monte che ioti indicherò».aa

Frühmorgens stand Abrahamauf, sattelte seinen Esel, holteseine beiden Jungknechte undseinen Sohn Isaak, spaltete Holzzum Opfer und machte sich aufden Weg zu dem Ort, den ihmGott genannt hatte.

Abramo si alzò di buon mattino,sellò l’asino, prese con sé dueservi e il figlio Isacco, spaccò lalegna per l’olocausto e si mise inviaggio verso il luogo che Dio gliaveva indicato.a

Als Abraham amdritten Tag auf-blickte, sah er den Ort von wei-tem. Da sagte Abraham zu sei-nen Jungknechten: Bleibt mitdem Esel hier! Ich will mit demKnaben hingehen und anbeten;dann kommen wir zu euch zu-rück.

Il terzo giorno Abramo alzò gliocchi e da lontano vide quelluogo. Allora Abramo disse aisuoi servi: «Fermatevi qui conl’asino; io e il ragazzo andremofin lassù, ci prostreremo e poiritorneremo da voi».a

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Abraham nahm das Holz für dasBrandopfer und lud es seinemSohn Isaak auf. Er selbst nahmdas Feuer und das Messer in dieHand. So gingen beide mitein-ander.

Abramo prese la legna dell’olo-causto e la caricò sul figlio Isac-co, prese in mano il fuoco e ilcoltello, poi proseguirono tutt’edue insieme.a

Nach einer Weile sagte Isaak zuseinem Vater Abraham: Vater!Er antwortete: Ja, mein Sohn!Dann sagte Isaak: Hier ist FeuerundHolz.Wo aber ist das Lammfür das Brandopfer? Abrahamentgegnete: Gott wird sich dasOpferlamm aussuchen, meinSohn.

Isacco si rivolse al padreAbramoe disse: «Padre mio!». Rispose:«Eccomi, figlio mio». Riprese:«Ecco qui il fuoco e la legna, madov’è l’agnello per l’olocau-sto?». Abramo rispose: «Diostesso si provvederà l’agnello perl’olocausto, figlio mio!».a

Und beide gingen miteinanderweiter. Als sie an denOrt kamen,den ihm Gott genannt hatte,baute Abraham den Altar, schi-chtete das Holz auf, fesselte sei-nen Sohn Isaak und legte ihn aufden Altar, oben auf das Holz.Schon streckte Abraham seineHand aus und nahmdasMesser,um seinen Sohn zu schlachten.

Proseguirono tutt’e due insie-me. Così arrivarono al luogo cheDio gli aveva indicato; qui Abra-mo costruì l’altare, collocò lalegna, legò suo figlio Isacco e lodepose sull’altare, sopra la le-gna. Poi Abramo stese la manoe prese il coltello per immolaresuo figlio.a

Da rief ihm der Engel des Herrnvom Himmel her zu: Abraham,Abraham! Er antwortete: Hierbin ich. Jener sprach: Streckdeine Hand nicht gegen denKnaben aus, und tu ihm nichtszuleide! Denn jetzt weiß ich, daßdu Gott fürchtest; du hast mirdeinen einzigen Sohn nicht vor-enthalten.

Ma l’angelo del Signore lo chia-mò dal cielo e gli disse: «Abra-mo, Abramo!». Rispose: «Ec-comi!». L’angelo disse: «Nonstendere la mano contro il ra-gazzo e non fargli niente! Ora soche tu temi Dio e non mi hairifiutato tuo figlio, il tuo unicounigenito».a

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Als Abraham aufschaute, sah er:EinWidder hatte sich hinter ihmmit seinenHörnern imGestrüppverfangen. Abraham ging hin,nahm den Widder und brachteihn statt seines Sohnes alsBrandopfer dar.

Allora Abramo alzò gli occhi evide un ariete, impigliato conle corna in un cespuglio. Abra-mo andò a prendere l'ariete el'offrì in olocausto invece delfiglio.a

Abraham nannte jenen Ort Jah-we-Jire—Der Herr sieht—, wieman noch heute sagt: Auf demBerg läßt sich der Herr sehen.Der Engel des Herrn rief Abra-ham zum zweitenmal vomHimmel her zu und sprach: Ichhabe bei mir geschworen —Spruch des Herrn: Weil du dasgetan hast und deinen einzigenSohn mir nicht vorenthaltenhast, will ich dir Segen schen-ken in Fülle und deine Nach-kommen zahlreich machen wiedie Sterne am Himmel und denSand am Meeresstrand. DeineNachkommen sollen das Torihrer Feinde einnehmen. Segnensollen sich mit deinen Nach-kommen alle Völker der Erdeweil du auf meine Stimme ge-hört hast.

Abramo chiamò quel luogo «IlSignore vede»; perciò oggi sidice: «Sul monte il Signore si favedere».L’angelo del Signore chiamòdal cielo Abramo per la secon-da volta e disse: «Giuro perme stesso, oracolo del Signore:perché tu hai fatto questo enon hai risparmiato tuo figlio, iltuo unigenito, io ti colmerò dibenedizioni e renderò molto nu-merosa la tua discendenza, co-me le stelle del cielo e come lasabbia che è sul lido del mare; latua discendenza si impadroniràdelle città dei nemici. Si dirannobenedette nella tua discendenzatutte le nazioni della terra, per-ché tu hai obbedito alla miavoce».a

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C.

C.

Salmo responsoriale

Il salmista: dal Salmo 15

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

L’assemblea ripete: Conserva me, Deus, quoniam speravi in te.

1. Dominus pars hereditatismeæ et calicis mei: tu es quidetines sortem meam. Propo-nebam Dominum in conspectumeo semper; quoniam a dex-tris est mihi, non commo-vebor. C.

1. Il Signore è mia parte dieredità e mio calice: nelle tuemani è la mia vita. Io pongosempre davanti a me il Signore,sta alla mia destra, non potròvacillare.

2. Propter hoc lætatum est cormeum, et exsultaverunt præ-cordia mea; insuper et caromea requiescet in spe. Quo-niam non derelinques animammeam in inferno nec dabissanctum tuum videre cor-ruptionem. C.

2. Per questo gioisce il mio cuo-re ed esulta la mia anima; ancheil mio corpo riposa al sicuro,perché non abbandonerai lamia vita negli inferi, né lasce-rai che il tuo fedele veda lafossa.

3. Notas mihi facies vias vitæ,plenitudinem lætitiæ cum vultutuo, delectationes in dextera tuausque in finem. C.

3. Mi indicherai il sentiero dellavita, gioia piena alla tua pre-senza, dolcezza senza fine allatua destra.

25

Il Santo Padre:

Oremus. Preghiamo.Deus, Pater summe fidelium,qui promissionis tuæ filios dif-fusa adoptionis gratia in tototerrarum orbe multiplicas, etper paschale sacramentumAbraham puerum tuum univer-sarum, sicut iurasti, gentiumefficis patrem, da populis tuisdigne ad gratiam tuæ vocationisintrare.

O Dio, Padre dei credenti, cheestendendo a tutti gli uomini ildono dell’adozione filiale, mol-tiplichi in tutta la terra i tuoi fi-gli, e nel sacramento pasqualedel Battesimo adempi la pro-messa fatta ad Abramo di ren-derlo padre di tutte le nazioni,concedi al tuo popolo di rispon-dere degnamente alla graziadella tua chiamata.

Per Christum Dominum no-strum.

C. Amen.

Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

26

Terza lettura

Gli israeliti camminarono sull’asciutto in mezzo al mare

Lecture du livre de l’Exode. Dal libro dell’Esodo.14, 15—15, 1

Les fils d’Israël, voyant les Égyp-tiens lancés à leur poursuite,étaient effrayés. Le Seigneur dità Moïse: «Pourquoi crier versmoi? Ordonne aux fils d’Israëlde se mettre en route!

In quei giorni, il Signore disse aMosè: «Perché gridi verso dime? Ordina agli Israeliti di ri-prendere il cammino.aa

Toi, lève ton bâton, étends lebras contre la mer, fends-la endeux, et que les fils d’Israëlpénètrent dans la mer à piedsec. Et moi, je vais endurcir lecœur des Égyptiens ils pénétre-ront derrière eux dans la mer;je triompherai, pour ma gloire,de Pharaon et de toute son ar-mée, de ses chars et de ses guer-riers. Les Égyptiens sauront queje suis le Seigneur, quand j’auraitriomphé, pour ma gloire, dePharaon, de ses chars et de sesguerriers».

Tu intanto alza il bastone, stendila mano sul mare e dividilo,perché gli Israeliti entrino nelmare all’asciutto. Ecco, io rendoostinato il cuore degli Egiziani,così che entrino dietro di loro eio dimostri la mia gloria sul fa-raone e tutto il suo esercito, suisuoi carri e sui suoi cavalieri. GliEgiziani sapranno che io sono ilSignore, quando dimostrerò lamia gloria contro il faraone, isuoi carri e i suoi cavalieri».aa

L’Ange de Dieu, qui marchaiten avant d’Israël, changea deplace et se porta à l’arrière.La colonne de nuée quittal’avant-garde et vint se placer àl’arrière, entre le camp des

L’angelo di Dio, che precedeval’accampamento d’Israele, cam-biò posto e passò indietro. An-che la colonna di nube si mossee dal davanti passò dietro. Andòa porsi tra l’accampamento de-

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Égyptiens et le camp d’Israël.Cette nuée était à la fois té-nèbres et lumière dans la nuit,si bien que, de toute la nuit, ilsne purent se rencontrer.a

gli Egiziani e quello d’Israele. Lanube era tenebrosa per gli uni,mentre per gli altri illuminava lanotte; così gli uni non poteronoavvicinarsi agli altri durante tut-ta la notte.

Moïse étendit le bras contre lamer. Le Seigneur chassa la mertoute la nuit par un fort ventd’est, et il mit la mer à sec. Leseaux se fendirent, et les filsd’Israël pénétrèrent dans la merà pied sec, les eaux formant unemuraille à leur droite et à leurgauche. Les Égyptiens les pour-suivirent et pénétrèrent derrièreeux avec tous les chevaux dePharaon, ses chars et ses guer-riers jusqu’au milieu de la mer.

Allora Mosè stese la mano sulmare. E il Signore durante tuttala notte risospinse il mare con unforte vento d’oriente, renden-dolo asciutto; le acque si di-visero. Gli Israeliti entrarono nelmare sull’asciutto, mentre le ac-que erano per loro un muro adestra e a sinistra. Gli Egiziani liinseguirono, e tutti i cavalli delfaraone, i suoi carri e i suoi ca-valieri entrarono dietro di loroin mezzo al mare.

Aux dernières heures de lanuit, le Seigneur observa, depuisla colonne de feu et de nuée,l’arméedes Égyptiens, et il lamiten déroute. Il faussa les rouesde leurs chars, et ils eurentbeaucoup de peine à les con-duire. Les Égyptiens s’écrièrent:«Fuyons devant Israël, car c’estle Seigneur qui combat pour euxcontre nous!».

Ma alla veglia del mattino ilSignore, dalla colonna di fuoco edi nube, gettò uno sguardo sulcampo degli Egiziani e lo mise inrotta. Frenò le ruote dei lorocarri, così che a stento riusci-vano a spingerle. Allora gli Egi-ziani dissero: «Fuggiamodi fron-te a Israele, perché il Signorecombatte per loro contro gli Egi-ziani!».

Le Seigneur dit àMoïse: «Étendsle bras contre la mer: que leseaux reviennent sur les Égyp-tiens, leurs chars et leurs guer-riers!».

Il Signore disse a Mosè: «Sten-di la mano sul mare: le ac-que si riversino sugli Egizia-ni, sui loro carri e i loro cava-lieri».

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Moïse étendit le bras contre lamer. Au point du jour, la merreprit sa place; dans leur fuite,les Égyptiens s’y heurtèrent, et leSeigneur les précipita au milieude la mer. Les eaux refluèrent etrecouvrirent toute l’armée dePharaon, ses chars et ses guer-riers, qui avaient pénétré dans lamer à la poursuite d’Israël. IIn’en resta pas un seul. Mais lesfils d’Israël avaient marché àpied sec au milieu de la mer, leseaux formant unemuraille à leurdroite et à leur gauche.a

Mosè stese la mano sul mare e ilmare, sul far del mattino, tornòal suo livello consueto, mentregli Egiziani, fuggendo, gli si di-rigevano contro. Il Signore litravolse così in mezzo al mare.Le acque ritornarono e som-mersero i carri e i cavalieri ditutto l’esercito del faraone, cheerano entrati nel mare dietro aIsraele: non ne scampò neppureuno. Invece gli Israeliti avevanocamminato sull’asciutto in mez-zo al mare, mentre le acqueerano per loro un muro a destrae a sinistra.

Ce jour-là, le Seigneur sauvaIsraël de la main de l’Égypte, etIsraël vit sur le bord de lamer lescadavres des Égyptiens. Israëlvit avec quelle main puissantele Seigneur avait agi contrel’Égypte. Le peuple craignit leSeigneur, il mit sa foi dans leSeigneur et dans son serviteurMoïse.

In quel giorno il Signore salvòIsraele dalla mano degli Egizia-ni, e Israele vide gli Egizianimorti sulla riva del mare; Israelevide la mano potente con laquale il Signore aveva agito con-tro l’Egitto, e il popolo temette ilSignore e credette in lui e inMosè suo servo.a

Alors Moïse et les fils d’Israëlchantèrent ce cantique au Sei-gneur:

Allora Mosè e gli Israeliti can-tarono questo canto al Signoree dissero:

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Salmo responsoriale

Il salmista: Es 15, 1-6. 17-18

Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria.

L’assemblea ripete: Cantemus Domino: gloriose enim magnifica-tus est.

1. Cantemus Domino, glorioseenimmagnificatus est: equum etascensoremdeiecit inmare! For-titudo mea et robur meum Do-minus, et factus est mihi in sa-lutem. Iste Deus meus, et glo-rificabo eum;Deus patris mei, etexaltabo eum! C.

1. «Voglio cantare al Signore,perché ha mirabilmente trion-fato: cavallo e cavaliere ha get-tato nel mare. Mia forza e miocanto è il Signore, egli è stato lamia salvezza. È il mio Dio: lo vo-glio lodare, il Dio di mio padre:lo voglio esaltare!

2. Dominus quasi vir pugnator;Dominus nomen eius! Curruspharaonis et exercitum eiusproiecit in mare; electi bella-tores eius submersi sunt in mariRubro. C.

2. Il Signore è un guerriero, Si-gnore è il suo nome. I carri delfaraone e il suo esercito li hascagliati nel mare; i suoi com-battenti scelti furono sommersinel Mar Rosso.

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3. Abyssi operuerunt eos, de-scenderunt in profundum quasilapis. Dextera tua, Domine, ma-gnifice in fortitudine, dexteratua, Domine, percussit inimi-cum. C.

3. Gli abissi li ricoprirono, spro-fondarono come pietra. La tuadestra, Signore, è gloriosa per lapotenza, la tua destra, Signore,annienta il nemico.

4. Introduces eos, et plantabisin monte hereditatis tuæ, fir-missimo habitaculo tuo, quodoperatus es, Domine, sanctua-rio, Domine, quod firmaveruntmanus tuæ.Dominus regnabit inæternum et ultra! C.

4. Tu lo fai entrare e lo pianti sulmonte della tua eredità, luogoche per tua dimora, Signore, haipreparato, santuario che le tuemani, Signore, hanno fondato. IlSignore regni in eterno e persempre!».

Il Santo Padre:

Oremus.Deus, cuius antiqua miraculaetiam nostris temporibus coru-scare sentimus, dum, quod unipopulo a persecutione Pharao-nis liberando dexteræ tuæ po-tentia contulisti, id in salutemgentium per aquam regenera-tionis operaris, præsta, ut inAbrahæ filios et in Israeliti-cam dignitatem totius munditranseat plenitudo.

Per Christum Dominum no-strum.

C. Amen.

Preghiamo.O Dio, anche ai nostri tempivediamo risplendere i tuoi an-tichi prodigi: ciò che facesticon la tua mano potente perliberare un solo popolo dall’op-pressione del faraone, ora locompi attraverso l’acqua delBattesimo per la salvezza di tuttii popoli; concedi che l’umanitàintera sia accolta tra i figli diAbramo e partecipi alla dignitàdel popolo eletto.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

31

Quarta lettura

Vi aspergerò con acqua pura, e vi darò un cuore nuovo

A reading from the prophetEzekiel.

Dal libro del profeta Ezechiele.36, 16-28

The word of the Lord wasaddressed tome as follows: “Sonof man, the members of thehouse of Israel used to live intheir own land, but they defiledit by their conduct and actions.I then discharged my fury atthem because of the blood theyshed in their land and the idolswith which they defiled it. Iscattered them among thenations and dispersed them inforeign countries. I sentencedthem as their conduct andactions deserved.

Mi fu rivolta questa parola delSignore: «Figlio dell’uomo, lacasa d’Israele, quando abitava lasua terra, la rese impura con lasua condotta e le sue azioni.Perciò ho riversato su di lorola mia ira per il sangue cheavevano sparso nel paese e pergli idoli con i quali l’avevanocontaminato. Li ho dispersi frale nazioni e sono stati dispersi inaltri territori: li ho giudicati se-condo la loro condotta e le loroazioni.a

And now they have profanedmyholy name among the nationswhere they have gone, so thatpeople say of them, ‘These arethe people of the Lord; they havebeen exiled from his land’.

Giunsero fra le nazioni dove era-no stati spinti e profanarono ilmio nome santo, perché di lorosi diceva: “Costoro sono il po-polo del Signore e tuttavia sonostati scacciati dal suo paese”.

But I have been concernedabout my holy name, which thehouse of Israel has profanedamong the nations where theyhave gone.

Ma io ho avuto riguardo delmio nome santo, che la casad’Israele aveva profanato frale nazioni presso le quali eragiunta.

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And so, say to the house ofIsrael: The Lord says this: I amnot doing this formy sake, houseof Israel, but for the sake of myholy name, which you have pro-faned among the nations whereyou have gone. Imean to displaythe holiness of my great name,which has been profaned amongthe nations,which you have pro-faned among them. And thenations will learn that I amthe Lord—it is the Lord whospeaks—when I display myholiness for your sake beforetheir eyes.

Perciò annuncia alla casa diIsraele: “Così dice il SignoreDio:Io agisco non per riguardo avoi, casa d’Israele, ma per amo-re del mio nome santo, che voiavete profanato fra le nazionipresso le quali siete giunti. San-tificherò il mio nome grande,profanato fra le nazioni, pro-fanato da voi in mezzo a loro.Allora le nazioni sapranno che iosono il Signore — oracolo delSignore Dio —, quando mostre-rò la mia santità in voi davanti ailoro occhi.a

Then I am going to take youfrom among the nations andgather you together from all theforeign countries, and bring youhome to your own land. I shallpour clean water over you andyou will be cleansed; I shallcleanse you of all your defile-ment and all your idols. I shallgive you a new heart, and put anew spirit in you; I shall removethe heart of stone from yourbodies and give you a heart offlesh instead.

Vi prenderò dalle nazioni, vi ra-dunerò da ogni terra e vi con-durrò sul vostro suolo. Viaspergerò con acqua pura esarete purificati; io vi puri-ficherò da tutte le vostre im-purità e da tutti i vostri idoli; vidarò un cuore nuovo, metteròdentro di voi uno spirito nuo-vo, toglierò da voi il cuore dipietra e vi darò un cuore dicarne.aa

I shall put my spirit in you,and make you keep my lawsand sincerely respect my ob-servances.

Porrò il mio spirito dentro di voie vi farò vivere secondo le mieleggi e vi farò osservare e met-tere in pratica le mie norme.

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You will live in the land which Igave your ancestors. You shallbe my people and I will be yourGod”.

Abiterete nella terra che iodiedi ai vostri padri; voi sarete ilmio popolo e io sarò il vostroDio”».

Salmo responsoriale

Il salmista: dal Salmo 41

Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

L’assemblea ripete: Sitivit anima mea ad te, Deum vivum.

1. Quemadmodum desideratcervus ad fontes aquarum, itadesiderat anima mea ad te,Deus. Sitivit anima mea adDeum, Deum vivum: quandoveniam et apparebo ante fa-ciem Dei? C.

1. Come la cerva anela ai corsid’acqua, così l’anima mia ane-la a te, o Dio. L’anima mia hasete di Dio, del Dio vivente:quando verrò e vedrò il voltodi Dio?

34

C.

C.

2. Quoniam transibam in lo-cum tabernaculi admirabilisusque ad domum Dei, in vo-ce exsultationis et confessio-nis, multitudinis festa cele-brantis. C.

3. Emitte lucem tuam et verita-tem tuam; ipsæ me deducant etadducant in montem sanctumtuum et in tabernacula tua. C.

4. Et introibo ad altare Dei,ad Deum lætitiæ exsultationismeæ. Confitebor tibi in cithara,Deus, Deus meus. C.

2. Avanzavo tra la folla, la pre-cedevo fino alla casa di Dio, fracanti di gioia e di lode di unamoltitudine in festa.

3. Manda la tua luce e la tuaverità: siano esse a guidarmi, miconducano alla tua santa mon-tagna, alla tua dimora.

4. Verrò all’altare di Dio, aDio, mia gioiosa esultanza. A tecanterò sulla cetra, Dio, Diomio.

Il Santo Padre:

Oremus.Deus, incommutabilis virtus etlumen æternum, respice propi-tius ad totius Ecclesiæ sacra-mentum, et opus salutis hu-manæ perpetuæ dispositioniseffectu tranquillius operare; to-tusque mundus experiatur et vi-deat deiecta erigi, inveterata re-novari et per ipsum Christumredire omnia in integrum, a quosumpsere principium.

Qui vivit et regnat in sæculasæculorum.C. Amen.

Preghiamo.O Dio, potenza immutabile e lu-ce che non tramonta, volgi losguardo alla tua Chiesa, ammi-rabile sacramento di salvezza, ecompi l’opera predisposta nellatua misericordia: tutto il mondoveda e riconosca che ciò che èdistrutto si ricostruisce, ciò cheè invecchiato si rinnova e tuttoritorna alla sua integrità, permezzo del Cristo, che è princi-pio di tutte le cose.Egli vive e regna nei secoli deisecoli.C. Amen.

35

Gloria

(Lux et origo)

Il Santo Padre intona il Gloria in excelsis: la schola e l’assemblea

lo cantano acclamando a Dio e a Cristo Signore.

36

37

Orazione colletta

Il Santo Padre:

Oremus.Deus, qui hanc sacratissimamnoctem gloria dominicæ resur-rectionis illustras, excita in Ec-clesia tua adoptionis spiritum,ut corpore et mente renovati,puram tibi exhibeamus servi-tutem.

Per Dominum nostrum IesumChristum, Filium tuum, qui te-cum vivit et regnat in unitateSpiritus Sancti, Deus, per omniasæcula sæculorum.C. Amen.

Preghiamo.O Dio, che illumini questa san-tissima notte con la gloria dellarisurrezione del Signore, ravvivanella tua famiglia lo spirito diadozione, perché tutti i tuoi fi-gli, rinnovati nel corpo e nel-l’anima, siano sempre fedeli altuo servizio.Per il nostro Signore Gesù Cri-sto, tuo Figlio, che è Dio, e vivee regna con te, nell’unità delloSpirito Santo, per tutti i secolidei secoli.C. Amen.

Epistola

Cristo risorto dai morti non muore più

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani. 6, 3-11

Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù,siamo stati battezzati nella sua morte?

Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a luinella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mez-zo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare inuna vita nuova. Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a so-miglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della suarisurrezione.

38

Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui,affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi nonfossimo più schiavi del peccato. Infatti chi è morto, è liberato dalpeccato.

Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui,sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte nonhapiù potere su di lui. Infatti eglimorì, emorì per il peccatouna voltaper tutte; ora invece vive, e vive perDio. Così anche voi consideratevimorti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.

Il Diacono si avvicina al Santo Padre e Gli annunzia:

Beatissime Pater, annuntio vo-bis gaudium magnum, quod estAlleluia.

Beatissimo Padre, vi annunzioun grande gaudio: Alleluia.

Tutti si alzano in piedi. Il Santo Padre intona l’Alleluia tre volte,

elevando il tono della voce.

L’assemblea ogni volta ripete il canto.

39

C.

C.

Salmo responsoriale

Il salmista: dal Salmo 117

L’assemblea ripete: Alleluia, alleluia, alleluia.

1. Rendete grazie al Signore perché è buono,perché il suo amore è per sempre.Dica Israele:« Il suo amore è per sempre». C.

2. La destra del Signore si è innalzata,la destra del Signore ha fatto prodezze.Non morirò, ma resterò in vitae annuncerò le opere del Signore. C.

3. La pietra scartata dai costruttoriè divenuta la pietra d’angolo.Questo è stato fatto dal Signore:una meraviglia ai nostri occhi. C.

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Vangelo

Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto

D. Dominus vobiscum.

C. Et cum spiritu tuo.

D. Il Signore sia con voi.

C. E con il tuo spirito.

c Lectio sancti Evangelii se-cundum Marcum.

c Dal Vangelo secondo Marco.16, 1-7

C. Gloria tibi, Domine. C. Gloria a te, o Signore.

Cum transisset sabbatum,MariaMagdalene et Maria Iacobi etSalome emerunt aromata, utvenientes ungerent Iesum. Etvalde mane, prima sabbatorum,veniunt ad monumentum, ortoiam sole.

Passato il sabato, Maria diMàgdala, Maria madre di Gia-como e Salòme comprarono oliaromatici per andare a ungerlo.Di buonmattino, il primo giornodella settimana, vennero al se-polcro al levare del sole.

Et dicebant ad invicem: «Quisrevolvet nobis lapidem ab ostiomonumenti?». Et respicientesvident revolutum lapidem; eratquippe magnus valde.a

Dicevano tra loro: «Chi ci faràrotolare via la pietra dall’ingres-so del sepolcro?». Alzando losguardo, osservarono che la pie-tra era già stata fatta rotolare,benché fosse molto grande.

Et introeuntes in monumentumviderunt iuvenem sedentem indextris, coopertum stola candi-da, et obstupuerunt. Qui dicitillis: «Nolite expavescere! Iesumquæritis Nazarenum crucifi-xum. Surrexit, non est hic; ecce

Entrate nel sepolcro, videro ungiovane, seduto sulla destra, ve-stito d’una veste bianca, ed eb-bero paura. Ma egli disse loro:«Non abbiate paura! Voi cercateGesù Nazareno, il crocifisso. Èrisorto, non è qui. Ecco il luogo

41

42

locus, ubi posuerunt eum. Sedite, dicite discipulis eius etPetro: præcedit vos in Gali-læam. Ibi eum videbitis, sicutdixit vobis».

dove l’avevano posto. Ma an-date, dite ai suoi discepoli e aPietro: “Egli vi precede in Ga-lilea. Là lo vedrete, come vi hadetto”».

Il Santo Padre bacia il Libro dei Vangeli in segno di venerazionee benedice con esso l’assemblea.

Intanto si canta: Alleluia.

Omelia

Il Santo Padre tiene l’omelia.

Segue una pausa di silenzio per la riflessione personale.

C.

C.

44

PARTE TERZA

LITURGIA BATTESIMALE

Il Santo Padre:

Fratelli e figli carissimi,invochiamo la misericordia di Dio Padre onnipotenteper questi suoi figli che chiedono il santo Battesimo.

Dio, che li ha chiamati e guidati fino a questo momento,li rivesta di luce e di forza,perché con animo generoso aderiscano a Cristoe professino la fede della Chiesa,e conceda loro il dono dello Spirito Santoche stiamo per invocare su quest’acqua.

Litanie dei Santi

La schola:

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C. Kyrie, eleison.

C. Christe, eleison.

C. Kyrie, eleison.

Sancte Ioannes Baptista, ora pro nobisSancte Ioseph, ora pro nobisSancti Petre et Paule, orate pro nobisSancte Andrea, ora pro nobisSancte Ioannes, ora pro nobisSancta Maria Magdalena, ora pro nobisSancte Stephane, ora pro nobisSancte Ignati Antiochene, ora pro nobisSancte Laurenti, ora pro nobisSanctæ Perpetua et Felicitas, orate pro nobisSancta Agnes, ora pro nobisSancte Gregori, ora pro nobisSancte Augustine, ora pro nobisSancte Athanasi, ora pro nobisSancte Basili, ora pro nobisSancte Martine, ora pro nobisSancti Cyrille et Methodi, orate pro nobisSancte Benedicte, ora pro nobisSancti Francisce et Dominice, orate pro nobisSancte Francisce Xavier, ora pro nobisSancte Ioannes Maria Vianney, ora pro nobis

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C.

C.

C.

Sancta Catharina Senensis, ora pro nobisSancta Teresia a Iesu, ora pro nobisOmnes Sancti et Sanctæ Dei, orate pro nobis

Ab omni malo, libera nos, DomineAb omni peccato, libera nos, DomineA morte perpetua, libera nos, DominePer incarnationem tuam, libera nos, DominePer mortem et resurrectionem tuam, libera nos, DominePer effusionem Spiritus Sancti, libera nos, Domine

Ut hos electos per gratiam Baptismiregenerare digneris, te rogamus, audi nos

Iesu, Fili Dei vivi, te rogamus, audi nos

Il Santo Padre:

Omnipotens sempiterne Deus,adesto magnæ pietatis tuæ sa-cramentis, et ad recreandos novospopulos, quos tibi fons baptisma-tis parturit, spiritum adoptionisemitte, ut, quod nostræ humi-litatis gerendum est ministerio,virtutis tuæ impleatur effectu.

O Dio onnipotente ed eterno,manifesta la tua presenza neisacramenti del tuo amore, man-da lo spirito di adozione a su-scitare un popolo nuovo dal fon-te battesimale, perché l’azionedel nostro umile ministero siaresa efficace dalla tua potenza.

Per Christum Dominum no-strum.C. Amen.

Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

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C.

C.

Benedizione dell’acqua

Il Santo Padre:

Deus, qui invisibili potentia persacramentorum signa mirabi-lem operaris effectum, et crea-turam aquæ multis modispræparasti, ut Baptismi gratiamdemonstraret;

O Dio, per mezzo dei segni sa-cramentali, tu operi con invi-sibile potenza le meraviglie dellasalvezza; e in molti modi, at-traverso i tempi, hai preparatol’acqua, tua creatura, ad esseresegno del Battesimo.

Deus, cuius Spiritus superaquas inter ipsa mundi primor-dia ferebatur, ut iam tunc vir-tutem sanctificandi aquarumna-tura conciperet;

Fin dalle origini il tuo Spirito silibrava sulle acque perché con-tenessero in germe la forza disantificare;

Deus, qui regenerationis spe-ciem in ipsa diluvii effusionesignasti, ut unius eiusdemqueelementi mysterio et finis essetvitiis et origo virtutum;

e anche nel diluvio hai prefi-gurato il Battesimo perché, oggicome allora, l’acqua segnasse lafine del peccato e l’inizio dellavita nuova.

Deus, qui Abrahæ filios perMare Rubrum sicco vestigiotransire fecisti, ut plebs, a Pha-raonis servitute liberata, popu-lum baptizatorum præfiguraret.

Tu hai liberato dalla schiavitù ifigli di Abramo, facendoli pas-sare illesi attraverso il Mar Ros-so, perché fossero immagine delfuturo popolo dei battezzati.

Deus, cuius Filius, in aquaIordanis a Ioanne baptizatus,Sancto Spiritu est inunctus, et,in cruce pendens, una cumsanguine aquam de latere suo

Infine, nella pienezza dei tempi,il tuo Figlio, battezzato daGiovanni nell’acqua del Giorda-no, fu consacrato dallo SpiritoSanto; innalzato sulla croce,

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produxit, ac, post resurrectio-nem suam, discipulis iussit: « Ite,docete omnes gentes, baptizan-tes eos in nomine Patris, et Filii,et Spiritus Sancti»: respice infaciem Ecclesiæ tuæ, eique di-gnare fontem Baptismatis ape-rire.

a

egli versò dal suo fianco sanguee acqua, e dopo la sua risur-rezione comandò ai discepoli:«Andate, annunziate il Vangeloa tutti i popoli, e battezzateli nelnome del Padre e del Figlio edello Spirito Santo». Ora, Padre,guarda con amore la tua Chiesae fa’ scaturire per lei la sorgentedel Battesimo.

Sumat hæc aqua Unigeniti tuigratiam de Spiritu Sancto, uthomo, ad imaginem tuam con-ditus, sacramento Baptismatis acunctis squaloribus vetustatisablutus, in novam infantiam exaqua et Spiritu Sancto resurgeremereatur.

Infondi in quest’acqua, per ope-ra dello Spirito Santo, la graziadel tuo unico Figlio, perchécon il sacramento del Battesimol’uomo, fatto a tua immagine,sia lavato dalla macchia delpeccato, e dall’acqua e dallo Spi-rito Santo rinasca come nuovacreatura.

Il Diacono immerge il cero pasquale nell’acqua del fonte bat-

tesimale.

Descendat, quæsumus, Domi-ne, in hanc plenitudinem fontisper Filium tuum virtus SpiritusSancti, ut omnes, cum Christoconsepulti per Baptismum inmortem, ad vitam cum ipsoresurgant.

Discenda, Padre, in quest’ac-qua, per opera del tuo Figlio, lapotenza dello Spirito Santo,perché tutti coloro che in essariceveranno il Battesimo, sepoltiinsieme con Cristo nella morte,con lui risorgano alla vita im-mortale.

Qui tecum vivit et regnat in uni-tate Spiritus Sancti, Deus, peromnia sæcula sæculorum.C. Amen.

Egli è Dio e vive e regna con te,nell’unità dello Spirito Santo,per tutti i secoli dei secoli.C. Amen.

49

La schola:

Sorgenti delle acque, benedite il Signore: lodatelo ed esaltatelo neisecoli.

L’assemblea ripete: Benedicite, fontes, Domino, laudate et su-perexaltate eum in sæcula.

Si riaccendono le candele.

Rinunzia

Il Santo Padre:

Abrenuntiatis peccato, ut in li-bertate filiorum Dei vivatis?C. Abrenuntio.

Rinunziate al peccato, per viverenella libertà dei figli di Dio?C. Rinunzio.

D. Abrenuntiatis seductionibusiniquitatis, ne peccatum vobisdominetur?C. Abrenuntio.

D. Rinunziate alle seduzioni delmale, per non lasciarvi domi-nare dal peccato?C. Rinunzio.

D. Abrenuntiatis Satanæ, quiest auctor et princeps peccati?C. Abrenuntio.

D. Rinunziate a Satana, originee causa di ogni peccato?C. Rinunzio.

50

Professione di fede

Il Santo Padre:

Creditis in Deum Patrem om-nipotentem, creatorem cæli etterræ?

Credete in Dio, Padre onnipo-tente, creatore del cielo e dellaterra?

Il cantore: Amen. Credo.

D. Creditis in Iesum Christum,Filium eius unicum, Dominumnostrum, natum ex Maria Vir-gine, passum et sepultum, qui amortuis resurrexit et sedet addexteram Patris?

D. Credete in Gesù Cristo, suounico Figlio, nostro Signore, chenacque da Maria Vergine, morìe fu sepolto, è risuscitato daimorti e siede alla destra delPadre?

D. Creditis in Spiritum Sanc-tum, sanctam Ecclesiam catho-licam, Sanctorum communio-nem, remissionem peccatorum,carnis resurrectionem et vitamæternam?

D. Credete nello Spirito Santo,la santa Chiesa cattolica, la co-munione dei Santi, la remissionedei peccati, la risurrezione dellacarne e la vita eterna?

Si spengono le candele.

51

C.

C.

C.

Battesimo

Il Santo Padre:

N., Ego te baptizo in nominePatris, et Filii, et SpiritusSancti.

N., Io ti battezzo nel nome delPadre e del Figlio e dello SpiritoSanto.

Mentre viene amministrato il Battesimo, la schola e l’assemblea

cantano:

ISTI SUNT AGNI NOVELLI

La schola:

Comegiovani agnelli annunciano gioiosi l’Alleluia pasquale, venuti alsacro fonte si sono rivestiti di chiaro splendore, alleluia, alleluia.

L’assemblea ripete: Isti sunt agni novelli.

1. Ut iucundus cervusundas æstuans desiderat.Sic ad Deum fortem, vivum,mens fidelis properat. C.

1. Come il cervo anelaai corsi delle acque,così l’anima fedele anelaal Dio forte e vivente.

52

C.

2. O Maria, Mater pia,tuum da subsidium.Quo vincamus et vivamusin terra viventium. C.

2. O Maria, Madre pia,donaci il tuo soccorsoper vincere il malee raggiungere la terra dei viventi.

3. Pro tot donis, tantis bonis,grates Deo solvimus:per te data, o beata,iure cuncta pangimus. C.

3. Per tanti e grandi donieleviamo inni di grazie al Signore:alla materna mediazione di Mariaricorriamo sempre con fiducia.

4. Mater bona nobis donatuum patrocinium,ut regnemus et laudemustuum semper Filium. C.

4. O Madre celestedonaci il tuo patrocinioper regnare e lodare per sempreil tuo Figlio Gesù.

Consegna della veste bianca

Il Santo Padre:

Fratres et filii dilectissimi, novacreatura facti estis et Christuminduistis.Accipite ergo vestem candidam,quam perferatis immaculatamante tribunal Domini nostriIesu Christi, ut habeatis vitamæternam.C. Amen.

Fratelli e figli carissimi, siete di-ventati nuova creatura e sieterivestiti di Cristo.Ricevete perciò la veste biancae portatela senza macchia finoal tribunale del nostro SignoreGesù Cristo, per avere la vitaeterna.C. Amen.

I padrini o le madrine consegnano ai neofiti una veste bianca.

53

Consegna del cero acceso

Il Santo Padre:

Accedite, patrini et matrinæ, utlumen neophytis tradatis.

Avvicinatevi, padrini e madrine,per consegnare ai neofiti il sim-bolo della luce.

I padrini e le madrine accendono una candela al cero pasquale.

Intanto si canta

O FILII ET FILIÆ

La schola:

L’assemblea ripete: Alleluia, alleluia, alleluia.

1. O filii et filiæ,rex cælestis, rex gloriæ,morte surrexit hodie.Alleluia. C.

1. O figli e figlie,il re celeste, il re della gloriaoggi è risorto.Alleluia.

2. Et mane prima sabbati,ad ostium monumentiaccesserunt discipuli.Alleluia. C.

2. Il mattino della domenicacorsero i discepoliall’entrata del sepolcro.Alleluia.

3. In albis sedens Angelusprædixit mulieribus:in Galilæa est Dominus.Alleluia. C.

3. L’angelo in bianche vestiannuncia alle donne:il Signore è in Galilea.Alleluia.

54

C.

4. In hoc festo sanctissimosit laus et iubilatio,benedicamus Domino.Alleluia. C.

4. In questa grande solennitàci sia lode e giubilo,benediciamo il Signore.Alleluia.

I padrini o le madrine consegnano il cero acceso ai neofiti.

Il Santo Padre:

Lux in Christo facti estis. Utfilii lucis indesinenter ambulate,ut, in fide perseverantes, adve-nienti Domino occurrere valea-tis cum omnibus Sanctis in aulacælesti.

C. Amen.

Siete diventati luce in Cristo.Camminate sempre come figlidella luce perché, perseveran-do nella fede, possiate andareincontro al Signore che viene,con tutti i Santi, nel regno deicieli.C. Amen.

55

Celebrazione della Confermazione

Il Santo Padre:

Carissimi neofiti,nel Battesimo siete rinati alla vita di figli di Dioe siete divenuti membra del Cristoe del suo popolo sacerdotale.

Riceverete ora il dono dello Spirito Santo,che nel giorno di Pentecostefu inviato dal Signore sopra gli Apostolie che dagli Apostoli e dai loro successoriè stato comunicato ai battezzati.

Anche a voi, dunque, sarà donata,secondo la promessa,la forza dello Spirito Santo perché,resi più perfettamente conformi a Cristo,possiate dare testimonianzadella passione e della risurrezione del Signoree diventare membri attivi della Chiesaper l’edificazione del corpo di Cristonella fede e nella carità.

Il Santo Padre:

Oremus, dilectissimi, Deum Pa-trem omnipotentem, ut superhos neophytos Spiritum Sanc-tum benignus effundat, qui illosabundantia suorum confirmetdonorum, et unctione sua Chri-sti, Filii Dei, conformes perfi-ciat.

Fratelli e figli carissimi, preghia-mo Dio onnipotente, perché ef-fonda su questi neofiti lo SpiritoSanto, che li confermi con laricchezza dei suoi doni, e conl’unzione crismale li renda pie-namente conformi a Cristo, suounico Figlio.

Tutti pregano per qualche tempo in silenzio.

56

Quindi il Santo Padre impone le mani sui cresimandi, dicendo:

Deus omnipotens, Pater Domininostri Iesu Christi, qui hos fa-mulos tuos regenerasti ex aquaet Spiritu Sancto, liberans eos apeccato, tu, Domine, immitte ineos Spiritum Sanctum Paracli-tum; da eis spiritum sapientiæet intellectus, spiritum consiliiet fortitudinis, spiritum scientiæet pietatis; adimple eos spiritutimoris tui.Per Christum Dominum no-strum.C. Amen.

Dio onnipotente, Padre del Si-gnore nostro Gesù Cristo, chehai rigenerato questi tuoi figlidall’acqua e dallo Spirito Santoliberandoli dal peccato, infondiin loro il tuo Santo Spirito Para-clito: spirito di sapienza e di in-telletto, spirito di consiglio e difortezza, spirito di scienza e dipietà, e riempili dello spirito deltuo santo timore.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

Il Santo Padre:

N., accipe signaculum DoniSpiritus Sancti.C. Amen.

N., ricevi il sigillo dello SpiritoSanto che ti è dato in dono.C. Amen.

Il Santo Padre:

Pax tibi.C. Et cum spiritu tuo.

La pace sia con te.C. E con il tuo spirito.

57

Intanto, la schola e l’assemblea cantano l’inno

VENI, CREATOR SPIRITUS

La schola:

1. Veni, creator Spiritus,mentes tuorum visita,imple superna gratia,quæ tu creasti, pectora.

1. Vieni, o Spirito creatore,visita le nostre menti,riempi della tua graziai cuori che hai creato.

L’assemblea:

2. O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco,amore, santo crisma dell’anima.

3. Tu septiformis munere,dextræ Dei tu digitus,tu rite promissum Patrissermone ditans guttura.

4. Accende lumen sensibus,infunde amorem cordibus,infirma nostri corporis,virtute firmans perpeti.

3. Dito della mano di Dio,promesso dal Salvatore,irradia i tuoi sette doni,suscita in noi la parola.

4. Sii luce all’intelletto,fiamma ardente nel cuore;sana le nostre feritecol balsamo del tuo amore.

58

2.

5. Hostem repellas longiuspacemque dones protinus;ductore sic te præviovitemus omne noxium.

6. Per te sciamus da Patremnoscamus atque Filium,te utriusque Spiritumcredamus omni tempore.Amen.

5. Difendici dal nemico,reca in dono la pace,la tua guida invincibileci preservi dal male.

6. Luce d’eterna sapienza,svelaci il grande misterodi Dio Padre e del Figliouniti in un solo Amore.Amen.

I nuovi cristiani raggiungono i propri posti: ora partecipano, per

la prima volta, alla Liturgia eucaristica.

59

60

62

PARTE QUARTA

LITURGIA EUCARISTICA

Mentre i neofiti portano al Santo Padre le offerte per il sacrificio, si

esegue il

Canto di offertorio

SALMO 117

La destra del Signore ha fatto meraviglie, la destra del Signore siè alzata.

L’assemblea ripete: Dextera Domini fecit virtutem: dextera Dominiexaltavit me.

1. Confiteor tibi, quoniam exau-disti me et factus es mihi insalutem. C.

1. Ti rendograzie, perchémi haiesaudito, perché sei stato la miasalvezza.

2. Lapidem, quem reprobave-runt ædificantes, hic factus estin caput anguli. C.

2. La pietra scartata dai co-struttori è divenuta testatad’angolo.

63

*C.

64

3. A Domino factum est istud etest mirabile in oculis nostris. C.

4. Instruite sollemnitatem in ra-mis condensis usque ad cornuaaltaris. C.

3. Ecco l’opera del Signore:una meraviglia ai nostri occhi.

4. Ordinate il corteo con ramifrondosi fino ai lati dell’altare.

Il Santo Padre:

Orate, fratres: ut meum ac ve-strum sacrificium acceptabilefiat apud Deum Patrem omni-potentem.

C. Suscipiat Dominus sacrifi-cium de manibus tuis ad lau-dem et gloriam nominis sui, adutilitatem quoque nostram to-tiusque Ecclesiæ suæ sanctæ.

Pregate, fratelli, perché il mio evostro sacrificio sia gradito aDio, Padre onnipotente.

C. Il Signore riceva dalle tuemani questo sacrificio a lode egloria del suo nome, per il benenostro e di tutta la sua santaChiesa.

Orazione sulle offerte

Il Santo Padre:

Suscipe, quæsumus, Domine,preces populi tui cum oblatio-nibus hostiarum, ut, paschali-bus initiata mysteriis, ad æter-nitatis nobis medelam, te ope-rante, proficiant.Per Christum Dominum no-strum.C. Amen.

Accogli, Signore, le preghiere ele offerte del tuo popolo, perchéquesto santo mistero, gioiosoinizio della celebrazione pa-squale, ci ottenga la forza pergiungere alla vita eterna.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

PREGHIERA EUCARISTICA III

Il Santo Padre invita l’assemblea a innalzare il cuore verso il

Signore nell’orazione e nell’azione di grazie, e l'associa a sé nella

solenne preghiera che, a nome di tutti, rivolge al Padre per mezzo

di Gesù nello Spirito Santo.

Prefazio

Cristo, Agnello pasquale

Il Santo Padre:

Dominus vobiscum.

C. Et cum spiritu tuo.

Il Signore sia con voi.

C. E con il tuo spirito.

D. Sursum corda.

C. Habemus ad Dominum.

D. In alto i nostri cuori.

C. Sono rivolti al Signore.

D. Gratias agamus Domino Deonostro.

C. Dignum et iustum est.

D. Rendiamo grazie al Signorenostro Dio.

C. È cosa buona e giusta.

Vere dignum et iustum est,æquum et salutare, te quidem,Domine, omni tempore, confi-teri, sed in hac potissimum noc-te gloriosius prædicare, cum

È veramente cosa buona e giu-sta, nostro dovere e fonte disalvezza, proclamare sempre latua gloria, o Signore, e soprat-tutto esaltarti in questa notte

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Pascha nostrum immolatus estChristus.

nella quale Cristo, nostra Pa-squa, si è immolato.

Ipse enim verus est Agnus quiabstulit peccata mundi. Quimortem nostram moriendo de-struxit, et vitam resurgendoreparavit.

È lui il vero Agnello che hatolto i peccati del mondo, è luiche morendo ha distrutto lamorte e risorgendo ha ridato anoi la vita.

Quapropter, profusis paschali-bus gaudiis, totus in orbe terra-rum mundus exsultat. Sed etsupernæ virtutes atque ange-licæ potestates hymnum glo-riæ tuæ concinunt, sine fine di-centes:

Per questo mistero, nella pie-nezza della gioia pasquale,l’umanità intera esulta su tuttala terra, e con l’assemblea degliangeli e dei santi canta in corol’inno della tua gloria:a

Sanctus

(Lux et origo)

La schola: L’assemblea:

La schola:

*

L'assemblea: La schola:

L'assemblea:

Lode a Dio da parte delle creature e del popolo ecclesiale.

Il Santo Padre:

Vere Sanctus es, Domine, etmerito te laudat omnis a te con-dita creatura, quia per Filiumtuum, Dominum nostrum Ie-sum Christum, Spiritus Sanctioperante virtute, vivificas etsanctificas universa, et popu-lum tibi congregare non desinis,ut a solis ortu usque ad occa-sum oblatio munda offeraturnomini tuo.

Padre veramente santo, a te lalode da ogni creatura. Per mez-zo di Gesù Cristo, tuo Figlio enostro Signore, nella potenzadello Spirito Santo fai vivere esantifichi l’universo, e continuia radunare intorno a te un po-polo, che da un confine all’altrodella terra offra al tuo nome ilsacrificio perfetto.

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Invocazione dello Spirito perché consacri questi doni.

Il Santo Padre e i Concelebranti:

Supplices ergo te, Domine, de-precamur, ut hæc munera, quætibi sacranda detulimus, eodemSpiritu sanctificare digneris, utCorpus et Sanguis fiant Filiitui Domini nostri Iesu Christi,cuius mandato hæc mysteriacelebramus.

Ora ti preghiamo umilmente:manda il tuo Spirito a santifi-care i doni che ti offriamo,perché diventino il Corpo e ilSangue di Gesù Cristo, tuo Fi-glio e nostro Signore, che ci hacomandato di celebrare questimisteri.

Racconto dell’istituzione.

Ipse enim in qua nocte tra-debatur accepit panem et tibigratias agens benedixit, fre-git, deditque discipulis suis,dicens:

Nella notte in cui fu tradito, egliprese il pane, ti rese grazie conla preghiera di benedizione, lospezzò, lo diede ai suoi discepoli,e disse:

Accipite et manducate exhoc omnes: hoc est enimCorpus meum, quod provobis tradetur.

Prendete, e mangiatene tut-ti: questo è il mio Corpoofferto in sacrificio pervoi.

Il Santo Padre presenta al popolo l’ostia consacrata e genuflette

in adorazione.

Simili modo, postquam cena-tum est, accipiens calicem,et tibi gratias agens benedi-xit, deditque discipulis suis,dicens:

Dopo la cena, allo stesso modo,prese il calice, ti rese graziecon la preghiera di benedizio-ne, lo diede ai suoi discepoli,e disse:

Accipite et bibite ex eoomnes: hic est enim calixSanguinis mei, novi etæterni testamenti, qui provobis et pro multis effun-detur in remissionem pec-catorum.

Prendete, e bevetene tut-ti: questo è il calice delmio Sangue per la nuovaed eterna alleanza, versatoper voi e per tutti in re-missione dei peccati.

Hoc facite in meam com-memorationem.

Fate questo in memoriadi me.

Il Santo Padre presenta al popolo il calice e genuflette in ado-

razione.

Il Santo Padre:

Mysterium fidei. Mistero della fede.

L’assemblea:

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Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci,o Salvatore del mondo.

Memoriale e offerta.

Il Santo Padre e i Concelebranti:

Memores igitur, Domine, eius-dem Filii tui salutiferæ passionisnecnon mirabilis resurrectioniset ascensionis in cælum, sed etpræstolantes alterum eius ad-ventum, offerimus tibi, gratiasreferentes, hoc sacrificium vi-vum et sanctum.

Celebrando il memoriale deltuo Figlio, morto per la nostrasalvezza, gloriosamente risortoe asceso al cielo, nell’attesa del-la sua venuta ti offriamo, Padre,in rendimento di grazie questosacrificio vivo e santo.

Invocazione a Dio perché accetti questo sacrificio ...

Respice, quæsumus, in oblatio-nem Ecclesiæ tuæ et, agno-scens Hostiam, cuius voluistiimmolatione placari, concede,ut qui Corpore et Sanguine Fi-lii tui reficimur, Spiritu eiusSancto repleti, unum corpus etunus spiritus inveniamur inChristo.

Guarda con amore e riconoscinell’offerta della tua Chiesa, lavittima immolata per la nostraredenzione; e a noi, che ci nu-triamo del Corpo e Sangue deltuo Figlio, dona la pienezza del-lo Spirito Santo perché diven-tiamo in Cristo un solo corpo eun solo spirito.

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... e perché lo Spirito Santo operi la nostra unità.

Un Concelebrante:

Ipse nos tibi perficiat munusæternum, ut cum electis tuishereditatem consequi valeamus,in primis cum beatissima Vir-gine, Dei Genetrice, Maria, cumbeatis apostolis tuis et gloriosismartyribus et omnibus sanctis,quorum intercessione perpetuoapud te confidimus adiuvari.

Egli faccia di noi un sacrificioperenne a te gradito, perchépossiamo ottenere il regno pro-messo insieme con i tuoi eletti:con la beata Maria, Vergine eMadre di Dio, con i tuoi san-ti apostoli, i gloriosi martiri etutti i santi, nostri intercessoripresso di te.

Preghiera di intercessione per il mondo e per la Chiesa ...

Un altro Concelebrante:

Hæc Hostia nostræ reconcilia-tionis proficiat, quæsumus, Do-mine, ad totius mundi pacematque salutem. Ecclesiam tuam,peregrinantem in terra, in fideet caritate firmare digneris cumfamulo tuo Papa nostro Bene-dicto, cum episcopali ordine etuniverso clero et omni populoacquisitionis tuæ.Conforta, quæsumus, in sanctoproposito famulos tuos, qui ho-die per lavacrum regenerationiset donationem Sancti Spiritusplebi tuæ aggregati sunt, et con-cede, ut in novitate vitæ semperprocedant.

Per questo sacrificio di riconci-liazione dona, Padre, pace e sal-vezza al mondo intero. Confer-ma nella fede e nell’amore latua Chiesa pellegrina sulla ter-ra: il tuo servo e nostro PapaBenedetto, il collegio episcopa-le, tutto il clero e il popolo che tuhai redento.

Conferma nell’impegno cristia-no i tuoi figli che oggi me-diante il Battesimo e il donodello Spirito hai chiamato afar parte del tuo popolo, e fa’che camminino sempre in novitàdi vita.

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Adesto propitius votis huius fa-miliæ, quam tibi astare voluistiin nocte gloriosa resurrectionisDomini nostri Iesu Christi se-cundum carnem.Omnes filios tuos ubique disper-sos tibi, clemens Pater, mise-ratus coniunge.

Ascolta la preghiera di questafamiglia, che hai convocato allatua presenza nella notte gloriosadella risurrezione del CristoSignore nel suo vero corpo.Ricongiungi a te, Padre mise-ricordioso, tutti i tuoi figli ovun-que dispersi.

... e per i defunti.

Fratres nostros defunctos etomnes qui, tibi placentes, exhoc sæculo transierunt, in re-gnum tuum benignus admitte,ubi fore speramus, ut simul glo-ria tua perenniter satiemur, perChristum Dominum nostrum,per quem mundo bona cunctalargiris.

Accogli nel tuo regno i nostrifratelli defunti e tutti i giusti che,in pace con te, hanno lasciatoquesto mondo; concedi anche anoi di ritrovarci insiemea godereper sempre della tua gloria, inCristo, nostro Signore, per mez-zo del quale tu, o Dio, doni almondo ogni bene.

Lode alla Trinità.

Il Santo Padre e i Concelebranti:

L’assemblea:

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RITI DI COMUNIONE

Preghiera del Signore

Il Santo Padre:

L’assemblea:

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Il Santo Padre:

Libera nos, quæsumus,Domine,ab omnibus malis, da propitiuspacem in diebus nostris, ut, opemisericordiæ tuæ adiuti, et apeccato simus semper liberi etab omni perturbatione securi:exspectantes beatam spem etadventum salvatoris nostri IesuChristi.

Liberaci, o Signore, da tutti imali, concedi la pace ai nostrigiorni, e con l’aiuto della tuamisericordia vivremo sempreliberi dal peccato e sicuri daogni turbamento, nell’attesa chesi compia la beata speranza evenga il nostro salvatore GesùCristo.

L’assemblea:

Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

Rito della pace

Il Santo Padre:

Domine Iesu Christe, qui dixistiapostolis tuis: Pacem relinquovobis, pacem meam do vobis:ne respicias peccata nostra, sedfidem Ecclesiæ tuæ; eamque se-cundum voluntatem tuam pa-cificare et coadunare digneris.Qui vivis et regnas in sæculasæculorum.

C. Amen.

Signore Gesù Cristo, che haidetto ai tuoi apostoli: «Vi lasciola pace, vi do la mia pace», nonguardare ai nostri peccati, maalla fede della tua Chiesa, e do-nale unità e pace secondo la tuavolontà.Tu che vivi e regni nei secoli deisecoli.

C. Amen.

Il Santo Padre:

Pax Domini sit semper vo-biscum.

C. Et cum spiritu tuo.

La pace del Signore sia semprecon voi.

C. E con il tuo spirito.

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Il Diacono:

Nello Spirito del Cristo risorto datevi un segno di pace.

I presenti si scambiano un gesto di pace, come segno di comunione

fraterna.

Mentre il Santo Padre spezza il pane eucaristico, si canta:

Agnus Dei

(Lux et origo)

La schola: L’assemblea:

La schola:

80

*

*

*

L’assemblea: La schola:

L’assemblea:

Prima di presentare il Corpo e il Sangue dell’Agnello immolato a

tutta l’assemblea, il Santo Padre dice ai neofiti:

Figli e figlie carissimi,mi rivolgo a voi che, in questa notte gloriosa,rigenerati dall’acqua e dallo Spirito Santo,ricevete, per la prima volta,il pane della vita e il calice della salvezza.

Il Corpo e il Sangue di Cristo Signorevi facciano crescere sempre nella sua amiciziae nella comunione con tutta la Chiesa,siano costante viatico della vostra vitae pegno del convito eterno del cielo.

Ecce Agnus Dei, ecce qui tollitpeccata mundi. Beati qui ad Ce-nam Agni vocati sunt.

Beati gli invitati alla Cena delSignore. Ecco l’Agnello di Dio,che toglie i peccati del mondo.

81

*

82

L’assemblea:

Domine, non sum dignus utintres sub tectum meum: sedtantum dic verbo, et sanabituranima mea.

O Signore, non sono degno dipartecipare alla tua mensa: madi’ soltanto una parola e io saròsalvato.

Il Santo Padre e i Concelebranti si comunicano al Corpo e al

Sangue di Cristo.

Anche i fedeli ricevono la comunione.

Canti di comunione

AD REGIAS AGNI DAPES

La schola:

1. Ad regias Agni dapes, stolisamicti candidis, post transitummaris Rubri, Christo canamusprincipi.

1. Alla cena dell’Agnello, avvoltiin bianche vesti, attraversato ilMar Rosso, cantiamo a CristoSignore.

L’assemblea:

2.

2. Il suo corpo arso d’amore sulla mensa è pane vivo; il suo sanguesull’altare calice del nuovo patto.

3. Sparsum cruorem postibusvastator horret angelus: fugit-que divisum mare, mergunturhostes fluctibus.

3. In questo vespro mirabiletornan gli antichi prodigi: unbraccio potente ci salva dall’an-gelo distruttore.

4. Iam pascha nostrumChristusest, paschalis idem victima: etpura puris mentibus sinceritatisazyma.

4. Mite agnello immolato, Cri-sto è la nostra Pasqua; il suocorpo adorabile è il vero paneazzimo.

5. O vera cæli victima, subiectacui sunt tartara, soluta mortisvincula, recepta vitæ præmia.

5. Gloriosa vittima celeste: l’in-ferno è assoggettato, spezzati ivincoli di morte, ridonata la vitaimmortale.

6. Victor subactis inferis tro-phæa Christus explicat, cælo-que aperto, subditum regemtenebrarum trahit.

6. Dagli abissi dellamorteCristoascende vittorioso, vinto è il redelle tenebre, aperte son le portedel cielo.

7. Ut sis perenne mentibus pa-schale Iesu gaudium, a mortedira criminum vitæ renatoslibera.

7. Irradia sulla tua Chiesa lagioia pasquale, o Signore; uni-sci alla tua vittoria i rinati nelbattesimo.

8. Deo Patri sit gloria, et Filio,qui a mortuis surrexit ac Pa-raclito, in sempiterna sæcula.Amen.

8. Sia lode e onore a Cristo,vincitore della morte, al Padre eal Santo Spirito ora e nei secolieterni. Amen.

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CRISTO RISUSCITI

1. Cantate, o popoli del regno umano,Cristo sovrano.C. Cristo si celebri...

2. Noi risorgiamo in te, Dio Salvatore,Cristo Signore.C. Cristo si celebri...

3. Tutti lo acclamano, angeli e santi,tutti i redenti.C. Cristo si celebri...

4. Egli sarà con noi nel grande giorno:al suo ritorno.C. Cristo si celebri...

5. Cristo nei secoli! Cristo è la storia!Cristo è la gloria!C. Cristo si celebri...

Pausa di silenzio per la preghiera personale.

Orazione dopo la comunione

Il Santo Padre:

Oremus.Spiritum nobis, Domine, tuæcaritatis infunde, ut, quos sa-cramentis paschalibus satiasti,tua facias pietate concordes.

Per Christum Dominum no-strum.C. Amen.

Preghiamo.Infondi in noi, o Padre, lo Spiritodella tua carità, perché nutriticon i sacramenti pasquali vi-viamo concordi nel vincolo deltuo amore.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

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RITI DI CONCLUSIONE

Benedizione

Il Santo Padre:

Dominus vobiscum.C. Et cum spiritu tuo.

Benedicat vos omnipotensDeus,hodierna interveniente sollem-nitate paschali, et ab omni mi-seratus defendat incursione pec-cati.C. Amen.

Et qui ad æternam vitam inUnigeniti sui resurrectione vosreparat, vos præmiis immorta-litatis adimpleat.C. Amen.

Et qui, expletis passionis domi-nicæ diebus, paschalis festi gau-dia celebratis, ad ea festa, quælætitiis peraguntur æternis, ipsoopitulante, exsultantibus animisveniatis.C. Amen.

Et benedictio Dei omnipotentis,Patris, c et Filii, c et Spiritus cSancti, descendat super vos etmaneat semper.C. Amen.

Il Signore sia con voi.C. E con il tuo spirito.

In questa santa notte di Pasqua,Dio onnipotente vi benedica e vicustodisca nella sua pace.

C. Amen.

Dio, che nella Pasqua del suoFiglio ha rinnovato l’umanità in-tera, vi renda partecipi della suavita immortale.C. Amen.

Voi, che dopo i giorni della pas-sione, celebrate con gioia la ri-surrezione del Signore, possiategiungere alla grande festa dellaPasqua eterna.

C. Amen.

E la benedizione di Dio onni-potente, Padre c e Figlio c eSpirito c Santo, discenda su divoi, e con voi rimanga sempre.C. Amen.

Congedo

Il Diacono:

La Messa è finita: andate in pace. Alleluia, alleluia.

C. Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia.

REGINA CÆLI

La schola e l’assemblea:

Regina dei cieli, rallegrati, alleluia:Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia,è risorto, come aveva promesso, alleluia.Prega il Signore per noi, alleluia.

87

C.

*

ILLUSTRAZIONI:

SALTERIO CISTERCENSE

MS. 54

ANNO 1260 CIRCA

BIBLIOTECA MUNICIPALE DI BESANÇON

FRANCIA

Riproduzione vietata

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DEL SOMMO PONTEFICE

(La serie completa dei libretti 2009 sarà disponibile previa prenotazione)

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