vissi d'arte, vissi d'amore #5: il cibo

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#5: Il Cibo a cura di Isabella Ciotti 18/03/2015

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  • #5: Il Ciboa cura di Isabella Ciotti18/03/2015

  • Con il nomadismo si sono abbattuti i confini e gli spostamenti degli uomini-cacciatori dipendevano dai percorsi delle mandrie e degli animali selvatici

    (Braidotti Rosi, cur. Crispino A. M., Nuovi soggetti nomadi. Transizioni e identit postnazionaliste, 2002, Luca Sossella Editore)Parco nazionale Royal Natal e Pitture rupestri di KwaZulu Natal in Sudafrica

  • Una dolce cacciaNellimmagine rappresentata una persona mentre si arrampica su liane (o forse tronchi) circondata da grandi api.

    La grotta del ragno, graffito, Valencia, Spagna

  • Rito propiziatorio

    Disegnare scene di caccia faceva parte di un rito propiziatorio: questo aveva il compito di infondere coraggio alla tribRappresentazione rupestre, La grotte de Lascaux

  • Agricoltura e sedentarietLagricoltura ( nata almeno 10000 anni fa ) ha favorito la stanzialit e le prime forme di aggregazioni urbane. Lallevamento ha garantito la produzione di:

    LatteCarneLanaPelliForza lavoro

    Rappresentazione rupestre di un aratro del neolitico

  • Stanzialit e conflittiQuando una trib sceglie la stanzialit e pratica l'agricoltura, non pu tollerare che i propri campi coltivati vengano compromessi dal passaggio di mandrie appartenenti ad altre trib. Una popolazione stanziale pu tollerare l'allevamento al proprio interno ma nei limiti dei campi disponibili, altrimenti potrebbe scoppiare un conflitto di interessi (esempi mito di Caino e Abele, di Romolo e Remo)

    Maffesoli Michel, Del nomadismo. Per una sociologia dell'erranza, 2000, Franco Angeli

  • Disponibilit di specie domesticabiliFacilit di diffusione della specieDomesticazione di molte specie animali e vegetaliSurplus alimentare, immagazzinamentoSociet sedentarie numerose, Densamente popolate,Socialmente stratificate TecnologiaArmi da fuoco,Spade dacciaioNavigazioneCultura scrittaOrganismi di governoMalattie epidemiche

  • Alimentazione in EgittoGli egiziani ritenevano che dopo la morte la vita continuasse e che lanima avesse bisogno di mangiare.

    I corredi funerari, quindi, comprendevano:

    Stele con raffigurazioni di cibiStatuette di persone intente a produrre alimentiAnfore contenenti cibi e bevande

    Modellino che rappresenta la preparazione del pane

  • Immagine tratta dalla tomba di Nakht raffigurante il ciclo del vino: dalla coltivazione delluva, al raccolto, alla fermentazione nelle anfore. Il vino era riservato ai ricchi, mentre i poveri consumavano la birra.

  • Il simposioIl simposio la seconda parte del banchetto presso gli antichi Greci e Romani, nella quale i commensali bevevano secondo la prescrizione del simposiarca (il rex convivii dei Romani), cantavano carmi conviviali (), recitavano poesie, assistevano a trattenimenti var e conversavanoTratto dallenciclopedia Treccani

    Scena di Simposio: musica e conversazione, Tomba del tuffatore, Museo Archeologico Nazionale di Paestum

  • Lo svolgimento del simposio

    Dopo il pasto vengono portate via le mense con gli avanzi e pulito il pavimento. Poi ognuno prende da una coppa, passata in cerchio, un sorso di vino non annacquato per un brindisi in onore del buon genio. Chi non vuol bere abbandona la sala.Viene portata poi acqua per lavarsi le mani, profumi e corone per ungersi ed ornarsi la testa e viene distribuito il vino miscelato con acqua nei crateri e da ognuno dei tre primi crateri si fa di nuovo unofferta: si versa fuori della coppa del vino. Lofferta del primo cratere per gli di celesti e Zeus Olimpio, la seconda per gli spiriti degli eroi, la terza per Zeus Salvatore. In occasione di queste offerte tutti cantano il peana accompagnati dal flauto

    http://volta.valdelsa.net/thiasos/baccanti/simposio-testo.htm

  • Tre soli crateri infatti mescoloper coloro che son saggi:uno di salute, che bevono per primo;il secondo di eros e di piacere:il terzo di sonno.Bevuto questo,i convitati saggi se ne vanno a casa.Il quarto invece non pi nostro, ma della violenza;e il quinto dello strepito;il sesto delle danze sfrenate per strada;il settimo degli occhi pesti;lottavo di chi ti fa causa;il nono della bile;il decimo della pazzia che ti fa fare a botte.Tanto vino versato in un recipiente piccolo facile che tagli le gambe ai bevitori. Eubulo, commediografo, IV a.C

  • Bere vino puro ritenuta usanza barbara, anzi, lacqua deve essere in misura prevalente: una porzione di tre a uno; una miscela debole. Parti eguali di acqua e vino sono gi considerate ubriacanti ed noto che misura e moderazione sono virt elleniche. A seconda del tipo di vino o dei personali desideri, lacqua viene riscaldata o raffreddata con la neve. Spesso il simposiarca costringe i commensali a bere. Alceo che reggeva bene il vino lo esige nelloccasione della morte del suo nemico Mirsilo:Ora bevete tutti, ubriacatevi,magari a forza, morto Mirsilo!

    http://volta.valdelsa.net/thiasos/baccanti/simposio-testo.htm

  • Gli schiavi del ventre

    Per gli etruschi prima e per i Romani poi, essere grasso era un vanto, una dimostrazione della ricchezza legata allo status socialeSarcofago dell'Obeso, alabastro, II secolo a.C proveniente dalla tomba di Tarquinia

  • Ecco dei mastini spartani si diedero a correre sin dentro alla mensa. Ma dietro ai cani, ecco giungere un vassoio, nel quale era acconciato un cinghiale di eccezionale grandezza, e per giunta con tanto di berretto, mentre dai denti gli pendevano due sportelle fatte di foglie di palma, luna piena di datteri freschi della Caria, laltra di datteri secchi egiziani. Tuttintorno, si stringevano dei porcellini piccolini, fatti di pasta croccante, come se si sforzassero di suggere alle mammelle, per far capire che si trattava di una scrofa. Anche quei porcellini furono distribuiti in dono E (Trincia) snudato un coltellaccio da caccia, inferse un violento colpo al fianco del cinghiale, facendo spiccare il volo ad uno stormo di tordi.(Petronio, Satyricon, p. 67)VIDEO

    Trimalcione in un affresco di Pompei. un liberto arricchito protagonista del Satyricon

  • Quanto poco, infatti, occorre a un uomo per il suo sostentamento! E come pu mancare questo poco a chi solo abbia qualche virt? Per quel che mi riguarda, non le ricchezze sento di aver perduto, ma le preoccupazioni. Le necessit del corpo sono minime: esso chiede che sia allontanato il freddo, che sia placata, con gli alimenti, la fame e la sete; tutto quello che desidera in pi per vizio e non per necessit. Non necessario scandagliare tutte le profondit del mare, n appesantire lo stomaco con una strage di selvaggina, n strappare a una spiaggia ignota le conchiglie dell'oceano. []Da tutto il mondo fanno venire per il loro palato schizzinoso i cibi pi prelibati; dal lontanissimo oceano vengono portate vivande che il loro stomaco, rovinato dalle raffinatezze, a mala pena riesce a tollerare. Vomitano per mangiare, mangiano per vomitare e non si degnano nemmeno di digerire quei cibi che fanno cercare per tutto il mondo. Ma a chi disprezza tutto questo, che danno pu portare la povert?

    Seneca, Lettera Consolatoria alla madre ElviaR.Rubens, La morte di Seneca

  • I negozi

    I luoghi deputati alla vendita del cibo si affacciavano sulle strade ed avevano un grande bancone a forma di L Allinterno vi erano fori che dovevano contenere le anfore, cio i contenitori di cibi (olive e bevande). Sulle pareti venivano raffigurate le immagini dei prodotti che vendevanoThermopolium of Vetutius Placidus, Pompei

    Insegna del Thermopolium con cibi vari, Ostia Antica

  • Cibo per onorare lospiteIl padrone di casa mandava degli alimenti nelle stanze degli ospiti affinch potessero prepararli personalmente. Ci era inteso allo scopo che gli ospiti, i quali il primo giorno avevano mangiato alla mensa della casa, non fossero ostacolati nella loro libert d'azione per l'ulteriore durata della loro permanenza e potessero disporre liberamente del loro tempo.

    Questi doni erano: pollame, uova, verdura, frutta e altri prodotti della campagna ed aggiunge la notizia che i pittori avrebbero rappresentato queste cose anche in dipinti e che questi sarebbero stati chiamati xenia.

    Enciclopedia TreccaniNatura morta, Pompei

  • La natura morta presente anche nei mosaici pavimentali I resti del cibo caduto erano destinati alle ombre dei morti. Per tale ragione era sconsigliato raccogliere ci che cadeva o veniva gettato a terra.Arte romana, Mosaico pavimentale con avanti, Museo Gregoriano Profano ,Vaticano

  • Xenia, Museo archeologico di Napoli, I sec. d. C

  • Il mito e la simbologiaIl mito narra il rapimento di Proserpina da parte di Ade. Lira della madre Demetra non consent pi ai frutti di maturare sulla terra. Zeus cos obblig Ade a liberare la sua prigioniera (diventata signora dei morti). Prima di abbandonare il regno di Ade, per, fu convinta a mangiare i frutti della melagrana. Fu proprio questo che la costringe ogni anno a discendere negli inferi e a regnare con il suo signore. Proserpina di von Dante Gabriel Rossetti (1874)

  • Il cibo diventa simbolo

    Fischel afferm che : occorre esorcizzare la potenziale pericolosit del cibo: il cibo qualcosa che si introduce attraverso la bocca, nel nostro corpo. un copro estraneo, potenzialmente pericoloso, contaminante: cos si spiegano le costruzioni simboliche attorno al cibo, i suoi miti ed i suoi riti.

    Ges bambino ha in mano un melograno. Il frutto identifica un simbolo anticipatore della passione, probabilmente per il colore rosso del succo che richiama il colore del sangue.

    Nelliconografia sar dunque il simbolo del martirio. Particolare da Madonna della melagrana di Sandro Botticelli, 1487 , Galleria degli Uffizi, Firenze

  • Pieter Bruegel, gola, 1556 La gola il desiderio di ingurgitare pi di quanto l'individuo necessiti. l'ingordigia di cibi e bevande, condannata sia in quanto esempio di sfrenatezza e di lascivit al posto della modestia e del controllo di s, sia come ingiustizia sociale in contrapposizione ai poveri che soffrono la fame. In particolare nel medioevo era particolarmente malvista in quanto la miseria e la fame erano molto diffuse, tanto che per la Chiesa cattolica uno dei sette peccati capitaliWikipedia

  • Accogliete tra voi chi debole nella fede, senza discuterne le esitazioni. Uno crede di poter mangiare di tutto, l'altro invece, che debole, mangia solo legumi. Colui che mangia non disprezzi chi non mangia; chi non mangia, non giudichi male chi mangia, perch Dio lo ha accolto. Chi sei tu per giudicare un servo che non tuo? Stia in piedi o cada, ci riguarda il suo padrone; ma star in piedi, perch il Signore ha il potere di farcelo stare.

    Dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani cap. 14 - versetti da 1 a 10

  • La scena prende spunto da due diversi episodi narrati nella Genesi (Gn. 17, 2 - 14; 22, 2 - 13): l'accoglienza di Abramo ai tre Angeli. La parte sinistra della lunetta occupata dal primo episodio: Abramo, vestito con abiti semplici, offre ai tre Angeli un vitellino su un piatto, mentre essi, guardandolo, tendono le mani verso tre pani crucisegnati

    Basilica di San Vitale, Emilia Romagna, Ravenna

  • Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezz e lo diede loro dicendo: Questo il mio corpo che dato per voi; fate questo in memoria di meLuca 22:19-20

    Particolare della Basilica di Santo Stefano in piazza Petazzi a Sesto San Giovanni.

  • Il pesce un simbolo cristiano che ha il significato di Ges Cristo Figlio di Dio SalvatoreRavenna, Sant'Apollinare Nuovo

  • Nell'antica Grecia, lanciare una mela equivaleva a una dichiarazione d'amore.

    Nel medioevo, invece, la mela, in latino malum, era simbolo della tentazione. Per i musulmani, il frutto proibito il fico, in quanto molto dolce (quindi in grado di corrompere).

    Madonna del roseto, Stephan Lochner, 1450La cacciata di Adamo ed Eva, secolo XIV, codice De Predis, Biblioteca Reale di Torino.Le tre Grazie, Raffaello Sanzio, 1503

  • Cristianesimo riprese le tradizioni che vedevano nell'uovo un simbolo della vita, rielaborandole nella nuova prospettiva del Cristo risorto. L'uovo infatti somiglia a un sasso e appare privo di vita, cos come il sepolcro di pietra nel quale era stato sepolto Ges. Dentro l'uovo c' per una nuova vita pronta a sbocciare da ci che sembrava morto. In questo modo, l'uovo diventa quindi un simbolo di risurrezione

    Frank A. Salamone, Routledge Encyclopedia of Religious Rites, Rituals and Festivals, 2004, pag. 121Luovo

  • Pala di Brera, di Piero della Francesca , 1472 Diego Velazquez La friggitrice di uova 1618Salvator Dal Laurora

  • A.W. Bruegel, XVI secolo

  • Il cibo come identit culturale

    Il cibo anche strumentale nel sottolineare le differenze, tra gruppi, culture, strati sociali, e serve a rafforzare lidentit di gruppo, a separare e distinguere il "noi" dagli "altri

    Patrizia Fazzini, Cenni ad una lettura antropologica dellalimentazione

  • Nelle questioni etniche il cibo assume un ruolo importante: nei secoli passati, ad esempio, le altre culture venivano stigmatizzate definendole "cannibali". Gli altri, i popoli oltremare, i popoli esotici erano sicuramente cannibali, o comunque si nutrivano di cose disgustose per i civilizzati popoli occidentali...L'accusa o il sospetto di cannibalismo era rivolta a varie popolazioni africane, asiatiche, americane, aborigene australiane, e provocava repulsione negli Europei

    Patrizia Fazzini, Cenni ad una lettura antropologica dellalimentazione

  • Mosaico pavimentale geometrico, proveniente dalla Localit Celoni sulla Via Casilina - datato tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C.Canestra di frutta, Caravaggio, 1599Vaso di frutta, fotografia di Patrizia Piga 2015

  • Giacomo Ceruti, Natura morta, met del XVIIIUna fotografia della condizione delle classi sociali

  • Presepe napoletano realizzato da artisti del 1700Il presepe settecentesco, non a caso definito cortese, di sacro conserva ben poco. Si rivela pi una esperienza mondana dei nobili e ricchi borghesi: l'avvenimento e il passatempo principale delle festivit natalizie, quando il re e la corte visitavano i presepi pi rinomati della capitale del regno che talvolta riuscivano a stupire anche la regina come accadde a Carolina nel 1768

    www.presepi.it

    Tesi della fisiocrazia: La ricchezza delle nazioni non dipende dalla quantit di oro ma dipende dalla quantit di abitanti e per avere molti abitanti bisogna avere molto cibo

    Il cibo come propaganda

  • Annibale Carracci, Il mangiafagioli, 1583-84

  • Questo dipinto mostra, all'interno di una povera stanza, alcuni contadini che consumano il pasto serale servendosi da un unico piatto di patate, mentre una di loro sta versando il caff; viene sottolineata la continua fatica fisica di chi ha consumato, giorno dopo giorno, la propria vita nel lavoro dei campi: per questo motivo l'artista come se volesse esaltare il cibo dei poveri.

    WikipediaI mangiatori di patate, Van Gogh, 1885video

  • Il cibo unione

    il nostro pi che un popolo una collezione. Ma quando scocca l'ora del pranzo, seduti davanti a un piatto di spaghetti, gli abitanti della Penisola si riconoscono italiani... Neanche il servizio militare, neanche il suffragio universale (non parliamo del dovere fiscale) esercitano un uguale potere unificante. L'unit d'Italia, sognata dai padri del Risorgimento, oggi si chiama pastasciutta(C. Marchi, Quando siamo a tavola, Rizzoli, 1990)Spaghetti eaters, "Mangiatori di spaghetti", prima del 1886, Napoli

  • Un'armonia originale della tavola (cristalleria vasellame addobbo) coi sapori e colori delle vivande;L'originalit assoluta delle vivande;L'abolizione della forchetta e del coltello per i complessi plastici che possono dare un piacere tattile prelabiale;L'uso dell'arte dei profumi per favorire la degustazione. Ogni vivanda deve essere preceduta da un profumo che verr cancellato dalla tavola mediante ventilatori;L'uso della musica limitato negli intervalli tra vivanda e vivanda perch non distragga la sensibilit della lingua e del palato e serva ad annientare il sapore goduto ristabilendo una verginit degustativa;L'abolizione dell'eloquenza e della politica a tavola;L'uso dosato della poesia e della musica come ingredienti improvvisi per accendere con la loro intensit sensuale i sapori di una data vivanda;La presentazione rapida tra vivanda e vivanda, sotto le narici e gli occhi dei convitati, di alcune vivande che essi mangeranno e di altre che essi non mangeranno, per favorire la curiosit, la sorpresa e la fantasia;La creazione dei bocconi simultanei e cangianti che contengano dieci, venti sapori da gustare in pochi attimi. Questi bocconi avranno nella cucina futurista la funzione analogica immensificante che le immagini hanno nella letteratura. Un dato boccone potr riassumere una intera zona di vita, lo svolgersi di una passione amorosa o un intero viaggio nell'Estremo Oriente;Una dotazione di strumenti scientifici in cucina: ozonizzatori che diano il profumo dell'ozono a liquidi e a vivande, lampade per emissione di raggi ultravioletti (poich molte sostanze alimentari irradiate con raggi ultravioletti acquistano propriet attive, diventano pi assimilabili, impediscono il rachitismo nei bimbi, ecc.) elettrolizzatori per scomporre succhi estratti ecc. in modo da ottenere da un prodotto noto un nuovo prodotto con nuove propriet, mulini colloidali per rendere possibile la polverizzazione di farine, frutta secca, droghe ecc.; apparecchi di distillazione a pressione ordinaria e nel vuoto, autoclavi centrifughe, dializzatori. L'uso di questi apparecchi dovr essere scientifico, evitando p.es. l'errore di far cuocere le vivande in pentole a pressione di vapore, il che provoca la distruzione di sostanze attive (vitamine, ecc.) a causa delle alte temperature. Gli indicatori chimici renderanno conto dell'acidit e della basicit degli intingoli e serviranno a correggere eventuali errori: manca di sale, troppo aceto, troppo pepe, troppo dolce.

    Manifesto della cucina futurista, Marinetti, 1931

  • A rileggere oggi il manifesto gastronomico futurista, si intuisce che alcuni dei suggerimenti di Marinetti hanno trovato applicazione: esempi ne sono Lintegrazione dei cibi con additivi e conservantiLadozione in cucina di strumenti tecnologici per tritare, polverizzare ed emulsionare. -Le ricette che apparivano allora rivoluzionarie furono, in alcuni casi, unanticipazione della Nouvelle cuisineClaudia Salaris, "Marinetti, padre della nouvelle cuisine", La Gola, 1985

    Video

  • Il cibo oggi

    Molti studi condotti in questi anni sembrano essere concordi nel mettere in relazione laumento dellobesit e delle patologie croniche ad essa correlate con la esposizione dei soggetti in et pediatrica ad azioni pubblicitarie di marketing alimentareNel 2003 una ricerca della Food Standards Agency, l'autorit britannica per la sicurezza alimentare, evidenziava che: il cibo l'elemento dominante nella pubblicit che ha per target i bambini; le cinque categorie di prodotti pi pubblicizzati sono: soft drink, cereali zuccherati, dolciumi in generale, merendine e fast food; l'alimentazione pubblicizzata contrasta fortemente con quella raccomandata Tratto da una ricerca del dottor Pietro Bottura

  • Il cibo oggi Campbell's Soup Cans,1962 ,Andy Warhol

  • Siamo quello che mangiamo?Ritratti di Giuseppe Arcimboldo

  • Siamo quello che mangiamo?Fotografie dellartista James Ostrer

  • Fontiwww.wikipedia.itwww.presepi.itwww.taccuinistorici.itArmi, acciaio e malattie. Breve storia degli ultimi tredicimila anni (titolo originale Guns, Germs and Steel: The Fates of Human Societies) un saggio di Jared Diamond.Il valore simbolico e letterario del cibo, di Patrizia FazziniMiseria e nobit http://www.youtube.com/watch?v=uqvTK-PE3jASatyricon,http://www.youtube.com/watch?v=KwbxAYSRNoc

    I riferimenti alle citazioni sono riportati in ogni slide