Volti del pensiero politicoStagioni del Pensiero

Primavera 2017

Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili

Con la supervisione della filosofa

Federica Montevecchi

Stagioni del pensiero nasce per accendere la curiosità verso l’arte e la cultura, attraverso cicli di incontri tematici affidati a giovani studenti del territorio, animati da una profonda passione per la disciplina di studio e pronti a metterla a disposizione del pubblico. Gli incontri saranno occasioni per apprendere e dibattere, attraverso una modalità dialogica che lascia ampio spazio agli interventi, con l’obiettivo di stimolare la curiosità verso una cultura intesa non come astratto insieme di conoscenze ma come sviluppo di competenze personali e sociali.Gli appuntamenti sono stati curati da Sofia Bovolenta, una giovane studentessa del territorio impegnata nel progetto di Stagioni del pensiero fin dalla prima edizione del maggio 2015, che ha accettato di mettersi di nuovo a disposizione dell’Amministrazione comunale aggregando attorno a questo percorso di crescita culturale un ap-passionato gruppo di giovani. Del pari ringrazio per la supervisione la professoressa Federica Montevecchi, che anche in questa occa-sione ha offerto il suo prezioso contributo a un’iniziativa culturale del Comune di Castel San Pietro Terme. A presto dunque, per questa nuova, entusiasmante, stagione del pensiero!

Fabrizio Dondi

La tensione verso il bene comune, topos politico occidentale, può proporsi in molteplici forme, tra di esse mi assumo la responsabilità di annoverare la rassegna filosofica che anima la biblioteca di Castel S. Pietro Terme già da tre anni. Quest’anno l’iniziativa Volti del pensiero politico, nata grazie all’im-pegno della consigliera Sara Rouibi e sostenuta dalla collaborazio-ne della filosofa Federica Montevecchi, mantiene il fil rouge della tematica politica, in continuità con l’anno precedente, focalizzando l’attenzione sui testi di alcuni filosofi moderni. La successione degli incontri segue la cronologia inversa: dai recenti studi di Foucault e Rawls, attraverso i pensieri dei giuristi Schmitt e Kelsen, il ciclo si concluderà con Machiavelli. L’obiettivo di noi ragazzi è fare in modo che le domande scaturite dagli interventi possano rivelarsi fecondi spunti di riflessione sull’ambiente sociale, politico ed economico in cui viviamo.

Sofia Bovolenta

Volti del pensiero politico è il titolo degli incontri tenuti da alcuni studenti di Filosofia dell’Università degli Studi di Bologna che si interrogano, e invitano la popolazione a interrogarsi, sul significato che alcune rilevanti posizioni teoriche possono avere nella condotta della vita individuale e collettiva, ad un tempo. Essi fanno parte della rassegna Stagioni del Pensiero che vede fra gli organizzatori una studentessa della Scuola di Giurisprudenza, sempre dell’Università degli studi di Bologna, attiva consigliera comunale a Castel San Pietro Terme. Sono tutti giovani curiosi del mondo e di conoscere, che propongo-no di pensare la politica come modo di essere insieme agli altri, non soltanto come strumento di affermazione e successo individuale.

Federica Montevecchi

Federica Montevecchi è laureata in filosofia, ha compiuto i suoi studi dottorali e postdottorali presso l’Università degli Studi di Parma, l’Università Central di Barcellona, il Nietzsche Archiv di Weimar; scrive di filosofia e storia politica. Tra le sue pubblicazioni: Nietzsche (Editori Riuniti, 1999), Giorgio Colli. Biografia intellettuale (Bollati Boringhieri, 2004), Empedocle di Agrigento (Liguori, 2010). Ha lavorato con Vittorio Foa e con lui ha scritto Sulla curiosità (Einaudi, 2003) e Le parole della politica (Einaudi, 2008), ha poi curato il suo epistolario dal carcere Lettere della giovinezza. Dal carcere 1935-1943 (Einaudi, 1998) e il volume Lavori in corso 1943-1946 (Einaudi, 1999). Collabora con riviste specialistiche e quotidiani.

Incontri

/ martedì 11 aprile 2017, h 17:30Chi stabilisce il successo o il fallimento di un governo? Il mercato: luogo di verità. Il trionfo dell’homo oeconomicus sull’homo juridicusa cura di Sofia Bovolenta

// martedì 18 aprile 2017, h 17:30Il Genere come fonte di ingiustizia sociale: John Rawls nel Femminismo Liberalea cura di Elena Tassoni

/// martedì 2 maggio 2017, h 17:30Stato e popolo: quale sintesi possibile? Due idee di democrazia nel XX secoloa cura di Lorenzo Bernardi

//// martedì 9 maggio 2017, h 17:30La formazione dell’uomo politico. Machiavelli e l’educazione al buon governoa cura di Maicol Cutrì

DoveBiblioteca di Castel San Pietro Terme, Via Marconi 29

Per gli studenti:

Su richiesta, agli studenti delle scuole superiori che partecipino in maniera continuativa agli incontri, verrà rilasciato un attestato di frequenza valido per il riconoscimento dei crediti scolastici.

/11 aprile 2017Chi stabilisce il successo o il fallimento

di un governo? Il mercato: luogo di verità.Il trionfo dell’homo oeconomicus sull’homo juridicus

di Sofia Bovolenta

L’analisi degli ultimi corsi tenuti da Michel Foucault al Collège de France (1978-1979) conduce la riflessione filosofica a interrogarsi sull’ambiguo rapporto, tuttora enigmatico, tra economia e politica: l’influenza reciproca, costantemente variabile, di processi economici e di pratiche di governo.Attraverso il XVIII secolo, negli Stati europei, l’economia politica viene a sostituire la ragion di stato, mutando la razionalità politica moderna: dalla volontà di conoscere, controllare e governare il più possibile, i governi invertono drasticamente la rotta, è la politica del laissez faire ora a guidarli, la quale affida al mercato il compito di orientare le strategie istituzionali.Il mondo contemporaneo si regge sulle trasformazioni sociali, giuri-diche, politiche ed economiche che muovono da questo periodo e necessitano, pertanto, di un’indagine critica.

Bibliografia:Foucault, M., Sicurezza, territorio, popolazione: corso al Collège de France (1977-1978), a cura di F. Ewald, A. Fontana e M. Senellart, Milano: Feltrinelli, 2010;Foucault, M., Nascita della biopolitica: corso al Collège de France (1978-1979), a cura di F. Ewald, A. Fontana e M. Senellart, Milano: Feltrinelli, 2015;Catucci, S., Introduzione a Foucault (2000), Bari: Laterza, 2005;Zanini, A., L’ordine del discorso economico; Linguaggio delle ricchezze e pratiche di governo in Michel Foucault, Verona: Ombre corte, 2010.

Sofia Bovolenta, diplomata al Liceo scientifico Rambaldi-Valeriani nel 2014, frequenta il terzo anno di Filosofia presso l’Università di Bologna. La passione verso la filosofia, scaturita durante l’insegnamento della professoressa Montevecchi, l’ha portata a proseguire gli studi in tale direzione e a collaborare annualmente per la rassegna filosofica comunale.

//18 aprile 2017Il Genere come fonte di ingiustizia sociale: John

Rawls nel Femminismo Liberale

di Elena Tassoni

Le società democratiche contemporanee si fondano su libertà e uguaglianza. Tuttavia, fino ad ora, questi principi non sono stati estesi sufficientemente da includere appieno le donne.Proprio sui due principi di libertà e di uguaglianza delle opportunità si basa la teoria della giustizia distributiva proposta da Rawls: una teoria che si colloca nella tradizione del liberalismo politico, soste-nendo che ogni individuo è coautore delle proprie condizioni di vita. Nel suo “Le donne e la giustizia. La famiglia come problema politico”, Susan Okin fa notare come il “sistema di genere” violi sia il principio di libertà che il principio di uguaglianza delle opportunità, identifi-cando la famiglia come struttura sociale eminentemente politica. Tuttavia, l’applicazione dei principi rawlsiani di giustizia in maniera coerente ed inclusiva costituisce, secondo Okin, il metodo più effi-cace per sfidare radicalmente il sistema di genere.

Bibliografia:Maffettone, S. (2010). Introduzione a Rawls. Bari: Laterza;Okin, S. M. (1989). Le donne e la giustizia. La famiglia come pro-blema politico. A cura di G. Palombella. Trad. it. di C. Pievatolo. Bari: Edizioni Dedalo (1999);Rawls, J. (1975). Una teoria della giustizia. Seconda edizione a cura di S. Maffettone. Trad. it. U. Santini. Milano: Feltrinelli (2008)2;Rawls, J. (1995). Giustizia come equità: Una riformulazione. A cura di S. Veca. Trad. it. G.Rigamonti. Milano: Feltrinelli (2010);Reich, R. e Satz, D. (2009). Towards a Humanist Justice: The Po-litical Philosophy of Susan Moller Okin. Oxford: Oxford University Press.

Elena Tassoni è nata a Bologna il 21 marzo 1991. Si è laureata in filosofia all’università di Bologna nel 2013, con una tesi sul concetto di verità. Nel 2015 ha conseguito la laurea magistrale (M. Litt.) in filosofia presso l’Università di Saint Andrews, Regno Unito. Dall’ottobre 2015 è dottoranda presso il Dipartimento di Filosofia e comunicazione dell’Università di Bologna.

///2 maggio 2017Stato e popolo: quale sintesi possibile? Due idee di

democrazia nel XX secolo

di Lorenzo Bernardi

Nel Novecento stato e società, ben separati nello stato di diritto borghese del XIX secolo, si confondono sempre più con l’estensio-ne dei diritti politici, la nascita dei partiti di massa e una pace sociale che il vecchio sistema non garantisce più.Nel tumultuoso periodo tra le due guerre è negli ormai ex imperi cen-trali, Austria e Germania, che due giuristi e filosofi, Hans Kelsen e Carl Schmitt, cercano di ripensare i concetti di politico, democrazia, costituzione. Gli esiti a cui pervengono non potrebbero essere più diversi: il primo è convinto che solo la democrazia rappresentativa possa garantire la pace sociale in uno stato ormai dominato da un “politeismo di valori”, il secondo, feroce critico del parlamentarismo, vuole eliminare ogni struttura intermedia tra il popolo e il leader.La storia può mostrarci alcuni esempi di attuazione di questi modelli ma non certo archiviare un dibattito che inquieta le democrazie sin dalla loro origine.

Bibliografia:C. Schmitt, Il custode della costituzione, Milano, Giuffrè, 1981;C. Schmitt, Dottrina della costituzione, Milano, Giuffrè, 1984;H. Kelsen, La giustizia costituzionale, Milano, Giuffrè, 1981;A. Scalone, Una battaglia contro gli spettri, Torino, Giappichelli, 2008;M. Caserta, La forma e l’identità. Democrazia e costituzione in Hans Kelsen e Carl Schmitt, Torino, Giappichelli, 2005.

Lorenzo Bernardi è nato a Castel San Pietro Terme il 17 agosto 1993; ha frequentato il Liceo Scientifico Valeriani di Imola conseguendo il diploma nel 2012. È attualmente iscritto all’ultimo anno della facoltà di Giurisprudenza di Bologna.

////martedì 9 maggioLa formazione dell’uomo politico

Machiavelli e l’educazione al buon governo

di Maicol Cutrì

Niccolò Machiavelli è considerato l’iniziatore nel pensiero moderno della riflessione sulla possibilità della “politica” in quanto scienza autonoma. Presentando nei suoi scritti un ritratto delle“cose del mondo” (cioè degli uomini) più concreto e realistico possibile, egli cercò infatti di comprovare un metodo, un modo del pensiero, per il governo degli stati radicato nel lucido confronto tra conoscenza storica ed esperienza pratica, e svincolato quindi dalle illusioni di astratti formalismi. Tra le sue opere, i Discorsi sembrano essere quella di maggior respiro filosofico: interpretandone alcuni passi significativi, si cercherà quindi di rintracciare alcuni problemi posti al sorgere dello stato moderno ma ancora attuali, come quello del con-flitto tra cittadini e classe politica nelle repubbliche, quindi del valore dell’educazione a un pensiero critico che renda questo movimento non un elemento di sola instabilità, ma piuttosto di riassestamento dell’ordine, momento di libertà che assicuri la salute dello stato.

Bibliografia (in ordine cronologico):Niccolò Machiavelli, Il principe, Milano, Feltrinelli, 1979;Niccolò Machiavelli, Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio, Mila-no, BUR, 2000;Francesco De Sanctis, Storia della letteratura italiana, Milano, BUR, 2006 (cap. XV su Machiavelli);Federico Chabod, Scritti su Machiavelli, Torino, Einaudi, 1964;Giorgio Inglese, “Machiavelli, Niccolò”, voce dal Dizionario Biogra-fico degli Italiani, (www.treccani.it/enciclopedia/niccolo-machiavel-li_(Dizionario-Biografico)/).

Maicol Cutrì è nato a Castel S. Pietro Terme il 6 dicembre 1991. Ha conseguito il diploma di maturità scientifica nel 2010, e si è laureato in lettere presso l’Università di Bologna nel 2013. Ha terminato il suo percorso di studi, specializzandosi sulla letteratura del ’600, con una laurea magistrale in Italianistica (filologia moderna) discussa nel novembre 2015. Di prossima pubblicazione tre suoi articoli sull’estetica cinematografica (nel volume miscellaneo Il lettore nel testo, Torino, Nuova Trauben), su alcune lettere inedite dello scrittore seicentesco Francesco Fulvio Frugoni (Studi secenteschi), su memoria e citazione nella letteratura barocca (Parole Rubate).

Progettazione grafica e illustrazioni di:Francesca Ballarini.Mi sono diplomata al Liceo Artistico F. Arcangeli di Bologna nel 2014. Ora frequento il Triennio di Progettazione grafica e comunicazione visiva presso l’ISIA Urbino (Istituto Superiore Industrie Artistiche).Ambiti professionali di maggiore interesse e competenza: illustrazione per ragazzi, comunicazione visiva, progettazione grafica, fotografia analogica e digitale.Indirizzo e-mail: francescaballarini9@gmail.comFacebook: Francesca Ballarini CIOSI