vuoi vedere in copertina del prossimo numero di cultura ... · periodico quadrimestrale...

32
La cultura rende giganti Vuoi vedere in copertina del prossimo numero di Cultura Marostica una tua opera? Scopri come a pagina 2! GIPA/NE/9360/2013 dal 21/03/2013 PERIODICO QUADRIMESTRALE DELL’ASSESSORATO ALLA CULTURA, DELLA BIBLIOTECA CIVICA E DELLA CONSULTA FRA LE ASSOCIAZIONI CULTURALI DEL TERRITORIO ANNO XXXII - N. 83 - APRILE 2014 - REGISTR. TRIB. BASSANO DEL 24.06.83 N. 3/83 - DIRETTORE RESPONSABILE CHIARA PADOVAN - WWW.COMUNE.MAROSTICA.VI.IT

Upload: votuyen

Post on 18-Feb-2019

215 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

La cultura

rende giganti

Vuoi vedere in copertina del prossimo numero di Cultura Marostica

una tua opera? Scopri come a pagina 2!

GIP

A/N

E/9

360/2

013 d

al 21/0

3/2

013

ANNO XXXII - N. 83 - APRILE 2014

PERIODICO QUADRIMESTRALE DELL’ASSESSORATO ALLA CULTURA, DELLA BIBLIOTECA CIVICA E DELLA CONSULTA FRA LE ASSOCIAZIONI CULTURALI DEL TERRITORIO

ANNO XXXII - N. 83 - APRILE 2014 - REGISTR. TRIB. BASSANO DEL 24.06.83 N. 3/83 - DIRETTORE RESPONSABILE CHIARA PADOVAN - WWW.COMUNE.MAROSTICA.VI.IT

CULTURA MAROSTICA periodico quadrimestrale Direttore responsabile: Chiara Padovan

Redazione: Daniela Bassetto, Mirco Corato, Elisa Geremia, Sara

Muraro, Mario Scuro, Gabriella Strada, Serena Vivian

Consesso dei garanti: Marica Dalla Valle, Alcide Bertazzo, Martino

Bonotto, Aliprando Franceschetti, Gianni Scettro, Valerio Zanforlin

Editore: Biblioteca civica “Pietro Ragazzoni” Marostica

Progetto ed elaborazione grafica: Gabriella Strada

Stampa: Tipografia Dal Maso

Telefono: 0424 479101 - Fax: 0424 479190

E-mail: [email protected]

02

Condividere le scelte, sperimentare concretamente cosa

significa “progettazione partecipata” aprendosi al con-

fronto creativo e riscoprendo la bellezza del fare le cose

assieme.

Sono queste le linee guida che ci siamo dati per valoriz-

zare l’importante bagaglio culturale della nostra città, pro-

muovendo una programmazione annuale condivisa tra le

varie associazioni, la Consulta, la Biblioteca e l’Ammini-

strazione comunale.

La volontà è quella di dare una regia alle numerose ini-

ziative già proposte e di implementare l'offerta culturale

puntando sulla partecipazione attiva dei cittadini.

La programmazione culturale di Marostica diventa così

un qualcosa di accessibile, dove ciascuno, all'interno di

una metodologia di lavoro e rispetto ad alcuni obiettivi

condivisi, può dare il suo contributo, portare il suo baga-

glio di esperienze, competenze, sensibilità e relazioni.

Con questo spirito sono quindi nati e stanno operando

cinque gruppi di lavoro che dal mese di gennaio si trovano

almeno una volta al mese in biblioteca per discutere e

contaminarsi all’insegna di una programmazione condivi-

sa. A gennaio e febbraio ci siamo confrontati sul tema del

“Viaggio”, a marzo su la “Donna”, ad aprile e maggio

proponiamo iniziative sullo sfondo dell’augurio “Col-

tiviamoci: percorsi tra cultura e coltura”, giugno, luglio e

agosto saranno mesi di musica, arte e teatro sotto le stelle.

Certo, non sarà un percorso sempre facile ed immediato.

Occorrerà lavorare tutti insieme, mettersi in gioco, con-

frontarsi e forse anche scontrarsi. Come ci ricorda

l’etimologia del termine (che deriva dal verbo latino colere,

"coltivare") la cultura si può paragonare ad una sorta di

coltivazione: occorre prima preparare il terreno, poi si

semina, si curano tutte le fasi della crescita e solo qualche

tempo dopo si potranno raccogliere i frutti di tutto il lavo-

ro fatto. Serena Vivian, Assessore alla Cultura

IN COPERTINA

Titolo: Un uomo sulla terra

Tecnica: ceramica smaltata

Dimensioni: cm 40 x 40

Anno di esecuzione: 2009

Autore: Stefano Bertoncello Collanega

Stefano è nato, risiede e opera a Marostica in Via Ponte

Quarello. Pittore, scultore, ceramista, è uno della SBIT-

TARTE, luogo dove si pratica la pittura su maiolica.

CULTURA IN MOVIMENTO

LA COPERTINA DI

CULTURA MAROSTICA

Cultura Marostica si rinnova, rispolvera la sua veste e

propone una nuova copertina. Da questo numero in poi

la prima pagina del quadrimestrale dedicato alle attività

culturali della città darà spazio alla creatività degli arti-

sti marosticensi offrendo loro la possibilità di far cono-

scere la propria arte e sensibilità anche “in patria” dove

difficilmente si riesce a diventare profeti.

Il Gruppo di Lavoro Arti Visive, assieme al resto del-

la redazione, ti invita a cogliere questa opportunità e a

partecipare scrivendo all’indirizzo

[email protected] Ricordati di inviare un'immagine in formato .jpg con

risoluzione di almeno 300 dpi e non dimenticare di in-

dicare anche nome, cognome, titolo dell’opera, tecnica,

misure e breve biografia con note artistiche (10 righe

circa).

VUOI ESSERE AGGIOR-

NATO SU TUTTE LE VA-

RIE INIZIATIVE CULTU-

RALI DEL NOSTRO TER-

RITORIO? LASCIA IL TUO INDIRIZZO

EMAIL IN BIBLIOTECA O SCRIVI A

[email protected]

TI INVIEREMO IL CALENDARIO CUL-

TURALE MENSILE.

QUI BIBLIOTECA

03

Oltrepassando la porta del civico 4 di via Cairoli,

s’intuisce subito quanto siano importanti ancora oggi

le biblioteche di pubblica lettura. Tra le bacheche e

l’emeroteca, tra le sale studio e la nuova area per i

bimbi si snoda una vivace vita sociale e culturale:

con anziani che discutono i fatti del giorno e magari

scambiano qualche battuta con gli studenti universi-

tari; con le mamme (ma a volte anche qualche papà)

che si ritrovano a leggere insieme le favole ai propri

bambini; con libri che vanno e che vengono; con lo-

candine e volantini che tappezzano in forme sempre

nuove le pareti e le mensole; per non parlare poi dei

numerosi gruppi e associazioni che all’interno della

biblioteca discutono, progettano, sognano.

Molti lo danno per scontato, ad altri invece potrà

sembrare incredibile, ma credo valga la pena ricorda-

re come tutti i servizi offerti dalla biblioteca siano

all’insegna della gratuità. Arricchire il proprio baga-

glio culturale, curiosare, informarsi, operare una for-

mazione continua (dentro e fuori gli ambiti lavorati-

vi), tutto questo diventa possibile semplicemente ol-

trepassando quella soglia.

Accanto alla nostra famosa Piazza degli Scacchi

troviamo quindi quella che la bibliotecaria Antonella

Agnoli chiama la Piazza dei Saperi, dove la cultura è

al centro di scambi e relazioni, e dove un cittadino

può trovare quasi tutti gli strumenti necessari per co-

struire il proprio senso civico e le proprie visioni sul

mondo. “Una biblioteca - continua la Agnoli -, oltre

ad essere un presidio sul territorio, oltre ad essere

un’opportunità per guardare altri mondi, è un labora-

torio di crescita dove impari a scegliere, a esercitare

la tua libertà, a confrontarti, e dove impari a leggere

nel senso più ampio del termine, per affinare il pro-

prio senso critico, oltre che per sviluppare conoscen-

ze ed abilità”. Anche da casa, attraverso il web, pos-

siamo comodamente accedere ad un numero inimma-

ginabile di informazioni e connetterci con moltissime

altre persone, ma il web è anche un territorio scivolo-

so e i social network sono solo un pallido surrogato

di una sfera pubblica robusta e di sedi appropriate di

discussione politica.

Come rinnovato Comitato della Biblioteca, consa-

pevoli di tutto ciò, puntiamo proprio ad arricchire

ancora di più questa piccola piazza del sapere e ci

facciamo carico di un nuovo ruolo di coordinamento

per facilitare l’incontro, la comunicazione e la colla-

borazione tra i diversi attori culturali del territorio:

l’Assessorato alla Cultura, la Consulta delle Associa-

zioni locali e i Gruppi di Lavoro tematici ai quali o-

gni cittadino interessato è invitato a partecipare.

In un periodo storico nel quale i finanziamenti per

la cultura sono difficilmente reperibili, intrecciare

trame di competenze e orditi di risorse sarà un’azione

vitale per costruire insieme un programma culturale

di qualità capace di valorizzare al meglio, soprattutto

attraverso una migliore strategia comunicativa, gli

eventi e il carattere culturale di Marostica. Lavorare

in gruppo non sarà facile, ma pensiamo sia questa la

sfida da cogliere per rendere la cultura a portata di

tutti, farci sentire a casa ogni volta che mettiamo pie-

de in biblioteca. Elisa Geremia, Presidente Biblioteca Civica P. Ragazzoni

COMPOSIZIONE COMITATO BIBLIOTECA

ELISA GEREMIA (PRESIDENTE), referente gruppo di lavo-

ro ARTI VISIVE

ALBANO BERTON (VICEPRESIDENTE), referente gruppo

di lavoro ARTI ESPRESSIVE (musica, cinema, teatro e danza)

MIRCO CORATO, referente gruppo di lavoro COMUNICA-

ZIONE E PARTECIPAZIONE

SARA MURARO, referente gruppo di lavoro STORIA E TER-

RITORIO

LILIANA CONTIN, referente gruppo di lavoro SCRITTURA E

LETTURA

DANIELA ZANINI

MAILA BOZZETTO

Componenti consultivi:

PATRIZIA BELLINI (per l’Istituto comprensivo di Marostica)

MARIA ANGELA RELA (per l’Istituto di Lusiana)

LEDA POLI (per i volontari delle mostre e della Biblioteca)

MARCO PIZZATO (per gli studenti volontari della Biblioteca)

MARIO COGO e ANNA FRANCESCA BASSO (in rappresen-

tanza della Consulta fra le Ass. Culturali del Territorio)

Membri di diritto:

SERENA VIVIAN (Assessore alla Cultura)

GABRIELLA STRADA (Coordinatore Consulta fra le Ass.

Culturali del Territorio)

I nuovi orari della Biblioteca

Dal lunedì al venerdì 8:30 - 13:00

14:30 - 19:30

Sabato 8:30 - 13:00

14:30 - 18:30

Sala informatica Dal lunedì al venerdì 8:30 - 13:00

14:30 - 19:30

E-mail [email protected]

Telefono 0424 479101

Ufficio Cultura

Martedì e giovedì 9:00 - 12:30

15:00 - 18:30

Venerdì 9:00 - 12:30

E-mail [email protected]

Telefono 0424 479122

QUI BIBLIOTECA

I servizi della nostra Biblioteca

Il ruolo della biblioteca pubblica si configura sempre più

come quello di network di servizi e contenuti, assai più

differenziati e complessi di quanto non accadesse qualche

decennio fa. Nell'odierna "società dell'informazione", i

mezzi di comunicazione di massa dispongono di un'attra-

tiva e di un'efficacia molto importante per qualsiasi tipo di

Biblioteca, il cui pubblico è molto variegato, dove ogni

aspetto della vita quotidiana è influenzato da ciò che ac-

cade a migliaia di chilometri da noi.

In questa linea la Biblioteca civica di Marostica garanti-

sce l'accesso a internet gratuito già dal settembre 2013

attraverso il servizio WIFI e dal primo febbraio del 2014

anche il servizio Internet gra-

tuito dai computer fissi della

sala informatica. Questa nuo-

va modalità di approccio

all'informazione tiene conto

del ruolo strategico della Bi-

blioteca come spazio pubblico, centro della vita cittadina,

non solo come polo di distribuzione di documenti e media

(in prestito) ma, soprattutto, come fornitore di servizi edu-

cativi e di formazione, istituzione culturale e infrastruttura

del tempo libero.

L'anticipazione dell'orario di apertura alle 8.30 del mat-

tino è stato largamente apprezzato dai nostri utenti, che

sempre più numerosi frequentano le sale studio e gli spazi

della Biblioteca arrivando a 200 persone al giorno. È

stato inoltre allargato l'orario di apertura della sala infor-

matica dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.00 e dalle

14.30 alle 19.30.

Le nuove implementazioni apportate premiano il servi-

zio che viene erogato soprattutto con l'aumento dei prestiti

che si collocano in 25.000 per il 2013, ben 5000 in più

rispetto all'anno precedente.

Queste novità rafforzano il ruolo della Biblioteca all'in-

terno della comunità valorizzando il diritto all'informazio-

ne come diritto umano fondamentale per tutti i cittadini. Angelina Frison, Bibliotecaria

04

La donazione Lidia Serafini Toniolo

La signora Lidia Serafini Toniolo da sempre esprime

grande attenzione e grande attaccamento a Marostica e al

suo territorio e lo dimostrano le decine di opere da lei

pubblicate che ci hanno permesso di scoprire e valorizzare

luoghi e momenti del nostro passato. Ora ha donato dalla

sua collezione privata 52 foto riproduzioni (dimensioni

diverse) i mappali raffiguranti il Comune di Marostica nel

periodo che va dal XVI al XVIII secolo provenienti

dall’Archivio di Stato di Venezia.

Il materiale è in ottime condizioni e illustra i piccoli

borghi da cui nascerà l’attuale comune scaligero. Sono

presenti anche due raffigurazioni della città di Padova.

Le riproduzioni sono state realizzate a settembre del

1983 dall’Archivio di Stato di Venezia e consegnate alla

Sig.ra Lidia Toniolo Serafini che le ha conservate ed infi-

ne donate in data 24/02/14 al comune di Marostica.

Un particolare ringraziamento da parte dell’Ammini-

strazione e dell’intera Comunità.

Dal 23 al 30 aprile partecipa

anche tu al primo

“Flash.Book.Mob”

organizzato a Marostica!

In occasione della “Giornata mondiale del libro e del dirit-

to d’autore”, patrocinata dall’UNESCO e celebrata in tut-

to il mondo, anche Marostica partecipa quest’anno alla

Giornata Evento dedicata alla lettura che lo scorso anno

ha coinvolto 800 classi, 40 biblioteche e gli assessorati

alla cultura dei comuni aderenti al progetto Città Invisibi-

li. L’appuntamento, promosso dall’Assessorato alla Cultu-

ra di Marostica in collaborazione con la Biblioteca civica

è fissato per le 9.00 in Piazza degli Scacchi. Ognuno por-

terà il proprio libro preferito e ad un segnale convenuto

inizierà a leggere per tre minuti in un’armonia di parole!

Stupire e richiamare l’attenzione di chi sta intorno è

l’obiettivo dell’iniziativa che vuole trasformare la lettura

in un’azione visibile e condivisa a sostegno del libro.

L’evento sarà filmato è diventerà parte di un video promo-

zionale dell’iniziativa.

L’invito è rivolto a tutte le scuole del nostro territorio, ma

anche a tutti i cittadini, agli appassionati di lettura e a

semplici curiosi, perché…

IL LIBRO COME LA MENTE

FUNZIONA SOLO SE LO APRI!

Marostica, Città degli Scacchi

“Si impara a conoscere bene la gente

viaggiandoci insieme e giocandoci a

scacchi”, recita un antico proverbio russo. A partire dal

mese di aprile, tutti i giorni dalle 8 alle 20, la città di Ma-

rostica mette a disposizione dei suoi cittadini e turisti un

set di scacchi giganti per poter giocare liberamente sulle

scacchiere sotto il Doglione, sul lato nord di Piazza degli

Scacchi. Ogni ultima domenica del mese dalle 15 alle

18.30 saranno inoltre disponibili due volontari del

“Circolo Scacchistico Città di Marostica” per qualche

consiglio e dritta sulle regole e le strategie di gioco.

Naturalmente l’impegno di ognuno sarà fondamentale per

avere cura di questo gioco e riporre i pezzi nel carrello al

termine di ogni partita.

Grazie per la collaborazione e… buon divertimento!

Il nuovo angolo lettura dedicato ai

bambini

La nostra Biblioteca è frequentata da tantissimi studenti

(e di questo siamo orgogliosi!) che con il passare degli

anni avevano però in qualche modo “invaso” lo spazio ri-

servato ai più piccoli. Da qui la volontà di “ri-creare” un

angolo colorato, stimolante e accogliente dove anche i più

piccoli possano avvicinarsi al mondo dei libri in manie-

ra libera e creativa, con l’acquisto di qualche complemen-

to d’arredo a misura di bambino e nuove collane dedicate

ai più piccoli, suddivise per tematiche e fasce d’età e non

più in ordine alfabetico.

La “nuova” Biblioteca dei bambini è stata inaugurata il

9 novembre 2013, in occasione del primo appuntamento

con “C’era una volta, un libro…” il primo ciclo di letture

animate promosse dall’Asses-sorato alla Cultura in colla-

borazione con l’associa-zione “Il Gufo” e un gruppo di

volontarie. L’inizia-tiva, ad ingresso libero, è rivolta a

tutti i bambini dagli 0 agli 8 anni (divisi per specifiche

fasce d’età) ed ha riscosso un incredibile successo, coin-

volgendo anche le insegnanti dell’asilo nido comunale e il

progetto “Nati per leggere”.

05

Dopo gli appuntamenti settimanali di novembre e di-

cembre si è quindi proseguito anche nei mesi di febbraio,

marzo ed aprile proponendo animazioni, letture in lingua

inglese e giapponese e vari laboratori creativi.

Un’occasione unica per avvicinare i bambini alla lettura in

modo piacevole, ma anche per sensibilizzare i genitori

sull’importanza di frequentare ed accompagnare i propri

figli in biblioteca che diventa così un punto d’incontro e

di crescita culturale. La passione per la lettura va coltiva-

ta. Se vogliamo gettare le basi perché i nostri bambini di-

ventino un domani degli appassionati lettori, dobbiamo

offrire loro delle occasioni per avvicinarsi al magico mon-

do dei libri in maniera libera, creativa e stimolante.

Un ringraziamento speciale va quindi a questo gruppo di

mamme, insegnanti e bibliotecarie appassionate di lettura

che si sono alternate in questi mesi per regalare ai nostri

piccoli dei momenti di fantasia.

Le letture animate “C’era una volta, un libro…”

Lo spazio riservato ai bambini, recentemente ristrutturato

Gli animatori de Il Gufo e i volontari durante le letture animate

QUI BIBLIOTECA

Pubblicità

Serena Vivian, Assessore alla Cultura

GRUPPI DI LAVORO 06

Comunicazione e partecipazione

Il gruppo “Comunicazione e partecipazione” nasce con

la finalità immediata di ripensare in termini di organicità e

coerenza la pubblicizzazione degli eventi culturali maro-

sticensi.

Siamo infatti partiti dal constatare come a Marostica si

organizzino moltissimi appuntamenti culturali (spesso

anche di grande qualità e rilevanza) senza però che ci sia

una regia complessiva e un'adeguata promozione degli

eventi.

Con i gruppi di lavoro si è finalmente creato un livello

di coordinamento che prima mancava e che ha favorito la

collaborazione e la sinergia tra le diverse competenze e

sensibilità presenti in città.

In prospettiva si vorrebbe riuscire ad implementare la

capacità di lavorare in gruppo, valorizzando il processo di

ideazione e organizzazione degli eventi, per arrivare infi-

ne ad una promozione che parta dalla ricchezza di scambi

e relazioni, dalla partecipazione, e che sappia mettere in

campo la creatività e il gioco.

Il gruppo “Comunicazione e partecipazione” è aperto a

tutti coloro i quali abbiamo una predisposizione per la

grafica, la comunicazione, l'arte di ascoltare e le pratiche

partecipative. Mirco Corato

Lettura e scrittura

Il Gruppo, oltre ad occuparsi di promo-

zione della lettura e della scrittura, colla-

bora alle presentazioni di nuove pubblica-

zioni, cerca di dare un supporto alla Bi-

blioteca, anche nella predisposizione di

bibliografie aggiornate inerenti a determi-

nate tematiche che i singoli gruppi ed as-

sociazioni culturali propongono sia

nell’ambito delle loro attività specifiche

sia in quelle presentate dall’Assessorato

alla Cultura.

È formato da persone che provengono per lo più da grup-

pi culturali che fanno parte della Consulta delle Associazio-

ni culturali e che da anni si occupano di lettura e scrittura,

persone accomunate dall’interesse e dalla consapevolezza

del ruolo fondamentale che queste due attività rivestono

nell’ambito culturale, soprattutto nel momento in cui da

avventure interiori dell’animo diventano importanti oppor-

tunità di incontro tra scrittori, lettori ed ascoltatori.

È quanto abbiamo potuto constatare durante alcune mani-

festazioni, create direttamente dai componenti del gruppo,

come nella serata del 21 dicembre scorso quando le asso-

ciazioni “Il Gufo” e “Insieme per leggere” hanno proposto

delle letture espressive tratte da In nome della madre di

Erri de Luca. Dalla collaborazione di queste due associa-

zioni, a cui si sono uniti “La Fucina Letteraria” ed il gruppo

vocale “Gocce d’Armonia” è scaturita un’altra serata in

occasione della Giornata della Memoria, il 27 gennaio Per

non dimenticare, un reading musico-letterario sulla Shoah.

La collaborazione è poi continuata nella predisposizione

di alcune serate inserite nella manifestazione Donne, per-

corsi al femminile e dedicate alla presentazione di libri di

racconti e di poesie: venerdì 7 marzo Ove le belle membra

pose con la presentazione delle opere di Annamaria Marca-

della e Adriano De Angeli e venerdì 21 marzo Se fiore, se

farfalla, se betulla, se bimba, madre, sorella, amica… in-

contro con la poetessa Annamaria Ghirardello alle cui poe-

sie si sono ispirate le coreografie create da Sara Fortin per

il Centro Danza di Giovanna Galvanelli.

Questi momenti sono stati davvero “speciali” perché si è

creata un’atmosfera suggestiva ed avvincente, ricca di emo-

zioni suscitate dall’ascolto dei passi scelti per la lettura. Da

attività di così grande impatto emotivo dovrebbe scaturire

l’amore per la lettura, purtroppo poco praticata in Italia, gli

ultimi dati Istat appaiono molto preoccupanti: risulta, infat-

ti, che rispetto al 2012, la quota di lettori è scesa nel 2013

dal 46% al 43%.

In un panorama così desolante appare ancora più apprez-

zabile la realizzazione di attività che possano diffondere la

lettura e la scrittura a tutti i livelli. Aprirsi a nuove espe-

rienze formative è un viaggio che ogni uomo dovrebbe

compiere, un viaggio capace di avvicinare le realtà più di-

verse, per approdare ad una migliore comprensione di sé e

dei contesti sociali in cui si trova a vivere. Liliana Contin

SE SEI INTERESSATO A FAR PARTE

DI UN GRUPPO DI LAVORO O

SEMPLICEMENTE VUOI SAPERNE

DI PIÙ, LASCIA IL TUO

NOMINATIVO IN BIBLIOTECA:

IL TUO CONTRIBUTO PUO’ ESSERE

IMPORTANTE!

GRUPPO LETTURA - SCRITTURA:

Letteratura, poesia, pubblicazioni e proposte di acquisto

libri

GRUPPO PARTECIPAZIONE E COMUNICAZIONE:

Grafica, Cultura Marostica e coordinamento tra i gruppi

GRUPPO ARTI VISIVE:

Fotografia, pittura, scultura, mostre ed esposizioni

GRUPPO ARTI ESPRESSIVE:

Musica, cinema, teatro e danza

GRUPPO STORIA E TERRITORIO:

Storia, tradizioni e musei

Storia e territorio

GRUPPI DI LAVORO 07

Arti espressive

Marostica, città della musica tutto l'anno

Più volte, parlando delle varie manifestazioni che si

svolgono nella nostra Città, capita di osservare come forse

la musica sia diventata l’arte espressiva più gettonata ri-

spetto ad altre, che pure vi ricoprono un importante ruolo

culturale.

Sta di fatto che, a cominciare dalla seconda metà di gen-

naio fino più o meno all’Epifania dell’anno successivo, a

Marostica si snodano quasi incessantemente una serie di

appuntamenti musicali di grande interesse sia per gli ap-

passionati che per il grande pubblico: I Concerti della Do-

menica, organizzati dall’Assessorato alla Cultura, Biblio-

teca Civica e Consulta fra le Associazioni Culturali del

Territorio, giunti quest’anno alla 15^ edizione, aprono la

serie fino a Pasqua; segue la Primavera Musicale, con gli

Incontri Corali Internazionali, giunti rispettivamente alla

26^ e 15^ edizione, a cura dell’Associazione Corale Gio-

ventù in Cantata; a maggio, presso la Pieve di S. Maria

Assunta, si svolge la Rassegna Il Suono del Sacro, orga-

nizzata dalla Parrocchia e dalla locale Schola Cantorum;

in giugno solitamente cadono i concerti del Castello Ar-

monico, nel cortile interno del Castello Inferiore, a cura

dell’Associazione Corale Musica Reservata; intorno alla

metà di luglio, presso la Scalinata dei Carmini, hanno luo-

go gli attesi appuntamenti di Marostica suona e canta ai

Carmini, per iniziativa dell’Assessorato alla Cultura, in

collaborazione con l’Associazione Sodalitas Cantorum, il

Comitato Carmini e con la partecipazione della Filarmo-

nica di Crosara/Marostica.

Dopo la pausa agostana, durante la quale potrebbero

inserirsi alcuni Concerti in collina, nelle piazzette storiche

o in luoghi caratteristici delle nostre frazioni collinari,

verso la metà di Settembre di norma si propone la serie di

appuntamenti dell’Autunno Musicale e Concerti

d’Avvento/Natale (35^ edizione), per l’organizzazione dei

Cantori di Marostica, in collaborazione con Sodalitas

Cantorum e l’Amministrazione Comunale, fino al periodo

natalizio, nel quale si innesta l’ormai affermata manifesta-

zione Natale con Noi, patrocinata dalla Pro Marostica e

dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con le

Associazioni dei Commercianti e della Consulta. Il tradi-

zionale Concerto di Natale de I Cantori di Marostica e il

Concerto Augurale del Coro Gioventù in Cantata chiudo-

no e aprono simbolicamente la “musica per tutto l’anno”

nella nostra Città. Albano Berton

Consulta fra le Ass. Culturali del Territorio

Si sa, ogni cambiamento necessita di un

certo periodo di assestamento e di rodaggio.

La nascita dei “Gruppi di lavoro” ha intro-

dotto un modo nuovo di coordinare le attivi-

tà delle Associazioni che fanno parte della

Consulta, che hanno la possibilità di gestire in prima per-

sona, assieme alle altre associazioni marosticensi, a priva-

ti cittadini e all’Assessorato alla Cultura, l’attività cultura-

le della nostra città, in modo partecipato, condividendo

scelte, temi e metodologie.

Ad ogni riunione le proposte e le idee si intersecano,

interagiscono, stimolano nuove iniziative e creano siner-

gie che sembravano impossibili.

È un processo iniziato già l’anno scorso in modo speri-

mentale con l’anno Ragazzoniano e che sta dando a tutti

grandi soddisfazioni, in termini di presenza di pubblico

ma anche di richiamo per i paesi vicini, da cui stanno arri-

vando nuovi soci per le nostre associazioni, attirati dalle

iniziative continuamente messe in atto.

Gabriella Strada, Coordinatore Consulta fra le Ass.i del Territorio

Marostica nella Grande Guerra

Vuoi contribuire a ricostruire l’immagine

della città durante il primo

conflitto mondiale?

L'Assessorato alla Cultura e il Gruppo di lavoro Sto-

ria, Monumenti e Territorio, in occasione del cente-

nario del Primo Conflitto Mondiale, invitano i citta-

dini ad una raccolta di immagini e documenti per

l'allestimento di una mostra fotografica avente come

tema Marostica durante la prima guerra mondiale.

L'esposizione si terrà presso le sale mostre del Ca-

stello Inferiore nel novembre 2014. L'obiettivo è

quello di ricostruire la Marostica del tempo, i suoi

protagonisti e i cambiamenti che l’hanno sconvolta.

E’ possibile inviare [email protected] il ma-

teriale anche in forma digitale. Il materiale non per-

venuto in forma digitale verrà restituito ai proprietari

al termine della mostra. Sara Muraro

Il tempo è un Dio breve

Ho presentato con grandissima sod-

disfazione Mariapia Veladiano, lette-

rata e teologa, collaboratrice di riviste

e giornali e preside a Rovereto, già

affermata scrittrice di La vita accanto

(premio Calvino 2010, 2° posto al

Premio Strega 2011, Premio Cortina

d’Ampezzo 2011, diritti acquistati dal

regista Marco Bellocchio). L’autrice,

dallo stile raffinato e dalla straordina-

ria capacità di scrittura, ha risposto

alle molte domande esponendo il suo pensiero in modo

chiaro e ricco di risonanze.

Il tempo è un dio breve è un romanzo di vita vissuta, di

cedimenti e di conquiste, di problemi gravi e ricorrenti,

dell'importanza di comprendere e di vivere in pienezza la

paternità e la maternità.

La serata, organizzata dalla

“Fucina letteraria” in collabo-

razione con le associazioni

“Insieme per leggere” e “Il

Gufo”, è stata molto partecipa-

ta; il gruppo di musica antica

“Dolce consort” del M° Mau-

rizio Baghin ha eseguito in

modo splendido vari pezzi e un ricco rinfresco ha conclu-

so l’incontro. Anna Francesca Basso, Associazione La Fucina Letteraria

Guru per caso

Guido Ghiri, impiegato di quart’ordine

in una grande ditta, sta attraversando una

fase critica della vita. Amore, lavoro...

Tutto va storto. Ma il destino non tarda a

metterci lo zampino: una serie di circo-

stanze fortuite convergono nel far ritene-

re Guido dotato di speciali poteri. È que-

sto lo scoppiettante incipit di Guru per

caso, romanzo presentato il 10 ottobre 2013 in chiesetta S.

Marco con gli autori Alessandro Zaltron e Demetrio Batta-

glia e l'accompagnamento della lettrice Anna Branciforti.

La serata, organizzata dalla Piccola Libreria Andersen e

dal Comune di Marostica, grazie

all'ironia e allo spirito frizzante dei

due autori, ha coinvolto il pubblico

presente. È piaciuta la storia di

Guido Ghiri, divenuto guru guari-

tore di successo quasi suo malgra-

do e che attraverso vicende sempre

più coinvolgenti arriva a capire che

a cambiarci non sono soltanto le

cose che facciamo, ma anche e soprattutto il modo in cui ci

vedono gli occhi degli altri. Un libro che, con leggerezza,

punta il dito sull’universo dei finti guaritori e allo stesso

tempo regala una divertente dimostrazione di come la vita

non smetta mai di sorprendere.

I corvi di Erto e Casso (voci dal Vajont)

L’Amministrazione Comunale di Marostica ha ricordato

le vittime del disastro del Vajont nel 50° anniversario della

tragedia e – in collaborazione con il Gruppo Cineforum

Marostica e con l’Associazione Mondo Rurale Marostica –

ha promosso una serata commemorativa presso la sala mul-

timediale dell’Opificio, martedì 15 ottobre 2013. Pierpaolo

Gervasoni, figlio dell’autore, ha presentato il libro “I corvi

di Erto e Casso - Voci dal Vajont”, scritto dal giornalista

Armando Gervasoni (prematuramente scomparso), rimasto

inedito fino al 2012. Presentazione ampliata e commentata

da Stefano Ferrio, curatore per l’edizione dello stesso libro.

Lo scritto è apparso quasi il testo profetico di una trage-

dia annunciata, che si poteva evitare. “È la storia di

un’opera [la diga del Vajont] che non si doveva fare, ma

che è stata realizzata per motivi economici e politici…

Oggi celebriamo l’anni-

versario di una tragedia

unica nel suo genere, che

ha provocato la morte di

1.910 persone, un terzo

delle quali mai ritrovate…

Qualcuno l’ha definita una

tragica fatalità: non è stata

una fatalità! La gente sape-

va che quel monte non era stabile e non a caso l’aveva

chiamato Toc, pezzo… Non è sufficiente piangere; dobbia-

mo anche imparare qualcosa da questa brutta esperienza”.

OTTOBRE PIOVONO LIBRI OTTOBRE 2013 08

OTTOBRE PIOVONO LIBRI OTTOBRE 2013

Claudia Rualta, neolaureata in filologia moderna con la

tesi “Mito e progresso nel caso del Vajont: due autori a

confronto”, ha illustrato il suo assunto: dimostrare che

due romanzi, scelti sul tema, pur differenti tra loro, hanno

in comune il fatto che sono la manifestazione simbolica di

qualcosa che non sta nell’individuo, ma nella società, cioè

l’ambiguità del reale (il primo attraverso una rete di meta-

fore ossessive, il secondo con l’accoglienza dei mutamenti

del progresso nonostante la consapevolezza che questo

provocherà morte e distruzione). E’ intervenuto il sindaco

di Longarone, Roberto Padrin, il quale ha raccontato la

storia del paese dalla tragedia di ieri all’aspetto odierno.

Sono seguite le proiezioni commentate del filma-

to“Vajont 63: il coraggio di sopravvivere” di Andrea

Prandstraller, a cura del Gruppo Cineforum, e delle foto

scattate dai soci del Mondo Rurale, in occasione delle

visita collettiva a Longarone, Erto e Casso, con l’in-

tervento relazionale del socio Franco Burei. Il geologo

locale Bortolo Franceschetti ha sottolineato l’importanza

del rilievo geologico prima dell’intervento umano nel-

l’ambiente e il poco conto tenuto in Italia delle indicazio-

ni dei professionisti del campo, come ha potuto sperimen-

tare durante la sua lunga esperienza nel Veneto e quale

cattedratico all’università di Torino. Luigino Menti di

Bolzano Vicentino ha ricordato la sua dolorosa esperien-

za, allorché, giovane militare, fu destinato con i commili-

toni a recuperare le vittime della valanga d’acqua abbattu-

tasi sulla valle del Piave, a seguito del crollo del monte

Toc sul bacino d’invaso della diga sottostante.

Infine, sono state lette alcune toccanti pagine del testo

pubblicato dall’editore Gabrielli.

Il Mercatino del libro usato

“In Italia ci sono più scrittori che lettori”, diceva qual-

che anno fa Roberto Benigni. Si trattava ovviamente di

un’esagerazione, ma rende bene l’idea della situazione del

nostro Paese, dove solo il 45% dei cittadini dichiara di

aver letto almeno un libro nell’ultimo anno.

In un’ottica di promo-

zione della lettura, l’As-

sessorato alla Cultura in

collaborazione con la

Biblioteca Civica ha

quindi promosso il

“PRIMO MERCATI-

NO DEL LIBRO USA-

TO”. Dal 26 al 31 otto-

bre 2013, all’interno della rassegna nazionale “Ottobre

piovono libri”, sono stati messi in vendita ad un prezzo

simbolico (da uno a cinque euro) oltre mille libri che si

trovavano stipati nei depositi della biblioteca. Si trattava

di volumi scartati perché obsoleti e pronti per essere por-

tati al macero, o donati dai privati cittadini nel corso degli

anni, ma già in possesso della biblioteca. L’obiettivo è

stato quello di promuovere la lettura, dando una “seconda

vita ai libri” e promuovendo il rinnovo delle collezioni

della biblioteca: grazie ai fondi raccolti sono stati infatti

09

acquistati libri nuovi per i bambini. In questo primo mer-

catino sono stati venduti oltre 400 volumi e visto il suc-

cesso ottenuto si sta pensando di proporre nuovamente

l’iniziativa.

Fare_night 20_13

Il 26 ottobre, in una timida gior-

nata di sole autunnale, alcuni ma-

rosticensi appassionati di lettura

sono usciti di casa portandosi ap-

presso, sotto braccio o in borsetta,

il proprio libro preferito. Si sono

incamminati verso il centro per poi

riunirsi con altri amanti della lettu-

ra all’ingresso della Biblioteca

Civica, ignari del pericolo a cui i

loro libri preferiti stavano andando

incontro. Dopo alcuni istanti, infatti, un plotone di guardie

dal volto impassibile e dalla divisa nera li ha circondati

conducendoli a forza attraverso le viuzze del centro

fino a giungere di fronte la chiesetta San Marco dove,

senza spiegazioni e senza umanità, ognuno si è visto

strappare di mano il proprio libro preferito. È questa la

prima parte della performance che ha accompagnato il

pubblico nella vita di Guy Montag, militare addetto al

sequestro e alla distruzione dei libri. Le associazioni

“Voci in Viaggio” di Conegliano e “Color teatri” di Bas-

sano del Grappa si sono unite

per dare corpo e voce a Fare-

night 451, romanzo di Ray

Bradbury che ha portato il

pubblico a riflettere sulla

potenza dei libri e della lettu-

ra. “Lo spettacolo Fa-

re_Night 20_13 - Vogliamo il

tuo libro - dice Antonella

Rui di “Voci in Viaggio” - nasce dall'esigenza di sensibi-

lizzare l'opinione pubblica riguardo alla necessità di difen-

dere e diffondere la cultura ed in particolare la letteratura.

Nella performance il veicolo di diffusione si identifica nei

libri, ma questo non va ad escludere altri mezzi come

quelli attualmente più utilizzati (internet, e-book... ). L'i-

spirazione è stata data dalla scena finale del film del regi-

sta francese François Truffaut dove gruppi di persone

sfuggite alla dittatura che imponeva l'obbligo di non leg-

gere libri, arrivando addirittura a bruciarli, imparano a

memoria i testi per poi declamarli insieme vagando per il

bosco dove si sono rifugiati nell'attesa di riorganizzarsi in

una nuova società”. Ed è così che si è conclusa la perfor-

mance, con un gruppo di persone che declamavano tra il

pubblico i brani di alcuni romanzi e l’invito a fare altret-

tanto col risultato, miracoloso ed emozionante, di una let-

tura collettiva dove parole ad alta voce si mescolavano a

frasi sussurrate, dove letture riversate nel mondo si intrec-

ciavano a mondi riversati dentro i lettori stessi in un misto

di intimità e libertà.

Una scena di Fare_night 20_13

Angelina Frison, Bibliotecaria

Elisa Geremia, Presidente Biblioteca Civica P. Ragazzoni

Mario Scuro

Il diritto di essere bambini

Gli angeli custodi

Danzar di vesti, frullio d'ali,

voci lievi e musicali,

celestiali nei modi

vanno gli angeli custodi

ad aprire il cuore

zitti, senza far rumore,

a reggere la mano,

piano, piano, piano,

ad illuminare la mente

di quella gran gente

che oggi scrive il futuro

d'un mondo bambino sicuro.

Con queste parole che interpretano in modo poetico il

momento della firma ufficiale della Dichiarazione dei

diritti dei bambini avvenuta

il 20/11/1989 all'ONU, si è

aperta la mostra Il diritto di

essere bambini, tenutasi nelle

sale mostra del Castello a

novembre, mese dedicato ai

bambini.

Nata da un'idea di Laura

Primon, autrice delle dieci

filastrocche che illustrano i principale di-

ritti dei bambini, sostenuta dall'Assessore

alla cultura Serena Vivian e con la prezio-

sa collaborazione dell'Associazione Maro-

stica Fotografia 1979 e della quinta D del

Liceo artistico di Nove coordinata dal

prof. Ezio Lunardon, la mostra è stata vi-

sta ed apprezzata da moltissimi visitatori.

Le poesie, le eloquenti foto e i bellissi-

mi disegni dei ragazzi della quinta D han-

no costituito il miglior commento ai prin-

cipali diritti dei bambini, ricordandone l'importanza e l'in-

derogabile dovere da parte del mondo adulto di attuarli.

All'interno della mostra si sono svolti alcuni laboratori ri-

volti ai bambini delle elementari e ai ragazzi delle medie.

Dopo aver letto e commentato le filastrocche con Laura,

i ragazzi hanno disegnato direttamente su fogli predisposti

sotto le foto appese, rivelando talento artistico e profonda

comprensione dei temi trat-

tati.

I bambini della scuola

primaria di Schiavon hanno

esposto un bellissimo libro-

ne da loro realizzato sul

tema della mostra.

Il teatro a scuola

Grazie all’Amministrazione Comunale e alla Biblioteca

Civica “P. Ragazzoni”, anche quest’anno, nell’ambito del

Premio Nazionale Arpalice Cuman Pertile, gli alunni della

scuola dell’Infanzia e Primaria dell’Istituto Comprensivo di

Marostica hanno avuto l’opportunità di assistere a uno spet-

tacolo teatrale: un appuntamento ormai tradizionale che

vede i bambini riuniti in un’esperienza diversa e coinvol-

gente che fornisce loro preziosi spunti di riflessione.

Il 25 e il 27 no-

vembre, nell’aula

magna della scuola

N. Dalle Laste, la

Compagnia Gruppo

Panta Rei ha messo

in scena “Il mago

di OZ“ che ha af-

frontato il tema del-

la solidarietà e della

scoperta delle proprie qualità sorprendendo gli spettatori

anche con effetti speciali.

Martedì 26 novembre i bambini dell’infanzia hanno assi-

stito alla rappresentazione “Pa-Panda” della Compagnia

“Le nuvole”; un viaggio coinvolgente alla scoperta della

diversità come valore.

Tutti gli spettacoli sono stati molto apprezzati. La fantasia

degli attori e la suggestione delle ombre cinesi hanno coin-

volto in modo emozionante e gioioso il pubblico. Ringra-

ziamo pertanto vivamente l’Amministrazione, la Bibliote-

ca, gli attori e quanti hanno collaborato all’iniziativa.

FIABE IN CASTELLO NOVEMBRE 10

FIABE IN CASTELLO NOVEMBRE 2013

Studio?

Ph. A. Orso

In cammino - Ph. L. Bressan

Fiori e pane

Ph. G.F. Pozzer Una scena de Il Mago di Oz

Patrizia Bellini, insegnante

XXVI Premio Nazionale Letterario

Arpalice Cuman Pertile

Superato il traguardo del quarto di secolo, il premio Ar-

palice Cuman Pertile è arrivato alla 26ª edizione con la

partecipazione di 111 scrittori da tutta Italia per l’infanzia

e la preadolescenza. Alla cerimonia di premiazione di sa-

bato 30 novembre in Sala Consiliare del Castello Inferiore

erano presenti il Sindaco di Marostica Marica Dalla Valle,

l’Assessore alla Cultura Serena Vivian,

il presidente della giuria Mariselda Tes-

sarollo e la fondatrice del premio Lidia

Toniolo Serafini. Era presente anche

Aurea Dissegna, Pubblico Tutore dei

Minori della Regione Veneto, che ha

introdotto la tematica dei diritti dei

bambini. Durante la cerimonia di pre-

miazione è stato sottolineato come il

premio si confermi capace di richiamare attenzione, già

trampolino di lancio per vari autori e che gode anche del

patrocinio della Regione Veneto. Ora la sfida é quella di

contribuire a mantenerlo vivo, rinnovandone la grafica, i

contenuti e soprattutto le attività collaterali affinché la

proposta lanciata nel 1988 dall’allora Assessore alla Cultu-

ra Lidia Toniolo Serafini, continui a rappresentare un’op-

portunità preziosa per la crescita dei nostri bambini e ra-

gazzi, facendo tesoro degli insegnamenti di Arpalice Cu-

man Pertile. Un ringraziamento speciale va a tutti i bambini

e ai ragazzi che, assieme ai loro insegnanti hanno contribui-

to ad arricchire la giornata delle premiazioni: le alunne del-

la classe 3^F dell’Istituto Comprensivo di Marostica che

hanno letto i racconti dei vincitori; la sezione voci bianche

del Coro Gioventù in Cantata diretta da Elisa Maroso e

accompagnata al pianoforte da Massimo Zulpo, che hanno

dato un benvenuto musicale; gli studenti di 5^F e 5^D del

Liceo artistico G. De Fabris di Nove, che hanno collaborato

per realizzare la copertina del presente volume ed in parti-

colare a Tamara Rossetto, il cui bozzetto è stato scelto per

la copertina del volume che anche quest'anno ha raccolto i

testi degli autori vincitori e segnalati di ogni settore. Al

termine della cerimonia è stata inaugurata la mostra Il dirit-

to di essere Bambini promossa dall’Assessorato alla Cultu-

ra, in collaborazione con l’Associazione Culturale Marosti-

ca Fotografia 1979 e gli alunni del liceo artistico G. De

Fabris di Nove, per ricordare il 15º anniversario della Con-

venzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e

dell’adolescenza promulgata nel 1989. La mostra è nata da

un’idea della poetessa marosticense Laura Primon che con

le sue poesie sui diritti dei bambini ha ispirato le foto e i

disegni esposti nelle Sale del Castello Inferiore. La mostra

è poi cresciuta giorno per giorno grazie ai laboratori pensati

per le scuole e l’apposita parete bianca dove grandi e picci-

ni hanno lasciato i propri disegni e i propri pensieri. Tra le

manifestazioni collaterali al premio ricordiamo la rassegna

Fiabe in Castello con gli spettacoli teatrali rivolti alle scuo-

le dell’infanzia e della primaria del nostro territori (Il mago

di Oz, regia del gruppo Panta Rei e Pa – Panda, de la

compagnia Le nuvole). Tante quindi le iniziative proposte,

senza la pretesa di avere a tutti i costi qualcosa da insegna-

re. La voglia è anzi quella di recuperare la capacità di a-

scoltare i più piccoli che con la loro energia, innocenza e

fantasia sono molto spesso maestri di vita. Con la speranza

di aver fatto un po’ nostro il monito di Antoine de Saint-

Exupéry, che nel “Piccolo principe” scriveva:

“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di

essi se ne ricordano.” Serena Vivian, Assessore alla Cultura

Un premio letterario molto longevo

Nel panorama dei premi letterari italiani questo premio

ha raggiunto i 26 anni ed è uno dei pochissimi rivolti a que-

sta particolare fascia d’età. Da quanto pubblicato sul sito

Concorsiletterari.it si trovavano, nel 2010, circa 250 con-

corsi di cui la metà non superava la decima edizione e un

quinto era alla prima edizione. Questa situazione ci confer-

ma che il premio marosticense ha nella sua formulazione

una solida base dovuta allo stretto anonimato delle opere

giudicate e alla presenza di un comitato scientifico, compo-

sto da insegnanti delle scuole primarie interessate e da e-

sperti nei tre settori del concorso, che coadiuva la giuria

finale. Mariselda Tessarollo, Presidente della Giuria

PREMIO ARPALICE CUMAN PERTILE NOVEMBRE 2013 11

I premiati:

POESIA INFANZIA

1° PREMIO: Case di Eleonora Bellini

SEGNALATO: Pensieri in libertà… di Luisa Bianchi

POESIA PREADOLESCENZA

1° PREMIO: Stupori di Gelmi Giovanna

SEGNALATO: Il Fisiologo di Giovanni Pigatto

NARRATIVA INFANZIA

1° PREMIO: Il sogno della balena di Giorgio La Scala

SEGNALATO: Maschio o femmina? di Cinzia Capitanio

SEGNALATO: La chiave dorata di Miriam Stival

FUORI CONCORSO: La foresta dei colori di Cinzia Parise

NARRATIVA PREADOLESCENZA

1° PREMIO: Ti tengo viva nel cuore di Silvia Lovisetto

SEGNALATO: Gandhi e le lettere del nonno di Eleonora Bellini

SEGNALATO: I conti non contano di Mariantonietta Mentasti

TEATRO

1° PREMIO EXAEQUO:

I colori del cielo di Kosmè De Maria

La città che aveva perso le idee di Laura Bonelli

Aurea Dissegna

Natale è un momento magico che

anche quest'anno l’Amministrazione ha

voluto sostenere con iniziative ricreati-

ve e culturali, sia in centro che nelle

frazioni. Accanto al tradizionale appun-

tamento con la pista di pattinaggio su

ghiaccio e gli innovativi week-end di

animazione in piazza degli scacchi, par-

ticolare cura è stata data anche alla pro-

posta culturale con ben 16 concerti in

tutto il territorio comunale e tre mostre che si sono alter-

nate nelle sale del castello e in chiesetta San Marco. Un

ringraziamento speciale va quindi all'Associazione per lo

sviluppo delle attività corali del Veneto - che ci ha sup-

portati in quattro concerti - e alle associazioni culturali

cittadine, sempre pronte a collaborare con l'Assessorato

alla Cultura per realizzare proposte di spessore. Un plauso

va infine alle parrocchie, ai gruppi di lavoro e alle frazio-

ni che hanno contribuito ad animare il territorio anche dal

punto di vista sociale, con pranzi comunitari, momenti

aggregativi per gli anziani, i bambini e le famiglie, rinno-

vando il vero spirito di condivisione del Natale.

Autunno Musicale e Concerti d’Avvento

Natale 2013

L’Autunno Musicale e i Concerti d’Avvento/Natale

2013 sono stati organizzati dal Coro I Cantori di Marosti-

ca, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di

Marostica, l’Assessorato alla Cultura, la Biblioteca Civica

Pietro Ragazzoni, la Consulta fra le Associazioni Culturali

del Territorio, la Regione del Veneto e la Provincia di Vi-

cenza (Reteventi Cultura 2013). La manifestazione ha

proposto otto concerti, dal 15 settembre al 26 dicembre, di

domenica pomeriggio, secondo una consuetudine ormai

affermata, per degli appuntamenti molto attesi in Città e

nel territorio. Come da tradizione, il concerto di apertura

(15 settembre) è stato offerto dal Giovane Podio Musicale

Dresda – Venezia, un’orchestra di una trentina di giovani

musicisti di Germania, Italia, Francia e Lituania, sotto la

direzione artistica del M° Ivano Zanenghi e la concerta-

zione del giovane M° Massimo Raccanelli Zaborra, men-

tre il violino principale è stato Alessandro Cappelletto. Ha

partecipato il Coro I Cantori di Marostica, diretto da Alba-

no Berton, per l’esecuzione del Gloria RV 589 di Antonio

Vivaldi, con la collaborazione del soprano Giulia Semen-

zato e del mezzosoprano Stefania Berton. Il calendario ha

previsto successivamente tre concerti d’organo: due nella

Chiesa di S. Maria Assunta (organo A. Zeni 2013) il 22

settembre e il 20 ottobre, con uno dei massimi interpreti

italiani, il M° Francesco Finotti, affiancato nella presenta-

zione e commento al pubblico dei singoli brani da Bepi

De Marzi; il terzo nella Chiesa di S. Antonio Abate

(organo G.B. Zordan 1882) il 13 ottobre, protagonista il

M° Enrico Zanovello, già collaboratore della nostra rasse-

gna e organizzatore di importanti festival organistici. Il 3

novembre, presso la Chiesetta San Marco, è stata la volta

di un Quartetto composto da soprano, flauto, violoncello

e pianoforte, con Arianna Lanci, Claudia Bostrenghi ,

Roberta Pennisi e Lisa Calamosca, per un programma tutto

dedicato al Novecento europeo. Il 17 novembre a S. Anto-

nio Abate abbiamo avuto il Gruppo Laboratorio di Musica

Antica del Conservatorio A. Steffani di Castelfranco Vene-

to, diretto da Andrea Bressan, che ha presentato musiche di

Vivaldi, Biber e Telemann. A dicembre due appuntamenti

importanti: domenica 8 il Concerto dell’Immacolata, nella

Chiesa di S. Maria Assunta, con I Cantori di Marostica, cui

si è affiancato il Gruppo vocale Gocce d’Armonia e la par-

tecipazione del soprano Maricla

Rossi e del contralto Bianca Simone,

per un nutrito programma di musica

sacra compresa tra l’800 e i giorni

nostri. All’organo A. Zeni 2013 il

M° Michele Geremia. Infine il gior-

no di Santo Stefano, 26 dicembre,

c’è stato il tradizionale Concerto di

Natale, nella Chiesa di S. Antonio

Abate, con grandi Autori del

‘800/‘900 (Berlioz, Saint-Saens, Ja-

nacek) e canti della tradizione natali-

zia italiana ed europea. Il cast degli interpreti è stato di no-

tevole interesse: Stefania Miotto soprano, Stefania Berton

mezzosoprano, Bianca Simone contralto, Swan Piva tenore

e Antonio Marani baritono/basso; il quintetto d’archi

dell’Ensemble Seconda Prattica, Cristina Ghidotti arpa,

Antonio Bortolami organo e I Cantori di Marostica.

Campane Tibetane e colore

L’associazione L’Urtica di Marostica e l’associazine La

Sorgente di Thiene con il patrocinio del comune di Maro-

stica, il 22 dicembre hanno presentato per “Natale con noi”

il concerto “Campane Tibetane e colore” dove il gruppo

Oropasia con gli strumenti e l’artista Livia Cuman con la

realizzazione di una tela in action painting, hanno donato

alla cittadinanza, giunta in gran numero, un meraviglioso

momento di meditazione attendendo il Natale. Protagonisti

del suono sono stati strumenti antichi sciamanici come

campane tibetane, gong,

conchiglie, tamburi scia-

manici, tamburi oceanici,

cimbali tibetani, campanel-

li vajire, che creano suoni

adatti a portare armonia nel

corpo e sensazioni ance-

strali quasi dimenticate, ma

vicine ai suoni dell’anima. È stata usata l’acqua nelle cam-

pane “madri”, donando vibrazioni meravigliose, e i tamburi

oceanici hanno procurato un’armonia di frequenze in cui il

corpo si abbandona al piacere dell’ascolto. Il tutto è stato

accompagnato dalla pittura intuitiva che dona colori e pia-

cere alla vista a completare le sensazioni ricevute. Il 13

aprile 2014 alle ore 20.30 in chiesetta San Marco, il concer-

to è stato riproposto attendendo la Pasqua e, come ogni

nuovo concerto, le variazioni eseguite lo hanno reso unico

ma sempre armonioso, meditativo e avvolgente come pro-

cura ogni volgersi verso il sacro.

NATALE CON NOI DICEMBRE 2013 12

Albano Berton

Livia Cuman

Un’analisi del rapporto tra gene-

razioni e dell’attuale solitudine

delle madri davanti allo specchio,

non più supportate da una rete di

mutuo aiuto femminile all’interno

della famiglia allargata di un tem-

po. La relatrice Sonia Rossi ha

proposto un percorso attraverso alcuni personaggi femmini-

li letterari, mitologici e cinematografici per comprendere le

dinamiche che hanno caratterizzato e caratterizzano il rap-

porto madre-figlia partendo dalla figura di Grimilde, la

strega cattiva della fiaba “Biancaneve”. Come afferma la

scrittrice Michela Murgia, «la distruttività della storia di

Biancaneve deriva prima di tutto dal rapporto tra i perso-

naggi femminili. Una donna matura odia un’altra donna

perché è più giovane e più bella”. Oggi più che mai il rap-

porto con la bellezza mette in crisi la relazione madre-

figlia. Viviamo in un’epoca adolescenziale, dominata dal

culto del corpo. Durante la serata si è cercato di andare ol-

tre lo specchio per ritrovare un rapporto «non avvelenato»

da narcisismo e perfezionismo, capace di comprendere

l’avvicendarsi delle stagioni all’interno di un tempo ciclico,

che è la danza dell’amore. Particolarmente suggestiva la

lettura dai «dieci pani» di Anna Maria Farabbi, dialogo

poetico tra madre e figlia.

L'evento, promosso dalla Bi-

blioteca e da Mani Creative, in

collaborazione con l’Uciim,

non è stato solo la presentazione

di un libro, ma l’incontro di due

amiche, Verdiana Sansovini e

Fosca Andraghetti, che si sono ritrovate dopo oltre

quarant’anni in un dialogo pieno di freschezza, ironia e

allegria. Erano gli anni in cui, soprattutto nelle famiglie

contadine, alle donne non erano concesse “velleità” come

scrivere racconti, attività considerata non redditizia, ma il

sogno restava lì, pronto ad uscire dal cassetto finché si sono

presentate quelle opportunità che l’autrice ha colto riuscen-

do così a recuperare gli anni “altalenanti” cosparsi da “tanti

aneddoti da farne un libro” e a scrivere libri come “Dietro

l’apparire”. Tra le sue pagine molti di noi potranno ricono-

scersi trovando consolazione nelle condivisione di avve-

nimenti gioiosi o dolorosi. Verdiana Sansovini conclude

con una frase del libro: “Se ne erano andati tutti, chi in un

modo chi nell’altro e, allora, tanto valeva vivere”. E Fosca

Andraghetti aggiunge: “Nel bene e nel male, siamo radicati

agli ambienti in cui cresciamo, con quanto ci offrono di

insegnamento, concetti di valori, tabù e consuetudini. Si

fatica a staccarsi per guardare oltre, allo sconosciuto. Forse

dovremmo essere più furbi o più generosi con noi stessi

perché di vita ne abbiamo una sola. Non ci sono concessi

sconti e non si può tornare indietro”.

Il libro, proposto in collaborazione con La

Fucina Letteraria e il critico letterario Gianni

Giolo, ha, insieme, il fascino dell’auto-

biografia, le atmosfere del romanzo storico e il

lirismo del diario più intimo. Valentina Casa-

rotto, interessata alla storia dell’arte veneta, ha

lavorato per molti anni alle Gallerie

dell’Accademia di Venezia dove, di fronte ai ritratti a pastello

di Rosalba Carriera, è cresciuta l’idea del suo primo romanzo.

Questa affascinante biografia romanzata della pittrice vene-

ziana del ‘700 fa rivivere con maestria l’artista e la sua epoca

e ritrae un forte modello di realizzazione femminile: in un

secolo che non concedeva libertà di scelta alle donne, la Car-

riere restò nubile e diventò un’artista di fama internazionale.

Una nuova generazione di nonne è

entrata ormai nella realtà del nostro

quotidiano: nonne che si occupano

dei loro nipoti e che mantengono un

forte legame col pensiero femminista

degli anni Settanta. Sono le prime donne ad affacciarsi

all’esperienza di una relazione con i figli dei propri figli

portandosi appresso il bagaglio della lotta contro gli stereo-

tipi che hanno sancito il ruolo femminile; e sono le prime a

dibattersi tra affetto e solidarietà da una parte e difesa degli

spazi di libertà e autonomia dall’altra, come hanno fatto

rispetto alla maternità. Questo libro, attraverso interviste e

racconti, raccoglie, incrocia ed esplora testimonianze vive,

riflessioni forti e sentimenti intensi. Si comprende che si ha

a che fare con il welfare che manca, ma anche con

l’invecchiare in questa società in cui o sei glam o vai bene

solo per la pubblicità dei pannoloni.

Su queste liriche, proposte da Mani Creative

in collaborazione con la Biblioteca e l'Ass. La

Fucina Letteraria, scrive Gianni Giolo: “Sem-

bra che la vita, nel suo quotidiano fluire, cono-

sca istanti perfetti che ne fissano e mostrano, la

profondità. Sono istanti densi e compiuti, la cui pienezza

non consiste solo nell’adempimento estetico, nella mera

conquista del bello, bensì nella forza simbolica che si mani-

festa ed esplicita entro le linee di quel bello. Sono istanti,

nei quali la vita non appare sospesa, bensì concentrata”.

Non è dato captare anticipatamente lo schiudersi di tale

squarcio, che ci libera dall’opacità in cui siamo avvolti,

l’improvviso rarefarsi delle ombre entro le quali di norma

gravitiamo, assorti e annodati in noi stessi: è possibile sol-

tanto percepire nel suo accadere l’istante perfetto che, con

l’incandescenza della luce, ricompone a un tratto il disordi-

ne del mondo e dispone le linee della natura in un sistema

d’armoniose e accessibili rispondenze.

MANI CREATIVE 2013 13

Specchio, specchio delle mie brame...

Biblioteca - Schiavon,Venerdì 11 ottobre 2013

Dietro l’ apparire di Fosca Andraghetti

Chiesetta S. Marco - Marostica, Sabato 12 ottobre 2013

Il segreto nello sguardo di Valentina Casarotto

Chiesetta S. Marco - Marostica, Giovedì 17 ottobre 2013

Donne e nonne. I volti di un ruolo sociale. Di Claudia

Alemanni e Maria Cristina Fedrigotti

Sala Consiliare - Schiavon, Venerdì 18 ottobre 2013

Voci di assenza di Stefania Bortoli

Chiesetta S. Marco - Marostica, Venerdì 25 ottobre 2013

Maria Angela Cuman

Le tradizioni degli oriundi veneti in-

Brasile

Venerdì sera 28 febbraio presso la chiesetta San Marco

di Marostica Giorgia Miazzo ha presentato in prima serata

la pubblicazione della ponderosa opera ripartita in due

volumi Scoprendo il talian. Viaggio di sola andata per la

Mèrica e Cantando in talian. Imparar el talian co la mù-

sica. L’opera ha ottenuto due prestigiosi riconoscimenti:

nel 2012 il Premio Internazionale Globo Tricolore, pro-

mosso dalla Presidenza della Repubblica Italiana e dalla

Rai; nel 2013 il Premio per la Miglior Tesi delle Discipli-

ne Umanistiche, assegnato dal Consiglio della Regione

Veneto.

La serata, arricchita dal piacevole contributo musicale

del gruppo vocale Gocce di Armonia, è stata dedicata alla

conoscenza del fenomeno migratorio in Brasile dei nostri

veneti dalla fine dell’800, e soprattutto al lascito della lin-

gua del talian, nata dalla fusione dei dialetti del nord Italia

e stabilizzatasi in Brasile come lingua di emigrazione,

parlata ancora da più di un milione di oriundi. Con fede e

tenacia i veneti emigranti hanno dimostrato la loro serietà

e competenza con casi eclatanti di veri colossi industriali

come il re del caffè Lunardelli, l’impero nel settore rimor-

chi Randon oltre ad esempi di grandi artisti. Per le strade

IL VIAGGIO GENNAIO FEBBRAIO

si trovano città dal nome oriundo come Nova Bassano,

riproduzioni come il Castello di Marostica e cognomi quali

Girardi e Marostica. Anche la culinaria, i giochi delle carte e della mora, il

filò, i balli e i canti sono praticati con fierezza e passione.

Alla serata è intervenuto il già assessore regionale ai rap-

porti con i Veneti nel mondo Ettore Beggiato, che ha illu-

strato alcune parti dei libri, sottolineando il valore della

cultura veneta non solo in Brasile, ma anche in Italia. La

presentazione ha riscosso una grandissimo successo, con

un’importante partecipazione che ha destato curiosità e

interesse sulla tematica del nostro territorio. Molti hanno

riscoperto le esperienze dei propri nonni e bisnonni ascol-

tando le musiche dal vivo dell’emigrazione veneta e le

testimonianze proposte durante l’incontro.

Nel primo volume, Scoprendo il talian. Viaggio di sola

andata per la Mèrica (Editrice Artistica Bassanese, pagg.

112), l’autrice descrive le difficoltà e le sofferenze di chi

ha lasciato il proprio paese in cerca di fortuna nelle so-

gnate Meriche. Diviene quindi un libro utile per compren-

dere l’atmosfera e le cifre di un fenomeno che in Brasile

ha come lascito tanti discendenti veneti che si riconoscono

nella cultura, nella tradizione e nella lingua oriunde.

Notevole è stato l’intervento di una video-testimonianza

del cantautore veneto-brasiliano Juvenal dal Castel che ha

commosso e reso consapevole un pubblico ignaro di que-

sta meravigliosa e unica realtà oltreoceano.

Il secondo volume, Cantando in talian. Imparar el ta-

lian co la mùsica (Editrice Artistica Bassanese, pagg. 176)

diventa invece un supporto utile per conoscere e diffonde-

re tramite la musica i racconti dell’emigrazione, oltre che

per conoscere la lingua del talian o veneto-brasiliano an-

che da parte dei nostri veneti che lo stanno dimenticando.

L’autrice ha chiuso la serata citando alcuni passi della

sua opera e collegando l’emigrazione storica alle proble-

matiche di quella attuale per tutti coloro che ancora oggi

devono ricercare un nuovo futuro oltreoceano o comun-

que all’estero. Giorgia Miazzo

14

Un momento della bella serata, con Giorgia Miazzo e l’editore Andrea

Minchio diella Editrice Artistica Bassanese

IL VIAGGIO GENNAIO FEBBRAIO

Rise Again In ogni viaggio trovi o-

stacoli da superare… a vol-

te serve solo una rincorsa

un po’ più lunga. Questo il

significativo sottotitolo del-

la serata organizzata da Ma-

rostica Fotografia 1979 in

collaborazione con Nessu-

noPress e Lions Kairós.

Attraverso la proiezione delle foto scattate durante le pa-

ralimpiadi del 2012, i fotografi di NessunoPress hanno

raccontato al folto pubblico presente la serata del 21 feb-

braio 2014 in Chiesetta San Marco, la loro esperienza nel

mondo della diversità, al quale sono approdati per puro

caso e di cui ora hanno fatto uno dei leitmotiv del loro

lavoro.

Chi invece della diversità (sì, ma al contrario!) ne ha

fatto un vero e proprio progetto educativo, è Lions Kairós.

Attraverso le parole di Erasmo Gastaldello, fondatore del

progetto, è stato possibile capire come, simulando i disagi

che la diversità può provocare, sia possibile consapevoliz-

zare i ragazzi delle scuole primarie.

Sentimenti forti, trasmessi dalle bellissime immagini,

hanno permesso ai presenti di sentirsi coinvolti e proposi-

tivi.

15

XIV edizione della mostra

La luna tra le foglie

Come ogni anno le sale mostra del Ca-

stello Inferiore si sono ammantate della

suggestiva atmosfera dei paesaggi giapponesi grazie

all’esposizione bonsai “la luna tra le foglie”, giunta alla

XIV edizione e curata dalla Associazione Amici del Bon-

sai Marostica. Con la speciale occasione del XXV anni-

versario del gemellaggio Marostica/Tendo, le sale hanno

ospitato celebrazioni ed eventi rivolti agli amici giappone-

si. Nella mattinata di Sabato 22 febbraio l’inaugurazione

della mostra è stata vivacizzata dalla presenza degli alunni

delle scuole marosticensi, presenti per la premiazione del

concorso pittorico Tendo/Marostica; l’interesse che questi

alberi in miniatura hanno suscitato anche nei giovanissimi

visitatori si è tramutato in domande curiose e stimolanti.

Con questo buon auspicio, la mostra, svoltasi nei giorni

22 e 23 febbraio, ha ricevuto oltre 2000 visite, le manife-

stazioni organizzate al suo interno (lavorazione aperta al

pubblico di piante dell’associazione e laboratorio di origa-

mi) hanno registrato un alto numero di visitatori, che han-

no posto domande puntuali e precise, a testimonianza del-

la sempre maggiore vicinanza culturale che lega le due

città, soltanto geograficamente lontane.

Le piante esposte sono tutte di origine autoctona, ricono-

scibili sulle nostre colline e montagne, ma lavorate e pre-

parate secondo i rigidi dettami dei maestri giapponesi,

quasi a testimoniare a loro modo la centralità del gemel-

laggio.

Una menzione particolare va riconosciuta al Ginepro,

varietà Itoigawa, appartenente all’istruttore nazionale (e

della nostra associazione) Mauro Stemberger; la pianta, a

cui è stato riservato il posto centrale dell’esposizione, ha

vinto numerosi premi e riconoscimenti nel corso del 2013

sia a livello nazionale premio UBI (Unione Bonsaisti Ita-

liani) che internazionale, con il Noelanders Trophy, il

principale concorso europeo per istruttori bonsai, che si

tiene annualmente in Belgio.

L’Associazione Amici del Bonsai Marostica ringrazia

tutti i visitatori e l’Amministrazione Comunale per la di-

sponibilità e presenza e si prepara per l’edizione 2015 con

rinnovato entusiasmo. Associazione Amici del Bonsai Marostica

La premiazione del concorso pittorico

I martedì culturali in Biblioteca Un Viaggio nell’Arte Contemporanea in contesti Archi-

tettonici Antichi, un abbinamento che si presta a molte

riflessioni, quattro conferenze con proiezioni di immagini.

A cura del Prof. Attilio Bertolin, questi interessanti ap-

puntamenti si sono svolti nei quattro martedì di febbraio

2014, alle 17, in Biblioteca.

Il Museo Nazionale Atestino di Este, la Fondazione Bi-

sazza di Montecchio Maggiore, Palazzo Pisani a Lonigo,

Palazzo Le Carceri di Asiago, Palazzo Brusarosco e la

Biblioteca La Vigna a Vicenza, Villa Freya Stark e Villa

degli Armeni ad Asolo, il Museo Casa di Boccaccio a

Certaldo, la Cantina Antinori a San Casciano Val di Pesa:

questi i luoghi visitati attraverso le immagini e i racconti

del Prof. Bertolin, che, oltre a stimolare la voglia di recar-

visi, ne ha svelato particolarità insospettabili.

Gabriella Strada, Presidente Marostica Fotografia 1979

Marostica centro storico di interesse

pubblico

Riscoprire e scoprire con fondatezza storica le radici

della nostra Città, in particolare di Marostica scaligera;

ripercorrere l’evoluzione del centro storico, a partire dalla

sua rifondazione, nel XIV secolo, ad opera di Cangrande e

dei suoi successori; annotare le tracce lasciate dalle varie

dominazioni che si sono succedute nei secoli: la Serenissi-

ma, i Visconti, Napoleone, l’Impero Asburgico fino

all’avvento dell’Unità d’Italia con i Savoia, poi ancora

Marostica nella realtà repubblicana; esaltare l’unicità della

fortezza di Marostica, che la guida del Touring Club Ita-

liano così sintetizza: “un progetto realizzato con una

grandiosità, una precisione ed un’eleganza eccezionali”;

filmare gli interventi operati su torri, mura e castelli, in

particolare il grande restauro globale 1934-36 e l’attuale,

spezzettato, in corso; coagulare le forze delle istituzioni

pubbliche e dei privati per la restituzione della città scali-

gera con un progetto unitario, nel momento in cui il De-

creto Soragni (Gazzetta Ufficiale 6 marzo 2012) ricono-

sce la “monumentalità” del centro storico pedemontano e

suggerisce traccia per recuperare la peculiarità del suo

tessuto storico e costruire il futuro cittadino attraverso la

progettualità affidata all’Amministrazione Comunale, ope-

rante nell’ambito della vigente normativa; individuare e

percorrere la via per ottenere i necessari contributi finanzia-

ri e ricevere ulteriori riconoscimenti del bene: sono questi

gli scopi/obiettivi, che mi hanno indotto a progettare

“Marostica centro storico di interesse pubblico” (mostra e

convegno).

La mostra – organizzata con grande profusione di energie

e con ingente investimento finanziario dall’Associazione

Mondo Rurale – ha occupato il piano terra del Castello In-

feriore dal 1° al 23 marzo 2014. Essa ha risposto piena-

mente all’assunto ed ha offerto ai concittadini “la città sca-

ligera come mai vista” (sottotitolo che appare nel manife-

sto).

Nel salone delle mostre – con pannelli giganteschi e con

la riproduzione da parte dello Studio Bozzetto di oltre cento

scatti fotografici del sottoscritto – è stata ricostruita la cinta

muraria nella sua interezza come appare oggi. All’incontro

con la città si è arrivati attraverso 3 sale, dense di documen-

ti, riproduzioni, mappe, citazioni, focalizzanti l’evoluzione

e le vicende della fortezza scaligera. Successivamente è

stato sviluppato il positivo della rassegna con articolate

proposte sul futuro del centro storico; proposte maturate in

50 anni di studi e di impegno a livello mondiale da parte di

chi scrive.

Proposte che riassumo in: progetto unitario e cogente, che

ponga finalmente fine ai lavori di restauro, dopo 32 anni di

procedimento a spezzoni, con l’apertura di ben 35 cantieri,

parti irrisolte, restauro dell’appena restaurato, tronchi dei

merli innalzati (e non completati) per tre volte, interventi

pubblici a favore di singoli privati; superamento della

MAROSTICA CENTRO STORICO DI INTERESSE PUBBLICO 16

La cinta di Marostica

La Piazza pedonalizzata

MAROSTICA CENTRO STORICO DI INTERESSE PUBBLICO

“cultura del rudere”, mediante l’anastilòsi, ossia – come

dice Vittorio Sgarbi – con “la reintegrazione nei materia-

li e negli stili, recuperando i modelli originari e le tecni-

che antiche, attraverso lo studio dei documenti” (a tale

proposito, rimando alla documentazione da me riportata

in mostra, soprattutto il restauro di Castelvecchio a Vero-

na,“casa madre di Marostica”; v. anche le conclusioni

della Commissione Barbieri, 2007); intervento sul cammi-

no di ronda per l’auspicata agibilità con il rifacimento dei

merli e degli interstizi, congruo percorso di calpestio e di

protezione (cammino che offre una visione panoramica

unica nel Veneto; il rifacimento non è il falso); definizio-

ne della proprietà delle torri rivendicata dai privati (v.

“Elenco demaniale degli antichi manufatti 1894” e suc-

cessivi comportamenti locali) e conseguenti interventi;

verde confacente, atto ad esaltare le mura; pedonalizzazio-

ne intra moenia (inizialmente, almeno della piazza, tra-

sformata nel salotto cittadino); il centro storico animato

dalla riattivazione delle botteghe artigiane, appetito dalla

differenziazione dell’offerta commerciale ed esercente,

ricercato per l’esaltazione della cucina marosticana e per

l’alloggio dentro le mura, innovato nella struttura e

nell’arredo: completamento del progetto del tessuto scali-

gero (cfr. il piano di Sergio Los) e del progetto per il traf-

fico urbano (cfr. il piano viario di Bruno Gobbi Frattini e

Francesco Piazza), ripavimentazione dei portici e delle

vie incompiute, illuminazione emotiva (cfr. il progetto di

Roland Jèol), piano colore, balconi fioriti, angoli di sosta

gratificanti, media facilitanti il percorso, mercatino

dell’antiquariato (non dell’usato), frequentazioni: sentiero

Carmini, sentiero Valdibotte, strada al Castello; soprat-

tutto l’educazione alla cultura della città.

In un futuro, che auguro non lontano, le grandi scelte: il

Castello restaurato trasformato in museo vivo e stimolante

della Città; il Parco Salin, ampliato e ridefinito nel Parco

Pausolino; il recupero dell’Area Azzolin (v. i crolli recen-

ti); la riscoperta della Marostica sotterranea; l’ipotesi

della città a più poli: il centro storico culturale, residen-

ziale, commerciale, turistico entro la cinta; la cittadella

dei servizi sociali e comunitari nell’immensa area ex-

ospedaliera.

Nel cortile interno del Castello la Compagnia delle Mu-

ra, con la guida dell’arch. Duccio Dinale, ha realizzato un

serio e storico esempio della metodologia edilizia difensi-

va scaligera, a conferma che a Marostica esistono persone

provette per ripetere gli edificatori della città.

A conclusione della mostra, il Lions Club Marostica,

con allargamento al Lions Internazionale Città Murate, ha

indetto un importante convegno con le tematiche:

l’architettura militare di Marostica; fare della conservazio-

ne delle mura una risorsa urbanistica e sociale; ricerca

storica e riqualificazione delle mura di Ferrara; il progetto

mura per la città di Ferrara: dal progetto generale al can-

tiere, manuale del restauro ieri-oggi; la valorizzazione

internazionale delle città murate – ha evidenziato i risulta-

ti di immagine e i ritorni remunerativi di un serio restauro

e i canali da seguire per la valorizzazione internazionale

delle città murate del Veneto (con Marostica capofila).

17

Concludo con due citazioni.

“La mummificazione dell’oggetto – progetto tendente a

mantenerlo così com’è – è un processo che in definitiva

tradisce l’oggetto, sia sul nuovo significato che è chiama-

to ad avere, sia nel suo significato passato” (Aurelio Gal-

fetti).

“Cittadini di Marostica, impegnatevi per restituire alla

Cultura i Beni meravigliosi voluti dai vostri Padri e che

voi avete il sacrosanto dovere di difendere, anzi di valo-

rizzare” (Renato Cevese). Mario Scuro , Ass. Mondo Rurale

Al termine della mostra, l’Associazione Culturale Mondo Ru-

rale ha donato alla città tutto il prezioso ed elegante materiale

fotografico esposto. Un grazie sincero da parte di tutta

l’Amministrazione comunale per questo importante regalo alla

città, che troverà posto nelle sale del castello e permetterà ai

turisti, ma anche ai marosticensi di conoscere la storia e ap-

prezzare le bellezze del nostro territorio. Grazie alla presidente

Francesca Rodeghiero e a tutti i soci dell’associazione per la

professionalità e l’impegno organizzativo ed economico profu-

so. Grazie infine al prof. Mario Scuro, “marostegan da sempre

appassionato, tenace, attento e critico”: questa mostra, frutto

delle ricerche di una vita, è il suo regalo e un’intensa dichiara-

zione d’amore alla nostra città.

Uno dei pannelli che illustravano la mostra, realizzati dallo

Studio fotografico Bozzetto di Cartigliano

Il sindaco Marica Dalla Valle

Cinema al femminile

Donne e lavoro: relazioni e conflitti

Nel mese di marzo, presso la Chiesetta San Marco di

Marostica, il Comitato Vivere e Creare per la Pace

nell'ambito del programma di attività dell’Assessorato alla

Cultura e in collaborazione con la Consulta delle Associa-

zioni della Biblioteca Civica di Marostica, ha proposto la

rassegna dei film “in ricordo di Franca”, curata come

sempre dal nostro amico ed esperto di cineforum, Walter

Pigato. Il tema di quest'anno, di forte attualità aveva co-

me titolo “Donne e lavoro: relazioni e conflitti”.

MERCOLEDI 5 MARZO è stato proiettato il film

“NESSUNO MI PUO’ GIUDICARE” regia m. Bruno

ITA 2011, Int.: P. Cortellesi, R. Papaleo, R. Bova. Rac-

conta di una ragazza felicemente

sposata, che trascorre una vita

agiata; improvvisamente il mari-

to muore e rimane sul lastrico.

Ma non si dà per vinta e per so-

pravvivere scopre il mestiere più

antico del mondo.

MERCOLEDI 12 MARZO “IL MIO MIGLIORE IN-

CUBO” regia A. Fontane FRA 2011 Int.: I. Huppert, B.

Poelvoorde. A. Dussollier. Un film molto particolare che

narra la vita di una donna in carriera, realizzata, fine bor-

ghese, sofisticata ed elegante. Nella sua

vita si presenta un uomo molto lontano

dal suo stile di vita, un proletario.

Quest’uomo con un lavoro precario è ru-

de e volgare. I due non sopportano l’uno

la presenza dell’altra, ma i rispettivi figli

sono inseparabili e questo fa innescare

una relazione, positiva, anche se burra-

scosa, per entrambi i protagonisti.

MERCOLEDI 19 MARZO “THE SESSIONS - GLI IN-

CONTRI” regia B. Lewin USA 2013 Int.: H. Hunt, J. Ho-

wkes, W. H. Macy. Questo film, ironico e allo stesso tem-

po molto commovente e profondo, è tratto da una storia

vera, vissuta intensamente dal protagonista e proposta con

molta delicatezza dal regista. Racconta della vita di un

giornalista costretto a vivere

dentro un polmone artificiale,

che, molto credente, chiede la

benedizione del parroco, che

acconsente di affrontare, data

la sua situazione, il problema

del sesso. Decide allora di rivolgersi ad una terapista ses-

suale che lo guiderà in questa scoperta. Ma sarà anche lei

coinvolta emotivamente in questo percorso.

MERCOLEDI 26 MARZO “WE WANT SEX EQUAL-

ITY. Lo sciopero che cambiò la storia”. Regia: N. Cole.

Int.: S.Hawkins, B.Hoskin, M.Richardson. Inghilterra 1968. Il

primo sciopero in fabbrica fatto da sole donne per rivendi-

care la parità di trattamento tra operai e operaie. Ancor og-

gi le donne devono lottare per conquistare i loro diritti e i

posti che spettano a loro. Le donne si trovano tutti i giorni

ad affrontare la routine quotidiana: la famiglia, i figli, il

lavoro… riescono quasi sempre ad organizzare e a risolvere

nel migliore dei modi tanti problemi e situazioni conflittua-

li, mettendo in atto strategie ed

energie inaspettate. Alcune don-

ne riescono con la loro tenacia,

caparbietà e intelligenza a tro-

vare soluzioni consone, anche a

grossi conflitti, al di fuori del

proprio ambito familiare. A dif-

ferenza degli uomini, fanno molta più fatica nel posto di

lavoro, nella politica, nella società… Ci sono ancora molti

pregiudizi sulle loro capacità di organizzare e di ottenere

posti di dirigenza, la scalata è molto più dura, perché alle

donne si chiede un’immagine “da copertina“; la nostra so-

cietà dà molto peso all’ apparenza, più che alla sostanza.

Le immagini “di donna” della televisione o meglio di

certe televisioni, sono quelle di donne bellissime, sempre

giovani, disponibili a certi inviti… La società è fortemente

influenzata da questa immagine di donna, costruita su falsi

modelli, che portano esempi sbagliati alle giovani genera-

zioni. Le figure di donna presentate in questi film hanno

fatto capire che le donne valgono e che sanno vivere nono-

stante tutto. Daniela Bassetto, Ass. Vivere e creare per la pace

DONNE Marzo 18

DONNE Marzo

Ove le bella membra pose

Parlare DI donne, parlare DA donne

Chiare, fresche et dolci acque, / ove le belle membra / pose

colei che sola a me par donna; / gentil ramo ove piacque /

(con sospir mi rimembra) / a lei di fare al bel fianco colonna; /

erba e fior che la gonna / leggiadra ricoverse / co l'angelico

seno; / aere sacro, sereno, / ove Amor co' begli occhi il cor

m'aperse…

È così che inizia il più ce-

lebre componimento di

Francesco Petrarca, che nel

1344 descriveva la donna

che amava assimilandola

alla natura, eterea ed angeli-

ca, fatta di fiori e di perle,

pietosa e depositaria di virtù

e morale, ma sempre comunque a contorno della figura

maschile, unico fulcro della vita sociale dell’epoca, per-

ché figura eroica, benefattrice, padre, signore e padrone.

Una visione molto diversa da quella dei racconti e delle

poesie di Annamaria Marcadella e di Adriano De Angeli,

che invece testimoniano una donna che vive il proprio

tempo, gestendo le molteplici contraddizioni che lo carat-

terizzano. Annamaria, con questo suo libro dal titolo affa-

scinante di “Tessere di memoria”, ci parla DA donna delle

donne. Madri, mogli, figlie a cui fa raccontare di senti-

menti, paure, solidarietà, allegria e, naturalmente, di amo-

re. Adriano, che invece nelle sue sillogi poetiche (molti i

titoli, in italiano e in dialetto veneziano) ci parla DI donne

con uno sguardo diverso, perché uomo, esprimendo, pri-

ma di tutto un profondo rispetto per quelle madri, mogli,

figlie di cui racconta, donne assai concrete e terrene ma

assolutamente da amare perché vere depositarie del futuro

dell’uomo. Il 7 marzo in Chiesetta San Marco, Gabriella

Strada ha presentato i loro libri, in collaborazione con le

Associazioni Insieme per leggere e La Fucina letteraria

che hanno fornito le voci narranti accompagnate dal M.°

chitarrista Manuel Mocellin.

Nell’intimo delle madri

Venerdì 28 marzo alle ore 20.30 in chiesetta San Marco

l’associazione L’Urtica ha presentato la conferenza

“Nell’intimo delle madri” inserita nel programma di mar-

zo dell’Assessorato alla Cultura. Relatrice Anna Marcon,

educatrice perinatale che negli anni ‘90 ha costituito

l’Associazione Gaia e ha proposto percorsi perché le don-

ne e le coppie potessero vivere insieme questa meraviglio-

sa esperienza del parto, della nascita e dell’allattamento.

E’ stata esposta durante la conferenza la mostra fotografi-

ca “Nasce una madre”. Anna, per questa serata, ha propo-

sto un video, “Chiaroscuri nella maternità” di E. Cau e G.

Congia, dove vari tipi di donne intervistate hanno parlato

della loro esperienza, delle difficoltà quotidiane da affron-

tare, in particolar modo la solitudine. Ecco perché Anna

invita le donne e le coppie ad organizzarsi per aiutarsi,

per prendere coscienza che non sono solo loro a dover

affrontare i momenti difficili che ogni nuova esperienza

19

comporta. Anna si rivolge con grande rispetto alla coppia

e al bambino che stanno vivendo questo momento natura-

le che, causa l’ospedalizzazione eccessiva, ha perso quella

conoscenza profonda dovuta all’esperienza delle donne

che hanno partorito prima. A sostegno di questo pensiero

ha riportato varie frasi di esperti con bellissime foto con le

quali ha aperto la serata.

Woman

La mostra di pittura di Gianni Ric-

cioni è stata inaugurata sabato, 8 mar-

zo 2014 in chiesetta San Marco 20,

con la presentazione del dott. Mario

Guderzo.

Gianni rappresenta nei suoi dipinti la

donna: “Il corpo femminile viene mo-

dellato prendendo spunto dalla vita

quotidiana di qualsiasi donna. La si-

nuosità e la bellezza, colpisce l’occhio di chi vede nella

donna la sua maestosità e semplicità nei movimenti. La

donna è vista come parte integrante della vita. È già pas-

sato quasi un anno dal mio primo dipinto dove ho usato

come sfondo il colore blu. Ho usato colori acrilici, il bian-

co e il nero, giocando con le tonalità dei grigi. I quadri

di piccola dimensione sono sempre in cartoncino bianco e

con le matite e i pastelli, hanno dato vita al colore. I ritrat-

ti di donna sono in parte frutto della mia fantasia e non

raffigurano donne che hanno posato per me.”

Il marketing degli animali

Venerdi 21 marzo, Equinozio di Primavera e Giornata

Mondiale della Poesia, la Chiesetta San Marco - su intera-

zione dell’Assessore alla Cultura Serena Vivian e la pre-

senza della coordinatrice Liliana Contin (presidente

dell’Associazione Insieme per Leggere)

- ha dato spazio alle coreografie di Sara

Fortin e alle allieve del Centro Danza di

Giovanna Galvanelli e ha dato voce alla

raccolta poetica “Il marketing degli ani-

mali” di Annamaria Ghirardello edito da

Landinilab 2013.

Con senso del dovere di Donna tra le

Donne che si manifesta con l’Arte della

Poesia Logico Matematica, cogliendo

nella Grazia il privilegio di aver dato

lettura alla mia raccolta poetica proprio il 21 marzo -

Giornata Mondiale della Poesia -, porgo il gesto della de-

dizione alla storia rivalorizzando il valore educativo di

questo tempo.

La femmina

Predisposta all’accoglienza / Allatti il bebè / Di generazione in

generazione / Scegliendo o accettando / Il come dell’avvenire /

Se fiore, / se farfalla, / se betulla, / se bimba, madre, sorella,

amica… / Vita nella vita / Sii fiera del tuo portare dono / E

grata al sentimento / della femminilità. / Danza nel tempo

quando ami... Annamaria Ghirardello

Una mostra per

raccontare un viaggio

lungo una vita

Le belle sale espositive del Ca-

stello Inferiore di Marostica hanno

ospitato nel mese di dicembre fino

agli inizi del nuovo anno un’im-

portante mostra antologica

dell’artista Daniele Marcon, in

occasione dei suoi trent’anni di

produzione artistica.

L’iniziativa nata dall’idea pro-

motrice del Gruppo One-shot nel-

la persona di Giampaolo Gaspa-

rotto, trova da subito sostegno e appoggio nell’Am-

ministrazione Comunale e si avvale, per la realizzazione,

della collaborazione di un gruppo affiatato di qualificati

giovani professionisti, tra cui Eleonora Zampieri per

l’allestimento e Sofia Marcon, curatrice del progetto nella

sua globalità. L’inaugurazione il 13 dicembre 2013, vede

la partecipazione di un folto pubblico e stimola interesse e

curiosità per tutta la durata della mostra. All’interno delle

sale espositive si crea un magico rapporto di intensa co-

municazione tra le numerose opere e il visitatore: un si-

lenzioso racconto veicolato da colori e materiali immer-

ge lo spettatore nell’esperienza creativa di una vita. Arte e

vita sono infatti, per Daniele, inscindibili. Arte è quotidia-

nità, emozione ed esperienza di tutti i giorni, mezzo privi-

legiato di comunicazione, per esprimere la propria perso-

nalità.

Partendo dalle opere giovanili, colorate tele di stampo

vangogghiano, la mostra si muove in un percorso unitario

ed armonico, lungo le fasi della ricerca che porta Marcon

ad avvicinarsi dapprima alle culture primitive, di cui fa

propria la forza del segno e del simbolo, poi all’appro-

fondimento della cultura artistica contemporanea, con

l’utilizzo personalissimo ed originale di materiali logorati

dalla natura e dal tempo, per approdare infine all’esplora-

zione di un’arte meditativa ed evocativa che vede come

oggetto principale d’indagine la propria realtà spirituale.

La mostra è stata un vero e proprio incontro con Daniele

e la sua arte, inseparabile compagna di vita, come sottoline-

ato dall’interessante cortometraggio presente

all’esposizione realizzato per l’occasione da Barbara Bel-

tramello: un’in-tervista all’artista, che ben esprime i fonda-

menti del suo lavoro, vissuto ogni giorno come parte inte-

grante della propria vita. Il catalogo “Il viaggio”, realizzato

dal grafico e fotografo Tommy Ilai, con il sostegno di U-

mana s.p.a., raccoglie tra le sue pagine una panoramica e-

saustiva della produzione di Daniele, che per la prima vol-

ta, in occasione di questa mostra antologica, viene presen-

tata nella sua interezza, accompagnata da testi critici che

analizzano i temi fondamentali della ricerca dell’artista e

l’armo-nico e unitario procedere del suo percorso.

Il ricavato della vendita di questo catalogo andrà ad inte-

grare i fondi raccolti in occasione della Mezza maratona

del Brenta dal Gruppo One shot, finalizzati all’acquisto di

una speciale carrozzina per disabili adatta ai percorsi di

montagna, da mettere a disposizione gratuitamente a chi ne

faccia richiesta. La mostra è terminata il 14 gennaio 2014

con un ulteriore evento realizzato dall’Associazione cultu-

rale Pagina Piegata, che ha visto ancora una numerosa e

partecipata presenza di pubblico. Lo spettacolo proposto

dal curatore dell’iniziativa Claudio Brunello si è avvalso

dell’arte in tutte le sue forme, musica, poesia, recitazione

che ha creato una curiosa ed emozionante atmosfera di echi

e richiami con le opere esposte nella sala del Castello Infe-

riore. La mostra delle opere di Daniele Marcon è stata

l’importante testimonianza di una vita dedicata con passio-

ne all’arte, a cui la comunità ha risposto con calore ed inte-

resse, rimandando all’artista nuovi stimoli con cui procede-

re nel suo percorso.

MOSTRE 20

L’inaugurazione della mostra - Ph. Tommy Ilai

Sofia Marcon

Una delle sale della mostra

Il finissage della mostra dedicata a

Daniele Marcon

Ho accolto con piacere l’invito ad organizzare

l’evento dall'amico Daniele. Essendo artista io stesso e

promotore culturale, mi sono posto la domanda: chi e cosa

può interagire con l’artista di cui la mostra è espressione e

interessare un pubblico vario ed eterogeneo?

Avendo uno spazio a disposizione dove anche i muri

ricchi di storia ascoltano e le presenze di vite passate si

avvertono, ho pensato di inserire l’appuntamento negli

incontri che organizzo sotto il nome di “Pagina Piegata”,

un progetto che vuole essere punto di transito, sottolinea-

tura, consapevolezza di dove si è giunti, e che in questo

caso ha piegato la pagina sul “rendere omaggio”, con

l’auspicio che la mostra “Il viaggio” possa rimanere nella

memoria di tutti.

Celebrare qualcosa che si conclude vuol essere occasio-

ne di temporaneo indugio su quello che ci sfugge e ci sor-

passa, è ripasso, è essere testimoni e soggetti al tempo

stesso di un accadimento, è il desiderio di condivisione,

partecipazione emotiva e dialogo.

Il pomeriggio ha visto protagonisti di alto valore artisti-

co e culturale, capaci di coinvolgere l’eterogeneo pubblico

accorso (oltre 200 persone).

In ordine di apparizione: Laura Primon, accompagnata

ai flauti da Giuseppe Dal Bianco, ha interpretato alcune

sue composizioni dedicate all’artista, fra tutte ha partico-

larmente coinvolto il pubblico “Acqua e terra” sorta di

lungo mantra dall’alto valore evocativo.

Ha poi spiazzato il pubblico la performance di Maria

Bosio e Monica Zucchetti, del collettivo Jennifer rosa,

che ha dato valore al tempo dell’esserci e dell’accadere.

Alto valore è stato dato al silenzio e alla staticità, distur-

bata solamente da lenti movimenti di avvicinamento sim-

biotico fra le due protagoniste che hanno scelto uno spa-

zio estetico di confine, in bilico tra quotidiano e artificio,

corpo e immagine.

In conclusione, l’apprezzata performance di Giuseppe

Dal Bianco, noto musicista e pluriflautista, assieme alla

brillante voce di Katy Marcante in un gioco di suoni dalla

forte tonalità emotiva.

Mettere insieme queste creatività è stato porre l’accento

sulle possibilità di espressione che tutti noi abbiamo, ov-

vero parola, musica e movimento del corpo. Tutte possibi-

lità con un comune scopo, la comunicazione di

un’emozione. In questo caso l’emozione del rendere o-

maggio, all’artista Daniele Marcon e all’arte in tutte le sue

variegate e infinite espressioni. Claudio Brunello

21 MOSTRE

L’evento organizzato da Pagina Piegata

Bambini dal Tibet

Lo scorso novembre 2013, la Città di Marostica ha ospi-

tato la mostra “Bambini dal Tibet” nella meravigliosa cor-

nice del Castello Inferiore. Voluta fortemente dall’associa-

zione Sidare, questa mostra è stata realizzata per aiutare i

bambini tibetani in esilio in India, spesso orfani, che vivo-

no nei monasteri o presso strutture scolastiche tibetane che

li accolgono in cambio di una donazione. Ma è stata voluta

anche nella speranza di lasciare a quanti l’hanno visitata la

curiosità di approfondire cosa sta accadendo al popolo ti-

betano, perché ciò che accade loro riguarda in realtà tutto

il mondo. L'associazione Sidare nasce a Pianezze nel 2008,

grazie ad una trentina di persone che offrono tempo e ri-

sorse per aiutare chi vive nella povertà e sofferenza. Sono

ormai più di 150 i bambini che Sidare sostiene attraverso

l’adozione a distanza e vivono in uno dei paesi più poveri

del mondo. “Da pochi mesi siamo rientrati con i nostri

volontari dall’India e Nepal, dove annualmente ci rechia-

mo per dispensare beni di prima necessità e sorrisi per l'a-

nimo” - ha spiegato la presidente Ombretta Ciscato -

“Visitiamo circa un migliaio di bambini durante ogni viag-

gio e ci impegniamo con entusiasmo nella realizzazione di

progetti umanitari. Con lo stesso entusiasmo abbiamo de-

ciso di organizzare questa mostra dedicata proprio a questi

bambini che a prima vista sembrano tutti uguali: testa rasa-

ta, abito rosso - proprio come l'immagine di copertina della

mostra - ma che sono unici e preziosi perché rappresentano

la ricchezza e il futuro del Popolo Tibetano.”

L'allestimento della mostra rappresenta un percorso che

inizia con una foto di denuncia: Palden Gjatso, primo pri-

gioniero politico liberato grazie ad Amnesty International

dopo 33 anni di carcere. A lui, che con coraggio e speran-

za ancora oggi si dedica a dif-

fondere la conoscenza delle

gravi violazioni sui diritti u-

mani da parte del regime co-

munista cinese nel Tibet occu-

pato, è dedicata la forte imma-

gine. Sguardi intensi e imma-

gini dei bambini che Sidare ha

incontrato nei propri viaggi,

hanno arricchito le pareti del

castello, mentre altre foto ritraevano i volontari nei luoghi

dove opera Sidare; e ancora immagini di bambini tibeta-

ni... bambini che non possono essere dimenticati e che

continuano a sperare in un futuro migliore che meritano se

non altro in quanto bambini!

Dona il tuo 5 x mille a Sidare Onlus codice fiscale

91030240245 e con il tuo sostegno potremmo aiutare molti

bambini ospiti in scuole e monasteri in India.

Qualche volta il limite di testi scritti da più autori è di

perdere il filo unitario, ma questo libro, invece, che pure

si avvale di molti autori sotto l’attenta regia di Maria An-

gela Cuman, resta impresso nella mente e nel cuore come

una composta polifonia.

La grande storia con le pagine fra le più tragiche della

Seconda Guerra mondiale fa da introduzione (curata da

Antonio Muraro) e rimane sempre presente come indi-

spensabile sottofondo alle memorie individuali che arric-

chiscono la trama corale del vissuto quotidiano al fronte e

a casa. Altro pregio di questo lavoro è di mettere fra le

persone e la Storia la cronaca di un paese come Marostica,

o meglio ancora della frazione di Roveredo.

Se preziosissime sono le testimonianze, corredate da un

inedito ed efficacissimo apparato fotografico, dei pochis-

simi sopravvissuti e in primis di Remigio Cuman, motiva-

zione prima per la nascita del libro, importante è anche lo

spazio dato ai ricordi dei familiari, da dove emerge un

quadro familiare in cui le voci femminili escono dal-

l’anonimato e ribadiscono l’immensa, stupida ed inutile

crudeltà della guerra. Sono sconosciute donne russe e u-

craine che in un ambiente ostile e in momenti di cupo e-

goismo trovano la semplice generosità dell’offerta di una

patata e di un po’ di calore a nemici invasori.

Ci si potrebbe chiedere perché risuscitare ricordi così

tristi; per almeno due obiettivi che questo testo raggiunge

molto positivamente: che non ci siano più guerre e non ci

siano governanti che credano che le guerre risolvano i

problemi; che non venga a mancare il rispetto per chi ha

dato la vita e per le sofferenze dei loro familiari.

L’ultimo contributo dovuto a Giandomenico Cortese sui

giovani di ieri e di oggi termina con una parola che anche

oggi ci deve sostenere: speranza.

I recuperandi della memoria

Sembra ieri ma son già trascorsi dieci anni da quel sabato

di novembre che ha dato la luce la nostra associazione. Una

quindicina di ragazzi uniti dalla passione per la Grande

guerra e per la montagna, ecco la scintilla ed i motivi che

hanno uniformato i nostri intenti.

Quel piccolo gruppo è decuplicato superando i confini

comunali facendo “proseliti” in tutte le regioni del nord

Italia specialmente giovani e addirittura intere famiglie.

La mostra svoltasi lo scorso novembre presso le sale

espositive del Castello inferiore è stata l’occasione per ri-

percorrere un cammino ricco di impegni e di soddisfazioni

e nello stesso tempo motivo di riflessione su quanto di più

o di meglio si sarebbe potuto fare.

Senza ombra di dubbio il più grande obiettivo raggiunto è

stata l’approvazione (dopo oltre dieci anni di schermaglie

burocratiche) della Legge Regionale n. 17/2011. La legge

sancisce il nostro status di ricercatori storici con un’au-

torizzazione che permette la ricerca e la raccolta di cimeli

e reperti del primo conflitto mondiale a chi viene ritenuto

idoneo, perché preparato con un corso formativo apposita-

mente studiato e autoge-

stito da un’associazione

amica: Il Piave 1915-18.

Dopo anni di anonima-

to superando tanti pre-

giudizi, finalmente ecco

la possibilità di agire alla

luce del sole mettendo a

disposizione di chiunque

la nostra passione e le

nostre specifiche compe-

tenze.

Le bacheche presenti

nella prima sala contene-

vano foto di interventi

atti al recupero e alla

valorizzazione del patri-

monio storico, di uscite

didattiche associative e uscite nelle vesti di accompagnatori

storici sull’Ortigara, in collaborazione con la Sezione ANA

di Marostica ed i gruppi alpini del territorio. Non potevano

mancare le nostre pubblicazioni e quelle alle quali, in vario

modo, abbiamo dato il nostro contributo storico e culturale.

Nella seconda sala è stato sviluppato il tema

dell’artiglieria italiana dalla Prima Guerra Mondiale agli

anni Ottanta con bacheche di foto, documenti, reperti, scrit-

ti, cartoline, buffetteria, ecc.

Molti gli oggetti raccolti nei campi di battaglia, ma uno dei

pezzi che più catturavano l’attenzione è stato il bossolo di

proiettile da 420 mm, capace di essere scagliato ad oltre 15

chilometri nonostante il suo peso variasse dagli ottocento ai

mille chilogrammi.

Simbolo eloquente della follia umana che nella guerra

sperimenta ogni mezzo per annientare l’avversario.

Alessandro Maroso, Amici e ricercatori della storia

TESTIMONIANZE 22

Un momento della presentazione del libro, con I Cantori di Marostica,

M.A. Cuman, il Sindaco M. Dalla Valle, l’Assessore S. Vivian e il Senatore

G. Santini

Maria Angela Cuman

TESTIMONIANZE

Emigranti

La cronaca di ogni

giorno o quasi ci ri-

porta scene di emigra-

zioni, le cui vicende

tragiche vanno spesso

oltre la nostra imma-

ginazione.

Persone di ogni et-

nia, paese, lingua,

religione lasciano la

terra dove sono nate e

dove hanno preso vita le loro prime esperienze, per avven-

turarsi in viaggi della speranza.

Speranza di trovare un paese ospitale, gente accogliente,

un lavoro e una stabilità tale da garantire la vita di una

famiglia. Spesso però ogni prospettiva viene cancellata

con conseguenze tremende, segnate impietosamente dalla

morte.

Anche i nostri paesi hanno conosciuto il fenomeno

dell’emigrazione nei tempi passati; molte contrade si sono

svuotate, parenti, amici o conoscenti ci hanno lasciato,

impoverendo il nostro territorio e il nostro futuro.

Crosara ha conosciuto questa triste realtà sia nel 1800,

come negli anni successivi alla prima guerra mondiale e,

più recentemente, nel secondo dopoguerra.

Chi se ne è andato, per cercare migliori condizioni di

vita per sé e per la propria famiglia, ha qui lasciato dei

fortissimi legami che con il passare del tempo, le difficol-

tà incontrate, i problemi da risolvere, lentamente si sono

affievoliti, lasciando però nel cuore un latente sentimento

di nostalgia e di rimpianto, che riemerge in tante occasio-

ni. Fino agli anni ’70 del secolo scorso molti erano gli

emigranti che durante la stagione estiva o periodicamente

tornavano al paese, dove molti li accoglievano con entu-

siasmo perché compagni di scuola, commilitoni, parenti,

vicini di casa, facendo un bagno di affetti, di rimpatriate,

di feste.

Il tempo si sa passa in fretta e questi forti legami si van-

no via via dissolvendo, sbiadendo amicizie fortissime,

cementate da comuni esperienze. Nel 2013 sono venute a

mancare diverse persone che conservavano forte nel cuore

l’interesse per il loro paese natio; erano avide di notizie

che le facessero ancora partecipi della vita che qui si svol-

geva, chiedevano informazioni, leggevano i nostri bolletti-

ni, scrivevano. Ci mancheranno, come tutti coloro che

hanno arricchito con la loro presenza la vita del paese e

non hanno mai tagliato il cordone ombelicale con la terra

che li ha generati

L’Associazione Terra e Vita già nel 1999 ha voluto cer-

care di rintracciare le famiglie che da Crosara hanno preso

la strada per il mondo e far sentire loro che il paese le ri-

corda e vuole tenere saldi i legami tra chi è rimasto e chi,

per ragioni diverse, se ne è andato.

La modalità è stata concretizzata in un biglietto di auguri

natalizi che ha voluto portare a tutti un caldo messaggio di

fratellanza.

23

Inizialmente gli auguri hanno raggiunto le famiglie cro-

saresi all’estero in: Australia (4), Argentina (2), Venezue-

la (1), Canada (3), Francia (9), Svizzera (7), Belgio (4),

Lussemburgo (3).

Il numero maggiore però è stato inviato nelle regioni del

nord Italia: Piemonte (34), Lombardia (20), Liguria (9),

Valle d’Aosta (4), Trentino (3), Friuli (3). Molto limitata

la presenza nelle altre regioni italiane come il Lazio (6), la

Puglia (2).

La nostra iniziativa continua tuttora, anche se purtroppo

ogni anno dobbiamo cancellare dai nostri elenchi nomi di

paesani che non ci sono più.

Al contempo è di molto aumentato il numero delle per-

sone che si sono allontanate da Crosara, ma hanno stabili-

to la loro residenza nei dintorni, soprattutto nell’ambito

del Comune di Marostica o dei Comuni limitrofi. Dalla

nostra indagine, fatta alla buona in base alle nostre cono-

scenze, sono circa 230 i nuclei familiari, anche composti

da una sola persona, residenti in località del Veneto.

L’Associazione Terra e Vita però non desiste, anzi il

suo elenco si è rinfoltito. Sono entrati nomi nuovi, nomi di

amici e conoscenti che hanno imparato a conoscerci e in

tanti modi partecipano alle nostre iniziative che apprezza-

no. Allora il nostro scopo qual è?

Il mondo ora è diverso, diverso è il tipo di vita che fac-

ciamo, le prospettive che ogni persona ha davanti. È ne-

cessario spostarsi, imparare le lingue, cercare nuove occa-

sioni di crescita, di lavoro, di vita. Il mondo è vasto e ora i

mezzi di comunicazione facilitano i contatti.

Ma anche se cambiato, riteniamo che il mondo abbia

sempre bisogno di sentimenti, di valori ai quali ancorarsi:

amicizia, condivisione, affetto, partecipazione non sono

solo parole, ma scaldano i cuori e illuminano giornate rese

buie da crisi sempre più globali. Ecco perché vogliamo

continuare.

Sappiamo che molti apprezzano i nostri auguri: ce lo

confermano i biglietti che riceviamo in risposta e che con-

serviamo gelosamente in appositi album. Saranno colorate

pagine di storia che nel tempo racconteranno ai posteri

che anche a Crosara i sentimenti contano sempre. Enzina Pizzato, Associazione Terra e Vita

Valle d’Aosta - Emigranti di Crosara in pausa domenicale - (foto di Lucia Pizzato)

Marostica ricorda i 4 Martiri Domenica 12 Gennaio si sono

tenute a Marostica le celebra-

zioni per il 70° anniversario

dell’eccidio dei Quattro Marti-

ri della Resistenza. La com-

memorazione vuole mantenere

vivo il ricordo del 14 Gennaio

1944, quando, nel Castello Inferiore, vennero barbara-

mente fucilati quattro giovani partigiani: Decimo Vaccari,

Bruno Provolo, Luigi Nodari e Giovanni Rossi, in uno

degli episodi più cruenti della guerra di liberazione nel

nostro territorio. Alla cerimonia erano presenti il Sindaco

di Marostica Marica Dalla Valle e il dott. Giuseppe Pupil-

lo presidente della Biblioteca

Bertoliana di Vicenza che ha

tenuto l’orazione ufficiale. Al

termine della cerimonia sono

state consegnate le borse di stu-

dio “Città di Marostica” e “P.

Ragazzoni” agli studenti maro-

sticensi particolarmente merite-

voli.

W l’Italia Il 18 Gennaio, nell’ambito del 70° Anniversario dei 4

Martiri, è andata in scena presso l’Opificio Baggio la per-

formance W l’Italia!, un’ora e mezza di letture, animazio-

ni, testimonianze, immagini e canzoni per ricordare i tra-

gici eventi del ’43. Una sorta di grande affresco storico,

corale, ora buffo e ora drammatico, per dar vita ai perso-

naggi e ai fatti che hanno visto Marostica protagonista

della Resistenza. Si è trattato dell’epilogo di un percorso

iniziato nel 2010 in seno alla Pro Marostica, sotto l’egida

dell’Unpli provinciale. Agli iniziali promotori del territo-

rio, infatti, si è aggiunto nel tempo un nutrito gruppo di

animatori, interpreti e creativi che movimentano la vita

del Castello Inferiore con esibizioni, improvvisazioni sce-

niche, spettacoli itineranti, percorsi e laboratori didattici

animati. Ultime fatiche: Immagini dal Medioevo, Le leg-

gende di Marostica, La notte degli spiriti, Villaggio incan-

tato, Castello Animato, Via col vento. W l’Italia! è stata

premiata da un caloroso successo di pubblico ed è stata

replicata il 12 Aprile presso la Sala Polivalente di Nove.

Dal Brasile con amore

(per la terra dei padri)

È risaputo che negli ultimi decenni del 1800 numerosis-

simi Veneti lasciarono la nostra terra per cercare un vivere

più dignitoso al di là dell’Oceano. Il Brasile fu la meta per

molti di essi, che vi rimasero mettendo radici. La loro vita

non fu semplice e, anche se di sicuro li accompagnò il

ricordo del paese natio, in tanti non poterono mai tornare

e taluni persero persino il contatto con chi era rimasto.

Ora i nipoti dei loro figli, che costituiscono la quarta

generazione, vengono in Italia alla ricerca della terra

d’origine, talora con successo, talora mancando l’obiettivo

per mancanza di dati certi o di fortuna. Sì, perché ci vuole

anche un pizzico di fortuna, come è capitato a Candida,

pronipote di Pietro Marcon, partito per il Brasile nel 1890.

Arrivata nella nostra città da Porto Alegre, con gli indizi di

cui dispone non riesce a rintracciare la casa dei suoi antena-

ti, né alcun parente. A Roma, prima di imbarcarsi per il

viaggio di ritorno, incontra casualmente la sorella di chi

scrive, che viene a conoscere dalla giovane brasiliana il

motivo della visita a Marostica: tornarvi con il nonno Ore-

stes, 82 anni, penultimo dei 20 figli di Pietro, per fargli

conoscere il luogo di nascita del padre. Da qui l’impegno a

cercare notizie della casa Marcon tramite l’Associazione

Mondo Rurale. I componenti del direttivo si mettono all’o-

pera avvalendosi delle poche informazioni disponibili. Essi

sanno che Pietro Marcon, classe 1875, partì per il Brasile a

15 anni con i quattro fratelli maschi, lasciando a Marostica

la sorella Domenica che successivamente si sposò, ebbe

figli e nipoti, dei quali tuttavia si ignora il cognome. Si sa

però che l’abitazione natale aveva il cortile confinante con

le mura di cinta. Le ricerche portano ad individuare la casa:

è in via Cangrande Della Scala; ci vivono ancora due fami-

glie Passuello, la cui ava era proprio Domenica Marcon.

Vorremmo dirlo a Candida, ma lei è già in viaggio per

l’Italia con la mamma, la sorella, uno zio, la nonna e so-

prattutto nonno Orestes, che giunge a Marostica ignaro del

buon esito delle indagini. La comitiva ha prenotato il sog-

giorno presso l’albergo Due Mori, senza sapere che allog-

geranno a due passi dalla casa degli avi. Andiamo ad in-

contrarli e comunichiamo loro che sì, abbiamo trovato

quello che desideravano tanto. Non riusciamo a trattenerli

un minuto di più. La piazza e il castello possono aspettare!

Ci avviamo a piedi. Nel breve cammino ad Orestes sembra

di ricordare il nome della via: Scaligeri. Tutto torna: il no-

me della via un tempo era proprio quello, ora è cambiato; la

casa no, è sempre la stessa. Possiamo entrare e soprattutto

possiamo recarci sul retro, dove il terreno in pendenza arri-

va a ridosso delle mura, come negli

antichi ricordi. La commozione sale

alle stelle e non fa trattenere le la-

crime. È la casa dei padri, il luogo

delle radici! Salutati i parenti e la-

sciata decantare l’emozione, il gior-

no dopo si può visitare la città. In

Biblioteca ci riceve la presidente

Maria Angela Cuman che ricorda i

molti legami esistenti con la regio-

ne Rio Grande do Sul e, in partico-

lare, con Sa͂o Bernardo do Campo,

gemellata con Marostica. In Castel-

lo ci raggiunge il sindaco Marica

Dalla Valle che dà il benvenuto alla

comitiva, a nome della città. Non possono mancare gli ab-

bracci e le fotografie di rito. Saranno un prezioso ricordo e

terranno viva la memoria di questa visita baciata dalla for-

tuna e resa indimenticabile dal contributo della nostra As-

sociazione.

STORIA E TERRITORIO 24

La famiglia Marcon

sul retro della casa avita

G. Francesca Rodeghiero, Ass. Mondo Rurale

TESTIMONIANZE

Un momento della cerimonia

Carla Frigo, Associazione Pro-Marostica

Gli studenti a cui sono state

consegnate le borse di studio

Mostre, escursioni, antichi mestieri:

uno sguardo sul nostro passato

Le attività che l’Associazione Mondo Rurale propone

ogni anno ai 150 soci e ai tanti simpatizzanti, sono molte.

Un atteso appuntamento mensile è senz’altro rappresenta-

to dalle escursioni guidate, organizzate con lo scopo di

conoscere il nostro territorio, le bellezze paesaggistiche, i

pregi architettonici, le tradizioni contadine. Sono oramai

una appuntamento fisso anche le iniziative in occasione

dell’Antica Fiera di S. Simeone alla quale partecipiamo

sin da quando è tornata ad essere un evento importante,

dopo un periodo di oblio. Eravamo presenti anche

all’ultima edizione con la manifestazione “Mondo Rurale

nella cornice d’autunno”, composta dalla consueta mostra

sulle antiche varietà di frutta - a cui si sono aggiunte anti-

che varietà di fagioli e di patate - e da un’esposizione mi-

cologica. In bella vista, sotto il loggiato del Castello Infe-

riore, mele, pere, giuggiole, nespole e altri frutti dimenti-

cati sono tornati a far parlare dei sapori di un tempo e a

riaccendere in molti il desiderio di mettere di nuovo a di-

mora quelle piante che, coltivate con cura per secoli, da-

vano frutta oggi introvabile in commercio. E poi i funghi:

più di 250 specie raccolte con passione e messe a disposi-

zione dall’Associazione Bresaola di Bassano, con la quale

Mondo Rurale collabora da anni. Per la prima volta erano

esposte anche molte varietà di patate e di fagioli. Accanto

ai tuberi dalla forma ovoidale con la buccia bianca e la

pasta chiara, si potevano ammirare patate bitorzolute, dal

vestito colorato di rosso, viola, blu nelle più svariate sfu-

mature a coprire una polpa talvolta bianca, ma più spesso

tendente al viola. In passato ogni località poteva vantare

una particolare varietà di patate, che ora si tenta di reintro-

durre, ma… che fatica! Un discorso analogo vale per i

fagioli. Quante varietà coltivate anche solo nella nostra

regione accanto ai più famosi “Lamon”! E che dire degli

antichi mestieri riproposti dal vivo? In collaborazione con

l’Associazione Terra e Vita abbiamo messo in scena tutto

il ciclo della paglia, con le fasi della fastugadura e gli at-

trezzi usati per ottenere, dagli steli di grano, i fastughi,

cioè i fili di paglia pronti per essere lavorati. I visitatori,

come sempre incuriositi dall’arte antica dell’intreccio,

hanno potuto osservare mani veloci intente a far dressa

per confezionare cappelli e borse di paglia nelle fogge più

varie. L’aspetto didattico ha visto coinvolte le scuole, per

le quali la mostra ha prolungato il tempo di apertura.

Molte classi hanno avuto modo di vedere all’opera le trec-

ciaiole, l’impagliatore di sedie, il fabbricante di cesti, la

produttrice di bamboline realizzate col cartoccio di grano-

turco e la coronara, esperta confezionatrice di corone e

collane. Incantati i bambini e bravi i lavoranti in costume,

che hanno risposto alle domande spiegando ogni cosa in

modo semplice e chiaro.

Tutto ciò con lo scopo di tener vivo il ricordo del nostro

passato anche per le nuove generazioni.

25

Libere interpretazioni per BF13

Marostica Fo-

tografia 1979 è

stata invitata a

partecipare ad

ottobre 2013, con

il patrocinio del-

la Città di Maro-

stica e la collabo-

razione della Con-

sulta fra le Asso-

ciazioni Culturali

del Territorio, al-

l’importante mani-

festazione bienna-

le Bassano Foto-

grafia 13 orga-

nizzata dal Co-

mune di Bassano

del Grappa e la

Pro Bassano.

Le sale del Ca-

stello Inferiore di Marostica hanno accolto l’allestimento

di una bella mostra fotografica delle opere di ventiquattro

soci che hanno liberamente interpretato vari temi: la natu-

ra e le sue mille sorprendenti manifestazioni, l’architettura

metropolitana fra parallele e verticalità, l’archeologia in-

dustriale di ospedali e siti produttivi abbandonati, auto

saettanti in una gara di Formula 1, un viaggio sulle orme

di Goethe, vetri infranti, la forza dell’acqua, ritratti, im-

magini dall’India e una collezione di Tv delle stanze

d’albergo. La mostra, inserita nel circuito dei “Fuori Pa-

lazzo di BF13”, ha attirato un notevole flusso di visitatori

interessati ed entusiasti.

Il 13 ottobre, inoltre, in collaborazione con la Pro Maro-

stica, MarFot79 ha organizzato “Immagini dal Medioevo”,

uno shooting libero per fotografi nelle sale del Castello

Inferiore, che, per l’occasione, si è animato dei personaggi

in costume e delle scene di vita quotidiana del 1300.

PROGRAMMA 2014 MAROSTICA FOTOGRAFIA 1979

Gennaio/febbraio/marzo/aprile: corsi di fotografia base, di

ritocco fotografico con PhotoShop e con Ligtroom. Aperti

al pubblico.

Serate e work shop tematici. Riservati ai soci in regola

con l’iscrizione 2014.

Serate “Una vita per la fotografia”, con grandi fotografi.

Aperte al pubblico.

Mostra “Il cerchio della vita”, in collaborazione con i club

fotografici di Rosà, Nove, Romano.

Collaborazione con il Comune di Marostica per la realiz-

zazione di una guida ai sentieri collinari.

Per informazioni, per ricevere gli avvisi riguardanti gli eventi e gli

incontri e per iscriversi all’associazione scrivere a

[email protected]

oppure telefonare al 338 8673781.

LE NOSTRE ASSOCIAZIONI RACCONTANO CHE...

G. Francesca Rodeghiero, Ass. Mondo Rurale

Gabriella Strada, Marostica Fotografia 1979

LE NOSTRE ASSOCIAZIONI RACCONTANO CHE...

Cai Marostica: le nostre iniziative

Marostica è una piccola città e la sezione del CAI è rela-

tivamente giovane se pensiamo, ad esempio, alle ultracen-

tenarie vicine di casa come Vicenza e Bassano. E’ nata

nel 1946 ed ha continuato a crescere fino ad arrivare a

quasi 900 soci dei giorni nostri. Anche i gruppi di lavoro

sono andati via via crescendo in linea con le esigenze dei

tempi e delle mode. Alle classiche attività di alpinismo ed

escursionismo si sono affiancate altre, di cui propongo

una breve descrizione. La scuola di sci-alpinismo che, in

collaborazione con la sez. di Thiene, è stimata e conside-

rata come ottima a livello nazionale. Nel 2014 terrà il suo

37° corso con vari livelli, dal base al perfezionamento,

compresa la recente disciplina dello snowboard-

alpinismo. L’alpinismo giovanile che opera già dal 1992,

con ragazzi dai 9 ai 17 anni, arrivando a toccare punte di

50 allievi a stagione. A questo si è affiancato il gruppo

scuola che fa attività promozionale soprattutto nelle ele-

mentari del capoluogo, ma anche nelle frazioni e i paesi

vicini coinvolgendo, in alcune occasioni, le classi medie.

Punto di forza sono le uscite sulle nostre colline con tutte

le classi di 4° e 5° elementare, oltre ad alcune mattinate di

proiezioni in aula. E poi il gruppo ciaspe che ha riportato

un notevole successo negli ultimi anni, da quando nel

mercato sono stati immessi nuovi materiali. Anche il ci-

cloescursionismo è esploso ultimamente, divenendo bran-

ca ufficiale nell’ambito dell’escursionismo, invadendo

oltre le città anche le montagne e favorendo l’aggrega-

zione di molti appassionati. Montagnaterapia è un gruppo

speciale, rivolto a persone per le quali la non conformità,

la diversità e le differenze sono giudicate una ricchezza.

Propone giornate fuori dal loro quotidiano, dove potersi

ancora stupire e sorridere lasciando a casa la malinconia.

In montagna con la famiglia propone escursioni per far

scoprire a genitori e bambini le emozioni profonde legate

all’ambiente naturale. Il riscontro è stato talmente positi-

vo da dover chiudere in anticipo le iscrizioni. E poi ancora

il gruppo CAI natura, manutenzione sentieri, biblioCAI, le

serate culturali della montagna e la collaborazione con la

rassegna Intercomunale SenzaOrarioSenzaBandiera, non

dimenticando l’ultimo nato: il gruppo speleo che sta coin-

volgendo decine di appassionati. E su quest’ultimo nato

vorrei spendere qualche parola in più. Mancava nella no-

stra sezione un gruppo che si dedicasse alla conoscenza

del mondo ipogeo, le grotte e la speleologia. Un gruppo

che facesse anche scoprire

gli intriganti scenari che si

celano a due passi dalla no-

stra bella cittadina. Pochis-

simi sanno, infatti, che il

territorio comunale di Ma-

rostica racchiude oltre venti

cavità naturali, che lo scor-

rere dell’acqua ha creato nel

recente tempo geologico. Il gruppo, denominato I Barba-

strji, propone una formazione speleologica continua, este-

sa a tutti i periodi dell’anno, rivolta a soci e non soci.

26

S’impegna nell’organizzazione di attività esplorative sia

nel vicentino sia a livello nazionale, promuove la ricerca

scientifica e la tutela delle grotte. Non dimentichiamo che

la nostra stessa esistenza è legata alle medesime, perché

molte di loro costituiscono serbatoi naturali dove l’acqua

viene raccolta prima di giungere nelle nostre case.

Nell’anno appena trascorso, numerose sono state le attivi-

tà svolte dal gruppo:

Didattica e divulgazione: stage, serate, corsi e open day

di speleologia, nonché uscite didattiche in grotta con

scuole di ogni ordine e grado, associazioni culturali e

sportive.

Esplorazione: due nuove grotte nel marosticense, nuove

scoperte nelle cavità del monte Grappa, esplorazioni

sull’Altopiano dei Sette Comuni, membri del team che ha

raggiunto la maggior profondità in territorio pugliese.

Ricerca: studio dei sistemi carsici della pedemontana ve-

neta, con particolare riferimento a quello marosticense.

A dirla in breve un ottimo lavoro per una realtà in boc-

ciolo, questo fa ben sperare nel futuro, che assieme a tutte

le altre realtà del sodalizio dà sempre maggior impulso

alla frequentazione dell’ambiente naturale. Michele Torresan, C.A.I. Marostica

Benessere e Invecchiamento

Benessere e invecchiamento, questo

l’argomento proposto dal Cif di Maro-

stica, in collaborazione con la Consulta,

giovedì 6 febbraio presso Chiesetta San

Marco. Il dr. Diego Torresan, neuropsicologo specializ-

zato nel potenziamento delle funzioni cognitive, ha illu-

strato i cambiamenti fisici e psichici determinati dall’a-

vanzare dell’età. L’invecchiamento non è una malattia,

non è necessariamente invalidante, è un processo naturale

che porta con sé modificazioni nel fisico e nelle abilità

cognitive: memoria, attenzione, linguaggio. L’adozione di

stili di vita salutari quali la dieta, il movimento, i check-up

regolari, la cura della vista e dell’udito uniti ad una vita

sociale ricca e partecipata, sono tra gli ingredienti fonda-

mentali per invecchiare nel miglior modo possibile. Sono

stati presentati consigli e tecniche per migliorare le abilità

mentali che ci permettono di mantenere un buon grado di

autonomia ed efficacia e ritardare gli effetti del tempo,

fornendo esempi di esercizi per tenere allenata l’at-

tenzione, la memoria visiva e verbale, la concentrazione

attraverso l’uso di parole, numeri, letture, giochi, calcoli

mentali e semplici strategie. Grande importanza viene

data alle relazioni sociali. Avere contatti con le persone,

superare la pigrizia e la noia che sono il peggior nemico

per la mente, sentirsi parte di qualcosa, condividere e aiu-

tare gli altri, non arroccarsi sulle proprie convinzioni, pro-

grammare nuove attività, prendersi del tempo per se stes-

si: ecco i suggerimenti che tutti noi possiamo mettere in

atto per vivere bene e vivere a lungo. A conclusione

dell’incontro, è stato proposto un corso base per conosce-

re i meccanismi della mente ed un’altro di stimolazione

cognitiva dal titolo Essere pronti alle sfide della mente. Giovanna Stella, Comitato Italiano Femminile

Grotta dei Gorgi Scuri a Marostica

L’ANGOLO DELL’ARCHEOLOGIA

Homo sapiens - La mostra di Trento

Non ce la siamo davvero fatta scappare l'occasione di

visitare la mostra Homo sapiens - La grande storia della

diversità umana, da un'idea di Telmo Pievani e Luigi Lu-

ca Cavalli Sforza, dopo che avevamo sentito che questa,

già presente con successo al Palazzo delle Esposizioni di

Roma dal novembre 2011 fino al febbraio 2012 con

180.000 visitatori, aveva fatto tappa a Trento dal 21 set-

tembre 2012 fino al 13 gennaio 2013 e, successivamente,

avrebbe raggiunto Novara presso il complesso del Brolet-

to (8 marzo-28 luglio).

L'allestimento a Trento, in particolare, ci avrebbe offer-

to delle novità perché erano in esposizione reperti prove-

nienti non solo dal Veneto e dal Trentino, ma anche dal

Carso triestino, dall'Istria croata e da quella slovena ; inol-

tre, ci saremmo trovati a Trento già per un'altra mostra e

c'è da dire che, per quanto riguarda Marostica Archeolo-

gia, una mostra tira l'altra, ancor meglio se nel medesimo

giorno! Così, se al mattino della nostra ultima escursione

culturale dell'anno 2012 al Castello del Buonconsiglio

avevamo visitato con soddisfazione la mostra Le Armi, la

Fede, il Gioco - I Cavalieri dell'Imperatore, al pomerig-

gio, tutti d'accordo, ci siamo velocemente spostati a quella

sull'Homo sapiens, allestita presso Palazzo Sardagna,

sede, ancora per poco, del Museo delle Scienze (quello

27

nuovo si troverà presso il

MUSE). All'unisono nomi-

nammo quella giovane donna

ominide (120 cm di altezza e

35 Kg di peso) dalla stazione

eretta, il cui scheletro, quasi

intatto, risaliva a più di tre

milioni e mezzo di anni fa;

scoperto in Etiopia nel 1974,

era stato chiamato Lucy dagli

archeologi in ricordo della

canzone dei Beatles, le cui

note, proprio nel giorno del

ritrovamento, erano prodotte

in continuazione da un giradi-

schi. A qualcuno, poi, con

tenerezza venne in mente anche la famiglia di Laetoli,

quella località della Tanzania settentrionale, diventata fa-

mosa nel 1978 perché, sempre grazie allo scavo archeolo-

gico, erano state portate alla luce, su di un antico strato di

roccia, le nitide orme, rimaste impresse sulla cenere vul-

canica umida del vulcano Sadiman, di due adulti, forse un

maschio e una femmina che procedevano una sulle im-

pronte dell'altro e quelle più piccole di un bambino che,

probabilmente, camminava loro a fianco, forse per mano.

Quella roccia, come direbbe lo storico francese Lucien

Febvre, è sicuramente una fonte muta ma, se la osservassi-

mo con la medesima attenzione con cui, a volte, ad una

mostra guardiamo un quadro senza l'utilizzo della dida-

scalia, potremmo farla parlare e pensare, ad esempio,

all'esistenza, circa 4 milioni di anni fa, di una certa forma

di aggregazione anche tra gli ominidi.

Credo di non esagerare, perciò, se ora ipotizzo che tutti

noi, quel pomeriggio a Trento, abbiamo varcato la soglia

di Palazzo Sardagna con una certa emozione e la mostra,

grazie anche ai pannelli esplicativi e alle particolari posta-

zioni multimediali, davvero non deluse le nostre aspettati-

ve! Elsa Maria Pozzer, Associazione Marostica Archeologia

Uno dei pannelli esplicativi

Pubblicità

Orme fossilizzate di ominidi a

Laetoli (Tanzania)

In giro per l’Italia: l’Umbria

Anche quest'anno ripetiamo la visita a una regione

d'Italia, precedentemente studiata nel seminario di geo-

grafia. La gita, che si svolgerà dal 12 al 15 maggio prossi-

mo in Friuli Venezia Giulia, non mancherà di suscitare

interesse.

L'anno scorso l'esperienza si è conclusa con grande sod-

disfazione dei partecipanti come dimostra la relazione che

segue, che ne fissa i momenti salienti.

Il viaggio di quattro giorni, dal 7 al 10 maggio, organiz-

zato dall’Università Adulti di Marostica, è stato per tutti i

partecipanti una straordinaria esperienza: un’immersione

nella storia, nell’arte e nella religiosità che caratterizzano

l’Umbria. La regione, a molti di noi nota anche per aver

frequentato il Seminario di Geografia, ci ha colpito per la

varietà di caratteri geomorfologici e paesaggistici attraver-

so il susseguirsi di vallate, catene montuose ricche di bo-

schi, pittoreschi paesi e città collinari, zone pianeggianti

ben coltivate.

Il programma del viaggio comprendeva molte mete inte-

ressanti, adatte a rendere un ritratto completo e vivo

dell’Umbria. Queste le nostre tappe: Orvieto, Spello, Be-

vagna, Montefalco, Spoleto, Todi, Narni, Amelia, Sasso-

vivo, Rivotorto, Perugia.

ORVIETO - Con una

guida del posto abbia-

mo visitato il celeberri-

mo Duomo dalla splen-

dida facciata gotica e la

ricchezza delle decora-

zioni nelle cappelle in-

terne.

Siamo rimasti affascina-

ti dai dipinti del Beato

Angelico e di Luca Si-

gnorelli nella Cappella

di S. Brizio.

Una forte emozione

l’abbiamo provata, al-

l’uscita dalla cappella,

contemplando il reliquiario che racchiude il Sacro Lino

protagonista del miracolo di Bolsena, ed altri lini eccezio-

nalmente esposti per il 750mo anniversario del miracolo.

La guida, tra tante altre notizie, ha parlato dell’antica

ostilità di Orvieto con Todi, austera ed elegante cittadina

fondata dagli Umbri tra l’ottavo e il settimo secolo a. C.,

ricca di testimonianze etrusche e romane che abbiamo

potuto conoscere verso la fine del nostro viaggio.

Indimenticabili le citazioni riguardanti il poeta medioeva-

le Jacopone da Todi autore di famose Laude dal tono

drammatico.

Anche Spello, Bevagna, Montefalco e Narni ci hanno

regalato attrattive e piacevoli sorprese per la loro imposta-

zione urbanistica tipicamente medievale e la ricchezza di

opere d’arte di autori famosi come Pinturicchio, Perugino,

Ghirlandaio, Benozzo Gozzoli ed altri ancora.

SPOLETO, nota per

il suo Festival, è una

città che presenta un

insieme di stili dal

medioevale al rinasci-

mentale. Ci siamo

soffermati ad ammi-

rare la facciata del

maestoso Duomo con

il suo bel rosone, autentico pizzo in marmo e lo stupendo

mosaico in oro.

La passeggiata con sosta al Ponte delle Torri, mastodonti-

ca opera a dieci arcate costruita nel ’200 sui resti di un anti-

co acquedotto romano, ha destato in tutti noi meraviglia e

stupore.

PERUGIA - Molto

caratteristiche anche

le vie, i palazzi e le

chiese di questa città,

tappa conclusiva del

nostro viaggio, dove

siamo giunti dopo la

v i s i t a g u i d a t a

all’Abbazia di S.

Croce a Sassovivo,

importantissimo mo-

numento nel territorio di Foligno in un suggestivo paesag-

gio tra boschi di lecci ed ulivi secolari. A Perugia abbiamo

vissuto le ultime, profonde ed intense, emozioni umbre am-

mirando l’autoritratto e gli splendidi affreschi del Perugino

nella Sala delle Udienze del Collegio del Cambio.

L’Umbria è universalmente conosciuta come Patria di

San Francesco d’Assisi, del quale la guida ci ha trasmesso

in continuazione il fascino e la spiritualità. Questo motiva

la ragione della sosta al Santuario di Rivotorto, la grande

chiesa che conserva al suo interno il Sacro Tugurio, scrigno

del francescanesimo, povera dimora di Francesco e dei suoi

primi compagni. Da questo luogo nel 1209 partì con loro

per recarsi a Roma dove ottenne da Papa Innocenzo III

l’approvazione orale della Regola.

Al Sacro Tugurio

si è rinnovata in noi

un’emozione molto

particolare, del tutto

diversa dalle altre,

data, come è noto,

dalla grazia dei luo-

ghi francescani.

Per tutto il tempo

del viaggio abbiamo

vissuto il benessere

di una corale amicizia alimentata anche dalla condivisione

di interessi culturali.

Leda Poli - Ass. Cultura e Vita - Università Adulti e Anziani

CULTURA MAROSTICENSE IN TOUR 28

CULTURA MAROSTICENSE IN TOUR

Musica Reservata in tour papale

Una Roma assonnata, fredda, avvolta da una leggera

bruma, accoglie sabato 11 gennaio 2014 un gruppo di pel-

legrini vicentini. È il coro “P. da Palestrina” di Vicenza,

che festeggia quest’anno il suo 50° dalla fondazione, e

l’Accademia Corale Musica Reservata di Marostica. A

Roma, tuttavia, non sono giunti per un fine settimana turi-

stico.

L’appuntamento è per le 8.00 precise in San Pietro con

una S. Messa speciale presieduta da mons. Pietro Parolin,

neo segretario di stato vaticano. La basilica brulica già di

turisti che si muovono frenetici da un angolo all’altro

dell’enorme e affascinante fabbrica petrina. Al transetto

meridionale è già pronto il coro che intona assieme

all’assemblea il canto d’ingresso. Un incontro carico di

significato quello dei coristi vicentini, assieme ai loro di-

rettori Lino Dalla Gassa e Fabio Cusinato, con il segreta-

rio Parolin. L’alto prelato vaticano di origine vicentina ha

parole di profonda ammirazione per la preparazione tecni-

ca dei due cori riuniti e la sensibilità per la liturgia dei

suoi direttori.

Dopo la celebrazione invita coristi e famigliari ad appar-

tarsi per uno scambio piacevole che rinfocola l’ardore di

tutti i presenti. Il cortile esterno, sul quale si affaccia la

casa di Santa Marta, attuale residenza del papa è ora illu-

minato e riscaldato da un timido e bene augurante sole.

Poco prima di uscire dal cortile vaticano è annunciata

l’uscita del Santo Padre. Non ci sono dubbi. La Focus di

seconda mano, usata dal papa è pronta davanti alla porta.

Un’emozione indicibile pervade tutti. In molti c’è perples-

sità sulla possibilità di avere un incontro esclusivo con il

successore di Pietro. Ma il momento giunge. All’uscita

del papa, vinta la carica emotiva, il coro intona il Cuncti-

potens genitor Deus, un discanto del 1200. Papa France-

sco saluta con la consueta affabilità il gruppo di coristi

vicentini e si ferma per alcuni minuti a pregare con loro.

29

Il papa congeda il gruppo chiedendo a tutti di pregare per

lui e di perseverare nel canto sacro. A tutti lascia il ricordo

indelebile di un incontro straordinario con la semplicità e

la ricchezza di Spirito di quest’uomo designato dal Signo-

re a guidare la sua Chiesa in tempi così difficili. Musica

Reservata e coro Palestrina sono attesi l’indomani, dome-

nica 12, per accompagnare con il canto la S. Messa a

Sant’Agata de’ Goti in Roma presieduta dal cardinale Ra-

ymond Leo Burke. La Santa Messa, nel giorno del Batte-

simo del Signore, è celebrata in ricordo dell’arcivescovo

Piergiorgio Silvano Alessandro Nesti, scomparso nel di-

cembre del 2009. Mons. Nesti, marosticense di nascita, è

stato per alcuni anni arcivescovo di Camerino e San

Severino Marche. Du-

rante la sua vita pastora-

le, l’arcivescovo Nesti,

ha ricoperto importanti

incarichi in Vaticano ed

è stato Segretario della

Congregazione per gli

Istituti di Vita Consa-

crata e le Società di Vi-

ta Apostolica.

La Santa Messa solenne, presieduta dal cardinale statu-

nitense, è costellata di canti, brani d’organo eseguiti da

Manuel Canale e preghiere in latino. La preparazione dei

cori e la precisione liturgica, nella scelta dei brani e nei

tempi, suscitano vera ammirazione e compiacimento da

parte del cardinale Burke, che si distingue a livello mon-

diale come uno dei maggiori canonisti ed esperti di litur-

gia. Musica Reservata e coro Palestrina rientrano a Vi-

cenza con un autorevole sprone a perseguire la strada del-

la musica sacra e liturgica tracciata dai loro direttori, ma

soprattutto con la consapevolezza di avere ricevuto dal

tour romano una “grazia” particolare che rimarrà patrimo-

nio spirituale nel cuore di ciascuno. Fabio Cusinato, Accademia Corale Musica Reservata

Pubblicità

Nasce marosteGAS

Gruppo di Acquisto Solidale

È nato marosteGAS, il Gruppo di Acquisto Solidale

(GAS) di Marostica. Ha un nome che ammicca al dialetto

e alla dimensione locale, ma che al contempo rimanda ad

un qualcosa di lontano, di esotico, di altro. Nasce per ini-

ziativa di un gruppo piuttosto eterogeneo di persone con

una significativa presenza di giovani.

Raccoglie in particolare l'esperienza dell'Ass. Ujamaa,

che in passato ha organizzato la Festa dei popoli e che in

questi mesi ha sostenuto e accompagnato le prime iniziati-

ve pubbliche del marosteGAS.

A partire dal suo

debutto in socie-

tà dello scorso

18 novembre, in

una chiesetta San

Marco gremita di

persone, è stato

davvero straordi-

nario l'interesse

e la partecipazio-

ne che questo

tipo di proposta

ha saputo susci-

tare nei marosticensi. In quell'occasione abbiamo presen-

tato i criteri (piccolo, biologico, locale, solidale ed etico)

che andranno ad orientare la scelta degli acquisti del grup-

po e intorno ai quali abbiamo aperto un percorso di appro-

fondimento e confronto.

Oltre all'acquisto il marosteGAS intende promuovere tutta

una serie di progetti e iniziative che riguardano la forma-

zione e l'informazione, le autoproduzioni, la sensibilizza-

zione sul consumo consapevole e sugli stili di vita.

L'acquisto, quindi, s'inserisce all'interno di un percorso

di condivisione più ampio, un cammino di crescita e ma-

turazione (personale e collettiva) che ci porti a guardare

con sempre più attenzione

alle ricadute economiche,

sociali ed ambientali delle

nostre scelte. Partiamo in-

fatti dal presupposto che è

proprio a partire dai piccoli

gesti quotidiani che inizia

l'utopia concreta di un cam-

biamento, di un cambio di

paradigma che riporti la

persona, le relazioni, le co-

munità e i territori al centro

dell'economia. In questa

direzione vorremmo che il

marosteGAS diventasse una

fucina d'idee, un incubatore

per nuove attività e proget-

tualità territoriali.

Fin da subito ci siamo posti come un gruppo aperto ed

inclusivo, non gerarchico, che intende promuovere l'ascolto

attivo e il confronto creativo, un gruppo che non teme di

contaminarsi ma che punta a valorizzare le differenze.

Auspichiamo si possano trovare forme e modalità sempre

nuove di collaborazione e sinergia con altri gruppi e asso-

ciazioni, con l'amministrazione comunale e le scuole, con i

soggetti economici e culturali, promuovendo la cooperazio-

ne in rete e lavorando nella prospettiva di creare un distret-

to di economia solidale nei territori del marosticense.

Il marosteGAS si ritrova (solitamente in chiesetta San

Marco) ogni ultimo giovedì del mese. Da marzo 2014 ab-

biamo iniziato ad effettuare i primi acquisti collettivi e stia-

mo preparando una serie di appuntamenti (incontri serali ed

escursioni) per approfondire i temi del biologico, della bio-

diversità e della sociodiversità.

Per sapere come entrare a far parte del marosteGAS o per

avere maggiori informazioni scrivete a gasmarosti-

[email protected]; ci trovate anche su facebook cercando ma-

rosteGAS. Mirco Corato, marosteGAS

GREEN 30

Pubblicità

Un momento della lettura di "Marcovaldo al su-

permarket" di Calvino in occasione del debutto in

società del 18 novembre

Sommario

Cultura in movimento ……………………………………………. 2

Qui biblioteca ……………………………………………………...3

Gruppi di lavoro …………………………………………………...6

Ottobre piovono libri……………………………………………….8

Fiabe in Castello……………………………………………….….10

Premio Arpalice Cuman Pertile…………………………………...11

Natale con noi……………………………………………………..12

Mani creative 2013 …..…………………………………………..13

Il viaggio…………………………………………………………..14

Marostica centro storico di interesse pubblico……………………16

Donne……………………………………………………………..18

Mostre…………………………………………………………….20

Testimonianze………………………………………………...…..22

Le nostre associazioni raccontano che… ……………………...….25

L’angolo dell’archeologia…………………………………………27

Cultura marosticense in tour………………………………………28

Green………………………………………………………….…...30

L’angolo della poesia………………………………………………31

Sommario…………………………………………………………..31

Muovo la quinta pedina

con il La

del pettirosso

muovo la quinta pedina

avanti la scoperta

che ci proietterà

più regali nell’atteggiamento

quel Tu

che nel gioco altrui incontri,

crea l’attesa

di saper cogliere la maturazione

nella reciprocità di donarsi

occhi sorridenti

di fluttuanti silenzi

alle prese con il bebè

mi commuove

la vita

e il suo raccontarsi

nei caffè della piazza

Annamaria Ghirardello, poetessa logico matematica

Chiccolino, dove stai?

Chiccolino dove stai?

Sotto terra, non lo sai?

Ma là sotto non fai nulla?

Dormo dentro alla mia culla.

Dormi sempre, ma perché?

Voglio crescer come te.

Ma se tanto crescerai,

chiccolino, che farai?

Una spiga metterò,

tanti chicchi ti darò!

Arpalice Cuman Pertile, poetessa per l’infanzia

L’ANGOLO DELLA POESIA 31

Ciao! Sono Mister Freccia

e mi incontri sfogliando

Cultura Marostica.

Ti indico le cose importanti,

le notizie utili e ti invito

a partecipare ad

interessanti iniziative.

Non perdermi di vista!