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ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO “RICCIARDI” Via J. Kennedy n. 3 – 86037 PALATA Tel. – 0874/1866099 Fax: 0874/744114 – Cod. Fiscale: 91055110703 REGOLAMENTO D'ISTITUTO integrato con lo “Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria”. IL CONSIGLIO D’ISTITUTO VISTO l’art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16/4/94, n. 297; VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275; VALUTATA la necessità di adottare un nuovo regolamento d’ Istituto, a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020 EMANA Il seguente regolamento: ORGANI COLLEGIALI DOCENTI SICUREZZA NELLA SCUOLA PERSONALE AMMINISTRATIVO COLLABORATORI SCOLASTICI ALUNNI REGOLAMENTO DISCIPLINARE PROCEDURE E COMPETENZE PER L’EROGAZIONE DELLE SANZIONI STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI ORGANO DI GARANZIA GENITORI PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ LABORATORI 1 Non scholam sed vitam discimus”

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO “RICCIARDI”

Via J. Kennedy n. 3 – 86037 PALATA

Tel. – 0874/1866099 Fax: 0874/744114 – Cod. Fiscale: 91055110703E-mail: [email protected] / [email protected]

REGOLAMENTO D'ISTITUTO

integrato con lo “Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria”.

I L C O N S I G L I O D ’ I S T I T U T O

VISTO l’art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16/4/94, n. 297;VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275;VALUTATA la necessità di adottare un nuovo regolamento d’ Istituto, a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020

E M A N A

Il seguente regolamento:

ORGANI COLLEGIALI DOCENTI SICUREZZA NELLA SCUOLA PERSONALE AMMINISTRATIVO COLLABORATORI SCOLASTICI ALUNNI REGOLAMENTO DISCIPLINARE PROCEDURE E COMPETENZE PER L’EROGAZIONE DELLE SANZIONI STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI ORGANO DI GARANZIA GENITORI PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ LABORATORI SICUREZZA COMUNICAZIONI ACCESSO DEL PUBBLICO CIRCOLAZIONE MEZZI ALL’INTERNO DELL’AREA SCOLASTICA REGOLAMENTO SCUOLA DELL’INFANZIA

1

“Non scholam

sed vitam discimus”

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ORGANI COLLEGIALI

Art. 1: ConvocazioneL' iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Organo Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva.L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido.La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione e deve essere affissa all'albo.Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni.

Art. 2: Validità seduteLa seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti. Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione.

Art. 3: Discussione ordine del giornoIl Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il segretario della seduta.E' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'O.d.G. nella successione in cui compaiono nell'avviso di convocazione.Gli argomenti indicati nell’o.d.g. sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente in tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti.Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del C.d.I. che devono essere adottate su proposta della G. E.L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso o.d.g.

Art. 4: Mozione d'ordinePrima della discussione di un argomento all'o.d.g., ogni membro presente alla seduta può presentare una mozione d'ordine per il non svolgimento della predetta discussione ("questione pregiudiziale") oppure perché la discussione dell'argomento stesso sia rinviata ("questione sospensiva"). La questione sospensiva può essere posta anche durante la discussione.Sulla mozione d'ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro.Sull'accoglimento della mozione si pronuncia l’Organo Collegiale a maggioranza con votazione palese.L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione immediata della discussione dell'argomento all'O.d.g. al quale si riferisce.

Art. 5: Diritto di interventoTutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione.Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato quale Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento.

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Art. 6: Dichiarazione di votoDopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta.Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola, neppure per proporre mozioni d'ordine.

Art. 7: VotazioniLe votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti.La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone.Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delle schede segrete.La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale.I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti.Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente.La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti.Nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine ad una votazione conclusiva sul provvedimento stesso nella sua globalità.

Art. 8: RisoluzioniI componenti gli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dirette a manifestare orientamenti o a definire indirizzi dell'organo su specifici argomenti.Per dette risoluzioni valgono, in quanto applicabili, le norme relative alle mozioni di cui all'art. 4.

Art. 9: Surroga di membri cessatiPer la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il disposto dell'art.22 del D.P.R. 416/74.Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico.I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio.

Art. 10: DecadenzaI membri dell’ Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l' eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi.Spetta all’ Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati.

Art. 11: DimissioniI componenti eletti dell’ Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. E' ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all’Organo Collegiale.L’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni.In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito.Una volta che l’ Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili.Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo

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dell’ Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’ Organo Collegiale medesimo.

Art. 12: Norme di funzionamento del Consiglio d’IstitutoLa prima convocazione del C.d.I., immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico.Nella prima seduta, il C.d.I. è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del C.d.I.. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del C.d.I.Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finché non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983).Il C.d.I. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età.Il C.d.I. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente art.1.Il Presidente è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva.L'ordine del giorno è formulato dal Presidente del C.d.I. su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva.A conclusione di ogni seduta, singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire nell'ordine del giorno della riunione successiva.Il C.d.I. può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori; può inoltre costituire commissioni.Il C.d.I., al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio.Delle commissioni nominate possono far parte i membri del Consiglio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola.Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal C.d.I..; svolgono la propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite dall'Organo stesso. Ad esso sono tenute a riferire, per il tramite del loro coordinatore, in merito al lavoro svolto ed alle conclusioni cui sono pervenute, nel termine di tempo fissato preventivamente. Delle sedute di commissione viene redatto sintetico processo verbale.Le sedute del C.d.I., ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l'idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge.Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corretto il Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica.La pubblicità degli atti avviene mediante la pubblicazione sul sito dell’istituzione – sezione albo online -, della copia integrale, sottoscritta dal segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio.La pubblicazione all'albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell'ufficio di segreteria dell'istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al Dirigente Scolastico, è orale per docenti, personale A.T.A. e genitori; è, invece, scritta e motivata in tutti gli altri casi.Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato.Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a presentare per iscritto le giustificazioni dell'assenza.

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Ove risultasse assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal C.d.I. con votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal Consiglio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio, il consigliere decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica le sue assenze attraverso la Segreteria della scuola, al Presidente del C.d.I.

Art. 13: Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio dell'Istituzione ScolasticaIl C.d.I. nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta esecutiva composta da un Docente, un componente degli ATA, due Genitori, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto.Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell'istituto, ed il DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa.La Giunta esecutiva prepara i lavori del C. d. I.., predisponendo tutto il materiale necessario ad una corretta informazione dei consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Consiglio.

Art. 14: Norme di funzionamento del Collegio dei DocentiIl C.D. si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.Il C.D., al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio.Delle commissioni nominate dal C.D. possono far parte i membri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni eleggono un coordinatore. Le commissioni possono avanzare proposte relativamente all' oggetto per il quale sono state nominate.

Competenze del Collegio dei Docenti: Elabora, con l’ausilio della funzione strumentale preposta il Piano Triennale dell’ Offerta

Formativa; Regolamenta lo svolgimento delle attività inerenti all’ampliamento dell’offerta formativa; Identifica le aree relative alle Funzioni Strumentali; Approva gli accordi con altre scuole per le attività didattiche;

Inoltre: Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico della scuola; Formula proposte per la formazione delle classi,per la formulazione dell’orario delle lezioni

e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche; Valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne

l’efficacia; Provvede all’adozione dei libri di testo; Provvede, nei limiti della disponibilità finanziaria indicata dal Consiglio d’Istituto, alla

scelta tecnica dei sussidi didattici; Approva o respinge dopo aver sentito il Consiglio d’Istituto i programmi di sperimentazione

metodologico-didattica che richiedano l’utilizzazione straordinaria di risorse; Delibera il piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai Docenti; Delibera le attività aggiuntive e quelle funzionali all’insegnamento, nell’ ambito delle

risorse finanziarie disponibili; Elegge i rappresentanti dei Docenti nel Consiglio d’Istituto; Elegge due docenti in seno al Comitato di Valutazione dei docenti; Esamina,per individuare i mezzi di ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto e di

irregolare comportamento degli alunni sentiti i Docenti del Consiglio di classe.Oltre alle sopra elencate attribuzioni il Collegio:

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Delibera per tutte le classi la suddivisione dell’anno scolatico in periodi,ai fini della valutazione degli alunni;

Individua, nel rispetto della normativa nazionale, le modalità e i criteri di valutazione degli alunni;

Esamina prima della deliberazione del Consiglio d’Istituto le iniziative integrative e/o complementari;

Formula obiettivi e criteri per la partecipazione e la realizzazione delle iniziative di formazione in servizio;

Definisce gli obiettivi e le modalità per la realizzazione e la verifica delle attività di aggiornamento;

Propone le modalità di utilizzazione dei Docenti tenuti al completamento dell’orario di servizio;

Valuta i risultati conseguiti nelle sperimentazioni attuate; Esprime un parere al Dirigente in ordine all’organizzazione delle lezioni ed ai servizi

alternativi alla religione cattolica; Formula precisi programmi per lo svolgimento delle attività didattiche e formative per gli

alunni che non seguiranno l’insegnamento della religione cattolica; Esprime un parere al Consiglio d’Istituto in ordine all’ intitolazione della scuola e delle aule

scolastiche; Esprime un parere al Dirigente in ordine alla sospensione cautelare del personale docente

quando ricorrono ragioni di particolare urgenza, ai sensi degli artt.468 e 506 del D.L.vo 16 aprile 1994,n. 297;

Valuta autonomamente modi e termini di una possibile collaborazione scuola-extrascuola in materia di attività sportiva;

Formula proposte al Dirigente in ordine all’assegnazione dei Docenti alle classi, sulla base dei criteri generali fissati dal Consiglio d’Istituto;

Programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni diversamente abili; Prevede ogni utile forma di coordinamento tra le Istituzioni per favorire gli alunni

diversamente abili; Valuta ed approva le iniziative riservate agli alunni proposte da enti, associazioni, (sia

pubbliche che private) dopo un accurato accertamento sulla serietà e specifica competenza degli enti promotori;

Sceglie, adotta o costruisce strumenti interni funzionali all’attività di valutazione e alla qualità dell’azione educativa;

Stabilisce, d’intesa con il Dirigente scolastico, le modalità più opportune di assegnazione delle cattedre compatibili con la riduzione di orario dei Docenti in part-time;

Art. 15: Norme di funzionamento dei Consigli di Classe, Interclasse, IntersezioneIl Consiglio di Classe/ di Interclasse/ di Intersezione è presieduto dal DS o da un docente, suo delegato, membro del Consiglio ed è convocato, a seconda delle materie sulle quali deve deliberare, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti.Il Consiglio si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano delle attività concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.

DOCENTI

Indicazioni sui doveri dei DocentiI docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni e trovarsi pronti per sostituire il collega al cambio dell’ora.Il docente della prima ora deve segnalare sul registro elettronico gli alunni assenti, controllare quelli dei giorni precedenti e segnare sul registro elettronico l'avvenuta o la mancata giustificazione

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giorni. Il docente, qualora un alunno dopo tre giorni dal rientro continui ad essere sprovvisto di giustificazione, segnalerà in Presidenza il nominativo.In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe.Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente, occorre chiedere l'autorizzazione in Presidenza o al docente delegato. Dopo l’autorizzazione il docente è tenuto ad apporre sul registro elettronico l'ora in cui l'alunno è uscito e, se minorenne, la persona che è venuta a prelevarlo.I docenti devono predisporre per classe un elenco degli alunni completo; gli indirizzi ed i numeri telefonici sono disponibili in segreteria.I docenti indicano sempre sul registro elettronico gli argomenti svolti.I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli.Durante l'intervallo i docenti vigilano sull'intera classe e collaborano con i colleghi delle altre classi.Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati e non consentire che l’allontanamento degli alunni si protragga oltre il necessario; per ogni necessità servirsi solo dei collaboratori scolastici.Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché lo sostituisca nella vigilanza.I docenti dovranno adoperarsi affinché, durante le lezioni, il “rumore” normale di una classe non si manifesti in forma di disturbo per le altre e per la lezione stessa.II docente a disposizione deve rimanere nella sala dei professori o comunicare ad un collaboratore scolastico il locale nel quale è reperibile.In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni devono lasciare in ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse.Al termine delle lezioni i docenti accertino che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i materiali siano riposti negli appositi spazi.I docenti dovranno vigilare sul rispetto dell’orario d’uscita; nella scuola dell’infanzia e primaria, vigilano affinché gli alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati (autorizzati quest’ ultimi dal Dirigente con allegata fotocopia della carta d’ identità).I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.Le attività che richiedono l'utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni, vanno svolte con massima precauzione, previa autorizzazione del DS,.Prima di proporre agli alunni attività che richiedano l'uso di sostanze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi, etc…) verificare tramite comunicazione scritta alle famiglie che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti.E' assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza.Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in qualunque altra zona dell'edificio scolastico accessibile agli alunni.I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Presidenza.Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati in Presidenza. I danni provocati vengono risarciti dal responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in C.d.C. con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo.I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie nell'ottica di un rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo.Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola e pubblicati sul registro si intendono regolarmente notificati.I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro, se non per comprovate necessità ( es: guasto all’apparecchio, …).I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali.

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I docenti devono informare le famiglie circa le attività didattiche extracurricolari, che saranno svolte.Gli insegnanti della Scuola dell’ Infanzia presenti alla mensa abitueranno gli alunni ad una adeguata igiene personale (lavarsi le mani....) e, durante il pranzo, controlleranno gli stessi e li educheranno ad un corretto comportamento.

SICUREZZA NELLA SCUOLA(Ai sensi del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81)

1. Il D.lgs. n. 81/2008

Il D.lgs. 81/2008, in attuazione dell’art. 1 della Legge 123 del 3 agosto 2007 che recepisce 9 direttive comunitarie ha riunito, coordinandoli ed innovandoli, molti provvedimenti legislativi che sono stati emanati nell’arco degli ultimi sessant’anni fra i quali:

DPR 27/4/1955 n.547 “Norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro”DPR 07/01/1956 n. 164 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni”DPR 19/03/1956 n. 303 “Norme generali per l’igiene nel lavoro”D.lgs. 15/08/1991 n. 277 “..protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro”D.lgs. 19/09/1994 n. 626 “Miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro sia pubblici che private”.

L’applicazione del Decreto segna una tappa fondamentale nel processo di sviluppo di una più efficace e partecipata “cultura della prevenzione” a tutti i livelli, da quello produttivo e sociale a quello delle istituzioni e del servizio pubblico in generale.L’obiettivo del Decreto è quello di valutare i rischi connessi all’attività lavorativa e provvedere alla loro eliminazione o a limitarne gli effetti prima che questi producano effetti dannosi per tutti gli utenti dell’ambiente di lavoro.Per utenti si intendono tutti quelli che frequentano la scuola, anche occasionalmente, e quindi non solo gli alunni, i Docenti ed il personale ATA ma anche i genitori.Ciascun “lavoratore” (studente, docente, Ata) non è più un soggetto “passivo da tutelare” ma soggetto attivo del sistema sicurezza per ognuno dei quali sono previsti obblighi e sanzioni così come definito dall’art.20 del D.lgs.81.

2. Campo di applicazione del D.lgs. n.81/2008

Le disposizioni contenute nel Decreto si applicano a tutti i settori di attività privati o pubblici e a tutte le tipologie di rischio.

3. Obblighi fondamentali del D.lgs. n.81/2008

Gli obblighi del D.lgs. n.81/2008 sono enumerati dall’art. 15 e sono:

- VALUTARE tutti i rischi per la salute e la sicurezza;- PROGRAMMARE la prevenzione;- ELIMINARE i rischi e, ove ciò non sia possibile, ridurli;- RIDURRE i rischi alla fonte;- LIMITARE al minimo il numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al rischio;- RISPETTARE i principi ergonomici;- LIMITARE l’uso di agenti chimici, fisici e biologici sui luoghi di lavoro;- PRIORITÀ alle misure di prevenzione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale;- INFORMAZIONE e FORMAZIONE adeguate per i lavoratori;

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- INFORMAZIONE e FORMAZIONE adeguate per Dirigenti e preposti;- INFORMAZIONE e FORMAZIONE adeguate per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;- ISTRUZIONI adeguate ai lavoratori;- PARTECIPAZIONE e CONSULTAZIONE dei lavoratori;-PROGRAMMAZIONE delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, anche attraverso l’adozione di codici di condotta e di buone prassi;- MISURE di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave ed immediato;- USO di segnali di avvertimento e sicurezza;- REGOLARE MANUTENZIONE di ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità alle indicazioni dei fabbricanti.

4. I destinatari della nuova normativa

Datore di lavoro

È il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.Nella scuola è il Dirigente Scolastico.Il datore di lavoro ha il compito di porre in atto tutti gli adempimenti di carattere generale al fine di garantire una corretta ed efficace applicazione del D.lgs. 81/2008.

In particolare deve:

- elaborare il documento di valutazione dei rischi e le modalità di miglioramento nel tempo delle misure di sicurezza;- adempiere agli obblighi di informazione, formazione ed addestramento dei lavoratori e degli alunni;- fornire lavoratori ed alunni, se necessario, di idonei dispositivi individuali di protezione (DPI);- richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei DPI messi a loro disposizione;- adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino i locali della scuola o la zona pericolosa;- adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dai locali della scuola.

Tali misure devono essere adeguate alla natura delle attività, alle dimensioni della scuola e al numero delle persone presenti.

Il datore di lavoro deve inoltre:

- nominare e formare i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei locali della scuola in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;- nominare gli addetti al servizio di prevenzione e protezione;- nominare i preposti.

Lavoratore e lavoratori equiparati

Persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato (art. 2).

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Al lavoratore cosi definito viene, tra gli altri, equiparato:

l’allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante a corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici, biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l’allievo sia effettivamente applicato alla strumentazione o ai laboratori in questione.

I lavoratori hanno degli obblighi, in particolare l’art. 20 del D.lgs. 81/2008 recita:

ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro (DS).

In particolare il lavoratore deve:

- contribuire insieme al datore di lavoro (DS) ed ai preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;- osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro (DS) e dai preposti, ai fini della protezione collettiva e individuale;- utilizzare correttamente le attrezzature, le sostanze, i preparati pericolosi ed i dispositivi di sicurezza;- segnalare, immediatamente, al datore di lavoro (DS) o al preposto qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza adoperandosi direttamente in caso di urgenza nell’ambito delle proprie competenze;- non rimuovere o modificare, senza autorizzazione, i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;- non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;- partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro (DS).

Dirigente

Persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico ricoperto, attua le direttive proprie del datore di lavoro.

Preposto

Persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, garantisce l’attuazione delle direttive ricevute controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.Nella scuola possono essere identificati come preposti i docenti, essendo gli allievi equiparati ai lavoratori e il DSGA il quale, secondo quanto previsto dall’art. 51 del C.C.N.L. organizza i servizi amministrativi dell’unità scolastica, è responsabile degli stessi e sovrintende ai servizi amministrativi e ai servizi generali.

5. La valutazione dei rischi

Fondamentale per la corretta predisposizione ed applicazione di misure di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro è la redazione del Documento di valutazione dei rischi che rappresenta una valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività. Tale documento è finalizzato ad individuare le misure adeguate di prevenzione e di protezione e ad

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elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.

PERSONALE AMMINISTRATIVO

Doveri del personale amministrativoIl ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative.Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro ed al telefono risponde con la denominazione dell'Istituzione Scolastica e il loro nome.Non può utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge.Collabora con i docenti.La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono.Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale.

COLLABORATORI SCOLASTICI

Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolasticiI collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità.I collaboratori scolastici:

indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro; devono vigilare sull'ingresso e sull'uscita degli alunni; sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza; collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo; comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l'eventuale

assenza dell'Insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita; collaborano con gli insegnanti nella raccolta delle prenotazioni per la mensa e nella

predisposizione degli elenchi dei partecipanti al servizio; favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap; vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli

spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali; possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i viaggi e

le visite d'istruzione; riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi,

sostano nei corridoi; sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento

momentaneo dell'insegnante; impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di

disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi;

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sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno;

evitano di parlare ad alta voce; tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili; provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi

disinfettanti dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate;

non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi o dal Dirigente Scolastico;

prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o dei consigli di istituto, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio;

sorvegliano l'uscita delle classi e dai cancelli esterni, prima di dare inizio alle pulizie.Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione.Accolgono il genitore dell' alunno minorenne, che vuol richiedere l'autorizzazione all'uscita anticipata. Il permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dell'alunno, dove il docente dell' ora provvederà alla annotazione dell'autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché l'alunno che ha richiesto di uscire anticipatamente potrà lasciare la scuola.Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue:che tutte le luci siano spente;che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola;che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola;gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici.Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto.E' fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di evacuazione dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.

ALUNNINorme di comportamentoGli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile.Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate dal Consiglio di classe. Gli alunni devono presentare la giustificazione firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le veci.Gli alunni entrano a scuola secondo l’orario stabilito, gli alunni che utilizzano la bicicletta possono posteggiarla nel cortile interno. I ritardi verranno annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati dai genitori il giorno successivo tramite il libretto.Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I Genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli Insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione.Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite giustifiche scritte e devono essere presentate al rientro in classe, all'inizio della prima ora di lezione all'insegnante che provvederà a

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controfirmare e a prendere nota sul registro elettronico. L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni, soprattutto quando sono bimbi che frequentano la Scuola dell’ Infanzia, dovrà essere accompagnato da uno dei genitori e da chi ne fa le veci. In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno essere inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie.Non è consentito agli alunni di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i genitori dovranno preventivamente avvertire la scuola tramite richiesta scritta sul libretto e venire a prelevare personalmente lo studente (o delegare per iscritto un'altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento).Quando le richieste di uscite anticipate o di ingressi ritardati sono numerose, il Dirigente informerà per iscritto la famiglia.Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc...Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.Durante gli intervalli, sia nella scuola che nel cortile sono da evitare tutti i giochi che possono diventare pericolosi (ad es. spingersi, salire e scendere le scale, ecc...): gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori scolastici.I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia.Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni all'interno della scuola. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze di altri. Le sanzioni relative alle violazioni sono meglio specificate nel regolamento disciplinare.Nelle aule ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti differenziati: è necessario utilizzarli correttamente.Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno in Presidenza i nominativi degli alunni o le classi che non rispettano queste regole.Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni; durante le ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi.Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Ed. Fisica dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L.Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti e le lezioni e l'eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde comunque di eventuali furti.Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola o del Comune saranno invitati a risarcire i danni.É fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola.

Regolamento ingresso/uscita alunni a scuola:

L’orario di apertura della scuola è fissato per le 8:00.

Gli studenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado potranno entrare fino alle 8:10 per motivi occasionali.

Non esiste attualmente un servizio di pre-scuola per cui gli studenti possono entrare nell’edificio scolastico dalle 8 in poi. In via del tutto eccezionale (maltempo, freddo), l’ingresso sarà consentito alle 7:55.

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Il personale ATA è tenuto alla vigilanza degli studenti e al loro corretto deflusso dall’ingresso alle classi. Il personale ATA, presente un quarto d’ora prima dell’ingresso a scuola degli studenti per compiti legati ai propri incarichi, non può essere responsabile degli alunni che sostano all’esterno della scuola. Pur dovendo svolgere compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche, non può essere ritenuto responsabile della incolumità degli alunni, anche disabili, non accompagnati, che sostano all’esterno dell’edificio.

I genitori degli alunni che usufruiscono del servizio di scuolabus affidano i loro figli all’autista dello stesso e la scuola non può essere ritenuta responsabile se lo stesso, arrivando in anticipo, lascia gli studenti privi di sorveglianza all’esterno della scuola.

Il personale docente è tenuto ad aspettare gli alunni in classe e ad essere presente a scuola 5 minuti prima, non ad aspettare o sorvegliare gli alunni nell’atrio o all’esterno.

Il personale della scuola non è in alcun modo responsabile degli studenti che sostano al di fuori dell’edificio scolastico fuori dall’orario delle lezioni.

CRITERI DI VALUTAZIONE

OSSERVAZIONE, VERIFICA E VALUTAZIONE

La valutazione è una parte fondamentale del processo di apprendimento: lo è per l’alunno e la sua famiglia, in quanto costituisce un momento di verifica determinante riguardo al livello delle conoscenze acquisite e delle competenze raggiunte; lo è anche per il docente, poiché la valutazione è l’indice della sua azione didattica e della sua capacità di promuovere successo formativo. La valutazione non è né buona, né cattiva, bensì necessaria. Deve altresì essere tempestiva e chiara, laddove per chiarezza si intende condivisione e consapevolezza del significato e del valore di ciascuna azione valutativa. Spetta difatti al Collegio dei Docenti adottare univoci ed omogenei criteri di valutazione degli apprendimenti degli studenti; la scuola ed i docenti tutti hanno il dovere di condividere con alunni e famiglie tali criteri, affinché l’intera azione educante sia improntata sulla trasparenza e la comunicazione efficace.

Valutazione degli apprendimenti.

Per poter formulare un giudizio motivato e perché la valutazione sia valida è necessario disporre di informazioni attendibili ricavate da un congruo numero di verifiche. La valutazione è sempre formativa. Infatti, la valutazione ha il compito di rendere consapevoli i bambini e gli adolescenti che frequentano la scuola del loro livello; tuttavia, tale consapevolezza non deve assumere un carattere limitante o frustrante. Per questo, se la valutazione è importante, lo sono ancora di più le strategie e le attenzioni che consentano ad ogni studente di sentirsi sempre “in gioco”, di comprendere che una valutazione è una fotografia del momento e non necessariamente influenzerà i momenti successivi.

Ogni valutazione porta in sé l’impegno al miglioramento. Da parte dei docenti questo impegno deve essere avvertito come l’urgenza di permettere ad ogni ragazzo o ragazza di essere consapevole della propria posizione e di avere gli strumenti per migliorarla, qualsiasi essa sia.

L’attenzione alle difficoltà ed il riconoscimento delle eccellenze sono veicolati dalla validità del processo valutativo..

La valutazione passa attraverso le seguenti fasi:

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raccolta dei dati (attraverso prove di verifica, osservazioni sistematiche, osservazioni esperienziali);

analisi interpretativa dei dati raccolti per ricavarne informazioni utili alla formulazione di un giudizio;

formulazione di un giudizio di valore;

utilizzazione del giudizio di valore sia per esplicitare il livello di sviluppo di conoscenze ed abilità dell’alunno in una determinata fase del suo percorso formativo, sia per impostare le azioni successive del processo di insegnamento/apprendimento.

 In definitiva la valutazione è volta a raccogliere informazioni e interpretarle in senso positivo e di sviluppo delle potenzialità dell’allievo.

 Le valutazioni: iniziale (diagnostica), in itinere (formativa) e finale (sommativa), sono di competenza esclusiva del consiglio di classe/team docenti.

 Le prove di verifica degli apprendimenti sono intenzionalmente predisposte dai docenti allo scopo di ricavare dati e informazioni utili alla valutazione sotto forma quantitativa (numerica). Se la verifica consente una misurazione oggettiva questa viene espressa con una percentuale relativa al punteggio conseguito e con un voto corrispondente al livello di prestazione; quando la verifica è anche di tipo qualitativo (e/o non consente l’espressione di punteggi o percentuali) sarà indicato direttamente il voto con breve descrizione del livello di prestazione.

CORRISPONDENZA TRA VOTI NUMERICI E INDICATORI DESCRITTIVI NELLA SCUOLA SECONDARIA

Misurazione delle prove (%)

Voto  in decimi Livello di prestazione

95 – 100% 10 pieno e completo raggiungimento dell’obiettivo

85 – 94% 9 pieno raggiungimento dell’obiettivo

75 – 84% 8 complessivo raggiungimento dell’obiettivo

65 – 74% 7 raggiungimento essenziale dell’obiettivo

55 – 64% 6 raggiungimento dell’obiettivo in situazioni semplici

45 – 54 % 5 mancato raggiungimento degli obiettivo

0  - 44% 4 mancato raggiungimento del livello minimo dell’obiettivo programmato

   

CORRISPONDENZA TRA VOTI NUMERICI E INDICATORI DESCRITTIVI NELLA SCUOLA PRIMARIA

DIECI Padronanza piena, sicura, consapevole e stabile delle abilità e delle strumentalità nelle varie discipline. Notevole capacità di rielaborazione e riflessione personale.

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NOVE Padronanza piena e sicura dei contenuti e delle metodologie disciplinari. Piena capacità di rielaborare e organizzare collegamenti fra saperi diversi.

OTTO Padronanza sicura dei contenuti disciplinari. Buona rielaborazione delle conoscenze non sempre correlata alla capacità di operare collegamenti tra le stesse.

SETTE Padronanza sufficiente/sostanziale delle abilità e delle strumentalità nelle varie discipline. Discreta capacità di organizzare i contenuti appresi.

SEI Essenziale padronanza degli elementi basilari delle singole discipline, delle abilità e strumentalità di base, anche con l’aiuto di semplificatori. Sufficiente proprietà espositiva.

CINQUE

Padronanza parziale o in via di prima acquisizione degli elementi basilari delle singole discipline, incerta capacità espositiva e/o esposizione impropria.

La valutazione quadrimestrale è integrata dalla descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto. I docenti, anche di altro grado scolastico, che svolgono attività e insegnamenti per tutte le alunne e tutti gli alunni o per gruppi degli stessi, finalizzati all'ampliamento e all'arricchimento dell'offerta formativa, forniscono elementi conoscitivi sull'interesse manifestato e sul profitto conseguito da ciascun alunno.

Repertorio delle verifiche.

In itinere: osservazione del contributo personale dell’alunno, della sua specificità operativa, dell’impegno e della costanza nell’esecuzione dei compiti.

Scritta: test con risposta singola, vero/falso, a scelta multipla, a completamento, con individuazione di relazioni di tipo causale o temporale, con interpretazione di fonti e documenti di vario genere, carte, tabelle di dati, grafici, alberi logici.

Scritta: con costruzione di mappe o alberi logici.

Scritta: con trattazione di uno o più argomenti.

Orale: con domande a risposta singola.

Orale: con trattazione di uno o più argomenti.

Orale: con interpretazione di fonti e documenti di vario genere, carte, tabelle di dati, grafici, alberi logici.

Grafica

Pratica

Modalità di trasmissione dei risultati delle verifiche alle famiglie:

colloqui individuali

colloqui generali

comunicazioni sul diario con firma per presa visione

invio a casa delle verifiche  con firma per presa visione (a discrezione del docente)

Tempi di restituzione delle verifiche scritte e grafiche:

 Dopo la correzione, agli alunni e alle famiglie: di norma entro 10 giorni dall’esecuzione.16

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 Da parte degli alunni e delle famiglie: il primo giorno di presenza del docente, successivo a quello di consegna.

La valutazione degli alunni stranieri

La valutazione degli alunni stranieri terrà conto delle difficoltà nell’acquisizione dell’italiano come seconda lingua, nonché delle priorità date ai percorsi di alfabetizzazione iniziale. Specificatamente, nella formulazione del voto disciplinare è opportuno:

valutare in base ai percorsi e alle attività svolti in classe, anche in forme individualizzate/facilitate o anche per tempi parziali;

valutare anche i progressi rilevabili rispetto al livello di partenza;

Nella formulazione del giudizio globale, in specifica nota, è opportuno fare riferimento:

al livello di integrazione nella classe

alla motivazione/impegno riscontrati

ai progressi evidenziati

ad eventuali interventi individualizzati

ad eventuali assenze prolungate.

Valutazione del comportamento

La valutazione del comportamento “viene espressa per tutto il primo ciclo, mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo delle competenze di cittadinanza e, per quanto attiene alla scuola secondaria di primo grado, allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità approvato dall'istituzione scolastica” (Decreto Legislativo n°62 del 2017).

Così definito, il comportamento non è riducibile alla solo “condotta”, ma assume una valenza educativa e formativa intesa alla costruzione di competenze comportamentali e di cittadinanza.

La scuola accompagna i bambini/e e i ragazzi/e verso l’acquisizione di competenze sociali e civiche che, come viene espresso nel “profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione”, richiedono di:

affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni

essere consapevole delle proprie potenzialità e dei propri limiti e saper impegnarsi per migliorare

utilizzare gli strumenti di conoscenza per comprendere se stessi e gli altri, per riconoscere e apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose in un’ottica di dialogo e reciproco rispetto

orientare le proprie scelte in modo consapevole

rispettare regole condivise

collaborare con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità

assumere le proprie responsabilità chiedendo aiuto quando si è in difficoltà e dando aiuto a chi lo chiede

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impegnarsi a portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme agli altri

aver cura e rispetto di sé come presupposto di un sano e corretto stile di vita

La valutazione del comportamento viene definita collegialmente da tutti i docenti della classe e si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e a tutte le attività a carattere educativo, svolte anche al di fuori di essa. In un’ottica formativa si terrà conto della progressione rispetto ai livelli di partenza e di eventuali disagi o specifici malesseri transitori dello studente.

Coerentemente alle premesse enunciate, si sono individuati cinque indicatori di attribuzione del giudizio di comportamento, attribuiti considerando gli aspetti riportati nelle seguenti tabelle:

SCUOLA PRIMARIA: CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

SOCIALIZZAZIONE

OTTIMO

Si relaziona con il gruppo dei pari e con gli adulti in modo corretto, disponibile e responsabile. L’alunno denota consapevolezza di sé sostenendo un ruolo propositivo e collaborativo al funzionamento del gruppo classe.

BUONO

Si relaziona con il gruppo dei pari e con gli adulti in modo corretto. L’alunno denota consapevolezza di sé sostenendo un ruolo generalmente collaborativo al funzionamento del gruppo classe.

DISCRETO Instaura rapporti generalmente positivi con l’adulto e con i compagni.

SUFFICIENTE

Si relaziona con il gruppo dei pari e con gli adulti in modo sufficientemente corretto. L’alunno non sempre riesce a controllare le proprie reazioni ed emozioni durante le attività in classe richiedendo talvolta l’intervento dei docenti.

NON SUFFICIENTE

I rapporti con il gruppo dei pari sono di norma problematici e/o conflittuali. Si relaziona in modo scorretto anche nei confronti degli adulti. L’alunno/a è spesso invitato a rispettare i compagni ed il personale scolastico. L’alunno non riesce a controllare le proprie reazioni ed emozioni durante le attività in classe, pertanto, a volte, i docenti devono intervenire per evitare situazioni di conflitto o di pericolo per sé e per gli altri.

PARTECIPAZIONEOTTIMO

L’alunno mostra partecipazione attiva alle lezioni. Ascolta con attenzione costante l’insegnante; i suoi interventi sono pertinenti e propositivi.

BUONO L’alunno mostra buona partecipazione alle lezioni. Ascolta con attenzione l’insegnante; i suoi interventi sono pertinenti.

DISCRETO L’alunno mostra sufficiente partecipazione alle lezioni.

SUFFICIENTE

Talvolta durante lo svolgimento delle attività didattiche va richiamato ad un atteggiamento più responsabile. Fatica ad ascoltare l’insegnante e i suoi interventi sono per lo più pertinenti.

NON L’alunno mostra scarsa partecipazione alle lezioni e disturba

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SUFFICIENTE

in modo condizionante lo svolgimento delle attività didattiche. Ascolta raramente l’insegnante; i suoi interventi non sono quasi mai pertinenti.

INTERESSE

OTTIMO L’alunno manifesta vivo interesse per tutte le proposte didattiche.

BUONO L’alunno manifesta interesse ed attenzione costanti.

DISCRETO L’alunno manifesta interesse superficiale per le attività proposte.

SUFFICIENTE

L’alunno manifesta interesse discontinuo e selettivo verso le proposte didattiche.

NON SUFFICIENTE

L’alunno mostra scarso interesse per le attività proposte.

IMPEGNO

OTTIMO Assolve in modo completo e puntuale i propri doveri scolastici.

BUONO Si impegna e assolve in modo regolare le consegne scolastiche.

DISCRETOAssolve in modo abbastanza regolare le consegne e per mantenere l’impegno necessita di stimoli da parte dell’adulto.

SUFFICIENTE

Fatica a mantenere l’impegno anche se stimolato; assolve le consegne scolastiche saltuariamente.

NON SUFFICIENTE

Mostra scarso impegno e non assolve le consegne scolastiche

AUTONOMIA

OTTIMO

Nell’organizzazione delle proprie attività ha raggiunto un ottimo grado di autonomia operativa. Utilizza un metodo di lavoro efficace e sa applicare le conoscenze in contesti didattici diversi.

BUONONell’organizzazione del proprio lavoro ha raggiunto un buon grado di autonomia. Porta a termine le attività quasi sempre in modo appropriato, in contesti didattici simili.

DISCRETO Svolge il lavoro con qualche difficoltà ma mostra il desiderio di migliorare; talvolta necessita della guida dell’adulto.

SUFFICIENTE

Nell’organizzazione delle proprie attività dimostra un grado di autonomia minimo: spesso è incerto nel lavoro e procede con lentezza.

NON SUFFICIENTE

Nell’organizzazione delle proprie attività ha raggiunto un grado di autonomia non ancora sufficiente: necessita di guida continua.

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SCUOLA SECONDARIA: CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

RISPETTO E SOCIALIZZAZIONE

Rispetto di se stessi

OTTIMO

Riconosce i propri punti di forza e le proprie criticità, si impegna per migliorare.

Ha sempre cura di sé ed è ordinato/a.

BUONO

Riconosce i propri punti di forza e le proprie criticità e generalmente lavora per migliorare.

Ha cura di sé ed è ordinato/a;

DISCRETO

Se sollecitato riconosce i propri punti di forza e le proprie criticità.

Necessita di continui stimoli per migliorare.

Ha discreta cura di sé.

SUFFICIENTE

Fatica a riconoscere i propri punti di forza e le proprie criticità.

Non si impegna adeguatamente per migliorare.

Ha poca cura di sé e del proprio abbigliamento che non sempre è adeguato all’ambiente scolastico.

NON SUFFICIENTE

Nonostante l’attività dei docenti volta a permettergli di riconoscere le proprie caratteristiche positive e/o le proprie criticità, non mostra adeguata consapevolezza e non si attiva per migliorare.

Spesso ha poca cura di sé e del proprio abbigliamento; frequentemente assume atteggiamenti poco consoni.

Rispetto degli OTTIMO É attento/a, disponibile e leale verso i

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altri

compagni.

Rispetta pienamente le diversità culturali e personali.

Rispetta sempre le regole della convivenza civile.

BUONO

É disponibile e leale verso i compagni.

Rispetta le diversità culturali e personali.

Rispetta le regole della convivenza civile.

DISCRETO

In genere è disponibile verso i compagni anche se in modo selettivo.

Mostra superficialità nel rispetto delle diversità culturali e personali.

Generalmente rispetta le regole della convivenza civile.

SUFFICIENTE

Mostra poca disponibilità verso gli altri.

Fatica a rispettare le diversità culturali e personali.

Fatica a rispettare le regole della convivenza civile.

Sono presenti numerosi richiami per il mancato rispetto delle regole.

NON SUFFICIENTE

Nonostante le sollecitazioni dei docenti, non mostra alcuna disponibilità verso gli altri.

Non rispetta le diversità culturali e personali.

Nonostante diversi richiami, manifesta continue e reiterate mancanze del rispetto del regolamento scolastico.

Rispetto dell’ambiente

OTTIMO È rispettoso e consapevole che l’ambiente circostante è un bene comune.

Ha cura dell’ambiente scolastico (aule,

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corridoi e cortili)

Ha cura dei sussidi e dei materiali che in esso si trovano.

BUONO

Mostra un buon rispetto per l’ambiente circostante.

Ha cura dell’ambiente scolastico (aule, corridoi e cortili).

Ha cura dei sussidi e dei materiali che in esso si trovano.

DISCRETOSe sollecitato mostra rispetto e cura per l’ambiente scolastico, i sussidi ed i materiali in esso contenuti.

SUFFICIENTE

Ha poca cura dell’ambiente scolastico (aule, corridoi e cortili) e necessita di richiami.

Ha poca cura dei sussidi e dei materiali che ha talvolta danneggiato.

NON SUFFICIENTE

Ha manifestato atteggiamenti di vandalismo nei confronti dell’ambiente scolastico (aule, corridoi e cortili).

Non ha cura dei sussidi e dei materiali che in esso si trovano.

PARTECIPAZIONE E INTERESSE

 

 

OTTIMO

Dimostra una capacità di attenzione elevata nelle diverse situazioni di apprendimento.

Manifesta vivo interesse e partecipa con interventi pertinenti e personali.

Assume un ruolo propositivo e collaborativo all’interno della classe e nei gruppi di lavoro.

BUONO É attento nelle diverse situazioni di apprendimento.

Si mostra interessato/a e partecipa in modo

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attivo.

Collabora nel lavoro in classe e nei lavori di gruppo.

DISCRETO

Manifesta interesse ed attenzione superficiali nelle diverse situazioni di apprendimento.

Generalmente ascolta ma partecipa solo se sollecitato.

Collabora su richiesta

SUFFICIENTE

Fatica a mantenere un livello adeguato di attenzione e concentrazione.

Manifesta scarso interesse e poca partecipazione.

Talvolta disturba l’attività didattica.

Ha spesso un ruolo passivo o poco collaborativo all’interno della classe e nei gruppi di lavoro.

NON SUFFICIENTE

Nonostante le strategie messe in atto dai docenti del Consiglio di Classe, non si mostra mai interessato/a e partecipe.

Non partecipa all’attività didattica nonostante le ripetute sollecitazioni.

Ha spesso un ruolo passivo o di disturbo all’interno della classe e nei diversi contesti.

IMPEGNO E SENSO DI RESPONSABILITÀ

 OTTIMO

Si impegna in modo costante e proficuo sia a scuola che nel lavoro a casa.

Porta sempre il materiale occorrente.

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Sa organizzare il tempo dedicato allo studio e quello dedicato alle attività extrascolastiche in modo proficuo.

Porta sempre a termine gli incarichi assegnati.

BUONO

Si impegna in modo costante sia a scuola che nel lavoro a casa.

Porta sempre il materiale occorrente.

Consegna verifiche, avvisi e comunicazioni con discreta puntualità.

DISCRETO

L’impegno nel lavoro a scuola è generalmente costante.

Necessita di sollecitazioni e aiuto nel lavoro a casa.

Porta quasi sempre il materiale occorrente.

Consegna verifiche, avvisi e comunicazioni dopo essere stato richiamato.

SUFFICIENTE

L’impegno nel lavoro a casa e a scuola non è costante.

Spesso non assolve i doveri scolastici (compiti, relazioni, produzioni).

Frequentemente consegna verifiche e avvisi in ritardo.

    NON SUFFICIENTE

Nonostante le sollecitazioni dei docenti non si impegna né nel lavoro a scuola né nel lavoro a casa.

Non assolve mai i doveri scolastici (compiti, relazioni, produzioni).

Non consegna avvisi e verifiche.

AUTONOMIA   OTTIMO È autonomo e sicuro nel portare a termine i lavori assegnati.

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Progetta un lavoro di ricerca ed è in grado di realizzarlo, organizzando le diverse fasi di lavoro.

BUONO

È autonomo nel portare a termine i lavori assegnati.

Con l’aiuto dei docenti, progetta un lavoro di ricerca ed è in grado di portarlo a termine.

DISCRETO

È abbastanza autonomo nel portare a termine i lavori assegnati e chiede aiuto in caso di bisogno.

Realizza un compito impegnativo solo seguendo istruzioni dettagliate.

SUFFICIENTE

Svolge il lavoro con difficoltà, non sempre è in grado di chiedere aiuto.

Porta a termine i lavori assegnati solo se guidato.

NON SUFFICIENTE

Spesso procede per tentativi e non ottiene risultati adeguati.

Necessita di supporto costante per portare a termine i lavori assegnati.

.

Criteri di ammissione/non ammissione alla classe successiva

Scuola Primaria

I docenti valutano preliminarmente il processo di maturazione di ciascun alunno nell’apprendimento, considerando la situazione di partenza e tenendo conto di:

situazioni certificate di disturbi specifici dell’apprendimento

condizioni soggettive o fattori specifici che possano aver determinato rallentamenti o difficoltà nell’acquisizione di conoscenze e abilità

andamento nel corso dell’anno, valutando:

o la costanza dell’impegno e dello sforzo nell’affrontare il lavoro a scuola e a casa

o le risposte positive agli stimoli e ai supporti individuali ricevuti

o l’assunzione di comportamenti responsabili verso i doveri scolastici

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o il miglioramento rispetto alla situazione di partenza.

I criteri esposti vanno correlati alla peculiarità di ciascun alunno e vanno calati nel contesto della classe di appartenenza.

La non ammissione si concepisce solo in casi eccezionali come costruzione delle condizioni per attivare o riattivare un processo positivo con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi individuali.

La decisione è assunta all’unanimità in sede di scrutinio finale.

È consentita l’ammissione alla classe successiva (II-III-IV-V) e alla prima classe della scuola secondaria di 1° grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.

Il giudizio inferiore a sei deve essere eccezionale e comprovato da specifiche motivazioni.

Scuola Secondaria di primo grado

Il Consiglio di Classe valuta preliminarmente il processo di maturazione di ciascun alunno nell’apprendimento considerandone la situazione di partenza, tenendo conto in particolare di:

situazioni certificate di disturbi specifici dell’apprendimento

condizioni soggettive o fattori specifici che possano aver determinato rallentamenti o difficoltà nell’acquisizione di conoscenze e abilità

andamento nel corso dell’anno valutando:

o la costanza dell’impegno e dello sforzo nell’affrontare il lavoro a scuola e a casa

o le risposte positive agli stimoli e ai supporti individuali ricevuti

o l’assunzione di comportamenti responsabili verso i doveri scolastici

o il miglioramento rispetto alla situazione di partenza

o la validità della frequenza corrispondente ad almeno ¾ del monte ore annuale

I criteri esposti vanno correlati alla peculiarità di ciascun alunno e vanno calati nel contesto della classe di appartenenza.

Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il Consiglio di Classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del primo ciclo. La non ammissione si concepisce solo in casi eccezionali come costruzione delle condizioni per attivare o riattivare un processo positivo con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi individuali.

Tenuto conto delle condizioni e premesse dei punti 1 e 2, il Consiglio di Classe a maggioranza delibera di non ammettere l’alunno alla classe successiva e/o all’Esame di Stato qualora il quadro complessivo rivelasse carenze diffuse o mancanza delle competenze minime idonee alla prosecuzione, nonostante siano stati attivati interventi di recupero e/o sostegno e/o mezzi dispensativi e compensativi.

In particolare:

in presenza di insufficienze lievi (voto 5) in più della metà delle discipline oggetto di valutazione curricolare

in presenza di 3 insufficienze gravi (voto 4) accompagnate da più insufficienze lievi (voto 5)

in presenza di 4 o più insufficienze gravi (voto 4)

Considerate le suddette situazioni valutative, il Consiglio di Classe terrà conto ai fini della decisione di non ammissione anche delle seguenti aggravanti:

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mancato miglioramento rispetto alle condizioni dell’anno precedente, nei casi in cui l’ammissione all’anno corrente sia stata presa nonostante la presenza di lacune o di competenze acquisite solo parzialmente;

scarsa attenzione e scarsa partecipazione nel seguire le lezioni;

comportamento ripetutamente e gravemente lesivo della incolumità propria o degli altri punto con almeno tre giorni di sospensione disciplinare;

mancato studio regolare delle discipline.

Per l’ammissione alla classe successiva, nel documento di valutazione, non possono apparire più di tre insufficienze lievi. Ai genitori e allo studente saranno segnalate, tramite lettera, le consegne per un lavoro estivo utile al recupero delle lacune ancora presenti.

Entro il mese di settembre saranno verificate le conoscenze/abilità attraverso prove di verifica disciplinari. L’eventuale insufficienza rilevata dalle prove, qualora venisse riconfermata al termine dell’anno scolastico, potrebbe configurarsi come uno degli elementi determinanti per la non ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato.

La valutazione del comportamento non rientra nella valutazione di non ammissione ad eccezione di situazioni in cui sia stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale (allontanamento dalla scuola superiore a 15 giorni, art. 4 comma 6 e 9 bis del DPR n. 249/1998).

Criteri di ammissione all’esame di stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione

Gli articoli 6 e 7 del decreto legislativo n. 62/2017 individuano le modalità di ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione delle alunne e degli alunni frequentanti scuole statali e paritarie. In sede di scrutinio finale, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, l'ammissione all'esame di Stato è disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline e avviene in presenza dei seguenti requisiti:

aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali moti vate deroghe deliberate dal Collegio dei Docenti;

non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all'esame di Stato prevista dall'articolo 4. commi 6 e 9 bis. del DPR n. 249/1998;

aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall'INVALSI.

Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, tenuto conto dei criteri definiti dal collegio dei docenti, la non ammissione dell'alunna o dell'alunno all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo. pur in presenza dei tre requisiti sopra citati.

Il voto espresso nella deliberazione di non ammissione all'esame dall’insegnante di religione cattolica o dal docente per le attività alternative, per i soli alunni che si avvalgono di detti insegnamenti, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.

In sede di scrutinio finale il Consiglio di Classe attribuisce, ai soli alunni ammessi all'esame di Stato, sulla base del percorso scolastico triennale da ciascuno effettuato e in conformità con i criteri e le modalità definiti dal Collegio dei Docenti e inseriti nel PTOF un voto di ammissione espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali.

Il Consiglio di Classe, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, può attribuire all'alunno un voto di ammissione anche interiore a 6/10.

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In sede di scrutinio finale il Consiglio di Classe compila la Certificazione delle Competenze, utilizzando il modello Ministeriale, integrata dalla certificazione fornita dall’INVALSI.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PERCORSO EVOLUTIVO TRIENNALE

VOTO IMPEGNO METODO DI LAVORO EVOLUZIONE

10 Serio, costante, accurato e responsabile

Efficace, autonomo, produttivo e personale

Positiva e costante degli atteggiamenti e degli apprendimenti con progressivo miglioramento

9 Serio, accurato e costante Autonomo ed efficace

Positiva degli apprendimenti e degli atteggiamenti con miglioramento significativo della situazione di partenza

8 Serio ed adeguato Autonomo ed ordinatoPositiva con sostanziale raggiungimento degli obiettivi stabiliti.

7 Adeguato/non sempre costante

Abbastanza ordinato ma non del tutto autonomo

Generalmente positiva con discreto raggiungimento degli obiettivi stabiliti.

6

Impegno non sempre adeguato/adeguato solo in alcune discipline/poco approfondito

Poco preciso, ma accettabile/accettabile ma non autonomo

Minima rispetto alla situazione di partenza con sostanziale raggiungimento degli obiettivi stabiliti.

5 Saltuario/discontinuo/non adeguato alle richieste

Disordinato/ poco preciso/ non autonomo/ meccanico/ bisognoso di guida costante

Non positiva con il raggiungimento solo in alcune discipline degli obiettivi stabiliti.

4 Discontinuo/assente Non applicato disordinato/improduttivo

Non positiva, gli obiettivi fissati non sono stati raggiunti.

 

 

REGOLAMENTO DISCIPLINAREVista la normativa vigente in materia di comportamenti non corrispondenti allo Statuto degli studenti e delle studentesse ;Visto il D.P.R n. 235 del 21 novembre 2007, - premesso che nessun alunno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni; - premesso che le sanzioni disciplinari di cui ai punti B,C, D, E possono essere irrogate soltanto dopo attenta verifica dell’effettiva responsabilità da parte dell’Istituzione scolastica;- premesso che le sanzioni previste saranno articolate su quattro livelli in funzione della gravità dei fatti/ reati commessi (a discrezione dell’insegnante le sanzioni saranno applicato o singolarmente o contestualmente in base alla gravità della violazione):1. richiamo orale2 . richiamo scritto

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3. nota disciplinare 4. allontanamento dalle lezioni (sospensione)si adottano le seguenti sanzioni disciplinari

VIOLAZIONI RELATIVE SANZIONI ORGANI COMPETENTI

A)Frequenza ed impegno-Ritardi ripetuti-Frequenza irregolare-Assenze ingiustificate-Mancato svolgimento dei compiti-Dimenticanza abituale del materiale scolastico- Mancato rispetto dei tempi di esecuzione dei lavori scolastici1)Ritardo nella riconsegna delle autorizzazioni( uscite anticipate, scioperi, visite guidate,ecc)

-Richiamo orale dell’insegnante-Richiamo scritto sul diario / e o sul registro di classe con relativa comunicazione ai genitori-Nota disciplinare sul registro personale e di classe con timbro-In caso di reiterazione, convocazione formale dei genitori per un colloquio con il DS o suo delegato, il coordinatore di classe ed il docente interessato

1)-negazione del permesso di uscita -esclusione dalle uscite didattiche -declinazione della responsabilità alla famiglia

Insegnante

B) Linguaggio scorretto e comportamenti violenti1)Abbigliamento non consono (scollature, ombelico e fondoschiena in evidenza, minigonne, shorts…)2)Linguaggio volgare(parolacce,insulti,bestemmie)-Impedimento al normale svolgimento delle lezioni( disattenzione continuativa, interruzioni inopportune, coinvolgimento dei compagni, chiasso)-Atteggiamenti provocatori e reazioni incontrollate(arroganza,ironia aggressività…)3)Comportamenti che ostacolino la comunicazione scuola-famiglia(occultamento di note,falsificazione della firma)4)Minacce o ricatti che arrechino offese alla dignità della persona(violenza privata, minaccia, tentata percossa , percossa, ingiurie, reati di natura sessuale)5)Situazione voluta di pericolo per l’incolumità delle persone( lancio di

-Richiamo orale dell’insegnante-Richiamo scritto sul diario / e o sul registro di classe con relativa comunicazione ai genitori-Nota disciplinare sul registro personale e di classe con timbro

4-5)Sospensione da 1 a 15 giorni in base alla gravità

Insegnante

3-4-5) Consiglio di Classe: sospensione fino a 15 giorni in base alla gravità del reato

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oggetti, uso di taglierini, accendini,petardi ecc.,allagamento e incendio)

C) Danneggiamento alle strutture,arredi e sussidi scolastici 1)Uso improprio dei locali scolastici(sporcare muri, bagni, pavimenti…)2) Danneggiamento ai banchi e agli arredi3)Danneggiamento dei sussidi didattici (libri, vocabolari, cartine geografiche, pc, attrezzature tecnico-scientifiche…)4) Danneggiamento alle strutture (muri, finestre, porte e bagni)

D) Introduzione o uso nella scuola di materiale improprio

1) Utilizzo dei cellulari2) Possesso di petardi, accendini,

coltellini e affini

E) Sottrazione dei beni altrui1) Mancata riconsegna dei libri della

biblioteca 2) Appropriazione indebita dei sussidi

didattici3) Sottrazione di oggetti personali o

denaro di proprietà dei compagni e del personale scolastico

F)Reati gravi:Reati rilevanti che violino la dignità della persona umana e episodi di grave pericolo

-Richiamo orale dell’insegnante-Richiamo scritto sul diario / e o sul registro di classe con relativa comunicazione ai genitori-Nota disciplinare sul registro personale e di classe con timbro-2-3-4) Risarcimento del danno da parte dei genitori(se il responsabile rimanesse sconosciuto, il risarcimento sarà a carico dell’intera classe)

-Richiamo orale dell’insegnante-Richiamo scritto sul diario / e o sul registro di classe con relativa comunicazione ai genitori-Nota disciplinare sul registro personale e di classe con timbroContestualmente:1-2) Sequestro del materiale improprio1)In caso di recidiva la riconsegna avverrà a fine anno scolastico da parte del DS o un suo delegato

-Richiamo orale dell’insegnante-Richiamo scritto sul diario / e o sul registro di classe con relativa comunicazione ai genitori-Nota disciplinare sul registro personale e di classe con timbro-Riconsegna del materiale sottratto2-3)sospensione da 1 a 15 giorni in base alla gravità

-Sospensione oltre 15 giorni

Insegnante o coordinatore di plesso

Insegnante

3) DS o suo delegato

Insegnante

Consiglio di classe

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per l’ incolumità della persona.

Iniziativa disciplinare degli organi competenti dell’istituzione scolastica:

casi gravi che richiedono la sospensione oltre 15 giorni configurabili come reati saranno accertati dalla magistratura e acclarati dalla sentenza del giudice penale.

G) Situazioni di recidiva , nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto della persona, oppure atti di grave violenza o tali da determinare apprensione a livello sociale e non sono esperibili interventi per un inserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità scolastica.

H) Reati più gravi di mancanza di rispetto alla persona e alla sua incolumità esposti nei punti B,F,G

G) Allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico senza superare il numero di assenze tali da compromettere comunque la possibilità dello studente di essere valutato in sede di scrutinio.

H ) Esclusione dello studente dallo scrutinio finale o dall’esame di stato

F-G-H) Consiglio d’Istituto: sospensione oltre 15 giorni in base alla gravità del reato accertato dalla magistratura

H) Consiglio d’Istituto: sospensione oltre 15 giorni in base alla gravità del reato accertato dalla magistratura

N.B Per le sanzioni regolamentate fino al punto G, allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica (sistemazione della biblioteca, cura degli ambienti scolastici,incarichi di responsabilità, attività di volontariato nell’ambito della comunità scolastica, pulizia dei locali, piccole manutenzioni, riordino di cataloghi ed archivi presenti nella scuola, presenza di specifici corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale e culturale, produzione di elaborati allo scopo di riflettere sugli episodi verificatesi).Nel caso di sospensione dalle lezioni per più di un giorno il DS, su proposta del consiglio di classe, contestuale al provvedimento, stabilisce e comunica alla famiglia quali attività intraprendere per mantenere un rapporto costruttivo con lo studente in previsione del suo rientro nella scuola.I provvedimenti che comportino una formulazione scritta saranno tenuti presenti dal consiglio di classe per l’assegnazione del voto quadrimestrale di condotta.

PROCEDURE E COMPETENZE PER L’EROGAZIONE DEI PROVVEDIMENTI SANZIONATORI

Richiami scrittiQualunque operatore scolastico può richiamare uno studente che stia tenendo un comportamento inadeguato.Il“ richiamo scritto” va scritto sul diario dello studente e deve essere controfirmato da un genitore entro il giorno successivo a quello dell’emanazione .

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Per verificare la puntuale comunicazione alla famiglia, contestualmenteall’emanazione, deve essere riportata sul registro di classe una breve annotazione , come promemoria, che consenta all’insegnante della prima ora del giorno seguente di controllare la firma.Il docente che emana la sanzione si farà carico di seguire la procedura sopra riportata e di darne comunicazione al coordinatore del consiglio di classe a cui lo studente appartiene, indipendentemente dal fatto che l’alunno sia o meno un proprio discente.Il coordinatore provvederà a tenere aggiornato il proprio registro dei “ richiami scritti”.Il personale ATA che emana un richiamo ne deve dare contestualmente comunicazione al coordinatore della classe a cui lo studente appartiene( o in sua assenza ad un docente della stessa ) che provvederà agli adempimenti di cui sopra.Se il “richiamo scritto” non è controfirmato da un genitore entro il terzo giorno dall’emanazione , il coordinatore della classe provvederà a sanzionare lo studente con una “ nota disciplinare” di cui si darà comunicazione alla famiglia.Al secondo richiamo verbale il coordinatore del consiglio di classe ( in sua assenza, il preside o un suo collaboratore) provvederà a riportare un richiamo scritto di cui si darà comunicazione alla famigliaQuesto tipo di sanzione può essere emanato da un insegnante anche se non appartenente al consiglio della classe in cui è inserito l’alunno.La “nota disciplinare “va scritta nell’apposito spazio del registro di classe,deve essere firmata sul timbro apposto dal docente che la emana o dal Preside o da un suo collaboratore.La “nota disciplinare”è un provvedimento personale, non hanno pertanto alcun valore sanzionatorio note date genericamente a “tutta la classe”.Nel caso in cui si voglia far ricadere la sanzione sull’intero gruppo classe tutti i nomi degli alunni devono essere esplicitati sul registro di classe.Del provvedimento si dà tempestiva comunicazione alla famiglia utilizzando la modulistica predisposta e al coordinatore del consiglio di classe che provvede a tenere aggiornato il proprio registro delle “note disciplinari”; una copia della nota emanata va inserita nel fascicolo personale dell’alunno.Alla terza nota il consiglio di classe allargato alla componente studentesca e genitoriale, si riunisce in seduta straordinaria, su richiesta del coordinatore, per deliberare sull’eventuale allontanamento dalle lezioni dell’alunno( sospensione) per un periodo compreso tra 1 e 5 giorni in funzione delle motivazioni che hanno fatto scattare la sanzione convertibile in attività in favore della Comunità scolastica.La famiglia dell’alunno è informata tramite segreteria, su comunicazione del coordinatore, della convocazione straordinaria del consiglio di classe.In caso di sospensione verrà trasmessa alla famiglia, unitamente al provvedimento sanzionatorio una copia del verbale del consiglio di classe.Nei casi di ammonizione in classe, di nota sul registro o di ammonizione scritta, la contestazione deve essere formulata all’istante anche oralmente ed eventualmente annotata sul registro di classe insieme alle eventuali giustificazioni dell’allievo.Chi dispone il provvedimento può chiedere la convocazione dei genitori e del consiglio straordinario di classe.Il Consiglio di classe ha il compito di acquisire le informazioni necessarie per l’accertamento dei fatti e le giustificazioni addotte dallo studente il quale sarà invitato a presentarsi personalmente accompagnato da un genitore.

"Statuto delle studentesse e degli studentidella scuola secondaria"

DPR 24 giugno 1998, n. 249Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria

(in GU 29 luglio 1998, n. 175)

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modificato dal

DPR 21 novembre 2007, n. 235Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24

giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria

Art. 1 (Vita della comunità scolastica)

1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano. 3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioniinsegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

Art. 2 (Diritti)

1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. 2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.

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6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. 8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità; b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto. 10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.

Art. 3 (Doveri)

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1. 4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. 5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della 6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

Art. 4 (Disciplina)

1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comporta-menti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.

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3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. 8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8. 9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico. 9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. 10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

Art. 5 (Impugnazioni)

1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico.

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2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. 4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione. 5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241. 6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso. 7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.

Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità)

1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. 2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1. 3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità.

Art. 6 (Disposizioni finali)

1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media. 2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione. 3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.

ORGANO DI GARANZIA

Il procedimento disciplinare come atto amministrativo segue la legge 241 del 1990.Ad ogni provvedimento dovranno seguire formali scuse orali o scritte.Nel rispetto del “ diritto alla difesa”, in caso di impugnazione si farà ricorso all’ ORGANO DI GARANZIA così costituito:

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DIRIGENTE SCOLASTICO Docente nominato dal Consiglio di Istituto Due rappresentanti dei genitori nominati tra gli eletti al Consiglio d’Istituto

L’ORGANO DI GARANZIA resta in carica un anno.In caso di subentro sarà il Consiglio d’Istituto a nominare i membri.In caso faccia parte del Consiglio il genitore dell’alunno sanzionato, costui si avvarrà del diritto di astensione. L’insegnante incompatibile sarà sostituito dal membro supplente .Durante la votazione l’astensione non influirà sul conteggio dei voti.L’organo di garanzia decide anche sui conflitti che insorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento.

Il presente Regolamento potrà essere integrato nel corso dell’anno e se ne darà tempestiva comunicazione alle famiglie.

Diritto di trasparenza nella didatticaL'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.Il Coordinatore si farà carico di illustrare alla classe ed alle famiglie il POF e recepirà osservazioni e suggerimenti che verranno posti all'analisi e alla discussione del consiglio di classe/interclasse/intersezione.I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione.La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento.

GENITORI

Art. 22: IndicazioniI genitori sono i responsabili più diretti dell' educazione e dell'istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.Sarebbe opportuno che i genitori cercassero di:

trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale;

stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno;

controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul diario;

partecipare con regolarità alle riunioni previste; le comunicazioni verranno pubblicate sul sito internet della scuola; favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate; sostenere gli Insegnanti controllando l'esecuzione dei compiti a casa; educare ad un comportamento corretto durante la mensa (Scuola dell’Infanzia).

Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, secondo l’ orario e/o i giorni previsti per i colloqui informativi o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi

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si concorda, tramite il diario degli alunni, l'orario di ricevimento. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie degli alunni una cartolina di convocazione.In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. E' possibile, quindi, che gli alunni presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni.Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l'affiatamento tra le famiglie e la scuola i genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento. Sono gradite e possibili anche altre forme di collaborazione o proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi.I genitori che affidano il bimbo allo scuolabus, provvederanno di persona a consegnare la certificazione medica relativa all’ assenza il giorno stesso del rientro.Eventuali assenze per motivi di famiglia vanno, anticipatamente, comunicate per iscritto alle insegnanti di sezione.Le autorizzazioni per rilevare l’ alunno dovranno essere consegnate alle maestre di sezione.

Diritto di AssembleaI genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n. 297.Le assemblee si svolgono fuori dall'orario delle lezioni.L'Assemblea dei genitori può essere di classe, sezione, di plesso/scuola, dell'Istituzione Scolastica.

Assemblea di classe, sezioneL'Assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di Interclasse, Intersezione, Classe.E' convocata da un genitore eletto rappresentante con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può essere richiesta:- dagli insegnanti;- da un quinto delle famiglie degli alunni della classe.Il Rappresentante di classe richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie.L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti.Copia del verbale viene inviata alla Presidenza.Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli Insegnanti di classe o del plesso.

Assemblea di plesso, scuolaL'Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio di Interclasse, Intersezione, Classe, eletto dall'assemblea.L'Assemblea è convocata dal Dirigente Scolastico, con preavviso di almeno cinque giorni.La convocazione può essere richiesta:da un terzo dei genitori componenti i Consigli di Interclasse, Intersezione, Classe;dalla metà degli Insegnanti di plesso/scuola;da un quinto delle famiglie degli alunni del plesso/scuola.Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie.L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei docenti eventualmente presenti o da un genitore designato dal Presidente dell'Assemblea.

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Copia del verbale viene inviata alla Scuola.Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli Insegnanti del plesso.

Accesso dei genitori nei locali scolastici

Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all'inizio delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola dell’ Infanzia.L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante l'attività didattica anche per colloqui individuali riguardanti l'alunno.I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento settimanale dei docenti.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

Il Patto educativo di corresponsabilità è un documento che viene sottoscritto da genitori e studenti e che contiene i principi e i comportamenti che scuola, famiglia e alunni condividono e si impegnano a rispettare. Si tratta di un impegno tra genitori, studenti e scuola, strumento base dell’interazione tra scuola e famiglia. La norma di riferimento è l’art. 5-bis del DPR n. 249/98, Statuto delle Studentesse e degli Studenti in cui si stabilisce che contestualmente all’iscrizione nelle scuole è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un patto finalizzato a definire in maniera condivisa diritti e doveri nel rapporto con la scuola.

Il patto verrà notificato e sottoscritto entro un mese dall’inizio delle lezioni.

LABORATORI

Uso dei laboratori e aule specialiI laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico all'inizio di ogni anno alla responsabilità di un docente che svolge funzioni di subconsegnatario ed ha il compito di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d'accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc...Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte delle classi e con il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri per l'utilizzo del laboratorio in attività extrascolastiche.In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente in Presidenza per l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili.L'orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili.

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Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del materiale, l'insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti.L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico.

Sussidi didatticiLa scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo-didattico e di materiale il cui elenco è esposto e consultabile presso ogni plesso scolastico. Tale elenco ne specifica anche l'uso e i possibili utilizzatori. I docenti, i non docenti, gli alunni sono tenuti a curare il buon uso, la conservazione e la piena efficienza dei sussidi.

Diritto d'autoreIl materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi i docenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.

Sala e strutture audiovisive1. La prenotazione per l'utilizzazione delle sale audiovisivi dovrà avvenire solo limitatamente alla settimana successiva. In caso di più richieste relative alla stessa ora di lezione, sarà data la precedenza all'iniziativa deliberata in sede collegiale rispetto a quella attuata dal singolo docente e quindi alla classe che ne ha usufruito un numero inferiore di volte e, in subordine, alla classe che ne ha usufruito in data anteriore.

Uso esterno della strumentazione tecnica (macchine fotografiche, telecamere, portatili, sussidi vari, ecc...)L'utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è autorizzato dal Dirigente Scolastico; va segnalato nell'apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna dell'attrezzatura, l'incaricato provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull'apposito registro la data dell'avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno.

MediatecaLa mediateca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola, essa è accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, genitori, personale A.T.A..Compito della mediateca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario, documentario, audiovisivo ed informatico in qualunque modo appartenente alla scuola e promuoverne l'uso da parte di alunni e docenti.Il Dirigente Scolastico nomina un Responsabile della Mediateca con il compito di sovraintendere al suo funzionamento e verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, i registri per il prestito, l'aggiornamento della schedatura e del catalogo.Alla Mediateca della scuola si accede secondo un calendario settimanale prestabilito e opportunamente pubblicizzato.Il Collegio dei Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell'Istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza.Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l'acquisto di materiale librario, audiovisivo e/o informatico.

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Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc...I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 30 giorniIl materiale concesso in prestito viene annotato nell'apposito registro elettronico.Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di sei mesi. I costi relativi ai libri - o altri materiali - smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il danno.

Utilizzo delle infrastrutture sportive dell'istitutoIl Dirigente Scolastico nomina all'inizio dell'anno scolastico uno o più docenti responsabili dell'area sportiva dell'Istituzione Scolastica che provvederanno alla predisposizione degli orari di utilizzo e di funzionamento delle singole infrastrutture in orario curricolare e al coordinamento delle iniziative extracurricolari.La palestra e le sue attrezzature sono riservate, essenzialmente, agli alunni. Per ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà entrare solamente con le scarpe da ginnastica.

Uso degli strumenti di scrittura e duplicazioneLe attrezzature dell'Istituto per la stampa e la riproduzione (fax, fotocopiatrice, fotostampante, computer), oltre al primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le componenti scolastiche per attività di esclusivo interesse della scuola. É escluso l'utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali.Nella scuola è ubicato un centro stampa ;il servizio di duplicazione e fascicolatura è affidato ai collaboratori scolastici. Le modalità di utilizzo e l'orario del centro stampa devono essere compatibili con gli altri obblighi di lavoro del personale incaricato.L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato esclusivamente al personale incaricato.I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo di almeno tre giorni il materiale da riprodurre.L'uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dagli alunni e dagli insegnanti, nei limiti degli stanziamenti di bilancio fissati annualmente.I collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la data, la classe, il richiedente, il numero di fotocopie seguite. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.

SICUREZZA: NORME DI COMPORTAMENTO

Norme di comportamento Tenere un contegno corretto e responsabile, astenendosi dal compiere atti che possano

distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro; Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore; Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate

da specifici cartelli o indicate dai propri superiori; Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione; Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta

conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore; Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. E'

opportuno, per le scale doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non utilizzare tali scale come scale semplici appoggiandole a muro né spostarle quando su di esse vi sono delle persone;

Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata; Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare,

ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite di sicurezza, al transito

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sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc...), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale circolazione;

Ogni contenitore deve riportare l'etichetta con l'indicazione ben leggibile del contenuto; Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle

vuote sul posto di lavoro; Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di

pericolo rilevata; In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle circostanze

dell'evento;Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta;

Comunicare tempestivamente al Dirigente Scolastico l’eventuale stato di gravidanza; Non circolare né sostare nei sottopiani, cavedi, ecc., degli edifici salvo giustificato motivo di

lavoro e previa autorizzazione dei superiori. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati;

Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro; Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune; Adoperare gli attrezzi solamente per l'uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando

l'uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere;

Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell'ergonomia delle norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile;

In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc:) mantenere la schiena eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia.Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti;

Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti; Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare

nella scuola; Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm; Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l'uso; L'apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell'inizio delle lezioni.

COMUNICAZIONI

Distribuzione materiale informativo e pubblicitarioNessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico.E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche).E' garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali, ecc. ...La scuola non consente la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo.Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.Per gli alunni si prevede di:

distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l' organizzazione della scuola; autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello

Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali; autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio,

gestite da Enti, Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché l'iniziativa non persegua fini di lucro.

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Comunicazioni docenti - genitoriOgni docente della scuola secondaria di 1° grado, ogni 15 giorni, dedicherà un'ora ai colloqui, con i genitori.In ogni ordine di scuola sono programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli insegnanti della scuola. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell'alunno. Saranno consegnate alle famiglie le valutazioni quadrimestrali accompagnate dalla eventuale segnalazione scritta degli interventi di recupero che l'alunno deve sostenere. Art. 38: Informazione sul Piano dell'offerta formativaAll'inizio dell'anno scolastico il coordinatore /tutor di classe illustra agli studenti le opportunità offerte dal piano dell'offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e/o opzionali.Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo i tempi e modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte inviate in lettura nelle classi ed inserite sul sito dell’Istituto. Su richiesta dei genitori è possibile comunicarle via e-mail . In forma ufficiale viene adottata anche la pubblicazione in bacheca, in particolare per gli atti che devono essere portati a conoscenza di tutti.Il Piano dell’Offerta Formativa , la Carta dei servizi, il Regolamento d’Istituto saranno inseriti sul Sito dell’Istituzione Scolastica.Il Dirigente, entro il primo mese dell’a. s. incontrerà i Genitori dei vari ordini di scuola per illustrare il POF.Il Consiglio di classe, (il Docente Coordinatore) incontrerà i genitori alla fine di ottobre per illustrare il piano didattico annuale.

ACCESSO DEL PUBBLICO

Accesso di estranei ai locali scolasticiQualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" a supporto dell'attività didattica chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli "esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente.Nessun'altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche.Dopo l'entrata degli alunni verranno chiuse le porte d'accesso.I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale possono accedere ai locali scolastici per l'espletamento delle loro funzioni.I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento.

CIRCOLAZIONE MEZZI ALL'INTERNO DELL'AREA SCOLASTICA

Art. 40: Accesso e sostaE' consentito l'accesso con la macchina nel cortile dei plessi scolastici ai genitori o chi ne fa le veci di alunni portatori di handicap per un ingresso e una uscita più agevoli e lontani dal flusso degli altri alunni.I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella struttura scolastica ed i veicoli per la mensa sono autorizzati ad entrare nelle aree procedendo a passo d'uomo e con prudenza.

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REGOLAMENTO

SCUOLA DELL’INFANZIA

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ORARIO **********

BAMBINI 4/5 ANNI FINO ALL’ATTIVAZIONE DELLA MENSA:

- INGRESSO: 8.00 / 9.00

- USCITA: 12.30 / 13.00

PER I BAMBINI DI TRE ANNI E ANTICIPATARI CHE DEVONO FARE IL PRIMO INSERIEMENTO A SCUOLA L’ORARIO DA RISPETTARE è IL SEGUENTE:

Prima settimana:

- INGRESSO: 9:00

- USCITA: 11:00

Seconda settimana

- INGRESSO: 9.00

- Uscita : a partire dalle ore11.00 si aumenta gradualmente la permanenza dei bambini in modo da garantire ai piccoli un sereno inserimento .

CON L’ATTIVAZIONE DELLA MENSA PER TUTTI GLI ALUNNI

- ENTRATA: 8.00/9:00

- USCITA: 15.30/ 16.00

- USCITA PRIMA DEL PRANZO:11:45

- PRIMA USCITA DOPO IL PRANZO: 13.00 /13.30

- Per la composizione delle sezioni si userà il criterio del sorteggio

- I bambini che compiono 3 anni entro il 30 aprile saranno accettati a condizione che non

abbiano il pannolino e dimostrino una sufficiente autonomia. Inoltre, i docenti

valuteranno caso per caso se fino al compimento del terzo anno dopo il pranzo possono

rimanere a scuola o debbono tornare a casa.

- All’ingresso i genitori dovranno accompagnare gli alunni all’interno della scuola e

consegnarli ai collaboratori scolastici.

- E’ vietato entrare e soggiornare nelle sezioni e nei locali della scuola.

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- Tutti i bambini in ingresso devono essere autonomi (non avere il pannolino, mangiare da

soli). Nel caso avessero bisogno di essere cambiati per motivi fisiologici, i genitori

saranno avvisati e potranno venire a prelevare i loro figli per tornare a casa. Infatti, né le

maestre, né le collaboratrici scolastiche sono tenute in alcun modo a cambiare i bambini

che dovessero sporcarsi, a meno che si tratti di bambini diversamente abili.

- E’ vietato portare giochi da casa, in particolare oggetti piccoli e/o contundenti.

- E’ opportuno che i bambini indossino vestiti comodi e adeguati: tute, scarpe con lo

strappo e grembiulino.

- Ogni plesso regola il consumo eventuale della merenda del pomeriggio e adeguare gli

orari dello stesso

- E’ vietato portare da casa caramelle, gomme da masticare e cioccolatini.

Regolamento approvato dal Consiglio d’Istituto in data 16 dicembre 2019

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