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Servizio di Prevenzione e Protezione Via Ariosto, 35 44121 - Ferrara Ultima revisione Ottobre 2018 RIFERIMENTI NORMATIVI Il presente documento è stato elaborato secondo quanto previsto dalla normativa nazionale: D.lgs 81/2008 - T.U. sulla sicurezza nei luoghi di lavori; PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE IN CASO DI INCENDIO E DI EVENTI SISMICI relativo all’edificio denominato NIB Corpo A Via Luigi Borsari, 46 44121 Ferrara Afferenze: Dipartimento di Morfologia, Chirurgia e Medicina Sperimentale Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico Specialistiche Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche

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Servizio di Prevenzione e ProtezioneVia Ariosto, 3544121 - Ferrara

Ultima revisione Ottobre 2018

RIFERIMENTI NORMATIVIIl presente documento è stato elaborato secondo quanto previsto dalla normativa nazionale:

● D.lgs 81/2008 - T.U. sulla sicurezza nei luoghi di lavori;

● DM 10 marzo 1998 - Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro;

● DPR 151/2011- Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONEIN CASO DI INCENDIO E

DI EVENTI SISMICIrelativo all’edificio denominato

NIB Corpo AVia Luigi Borsari, 46

44121 FerraraAfferenze:

Dipartimento di Morfologia, Chirurgia e Medicina SperimentaleDipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico

SpecialisticheDipartimento di Scienze Chimiche e FarmaceuticheDipartimento di Scienze della Vita e BiotecnologieDipartimento di Scienze MedicheMeta-Struttura Medico-Chimica

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I CONTENUTI DEL PIANO DI EMERGENZA INDICANO COME GESTIRE EVENTI CHE POSSONO PROVOCARE DANNI A PERSONE E COSE.

È PERTANTO INDISPENSABILE DARE MASSIMA DIFFUSIONE AL DOCUMENTO.

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Premessa

Per emergenza si intende un evento improvviso, un fatto o una circostanza imprevista tali da mettere in situazione di pericolo reale o potenziale persone o cose.Un’emergenza costringe quanti la osservano e quanti eventualmente la subiscono, a mettere in atto misure di reazione a quanto accade, dirette alla salvaguardia delle persone e alla riduzione dei danni possibili.L’emergenza impone a lavoratori o ospiti di essere attenti e consapevoli che i limiti della sicurezza propria, altrui, e/o delle cose, stanno per essere superati e che occorre agire per impedire il diffondersi del danno.Il Piano di emergenza costituisce l’insieme di tutte le istruzioni, dei comportamenti e delle procedure da seguire in caso di evento incidentale (emergenza) con particolare riferimento ai casi di lotta all’incendio e di evacuazione.Lo scopo del piano di emergenza è ridurre le conseguenze di un incidente mediante l’uso razionale delle risorse umane e materiali disponibili. Deve quindi contenere semplici e chiare indicazioni sulle modalità delle operazioni di pronto intervento in caso di pericolo.Gli obiettivi del piano di emergenza sono:

● la salvaguardia della vita umana;

● la protezione dei beni materiali;

● la tutela dell’ambiente;

● evitare ulteriori infortuni;

● soccorrere le persone;

● limitare i danni alle cose e all’ambiente;

● controllare l’evento e rimuoverne la causa;

● collaborare con i soccorsi esterni;

● consentire il corretto flusso di informazioni da e per il luogo dell’incidente;

● mantenere la registrazione dei fatti;

● progettare la sicurezza per i lavoratori con disabilità in un piano organico, che incrementi la sicurezza di tutti, e non attraverso piani speciali o separati da quelli degli altri lavoratori.

Indicazioni generali relative all’edificio

L’edificio è costituito da 4 piani di cui un seminterrato, un piano rialzato, un primo ed un secondo piano, oltre ad un sottotetto dove non risiedono uffici e/o laboratori sede di attività.La struttura è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle 17:00; ospita la Sezione di Patologia, Oncologia e Biologia Sperimentale e la Sezione di Diagnostica per Immagini del Dipartimento di Morfologia, Chirurgia e Medicina Sperimentale (Piani seminterrato e rialzato), le Sezioni di Microbiologia e Genetica Medica e di Microbiologia e Patologia Applicata del Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologie (Piano seminterrato e primo piano), la Sezione di Biochimica e Biologia Molecolare del Dipartimento di Scienze

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della vita e biotecnologie (Piano seminterrato, primo piano e secondo piano), le sezioni di Biochimica, biologia molecolare e genetica medica e di Odontoiatria del Dipartimento di Scienze biomediche e chirurgico specialistiche (secondo piano) e gli uffici amministrativi della Meta-Struttura Medico-Chimica (Piano rialzato).Le attività dipartimentali prevalentemente svolte riguardano:

- ricerca in ambito biologico e biochimico con relativo rischio biologico, chimico, elettrico, macchine, radiologico, ecc. Tali attività prevedono la presenza di diversi impianti di gas tecnici quali argon, elio, anidride carbonica, ecc., oltre alla presenza di gas metano in rete che, anche se presente, risulta quasi completamente soppiantato come utilizzo nelle strutture del blocco A

- didattica con presenza di aule di esercitazione per studentiL’attività amministrativa è collocata al piano rialzato, dove risiedono gli uffici amministrativi della Meta-Struttura.L’edificio è frequentato quotidianamente da 110 lavoratori ai quali vanno aggiunti potenziali 240 studenti distribuiti nelle 5 aule e/o nei 5 laboratori didattici nei periodi di lezione/esami/lauree.

Nell'edificio sono presenti aree con rischio chimico e biologico; in alcuni laboratori è presente un rischio radiologico; sono anche presenti linee di distribuzione di gas tecnici, in particolare sono presenti Azoto, CO2, Metano e Ossigeno, da segnalare anche la presenza di Azoto liquido in alcuni laboratori.Negli Studi e negli uffici amministrativi é sempre presente il rischio da videoterminale, in molti di questi è presente un dispositivo ups.L'accesso all'edificio avviene attraverso una porta che rimane aperta dalle 7:30 alle 19:00 circa, nelle altre ore è apribile con badge in dotazione a tutti i lavoratori; l'accesso ai singoli piani avviene dalle scale interne separate dal piano stesso da una porta REI, quest'ultima è apribile dall'interno con maniglione antipanico, mentre dall'esterno rimane aperta dalle 8:00 alle 17:00, al di fuori di questo orario è apribile con chiave in dotazione ai lavoratori di quel piano.

Durante gli orari di chiusura dell'edificio (dalle 19:00 alle 7:30), la ditta Coopservice fornisce un servizio di televigilanza a mezzo ponte radio per segnalazione d’incendio o di furto; in casi di segnalazione di emergenza ricevuta dalla Centrale Operativa, Coopservice invia sul luogo di riferimento un’autopattuglia ad essa radiocollegata, entro il tempo massimo di 15 minuti dal ricevimento della segnalazione medesima.Tale servizio è attivo dal lunedì al venerdì: dall'ora di chiusura serale delle singole strutture fino all’orario di riapertura delle stesse al mattino del giorno seguente; sabato, domenica e festivi 24 ore al giorno.

Descrizione dell’edificio (planimetrie di emergenza allegate)

Seminterrato costituito da:n. 1 sottocentrale di ventilazionen. 4 laboratorio ricercan. 8 ambienti inutilizzatin. 4 circolazionen. 8 depositin. 1 locale quadron. 1 cabina elettrican. 5 ambienti ventilazionen. 6 stabulari

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n. 1 ripostiglion. 1 deposito radioattivo

Piano rialzato costituito da:n. 1 laboratorio didattican. 7 studi docenten. 1 aulan. 15 laboratori ricercan. 4 circolazionin. 3 servizi igienicin. 14 uffici amministrativi n. 2 ristoron. 1 stabularion. 1 magazzinon. 1 cella fredda

Primo piano costituito da:n. 2 laboratori didattican. 1 stanza guardaroba studentin. 11 studi docenten. 1 aulan. 17 laboratori ricercan. 1 camera oscuran. 1 camera freddan. 1 camera caldan. 5 circolazionin. 3 servizi igienicin. 1 sala riunionin. 1 ufficio tecnico- amministrativon. 1 stanza-ripostiglio n. 1 stanza reagentin. 1 stanza- ristoro

Secondo piano costituito da:n. 2 laboratorio didattican. 18 studi docenten. 14 laboratorio ricercan. 4 circolazionin. 2 servizi igienicin. 1 depositon. 1 sala riunionin. 1 lavanderian. 2 aulan. 1 ristoron. 2 cella freddan. 1 biblioteca

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APPRONTAMENTO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZEPagina 9 di 18

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I mezzi di intervento, presidi e impianti presenti nell’edificio sono costituiti da:

Impianto rivelazione incendiL’impianto antincendio risulta non funzionante

Impianto rivelazione fughe di gas tecnici e fumiL’impianto di rilevamento fumi e gas risulta non funzionante, nonostante siano installati negli ambienti a rischio i rilevatori. Nella struttura si utilizzano gas quali azoto, ossigeno, anidride carbonica e gas metano nei laboratori per le normali attività di ricerca.

Impianto di illuminazione di emergenzaPresente, ma non completamente funzionante.

Impianto di autospegnimentoNon esiste nei piani della struttura un impianto di autospegnimento degli incendi, mentre sono presente estintori a polvere, CO2 e impianto idrico antincendio (idranti), adeguati alle strutture.

Apparati estintoriLa struttura è dotata:Al piano seminterrato di 3 idranti 7 estintori in corridoio dei quali 1 a CO2 e 1 nella stanza S13Al piano rialzato di 3 idranti, di 10 estintori a polvere da 6 kg e da 1 estintore a CO2 da 2 kgAl primo piano di 3 idranti e 7 estintori di cui 6 a polvere e 1 a CO2Al secondo piano…Tutti gli apparati estintori sono controllati semestralmente e mantenuti in perfetta efficienza da azienda esterna.

Porte ReiOgni piano e dotato, alle due estremità del corridoio centrale, di due porte REI con maniglioni antipanico; una dà accesso agli altri piani del corpo A e all'esterno, l'altra dà accesso agli altri piani e alla portineria centrale dell'intero edificio.

Uscite di emergenzaOltre alle porte REI, nei piani rialzato, primo e secondo, vi è una porta con maniglia antipanico che dà su una scala metallica esterna, tale scala dà accesso diretto al punto di raccolta esterno all'edificio.

Impianto microfonicoNon funziona. L’ufficio tecnico si sta adoperando per installare e rimettere in funzione diversi altoparlanti su ogni piano; il sistema principale microfonico avrà sede presso la portineria centrale del Mammut.

Evacuatori di fumo assenti

Tutti gli addetti al piano delle emergenze devono inoltre aver presente:

● che per ciascun piano all’ingresso principale del corridoio sul lato destro è presente un quadro elettrico generale di piano.

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Sganciando gli interruttori del quadro generale si toglie corrente all’intero piano. Bisogna tenerne conto nel caso si dovesse intervenire con idranti, manichette;

● l’ubicazione dell’interruttore generale di distacco dell’energia elettrica nell’edificio posto esternamente alla cabina elettrica (allegare fotografia). Questo interruttore è da azionare SOLO in caso di grave allarme generale e possibilmente su indicazione dei VV.F;

● La valvola di intercettazione del gas metano è posta a sinistra dell’ingresso tra il bar e la portineria centrale, è da azionare solo in caso di incendio o fuga di gas non intercettata dall'impianto di rilevazione.

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COORDINATORE DELL’EMERGENZA È colui che accentra su di sé l'organizzazione per il controllo e la risoluzione dell'emergenza.

COORDINATORE DELL’EMERGENZA: Ing. Enrico Lodi, Tel. 0532-455250; Cell. 333 6220937

Nel caso in cui non sia possibile rintracciare il Coordinatore, i suoi sostituti sono:1° sostituto: Carlo Cervellati - Tel. 0532-45 54442° sostituto: Iva Pivanti - Tel. 0532-45 53973° sostituto: Stefania Zanellati - Tel. 0532-45 59294° sostituto: Federico Tagliati - Tel. 0532-45 5447E’ necessario nominare dei sostituti indicando l’ordine di sostituzione, in grado di prendere il posto del coordinatore per organizzare le azioni di intervento.Si rimanda alla scheda 1 allegata per le azioni che i coordinatori devono compiere in caso di emergenza

ADDETTI ALLA LOTTA ANTINCENDIO E ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZETali addetti collaborano e contribuiscono a domare le situazioni di emergenza.

NOME COGNOME N. TEL CELL DI SERVIZIO ZONA DI COMPETENZA

Carlo Cervellati 0532-45 5444 Secondo PianoEnrico Lodi 0532-45 5250 333 6220937 Piano RialzatoLuca Picchioni 0532-45 5337 Piano RialzatoIva Pivanti 0532-45 5397 Primo PianoRodolfo Rossin 0532-236589 Piano RialzatoFederico Tagliati 0532-45 5447 Secondo PianoStefania Zanellati 0532-45 5929 Piano RialzatoSi rimanda alla scheda 3 allegata per le azioni che devono compiere gli ADDETTI alla lotta ANTINCENDIO e alla GESTIONE DELLE EMERGENZE.

ADDETTI ALL’EVACUAZIONEL’Addetto all’evacuazione (persona non qualificata come addetto antincendio) è il soggetto che controlla l’evacuazione dell’edificio, dirigendo il flusso di persone lungo le vie di fughe e verificando poi che ogni locale sia stato abbandonato.

NOME COGNOME N. TEL CELL DI SERVIZIO ZONA DI COMPETENZA

Alessandra Boschi 0532-45 5354 Piano SeminterratoSimonetta Falzoni 0532-45 5369 Piano RialzatoDavide Ferrari 0532-45 5406 Primo Piano

Si rimanda alla Scheda 4 allegata per le azioni che gli ADDETTI all’EVACUAZIONE devono compiere in caso di emergenza.

IL PERSONALE DOCENTE, RICERCATORE, TECNICO E AMMINISTRATIVOTutto il personale presente nelle aule, nelle biblioteche e sale di lettura, nei laboratori didattici, di ricerca ecc. è responsabile dell’evacuazione degli studenti e degli utenti

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durante tutte le operazioni dell'emergenza e in caso di evacuazione si accerta che tutti abbiano raggiunto il punto di raccolta.Inoltre, prima di abbandonare i locali di pertinenza, mette in sicurezza le varie apparecchiature, attrezzature, macchine ed impianti presenti nel proprio luogo di lavoro, se necessario disattivandoli.

ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO L’addetto al primo soccorso è il soggetto che soccorre i lavoratori vittime di malore, o infortunio a seguito di situazioni di emergenza o nel normale svolgimento del loro lavoro.

NOME COGNOME N. TEL CELL DI SERVIZIODaniela Di Benedetto 0532-45 5595Maurizia Fabbri 0532-45 5190Alessia Libanori 0532-45 5511Nicoletta Bianchi 0532-45 5447Davide Ferrari 0532-45 5406Si rimanda alla scheda 5 allegata per le azioni che gli ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO devono compiere.

PERSONALE DI APPOGGIOIl personale d’appoggio, qualora sia necessario evacuare il locale o l’intero edificio, provvede a prestare l'assistenza necessaria per l'allontanamento in sicurezza delle persone con difficoltà motorie, visive e uditive o particolarmente vulnerabili.

NOME COGNOME N. TEL CELL DI SERVIZIO

Tra i lavoratori presenti quotidianamente nella struttura, non vi sono persone con difficoltà motorie, visive e uditive, per questo motivo non è indicata nessuna unità di personale di appoggio; nel caso sia presente una persona con necessità particolari tra gli studenti, sarà il docente responsabile ad occuparsene.

LOCALE PRESIDIATO PER LE EMERGENZEÈ il locale maggiormente presidiato durante il normale orario di lavoro o quello che ospita la centralina di comando e segnalazione dell’impianto di allarme, dotato di telefono da utilizzare in caso di emergenza (anche in assenza di corrente elettrica) per le chiamate ai soccorsi esterni e delle opportune installazioni per la diffusione delle comunicazioni di emergenza. LOCALE PRESIDIATOTELEFONOPRESIDIATO DAORARIONessun locale della struttura ha le caratteristiche idonee a fungere da locale presidiato, inoltre gli impianti antincendio e di rilevamento fumi e gas risultano non funzionanti e quindi non è presente una centralina die segnalazione degli allarmi; per questi motivi abbiamo pensato di nominare un referente per piano:

Piano Seminterrato Alessandra Boschi - Tel. 0532-45 5354Piano Rialzato Alessia Libanori - Tel. 0532-45 5511Piano Primo Iva Pivanti - Tel. 0532-45 5397Piano Secondo Nicoletta Bianchi - Tel. 0532-45 5447Si rimanda alla scheda 2 allegata per le azioni che il REFERENTE DI PIANO deve compiere.

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Il referente di piano è la prima persona, assieme al Coordinatore dell'Emergenza, che deve essere informata della presenza di una situazione di emergenza.

PUNTO DI RACCOLTA (LUOGO SICURO)E’ un luogo dove le persone possono ritenersi al sicuro dagli effetti di un incendio, dove si dovranno radunare le persone in caso di evacuazione per l’appello o almeno per un riscontro visivo delle presenze.Il punto di raccolta è identificato nella zona erbosa che si trova tra il corpo A ed il corpo B dell'edificio, dal lato di via Fossato di Mortara, come si può vedere dalle foto

PUNTO DI ACCESSO ALL’EDIFICIO PER I MEZZI DI SOCCORSO L’accesso dei mezzi di soccorso al Corpo A è possibile sia da Via Fossato di Mortara 27, sia da Via Luigi Borsari 46. Le vie di accesso sono regolate da cancelli metallici con chiusura automatica temporizzata (normalmente aperti, il cancello di via borsari viene chiuso tutti i giorni alle 22:00 e riaperto alle 5:00, la domenica rimane chiuso tutto il giorno; mentre il cancello di via Fossato di Mortara rimane chiuso il sabato dalle 14:00, la domenica tutto il giorno e dalle 21:00 alle 7:00 gli altri giorni), oltre ai cancelli, sono presenti delle sbarre automatiche azionate mediante appositi telecomandi e da comando a distanza presente nella portineria centrale dell'edificio.

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IN TUTTI I CASISe chi ha rilevato l’emergenza o il referente di piano non riesce entro pochi minuti a comunicare con nessuno degli addetti all’emergenza o con il Coordinatore, DEVE CHIAMARE DIRETTAMENTE I SOCCORSI ESTERNI (Vigili del Fuoco tel.115, Pronto Soccorso tel. 118, Polizia tel. 113) indicando:

● nome e cognome propri;

● indirizzo del/dei locali dove è in atto l’emergenza;

● tipo di emergenza (incendio, fuga di gas tossici, scoppio, ecc…)

● ubicazione del/dei locali (stabile, piano, ecc…)

● eventuale presenza di infortunati;Si rimanda alla Scheda 6 allegata per le azioni che il personale deve compiere in caso di emergenza.

AZIONI DA COMPIERE IN CASO DI EMERGENZA (FUORI DALL’ORARIO DI LAVORO)Al di fuori dell’orario di lavoro (oltre l’orario di apertura della struttura ovvero nelle situazioni in cui mancano il Coordinatore e tutti i membri della squadra d’emergenza): colui che rileva l’emergenza deve valutare l’entità dell’emergenza e, se la stessa non può essere affrontata senza compromettere l’incolumità personale, deve immediatamente

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chiamare i soccorsi esterni. Successivamente provvederà ad avvisare il dirigente della struttura.N:B: Il personale che permane all’interno della struttura al di fuori dell’orario normale di lavoro deve essere espressamente autorizzato dal dirigente e registrarsi nell’apposito registro presenze al piano, e in funzione del tipo di attività svolta deve essere formato per affrontare le emergenze. In particolare in caso di esperimenti in corso che si debbano protrarre oltre il normale orario di lavoro, viene richiesta l’apposizione del nome e numero di reperibilità del responsabile dell’esperimento all’esterno del locale.Si rimanda alla scheda 7 allegata per l’effettuazione della CHIAMATA di EMERGENZA ai Vigili del Fuoco.

AZIONI DA COMPIERE IN CASO DI EMERGENZA (DURANTE L’ORARIO DI LAVORO)1) SEGNALAZIONE DELL’EMERGENZA

Chiunque rileva una situazione di emergenza, ha l’obbligo di allertare a voce le persone presenti e deve compiere le seguenti azioni con il medesimo ordine di priorità:A. comporre il numero telefonico corrispondente al referente del piano in cui si è

verificata l’emergenza notificando che è in corso una situazione di emergenza specificando:

o nome e cognome propri;o recapito telefonicoo locale dove è in atto l’emergenza;o eventuale presenza di infortunati;o tipo di emergenza (incendio, fuga di gas tossici, scoppio, ecc…)o l’evolversi dell’emergenza

B. in caso di mancato funzionamento degli apparecchi telefonici, dopo aver allertato a voce il personale presente, si reca immediatamente presso l’ufficio del referente di piano per comunicare il tipo di emergenza ed il luogo in cui è in atto.

2) GESTIONE DELL’EMERGENZANei casi A) e B) il referente di piano che riceve la comunicazione avverte il Coordinatore dell’emergenza e gli addetti delle squadre che si recheranno con i DPI in dotazione sul luogo dell’emergenza. Il Coordinatore deve valutare se l’emergenza può essere affrontata con mezzi interni o se allertare i soccorsi esterni ed attivare la procedura di evacuazione.

2.1) EMERGENZA SOTTO CONTROLLOIl Coordinatore con il supporto delle squadre e dei presidi a sua disposizione risolve l’emergenza e verifica che siano ripristinate le condizioni di sicurezza. Se ritiene che la situazione necessiti di ulteriori verifiche, da parte di personale con competenze specifiche (Servizio Tecnico, SPP, ecc…), ritarda l’autorizzazione alla ripresa delle attività fintanto che non sono conclusi gli opportuni accertamenti.

2.2) EMERGENZA FUORI CONTROLLO - PROCEDURA DI EVACUAZIONE Il Coordinatore:

● dà il segnale di EVACUAZIONE tramite MEGAFONO;

● deve chiedere l'intervento immediato dei soccorsi esterni (Vigili del Fuoco tel.115, Pronto Soccorso tel. 118, Polizia tel.113) comunicando:

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Page 18: ateneo.unife.itateneo.unife.it/ufficio-sicurezza-ambiente/servizio-di... · Web viewLa valvola di intercettazione del gas metano è posta a sinistra dell’ingresso tra il bar e la

o nome e cognome propri;o indirizzo del/dei locali dove è in atto l’emergenza;o tipo di emergenza (incendio, fuga di gas tossici, scoppio, ecc…)o ubicazione del/dei locali ( stabile, piano, ecc…)o eventuale presenza di infortunati

● informa le strutture limitrofe (Portineria centrale NIB, Corpo B NIB e Corpo C NIB);

● informa l’RSPP (Dr. Andrea Binder; Tel. 0532-455185);

● informa il Dirigente dell’Area Tecnica (Ing. Giuseppe Galvan; Tel. 0532-293192; Cell. 3281507044);

● all'arrivo dei soccorsi esterni, si mette a loro disposizione fornendo le informazioni riguardanti aspetti che richiedono specifiche conoscenze dei luoghi e delle attività svolte.

EMERGENZA TERREMOTO - AZIONI DA COMPIERE IN CASO DI EMERGENZAIn caso di scosse sismiche si invitano tutte le persone, a vario titolo presenti presso la struttura, ad attenersi ai seguenti Comportamenti di Sicurezza:

● All’interno di edifici il pericolo è costituito dal crollo della struttura e/o dalla caduta di mobili, lampadari ecc. : allontanarsi da tali oggetti cercando rifugio sotto tavoli, banchi o appoggiandosi a muri portanti o sotto gli architravi delle porte. NON CERCARE DI RAGGIUNGERE IMMEDIATAMENTE L’ESTERNO.

● Durante la fase di evacuazione: fare attenzione a fughe di gas (non utilizzare accendini o candele) NON UTILIZZARE ASSOLUTAMENTE GLI ASCENSORI.

● All’esterno di edifici allontanarsi da cornicioni, grondaie, balconi, comignoli e RAGGIUNGERE IL PUNTO DI RACCOLTA (LUOGO SICURO)

● Coadiuvare la messa in sicurezza di persone con disabilità motorie.

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