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XII Convegno dellAssociazione Italiana di Tecnologia Meccanica PROGRAMMA 7-9 settembre 2015

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Page 1: XII Convegno dell Associazione Italiana di Tecnologia ... · Lunedì 7 settembre 2015 SESSIONI Sessione Plenaria Premio Giovane Ricercatore “E. Capello” Chairman Prof.ssa E. Ceretti

XII Convegno dell’Associazione Italiana di Tecnologia Meccanica

PROGRAMMA

7-9 settembre 2015

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WELCOME

Cari Amici, è un grande piacere ed onore darvi il benvenuto a Palermo per il XII Convegno A.I.T.e.M.

Dal 1993 il Convegno A.I.Te.M si propone di presentare e discutere i risultati della ricerca nel campo delle tecnologie, dei sistemi di lavorazione e dell’innovazione, con particolare enfasi - nelle ultime edizioni - alla promozione della qualità scientifica dei membri più giovani dell’Associazione Italiana di Tecnologia Meccanica ed allo stimolo alla collaborazione tra le diverse sedi universitarie e con aziende del settore.

Come sancito dal nostro Statuto, l'Associazione ha lo scopo di contribuire all'avanzamento delle conoscenze scientifiche e tecniche nel campo dei processi, delle macchine e dei sistemi per la produzione meccanica, ivi compresi i materiali ed i sistemi della qualità ed è nello spirito di tale obiettivo che i nostri Convegni si svolgono sempre.

Nel corso del Convegno 2015 saranno presentate 54 memorie scientifiche cui si aggiungono numerosi interventi direttamente curati dalle Sezioni/Gruppi di interesse dell’Associazione.

Speriamo che i partecipanti trascorrano una piacevole permanenza a Palermo e che il Convegno 2015 possa essere una occasione fruttuosa di incontro e di scambio tra i Colleghi di tutte le Sedi dell’A.I.T.e.M..

Il Comitato Organizzatore

Manufacturing Technology Group

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Consiglio Direttivo dell’A.I.T.e.M Prof. Elisabetta Ceretti (Presidente) Prof. Livan Fratini (Vicepresidente) Prof. Stefano Guarino (Segretario) Prof. Antonio Grieco (Tesoriere) Prof. Stefania Bruschi Ing. Gualtiero Fantoni Prof. Luigino Filice Prof. Antonio Langella Prof. Wilma Polini Ing. Marco Sacco Ing. Maurizio Sbetti Prof. Luca Settineri Prof. Tullio Tolio Comitato Scientifico Convegno 2015 Prof. Fiorenzo Franceschini (Presidente) Prof. Alfredo Anglani Prof. Biancamaria Colosimo Prof. Filippo Gabrielli Prof. Luigi Galantucci Prof. Antonio Langella Prof. Dominik Matt Ing. Marco Sacco Prof. Enrico Savio Prof. Vincenzo Tagliaferri

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Comitato organizzatore Convegno 2015 Prof. Fabrizio Micari (Chairman) Prof. Antonio Barcellona Prof. Manfredi Bruccoleri Prof. Gianluca Buffa Prof. Luigi Cannizzaro Prof. Rosa Di Lorenzo Prof. Livan Fratini Prof. Giuseppe Ingarao Prof. Umberto La Commare Prof. Ernesto Lo Valvo Prof. Toni Lupo Prof. Attilio Masnata Prof. Gianfranco Passannanti Prof. Roberto Riccobono Prof. Fabrizio Capece Minutolo CONTATTI & INFORMAZIONI SEGRETERIA CONVEGNO Associazione Italiana di Tecnologia Meccanica Dott.ssa Tiziana Visconti Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale Università di Napoli Federico II Indirizzo: Piazzale V. Tecchio, 80 80125 – Napoli Telefono: 0776.2993720 Fax: 0776.2993546 Sito web: www.aitem.org E-mail: [email protected]

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Informazioni Il XII Convegno AITeM, si svolgerà presso la sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Palermo presso Palazzo Chiaramonte (Steri) in piazza Marina n.61 a Palermo dal 7 al 9 settembre 2015. La sede del rettorato dispone di due ampie Sale per le Sessioni (Capriate, Baroni). Lo Steri si trova a circa 15 min a piedi dalla Stazione Centrale di Palermo. Collegamenti da e per l’Aeroporto di Palermo

x Taxi: servizio attivo dalle 06.00 alle 24.00 e si trova all'uscita dell' Area Arrivi (tariffe circa 40-45 €);;

x Bus: Autolinee Prestia e Comandè servizio ogni mezz'ora dalle ore 6.30 alle 24.00 (tariffa circa 6€ a tratta - il biglietto è acquistabile in pullman, presso la biglietteria in aeroporto e online su www.prestiaecomande.it);

Servizio auto su prenotazione (in città e da/per aeroporto(25€)) a tariffe convenienti presso:

Viale Leonardo da Vinci 65 - 90145 Palermo cell. 3298611040 [email protected]

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Conference Venue Il XII Convegno A.I.T.e.M. si svolgerà presso il Complesso monumentale dello Steri in piazza Marina 61 a Palermo.

Welcome Cocktail Lunedì 7 settembre a partire dalle ore 19.30 si svolgerà un welcome cocktail presso il cortile della buvette/Palazzetto Neoclassico.

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Assemblea dei Soci e Cena Sociale Martedì 8 settembre l’Assemblea dei Soci si svolgerà a partire dalle ore 17.15 presso Palazzo Forcella de Seta. Al termine dell’Assemblea (20.30) la cena sociale si svolgerà presso le terrazze dello stesso Palazzo de Seta affacciate sul Foro Italico di Palermo.

Con il patrocinio di Ance Palermo

http://www.ancepalermo.it/

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CONFERENCE ROOMS

(1) Sala Magna - Steri II Piano (2) Sala delle Capriate – Steri III Piano

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PROGRAMMA

Lunedì 7

Settembre

08,30 10,30

Registrazione partecipanti Balconata antistante Sala Magna II piano

09,00 09,15 Opening

09,15 11,45

Sessione Plenaria

Premio Giovane Ricercatore “E. Capello”

Sala Magna II piano

11,45 12,00

Coffee break Buvette/Palazzetto Neoclassico

12,00 13,40

Machining, Tools and

Machine Tools

Sala Magna II piano

Welding & Joining

Sala Capriate III piano

13,40 15,00

Lunch Buvette/Palazzetto Neoclassico

15,00 17,00

Sessione Plenaria

Premio Giovane Ricercatore “E. Capello”

Sala Magna II piano

17,00 17,30

Coffee break Buvette/Palazzetto Neoclassico

17,30 19,30

Riunione PAA

Sala Magna II piano

19,30 Welcome cocktail

Buvette/Palazzetto Neoclassico

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Martedì 8

Settembre

8,30 10,30

Sheet and Bulk Metal

Forming

Sala Magna II piano

Laser Processing

Sala Capriate III piano

10,30 11,00

Coffee break Buvette/Palazzetto Neoclassico

11,00 13,20

Materials

Sala Magna II piano

Scheduling, Quality

and Metrology Sala Capriate III piano

13,20 15,00

Lunch Buvette/Palazzetto Neoclassico

15,00 16,40

Rapid & Non-conventional

Manufacturing

Sala Magna II piano

Sustainability and

Education in Manufacturing

Sala Capriate III piano

16,40 17,00

Coffee break Buvette/Palazzetto Neoclassico

17,15 20,30

Assemblea dei Soci

Palazzo de Seta

20,30

Cena Sociale Palazzo de Seta - Terrazze

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Mercoledì

9 Settembre

8,30 10,10

Sezione Promozione

L@ser

Sala Magna II piano

Sezione Virtual/Digital

Manufacturing

Sala Capriate III piano

10,10 10,40

Coffee break Buvette/Palazzetto Neoclassico

10,40 13,40

GdI Micro

Manufacturing

Sala Magna II piano

GdI Additive

Manufacturing Sala Capriate III piano

13,40 15,00

Lunch Buvette/Palazzetto Neoclassico

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Lunedì 7 settembre 2015

8.30 - 10.30 Registrazione partecipanti 9.00-9.15 Sessione di apertura Convegno (Sala Magna II piano)

SESSIONI

Sessione Plenaria

Premio Giovane Ricercatore “E. Capello” Chairman Prof. F. Franceschini (Sala Magna II piano)

09.15 09.45

Laser treatment of a cold sprayed titanium coating: experimental results and numerical

modelling Astarita A., Carlone P., Genna S., Leone C., Memola

Capece Minutolo F., Palazzo G. S., Rubino F., Squillace A. 09.45 10.15

Depth monitoring during laser ablation of ceramic coatings with self-mixing interferometry

Demir A. 10.15 10.45

Laser Shape Setting of NiTi shape memory alloy wires for actuation devices Biffi C. A., Casati R., Tuissi A.

10.45 11.15

Nonlinear laser lithography to improve tribological properties of surfaces

Gnilitskyi I., Orazi L.

11.15 11.45

New manufacturing paradigms in cam fabrication for automatic filling and packaging machine industry

Liverani E., Fortunato A., Sorgente D., Scintilla L. D., Palumbo G., Ascari A.

11.45-12.00 Coffee break (Buvette/Palazzetto Neoclassico)

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Lunedì 7 settembre 2015

SESSIONI

Machining, Tools and

Machine Tools Chairman Prof. R. Teti (Sala Magna II piano)

Welding & Joining Chairman Prof. L. Tricarico (Sala Capriate III piano)

12.00 12.20

Experimental and numerical analysis of

micromilling operation of hardened steel

Attanasio A., Umbrello D.

Mechanical properties of bonded-overlaminated

GFRP- aluminium butt joints Di Bella G., Galtieri G., Borsellino

C.

12.20 12.40

An inverse analysis application for optimal modelling of friction

conditions in metal cutting processes

Franchi R., Del Prete A., Mariano E.

Hybrid metal-

thermoplastic/GFRP sheets joining by mechanical

clinching F. Lambiase, A. Paoletti, A. Di Ilio

12.40 13.00

Experimental stability lobes identification method

based on time-frequency domain analysis

Grossi N., Sallese L., Scippa A., Campatelli G.

Dissimilar Al/steel friction stir welding lap joints for automotive applications

Campanella D., Russo Spena P., Buffa G., Fratini L.

13.00 13.20

Advanced Process Control for Improving Surface Finishing in Traverse

Grinding Parenti P., Leonesio M., Cassinari

A., Bianchi G., Monno M.

Dissimilar resistance spot welding of TRIP and

Quenching&Partitioning steels

Russo Spena P., De Maddis M., Lombardi F.

13.20 13.40

REMS: a laboratory for integrated micro-

manufacturing D’Urso G., Ravasio C., Maccarini G.,

Giardini C., Giorleo L., Attanasio A.,

Fiorentino A., Ceretti E.

Force measurement during friction stir welding of AZ31

magnesium alloy Ciccarelli D., Forcellese A., Pieralisi M., Simoncini M.

13.40-15.00 Pranzo (Buvette/Palazzetto Neoclassico)

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Lunedì 7 settembre 2015

SESSIONI

Sessione Plenaria Premio Giovane Ricercatore “E. Capello”

Chairman Prof.ssa E. Ceretti (Sala Magna II piano)

15.00 15.30

Finishing of Fused Deposition Modeling parts by CNC machining

Boschetto A., Bottini L., Veniali F.

15.30 16.00

A new methodology to design multi-sensor networks for distributed Large-Volume

Metrology systems Maisano D., Mastrogiacomo L.

16.00 16.30

Numerical analysis of thermal distribution in the electron beam melting (EBM) process

Galati M., Atzeni E., Iuliano L., Minetola P., Salmi A.

16.30 17.00

Sensors compensation for data acquisition in milling applications

Sallese L., Grossi N., Scippa A., Campatelli G.

17.00-17.30 Coffee break (Buvette/Palazzetto Neoclassico) 17.30-19.30 RIUNIONE PAA 19.30-21.30 Welcome Cocktail (Buvette/Palazzetto Neoclassico)

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Martedì 8 settembre 2015

SESSIONI

Sheet and Bulk Metal Forming

Chairman Prof. F. Gabrielli (Sala Magna II piano)

Laser processing

Chairman Prof. V. Tagliaferri (Sala Capriate III piano)

08.30 08.50

Influence of some geometrical variables on profile distortion and ram load in the extrusion

process Citrea T., Gagliardi F., Ambrogio G.,

Filice L.

Investigation on the effects of the processing parameters in

powder laser cladding on 2024 aluminum alloy

Caiazzo F., Alfieri V., Fierro I., Sergi V.

08.50 09.10

Forming behaviour of friction stir lap welded joints

Bruni C., D'Orazio A., El Mehtedi M., Gabrielli F.

A Laser re-melting process for performance enhancing through

surface modification Pagano N., Campana G., Tomesani L.

09.10 09.30

Shape and process optimization of an industrial porthole

extrusion die under multi-objective functions

Reggiani B., Donati L., Tomesani L.

Pulsed Laser Cutting of Lithium Iron Phopsphate Battery

Electrodes Lutey A.H.A., Fortunato A., Fiorini

M., Carmignato S. Ascari A.

09.30 09.50

Some remarks about single and two point incremental forming Formisano A., Boccarusso L., Capece

Minutolo F., Carrino L., Durante M., Langella A.

A new strategy of beam motion for the mass production of fuel

injector nozzles by fs-laser drilling

Romoli L., Groppetti R.

09.50 10.10

A new Kinematic approach for process set-up and ring

evolution prediction in RARR Process

Quagliato L., Berti G., Monti M.

Influence of process parameters on kerf geometry in fine laser cutting of 6061 Al

alloy Genna S., Leone C., Tagliaferri V.,

Caprino G., Molitierno R.

10.10 10.30

Analysis of X20Cr13 turbine blades distortions at elevated

temperatures Simonetto E., Salvadori A., Schöch A.,

Bruschi S., Ghiotti A., Savio E.

10.30-11.00 Coffee break (Buvette/Palazzetto Neoclassico)

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Martedì 8 settembre 2015

SESSIONI

Materials

Chairman Prof. G. Caprino (Sala Magna II piano)

Scheduling, Quality and Metrology

Chairman Prof. T. Tolio (Sala Capriate III piano)

11.00 11.20

Manufacturing of shape memory composite structures for

aerospace applications in a lab-scale

Quadrini F., Santo L., Bellisario D.

Manufacturing signature and operating conditions for

tolerance analysis Corrado A., Polini W., Moroni G.

11.20 11.40

Effect of high strain rate on plastic flow and frictional behaviours of AA7075-O

aluminium alloy Forcellese A., Mancini E., Sasso M.,

Simoncini M.

Geometric registration of areal topography data for comparative

surface metrology Senin N., Moretti M., Leach R.H.

11.40 12.00

Enhancement of the tribological properties of Ti6Al4V by means

of Thermal Oxydation Astarita A. , Carrino L., Durante M.,

Gloria A., Langella A., Rubino F., Squillace A., Velotti C.

Flexible aggregation operators to support hierarchization of

Engineering Characteristics in QFD

Franceschini F., Galetto M., Maisano D., Mastrogiacomo L.

12.00 12.20

Evaluation of mould roughness influence approaching micro

scale in injection process Bellantone V., Surace R., Modica F.,

Fassi I.

Quality Monitoring of Multimode Processes via Signal

Data Grasso M., Colosimo B. M., Tsung F.

12.20 12.40

Analysis and optimization of hot drape forming to produce

complex shape parts in composite material

Sorrentino L., Bellini C., Di Chele A., Aricò R.

Solving a parallel machine scheduling problem in a

pharmaceutical manufacturing environment through a

hybridgenetic algorithm Costa A., Fichera S.

12.40 13.00

Foam injection moulding of PE/EVA blends

Spina R.

A stochastic scheduling approach to optimize the value-

at-risk of the total tardiness Urgo M.

13.00 13.20

Study of ejection forced in micro injection molding as a function

of mold surface finish obtainable by micro milling

Parenti P., Masato D., Sorgato M., Annoni M., Lucchetta G.

Release versus WIP control strategies. A comparison study between Time Buffer Control

System (TBCS) Base Stock and Kanban policies

Alfieri A., Pastore E., Pedrielli G. 13.20-15.00 Pranzo (Buvette/Palazzetto Neoclassico)

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Martedì 8 settembre 2015

SESSIONI

Rapid & Non-conventional

Manufacturing

Chairman Prof. L. Settineri (Sala Magna II piano)

Sustainability and education in

Manufacturing Chairman Prof. M. Dassisti (Sala Capriate III piano)

15.00 15.20

Effect of induced periodic surface structure technology on polymer filling flow and molded

parts wettability in micro injection molding

Lucchetta G., Crema L., Sorgato M., Orazi L., Ggnilitskyi I.

Integrated Technological Solutions for Zero Waste

Recycling of Printed Circuit Boards (PCBs)

Colledani M., Copani G., Tolio T.

15.20 15.40 Experimental evidence of debris

bridge in the edd process Gatto A., Bassoli E., Denti L., Iuliano

L.

Granular Flow Simulation for the Design and Operation of De-manufacturing Processes and

Systems Colledani M., Critelli I., Degiorgi A.,

Tasora T. 15.40 16.00

Experimental study of Fused Deposition

Modeling parts interference fit

Boschetto A., Bottini L., Veniali F.

Low-cost, High-Capability, Embedded Systems for CNC

Education and Research Lo Valvo E.

16.00 16.20 Scaling up Three Dimensional

Printing Dini E., Flosi V., Rossi A., Failli F.,

Lanzetta M.

A methodology for the environmental comparison of

metal shaping technologies: an in-depth analysis on recycling

related issues Ingarao G., Priarone P. C., Gagliardi

F., Di Lorenzo R., Settineri L. 16.20 16.40

Dimensional accuracy of AISI 316L micro-features in Direct

Laser Metal Deposition Mazzucato F., Bariani P. F.

16.40-17.00 Coffee break (Buvette/Palazzetto Neoclassico) 17.15-20.30 ASSEMBLEA DEI SOCI Palazzo de Seta 20.30 Cena Sociale Palazzo de Seta - Terrazze

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Mercoledì 9 settembre 2015

SESSIONI

Sezione

Promozione L@ser Chairman Prof.ssa B. Previtali (Sala Magna II piano)

Sezione Virtual/Digital Manufacturing

Chairman Ing. A. Cantarutti (Sala Capriate III piano)

08.30 08.50

Profilatura laser di mole nella rettificatura di ruote dentate

Lutey, Fortunato, Carmignato

Virtual Manufacturing a supporto della progettazione e

gestione di un impianto produttivo

M. Urgo - M. Sacco

08.50 09.10

Il laser nelle lavorazioni di materiali ceramici

Guerrini, Fortunato, Bruzzone

Virtual Manufacturing & Maintenance per la PMI (TBC)

A.Cantarutti

09.10 09.30

Prestazioni e qualità nel taglio laser mediante sorgente a diodi

diretta di elevata brillanza Previtali B., Riva G., Librera E., Sbetti M., Vanin M., Biscaglia G., Villa F.,

Chann B., Lockman B.

Le tecnologie di Realtà Aumentata per la Virtual

Maintenance P.Caon

09.30 09.50

Laser surface pre-treatment of polyolefin substrates for

adhesive bonding Mandolfino C., Lertora E., Gambaro

C.

ICT provider TBC

09.50 10.10

Fabbricazione e caratterizzazione di strutture porose in acciaio realizzate mediante Selective Laser

Melting Campanelli S. L., Contuzzi N., Ludovico A. D., Caiazzo F.,

Cardaropoli F., Sergi V.

ICT provider TBC

10.10-10.40 Coffee break (Buvette/Palazzetto Neoclassico) durante il coffee break si svolgerà una Sessione DEMO di ProductLab/GlobalAdvantech/Epson a cura di P.Caon

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Mercoledì 9 settembre 2015

SESSIONI

GDI

Micro Manufacturing Chairman Prof. G. Lucchetta (Sala Magna II piano)

GDI Additive Manufacturing

Chairman Prof. M. Lanzetta (Sala Capriate III piano)

10.40 11.00

MicroEDM approaches for fabricating micro channels

Modica F., Marrocco V., Basile V., Fassi I.

Applicazioni del Fused Deposition Manufacturing nel

settore Biomedicale Fiorentino A., Ceretti E.

11.00 11.20

Funzionalizzazione laser di superfici per applicazioni

biomedicali Furlan V., Demir A., Previtali B.

3D Scanning & 3D Printing – Towards a Fast Custom

Design and Manufacturing Razionale A.

11.20 11.40

Monitoraggio statistico di microfeature

Pagani L., Senin N., Colosimo B.

Sistemi di scansione fotogrammetrici per la

riproduzione con stampa 3D del corpo umano

Galantucci L. M., Lavecchia F., Pesce M.

11.40 12.00

Verifica delle prestazioni metrologiche di un sistema focus

variation Petrò S., Moroni G.

A 12-cameras body scanning system based on close-range photogrammetry, for precise

applications Galantucci L. M., Pesce M., Lavecchia

F.

12.00 12.20

Performance evaulation of micro-EDM drilling process

D’Urso G., Maccarini G., Quarto M., Ravasio C.

A semi-automatic low cost 3D Structured Light Scanning

system for Reverse Engineering

Piperi E., Galantucci L. M., Kacani J., Spahiu T.

12.20 12.40

An analytical model for predicting cutting force in slot micromilling Attanasio A., Garbellini A., Ceretti

E., Giardini C.

Additive manufacturing offers new opportunities in UAV

Research Seclì C., C. Ferro

12.40 13.00

On camera calibration and 3D

photogrammetric digitization of micro-features

Percoco G., Salmeron A.

Selective Laser Melting: a capability study

Cacace S., Demir A., Grasso M.

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13.00 13.20 Micro Direct Laser Metal

Deposition Technology: critical issues and prospects of

development Mazzucato F., Bariani P. F.

Applicazioni dell’Additive Manufacturing nell’alta

gioielleria e nel settore degli accessori moda

Settineri L., Actis Grande M., Forno I., Priarone P. C.

13.00 13.40

Comparison between EBM and DMLS Ti6Al4V machinability

characteristics under dry micro-milling conditions

Rysava Z., Bruschi S., Bariani P. F.

Scaling up Three Dimensional Printing

Dini E., Flosi V., Rossi A., Failli F., Lanzetta M.

13.40-15.00 Pranzo (Buvette/Palazzetto Neoclassico)

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I luoghi del Convegno

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Palazzo Forcella - de Seta tra storia e legenda Giuseppe Di Benedetto I TREDICI BALUARDI Già alla fine del Seicento i bastioni della cinta muraria, edificati appena un secolo prima, persero, progressivamente, l’iniziale condizione di isolamento urbano, derivata dal ruolo difensivo e di controllo militare sulla città e sul territorio circostante, per assumere usi diversi legati alle necessità stanziali dell’aristocrazia e degli ordini religiosi presenti in città. Questo processo di smilitarizzazione dei “punti forti” del circuito murario è ricollegabile alla politica, attuata dal governo centrale, di riduzione delle mansioni militari attribuite alle maestranze della città che coadiuvavano i capitani dei baluardi e le loro compagnie d’artiglieri nella difesa di Palermo. Dei tredici baluardi esistenti pochi continuarono a mantenere l’originaria funzione. In quello detto di Pescara edificò il proprio palazzo, agli inizi dell’Ottocento, il barone Giuseppe Emanuele De Caccamo. Analogamente, il marchese Guccia di Ganzaria acquistò dal Senato di Palermo il bastione Papireto (detto anche della Balata) per costruirvi un’imponente dimora signorile con annesso giardino. Nel bastione di Porta di Termini, da sempre sprovvisto di pezzi di artiglieria, trovarono posto, dal 1657, l’oratorio della Nobile Compagnia di Santa Maria della Consolazione, detta della Pace, e la chiesa, tuttora esistente, di Santa Venera. Nel bastione Aragona, nei pressi di Porta Carini, nel luglio del 1780 su progetto di Giuseppe Venanzio Marvuglia, fu impiantato il primo Orto Botanico della città. Disattivato l’Orto, dieci anni dopo la sua fondazione, in concomitanza con il trasferimento nei terreni del duca di Archirafi, il bastione fu venduto per 1.000 onze alle suore del vicino Monastero di Maria Immacolata della Concezione1. Ancora più radicali furono le scelte operate dal Senato di Palermo nel tratto di mura prospiciente la Strada Colonna (attuale Foro Italico) dove necessità pubbliche rappresentative e di decoro urbano spinsero alla demolizione, nel 1754, del bastione del Tuono o del Trono (così chiamato per il grande numero di pezzi d’artiglieria di cui era fornito), situato a metà della cortina muraria e, nel 1783, lo smantellamento di buona parte del bastione Vega. Quest’ultimo, costruito nel 1540 sotto il viceregno di Giovanni De Vega, era dotato di ben 19 pezzi di artiglieria ed era affidato alla vigilanza dei principi Bonanno di Cattolica che furono più volte capitani della città. Coloro che rivestivano tale grado avevano il privilegio di poter risiedere nei bastioni loro assegnati, in edifici costruiti ed abbelliti a proprie spese. La presenza di una “casina” ricavata sopra il bastione Vega, appartenente ai principi Bonanno, è attestata sin dal 1673. Essa, per consuetudine familiare, era goduta dal primogenito del principe di Cattolica che assumeva il titolo di duca di Misilmeri. A più riprese la casina venne rinnovata e ulteriormente ingrandita. Importanti furono i lavori realizzati nel 1793 su progetto dell’architetto Domenico Fogazza Furetto ed esecuzione del mastro Salvatore La Gaia. Le opere rientravano in un vasto piano di interventi di

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manutenzione straordinaria intrapresi dai principi Bonanno per le loro principali dimore urbane ed extraurbane. Responsabili ne furono sempre l’architetto Domenico Fogazza Furetto e Salvatore La Gaia che realizzarono “acconci” nella villa di Bagheria, insieme al “mastro doratore” Giovanni Spada e al “mastro ebanista” Salvatore Cangeri, nella villa della Piana dei Colli, nel palazzo avito di via Cintorinai (attuale via Alessandro Paternostro) dove venne costituito un nuovo appartamento per il giovane duca di Misilmeri. La casina era nota soprattutto per lo splendido giardino progettato nel 1815 da Vincenzo Di Martino, allievo di Giuseppe Venanzio Marvuglia. Si estendeva nell’area oggi occupata dall’NH Hotel ed era stato particolarmente apprezzato dal noto architetto veneziano Giannantonio Selva, amico ed estimatore del Di Martino. Gaspare Palermo lo descrive nella sua Guida della Città di Palermo e suoi dintorni (1816) come luogo «sparso di alberi e di piante forestiere ed indigene, che lo rendono all’estremo delizioso e vi sono disposti con ricercata ineguaglianza dei capricciosi ed ameni viali. Vi si trova un’artificiale collinetta espressa al naturale, dalla sommità della quale si precipita una copiosa quantità d’acqua, che nascondendosi in un profondo cavo, si fa poi rivedere in forma di piccolo fiume, che con il suo corso fa più risaltare la vaghezza del giardino». L’intervento di Vincenzo Di Martino, sino ad ora ritenuto limitato al progetto del giardino, fu esteso all’intera casina, come si rileva dalle inedite relazioni di appalto delle opere redatte dallo stesso architetto. All’intervento parteciparono i “mastri” Giuseppe Firriolo, Giuseppe Mirabile e Giovan Battista Noto2. Gli eventi del 1820 furono piuttosto funesti per i Bonanno. Il 20 settembre la batteria marittima e le navi cannoniere dei rivoltosi diroccarono la casina sopra Porta dei Greci per spingere allo scoperto le truppe borboniche lì asserragliate. Il principe Giuseppe Bonanno Branciforte fu ucciso a Bagheria dove si era recato prima di rifugiarsi a Napoli. Da quel momento la casina venne «saccheggiata, distrutta, rimanendo generalmente nudi i muri, i pavimenti smattonati, gli usci senza porte, i balconi senza vetrate e senza palmiggiane [sic] e qualche camera del tutto smantellata e senza pavimento e siccome anche la facciata che sporge dalla marina [Foro Italico] era stata in parte abbattuta fu la famiglia Cattolica intimata da questo Senato [di Palermo] ad atterrarla interamente e bisognò quindi ricostruire detta parte abbattuta che un sì fatto avvenimento portò la conseguenza che detta casina, divenuta inabitabile, non si è potuta locare dal 1820 a questa parte [1833]»3. Non disponendo di mezzi finanziari, per gli eredi del principe Giuseppe Bonanno4 non rimase altra scelta che ricorrere al Tribunale Civile di Palermo per «costituire il privilegio in favore di colui che si sarebbe offerto a sborsare la somma per la ricostruzione suddetta»5. Nel marzo 1827 l’architetto Giuseppe Incardona venne incaricato dal Tribunale Civile di redigere una dettagliata relazione sullo stato dell’edificio e dei lavori necessari per gli interventi di rifacimento.

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Nel 1833 Ergimino Bonomo, in virtù del privilegio precedentemente costituito dai principi di Cattolica, comprò l’intera proprietà per 1600 onze pagate in monete d’argento6. Con una successiva scrittura privata Bonomo dichiarò di aver acquistato la casina e il baluardo per conto del sacerdote Carmelo Quartararo. Quest’ultimo, per la ricostruzione dell’edificio, aveva richiesto un prestito di 2000 onze a Luigi Costamante, ricco possidente di Trapani. Ma, appena qualche mese dopo, la proprietà del baluardo e degli edifici annessi fu ceduta al marchese Enrico Carlo Forcella. Nell’ottobre dello stesso anno, completate le opere di ricostruzione iniziate dal sacerdote Quartararo, secondo le previsioni dell’architetto Incardona, il marchese vi stabilì la propria dimora. La casina di Porta dei Greci non era l’unica proprietà dei principi di Cattolica venuta in possesso del marchese Forcella. Questi, infatti, nel giugno del 1831 aveva ottenuto in enfiteusi perpetua, per sé e i suoi eredi, la villa che i principi Bonanno possedevano a Bagheria, con l’impegno di riparare i danni causati dal terremoto del 1823 su progetto dell’architetto Nicolò Puglia7. IL MARCHESE ENRICO FORCELLA E LE VICENDE EDILIZIE DEL PALAZZO Enrico era nato a Palermo nel 1795 da Giuseppa Almirante e da Antonio Forcella che con diploma reale del 20 giugno 1815 aveva ottenuto per sé e i suoi eredi il titolo di marchese “appoggiato” sul cognome8. Era sposato con Rosalia Migliaccio figlia di Ignazio principe di Malvagna. Rivestì, come il padre, importanti cariche onorifiche come quella di Gentiluomo di Camera e Maggiordomo di Settimana di Ferdinando II, di Commendatore del Real Ordine di Francesco I, di Colonnello dei Reali Eserciti. Alle rendite ricavate dagli ex feudi di Pietralonga e Donaliga e da altri possedimenti terrieri ed urbani univa quelli provenienti dall’attività di procuratore di alcuni nobili (tra cui il principe Pignatelli di Aragona, Maria Capece Minutoli dei duchi di San Valentino e monsignor Gaetano Giunta priore di Sant’Andrea di Piazza) e, soprattutto, dall’importante ufficio di Amministratore Generale della Casa e dei Siti Reali di Palermo e provincia. Intrecciò rapporti con Nicolò Puglia che negli anni della costruzione di palazzo Forcella stava eseguendo dei restauri, in qualità di architetto della Real Casa, del Palazzo Reale ed in particolare dell’appartamento detto “del duca di Calabria” destinato tradizionalmente al re e che comprendeva la Sala di Re Ruggero, allora chiamata “delle Dame”. La frequenza quasi quotidiana di quei luoghi, della Cappella Palatina e degli altri edifici di età normanna di proprietà regia non poco influenzò il marchese Forcella nelle scelte degli apparati decorativi del suo palazzo sopra Porta dei Greci. Strettissime sono le analogie rintracciabili nel repertorio iconografico utilizzato nei rivestimenti musivi e spesso è esplicita la citazione: leoni e grifoni inscritti in cerchi; pavoni che si fronteggiano; cervi, palme, girali e rabeschi. Sebbene non accertato, è possibile ipotizzare un intervento dell’architetto Nicolò Puglia nella prima stesura del progetto di palazzo Forcella, poi realizzato parzialmente e portato a termine, nel suo aspetto

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odierno, dagli architetti Emmanuele Palazzotto e Giuseppe Patricolo. Si possono individuare tre diverse fasi nella ricostruzione del palazzo: la prima, conclusa nell’ottobre del 1834, consistente nella riparazione dei danni subiti nel 1820;; la seconda, che vide impegnato l’architetto Palazzotto e che si concluse nel 1841, riconoscibile nella riconfigurazione in stile neoclassico del corpo centrale e della relativa sopraelevazione; infine la terza comprendente gli interventi in stile neogotico del Patricolo, che seguono di pochi anni il progetto del Castello Pennisi presso Acireale e del Castello Saporito nel territorio di Mazara, identificabili nell’ addizione del corpo sud-orientale comprendente, tra l’altro, una piccola sala ottagonale angolare con una fontana di ispirazione moresca. Inizialmente Forcella aveva previsto di ampliare il palazzo con l’aggiunta di un’ala a nordovest del corpo centrale, ma dovette ben presto desistere da questa impresa per l’energica opposizione delle suore del vicino Monastero di Santa Teresa che temevano dalla nuova edificazione la perdita della vista sul mare. Le ultime due fasi di completamento dei lavori del palazzo implicarono un notevole investimento di denaro che si suppone provenisse dalle 17.000 sterline ottenute dal marchese Forcella grazie alla procura ricevuta nel 1841 dagli eredi del palermitano Francesco Claudio Bonetti, il presunto “Re bianco del Madagascar”9. Erudito, grecista, appassionato d’arte, archeologia e numismatica, Enrico Forcella scrisse l’opera Numismata aliquot sicula, edita a Napoli da Angelo Trani nel 1825. Fu anche autore del Cerimoniale per la traslazione e tumulazione delle Auguste Salme di Guglielmo I e Guglielmo 11 nelle restaurate tombe ove giaceano prima dell’incendio del Duomo di Monreale avvenuto nel 1811, edito a Palermo nel 1844 per i tipi di M.A. Console. Morì a Palermo il 30 agosto del 1855 senza figli, lasciando ogni suo bene al nipote Antonio, figlio del fratello Orazio. Dopo il 1875 il palazzo fu acquistato da Biagio Licata, originario di Favara, un aristocratico di nuova generazione. La scalata sociale di Biagio era stata fulminante: in virtù del matrimonio, contratto nel 1864, con l’ereditiera Francesca Di Maria Termine aveva acquisito nel 1868, nomine maritale, i titoli di principe di Baucina, marchese di Montemaggiore, conte d’Isnello, barone di Aspromonte. L’imparentamento con una delle più ricche e aristocratiche famiglie della Sicilia (la moglie era dama di Corte della Regina Margherita di Savoia) favorì il suo impegno politico che lo portò ben presto tra i senatori del Regno d’Italia. Morì a Palermo il 15 agosto del 1893. Gli successe il primogenito Antonio Matteo Arnaldo, nato il 15 gennaio del 1866, che nel 1895 aveva sposato Giulia Fardella figlia del barone di Moxarta Stefano. Da questi nacque, nel settembre del 1896, Biagio sposato nel 1919 con Giuseppina Cammarata Lanza figlia del barone Leoluca e di Vittoria Lanza dei principi di Mirto. Nella Guida della Città di Palermo del Guarneri (1902) tra le famiglie patrizie cittadine è menzionata anche quella dei Licata «oriunda famiglia di Malta, portata in Sicilia da un Filippo Leocata, dalla cui linea discende Biagio Licata». Guarneri ci informa inoltre che tre dei cinque figli di Biagio, Antonino marchese di Montemaggiore, Giovanni conte d’Isnello e il Cavalier Oliviero, «abitano nel palazzo ereditato dal defunto lor padre, al Foro Umberto I, e

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propriamente sopra Porta dei Greci dove trovasi una galleria che è un tesoro d’arte visitato da tutti i forestieri che vengono a Palermo». Consistenti furono gli interventi di ammodernamento operati dai Baucina, ma nessuno in grado di caratterizzare l’edificio così come era avvenuto in passato. Nei primi decenni del Novecento il palazzo venne acquistato dal marchese Francesco de Seta, prefetto di Palermo. Su commissione del de Seta, intorno al 1923, Onofrio Tomaselli affrescò il grande salone neoclassico contiguo alle due gallerie. Negli anni ‘50 le trasformazioni in circolo con annessa sala da gioco e successivamente in sede del Consiglio di Giustizia Amministrativa ne mutarono radicalmente l’uso, segnando, in qualche modo, l’inizio di un’inesorabile decadenza. 1 Cfr. atto del 23 luglio del 1789 del notaio Giuseppe Fontana, volume 15154, pp. 553- 550, ASPa (Archivio di Stato di Palermo). 2 Cfr. Atto del notaio Francesco Antonio Bruno del 30 ottobre 1815, ASPa. 3 Atto di vendita del baluardo e della casina sopra Porta dei Greci di proprietà degli eredi del principe Giuseppe Bonanno di Cattolica a Ergiminio Bonomo stilato dal Notaio Salvatore Epiro Zummo il 1833, voI. 40835, ASPa. 4 Erano eredi del principe Giuseppe Bonanno: i figli Francesco Antonio (erede universale) e Marianna, la moglie Teresa Moncada, nella duplice veste di vedova e di tutrice del figlio interdetto Giuseppe, e Saveria Esposito, vedova, erede usufruttuaria di Salvatore Bonanno duca di Foresta, secondogenito di Giuseppe, nonché tutrice dei figli Francesco Paolo, Raffaella e Teresa Bonanno. 5ASP, Notaio Salvatore Epiro Zummo, vol. 40835. 6 Ibidem. 7 ASP, Notaio Salvatore Epiro Zummo, vol. 40832, atto del 9 giugno 1831. 8 Sulla famiglia Forcella si confronti E. Catone, Tra rivoluzione e restaurazione. La famiglia Forcella ed i Borboni, in «IL SAGGIO – Mensile di cultura», anno X, n. 100 (luglio 2005), p. 35. 9 Francesco Claudio Bonetti è noto per delle vicende rocambolesche, a tratti leggendarie, che lo portarono a rivestire alte cariche governative presso il Regno di Merina (Madagascar), dove si presume abbia accumulato una considerevole ricchezza. Morto nel 1828, lasciò la sua cospicua eredità, ammontante a circa 75 milioni di sterline, ai parenti siciliani. Con atto del notaio Salvatore Leonardi di Palermo (30 gennaio 1841, vol. 627, n. rep. 2432, Archivio Notarile Distrettuale di Palermo), il Governo borbonico incaricò il marchese Enrico Forcella di assumere la carica di rappresentante degli eredi del Bonetti e di esecutore testamentario. Per questo ruolo, al Forcella fu rilasciata una regolare procura e il diritto di trattenere il 10% su tutte le somme.

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Palazzo Chiaramonte - Steri La storia È uno dei luoghi simbolo della città di Palermo, un palazzo che custodisce sette secoli di arte e di storia della Sicilia. Edificato da Giovanni Chiara-monte il Vecchio agli inizi del 1300, fu dimora di Manfredi Chiaramonte, conte dell’immenso e potente feudo di Modica, (detto “Regnum in Regno” per i suoi privilegi), alla cui committenza si deve il soffitto della Sala Magna. Ospitò Viceré spagnoli, la Regia Dogana e dal 1600 al 1782, fu sede del Sant’Uffizio, ovvero il Tribunale dell’Inquisizione, abolito con l’avvento dell’Illuminismo. Dal 1800 al 1958 fu sede del Tribunale di Palermo. Dopo una lunga stagione di abbandono e abusi edilizi, restaurato negli anni Cinquanta dagli architetti Carlo Scarpa, Roberto Calandra e da altri architetti palermitani, è oggi sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Palermo. Il suo restauro novecentesco fu tra l’altro molto contestato dal primo responsabile dei lavori l’architetto Giuseppe Spatrisano, che si dimise perché contrario alla decisione dei colleghi di eliminare la Scala dei Baroni, l’antico orologio, la piattaforma dei condannati, le gabbie interne e tutto ciò che potesse ricordare gli orribili trascorsi legati all’inquisizione. La Sala Magna Quando si entra nella Sala Magna, detta anche dei Baroni, guardando il soffitto ligneo, potremo vedere un vero trattato di storia medievale, con un’immagine fedele di quella che era la società isolana del Trecento e con storie, quali quelle di Paride ed Elena e Tristano ed Isotta. Realizzato da Cecco di Naro, Simone da Corleone e Pellegrino Darena da Palermo, fu terminato nel 1380. Il penitenziario e i graffiti Con l’insediamento del Tribunale dell’Inquisizione, si ebbe la necessità di realizzare le carceri per quei detenuti in attesa di processo, fino ad allora destinati agli arresti domiciliari, e che di conseguenza spesso fuggivano. Fu strumento di oppressione politica e di malagiustizia, fino a quando nel 1782 con l’abolizione del Tribunale dell’Inquisizione, le carceri furono aperte e vennero distrutti gli strumenti di tortura.

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Oggi, le pareti delle celle, salvate grazie all’intervento dello storico Giuseppe Pitrè, all’inizio del secolo scorso, piene di graffiti realizzati dai detenuti sono una testimonianza del dolore provocati da due secoli di ingiustizie e torture. Struggente la scritta «Cavudu e fridu sintu ca mi piglia / la terzuru tremu li vudella / lu cori e l’alma s’assuttiglia» tradotto: «Sento freddo e caldo / mi ha preso la febbre terzana (la febbre malarica) / mi tremano le budella / il cuore e l’anima si assottiglia» o arguta come la poesia trascritta dal Pitrè, firmata “L’Infelici” Nun ci ndè scuntenti comu mia: Mortu, e non pozzu la vita finiri. Fortuna cridi ch’immortali io sia;; Chi si murissi nun duvria patiri, Pirchì cu la mia morti cissaria La dogghia e l’infiniti miei martiri. Per fari eterna la mimoria mia Nta stenti nun mi fa muriri. L’Infelici Questo il senso della poesia, così riassumibile: «Sono morto ma la vita mia non è finita, se morissi finirebbe il mio martirio ma non scriverei questi versi che renderanno eterna la mia memoria e non mi faranno morire». Il tempo ha dato ragione a questo detenuto i cui versi scritti nella pietra tre secoli fa, sono ancora leggibili e testimoniano il livello di brutalità a cui l’uomo può arrivare quando teorizza l’assolutismo delle proprie idee in spregio di quelle altrui. La Chiesa di Sant’Antonio Abate Altro tesoro all’interno del complesso monumentale dello Steri è la Chiesa di Sant’Antonio Abate, costruita dai Chiaramonte nella seconda metà del XIV secolo, di carattere decisamente gotico, deve il suo ritrovato splendore grazie al restauro terminato nel 2010 sotto la supervisione degli uffici del Rettorato di Palermo.

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Meritevole di attenzione è il soffitto costituito da 2 volte a crociera: durante le operazioni di restauro sono stati trovati lo stemma chiaramontano e pregevoli decori di animali. Inoltre… Il visitatore che entra nel complesso dello Steri, oltre ad entusiasmarsi per gli splendidi colonnati, le magnifiche Sale delle Armi e delle Capriate, le bellissime bifore e trifore, con i cromatismi bicolori e quant’altro i suoi occhi avranno la fortuna di contemplare, potrà ammirare il celebre dipinto di Renato Guttuso “La Vucciria” realizzato nel 1974, quadro che viene considerato il suo dipinto più celebre, in quanto, con realismo crudo e sanguigno come le carni esposte nel famoso omonimo mercato di Palermo, esprime una delle tante anime della città siciliana, ed è talmente forte il segno dell’artista e il senso del colore che sembra sprigionare il vocìo e la cantilena quasi araba dei “vanniaturi” del celebre mercato palermitano. Storia dell'Ateneo di Palermo Il 12 gennaio 1806 Ferdinando III di Borbone, re di Napoli e delle Due Sicilie, trasforma l'Accademia panormita degli Studi in Università, concedendole il potere di rilasciare lauree in teologia, Medicina, Giurisprudenza e Filosofia: una conquista che la città aspettava da secoli. Nel '400, infatti, (ma forse già due secoli prima) esistevano a Palermo lo Studio francescano in cui si insegnano Teologia, Sacra Scrittura, Diritto Canonico e Filosofia, e lo Studio generale, aperto anche ai laici, i cui corsi consentono di conseguire la laurea in altre università. Nel 1550, queste due realtà vengono sopraffatte dalla nascita del Collegio Gesuitico, destinato a conquistare un ruolo di assoluto protagonismo nella realtà del tempo e, nell'imponente Collegio Massimo, oggi sede della Biblioteca regionale, i religiosi ottengono dal Papa il permesso di rilasciare la laurea in Filosofia e Teologia. Il primo dicembre 1767, i gesuiti vengono espulsi dai regni borbonici di Napoli e di Sicilia e tutti i loro beni, comprese le biblioteche, incamerati dal potere regio. Il 31 luglio del 1778, il re affida ad una Delegazione il compito di riorganizzare lo Studio a Palermo e, accanto agli "insegnamenti di parole", si introducono "gli insegnamenti di cose", ovvero la Geometria, l'Economia, l'Agricoltura e il Commercio. Era in embrione la futura Università.

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Con l'arrivo di Garibaldi nel 1860 e l'annessione della Sicilia al regno Sabaudo, l'Ateneo diviene interamente laico, viene chiusa la facoltà di Teologia e istituita la Scuola per ingegneri e architetti. L'ateneo diviene luogo di vivaci dibattiti politici e di intensa partecipazione alla vita della città, della regione, del Paese. E' protagonista, con i suoi denti, di quel periodo fecondo di produzione artistica, architettonica, letteraria, che percorse la Sicilia tra la fine dell'800 e i primi del '900; contribuisce alla trasformazione urbanistica della città e, con i suoi laureati, alla formazione della classe dirigente dell'Isola e di una parte rilevante della classe politica che avrebbe governato il Paese. Dopo la seconda guerra mondiale che causa ingenti perdite tra il personale e gravi danni alle strutture, l'Ateneo riesce a riprendersi malgrado le esigue risorse economiche e il disorientamento sociale. Da lì parte una fase di profonda trasformazione per rispondere al bisogno crescente di formazione universitaria e all'interno dell'ateneo palermitano svolgono la loro attività illustri personalità del mondo scientifico: da Giuseppe Piazzi, che nel 1801 scopre il primo asteroide, al chimico Stanislao Cannizzaro che dà un contributo determinante al sistema atomico moderno, a Emilio Segrè, Premio Nobel per la Fisica nel 1959.