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INTERVISTA AL RETTORE «Una laurea allo scienziato non all'autorità religiosa» 00 «L una laurea all'uomo che ha / dato un contributo scientifico al I la conoscenza della mente, non all'autorità religiosa». Così il ret- tore Paolo Man carella, che con- ferirà l'onorificenza al Dalai La- ma. Dopo Firenze oggi fa tappa a Pisa insieme a Richard Gere. n A PAG. 10 E I N CRONACA P :e.n I a. d 5) Il'si .

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INTERVISTA AL RETTORE

«Una laurea allo scienziatonon all'autorità religiosa»

00 «L una laurea all'uomo che ha/ dato un contributo scientifico al

I la conoscenza della mente, nonall'autorità religiosa». Così il ret-tore Paolo Man carella, che con-ferirà l'onorificenza al Dalai La-ma. Dopo Firenze oggi fa tappaa Pisa insieme a Richard Gere.

n A PAG. 10 E I N CRONACA

P

:e.nI

a. d

5) Il'si .

IL RETTORE E IL DALAI LAMA

«E una laureaallo "scienziato"della mente»Mancarella: non premiamo l'autorità religiosama un uomo che ha fatto crescere la psicologia

di Mario Neri1 PISA

Non lo nasconde Paolo Manca-rella. «Non l'ho mai incontratoprima, sarà un onore e un'emo-zione». Anche per il rettoredell'università di Pisa quella distamani sarà il primo faccia afaccia con il Dalai Lama. Il capospirituale del buddhismo nelmondo resterà in città due gior-ni per partecipare al simposio"The Midscience of Reality".Una visita attesa da mesi e volu-ta dall'ateneo per conferire alNobel per la pace una laurea ho-noris causa in psicologia clinica.

Professor Mancarella, per-ché attribuire ad un'autorità re-ligiosa una laurea honoris cau-sa in un ambito scientifico. Ilbuddhismo può curare la men-te?

«L'ateneo ha deciso di attri-buire una laurea honoris causanon ad una autorità religiosa,ma alla persona, Tenzin Gyatso,che in questi anni ha contribuitoa far crescere questo nuovo set-tore della psicologia e delle neu-roscienze, ad avvicinare culturediverse per far progredire lo stu-dio della mente. Il riconosci-mento è a un uomo che ha datomolto a questi nuovi settori, inparticolare alla terza generazio-ne della psicoterapia cogniti-vo-comportamentale. Il suo con-tributo è stato quello di avvicina-re le due culture»

Che non è un modo per voler-le confondere?

«No, ma per contaminare l'u-na con l'altra; questa è la stradacon cui si fa progredire l'umani-tà. Un pensiero religioso è ancheun pensiero filosofico. C'è unafrase del Dalai Lama che è illu-minante da questo punto di vi-sta, la riassumo: "Nel momentoin cui la scienza entrasse in con-

traddizione con qualcuna dellenostre credenze, dovremo ricon-siderarle con senso critico e, senecessario, modificarle". Il se-gno di una visione laica e razio-nale che non possiamo che ap-prezzare e condividere. Questoriconoscimento alla psicologia ealla filosofia, dunque, lo è anchea un settore della conoscenzache assume sempre più pesonella società, e lo fa perché puòaiutarci a scoprire meglio noistessi e a stare meglio. Da unaparte c'è la tradizione scientificaoccidentale, dall'altra il buddhi-smo. Due tradizioni che si fecon-dan o per aiutarci ad indagare lamente. Un mondo ancora daesplorare».

Questa visita avrà un pesoper l'attrattività dell'ateneo?

«Be', è chiaro, ci dà anche unpo' di visibilità. Ma lo scopoprincipale è il messaggio che vo-gliamo dare: cioè che oggi è fon-damentale la fecondazione reci-proca fra culture diverse. E poiun messaggio di pace. Tra l'altroconferiremo la laurea a un No-bel per la pace il 21 settembre,che l'Onu ha scelto come giorna-ta internazionale per la pace.Forse le coincidenze non vengo-no per caso».

Pace e fecondazione di cultu-re. La grande migrazione a cuiè sottoposta l'Europa sembrariaprire un'epoca che vive condifficoltà questi concetti.

«Un ateneo non può che avvi-cinare le persone alla culturadell'accoglienza e della solidarie-tà, pur con tutte le difficoltà chequesto comporta. Noi non pos-siamo esimerci dal trasmetterequesto messaggio, soprattuttoai nostri giovani: accoglienza, so-lidarietà e pace fra i popoli».

Gyatso giunge a Pisa in unperiodo in cui si torna a parlaredella minaccia nucleare per gli

II rettore Paolo Mancarella

annunci del dittatore nordco-reano.

«Non voglio dare una conno-tazione politica a questo ricono-scimento. Personalmente nonposso che sposare molti degli in-viti del Dalai Lama alla risoluzio-ne dei conflitti. Ma non è solo lasua vita ad averci fatto riflettere.Proprio su mia iniziativa la Con-ferenza dei rettori delle universi-tà italiane ha sottoscritto l'appel-lo per il disarmo nucleare che ècircolato nei mesi scorsi nella co-munità scientifica».

Ieri a Firenze il Dalai Lama èstato accolto anche dalle prote-ste della comunità cinese. El'emblema di un popolo , quellotibetano , che si sente oppressodalla Cina. Ha notizie di prote-ste simili?

«Non di manifestazioni, ma dimalumori del consolato cinesesì. Ho ricevuto il console, ci sia-mo scambiati delle lettere. A luiho ribadito che questo è un rico-noscimento aduno scienziato. Eseppure ci sono delle differenzedi vedute, mi auguro che questonon intacchi la stima e il rispettoreciproci per la nostra autono-mia, l'università è libera. E speronon incrini gli ottimi rapportiche il nostro ateneo ha con mol-te università e istituzioni cinesi.Abbiamo titoli congiunti, scam-bi, progetti di ricerca, e non c'èmotivo per non mantenerli».

Il Dalai Lama ha detto "è ter-ribile che le religioni siano fon-ti di conflitto". Eppure anche aPisa ci si scontra sull'opportu-nità di costruire una moschea.Che idea s 'è fatto?

«Sono una persona laica e houn rispetto totale e assoluto ditutte le persone e del loro credoreligioso. Come cittadino pensosi debba dare l'opportunità a tut-ti, anche ai musulmani, di prati-

care il loro culto. Noi dobbiamosolo preoccuparci di stimolare ildialogo».

Uno dei pilastri del buddhi-smo è l'armonia. Guardare inew-jersey che sbarrano le stra-de del centro che effetto le fa,quel po ' di armonia che la no-stra società si è faticosamentecostruita si è infranta di frontealla minaccia del terrorismo?

«Indubbiamente un po' sì. Lelimitazioni della libertà persona-le, seppur minime, fanno sem-pre effetto. Ma credo siano misu-re doverose dopo quello che èsuccesso nel mondo. Barcellonace lo dimostra purtroppo».

Con il Dalai Lama Pisa diven-ta anche un po ' Hollywood. Ar-riva Richard Gere . Le fa piace-re?

«Che dire, ha avuto parole digrande apprezzamento per l'u-niversità di Pisa e ha citato Gali-leo, uno che in fatto di libertà edi laicità di pensiero se la cava-va. Mi hanno fatto piacere en-trambe le cose».

ALTRO SERVIZIO A PAG. 10

Il saluto dei sindaci Filippeschi e Di Maio al l 'arrivo del Dalai lama ai Bagni

Y Ain

Da sinistra : il saluto del carabiniere ad un monaco all'ingresso delle terme ; l'auto del Dalai Lama entra ai Bagni di Pisa (foto Fabio Muzzi)

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Oggi l'incontro in piazza dei Cavalieri con gli studenti , poi il simposio al PalacongressiUna giornata di meditazione eriposo alle Terme di San Giuliano. IlDalai Lama ieri ha passato così laseconda parte della giornata dopoFirenze . Il Nobel perla pace, lamaggiore autorità spirituale delbuddhismo nel mondo , è arrivato aiBagni di Pisa intorno alle 15.30,

E il consolatocinese protestaper l'onorificenza((Ho ribaditola nostraautonomiaspero chenon si incrininoi nostri legami»

accompagnato da alcuni monaci,dai rappresentanti della comunitàdi Pomaia e da Richard Gere. Adaccoglierli c'erano i sindaci SergioDi Maio e Marco Filippeschi. Ancheoggi l'attore e regista americanoseguirà il maestro buddhista nellasua visita, che comincia in piazza

dei Cavalieri in un incontro con glistudenti e i cittadini promosso dalComune . La piazza è a ingressolibero fino ad esaurimento ecomunque entro le 9. Poi il DalaiLama si sposta al Palazzo deiCongressi per il simposioorganizzato dall'Università dalle 12

(ingresso su invito ). Il simposio,realizzato con la comunità diPomaia, verrà trasmesso instreaming in molte auleuniversitarie . E domani alle 9 ilconferimento al Dalai Lama dellalaurea honoris causa in psicologiaclinica.