09 la valutazione neuropsicologica

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La Valutazione NeuropsicologicaARGOMENTI TRATTATI I) Definizione e finalit della valutazione neuropsicologica II) Lintervista neuropsicologica III) Lesame clinico IV) Lesame neuropsicologico V) Linterpretazione dellesame neuropsicologico

LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA

Definizione La valutazione neuropsicologica consiste in un esame che fornisce informazioni sul comportamento, la personalit, le capacit cognitive, le abilit apprese e il potenziale riabilitativo di persone che hanno subito una lesione cerebrale.

FINALITA DELLA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA

Lobiettivo della valutazione neuropsicologica di rilevare le manifestazioni comportamentali delle funzioni cerebrali, siano esse compromesse o preservate.

STRUMENTO DIAGNOSTICO: Fornire quadro completo del paziente STRUMENTO PROGNOSTICO PIANIFICAZIONE DELLASSISTENZA PROGETTO RIABILITATIVO (monitoraggio) LEGALE-ASSICURATIVA

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METODOLOGIA DELLA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA

La sua metodologia richiede lutilizzo di tecniche specializzate nella relazione comportamento-cervello. Lesame neuropsicologico tiene conto di tre dimensioni del comportamento: 1. La Cognizione 2. Le Funzioni Esecutive 3. LEmozione e la Motivazione e di una attivit mentale 4. La Consapevolezza o Coscienza

STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA DI BASE 1. Lintervista (raccolta di dati anamnestici cognitivo-comportamentaliattraverso il colloquio con il paziente ed eventualmente con i familiari)

2. Losservazione 3. La valutazione clinica 4. La somministrazione di test standardizzati (somministrazioneed interpretazione di test neuropsicologici di screening atti ad ottenere un profilo neuropsicologico)

Lesame neuropsicologico sar preceduto da una preliminare consultazione di: Condizione medica generale e neurologica in particolare Relazioni cliniche Referti strumentali neuroradiologici

ACCERTAMENTI STRUMENTALI DIAGNOSTICI NEUROLOGICIEsami neurofisiologici elettroencefalografia, potenziali evocati motori, potenziali evocati sensitivi, elettromiogrfia, elettroneurografia (velocit di conduzione sensitive e motorie), Esame del liquido cefalorachidiano (LCR) esame fisico: colore, presenza di pus esame chimico: sodio, cloro, glucosio, ricerca di proteine ricerca di anticorpi prodotti localmente (bande oligoclonali), ricerca di anticorpi di provenienza ematica ricerca di genomi virali attraverso esame PCR, ricerca di cellule atipiche Esami neuroradiologici morfologici Rx cranio e midollo spinale, Pneumoencefalografia, Mielografia, Esame TC cranio, Esame RMN cranio Esami neuroradiologici funzionali Esame scinfigrafico cerebrale ad emissione di singolo fotone (SPECT), Esame angiografico cerebrale, Tomografia ad emissione di positroni (PET), Ecodoppler dei vasi del collo, Angio-RMN RMN funzionale Esami bioptici biopsia muscolare, biopsia cerebrale, biopsia di nervo

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LINTERVISTA NEUROPSICOLOGICA ASPETTI PRELIMINARI

Lintervista neuropsicologica: - non pu avere una forma rigida e fissa - strutturata per aree di approfondimento - se possibile va effettuata attraverso il colloquio diretto con il paziente - se necessario va eseguito un secondo colloquio (intervista in pi tempi); - va effettuata anche ad un familiare (tener conto anche di quello che dicono i parenti) - essenziale alla valutazione neuropsicologica Nel corso dellintervista neuropsicologica bisogna: - mettere il paziente in condizioni confortevoli ed a proprio agio - ridurre al minimo i dettagli irrilevanti; - ottenere un resoconto dettagliato dei disturbi con le parole stesse del paziente; - scendere nei dettagli riguardo a fattori specifici che possono essere significativi; - cercare di capire quello che il paziente vuole dire con le sue parole - cercare di evitare ambiguit; - stare attenti a non suggerire al paziente sintomi o diagnosi (soprattutto se il paziente suggestionabile o ipocondriaco)

LINTERVISTA NEUROPSICOLOGICALo scopo dellintervista neuropsicologica quello di rilevare:

o o o o o o o o o o o o o

le motivazioni della valutazione la storia personale: educativa, familiare, occupazionale, cognitiva ,sociale, medica, psicologica la descrizione soggettiva dei disturbi cognitivi: quali sono i disturbi cognitivi lamentati e la loro epoca di insorgenza la motivazione (e lapatia) lemozione (ed i disturbi emotivi ) lautocontrollo (e la disinibizione) lesame di realt (ed i disturbi tipo psicotico) la personalit premorbosa la modificazione della personalit la consapevolezza dei disturbi limpatto dei disturbi le relazioni familiari iniziare a costruire una collaborazione

RACCOLTA DELLANAMNESIANAMNESI PATOLOGICA REMOTA Inchiesta sulla storia passata del malato Valutazione delle malattie pregresse Domande circa segni, sintomi e situazioni utili ad una diagnosi clinica Ricoveri precedenti Interventi chirurgici precedenti ANAMNESI FISIOLOGICA E SOCIALE Sviluppo della personalit del malato Istruzione Attivit lavorativa ANAMNESI FAMILIARE Anamnesi sui genitori e sui consanguinei (et, sesso, stato di salute, eventuale causa di decesso) Presenza di fattori ereditari Presenza di familiarit per malattie neurologiche: - demenze, - cefalea, - epilessia, - ipercnesie, - nistagmo, - atrofia, - distrofia muscolare, - disordini cerebellari, - atassie, - neuropatie.

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LOSSERVAZIONE"il fondamento dellassessment psicologico"

Indiretta - Comportamenti riferiti da familiari, medici, terapisti - Intervista e liste comportamentali. - Questionari Diretta Informale - Comportamenti emersi durante lintervista e i test Diretta Strutturata - Scheda di osservazione di un comportamento - Test psicologici non standardizzati Diretta Standardizzata - Test psicologici standardizzati

LOSSERVAZIONE DIRETTA INFORMALE Comportamenti emersi durante lintervista e i test- Atteggiamento del paziente; - Grado di collaborazione (buona, parziale, fluttuante, scarsa) - Comportamento del paziente (gesti, irrequietezza, ritardi, esitazioni); - Reazioni emotive (comparsa di pianto, riso, stato dellumore); - Carattere; - Personalit; - Stato psichico; - Stato cognitivo (disturbi attentivi, della concentrazione, di memoria); - Intelligenza (capacit deduttive, induttive, confusione mentale, coerenza); - Espressione degli occhi; - Presenza di pallore o rossore del viso; - Presenza di sudorazione; - Presenza di chiazze di eritema sul collo; - Corrugamento delle sopracciglia; - Stiramento delle labbra; - Digrignamento dei denti - Dilatazione o costrizione della pupilla; - Rigidit dei muscoli

LA VALUTAZIONE CLINICA IN NEUROPSICOLOGIA

La valutazione clinica in neuropsicologia comincia da quando viene presentato il paziente: - modo in cui deambula (presenza di eventuali turbe della marcia), - autonomia nella deambulazione, - presenza di disturbi posturali, - necessit di essere accompagnato, - facies, - modo in cui stringe la mano, - maniera di vestire, - modo in cui si siede, - comportamento generale, - modo di parlare.

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ESAME OBIETTIVO NEUROLOGICO

Esame del cranio e dei nervi cranici; Esame del sistema motorio; Esame dei riflessi; Esame delle sensibilit; Ricerca di segni neurologici patologici

ESAME CLINICO DEL SECONDO NERVO CRANICO (NERVO OTTICO)Cenni di anatomia: - recettori visivi (fotocettori) localizzati a livello della retina, - neurone di primo ordine costituito dalle cellule gangliari che decorrono in nervi ottici, (entrata nel cranio attraverso il foro ottico) chiasma ottico e tratto ottico e proietta al mesencefalo o al talamo (nel corpo genicolato laterale), - neurone di secondo ordine localizzato nel corpo genicolato laterale e proiettante alla corteccia visiva nel lobo occipitale attraverso la radiazione ottica (fibte genicolo-calcarine) Funzione del II nervo cranico (sensitivo): visione Esame clinico esame della acuit visiva con tavole di Snellen (per la visione da lontano), con tavole della American Medical Association (per la visione da vicino) esame del campo visivo esami oculistici (perimetria, schermo tangenziale) esami neurologici (perimetria di confronto, prove di confrontazione alla doppia stimolazione visiva simultanea) esame del fundus oculi esame oftalmoscopico (edema papillare: neurite ottica o papillite (ingrandimento del disco ottico che appare a margini sfumati) (perdita del visus nel paziente, scotoma centrale dolore), neurite ottica retrobulbare (lieve pallore temporale del disco ottico, il disco ottico non rigonfio) (grave riduzione del visus), edema papillare o papilledema da congestione passiva o papilla da stasi da aumento della pressione intracranica (margini della papilla indistinti o offuscati da rigonfiamento del disco ottico) (normale visus nel paziente), atrofia ottica (ridotta acuit visiva), neuropatia ottica ischemica anteriore (perdita acuta del visus senza dolore) presenza di emboli retinici esame della pressione endoculare esame oftalmodinamometrico (misurazione della pressione arteriosa nelle branche principali della arteria oftalmica)

ESAME CLINICO DELL OTTAVO NERVO CRANICO (NERVO ACUSTICO)Cenni di anatomia: Due tipi di nuclei a localizzazione bulbare: a) nuclei cocleari connessi con i lobi temporali, b) nuclei vestibolari connessi con il midollo spinale attraverso i tratti vestibolo-spinali, con i muscoli oculomotori attraverso il fascicolo longitudinale mediale, con il cervelletto con le vie vestibolo-cerebellari Due tipi di divisioni: a) divisione cocleare: ganglio spirale della coclea localizzato nella porzione petrosa dellosso temporale b) divisione vestibolare: labirinto (creste ampollari, canali semicircolari, zone maculari) connesso con il ganglio vestibolare Funzione dell VIII nervo cranico (sensitivo): udito, equilibrio Esame clinico esame delludito: - prova di Rinne: si basa sul fatto che la conduzione aerea migliore di quella ossea - prova di Weber - test audiometrici di Bekesi, - test del bilanciamento binaurale, - test SISI (Short Increment Sensitivity Index) b) esame dellequilibrio - ricerca di nistagmo attraverso inseguimento di una mira, - ricerca del nistagmo di posizione - stimolazione calorica, - elettronistagmometria Alterazioni dell ottavo nervo cranico - ipoacusia - sordit - presenza di nistagmo, - vertigini, - disturbi dellequilibrio

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ESAME DEL SISTEMA MOTORIOALTERAZIONI DELLA STAZIONE ERETTA flessione dellestremit superiore ed estensione di quella inferiore: emiplegia, testa e collo piegati in avanti, braccia e ginocchia flesse: m. di Parkinson, lordosi pronunciata: distrofia muscolare, aspetto curvo ed abbattuto; stato depressivo, posizione eretta da dominatore: stato maniacale, posture bizzarre mantenute anche per tempi lunghi (flexibilitas cerea): schizofrenia, presenza di ipercinesie come movimenti coreici ed atetoidi

ESAME DELLA DEAMBULAZIONE marcia in avanti ed allindietro ad occhi aperti, capacit di salire e scendere le scale, corsa, deambulazione sui talloni, deambulazione sulle punte, capacit di saltellare su ciascun piede, deambulazione in tandem (deambulazione lungo una linea) prova di Fourier: camminare in avanti e poi voltarsi rapidamente su comando deambulazione in avanti ed allindietro ad occhi chiusi

ESAME DEL SISTEMA MOTORIOALTERAZIONI DELLA ANDATURA

- Deambulazione falciante - Deambulazione a forbice nella paraplegia spastica (es. diplegia spastica o malattia di Little); - Deambulazione spastica - Deambulazione atassica di origine sensitiva compare soprattutto ad occhi chiusi ad es. nella sclerosi posteriore-laterale, sclerosi multipla, tabe dorsale, neurite periferica; - Deambulazione atassica di origine cerebellare presente sia ad occhi aperti che chiusi, ma aumenta ad occhi chiusi, ad es. in malattia vermiana, alcolismo acuto, intossicazione da farmaci; - Deambulazione steppante caratterizzata dalla paralisi della dorsiflessione del piede dovuta a deficit del m. tibiale anteriore, m. peroneo profondo; - Deambulazione a piccoli passi: tipica della malattia di Parkinson; - Deambulazione propulsiva o festinante: aumentata velocit e tendenza a cadere in avanti; - Deambulazione a piccoli scatti (ondulante): tipica della corea; - Deambulazione isterica: bizzarra, difficile da descrivere, mutevole, teatrale; - Deambulazione atassica: a base allargata; - Deambulazione deviata da un lato: dovuta a lesione vestibolare dal lato colpito (nella marcia in avanti ed allindietro si verifica una marcia a stella o deviazione a compasso)

ESAME DEL SISTEMA MOTORIOOSSERVAZIONE DI MOVIMENTI INVOLONTARI ANORMALITremore: movimento involontario ed oscillatorio, relativamente ritmico, risultato di contrazioni alternate di opposti gruppi muscolari. Esistono diversi tipi di tremore come quello fisiologico, tossico, essenziale, senile, cerebellare (o intenzionale), parkinsoniano (o a riposo), a battito dali (flapping tremor). Corea: movimenti spontanei irregolari, senza scopo ed asimmetrici. Atetosi: movimenti spontanei, lenti e repentini delle porzioni distali delle estremit. Coreo-atetosi: movimenti dai caratteri intermedi tra corea ed atetosi. Ballismo: contrazioni grossolane e brusche dei muscoli assiali e del tronco e prossimali delle estremit. Emiballismo quando limitato ad un emilato. Distonia: spasmi di movimento dei muscoli assiali del tronco e prossimali delle estremit. Esempi sono gli spasmi di torsione, il torcicollo spasmodico, il crampo dello scrivano. Spasmo: contrazione muscolare non dolorosa. Esistono diversi tipi di spasmi come quello di difesa o protettivo (di origine riflessa), quello tonico, quello clonico, quello tetanico, quello stricnico, quello caropo-pedalico, quello facciale, quello emifacciale, il blefarospasmo, il paraspasmo facciale. Crisi oculogire: movimenti coniugati ed involontari con o senza fissazione degli occhi. Singhiozzo: spasmo di breve durata associato ad abduzione delle corde vocali. Crampo: spasmo muscolare doloroso che pu o no produrre un movimento. Mioclono: brusco movimento a strappo di uno o pi arti o del tronco, che se si ripete aritmico e risultato di contrazione improvvisa di uno o pi gruppi muscolari. Asterissi: improvviso rilassamento dei muscoli estensori del polso che comporta un tremore a battito dali del polso. Tics: movimenti involontari compulsivi e stereotipati (semplici, isolati, complessi). Manierismi: movimenti stereotipati eseguiti in maniera calma e che comportano anomalie del comportamento.

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FUNZIONI COGNITIVE OGGETTO DI STUDIO DELLESAME NEUROPSICOLOGICO

STATO MENTALE DI BASE

ATTENZIONE: Vigilanza o arousal (attenzione sostenuta), Attenzione divisa, - Controllo attentivo

Allerta, Attenzione selettiva (spaziale),

MEMORIA: Memoria semantica, episodica, anterograda e retrograda, verbale o spaziale, prospettica, di lavoro

FUNZIONI ESECUTIVE: processi cognitivi di ordine superiore deputati allorganizzazione e al controllo di di altri processi in funzione del raggiungimento di uno scopo (Shallice, 1994). Definire obiettivi del comportamento, Pianificare strategicamente le azioni necessarie, Mettere in atto le azioni necessarie, Controllarne gli esiti

LINGUAGGIO: produzione, comprensione

PERCEZIONE: degli oggetti, dello spazio

MOVIMENTO

I TEST NEUROPSICOLOGICIOrigini storiche dellesame neuropsicologico

Scale di intelligenza per valutare il ritardo mentale: Binet (1857-1911): Scala intelligenza per infanzia (Binet-Simon, 1905; 1908). Concetto di et mentale Stern (1871-1938): et mentale e cronologica: QI. Scala intelligenza Stanford-Binet (1916) Wechsler (1896-1981): scala intelligenza sugli adulti (dai 12 anni): scala verbale e nonverbale

I TEST NEUROPSICOLOGICIConcetti generali

- nessun test neuropsicologico una misura pura di una specifica funzione o processo cognitivi - ciascun test neuropsicologico attiva molteplici abilit cognitive - i test di memoria ed esecutivi operano anche su una funzione neuropsicologica strumentale - non possibile misurare una funzione cognitiva somministrando uno o due test - lindividuazione di un deficit cognitivo deve avvenire sempre attraverso lanalisi multidimensionale delle prestazioni ad una batteria di test costruita man mano in base alle prestazioni individuali

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I TEST NEUROPSICOLOGICICriteri di selezione dei test di screening

- Sede della lesione cerebrale: corticale\sottocorticale, emisfero sn\dx, focale\diffusa - Natura\eziologia della malattia: vascolare, traumatica, degenerativa, tumorale, dismetabolica - Tempo intercorso dallesordio\fase della malattia: acuta, post acuta, esiti oppure stato evolutivo iniziale-intermedio-terminale - Tipo di decorso della malattia: progressivo, cronico, verso il recupero. - Et, Scolarit e Caratteristiche socioculturali del paziente - Motivo dellesame

I TEST NEUROPSICOLOGICICriteri di selezione dei test di approfondimento

- in base ai risultati dei test di screening - lutilizzo di batterie precostituite onnicomprensive dispendioso ed aspecifico

I TEST NEUROPSICOLOGICIProcedure di somministrazione I manuali dei test forniscono procedure standard alle quali attenersi rigorosamente al fine di ricavare un punteggio standardizzato Si modifica la procedura e quindi la standardizzazione dellosservazione, per ottenere ulteriori informazioni:

- si concede pi tempo - si modifica la modalit di risposta - si allerta lattenzione - si ripete - si forniscono ulteriori spiegazioni - si chiede di riconsiderare la risposta - si suggerisce

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I TEST NEUROPSICOLOGICIRegistrazione - La risposta "standardizzata" - Il tempo impiegato - Gli errori autocorretti - Le risposte perseverative - Linchiesta dellesaminatore - Le facilitazioni - Le risposte successive - Lattenzione - La risposta catastrofica

I TEST NEUROPSICOLOGICIScoring La prestazione del paziente ad un test viene trasformata attraverso le procedure di scoring in un dato quantitativo A ciascuna risposta del paziente allitem stimolo viene attribuito un punteggio i punteggi possono essere dicotomici oppure assegnati su scala ad intervalli o su scala ordinale il punteggio pu essere costituito anche dal tempo impiegato ad elaborare la risposta (raramente una combinazione) la sommatoria dei punteggi di ciascun item, costituisce il punteggio grezzo del test.

I TEST NEUROPSICOLOGICITrasformazione statistica Per confrontare il punteggio del paziente con quello del gruppo di riferimento, trasformare i punteggi grezzi in punteggi standardizzati, punti z o ranghi percentili I manuali dei test di solito dispongono di appropriati ranghi percentili distribuiti per et e di tabelle gia predisposte per la trasformazione in punti standard. Per i test che non dispongono di un manuale, i dati normativi (disponibili nella pubblicazione scientifica) sono espressi in medie e deviazioni standard per gruppi di et. Et e scolarit incidono in modo significativo sulla distribuzione dei punteggi; dovrebbero essere adottate procedure di correzione.

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I TEST NEUROPSICOLOGICIPunteggi ZetaPer calcolare il punto Z si ricava lo scarto dalla media del punteggio del paziente dal gruppo di controllo di riferimento z= P. grezzo Media Deviazione standard considerando la coda negativa della distribuzione normale si considera patologico un punteggio inferiore a due deviazioni standard dalla media, perch tali punteggi possono essere presenti solo nel 2% della popolazione tenendo conto dellerrore standard di misura si possono accettare come patologiche anche prestazioni inferiori I test neuropsicologici spesso non hanno una distribuzione normale dei punteggi i test, essendo designati alla misurazione del deficit, hanno una concentrazione degli item nei range pi bassi; una prestazione normale avr un punteggio elevato (effetto soffitto) Quando i punteggi non sono distribuiti in modo normale preferibile il confronto con i percentili.

I TEST NEUROPSICOLOGICIPercentili Il punteggio grezzo viene confrontato con quello corrispondente alle diverse fasce della distribuzione in percentili. Si considera deficitaria una prestazione che cade al di sotto del 5 percentile. I ranghi percentili sono basati sulla reale distribuzione dei punteggi, che pu essere diversa da quella normale I test ed i loro punteggi si riassumono in una tabella

I TEST NEUROPSICOLOGICIAnalisi dei risultatiNellinterpretazione dei processi cognitivi, preservati o compromessi, il punteggio di un test non sostituisce mai losservazione, ma pu costituire linizio della fase diagnostica.

Considerando la coda negativa della distribuzione indicativamente pu essere classificato: Normale: 0-1ds dalla media 18 -50 percentile Borderline: 1-2 ds dalla media 16-3 percentile Deficitario: 2-3 ds dalla media 2 -0.01percentile Gravemente deficitario: >3 ds dalla media

normale

un

punteggio,

Il risultato del test va valutato in riferimento alla distribuzione dei punteggi del gruppo normativo e allattendibilit del test. I test ed i loro punteggi si riassumono in una tabella

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I TEST NEUROPSICOLOGICIProfilo neuropsicologico Il processo diagnostico pu iniziare con lanalisi dei punteggi pi bassi al fine di individuare la medesima funzione cognitiva o processo deficitari. Successivamente si determina larea in cui sono state ottenute le migliori prestazioni. Linterpretazione non va MAI eseguita test dopo test, ma deve essere un quadro coerente di tutti i risultati. Centrale lanalisi dei processi cognitivi che sono nellesecuzione di una abilit e di una prestazione deficitaria implicati

Si devono rilevare associazioni e dissociazioni nei deficit evidenziati, che vanno confrontate con i modelli teorici cognitivi, Si giunge ad una ipotesi finale, da verificare e supportare con losservazione, lintervista e levidenza neuroanatomica, e che possa dare origine allindividuazione di una sindrome neuropsicologica

I TEST NEUROPSICOLOGICIInterpretazione dei risultatiNellinterpretazione dellesame neuropsicologico bisogna inoltre:

Identificare quali sono i deficit cognitivi Cercare di capire se la prestazione attuale del paziente comparabile a quella in stato premorboso. Cercare di capire se il deficit organico o psichiatrico Se organico: focale o globale

I TEST NEUROPSICOLOGICIInterpretazione dei risultati in esami di controlloNellinterpretazione dellesame neuropsicologico di controllo bisogna:

Approfondire le funzioni deficitarie Controllare levoluzione temporale Impostare trattamento riabilitativo cognitivo

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I TEST NEUROPSICOLOGICIIntegrazione dei dati dellassessment sviluppo dellattuale profilo di funzionamento neuropsicologico previsione del potenziale di adattamento e funzionamento dellindividuo restituzione al paziente e alla famiglia integrazione del progetto riabilitativo eventuale programma di riabilitazione neuropsicologica

I TEST NEUROPSICOLOGICIIntegrazione dei dati dellassessmentLassessment neuropsicologico a cosa serve? fornire al paziente ed alla famiglia indicazioni sulle abilit compromesse e su quelle residue, per potere riadattare in modo congruente le aspettative e gli obiettivi per il futuro, nonch le strategie di compenso completare la diagnosi neurologica, supportandone la diagnosi differenziale sviluppare un programma di riabilitazione cognitiva/neuropsicologica completare il progetto riabilitativo integrato a fini legali

Lassessment neuropsicologico a chi serve? al paziente e alla famiglia al Medico e allEquipe Riabilitativa alla Scuola ai Servizi di Inserimento Lavorativo

MINI MENTAL STATE EXAMINATION (MMSE)Folstein et al, 1975

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MINI MENTAL STATE EXAMINATION (MMSE)

ORIENTAMENTO In che anno siamo ? In che stagione siamo ? In che mese siamo ? In che giorno del mese siamo ? In che giorno della settimana siamo ? In quale Stato siamo ? In quale Regione siamo ? In quale citt (o paese) siamo ? Dove si trova adesso (casa, stanza della casa, ... ) A quale piano ci troviamo ? 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

MINI MENTAL STATE EXAMINATION (MMSE)MEMORIA Cane Chi somministra il test pronuncia i seguenti tre nomi: casa, pane, gatto, al ritmo di uno al secondo. Chieda poi al soggetto in esame di ripeterli (1 punto per ogni risposta esatta). Successivamente se non li ricorda tutti, ripeterli fino alla memorizzazione (max 6 volte). ATTENZIONE E CALCOLO 100 - 7 93 - 7 Far eseguire entrambe le prove conteggiando solo la prova che ha dato il punteggio migliore Far sottrarre 7 da 100 per cinque volte consecutive assegnando 1 punto per ogni sottrazione corretta (fermarsi a 65) 86 - 7 79 - 7 72 - 7 Far ripetere la parola CARNE al contrario (assegnare 1 punto per ogni lettera correttamente posizionata) RICORDO Cane Chiedere al soggetto in esame se si ricorda i tre nomi memorizzati in precedenza, ed assegnare 1 punto per ogni nome ricordato. Pane Gatto 1 1 1 1 1 1 1 1 Pane Gatto 1 1 1

ENRAC

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MINI MENTAL STATE EXAMINATION (MMSE)LINGUAGGIO Indicate al soggetto un orologio e chiedetegli di dirne il nome (1 punto se lo riconosce) Indicate al soggetto una matita e chiedetegli di dirne il nome (1 punto se la riconosce) Far ripetere: "Sopra la panca la capra canta" (1 punto se la ripete correttamente) 1 1 1 3

Date al soggetto il seguente comando: "Prendi un foglio con la mano destra, piegalo a met e mettilo sul tavolo" ( 3 punti se le operazioni vengono eseguite correttamente ) Scrivete su di un foglio la frase "Chiudi gli occhi" poi fatela leggere al soggetto in esame chiedendogli di fare quello che legge (1 punto se il soggetto chiude gli occhi) Chiedere al soggetto di scrivere una frase con soggetto e verbo (1 punto se la scrive)

1 1

ABILITA' PRASSICO - COSTRUTTIVA

Dopo aver ricopiato il disegno qui riportato, chiedete al soggetto di ricopiarlo a sua volta (1 punto se sono presenti tutti gli angoli dei poligoni e la loro sovrapposizione)

1

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Montreal Cognitive Assessment (MoCA) Il Montreal Cognitive Assessment (MoCA) stato progettato come strumento per un rapido screening del deterioramento cognitivo lieve. Valuta diversi domini cognitivi: attenzione e concentrazione, funzioni esecutive, memoria, linguaggio, abilit visuocostruttive, astrazione, calcolo e orientamento. Il tempo di somministrazione del MoCa di 10 minuti. Il massimo punteggio possibile 30 punti; un punteggio uguale o superiore a 26 considerato normale.

Modello di esame neuropsicologico: dati preliminari

Dati anagrafici: Nome e cognome, et e scolarit Motivazione Esame: Valutazione funzioni cognitive in soggetto con xxxx Altri dati anamnestici: xxxx Disturbi cognitivi: Non lamenta disturbi cognitivi. Terapie mediche in corso: xxx. Funzioni motorie: xxx Campo visivo: Assenza di estinzioni visive all'esame del campo visivo eseguito per confronto. Sensibilit: Assenza di estinzioni alla doppia stimolazione tattile simultanea. Segni di disintegrazione psico-motoria:Assenti bilateralmente i riflessi pollico e palmo-mentoniero. Collaborazione del paziente: Buona. Orientamento spazio-temporale: Adeguato sia nel tempo che nello spazio. Esami neuroradiologici: Un esame xxx encefalo eseguito il xx/xx/xxxx ha documentato "xxxx".

Modello di esame neuropsicologico: griglia per lo scoringDOMINIO TEST SOMMINISTRATO Grezzo STATO GENERALE MEMORIA Mini Mental State Examination (Folstein et al., 1975) Digit Span Avanti (Weschler, 1945) Span Spaziale Avanti (Milner, 1971) Memoria visiva immediata (Caltagirone et al., 1979) Test delle 15 parole di Rey curva di apprendimento (Buschke, 1974) Test delle 15 parole di Rey effetto recency (posiz.10-15 lista1-2= xx ) 4 7 PUNTEGGIO Corretto 28,0 6,0 5,5 18,8 7 9 9 23 3,75 4,69 13,85 4 6 8 9 10 * Cut-Off score

54,5 28,0 3,6

< 19 > 61 28,53 4,69 88 11,22 3 3 90 > 133 8 30,4 18,96 49,28 4,8 5,7 10,3 8,5 8,2 6,1 19,62 19,7 7,18 16 20 tempo> 37 19

Test delle 15 parole di Rey rievocazione immediata (Rey, 1958) Test delle 15 parole di Rey rievocazione differita (Rey, 1958) Test delle 15 parole di Rey riconoscimento (corretti= xx ; falsi= xx )

95,0 12,5 6,0 6,0

Riproduzione a memoria della Figura complessa di Rey (Rey, 1941) ATTENZIONE Digit Span Indietro (Weschler, 1945) Span Spaziale Indietro (Milner, 1971) Barrage doppio (Toulouse e Piron, 1954) (corretti= xx ; falsi= xx )

96,0 55,0 10,0 36,0 29,2

Barrage doppio tempo di esecuzione (Toulouse e Piron, 1954) FUNZIONI ESECUTIVE INTELLIGENZA Verbal Control Tapping (Luria, 1966) Copia della Figura complessa di Rey-Osterrieth (Rey, 1941) Matrici Colorate Progressive di Raven (Raven, 1947) Test dei Giudizi Verbali (Spinnler e Tognoni, 1987) LINGUAGGIO ( sub-tests = xx xx xx xx )

46,3 22,2 15,2 23,7 22,5 10,0 8,9 20,0 19,0 8,7 21,0

Fluidit Verbale Fonologica lettera A (Borkowsky et al., 1967) Fluidit Verbale Fonologica lettera F (Borkowsky et al., 1967) Fluidit Verbale Semantica categoria Animali (Miceli e Capasso, 2001) Fluidit Verbale Semantica categoria Oggetti (Miceli e Capasso, 2001) Denominazione Orale di Nomi (Miceli e Capasso, 2001) Denominazione Orale di Verbi (Miceli e Capasso, 2001)

PRASSIE

Test di Prasssia Ideomotoria (De Renzi et al., 1980) Test di Prassia Buccofacciale (De Renzi et al., 1966) Copia di figure a mano libera (Gainotti et al., 1977) Copia di figure con elementi di programmazione (Gainotti et al., 1977)

PERCEZIONE VISIVA

Cancellazione di Linee (Albert, 1973)

( tempo =

19

sec.)

21,0 25,0

Minimal Feature view Task (Riddoch & Humphreys, 1993)

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