1 istituto tecnologie didattiche consiglio nazionale ricerche ssis di genova, corso tecnologie...
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Istituto Tecnologie DidatticheConsiglio Nazionale Ricerche
SSIS di Genova, corso Tecnologie Didattiche, a.a. 2001/2002
Tecnologie informatiche e multimediali nella didattica:
seconda parteTelematica e didattica
Tecnologie informatiche e multimediali nella didattica:
seconda parteTelematica e didattica
Funzionalità offerte dalla telematicaFunzionalità offerte dalla telematica
Telematica e didatticaTelematica e didattica
Accesso a informazione
remota
Strumento di comunicazioneinterpersonale
Il world wide webIl world wide web
Il WWW (World Wide Web) è un servizio informativo integrato a carattere globale che consente di esplorare, individuare e recuperare informazioni residenti su nodi di rete distribuiti geograficamente e gestite da servizi informativi anche molto differenti
Per trovare in rete…Per trovare in rete…
Usare un motore di ricerca
Partire da siti “portali”, generali o specifici
…..un po’ di intuizione e molta, molta pazienza...
La ricerca su internet: quali competenze?
La ricerca su internet: quali competenze?
• La capacità di individuazione delle informazioni rilevanti nel mare magnum di informazioni.
• La capacità di muoversi in ambienti soggetti a diversi modelli organizzativi (o talvolta disorganizzati) e a diverse modalità di accesso all’informazione.
• La capacità di valutare la correttezza dei contenuti e l’attendibilità delle fonti.
Tipologie di servizi per la didattica nel WWW
Tipologie di servizi per la didattica nel WWW
Tipologie di servizi offerti
Informazione on line
Didattica on line
Comunicazione on line
Distribuzione on line
Informazione onlineInformazione online
Informazione on line
cataloghi
Demo di softwareOn line
Campioni di testi on line
Guide (orientamento, concorsi,..)
Link a siti diInteresse educativodisciplinare,..
News sulla scuola(leggi, circolari,..
News Generali(tempo libero, cultura,..)
Opere di consultazione on line (dizionari, enciclopedie)
Musei virtuali
Comunicazione onlineComunicazione online
Comunicazione on line
Info e feedback via e-mail
supporto e consulenza via e-mail
Forum di discussionechat
Coinvolgimento utenti in progetti cooperativi
Didattica onlineDidattica online
Didattica on line
Guide didattiche “complete”
Piste d’uso del WEB nella didattica
Ambienti interattivi di apprendimento on line
Idee per attività didattiche(Suggerimenti, raccolta di esperienze,..)
Distribuzione onlineDistribuzione online
Distribuzione on line
Riviste on line
Aggiornamenti on line(di testi, di multimedia)
Download (testi e software)
Uso remoto di software e banche dati
Ordini online
Un esempio: SD2Un esempio: SD2
Il WWW come strumento per reperireinformazioni sul software didattico esull’uso del computer nella didattica
Sdquadro: servizio documentazione software didattico, ITD, CNRhttp://sd2.itd.ge.cnr.it/
Le comunità collaborativeLe comunità collaborative
“Ciò che distingue le comunità collaborative dalla gran parte delle comunità è il desiderio di costruire nuovi significati del mondo attraverso l'interazione con altri. La comunità collaborativa diventa un mezzo sia per conoscere se stessi sia per esprimere se stessi” (Schrage, 1990).
Apprendimento collaborativoApprendimento collaborativo
“Collaborare (co-labore) vuol dire lavorare insieme, il che implica una condivisione di compiti e un’esplicita intenzione di aggiungere valore, per creare qualcosa di nuovo o differente attraverso un processo collaborativo deliberato e strutturato, in contrasto con un semplice scambio di informazioni o esecuzione di istruzioni. Un’ampia definizione di apprendimento collaborativo potrebbe essere l’acquisizione da parte degli individui di conoscenze, abilità o atteggiamenti che sono il risultato di un’interazione di gruppo, o, detto più chiaramente, un apprendimento individuale come risultato di un processo di gruppo” (A. Kaye, 1994)
L’orizzonte teorico: le tre C del costruttivismo sociale
L’orizzonte teorico: le tre C del costruttivismo sociale
1. La Costruzione della conoscenza si fonda anche sulla “negoziazione sociale”, cioè su un processo di condivisione di una “realtà” con altri che utilizzano processi uguali o simili a quelli da noi usati nella negoziazione interiore
2. Il Contesto in cui si apprende deve essere significativo e autentico
3. La Collaborazione (con insegnante e pari) fornisce un set intellettuale che, nella costruzione di modelli mentali, facilita la negoziazione interna ed è indispensabile alla negoziazione sociale
Collaborare per produrreCollaborare per produrre
Importanza di un obiettivo comune, compreso e condiviso che può essere:– Un prodotto multimediale– Un archivio di informazioni interrogabile– Storie e testi collaborativi– Eventi e manifestazioni– …
Produrre assieme un prodotto multimediale
Produrre assieme un prodotto multimediale
• per fornire un metodo operativo di collegamento interdisciplinare e multidisciplinare
• per sviluppare e affinare metodologie di ricerca delle informazioni
• per sviluppare abilità di strutturazione logica delle conoscenze e un pensiero che si sviluppi secondo una logica associativa, oltre che lineare
• per sviluppare abilità metacognitive
• per sviluppare abilità di organizzazione di argomenti vasti e complessi
• per favorire rapporti collaborativi all’interno e all’esterno della classe
• per acquisire conoscenze informatiche e avviare gli studenti alla manipolazione di dati multimediali
Un esempioUn esempio
Sardegna chiama Friuli
Le campagne di guerra della seconda guerra mondiale nell'area dei Balcani attraverso i racconti dei protagonisti
http://digilander.iol.it/storia2000
Produrre assieme un archivio di informazioni
Produrre assieme un archivio di informazioni
• Per acquisire la capacità di interpretare qualitativamente e in modo dinamico dati quantitativi (saper leggere serie variamente organizzate di dati, saperli riorganizzare, elaborare, trasporre in altri codici)
• Per acquisire la capacità di operare passaggi reciproci da una dimensione qualitativa ad una quantitativa dei problemi
• Per sviluppare abilità cognitive di modellizzazione e di formulazione di ipotesi
• Per studiare fenomeni e concetti complessi
Un esempioUn esempio
StoryBasericostruire uno spaccato della storia degli ultimi 50/60 anni
attraverso l’esperienza e la memoria delle proprie famiglie
Confronto delle microstorie individuali, con la macrostoria e la storia
“ufficiale”
Confronto delle microstorie individuali, con la macrostoria e la storia
“ufficiale”
Utilizzo di strumenti qualitativi e quantitativi
Utilizzo di strumenti qualitativi e quantitativi
Realizzazione di uno o più prodotti destinati a
ospitare i risultati delle indagini
Realizzazione di uno o più prodotti destinati a
ospitare i risultati delle indagini
Produrre assieme storie e testi collaborativi
Produrre assieme storie e testi collaborativi
• Per promuovere la costruzione attiva di conoscenze attraverso l’interazione tra pari
• Per motivare l’uso della parola scritta• Per facilitare l’uso della parola scritta come strumento: di
confronto di idee e di esperienze, di comunicazione interpersonale
• Per sviluppare capacità di mediazione• Per sviluppare capacità all’ascolto ed a tenere in giusta
considerazione il punto di vista dell’altro
Un esempioUn esempio
Parole in jeansEsperienze di didattica collaborativa nello studio del linguaggio
poetico e narrativo
http://www.comune.genova.it/sociale/scuola/linguaggi/www_web/parole_jeans/progetto.htm
http://www.comune.genova.it/sociale/scuola/linguaggi/www_web/parole_jeans/CENTRO/Progetto.htm
promuovere la lettura, la comprensione e la produzione di testi poetici in un contesto
interdisciplinare ed in chiave multimediale
promuovere la lettura, la comprensione e la produzione di testi poetici in un contesto
interdisciplinare ed in chiave multimediale
sperimentare un modello progettuale che preveda l’uso di
una pluralità di canali comunicativi
sperimentare un modello progettuale che preveda l’uso di
una pluralità di canali comunicativi
dar vita a una classe virtuale composta da alunni e docenti
appartenenti a realtà geografiche differenti
dar vita a una classe virtuale composta da alunni e docenti
appartenenti a realtà geografiche differenti
Perché il computer?Perché il computer?
“I computer possono fornire un ambiente conversazionale in cui chi apprende può applicare conoscenza a problemi e considerare le sue azioni come eventi riusabili. Chi apprende può controllare il proprio apprendimento, apprendere da altri, sviluppare abilità metacognitive come il riflettere sulle proprie azioni ... Crediamo che una costruzione collaborativa della conoscenza che coinvolga sia i docenti che gli studenti dovrebbe essere supportata da opportuni ambienti didattici [...] Gli ambienti collaborativi per la costruzione della conoscenza fanno sì che tutti i membri di una classe o di un gruppo di apprendimento possano confrontare le loro interpretazioni. E' importante per l'acquisizione di una conoscenza avanzata che chi apprende comprenda che per ogni oggetto o evento esistono interpretazioni multiple. Queste interpretazioni possono essere dissonanti o consonanti, ma esse riflettono la complessità naturale che definisce i domini di conoscenza più avanzati. Gli ambienti collaborativi mettono in grado coloro che apprendono di identificare e riconciliare questi diversi punti di vista al fine di risolvere i problemi” (Jonassen et al, 1993).
Gli strumenti telematiciGli strumenti telematici
• Sistemi di comunicazione (sincroni: chat, comunicazione audio e video; asincroni: posta elettronica, computer conferencing).
• Sistemi per la condivisione di risorse (sincroni: condivisione dello schermo e lavagna elettronica, strumenti per la rappresentazione di progetti; asincroni: accesso ai sistemi di file e banche dati).
• Sistemi di supporto a processi di gruppo (sistemi per la gestione dei progetti, calendari condivisi, sistemi per la produzione, strumenti di votazione, strumenti per la generazione di idee e per discussioni a ruota libera).
Comunicazione Mediata dal Computer (CMC)
Comunicazione Mediata dal Computer (CMC)
• La comunicazione mediata dal testo scritto assume le caratteristiche del say-writing (immediatezza della comunicazione)
• La rapidità con cui i messaggi vengono scambiati facilita la socializzazione e l’interazione sui contenuti
• Comunicare su basi virtuali può causare un senso di perdita del controllo e di insicurezza
• I partecipanti temono una perdita di produttività in caso di inaffidabilità della piattaforma tecnologica
Dalla classe in presenza alla classe virtuale
Dalla classe in presenza alla classe virtuale
• Ripensamento delle attività curricolari • Sviluppo di una interdipendenza positiva tra i
diversi attori coinvolti• Approccio basato sulla discussione e sulla
formulazione di domande e ipotesi• Strutturazione della classe in un “raggruppamento
di gruppi”
Le diverse strutture sociali adottabili
Le diverse strutture sociali adottabili
• La classe singola (piccoli gruppi di studenti)
• Più classi anche afferenti a scuole diverse
• Presenza di esperti esterni
• Interazione con istituzioni
L’insegnante come facilitatoredell’apprendimento
L’insegnante come facilitatoredell’apprendimento
• Creare un clima ed un ambiente comunicativo• Sviluppare le competenze comunicative degli alunni• Aiutare gli studenti a riflettere sull’attività svolta• Pianificare i compiti appropriati ai piccoli gruppi• Stimolare la discussione con domande che prevedano
risposte aperte• Resistere alla tentazione di fornire risposte pre-confezionate• Utilizzare le domande provenienti dai singoli studenti verso
il gruppo o verso altri studenti singoli• Sfruttare i conflitti come occasioni di confronto e
arricchimento
Da che parte cominciareDa che parte cominciare
Un buon modo per cominciare può essere quello di appoggiarsi ad iniziative progettate da altri:
http://www.eun.org/partner-find
http://www.webscuola.it/ (sezione “aula aperta”)