17 gestione del calore

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Gestione del calore

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Page 1: 17 gestione del calore

Gestione del calore

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ENERGIA - Definizioni

Il rendimento più basso è di solito quello di conversione del calore in altre forme di energia. Esiste un limite teorico (1-T2/T1) dettato dal II principio della termodinamica.

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3

conduzionetrasferimento di energia che avviene attraverso un mezzo materiale senza che in esso vi siamovimento macroscopico di materia

convezionetrasferimento di energia che avviene per mezzo di movimenti macroscopici di materia

irraggiamentotrasferimento di energia per mezzo di radiazioni elettromagnetiche;quindi può avvenire anche in assenza di materia (nel vuoto)

In realtà il trasferimento di energia sotto forma di calore è un fenomenoassai complesso che quasi sempre coinvolge tutti e tre i “meccanismi” citati.

Meccanismi di trasmissione del calore

Page 4: 17 gestione del calore

Prof Biasco 2006

Propagazione per Conduzione

E’ la modalità principale di propagazione del calore nei corpi solidi.

In una sbarretta metallica il calore si propaga dall’estremità riscaldata a tutto il

corpo.

Nella conduzione il calore si propaga senza che ci sia spostamento di materia.

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Prof Biasco 2006

Propagazione per Conduzione

I corpi non trasmettono il calore tutti allo stesso modo, alcuni lo trasmettono

facilmente e sono i

Conduttori tutti i corpi metallici: rame, ferro, alluminio, tutti i metalli;

altri si oppongono alla propagazione del calore e sono detti

Isolanti legno, plastica, vetro, ceramica, eccetera.

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Prof Biasco 2006

Propagazione per Conduzione

A livello microscopico le molecole del corpo vicine alla sorgente di calore ricevono

energia termica che determina un aumento della loro energia cinetica.

Aumenta l’agitazione termica delle molecole vicine all’estremo riscaldato. Le forze

elastiche che legano le molecole trasmettono l’agitazione termica alle molecole

adiacenti e così fino all’estremo opposto della sbarretta.

Page 7: 17 gestione del calore

Prof Biasco 2006

Propagazione per Conduzione

Quanto calore viene trasmesso per conduzione?

Sperimentalmente si osserva che il calore trasmesso e direttamente

proporzionale a:

• Area della sezione A

• Differenza di temperatura tra gli estremi T= T1 - T2 (T1 > T2)

• All’intervallo di tempo che viene considerato t

• Inversamente proporzionale alla lunghezza della sbarretta L

• dipende dalle caratteristiche del materiale k k coefficiente di

conducibilità (o conduttività ) termica

Q

L

T1 T2 A

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Prof Biasco 2006

Coefficienti di Conducibilità Termica

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Propagazione per Conduzione

Allora la quantità di calore trasmesso è:

Q

L

T1 T2 A

tL

TAkQ

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Sbarre in parallelo - Conduzione

Il calore totale Q che passa da T1 a T2 è

la somma dei calori Q1 attraverso la

sbarra 1 e Q2 attraverso la sbarra 2.

Esercizio 1

Due sbarre di materiali diversi, sono collegate a due piatti metallici mantenuti a

T1 °C e T2 °C. Le sbarre hanno la stessa sezione. Calcolare il calore che passa

attraverso le sbarre in 1,0 s supponendo che lo scambio di calore avvenga solo

attraverso gli estremi.

Q1

Q2

L

T1 T2

212121 kktL

TAt

L

TAkt

L

TAkQQQ

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Sbarre in serie - Conduzione

Il calore Q che attraversa il 1° metallo è uguale a quello che attraverso il secondo.

Esercizio 2

Le due sbarre dell’esercizio 12 vengono collegate in serie.a) calcolare la temperatura nel punto di giunzione dei due metallib) La quantità di calore che attraversa le sbarre in 1 s..

Q Q

L

T1=106 °c T2= 2 °C

L

T

La temperatura nel punto di giunzione è:

R

RP

kk

TkTkT

21

Il calore Q che attraversa le sbarrette è: RP

RP

kk

kkTT

L

tAQ

21

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Prof Biasco 2006

Propagazione per Convezione

E’ la modalità principale di propagazione del

calore nei fluidi in quanto le molecole dei fluidi si

muovono liberamente.

Si verifica quando un liquido viene riscaldato in

modo non uniforme.

Differenti temperature all’interno del fluido

producono un movimento di materia che

trasporta calore.

Per esempio il fenomeno si verifica riscaldando

una stanza mediante una stufa. L’aria più calda,

avendo densità minore, tende a salire e viene

sostituita dall’aria più fredda che scende

lateralmente. In questo modo si creano dei moti

circolari di aria: moti convettivi.

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Propagazione per Irraggiamento

Tutti i corpi emettono energia sotto forma di onde elettromagnetiche:

luce visibile (che ci permette di vederli),

onde ultraviolette,

onde infrarosse (che trasmettono energia termica).

•Il calore viene trasmesso mediante la

radiazione infrarossa che ha una

lunghezza d’onda compresa tra

1 m e 100 m.

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Prof Biasco 2006

Propagazione per Irraggiamento

Tutti i corpi emettono energia sotto forma di onde elettromagnetiche:

8·1014 Hz 4·1014 Hz

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Prof Biasco 2006

Siccome l’irraggiamento comprende luce visibile è possibile determinare la

temperatura di un corpo in base al suo colore (pirometro ottico).

- Rosso acceso ----> 800 °C resistenza stufa o forno elettrico

- Bianco incandescente ----> 3000 °C filamento lampadina

- Blu incandescente ----> 20.000 – 30.000 °C stelle molto calde

la superficie del sole ha la temperatura di circa 6000 °C.

Propagazione per Irraggiamento

A differenza della conduzione e convezione l’irraggiamento avviene anche nel

vuoto.

La luce e il calore del sole ci raggiungono attraverso 150 milioni di km di vuoto

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Prof Biasco 2006

Propagazione per Irraggiamento

La potenza P irradiata da un corpo, cioè l’energia irradiata al secondo, è

direttamente proporzionale alla superficie A raggiante e alla quarta potenza

della temperatura T del corpo.

Costante di Stefan-Boltzmann = 5,67 108 W/(m2 K4)

Coeff di emissione o emissività 0 e 1

Area della superficie raggiante A

Temperatura assoluta del corpo raggiante T

Legge di Stefan-Boltzmann 4TAeP

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Prof Biasco 2006

Propagazione per Irraggiamento

I corpi assorbono radiazione dai corpi circostanti con la stessa legge con cui la

emettono.

Se un corpo è alla temperatura T e gli oggetti circostanti a temperatura Tsallora la potenza emessa dal corpo sarà:

44

sassorbitaemessatot TTAePPP

Ea

Ee

Se la temperatura del corpo è maggiore di

quella degli oggetti circostanti allora la

potenza emessa è maggiore di quella

assorbita Ptot > 0.

Se la temperatura del corpo è minore di

quella degli altri oggetti allora la potenza

emessa è minore di quella assorbita Ptot <

0.

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T1

T2

dT

dx

T

x

l

x1 x2

S

P

Conduzione termica in regime stazionario

conduttività termica

conduttanza termica(di conduzione)

gfGc

TGTl

SP c

per un corpo a facce piane e parallele

mK

W

2

TL

P

L

TL

P

hmK

Cal

mK

hCal

Page 19: 17 gestione del calore

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Rete equivalente termica

VT

GG

dt

dqi

dt

dQP

qQ

c

ΔΔ

TGP c VGi

G V

V1

V2

i

O

VGi

Gc T

T1

T2

P

O

TGP c

G V

V1

V2

i

O

GVi

Gc T

T1

T2

P

O

TGP c

Page 20: 17 gestione del calore

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T (K)

(W/cmK)

Conduttività termica in funzione della temperatura per alcuni materiali

Page 21: 17 gestione del calore

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Tabella 1.1 – Conduttività termica di alcuni materiali

Materiale (W/mK) Materiale (W/mK)

acciaio 4050 calcestruzzo 0,81,4

alluminio elettr. 218 carbone 0,140,17

argento 418 cartone (secco) 0,030,07

bronzo 58 cartone impregnato con olio 0,10

lamierini magnetici cellulosa 0,244

longitudinalmente 50 legno (abete) 0,198

trasversalmente 1 mica 0,349

oro 298 olio minerale 0,120,17

piombo 34,8 apirolio 0,10

rame 380 steatite 2,67

stagno 63 vetro 0,871,02

zinco 109 aria

amianto 0,235 resina epossidica 0,91

asfalto 0,630 smalto resina 1,21,3

Page 22: 17 gestione del calore

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Gc

pc

T

TAkp ccc

Trasmissione per convezione in regime stazionario

pc - calore trasferito per convezione nell’unità di tempo [W]

Ac - area della parete di contatto

T - differenza di temperatura fra la parete e la massa del fluido

kc - coefficiente di convezione [W/m2K]

TGp cc ccc AkG

Page 23: 17 gestione del calore

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forma della parete (piatta o curva) orientamento della parete rispetto al fluido densità, viscosità calore specifico e conducibilità termica del fluido refrigerante (caratteristiche fisiche che dipendono tutte dalla temperatura) esistenza di evaporazioni, formazione di incrostazioni velocità del fluido (laminare o turbolento)

Fattori che influenzano il coefficiente di convezione kc

Coefficiente di convezione infunzione della velocità delfluido per pareti verticali liscedi altezza h raffreddate conaria forzata

kc

(W/m2K)

m/s

60

20

40

80

100

120

140

5 10 15 20 25 30 35

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Ordine di grandezza di Kc (a titolo indicativo)(parete di contatto verticale liscia e convezione naturale)

Per l’aria nella stessa situazione ed a 20°C con una pressione di 760 torr è stata proposta (tra le molte altre) la formula empirica

Ckc 24 W/m 5,2

aria 5 W/m2 °C

acqua 500 W/m2 °C

olio 100 W/m2 °C

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pi - calore trasferito per irraggiamento nell’unità di tempo [W]

Ai - area della superficie del corpo

- costante di Stefan-Boltzmann ; 428 W/m106697,5 K

4 TAp ii

La potenza irraggiata da un corpo alla temperatura T è data da

Irraggiamento

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pi

T (K)

4 TAp ii

100 150 200 250 300 350 400 450 500 550 600

50 °C

200 °C

Page 27: 17 gestione del calore

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TAkp iii

TGp ii

iii AkG

Gi

pi

T

Per una temperatura compresa più o meno fra 0 °C e 100 °C possiamo porre:

(ki - coefficiente di irraggiamento [W/m2K])

K W/m5 2ik

come ordine di grandezza si ha

Cki 24 W/m 65,2

vengono anche utilizzate molterelazioni empiriche: ad esempio

Page 28: 17 gestione del calore

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TAkTAkp iiccc

TAA

AkkTAkAkp c

c

iiciccc

1

Calore trasmesso per convezione e irraggiamento

TAkp cec

ic AA poiché di solito è

ce kk

ciice AAkkk coefficiente globale di trasmissione

Ai

Ac

Page 29: 17 gestione del calore

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Le perdite sono proporzionali al peso del componente.

La cessione all’ambiente del calore prodotto da tali perdite, avviene

attraverso la superficie esterna.

Il peso dipende da s3 e la superficie di scambio termico da s2, quindi

le perdite, al crescere delle dimensioni e quindi del volume e della

superficie esterna della macchina, aumentano più rapidamente della

superficie di scambio termico attraverso la quale vengono dissipate.

s

Raffreddamento delle macchine elettriche

Quindi: all’aumentare della potenza di una macchina elettrica devonoessere adottati sistemi di raffreddamento più efficaci che portino ad unmaggior scambio termico (W/cm2) sulla superficie di scambio

Page 30: 17 gestione del calore

Thermal Design Power

• Il Thermal Design Power (TDP, chiamato anche Thermal Design Point) rappresenta un'indicazione del calore (energia) dissipato da un componente elettronico, che il sistema di raffreddamento dovrà smaltire per mantenere la temperatura del processore stesso entro una soglia limite. La sua unità di misura è il watt.

Page 31: 17 gestione del calore

Thermal Design Power

• il sistema di raffreddamento di un processore per computer portatili può essere progettato per un TDP di 20 W, il che significa che può dissipare (tramite un sistema di raffreddamento attivo come una ventola, in modo passivo, usando il principio della convezione o tramite radiazione del calore, o in tutti e tre i modi) 20 Joule di calore al secondo, senza eccedere la temperatura di giunzione (massima temperatura interna di funzionamento) del chip.