30 gennaio 2014
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L'Oscar del giorno lo asse-gniamo a Michele Iorio. L'expresidente della Giunta regio-nale ha fatto notare al succes-sore nella carica, Paolo Frat-tura, che gli unici fondi ottenutidalla Regione nei mesi passatie, non da ultimo, quello relativoai beni culturali, sono dovuti al-l'attività del governo prece-dente. Ed allora, si chiede Iorio,cosa ha fatto l'esecutivo Frat-tura in questi mesi di attività? Ese è vero che lo stesso presi-dente ha sottolineato la bontàdei finanziamenti riconosce, difatto, la bontà di quanto fattoda Iorio.
Il Tapiro del giorno
a Donato Di Toma
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
ANNO X - N° 24 - GIOVEDÌ 30 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico
L’Oscar del giorno
a Michele Iorio
Il Tapiro del giorno lo diamoa Donato Toma. L'ineffabileassessore al Bilancio è cadutosulla più classica buccia di ba-nana. Sulla questione Tares ilritardo e gli errori dei bollet-tini recapitati agli utenti pe-sano sul funzionamento dellamacchina amministrativa. Ungrattacapo in più dopo la sci-volata sull'Ici relativa ai ter-reni agricoli. Le associazionidei consumatori sono giàpronti con i relativi ricorsi perl'impugnativa dei provvedi-menti adottati dall'ammini-strazione. Sotto mira gli avvisidi pagamento inviati.
Governo cosiddetto di centro-sinistra: sommatoria in-
distinta di trasformismi ed opportunismi. Al tempo (ab-
bastanza recente) in cui si credeva agli effetti salutari
del Piano di rientro dal debito sanitario "Qualcuno
vuole assumersi la responsabilità ed il coraggio di dire
che il Cardarelli non esisterà praticamente più?" . E,
in aggiunta: "Qualcuno abbia il coraggio di dire esplici-
tamente che la sanità molisana fra qualche anno sarà
completamente nelle mani dell’Università, della Catto-
lica e del Neuromed". Frattanto la sanità è precipitata
ancora più in basso, su livelli minimali d’efficienza, con
costi insostenibili. Situazione di comodo per chi vorrà
approfittare per collocare la sanità privata sul piedi-
stallo dell’efficienza e dell’indispensabilità.
Non senza alle spalle l’analisi oggettiva di ciò che il
Piano di rientro aveva ritenuto necessario correggere e
di ciò che gli utilitarismi della politica applicati alla sa-
nità avrebbero a loro volta determinato. Il Piano aveva
rilevato che“1) il tasso di ospedalizzazione è in co-
stante crescita dal 2001, in controtendenza rispetto al-
l’andamento registrato nelle altre regioni con tassi
elevati; 2) l’incremento dei ricoveri in ambito regionale,
nonostante l’attivazione di nuove specialità, non è stato
seguito dal decremento dei ricoveri fuori regione; 3) il
tasso di ospedalizzazione è molto vario da zona a zona,
senza collegamenti all’anzianità della popolazione, in-
fatti escludendo la zona 1 (Agnone), con il più alto
tasso di ospedalizzazione (271 ricoveri per mille abi-
tanti), in parte giustificato dall’elevata incidenza della
popolazione anziana, il tasso più alto si registra nella
zona 4 (Larino,Termoli, 251 ricoveri per 1.000 abitanti)
che presenta la popolazione più giovane; 4) relativa-
mente all’offerta di prestazioni l’analisi dell’appropria-
tezza del sistema di risposta ai bisogni sanitari della
popolazione evidenzia i seguenti ulteriori elementi:
elevato numero di ricoveri ordinari per prestazioni non
considerate nelle analisi poste a base del piano di rien-
tro ma inserite nella proposta di revisione dei Lea
5) c’è una elevata incidenza di dimessi con drg me-
dico da reparti chirurgici e con il solo riferimento ai re-
parti classificati di chirurgia generale (codice 09), per i
quali non si dovrebbe superare il 30%, tre ospedali pre-
sentano percentuali superiori al 60% (Caracciolo di
Agnone, Veneziale di Isernia, SS. Rosario di Venafro),
uno superiore al 50% (Centro Biomed dell’Università
Cattolica) e tre superiori al 40% (Cardarelli di Campo-
basso, S. Timoteo di Termoli e Vietri di Larino); 6) in al-
cuni casi il numero degli interventi chirurgici non
raggiunge la soglia minima necessaria per garantire il
mantenimento della qualificazione professionale dei
medici addetti”.
Questi i rilievi del Piano di rientro. Mentre gli utilita-
rismi della politica applicati alla sanità hanno, a loro
volta, determinato un forte squilibrio nell’assegnazione
dei posti letto tale che, a fronte di un fabbisogno regio-
nale calcolato in 14,9 posti letto, per la neurochirurgia
si riducono da 15 a 13 (10 plo e 3 dh) quelli del Carda-
relli, mentre vengono mantenuti i 37 posti letto alla
Neuromed.
Questo è un esempio esplicativo di una parzialità che
annovera tra l’altro, relativamente alle scelte riguar-
danti l’ospedale Cardarelli, i posti letto di day hospital
del reparto di oncologia, che ha fatto registrare un con-
sistente saldo attivo di mobilità, ridotti da 7 a 6, e com-
pletamente eliminati i 13 posti ospedalieri esistenti,
riconoscendo invece alla Cattolica 10 posti letto ospe-
dalieri e 5 di day hospital.
:"Qualcuno abbia il coraggio di dire esplicitamente
che la sanità molisana fra qualche anno sarà completa-
mente nelle mani dell’Università, della Cattolica e del
Neuromed". Obtorto collo, quel coraggio e quella re-
sponsabilità spetteranno al nuovo presidente della Re-
gione Molise. E saranno espressi, ne siamo certi, con
convincenti belle parole. E l’ intima soddisfazione di chi
ha saputo vincere con l’aiutino dei potentati economici,
dei trasformisti e degli opportunisti della politica e i ty-
coon della sanità.
Dardo
TAagliolto
230 gennaio 2014
Il rischio è che tutto passi nelle mani delle strutture private
Sanità, trasformismied opportunità
CAMPOBASSO. Il Comitato “pro
Ospedale Veneziale” di Isernia, ritiene
si debba intervenire sulla nomina del
dottor Antonio Lastoria per sostenere
con atti appropriati il giudizio pen-
dente innanzi al Tar Molise, in quanto
si "subdora un conflitto di interessi tra
pubblico e privato che si determine-
rebbe se tale nomina restasse esecu-
tiva".
Il Comitato, nato per difendere il di-
ritto alla salute di tutti i cittadini e per
rivendicare la tutela della sanità pub-
blica sempre più frustrata da quella
privata, intenderebbe sostenere Condi-
dorio nella denuncia pubblica di quel
potenziale conflitto d’interessi in capo
al Direttore della Direzione per la Sa-
lute: si è appreso, infatti, dalla docu-
mentazione ufficiale dei Ministeri della
Salute e dell’Economia che il dott. An-
tonio Lastoria è dipendente dell’Uni-
versità Cattolica, struttura privata già
convenzionata con la Regione ed oggi
controllante la Fondazione di ricerca e
cura Giovanni Paolo II. D’altro canto
Condidorio - in virtù della legge anti-
corruzione (l. 190/2012 e d.lgs.
39/2013) secondo cui non possono es-
sere conferiti incarichi pubblici di ver-
tice a soggetti titolari di rapporti
professionali con enti privati control-
lati o finanziati dai primi (art. 4, d.lgs.
39/2013) - desidererebbe evitare pre-
ventivamente fenomeni di corruzione e
di conflitto d’interessi che ne costitui-
scono l’anticamera, sanzionabile pe-
raltro con la revoca della nomina
stessa (art. 17). "Tra le finalità del Co-
mitato vi è, dunque, anche quella di ri-
levare la drammatica spoliazione del
sistema sanitario pubblico in favore
dei privati, sottolineando come d’altro
canto questo conferimento a Lastoria,
che si troverebbe al vertice dell’organo
pubblico controllore, produrrebbe di
fatto una ricaduta negativa sulla pia-
nificazione e gestione della sanità pub-
blica e non farebbe altro che
confermare un vero e proprio disegno
di politica sanitaria di privatizzazione
dei servizi socio-sanitari. La salva-
guardia dell’ospedale d’Isernia di-
pende soprattutto dalla gestione
oculata e sana di questa conflittualità
tra sanità pubblica e privata".
"Sanità, Lastoria va rimosso"Memorandum per il presidente della giunta regionale e compagni
TAagliolto
330 gennaio 2013
In riferimento allo sblocco dei 4,5 mi-
lioni di euro per i siti archeologici del Mo-
lise, sono entusiasta di come l'attuale
governo regionale apprezzi quanto realiz-
zato da chi lo ha proceduto. E' la dimo-
strazione tacita ma tangibile che nel
passato abbiamo lavorato bene. Peccato
che nei comunicati stampa del governa-
tore Frattura venga sempre omesso questo
particolare. Accade spesso, troppo spesso
che iniziative già programmate e finan-
ziate dal mio governo regionale vengano
semplicemente rispolverate e vendute
come nuove. Mi piacerebbe però che questi
signori inizino a rendersi autonomi nella
programmazione degli interventi e, mu-
nendosi pure di lucidità, si diano da fare
per rianimare l'economia del Molise, ar-
chiviando definitivamente la stagione delle
chiacchiere e delle parole vuote. La verità
è che credono di essere ancora all'opposi-
zione: qualcuno spieghi loro che i molisani
hanno bisogno di una classe dirigente che
risolva i problemi. Non che li racconti.
Cultura: allora Paoletto, abbiamo lavorato bene?
Imprese e innovazione, il Molise dei parenti
CAMPOBASSO. A proposito di parenti. Nella Regione
Molise, in tutte le sue sfaccettature, compaiono persone
legate direttamente o indirettamente al cuore del presi-
dente. A parte cugini, sorelle, soci in affari, questa è la
volta della compagna del governatore. Il suo nome è
poco conosciuto per i non addetti ai lavori. Ma i ruoli
appaiono sui siti internet. Il nome Gilda Maria Anto-
nelli, compagna di Paolo Frattura, risulta dal sito web
essere organica all’ente di formazione professionale Si-
curform: recentemente la Giunta guidata da Frattura ha
annullato in autotutela un’aggiudicazione di mesi prima
fatta in favore di una ditta, proprio su ricorso della Si-
curform.
E non é finita qui per la compagna del presidente. Il
nome Gilda Maria Antonelli compare anche nel caso
biomasse nel Matese. Per la realizzazione della centrale
infatti, il 14 luglio 2005 nasceva una società: la Gap Con-
sulting. Per il 50% appartenente all’ingegner Mariolga
Mogavero (attuale capo di Gabinetto del presidente
della Giunta regionale). L’altro 50% della Gap era di
Gilda Maria Antonelli, amica fidatissima del governa-
tore. Il 10 marzo del 2011 la quota di Mariolga Mogavero
finisce alla società (Civitas) del suo consorte. Quella di
Gilda Maria Antonelli, invece, alla società (Proter) del
suo amico fidatissimo Paolo di Laura Frattura.
Sempre il nome di Gilda Maria Antonelli compare
anche alle elezioni per il nuovo rettore dell’Università
del Molise. Era nel comitato elettorale del candidato
Coppola, il professore sostenuto anche dall’eurodepu-
tato di Forza Italia Aldo Patriciello. In piena campagna
elettorale universitaria, il governatore Frattura toglie
all’Unimol la bellezza di 22milioni di euro per ricerca e
innovazione. Qualche mese più tardi si insedia sulla
poltrona dell’Università del Molise il vincitore della
competizione interna all’Ateneo, Gianmaria Palmieri
che assegna la delega di ricerca e innovazione alla com-
pagna di Frattura. Ricompare così il nome Gilda Maria
Antonelli. Magicamente il presidente della Regione,
Paolo Frattura, torna sui passi e risblocca i 22milioni
bloccati in precedenza.
Sarà una coincidenza lo sblocco delle risorse regionali
per l’Unimol subito dopo la nomina della stessa com-
pagna (già socia dell’attuale capo di gabinetto della
Giunta regionale) nel gruppo esecutivo del rettore con
delega proprio all’innovazione? Andiamo avanti e arri-
viamo alla notizia ultima. Sul sito dell’Unimol appare:
“Unimol, Unioncamere e Regione Molise insieme verso
l’innovazione”.
E si legge: “Consapevole dell’importanza che rico-
prono la ricerca e l’innovazione, nello sviluppo di un
territorio ed in sintonia con le indicazioni comunitarie,
l’Università degli Studi del Molise, in collaborazione con
Unioncamere Molise, ospiterà, lunedì 3 febbraio 2014,
alle ore 10.00, presso la Sala “Enrico Fermi” della Biblio-
teca di Ateneo, in Viale Manzoni a Campobasso un in-
contro informativo sul bando “Programmi di
Innovazione, Opportunità di Finanziamento per le Pmi
Operanti in Molise”, pubblicato sul BURM – il Bollettino
Ufficiale della Regione Molise - del 31 dicembre 2013. Il
workshop si propone di informare imprenditori, profes-
sori, ricercatori sulle azioni previste nell’Avviso, che
prevede una dotazione finanziaria da 6 milioni di euro
sul fondo PAR FSC Molise 2007-2013 e che si inserisce
nelle azioni previste dall’Asse I “Innovazione ed im-
prenditorialità”.
L’iniziativa rappresenta un momento importante in
cui istituzioni, imprese e mondo della ricerca possono
dialogare su temi che rappresentano un motore di svi-
luppo per la regione.
Il grado di competitività di un’impresa dipende dalla
sua capacità di innovare e occorre, pertanto, promuo-
vere la diffusione di una cultura d’innovazione, investire
in start up e in imprese tecnologicamente avanzate in
grado di garantire occupazione qualificata e sviluppo.
L’Università degli Studi del Molise intende promuovere
iniziative che tengano conto della programmazione isti-
tuzionale e della necessità delle imprese del territorio,
che per competere in un mercato sempre più complesso
e globale necessitano in misura crescente di supporto
esterno in termini di ricerca e innovazione”. Quale sarà
il ruolo di Gilda Maria Antonelli?
Antonio Careca
Unimol, Unioncamere e Regione Molise verso il workshop per informare le impreseLa delega del rettore è stata affidata alla compagna di Frattura
Affondo di Iorio a Frattura: si fa i bello con i soldi ottenuti dal vecchio governo regionale
La crisi economica sale d’intensità tanto da man-dare in tilt i meccanismi della solidarietà sociale,dei sistemi minimali di sostegno alle persone e allefamiglie che non reggono il pagamento financhedelle piccole spese quotidiane. Situazioni diestremo disagio, fronteggiate con il cosiddetto mi-
nicredito d’emergenza. Strumento fondamentaledei Piani sociali di zona per realizzare politicheconcertate per lo sviluppo di un sistema di serviziessenziali alla persona. Ebbene, proprio dalla ge-stione di questo strumento viene fuori in manierapotremmo dire “drammatica” la difficoltà di vivere
di decine di famiglie, in aggiunta al quadro della po-vertà assoluta descritto e affrontato più volte dallaCaritas diocesana: rappresentazione inoppugnabiledella gravità di talune condizioni sociali che moltoraramente emergono in cronaca con la necessariachiarezza dei numeri. Qualcosa s’è fatto, ma moltoresterebbe da fare. S’è fatto che alla famiglie chenon possono oggettivamente accedere al creditobancario, nemmeno per piccole somme, famiglieetichettate, con scarso buongusto “non bancabili”,da parte della FinMolise viene erogato il minicre-dito di emergenza (da 500 a 3mila euro restituibiliin rate mensili da 15 a 85 euro in tre anni), “ previoversamento, da parte di ognuno, dell’importo di100 euro defalcato dalla somma concessa, nonchéil beneficio del pagamento rateale della somma, in-clusi gli interessi di mora”. Al di là delle contorsionidel linguaggio burocratico trascritto nella deter-mina del dirigente che l’ha stilata, si evince chiara-mente l’uso del buonsenso, della solidarietà, dellacomprensione, dell’assistenza portata all’estremo
dei limiti consentiti dalle norme in vigore, nei con-fronti di una realtà sociale in cui anche il peso dellarestituzione di un minimo di 15 euro e di un mas-simo di 85 euro mensili, in aggiunta al peso dellaquotidianità, risulta intollerabile. L’atto di “generosità” amministrativa di cui
stiamo dicendo appartiene al comune di Campo-basso in qualità di capofila dei comuni che fannoparte del Piano sociale di zona. Purtroppo è unagenerosità che non sempre penetra fino in fondola realtà in cui interviene, e non sempre è all’al-tezza della propria missione, quantunque il mini-credito d’emergenza lo si ha a conclusione di unaindagine capillare, famiglia per famiglia, e con la di-mostrazione della ferma volontà di far fronte co-munque alla restituzione del prestito.Domandiamo, in un contesto socio-economico diquesta natura è compatibile giustificare che lacasta politica sui banchi del consiglio regionale siristori con oltre diecimila euro al mese?
Dardo
4 TAagliolto30 gennaio 2013
di Antonio D’Alessandro*
Da quando il Governo ha deciso di cederequote di minoranza di Poste Italiane, e di altreaziende, tutti i mezzi di comunicazione, per sem-plificazione di linguaggio, hanno cominciato a par-lare di “privatizzazione”. E tutti i pappagallireplicanti ora parlano di privatizzazione!! Unaazienda si privatizza quando si cedono le quote dimaggioranza e di controllo dell'azienda stessa,cosa che non accadrà con Poste il cui controlloresta nelle mani dello Stato con il 60 per centodella proprietà.Sull'argomento si stanno sviluppando anche ri-
flessioni ideologiche come accadeva ai tempi dei“padroni” e delle “masse operaie” di ottocentescamemoria, ma quasi nessuno racconta al popolopostale perchè questa soluzione è migliore ditante altre che avrebbero messo a rischio, davvero,la sopravvivenza di Poste Italiane.Il “padrone” delle Poste è uno Stato fortemente
indebitato e quindi alla ricerca disperata di risorseper far fronte alle emergenze del paese. Per que-ste ragioni si è parlato, ciclicamente, della venditadel Bancoposta o della vendita del patrimonio im-mobiliare di Poste o,cosa ancor più pericolosa di-scussa dal governo a dicembre, della vendita diPoste Vita.Tutti sappiamo, anche noi contadini, che qualun-
que di quelle tre scelte avrebbero decretato lamorte di Poste Italiane che riesce a sopravviveresolo grazie alla sua unicità e alla sua sussidiarietàincrociata tra i diversi settori dell'azienda. Tutto il
resto è da bar dello sport!Anche noi critichiamoseveramente alcune passate privatizzazioni chehanno regalato ad “amici degli amici” aziende im-portanti come Telecom e quindi seguiamo con at-tenzione le scelte dell'Esecutivo.Il decreto del Governo va nella giusta direzione
per alcuni buoni e semplicimotivi:1) V i e n emessa sul mercato una quota di minoranza diPoste Italiane indivisa;2) Le quote vengonoofferte ai risparmiatori oltre che agli investitoriistituzionali;3) Una quota (noi insistiamo peril 5%) viene offerta ai dipendenti postali;L'opera-zione è solo agli inizi e durerà alcuni mesi durantei quali, siamo certi, il sindacato avrà un ruolo im-portante nella discussione.La nostra posizione è che le quote vadano di-
stribuite ad una platea la più ampia possibile perevitare pericolose concentrazioni di quote a pochisoggetti.Le quote importanti offerte ai dipendenti po-
stali debbono essere gratuite e indivise in modotale che anche i lavoratori-azionisti (e non i sinda-cati) possano esprimere la loro rappresentanzanegli organi societari al pari degli altri azionisti epartecipare agli utilid'impresa. Così funziona inaltri paesi ed è questa la strada che indica l'UnioneEuropea per aprire le aziende alla democraziaeconomica.Noi faremo la nostra parte per difendere, come
sempre, Poste Italiane e la sua unicità a garanziadella difesa dei posti di lavoro dei 140 mila dipen-denti della più grande azienda del paese.
*Segretario Regionale Molise
Rappresentazione inoppugnabile della gravità di talune condizioni sociali nel vortice della crisi
Privatizzazione Poste:ma chi l'ha detto?L’intervento
Il minicredito del Piano sociale di zona in soccorso delle famiglie “non bancabili”
CAMPOBASSO. Positivo e proficuo il vertice congiunto svoltosi
presso la sede dell’Acem a Campobasso, tra la Regione Molise, la Pro-
vincia di Campobasso e le imprese associate creditrici di quest’ultima.
Oggetto dell’incontro, lo sblocco dei pagamenti agli appaltatori, in
particolar modo quelli inerenti i lavori pubblici affidati tempo fa dalla
Provincia stessa e finanziati tramite fondi provenienti da precedenti
Accordi di Programma.
Al summit, che si è rivelato una sorta di conferenza di servizi, oltre
ai vertici dell’ACEM hanno preso parte per la Provincia di Campobasso
il Presidente Rosario De Matteis, Giovanna Iannelli Dirigente della Via-
bilità, Pasquale Stoppiello e Giampiero Di Stefano Funzionari della Via-
bilità, mentre per la Regione Molise sono intervenuti i Direttori d’Area
Programmazione e Bilancio Massimo Pillarella e Angelo Fratangelo.
La questione che si trascina da tempo, ha visto l’impegno dell’ACEM
a tutela delle imprese edili creditrici già da qualche anno anche con
specifica segnalazione al Prefetto del Capoluogo e dopo varie vicissitu-
dini era stata ottenuta la liquidazione di una parte del credito maturato,
che ovviamente non aveva risolto il problema vista la grave situazione
di criticità in cui le aziende versavano e continuano a versare e soprat-
tutto in quanto vari intrecci burocratici non garantivano la correspon-
sione dei conguagli, con enorme penalizzazione degli imprenditori
interessati, i quali hanno dovuto anticipare i propri capitali per pagare
le maestranze ed i contributi.
Con il confronto tecnico e politico di questa mattina, sono maturate
le giuste intese e la giusta concertazione procedurale, contabile ed ope-
rativa, per cercare di giungere in tempi stretti allo sblocco dei paga-
menti in questione che l’ACEM si augura avvenga in tempi rapidi.
Al termine dell’incontro, i vertici dell’Associazione hanno chiesto di
aggiornare il summit al mese prossimo, sia per un migliore monitorag-
gio delle varie pratiche sia per allargarlo anche alle altre strutture tec-
niche e dirigenziali dell’Amministrazione Regionale in maniera da
ridurre al massimo le lungaggini relative alle istruttorie dei vari appalti
bloccati.
"Imprese, sbloccati i pagamenti"
Per l'Acem positivo il vertice con Regione e Provincia di Campobasso
C’è gente che non può pagarerate di poche decine di euro
All’indecenza del Piano Casa, che
dalla stesura originaria (La Regione pro-
muove misure straordinarie per il soste-
gno del settore edilizio, attraverso
interventi finalizzati al miglioramento
della qualità abitativa, per preservare,
mantenere, ricostruire e rivitalizzare il
patrimonio edilizio esistente, promuovere
l‘edilizia economica per le giovani coppie
e le categorie svantaggiate e meno ab-
bienti e l’edilizia scolastica nonché per
migliorare le caratteristiche architettoni-
che, energetiche, tecnologiche e di sicu-
rezza dei fabbricati) ha subito tocchi e
ritocchi su impulso di imprese e tecnici
liberi professionisti tenendo accurata-
mente all’oscuro gli uffici regionali pre-
posti alla valutazione e alla compatibilità
degli interventi, finendo per essere un
modo anarchico di concedere nuovi vo-
lumi, dicevamo, all’indecenza del Piano
casa, s’è aggiunta la legge che consente
di trasformare i sottotetti in mansarde e
gli interrati, i seminterrati e i porticati
in locali per abitazione, per uffici e per
negozi. Anche questa soluzione legisla-
tiva sbucata dal nulla, perorata e pre-
sentata da due consiglieri regionali
(Parpiglia e Di Pietro Jr) che di problemi
urbanistici sono totalmente digiuni, è
stata sviluppata al di fuori degli uffici re-
gionali.
Ancora una volta, quindi, l’assistenza
tecnica al legislatore regionale privo di
conoscenza della materia urbanistica,
ma relatore in aula e in commissione, è
stata data dalle imprese e dai tecnici che
rispondono e corrispondono unicamente
al loro interesse, certo non a quello della
collettività che, infatti, dall’aumento dei
volumi abitativi e commerciali, non trae
alcun beneficio (ce n’è uno, in partico-
lare, tra i tecnici suggeritori, che mani-
pola gli amministratori le proposte di
legge e i regolamenti con inveterata im-
pudenza). La collettività semmai ne
paga le conseguenze in termini di vivi-
bilità degli spazi una volta comuni, e non
più tali. Il dato allarmante, oltre che si-
gnificativo di un costume politico e am-
ministrativo che va facendo strame della
trasparenza degli atti amministrativi e
della loro rispondenza all’interesse ge-
nerale, è il sistematico, reiterato, conso-
lidato atteggiamento degli amministra-
tori regionali che porta ad escludere gli
uffici che hanno il compito di trattare la
materia urbanistica dal dare pareri, sug-
gerimenti, e consigli. Non si sa come
possa accadere, ma accade. Soprattutto
con l’avvento del centrosinistra a Pa-
lazzo Moffa il cui marchio di fabbrica
sembra essere (anzi, è) l’autarchia.
Il Piano casa, di cui l’opinione pub-
blica conosce al massimo i caratteri ge-
nerali fatti passare per toccasana
dell’edilizia in crisi e delle famiglie con
esigenze di nuovi spazi abitativi (go-
verno Berlusconi!), nella sostanza ha
creato e sta creando situazioni edilizie
ed urbanistiche allarmanti sotto il pro-
filo della compatibilità con il territorio.
Aumentano i volumi e diminuiscono i
servizi: politica da terzo mondo. La legge
che consente di trasformare i sottotetti
in mansarde e i porticati in locali per
abitazioni, uffici e negozi, aggiunge
danno a danno, ed essendo figlia di sug-
geritori e imbonitori della peggiore ma-
trice speculativa, ha messo in crisi gli
stessi fautori (Parpiglia e Di Pietro Jr),
incapaci di redigere una motivazione ac-
cettabile sul piano logico della loro ini-
ziativa.
Di Pietro Jr (più ciarliero di Parpiglia)
s’è lasciato andare a puerili e generici
commenti (“La nostra proposta solleci-
tata dall’enorme richiesta di favorire l’au-
mento di cubatura e il recupero di
porticati e sottotetti, in modo particolare,
delle tante abitazioni di campagna, nelle
zone montane e lungo le nostre coste, vo-
leva rappresentare, non solo una risposta
ai cittadini ma anche, in un momento di
grande difficoltà, un piccolo ma impor-
tante segnale alle imprese che, in preda
alla stretta creditizia e alla pressione fi-
scale, chiedono a gran voce possibilità e
strumenti per ripartire), dal quale
emerge chiaramente come la legge va-
rata sia il risultato di specifiche pres-
sioni e non già frutto di una
pianificazione su basi sociali ed econo-
miche. Viste da sinistre queste porcherie
sarebbero dette “clientelismo”. Fatte da
sinistra, sono “un importante segnale
all’imprese”.
Dardo
CAMPOBASSO. Andiamo a pranzo insieme
amici, tanto pagano i molisani. Sarebbero più
di 60 i momenti conviviali offerti dall’ex pre-
sidente del Consiglio regionale Michele Pic-
ciano. Non solo sul territorio molisano, ma
anche fuori regione. Colazioni, buffet, pranzi,
cene, auguri natalizi. Gli invitati? Amici di
vario genere. Anche consiglieri regionali. Nel
2011 ad esempio i molisani, con i loro contri-
buti, avrebbero pagato (a loro insaputa) un
pranzo a ben 42 persone. Consiglieri regio-
nali compresi.
Insomma, Michele Picciano si sarebbe fatto
bello ma con i soldi pubblici. E’ quanto
emerge dagli atti dell’inchiesta seguita dal
pm Fabio Papa che ha chiesto il rinvio a giu-
dizio per l’ex numero uno di Palazzo Moffa.
E non sarebbe finita qui. Migliaia di euro
sono stati usati anche per “spese di rappre-
sentanza” attraverso il patrocinio di alcune
iniziative, 22 mila euro di soldi pubblici sono
serviti ad acquistare libri. Ma sotto la lente di
ingrandimento sono finiti anche i fondi spesi
per l’arredamento dell’ufficio: tappeti, lam-
pade, quadri. Secondo il pm Papa si tratta di
soldi spesi per fini presumibilmente eletto-
rali.
Come per i contributi “a pioggia” assegnati
a varie associazioni che per il sostituto pro-
curatore erano “prive di significato concreto
sia pure solo per l’immagine della regione”.
Oppure ci sarebbe un contributo di seimila
euro all’associazione “Centro di Carità” il cui
presidente era il segretario personale dello
stesso Picciano.
L’ex presidente del Consiglio regionale, già
assolto per l’inchiesta sul voto di scambio,
dovrà rispondere alle nuove accuse.
TAagliolto
530 gennaio 2013
Tutti a pranzo, paga la Regione
Piano casa e legge per il recupero dei sottotetti, degli interrati, dei seminterrati e dei porticati nelle mani improprie degli amministratori regionali Aumentano i volumi e diminuiscono i servizi: politica da terzo mondoL’assistenza tecnica al legislatore regionale privo di conoscenza della materia urbanistica è stata data dalle imprese e dai tecnici che rispondono e corrispondono unicamente al loro interesse,certo non a quello della collettività. Gli uffici regionali sistematicamente tagliati fuori
Secondo il pm Fabio Papa l’ex presidente del Consiglio regionale ha sperperato soldi pubblici
Repetita iuvant: non in questo caso. Ripe-tere la solita lista di interrogazioni (1), inter-pellanze (3), ordini del giorno (6) e mozioni(7) in testa alle proposte di deliberazionidel consiglio comunale (10) convocato daGuido Massimo Sabusco in prima seduta il31 gennaio e in seconda il 4 febbraio, nongiova all’amministrazione civica, a quattromesi dal ritorno alle urne. Dimostra chenon ha argomenti di sostanza da affrontare,né problemi da risolvere. A meno che,come diciamo, non debbano essere ritenutitali l’intitolazione, nell’ambito della zona in-dustriale, di una piazza da dedicare ai lavo-ratori, oppure la realizzazione di una unicapiazza tra Piazza Vittorio Emanuele II e Villadei Cannoni. Oppure l’istituzione del regi-stro delle unioni civili e del relativo regola-mento, o ancora la messa in sicurezza dellarotatoria di Via Monforte. Sul fronte delleproposte di deliberazione il livello è più omeno quello. Leggiamo infatti che il consi-glio si dovrà occupare dell’adeguamentodello statuto comunale per garantire lepari opportunità tra uomini e donne (legge215/2012), del bilancio partecipativo, e diuna miniserie di correzioni e integrazionistatutarie presentate dal consigliere Mi-chele Ambrosio. Dallo statuto ai regola-menti il passo è breve. L’invito ai consiglieriè di mettere mano al regolamento perl’istituzione di piazzole di sosta di carico escarico merci, per l’assegnazione e la ge-stione degli orti sociali su terreni di pro-prietà del Comune (proprio così, sembra
essere tornati al 1945 o al realismo sovie-tico) e per il funzionamento delle commis-sioni consiliari permanenti. Sul piano deicomportamenti e dei valori, sebbene a soloquattro mesi dal rinnovo del consiglio, saràdiscusso e (crediamo) approvato il codiceetico degli eletti. Incombenza cui hannoprovveduto i consiglieri con il loro perso-nale bagaglio culturale, professionale e po-litico. Quanto sia oggettivamenteaccettabile, sarebbe la vera ragione del di-battito e non la sua acritica approvazione.Comunque statuti e regolamenti sarannoil piatto forte. Infatti, all’ordine le giorno c’èanche l’approvazione dello statuto dellaConsulta giovanile del Comune di Campo-basso. Le Consulte sono andate di modanei decenni scorsi quando i partititi alleva-vano le classi dirigenti e invitavano i giovania confrontarsi e a farsi le ossa. Allo stato
delle cose non è chiaro da dove prendanospunto le Consulte e cosa possano elabo-rare, su quali presupposti e per quali obiet-tivi muoversi. Che però siano protagonistii giovani è sempre cosa utile. I lavori si do-
vrebbero concludere con la rettifica delladelibera consiliare numero 7 del 2012.Tutto qui, mentre sul territorio gli abusiedilizi si moltiplicano, le norme tecniche diattuazione del Piano casa vengono inter-
pretate sempre più ad uso e consumospeculativo, suggerite, dettate e fatte appli-care da un manipolo ristretto di tecnici li-beri professionisti strettamente collegati iai gruppi politici regionali. Sicché la RegioneMolise mette le mani e modella, sempre aduso e consumo speculativo, anche i sotto-tetti e i porticati aggiungendo al surplus divolumi altri volumi. L’autonomia municipalecondizionata e compressa, con l’implicitoavallo di chi, in materia urbanistica, non havoluto e non vuole prendere decisione néfare scelte. Gli uffici regionali e comunaliche avrebbero il dovere di assistere gli am-ministratori regionali nella loro funzione dilegislatori e gli amministratori comunalinella loro funzione di programmatori e ge-stori del territorio, si dicono all’oscuro ditutto. Dardo
CAMPOBASSO. Ieri alle ore 17.15 rapina alla
Banca Carim. Sono tre gli uomini (due a volto
scoperto ed un con il viso mascherato da una
sciarpa, con accento napoletano) che, brandendo
delle armi, hanno fatto irruzione, nella filiale
bancaria Carim di Parco dei Pini a Campobasso.
I malviventi si sono fatti consegnare dai cassieri
e da tre clienti presenti in quel momento nell’isti-
tuto di credito denaro contante ed oggetti di va-
lore per poi scappare a bordo di un’auto.
Predisposti già diversi posti di blocco da Carabi-
nieri e Polizia di Stato sulle arterie stradali che
permettono l’ingresso al capoluogo.
Il bottino dei rapinatori è ancora da quantificare.
630 gennaio 2014 Campobasso
Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise
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Rapina alla Carim
Ruba 15 chili di rame, arrestato
Tre persone hanno fatto irruzione nella filiale di Parco dei Pini
Convocato da Guido Massimo Sabusco in prima seduta il 31 gennaio, in seconda il 4 febbraio
Un consiglio comunale come altri:solo chiacchiere e distintivi
CAMPOBASSO. Tornano i corsi di
cucina solidale presso l'Officina
della pasta de La Molisana. Un pre-
stigioso progetto benefico e sociale
che punta la sua attenzione al sup-
porto di attività delle associazioni
di volontariato della regione. Tre le
rubriche in programma: "ABC in
cucina" con lo chef Antonio Trotta,
"Ricette regionali d'Italia" con Ni-
cola Vizzarri e "Wellness in cucina"
con Nicola Fossaceca. Giovedì 30
gennaio dalle 18.30 il corso dedi-
cato a "Verdure che passione!>, tec-
niche di taglio ed uso degli ortaggi
nella cucina di tutti i giorni. Il 20
febbraio "Il segreto è nella cottura",
brasare, saltare, sigillare, stufare e
sbiancare. Martedì 25 febbraio "Ri-
cette dal nord Italia", i piatti di Pie-
monte, Lombardia, Veneto ed Emi-
lia Romagna abbinati ai formati di
pasta La Molisana. Martedì 11
marzo "I segreti per conservare i
nostri alimenti", addensanti, con-
servanti e coloranti. Giovedì 13
marzo "Wellness con i cereali", orzo
miglio, avena e grano saraceno.
Martedì 8 aprile "Alla scoperta del-
l'Omega 3", preziosi alleati della
nostra salute. Ultimo appunta-
mento martedì 9 aprile "Equilibrio
in cucina, il centro sud di Italia ai
fornelli", ricette di Toscana,
Abruzzo, Lazio e Molise abbinate ai
formati di pasta La Molisana.
La cucina solidaleI Carabinieri di Bojano hanno fermato un 55enne
In assenza di proposte, progetti e argomenti di sostanza amministrativa, via liberaalle interrogazioni, alle interpellanze, agli ordini del giorno e alle mozioni
BOJANO. Nella tarda mattinata di ieri, i Carabinieri
del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compa-
gnia di Bojano, hanno sorpreso M.G.J. 55enne del
luogo, mentre si trovava all’interno di un capannone
industriale attualmente non attivo, situato in una
contrada del luogo, intento ad asportare alcune bo-
bine in rame dall’impianto elettrico. Ai militari che
lo hanno bloccato, senza consentirgli alcuna via di
fuga, l’uomo non ha potuto fare altro che consegnare
l’intera refurtiva, consistente in Kg. 15 di rame, sot-
toposti a sequestro.
Al termine degli accertamenti di rito l’interessato è
stato denunciato alla Procura della Repubblica di
Campobasso, in stato di libertà, per furto aggravato.
In primo piano uno tra i migliori chef del Molise, Antonio Trotta
Distinto e distante da centro-
destra e centrosinistra. Pino Sa-
luppo anticipa tutti e si
presenta come candidato sin-
daco sostenuto da un raggrup-
pamento civico.
Tre liste che presto divente-
ranno quattro, una squadra
aperta che si mette in gioco per
strappare pagina e riscrivere il
futuro del capoluogo. Saluppo è
giornalista e, verrebbe da dire
con simpatia, di scrittura se ne
intende. Un volto noto, una per-
sone stimata e apprezzata che,
anche in virtù della sua profes-
sione, ben conosce l’andamento
della macchina amministrativa
e gli strani marchingegni della
politica.
Argomenti e riflessioni da
cui, forse, è scaturita la deci-
sione di smarcare le coalizioni e
di ufficializzare la propria can-
didatura senza prendere in con-
siderazione i numerosi inviti a
partecipare alle primarie del
centrodestra. Ieri mattina
all’hotel San Giorgio ha spie-
gato i motivi che l’hanno spinto
a decidere di correre da solo
puntando su un progetto che ha
trovato il sostegno di un gruppo
di persone decise a dare nuova
speranza al capoluogo. “La poli-
tica non è brutta a prescindere
e a priori – ha spiegato Saluppo
– ma oggi i cittadini sono stan-
chi, stufi di ascoltare le solite
promesse e di subire decisioni
prese esclusivamente dalle se-
greterie e dalle sagrestie dei
partiti, la nostra è una squadra
nuova che ha deciso di giocare
la partita a viso aperto anche
grazie al contributo offerto da
tecnici e professionisti lontani,
per motivi di lavoro, dal capo-
luogo ma con lo sguardo sempre
rivolto ai problemi della loro
amata città; un team compatto
che pur inglobando spiriti di-
versi, non si sente rappresen-
tato né dal centrosinistra né,
tantomeno, dal centrodestra cir-
condato da macerie e incapace
di rinnovarsi”.
Anche se il programma è in
fase di elaborazione, i punti
fondamentali sono già stati
tracciati mettendo tra le priorità
la ripresa del tessuto econo-
mico considerato da Saluppo la
nota dolente della città così
come la sanità. Ci sarà tempo e
modo per analizzare i diversi
argomenti e per presentare le
singole liste, per ora Saluppo
ha voluto dare un’anticipazione
per trasmettere il senso e
l’obiettivo a cui punta con la sua
squadra: “Riprendiamoci Cam-
pobasso”.
Teresa Manara
CAMPOBASSO. Il Comune
di Campobasso, nei giorni
scorsi, ha inviato ai cittadini
del capoluogo degli avvisi di
pagamento di Imu e Ici arre-
trate, tassazione che insiste
su terreni già agricoli e, suc-
cessivamente, - nel 2009, su
iniziativa della Giunta Muni-
cipale - trasformati in resi-
denziali.
Ricevuti gli avvisi, i citta-
dini, anche sollecitati da co-
mitati e associazioni come
l'Adoc, si sono affrettati a de-
positare presso il comune
l'istanza di accertamento con
adesione al fine
di discutere
con gli uffici
competenti e,
così, ottenere
magari l'annul-
lamento. In se-
guito, con una
“strana” e ano-
mala nota, a
firma del sin-
daco, assessore
al bilancio e diri-
gente dell'area 2,
comunicava a tutti
gli Ordini professionali – e
non ai cittadini!! - che: “...il
settore tributi adotterà, per i
citati terreni, in mancanza
dei piani attuativi ed in sede
di contraddittorio con il con-
tribuente, il valore di €. 8,00 a
mq., fatte salve particolari si-
tuazione di inedificabilità as-
soluta dei lotti debitamente e
per le quali l'Ufficio potrebbe
procedere ad ulteriori ridu-
zioni o all'eventuale annulla-
mento”.
Tale nota ha creato non
pochi problemi ai cittadini e
ha sicuramente aumentato la
confusione già esistente.
“Premesso che questi avvisi
di pagamento si fondano su
una serie di criteri illegittimi
sia sotto il profilo giuridico,
tecnico e amministrativo, -
sostiene Nicola Criscuoli pre-
sidente ADOC Molise - “la
nota non può che avere solo
una efficacia interna e non si
estende automaticamente a
tutte le situazioni. Il comune
parla di una nuova valuta-
zione solo in sede di <<con-
traddittorio con il
contribuente>>. In altre pa-
role, cosa accadrà a chi non
ha presentato l'istanza di ac-
certamento nei
termini oppure
a chi non ha
potuto presen-
tarla per mo-
tivi di salute?
Per loro il
prezzo dei ter-
reni resterà di
30, 40 euro a
mq. o addirit-
tura di 50 o 60
euro a mq.?
Come po-
trebbe il comune giustificare
questa palese disparità di
trattamento? Senza conside-
rare la circostanza che spetta
all'ente pubblico cercare e
trovare la documentazione
tecnica che giustifichi il va-
lore dei terreni e non al citta-
dino!”. A parere dell'Adoc,
l'ente, più opportunamente,
accortosi degli errori fatti,
avrebbe dovuto annullare
tutti gli avvisi ed iniziare
nuovamente il procedimento
amministrativo considerando
i giusti prezzi dei terreni.
L'Adoc, comunque, è già
pronta a ricorrere contro gli
avvisi ricevuti.
730 gennaio 2014Campobasso
“Terreni ex agricoli
si faccia chiarezza”
Niente sanzioni per i ritardatari
L'Adoc chiama in causa
il Comune e prepara e i ricorsi
Il Comune cerca di correre ai ripari per la Tares
VERSO IL VOTO
CAMPOBASSO. Il Comune di
Campobasso cerca di correre ai
ripari sul 'pasticcio' Tares. "Even-
tuali tardivi pagamenti del con-
guaglio TARES 2013 di prossima
scadenza non saranno gravati da
sanzioni ed interessi. Per even-
tuali maggiori versamenti rispetto
al dovuto, l’Ufficio Tributi proce-
derà al relativo rimborso o allo
scomputo dal tributo dovuto per
l’esercizio successivo.
I contribuenti possono rivol-
gersi all’Ufficio Tributi per ogni
ulteriore chiarimento relativo al
calcolo del tributo. Si ricorda ai
contribuenti che in base alla nor-
mativa statale l’importo dovuto
per l’esercizio 2013 nella genera-
lità dei casi risulta superiore a
quanto versato nell’anno prece-
dente. Nel contempo è stata di-
sposta la nomina di una
commissione di verifica".
Saluppo candidato sindaco, distinto e distante da centrodestra e centrosinistra
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA
ANNO X - N° 24 - GIOVEDÌ 30 GENNAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
1130 gennaio 2014Isernia
"Il Veneziale non si tocca"Il Comitato: "Vigileremo sulla trasparenza
della Sanità affinchè sia garantito
il diritto costituzionale alla salute pubblica”ISERNIA. "In virtù del diritto
costituzionale sancito dall’arti-
colo 32 della nostra Carta repub-
blicana “La Repubblica tutela la
salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della
collettività, e garantisce cure gra-
tuite agli indigenti”, tenuto conto
dei principi e valori umani e civili
enunciati nella carta europea dei
diritti del malato". Lo sostiene
Marco Candidorio del Comitato
Pro Veneziale. "Il sottoscritto
chiede ad ognuno di Voi di riflet-
tere alla luce di quanto scritto sin
qui sulla decisione di respingere
il Piano di riorganizzazione
aziendale per la sanità molisana,
considerato che nonostante nella
premessa del medesimo si parli
di “appartenenza”, di fatto il citta-
dino molisano è preso “esule”
nella propria terra per ciò che ri-
guarda l’esercizio costituzionale,
civile e umano di tutela della pro-
pria salute. A chiedervelo, prima
del cittadino, è l’uomo Marco
Condidorio, la persona Marco, che
si è fatta carico di un dubbio: può
una riorganizzazione sanitaria
come quella prevista dal Piano,
che potrebbe essere approvato,
rispondere ai bisogni reali, con-
creti del territorio molisano? La
risposta, a mio giudizio, e comun-
que condiviso ad oggi da moltis-
simi cittadini che di giorno in
giorno sottoscrivono l’adesione al
Comitato pro Ospedale Veneziale
di Isernia a difesa del diritto della
salute pubblica, è: No! Dunque
l’invito è quello di riflettere, non
solo attraverso lo sterile calcolo
economico e numerico ma anche
con il cuore e con la consapevo-
lezza che la storia delle società ci-
vili che si affermino tali è ricca di
successi, conquiste umane e di
progresso. Dunque, perché tor-
nare indietro, perché pensare che
sia il privato la soluzione più
“economica” e di affermazione
della libertà personale? Perché
credere che rientrare in un piano
finanziario significhi demolire
necessariamente il pubblico?
Non dimenticate che la società si
compone di persone, tra loro le
diversità sono specifiche ed es-
senziali: pluridisabili, disabili
gravi, malati tumorali, persone in
dialisi, persone in carrozzina e/o
con problemi di deambulazione
gravissimi, ciechi assoluti con
plurihandicap gravissimi, non
parliamo poi di persone colpite
da ictus e/o da infarto. Che fine
faranno queste persone? L’eco-
nomia non può prevaricare la li-
bertà umana, considerato che la
libertà umana come conquista ha
prevalso nella sua genesi proprio
sulle economie e su quel capitali-
smo miope e sempre lontano
dall’umano. Dunque, riflettiamo
un istante tutti assieme. A Voi
chiedo, nell’istante in cui sarete
chiamati a votare per il Sì o per il
No, che la vostra mente vada a
tutte queste persone e in quel-
l’atto dovrete assumervi la re-
sponsabilità dinnanzi alla storia
di questo paese, di questa regione,
di questa terra, per ogni molisano.
A loro rivolgete il vostro sguardo
fiero, italiano, civile, molisano e in
un atto di profonda umanità e di
coscienza civile chiedete sia ri-
scritto un piano di riorganizza-
zione aziendale della Sanità
maggiormente rispondente ai bi-
sogni delle persone e non a quelli
dell’economia e del profitto".
L’interventoCosa accadrà a Cerro al Volturno?di Riccardo Rossi Un famoso pezzo dei Ricchi e Poveri recitava “Che
sarà del mio paese chi lo sa…” Bene, a 4 mesi dalleelezioni tutti se lo domandano cosa sarà dei cerresi edi Cerro...delle vecchie generazioni che sono il patri-monio e la memoria storica di questa comunità, maanche delle nuove che, purtroppo o per fortuna, hannodovuto abbandonare la loro terra di origine per cer-care fortuna, e non parlo di arricchirsi, ma di sopravvi-venza, in altre parti del Molise, d'Italia o delMondo...cosa sarà anche dei nuovi nati, dei bambini an-cora troppo piccoli per capire realmente dove viviamoe che in giro ci sta di meglio...delle ormai poche attivitàcommerciali che ogni giorno lottano contro i marchidei paesi limitrofi per vivere e che vedono questi centripuntualmente visitati dai cerresi i quali preferisconofar "ingrassare gli stranieri" che far "respirare i locali"e che usano questi ultimi solo per emergenza e per"comodità".Cosa sarà delle giovani coppie sposate, deiprofessionisti, degli artigiani, degli imprenditori che aCerro hanno investito sperando in una ripresa demo-grafica e conseguentemente economica. Per quantopossa valere il mio pensiero, credo che sia responsabilemettere da parte personalismi, veti e condizioni fuorida ogni logica per evitare poi di arrivare all'ultimo efare un improbabile accozzaglia inopportuna alle esi-genze del paese...e così passeranno altri 5 anni a pian-gersi addosso. Riscopriamo l'amore per il nostro paese,
risvegliamo l'orgoglio, forse sopito naturalmente oforse nascosto per costrizione a causa degli scempiamministrativi e morali, e mi riferisco ai deplorevoli edanacronistici volantinaggi o alle calunnie gratuite deltutti contro tutti che hanno caratterizzato due lustriultimi...risvegliamo - dicevo - l'orgoglio di essere cer-resi...Puntiamo al bene comune, e questo si può rag-giungere anche non facendo politica o facendo gli"amministratori da vetrina" ( senza alcun riferimentospecifico). Se si vuole si può, senza distinzione di ap-partenenza partitica o ideologia politica, con la consa-pevolezza che tutti siamo utili ma nessunoindispensabile, a partire da me, per carità, però almenoci si metta umiltà, semplicità e concretezza. Ammini-strare un Comune richiede competenza, passione e sa-crifici quotidiani e non saltuari. Cerro poteva e puòancora diventare un paese dinamico, moderno e ri-dente se il bene comune e dei cittadini viene intesocome missione e come meta da parte di chi amministrae non come una carrozza portata da cavalli sulla qualesalire e scendere a proprio piacimento. Ma questa mis-sione viene raggiunta se ci si mette, finalmente e dove-rosamente competenza, passione e sacrificio in modoquotidiano e non saltuario o a seconda dei propri co-modi....viva Dio. Credo sia buono iniziare anche a con-frontarsi parlando di questo e di tante altre cose....aiposteri ma anche ai contemporanei l'arduasentenza....ad majora...
“Crisi industriale,
urgono interventi”L'onorevole Danilo Leva
è intervenuto
per l'area Bojano-VenafroCAMPOBASSO. Danilo Leva,
deputato del Partito Democratico,
ha presentato un’interrogazione
al Ministro per lo Sviluppo Eco-
nomico per verificare se sia pos-
sibile attivare la situazione di
crisi industriale complessa per il
distretto produttivo di Bojano –
Isernia – Venafro. " Si tratta di un
primo atto parlamentare a cui
deve seguire un percorso di con-
divisione tra il governo nazionale
e il governo regionale."La crisi
economica nei comparti indu-
striali dell’area di Bojano – Iser-
nia – Venafro, con particolare
riferimento alle vertenze riguar-
danti la Gam e l’Ittierre S.p.a e le
incertezze relative all’indotto del
metalmeccanico non è da consi-
derarsi risolvibile con risorse e
strumenti di sola competenza re-
gionale - spiega i deputato - Ri-
sulta, quindi, quanto mai
opportuno attivarsi affinché
venga riconosciuta la situazione
di crisi industriale complessa, al
fine di utilizzare maggiori risorse
per la promozione di nuovi inve-
stimenti, per il sostegno alla ri-
cerca industriale, per la
riqualificazione del personale e
per la realizzazione delle opere
infrastrutturali".
ROMA - La Segreteria nazionale dellaFai Cisl esprime rammarico per le di-missioni del Ministro delle politiche agri-cole e forestali on. Nunzia Di Girolamoe chiede al Presidente del Consiglio di
dare all'importante Dicastero una guidaautorevole e urgente per i tanti dossieraperti. Questioni come la nuova Pac, maanche la complessa vicenda del sistemazootecnico o il Tavolo interministeriale
per le politiche ambientali e forestaliaperto dal ministro Mario Catania e damesi in attesa di essere riconvocato esi-gono una guida di alto profilo politico edi specifica competenza. "E' evidente -secondo il Segretario generale della FaiCisl Augusto Cianfoni - che nessunapersonalità per quanto autorevole potràessere decisiva nell'attuale quadro isti-tuzionale senza una urgente riforma delTitolo V della Costituzione, causa primadella confusione attuale nel rapporto traStato nazionale e Regioni". "Non condi-vidiamo affatto - si legge nella nota delsindacato agroalimentare della Cisl -proposte come quella della Lega di dareesclusiva competenza alle Regioni sullepolitiche agricole e forestali quando in-vece esse dovrebbero - insieme alla sa-nità, ai trasporti e al turismo - tornarealla esclusiva competenza del Governonazionale”. "Non soltanto per farla fi-
nita con la fiera degli abusi consumatidalle Regioni - continua Cianfoni - masoprattutto per ricondurre ad unicitàstrategica la programmazione e le con-seguenti decisioni oggi sfarinate in milleassessorati, dipartimenti e direzioni, au-toreferenziali per piccoli profittatori etangentisti di cui un numero scandalososotto inchiesta o in galera”. "Ci sono uo-mini autorevoli nel Parlamento nazio-nale e in quello europeo - insiste ilSegretario della Fai - che hanno espe-rienza e curricula di prim'ordine, indi-spensabili ai negoziati nell'Unione e adinterdire la cronica malattia dell'Italiarappresentata da Lobby che non hannomai messo i loro doveri di imprenditorie di cittadini davanti ai loro giusti o pre-
sunti diritti. Occorre, per un Dicasterotanto strategico per l'economia italiana,una personalità che non abbia bisognodi coltivare il proprio consenso eletto-rale mediante l'asservimento agli egoi-smi di agricoltori arricchiti dalla Pac inun'agricoltura impoverita per incapacitàad innovarsi nelle strategie di impresa edi marketing”. “A tal fine - auspica la Fai Cisl - trat-
tenga il Presidente del Consiglio l'inte-rim del Mipaaf almeno fino a quandonon trovi la disponibilità di donne o uo-mini di indiscussa moralità e compe-tenza atte a fare delle politicheagroalimentari il core business della ri-nascita economica e occupazionale delPaese".
1230 gennaio 2014 Termoli
“Vietri: una struttura declassata altro che dotata di eccellenze regionali”LARINO - Attraverso recenti
articoli di stampa si apprende
con grande rammarico e preoc-
cupazione della notizia defini-
tiva che vedrebbe, nei piani
svelati finalmente dal presidente
Frattura, la “chiusura” del Vietri
in quanto declassato a una sorta
di casa della salute, mero punto
di primo soccorso. Insomma,
stando a quanto riportato dagli
organi di stampa in queste ore,
successive ad un lungo pomerig-
gio di consiglio regionale dedi-
cato al tema Sanità, il presidente
Frattura avrebbe comunicato
quali le sorti ufficiali per il no-
stro ospedale, ben lontane da
quelle annunciate a metà otto-
bre, quando si recò per la prima
e, a quanto pare anche ultima
volta, nel nostro palazzo ducale
ad incontrare i cittadini larinesi
ed illustrarci il “bel programma”
che aveva in mente per la riorga-
nizzazione della azienda sanita-
ria regionale.
Insomma, di fatto nulla di
buono e nulla di quanto il presi-
dente aveva lasciato sperare e
intendere per il nostro Vietri:
una struttura declassata altro
che dotata di eccellenze regio-
nali! Una comunicazione che ar-
riva in questo modo all’intero
paese senza aver avuto l’occa-
sione di rincontrare il Presi-
dente in un’assemblea pubblica,
decisioni prese senza ascoltare
la voce del nostro territorio né
tantomeno considerare le propo-
ste che sono giunte. Pratica-
mente siamo stati totalmente
ignorati!!! Signor Sindaco, Le ri-
cordiamo che c’eravamo lasciati
nel corso di un recente consiglio
comunale monotematico con la
promessa che a breve se ne sa-
rebbe convocato un altro alla
presenza del Presidente Frat-
tura; addirittura, ci eravamo in-
contrati una domenica
pomeriggio per stilare il docu-
mento che resta ancora da ap-
provare e discutere in consiglio
nonché da sottoporre al presi-
dente stesso. Non lasci a noi Si-
gnor Sindaco l’onore di farlo e di
richiedere un’altra assise!!!
Questo suo “silenzio assordante”
denota un atteggiamento quasi
servile e arrendevole che di
certo non fa onore al suo ruolo di
primo cittadino! La invitiamo ad
adempiere al suo incarico di ga-
rante e rappresentante di questa
comunità nel difendere e farsi
portavoce degli interessi dei suoi
cittadini per il bene dell’intera
Larino. Ci aspettiamo che la sua
promessa venga rispettata, che
faccia in modo di far giungere
qui il presidente Frattura perché
incontri il Consiglio Comunale e
i cittadini di Larino ma soprat-
tutto ascolti la nostra proposta.
I consiglieri comunali
di minoranza
Michele Urbano, Rossella
Mammarella, Giulio Pontico
Costituita l’associazione
“Prevenzione e salute”TERMOLI – Presso la sede di TRT Radio Termoli
si è costituita l'Associazione “Prevenzione e salute”
promossa da Raffaele Orlando. L'Associazione, tra
qualche giorno avrà la vidimazione dell'Ufficio del
Registro ed il codice fiscale. Come da Statuto, che
presto si potrà scaricare dal sito in costruzione
“www.prevenzione-salute.it, l'Associazione oltre ad
avere uno scopo culturale, sociale e assistenziale è
volta soprattutto a scoprire e denunciare alle pub-
bliche amministrazioni competenti i danni che
sono stati prodotti e che continuano a produrre alla
salute Radom, Eternit, frodi alimentari e le antenne
delle radio private e statali, delle televisioni private
e statali, della telefonia, quando non sono in regola
con le attrezzature e le normative di legge. Un pro-
gramma questo ampio ma abbastanza concreto.
L'Associazione intende svolgere anche attività cul-
turale e di formazione nei settori Cultura, Am-
biente, Lavoro e Salute e si doterà anche un
Registro a norma di legge, nel quale potranno inse-
rire i loro dati persone che sia negli anni passati e
sia recentemente sono state intossicate o sono
state a contatto con cose e ambienti tossici. Raf-
faele Orlando ha tenuto a precisare con molta
chiarezza che l'Associazione non intende assolu-
tamente schierarsi o impegolarsi nelle chiacchiere
e nelle appartenenze politiche e soprattutto non
dovrà mai produrre inutili allarmi senza avere con-
cretamente tra le mani un'ampia e seria documen-
tazione.
Chiamata d’imbarco
per un marittimoTERMOLI – La Capitaneria di porto ha diramato una doppia
chiamata per marittimi con la qualifica di mozzo – marinaio da
imbarcare il primo a bordo del Motopeschereccio “Carlino”; il se-
condo a bordo del motopesca “Emmanuele”, iscritti nei registri
navi minori e galleggianti della Capitaneria di Porto di Termoli. Il
primo marittino interessato dovrà presentarsi presso gli uffici
della Capitaneria entro le ore 9,30 mentre il secondo interessato
alle 10 di venerdì 31 gennaio munito di: Libretto di navigazione
di prima categoria o foglio di ricognizione di terza categoria; Tes-
serino di iscrizione nel registro pescatori; Certificato medico di
visita preventiva d’imbarco e per i soli Marittimi muniti di li-
bretto di navigazione (prima categoria della gente di Mare), visita
biennale in corso di validità.
Fiat, a fine febbraio
nuova cassa integrazione TERMOLI – Nuova cassa integrazionen per i lavoratori dello
stabilimento Fiat di Rivolta del Re. La direzione dell’azienda au-
tomobilistica ha infatti annunciato un nuovo fermo per la fine di
febbraio. Si inizia il 24 febbraio quando si fermerà l’intero im-
pianto e 2400 lavoratori resteranno a casa. Il 25 la Cig interessa
i lavoratori delle linee motori 8 e 16 valvole e quelli del reparto
del cambio C 510. Infine mercoledì 26 febbraio resteranno fermi
gli addetti selle due tipologie di motore assemblati nello stabili-
mento termolese.
Fai Cisl: all'agroalimentare italiano serve un ministro di alto profilo
1330 gennaio 2014 Termoli
Dopo le dichiarazioni del presi-
dente Frattura sul piano di rior-
dino della sanità molisana per il
bassomolise cambia qualcosa di
minimo ,ma è veramente troppo
poco, perchè egli ricalca e recepi-
sce quella distribuzione di posti
letto che era stata prevista dal
piano di riorganizzazione fatto
dalla ASREM. In pratica viene
ancora avvallato come giusto
quell'ARTIFICIO CONTABILE
per il quale l'ambito di Termoli SI
VEDE ATTRIBUIRE POSTI
LETTO PRIVATI CHE IN RE-
ALTA' NON ESISTONO NEGLI
OSPEDALI DEL TERRITORIO
BASSOMOLISANO .
In merito alla distribuzione dei
posti letto negli ospedali regio-
nali........... essi sono come il pollo
di Trilussa che ne spetta un pezzo
a ciascuno ma poi in realtà c'è chi
ne mangia e chi ne resta a di-
giuno ! I numeri sono una cosa ,la
realtà è un'altra cosa.
La distribuzione regionale dei
posti letto previsti per la nostra
regione nel piano di riorganizza-
zione aziendale è di n. 3 posti
letto per 1000 abitanti conforme-
mente allo standard ministeriale.
I residenti ed i posti letto pub-
blici/1000 abitanti per ambito ter-
ritoriale sono i seguenti :
Campobasso 128279 abitanti con
3,35 p.l./1000, Isernia 76048 abi-
tanti con 3,18 p.l./1000, Termoli
abitanti 102816 con 2,51 p.l./1000
, agnone 12646 abitanti con 2,29
p.l./1000. Nel piano di riorganiz-
zazione ASREM se si sommano i
posti letto totali,cioè pubblici +
privati, si avrebbero i seguenti
posti letto per ambito: Campo-
basso 434 posti letto con 3,38
p.l./1000 abitanti ,Isernia 242
posti letto con 3,18 p.l./1000 abi-
tanti, Termoli 258 posti letto con
2.51 p.l./1000 abitanti , Agnone 25
posti letto con 1,98 p.l./1000 abi-
tanti. Ora al fine di rendere tutto
TECNICAMENTE INECCEPI-
BILE e far quadrare i conti ,cioè
3 posti letto per ogni ambito terri-
toriale imposti dal ministero , si è
ricorso ad un furbo stratagemma
statistico - numerico .
La proponente ASREM al fine
di perequare a 3 posti letto tutti
gli ambiti regionali introduce il
concetto di quota "pesata" di uti-
lizzo dei posti letto nel privato
(più giustamente sarebbe "pon-
derata) che significa calcolare
l'attuale tasso di utilizzo delle
strutture private (fondazione G.P.
II ,NEUROMED,VILLA
ESTER,VILLA MARIA) da parte
dei cittadini provenienti da tutti i
vari ambiti: Campobasso, Isernia,
Termoli, Agnone. Praticamente
significa che ad esempio alla Fon-
dazione Giovanni Paolo II ci sono
stati nel 2011 circa 1794 ricoveri
di residenti nell'ambito di Cam-
pobasso ,circa 653 ricoveri de re-
sidenti nel distretto di Termoli e
così via per Agnone ed Isernia.
Ne consegue che secondo il
piano di riorganizzazione ASREM
in base al numero di ricoveri degli
anni precedenti negli ospedali
privati ubicati a Campobasso ed
Isernia vanno conteggiati all'am-
bito di Termoli circa 50 posti in
carico all'ambito di provenienza
come se fossero assegnati al no-
socomio di Termoli. Oltre il danno
per i bassomolisani di dover rag-
giungere Campobasso e Isernia
per curarsi la beffa di vedersi de-
curtare per un numero equiva-
lente ,50 posti letto.
Quindi, a Termoli risultano at-
tribuiti secondo la ASREM 50 pl.
PRIVATI + 258 p.l. pubblici
uguale a totali 308 posti cioè 3
posti letto per 1000 abitanti. Esat-
tamente quelli previsti dallo stan-
dard ministeriale ed esattamente
uguali a quelli di tutti gli altri am-
biti territoriali, ed esattamente
quelli dovuti all'ambito di Ter-
moli. Salvo poi non averli real-
mente quei 50 posti letto ,cioè
quei posti letto non esistono a
Termoli. Una bella furbata sulla
pelle dei cittadini di Termoli e del
bassomolise. Insomma i conti tor-
nano , ma la verità è che la gente
del basso molise dovrà andare
fuori a curarsi.Se si fosse stati
così bravi prima a fare i conti
forse non saremmo nemmeno qui
a parlare di questo argomento e
di tagli. La politica dov'è ? La po-
litica non può e non deve per-
mettere che questo accada.
Lancio una proposta seria ai
nostri politici : lasciare a Larino
l'OCULISTICA,UN BUON
PRONTO
Comune, Ciarniello nuovo assessore al bilancioAl dimissionario De Felice subentra l'esponente di Fratelli d'Italia
TERMOLI. I giorni della
merla, gli ultimi di gennaio, con-
siderati tra l’altro i più freddi
dell’anno, sono forieri sempre
di novità per l’assessorato al Bi-
lancio del comune di
Termoli.Nel 2013 sancirono (a
dire il vero qualche giorno più
in là, nei primi di febbraio)
l’uscita di scena volontaria
dell’assessore Ennio De Felice,
che preferì puntare sulle regio-
nali in quota al centrosinistra e
a Rialzati Molise, stavolta toc-
cherà sempre a un ex pidiellino
come Annibale Ciarniello en-
trare in esecutivo, anche se
sponda Fratelli d’Italia.Sbloc-
cata l’impasse che si era venuta
a creare in maggioranza e nel
‘gruppone’ che mette insieme le
anime della coalizione è stato
‘battezzato’ l’ingresso del capo-
gruppo di Fratelli d’Italia ma
eletto nel 2010 nella lista del
Popolo della Libertà.Infatti a
sancire il via libera è stato il
gruppo di Forza Italia, che ha
ereditato componenti ed equili-
bri del Pdl.Al dimissionario
consigliere Ciarniello – la legge
sugli enti locali non fa sconti a
nessuno – subentrerà il primo
dei non eletti in assise civica,
Anacleto Monti, ovviamente del
Pdl (presumibilmente Forza Ita-
lia). Ma l’incontro di ieri è ser-
vito anche per mettere a fuoco
qualche novità sulla gestione
della delega per l’Ambiente, che
sarà in mano al gruppo civico ‘Il
Popolo di Termoli’.
A Di Giovine e D’Agostino la
scelta se confermare o meno
l’indicazione sull’esterna Augu-
sta Di Giorgi e occorrerà atten-
dere i decreti di azzeramento e
nomina per saperlo. Un gruppo
di maggioranza proteso anche a
discutere del piano del traffico
con l’architetto Nicola D’Er-
rico.Due i punti nevralgici, il
lungomare nord che potrebbe
avere una viabilità bivalente,
con i sensi unici e doppi a se-
conda delle stagioni e il par-
cheggio interrato del centro.
Tramontata l’ipotesi di piazza
Monumento, ma la maggioranza
vuole trovare un’altra area per
risolvere il problema dei posti
auto, e sarebbe la terza dopo
l’addio anche a quello di piazza
Sant’Antonio. Chissà se sarà al
Pozzo Dolce.
I numeri della sanità e le furbate sulle spalle dei cittadini
1430 gennaio 2014 Spettacolo
Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise
dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal
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336 pagine€ 19,90
CAMPOBASSO - Un tributo
a Flavio Bucci, attore di ori-
gine molisane, domani all’Aula
magna dell’Università agli
Stude del Molise. L’attore è
nato a Torino da una famiglia
originaria di Casacalenda. Ve-
nerdì alle 16.30 Paolo Di Mizio
del Tg5, presenta “Diario di un
pazzo”.
Interverranno Edoardo Si-
ravo, Giorgio Careccia, Marco
Caldoro, Sergio Bucci, Lorenzo
Canova, Federico Pommier,
Stefano Sabelli, Manfredi Saa-
vedra.
Ci sarà anche un contributo
video di Michele Palcido.
Tributo al genio di Flavio Bucci
di Charles N. Papa
CAMPOBASSO - La crisi del mercato di-
scografico, investe tutti, dagli addetti ai
lavori ai musicisti.
Farsi spazio oggi diventa più complicato
e, nonostante sia più facile arrivare a tutti.
grazie alla diffusione della musica nella
rete, c’è troppa folla. Si è in tanti,il pub-
blico fa fatica a distinguere quelli bravi
dai somari.
I talent e tutte el competizioni tv, fini-
scono per appiattire ancora di più, e con-
tribuiscono a creare mostri canori, che si
dimenano nell’aia mediatica, credendo di
essere arrivati chissà dove, e che invece
sono già finiti ancora prima di fare il
primo passo nello showbiz.
Sono in pochi quelli che riescono a tro-
vare uno spiraglio, che si intrufolano con
garbo nel rutilante mondo della canzone e
dello spettacolo.
Una volta investiti dalla luce della rico-
noscibilità mediatica, dall’essere accredi-
tati come star o comunque, riconosciuto lo
status di artista, ci si muove in un senso,
unico, quello che porta al successo.
La credibiltà artistica cresce nel tempo,
si coltiva un pò alla volta. Si cementa con
collaborazioni, partecipazione ad eventi,
con la scommessa su un progetto.
Il collettivo della Riserva Moac, dal fi-
nire degli anni ‘90, macina musica, coltiva
i sogni di piccoli aspiranti musicisti, si ci-
menta con grandi produzioni live che li ha
visti all’estero, in particolare in Germania.
Oggi la Riserva Moac, è al lavoro sul
quarto disco. Nel frattempo, nell’attesa, ha
pubblicato due singoli “Jackpot” e Mayday
midai”, due nuove canzoni, che hanno se-
gnato una svolta artistica (con loro Erri-
quez Greppi della Bandabardò) e un cam-
bio nella band.
Un bel traguardo per il collettivo di Bo-
jano con queste due canzoni, sono state
infatti inserite nella tracklist del quadru-
plo “Hit mania 2014”, uscito a dicembre. Il
disco è da 6 settimane la compilation più
venduta. Con la Riserva, la svolta più con-
taminata del disco.
La musica che giraLa Riserva Moac nel cd quadruplo “Hit
mania 2014” con gli ultimi due singoli
CAMPOBASSO - Oggi aperitivo e musica dalle 19.30 al Plaza Cafè con
“From disco to disco”. In consolle Massimo Petrarca.
CAMPOBASSO - L’aperitivo da Pulp domani con “You’ll never eat
alone, Black angus”. Musica a cura di Horacio.
CAMPOBASSO - Il venerdì al Move club, prende il via dalla cena e a
seguire disco dance. In consolle Andrea Barletta, Alex C., Nian Project,
Luciano Barletta.
CAMPOBASSO - Mari&Monti presenta il live del venerdì con Milena
Gargiulo e Paolo Mignogna. La proposta dello chef varia ogni settimana.
CAMPOBASSO - L’appuntamento settimanale al Kamaloca torna
ogni settimana. In consolle Andrea Palazzo, Mario Tallari, Andrea Dir.
CAMPOBASSO - Sabato 15 febbraio da Aciniello (Fossato Cupo),
torna la rassegna di cabaret. In scena Mariano bruno da Made in sud.
Agenda
CAMPOBASSO -
Riporendono i live al
dopolavoro ferrovia-
rio. Domani alle 21.30
Peanuts 4 Junkise, ca-
pitanati da Babyra, ex
leader dei Babyrasoul.
Il nuovo lavoro la
vede impegnata con la
sorella Emanuela e
con Peter De Giro-
lamo e Marco Capano.
Ingresso ai soci.
Info 3495307315
Babyrasoul, oggi Peanuts 4 junkies
GUGLIONESI - Il secondo appuntamento al teatro Fulvio di
Guglionesi, si terrà il 6 febbraio con “Grazie Gaber”, con i Polli
di Allevamento. Il cartellone prevede spettacoli sino al 3
aprile. La rassegna si chiude con “Oreste” con un cast tutto
molisano: Paola Cerimele, Chiara Cavalieri, Diego Florio, Gior-
gio Careccia, Raffello Lombardi.
Teatro
A CAMPOBASSO E’ AR-RIVATA LA REGINA DELPIACERE, PROVOCANTEBRUNA, PICCANTISSIMASUDAMERICANA, SEN-SUALISSIMA, FISICO STA-T U A R I O , B E L L E Z Z AESPLOSIVA, 6^ MISURANATURALE, AMANTE DEIPRELIMINARI ...FACCIOTUTTO QUELLO CHEVUOI...SONO L’UNICACHE TI FARA’ DIVERTIREANCHE GIOCHI PARTICO-LARI, AMBIENTE RISER-VATO ANCHE LADOMENICA DALLE 8 ALLE23. TEL. 327.1743420A CAMPOBASSO PRI-MISSIMA VOLTA BELLIS-SIMA BAMBOLINABIONDA, STREPITOSA,SNELLA, FISICO MOZZA-FIATO, FONDOSCHIENADA URLO, 6^MISURA NA-TURALE, GIOVANISSIMA,
DOLCE, COCCOLONA,BRAVISSIMA, PICCANTIS-SIMA, BACI VERI, AMANTEDEI PRELIMINARI AL NA-TURALE…COMPLETIS-SIMA 389.5659454A CAMPOBASSO affasci-nante Vanessa, vera bam-bolina splendida,sensualissima, bella, vienida me, ci divertiremo allagrande… con me troveraitutto quello che cerchi, sod-disferò ogni tuo desiderio327.6980959A CAMPOBASSO BELLASIGNORA SPAGNOLA, 47ANNI, DONNA RAFFINATAE COCCOLONA, COMPLE-TISSIMA E DISPONIBILIS-SIMA PER GIOCHIPARTICOLARI, TIASPETTA TUTTI I GIORNIANCHE LA DOMENICA INAMBIENTE RISERVATO E
TRANQUILLO. CHIAMA IL333.5042781A CAMPOBASSO NA-TALY, bellezza mulatta,prima volta in città. Fisicoprorompente, 7^ misura na-turale, pronta a farti divertirecon lunghi preliminari al na-turale. Vieni a trovarmi ti faròdivertire e conoscere l’es-senza del piacere. Tutti igiorni chiama il329.4014892A CAMPOBASSO PRI-MISSIMA VOLTA STREPI-TOSA BAMBOLINA,SUPERSEXY CON FISICOMOZZAFIATO, UNABOMBA DEL PIACERE IN-FINITO. 5^NATURALE,AMANTE DEI PRELIMI-NARI, COMPLETISSIMA,ANCHE LATO B. IO INIZIODOVE LE ALTRE FINI-SCONO!!! TI FARO’ VO-
LARE IN PARADISO346.5939277A ISERNIA SUPER NO-VITA’ GIULIA, BELLISSIMABAMBOLA 19ENNE, ALTAE SNELLA UNA BOMBASEXY, MASSAGGIO PRO-STATICO E SOTTO LADOCCIA. TI ASPETTO389.4765728A CAMPOMARINO ALES-
SANDRA, PRIMA VOLTAIN CITTA’, BELLISSIMAVENEZUELANA, AMANTEDEI LUNGHI PRELIMINARIAL NATURALE, PRONTA ATUTTO, TI FARO’ TOC-CARE IL CIELO CON UNDITO! MERAVIGLIOSA ESENSUALE, TI MANDERO’IN ESTASI, AMO FARETUTTO SENZA TABU’ ESENZA FRETTA, TUTTI IGIORNI, CHIAMAMI NONTI PENTIRAI 389.4654378
1530 gennaio 2013Annunci a pagamento
PER TARIFFE E MODALITA’ DI PAGAMENTO CHIAMARE
IL NUMERO0874.698012
VERRANNO ACCETTATI SOLO GLI ANNUNCI PRESENTATI
CON DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO VALIDO.
ROTOSTAMPA MOLISESI RISERVA
DI MODIFICARE PAROLE O FRASE RITENUTE POCO IDONEE
ALLA PUBBLICAZIONE NELLA SEZIONE DEGLI ANNUNCI
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