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A. RELAZIONE GENERALE

OGGETTO:

P.A. 2016 – Sistemazione del movimento franoso lungo la S.P. n. 14 " Senigallia-Albacina” al km 20+250 - Comune di Corinaldo Importo totale lavori: € 385.210,00

PREMESSA

Il presente progetto riguarda la sistemazione di un tratto della Strada Provinciale n. 14

“Senigallia-Albacina”, ricadente nel territorio comunale di Corinaldo, che al km 20+250 è

interessato da un ampio movimento franoso. Già a seguito dell’ondata di maltempo del

periodo Novembre-Dicembre 2013, la situazione era notevolmente peggiorata, e la

Provincia di Ancona aveva dovuto mettere in atto una serie di interventi manutentivi per

garantirne la percorribilità.

In seguito agli eventi alluvionali del Maggio 2014, la situazione è nuovamente

precipitata, innescando un movimento gravitativo molto ampio e abbastanza profondo che

ha provocato un abbassamento della sede stradale ed uno scivolamento verso valle che

hanno reso necessari ripetuti interventi da parte del personale del Settore Viabilità.

Sono stati messi in atto, oltre ad un continuo servizio di sorveglianza e monitoraggio,

anche numerosi interventi di ripristino e ricariche necessarie a garantire la percorribilità

della strada seppur sempre con segnalamenti di limitazione, prescrizione e pericolo.

Essendo la strada in esame, una delle più importanti della zona perché principale via di

accesso alla discarica di Corinaldo e vista la presenza nello stesso tratto, a valle del

rilevato stradale, di una condotta adduttrice dell’acquedotto a servizio del Comune di

Arcevia, la Regione Marche ha deciso di inserirla tra quelle ammesse a finanziamento

dell’OCDPC n. 179 del 10.07.2014.

STATO ATTUALE DEI LUOGHI

Il movimento franoso in esame, interessa un fronte della S.P. n. 14 “Senigallia-

Albacina” lungo circa 120 ml. In questo tratto la strada provinciale si è abbassata e

traslata verso valle, creando notevoli avvallamenti e disallineamenti rispetto all’asse

originario.

Tutto ciò provoca, naturalmente, notevoli disagi agli utenti della strada sulla quale

l’Ente gestore ha dovuto apporre, per garantire un livello di sicurezza accettabile,

limitazioni e prescrizioni.

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Sul versante collinare posto a valle della strada provinciale si notano smottamenti e

rigonfiamenti del terreno che evidenziano come il movimento gravitativo non sia limitato

al solo corpo stradale, ma interessi l’intero versante. Inoltre, subito a valle della scarpata

stradale ci sono diversi accumuli di acqua, uno dei quali molto ampio che non si prosciuga

mai neanche dopo prolungati periodi di siccità.

PRINCIPALI REQUISITI E FINALITÀ DELL’INTERVENTO

A seguito dell’indagine geologica eseguita, su incarico dell’Amministrazione Provinciale

di Ancona, dal geologo Andrea Pignocchi, allegata al presente progetto, con la quale sono

state evidenziate tipologia e caratteristiche del movimento franoso in atto lungo la S.P. n.

14 “Senigallia-Albacina”, si è scelto l’intervento da realizzare.

L’intervento prescelto, offrirà l’adeguato sostegno e contenimento del rilevato stradale

così da impedire ulteriori scivolamenti dello stesso verso valle e prevenire l’insorgere di

avvallamenti sulla sede stradale. Inoltre, si provvederà ad allontanare e convogliare le

acque di infiltrazione che sono state l’elemento scatenante del dissesto, così da garantire

una migliore stabilità dell’area.

Tutto ciò, garantirà la completa funzionalità ed efficienza del tratto stradale

migliorando le condizioni di sicurezza e di fluidità del traffico.

CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO E DEI MATERIALI UTILIZZATI

L’intervento sarà realizzato mediante l’esecuzione di un’opera di contenimento, atta a

sostenere il corpo stradale per l’intero tratto interessato, costituita da 70 pali trivellati in

c.a. di diametro 100 cm e di lunghezza 15,00 ml ed interasse 1,70 ml, collegati in testa da

un cordolo sempre in c.a. di dimensioni 150x80 cm. Aldisopra del cordolo verrà

posizionata una gabbionata che permetterà una migliore ricostruzione del rilevato

stradale.

A completamento dell’intervento verranno realizzate delle opere di drenaggio, una

longitudinale alla strada, posta a ridosso del cordolo di collegamento in c.a., ed altre

quattro trasversali al corpo stradale che dovranno garantire una migliore stabilità del

rilevato.

A valle dell’opera di contenimento si procederà al rimodellamento del terreno e alla

riprofilatura della scarpata e, a fondo scarpata, si realizzerà un fosso di scolo delle acque

e una ulteriore linea di drenaggio in direzione longitudinale alla strada così da conseguire

una migliore efficienza dell’intera opera.

Tutte le acque raccolte, andranno convogliate ed allontanate mediante un sistema di

raccolta e smaltimento costituita da pozzetti in cls e tubazioni in pvc.

In fase di realizzazione del suddetto intervento, si procederà, collaborando con il

gestore del servizio idrico Multiservizi, allo spostamento della condotta dell’acquedotto che

verrà ricollocata a ridosso della banchina stradale di monte.

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TERRE E MATERIALI DA SCAVO

Il materiale risultante dagli scavi di cantiere verrà reimpiegato nello stesso sito come

rivestimento delle scarpate stradali in conformità all’art. 185 comma 1 lettera c) del D.Lgs.

152/2006 e smei, e quindi non ricadente nel campo di applicazione della parte IV “Norme

in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” dello stesso decreto.

Per quanto riguarda eventuale materiale di risulta dalle demolizioni delle sovrastrutture

stradali, questo dovrà, invece, essere trasportato da ditte autorizzate in idonei impianti di

recupero anch’essi autorizzati ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006. Il suo riutilizzo

nell’ambito del cantiere potrà avvenire solo previo recupero in idoneo impianto mobile

debitamente autorizzato da enti competenti ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e

previo benestare della D.L..

INTERFERENZE DELLE RETI AEREE E SOTTERRANEE

Durante i sopralluoghi ed i rilievi effettuati, fatta eccezione per la condotta adduttrice

dell’acquedotto , non sono state evidenziate linee aeree o sotterranee interferenti con la

realizzazione dell’opera.

Comunque, prima dell’inizio delle operazioni di scavo e/o trivellazione, l’impresa dovrà

farsi carico di prendere le dovute informazioni presso gli Enti Gestori.

ESPROPRI

Le verifiche effettuate hanno evidenziato che le aree necessarie alla realizzazione

dell’opera, sono in parte di proprietà dell’Amministrazione Provinciale ed in parte di

proprietà di ditte private che sono già state individuate e con le quali si procederà ad un

accordo bonario per la cessione delle stesse. Potrebbero essere necessarie anche

occupazioni temporanee e asservimenti per lo scarico delle acque.

CRONOPROGRAMMA (approvazione, affidamento, esecuzione, collaudo)

APPALTO ED ESECUZIONE DEI LAVORI

Co

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6 m

esi)

Gara d’appalto

Contratto d’appalto

Consegna lavori

Esecuzione lavori

120 gg.

90 gg.

90 gg.

Tale cronoprogramma potrà essere suscettibile di variazioni nel rispetto degli equilibri di

bilancio provinciale.

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FINANZIAMENTO DELL’INTERVENTO

L’importo complessivo dell’opera è di € 385.210,00.

Il finanziamento sarà così suddiviso:

- € 185.210,00 a carico dell’Amministrazione Provinciale

- € 200.000,00 con Decreto della Regione Marche n. 347/ITE del 27.10.2015

La suddivisione della spesa tra importi dei lavori, oneri per la sicurezza e somme a

disposizione è riportata nel Quadro Economico allegato al Progetto.