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Post on 02-May-2015

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Che cos’è la filosofia?

La parola “filosofiafilosofia “deriva dal greco philéin-sophia

ossia “amore per il sapere”

In base all’etimologia il filosofo

non è colui che possiede

la sapienza ma

che la cerca

Platone

si definiva “filo-sofofilo-sofo” amante della sapienza,

ricercatore della saggezza e non “sofo”

sapiente possessore della sapienza

Macome nascela filosofia?

La filosofia nasce dalle domande che l’uomo si è posto

o meglio

la filosofia è nata dal sentimento di meraviglia

che l’uomo ha provato di fronte alle cose

Scrive Platone nel Teeteto: <<Ed è proprio del filosofo essere pieno di meraviglia,

né altro cominciamento ha il filosofare che questo essere pieno di meraviglia>>

Secondo Aristotelela riflessione filosofica

ha avuto inizio dal sentimento della meraviglia

che l’uomo ha provato di fronte alla natura e ai suoi fenomeni

(l’alternarsi del giorno e della notte, le eclissi, i terremoti).

Poi la meraviglia ha ceduto il posto

all'esigenza di conosceree

dopo un primo momento di stupore per i fenomeni naturali

l’uomo ha cercato di capirne la causa.

L’origine della filosofia affonda le sue radici

nel bisogno di conoscere degli uomini

davanti agli spettacoli della vita e dell’universo composto

di enti molteplici e tutti diversi tra loro,

agitati e travolti da un incessante divenire,

dalla loro generazione, dal loro mutamento

e dalla loro distruzione.

La conoscenza fu per i Greci il massimo valore della

vita e

la filosofia fu vista come

un’attività disinteressata volta alla ricerca della verità

La filosofiafilosofia non aveva alcun altro scopo

se non la conoscenza per

“amore della conoscenza stessa”:

era la ricerca disinteressatadisinteressata

della verità

Il filosofofilosofo era dunque colui

che desiderava conoscere la verità per amore della verità stessa; a lui non interessava la verità

per strumentalizzarla ad un fine qualunque (denaro, potere, felicità, immortalità, ecc.),

bensì per la sola ed esclusiva esigenza di verità e sete di conoscenza.

QUALI ERANO GLI INTERROGATIVI CHE PIU’ FREQUENTEMENTE RICORREVANO

NEI DISCORSI DEI FILOSOFI?

Quale scopo ha la vita? In che cosa consiste la felicità? Che cosa è giusto fare e che cosa è

sbagliato? Qual è la forma migliore di governo politico? Dio esiste? Come possiamo provare la sua

esistenza? Esiste l’anima? Come possiamo dimostrare

che è immortale? Come conosciamo? Che cos’è il bello e che cos’è l’arte?

Gli interrogativi dei filosofi sono divenuti oggetto di studio di diversi ambiti della filosofia

Metafisica Gnoseologia Etica Filosofia politica Filosofia del diritto Estetica Filosofia del linguaggio Epistemologia Antropologia Filosofia della storia

Perché studiare la filosofia?Lo studio della filosofia ci dà la possibilità

di raggiungere quattro tipi di competenze: Logiche: ragionare correttamente imparando a

concettualizzare cioè a fornire la definizione essenziale di concetto ( per esempio, che cos'è l’affetto?); problematizzare cioè mettere in discussione un’opinione che altrimenti si accetta in modo scontato); argomentare cioè riuscire a fornire delle ragioni sensate.

Etiche: emettere dei giudizi etici e mettere in atto dei comportamenti coerenti con le proprie idee.

Estetiche: riconoscere il bello interiore, consapevole che il bello aiuta a vivere.

Socio-affettive: sviluppare il proprio pensiero con gli altri in rapporti affettivi e sociali armoniosi e costruttivi.

La filosofia è

Amore per la sapienza Attività intellettuale (razionale, critica,

coerente, organica) Ricerca di soluzioni a diversi interrogativi:

l’arte, il senso della vita, le norme morali e la felicità, la vita politica, l’anima e Dio, la conoscenza

La prima riflessione filosofica risale al VII-VI secolo a.C. in Grecia e in particolare nelle colonie greche dell’Asia Minore

Quali sono statele condizioni socio-economiche e politiche

che hanno favorito il sorgere e lo sviluppo

della filosofia? A differenza di Sparta, (città militarista e autoritaria, dal

sistema sociale chiuso), nelle COLONIE IONICHE dell’Asia Minore,(brulicanti di commercianti) prima che ATENE, si respirava un’atmosfera di libertà e vivacità intellettuale che altrove non era presente

In questo contesto si sviluppa una nuova classe di cittadini, borghesi e ricchi, che mettono in discussione il predominio delle vecchie aristocrazie agrarie

Nasce la prima forma di democrazia detta ISONOMIA (“eguaglianza di fronte alla legge” per tutti)

Il nuovo contesto tende a privilegiare la discussione pubblica nelle assemblee cittadine

Nel V secolo a.C. la filosofia si trasferirà ad Atene

MA PRIMA DELLA FILOSOFIA? IL MITO

Coloro i quali cercarono di interpretare la realtà

lo fecero attraverso modalità fantastiche e poetiche

dando origine al mito.

Le cosmogonieLe dottrine religiose dei

Misteri (L'Orfismo)I motti dei Sette Savi

La poesia

A quei tempi il mito più famoso sull’origine dell’universo era quello riassunto nella Teogonia di Esiodo.Esiodo racconta che l’universo ha avuto origine da quattro principi (il Caos, la Terra, il Tartaro Tenebroso ed Eros). il Caos rappresenta l’infinito numero delle cose; la Terra la loro corporeità che occupa spazio; il Tartaro l’ignoranza tenebrosa che condiziona la vita dell’uomo; l’Eros l’attrattività che gli esseri provano.

La filosofia occidentale non può più accettare

un tale procedimento, favolistico e poetico, e promuove invece

un procedimento intellettuale astratto, che tenga conto della concatenazione dei

concetti con i quali dare un nesso logico

alla realtà che ci circonda.

La fantasia e il sentimento non possono avere più posto

in un ricerca filosofica, la quale deve essere

una rigorosa attività astratta della mente.

La filosofiafilosofia rappresenta l’evoluzione

della mentalità greca,il passaggio graduale dal mythos al logos

Periodi della filosofia greca• Periodo cosmologico: scuole presocratiche

(escluso i sofisti). Problema di rintracciare l'unità che garantisce l'ordine del mondo. Problema della possibilità della conoscenza umana.

• Periodo antropologico: sofisti e Socrate. Problema dell'uomo.

• Periodo ontologico: Platone e Aristotele. Problema dell'essere o della realtà in generale.

• Periodo etico: stoicismo, epicureismo, scetticismo, eclettismo. Problema della condotta dell'uomo

• Periodo religioso: scuole neoplatoniche. Problema di trovare per l'uomo la via di ricongiungimento con Dio (unica via di salvezza)

Chi furono i primi filosofi?

In Grecia non incontriamo mai figure di filosofi che si dedicano alla ricerca in modo isolato.

Al contrario, abbiamo a che fare con scuole filosofiche, cioè comunità di vita a carattere religioso o di comunità laiche in cui si dibattevano problemi teorici, si mettevano in comune difficoltà e dubbi, si condividevano scelte e soluzioni pratiche.

Erano in sostanza, gruppi di uomini (detti “compagni”: “coloro che condividevano lo stesso pane”) legati dall’interesse per la ricerca e dal bisogno di comunicare i frutti delle loro conquiste intellettuali.

Le scuole filosofiche Possiamo classificare i filosofi che fioriscono tra il VI e il

V sec. A.C., prima nelle colonie greche della Ionia, poi nella Magna Grecia e quindi ad Atene, nelle seguenti comunità o scuole:

gli ionici: Talete, Anassimandro, Anassimene i pitagorici: Pitagora e seguaci gli eraclitei: Eraclito e seguaci gli eleati: Parmenide di Elea i fisici pluralisti: Empedocle, Anassagora,

Democrito. Socrate, Platone, Aristotele rappresentano, poi, il

pensiero più maturo della filosofia greca classica.

L’INIZIODELLA

RICERCA FILOSOFICA

IONICI PITAGORICI ERACLITEI

ELEATI FISICIPLURALISTI

La scuola ionica

ricerca

Il principio unificatore o archè inteso come

Elemento d’origine del tutto

Forza generatrice

Legge divina ed eterna

L’acqua l’apeiron l’aria

poiché ossia un principio infatti

Gli esseri viventi indefinito il mondo

derivano dall’ e è

Umido unitario un immenso

animale che

respira

I pitagorici

ritengono che

l’archè

il numero

Si identifica con

dal quale

le cose derivano In base a

Rapporti armonici e matematici

riguardanti

L’anima il cosmo

ERACLITO

AFFERMA CHE

L’UNIVERSO

È IN

CONTINUO DIVENIRE

OGNI COSA SI TRASFORMA NEL SUO

OPPOSTO

IN NATURA VI E ‘ALTERNANZA DI ELEMENTI CONTRARI

ACQUA

ARIA

TERRA

FUOCO

IN SOCIETA’ VI E’ UN CONFLITTO TRA LE DIVERSE CLASSI

CHE

SEMBRA CAOTICO SI RIVELA E SCISSO RAZIONALE

AI DORMIENTI CHE SONO AGLI SVEGLI CHE

NELL’ERRORE SONO IN GRADO DI

COGLIERE LA VERITA’

OSSIA IL LOGOS INTESO COME

ORDINE

RAGIONE

DISCORSO

È rappresentata principalmente da Parmenide

La scuola degli eleati

Scrisse “Sulla Natura” La divinità

insegna la vera sapienza

Sapere stabile (epistéme)

Che è Comanda di

abbandonare accedere

il mondo dei al mondo

della

sensi ragione

e della e della

opinione verità

dominio della espressa nella tesi

apparenza - l’essere è

- il non essere non esiste e

non è pensabile

-

Unico

Ingenerato

Imperituro

Eterno

Immobile

Finito

I pensatori greci del V secolo

AFFERMANO CHE LA CONOSCENZA SCIENTIFICA E’

Esperienza sensibile e ragione

Techné e epistéme

Mano e intelletto

INTENDONO CONCILIARE OPPOSTE TESI SULLA REALTA’

Molteplice e in divenire una e immutabile

Come testimoniano i sensi come dimostra la ragione

(Ionici , Eraclito) (Parmenide)

ELABORANO NUOVE IPOTESI PER SPIEGARE I FENOMENI ALLA LUCE DELLA RAGIONE

Empedocle Anassagora Democrito Ippocrate Tucidide

Le quattro radici i semi gli atomi il metodo della il metodo della

scienza medica scienza storica

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