dove si trova ogni cellula di un organismo contiene, nel nucleo, un insieme di cromosomi costituiti...
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Dove si trova
Ogni cellula di un organismo contiene, nel nucleo, un insieme di cromosomi costituiti da DNA e da proteine. All’interno dei cromosomi risiedono i geni, segmenti di DNA che codificano la produzione delle proteine e, nel loro complesso, determinano tutte le caratteristiche dell’organismo.
Ogni specie di organismo ha un certo numero di geni caratteristici che ne
differenziano l’aspetto ed il comportamento rispetto a quelli delle altre specie. All’interno di una specie,
poi, ogni individuo ha un proprio genoma specifico, con l’eccezione dei gemelli monozigoti (e dei cloni) che
sono invece identici dal punto di vista genetico.
Segale 14Formica 2Chiocciola 24Gatto 38Cervo 40Topo 40Frumento 42Ratto 42Lepre 46Uomo 46Scimpanzé 48Patata 48
Pecora 54Mucca 60Asino 62Cavallo 64Cammello 74Lama 74Cane 78Gallina 78Colombo 80Pesce 94Falena 380Felce 1260elefante 56
Nelle cellule eucarioti la dotazione genica è duplice (genoma diploide) ed è fornita per metà dal contributo del gamete paterno e per metà da quello del gamete materno (la singola dotazione genica dei gameti o cellule germinali è detta aploide). In ogni cellula della specie umana vi sono 46 cromosomi contenenti decine di migliaia di geni che rappresentano però solo una piccola frazione del DNA umano.
I CROMOSOMI sono organizzati in coppie; i cromosomi di ogni coppia hanno forma e dimensioni uguali e sono detti cromosomi omologhi e provengono uno dal gamete maschile e uno dal gamete femminile.
Ogni carattere è “scritto” in uno dei tratti di cui è costituito ogni cromosoma. Ogni tratto (gene) è il responsabile di un carattere e ogni cromosoma è formato da tantissimi geni.
I cromosomi omologhi presentano per ogni carattere una coppia di geni corrispondenti, gli alleli che ognuno di noi eredita dal gamete materno e da quello paterno.
I due alleli possono essere uguali o diversi.
•Se sono uguali essi determinano lo stesso carattere: l’individuo viene detto omozigote per quel carattere
•Se sono diversi uno determina il carattere dominante e l’altro il carattere recessivo. L’individuo viene detto eterozigote
Il DNA è la più grande molecola naturale presente negli esseri viventi.
Ciò nonostante essa risulta essere molto semplice: è formata soltanto da quattro
tipi di nucleotidi.Una molecola di DNA è una lunga
catena formata da milioni di nucleotidi
Il nucleotide, l’unità più piccola della molecola del DNA, è formato da:
una molecola di zucchero: desossiribosio
una molecola di acido fosforico
e da una base azotata
I nucleotidi si differenziano tra loro per la base azotata
A T C G
Esse si legano solo ed esclusivamente nel seguente modo:
Adenina con Timina
mediante due legami idrogeno
Citosina con Guanina
mediante tre legami idrogeno
A T
C G
La molecola del DNA èformata da due lunghi
filamenti, ciascunoformato da una serie di
nucleotidi e avvolti l’uno sull’altro a formare una
doppia elica.
A T
C G
A T
C G
T
C
A TTT
G CC
A A
GG
TTT CCC
AAAA
GGG
La doppia elica si distende e i due
filamenti si dividono, rompendo i legami tra le basi azotate
G
A
A
G
G
C
C
C
T
TT
A
A
T
C G
A
AATTT
GG CC
Ogni base dei filamenti attira a sé nucleotidi liberi presenti nel nucleo con basi complementari
T
C
A TTT
G CC
A A
GG
T T C
A
G
T
G
A A
C C
A
G
Si sono formate due molecole di DNA identiche
AACTTT A ACC G G G
A A
G
T
C
A
C
T T
G G
T
C
Il Progetto Genoma
Il 26/6/2000 è stata annunciata a tutto il mondo la notizia della decifrazione del Genoma umano cioè del codice genetico dell’uomo. Gli scienziati C. Venter e F.Collins (entrambi statunitensi) hanno portato a compimento l’eccezionale Progetto Genoma. Questo progetto ha individuato il numero dei geni che costituiscono il DNA umano e indicato che in ogni gene esistono 4 basi: “lettere” di un alfabeto genico (A-T-G-C). Moltiplicando il numero dei geni per 4 otteniamo le “lettere” dell’intero alfabeto.
Questo alfabeto può fornire circa 3 miliardi di “parole” cioè quanti individui, personalità, individualità possono scaturire da questo alfabeto genetico? Questa straordinaria scoperta ha dato inizio ad una nuova era che prevede eccezionali progressi specie in campo biomedico. Gli studi sul genoma umano implicano, però, gravi problemi etici e devono mantenersi entro confini terapeutici, per guarire e non per fare ammalare.
“Aver sequenziato il DNA umano non significa aver identificato tutti i geni. Vuol dire soltanto possedere un quadro di riferimento che servirà proprio a facilitare la scoperta dei geni ancora sconosciuti” ( Prof. Dulbecco, premio Nobel per la Medicina e coordinatore del Progetto Genoma per l’Italia)
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