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LA MALATTIA DI PARKINSON
MORBO DI
PARKINSON
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Dr. Alessandro Bernardini
LA MALATTIA DI PARKINSON
MORBO DI
PARKINSON
Il morbo di Parkinson è la seconda più comune malattia degenerativa e
colpisce l'1% della popolazione di età superiore ai 65 anni, e raggiunge il
2% dopo gli 80 anni.
HOME
2
Le cellule della
Substantia nigra
hanno lunghe
proiezioni
collegate al corpo
striato, dove con
l’invio di un
segnale liberano
dopamina
In un cervello sano nel corpo striato
sono presenti molte molecole di
dopamina che coordinano il movimento
La malattia di Parkinson La malattia di Parkinson èè caratterizzata da:caratterizzata da:
••bradicinesiabradicinesia (lentezza di movimento)(lentezza di movimento)
••tremore a riposotremore a riposo: : ““fare delle pillole" o "contare fare delle pillole" o "contare
delle monete",delle monete",
••rigiditrigiditàà extrapiramidaleextrapiramidale (anche detta "a tubo di (anche detta "a tubo di
piombo" e/o "a ruota dentata") piombo" e/o "a ruota dentata")
••instabilitinstabilitàà posturaleposturale negli stadi avanzatinegli stadi avanzati
La malattia idiopatica di Parkinson (sovente definita morbo di Parkinson) è dovuta alla degenerazione cronica e progressiva
delle strutture nervose che costituiscono il sistema
extrapiramidale.
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��La perdita di neuroni nel tronco encefalico (substantia nigra) La perdita di neuroni nel tronco encefalico (substantia nigra) porta ad una importante carenza di dopamina a livello del porta ad una importante carenza di dopamina a livello del corpo striato. corpo striato.
��Questa conoscenza fisiopatologica costituisce la base Questa conoscenza fisiopatologica costituisce la base razionale delle terapie sostitutive.razionale delle terapie sostitutive.
•Esistono fattori ambientali scatenanti l'insorgenza del morbo
di Parkinson in un individuo geneticamente suscettibile.
•Il singolo fattore più grande di rischio per il Parkinson èl'avanzare dell'età.
•Gli uomini hanno un rischio leggermente superiore rispetto
alle donne.
•Le lesioni della testa e l'esposizione ai pesticidi sono stati
associati con un rischio più elevato.
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��Prima della comparsa dei sintomi Prima della comparsa dei sintomi clinici del morbo di Parkinson avviene clinici del morbo di Parkinson avviene una una perdita superiore allperdita superiore all’’80% dei 80% dei neuroni della substantia nigraneuroni della substantia nigra in un in un periodo relativamente breve, periodo relativamente breve, dell'ordine dei dell'ordine dei 5 anni.5 anni.
��Si ha cosSi ha cosìì una carenza di dopamina a una carenza di dopamina a livello del corpo striatolivello del corpo striato
IN DEFINITIVA, IL MOMENTO PATOGENETICO CHE CARATTERIZZA IL MORBO DI PARKINSON È LA PERDITA DI GRUPPI CELLULARI IN GRADO DI FACILITARE IL MOVIMENTO ATTRAVERSO LA SECREZIONE DI DOPAMINA.
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CON LA SOMMINISTRAZIONE DELLA LEVODOPA SI HANNO LIVELLI ELEVATI DI DOPAMINA NEL CERVELLO CHE PORTANO A DISCINESIE
diagnosi��La diagnosi di morbo di Parkinson non La diagnosi di morbo di Parkinson non èè sempre facile. sempre facile.
��Si fonda su base clinica e, negli studi Si fonda su base clinica e, negli studi clinicoclinico--patologici, patologici, èè stata riportata una stata riportata una percentuale di errore attorno al 25%.percentuale di errore attorno al 25%.
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diagnosi
depressione��La depressione La depressione èè comune nel morbo di comune nel morbo di Parkinson. Rappresenta uno dei maggiori Parkinson. Rappresenta uno dei maggiori determinanti della qualitdeterminanti della qualitàà della vita e, benchdella vita e, benchéétalvolta trascurata, può essere prontamente talvolta trascurata, può essere prontamente trattata.trattata.
Man mano il "wearing-off“ (diminuzione graduale dell’effetto) diventa più
evidente, la durata della buona risposta alla levodopa / carbidopa (noto
come tempo "on") si accorcia, mentre la durata della scarsa risposta (noto come tempo "off") può allungarsi.
Fenomeno "on-off‘: le fluttuazioni tra movimenti involontari grossolani (discinesie) e uno stato congelato di immobilità.
ON-OFF: Frequenza del 10% all'anno circa, prima nei pazienti più giovani: in 10 anni di malattia tutti vanno incontro al fenomeno “on-off”.
Per questo motivo si è cercato di trovare dei farmaci che possano sostituire o
essere associati alla levodopa, anche per oltre 5 anni di terapia.
L'effetto di fine dose precoce (wearing off) L'effetto di fine dose precoce (wearing off) èè il il tempo prima della dose successiva, durante il tempo prima della dose successiva, durante il quale il paziente diventa sempre piquale il paziente diventa sempre piùùbradicinetico.bradicinetico.
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Man mano il "wearing-off“ (diminuzione graduale dell’effetto) diventa più
evidente, la durata della buona risposta alla levodopa / carbidopa (noto
come tempo "on") si accorcia, mentre la durata della scarsa risposta (noto come tempo "off") può allungarsi.
Fenomeno "on-off‘: le fluttuazioni tra movimenti involontari grossolani (discinesie) e uno stato congelato di immobilità.
ON-OFF: Frequenza del 10% all'anno circa, prima nei pazienti più giovani: in 10 anni di malattia tutti vanno incontro al fenomeno “on-off”.
Per questo motivo si è cercato di trovare dei farmaci che possano sostituire o
essere associati alla levodopa, anche per oltre 5 anni di terapia.
•il trattamento a lungo termine di levodopa può essere associato allo sviluppo di fluttuazioni motorie e discinesia. Fluttuazioni motorie comprendono comparsa ritardata dell'effetto terapeutico levodopa o il suo esaurimento tra le dosi. Levodopa for the Treatment of Parkinson's Disease - LeWitt, Peter A.
M.D. – New England Journal of Medicine, Issue: Volume 359(23), 4 December 2008, p 2468–2476
La discinesia è, in generale,
un'alterazione del movimento.
La strategia terapeutica che segue cerca di allontanare l’effetto di
fine dose precoce o wearing off.
L’ipotesi è che iniziare il trattamento con un agonista
dopaminergico, introducendo la levodopa se i sintomi non sono
controllati, ritardi l'insorgenza di complicanze motorie.
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diagnosi
Gli agonisti dopaminergici stimolano, con diversa specificità rispetto ai diversi tipi, i recettori per la dopamina. Si dividono in
•ergolinici (bromocriptina, pergolide,
lisuride, cabergolina),
•non ergolinici (pramipexolo, ropinirolo,
apomorfina).
La tendenza attuale nella gestione del Parkinson si La tendenza attuale nella gestione del Parkinson si èè spostata verso una spostata verso una somministrazione ritardata di levodopa o lsomministrazione ritardata di levodopa o l’’utilizzo di terapie di utilizzo di terapie di combinazionecombinazione
diagnosi
depressione
Terapia
Gli agonisti dopaminergici stimolano, con diversa specificità rispetto ai diversi tipi, i recettori per la dopamina. Si dividono in
•ergolinici (bromocriptina, pergolide,
lisuride, cabergolina),
•non ergolinici (pramipexolo, ropinirolo,
apomorfina).
Gli agonisti dopaminergici si usano inizialmente, specie
nei pazienti giovani, quando sono presenti abbastanza
neuroni in grado di produrre dopamina e si ritarda così
l’uso della levodopa e le sue complicanze da levodopa
a lungo termine
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diagnosi
depressione
Terapia
Gli agonisti dopaminergici stimolano, con diversa specificità rispetto ai diversi tipi, i recettori per la dopamina. Si dividono in
•ergolinici (bromocriptina, pergolide,
lisuride, cabergolina),
•non ergolinici (pramipexolo, ropinirolo,
apomorfina).
AGONISTI DELLA DOPAMINAAGONISTI DELLA DOPAMINA
--> Effetti collaterali:> Effetti collaterali:
attacchi di sonnoattacchi di sonno
terapia addizionaleterapia addizionale alla levodopaalla levodopa
Tuttavia eff collat: ipotensione ortostatica e Tuttavia eff collat: ipotensione ortostatica e
nauseanausea
AGONISTI DOPAMINERGICI
•lo scopo principale di questi farmaci, somministrati come terapie aggiuntive alla levodopa, è
di eliminare le alterazioni motorie. Causano anch’essi fluttuazioni motorie compresa la
discinesia, ma meno frequentemente di levodopa / carbidopa.
•Tuttavia si è visto che sono meno potenti della levodopa e meno ben tollerati. Non sono
efficaci nel trattamento di tutti i sintomi della malattia di Parkinson. Problemi di postura, la
depressione e problemi cognitivi non sono sensibili agli agonisti della dopamina.
•Gli agonisti della dopamina non hanno dimostrato di rallentare la progressione della
malattia.
•Possono anche causare altri effetti collaterali tra cui la sonnolenza diurna, "attacchi di
sonno”, allucinazioni e comportamenti a rischio, come ad esempio gioco d'azzardo e
ossessioni sessuali.
Gli agonisti dopaminergici stimolano, con diversa specificità rispetto ai diversi tipi, i recettori per la dopamina. Si dividono in
•ergolinici (bromocriptina, pergolide,
lisuride, cabergolina),
•non ergolinici (pramipexolo, ropinirolo,
apomorfina).
AGONISTI DELLA DOPAMINAAGONISTI DELLA DOPAMINA
--> Effetti collaterali:> Effetti collaterali:
attacchi di sonnoattacchi di sonno
terapia addizionaleterapia addizionale alla levodopaalla levodopa
Tuttavia eff collat: ipotensione ortostatica e Tuttavia eff collat: ipotensione ortostatica e
nauseanausea
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diagnosi
depressione
Terapia
diagnosi
depressione
Terapia
��La levodopa, associata ad un inibitore della dopaLa levodopa, associata ad un inibitore della dopa--decarbossilasi, decarbossilasi, rimane il pirimane il piùù potente farmaco orale disponibile per il trattamento del potente farmaco orale disponibile per il trattamento del morbo di Parkinson. morbo di Parkinson.
��La levodopa La levodopa èè in associazione ad un inibitore periferico della dopain associazione ad un inibitore periferico della dopa--decarbossilasi: carbidopa (Sinemet) o benserazide (Madopar), chedecarbossilasi: carbidopa (Sinemet) o benserazide (Madopar), chebloccano la conversione perifericabloccano la conversione periferica della levodopa a dopamina a della levodopa a dopamina a livello periferico consentendo in tal modo la somministrazione dlivello periferico consentendo in tal modo la somministrazione di una i una dose pidose piùù bassa di levodopa, che, a differenza della dopamina, passa bassa di levodopa, che, a differenza della dopamina, passa la barriera ematola barriera emato--encefalica e viene convertita a dopamina a livello encefalica e viene convertita a dopamina a livello centrale. centrale.
••La levodopa La levodopa èè un trattamento sintomatico sostitutivo che non un trattamento sintomatico sostitutivo che non
impedisce il progredire della malattia.impedisce il progredire della malattia.
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catalizzatore
Per OSNel circolo sistemico
spiacevoli effetti
collaterali
BARRIERA EMATO-ENCEFALICA
catalizzatore
Penetra nei neuroni
La La barriera ematobarriera emato--encefalicaencefalica ((BEEBEE) ) èè una unituna unitàà anatomoanatomo--funzionale funzionale
realizzata dalle particolari caratteristiche delle realizzata dalle particolari caratteristiche delle cellule cellule endotelialiendoteliali che danno che danno
origine ad un origine ad un endotelio continuoendotelio continuo, che impedisce il passaggio di , che impedisce il passaggio di sostanze sostanze
idrofile e/o con grande peso molecolareidrofile e/o con grande peso molecolare dal flusso sanguignodal flusso sanguigno..
La levodopa attraversa rapidamenteLa levodopa attraversa rapidamente la barriera ematola barriera emato--encefalica.encefalica.
••Le dosi di levodopa devono essere funzionali ma le piLe dosi di levodopa devono essere funzionali ma le piùù basse possibili per basse possibili per
ritardare lritardare l’’insorgere delle fasi insorgere delle fasi ““offoff””. .
••Ora si tende ad usare la Ora si tende ad usare la Levodopa a rilascio immediatoLevodopa a rilascio immediato..
••La durata della risposta a rilascio controllato (CR) La durata della risposta a rilascio controllato (CR) èè attorno alle 2attorno alle 2--4 ore, 4 ore,
mentre quella della formulazione a rilascio immediato mentre quella della formulazione a rilascio immediato èè pari a 1pari a 1--3 ore). 3 ore).
••Tuttavia Tuttavia la levodopa CR ha una latenza pila levodopa CR ha una latenza piùù lungalunga della levodopa a rilascio della levodopa a rilascio
immediato nel condurre il paziente a uno stato "on" (generalmentimmediato nel condurre il paziente a uno stato "on" (generalmente 60e 60--90 90
minuti contro 30minuti contro 30--50 minuti). Molti pazienti devono assumere 50 minuti). Molti pazienti devono assumere
contemporaneamente una dose di carbidopa/levodopa standard, contemporaneamente una dose di carbidopa/levodopa standard,
particolarmente con la prima somministrazione della giornata, alparticolarmente con la prima somministrazione della giornata, allo scopo di lo scopo di
raggiungere il beneficio clinico il piraggiungere il beneficio clinico il piùù presto possibile. presto possibile.
••La levodopa va assunta La levodopa va assunta con il cibo inizialmentecon il cibo inizialmente, poi 30, poi 30’’ prima del pasto in prima del pasto in
uno stadio piuno stadio piùù avanzato, per evitare interferenze con le proteine.avanzato, per evitare interferenze con le proteine.
Levodopa + Benserazide (Madopar)
Levodopa + Carbidopa (Sinemet)
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diagnosi
depressione
Terapia
A piccole dosi frazionate nell’arco della giornata per ritardare la sindrome da levodopa a lungo termine
•Nel Regno Unito, un rapporto dell'Istituto Nazionale per la Salute e l'Eccellenza Clinica del Servizio Sanitario Nazionale raccomanda che la dose di levodopa essere mantenuta più bassa possibile per ridurre il rischio di complicazioni motorie. Una revisione basata sull'evidenza di terapie da parte di una task force della Società di Patologia del movimento (che descrisse levodopa in monoterapia come trattamento standard per l'efficacia sintomatica contro il morbo di Parkinson) ha concluso che l'aggiunta di un agonista dopaminergico ad un regime levodopa ha ridotto il rischio di complicazioni a lungo termine motorie•Levodopa for the Treatment of Parkinson's Disease - LeWitt, Peter A. M.D. – New England Journal of Medicine, Issue: Volume 359(23), 4 December 2008, p 2468–2476
diagnosi
depressione
Terapia nell’ordine:
Stimolatore nucleo pallido
(per pazienti senza disturbi psichici)
La levodopa è metabolizzata anche dalla catecol-O-metiltransferasi.
Usati in associazione con levodopa-carbidopa, i farmaci che inibiscono
l’attività periferica o intestinale della COMT prolungano l’emivita della
levodopa e riducono la disabilità da Parkinson e la durata del tempo
“off”, ma aumentano le discinesie, il cui controllo può richiedere una
riduzione di dosaggi di levodopa.
L’entacapone (Comtan) inibisce l'enzima COMT principalmente (quindi
non solo) nei tessuti periferici. E’ possibile una tossicità epatica.
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diagnosi
depressione
Terapia nell’ordine:
Stimolatore nucleo pallido
(per pazienti senza disturbi psichici)
4.1 - Indicazioni terapeutiche
Entacapone, in aggiunta alle preparazioni standard a base di
levodopa/benserazide o levodopa/carbidopa, è indicato per il trattamento
dei pazienti adulti con malattia di Parkinson che presentano fluttuazioni
motorie giornaliere di “fine dose” e che non possono essere stabilizzati con
le suddette combinazioni.
diagnosi
depressione
Terapia nell’ordine:
Stimolatore nucleo pallido
(per pazienti senza disturbi psichici)
•Sebbene l'uso di preparazioni a rilascio controllato di levodopa e inibitori COMT e MAO-B siano destinate a più continui effetti antiparkinsoniani, tali combinazioni tendono ad essere meno efficaci della sovrapposizione di dosi di levodopa a rilascio immediato a intervalli vicini come 2 o 3 ore.•Levodopa for the Treatment of Parkinson's Disease - LeWitt, Peter A. M.D. – New England Journal of Medicine, Issue: Volume 359(23), 4 December 2008, p 2468–2476
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diagnosi
depressione
Terapia nell’ordine:
Stimolatore nucleo pallido
(per pazienti senza disturbi psichici)
Le terapie infusionali sono
strategie terapeutiche che
consentono di somministrare
in maniera continuativa il farmaco, così da
determinare una
stimolazione dopaminergica costante e
ridurre i fenomeni di “off motorio”.
La Duodopa viene
somministrata per via
intraduodenale attraverso
una gastrostomia percutanea, per consentire alla Levodopa di disperdersi
direttamente nel duodeno,
sito di elezione del suo
assorbimento intestinale.
DBS serve tra l’altro per la stimolazione del nucleo pallido + TERAPIA
precedente: Vengono impiantati in sede permanente vari elettrodi nell‘ ipotalamo, grazie all'innesto di un pacemaker, che invia impulsi al cervello (per pazienti senza disturbi psichici)
diagnosi
depressione
15
La stimolazione cerebrale profonda subtalamica bilaterale è generalmente un
trattamento sicuro ed efficace nei pazienti con malattia in fase avanzata,
fluttuazioni motorie e stato cognitivo conservato
diagnosi
depressione
Parkinson’s disease
June 2006
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Non è possibile identificare una
farmacoterapia universale di prima
scelta sia per il PD (malattia di
Parkinson) all’inizio o per la terapia
adiuvante per PD avanzato.
(La maggior parte delle persone con
malattia di Parkinson svilupperà, con il
tempo, complicanze motorie e
richiederà col tempo la terapia con
levodopa.)
Parkinson
iniziale
↑↓+�Inibitori MAO-B
↑↓++�Agonisti della
Dopamina
↑↑+++�Levodopa
Altri eventi
avversiComplicazioni
Motorie
Rischio di effetti collateraliControllo
dei sintomi
Opzione
di 1a
scelta
Terapia iniziale
per Parkinson
agli inizi
LEGENDA
+++ buon livello di controllo dei sintomi; ++ moderato ; +limitato
↑ Evidenza di aumento delle complicazioni motorie/altri eventi avversi
↓ Evidenza di riduzione delle complicazioni motorie/altri eventi avversi
•Dopo la levodopa, i farmaci maggiormente efficaci nell'attenuare la sintomatologia sono gli agonisti della dopamina che possono essere impiegati da soli prima di iniziare la terapia con levodopa o in aggiunta ad essa; vengono preferiti i farmaci non-ergolinici. SCELTA DEL TRATTAMENTO –Treatment guidelines - febb 2008
La levodopa associata alla carbidopa rimane il trattamento sintomatico più
efficace per il morbo di Parkinson; le formulazioni a rilascio prolungato hanno
generalmente un assorbimento più irregolare. SCELTA DEL TRATTAMENTO – Treatment
guidelines - febb 2008
•Nel Regno Unito, un rapporto dell'Istituto Nazionale per la Salute e l'Eccellenza Clinica del Servizio Sanitario Nazionale raccomanda che la dose di levodopa essere mantenuta più bassa possibile per ridurre il rischio di complicazioni motorie Una revisione basata sull'evidenza di terapie da parte di una task force della Societàpatologia del movimento (che descrisse levodopa in monoterapia come trattamento standard per l'efficacia sintomatica contro il morbo di Parkinson) ha concluso che l'aggiunta di un agonista dopaminergico ad un regime levodopa in maniera convincente ha ridotto il rischio di complicazioni motorie a lungo termine Levodopa for the Treatment of Parkinson's Disease - LeWitt, Peter A. M.D. – New England Journal of Medicine, Issue: Volume 359(23), 4 December 2008, p 2468–2476
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Parkinson avanzato
↑↓++�Inibitori MAO-B
↑↓++�COMT
inhibitors
↑↓++�Agonisti della
Dopamina
Altri eventi avversiComplicazioni
Motorie
Rischio di effetti collateraliControllo
dei
sintomi
Opzione di
1a scelta
Terapia
adiuvante per
Parkinson
avanzato
LEGENDA
+++ buon livello di controllo dei sintomi; ++ moderato ; +limitato
↑ Evidenza di aumento delle complicazioni motorie/altri eventi avversi
↓ Evidenza di riduzione delle complicazioni motorie/altri eventi avversi
L’aggiunta alla levodopa di un inibitore delle COMT ad azione periferica oppure di un inibitore delle MAO-B può ridurre le fluttuazioni motorie nei pazienti con malattia in fase avanzata.SCELTA DEL TRATTAMENTO – Treatment guidelines -febb 2008
Gestione del farmaco:
considerazioni sulla somministrazione
Per evitare il rischio di acinesia acuta o sindrome neurolettica maligna:
• NON sospendere bruscamente i farmaci antiparkinson
• NON consentire ai farmaci di non funzionare a causa di uno scarso assorbimento (per esempio, gastroenterite, chirurgia addominale).
La pratica della sospensione temporanea del farmaco non dovrebbe essere intrapresa a causa del rischio di sindrome maligna da neurolettici.
Le persone con PD ricoverate in ospedale o case di cura dovrebbero avere la somministrazione dei loro farmaci al momento opportuno e in modo regolato dopo averne discusso con uno specialista nella gestione PD.
I medici dovrebbero essere consapevoli della possibile sindrome di disregolazione della dopamina (un disturbo raro, in cui l’uso improprio di farmaci dopaminergici èassociato a comportamenti come ipersessualità, patologico gioco d'azzardo e atti motori stereotipati). Questa sindrome può essere difficile da gestire.
Linee Guida NICE sul Parkinson
CG35 Parkinson's disease: quick reference guide - 28 June 2006
18
Gestione
del terapia
anti-
Parkinson
Per evitare il rischio di acinesia acuta o sindrome neurolettica maligna:
• NON sospendere bruscamente i farmaci antiparkinson
• NON consentire farmaci di non funzionare a causa di scarso assorbimento (per esempio, gastroenterite, chirurgia addominale).
La pratica della sospensione temporanea del farmaco non dovrebbe essere intrapresa a causa del rischio di sindrome maligna da neurolettici
Le persone con PD ricoverate in ospedale o case di cura dovrebbero avere i loro farmaci: La somministrazione deve essere fatta al momento opportuno in modo regolato
E’ possibile una sindrome di disregolazione della dopamina (ipersessualità, patologico gioco d'azzardo e atti motori stereotipati).
Linee Guida NICE sul Parkinson
CG35 Parkinson's disease: quick reference guide - 28 June 2006
Non è possibile identificare una farmacoterapia universale di
prima scelta sia per primi PD o per il la terapia adiuvante per
PD avanzato.
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SCELTA DEL TRATTAMENTO – Treatment
guidelines - febb 2008
• Gli anticolinergici possono essere utili in aggiunta alla levodopa per il controllo del tremore e della scialorrea.
• La quetiapina e la clozapina sono le scelte migliori per il trattamento della psicosi.
• L'apomorfina per via sottocutanea dovrebbe essere sempre disponibile per un impiego di emergenza nei pazienti con episodi "off".
• La stimolazione cerebrale profonda subtalamica bilaterale è generalmente un trattamento sicuro ed efficace nei pazienti con malattia in fase avanzata, fluttuazioni motorie e stato cognitivo conservato.
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•La patogenesi del parkinsonismo farmaco-indotto è improbabile che sia
dovuta solo al blocco dei recettori della dopamina.
•Il parkinsonismo farmaco-indotto è più comune negli anziani e nelle donne.
•Il parkinsonismo farmaco-indotto (DIP) è potenzialmente reversibile al
momento della cessazione dell'agente, in genere un neurolettico. La
sospensione dell'agente incriminato porterà ad un miglioramento e alla
risoluzione dei sintomi e segni in circa l’ 80% dei pazienti entro 8 settimane
dalla sospensione.
•Tutti i neurolettici
(fenotiazine, benzamidi,
butirrofenoni, tioxanteni)
possono causare sintomi
extrapiramidali perché
hanno azione antagonista
sulla dopamina,
occupando i recettori
postsinaptici D2.
•Anche alcuni farmaci
molto comunemente usati
possono causare sintomi
extrapiramidali
(metoclopramide,
flunarizina, cinnarizina,
tietilperazina).
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•Tutti i neurolettici
(fenotiazine, benzamidi,
butirrofenoni, tioxanteni)
possono causare sintomi
extrapiramidali perché
hanno azione antagonista
sulla dopamina,
occupando i recettori
postsinaptici D2.
•Anche alcuni farmaci
molto comunemente usati
possono causare sintomi
extrapiramidali
(metoclopramide,
flunarizina, cinnarizina,
tietilperazina).
diagnosi
depressione
Metoclopramide (Plasil)
4.4 - Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Si possono manifestare disturbi extrapiramidali,
particolarmente nei bambini e nel giovane adulto e/o in caso di dosi elevate (vedere paragrafo 4.8) Tali reazioni avverse si risolvono completamente con la sospensione
del trattamento. Può rendersi necessario un trattamento
per il controllo della sintomatologia (benzodiazepine nei
bambini e/o farmaci antiparkinson di tipo anticolinergico
nell'adulto).
Il trattamento non deve superare i 3 mesi a causa del
rischio di discinesia tardiva.
[..]
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