regole 2015 regione lombardia

Post on 07-Apr-2016

217 Views

Category:

Documents

1 Downloads

Preview:

Click to see full reader

DESCRIPTION

Le slide che presentano la delibera delle regole per il sistema sociosanitario- da www.uneba.org

TRANSCRIPT

REGOLE SISTEMA REGIONALE SANITARIO 2015

REGOLE SISTEMA REGIONALE SANITARIO 2015

1

Direzione Generale Sanità

ARGOMENTI TRATTATI NELLE REGOLE DI SISTEMA ARGOMENTI TRATTATI NELLE REGOLE DI SISTEMA

1. Inquadramento economico e finanziario: il bilancio ponte

2. Il livello programmatorio: indirizzi regolatori per le ASL e la rete di offerta e prime attuazioni contenuti libro bianco, patto salute, regolamento rete ospedaliera, piano regionale prevenzione

3. Attività di controllo e di garanzia di trasparenza, equità di accesso, legalità (in particolare per liste di attesa e politiche degli acquisti)

4. Servizi orientati a cittadini: semplificazioni e interventi di supporto

5. Il sistema sanitario ed EXPO 2015

2

1. INQUADRAMENTO ECONOMICO FINANZIARIO 1. INQUADRAMENTO ECONOMICO FINANZIARIO

Le risorse attualmente iscritte a bilancio regionale 2015, a seguito dell’emendamento in discussione in Commissione, prevedono una riduzione del fondo circa di 150 milioni rispetto al consolidato 2014 e di circa 500 milioni rispetto alla stima del 2015 (patto salute)

Si tratta comunque di bilancio ponte prudenziale in attesa di avere un quadro economico chiaro sulla base delle decisioni del governo e del perfezionamento delle intese fra governo e Regioni

 

3

4

Con le risorse disponibili nel bilancio ponte è possibile garantire: • le risorse ad Aziende sanitarie pubbliche e accreditate per non ridurre il livello di

erogazione delle prestazioni• il finanziamento dei nuovi farmaci HCV e delle cure innovative, i costi di

avviamento dei nuovi ospedali (Garbagnate, Niguarda) e le risorse minime di investimento per il mantenimento in sicurezza degli ospedali, il mantenimento dei trasferimenti a per società regionali e Fondazione Ricerca

Le iniziative ‘ambulatori aperti’ e legate ad EXPO dovranno essere garantire all’interno dei finanziamenti ordinari

Sono comunque necessarie manovre di razionalizzazione e riduzione dei costi delle aziende sanitarie pubbliche (personale e beni e servizi)

1. INQUADRAMENTO ECONOMICO FINANZIARIO 1. INQUADRAMENTO ECONOMICO FINANZIARIO

5

2. IL LIVELLO PROGRAMMATORIO2. IL LIVELLO PROGRAMMATORIO

Programmazione Regionale

•Attuazione del piano regionale della prevenzione 2014-2018 e piano integrato della veterinaria

•Indirizzi per accreditamento, negoziazione e contratti • Mantenimento del budget ricoveri sulla base del finanziato 2014 con

riduzione dei DRG potenzialmente inappropriati • Separazione budget ambulatoriale fra attività di laboratorio,

radiologica e di visita • Mantenimento ambulatori aperti• Misura indicatori di qualità ed esito che devono essere garantiti

6

2. IL LIVELLO PROGRAMMATORIO2. IL LIVELLO PROGRAMMATORIO

Ruolo della ASL nella programmazione territoriale e nella negoziazione con erogatori•Stesura del documento di programmazione territoriale che indichi i seguenti obiettivi:• Area Ricoveri: • riduzione ricoveri inappropriati, a parità di risorse, e riduzione mobilità passiva • Possibilità conversione letti nelle aree indicate come prioritarie per bisogni

territorio•Area Ambulatoriale • Possibilità di trasferimento budget da ricovero per prestazioni critiche e orari serali

e festivi • Definizione degli ambiti di priorità richiesti compresa erogazione serale/festivi• Garanzia dell’uniforme utilizzo budget nell’anno• Possibilità di riassegnare 9% produzione ambulatoriale

7

2. IL LIVELLO PROGRAMMATORIO2. IL LIVELLO PROGRAMMATORIO

La programmazione della rete ospedaliera

Applicazione regolamento standard e proseguimento indirizzi riordino per punti nascita, laboratori, alte specialità , sistema trasfusionale , reti di patologia

Stesura di progetti di gestione operativa aziendali ed interaziendali nell’area sanitaria e amministrativa

• Sviluppo della week surgery e chirurgia ambulatoriale • Rimodulazione rete pronto soccorso e punti di primo intervento (piccoli presidi) • Accorpamenti laboratori, punti nascita ed alta specialità • Collaborazioni interaziendali per politiche di guardia e reperibilità • Indicazioni per contrattualizzazione strutture accreditate con meno di 60 posti letto e

per consolidamento nelle AO delle attività residue in presidi minori • Rete delle Unità Operative Ospedaliere di Medicina del Lavoro (UOOML)• Funzioni amministrative economali e tecniche aggregate con riduzione locazioni

•La valutazione ed il monitoraggio dei progetti costituiscono obiettivo strategico e saranno alla base della negoziazione RAR

8

2. IL LIVELLO PROGRAMMATORIO 2. IL LIVELLO PROGRAMMATORIO

REVISIONE DELLE TARIFFE AMBULATORIALI E DI RICOVERO

•Redistribuzione delle tariffe per ricoveri per acuti con saldo sostanzialmente ISO risorse, ma con riequilibrio rispetto a DM 2012, aumenti per aree a bassa redditività e riduzioni tariffarie per aree ad alta redditività

•Avvio del confronto con operatori per rideterminazione tariffe ambulatoriali e di riabilitazione

9

2. IL LIVELLO PROGRAMMATORIO2. IL LIVELLO PROGRAMMATORIO

GOVERNO DEI FATTORI PRODUTTIVI Il piano di gestione delle risorse umane

•La direzione generale salute definisce, all’interno del bilancio di previsione, una quota di budget omnicomprensiva delle voci di costo del personale

•A seconda del posizionamento aziendale rispetto a indicatori di confronto verrà assegnato il budget 2014 o operate riduzioni % crescenti nel budget autorizzato rispetto al preconsuntivo 2014

•Le aziende sanitarie predispongono un piano di gestione delle risorse umane per l’intero 2015, in funzione del turn over previsto, nel rispetto delle risorse di budget disponibili

•I piani di gestione delle risorse umane vengono valutati ed approvati dalla Giunta regionale.

•Il rispetto del piano viene monitorato e certificato dagli organi di revisione aziendale con periodicità mensile

•L’autorizzazione alla copertura delle strutture complesse rimane in capo alla Regione

 

 

1022/12/14

IL GOVERNO DEI FATTORI PRODUTTIVI BENI E SERVIZI

•Potenziamento delle politiche di aggregazione degli acquisti

•Riduzioni delle proroghe/rinnovi dei contratti di appalto: monitoraggio sistematico

•Utilizzo degli osservatori per rinegoziazione forniture

•Pubblicazione sul sito di ARCA della programmazione dei consorzi e dei benchmarking sui dispositivi medici e dei contratti di service in ambito sanitario

•Istruttoria di verifica preventiva regionale (con il supporto di ARCA) relativa a nuovi servizi, procedure di acquisto autonome, procedure di global service e facility management.

•Maggior coinvolgimento collegi di revisione nell’attività di verifica

11

2. IL LIVELLO PROGRAMMATORIO2. IL LIVELLO PROGRAMMATORIO

AMBITO TERRITORIALE

•Approvazione del Piano della cronicità ed estensione della sperimentazione CREG (attivazione di nuove ASL, estensione a più pazienti nelle ASL già attive)

•Attivazione AFT : realizzare in ciascuna Azienda sanitaria locale una rete integrata di servizi finalizzati all’erogazione delle cure primarie al fine di garantire la continuità dell’assistenza

•Prosecuzione in via sperimentale della individuazione e costituzione dei Presidi Ospedalieri Territoriali /CSST (sperimentazione nelle sedi distrettuali) attraverso la riconversione di piccoli ospedali, poliambulatori e distretti

•Miglioramento indicatori appropriatezza prescrittiva.

12

2. IL LIVELLO PROGRAMMATORIO2. IL LIVELLO PROGRAMMATORIO

INNOVAZIONE, RICERCA

•Mantenimento delle risorse aggiuntive per spesa farmaci innovativi e avvio del programma per la cura dei pazienti HCV positivi

•Mantenimento incremento 8% farmaci File F

•Mantenimento dei progetti di ricerca sanitaria e organizzativa e legate al programma di certificazione dei bilanci

•Mantenimento del ruolo di FRRB e Nerviano come piattaforma comune per lo sviluppo della ricerca clinica e preclinica

•Sperimentazioni cliniche e uso compassionevole: attivazione di un comitato consultivo regionale di supporto ai Comitati etici

13

• Esiste una consolidata attività di controllo che riguarda le prestazioni erogate in termini di corretta rendicontazione economica, appropriatezza e qualità

• Si intende migliorare la capacità di controllo per gli aspetti legati alla verifica dell’equità di accesso al sistema sanitario (liste d’attesa) e agli aspetti amministrativi, in particolare nelle politiche degli acquisti

• Equità di accesso. E’ previsto il potenziamento e la creazione di nuovi flussi informativi per avviare un’attività di controllo sistematica

• Disponibilità agende ambulatoriali e flusso di prenotazione per tutti gli erogatori accreditati

• Avvio flusso delle prestazioni erogate in regime libero professionale o di solvenza• Avvio del flusso sulle liste di attesa dei ricoveri

• Maggior raccordo fra attività libero professionale e rispetto dei Tempi obiettivo a livello di ASL

3. ATTIVITA’ DI CONTROLLI PER MIGLIORAMENTO TRACCIABILITA’, TRASPARENZA ED EQUITA’ DI ACCESSO 3. ATTIVITA’ DI CONTROLLI PER MIGLIORAMENTO TRACCIABILITA’, TRASPARENZA ED EQUITA’ DI ACCESSO

14

• Semplificazione • Sistema di prenotazione: potenziamento canale internet,

possibilità visione agende anche operatori privati, pagamento e • attivazione ricetta elettronica,• Attività di semplificazione adempimenti prevenzione e veterinaria

4. ATTIVITA’ DI SEMPLIFICAZIONE E DI MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI OFFERTI AI PAZIENTI

4. ATTIVITA’ DI SEMPLIFICAZIONE E DI MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI OFFERTI AI PAZIENTI

15

5. EXPO 2015 5. EXPO 2015

o Emergenze e grandi emergenze• Governo delle emergenze extra e intra ospedaliera in risposta

all’aumento della popolazione durante il semestre Expo

• Piani di massiccio afflusso di persone: simulazioni e coordinamento dei protocolli in essere

• Punti di Primo Intervento all’interno del sito expo• Punto di primo Intervento extra sito (ambulatorio Rugabella)

o Sistema sanitario• Rete di patologia per Dialisi, Trattamento anticoagulante, Ossigeno

Terapia, Oncologia 

top related