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Aris Riabilita
News a cura del Coordinamento Nazionale Centri di Riabilitazione e RSA
Numero speciale - 24
Cenni storici sulla riabilitazione nelle strutture associate
Proseguiamo la pubblicazione di informazioni e di alcuni cenni storici sulle nostre strutture e le loro
attività
GROTTAFERRATA (RM). VILLA LITTA
Il Villaggio Eugenio Litta fu realizzato dalla Contessa Valeria Rossi di Montelera in memoria del suo
unico figlio, Eugenio Litta, deceduto nel 1948 in giovane età. Il Villaggio fu in seguito affidato alla
Provincia Romana dell’Ordine dei Chierici Regolari dei Ministri degli Infermi (Ordine Religioso dei
Camilliani).
Il Centro, convenzionato con sistema sanitario nazionale fin dal 1974, poi autorizzato dalla Regione
Lazio nel 1999, è stato accreditato in via definitiva con il Decreto del Commissario ad Acta n. U00309
del 21 marzo 2013.
Il Villaggio eroga servizio di Riabilitazione Territoriale in regime residenziale, semi-residenziale e
non residenziale. Il Centro persegue finalità e prospettive terapeutiche nei campi della riabilitazione
neuromotoria, psicofisica e sensoriale.
Gli operatori e i collaboratori che vi operano sono consapevoli dell’importanza delle relazioni umane
basate sul dialogo e sulla disponibilità, innanzitutto nei confronti degli assistiti, ma anche verso i loro
familiari.
Il servizio residenziale
Il Settore Residenziale accoglie utenti in regime di ricovero a tempo pieno. La tipologia dell’utenza
è principalmente quella dell’età evolutiva in situazione di handicap, caratterizzata da ritardo mentale
e disturbi neurologici/psicopatologici collegati alla condizione morbosa che l’ha determinato.
L’opportunità del ricovero nel Settore Residenziale è legata spesso alla difficoltà di gestione del
ragazzo in famiglia, a causa delle sue problematiche mediche. Il Settore è suddiviso in tre reparti, in
base all’età dell’utente ed alla sua prevalente compromissione. Nel Settore operano équipe
riabilitative pluridisciplinari.
Queste équipe sono composte di personale medico specialista (Psichiatra/Neuropsichiatra
Infantile/Fisiatra), Psicologo, Educatori Professionali/Tecnici della Riabilitazione/ Terapisti della
Riabilitazione, Assistente Sociale, Logopedisti, Terapisti Occupazionali e Neuropsicomotricisti,
secondo necessità stabilite nel progetto riabilitativo.
E’ prevista la possibilità di attivare consulenze con specialisti esterni, in base a specifiche esigenze.
Le attività riabilitative sono strutturate in base al progetto di riabilitazione individuale nel quale
l’équipe individua obiettivi specifici.
Il servizio semiresidenziale
Il Settore Semiresidenziale propone progetti di terapia riabilitativa per utenti con diagnosi di ritardo
mentale. I pazienti sono suddivisi in sottogruppi clinici strutturati in base alla gravità del ritardo
mentale ed all’entità della compromissione funzionale. Il progetto riabilitativo di ogni singolo utente
viene elaborato individualmente sulla base di una valutazione clinico-riabilitativa che esplora le
potenzialità e le attitudini nelle diverse aree d’intervento.
Il progetto viene poi condiviso negli obiettivi e nella collaborazione con le famiglie e con i referenti
territoriali dell’Azienda Sanitaria Locale di appartenenza: Servizio Handicap Adulti, Centro di Salute
Mentale, Servizio Sociale, Cooperativa di Assistenza Domiciliare. L’attività riabilitativa si rivolge
alle persone (adulti o minori) con disabilità complessa, spesso multipla, con possibili esiti permanenti;
esso è orientato al recupero e alla rieducazione funzionale e/o al mantenimento delle abilità acquisite.
La complessità della disabilità prevede la predisposizione di un Progetto Riabilitativo Individuale,
realizzato da un team riabilitativo multiprofessionale.
Il servizio ambulatoriale
Nel Settore Ambulatoriale vengono erogati trattamenti con presa in carico globale, secondo quanto
definito dalla delibera regionale.Le prestazioni sono erogate in forma individuale e, in alcuni casi,
anche con terapia di gruppo.
Il trattamento viene eseguito presso il Villaggio in fasce orarie prestabilite e concordate in precedenza
con il paziente e/o i familiari.
L’équipe dell’ambulatorio è costituita da personale medico specialista (Neurologo, Neuropsichiatra
Infantile, Fisiatra), Psicologi, Educatori Professionali, Logopedisti, Neuropsicomotricisti dell’Età
Evolutiva, Terapisti della Riabilitazione, Terapisti Occupazionali e prende parte al Gruppo di lavoro
Handicap (GLH) per i pazienti per i quali sia stata attivata la legge quadro n.104/1992, con le modalità
concordate con i referenti degli istituti scolastici. In particolare, per facilitare l’espletamento dei GLH,
la struttura offre da alcuni anni la possibilità di fare gli incontri in video-conferenza.
La frequenza al settore da parte degli utenti è quotidiana dal Lunedì al Venerdì con orario dalle ore
8,00 alle 15,20 e due giorni a settimana dalle ore 8,00 alle 14,00.
La direzione del Villaggio
Il Centro di Riabilitazione Villaggio Eugenio Litta di Grottaferrata ha come direttore generale Mi-
chele Bellomo (Tel.: 06-94541202 - Email: [email protected])
Medico Responsabile del Centro: Fabio Stirpe
(Tel.: 06-945412 Email: [email protected]).
Il villaggio è in via Anagnina, 13 - 00046 Grottaferrata (RM)
Tel.: 06-945412 - Email: [email protected]
Sito internet www.villaggioeugeniolitta.it
SCIACCA (AG). LA NEURORIABILITAZIONE ALL’ICS MAUGERI
L’ICS “Maugeri” è presente in Sciacca (AG) con il presidio sanitario attivo all’interno dell’Azienda
Sanitaria Provinciale P.O. “Giovanni Paolo II” (Padiglione H - Via Pompei, 1, 92019 Sciacca (AG)
Centralino Tel.0925/962111). E’ Direttore di Presidio il dr. Domenico De Cicco, Responsabile
Amministrativo Ignazio Cristiano Di Leo, Direttore Scientifico Paolo Volanti, Responsabile
programma di Formazione la Ft. Dr.ssa Angela De Palo.
Il Presidio Sanitario di Sciacca “Unità Operativa di Neuroriabilitazione Intensiva”, sito all’interno
dell’Ospedale Giovanni Paolo II, inizia l’attività nel 2004 con 32 posti letto a codice 75. Nel settembre
2013 l'attività si completa con l'attivazione di un'Unità di Risveglio con 10 posti letto.
L’attività clinica è svolta su pazienti con patologie vascolari, malattie e traumatismi del midollo
spinale nonché su pazienti con patologie neurodegenerative.
Altre tipologie di carattere clinico sono gli esiti di trauma cranico e gli stati di coma, mentre pochi
sono i pazienti ricoverati con esiti di patologie ortopediche. L’attività si svolge con procedure
diagnostiche, terapeutiche e riabilitative di carattere plurispecialistico e multidisciplinare con
assistenza medica, infermieristica, fisiochinesiterapica, di terapia occupazionale e logopedica adatte
a risolvere i problemi clinici e funzionali dei pazienti.
L’attività clinica è collegata alla ricerca per elaborare modelli di attività valutativa e riabilitativa
utilizzabili nel Sistema Sanitario Nazionale a fini preventivi e assistenziali.
All’interno del Presidio l’attività formativa ha lo scopo di aggiornare sia il personale interno sia
professionisti che operano nel territorio attraverso eventi formativi a livello nazionale programmati
annualmente. Il personale dell’Unità Operativa viene periodicamente coinvolto in eventi formativi di
apprendimento di metodiche aziendali all’interno del reparto con l’obiettivo di migliorare la qualità
e l’efficienza di tutta l’organizzazione.
L’Unità Operativa di Neuroriabilitazione Intensiva eroga, in regime di ricovero ordinario, in regime
di ricovero diurno ed in regime ambulatoriale, servizi e prestazioni di alta specializzazione nell'ambito
della Medicina Riabilitativa relativi allo studio e al trattamento di pazienti neurolesi.
L’Unità di Risveglio, attiva da settembre 2013 con 10 posti letto, è dedicata all’accoglienza di pazienti
in stato di minima coscienza provenienti da Rianimazioni, dalle Neurochirurgie e Chirurgie del
territorio che presentano disabilità conseguenti a patologie acquisite del sistema nervoso centrale, di
origine vascolare, post-chirurgica e post-traumatica.
L’attività di cura comprende l’assistenza medica, infermieristica e riabilitativa erogate sulla base di
progetti riabilitativi individuali, finalizzati al raggiungimento di obiettivi funzionali congrui alla
patologia di base ed alle condizioni cliniche del paziente, alla domicilizzazione e all’addestramento
del care-giver.
L’ISTITUTO DON ORIONE A PESCARA
Il centro (Istituto Don Orione, Via Aterno, 176, 65128 Pescara PE, sito internet www.donorione.it
tel. 085 4310570), nasce, nella sua forma attuale, nel 1972, sostituendosi al “Villaggio del Fanciullo
– Opera Don Orione“, fondato a Pescara nel 1950. Attualmente ne è direttore Don Bruno Fraulin,
Renato Di Fiore è responsabile di struttura, la Dott.ssa Lucia Della Rovere è Direttore Sanitario e
Umberto Di Maida è responsabile delle risorse umane.
La mission attuale
L’Istituto Don Orione è ispirato agli insegnamenti del fondatore San Luigi Orione eroga prestazioni
sanitarie e sociali dirette al recupero funzionale e sociale dei soggetti affetti da minorazioni fisiche,
psichiche e sensoriali. Svolge attività riabilitativa socio-sanitaria di livello medio-alto, che viene
erogata attraverso l’uso coordinato di tutte le risorse professionali dell’area medico-sociale-educativa
e con modalità interdisciplinari, non solo di tipo strettamente clinico, ma anche con l’apporto delle
conoscenze psico-pedagogiche e sociali.
Per le proprie molteplici attività l’Istituto Don Orione di Pescara opera con:
140 dipendenti;
consulenti in varie discipline, composto da dirigenti, medici specialisti, dottori in riabilitazione,
dottori in scienze motorie, personale infermieristico ed educativo, personale ausiliario, personale
tecnico amministrativo, personale di cucina, addetti alla manutenzione e ai servizi generali.
Dispone di una vasta gamma di impianti, attrezzature, elettromedicali ed ausili all’avanguardia nel
settore della riabilitazione. L’Istituto propone alla persona un percorso riabilitativo integrale.
Per le proprie attività riabilitative, l’Istituto Don Orione è autorizzato all’erogazione di prestazioni di
specialistica ambulatoriale in convenzione con la ASL.
Si erogano anche prestazioni a pagamento e si svolge una vasta gamma di attività ludiche e di sviluppo
fisico energetico.
Valori e Principi
Seguendo gli insegnamenti del fondatore, l’Istituto Don Orione opera nel pieno rispetto dei seguenti
valori:
l’intera organizzazione si impegna a rispettare la persona nella sua dignità, con particolare
considerazione delle esigenze di ciascuno, sopratutto dei più bisognosi, con eguaglianza e
imparzialità;
i servizi e il trattamento dei dati relativi alla persona assistita sono effettuati nel rispetto assoluto
della privacy;
l’Istituto eroga le prestazioni con continuità e regolarità al fine di conseguire il miglior risultato
terapeutico possibile;
l’Istituto promuove e favorisce la partecipazione dei familiari, dei cittadini, delle scuole, delle
associazioni di quanti desiderano contribuire al miglioramento delle diverse attività;
l’Istituto persegue il massimo di efficienza, impegnandosi nella formazione ed aggiornamento del
personale, nell’uso di tecnologie e attrezzature e nella semplificazione delle procedure.
La riabilitazione
Il Servizio di Riabilitazione, accessibile sia in regime di convenzione che a pagamento, può essere
erogato nelle seguenti tipologie:
Degenza diurna
Tempo pieno
Ambulatoriale
Domiciliare
Extramurale
Centro Diurno “L’Abraccio”
Il servizio è accessibile sia in regime di convenzione che a pagamento ed è erogato, in regime
esclusivamente ambulatoriale, da fisioterapisti sulla base della richiesta o del medico curante del
paziente o di uno specialista.
Le terapie previste possono essere manuali o strumentali, ovvero una combinazione di entrambe.
La terapia riabilitativa secondo un modello di sistemicità
Ma cosa vuol dire? Ho mal di schiena da tempo, un dolore alla spalla, mi sono svegliato con un dolore
al ginocchio…cosa fare?
Ecco che si inizia a brancolare nel buio e passare da una visita all’altra, da un farmaco all’altro, da
una terapia riabilitativa all’altra atta ad intervenire ora su un distretto muscolare ora su uno articolare.
Incomincia uno smarrimento ed un senso di impotenza, paura di non trovare una via di miglioramento
o guarigione. Una risposta ci è offerta dal Metodo Mézières. Consiste nell’evidenziare il
fondamentale ruolo della muscolatura lordosante nelle varie patologie: traumatologia, ortopedia,
reumatologia, neurologia, gastro-enterologia, cardiologia, ginecologia, angiologia, rieducazione
respiratoria.
Il metodo Mézières è una terapia sistemica dove ancora oggi si studiano tutte le potenzialità e i
vantaggi. Certo è che i risultati sono sorprendenti. Un esempio su tutti è vedere la connessione tra
questa terapia e il miglioramento nel paziente di più distretti muscolari articolari che apparentemente
non sono legati tra loro.
Non solo, sono evidenti miglioramenti anche nel funzionamento degli organi interni. Mi ha insegnato
Jean Marie Drouard (allievo di Francoise Mezieres):”che la colonna vertebrale è l’essere, la
respirazione è la vita, le spalle l’agire e le 3 cose sono legate tra loro”.
Dr. Massimi Domenico
ROMA. OPERA DON GUANELLA E CASA SAN GIUSEPPE
Il Centro di Riabilitazione Disabili Psicofisici dell’Opera Don Guanella opera in Roma, (via Aurelia
Antica, 446 - 00165 Roma (RM) Tel. centralino 06 666011 Email: [email protected]).
La Casa San Giuseppe - Centro di Riabilitazione Opera Don Guanella è un complesso vasto e
articolato che si estende su una superficie di circa tredici ettari. È ubicata nella zona nord-ovest della
città, in un ampio parco con numerosi viali alberati e confortevoli gazebo. La viabilità ordinata e gli
agevoli parcheggi rendono funzionale l’accesso ai vari Reparti e alle Residenze.
Il Centro di Riabilitazione
Regime residenziale e semiresidenziale
Il Centro di Riabilitazione Opera don Guanella - Casa San Giuseppe, sito presso via Aurelia Antica a
Roma, è specializzato nella realizzazione di diverse attività di tipo riabilitativo, distinguendo tre
tipologie:
attività riabilitativa di tipo estensivo e di mantenimento a regime residenziale: destinata a persone
adulte di sesso maschile;
attività riabilitativa di tipo estensivo e di mantenimento a regime semiresidenziale: centro diurno
destinato a giovani in età post-scolare e adulti di sesso maschile;
attività riabilitativa di tipo estensivo e di mantenimento a regime non residenziale: ambulatorio
destinato a bambini e ragazzi di ambo i sessi.
Le attività di riabilitazione
Per ogni persona è previsto un Progetto Riabilitativo Individualizzato, la cui programmazione e
attuazione è a cura dell’èquipe riabilitativa. I gruppi sono gestiti da Educatori Professionali che,
insieme agli Assistenti Socio-Sanitari con funzione educativa e agli Infermieri Professionali, si fanno
carico della gestione quotidiana dei bisogni assistenziali, educativi, formativi, ludici e infermieristici.
Inoltre vengono soddisfatti, da parte di altre figure professionali, bisogni specifici di tipo
Medico/Sanitari, Riabilitativi, espressivi/artigianali, ludici/ricreativi (Cfr. Articolazione dei Servizi).
Struttura per la diagnosi e la cura della disabilità mentale
“Nessuno vada lasciato indietro nel corso della vita ”: è questo pensiero di Don Luigi Guanella,
fondatore della struttura, che anima la mission dell’Opera Don Guanella – Casa San Giuseppe di
Roma.
L’Opera Don Guanella si dedica alla cura, educazione, assistenza e riabilitazione di persone
provenienti da tutto il territorio nazionale, con diagnosi di ritardo mentale anche associato ad altre
disabilità psicofisiche o psicosensoriali.
La Casa ha tre tipologie di servizio per gestire le diverse necessità di accoglienza, organizzate e
coordinate secondo i bisogni specifici delle persone accolte:
• attività riabilitativa di tipo estensivo e di mantenimento a regime residenziale;
• attività riabilitativa di tipo estensivo e di mantenimento a regime semiresidenziale;
• attività riabilitativa di tipo estensivo e di mantenimento a regime non residenziale, con un
ambulatorio destinato a bambini e ragazzi di ambo i sessi.
L'Ambulatorio del Centro di Riabilitazione
L’Ambulatorio è dotato di idonei spazi e aule per lo svolgimento delle varie attività riabilitative.
Effettua 55 trattamenti individuali e/o di piccoli gruppi giornalieri. Per la delicatezza del servizio,
dovuta alla particolare età delle persone accolte, il Reparto Ambulatoriale è convenzionato con
l’I.R.C.C.S. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per tutti gli approfondimenti diagnostici, in
particolare per gli aspetti neurologici, neuropsicologici e ortopedici. Collaborano con l'equipe
riabilitativa della Casa alcuni medici dell’Ospedale Bambino Gesù.
NAPOLI. L’OSPEDALE EVANGELICO VILLA BETANIA
L’Ospedale Evangelico Villa Betania (via Argine n. 604, Ponticelli (Napoli), telefono centr.
0815912111 [email protected]) è di proprietà della Fondazione Evangelica Betania.
L’Ospedale Evangelico Villa Betania
L’Ospedale Evangelico Villa Betania, classificato con D.P.G.R.C. n° 3802 del 6/4/1993 eroga, in
regime di ricovero, i servizi e le prestazioni di diagnosi e cura delle malattie acute che non possono
esser trattate in ambulatorio. Le prestazioni erogate dall’Ospedale Evangelico Villa Betania
comprendono, nell’ambito dei reparti esistenti, le visite mediche, l’assistenza infermieristica, ogni
atto e procedura diagnostica, terapeutica, medica, chirurgica e riabilitativa necessari per risolvere i
problemi di salute del paziente degente e compatibili con il livello di dotazione tecnologico della
struttura.
L’Ospedale Evangelico Villa Betania è situato in via Argine n. 604. Dispone di 158 posti letto con
camere a due e tre letti dotate di servizi igienici autonomi. Inoltre, l'Ospedale è dotato di Pronto
Soccorso e di servizi altamente qualificanti come il laboratorio di analisi e la radiologia 24 ore su 24.
Le prestazioni erogate dall'Ospedale Evangelico Villa Betania comprendono, nell'ambito dei reparti
esistenti, le visite mediche, l'assistenza infermieristica, ogni atto e procedura diagnostica, terapeutica,
medica, chirurgica e riabilitativa, necessari per risolvere i problemi di salute del paziente degente e
compatibili con il livello di dotazione tecnologico della struttura. Tra l'Ospedale ed il quartiere si è
stabilito negli anni un rapporto di fiducia che ha spinto e spinge tuttora a migliorare la qualità delle
prestazioni.
Le nostre radici
L'Ospedale Evangelico Villa Betania è di proprietà delle seguenti Chiese che costituiscono
l'Assemblea, l'organo di indirizzo e di gestione:
Chiesa Avventista del Settimo Giorno in Napoli dal 1880, facente parte dell'Unione Italiana delle
Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno;
Chiesa Cristiana Evangelica Battista in Napoli via Foria dal 1860, in comunione con l'Unione
delle Chiese evangeliche battiste d'Italia;
Chiesa del Vomero in Napoli dal 1909, facente parte dell'Unione delle Chiese Valdesi e Metodiste;
Chiesa Evangelica Valdese in Napoli dal 1863, facente parte dell'Unione delle Chiese Valdesi e
Metodiste;
Chiesa Apostolica di Napoli facente parte della Chiesa Apostolica in Italia, in Napoli dal 1957;
Comunità Evangelica Metodista in Napoli dal 1864, facente parte dell'Unione delle Chiese
Valdesi e Metodiste;
Comunità Evangelica Metodista in Portici dal 1920, oggi Chiesa Evangelica di Portici, facente
parte dell'Unione delle Chiese Valdesi e Metodiste;
Chiesa Evangelica Luterana "Cristo Salvatore", membro della Chiesa Evangelica Luterana in
Italia, in Torre Annunziata dal 1953;
Comunità Evangelica Luterana in Napoli dal 1926, membro della Chiesa Evangelica Luterana in
Italia;
Corpo di Napoli dal 1911 dell'Esercito della Salvezza in Italia.
I principi
“Villa Betania è ben più che un ospedale: è la risposta a una chiamata, una sperimentazione dell’amore
di Cristo nel tempo presente : questo inquieto presente napoletano così acutamente caratterizzato dal
permanere di antiche schiavitù e di nuovissime tecnologie ,di impulsi di liberazione e d’infinita,
sorridente rassegnazione. Villa Betania si colloca in un quartiere “povero” della metropoli, ma offre
tecnologie “ricche” ; vuole essere rigoroso ed umano ,evangelico ed aperto : lo è stato nel passato ,
ma confidiamo che possa esserlo anche nel futuro"(Pubblicazione per il Ventennale)
“L’Ospedale nasce come opera evangelica di testimonianza dove l’ammalato viene considerato come
un fratello da servire ed assistere nel nome di Cristo, in un logica di salute globalmente intesa, sia in
senso fisico che in quello psicologico e spirituale. Opera evangelica che non vuole essere un’opera
confessionale, ma un luogo laico dove tutti, senza discriminazioni religiose, possono trovare servizi
essenziali per la cura della malattia, secondo principi di “compassione” e di umanità, di assistenza e
di efficienza, di innovazione e di integrazione.” (Atto aziendale)
Bilancio sociale
Ogni anno, dal 2009, viene pubblicato il Bilancio sociale relativo al lavoro svolto all’Ospedale
Evangelico Villa Betania, nell’ambito della Fondazione Evangelica Betania. Questa pubblicazione è
rivolta ai dipendenti, ai malati, alle Chiese, ai nostri amici e ai nostri referenti, istituzionali e non.
Il Bilancio sociale è un documento con il quale un'organizzazione, che sia un’impresa o un ente
pubblico o un’associazione, comunica periodicamente in modo volontario gli esiti della sua attività,
non limitandosi ai soli aspetti finanziari e contabili. È un documento che illustra quindi non solo i
risultati economici, ma anche quelli collegati alla mission, alla identità, ai valori, agli obiettivi e alla
responsabilità sociale, nei confronti degli stakeholders o portatori di interessi.
Il Bilancio sociale rappresenta, dunque, una sorta di rendicontazione sociale dell’impresa ed è
particolarmente importante per quegli enti - come il nostro Ospedale- che perseguono finalità non
profit, solidali e di tipo etico. Questa nostra pubblicazione riporta, infatti, in modo trasparente e chiaro,
i dati dell’Ospedale Evangelico e della nostra Fondazione in relazione a:
I principi, i valori e le motivazioni ideali
La storia
Il contesto istituzionale e sociale
Le attività sanitarie
La testimonianza evangelica e l’umanizzazione
L’impegno sociale e la solidarietà
La comunicazione e le relazioni col pubblico
La pubblicazione, dopo una presentazione, riporta i dati dell’attività sanitaria, dei vari Dipartimenti
in cui è organizzato l’ospedale, le Unità operative, i reparti e gli ambulatori, per passare poi agli
aspetti della “testimonianza evangelica e all’umanizzazione”, a quelli dell’impegno sociale e della
solidarietà, della formazione e della ricerca scientifica, per finire a quelli relativi all’andamento
economico e ai rapporti con le istituzioni del territorio. Sul link http://www.villabetania.org/bilancio-
sociale.html sono scaricabili i bilanci dal 2016 fino al 2011.
Attività scientifica
La nuova grande sfida della medicina nei prossimi anni è la ricerca scientifica ed in particolare la
ricerca traslazionale, cioè la ricerca applicata alla clinica. L’Ospedale Evangelico Villa Betania, sulla
scia di altre esperienze italiane e internazionali ha fatto la scelta di sostenere la ricerca scientifica
istituendo un Comitato Scientifico.
Il progetto di ricerca scientifica è finalizzato a supportare le attività dell’Ospedale e, al tempo stesso,
vuole avere anche un ruolo innovativo e culturale. La ricerca scientifica applicata alla medicina
rappresenta uno dei migliori investimenti del nostro tempo perché è un'attività fortemente aggregativa,
ad alto valore aggiunto e impatto sociale. Il trasferimento, della ricerca scientifica alla clinica, inoltre,
darà un nuovo impulso all'Ospedale.
Finalità
Coordinare le attività del Comitato Scientifico dell’OEVB e sostenere / facilitare la realizzazione
dei progetti di ricerca già in essere tra i medici e ricercatori dell’Ospedale Evangelico Villa
Betania ed organizzazioni con cui sono già state firmate convenzioni, partnership e borse di studio
tra cui alcune Istituzioni, Università e altri Istituti di ricerca.
Promuovere l’ideazione e la realizzazione di nuovi progetti di ricerca correlati alle esigenze
dell'Ospedale o di suoi settori specifici, finalizzati al coinvolgimento di tutti i professionisti
dell’Ospedale, facilitando e sostenendo la collaborazione multidisciplinare sia all’interno della
struttura che con altri enti, anche già convenzionati o interessati alla collaborazione scientifica.
Sostenere la Formazione professionale attinente alla ricerca scientifica o traslazionale, sia con
un’attività di promozione e sostegno dell’attività “istituzionale" di aggiornamento interno, che
con progetti finalizzati, materiale didattico e di supporto (Manichini e Simulatori ad alta fedeltà),
nonché la collaborazione con enti formativi esterni.
Promuovere la raccolta e l'analisi di dati sia relativi all'attività di ricerca che quella clinica
collegata al fine di monitorare e valutare il lavoro svolto, anche attraverso la pubblicazione dei
“Quaderni Scientifici Betania
Promuovere e sviluppare la collaborazione e la cooperazione con Ospedali ed Istituzioni estere
(ad esempio quelle già in essere con alcuni Ospedali tedeschi), ai fini di incrementare lo scambio
culturale con altre istituzioni medico-scientifiche; ma anche di promuovere progetti di ricerca
europei , con la possibilità di partecipare a bandi di concorso ad hoc per finanziamenti
nell’ambito della Comunità Europea stessa.
Promuovere, in accordo con gli organi preposti della Fondazione, azioni e iniziative di
comunicazione dell'attività scientifica sviluppata mantenendo per gli aspetti scientifici di
competenza, relazioni esterne , con enti associazioni privati/no profit e con gli enti pubblici
direttamente interessati o coinvolti: Comune, Regione Campania, Ministero della Salute nonché
società scientifiche ed Istituti Universitari o di Ricerca.
Promuovere attività di fundraising a sostegno delle attività scientifiche di Betania Scientifica.
Il nuovo ospedale
Ha preso il via il progetto che porterà alla realizzazione del nuovo Ospedale Evangelico Villa Betania.
La struttura attuale, infatti - inaugurata nel 1968 e progettata negli anni ’60 - non è più adatta a
soddisfare le esigenze di una sanità moderna ed efficiente, in termini di spazio e di confort, sia dei
malati che degli operatori.
Un dato tra gli altri aiuta a comprendere la necessità dell’ampliamento dell’attuale struttura. Al
momento dell’inaugurazione, nel ’68, i posti letto erano 86 ed i dipendenti circa 60, mentre oggi
l’Ospedale ha 158 posti letto e oltre 400 dipendenti!
Negli ultimi decenni l’Ospedale è stato più volte, ristrutturato ed ampliato anche in alcune parti per
renderlo da un lato adeguato alle normative vigenti, dall’altro per migliorare la qualità dell’assistenza,
utilizzando al meglio tutti gli spazi disponibili. Ormai, però, la costruzione di una nuova struttura è
diventata inevitabile e improcrastinabile.
Nel nuovo ospedale gli spazi saranno più che raddoppiati, passando dagli attuali 8.000 a circa20.000
mq, a parità di posti letto!
Il nuovo ospedale, dunque, offrirà nuovi spazi e il confort necessario ai malati, innanzitutto, ma anche
ai loro familiari e a tutto al personale sanitario.
La vecchia struttura sarà abbattuta, ad eccezione di una parte più recente che ospiterà le attività della
Fondazione, con particolare riguardo a quelle collegate alla solidarietà, alla ricerca e alla formazione.
In questo modo si realizzerà il vecchio sogno del fondatore Teofilo Santi di creare, oltre l’Ospedale,
anche una struttura rivolta alle esigenze degli anziani.
BERGAMO. L'ATTIVITÀ DE LA NOSTRA FAMIGLIA A ENDINE
A Endine (BG) l’Associazione La Nostra Famiglia è presente in via Repubblica, 14 (24060 Endine
Gaiano (BG) tel. 035 825.205 fax 035 825.20 mail [email protected]) con due unità operative.
Residenza Sanitario Assistenziale per Persone con Disabilità (RSD)
La Residenza Sanitario Assistenziale per persone con Disabilità: ha 13 posti letto abilitati, accreditati
e contrattualizzati con il Sistema Sanitario Regionale. Il servizio è offerto a adulti disabili di età
compresa tra i diciotto e i sessantacinque anni portatori di patologie neuro-psico-motorie e sensoriali
complesse e di bisogni sanitari/riabilitativi. L’accertata presenza di patologie psichiatriche con
carattere di cronicità esclude la possibilità di inserimento.
Il Centro, aperto 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno offre un servizio di riabilitazione in regime socio-
sanitario residenziale a soggetti disabili adulti con patologie neuro-psicomotorie complesse attraverso
progetti individualizzati volti a:
valutare e recuperare l’autonomia nelle attività quotidiane;
sostenere ed arricchire le competenze relazionali e sociali;
mantenere buone relazioni con l’ambiente familiare.
Centro Diurno per Persone con Disabilità (CDD)
Il Centro Diurno per Persone con Disabilità: con una capacità ricettiva di 10 ospiti, offre un servizio
da lunedì a venerdì, dalle ore 08.30 alle ore 17.00. Si rivolge a persone residenti sul territorio
bergamasco/bresciano di età compresa tra i 18 ed i 65 anni con un livello di disabilità mentale media
(lieve ritardo mentale a volte associato a disadattamento e/o disagio psicologico e sociale e
psicotizzazioni secondarie) e potenzialmente in grado di raggiungere autonomamente la struttura.
Ha come finalità il benessere globale della persona disabile e il miglioramento della sua qualità di
vita. Esso si pone come una struttura di appoggio e sollievo alla famiglia offrendo agli utenti
un’attività riabilitativa/lavorativa finalizzata, nelle sue diverse forme, a dare stimoli ed opportunità
per una sempre maggiore autonomia personale. Questa attività rappresenta, pertanto, per gli utenti, la
possibilità di inserimento in un contesto che, pur essendo protetto, è percepito come strettamente
lavorativo.
Equipe del centro
E’ Direttore di struttura: Laura Frigerio; vicedirettore: Giuseppe Canova. E ‘ Medico di Struttura
Nunzia Carnicella e Referente amministrativo: Franca Cattorini.
Equipe multidisciplinare è composta da educatori, personale assistenziale, psicologo, infermiera,
medico,assistente sociale, fisioterapista.
FRATTA TODINA (PG). LA RIABILITAZIONE AL CENTRO SPERANZA
Il centro di riabilitazione “Centro Speranza “di Fratta Todina (PG) è della Congregazione Suore
Ancelle dell’Amore Misericordioso -Via Casilina, 323, 00176 Roma (RM), di cui costituisce una
unità operativa locale.
Le origini e l’attualità
Il Centro Speranza svolge la sua attività presso il Palazzo Altieri di Fratta Todina un piccolo borgo
tra Todi e Marsciano, in provincia di Perugia. Gestito dalla Congregazione delle Suore Ancelle
dell’Amore Misericordioso, il Centro Speranza ha una storia che inizia molti anni prima della sua
effettiva esistenza.
Il Palazzo Altieri fin dal 1948, per richiesta del vescovo della Diocesi di Todi Alfonso Maria De
Santis, ospitava una scuola materna e un istituto per minori provenienti da famiglie disagiate, le opere
erano gestite dalle suore della Congregazione che qui risiedevano. La maggior parte dello stabile era
fatiscente e non agibile, e le possibilità economiche delle Congregazione erano limitate.
La fondatrice della Congregazione delle Suore Ancelle dell’Amore Misericordioso, Madre Speranza
nel corso della sua vita, aveva più volte espresso il desiderio di realizzare nella casa di Fratta Todina
una struttura che accogliesse bambini cerebropatici e le loro famiglie.
La Superiora della Comunità religiosa residente nella casa di Fratta Todina, era sfiduciata dal trattare
con le autorità civili che ostacolavano il lavoro delle suore, e attendeva che Madre Speranza le dicesse
di abbandonare tutto per recarsi altrove nelle terre di Missione. Al contrario, Madre Speranza
incoraggiò le suore a portare avanti questo Progetto che lei vedeva come espressione della volontà di
Dio. Più volte la sentirono ripetere “Il Signore lo vuole, il Signore aiuterà”. Anche un’altra religiosa
ricordò di aver sentito dire da Madre Speranza, dopo una sua visita alla comunità “Qui un giorno sarà
come a Menagarai!” uno dei due centri per disabili, insieme con quello di Santurce, che Madre
Speranza aveva avviato in Spagna fin dai primi anni di esistenza della Congregazione.
Il desiderio di Madre Speranza sembrava essere precursore di ciò che accadde negli anni successivi.
Fu l’inizio di un cammino lungo e faticoso, ma anche ricco di speranza e fiducia nel progetto che il
Signore aveva disegnato per il bene dei fratelli in necessità. Verso gli anni ottanta cominciarono a
presentarsi casi di bambini con disabilità fisiche e di apprendimento, ed erano soprattutto le famiglie
a chiedere un sostegno fisico e morale alle suore, ma queste erano impreparate ad accogliere e gestire
il servizio già richiesto.
La risposta al problema arrivò con l’incontro tra Madre Speranza e Vittorina Gementi insegnante,
pedagogista e fondatrice della Casa del Sole per bambini cerebropatici a Mantova.
I primi incontri tra Madre Speranza e Vittorina Gementi si svolsero a Collevalenza nel Santuario
dell’Amore Misericordioso, tra le due nacque una profonda stima reciproca.
Nell’ottobre del 1976 due suore neo-professe furono inviate a prestare servizio presso la Casa del
Sole, per fare esperienza e conoscere i principi del Trattamento Pedagogico Globale. Al tempo stesso,
si intensificarono i contatti tra le suore della Congregazione e le autorità civili competenti per tutte le
autorizzazioni richieste dal caso.
Nel 1981 Madre Speranza chiese la collaborazione e la consulenza dell’équipe che operava alla Casa
del Sole. Nell’estate del 1984, la prima fisioterapista assunta dal Centro Speranza svolse un periodo
di formazione presso la Casa del Sole, e poco dopo, l’équipe del Centro Speranza seguì un corso di
aggiornamento presso la struttura di Mantova. Si costituì la prima équipe medico psico-pedagogica
composta da un medico psichiatra, una suora assistente sociale, un logopedista, una fisioterapista e
due suore con diploma idoneo, rilasciato dalla Scuola ortofrenica di Brescia le quali avevano fatto
tirocinio presso la Casa del Sole.
La Comunità religiosa, rendendo concreto il desiderio di Madre Speranza, si trovò il personale
preparato affinché si potesse avviare l’attività a beneficio dei disabili più bisognosi e delle loro
famiglie, ispirandosi ed applicando i principi del Trattamento Pedagogico Globale. Durante i primi
anni di attività non è mai venuta meno la supervisione di Vittorina Gementi e dei suoi collaboratori,
tra questi ricordiamo con stima profonda e affetto il Dr. Edoardo Cantadori, neuropsichiatra infantile
per quarant’anni Direttore Sanitario dell’Associazione Casa del Sole Onlus.
Le attività del Centro Speranza iniziarono ufficialmente il 17 settembre 1984 con l’autorizzazione al
servizio di riabilitazione per tre bambini cerebropatici. Nel 1988 la Regione Umbria certificò il
riconoscimento e l’autorizzazione, riconoscendo il servizio con la dicitura di Centro Speranza, in
memoria della fondatrice Madre Speranza morta l’8 febbraio del 1983. Quando l’attività del Centro
Speranza ebbe inizio, Madre Speranza era volata in cielo da appena un anno.
In questi anni il Centro Speranza ha continuato ad essere gestito dalla Congregazione, dispone di un
ricco patrimonio di risorse umane e consulenti, ha ottenuto la convenzione con la ASL nel 1989 e ha
visto l’estensione di tale convenzione nel 1994 e nel 1998.
Nel 2006 l’attività del Centro Speranza ha ottenuto la Certificazione di Qualità in conformità allo
standard normativo internazionale ISO 9001:2008.
Dal 2007 la struttura sanitaria è accreditata dalla Regione Umbria con D.D. n. 9810, il rinnovo
dell’accreditamento è stato notificato nel 2013 con D.D. n. 9897.
Nel tempo Il Palazzo Altieri ha subito numerose modifiche strutturali volte a renderlo idoneo alle
attività cui è preposto in conformità alle vigenti norme per mettere a disposizione delle attività
riabilitative e socio-educative ambienti idonei, maggiore professionalità e competenze.
Un apporto importante a questa crescita qualitativa del servizio offerto è riconducibile alla raccolta
fondi condotta dall’Associazione Madre Speranza Onlus, che ha permesso l’implementazione di
nuovi ambienti e strumentazioni all’avanguardia per un miglioramento continuo dei servizi erogati,
di adeguamento dell’offerta e delle condizioni ambientali per le persone con disabilità coinvolte.
Servizio riabilitativo e socioeducativo
Il Centro Speranza si qualifica come servizio riabilitativo e socio educativo ed ha sede in Via Roma,
13 , 06054 Fratta Todina (PG) (tel. 075.8745511 – fax 075.8745056 email: [email protected]
pec: [email protected]).
Il Centro Speranza offre servizi diagnostici, riabilitativi, educativi, percorsi di crescita e inclusione
sociale per il benessere psicofisico di bambini e adulti con disabilità e disturbi dell’apprendimento.
Ogni giorno siamo accanto a loro e alle loro famiglie perché crediamo al valore unico e irripetibile di
ogni persona.
Il principio ispiratore del servizio erogato dal Centro Speranza è il concetto di “valore primario della
persona umana” che si traduce in due atteggiamenti: l’accoglienza e la valorizzazione della vita in
tutte le sue espressioni, con carità evangelica e tecnica.
I valori
La persona con disabilità, partendo dal rispetto della dignità dell’uomo, indipendentemente dalla
sua condizione.
La famiglia, accompagnando la famiglia in un percorso di crescita e mutuo-aiuto.
Le linee guida dell’azione
Dall’anno 2006 il Centro Speranza ha iniziato la ricerca di Linee Guida nazionali e internazionali cui
aderire per eseguire in modo appropriato l’attività riabilitativa. Attualmente la nostra Organizzazione
aderisce alle seguenti Linee Guida:
• Bioetica e riabilitazione
• Quaderno Ministero della Salute n. 8; marzo-aprile 2011 - La Centralità della persona in
riabilitazione
• Linee guida ministeriali per le attività di riabilitazione 1998
• Linee guida ministeriali fisioterapia 2010
• Linee guida autismo (del “Sistema Nazionale delle Linee Guida”)
• Linee guida Paralisi Cerebrale Infantile (della “Società Italiana di Neuropsichiatria Infantile e della
Adolescenza”)
• Linea guida NICE per ADHD (disturbi di iperattività e disattenzione)
• Linea guida SINPIA per i Disturbi specifici degli apprendimenti
• Linee guida regione Umbria per disabilità intellettiva
• Linee Guida sulla scoliosi (della “Società Italiana di Medicina Riabilitativa”)
Metodo
Il Centro Speranza opera attraverso interventi educativi e ri-abilitativi in accordo con i dettami del
Trattamento Pedagogico Globale, un intervento terapeutico-educativo messo a punto da Vittorina
Gementi, insegnate e pedagogista di Mantova, mancata nel 1989.Il T.P.G. è basato su una concezione
unitaria della persona e propone di favorire lo sviluppo armonico dell’essere umano nel rispetto della
sua globalità. Tutte le attività hanno lo scopo di soddisfare i bisogni dei ragazzi e, in particolare, il
bisogno di benessere psico-fisico, di crescita, di relazione e d’individualità.
Gli utenti del servizio riabilitativo diurno del Centro Speranza, inseriti in piccoli gruppi, sono seguiti
da educatori professionali e terapisti della riabilitazione. Ogni utente beneficia di un progetto
riabilitativo individuale progettato da un’équipe psico-pedagogica che condivide il percorso
educativo con i familiari dell’utente. L’équipe è coordinata da un neurologo, coadiuvato nel suo
lavoro dalla coordinatrice pedagogica e dall’assistente sociale, da educatori professionali e da terapisti
della riabilitazione. L’équipe multidisciplinare collabora con i servizi sociali e con le altre realtà
territoriali e promuove utili momenti di formazione rivolti all’esterno. Per sostenere e aiutare la
famiglia, il Centro Speranza si avvale di diversi strumenti: colloqui con il medico, incontri con
l’assistente sociale, con la psicologa e con le altre figure professionali presenti all’interno della
struttura. Oltre alle periodiche riunioni di équipe, sono attivi gruppi di auto-aiuto e vengono promosse
iniziative di aggregazione.
I punti fondamentali del T.P.G.
Riconoscere l’individualità del persona assistita fin dall’approccio diagnostico e
riabilitativo per favorire il suo sviluppo relazionale e recupero funzionale in una
condizione di benessere e di recupero dell’autonomia.
Orientare le famiglie L’assistente sociale agisce da mediatore tra i bisogni della famiglia
e l’offerta dei servizi del Centro Speranza.
Progetto educativo e riabilitativo con l’obiettivo di favorire la piena valorizzazione delle
potenzialità del bambino in una prospettiva di armonizzazione della persona.
Integrazione. Promuovere la condivisione del progetto in tutti i contesti di vita della
persona assistita.
VITERBO. LA RSA VILLA ROSA
La Casa di Cura RSA Villa Rosa (Via F. Baracca, 21, 01100 Viterbo, telefono: 0761 33781 sito
internet: http://ospedaliere.it/la-provincia-d-italia/viterbo.html) è una struttura delle Suore
Ospedaliere di San Benedetto Menni.
San Benedetto Menni è il restauratore dell’ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio
(Fatebenefratelli) in Spagna, Portogallo e Messico e il fondatore della Congregazione delle Suore
Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù. Nato a Milano l’11 marzo 1841, alla sua morte nel 1914 aveva
fondato ben 22 ospedali sparsi tra Spagna, Portogallo e Messico con l’obiettivo primario di prestare
soccorso e cura delle donne malate mentali.
Ordinato sacerdote e inviato dal Papa in Spagna per restaurare l’ordine Ospedaliero Fatebenefratelli,
nel 1880 costituì il nucleo iniziale dell’Ordine formato da due giovani donne di Granata, Giuseppina
Recio e Maria Augustias Gimenez che gli avevano manifestato il desiderio di essere avviate alla vita
religiosa non in una congregazione già esistente, ma in un modo del tutto nuovo. Nacque così la
Congregazione delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù, riconosciuta ufficialmente dalla
Santa Sede il 25 giugno 1892. Attualmente le suore di Padre Menni, operano in tutto il mondo
attraverso la loro presenza in 26 paesi di 4 continenti.
I valori di Villa Rosa
Tutti i nostri valori si riassumono in un unico valore: l’Ospitalità. L’Ospitalità è un valore umano
essenziale in ambito sociale, assistenziale e sanitario. Consiste nell’offrire spazio e tempo, attenzione
e cure, umanità e risorse ai destinatari della nostra missione.
Per spiegare questo valore sintetico, lo abbiamo sviluppato in otto valori:
sensibilità verso gli esclusi. La nostra Ospitalità include e alimenta l’empatia con gli esclusi a
causa della malattia o dei limiti psichici;
servizio ai malati e ai bisognosi. Tutto e tutti sono al servizio delle persone assistite e queste sono
il centro della nostra organizzazione;
accoglienza liberatrice. Ci distinguiamo per il calore della nostra accoglienza e la paziente gratuità.
Ci prefiggiamo la massima riabilitazione dei pazienti e li assistiamo con l’affetto di una famiglia.
salute integrale. Il nostro lavoro a favore della salute abbraccia tutte le dimensioni della persona
secondo un umanesimo integrale. Ci proponiamo di curare e guarire.
qualità professionale. Il nostro servizio è efficace grazie al rigore professionale, alla gestione
efficiente, al lavoro in équipe, all’adeguamento dei mezzi e al costante aggiornamento dei
professionisti;
umanità nell’assistenza. Coltiviamo esplicitamente e praticamente l’umanizzazione
nell’impostazione di ogni singola attività. La nostra assistenza è un incontro umano nel quale la
dignità della persona ha sempre la priorità;
etica in ogni atto. E’ per noi un imperativo essere etici nel nostro modo di agire, secondo i criteri
della bioetica e il principio dell’Ospitalità;
coscienza storica. Promuoviamo la coscienza individuale e collettiva di far parte della storia
ospedaliera, fedeli alle origini, protagonisti del presente, costruttori del futuro ospedaliero.
L'articolazione oggi di Villa Rosa
La Casa di Cura Villa Rosa, situata nelle immediate vicinanze del centro storico di Viterbo, è
circondata da un ampio parco a disposizione degli ospiti. Il corpo principale, che risale al XIX secolo
è stato negli anni ampliato sino all’attuale disposizione con adeguate strutture rispondenti alle nuove
esigenze.
Da allora sino ad oggi l’attività si è svolta con continuità e professionalità e la Casa rappresenta un
importante polo sanitario attivo ed efficiente per la città e la provincia. Nel corso degli anni,
l’aggiornamento costante e la collaborazione con enti ed istituzioni pubbliche e private, ha consentito
di offrire interventi sempre più mirati e corrispondenti alle attuali esigenze. Grazie al costante
impegno nell’ambito del disagio psichico, rappresenta oggi, una realtà operativa aggiornata ed
efficiente.
La Casa di Cura offre 60 posti letto nell'area psichiatrica, 80 posti di Residenza Sanitaria Assistenziale
(RSA) e 50 posti di Hospice con assistenza integrata verso gli Ospiti in fase terminale.
La direzione strategica
La strutture di villa Rosa è oggi diretta da Suor Rosellina Colacino ([email protected])
coadiuvata dal direttore generale il dr. Massimo Badolato ([email protected]) e dal direttore
sanitario dr. Domenico Spera ([email protected]).
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ARIS / Riabilita chiede alle Presidenze Regionali Aris, ai Centri di Riabilitazione e RSA di
partecipare ad una rete diffusa che “comunica”: sono pertanto attese notizie dalle realtà regionali e
dalle singole strutture.
Info: [email protected]