ascensione del signore anno c 2013

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Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, acco- gli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen. COLLETTA Cel. Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questa liturgia di lode, poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accan- to a te, e noi, membra del suo corpo, vivia- mo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen ANTIFONA D’INGRESSO in piedi «Uomini di Galilea, perché fissate nel cie- lo lo sguardo? Come l’avete visto salire al cielo, così il Signore ritornerà». Alleluia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, che ci ha dato lo Spirito di sapienza, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, Cristo siede alla destra del Padre: facciamo festa e attendiamo con speranza il suo avvento glorioso. (Breve pausa di silenzio) Tutti: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E sup- plico la beata sempre vergine Maria, gli angeli e i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen « T T ornarono a Gerusalemme con grande gioia». La presenza di Gesù risorto in mezzo ai suoi discepoli cambia comple- tamente il significato della loro vita: essi si apro- no finalmente alla missione e si liberano dal- l’angoscia della morte e da quella profonda solitudine nella quale si erano rifugiati dopo la tremenda passione del Maestro. Incontrare il Risorto significa, per ogni discepolo, allora come oggi, annunciare al mondo che la vita ha un senso e che senza Gesù Cristo non possia- mo vivere. Egli non ci ha abbandonati. No! Egli non è un fantasma: vive nella nostra storia, agi- sce nella Chiesa, si rende presente nel mondo con tantissimi segni, eventi e prodigi. L’Ascensione inaugura il tempo della Chiesa, il corpo di Cristo che vive di lui, per lui, in lui. L’Eucaristia che cele- briamo ci orienta verso il mondo per annunciare con gioia la Pasqua di Gesù Cristo, il Figlio di Dio messo a morte nella carne ma reso vivo nello spirito. ASCENSIONE DEL SIGNORE - ANNO C (bianco) 12 MAGGIO 2013 47ª GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI «Reti Sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione»

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Sussidi liturgici

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Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietàCel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietàCel. Signore, pietà Ass. Signore, pietàINNO DI LODECel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pacein terra agli uomini di buona volontà. Noiti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, tiglorifichiamo, ti rendiamo grazie per latua gloria immensa, Signore Dio, Re delcielo, Dio Padre onnipotente. Signore,Figlio unigenito, Gesù Cristo, SignoreDio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tuche togli i peccati del mondo, abbi pietà dinoi; tu che togli i peccati del mondo, acco-gli la nostra supplica; tu che siedi alladestra del Padre, abbi pietà di noi. Perchétu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solol’Altissimo, Gesù Cristo, con lo SpiritoSanto nella gloria di Dio Padre. Amen.COLLETTACel. Esulti di santa gioia la tua Chiesa, oPadre, per il mistero che celebra in questaliturgia di lode, poiché nel tuo Figlio ascesoal cielo la nostra umanità è innalzata accan-to a te, e noi, membra del suo corpo, vivia-mo nella speranza di raggiungere Cristo,nostro capo, nella gloria. Egli è Dio, e vivee regna con te... Ass. Amen

ANTIFONA D’INGRESSO in piedi«Uomini di Galilea, perché fissate nel cie-lo lo sguardo? Come l’avete visto salire alcielo, così il Signore ritornerà». Alleluia.Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e delloSpirito Santo. Ass. AmenCel. Il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, ilPadre della gloria, che ci ha dato lo Spiritodi sapienza, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spiritoATTO PENITENZIALECel. Fratelli e sorelle, Cristo siede alla destradel Padre: facciamo festa e attendiamo consperanza il suo avvento glorioso.(Breve pausa di silenzio)Tutti: Confesso a Dio onnipotente e a voi,fratelli, che ho molto peccato in pensieri,parole, opere e omissioni, per mia colpa,mia colpa, mia grandissima colpa. E sup-plico la beata sempre vergine Maria, gliangeli e i santi e voi, fratelli, di pregareper me il Signore Dio nostro.Cel. Dio onnipotente abbia misericordia dinoi, perdoni i nostri peccati e ci conduca allavita eterna. Ass. Amen

«TTornarono a Gerusalemme con grandegioia». La presenza di Gesù risorto inmezzo ai suoi discepoli cambia comple-

tamente il significato della loro vita: essi si apro-no finalmente alla missione e si liberano dal-l’angoscia della morte e da quella profondasolitudine nella quale si erano rifugiati dopo latremenda passione del Maestro. Incontrare ilRisorto significa, per ogni discepolo, alloracome oggi, annunciare al mondo che la vita haun senso e che senza Gesù Cristo non possia-mo vivere. Egli non ci ha abbandonati. No! Eglinon è un fantasma: vive nella nostra storia, agi-sce nella Chiesa, si rende presente nel mondo con tantissimi segni, eventi e prodigi. L’Ascensioneinaugura il tempo della Chiesa, il corpo di Cristo che vive di lui, per lui, in lui. L’Eucaristia che cele-briamo ci orienta verso il mondo per annunciare con gioia la Pasqua di Gesù Cristo, il Figlio diDio messo a morte nella carne ma reso vivo nello spirito.

ASCENSIONE DEL SIGNORE - ANNO C (bianco) 12 MAGGIO 201347ª GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI

«Reti Sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione»

Giudea e la Samarìa e fino ai confini dellaterra». 9Detto questo, mentre lo guardava-no, fu elevato in alto e una nube lo sottras-se ai loro occhi. 10Essi stavano fissando ilcielo mentre egli se ne andava, quand’eccodue uomini in bianche vesti si presentaro-no a loro e dissero: 11«Uomini di Galilea,perché state a guardare il cielo? QuestoGesù, che di mezzo a voi è stato assunto incielo,verrà allo stesso modo in cui l’avetevisto andare in cielo».Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a DioSALMO RESPONSORIALE (Sal 46)Rit. Ascende il Signore

tra canti di gioia

Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Diocon grida di gioia, perché terribile è ilSignore, l’Altissimo, grande re su tutta laterra. Rit.Ascende Dio tra le acclamazioni, il Signoreal suono di tromba. Cantate inni a Dio, can-tate inni, cantate inni al nostro re, cantateinni. Rit.Perché Dio è re di tutta la terra, cantate innicon arte. Dio regna sulle genti, Dio siede sulsuo trono santo. Rit.SECONDA LETTURADalla lettera agli Ebrei

(9,24-28; 10,19-23)24Cristo non è entrato in un santuario fattoda mani d’uomo, figura di quello vero, manel cielo stesso, per comparire ora alcospetto di Dio in nostro favore. 25E nondeve offrire se stesso più volte, come ilsommo sacerdote che entra nel santuarioogni anno con sangue altrui: 26in questocaso egli, fin dalla fondazione del mondo,avrebbe dovuto soffrire molte volte.Invece ora, una volta sola, nella pienezzadei tempi, egli è apparso per annullare ilpeccato mediante il sacrificio di se stesso.27E come per gli uomini è stabilito chemuoiano una sola volta, dopo di che vieneil giudizio, 28così Cristo, dopo essersi offer-to una sola volta per togliere il peccato dimolti, apparirà una seconda volta, senzaalcuna relazione con il peccato, a coloroche l’aspettano per la loro salvezza.19Fratelli, poiché abbiamo piena libertà dientrare nel santuario per mezzo del sangue

La prima lettura riprende la partenza del Signoreelevato al cielo come avvenimento che fa da cer-niera fra il tempo di Gesù e quello della Chiesa.Inaugurato dal battesimo «nello Spirito Santo»ricevuto dagli apostoli, questo tempo è il tempodella missione «fino agli estremi confini dellaterra». Esso si concluderà con il ritorno delSignore alla data che il Padre «ha riservato allasua scelta». L’Ascensione del Signore ci invita,quindi, a rivolgere lo sguardo verso la nostraterra, dove la Chiesa e i cristiani devono testi-moniare il Signore risorto e la loro speranza.La seconda lettura evoca l’Ascensione delSignore, ponendola in relazione con la liturgiaebraica del giorno delle espiazioni (jom kippur).Una volta all’anno, dopo essersi purificato, ilsommo sacerdote entrava nel santuario del tem-pio e procedeva alla purificazione del popolocon il sangue di animali. Dopo aver versato ilsuo sangue per il peccato del mondo intero,Gesù è entrato una volta per tutte nel santuariodel cielo. Tutti gli uomini da lui riscattati hanno lacertezza di essere ammessi, insieme a lui, pressoil Padre, per l’eternità.Il Vangelo fa memoria della volontà di Cristo: gliUndici devono rimanere a Gerusalemme finchénon abbiano ricevuto il dono dello Spirito. C’èuna continuità di chiamata e di missione traAscensione e Pentecoste.PRIMA LETTURA SedutiDagli Atti degli Apostoli (1,1-11)1Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato ditutto quello che Gesù fece e insegnò dagliinzi 2fino al giorno in cui fu assunto in cielo,dopo aver dato disposizioni agli apostoli chesi era scelti per mezzo dello Spirito Santo.3Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua pas-sione, con molte prove, durante quarantagiorni, apparendo loro e parlando delle coseriguardanti il regno di Dio.4Mentre si trovava a tavola con essi, ordinòloro di non allontanarsi da Gerusalemme,ma di attendere l’adempimento della pro-messa del Padre, «quella - disse - che voiavete udito da me: 5Giovanni battezzò conacqua, voi invece, tra non molti giorni,sarete battezzati in Spirito Santo». 6Quellidunque che erano con lui gli domandava-no: «Signore, è questo il tempo nel qualericostituirai il regno per Israele?». 7Ma eglirispose: «Non spetta a voi conoscere tempio momenti che il Padre ha riservato al suopotere, 8ma riceverete la forza dallo SpiritoSanto che scenderà su di voi, e di me sare-te testimoni a Gerusalemme, in tutta la

di Gesù, 20via nuova e vivente che egli hainaugurato per noi attraverso il velo, cioè lasua carne, 21e poiché abbiamo un sacerdotegrande nella casa di Dio, 22accostiamoci concuore sincero, nella pienezza della fede, coni cuori purificati da ogni cattiva coscienza eil corpo lavato con acqua pura.23Manteniamo senza vacillare la professionedella nostra speranza, perché è degno di fedecolui che ha promesso.Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a DioCANTO AL VANGELO in piediAlleluia, alleluia.Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice ilSignore. Ecco, io sono con voi tutti i giorni,fino alla fine del mondo. Alleluia.VANGELO

Dal Vangelo secondo Luca(24,46-53)

Ass. Gloria a te, o SignoreIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:46«Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgeràdai morti il terzo giorno, 47e nel suo nomesaranno predicati a tutti i popoli la conver-sione e il perdono dei peccati, cominciandoda Gerusalemme. 48Di questo voi siete testi-moni. 49Ed ecco, io mando su di voi coluiche il Padre mio ha promesso; ma voi resta-te in città, finché non siate rivestiti di poten-za dall’alto». 50Poi li condusse fuori versoBetània e, alzate le mani, li benedisse.51Mentre li benediceva, si staccò da loro eveniva portato su, in cielo. 52Ed essi si pro-strarono davanti a lui; poi tornarono aGerusalemme con grande gioia 53e stavanosempre nel tempio lodando Dio.Parola del Signore. Ass. Lode a te, o CristoSIMBOLO DEGLI APOSTOLI in piediIo Credo in Dio, Padre Onnipotente, creato-re del cielo e della terra; e in Gesù Cristo,suo unico Figlio, nostro Signore, (si china ilcapo), il quale fu concepito di Spirito Santo,nacque da Maria Vergine, patì sotto PonzioPilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; di-scese agli inferi; il terzo giorno risuscitò damorte; salì al cielo, siede alla destra di DioPadre onnipotente; di là verrà a giudicare ivivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesacattolica, la comunione dei santi, la remis-sione dei peccati, la risurrezione della carne,la vita eterna. Amen.PREGHIERA DEI FEDELICel. Fratelli e sorelle, Gesù è asceso al cielo:

egli è presente nella sua Chiesa e, donando-ci il suo Spirito, opera per sempre in mezzoa noi.Lettore Diciamo con speranza:Ass. SIGNORE, FONTE DELLA

NOSTRA GIOIA, ASCOLTACI!1. Perché la Chiesa annunci sempre, in ognicircostanza e luogo, la vittoria di Cristo sulpeccato e sulla morte. Preghiamo.2. Perché il Signore doni la sua pace a tutti ipopoli della terra, affinché gli uomini e ledonne di ogni nazione si riconoscano comefratelli e sorelle. Preghiamo.3. Perché sappiamo dare un aiuto concretoalle persone in difficoltà, a chi è solo oemarginato. Preghiamo.4. Perché il Vangelo sia annunciato sino agliestremi confini della Terra anche grazieall’aiuto dei mass-media e alla testimonian-za di tutti i cristiani. Preghiamo.5. Perché nelle nostre famiglie si riscopra lapreghiera, la pratica della carità, il perdonoreciproco. Preghiamo.Intenzioni della comunità localeCel. O Padre, fonte della vita, tu ci hai salva-to per sempre nella morte e risurrezione diGesù Cristo, il tuo unico Figlio: fa’ che ciprepariamo, giorno per giorno, a ricevere ildono dello Spirito Santo e a camminare nellavia della pace e della giustizia. Te lo chiedia-mo per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE in piediCel. Accogli, Signore, il sacrificio che tioffriamo nella mirabile ascensione del tuoFiglio, e per questo santo scambio di doni fa’che il nostro spirito si innalzi alla gioia delcielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. AmenPREFAZIO DELL’ASCENSIONE IIIl mistero dell’AscensioneÈ veramente cosa buona e giusta, che tuttele creature in cielo e sulla terra si uniscanonella tua lode, Dio onnipotente ed eterno,per Cristo nostro Signore. Dopo la risurre-zione egli si mostrò visibilmente a tutti idiscepoli, e sotto il loro sguardo salì alcielo, perché noi fossimo partecipi dellasua vita divina. Per questo mistero, nellapienezza della gioia pasquale, l’umanitàesulta su tutta la terra, e con l’assembleadegli angeli e dei santi canta l’inno dellatua gloria.

Spirito Santo, renderne percepibile lapresenza con la testimonianza, la pre-dicazione e l’impegno missionario. Lasolennità dell’Ascensione del Signore

dovrebbe colmare anche noi di serenità e dientusiasmo, proprio come avvenne per gliapostoli che dal Monte degli Ulivi ripartiro-no “pieni di gioia”. Come loro, anche noi,accogliendo l’invito dei “due uomini in bian-che vesti”, non dobbiamo rimanere a fissareil cielo, ma, sotto la guida dello Spirito Santo,dobbiamo andare dappertutto e proclamarel’annuncio salvifico della morte e della risur-rezione di Cristo. Ci accompagnano e ci sonodi conforto le sue stesse parole, con le quali sichiude il Vangelo secondo san Matteo: «Edecco io sono con voi tutti i giorni, fino allafine del mondo» (Mt 28,19).

Attualizzare la ParolaL’evangelista Luca afferma che,dopo l’Ascensione, i discepoli tor-narono a Gerusalemme “pieni digioia” (24,52). La causa della loro gioia sta nelfatto che quanto era accaduto non era statoin verità un distacco, un’assenza permanentedel Signore: anzi essi avevano ormai la certez-za che il Crocifisso-Risorto era vivo, e in luierano state per sempre aperte all’umanità leporte di Dio, le porte della vita eterna. Inaltri termini, la sua ascensione non ne com-portava la temporanea assenza dal mondo,ma piuttosto inaugurava la nuova, definitivae insopprimibile forma della sua presenza, invirtù della sua partecipazione alla potenzaregale di Dio. Toccherà proprio a loro, aidiscepoli, resi arditi dalla potenza dello

PREGHIERA DEL SIGNORECel. Gesù è in mezzo a noi come eterno sa-cerdote: cantiamo con gioia.Tutti: Padre nostro...SCAMBIO DELLA PACECel. Il Signore è la nostra pace, nel suo nomescambiatevi un gesto di amore fraterno.CANONE CANTATOVi lascio la pace, vi dò la mia pace: nonvi turbate. Vi lascio la pace, vi dò la miapace: abbiate fede in me.ANTIFONA ALLA COMUNIONE«Nel nome del Signore Gesù predicate atutte le genti la conversione e il perdonodei peccati». Alleluia.DOPO LA COMUNIONE in piediCel. Dio onnipotente e misericordioso, chealla tua Chiesa pellegrina sulla terra faigustare i divini misteri, suscita in noi il desi-derio della patria eterna, dove hai innalzatol’uomo accanto a te nella gloria. Per Cristonostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi.Ass. E con il tuo spiritoCel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre eFiglio ✠ e Spirito Santo. Ass. AmenCel. L’Eucaristia che abbiamo celebrato èdono del Cristo risorto e del suo Spirito:andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - ViaTribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: [email protected] - CCP 11298809. Autorizzazione delTribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.

La gioia di annunciare CristoCi ricorda Benedetto XVI nella Lettera apo-stolica Porta fidei al n. 7 «è l’amore di Cristoche colma i nostri cuorie ci spinge ad evangeliz-zare. Egli, oggi come allo-ra, ci invia per le stradedel mondo per procla-mare il suo Vangelo atutti i popoli della terra(cf. Mt 28,19). Con il suoamore, Gesù Cristo attira a sé gli uomini diogni generazione: in ogni tempo egli convo-ca la Chiesa affidandole l’annuncio delVangelo, con un mandato che è semprenuovo. Per questo anche oggi è necessario unpiù convinto impegno ecclesiale a favore diuna nuova evangelizzazione per riscoprire lagioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nelcomunicare la fede. Nella quotidiana risco-perta del suo amore attinge forza e vigorel’impegno missionario dei credenti che nonpuò mai venire meno. La fede, infatti, crescequando è vissuta come esperienza di unamore ricevuto e quando viene comunicatacome esperienza di grazia e di gioia. Essarende fecondi, perché allarga il cuore nellasperanza e consente di offrire una testimo-nianza capace di generare: apre, infatti, ilcuore e la mente di quanti ascoltano ad acco-gliere l’invito del Signore di aderire alla suaParola per diventare suoi discepoli».

ANNO DELLA FEDE