aspetti emozionali dell’esperienza
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Aspetti emozionali dell’esperienza. Università degli Studi di Padova Dipartimento di Psicologia Generale. Introduzione. ARGOMENTI: User eXperience Misure soggettive Misure comportamentali Misure fisiologiche Affective computing Neuromarketing Lie detection. User eXperience. - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
Aspetti emozionali dell’esperienza
Università degli Studi di PadovaDipartimento di Psicologia Generale
Introduzione
Origini del concetto di User eXperience:Workplace (luogo di lavoro): filone di ricerca che si focalizza sul lavoro come insieme di attività socialmente e cognitivamente organizzate attraverso le tecnologie
Obiettivi: accrescere l’efficienza e l’efficacia
User Experience: termine coniato da Donald Norman per fare riferimento a tutti gli aspetti dell'esperienza che le persone hanno con i sistemi interattivi (sensazioni, percezioni, valutazioni, emozioni)
Tecnologia informatica nella vita quotidiana: "esperienza d’uso"
Nuovi fattori nello studio della qualità dell'interazione uomo-computer: aspetti soggettivi ed intimi dell'esperienza (piacevolezza, benessere, emozioni… )
User eXperience
Definizione di User experience:
ISO FDIS 9241 – 210 (2009): «le percezioni e le reazioni di un utente che derivano dall’uso o dalla previsione d’uso di un prodotto, sistema o servizio»
User eXperience
Modelli di User eXperience
Donald Norman (2004) identifica 3 livelli di esperienza con la tecnologia:
Livello "viscerale": valutazione automatica ed immediata
Livello "comportamentale": valutazione degli aspetti d'uso del sistema, della prestazione
Livello "riflessivo": livello di elaborazione conscio che prende in considerazione gli aspetti culturali e il significato dell'uso di un prodotto
Modelli di User eXperience
Modello del "design dell'esperienza" di Garrett (2011):
Modelli di User eXperience
Il diagramma a nido d'ape di Morville (2004)
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
L'ESPERIENZA DURANTE L'USO
Soddisfazione dell'utente:
«La soddisfazione è il grado con cui gli utenti giudicano che le tecnologie incontrano le loro esigenze»
Ives, Olson, Baroudi (1983)
Overall User Satisfaction: un ‘agglomerato’ di diverse dimensioni come accuratezza, facilità d’uso, attrattività, divertimento, coinvolgimento e piacevolezza
Piacevolezza: esperienza sensoriale, qualità edoniche del sistema o oggetto, emozioni positive o negative (stress) suscitate
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
I giudizi di piacevolezza influiscono sui giudizi di usabilità
es. Studio sull’oscilloscopio (B. J. Fogg, 2003)
Oscilloscopio con messaggi d'errore gentili, valutato come più preciso,accurato e facile da capire
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
L’esperienza prima dell’uso
LE ASPETTATIVE DELL’UTENTE E L’ACCETTAZIONE:
Modello TAM adattato da Davis et al. (1989)
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Metodi per lo studio degli aspetti emozionali
Misure soggettive
Misure comportamentali
Misure fisiologiche
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Misure soggettiveModello circomplesso degli stati affettivi (Russell, 1980)
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Misure soggettivePANAS (Positive and Negative Affect Schedule): prevede due sottoscale: positiva e negativa
Sensual Evaluation Instrument (SEI)
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Misure comportamentali
Espressioni facciali
Voce
Dilatazione pupillare
Gesti, movimenti e postura
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Espressioni Facciali
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Espressioni FaccialiMuscoli del volto
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Espressioni FaccialiEmotion recognition software (ERS)
I software per il riconoscimento delle emozioni:• Creano una mappa del viso e individuano i punti chiave (es. angoli bocca)• Elaborazione correlazionale tra la posizione dei punti e modelli predefiniti• Individuano le emozioni di base (sorpresa, paura, rabbia, tristezza, disgusto, gioia) ed un'espressione neutra
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Espressioni FaccialiEmotion recognition software (ERS)
http://www.youtube.com/watch?v=75YXUZn_0o8
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Espressioni FaccialiElettromiografia facciale
Elettromiografia: tecnica per registrare il potenzialeelettrico generato dalle cellule dei muscoli scheletrici (e mimici del volto)Intramuscolar EMG: richiede l'inserimento di elettrodia spillo nel tessuto muscolare
Permette il monitoraggio dell'attività anche di poche fibre muscolari
Surface EMG (sEMG): richiede l'applicazione di elettrodi sulla pelle
Permette il monitoraggio dell'attività generale delmuscolo
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Espressioni FaccialiSurface EMG
Applicazioni della sEMG:
Ricerca neurofisiologica e medica:• indagini sulla spasticità muscolare, crampi…• analisi della deambulazione e della postura
Riabilitazione:• valutazione dell'efficacia dei trattamenti• biofeedback
Ergonomia:• design ergonomico del workplace• monitoraggio e prevenzione del rischio
Sport:• analisi dei movimenti• analisi dell'efficacia dell'allenamento
Ricerca sulle emozioni e sullo stress:• analisi reazioni facciali a stimoli
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Espressioni FaccialiElettromiografia facciale
Siti per elettrodi:
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Espressioni FaccialiElettromiografia facciale
L'analisi dei dati fEMG permette di distinguere:
"valenza" dell'attivazione emozionale:
Corrugator supercilii negativa Zygomaticus major positiva
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Espressioni FaccialiElettromiografia facciale
L'analisi dei dati fEMG permette di distinguere:
Emozioni di base:
Gioia: Orbicularis oculi Zygomaticus major
Sorpresa: Frontalis Levator palpebrae superioris
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Espressioni FaccialiElettromiografia facciale
L'analisi dei dati fEMG permette di distinguere:
Emozioni di base:
Paura: Frontalis Corrugator supercilii Levator palpebrae superioris
Rabbia: Corrugator supercilii Levator palpebrae superioris Orbicularis oculi
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Espressioni Facciali Elettromiografia facciale
L'analisi dei dati fEMG permette di distinguere:
Emozioni di base:
Tristezza: Frontalis Corrugator supercilii Depressor anguli oris
Disgusto: Levator labii superioris Levator labii superioris alaeque nasi
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Surface EMG e stressLa sEMG applicata al volto:
Rileva e misura anche la minima attività dei muscoli facciali non rilevabile ad occhio nudo
Interessante l'attività del corrugator supercilii
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Surface EMG e stressLa sEMG applicata al muscolo trapezio:
tensione trapezio aumenta con lo stress
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Voce
Nella UX il riconoscimento delle emozioni dalla voce può essere usato per:
Verbalizzazioni spontanee dell'utente
Risposte a interviste
Verbalizzazioni ottenute tramite il "thinking aloud"
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Voce e Stress
Alcune caratteristiche vocali legate allo stress:
Frequenze più alte
Maggiore intensità nelle alte frequenze
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Dilatazione pupillareIl diametro pupillare è regolato dall'azione antagonista di due muscoli:
Sfintere o costrittore della pupilla ad innervazione parasimpatica Dilatatore della pupilla ad innervazione simpatica
Cause della dilatazione/costrizione:
Illuminazione: Oscurità Dilatazione Luminosità Costrizione
Distanza del punto focale: Lontano Dilatazione Vicino Costrizione
Attivazione cognitiva/emozionale Dilatazione
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Dilatazione pupillare e stress
Nella ricerca sull'esperienza emozionale/stress, la dilatazione pupillare:
È indice di arousal richiede la standardizzazione degli stimoli rispetto alla luminosità Non permette la distinzione tra emozioni "positive" e "negative" Strumento di misurazione: eye tracker Misura: valori medi del diametro pupillare
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Gesti, movimenti e postura"Gesti espressivi":
movimenti capaci di trasmettere e comunicare quello che stiamo provando, un'emozione, un atteggiamento, un'intenzione
Si studia la qualità del movimento piuttosto che la funzionalità del gesto (forza/delicatezza, grazia/noncuranza… )
Metodo:
Analisi video con giudici indipendenti
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Misure fisiologiche
Le misure principalmente utilizzate nello studio delle emozioni:
Attività cardiacaPressione sanguignaFrequenza respiratoriaAttività elettrodermica (EDA)TemperaturaElettroencefalogramma (EEG)
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Attività cardiaca
Elettrocardiogramma (ECG): registrazione grafica dell'attività elettrica del cuore prodotta dalla polarizzazione e depolarizzazione delle cellule cardiache
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Attività cardiacaIl tracciato ECG è formato da "onde":
Onda P: prima onda, di piccole dimensioni prodotta dalla depolarizzazione degli atri
Complesso QRS: insieme di tre onde prodotte dalla depolarizzazione dei ventricoli
Onda T: onda di piccole dimensioni prodotta dalla ripolarizzazione dei ventricoli
Onda U: onda di piccole dimensioni prodotta dalla ripolarizzazione dei muscoli papillari
Heart rate: dipende dalla distanza R-R e si esprime in beats per minute (bpm)Heart rate variability: variabilità della distanza R-R e si esprime attraverso vari indici:
SDANN: deviazione standard della media di 5 min degli RR SDSD: deviazione standard delle differenze tra intervalli RR adiacenti Altri indici di HRV sono calcolati nel dominio della frequenza (Hz)
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Attività cardiaca
Gli impulsi nel miocardio generano differenze di potenziale che variano nello spazio nel tempo e che possono essere registrate tramite degli elettrodi posti sulla superficie corporea formando delle derivazioni
Due elettrodi = una derivazione ECG
Wearable sensors
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Attività cardiaca e stress recognition
Gli eventi stressanti producono: Un aumento dell'attività Simpatica Una riduzione dell'attività Parasimpatica
Questo determina: un aumento della Heart Rate Cambiamenti nei parametri della Heart Rate Variability:
Es.: LF/HF (rapporto tra Low e High frequency)
LF riflette l'attività del sistema simpaticoHF riflette l'attività del sistema parasimpatico
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Attività elettrodermica (EDA)Definizioni e terminologia dei fenomeni elettrodermici
EDA (electrodermal activity): si riferisce a tutti i fenomeni elettrici della pelle (attivi e passivi); vengono usati anche i termini:
EDL (electrodermal level): livello tonico (nel lungo termine) EDR (electrodermal response): livello fasico (nel breve periodo)
SP (Skin potential): attività elettrica della pelle senza l'applicazione di sorgenti esterne di corrente; essa si suddivide in:
SPL (Skin potential level): attività tonica SPR (Skin potential response): attività fasica
SR (Skin resistance): resistenza della pelle al passaggio di una corrente continua: SRL (Skin resistance level): livello tonico SRR (Skin resistance response): livello fasico
SC (Skin conductance): conduttanza della pelle al passaggio di una corrente continua: SCL (Skin conductance level): livello tonico SCR (Skin conductance response): livello fasico
GSR (Galvanic skin response): in letteratura si trova ancora questa definizione vetusta
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
Attività elettrodermica (EDA)
La Skin conductance:
Si misura in microsiemens (µS) con un dispositivo dotato di due elettrodi da applicare sulla pelleVaria con il livello di umidità della pellePoiché le ghiandole sudoripare eccrine sono innervate dal sistema nervoso simpatico, la SC è un buon indice di arousalle ghiandole eccrine sono presenti un tutta la superficie del corpo ma in una densità maggiore nei palmi delle mani e nelle piante dei piedi
Le emozioni nell’Esperienza dell’utente
EDA e stress recognition
Gli eventi stressanti producono:
un aumento dell'attività Simpatica
un aumento della secrezione da parte delle ghiandole eccrine
un aumento dell'umidità della pelle
un aumento della conduttanza cutanea
Affective Computing
Cos'è l'Affective Computing ?
Sistemi informatici sensibili capaci di riconoscere ed esprimere le emozioni. Computer dotati di meccanismi interni di intelligenza
emotiva in grado di relazionarsi con l’utente anche attraverso il canale emozionale
Dove l’Affective Computing incontra la HCI:
1.Ridurre la frustrazione dell’utente Progettazione
Interazione (es. DGB: Dynamic Game Balancing)
2.Consentire all’utente la comunicazione emozionaleRW Picard (1999)
Affective Computing
The emotionally adaptive games loop
Dynamic Game Balancing by Recognizing Affect
Affective Computing
http://www.youtube.com/watch?v=PwiVejMjn6Ahttp://www.youtube.com/watch?v=xyFZl7lCz_s&list=PL0A9DCC6AAC058DDF&index=6
Neuromarketing
Dove vanno le mani, gli occhi sono già stati. Dove gli occhi sono stati, la mente è già volata. Dove la mente è volata, ci sono già state
emozioni. Dove c’è emozione, c’è vita.Bharata, Natya Shastra, 2000 a.C.
Neuromarketing
Origini
La Neuroeconomia
La Neuroeconomia e un campo di ricerca emergente la cui funzione è "quella di contribuire alla comprensione di una varietà di comporta-menti umani, che in linea di principio sono ascrivibili alla sfera econo-mica, ma che i modelli economici classici trascurano o non spieganofino in fondo."
Gironde S. (2008)
Neuromarketing
La Neuroeconomia si sviluppa nel solco dell'economia comportamentale che nasce dalle intuizioni di Kahneman e Tversky (1979) (Teoria del prospetto/Funzione del valore)
La Neuroeconomia riceve un forte impulso intorno alla metà degli anni Novanta, quando Antonio Damasio pubblicò i suoi lavori sul ruolo delle emozioni nel processo decisionale (Damasio, A. (2008); L’errore di Cartesio: emozione, ragione e cervello umano)
Neuromarketing
Oggetto di studio della Neuroeconomia:
Perché alcune persone decidono di correre dei rischi e altre no?
Come possiamo sapere se le scelte che facciamo sono quelle giuste?
È vero che prendiamo una decisione considerando un insieme di possibilità e pesando, per ognuna di queste, i pro e i contro?
Ma poi, prendiamo veramente delle decisioni o si tratta solo di un’illusione procurataci dal cervello, magari a nostro beneficio? (e.g., L’orologio di Libet)
Neuromarketing
Cos’è il Neuromarketing ?
Il Neuromarketing consiste nell’applicazione dei metodi neuroscientifici per analizzare e comprendere il comportamento umano in relazione ai mercati e agli scambi commerciali Lee, Broderick & Chamberlain (2006)
GLI STRUMENTI
Le misure biometriche tipicamente usate per conoscere il consumatore:
Elettroencefalogramma (EEG)Functional magnetic resonance imaging (fMRI)Magnetoencefalografia (MEG)Positron emitted tomography (PET)Heart Rate (HR)Electrodermal activity (EDA)Elettromiografia facciale (fEMG)Eye Tracking
Neuromarketing
Alcuni limiti delle misure esplicite (self-report) nelle indagini di mercato:
"Le misure esplicite (self-assessment) comunemente usate nelle ricerche di mercato fanno totale affidamento sull’abilità e disponibilità del rispondente di riportare accuratamente i suoi atteggiamenti e/o comportamenti precedenti" (Petty e Cacioppo, 1983)
MemoriaDesiderabilità sociale
Neuromarketing
Applicazioni del Neuromarketing
1)Studiare le reazioni del consumatore agli annunci pubblicitari
2)Consumer choice-making
3)Aree cerebrali della soddisfazione e della ricompensa
Neuromarketing
Applicazioni del Neuromarketing
Studiare le reazioni del consumatore agli annunci pubblicitari
Skin conductance/Heart rate/Startle response: Walla et al. (2011)
Partecipanti: 29 (15 maschi e 14 femmine)
Stimoli: 300 brand conosciuti e classificati come "piacevoli", "spiacevoli"
Misure: SC, HR, Startle response
Risultati: • SC: "piacevoli" < "spiacevoli" • HR: "piacevoli" < "spiacevoli"• Startle response: "piacevoli" < "Spiacevoli"
Neuromarketing
Applicazioni del Neuromarketing
Studiare le reazioni del consumatore agli annunci pubblicitari
EEG: Vecchiato et al. (2011)
Partecipanti: 11 (8 maschi e 3 femmine)
Stimoli: documentario 30 min. con 3 interruzioni pubblicitarie
Misure: EEG; ZIM = Zdx – Zsx
(Indice di asimmetria)
Intervista: (2h dopo) sulla piacevolezza degli spot
Neuromarketing
Applicazioni del Neuromarketing
Studiare le reazioni del consumatore agli annunci pubblicitari
Risultati:
L'indice di asimmetria:
• in alpha correla positivamente con il grado di piacevolezza percepita e attribuita agli spot
• in theta correla negativamente
Lie detection
Il poligrafoDefinizione (dizionario Webster): "Strumento per registrare simultaneamente i tracciati di varie pulsazioni diverse; in senso lato: RIVELATORE DELLA MENZOGNA"
Tuttavia:Il poligrafo non rivela la menzo-gna in sé, perché non vi sono segniesclusivi della menzogna
Il poligrafo misura lo stress del mentire
I segni di alterazione neurovegetativa vengono misurati dal poligrafo attraverso:Cintura pneumatica al petto e allo stomaco (frequenza ed ampiezza del respiro)Manicotto al braccio che registra l'attività cardiacaelettrodi alle dita per la conduttanza cutanea
Lie detection
Il poligrafo
Le procedure d'interrogatorio con il poligrafo:
La tecnica della domanda di controllo:
Al sospettato vengono poste domande rilevanti riguardo al crimine (es. "Li ha rubatilei i 750 dollari?"), ma anche domande di controllo
Esempio domanda di controllo:
L'esaminatore può dire al soggetto: "Siccome questa è una faccenda di furti, hobisogno di farle alcune domande generali a proposito del furto e sulla sua onestà personale. Dobbiamo farlo per stabilire che tipo di persona è lei rispetto a questo problema e determinare se è o non è quel tipo di persona che potrebbe aver ruba-to e poi mentire in proposito. Quindi, se le chiedo: durante i primi diciotto anni dellasua vita ha mai preso qualcosa che non le apparteneva? Come risponderebbe a questa domanda?"
Lie detection
Il poligrafo
Le procedure d'interrogatorio con il poligrafo:
La tecnica della domanda di controllo:
Obiettivi: creare la possibilità che un innocente sia più preoccupato della sincerità delle sue risposte alle domande di controllo che alle domande rilevanti
Un colpevole invece sarebbe più preoccupato dalla menzogna che dicein risposta alle domande rilevanti, perché queste rappresentano per lui la minaccia più grave ed immediata
Lie detection
Il poligrafo
Le procedure d'interrogatorio con il poligrafo:
Il metodo della conoscenza colpevole:
L'investigatore deve essere al corrente di certi particolari del delitto che solo il colpevole conosce
Esempio: nessuno (tranne l'investigatore e la persona derubata) sa quanto denaro è stato sottratto. L'investigatore chiederà al sospettato:
"Se è stato lei a rubare il denaro, saprà quanto era. Quanti erano: 150 dollari? 350 dollari? 550dollari? 750 dollari? 950 dollari?"
Obiettivo: Data la sua conoscenza, il colpevole riconoscerà persone, oggetti ed eventi associati al delitto questo riconoscimento provocherà in lui un'attivazione emotiva
Riferimenti bibliografici
Lee N, Broderick AJ, Chamberlain L. What is neuromarketing? A discussion and agenda for future research. Int. J. Psychophysiol. 2007;63:199–204.
Picard, R.W., 1999. Affective computing for HCI. Proceedings of the Eighth International Conference on Human–Computer Interaction: Ergonomics and User Interfaces, vol. I. Lawrence Erlbaum.
Gamberini, L., Chittaro, L., Paternò, F. (a cura di), 2012. Human-Computer Interaction. I fondamenti dell'interazione tra persone e tecnologie. Pearson Italia. CAP. 7