atti di controllo e di indirizzo -...

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799. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni: Vacca ....................................... 1-01638 47433 De Rosa .................................. 1-01639 47438 Risoluzioni in Commissione: III Commissione: Spadoni ................................... 7-01263 47442 VII Commissione: Crimì ....................................... 7-01264 47444 ATTI DI CONTROLLO: Presidenza del Consiglio dei ministri. Interpellanza: Pili ........................................... 2-01805 47444 Interrogazioni a risposta in Commissione: Pili ........................................... 5-11401 47446 Frusone ................................... 5-11403 47447 Interrogazioni a risposta scritta: Mannino ................................. 4-16623 47448 PAG. Mognato .................................. 4-16630 47449 Piras ........................................ 4-16644 47450 Affari esteri e cooperazione internazionale. Interrogazioni a risposta scritta: Spadoni ................................... 4-16647 47451 Ciprini ..................................... 4-16648 47452 Affari regionali. Interrogazione a risposta scritta: Sberna ..................................... 4-16628 47453 Ambiente e tutela del territorio e del mare. Interrogazione a risposta in Commissione: Rizzetto ................................... 5-11394 47453 Beni e attività culturali e turismo. Interpellanza: Sammarco .............................. 2-01806 47454 Interrogazione a risposta in Commissione: Gallinella ................................ 5-11402 47455 Interrogazioni a risposta scritta: Cozzolino ................................ 4-16631 47456 Atti Parlamentari 47431 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

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799. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

PAG.

ATTI DI INDIRIZZO:

Mozioni:

Vacca ....................................... 1-01638 47433

De Rosa .................................. 1-01639 47438

Risoluzioni in Commissione:

III Commissione:

Spadoni ................................... 7-01263 47442

VII Commissione:

Crimì ....................................... 7-01264 47444

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interpellanza:

Pili ........................................... 2-01805 47444

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Pili ........................................... 5-11401 47446

Frusone ................................... 5-11403 47447

Interrogazioni a risposta scritta:

Mannino ................................. 4-16623 47448

PAG.

Mognato .................................. 4-16630 47449

Piras ........................................ 4-16644 47450

Affari esteri e cooperazione internazionale.

Interrogazioni a risposta scritta:

Spadoni ................................... 4-16647 47451

Ciprini ..................................... 4-16648 47452

Affari regionali.

Interrogazione a risposta scritta:

Sberna ..................................... 4-16628 47453

Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Rizzetto ................................... 5-11394 47453

Beni e attività culturali e turismo.

Interpellanza:

Sammarco .............................. 2-01806 47454

Interrogazione a risposta in Commissione:

Gallinella ................................ 5-11402 47455

Interrogazioni a risposta scritta:

Cozzolino ................................ 4-16631 47456

Atti Parlamentari — 47431 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

Page 2: ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO - Cameradocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/...tiche. Si ricorda che l’articolo 2, comma 148, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n

PAG.

Prodani ................................... 4-16634 47457

Prodani ................................... 4-16635 47458

Romanini ................................ 4-16637 47459

Economia e finanze.

Interrogazione a risposta scritta:

Bargero ................................... 4-16632 47460

Giustizia.

Interrogazioni a risposta scritta:

Fantinati ................................. 4-16627 47461

Duranti ................................... 4-16640 47461

Morani .................................... 4-16646 47462

Impegno .................................. 4-16649 47463

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazioni a risposta scritta:

Scanu ...................................... 4-16622 47463

Borghesi .................................. 4-16625 47464

Fassina .................................... 4-16629 47465

Rizzo ....................................... 4-16639 47465

Interno.

Interrogazioni a risposta scritta:

Cozzolino ................................ 4-16624 47466

Costantino .............................. 4-16641 47467

Cirielli ..................................... 4-16642 47468

Guidesi .................................... 4-16643 47469

Savino Sandra ....................... 4-16645 47470

Istruzione, università e ricerca.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Vacca ....................................... 5-11397 47471

PAG.

Lavoro e politiche sociali.

Interpellanza:

Argentin .................................. 2-01807 47472

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Gnecchi ................................... 5-11396 47473

Palmieri .................................. 5-11398 47474

Taricco .................................... 5-11399 47475

Baruffi .................................... 5-11400 47476

Interrogazioni a risposta scritta:

Ciprini ..................................... 4-16633 47476

Prodani ................................... 4-16636 47477

Politiche agricole alimentari e forestali.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Gribaudo ................................ 5-11392 47478

Salute.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Mognato .................................. 5-11393 47479

Sviluppo economico.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Mongiello ................................ 5-11395 47480

Interrogazioni a risposta scritta:

Taglialatela ............................. 4-16626 47481

Simoni ..................................... 4-16638 47482

Apposizione di firme ad interrogazioni ... 47483

Ritiro di documenti del sindacato ispettivo . 47483

ERRATA CORRIGE ........................................ 47483

Atti Parlamentari — 47432 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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ATTI DI INDIRIZZO

Mozioni:

La Camera,

premesso che:

nell’era dell’interazione, dell’inter-connessione e della conoscenza, la liberacircolazione del sapere e il « fare rete »rappresentano un aspetto determinanteper il pieno sviluppo della nuova società.In questa prospettiva, gli enti di forma-zione culturale, come le università, devonoassumere un ruolo fondamentale;

l’offerta didattica digitale terziaria,sia in Europa che nel resto del mondo, staprogressivamente aumentando, sia attra-verso la nascita di servizi a pagamento chegrazie alla creazione di piattaforme on-line fruibili gratuitamente. In Italia esi-stono vere e proprie università telemati-che, oltre che diverse esperienze basatesulla didattica a distanza, che offronoormai da anni la possibilità di svolgerecorsi direttamente sul web. La gran partedi queste università sono enti sostanzial-mente privati; per loro, come per gli ateneistatali, l’attivazione di ogni corso di studioavviene attraverso un accreditamento ini-ziale, previa verifica di determinati requi-siti. Anche le università pubbliche hannoattivato, anche se in maniera differente,corsi di didattica on-line, arrivando tal-volta a creare veri e propri enti di for-mazione telematici pubblici. Queste espe-rienze sono in parte classificabili comeMooc (massive open online courses corsiaperti online su larga scala), anche se lafrontiera di sviluppo potenziale è moltopiù ampia;

le principali realtà sono:

i Mooc dell’università Ca’ Fo-scari, aperti a tutti, in forma gratuita checonsentono di poter acquisire un attestatodi frequenza;

Federica WebLearning, la piatta-forma e-learning realizzata dall’Universitàdegli Studi di Napoli Federico II, con corsiin italiano e inglese, gratuiti e aperti atutti;

Polimi Open Knowledge, la piat-taforma Mooc con contenuti messi a di-sposizione gratuitamente dal Politecnico diMilano, con una offerta che comprendecorsi di raccordo per tre passaggi signifi-cativi nella formazione: dalla scuola supe-riore all’università, dalla laurea alla laureamagistrale e dall’università al mondo dellavoro;

Trio, il sistema di web learningdella regione Toscana con circa 1.900 corsigratuiti e un insieme di servizi formativiper accrescere le conoscenze e per acqui-sire certificazioni professionali;

Eduopen, il progetto che si basasull’esperienza dei Mooc, che forniscecorsi di livello universitario realizzati dallarete di 14 università italiane e co-finan-ziata dal Ministero dell’istruzione, dell’u-niversità e della ricerca; la frequenza aicorsi è aperta a tutti ed è gratuita. Gli« studenti » possono ottenere, alla fine delpercorso, vari livelli di attestati o certifi-cati: attestato di partecipazione, certificatoverificato o crediti formativi universitari(CFU);

EMMA, ovvero « European Mul-tiple MOOC Aggregator », il progetto coor-dinato dall’Università degli Studi FedericoII di Napoli in cui sono disponibili alcunicorsi gratuiti in italiano. Per alcuni altricorsi è disponibile una traduzione auto-matica (con sottotitoli) in italiano;

OpenUpEd, la piattaforma di cuiè partner l’Università telematica interna-zionale Nettuno, iniziativa Mooc con ilsostegno della Commissione europea. Al-cuni corsi sono disponibili in lingua ita-liana;

i Mooc dell’Università Ca’ Fo-scari, aperti a tutti, studenti e altri utenti.La partecipazione ai corsi online è gratuitaed è disponibile anche sul canale youtube;

Atti Parlamentari — 47433 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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le iniziative in ambito europeosono diverse ed alcune hanno come part-ner università italiane, come ad esempioCoursera, una piattaforma Mooc fondatadai professori di informatica Andrew Ng eDaphne Koller della Stanford Universityche ha più di 150 università internazionaliquali partner della piattaforma stessa, trale quali anche l’Università di Roma LaSapienza e l’Università Bocconi di Milano;

le università operanti esclusiva-mente per via telematica in Italia sonoundici, in gran parte istituite su iniziativadi soggetti privati nel corso del triennio2004-2006 e sono: Pegaso Università tele-matica, Università degli studi GuglielmoMarconi, Università San Raffaele, Univer-sità telematica Internazionale Uninettuno,Università degli studi eCampus, Universi-tas Mercatorum, Università Telematicaunitelma Sapienza, Università degli studiGiustino Fortunato, Italian UniversityLine, Università degli studi Niccolò Cusano– Telematica Roma, Università LeonardoDa Vinci;

la normativa « che riguarda gli ate-nei telematici è frutto di numerosi inter-venti legislativi e regolamentari che, divolta in volta, si sono occupati di discipli-nare singoli aspetti e per questo hannodato vita, quindi, ad un quadro frammen-tato, incompleto e disomogeneo;

ciò ha prodotto inizialmente nume-rose problematiche in merito all’accredi-tamento dei corsi di studio di questi ateneitelematici, tant’è che il rifiuto di accredi-tare nuovi corsi di studio da parte delMinistro dell’istruzione, dell’università edella ricerca è motivato con la tutela dellaqualità dell’offerta formativa. Sul punto,tuttavia, è più volte intervenuta la giustiziaamministrativa spesso per colmare vuotilegislativi;

alle attività formative frontali delleuniversità e ai corsi e-learning degli ateneitelematici, attraverso l’utilizzo delle attualitecnologie disponibili e della connettivitàinternet, è possibile affiancare un sistemache fornisca ed eroghi corsi aperti e gra-tuiti in modalità multimediale e multilin-

gue, realizzati dalle università italiane,dalle istituzioni della cultura e della ri-cerca, con il fine di intensificare la circo-lazione gratuita dei saperi;

la trasformazione in formato digi-tale dell’informazione è così importante darappresentare una delle chiavi di letturaprincipali di questo fine millennio. Perquesti motivi sarebbe auspicabile che l’in-tero sistema universitario rimanga al passocon i tempi, adeguando i propri servizion-line per sfruttare al massimo le poten-zialità della rete con l’obiettivo di raggiun-gere l’eccellenza nelle metodologie didat-tiche innovative e negli approcci di ap-prendimento;

la didattica on-line favorirebbe, in-fatti, la creazione di reti di universitàitaliane ed europee in grado di garantirenuove opportunità di studio, aperte a tuttigli utenti;

inoltre, sperimentando l’utilizzo dilezioni gratuite in diverse lingue, si am-plierebbero le competenze sulle nuove me-todologie didattiche, preservando la ric-chezza culturale, il patrimonio educativo elinguistico europeo, promuovendo un ap-prendimento continuo, cross-culturale emultilingue. Con la formazione a distanzasi potrebbe coinvolgere un numero elevatodi utenti, favorendo, così, la realizzazionedi forum interattivi che andrebbero acostruire comunità di studenti e professoriin uno spazio di apprendimento moltoampio;

l’implementazione dell’offerta for-mativa on-line funge da valida alternativaper quegli studenti provenienti da famigliein difficoltà economiche che non possonogarantire la loro quotidiana presenza aicorsi; permette di realizzare archivi digi-tali delle dispense dei corsi e delle lezioni,nonché dei quiz e testi di autovalutazionedell’apprendimento delle stesse; consentedi seguire le lezioni a quegli studenti cheper diverse ragioni sono temporaneamenteimpossibilitati a raggiungere la sede in cuisi svolgono le lezioni frontali senza doverinterrompere il normale percorso forma-tivo; rappresenta un valido supporto di-

Atti Parlamentari — 47434 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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dattico per gli studenti disabili che, ancoraoggi, hanno notevoli difficoltà a frequen-tare le lezioni frontali; infine, incrementala possibilità di raggiungere l’eccellenzanelle metodologie didattiche innovative enegli approcci di apprendimento;

già a partire dall’inizio degli anniNovanta, il legislatore italiano aveva pre-visto la possibilità di iniziative didattiche adistanza e ne aveva colto la grande op-portunità, nonostante lo sviluppo di inter-net fosse ancora allo stato embrionale enon fosse ancora possibile ipotizzarne lepotenzialità, tant’è che l’articolo 11,comma della legge 19 novembre 1990,n. 341, prevede per l’istruzione universi-taria a distanza che « Nell’ambito delpiano di sviluppo dell’università, tenutoanche conto delle proposte delle univer-sità, deliberate dagli organi competenti,può essere previsto il sostegno finanziarioad iniziative di istruzione universitaria adistanza attuate dalle università anche informa consortile con il concorso di altrienti pubblici e privati, nonché a pro-grammi e a strutture nazionali di ricercarelativi al medesimo settore. Tali strutturepossono essere costituite con decreto delMinistro dell’università e della ricercascientifica e tecnologica di concerto con ilMinistro del tesoro »;

la risoluzione del Consiglio dei mi-nistri istruzione dell’Unione europea del13 luglio 2001 sull’e-learning (2001/C 204/02), incoraggia gli Stati membri a speri-mentare nuovi metodi e approcci di ap-prendimento e a promuovere la mobilitàvirtuale e progetti di campus transnazio-nali virtuali;

le università telematiche sono re-golamentate dalla disciplina vigente per leuniversità non statali legalmente ricono-sciute;

tra il 2004 e il 2006 è emersal’esigenza di introdurre delle regge di ac-creditamento dei corsi di studio più rigo-rose e specifiche per le università telema-tiche. Si ricorda che l’articolo 2, comma148, del decreto-legge 3 ottobre 2006,n. 262, convertito dalla legge 24 novembre

2006, n. 286, ha previsto che, con regola-mento del Ministro dell’istruzione, dell’u-niversità e della ricerca, adottato di con-certo con il Ministro per le riforme e leinnovazioni nella pubblica amministra-zione (ora Ministro per la semplificazionee la pubblica amministrazione), sono de-terminati i criteri e le procedure di ac-creditamento dei corsi universitari a di-stanza e delle istituzioni universitarie abi-litate al rilascio di titolo accademici comestabilito dall’articolo 6, comma 5 dellalegge 27 dicembre 2002, n. 289;

l’articolo 2, comma 148, del decre-to-legge 3 ottobre 2006, n. 262 convertitodalla legge 24 novembre 2006, n. 286 ha,altresì, stabilito che « fino alla data dientrata in vigore del regolamento, non puòessere autorizzata l’istituzione di nuoveuniversità telematiche abilitate al rilasciodi titoli accademici »;

il Ministro dell’istruzione, dell’uni-versità e della ricerca pro tempore Car-rozza, con decreto il n. 429 del 3 giugno2013, ha istituito una commissione con lafinalità di analizzare le questioni afferentialle università telematiche e formulareproposte, tenendo conto delle specificitàdel servizio offerto dalle università tele-matiche, volte a tutelare la qualità dell’of-ferta formativa, attraverso una ricogni-zione normativa sulla materia oggetto d’a-nalisi; ha quindi deciso di organizzare unaserie di audizioni che aiutassero a com-prendere il quadro d’insieme. Tale com-missione ha prodotto un documento in cuivengono messe in evidenza diverse criti-cità. In particolare, nel documento si leggeche, ai fini delle richieste di accredita-mento di corsi di laurea per l’anno acca-demico 2013/2014, l’Anvur, valutando leistanze di accreditamento stesso, haespresso parere negativo all’attivazione didiversi corsi di laurea dopo aver riscon-trato una scarsa definizione dei pianididattici, una scarna specificità degli obiet-tivi formativi, nonché l’insufficienza delnumero di docenti e tutors e del limitatosvolgimento dell’attività di ricerca;

il Consiglio universitario nazionalesottolinea che l’anomalia delle università

Atti Parlamentari — 47435 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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telematiche italiane, rispetto a quelle bri-tanniche della Open University, consistenell’offrire unicamente servizi didattici enel non svolgere attività di ricerca nétematica, né metodologica sull’apprendi-mento a distanza, e propone ai fini di unarevisione del sistema:

esclusione dal novero dei corsi distudio impartibili a distanza di alcunetipologie di corsi di studio;

introduzione della previsione chele università telematiche debbano posse-dere personale docente proprio, in mododa coprire ogni corso di studio inserito nella propria offerta formativa;

introduzione dell’obbligo per leuniversità telematiche di svolgere attivitàdi ricerca sia tematica, sia sulle metodo-logie della didattica a distanza;

previsione di modalità di verificaex post sulla qualità della preparazione deilaureati delle università in questione ri-spetto a quella dei laureati presso ateneitradizionali;

statuizione che presso le sedi del-l’università telematiche non possano svol-gersi esami per l’abilitazione alle profes-sioni regolamentate;

infine, la commissione ministerialeha elaborato le seguenti proposte di in-tervento per il miglioramento del sistema:

necessità di rendere omogenea ladisciplina relativa alle università telemati-che rispetto a quella vigente in materia diuniversità tradizionali espungendo, quindi,dal sistema la normativa derogatoria infavore delle università telematiche preve-dendo criteri almeno identici a quelli delleuniversità non-statali, senza possibilità dideroga, pena l’annullamento del valorelegale concesso dal corso in questione;

stabilire un termine entro ilquale le università telematiche debbanosoddisfare i requisiti quantitativi relativi alpersonale docente previsti dalla normativaper le università non-statali, con partico-lare riguardo alla presenza di personale diruolo a tempo indeterminato, prevedendo

che il mancato soddisfacimento di talirequisiti di personale deve condurre al-l’immediata estinzione del corso di studi;

introdurre un preciso obbligo,per il personale docente delle universitàtelematiche, a svolgere attività di ricerca,giungendo a prevedere che i finanziamentipubblici vengano assegnati, analogamentea quanto stabilito per le altre istituzioniuniversitarie, in ragione della qualità del-l’attività didattica e dell’attività di ricerca;

stabilire che, a partire dal nuovopiano triennale 2013-2015, siano previsti,in generale, criteri più stringenti e lacreazione, conferma o cassazione di corsidi studi delle università telematiche sianosottoposti ai rispettivi comitati regionali dicoordinamento, ai quali dovrebbero essereiscritte in ragione della sede amministra-tiva degli atenei;

inoltre, la stessa Commissione haindividuato due possibili strumenti alter-nativi di riforma:

a) un intervento legislativo cheattribuisca al Ministro una nuova delega alriordino della normativa vigente in mate-ria di Università telematiche;

b) la predisposizione, seppuretardiva, del regolamento, fino a questomomento non emanato, previsto dall’arti-colo 2, comma 148, del decreto legislativon. 262 del 2006;

l’immobilismo dei Governi in ter-mini regolamentari ha permesso la proli-ferazione indiscriminata e incontrollatadei corsi e-learning, nonostante il numerodi atenei telematici sia ferma a undici pervia di disposizioni di legge;

l’attuale normativa permette il ri-corso all’utilizzo, da parte delle istituzioniuniversitarie, dei ricercatori a tempo de-terminato di tipo A previsti dalla leggen. 240 del 2010 per lo svolgimento delladidattica, tant’è che gli atenei telematici nefanno un uso massiccio;

le università telematiche fanno unuso elevato anche della figura dei profes-sori straordinari a tempo determinato,

Atti Parlamentari — 47436 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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mentre presentano nel proprio organicostrutturato a tempo indeterminato un nu-mero esiguo di professori ordinari e as-sociati. L’uso dei professori straordinari atempo determinato e dei ricercatori di tipoA ha il fine evidente di possedere ilnumero minimo di docenti necessari perottenere l’accreditamento dei corsi di stu-dio che, senza tali figure non potrebberoavere;

è evidente che il ricorso ai profes-sori straordinari ed ai ricercatori di tipo Ae la concomitante assenza di reali edeffettivi obblighi nel campo della ricerca,consente agli atenei telematici privati diconcorrere in maniera vantaggiosa, nellaproposta dell’offerta formativa, dovendosostenere costi molto più bassi degli ateneinon telematici,

impegna il Governo:

1) ad assumere iniziative per finanziarela creazione di uno spazio dedicatoalla raccolta delle esperienze di di-dattica a distanza, con particolareriferimento alle esperienze dei corsiaperti on line su larga scala (Mooc),con l’obiettivo di riunire in un’unicapiattaforma i progetti delle universitàe degli istituti culturali e di ricercaitaliani garantendo il libero accesso aicontenuti dei corsi;

2) ad adottare iniziative per raggiungerealmeno il 25 per cento della digita-lizzazione dei corsi frontali entro ilprossimo triennio, anche attraverso lacreazione di appositi programmi oconvenzioni o finanziamenti che pre-mino le università che maggiormentehanno investito nel digitalizzare lelezioni frontali;

3) a favorire la creazione e lo sviluppodi piattaforme informatiche con li-cenze gratuite per la diffusione dicontenuti didattici fruibili accessibilia tutti;

4) ad avviare opportune iniziative nor-mative con l’obiettivo di rendereomogenea ed esaustiva la disciplina

relativa alle università telematiche,eliminando qualsiasi normativa dero-gatoria in favore delle università te-lematiche in materia di accredita-mento dei corsi di laurea;

5) ad assumere iniziative per prevederecriteri di accreditamento delle uni-versità non statali e di quelle telema-tiche identici a quelle delle universitàstatali;

6) ad assumere iniziative volte a stabi-lire, ai fini dell’accreditamento, che ilnumero minimo di docenti per i corsidi laurea, laurea magistrale, laureamagistrale a ciclo unico delle univer-sità telematiche e delle università nonstatali debba essere identico a quellodelle università statali;

7) ad assumere iniziative volte a preve-dere per le università telematiche unacoerente e sufficiente dotazione in-frastrutturale ai fini dell’accredita-mento dei corsi di laurea;

8) ad avviare apposite iniziative, anchedi tipo normativo, con il fine divincolare gli atenei telematici allacreazione di strutture didattiche condocenti di ruolo effettivamente incar-dinati presso l’università stessa;

9) ad avviare apposite iniziative, anchedi tipo normativo, per introdurrel’obbligo, per le università telemati-che, di svolgere attività di ricercaanalogamente alle università statali enon statali, con il fine di garantirequalità e omogeneità del sistema uni-versitario;

10) ad adottare iniziative per favorire lanascita di corsi di laurea e-learningpresso le università statali, stabilendocriteri di accreditamento semplificatidi richiesta di attivazione di un corsodi laurea e-learning che ha un cor-rispondente corso frontale già atti-vato presso la stessa struttura uni-versitaria.

(1-01638) « Vacca, Brescia, Marzana, LuigiGallo, D’Uva, Di Benedetto,Simone Valente ».

Atti Parlamentari — 47437 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

Page 8: ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO - Cameradocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/...tiche. Si ricorda che l’articolo 2, comma 148, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n

La Camera,

premesso che:

in Italia sono presenti oltre millepozzi per la produzione di idrocarburi,circa il 60 per cento dei quali onshore e ilresto offshore;

quasi l’ottanta per cento dei pozziproduce gas e il restante 20 per centoproduce olio combustibile; le produzioniannuali di gas (8 GSm3) ed olio (5 Mton)coprono rispettivamente il 10 per cento edil 7 per cento del fabbisogno energeticonazionale;

l’attività di esplorazione finalizzataalla scoperta di idrocarburi comporta an-che per sua natura operazioni invasive deifondali e degli ambienti marini;

il Mar Mediterraneo è un marepiccolo e semichiuso con caratteristicheesclusive che rappresenta uno straordina-rio patrimonio dell’intera umanità e che,con una dimensione inferiore all’1 percento dei mari del mondo, è gravato daltransito del 25 per cento del trafficomondiale di idrocarburi, di cui solamenteun terzo destinato ad approdi e consumimediterranei;

gli eventi sismici che hanno inte-ressato il territorio nazionale negli ultimianni attestano l’imprevedibilità dell’attivitàtellurica e vulcanica sotto la crosta terre-stre, in mare e sulla terraferma, rima-nendo sempre sospesa la minaccia che unterremoto possa danneggiare le piatta-forme utilizzate per le attività di ricerca edi estrazione con episodi di inquinamentodifficili da controllare, che sortirebberoeffetti deleteri sulle attività economicherealizzate in mare e sulle coste nazionali;

da queste considerazioni deriva l’e-sigenza di stabilire procedure per il con-ferimento dei permessi di prospezione,ricerca e concessione di coltivazione, chetengano conto delle possibili conseguenzenegative di queste attività rispetto all’in-tegrità dei siti, marini e terrestri e all’im-

magine ad alto valore naturalistico chesempre più si va imponendo all’attenzionedel turismo internazionale;

il « disciplinare tipo per il rilascio el’esercizio dei titoli minerari per prospe-zione, ricerca e coltivazione di idrocarburiliquidi e gassosi in terraferma, nel mareterritoriale e nella piattaforma continen-tale » del 7 dicembre 2016, pubblicato inGazzetta Ufficiale n. 78 del 3 aprile 2017,pone diverse questioni di legittimità ri-spetto alla disciplina legislativa di settore;

alcune delle suddette questioni de-rivano da previsioni già recate dai prece-denti « disciplinari » e mai impugnate di-nanzi al giudice amministrativo quali, adesempio, la definizione delle attività diprospezione, nel cui novero vengono oggiricondotti espressamente anche i sondaggigeotecnici e quelli geognostici, e le finalitàdelle attività medesime, volte, secondo ildisciplinare, ad accertare la natura delsottosuolo e del sottofondo marino; laquestione delle proroghe ex lege per lesocietà che avessero presentato istanza diproroga prima della scadenza del titoloabilitativo; la possibilità che il Ministeroautorizzi « nuovi » progetti sperimentali dicoltivazione di idrocarburi entro le 12miglia marine, oltre quanto consentito daldecreto « sblocca Italia » e oltre quantoprevisto, in relazione golfo di Venezia, daldecreto-legge n. 112 del 2008, come mo-dificato dalla legge di conversione n. 133del 2008;

gli aspetti più discutibili dellanuova disciplina tuttavia sono quello re-lativo alla partecipazione delle regioni in-teressate alle attività di ricerca e di estra-zione di idrocarburi e quello riguardantela possibilità che nelle aree poste entro le12 miglia marine possano essere rilasciatititoli « connessi » al titolo abilitativo prin-cipale, non previsti dal programma deilavori presentato prima del rilascio dellaconcessione;

è previsto che per tutti i titoli(vecchi titoli e titoli concessori unici),l’intesa della regione venga acquisita inconferenza di servizi, secondo le modalità

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definite dal decreto direttoriale, nelle cuimore di approvazione, si applica quellodel 15 luglio 2015, il quale però prevedeche le regioni partecipino alla conferenzadi servizi e che il decreto di conferimentodel titolo sia rilasciato previa intesa con laregione interessata;

la nuova disciplina prevede chel’intesa sia rilasciata persino, forse, per ivecchi titoli, unicamente in conferenza(articolo 3, comma 9, del decreto ministe-riale), mentre in precedenza si stabilivache il titolo concessorio unico fosse rila-sciato « previa intesa con la regione terri-torialmente interessata o la provincia au-tonoma di Trento o di Bolzano », lasciandosupporre che, al di là della partecipazionedi tutte le amministrazioni interessate alprocedimento unico, l’intesa dovesse es-sere conseguita a conclusione del proce-dimento e prima dell’adozione del decreto;

l’articolo 8, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, come con-vertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133,stabilisce che nel golfo di Venezia sonovietate le attività di prospezione, ricerca ecoltivazione di idrocarburi e precisa chedette attività possano essere eventual-mente autorizzate solo dopo aver accer-tato la non sussistenza di rischi apprez-zabili di subsidenza sulle coste; in questocaso, l’autorizzazione deve essere rilasciatasecondo le modalità ivi prescritte e « d’in-tesa con la regione Veneto ». Il comma1-bis del medesimo articolo 8, inseritodall’articolo 38, comma 10, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133 (così detto« Sblocca Italia »), come convertito dallalegge 11 novembre 2014, n. 164, prevede,invece, che possano essere autorizzati pro-getti sperimentali di coltivazione di giaci-menti nel « mare continentale » « sentite leregioni interessate »; l’articolo 8, comma 1,del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112,come detto, pertanto, continua a trovareapplicazione alle attività di prospezione,ricerca e coltivazione, che si volesseroeventualmente autorizzare nel golfo diVenezia, alle condizioni ivi stabilite;

relativamente al rilascio di nuovotitolo minerario, la nuova disciplina, pur

ribadendo il divieto di rilascio di nuovititoli minerari entro le 12 miglia marine,tuttavia consente alle società concessiona-rie di chiedere modifiche al programmadei lavori autorizzato al momento delrilascio della concessione, e cioè prima chela legge introducesse quel divieto;

la legge n. 208 del 2015 ha modi-ficato la disposizione contenuta nell’arti-colo 6, comma 17, del codice dell’am-biente, oggetto di referendum, che origi-nariamente faceva salvi i titoli abilitativigià rilasciati (permessi e concessioni) edanche quelli in corso, nonché quelli au-torizzatori e concessori conseguenti e con-nessi;

il Consiglio di Stato, in un pareredel 2011, ha chiarito che con l’espressione« titoli connessi » si riferisce a titoli che sicollegano al titolo abilitativo principale,come ad esempio l’autorizzazione per lacostruzione di un « nuovo » pozzo e dun-que, alla luce del divieto sancito dallalegge e del parere del Consiglio di Stato,ciò che è possibile fare è portare a termineil progetto originariamente presentato almomento del rilascio della concessione,provvedendo alla costruzione di piatta-forme e pozzi prevista dal programma deilavori a suo tempo presentato e autoriz-zato e non già costruire nuove piattaformeo nuovi pozzi entro l’area data a suotempo in concessione;

il decreto ministeriale, invece, sta-bilisce che « sono consentite, nelle predettearee, le attività da svolgere nell’ambito deititoli abilitativi già rilasciati, anche appor-tando modifiche al programma lavori ori-ginariamente approvato dunque al mo-mento del rilascio della concessione, av-venuta prima dell’entrata in vigore deldivieto, funzionali a garantire l’eserciziodegli stessi, nonché consentire il recuperodelle riserve accertate, per la durata divita utile del giacimento e fino al comple-tamento della coltivazione »;

il Ministero dello sviluppo econo-mico, con un comunicato del 7 aprile2017, ha precisato che si tratterebbe solodi attività operative di manutenzione, ag-

Atti Parlamentari — 47439 — Camera dei Deputati

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giornamento delle strutture, chiusura deipozzi e rimozione delle piattaforme esi-stenti, ma è evidente che la finalità dellaprevisione del decreto non è questa, dalmomento che lo stesso Consiglio di Statonel parere citato ha precisato che le atti-vità di esecuzione si considerano sempre(implicitamente) ammesse e che lo stessoarticolo 15 del decreto dispone che lamodifica al programma dei lavori è fun-zionale al recupero delle riserve accertatefino al completamento della coltivazione ele attività di chiusura dei pozzi e dirimozione delle piattaforme si collocanofuori dalla fase di coltivazione;

i commi 2 e 3 dell’articolo 15 deldecreto ministeriale dispongono, inoltre,che « sono sempre consentite le attività dimanutenzione finalizzate all’adeguamentotecnologico necessario alla sicurezza degliimpianti e alla tutela dell’ambiente e leoperazioni finali di ripristino ambientale »(appunto la chiusura dei pozzi e la rimo-zione delle piattaforme) e che « possonoessere inoltre autorizzate » le « attivitàfunzionali alla coltivazione, fino ad esau-rimento del giacimento, e all’esecuzionedei programmi di lavoro approvati in sededi conferimento o di proroga del titolominerario, compresa la costruzione di in-frastrutture e di opere di sviluppo neces-sarie all’esercizio »,

impegna il Governo:

1) ad assumere iniziative per chiarire chei progetti sperimentali di coltivazionedi giacimenti nelle acque del golfo diVenezia devono essere autorizzati pre-via intesa con la regione Veneto inlinea con quanto previsto dall’articolo8, comma 1, del decreto-legge n. 112del 2008, convertito dalla legge n. 133del 2008;

2) ad assumere iniziative per prevedereche l’intesa delle regioni sui titoli mi-nerari sia data al termine del proce-dimento unico, di cui all’articolo 38,comma 6, lettera b), del decreto-leggen. 133 del 2014, prima dell’adozione

del decreto del Ministro dello sviluppoeconomico e al termine dei lavori dellaconferenza di servizi;

3) ad assumere iniziative per prevedereche la modifica dei programmi deilavori relativi alle concessioni entro le12 miglia già in essere, non concernapiattaforme e pozzi non previsti dalprogramma originariamente presen-tato;

4) ad assumere iniziative per prevedere,in maniera chiara ed univoca, che ilparere degli enti locali sulle installa-zioni da assoggettare a valutazione diimpatto ambientale (VIA) sia acquisitoe vagliato nell’ambito dello stesso pro-cedimento di valutazione d’impattoambientale, al fine di assicurare laconseguente valutazione del parere de-gli enti locali in relazione alle istanzedi rilascio di titoli minerari in mare;

5) ad assumere iniziative per valutarequale sia l’effettiva produttività deigiacimenti in esercizio, per assicurareche le imprese responsabili reperi-scano le risorse necessarie a finanziarele attività di decommissioning dellepiattaforme da avviare a dismissione eper garantire la soddisfazione dellerichieste di risarcimento a cui sonotenute le compagnie petrolifere per idanni ambientali cagionati, attraversol’innalzamento delle royalty sulle atti-vità estrattive e sulle concessioni dicoltivazione in mare;

6) ad effettuare un’indagine in relazionealle 31 piattaforme offshore che sonostate classificate come « non eroganti »o « non operative » dal Ministero dellosviluppo economico al fine di averecontezza delle piattaforme che hannoeffettivamente sospeso la loro attività;

7) ad assumere iniziative per rafforzaregli obblighi relativi alla dismissione ealla messa in sicurezza delle piatta-forme attraverso la predisposizione diun apposito documento recante una« strategia di abbandono del sito » che,utilizzando le best-practice internazio-

Atti Parlamentari — 47440 — Camera dei Deputati

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nali sul punto, definisca il livello diclean-up da raggiungere, e preveda laprestazione di garanzie finanziariecauzionali e anche obiettivi legati alriciclo dei materiali con cui sono re-alizzate le istallazioni;

8) ad assumere iniziative per prevedereche l’istruttoria per le perforazioni inmare e in terraferma – i cui onerisono posti a carico dei soggetti cheinoltrano l’istanza – sia effettuata me-diante il contributo di istituti di livellonazionale in possesso delle professio-nalità tecniche e delle competenzespecialistiche, quali l’Istituto nazionaledi geofisica e vulcanologia, l’Istitutosuperiore per la protezione e la ricercaambientale o il Consiglio nazionaledelle ricerche, che devono essere coin-volti, in via ordinaria, nelle procedurefinalizzate a tale tipologia di valuta-zioni;

9) a promuovere in tutte le sedi oppor-tune iniziative volte a definire unacomune strategia con tutti gli altriPaesi del Mediterraneo per una severaregolazione dello sfruttamento di gia-cimenti sottomarini di idrocarburi nel-l’intero bacino;

10) a promuovere un rafforzamento delquadro regolatorio in materia di sicu-rezza anche nei Paesi del Mar Medi-terraneo attraverso l’attivazione degliopportuni canali diplomatici e la pro-mozione di una conferenza dei Paesirivieraschi;

11) ad assumere iniziative per assicurareche gli introiti erariali a qualsiasititolo derivanti dalle attività estrattivesiano integralmente utilizzati per ga-rantire il pieno svolgimento, rispetti-vamente, delle azioni di monitoraggioe contrasto dell’inquinamento marino,e delle attività di vigilanza e controllodella sicurezza, anche ambientale, de-gli impianti di ricerca e coltivazione inmare, e a promuovere misure perincrementare le condizioni di sicu-rezza del Trasporto marittimo, conparticolare riferimento al Mare Adria-tico;

12) ad assumere iniziative per prevederela sospensione delle attività in zone arischio sismico, vulcanico, tettonicocosì come indicato da indagini scien-tifiche preventive di supporto effet-tuate dagli enti di ricerca Istituto na-zionale di geofisica e vulcanologia(INGV), Istituto per la protezione e laricerca ambientale (ISPRA) e Consiglionazionale delle ricerche (CNR);

13) ad effettuare un’analisi preventiva deicosti e dei benefici in relazione afuture attività esplorative da autoriz-zare in zone di particolare pregioturistico ed economico;

14) a promuovere un’analisi epidemiolo-gica da parte dell’istituto superiore disanità sui rischi per la salute umanavolta ad analizzare gli effetti dell’atti-vità di ricerca, esplorazione e coltiva-zione idrocarburi e ad assumere ini-ziative per la sospensione dei permessirilasciati e il blocco di future autoriz-zazioni qualora siano comprovati irischi;

15) ad adottare ogni opportuna iniziativa,anche normativa, tesa a salvaguardarela salute delle popolazioni residentinelle aree esposte alle emissioni diidrogeno solforato ed ove sussistonoattività estrattive, di lavorazione e distoccaggio di prodotti petroliferi;

16) ad assumere iniziative volte a preve-dere che, nell’ambito della proceduradi valutazione d’impatto ambientale(VIA), siano verificati i singoli impatti,nonché l’impatto cumulativo, degli in-terventi periodici di manutenzione or-dinaria sulle installazioni che sono lacausa dell’80 per cento degli sversa-menti in mare, i quali nello specifico,disperdono nelle acque ben 90.000tonnellate l’anno di sostanze inqui-nanti;

17) ad assumere iniziative per prevedereche gli impianti di ricerca, sviluppo ecoltivazione di idrocarburi siano sot-toposti a controllo annuale da partedell’Ispra con costi di verifica a caricodelle società concessionarie;

Atti Parlamentari — 47441 — Camera dei Deputati

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18) ad assumere iniziative per far sì chel’attuazione del protocollo per la pro-tezione del Mare Mediterraneo dal-l’inquinamento derivante dall’esplora-zione e dallo sfruttamento della piat-taforma continentale, del fondo delmare e del suo sottosuolo (protocollooffshore) diventi prioritaria nell’a-zione dei governi per la tutela delMar Mediterraneo e ad attivarsi, intutte le sedi, per la modifica delregime giuridico delle responsabilitàper gli sversamenti inquinanti inmare prodotti da trasporti marittimidi idrocarburi ed altre sostanze in-quinanti.

(1-01639) « De Rosa, Daga, Busto, Micillo,Terzoni, Zolezzi, Agostinelli,Alberti, Baroni, Basilio, Bat-telli, Benedetti, MassimilianoBernini, Paolo Bernini, Ni-cola Bianchi, Bonafede, Bre-scia, Brugnerotto, Businarolo,Cancelleri, Cariello, Carinelli,Caso, Castelli, Cecconi, Chi-mienti, Ciprini, Colletti, Co-lonnese, Cominardi, Corda,Cozzolino, Crippa, Da Villa,Dadone, Dall’Osso, D’Ambro-sio, De Lorenzis, Del Grosso,Della Valle, Dell’Orco, DiBattista, Di Benedetto, LuigiDi Maio, Manlio Di Stefano,Dieni, D’Incà, D’Uva, Fanti-nati, Ferraresi, Fico, Frac-caro, Frusone, Gagnarli, Gal-linella, Luigi Gallo, SilviaGiordano, Grande, Grillo,L’Abbate, Liuzzi, Lombardi,Lorefice, Lupo, Mantero,Marzana, Nesci, Parentela,Pesco, Petraroli, Pisano,Rizzo, Paolo Nicolò Romano,Ruocco, Sarti, Scagliusi, Sibi-lia, Sorial, Spadoni, Spes-sotto, Tofalo, Toninelli, Tri-piedi, Vacca, Simone Valente,Vallascas, Vignaroli, Villa-rosa ».

Risoluzioni in Commissione:

La III Commissione,

premesso che:

nell’aprile 2017 si è svolta unaretata in 82 province di tutta la Turchiache ha portato all’arresto di ben 3.224persone, di cui 1.120 considerate vicinealla presunta rete golpista di FethullahGulen, l’imam accusato dal Governo delfallito golpe del luglio 2016;

circa 9.000 poliziotti turchi sonostati sospesi dall’incarico, anche loro – aquanto riferisce la Cnn turca – perchésospettati di legami con la rete di Gulen;

Istanbul è la città con più sospen-sioni, pari a 3.500, mentre 1.250 sarebberoi sospesi a Ankara;

l’ennesima operazione contro isupposti gulenisti ha fatto salire il numerodelle persone imprigionate – tra le qualicentinaia di giornalisti, magistrati, avvocatie docenti universitari – che sono state, neinove mesi di stato d’emergenza, 47.000 ei licenziati, per la stessa ragione, sono piùdi 100.000;

allo stato attuale, sono 86 i sindacidel Partito Democratico dei Popoli (HDP)e 9.000 i militanti dello stesso arrestati conl’accusa ufficiale di avere relazioni con ilPartito dei Lavoratori del Kurdistan(PKK);

tra gli arrestati, dal 4 novembre2016, c’è anche il presidente dell’HdpSelahattin Demirtas e la copresidente, Fi-gen Yuksekdag, entrambi parlamentari acui è stata sospesa l’immunità. Pochi mesiprima, Demirtas, si era incontrato conl’allora Ministro degli affari esteri e dellacooperazione internazionale Gentiloni, de-nunciando la situazione drammatica cre-atasi dopo l’offensiva dei militari turchinella regione del Kurdistan e chiedendouna ferma presa di distanza da parte delGoverno italiano e dell’Unione europea;

il Parlamento turco ha revocatol’immunità a 50 dei 59 deputati dell’HDP;nel 2016, a metà giugno, la maggioranza

Atti Parlamentari — 47442 — Camera dei Deputati

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dell’Akp, il partito del presidente Erdogan,ha ottenuto i numeri necessari affinché ilprovvedimento venisse approvato dal-l’Aula, con 376 (su 550) voti a favore dellacancellazione dell’immunità e al divieto,per i parlamentari inquisiti, di recarsi aall’estero anche per l’esercizio del propriomandato;

dopo il referendum sulla riformacostituzionale, con la vittoria di misura delSì alla Repubblica presidenziale auspicatada Erdogan – vittoria fortemente insidiatadal sospetto di brogli e da un climad’intimidazione e d’inagibilità politica perlo schieramento del No, come denunciatodagli stessi osservatori dell’Osce – è sem-pre più evidente come la Turchia si stiarapidamente allontanando dalla democra-zia; le carceri turche si riempiono ognigiorno di più dei suoi oppositori e dipresunti autori e fiancheggiatori del golpe;

secondo una denuncia di AmnestyInternational, nelle carceri turche, conti-nuano pestaggi e torture, compresi stupri,e per questo l’organizzazione internazio-nale citata ha chiesto che osservatori in-dipendenti possano avere immediato ac-cesso a tutti i centri di detenzione, tra iquali stazioni di polizia, centri sportivi epalazzi di giustizia;

John Dalhuisen, direttore per l’Eu-ropa di Amnesty International ha recen-temente dichiarato: « Le notizie di pestaggie stupri sono estremamente allarmanti,considerando soprattutto l’alto numero diarresti dell’ultima settimana. I crudi det-tagli di cui siamo in possesso sono solo unesempio di quello che potrebbe star ac-cadendo nei luoghi di detenzione... È as-solutamente fondamentale che le autoritàturche fermino queste pratiche ripugnantie consentano agli osservatori internazio-nali di incontrare tutti i detenuti »;

la Turchia è membro della Nato,del Consiglio d’Europa dal 13 aprile 1950e Paese ancora candidato ad aderire al-l’Unione europea;

la Turchia – nonostante i 3 mi-liardi di euro ricevuti per gestire l’emer-

genza dei rifugiati siriani – sta utiliz-zando, secondo gli interroganti, la pre-senza sul suo territorio di questa massa didisperati (stimati in circa 3 milioni dpersone) per far pressione sull’Unione eu-ropea, minacciando l’apertura delle fron-tiere verso l’Europa;

il 10 maggio 2017 il Ministro turcodegli affari europei, Omer Celik, in visitaa Bruxelles, ha invitato ad aprire il capi-tolo negoziale sulla riforma giudiziaria e idiritti fondamentali e quello sulla giustizia,la libertà e la sicurezza,

impegna il Governo:

a chiedere un’unitaria e incisiva ini-ziativa dell’Unione europea nei confrontidelle autorità turche, affinché siano ripri-stinati lo stato di diritto e le libertàfondamentali, a cominciare dalla libera-zione dei prigionieri politici arrestati;

ad assumere iniziative, in sede euro-pea, volte a condizionare il proseguimentodel processo di associazione all’Unioneeuropea della Turchia al rispetto dei dirittiumani e a quelli delle minoranze e ariprendere il dialogo, per gli interroganti,inopinatamente interrotto sulla questionecurda, al fine di arrivare a una soluzionepacifica e condivisa che porti a una Tur-chia inclusiva e democratica;

ad assumere iniziative in tutte le sedi,anche in quelle Nato, affinché la Turchiacessi ogni ostilità nei confronti della re-gione autonoma siriana del Rojava contri-buendo, anche per questa via, al raffor-zamento della coalizione contro Daesh;

a rivalutare la propria posizione nellesedi opportune in merito alla collabora-zione con la Turchia in materia di gestionedella questione dei migranti.

(7-01263) « Spadoni, Manlio Di Stefano, DiBattista, Scagliusi, Grande,Del Grosso ».

Atti Parlamentari — 47443 — Camera dei Deputati

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La VII Commissione,

premesso che:

la Villa Medicea di Poggio a Caiano(Prato), risalente al 1480, fu commissio-nata da Lorenzo il Magnifico e realizzatasu progetto di Giuliano da Sangallo, oggiospita due nuclei museali ed è da pocodiventata patrimonio dell’Unesco (2013).Essa è gestita dal Ministero dei beni e delleattività culturali e del turismo – Polomuseale della Toscana e tutelata dallaSoprintendenza ai beni architettonici;

durante la sera del 6 marzo 2017,intorno alle ore 20:30, una porzione dellemura di cinta della Villa Medicea è crol-lata a causa delle forti piogge, seppellendoparzialmente e distruggendo alcune autoparcheggiate;

i volumi interessati dal crollo sonopari a circa 45 metri cubi. Nello specifico,l’area soggetta al crollo interessa una lun-ghezza di circa 22 metri, un’altezza dicirca 5 metri ed uno spessore massimo dicirca 4 metri;

dopo le prime tempestive ed effi-caci operazioni di rimozione delle macerieda parte dei vigili del fuoco e le ordinanzecomunali di chiusura al transito veicolaredell’area, il polo museale ha comunicatoche i lavori di messa in sicurezza, subitoavviati in data 7 marzo 2017, all’indomanidel crollo avvenuto nella notte tra il 6 edil 7 marzo, sono stati completati in data 24marzo. Le porzioni di muro ai lati dellaparte franata sono state messe in completasicurezza, così come è stata assicurata lastabilità del terreno rimasto libero a se-guito della frana;

la zona colpita è vitale per il co-mune di Poggio a Caiano, dal punto divista delle attività commerciali presenti,del turismo, delle attività formative e cul-turali del Paese (a margine del muro dellaVilla Medicea si trovano le Scuderie me-dicee di proprietà comunale che ospitanola biblioteca, il Museo Ardengo Soffici edel ’900 italiano, sale conferenze, spaziespositivi), oltre ad essere un’importante

via di transito della cittadina, vero eproprio crocevia per gli spostamenti nel-l’area Firenze-Prato-Pistoia;

la Villa Medicea di Poggio a Caianonecessita di importanti investimenti pub-blici per salvarla al presente e conservarlaa beneficio del turismo nazionale, inter-nazionale e delle future generazioni,

impegna il Governo

ad assumere iniziative, per quanto di com-petenza, per garantire il tempestivo ripri-stino complessivo di tutte le mura peri-metrali della Villa Medicea e un piano diinvestimenti programmato negli anni aseguire per risolvere problemi che, da annie anni, si aggiungono senza soluzione,nonostante l’impegno della direzione dellaVilla medicea di Poggio a Caiano e delpolo museale della Toscana.

(7-01264) « Crimì, Fanucci, Parrini ».

* * *

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interpellanza:

Il sottoscritto chiede di interpellare ilPresidente del Consiglio dei ministri, ilMinistro del lavoro e delle politiche sociali,il Ministro dello sviluppo economico, persapere – premesso che:

la società greca Elmin ha manifestatol’intenzione di rinunciare alla concessionemineraria del giacimento di Olmedo inprovincia di Sassari;

la società greca come l’interpellanteaveva denunciato reiteratamente nonaveva mai mostrato la concreta intenzionedi attivare la concessione;

dopo due anni di trattative e duris-sima lotta sindacale, la vertenza è dram-maticamente al punto di partenza;

Atti Parlamentari — 47444 — Camera dei Deputati

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la Elmin, infatti, avrebbe intenzionedi rimettere nelle mani della regione laconcessione mineraria;

a luglio 2017 scadono gli ultimi am-mortizzatori sociali per i 29 lavoratori inmobilità;

emerge quella che appare all’inter-pellante, l’incapacità degli interlocutoriistituzionali, regione e Governo, di attivareun serio e concreto processo produttivo;

la miniera di bauxite di Olmedo èubicata nella Nurra, a nord-est rispetto alpaese di Olmedo, il quale dista 68 chilo-metri da Sassari e 25 chilometri da Al-ghero;

il giacimento bauxitico fu scopertonel 1991 e venne coltivato per l’estrazionedell’allumina (funzionale allora alla fab-brica dell’Eurallumina di Portovesme) chesta alla base della lavorazione dell’allumi-nio;

la concessione mineraria di bauxite,bentonite, caolino, denominata Olmedovenne rilasciata alla società Sarda Bauxites.p.a. dall’assessorato regionale dell’indu-stria nel 1992, estesa su una superficie dicirca 3500 ettari di cui 50 coltivati insottosuolo;

dal 2007 la multinazionale greca Sil-ver & Baryte Industrial Minerals, dopo unanno e mezzo di gestione provvisoria, haottenuto la concessione definitiva (per 15anni) della miniera;

in località Graxioleddu, a nord-estdell’abitato di Olmedo, la società coltiva labauxite in sotterraneo, mediante il metododi coltivazione a camere e pilastri;

la struttura di superficie della mi-niera è costituita da una serie di piazzali(per una superficie complessiva di circa2,5 ettari), dove il minerale estratto dalsottosuolo subisce un primo trattamentodi frantumazione, vagliatura e quindi stoc-caggio;

in località Montiju de su Cossu, nelterritorio di Alghero, sono previste opera-

zioni minerarie a cielo aperto mediantel’utilizzo del metodo di coltivazione agradoni;

quella di Olmedo risulta un’ottimabauxite monoidrata con alto tenore diossidi alluminio e basso tenore in ferro;

la Silver & Baryte, società greca pro-prietaria della miniera di Olmedo, nel2015 aveva messo in mobilità 36 minatori;

per i lavoratori si è trattata di unadecisione inattesa, grave e senza alcunpreavviso;

la decisione della società era tantopiù inspiegabile se si considera che laconcessione rilasciata prevede la coltiva-zione della miniera per 15 anni;

gli operai hanno reiteratamente oc-cupato la miniera di bauxite contro ladecisione unilaterale di chiusura annun-ciata dalla dirigenza e l’avvio delle proce-dure di mobilità per i 36 dipendenti;

la mobilità per i lavoratori è statauna scelta aziendale foriera di tale nefastasituazione;

si trattava di un’azione senza prece-denti per modalità e per totale assenza distrategia aziendale;

appare grave che società straniere,per ultima la Elmin, possano permettersiun simile comportamento incuranti nonsolo degli aspetti contrattuali ma ancheoccupazionali;

è inaccettabile che tale comporta-mento sia legato al tipo di contratto daapplicare ai lavoratori e all’introduzionenella legislazione italiana di contratti conmeno tutele per i lavoratori e più conve-nienti per le aziende –:

se non intendano avviare tutte lenecessarie iniziative per la ripresa produt-tiva con una definizione immediata deilivelli occupativi e degli eventuali ammor-tizzatori sociali;

Atti Parlamentari — 47445 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

Page 16: ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO - Cameradocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/...tiche. Si ricorda che l’articolo 2, comma 148, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n

se non ritengano di dover assumereiniziative in tutte le sedi competenti af-finché sia garantito il rispetto dei contratticoncessori e occupazionali;

se non intendano convocare un ta-volo ministeriale al fine di risolvere ur-gentemente la vertenza con l’immediatarevoca della procedura di mobilità e ladefinizione di un piano produttivo con ilcoinvolgimento delle società pubblichepreposte a tale finalità ambientali e pro-duttive, come l’Igea.

(2-01805) « Pili ».

Interrogazioni a risposta in Commissione:

PILI. — Al Presidente del Consiglio deiministri, al Ministro delle infrastrutture edei trasporti, al Ministro dell’interno. — Persapere – premesso che:

la gestione della sicurezza nell’aero-porto di Alghero appare sempre più arischio se si considera non solo la reiteratamodifica degli assetti gestionali ma anchele evidenti e gravi carenze che i sindacatihanno più volte denunciato;

la Sogeaal non avrebbe ma provve-duto, a quanto consta all’interrogante, arendere operativo quanto indicato daparte di ENAC nella stesura del PNS(programma di sicurezza nazionale) resoobbligatorio da ordinanza del diretto ge-nerale dell’Enac medesima per tutti i ge-stori italiani già a partire dal 10 luglio2015 (nella prima edizione di tale PNS –videosorveglianza e pattugliamento e al-tro);

tale operatività avrebbe dovuto ga-rantire una revisione delle tariffe per lasecurity, già fatta altrove (in Sogeaal sonostate mantenute le vecchie risalenti al2013), rendendo lo scalo di fatto menosicuro;

la direzione di Enac Sardegna, ha difatto consentito che Sogeaal non appli-casse il Programma di sicurezza nazionale,che non è stato reso operativo a livellolocale con la revisione del locale pro-

gramma di sicurezza aeroportuale da pre-disporre da parte del security manager protempore;

il signor Carlo Luzzatti (ex presidenteSogeaal), nella sua duplice veste di for-matori Security dell’Enac ha provvedutoa formare, da dirigenti interni allaSo.Ge.A.AI. Spa stessa e quindi in quelloche appare all’interrogante una palese si-tuazione di conflitto di interesse, le guar-die particolari giurate degli istituti di vi-gilanza poi affidatari, da parte di So-.Ge.A.AI Spa stessa, dei servizi di securitydel varco carraio doganale e dei controllinotturni (attraverso procedure negoziatedal 2012 ad oggi) prima della SardinianGeneral Service e poi della Federalpol einfine della Cooperativa Vigilpol;

non è chiaro se tali realtà fossero inpossesso delle certificazioni Enac, mentrei vertici della società aeroportuale, ad av-viso dell’interrogante in palese conflittod’interessi, hanno garantito la formazionedi queste guardie, garantendo di averealcuni requisiti minimi formativi conte-nuti nella circolare SEC 05 e successivemodifiche e del regolamento di forma-zione security annesso per le varie cate-gorie A1 e A4, altrimenti non possedutidagli addetti delle vigilanze;

uno di questi istituti di vigilanza èstato ammesso a partecipare alla gara purse sottoposto a procedura di concordatopreventivo –:

per quale motivo l’Enac non abbiamai contestato alla Sogeaal di non averprovveduto a rendere operativo quantoindicato da parte dell’Enac nella stesuradel PNS (programma di sicurezza nazio-nale) reso obbligatorio da ordinanza deldiretto generale dell’Enac per tutti i ge-stori italiani già a partire dal 10 luglio2015;

se sia stato verificato l’adeguamentodelle tariffe per la security fatto altrove;

se e per quale motivo la direzione diEnac Sardegna abbia consentito che So-geaal non applicasse il programma disicurezza nazionale, non rendendolo ope-

Atti Parlamentari — 47446 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

Page 17: ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO - Cameradocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/...tiche. Si ricorda che l’articolo 2, comma 148, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n

rativo a livello locale con la revisione dellocale programma di sicurezza aeropor-tuale da predisporre da parte del securitymanager pro tempore;

se siano a conoscenza della sovrap-posizione di ruoli e funzioni che, a giu-dizio dell’interrogante, configura una si-tuazione di conflitto d’interesse tra i di-rigenti Sogeaal e la formazione delle guar-die particolari giurate;

se sia stato verificato il possesso dicertificazioni di Enac da parte di talisocietà di sicurezza;

come mai uno degli istituti di vigi-lanza di cui sopra sia stato ammesso apartecipare alla gara in corso pur essendosottoposto recentemente ad una proceduradi concordato preventivo. (5-11401)

FRUSONE, PETRAROLI, BASILIO,CORDA e FRACCARO. — Al Presidente delConsiglio dei ministri. — Per sapere –premesso che:

notizie di stampa (Il Giornale del 6aprile 2017, pagina 8) riferiscono che Pa-olo Aquilanti, attuale segretario generaledella Presidenza del Consiglio dei ministri,consigliere parlamentare in pensione dalSenato e nominato consigliere di Stato condelibera del Consiglio dei ministri in data9 novembre 2016 (Governo Renzi), abbiachiesto di essere collocato fuori ruolo percontinuare a rivestire la funzione di se-gretario generale della Presidenza del Con-siglio dei ministri;

la legge 27 aprile 1982, n. 186, al-l’articolo 29, primo comma, dispone: « Ilcollocamento fuori ruolo può essere di-sposto soltanto per i magistrati che ab-biano svolto funzioni di istituto per al-meno quattro anni »;

la Presidenza del Consiglio argomen-terebbe, secondo l’articolo predetto, che« dal combinato disposto di norme succes-sive (legge n. 400 del 1988 e decretolegislativo n. 303 del 1999) il collocamentofuori ruolo di un segretario generale “èobbligatorio e viene disposto secondo le

procedure degli ordinamenti di apparte-nenza, anche in deroga ai limiti temporali,numerici e di ogni altra natura eventual-mente previsti dai medesimi ordina-menti” »;

considerato che anche per la nominaa consigliere di Stato di Antonella Man-zione, già capo del dipartimento affarigiuridici e legislativi della Presidenza delConsiglio dei ministri, a giudizio degliinterroganti si è operata una forzatura,contrastando ciò apertamente con la di-sposizione che prevede l’età minima di 55anni, a fronte dei 53 raggiunti dalla dot-toressa Manzione;

altre notizie di stampa riferisconoche, nel verbale della seduta del Consigliodella giustizia amministrativa che ha esa-minato la proposta di nomina di AntonellaManzione, si leggono alcune argomenta-zioni del presidente del Consiglio di Stato,Alessandro Pajno, per il quale: « la regolasull’età minima per essere indicati comeconsigliere di Stato “deve essere interpre-tata alla luce del mutato quadro norma-tivo” e cioè dell’abbassamento dell’età dipensione per i magistrati fissato oggi a 70anni. Un’interpretazione “evolutiva” chealleggerisce i vincoli del requisito anagra-fico » (così Ilfattoquotidiano.it), come se ilrequisito dell’età minima fosse posto apresidio dell’interesse pensionistico delsingolo giudice e non dell’interesse gene-rale alla maturazione di un bagaglio diesperienza e conoscenza;

ai sensi della precitata legge n. 186del 1982, si ricorre al reclutamento deiconsiglieri di Stato in caso di posti vacantie non per mero titolo onorifico –:

quale sia stata la ragione che haindotto il Governo a deliberare in ordinealla nomina di Paolo Aquilanti a compo-nente del Consiglio di Stato quando lostesso già rivestiva la funzione di segreta-rio generale della Presidenza del Consigliodei ministri e se all’atto della nomina vifosse già la consapevolezza che avrebbefatto ricorso al collocamento fuori ruolo;

se non ritenga di dover salvaguardareil profilo della terzietà che deve caratte-

Atti Parlamentari — 47447 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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rizzare la figura e l’operato del giudiceamministrativo e se non ritenga pertantodi assumere le iniziative di competenzaper l’annullamento in autotutela delle no-mine predette. (5-11403)

Interrogazioni a risposta scritta:

MANNINO. — Al Presidente del Consi-glio dei ministri, al Ministro dell’ambientee della tutela del territorio e del mare. —Per sapere – premesso che:

l’articolo 14 della direttiva europea1999/31/CE riguarda le discariche preesi-stenti e riporta: « Gli Stati membri adot-tano misure affinché le discariche cheabbiano ottenuto un’autorizzazione osiano già in funzione al momento delrecepimento della presente direttiva pos-sano rimanere in funzione soltanto se iprovvedimenti in appresso sono adottaticon la massima tempestività e al più tardientro otto anni dalla data prevista all’ar-ticolo 18, paragrafo 1: a) entro un annodalla data prevista nell’articolo 18, para-grafo 1, il gestore della discarica elabora epresenta all’approvazione dell’autoritàcompetente un piano di riassetto delladiscarica comprendente le informazionimenzionate nell’articolo 8 e le misurecorrettive che ritenga eventualmente ne-cessarie al fine di soddisfare i requisitiprevisti dalla presente direttiva, fatti salvii requisiti di cui all’allegato I, punto 1; b)in seguito alla presentazione del piano diriassetto, le autorità competenti adottanouna decisione definitiva sull’eventuale pro-seguimento delle operazioni in base adetto piano e alla presente direttiva. GliStati membri adottano le misure necessa-rie per far chiudere al più presto, a normadell’articolo 7, lettera g), e dell’articolo 13,le discariche che, in forza dell’articolo 8,non ottengono l’autorizzazione a conti-nuare a funzionare; c) sulla base del pianoapprovato, le autorità competenti autoriz-zano i necessari lavori e stabiliscono unperiodo di transizione per l’attuazione delpiano. Tutte le discariche preesistenti de-vono conformarsi ai requisiti previsti dalla

presente direttiva, fatti salvi i requisiti dicui all’allegato I, punto 1, entro otto annidalla data prevista nell’articolo 18, para-grafo 1; d) i) entro un anno dalla dataprevista nell’articolo 18, paragrafo 1, gliarticoli 4, 5, e 11 e l’allegato II si applicanoalle discariche di rifiuti pericolosi; ii) entrotre anni, dalla data prevista nell’articolo18, paragrafo 1, l’articolo 6 si applica allediscariche di rifiuti pericolosi »;

il 18 giugno 2015, la Commissione,nell’ambito della procedura di infrazione2011/2215, ha emesso nei confronti dell’I-talia un parere motivato complementareex articolo 258 del TFUE per la violazionedegli obblighi imposti dall’articolo 14 delladirettiva 1999/31/CE sulle discariche dirifiuti. In particolare, la Commissione con-sidera irregolari 102 discariche già esi-stenti o autorizzate al 16 luglio 2001 perle quali, entro il 16 luglio 2009, in basealla normativa europea si sarebbe dovutoprevedere e dare esecuzione ad un ade-guato piano di riassetto ovvero procederealla chiusura, qualora detto piano fosserisultato inadeguato. Sulla base delle in-formazioni, risulta alla Commissione che,nonostante i progressi compiuti, sul terri-torio italiano vi sono ancora 46 discarichecon riferimento alle quali non sono statiadempiuti gli obblighi previsti dalla diret-tiva. Le regioni interessate sono l’Abruzzo(15 discariche), la Basilicata (19 discari-che), la Campania (2 discariche), il FriuliVenezia Giulia (4 discariche), la Liguria (1discarica per rifiuti pericolosi) e la Puglia(5 discariche);

la Commissione europea, in data 17maggio 2017, ha deciso di deferire l’Italiaalla Corte di giustizia dell’Unione europeaper la mancata bonifica o chiusura di 44discariche che costituiscono un grave ri-schio per la salute umana e l’ambiente.Malgrado i precedenti ammonimenti dellaCommissione, l’Italia ha omesso di adot-tare misure per bonificare o chiudere 44discariche non conformi, come prescrittodall’articolo 14 della direttiva relativa allediscariche di rifiuti (direttiva 1999/31/CEdel Consiglio). Come altri Stati membri,l’Italia era tenuta a bonificare entro il 16

Atti Parlamentari — 47448 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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luglio 2009 le discariche che avevano ot-tenuto un’autorizzazione o che erano giàin funzione prima del 16 luglio 2001(« discariche esistenti »), adeguandole allenorme di sicurezza stabilite in tale diret-tiva, oppure a chiuderle. Considerata l’in-sufficienza dei progressi in quest’ambito,la Commissione ha trasmesso un pareremotivato supplementare nel giugno 2015,nel quale si esortava l’Italia a trattareadeguatamente 50 siti che rappresenta-vano ancora una minaccia per la salute el’ambiente. Nonostante alcuni progressi,nel maggio 2017 non erano ancora stateadottate le misure necessarie per adeguareo chiudere 44 discariche. Nell’intento diaccelerare il processo la Commissione hadeciso di deferire l’Italia alla Corte digiustizia dell’Unione europea –:

quali iniziative il Governo intendaintraprendere affinché l’Italia eviti la con-danna della Corte di giustizia dell’Unioneeuropea;

quali siano i comuni e le località dovesono ubicate le discariche ancora oggioggetto della procedura di infrazione2011-2215. (4-16623)

MOGNATO, MURER e ZOGGIA. — AlPresidente del Consiglio dei ministri, alMinistro delle infrastrutture e dei trasporti.— Per sapere – premesso che:

da notizie pubblicate sulla stampa eda dichiarazioni di componenti il Governosi è appreso che sarà presto convocato ilcomitato per la salvaguardia di Venezia dicui all’articolo 2 della legge 16 aprile 1973,n. 171 (cosiddetto Comitatone);

l’ultima seduta del Comitatone risalea tre anni fa, e nel frattempo moltequestioni inerenti alla salvaguardia e allavitalità socio-economica della città di Ve-nezia sono rimaste irrisolte;

in particolare, non è stato più ag-giornato il quadro sullo stato della salva-guardia, che non si limitava alle sole

grandi opere alla bocche di porto di Ve-nezia e di Chioggia, ma contemplava unapproccio sistemico;

va fissato con chiarezza il cronopro-gramma del completamento del sistemaMose, e soprattutto vanno istruiti gli atticonseguenti per la sua gestione e per il suofinanziamento ordinario;

va definito il riparto delle risorsedisponibili sui fondi della legge specialeper Venezia, risorse recuperate negli ul-timi anni nelle leggi di stabilità e dibilancio a favore dei comuni di Venezia,Chioggia, Cavallino-Treporti;

va fatta chiarezza sugli ulteriori fi-nanziamenti resi disponibili dal « patto perVenezia » sottoscritto nel mese di novem-bre 2016, al netto di quelli già previsti inaltri interventi, dei finanziamenti a caricodi fondi nazionali e delle risorse messe adisposizione con le leggi di stabilità o dibilancio;

per quanto riguarda l’accessibilità delporto commerciale di Venezia va chiaritouna volta per tutte se la conca di naviga-zione di Malamocco sia stata progettata orealizzata in misura sottodimensionata,non essendo così in grado di garantire lasicurezza di accesso in tutte le condizioniper le navi in transito, come già chiestocon specifico atto di sindacato ispettivo;

è necessario chiarire se si intendaproseguire o meno nella progettazione enella realizzazione del terminal off-shored’altura, come pure sull’infrastruttura-zione dell’area ex Montesyndial per ilterminal container;

nel merito della soluzione per il pas-saggio delle grandi navi da crociera, ènecessario sottoporre tutte le soluzioni allaprocedura di valutazione di impatto am-bientale, e adottare soluzioni che nonpregiudichino l’accessibilità del porto com-merciale e industriale di porto Marghera;

la soluzione a questa ulteriore criti-cità è discriminante rispetto al ruolo cheil « sistema Paese » vuole dare al porto diVenezia, avuto riguardo in particolare a

Atti Parlamentari — 47449 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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quanto dichiarato a Pechino pochi giornifa in merito alle potenzialità di Venezianell’ambito del progetto One belt one roaddella nuova « Via della seta » promossa dalGoverno cinese –:

quando sia prevista la convocazionedel cosiddetto Comitatone per Venezia e,se ritenga di far sì che l’ordine del giornopreveda di affrontare i nodi ancora apertisul tema della salvaguardia della vitalitàsocio-economica della città e dell’area me-tropolitana di Venezia. (4-16630)

PIRAS, DURANTI, RICCIATTI, ZACCA-GNINI, FOLINO, MELILLA, ROBERTAAGOSTINI e CARLO GALLI. — Al Presi-dente del Consiglio dei ministri, al Ministrodei beni e delle attività culturali e delturismo. — Per sapere – premesso che:

la legge n. 220 del 14 novembre 2016,recante « Disciplina del cinema e dell’au-diovisivo » – contrariamente al principioauto applicativo previsto al punto 25 dellariforma della pubblica amministrazione –è una legge che richiede per essere ope-rativa n. 12 decreti ministeriali, n. 5 de-creti del Presidente del Consiglio dei mi-nistri e n. 3 deleghe legislative;

nella risposta all’interrogazione par-lamentare n. 5-11269 il Governo ha for-nito un quadro esaustivo dei provvedi-menti necessari all’operatività della pre-detta legge, ma non sui tempi di effettivaattivazione;

il contenuto della legge è integrato alivello di normazione secondaria e i lavoridi elaborazione non godono della traspa-renza di quelli parlamentari;

a giudizio degli interroganti la sceltadi abrogare tutte le precedenti disposizioni– senza prevedere un regime transitorioper garantire la continuità delle attivitàche si intendono sostenere e mantenendoin vigore solo quelle relative alle varieforme di tax credit – ha prodotto laparalisi del settore del cinema, impedendoper esempio la presentazione di richiestedi nazionalità di nuovi film e la program-

mazione delle attività di promozione, nellatotale assenza di certezze sulle futureforme di sostegno pubblico;

continuano invece ad essere presen-tati ed esaminati progetti di sviluppo dicoproduzioni cinematografiche con Fran-cia, Germania, Canada e con i Paesi ade-renti al « programma Ibermedia », con l’u-tilizzo di fondi finanziati con progettispeciali del Ministro, secondo disposizionipreviste dalla legge abrogata (decreto le-gislativo n. 28 del 2014), continuando adassegnare contributi a fondo perdutosenza, peraltro, che siano mai stati resipubblici i componenti delle commissioniche decidono nel merito;

la elaborazione dei decreti e dei de-creti del Presidente del Consiglio dei mi-nistri avviene, a quanto consta agli inter-roganti, attraverso la consultazione sol-tanto di alcuni soggetti e associazioni enon di tutti gli stakeholder del settore eallo stesso modo le bozze dei provvedi-menti sono messe a disposizione solo deisoggetti consultati e non di tutti gli inte-ressati;

l’attuale struttura organizzativa delladirezione generale del cinema del Mini-stero dei beni e delle attività culturali e delturismo non corrisponde più ai compitiassegnati alla stessa dalla nuova legge –:

se il Governo non intenda fornireindicazioni sulla tempistica prevista per ladefinizione dei provvedimenti di cui inpremessa e la loro effettiva operatività conriferimento in particolare alla attività dipromozione;

se non si ritenga necessario e correttoaprire alla consultazione pubblica di tuttigli interessati – comprese le associazioninazionali di cultura cinematografica rico-nosciute dalla legge – l’elaborazione deitesti dei decreti ancora in fase di elabo-razione e condividere con tutti le relativebozze;

se non si intenda chiarire se equando si procederà alla riorganizzazionedella direzione generale per il cinema e sein tale occasione si provvederà anche alla

Atti Parlamentari — 47450 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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rotazione prevista degli incarichi dirigen-ziali secondo le norme, sia interne delMinistero dei beni e delle attività culturalie del turismo che generali, in materia diprevenzione della corruzione;

se non intenda fornire chiarimenti inmerito ai contributi che continuano adessere erogati a progetti di sviluppo dicoproduzioni – apparentemente in as-senza di ogni previsione normativa e sullabase di decisioni che, a giudizio degliinterroganti dovrebbero essere più traspa-renti – rendendo tra l’altro noti i nomi-nativi dei componenti delle commissioniincaricate. (4-16644)

* * *

AFFARI ESTERIE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Interrogazioni a risposta scritta:

SPADONI e SPESSOTTO. — Al Ministrodegli affari esteri e della cooperazione in-ternazionale. — Per sapere – premessoche:

recentemente, ad Amman, è statainaugurata la sede dell’Agenzia italianaper la cooperazione allo sviluppo(Aics) in Giordania, avvenimento checonferma la presenza e la volontà diazione della cooperazione italiana nell’in-tera Regione Mediorientale; peraltro, sitratta della prima sede aperta dopo l’en-trata in vigore della nuova legge sullacooperazione nel 2015 (legge 11 agosto2014, n. 125);

alla cerimonia ha partecipato la di-rettrice dell’Aics, Laura Frigenti, l’Amba-sciatore italiano in Giordania, GiovanniBrauzzi, il Ministro della cooperazione,Emad Fakhoury e i rettori delle sedi Aicsdi Beirut e Gerusalemme, GianandreaSandri e Cristina Natoli;

con particolare riguardo a Gianan-drea Sandri, si rileva che questi era giàtitolare della sede estera di Beirut (Libano)dal 9 settembre 2014 all’8 settembre 2015

mediante la delibera n. 87 del 26 giugno2014 che ne disponeva la lunga missione;

il citato Sandri, con l’atto n. 36 del17 febbraio 2016 firmato dalla direttricedell’Aics Laura Frigenti, viene riconfer-mato fino al 30 giugno 2016;

in base al contratto di lavoro a tempoindeterminato del 1o marzo 2012, il dottorSandri avrebbe dovuto essere collocato ariposo per raggiunti limiti di età dal 4maggio 2017;

con un ulteriore atto, il n. 25 del 7marzo 2017, Laura Frigenti ha approvatola proroga dell’incarico di titolare dellasede estera di Beirut;

il trattenimento in servizio è un isti-tuto che consente ai dipendenti pubblici dirimanere sul posto di lavoro per un ulte-riore lasso di tempo oltre il compimentodell’età pensionabile di vecchiaia, cioè ol-tre i 66 anni e 7 mesi;

prima del decreto-legge sulla riformadella pubblica amministrazione (decreto-legge n. 90 del 2014 convertito dalla leggen. 114 del 2014) il dipendente pubblicopoteva chiedere, e l’amministrazione con-cedere, il trattenimento per un bienniodopo il compimento dell’età pensionabile;

tuttavia, con il decreto-legge n. 90 del2014 si è provveduto all’abolizione di que-sto istituto, a partire dal 1o novembre2014, eliminando, pertanto la possibilitàper il lavoratore di chiedere di restare inservizio oltre il limite anagrafico per ilpensionamento di vecchiaia –:

come ritenga che l’atto n. 25 del 7marzo 2017 citato in premessa possa con-ciliarsi con la normativa vigente in materiae quali siano le motivazioni a sostegno ditale decisione, atteso che potrebbe confi-gurare un precedente, che si pone incontrasto con la suddetta normativa.

(4-16647)

Atti Parlamentari — 47451 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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CIPRINI. — Al Ministro degli affariesteri e della cooperazione internazionale, alMinistro del lavoro e delle politiche sociali.— Per sapere – premesso che:

il Ministero degli affari esteri e lacooperazione internazionale ha, all’internodel proprio organico, nei vari Paesi delmondo, svariati dipendenti;

attualmente sono in servizio 2780impiegati di ruolo, 2720 impiegati a con-tratto, di cui 2012 a contratto locale e 638a contratto italiano, e 40 di altri ammi-nistrazioni;

il trattamento retributivo e previden-ziale del personale a contratto « locale »presso rete diplomatica e consolare ita-liana, nonché presso gli istituti di cultura,sotto molti aspetti e in diverse realtàterritoriali, rappresenta un grosso pro-blema per carenza di omogeneità e diadeguatezza salariale;

il livello retributivo dei suddetti di-pendenti, dunque, appare essere non ido-neo ed adeguato al costo della vita delposto dove si esercita l’attività lavorativa,ma, quel che è peggio, in alcuni casi,risulta, una differenza salariale di granlunga maggiore al 100 per cento tra undipendente con contratto regolato dallalegge italiana rispetto ad uno, con analo-ghe funzioni e competenze, regolato dallalegge « locale »;

in particolare, tra gli altri, risulta cheil personale a contratto presso l’amba-sciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cul-tura in India lamenti di essere oggetto diuna grave discriminazione sotto il profiloeconomico, perpetrata anche in base allacittadinanza;

il Times of India nell’anno 2012, aseguito del ricorso presentato in tribunaleda alcuni lavoratori dipendenti a contrattopresso l’ambasciata italiana a Nuova Delhi,riportava la notizia che l’ambasciata ita-liana era stata chiamata a rispondere allagiustizia per discriminazione razziale edetnica, per ragioni legate alla differenzaretributiva tra dipendenti con cittadinanzaitaliana e indiana;

sebbene l’articolo 157 del decreto delPresidente della Repubblica n. 18 del 1967sancisca il principio della congruità retri-butiva dei dipendenti a contratto presso leambasciate italiane all’estero, rimane difatto, in parte, disatteso il disposto dellanorma;

l’articolo in esame stabilisce testual-mente che: « la retribuzione annua base èdeterminata in modo uniforme per Paesee per mansioni omogenee. Può essereconsentita in via eccezionale, nello stessoPaese, una retribuzione diversa per quellesedi che presentino un divario particolar-mente sensibile nel costo della vita »;

i dislivelli retributivi in India, comein altri Paesi, sono stati definiti, non atorto, da taluni al di sotto della sogliaminima di sostentamento, nonostante idue lievi miglioramenti adeguativi del 2013e del 2016;

si rende pertanto necessario un in-tervento strutturale per garantire, a tutti idipendenti, in ciascuna delle sedi diplo-matiche italiane all’estero, un adeguatotrattamento retributivo e previdenziale,anche allo scopo di assicurare il rispettodei diritti dei lavoratori e del buon nomeed onorabilità dell’Italia –:

se e in che misura il Ministro inter-rogato intenda adottare le iniziative ade-guate ed opportune per garantire il pienorispetto del principio di equa retribuzionedi tutti i lavoratori impiegati, con contrattiregolati dalle « leggi locali », presso le sedidiplomatiche italiane all’estero;

se ritengano opportuno assumere ini-ziative per definire una norma integrativae chiarificatrice per rendere più chiaro esempre applicabile il disposto normativodettato dall’articolo 157 del decreto delPresidente della Repubblica n. 18 del1967, che, in alcuni casi, risulta esseredisatteso. (4-16648)

* * *

Atti Parlamentari — 47452 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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AFFARI REGIONALI

Interrogazione a risposta scritta:

SBERNA. — Al Ministro per gli affariregionali. — Per sapere – premesso che:

la legge 11 dicembre 2016, n. 232,« Bilancio di previsione dello Stato perl’anno finanziario 2017 e bilancio plurien-nale per il triennio 2017-2019 » pubblicatain Gazzetta Ufficiale il 21 dicembre 2016,contiene provvedimenti volti a sostenere lefamiglie e a incentivare la natalità;

ai commi 348-349 dell’articolo 1, essaprevede l’istituzione presso la Presidenzadel Consiglio dei ministri di un « Fondo disostegno alla natalità », volto a favorirel’accesso al credito delle famiglie con unoo più figli, nati o adottati, a decorrere dal1o gennaio 2017, mediante il rilascio digaranzie dirette, anche fideiussorie, allebanche e agli intermediari finanziari. Sitratta di rifinanziamento e riorganizza-zione di precedenti fondi con analoghefinalità;

il fondo ha una dotazione di 14milioni di euro per il 2017, 24 milioni peril 2018, 23 milioni per il 2019, 13 milioniper il 2020 e 6 milioni a partire dal 2021;ad un successivo decreto del Ministro condelega in materia di politiche della fami-glia sono demandati la definizione deicriteri operativi, delle modalità di orga-nizzazione e di funzionamento del fondononché quelle di rilascio e di operativitàdelle garanzie;

il suddetto decreto doveva essereemanato entro novanta giorni dalla data dientrata in vigore della legge;

il termine è scaduto a marzo 2017 eil decreto non è ancora stato pubblicato;

si sa che la nascita di un figliocomporta un aumento considerevole dellespese familiari e spesso, proprio a causadella situazione critica in cui versanomolte famiglie, fa crescere la domanda diaccesso al credito. È inoltre nota la situa-zione italiana: natalità ai minimi storici,

tasso di povertà di famiglie con figli increscita, carenza di strutture di cura, cre-scente difficoltà nel conciliare maternità elavoro;

in tale contesto appare doveroso fareil possibile perché ogni provvedimentovolto a sostenere le famiglie e la genito-rialità abbia tempi certi. Inoltre, la situa-zione di crisi demografica del nostro Paeserende il rilancio della natalità una prioritàinderogabile e improcrastinabile –:

quali iniziative di competenza il Mi-nistro interrogato intenda intraprendereaffinché il decreto di cui in premessa siaal più presto adottato. (4-16628)

* * *

AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazione a risposta in Commissione:

RIZZETTO. — Al Ministro dell’ambientee della tutela del territorio e del mare, alMinistro della salute. — Per sapere –premesso che:

a quanto è dato sapere Greenpeaceha effettuato dei prelievi di campioni diacqua in alcune scuole primarie del Ve-neto, poiché in tale zona, come è ormainoto dall’anno 2013, è in corso un’emer-genza ambientale e sanitaria. Al riguardo,infatti, è stato accertato che l’acqua pota-bile di molti comuni tra Vicenza, Veronae Padova è contaminata dai Pfas, ossia deicomposti chimici dannosi per la salutedell’uomo, versati nell’ambiente da indu-strie del territorio;

le analisi di Greenpeace hanno indi-viduato che l’inquinamento da Pfas siamolto più esteso di quello che si riteneva.Le persone esposte alla contaminazione inVeneto sarebbero oltre 800.000;

ad oggi, le azioni messe in atto dallaregione Veneto per contrastare la conta-minazione e salvaguardare la salute pub-blica sono ancora inadeguate e insuffi-

Atti Parlamentari — 47453 — Camera dei Deputati

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cienti. Pertanto, i cittadini, e soprattutto ibambini, continuano ad entrare in con-tatto con acqua contaminata, ciò ancheperché nel nostro Paese i limiti di tolle-ranza dei livelli di Pfas sono tra i più altidel mondo –:

quali siano gli orientamenti del Go-verno, per quanto di competenza, sui fattiesposti in premessa;

se e quali iniziative intendano adot-tare, per quanto di competenza, per tute-lare la salute dei cittadini che sono espostida anni alla contaminazione determinatadalla presenza di Pfas nell’acqua, a causadegli scarichi industriali. (5-11394)

* * *

BENI E ATTIVITÀ CULTURALIE TURISMO

Interpellanza:

Il sottoscritto chiede di interpellare ilMinistro dei beni e delle attività culturalie del turismo, per sapere – premesso che:

con riferimento ai contenuti dellalegge 14 novembre 2016, n. 220, « Disci-plina del cinema e dell’audiovisivo », itimori paventati sin dalla data della suaapprovazione, circa il fatto che l’estensionedelle agevolazioni per il cinema al settoreaudiovisivo avrebbe determinato un mag-gior assorbimento delle risorse da parte diquest’ultimo, appaiono confermati in sedeapplicativa;

dagli schemi di decreto legislativo chesarebbero in fase di redazione emerge-rebbe il fatto che il massimale del taxcredit assegnato a ogni singola impresa (ogruppo di imprese) di produzione sia su-periore per la produzione televisiva (10milioni) rispetto a quella cinematografica(8 milioni) e, peraltro, gli incentivi sonocumulabili per ciascuna impresa (o gruppodi imprese) per un totale di euro 18milioni annui, cui possono aggiungersi ul-

teriori 10 milioni destinati ai produttoristranieri che « girano » in Italia con unplafond di ben 50 milioni annui;

la conseguenza è che su un totale dicirca 200 milioni di euro di benefici fiscalipossono essere drenati ben 140 milioni(due terzi dell’intero) solo dalle prime (perfatturato) 5 società nazionali di produ-zione;

la legge, in luogo di incentivare lepiccole e medie imprese e di sostenere inuovi talenti e le start up, appare favorirepoche e grandi società. Le dimensioni delleaziende, addosso alle quali sembra esserestata « cucita » la legge, sono rilevantianche per le modalità di utilizzo dellerisorse: il beneficio fiscale, infatti, è aconsumo ed è assai rilevante il rischio chele risorse allocate presso il Ministero peril credito d’imposta siano utilizzate pri-mariamente dalle grande imprese che leporteranno ad esaurimento già nei primimesi dell’anno;

rispetto ai massimali di 28 milioni dieuro di tax credit per ogni impresa appa-iono irrisorie le risorse che la legge haprevisto per l’educazione all’immaginenelle scuole italiane, il cui ammontare è disoli 12 milioni di euro, e quelle destinatealle opere dei giovani autori e produttori,che sono fondamentali per la crescitaculturale, pari a complessivi 32 milioni dieuro;

infine, l’articolo 26 è destinato adassegnare contributi selettivi alle operecinematografiche e, in particolare, alleopere prime e seconde ovvero alle opererealizzate da giovani autori ovvero ai filmdifficili realizzati con modeste risorse fi-nanziarie, ovvero alle opere di particolarequalità artistica, affidando tale compito acinque esperti individuati tra personalitàdi chiara fama anche internazionale e dicomprovata qualificazione professionalenel settore. La disposizione appare forieradi creare un imbuto nel quale le opere deigiovani autori potrebbero finire in unasorta di limbo –:

se il Ministro interpellato non ritengaopportuno redistribuire le risorse com-

Atti Parlamentari — 47454 — Camera dei Deputati

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plessive di cui alla legge n. 220 del 2016,secondo modalità volte a sostenere lapiccola e media impresa al fine di evitarela concentrazione delle risorse su pochis-simi soggetti;

se non si intenda incentivare ulte-riormente le produzioni, anche audiovi-sive, straniere (cui in base alla legge pos-sono essere destinati benefici fino a 140milioni di euro a condizione che si affret-tino a presentare istanza per l’accesso altax credit nei primi mesi di ciascun anno)in danno di quelle nazionali, posto cheladdove detti incentivi fossero destinati aimprese italiane avrebbero lo stesso im-patto positivo sul territorio, sull’occupa-zione e sulla crescita industriale;

quali iniziative il Ministro interpel-lato intenda assumere per risolvere ilproblema scaturente dall’articolo 26 citatoin premessa.

(2-01806) « Sammarco ».

Interrogazione a risposta in Commissione:

GALLINELLA e CIPRINI. — Al Ministrodei beni e delle attività culturali e delturismo. — Per sapere – premesso che:

il museo paleontologico di Pietrafitta,provincia di Perugia, inaugurato nel luglio2011 e chiuso nel 2015, rappresenta unacollezione di fossili di inestimabile valorescientifico e per il numero di specie pre-senti, rinvenute in quello che nei millenniè stato un immenso bacino d’acqua, èconsiderato uno dei più importanti patri-moni paleontologici a livello europeo;

come evidenziato dall’interrogazionen. 5-10691 depositata dalla prima firma-taria del presente atto, in data 27 febbraio2017, il Museo è attualmente chiuso perlavori di ristrutturazione ed allestimento,mentre la società Valnestore s.r.l. proprie-taria dell’immobile ubicato nel comune diPiegaro (Perugia) è stata messa in liqui-dazione nel giugno 2016 a causa di unagestione fallimentare dell’intero progetto

di riequilibrio economico del territoriointeressato dalla dismissione della vecchiacentrale elettrica a lignite;

dopo la presentazione della suddettainterrogazione, la Soprintendenza archeo-logica, belle arti e paesaggio, a quantoconsta all’interrogante, ha dichiarato lapropria disponibilità a sostenere i costidelle utenze del museo, disponibilità che siè rivelata preziosa per il mantenimento inbuono stato di conservazione dei fossili ivipresenti;

dalla perizia di stima del compendioimmobiliare che custodisce i reperti, chie-sta dal commissario liquidatore della so-cietà Valnestore s.r.l., è emersa una valu-tazione dello stesso di circa 67.500,00euro; un valore molto inferiore al costo direalizzazione pari a circa 3 milioni dieuro, dovuto anche alla natura di enteprivato del fabbricato vincolato urbanisti-camente ad attrezzature pubbliche, nellospecifico a destinazione museale, che li-mita ogni ipotesi di riconversione dellostesso e restringe qualsiasi trattativa pa-trimoniale che, per naturale conseguenza,assume aspetti negoziali di oligopolio eaddirittura di monopolio;

da ulteriori valutazioni tecniche ri-sulta all’interrogante che lo spostamentodei fossili conseguente alla vendita dell’im-mobile avrebbe un costo uguale, se nonsuperiore, a 67.500,00 euro e che, per-tanto, sarebbe opportuno che lo stessoMinistero dei beni e delle attività culturalie del turismo procedesse ad acquistare ilcompendio museale anche al fine di con-sentire agli enti locali interessati di riat-tivarne la gestione e permetterne quindi lafruizione da parte della collettività;

la suddetta proposta dovrebbe esserevalutata, secondo gli interroganti, con ur-genza in considerazione dell’imminentedeposito presso il competente tribunaledelle scritture contabili della società Val-nestore s.r.l. –:

se non ritenga di dover procedereall’acquisto del fabbricato in premessa nonsolo al fine di evitare lo spostamento dei

Atti Parlamentari — 47455 — Camera dei Deputati

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fossili, con ciò che ne consegue in terminidi rischi legati al deterioramento deglistessi, ma anche di consentire alla collet-tività, a fronte di un costo così esiguo, lafruizione di un patrimonio paleontologicocosì prezioso e raro. (5-11402)

Interrogazioni a risposta scritta:

COZZOLINO. — Al Ministro dei beni edelle attività culturali e del turismo, alMinistro dello sviluppo economico, al Mi-nistro dell’ambiente e della tutela del ter-ritorio e del mare. — Per sapere – pre-messo che:

a seguito dello « stop » da parte delConsiglio di Stato (sentenza del 10 giugno2013, n. 3205) al progetto di elettrodottoaereo nella tratta Dolo-Camin (decretoministeriale n. 239 del 7 aprile 2011), indata 23 dicembre 2016 Terna spa depositaun nuovo progetto presso il Ministerodello sviluppo economico, che risulterebbesostanzialmente uguale a quello prece-dente, in quanto risulta sempre aereo, perquanto il tracciato sia stato modificato pertener conto del nuovo progetto prelimi-nare dell’Idrovia Padova-Mare (ampliatain classe V), le linee non siano più indoppia ma in singola terna e sia stataabbassata di tre metri l’altezza media deisostegni nonché si sia proposta una ma-scheratura arborea di fronte a Villa Sa-gredo di Vigonovo;

come alternative di progetto in basealla normativa di legge, Terna spa esponel’« opzione zero » (non realizzazione del-l’intervento) ritenendola non praticabile, eindividuando come alternativa 2 il vecchioprogetto (già « bocciato » dal Consiglio distato nel 2013 e quindi non realizzabile);di fatto quindi non c‘è nessuna alternativae l’opzione « interramento », pur richiestadai comuni e dalle province interessate giàdal 2007, non viene nemmeno presa inconsiderazione;

nonostante la descritta sovrapponibi-lità dei due progetti citati, nonché le presedi posizione e le azioni legali da parte ditutti i comuni interessati (Dolo, Campo-

nogara, Fosso, Strà, Vigonovo e Saonara),di associazioni, comitati locali e privaticittadini, al fine di richiedere l’interra-mento delle linee, in data 11 gennaio 2017il Ministero dello sviluppo economicoavrebbe avviato il procedimento d’appro-vazione del nuovo progetto; nel febbraio2017 la soprintendenza ai beni culturalidel Veneto e il Ministero per i beni e leattività culturali e del turismo hannoespresso parere positivo al nuovo progettodi elettrodotto;

a parere degli interroganti è impor-tante evidenziare che, a nove anni dallaprima presentazione, il nuovo progettoTerna spa si colloca in un ambito moltodiverso, in quanto è aumentata la sensi-bilità ambientale rispetto alla parte giàscavata dell’idrovia Padova-mare, che èdivenuta un’importante area sportivo-ri-creativa con notevole valore naturalisticoed ambientale, ed esiste un progetto pre-liminare per il completamento dell’Idroviastessa che prevede una pista ciclabile, areeverdi ed aree golenali;

il citato progetto a parere dell’inter-rogante danneggerebbe in maniera irrevo-cabile le legittime ambizioni turistiche diun’area vocata ad essere trasformata da« asse plurimodale » per infrastrutture adalto impatto ambientale, a « corridoio eco-logico » per compensare l’impatto delnuovo canale artificiale e per ricomporreun territorio che ha subito negli ultimi 50anni un forte degrado ambientale e pae-saggistico;

altrettanto può dirsi per la parteprevista dal progetto di completamentodell’idrovia, nella quale le aree golenali, lapista ciclabile tra Padova e Venezia, lefasce boscate, la stessa possibilità di pe-scare o svolgere liberamente qualsiasi at-tività lungo l’idrovia, il paesaggio dellaRiviera del Brenta, saranno per sempre« segnati » da questa infrastruttura ed ir-rimediabilmente persi, anche con riferi-mento ai rischi per la salute che derive-rebbero da una esposizione prolungata aicampi elettrico e magnetico generati allafrequenza industriale nominale a 380 kV

Atti Parlamentari — 47456 — Camera dei Deputati

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tra le stazioni 380/220/132 kV di Dolo(Venezia) e Camin (Padova) negli ambientiabitativi e nell’ambiente esterno;

a tutto ciò si aggiungerebbe il dannoeconomico per i proprietari di immobili eterreni nella zona interessata dall’opera –:

se i Ministri interrogati siano a co-noscenza dei fatti descritti;

se e quali iniziative si intendanoassumere per assicurare il pieno rispettodi tutte le normative in materia di tuteladel paesaggio nell’iter di approvazione delprogetto;

se non ritengano di dover valutareattentamente il nuovo citato progetto diTerna spa, affinché siano correttamenteverificate le alternative di progetto e sipervenga all’interramento dell’elettrodottonella tratta Dolo-Camin, come richiesto dacomitati, associazione ed istituzioni locali;

posto che una società a partecipa-zione pubblica, quale Terna spa, dovrebbenecessariamente, nel perseguimento delleproprie finalità, tenere conto di interessipubblici preminenti, quali iniziative con-crete intendano intraprendere affinché ciòavvenga anche con riferimento a quantoevidenziato in premessa. (4-16631)

PRODANI e RIZZETTO. — Al Ministrodei beni e delle attività culturali e delturismo, al Ministro dello sviluppo econo-mico. — Per sapere – premesso che:

Promuovi Italia spa è una societàpubblica, controllata al 100 per centodall’Enit e dal Ministero dei beni e delleattività culturali e del turismo, attiva nel-l’assistenza tecnica alla pubblica ammini-strazione e nella realizzazione di progettifinanziati dal Ministero dello sviluppo eco-nomico e dal Dipartimento del turismo. Lasocietà è stata creata nel 2004 con loscopo di supportare « l’occupazione e losviluppo dell’industria turistica »;

dagli articoli pubblicati sugli organidi stampa, nel corso degli anni, si èappreso dei numerosi problemi che la

società ha dovuto affrontare. « (...) A fine2013, » ha riportato Wired, aveva quasi 8milioni di liquidità, e oltre 25 milioni dieuro di commesse acquisite e a distanza diun anno si è ritrovata con un buco di 17milioni di euro, con i dipendenti senzastipendio e i dirigenti indagati. Tale situa-zione ha compromesso l’operatività dell’a-zienda che, nel 2013, non ha provveduto aldeposito del bilancio d’esercizio;

il decreto-legge del 31 maggio 2014,n. 83, recante « Disposizioni urgenti per latutela del patrimonio culturale, lo sviluppodella cultura e il rilancio del turismo »,convertito, con modificazioni, dalla legge29 luglio 2014, n. 106, all’articolo 16, hadisposto la messa in liquidazione di Pro-muovi Italia spa;

come è stato ricordato da AlbertoCrepaldi nell’articolo del 10 maggio 2017pubblicato sul sito online www.glistatige-nerali.com, « sono trascorsi tre anni dalvaro del decreto Art Bonus, con cui ilMinistro Dario Franceschini si proponevadi rivoluzionare il settore del turismo.L’attesa rivoluzione non c’è stata. Mentresi è rivelata un disastro la riorganizza-zione degli enti deputati a declinare lepolitiche nazionali sul settore »;

nello specifico, Crepaldi ha ricordatole ultime vicende di Promuovitalia, carat-terizzate, soprattutto, dal conflitto giudi-ziario tra il Ministero dei beni e delleattività culturali e del turismo e il Mini-stero dello sviluppo economico;

lo scontro tra i due dicasteri « ri-guarda l’annullamento della sentenza difallimento e il recupero di un creditomilionario che il Mise vantava nei con-fronti della società controllata da Enit,prima che venisse messa in liquidazionedal Mibact »;

infatti, il 21 novembre 2016 il Mini-stero dello sviluppo economico ha presen-tato un ricorso presso la Corte di Cassa-zione contro il fallimento della società inliquidazione per ottenere la cassazionedella sentenza n. 6176/2016 in relazione« all’applicabilità della disciplina dettata

Atti Parlamentari — 47457 — Camera dei Deputati

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dal decreto legislativo n. 175 del 2016, allesentenze dichiarative di fallimento (...); ealla ricomprensione della categoria dellecosiddette società in house providing inquella delle “società a partecipazione pub-blica” con conseguente assoggettabilità alleprocedure concorsuali » rinviando così lacausa alla Corte d’appello di Roma, « af-finché questa definisca le questioni dimerito »; Crepaldi ha riportato che « laSuprema Corte, proprio nelle prossimesettimane, dovrebbe pronunciarsi sul ri-corso »;

i problemi attraversati da Promuo-viItalia sono stati illustrati dal primo fir-matario del presente atto nell’interroga-zione n. 4-14999, ancora senza risposta –:

se il Governo intenda intervenire inmaniera tempestiva e fare chiarezza suifatti esposti in premessa, spiegando leragioni del fallimento di Promuovi Italia ele criticità emerse a seguito delle diver-genze sopra riportate tra i due Ministeri.

(4-16634)

PRODANI e RIZZETTO. — Al Ministrodei beni e delle attività culturali e delturismo. — Per sapere – premesso che:

secondo quanto riportato dal sitowww.academy.formazioneturismo.com « unostudio effettuato dal World Travel & Tou-rism Council stima che il movimento gio-vanile indipendente, in Italia, sia pari all’8per cento del flusso estero ed al 10 percento del turismo domestico. Oltre 6 mi-lioni sono i giovani che, tra italiani estranieri, si muovono nel nostro Paese incerca di libertà e svago soprattutto neimesi estivi. Inoltre, secondo un’indagineeffettuata dall’European Travel Commis-sion, i ragazzi si orientano per la maggiorparte verso le zone costiere (61 per cento).Le cause della crescita sono caratterizzateda un interesse nei confronti degli aspetticulturali italiani e da alcuni importantieventi di notevole attrazione per i giovanistranieri »;

l’Associazione italiana alberghi per lagioventù, nel comunicato stampa dell’11aprile 2017, ha annunciato la firma del

protocollo d’Intesa con l’Associazione na-zionale comuni d’Italia per la promozione,nelle sedi istituzionali, del turismo giova-nile e la conoscenza del patrimonio sto-rico, artistico, culturale e ambientale;

nello specifico, le due organizzazioniintendono promuovere, attraverso il pro-getto denominato « Un ostello per ognicittà », un’azione di sensibilizzazione delleamministrazioni comunali per la diffu-sione del modello di accoglienza legato aglialloggi per la gioventù;

gli ostelli della gioventù sono com-plessi ricettivi attrezzati per ospitare, perun periodo di tempo limitato, i giovanituristi in transito ed i loro accompagna-tori;

secondo l’AIG l’ostello « è diventatoun centro di aggregazione sociale, ossia unluogo di incontro in cui poter attivareiniziative congiunte, culturali ed educativee momenti di inclusione ed integrazione.Con il protocollo, l’ANCI auspica il rico-noscimento delle articolazioni territorialidell’AIG come interlocutori diretti dei co-muni per la realizzazione delle varie ini-ziative di promozione turistica, nonchél’inserimento di rappresentanti della stessaassociazione nelle Commissioni turistichecomunali e di promozione del territorio;quindi il formale riconoscimento di AIGpresso le regioni, quale interlocutore nellaprogrammazione della politica turistica »;

il progetto intende ampliare l’attivitàanche del recupero di immobili inutiliz-zati. Il presidente nazionale di AIG FilippoCapellupo ha spiegato che saranno avan-zate delle richieste per prendere in ge-stione dagli Enti comunali, « in qualunqueforma utile e cioè con affiliazione, gestionediretta, affidamento, partnership privata oprivata, cooperative, strutture comunali indisuso, dimore storiche, edifici inutilizzatio abbandonati, e quant’altro sia idoneo adessere trasformato in un nuovo e modernoostello e in una struttura di ospitalità e dipromozione culturale al servizio delle cittàe del Paese. Trasformarle in ostelli signi-ficherebbe salvarle dal degrado. E quando,e se, si tratta di strutture in buono stato,

Atti Parlamentari — 47458 — Camera dei Deputati

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vorrebbe dire renderle immediatamenteredditizie, oltre che prestate ad una causasociale, culturale, comune e nazionale »;

come riportato da notizie apparsesugli organi di informazione, alla lucedella riduzione, negli ultimi anni, dei par-tecipanti ai viaggi di istruzione, Capellupoha dichiarato che il rilancio degli ostelli,caratterizzato dalla disposizione di strut-ture accoglienti ed economiche, potrebbefavorire una maggiore partecipazione deglistudenti e uno sviluppo delle gite italianeed estere;

in ultimo, l’iniziativa prevede unacampagna di sensibilizzazione ed informa-zione, sulla diffusione del modello di ac-coglienza relativo agli alloggi della gio-ventù, con incontri, tavole rotonde e con-ferenze stampa in ogni capoluogo di re-gione –:

alla luce dei fatti esposti in premessa,se e quali iniziative il Ministro interrogato,di concerto con le associazioni e gli enticompetenti, intenda assumere per pro-muovere e potenziare lo sviluppo del tu-rismo giovanile;

se intenda assumere iniziative pervalorizzare la rete di strutture per l’acco-glienza dei giovani, con particolare riferi-mento agli ostelli della gioventù. (4-16635)

ROMANINI, TERROSI, PATRIZIA MAE-STRI, MELILLI, BERGONZI, BENAMATI,MORASSUT, OLIVERIO, COVA, PAOLOROSSI e PRINA. — Al Ministro dei beni edelle attività culturali e del turismo. — Persapere – premesso che:

la famiglia Farnese è certamente daannoverare in quel nutrito gruppo digrandi casate italiane di origine medievaleche prosperarono in età risorgimentale eche hanno avuto tra i propri membriprotagonisti di primo piano sullo scenariopolitico-culturale nazionale ed europeo;

l’ascesa della casata è da ricondursi,in particolare, al XIV secolo quando Ra-nuccio Farnese trasferì la sede familiare aRoma dove nel 1534 il figlio Alessandro

venne eletto Papa con il nome di Paolo IIIrafforzando l’influenza in Italia della fa-miglia. Nel 1537 Pier Luigi, figlio del Papa,divenne titolare dapprima del Ducato diCastro e poi del Ducato di Parma ePiacenza che rimase sotto la dominazionefarnesiana fino alla morte del duca Anto-nio (1731) quando, in assenza di succes-sori diretti, l’eredità farnesiana passò aCarlo di Borbone, re di Napoli e re diSpagna;

i fatti e i fasti della famiglia Farneserestano ancora oggi nella storia d’Italia ed’Europa, segnati su rocche, castelli,chiese, case, palazzi, opere pubbliche ecollezioni d’arte sparse in un incredibil-mente vasto ambito territoriale e scrittinelle vicende di un altrettanto ampio arcotemporale. Al nome dei Farnese si leganoindissolubilmente i nomi dei più famosiartisti italiani del loro tempo: Sangallo,Alessi, Vignola, Boscoli, Argenta, Isaia daPisa, Borromini, Perin del Vaga, Tiziano,Michelangelo, Domenichino, Zuccari, Ca-racci, Cellini, Mochi e tanti altri;

a differenza di altre famiglie sovraneitaliane, legate a territori di singole re-gioni, la dinastia Farnese tra il XVI secoloe il XVII ebbe il dominio su varie areedella penisola: loro residenze si trovano intre regioni dell’Italia settentrionale e cen-tro-meridionale (Emilia, Lazio e Abruzzo);

tra le residenze di maggior pregio siannoverano: Palazzo del Giardino, Palazzodella Pilotta, Palazzo Ducale di Colorno,Rocca di sala Baganza (in provincia diParma); Palazzo Farnese (Piacenza); Pa-lazzo Farnese, Palazzo della Farnesina,Villa Madama, Orti Farnesiani del Palatino(Roma); Caprarola, Valentano, Gradoli,Isola Bisentina (Viterbo); e ancora, Pa-lazzo Farnese di Latera (Viterbo), PalazzoFarnese di Canino (Viterbo) e PalazzoFarnese di Città Ducale (Rieti);

questi edifici sono in gran parteaperti al pubblico e di proprietà dema-niale, provinciale o comunale; in alcunicasi appartengono in tutto o in parte asoggetti privati e la loro fruibilità è limi-tata;

Atti Parlamentari — 47459 — Camera dei Deputati

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l’articolo 1 del decreto-legge 8 agosto2013, n. 91, ha previsto che il Ministerodei beni e delle attività culturali e delturismo definisse, in accordo con la re-gione Campania e gli enti locali territo-rialmente competenti, un piano strategicoper lo sviluppo del percorso turistico-culturale integrato delle residenze borbo-niche;

il sito seriale « Residenze Sabaude »iscritto nella lista del patrimonio mondialedell’umanità dell’Unesco nel 1997, è com-posto da 22 edifici distribuiti nei territoridi 2 province e 9 comuni della regionePiemonte. Ai sensi della legge 20 febbraio2006, n. 77, nel 2012 è stato redatto ilpiano di gestione del sito seriale Unesco« Residenze Sabaude » che ne assicura lavalorizzazione, la tutela e la promozionesul piano nazionale ed internazionale;

al pari delle residenze borboniche ein modo analogo a quelle sabaude, leresidenze farnesiane rappresentano untassello storico meritevole di tutela, testi-monianza della storia preunitaria nazio-nale e, in quanto tali, sono meritevoli diattenzione e valorizzazione unitaria daparte dello Stato –:

se il Ministro interrogato non intendafarsi promotore di un’iniziativa normativa,secondo quanto già previsto dall’articolo 1del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91,finalizzata alla definizione di un accordodi valorizzazione con le regioni e gli entilocali i cui territori sono stati coinvoltidalla dominazione farnesiana con l’obiet-tivo di definire un piano strategico disviluppo storico, turistico e culturale delleresidenze farnesiane in Italia. (4-16637)

* * *

ECONOMIA E FINANZE

Interrogazione a risposta scritta:

BARGERO. — Al Ministro dell’economiae delle finanze, al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti. — Per sapere – pre-messo che:

il tribunale penale collegiale di Luccacon sentenza del 31 gennaio 2017 ha

condannato gli imputati nel processo per ildisastro ferroviario di Viareggio con severesanzioni;

tra i numerosi imputati figuranoMauro Moretti, all’epoca dei fatti ammi-nistratore delegato di Ferrovie delloStato italiane e Favo Francesco, dirigentedella stessa holding, attualmente dirigentecompartimentale di Rete ferroviaria ita-liana a Napoli;

a seguito della grave sanzione irro-gata Moretti (nel frattempo divenuto am-ministratore delegato di Leonardo) non èstato riconfermato nonostante le sue rico-nosciute capacità manageriali e nonostantel’assenza di collegamento tra la pregressaqualità di amministratore delegato di Fer-rovie dello Stato italiane e quella di Leo-nardo;

l’ingegnere Francesco Favo, condan-nato anch’egli alla pena di sei anni direclusione oltre le statuizioni civili, conti-nua a svolgere le funzioni di dirigente diRFI ed, anzi, attualmente, dirige il com-partimento di Napoli, incarico quest’ul-timo, a giudizio dell’interrogante, più pre-stigioso ma anche più oneroso di quelloricoperto all’epoca dei fatti a lui addebi-tati;

nel pieno rispetto costituzionale diprevisione di non colpevolezza che deveassistere gli imputati nei cui confronti nonsia intervenuta sentenza di condanna pas-sata in giudicato, è tuttavia innegabile ilrapporto tra funzioni ricoperte all’epocadei gravissimi fatti di cui è processi efunzioni ricoperte oggi; si consideri, inol-tre, che in ipotesi di conferma dell’attualestatuizione di condanna anche nei gradisuccessivi di giurisdizione, sarebbe pre-clusa l’applicazione di qualsiasi beneficioattesa l’entità della pena irrogata –:

quali iniziative di competenza sianostate intraprese o si intendano intrapren-dere nei confronti dell’ingegner FrancescoFavo, dirigente della società RFI, societàdel Gruppo Ferrovie dello Stato italiane

Atti Parlamentari — 47460 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

Page 31: ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO - Cameradocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/...tiche. Si ricorda che l’articolo 2, comma 148, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n

interamente partecipato dallo Stato, inrelazione alla grave condanna a lui irro-gata dal tribunale penale di Lucca in data31 gennaio 2017; se non si ritenga, sotto ilprofilo dell’opportunità, di assumere ogniiniziativa di competenza al fine di rimuo-vere il predetto dirigente dall’incarico at-tualmente ricoperto, destinandolo ad altrefunzioni in attesa della decisione definitivadell’autorità giudiziaria. (4-16632)

* * *

GIUSTIZIA

Interrogazioni a risposta scritta:

FANTINATI. — Al Ministro della giu-stizia. — Per sapere – premesso che:

recenti articoli di stampa riferisconodella situazione in cui versa il carcere diRovigo, inaugurato nel marzo 2016 e co-stato oltre 45 milioni di euro, ma che hapresentato fin dall’apertura tutta una seriedi problemi strutturali;

due giorni fa, il distacco di unasuperficie di circa 8 metri lineari dellafacciata esterna ha richiesto l’interventodei vigili del fuoco che hanno provvedutoalla messa in sicurezza dell’area interes-sata dal cedimento, causato dalle infiltra-zioni d’acqua che stanno danneggiando lastruttura dal di dentro;

a questo si aggiunge – come riferisceLa voce di Rovigo – l’allarme sicurezzaper la facilità con cui è « facilissimo in-filtrarsi all’interno. La recinzione lasciamolto a desiderare, e tutta l’area in ge-nerale è in mezzo alle erbacce. Chiunquepuò entrare, e questo crea seri pericoli disicurezza »;

una struttura nuova, realizzata se-condo criteri innovativi, aperta dopo annidi stallo e una marea di polemiche, effet-tivamente pare presentare problemi, comesegnalano da tempo i sindacati della po-lizia penitenziaria che evidenziano, inoltre,

carenze sotto il profilo della sicurezza tratelecamere da sostituire e cancelli rotti –:

quali iniziative urgenti intenda adot-tare o promuovere per risolvere i problemidenunciati che si registrano all’interno delcarcere di Rovigo. (4-16627)

DURANTI, PIRAS, RICCIATTI, NIC-CHI, MELILLA e SANNICANDRO. — AlMinistro della giustizia. — Per sapere –premesso che:

con la legge delega n.57 del 2016 si èautorizzato il Governo ad adottare undecreto legislativo per la riforma organicadella magistratura onoraria ed altre di-sposizioni sui giudici di pace;

nello specifico, l’articolo 2, comma15, lettera v), della suddetta legge delegaprevede che « Nell’esercizio della delega(...) il Governo si attiene (...) estendendo,per le cause il cui valore non ecceda euro2500, i casi di decisione secondo equità edattribuendo alla competenza dell’ufficiodel giudice di pace i procedimenti per ireati, consumati o tentati, previsti dagliarticoli 612, primo e secondo comma (...)626 e 651 del codice penale, nonché per lecontravvenzioni previste dagli articoli 727e 727-bis del codice penale(...) »;

gli articoli 727 e 727-bis del codicepenale prevedono rispettivamente che« Chiunque abbandona animali domesticio che abbiano acquisito abitudini dellacattività è punito con l’arresto fino ad unanno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000euro. Alla stessa pena soggiace chiunquedetiene animali in condizioni incompatibilicon la loro natura, e produttive di gravisofferenze. » e « Salvo che il fatto costitui-sca più grave reato, chiunque, fuori daicasi consentiti, uccide, cattura o detieneesemplari appartenenti ad una specie ani-male selvatica protetta è punito con l’ar-resto da uno a sei mesi o con l’ammendafino a 4.000 euro, salvo i casi in cuil’azione riguardi una quantità trascurabiledi tali esemplari e abbia un impatto tra-scurabile sullo stato di conservazione dellaspecie. Chiunque, fuori dai casi consentiti,

Atti Parlamentari — 47461 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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distrugge, preleva o detiene esemplari ap-partenenti ad una specie vegetale selvaticaprotetta è punito con l’ammenda fino a4.000 euro, salvo i casi in cui l’azioneriguardi una quantità trascurabile di taliesemplari e abbia un impatto trascurabilesullo stato di conservazione della specie »;

le valutazioni sugli animali — inassoluto e soprattutto per quelli definiti« da compagnia » — sono evolute in posi-tivo negli ultimi decenni, arrivando sinoalla definizione, per loro, di esseri sen-zienti. A tal proposito, è d’uopo ricordarela Convenzione europea per la protezionedegli animali da compagnia firmata aStrasburgo, poi ratificata nel nostro ordi-namento con la legge n. 201 del 2010. Sievince quindi come « gli animali siano ingrado di capire, siano dotati di una formadi intelligenza, provino dolore, sofferenzae di come possano essere felici o terribil-mente tristi;

importanti innovazioni nel senso deldiritto degli animali sono state fatte, inol-tre, nel nostro ordinamento con la leggen. 189 del 2004, recante « Disposizioniconcernenti il divieto di maltrattamentodegli animali, nonché di impiego deglistessi in combattimenti clandestini o com-petizioni non autorizzate » che ha intro-dotto nel codice penale il titolo IX-bis « deidelitti contro il sentimento degli animali »;

ad avviso degli interroganti – oltreche delle associazioni in difesa degli ani-mali come in primis la LAV — la direzioneche si intende prendere con l’articolo 2,comma 15, lettera h), della legge n. 57 del2016 rischierebbe di essere in contrastocon il riconoscimento dato agli animali di« esseri senzienti » –:

se i Ministri siano a conoscenza diquanto esposto in premessa;

se non ritengano di assumere inizia-tive per modificare la legge 57 del 2016,quanto al delicato aspetto illustrato inpremessa, affinché non vi sia un vero eproprio « declassamento » di reati inerentia condotte indegne nei confronti degli

animali, quali l’abbandono di un cane o lacattura di un animale protetto. (4-16640)

MORANI. — Al Ministro della giustizia.— Per sapere – premesso che:

sul Fatto Quotidiano del 16 maggio2017 è stato pubblicato, a firma di MarcoLillo, un articolo che riporta, pressochéinteramente, il verbale di un’intercetta-zione riguardante una telefonata privatatra l’ex Presidente del Consiglio dei mini-stri e attuale segretario del Partito Demo-cratico Matteo Renzi e suo padre, TizianoRenzi, intercettazione disposta nell’ambitodella indagine cosiddetta « Consip »; nellaquale il padre dell’ex Premier era in quelmomento indagato per traffico di in-fluenze;

l’intercettazione diffusa fa parte degliatti di indagine concernenti la suddettaindagine Consip e riporta integralmenteuna telefonata risalente al 2 marzo 2017intercorsa tra padre e figlio, durante laquale il figlio chiede, energicamente, alpadre delucidazioni proprio in merito alleresponsabilità che gli vengono imputate;

va inoltre considerato che, nei giorniseguenti alla telefonata in questione, emer-gerà (tali fatti costituiscono oggetto diun’altra interrogazione a prima firma del-l’interrogante, la n. 4-16594) che nelle set-timane immediatamente successive un’al-tra procura, quella di Roma, ha indagatoil capitano del nucleo operativo ecologicodei carabinieri (N.O.E.), Gian Paolo Sca-farto per il reato di falso ideologico e falsomateriale, proprio in relazione ad unainformativa riguardante Tiziano Renzinell’ambito dell’inchiesta « Consip », da luiredatta il 9 gennaio 2017;

alla luce delle norme del codice diprocedura penale che disciplinano la ma-teria delle intercettazioni (capo IV, articoli266 e seguenti c.p.p.) si tratta di intercet-tazioni che appaiono private e, soprattuttodel tutto irrilevanti ai fini delle indaginisvolte; dunque, la loro pubblicazione ap-pare all’interrogante quantomeno di dub-bia legittimità oltre che lesiva di diritti

Atti Parlamentari — 47462 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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fondamentali, anche considerando il do-veroso rispetto, che si dà per assunto, dellalibertà dell’informazione –:

se il Ministro interrogato non ritengadi promuovere iniziative ispettive, ai finidell’eventuale esercizio degli ulteriori po-teri di competenza. (4-16646)

IMPEGNO. — Al Ministro della giustizia.— Per sapere – premesso che:

l’inchiesta sul « caso Consip » si èbasata su intercettazioni le cui trascrizionisi sono rivelate alterate in punti decisivi e,allo stesso tempo, la informativa redattadal capitano del Noe Gian Paolo Scafartopresentava, secondo la procura di Roma,numerosi errori e presunte falsificazioni;

dell’ambito dell’inchiesta, si sarebbepoi determinata una tensione tra la pro-cura di Roma e quella di Napoli. Nonsfugge che il dottor Fragliasso, attualefacente funzioni della procura di Napoli,ha a distanza di circa 1 mese divulgatodue comunicati stampa di segno sostan-zialmente diverso in tema di conferma omeno della fiducia al Noe e al Cap.Scarfato;

inoltre, il procuratore generale dellaCassazione, Pasquale Ciccolo, ha pro-mosso un’azione disciplinare a carico delPM, dottor Henry John Woodcock, a se-guito della pubblicazione sul quotidiano« La Repubblica » di una intervista rila-sciata dal noto pubblico ministero;

nel capo di incolpazione a carico delPM Woodcock si legge che il PM ha tenutoun comportamento gravemente scorrettonei confronti del procuratore della Repub-blica facente funzioni di Napoli, NunzioFragliasso. In particolare, il PM è accusatodi aver contraddetto e svalutato l’imposta-zione accusatoria della procura di Romanell’ambito della citata intervista con lagiornalista Liana Milella, nel corso dellaquale esprimeva un parere sull’inchiestacondotta dai PM di Roma e sul capitanodel Noe Scarfato. L’incolpazione prevede,specificamente, l’accusa di aver violato la

consegna del silenzio che gli viene impostadall’ordinamento giudiziario, poi ribaditain una recente nota del procuratore Fra-gliasso;

il « caso Consip » è solo l’ultimo epi-sodio di indagini i cui atti sono ripetuta-mente oggetto di fuga di notizie (senzaancora una sola condanna), indagini tal-volta riguardanti componenti del Go-verno –:

se il Ministro interrogato abbia in-tenzione di promuovere iniziative ispettivepresso la procura di Napoli e se intendaassumere le iniziative di competenza perdare seguito al programma, annunciatoin occasione della formazione del Go-verno Renzi (e confermato con la for-mazione dell’attuale Governo), di rifor-mare il Csm anche alla luce di quantodescritto in premessa, e considerata l’e-sigenza di evitare situazioni in cui unadelle più importanti procure d’Italiapossa trovarsi per cinque mesi priva diun procuratore generale nella pienezzadei suoi poteri. (4-16649)

* * *

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazioni a risposta scritta:

SCANU. — Al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti, al Ministro dell’interno.— Per sapere – premesso che:

nella notte tra sabato e domenica 14maggio 2017 un incendio partito da uncamion frigorifero si è sviluppato a bordodella nave Cargo della compagnia MobyLines « Giuseppe Sa », partita da Piombinodiretta al porto Isola Bianca di Olbia; lanave aveva 113 persone a bordo, di cui 88passeggeri e 25 membri dell’equipaggio;

l’intervento dell’equipaggio è fortuna-tamente riuscito a spegnere le fiamme conl’impianto in dotazione a bordo e a met-tere in sicurezza tutti i trasportati attra-verso la chiusura delle paratie d’emer-genza, evitando il diffondersi dell’incendio;

Atti Parlamentari — 47463 — Camera dei Deputati

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in questa circostanza sono stati al-lertati mezzi di soccorso della capitaneriadi porto di La Maddalena, il rimorchiatoreportuale « Mascalzone Scatenato » e i tra-ghetti « Moby Wonder » e « Moby Aki »,della stessa compagnia, un mezzo aereodel nucleo elicotteri della guardia costieradi Sarzana ed una motovedetta per ilsoccorso Sar d’altura dal porto di Civita-vecchia e due unità specializzate del tipo« firefighting » delle autorità francesi;

il porto di Olbia da alcuni anniregistra un notevole incremento del traf-fico marittimo soprattutto per quanto ri-guarda il movimento passeggeri, per il2016 si tratta di una crescita superiore al15 per cento, pari a circa 650 mila unitàin più rispetto al 2015. Secondo un co-municato dell’autorità portuale del nordSardegna, il porto di Olbia nel 2016 siavvicina a circa 3 milioni di passeggeri,attestandosi in cima ai porti del Mediter-raneo, con dati tre volte superiori alcabotaggio di Barcellona (con un milione e300 mila passeggeri) e superando Genova(2 milioni e 100 mila passeggeri circa alnetto delle crociere). Anche i movimentinave per trasporto merci sono aumentaticon 6280 unità su Olbia, con un più 3,3per cento rispetto al 2015;

650 mila passeggeri in più, in transitoattraverso lo scalo di Olbia, sono la provache il principale porto gallurese svolge unafunzione chiave nel trasporto marittimo inSardegna, sempre più porta del mediter-raneo;

in ragione degli aumenti di trafficosopraesposti, al porto di Olbia era statariconosciuta la necessità di un potenzia-mento delle attività di soccorso antincen-dio prevedendo un nucleo nautico conclassificazione P1, con il progetto per ilriordino delle strutture centrali e territo-riali del Corpo nazionale dei vigili delfuoco. Sono stati avviati i lavori per larealizzazione di una nuova sede in localitàCala saccaia, dove è stato realizzato già loscheletro di una struttura. Inoltre, al nu-cleo nautico venne assegnato nuovo per-sonale brevettato e una relativa imbarca-

zione. Ma a seguito del riordino dei vigilidel fuoco (2015) il nuovo progetto è statoabbandonato e anche il nucleo sommoz-zatori dei vigili del fuoco è stato ridimen-sionato, passando, nella pianta organica,da 28 a 14 unità. Con questi numeri nonè stato più possibile effettuare la coperturanell’arco notturno, fascia, tra l’altro, a piùalta intensità di traffico marittimo passeg-geri, con l’aggravante del traffico dei dueaeroporti a ridosso del mare (Costa Sme-ralda e Fertilia) e dello scalo marittimoturritano di Porto Torres. In caso dinecessità oggi si è costretti a intervenire suOlbia, nella fascia notturna, attraverso ilnucleo di Cagliari che non può giungeresul posto prima di 4 ore, e, comunque intal caso, sguarnendo la fascia sud dellaSardegna –:

se i Ministri interrogati non ritenganodi assumere iniziative per l’istituzione, adOlbia, che appare ormai non più rinvia-bile, di un presidio nautico notturno fissodei vigili del fuoco dotati di uomini emezzi specialisti per l’estinzione degli in-cendi e per il soccorso in mare.

(4-16622)

BORGHESI. — Al Ministro delle infra-strutture e dei trasporti. — Per sapere –premesso che:

si protraggono ormai da più di unanno i problemi legati ai ritardi nell’eva-sione delle pratiche automobilistichepresso la motorizzazione civile di Brescia,dovuti ad una carenza di personale afronte di una ingente mole di lavoro,appesantita dalla scelta governativa di tra-sferire alla motorizzazione le competenzedella provincia;

i collaudi, le revisioni, le pratiche periscrizioni, modifiche societarie, variazionidi sedi che prima venivano evase in 2settimane, ora richiedono una media di 2mesi. Le revisioni delle patenti sono inarretrato di mesi, così come le lettere diazzeramento dei punti della patente o iduplicati, anche se in alcuni casi la mo-

Atti Parlamentari — 47464 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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torizzazione ha solo il compito di control-lare le pratiche evase dalle autoscuole;

i disagi più grandi sono vissuti dalleaziende di trasporto, che ovviamente uti-lizzano i servizi della motorizzazione conuna certa regolarità per le immatricola-zioni e per le revisioni obbligatorie deiveicoli e che già vedono ostacolato ilproprio lavoro per i ritardi nel rilascio diprovvedimenti amministrativi che compli-cano la normale attività delle aziende conforti ripercussioni sulle attività economi-che, del settore e di tutto l’indotto. Gliautotrasportatori, oltre ai problemi legatialla determinazione mensile dei costi diesercizio dei servizi di trasporto e a quellilegati alla concorrenza sleale estera, de-vono anche fare i conti con la carenza dipersonale nelle pubbliche amministrazioniche condiziona negativamente l’eserciziodella professione –:

come intenda garantire il diritto adun servizio di qualità ai cittadini bresciani,e in particolar modo alle aziende di tra-sporto, che si avvalgono regolarmente permotivi personali e professionali dei servizidella motorizzazione civile e che stannosubendo da troppo tempo ormai gravidisagi a causa dei problemi legati allacarenza strutturale di personale. (4-16625)

FASSINA. — Al Ministro delle infra-strutture e dei trasporti, al Ministro dellavoro e delle politiche sociali. — Persapere – premesso che:

le organizzazioni sindacali toscanedel settore dei trasporti hanno indetto unaprima azione di sciopero per il 23 maggio2017 di metà prestazione lavorativa comeprevisto dall’articolo 4 della deliberan. 04/590 del 29 ottobre 2004 della Com-missione di garanzia dell’attuazione dellalegge sullo sciopero dei servizi pubbliciessenziali;

in Toscana, come confermano i sin-dacati, nei prossimi mesi sono a rischiocirca 100 posti di lavoro su 700, questononostante il contratto di servizio stipu-

lato tra regione Toscana e Trenitalia pre-veda un aumento del budget sul trasportoregionale;

si tratta di un fatto alquanto grave aparere dell’interrogante, che esige un in-tervento del Governo e delle istituzioninazionali –:

quali iniziative di competenza, anchenormative, intendano avviare per la sal-vaguardia dell’occupazione e della qualitàdel lavoro nel comparto dei trasporti dellaregione Toscana. (4-16629)

RIZZO, BASILIO, CORDA, FRUSONE eTOFALO. — Al Ministro delle infrastrutturee dei trasporti, al Ministro della difesa. —Per sapere – premesso che:

con comunicato stampa della Marinamilitare datato 11 maggio 2017 si davanotizia pubblica dell’incidente che ha vistocoinvolti il sottomarino della Marina mi-litare « Scirè » ed una unità mercantile;

la notte tra il 10 e l’11 maggio 2017,durante la navigazione di trasferimentoper una attività addestrativa, il sommer-gibile Scirè ha riportato di aver urtato unaunità mercantile al largo del Golfo diSquillace (Catanzaro);

il battello ha invertito la rotta versola propria base di Taranto e non vi sonostati feriti nell’equipaggio, mentre la navemercantile ha ripreso regolarmente la pro-pria navigazione;

alcune testate giornalistiche riferi-scono che sembri non sia stata interpellatala Guardia costiera, presente nei comunidi Soverato, di Catanzaro Lido e di Cro-tone, competente in caso di incidenti ma-rittimi come quello raccontato dalle cro-nache;

appare quanto mai inspiegabilequanto avvenuto vista la notevole silenzio-sità e le spiccate doti di occultamento cherendono il sottomarino Scirè una piatta-forma particolarmente idonea alla raccoltadi dati intelligence e di sorveglianza delle

Atti Parlamentari — 47465 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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aree d’interesse, integrandosi in modo ef-ficace nei dispositivi di difesa nazionali,multinazionali e Nato;

da oltre due anni quattro sommergi-bili della Marina militare italiana svolgonodavanti alle coste libiche un compito diimportanza strategica, nascosti sotto ilpelo dell’acqua, invisibili e in continuomovimento –:

se trovino riscontro le notizie ripor-tate sul mancato intervento della Guardiacostiera per appurare dinamica e respon-sabilità dell’incidente descritto in pre-messa e, in caso affermativo, quali siano lemotivazioni di tale omissione;

se siano state avviate indagini dipolizia marittima da parte della Guardiacostiera;

quale sia la nave mercantile coin-volta, quale il punto nave ove è avvenutol’incidente e quale la lista del carico tra-sportato al momento dell’incidente al finedi valutare eventuali rischi per la tutelaambientale;

quali danni siano stati riscontrati alsommergibile Scirè e quali responsabilitàin ordine alla catena di comando sianostate riscontrate a margine dell’indagineaperta dalla Marina militare anche nelcaso in cui non sia stata avvertita laGuardia costiera. (4-16639)

* * *

INTERNO

Interrogazioni a risposta scritta:

COZZOLINO e PETRAROLI. — Al Mi-nistro dell’interno. — Per sapere – pre-messo che:

il territorio di competenza del distac-camento dei vigili del fuoco di Luino(Varese) si estende su 29 comuni dell’areadell’alto Verbano e copre 226,47 chilome-triquadrati terrestri per una popolazionedi 57.843 abitanti;

esso è un territorio molto vasto per latipologia di luoghi nei quali il personale èchiamato ad intervenire: aree cittadine,zone industriali, piccole frazioni di paese,zone montane e soprattutto le acque ditutto l’alto lago Maggiore fino al confineSvizzero, ma anche tre dighe con duebacini artificiali, tre centrali idroelettriche;

è peraltro collegato per mezzo distrade non agevoli che richiedono tempi dipercorrenza, dalle sedi più vicine, di mi-nimo 30 minuti;

quest’area è attraversata per l’interaestensione dalla linea ferroviaria Gallara-te-Zenna, linea cardine del AlpTransit,dove transitano circa 90 convogli mercigiornalieri, con i nuovi « super treni » da700 metri di lunghezza, trasportanti ognitipo di materiale, nonché tonnellate diprodotti chimici pericolosi;

al distaccamento sono assegnati però28 vigili, sette unità a turno e il servizioviene garantito da cinque unità (Partenzaminima standard): un vigile del fuoco ogni12.000 abitanti per 45 chilometri quadratiterrestri;

essendo presenti nell’area svariategallerie ferroviarie, lunghe anche 3 chilo-metri, risulta indispensabile l’assegnazionedi un mezzo speciale per affrontare gliincendi in galleria e che possa muoversi surotaia;

il distaccamento, inoltre, è chiamatoad intervenire con i mezzi nautici indotazione su tutto l’alto lago Maggiore,servizio di soccorso che, oltre ai normaliinterventi, viene garantito a qualsiasi ora econ qualsiasi condizione meteorologica,sempre e solo dalle cinque unità presenti;

l’attuale classificazione del distacca-mento in oggetto è SD 2 (risposta minima5 unità a turno), mentre aumentando lacategoria a SD 4 e distaccamento lacustre(risposta minima 7 unità a turno) siavrebbe un notevole miglioramento dellarisposta del dispositivo di soccorso, per-mettendo contemporaneamente l’inter-vento di una squadra e di un altro mezzodi o eventuale mezzo nautico;

Atti Parlamentari — 47466 — Camera dei Deputati

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inoltre, integrando il personale, sa-rebbe possibile istituire, durante il periodoestivo, il presidio acquatico durante tuttele 24 ore che, come dimostrato dagliinterventi degli anni passati, garantisce ilsalvataggio di decine di persone;

da più parti è stata denunciata unacronica carenza di personale presso le sedidi servizio dei vigili del fuoco nell’interaprovincia di Varese, dato che all’ultimaricognizione quasi il 20 per cento delpersonale assegnato al comando provin-ciale sarebbe assente a vario titolo (arti-colo 12 del decreto del presidente dellaRepubblica 7 maggio 2008 – legge 104 del1992 – decreto legislativo 267 del 2000 –articolo 42-bis del decreto legislativo 151del 2001 e altro) inficiando gravemente ildispositivo di soccorso;

in seguito alla distribuzione di 400unità qualifica iniziale del ruolo di vigilidel fuoco, di cui al decreto-legge n. 113del 2016, convertito dalla legge n. 160 del2016 era stato richiesto un incremento delpersonale per le sedi di Ispra;

a seguito di questa situazione alcunesigle sindacali hanno annunciato la possi-bilità di entrare in sciopero al fine ditutelare i lavoratori ma ancor più i citta-dini della provincia –:

se non ritenga di adottare urgente-mente le iniziative di competenza al fine diconsentire il rafforzamento del distacca-mento dei vigili del fuoco di Luino (Va-rese) recependo le proposte delle rappre-sentanze sindacali. (4-16624)

COSTANTINO e FRATOIANNI. — AlMinistro dell’interno. — Per sapere – pre-messo che:

nel 2008, in seguito a un’indaginedella direzione distrettuale antimafia,viene sequestrata la casa di riposo peranziani di Nocera Terinese, in provincia diCatanzaro, rimasta incompiuta. Le inda-gini avevano dimostrato la presenza di

infiltrazioni mafiose nell’appalto che erastato vinto dalla ditta Ade costruzione srl;

i provvedimenti sono stati firmati dalsostituto della direzione distrettuale anti-mafia Gerardo Dominijanni, titolare del-l’inchiesta che rappresenta una costoladell’operazione « Progresso » che vede allasbarra presunti esponenti della coscaGiampà di Lamezia;

dagli accertamenti sarebbe emersoche all’impresa Ade costruzioni (che siaggiudicò l’appalto con un ribasso del 18per cento su base d’asta di 983.000 euro)sequestrata a novembre del 2007, in se-guito all’arresto del suo titolare, AntonioDe Vito, avvenuto insieme a quello diPasquale Giampà per una presunta tentataestorsione a un commerciante di autori-cambi, anche dopo l’arresto di De Vito,sarebbe stato consentito di continuare ilavori evitando il possibile rischio di unintervento interdittivo per la certificazioneantimafia dalla prefettura di Catanzaro;

molti furono i soggetti coinvolti nelleindagini, anche numerosi esponenti delleistituzioni, tra cui l’ex sindaco di NoceraTorinese e Gerardo Luciano Esposito, inqualità di dipendente dell’ufficio tecnicocomunale e che è attualmente sotto pro-cesso per reati aggravati dall’articolo 7della legge n. 203 del 1991: per averagevolato la cosca mafiosa e per il reato dicorruzione ai danni dell’amministrazionecomunale di Nocera. Esposito è indagatoanche per occultamento di atti pubblici eturbativa d’asta;

solo nel 2015, in seguito all’uscita diquattro consiglieri di maggioranza, e al-l’arrivo della commissaria dottoressa Ra-tundo, viene rimosso il geometra Esposito;

le elezioni del 2016 vengono vintedall’avvocata Fernanda Gigliotti la quale,dopo alcuni mesi dalla sua elezione, rein-tegra Esposito, che è a tutt’oggi sottoprocesso per i reati sopra esposti, nomi-nandolo capo dell’ufficio tecnico;

il gruppo di minoranza del consigliocomunale di Nocera Torinese ha, nell’ot-tobre del 2016, inviato una circostanziata

Atti Parlamentari — 47467 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

Page 38: ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO - Cameradocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/...tiche. Si ricorda che l’articolo 2, comma 148, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n

segnalazione all’autorità nazionale anti-corruzione, alla regione Calabria e allaprocura della Repubblica, non solo per lenumerose violazioni delle norme che re-golano gli appalti, ma anche per denun-ciare una palese distrazione di fondipubblici, gestiti dall’ufficio tecnico incapo a Esposito, il quale avrebbe datoincarichi a familiari, amici e parenti dimembri di maggioranza del consiglio co-munale nella gestione della demolizionedi un « ecomostro » sito sulla costa dellacittadina –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti esposti in premessa e seintenda valutare la sussistenza dei presup-posti per avviare le iniziative di compe-tenza ai sensi degli articoli 141 e seguentidel testo unico delle leggi sull’ordinamentodegli enti locali. (4-16641)

CIRIELLI. — Al Ministro dell’interno, alMinistro della giustizia, al Ministro per lasemplificazione e la pubblica amministra-zione. — Per sapere – premesso che:

il 5 giugno 2016 Gerardo Immerso èstato eletto sindaco del comune di Rutino,in provincia di Salerno;

tre mesi dopo il voto, per effetto della« legge Severino », il primo cittadino èstato ritenuto incandidabile dalla prefet-tura per aver riportato una condanna inappello per ricettazione; la condanna erastata emessa il 14 novembre 2012 ed erapassata in giudicato il 28 gennaio 2013perché Gerardo Immerso non aveva pre-sentato ricorso in Cassazione;

il sindaco era stato sospeso e ilcomune era retto dal suo vice, MicheleFerraro; nel frattempo è stato disposto loscioglimento del consiglio comunale;

Gerardo Immerso ha sostenuto dinon essere a conoscenza della condannaemessa nei suoi confronti in quanto iltribunale non gli avrebbe mai notificato lasentenza e, quindi, non sarebbe statomesso nelle condizioni di poter ricorrereal terzo grado di, giudizio;

da quanto si apprende da fonti distampa, la decadenza da sindaco ha creatoun vero e proprio terremoto politico;

nei giorni scorsi, la corte d’appello diNapoli ha ammesso che mancano le provedell’avvenuta notifica e l’imputato « puòessere riammesso nei termini temporaliper proporre ricorso alla Corte Supremadi cassazione »; nell’ordinanza si legge chedall’esame del fascicolo processuale che haportato alla condanna sono state rilevatedelle anomalie, tra cui la manomissionemateriale degli atti relativi proprio allanotifica;

non vi è stato, poi, il provvedimentodi decadenza per effetto della condannadefinitiva, emessa dalla corte d’appello diNapoli e divenuta irrevocabile il 28 gen-naio 2013;

il 25 giugno 2016, con la deliberan. 1, il consiglio comunale di Rutino haesaminato le condizioni di candidabilitàdegli eletti e ha convalidato l’elezione diGerardo Immerso, nonostante già l’8 giu-gno 2016 i Carabinieri di Vallo dellaLucania avessero verificato, con l’atton. 2118/2016, la presenza, nel certificatopenale di Immerso, della condanna irre-vocabile alla pena di due anni per ricet-tazione continuata;

il certificato, però, è stato inviato alcomune solo il 6 luglio 2016 –:

se i Ministri interrogati siano a co-noscenza dei fatti esposti in premessa equali siano gli orientamenti del Governo,per quanto di competenza, in relazione aquanto sopra riportato, anche al fine difare piena luce su una vicenda che pre-senta non pochi lati oscuri e che hafortemente esposto la comunità di Ru-tino;

se il Ministro della giustizia intendavalutare se sussistono i presupposti peravviare iniziative ispettive presso gli ufficigiudiziari di cui in premessa. (4-16642)

Atti Parlamentari — 47468 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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GUIDESI. — Al Ministro dell’interno. —Per sapere – premesso che:

con bando del 22 gennaio 2016, laprefettura di Milano ha indetto una garapubblica per l’affidamento del « servizio diaccoglienza di cittadini stranieri richie-denti protezione internazionale », a cui hapartecipato un raggruppamento tempora-neo di imprese, formato da una società didiritto francese e da una associazioneculturale di Agrigento, che ha messo adisposizione per l’accoglienza alcuni im-mobili all’interno di due palazzine appar-tenenti al condominio Palazzo RoccaBarra di San Colombano al Lambro (Mi-lano);

nel luglio 2016, successivamente allaprospettata destinazione degli apparta-menti suddetti all’accoglienza, l’ammini-strazione comunale ha effettuato le neces-sarie verifiche, trattandosi di immobili instato di abbandono e di degrado, da moltianni, di proprietà di una società con sedead Agrigento, peraltro morosa nel paga-mento delle tasse locali e delle spesecomuni per la gestione del condominio;

le suddette verifiche, le cui risultanzesono state comunicate al prefetto di Mi-lano (Prot. n. 12412 del 25 luglio 2016),hanno accertato la non conformità urba-nistica/edilizia della destinazione d’uso,comunicata dal proprietario e la man-canza delle condizioni di abitabilità/agibi-lità, e va rilevato che il bando prescrivesseespressamente l’obbligo dei concorrenti didichiarare, ai sensi e per gli effetti deldecreto del Presidente della Repubblican. 445 del 2000, che « i locali/strutture chesaranno utilizzati per i servizi oggettodella presente gara sono in possesso dicertificazione urbanistica e sanitaria »;

secondo i rilievi dell’amministrazionecomunale del luglio 2016, dunque, gliimmobili messi a disposizione per l’acco-glienza erano privi della necessaria certi-ficazione urbanistica e sanitaria già almomento della partecipazione alla gara(aggiudicata a maggio 2016) e, allora, ilconcorrente non aveva neanche la dispo-

nibilità degli immobili, poiché il contrattodi affitto è stato stipulato soltanto il 2agosto 2016;

successivamente al diniego della pre-fettura alle istanze di accesso agli atti dellagara, presentate sia da un condomino chedall’amministratore del condominio, que-sti ultimi hanno impugnato i provvedi-menti di diniego davanti al Tar dellaLombardia, sede di Milano, che, con sen-tenze n. 267 del 2017 e 268 del 2017, haaccolto i ricorsi, annullato il provvedi-mento impugnato e ordinato all’Ammini-strazione prefettizia di esibire i documentirichiesti, entro 30 giorni, condannandolaanche alle spese legali;

nonostante il decorso del termineassegnato dal Tar Milano e i solleciti dellericorrenti, la prefettura di Milano non haprovveduto a esibire la documentazionerichiesta e, anzi, ha impugnato le sentenzedavanti al Consiglio di Stato, chiedendo invia cautelare la sospensione dell’efficaciaesecutiva delle decisioni impugnate;

nel frattempo, il servizio di acco-glienza dei migranti all’interno del condo-minio prosegue regolarmente, nonostanteil proprietario degli immobili per il sud-detto servizio non provveda a pagare lespese condominiali, né le spese per lafornitura di acqua potabile destinata aiprofughi internazionali, che restanoquindi, di fatto, a carico dei restanticondomini –:

quali attività di controllo e di vigi-lanza siano state svolte dalla prefettura diMilano, per quanto di competenza, perverificare che il servizio di accoglienza deimigranti all’interno di abitazioni privatenel condominio di cui in premessa siasvolto senza recare pregiudizio economicoe patrimoniale agli altri condomini;

quali iniziative siano state dalla pre-fettura di Milano a seguito delle segnala-zioni del comune di San Colombano alLambro e dei cittadini residenti nel con-dominio in premessa;

quale sia il motivo del rifiuto dellaprefettura di Milano di esibire gli atti

Atti Parlamentari — 47469 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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relativi alla gara indetta e della decisionedella medesima di resistere in giudizio,sostenendo costi per spese legali che inultima istanza sono a carico della collet-tività;

quali siano gli orientamenti del Go-verno sulla vicenda e sul comportamentodella prefettura di Milano, posto che, perl’interrogante, si tratta di una condotta didubbia legittimità, e quali iniziative dicompetenza intenda avviare il Ministrointerrogato alla luce di quanto esposto.

(4-16643)

SANDRA SAVINO. — Al Ministro del-l’interno, al Ministro della salute. — Persapere – premesso che:

la regione Friuli Venezia Giulia haattivato la centrale operativa del Numerounico emergenza (Nue) 112, sul modello dicall center laico, utilizzando quindi per laricezione delle richieste di soccorso cen-tralinisti privi di adeguata conoscenza spe-cifica, in quanto il requisito richiesto èun’esperienza di 3 mesi in un call centero nel volontariato di protezione civile;

il modello organizzativo predettoprevede sempre un doppio passaggio dellarichiesta di soccorso (al centralinista laicoprima e all’operatore professionale poi),per cui si allungano considerevolmente itempi per « processare » le richieste disoccorso: del doppio, ma spesso anche deltriplo e più;

di conseguenza viene ritardato, ri-spetto alla precedente organizzazione, l’in-tervento dei mezzi di soccorso, con incre-mento di rischio per la sicurezza delcittadino in pericolo;

a solo titolo di esempio si richiama ilcaso, che ha avuto ampio risalto media-tico, avvenuto a Trieste lunedì 8 maggio2017, quando un uomo di 56 anni, colpitoda arresto cardiaco in pieno centro ur-bano è stato raggiunto dall’autoambu-lanza, a quanto consta all’interrogante, 15minuti dopo l’allarme, quando era ormaideceduto mentre, prima dell’avvio del Nu-

mero unico emergenza 112, tali interventiin centro urbano venivano evasi in 3-4minuti;

sempre nell’area triestina, l’11 mag-gio 2017, un cittadino che chiamava soc-corso per una persona con serio traumacranico ha avuto la prima risposta dal 112dopo 15 minuti di attesa al telefono e cisono voluti quasi altrettanti per spiegare alcentralinista che non conosceva il territo-rio dove andare, non risultando possibilela geolocalizzazione;

numerosissime segnalazioni di citta-dini indignati e preoccupati continuano apervenire agli organi di informazione e adiffondersi in rete, confermando l’appren-sione dell’intera popolazione del FriuliVenezia Giulia dinnanzi alla situazioneche si è creata, in quanto comporta unimportante e concreto aumento di rischioper la sicurezza: ritardando gli interventidi polizia e carabinieri, in caso di minac-cia alla sicurezza della persona e dei beni,ritardando l’intervento dei vigili del fuocoin caso di incendi e altri incidenti, ritar-dando l’intervento del soccorso sanitarioanche quando vi è pericolo immediato perla vita delle persone;

la creazione del numero unico inFriuli Venezia Giulia ha finora aumentatoa sproposito i tempi di soccorso e laregione neppure sarebbe riuscita con ciò,a quanto consta all’interrogante, nell’in-tento di tagliare i costi delle sale operative,anzi li avrebbe aumentati, dimostrandosicosì tale soluzione assai meno efficiente eassai meno efficace rispetto ai precedentimodelli di soccorso, che funzionavanoegregiamente;

l’iniziativa del call center laico è stataavviata in altre realtà regionali, presen-tando, ad avviso dell’interrogante, nume-rose criticità –:

se i Ministri interrogati intendanopromuovere adeguate iniziative, perquanto di competenza, volte a garantire

Atti Parlamentari — 47470 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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che un servizio essenziale per la vita deicittadini italiani ed europei, risponda adadeguati livelli di efficienza ed efficacia.

(4-16645)

* * *

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interrogazione a risposta in Commissione:

VACCA, D’UVA, BRESCIA, DI BENE-DETTO, MARZANA, SIMONE VALENTE eLUIGI GALLO. — Al Ministro dell’istru-zione, dell’università e della ricerca, alMinistro dell’economia e delle finanze. —Per sapere – premesso che:

il 56,2 per cento del totale dellerisorse economiche delle università stataliè costituita dal Fondo per il finanziamentoordinario delle università (FFO). Talefondo è distribuito tra gli atenei suddivi-dendo una quota base (circa 4.725.922.155di euro nel 2016) e una quota premiale(circa 1.605.000.000 di euro nel 2016); il28 per cento della quota base è indivi-duato in proporzione al peso di ciascunauniversità come risultante dal modello delcosto standard di formazione per studentein corso;

il meccanismo del costo standard èentrato in vigore nel 2014;

con ordinanza dell’11 dicembre 2015(r.o. n. 85 del 2016), il tribunale ammini-strativo regionale per il Lazio, sezioneterza-bis, solleva, tra le altre, anche laquestioni di legittimità costituzionale degliarticoli 8 e 10 del decreto legislativo 29marzo 2012, n. 49;

il Tar è stato adìto dall’università diMacerata con due ricorsi per l’annulla-mento del decreto 9 dicembre 2014, n. 893(determinazione del costo standard unita-rio di formazione per studenti in corso) edel decreto 4 novembre 2014, n. 815 (de-creto criteri di ripartizione del fondo difinanziamento ordinario (FFO) delle uni-versità per l’anno 2014). Tali atti applicano

per la prima volta il nuovo sistema diripartizione del fondo per il finanziamentoordinario delle università (FFO);

con sentenza 11 maggio 2017, n. 104,la Corte costituzionale dichiara l’illegitti-mità costituzionale dell’articolo 8 del de-creto legislativo 29 marzo 2012, n. 49, edell’articolo 10, comma 1, del decretolegislativo n. 49 del 2012, limitatamentealle parole: « al costo standard per stu-dente, »;

tale sentenza cancella, di fatto, lapercentuale del FFO da ripartire in rela-zione al costo standard per studente;

come ricorda anche la Corte, « nelledeterminazioni relative ai costi standard, iprofili squisitamente tecnici – indubbia-mente consistenti, delicati e mutevoli –sono frammisti ad altri, di natura politica:esulano dall’ambito meramente tecnico, adesempio, le decisioni in merito al ritmodella transizione dal criterio della spesastorica a quello dei costi standard; o quellerelative all’identificazione e al peso delledifferenze tra i « contesti economici, ter-ritoriali e infrastrutturali” in cui operanole varie università »;

come evidenziato nella sentenza, laillegittimità costituzionale determinataesclusivamente da vizi dell’esercizio delpotere legislativo delegato, non impedisceulteriori interventi in merito del Parla-mento e del Governo, sui quali comunqueincombe la responsabilità di assicurare,con modalità conformi alla Costituzione,la continuità e l’integrale distribuzione deifinanziamenti per le università statali –:

alla luce di quanto riportato in pre-messa, se e quali siano state le conse-guenze in termini di ripartizione del Ffoper le università statali a partire dall’in-troduzione del costo standard (2014) adoggi;

se il Ministro interrogato intenda as-sumere iniziative in tempi brevi in rela-zione agli effetti prodotti dalla sentenza;

se e quali iniziative il Governo in-tenda avviare sul piano normativo per

Atti Parlamentari — 47471 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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reintrodurre criteri di finanziamento legatial costo standard. (5-11397)

* * *

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interpellanza:

La sottoscritta chiede di interpellare ilMinistro del lavoro e delle politiche sociali,il Ministro della salute, per sapere –premesso che:

in data il 14 giugno 2016 è stataapprovata in via definitiva la legge 22giugno 2016, n. 112, « Disposizioni in ma-teria di assistenza in favore delle personecon disabilità grave prive del sostegnofamiliare », lungamente attesa e che pro-muove un processo concreto di deistitu-zionalizzazione, aprendo una nuova pro-spettiva esistenziale per le persone condisabilità e per i loro familiari;

il 10 novembre 2016 Stato e regionihanno approvato il riparto dei fondi (90milioni di euro per il 2016). Il decretoattuativo è stato firmato il 23 novembre2016 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23febbraio 2017 ed entro il 20 aprile ilMinistero ha esaminato tutti i piani regio-nali e versato i fondi alle regioni chehanno visto approvato il piano, mentrealle altre ha inviato delle raccomanda-zioni;

ad oggi circa due terzi delle regionihanno ottenuto i fondi previsti dalla leggee si confida di poter procedere all’eroga-zione di tutte le risorse entro la fine delmese;

a undici mesi dall’approvazione dellalegge tutti gli strumenti attuativi richiestiper renderla operativa sono stati appro-vati, compreso il necessario chiarimentosulle agevolazioni fiscali e tributarie pre-viste all’articolo 6 della legge, a cominciaredal fatto che i beni e i diritti conferiti intrust o gravati da vincoli di destinazione,o destinati a fondi speciali disciplinati dacontratto di affidamento fiduciario, isti-

tuiti in favore delle persone con disabilitàgrave, sono esenti dall’imposta sulle suc-cessioni e donazioni;

secondo gli ultimi dati dell’Istat, sistima che il fenomeno della disabilitàriguardi circa 3,2 milioni di individui, dicui 2 milioni e 500 mila anziani. Più altala quota tra le donne, circa il 70 per centocontro il 30 per cento circa tra gli uomini.Un milione 800 mila persone sono disabiligravi. Circa 540 mila hanno meno di 65anni. Circa la metà dei disabili gravi conmeno di 65 anni grava completamente suifamiliari conviventi. Rispetto alle circa 52mila persone che vivono sole, una quotadel 19 per cento – pari a circa 10 milapersone – non può contare su alcun aiuto.La platea dei potenziali beneficiari dellalegge « Dopo di noi » è di circa 127 miladisabili con meno di 65 anni privi disostegno familiare, di cui circa 38 milamancanti di entrambi i genitori e 89 milacon genitori anziani;

la legge ha l’obbiettivo di favorire ilbenessere, la piena inclusione sociale el’autonomia delle persone con disabilitàgrave e soprattutto, la deistituzionalizza-zione, l’autonomia e l’indipendenza unavolta cessato il supporto familiare, oquando già si tratta di disabili soli. Perquesti ultimi è previsto il fondo pubblicodi assistenza, con una dotazione triennaledi 90 milioni di euro per il 2016, 38,3milioni per il 2017 e 56,1 milioni di eurodal 2018, che è gestito dagli enti locali. Perchi invece può ancora godere di un sup-porto familiare sono previsti alcuni stru-menti di tutela del patrimonio, con l’ob-biettivo di mettere a disposizione i fondinecessari a garantire il mantenimentodello standard di vita e di assistenza, unavolta persi i genitori;

sicuramente quello che è mancatofino ad oggi è una campagna d’informa-zione nazionale che informi in modo com-pleto ed esauriente le famiglie sulle carat-teristiche degli strumenti messi a disposi-zione al fine di poter fare una sceltaconsapevole. È infatti necessario indivi-duare in maniera chiara e univoca i sog-

Atti Parlamentari — 47472 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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getti coinvolti nella gestione dei fondi e irispettivi ruoli e stabilire le attività damettere in atto in funzione del progetto divita delineato dai genitori per il futuro deipropri figli;

inoltre, l’assenza di un’anagrafe delledisabilità costantemente aggiornata checonsenta di comprendere quante e qualipersone siano affette da queste patologieal fine di meglio gestire le risorse erogatee per avere una maggiore contezza deidiversi bisogni dei beneficiari sicuramenterallenta la non già facile applicazione diquesta legge lungamente attesa –:

quale sia ad oggi lo stato di applica-zione della legge, quali siano le regioni cheabbiano già avviato i progetti, in cosa essiconsistano nel dettaglio e quali siano leregioni ancora non operative e per qualimotivi;

se il Governo non ritenga necessarioassumere iniziative per istituire una bancadati costantemente aggiornata e diversifi-cata per avere un quadro sempre reale ecompleto della situazione al fine di pre-disporre misure appropriate alla realtàdella situazione;

se non si ritenga urgente predisporredelle campagne informative, anche attra-verso i sistemi audiovisivi, sulle opportu-nità offerte dalla legge.

(2-01807) « Argentin ».

Interrogazioni a risposta in Commissione:

GNECCHI e BERRETTA. — Al Ministrodel lavoro e delle politiche sociali. — Persapere – premesso che:

come è noto per incrementare l’oc-cupazione sono stati approvati molti prov-vedimenti che prevedevano incentivi per idatori di lavoro, con esclusione della pub-blica amministrazione, individuabile assu-mendo a riferimento la nozione e l’elen-cazione recate dall’articolo 1, comma 2,del decreto legislativo n. 165 del 2001;

parimenti, nel corso degli anni, sonostati approvati provvedimenti che preve-devano particolari misure sulle pensionied anche in questo caso è stata previstal’esclusione della pubblica amministra-zione, individuabile assumendo a riferi-mento la nozione e l’elencazione recatedall’articolo 1, comma 2, del decreto legi-slativo n. 165 del 2001;

rispetto, ad esempio, all’individua-zione dei datori di lavoro destinatari del-l’esonero contributivo previsto dalla leggen. 190 del 2014, per incrementare l’occu-pazione stabile, al punto 1 della circolaren. 178 del 2015, l’Inps chiarisce che: « Nelnovero degli enti che non possono fruiredell’esonero contributivo triennale rien-trano anche la Banca d’Italia, la Consob e,in linea generale, le Autorità Indipendenti,che sono qualificate amministrazioni pub-bliche in conformità al parere n. 260/1999del Consiglio di Stato, nonché le Universitànon statali legalmente riconosciute quali-ficate enti pubblici non economici, nono-stante queste Università private [come nelcaso Università “Kore” di Enna, oggetto diatto di sindacato ispettivo 5-11010], ab-biano un rapporto di lavoro di naturaprivatistica con i dipendenti e versino icontributi all’Inps, mentre riconosce l’ac-cesso all’esonero ai datori di lavoro che,pur essendo tenuti all’assolvimento degliobblighi assicurativi verso le casse dellaGestione Pubblici Dipendenti (CPDEL, CPI,CPS, CPUG, CTPS), hanno natura di sog-getto privato »;

è interessante rilevare che rispettoall’accesso ai benefici previsti dalla leggen. 223 del 1991, l’Inps, con la circolaren. 268 del 1998 (punto 2) ha precisato chel’accesso all’agevolazione prevista dallasuddetta legge è consentito anche agli entipubblici economici solo se: a) il rapportodi servizio con i dipendenti abbia naturaprivatistica; b) le relative contribuzioniaffluiscano nell’assicurazione generale ob-bligatoria;

se si va invece a verificare la classi-ficazione dei datori di lavoro per l’accessoa specifiche misure sulle pensioni, è

Atti Parlamentari — 47473 — Camera dei Deputati

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quanto meno singolare che per quantoriguardava l’accesso al cosiddetto « BonusMaroni » – legge n. 243 del 2004, l’Inpsnella circolare n. 149 del 2004 – pagina13, ultimo capoverso – chiarisce che:« nell’ambito delle istituzioni universitariesono ricomprese le università statali el’istituto universitario di scienze motorie(ex ISEF). Al contrario, come previstonella lettera circolare del Ministero, leuniversità private (esempio LUISS, Univer-sità Cattolica del Sacro Cuore, Bocconi diMilano eccetera) rientrano nell’ambito delsettore privato »; quindi, mentre ai dipen-denti delle università private si è datoaccesso al « Bonus Maroni », l’istituto, aquanto risulta agli interroganti, avrebbebloccato le domande di pensione presen-tate dai dipendenti dell’università cattolicaSacro Cuore, secondo le disposizioni pre-viste dall’articolo 24, comma 15-bis, dellalegge n. 214 del 2011, senza peraltro for-nire alcuna motivazione scritta agli inte-ressati, che si ricorda si erano nel frat-tempo dimessi ed hanno già riscosso ilrelativo trattamento di fine rapporto, cre-ando un ulteriore caso di esodati –:

se il Ministro interrogato non ritenga,considerate le discordanti interpretazioniregistrate nel passato, di assumere inizia-tive per sanare le due casistiche segnalate,che riguardano due università private cheapplicano da sempre un contratto di la-voro privatistico e che sono inquadrate nelregime previdenziale Ago/Fondo pensionelavoratori dipendenti. (5-11396)

PALMIERI. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali. — Per sapere –premesso che:

la legislazione italiana prevede datempo l’obbligo per le università che in-tendano occuparsi di collocamento nelmercato del lavoro di pubblicare in ma-niera gratuita sul proprio portale istitu-zionale i curricula di studenti e neolau-reati (articolo 6, comma 1, del decretolegislativo n. 276 del 2003). Tuttavia, que-sto obbligo negli anni è stato sistematica-mente disatteso e adesso rischia di esserlo

definitivamente, poiché il 12 aprile 2017una circolare dell’Anpal, l’agenzia nazio-nale delle politiche attive per il lavoro, haescluso la possibilità per gli atenei diadempiere all’obbligo di legge, adducendomotivi di rispetto della privacy. La circo-lare solleva più di una perplessità, perchérichiama, per l’inserimento degli studentiuniversitari nel mercato del lavoro, unanota del Garante per la protezione dei datipersonali (la n. 8515 del 6 marzo 2017)che, in realtà, si riferisce esclusivamenteagli studenti delle scuole secondarie supe-riori in attuazione dell’articolo 96 deldecreto legislativo n. 196 del 2003, pureespressamente richiamato dalla circolaredell’Anpal, che appunto offre indicazioniin tema di trattamento dei dati dei solistudenti delle scuole secondarie superioriai fini del loro inserimento nel mercato dellavoro;

l’Anpal sembra aver interpretato invia analogica la previsione dell’articolo 96del decreto legislativo n. 196 del 2003estendendola anche alle università pursenza un preciso fondamento normativo o,meglio, ad avviso dell’interrogante in pa-lese contrasto con la previsione, peraltrosuccessiva nel tempo, dell’articolo 6,comma 1, lettera b), del decreto legislativon. 276 del 2003 come emendato, sulpunto, dal collegato lavoro del 2010 (ar-ticolo 48 della legge n. 183 del 2010) edall’articolo 29 della legge n. 111 del 2011;

l’Anpal peraltro non tiene nel dovutoconto, secondo l’interrogante, la circolarecongiunta del Ministero dell’istruzione,dell’università e della ricerca e del Mini-stero del lavoro e delle politiche sociali,n. 29 del 4 agosto 2011, la quale chiarivache le università sono tenute a garantireagli studenti soltanto una « adeguata in-formativa nelle forme previste dall’articolo13 del Codice della privacy, non essendonecessario alcun consenso specifico, inquanto la raccolta e diffusione dei curri-cula è necessaria per l’esercizio delle at-tività di intermediazione, prevista da unadisposizione di legge »;

il rischio è quello di creare dunqueuna condizione totalmente opposta alla

Atti Parlamentari — 47474 — Camera dei Deputati

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ratio della legge, trasformando l’Anpal inun’agenzia che ostacola la trasparenza delmercato del lavoro e l’incontro tra do-manda e offerta, mentre è nata proprioper far il contrario –:

se il Ministro interrogato, come daprevisione normativa (articolo 3, comma 2,lettera a), del decreto legislativo n. 150 del2015), abbia espresso parere preventivosulla circolare dell’Anpal del 12 aprile2017;

se il Ministro interrogato non intendaadottare tutte le iniziative di competenzaper facilitare il processo di pubblicazionedei curricula degli studenti universitari edei neolaureati, al fine di garantire loroun’opportunità di inserimento nel mondodel lavoro. (5-11398)

TARICCO, GRIBAUDO, D’OTTAVIO,MARCHI, SENALDI, CAPOZZOLO, LAVA-GNO, ROMANINI, ROSSOMANDO, LAMARCA, GNECCHI e BARGERO. — AlMinistro del lavoro e delle politiche sociali,al Ministro dell’economia e delle finanze. —Per sapere – premesso che:

nel dicembre 2003 veniva approvatala legge n. 350, il cui articolo 4, equipa-rando le imprese piemontesi alluvionatedel 1994 alle terremotate della Sicilia1990, consentiva alle imprese che in con-seguenza dei gravi danni subiti non eranoriuscite ad effettuare i versamenti per glianni 1995, 1996 e 1997, di tributi, contri-buti e premi, di regolarizzare versando il10 per cento degli importi dovuti al nettodi interessi e sanzioni;

successivamente, la legge n. 17 del2007 stabiliva una riapertura dei termini,specificando anche che le agevolazioni siriferivano a tributi, contributi previden-ziali e premi assicurativi, e fissava iltermine per la presentazione delle do-mande al 31 luglio 2007, dando la possi-bilità alle imprese che avevano versatol’importo dovuto, di presentare richieste dirimborso del 90 per cento dei contributiversati all’Inps negli anni 1995, 1996, 1997;

sino a luglio 2011, l’Inps assicurava ilpagamento delle somme previste, ma neimesi seguenti bloccava l’erogazione rim-borsi per le ditte alluvionate, ritenendolinon dovuti anche alla luce del messaggiodella direzione centrale delle entrate con-tributive in data 19 giugno 2007 che evi-denziava come la norma di differimentodel termine di presentazione delle do-mande tese ad ottenere la definizioneagevolata si riferisse esclusivamente a po-sizioni tributarie e non fosse quindi ap-plicabile al settore previdenziale;

il tribunale di Cuneo, in un conten-zioso tra aziende e Inps, in data 19 giugno2012 inoltrava richiesta d’informazionialla Commissione europea sull’applica-zione della comunicazione della Commis-sione 2009/C 85/01;

la Commissione europea, nella rispo-sta del 20 luglio 2012, comunicava chel’aiuto non sarebbe stato notificato allaCommissione europea e che la stessaavrebbe aperto d’ufficio un procedimento,chiedendo alle autorità italiane, prima diprocedere ai successivi passaggi procedu-rali previsti dal capitolo III del regola-mento n. 659/2009, di presentare le pro-prie osservazioni;

a conclusione del procedimento, indata 14 agosto 2015, veniva pubblicata ladecisione della Commissione riguardante lemisure SA.33083 (2012/C) relativa ad age-volazioni fiscali e contributive connesse acalamità naturali, con cui si richiedeva al-l’Italia « di recuperare solo gli aiuti incom-patibili concessi e versati a singole imprese,fatti salvi i casi individuali che soddisfano lecondizioni per essere considerati compati-bili con il mercato interno in virtù dellederoghe previste all’articolo 107, paragrafo2, lettera b), del trattato, oppure i casi in cuiil beneficio individuale è in linea con ilregolamento de minimis applicabile oppureancora quando il beneficio è concesso inconformità di un regime di aiuto appro-vato »; si precisava ancora: « per tutti gliaiuti concessi nel quadro delle misure inoggetto a singoli beneficiari in aree colpiteda calamità naturali oltre dieci anni prima

Atti Parlamentari — 47475 — Camera dei Deputati

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della data della presente decisione, non èopportuno disporre un recupero, con l’ec-cezione degli aiuti concessi a beneficiarinon aventi una sede operativa nell’area col-pita da calamità naturale al momento del-l’evento, in quanto sarebbe assolutamenteimpossibile calcolare con precisione l’im-porto dell’aiuto incompatibile da recupe-rare »;

in queste settimane risulta che l’Inpsstia chiedendo la restituzione dello sgravioInps e Inali alle aziende che avevanobeneficiato dell’intervento e che hannosede operativa nell’area colpita, ingene-rando grande apprensione perché ciò par-rebbe in contrasto con la decisione dellaCommissione europea ed anche perché èdifficile ricostruire documentazioni com-plete ad oltre 20 anni dai fatti –:

se siano a conoscenza di quantoillustrato e non ritengano opportuno, perdare certezza all’attuazione della decisionedella Commissione nel rispetto delle indi-cazioni sopra riportate, assumere inizia-tive per definire delle linee guida in rela-zione agli eventuali controlli dell’Inps inmodo da ridare serenità alle imprese in-teressate ed evitare l’avvio di un inutile edannoso contenzioso. (5-11399)

BARUFFI, ARLOTTI, PATRIZIA MAE-STRI, INCERTI, PAGANI, MONTRONI,GNECCHI e FABBRI. — Al Ministro dellavoro e delle politiche sociali. — Persapere – premesso che:

in data 17 maggio 2017 l’assessorealle attività produttive della regione Emi-lia-Romagna, in una comunicazione in-viata al Ministro del lavoro e delle poli-tiche sociali e al presidente dell’Inps, de-nuncia come molte imprese del territorioregionale avrebbero ricevuto da parte del-l’Inps comunicazione di reiezione delledomande di cassa integrazione guadagni inderoga;

analoga denuncia è stata formaliz-zata da arte delle associazioni di categoriae delle organizzazioni sindacali con unanota inviata agli interroganti;

le domande rigettate risulterebberogià autorizzate dalla regione, sulla base deicriteri adottati in accordo con le partisociali;

a quanto scritto dall’assessore regio-nale e dalle rappresentanze sindacali, icriteri definiti in sede regionale sarebberoin coerente attuazione di quanto stabilitodal decreto legislativo n. 185 del 2016,della circolare emanata dalla direzionegenerale degli ammortizzatori sociali delMinistero n. 34 del 2016, nonché di altreindicazioni e chiarimenti forniti dalla di-rezione generale stessa successivamente;

la regione Emilia-Romagna avrebbeappreso della menzionata reiezione solodalle imprese coinvolte e dalle associazionisindacali, non avendo ricevuto alcuna co-municazione preventiva da parte dell’Inps;

tale situazione ha generato allarmetra imprese e lavoratori: allo stato attualedelle informazioni raccolte da regioneEmilia-Romagna e associazioni economi-che, sarebbero circa un centinaio le im-prese coinvolte e circa ottocento i lavora-tori che non starebbero ricevendo dal-l’Inps il trattamento di sostegno al red-dito –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti esposti;

se il Ministro sia a conoscenza disituazioni analoghe in altre regioni;

quali iniziative il Governo intendaassumere affinché sia tempestivamente as-sicurata alle imprese e ai lavoratori lacontinuità dei trattamenti autorizzati dallaregione Emilia-Romagna. (5-11400)

Interrogazioni a risposta scritta:

CIPRINI, GALLINELLA, TRIPIEDI, CO-MINARDI, CHIMIENTI, LOMBARDI eDALL’OSSO. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali, al Ministro dellosviluppo economico. — Per sapere – pre-messo che:

il 19 maggio 2017 presso la sede diConfindustria Umbria si sono incontrati ilmanagement della multinazionale Nestlè

Atti Parlamentari — 47476 — Camera dei Deputati

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Italiana spa e le rappresentanze sindacaliunitarie del sito di San Sisto di Perugiarappresentate dalle segreterie nazionali eprovinciali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uilper il rilancio del sito di San Sisto diPerugia;

nel corso dell’incontro le parti hannorappresentato l’esigenza di continuare asostenere il piano di sviluppo del businessdolciari che punta a valorizzare le attivitàe le competenze « core » di Perugina, non-ché a fare di « Baci Perugina » un « globalbrand » – prodotto esclusivamente nellaFabbrica di S. Sisto di Perugia – simbolodel made in Italy e dell’eccellenza italiananel mondo;

l’azienda ha illustrato lo stato diavanzamento del piano di sviluppo com-merciale sui mercati italiani ed esteri,della riorganizzazione delle reti di venditache operano sui canali specializzati, non-ché del piano di riassetto industriale dellafabbrica di S. Sisto dando atto che lastrategia di business condivisa negli ac-cordi intercorsi del 7 aprile 2016 ha mo-strato incoraggianti segnali di successo;

tuttavia, l’azienda ha illustrato il pro-getto del futuro assetto organizzativo dellafabbrica, « utile a conseguire i livelli dicompetitività indispensabili a sostenere ilpiano di espansione del business », preci-sando che « nella prospettazione aziendalela trasformazione potrà impattare – perdimensionamento degli organici ed inqua-dramenti contrattuali – sull’attività degliaddetti, rispetto ai quali l’Azienda ha con-fermato la piena disponibilità ad attivarela strumentazione già convenuta »;

nel medesimo incontro le rappresen-tanze sindacali unite e organizzazioni sin-dacali hanno espresso l’esigenza di verifi-care in maniera condivisa nel dettaglio ilprogetto proposto, nonché le sue ricadutesugli assetti occupazionali con l’obiettivodi esplorare soluzioni in difesa dei livellioccupazionali;

invero, già nel 2015 Nestlé ha ven-duto tutta la linea gelati al colosso R&R enel 2016 ha ceduto tutto il comparto

caramelle (compresa la storica Rossana) aDiva; nel corso dello stesso anno la stessasorte hanno avuto anche il comparto Oreliete (venduto a Tedesco) e tutto il com-patto delle Strenne;

è noto che nello stabilimento di SanSisto, che rappresenta uno dei siti pro-duttivi più importanti di Perugia, sonostati sottoscritti già contratti di solidarietàcon lo scopo di assorbire gli esuberi, ma atutt’oggi forte rimane l’incertezza di moltilavoratori in merito al proprio futurolavorativo e in merito all’impatto occupa-zionale delle future scelte aziendali –:

quali iniziative intendano intrapren-dere i Ministri interrogati, al fine di ve-rificare e conoscere le intenzioni dellamultinazionale Nestlè in merito allo sta-bilimento di S. Sisto di Perugia e, neldettaglio, le soluzioni proposte dall’a-zienda, con l’obiettivo di favorire l’elabo-razione di un progetto industriale condi-viso dalle parti sociali interessate cheabbia come fine prioritario il manteni-mento del ruolo produttivo e dei livellioccupazionali dello stabilimento storico diSan Sisto di Perugia. (4-16633)

PRODANI. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali. — Per sapere –premesso che:

come riportato dal sito http://ec.eu-ropa.eu « a seguito dell’introduzione nel1997 di un capitolo sull’occupazione neltrattato di Amsterdam, le statistiche delmercato del lavoro servono da base per lepolitiche dell’Unione Europea »;

il tasso di occupazione, ossia la quotadegli occupati sulla popolazione in etàlavorativa, è considerato un indicatoresociale fondamentale, ai fini di analisi,nello studio delle dinamiche del mercatodel lavoro;

secondo un articolo pubblicato dalFatto quotidiano il 6 aggio 2017, « migliorala percentuale dei giovani laureati italianiche risultano occupati entro tre anni dalconseguimento del titolo »;

Atti Parlamentari — 47477 — Camera dei Deputati

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la notizia si riferisce, principalmente,alla pubblicazione dei dati provenientidall’Eurostat, l’Ufficio statistico dell’U-nione europea, che raccoglie ed elabora idati dell’Unione europea a fini statistici. Inparticolare, nel 2016, in Italia « risultavaoccupato il 57,7 per cento delle personeunder 35 che hanno terminato l’educa-zione accademica, a differenza dei Paesidell’Unione europea, all’interno dei qualigli occupati rappresentavano l’80,7 percento;

a differenza degli anni precedenti, ildato ha delineato un incremento rispettoal 53,5 per cento del 2015 e il 49,6 percento del 2014. In Germania, invece, entrotre anni dalla laurea, lavora il 92,6 percento delle persone;

inoltre, analizzando i dati su coloroche hanno conseguito solo il diploma, lasituazione appare ancora complicata, sep-pur in miglioramento rispetto alla situa-zione presente nel 2014;

entro tre anni dal diploma di scuolasuperiore, « in Italia nel 2016 lavorava il40,4 per cento dei giovani rispetto al 35,9per cento del 2015 e del 32,2 per cento del2014. Ciò nonostante, si registra una fortedistanza con la media europea (nei 28Paesi membri dell’UE lavora il 68,2 percento dei giovani. In Germania l’86,4 percento del campione esercita un’attivitàentro tre anni dal conseguimento del ti-tolo) »;

complessivamente, analizzando tuttigli ISCED (International Standard Classi-fication of Education) « l’Italia ha unapercentuale di occupati a tre anni daltermine del percorso educativo del 45,6per cento, in crescita dal 41,3 per centodel 2015 e dal 37,8 per cento del 2014.Tuttavia, nonostante i miglioramenti, ildato italiano risulta il peggiore dopoquello della, Grecia » –:

alla luce dei fatti esposti in premessa,quali iniziative e programmi il Governointenda adottare, in collaborazione con leamministrazioni locali, per migliorare lecapacità del Paese di creare opportunità di

impiego per i giovani diplomati e laureati,riducendo la distanza con gli altri Paesieuropei. (4-16636)

* * *

POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARIE FORESTALI

Interrogazione a risposta in Commissione:

GRIBAUDO, FREGOLENT, D’OTTA-VIO, LAVAGNO, MATTIELLO, BOCCUZZIe FIORIO. — Al Ministro delle politicheagricole alimentari e forestali. — Per sapere– premesso che:

la regione Piemonte nell’arco di seimesi è stata ripetutamente colpita daeventi atmosferici eccezionali, con riferi-mento: alle piogge alluvionali intercorsefra il 21 e il 26 novembre 2016 per le qualiè stato riconosciuto dal Ministero il ca-rattere di eccezionalità; ai rinforzi deiventi, inusuali per intensità, verificatisi il 6marzo 2017 in tutta la zona pedemontanadelle Alpi liguri, nel Cuneese, in un settoredi circa 30-40 chilometri, con raffiche chehanno raggiunto valori eccezionali di 134km/h sia sui rilievi che sulle zone difondovalle, recando danni eccezionali allestrutture aziendali situate nei territori co-munali di Boves, Cervasca, Chiusa Pesio ePeveragno; infine, alle gelate che hannocoinvolto gran parte della penisola nelmese di aprile 2017, mettendo a rischio laproduzione agricola nazionale e compro-mettendo fortemente i raccolti per alcunisettori;

tali eventi hanno messo a dura provale aree agricole, le strutture aziendali e inparticolare le serre, strutture non assicu-rabili per danni causati da eventi alluvio-nali, ai sensi del piano assicurativo agri-colo 2016 approvato con decreto del Mi-nistero delle politiche agricole alimentari eforestali n. 28336 del 23 dicembre 2015,nonché infrastrutture, con riferimento aicanali irrigui, alle relative opere di presa,alle strade interpoderali di accesso aifondi;

Atti Parlamentari — 47478 — Camera dei Deputati

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i danni stimati per gli eventi alluvio-nali ammontano ad oltre 47 milioni dieuro; quelli per i venti del 6 marzo a306.000 euro; i comuni e la regione sonoattualmente impegnati nel censimento deidanni delle gelate del mese di aprile;

il Ministero delle politiche agricolealimentari e forestali non ha ancora av-viato i lavori preparatori per il piano diriparto delle somme da prelevarsi dalfondo di solidarietà nazionale e da trasfe-rire alle regioni ai sensi del comma 3dell’articolo 6 del decreto legislativo 102del 2004 e pertanto il trasferimento deifondi necessari ad attivare gli interventi disostegno alle aziende agricole danneggiatedalle avversità eccezionali del novembre2016 avverrà in tempi non brevi;

la giunta regionale ha in seguito de-liberato di anticipare la somma di euro300.000 a ristoro dei danni alluvionali,attingendo ai fondi trasferiti ad Arpea edattualmente disponibili;

rispetto ai danni stimati per i ventidel 6 marzo 2017, la regione Piemonte è inattesa di riscontro da parte del Ministeroper la dichiarazione di eccezionalità ditale evento atmosferico, la quale permet-terebbe di attingere al fondo di solidarietàregionale;

i fondi a disposizione per il ristorodei danni, in ragione delle numerose ne-cessità intercorse in questi mesi, risultanoormai fortemente ridotti e non consenti-ranno adeguata risposta a prossimi eventieccezionali, che in questi anni si sonomoltiplicati mettendo a forte rischio laproduzione agricola piemontese e nazio-nale, nonché danneggiando fortemente gliimprenditori e i lavoratori agricoli, checostantemente devono rispondere a talieventi –:

quali siano i tempi previsti per l’avviodel piano di riparto delle somme del fondodi solidarietà nazionale, nonché i tempiprevisti per dare riscontro alla richiestadella regione Piemonte della dichiarazionedi eccezionalità per gli eventi atmosfericidel 6 marzo 2017;

quali siano le intenzioni del Mini-stro interrogato rispetto all’emergenza sca-turita dalle gelate del mese di aprile 2017,che ha compromesso i raccolti di nume-rosi settori agricoli di rilevanza nazionale,fra i quali quello vitivinicolo;

quali siano gli orientamenti del Mi-nistero rispetto all’esigenza di prevenzionee tempestiva, efficace e concreta rispostain relazione agli eventi atmosferici che,condizionati dal cambiamento climatico,producono sempre maggiori danni all’a-gricoltura italiana e compromettono latenuta economica dell’intero settore e deisuoi addetti. (5-11392)

* * *

SALUTE

Interrogazione a risposta in Commissione:

MOGNATO e MURER. — Al Ministrodella salute. — Per sapere – premesso che:

l’articolo 57, comma 3, del decretodel Presidente della Repubblica 22 settem-bre 1988, n. 447, recante approvazione delcodice di procedura penale, statuisce che« sono altresì ufficiali e agenti polizia giu-diziaria, nei limiti del servizio cui sonodestinate e secondo le relative attribuzioni,le persone alle quali le leggi e i regola-menti attribuiscono le funzioni previstedall’articolo 55 », rubricato « funzioni dellapolizia giudiziaria »;

l’articolo 21 della legge 23 dicembre1978, n. 833, incardina nelle aziende sa-nitarie locali i compiti e le funzioni inmateria di prevenzione e vigilanza suiluoghi del lavoro;

con decreto ministeriale del 17 gen-naio 1997, n. 58 (norma di attuazione deldecreto legislativo 30 dicembre 1992,n. 502), è stata istituita la professionesanitaria di « tecnico della prevenzionenell’ambiente e nei luoghi di lavoro »;

lo stesso decreto ministeriale n. 58del 1997 stabilisce che il tecnico della

Atti Parlamentari — 47479 — Camera dei Deputati

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prevenzione nell’ambiente e nei luoghi dilavoro è « nei limiti delle proprie attribu-zioni, ufficiale di polizia giudiziaria »;

la legge 26 febbraio 1999, n. 42,statuisce il profilo professionale del « tec-nico della prevenzione nell’ambiente e neiluoghi di lavoro » come professione sa-nitaria;

la qualifica di ufficiale di poliziagiudiziaria è condizione imprescindibileper l’espletamento dei compiti di vigilanzae ispettivi tipici del servizio di prevenzionenell’ambiente e nei luoghi di lavoro;

secondo la normativa, pertanto, soloil tecnico della prevenzione in possesso delrelativo titolo abilitante e professionale èufficiale di polizia giudiziaria; con ciò siviene a determinare un legame inscindibiletra possesso del titolo e qualifica di poliziagiudiziaria;

pertanto, è il possesso del titolo abi-litante e non l’essere inquadrato nel ser-vizio di prevenzione il prerequisito perl’attribuzione della qualifica di ufficiale dipolizia giudiziaria;

risulta, anche da segnalazione delleorganizzazioni sindacali, che in alcuneunità socio-sanitarie locali del Veneto sistarebbe procedendo all’attribuzione dellaqualifica di ufficiale di polizia giudiziariaad altro personale privo del titolo profes-sionale di « tecnico della prevenzione nel-l’ambiente e nei luoghi di lavoro »;

le funzioni in materia di vigilanzanell’ambiente e nei luoghi di lavoro rive-stono un ruolo strategico nell’attività diprevenzione delle sicurezza lavorativa,tanto da essere rigidamente disciplinatedalla normativa –:

se il Ministro sia a conoscenza dicasi di attribuzione della qualifica diufficiale di polizia giudiziaria in diffor-mità dalla vigente normativa e, laddoveciò trovi conferma, quali iniziative in-tenda assumere, nell’ambito delle propriecompetenze, per assicurare il rispettodella normativa vigente in materia diattribuzione della citata qualifica nell’am-

bito della prevenzione sui luoghi e negliambienti di lavoro. (5-11393)

* * *

SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazione a risposta in Commissione:

MONGIELLO. — Al Ministro dello svi-luppo economico, al Ministro del lavoro edelle politiche sociali, al Ministro dell’eco-nomia e delle finanze. — Per sapere –premesso che:

il 16 marzo 2017, con nota prot.n. 170316–562–gruppo società gestioneimpianti nucleari richiesta incontro, laFederazione italiana lavoratori chimicatessile energia manifatture, Filctem Cgil,ha richiesto ai Ministri interrogati unincontro per affrontare le problematicheche secondo il contenuto della nota, sta-rebbero interessando la società di cuiall’articolo 13, comma 2 lettera e) deldecreto legislativo n. 79 del 1999 e, con-testualmente, avviare un tavolo di con-fronto tra le organizzazioni sindacali e lealtre parti, al fine di assicurare il correttofunzionamento della stessa società;

la nota di cui sopra descrive unostato di stallo e di preoccupante criticità incui, da ultimo, sarebbe precipitata la so-cietà gestione impianti nucleari, denun-ciando puntuali questioni a supporto didette problematiche;

con nota del 27 aprile 2017, le se-greterie nazionali dei sindacati Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec, hanno diramatoun comunicato con cui, tra l’altro, infor-mavano di avere avuto un incontro con ivertici della società di cui sopra e con lasua controllata operativa, dalle qualiavrebbero avuto rassicurazione sul man-tenimento degli impegni occupazionali,con particolare riguardo ai lavoratori in-terinali;

è da evidenziare che, presso la pre-detta società, lavorano circa 1.000 persone

Atti Parlamentari — 47480 — Camera dei Deputati

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con contratto stabile e circa cinquanta, perlo più giovani, con contratti interinalirinnovati periodicamente;

particolarmente critica sembra esseredivenuta la situazione dei lavoratori inte-rinali, i quali, secondo le predette fontisindacali, starebbero subendo un graveprocesso di alienazione, ciò in quanto ivertici della società avrebbero deciso diridurre il personale e si starebbe iniziandoproprio dai lavoratori precari;

il personale precario in questionerappresenta una parte importante dei la-voratori della società; esso infatti è costi-tuito per lo più da professionisti moltogiovani dotati di rare conoscenze in ma-teria di radioprotezione, di radiochimica,di condizionamento dei rifiuti radioattiviesistenti e derivanti da attività di dismis-sione e dalle attività di ricerca;

si tratta di professionisti aventi co-noscenze specialistiche atte a formare unafiliera di competenze integrate non riscon-trabili in alcuna altra struttura del Paeseed unici in Italia a possedere anche plu-riennali abilità e conoscenze operative nelsettore della sicurezza nucleare e delleattività gestionali nel settore della disatti-vazione degli impianti nucleari –:

se siano a conoscenza della inten-zione della società di cui in premessa dinon rinnovare i contratti interinali delpersonale che vi lavora e se non intendanoattivare le iniziative di competenza, anchein termini di moral suasion, affinché lastessa società receda dalla possibile deci-sione di « disfarsi » di tale personale, se delcaso valutando misure alternative per ri-durre il numero di lavoratori, come l’in-centivazione all’esodo del personale piùanziano già in possesso dei requisiti pen-sionistici;

quali riscontri abbiano fornito, o in-tendano fornire alla nota della Filctem-Cgil di cui in premessa;

quali siano, più in generale, la situa-zione economica e le prospettive di acce-lerazione delle attività di disattivazione

degli impianti nucleari della società inquestione. (5-11395)

Interrogazioni a risposta scritta:

TAGLIALATELA. — Al Ministro dellosviluppo economico. — Per sapere – pre-messo che:

i contratti di sviluppo, strumentooperativo dal 2011, rappresentano il prin-cipale strumento agevolativo dedicato alsostegno di investimenti produttivi strate-gici ed innovativi di grandi dimensioni,aventi ad oggetto la realizzazione di pro-grammi di sviluppo industriali, per latutela ambientale, di attività turistiche;

sembrerebbe essere in via di defini-zione un accordo di programma quadrotra la regione Campania, il Ministero dellosviluppo economico e la società Invitalia,finalizzato alla partecipazione della re-gione al cofinanziamento dei progetti pre-sentati a valere sui contratti di sviluppo,intento per il quale la regione Campaniaha già stanziato 160 milioni di euro;

l’accordo di programma quadro èstato già da tempo sottoscritto da tutte lealtre regioni interessate dai contratti disviluppo, e sembrerebbe che quello rela-tivo alla regione Campania non sia statoancora sottoscritto, in quanto la regionerichiederebbe condizioni per sottoscriverel’Apq diverse e più « vantaggiose » rispettoa quelle che caratterizzano gli Apq sotto-scritti dalle altre regioni, una richiesta –sembra – giudicata irricevibile da partedel Ministero e di Invitalia;

la conseguenza di questo ritardo èche, fatta eccezione per i contratti disviluppo già istruiti e finanziati su inizia-tiva diretta del Ministero dello sviluppoeconomico e di Invitalia su richiesta dellao delle aziende interessate, senza il coin-volgimento della regione, tutti i contratti disviluppo che intendono usufruire dellacorsia preferenziale prevista per i contrattidi sviluppo che godono di cofinanziamento

Atti Parlamentari — 47481 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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regionale, sono fermi e, per la maggiorparte di essi non è iniziata nemmenol’attività istruttoria ordinaria;

in particolare, si tratta di istanze giàpresentate, ovvero di presentazione dinuove istanze, mirate a favorire il raffor-zamento in via prioritaria delle filiereproduttive di eccellenza dell’automotive,dei settori dell’autotrasporto e della can-tieristica, dell’aerospazio, dell’abbiglia-mento e della moda, dell’agroalimentare edell’agroindustria, del turismo e delle tec-nologie dell’informazione e della comuni-cazione, nonché finalizzati allo sviluppodell’industria in chiave 4.0 e della bioeco-nomia, per come definite dalla vigentedisciplina comunitaria, nazionale e regio-nale –:

se sia informato dei fatti esposti inpremessa e quali iniziative di competenzaintenda assumere al riguardo, al fine diconsentire l’avvio di tutti i progetti a valeresui contratti di sviluppo in Campania.

(4-16626)

SIMONI, GNECCHI e PATRIZIA MAE-STRI. — Al Ministro dello sviluppo econo-mico, al Ministro dei beni e delle attivitàculturali e del turismo. — Per sapere –premesso che:

l’azienda Richard Ginori di SestoFiorentino (FI), manifattura storica risa-lente al XVII secolo, è stata oggetto di unduro fallimento, risolto in gran parte gra-zie al concorso delle istituzioni (nazionalie locali), dei sindacati e all’interesse dellanuova proprietà per il rilancio dell’aziendae dell’area in cui è storicamente insediata.Accanto all’azienda, infatti, sorge l’anticomuseo di Doccia, museo di fabbrica cheespone capolavori creati nella manifatturadal 1600 ad oggi e che è punto di riferi-mento culturale per la città e i lavoratori.Il Ministero dei beni e delle attività cul-turali lo considera il più antico museod’impresa d’Europa;

ciononostante, quella che fino a po-chi mesi fa sembrava una vicenda avviataad una rapida e positiva soluzione sembraaver incontrato difficoltà preoccupanti. La

nuova proprietà, infatti, non ha ancorariacquisito la proprietà dei terreni su cuisorgono lo stabilimento e il museo, terreniche erano stati alienati dall’azienda Ginorinel 2004, prima del fallimento, e cedutialla società immobiliare Ginori RealEstate, poi messa in liquidazione;

nei mesi scorsi, la nuova proprietàRichard Ginori aveva raggiunto un ac-cordo con le tre banche creditrici dellaGinori Real Estate, a seguito della liqui-dazione (Unicredit, BNL e Banca Popolaredi Vicenza), formalizzandolo a dicembre2016 in una proposta d’acquisto. Pur-troppo, Unicredit, allo scopo di realizzareun’operazione di cartolarizzazione di cre-diti deteriorati da essa detenuti, ha cedutoalla banca Dobank la propria quota dicredito legata ai terreni sopra menzionati.Dobank, però, ha complicato l’iter dellatrattativa;

al momento, quindi, quella che ap-pare all’interrogante una speculazione fi-nanziaria su debiti deteriorati mette arischio la conclusione di un percorso vir-tuoso di rilancio di un’azienda storica, disalvaguardia del lavoro e delle conoscenzeartigianali e manifatturiere di centinaia dilavoratori e vanifica il lavoro congiuntodelle istituzioni e delle parti datoriali. Lanuova proprietà, infatti, prima di proce-dere agli investimenti necessari al rilanciodell’azienda, vuole ovviamente assicurarsila proprietà dei terreni su cui questa e ilmuseo sorgono;

il 26 aprile 2017 si è svolto presso ilMinistero dello sviluppo economico, unincontro tra la nuova proprietà e gliistituti di credito in questione, riunioneaggiornata alla metà di maggio 2017 edalla quale non sembrano emergere ele-menti di novità o che preannuncino unarisoluzione favorevole. –:

se e come il Governo intenda pro-muovere e perseguire una favorevole riso-luzione della vicenda, a sostegno di uninteresse pubblico, chiaro ed evidente,messo a rischio. (4-16638)

Atti Parlamentari — 47482 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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Apposizione di firme ad interrogazioni.

L’interrogazione interrogazione a rispo-sta scritta Santelli n. 4-16553, pubblicatanell’allegato B ai resoconti della sedutadell’11 maggio 2017, deve intendersi sot-toscritta anche dal deputato Occhiuto;

l’interrogazione a risposta orale San-telli n. 3-03017, pubblicata nell’allegato Bai resoconti della seduta del 12 maggio2017, deve intendersi sottoscritta anchedal deputato Occhiuto.

Ritiro di documentidel sindacato ispettivo.

I seguenti documenti sono stati ritiratidai presentatori:

interrogazione a risposta in Commis-sione Fanucci n. 5-10848 del 15 marzo2017;

interrogazione a risposta scritta Mo-rani n. 4-16594 del 15 maggio 2017;

interrogazione a risposta in Commis-sione Pili n. 5-11368 del 17 maggio 2017.

ERRATA CORRIGE

L’interrogazione a risposta scritta Pescoe altri n. 4-16479 pubblicata nell’AllegatoB ai resoconti della Seduta n. 789 del 4maggio 2017. Alla pagina 47055, primacolonna, alla riga quattordicesima e allariga diciottesima, la parola « Amer » èsostituita dalla parola « Arner »;

l’interrogazione a risposta scritta Fan-tinati n. 4-16615 pubblicata nell’AllegatoB ai resoconti della Seduta n. 798 del 17maggio 2017. Alla pagina 47412, primacolonna, alla riga ventitreesima deve leg-gersi: « dei giovani italiani, scongiurandocosì il verificarsi » e non come stampato;

Atti Parlamentari — 47483 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 MAGGIO 2017

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PAGINA BIANCA

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Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

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*17ALB0008000**17ALB0008000*