automezzi e attrezzature di lavoro i rischi...

OSSERVAZIONI, ANALISI, IPOTESI DI

MIGLIORAMENTO

• AUTOMEZZI E ATTREZZATURE DI

LAVORO I RISCHI MUSCOLO-

SCHELETRICI CONNESSI

• ALL’INVECCHIAMENTO DELLA

POPOLAZIONE ATTIVA

1Ecomondo – Rimini 6 novembre 2014

Automezzi ed attrezzature di lavoro - L'invecchiamento della popolazione attiva

- I rischi muscolo scheletrici nella raccolta dei rifiuti urbani - Giuseppe Artale 2

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3Automezzi ed attrezzature di lavoro - L'invecchiamento della popolazione attiva

- I rischi muscolo scheletrici nella raccolta dei rifiuti urbani - Giuseppe Artale

4Automezzi ed attrezzature di lavoro - L'invecchiamento della popolazione

attiva - I rischi muscolo scheletrici nella raccolta dei rifiuti urbani - Giuseppe

Automezzi ed attrezzature di lavoro - L'invecchiamento della popolazione attiva -

I rischi muscolo scheletrici nella raccolta dei rifiuti urbani - Giuseppe Artale ASIA

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8Automezzi ed attrezzature di lavoro - L'invecchiamento della popolazione attiva - I

rischi muscolo scheletrici nella raccolta dei rifiuti urbani - Giuseppe Artale ASIA Napoli


attiva - I rischi muscolo scheletrici nella raccolta dei rifiuti urbani -

Ecomondo – Rimini 6

novembre 2014

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OSSERVAZIONI, ANALISI,

IPOTESI DI MIGLIORAMENTO PER

LA RIDUZIONE DEI DANNI

MUSCOLO- SCHELETRICI

CONNESSI

ALL’INVECCHIAMENTO DELLA

POPOLAZIONE ATTIVA

Automezzi ed attrezzature di lavoro - L'invecchiamento della popolazione


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TUTELA DELLA SALUTE – LE FONTI DEL DIRITTO

CARTA COSTITUZIONALE Art. 32 (primo periodo)

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

CODICE CIVILE Art. 2087

L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro



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D.L.gs. 81/08

Art .15 comma 1 Misure generali di tutela

lett. d ) rispetto dei principi ergonomici nell’organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo;

e) la riduzione dei rischi alla fonte;f) la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso;



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D.L.gs. 81/08

Articolo 22 - Obblighi dei progettisti

I progettisti dei luoghi e dei posti di lavoro e degli impianti rispettano i principi generali di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro al momento delle scelte progettuali e tecniche e scelgono attrezzature, componenti e dispositivi di protezione rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari in materia.



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Articolo 23 - Obblighi dei fabbricanti e dei fornitori

Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzature di lavoro, dispositivi di protezione individuali ed impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

D.L.gs. 81/08



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D.L.gs. 81/08

Articolo 28 - Oggetto della valutazione dei rischi

1. La valutazione di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a), anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori ……., ivi compresi QUELLI connessi alle differenze di genere, DI ETÀ, …..



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D.L.gs. 81/08TITOLO III CAPO I ATTREZZATURE DI LAVORO

Articolo 70 - Requisiti di sicurezza delle attrezzature di lavoro

Salvo quanto previsto al comma 2, le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive comunitarie di prodotto.



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D.L.gs. 81/08

TITOLO III CAPO I ATTREZZ. DI LAVORO

Articolo 71 comma 2 - Obblighi del datore di lavoro

2. All’atto della scelta delle attrezzature di lavoro, il datore di lavoro prende in considerazione:a) le condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro da svolgere;b) i rischi presenti nell’ambiente di lavoro;c) i rischi derivanti dall’impiego delle attrezzature stesse;d) i rischi derivanti da interferenze con le altre attrezzature già in usod) i rischi derivanti da interferenze con le altre attrezzature già in uso


- I rischi muscolo scheletrici nella raccolta dei rifiuti urbani - Giuseppe Artale 26

D.L.gs. 81/08

Articolo 167 – MMC –

…sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso lombari.



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D.L.gs. 17/10 (nuova direttiva macchine 2006/42/CE)

1.1.6. Ergonomia

Nelle condizioni d'uso previste, devono essere ridotti al minimo possibile il disagio, la fatica e le tensioni psichiche e fisiche (stress) dell'operatore, tenuto conto dei principi seguenti dell'ergonomia:

•tener conto della variabilità delle dimensioni fisiche, della forza e della resistenza dell'operatore,

•offrire lo spazio necessario per i movimenti delle parti del corpo dell'operatore,



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D.M 10 giugno 2014 (G.U. n.212 12/9/14)

Aggiornamento dell’elenco delle malattie professionali (T.U. 1124/65).

Introduzione nell’elenco delle “ patologie muscolo scheletriche , articolari, determinate da sovraccarico biomeccanico - movimentazioni manuali di carichi, microtraumi, posture incongrue ”



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FATTORI CONCORRENTI NEL DANNO MUSCOLO-SCHELETRICO

•Fisiologico invecchiamento delle articolazioni e dell’apparato locomotore (artriti, artrosi, diminuzione della massa e del tono muscolare)

•Patologie generali dovute all’invecchiamento ed agli altri rischi lavorativi (ad es. esposizione agli agenti atmosferici ed ambientali)

•Aumento della vita lavorativa (legge Fornero)



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QUALI CONSEGUENZE

•Diminuzione dell’efficienza del servizio assegnato (incremento dei giorni di assenza per malattia/infortuni)

•Aumento dei casi di inidoneità lavorativa alle mansioni specifiche

•Aumento dei costi della NON SICUREZZA (premi INAIL, fermi macchina, guasti/rotture delle attrezzature, ricadute giudiziarie, ecc…)



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IPOTESI DI MIGLIORAMENTO

•SOLUZIONI TECNICHE

E

•SOLUZIONI GESTIONALI



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IPOTESI DI MIGLIORAMENTO

Soluzioni tecniche :

•automezzi ed attrezzature ergonomiche

•automazione spinta delle attività



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ESEMPIO DI VEICOLI PIU’ ERGONOMICI

Compattatori a carico posteriore con abitacolo ribassato per il trasporto dell’ equipaggio in cabina di guida, con l’eliminazione delle pedane posteriori



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ESEMPIO DI RACCOLTA AUTOMATIZZATA

AUTOCOMPATTATORI A CARICO LATERALE ONO OPERATORE



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ESEMPIO DI RACCOLTA AUTOMATIZZATA AUTOCOMPATTATORE A CARICO SUPERIORE MONO OPERATORE



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STESSE ATTREZZATURE , DIFFERENTI DIMENSIONI, DIVERSO IMPEGNO FISICO PER I LAVORATORI



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Esempio di diversa realizzazione a fronte della stessa norma (UNI 1501-1) . Diversa altezza del vano di carico e della sponda ribaltabile , con diverso approccio ergonomico



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Vano di carico molto alto = difficoltà di conferimento manuale per persone di bassa/media statura . Difficoltà di sblocco dei fermi di apertura della sponda ribaltabile . Elevato impegno fisico per ribaltamento e chiusura della paratia a causa del suo eccessivo peso



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IPOTESI DI MIGLIORAMENTO Soluzioni gestionali :

•realizzazione di metodologie di raccolta meno usuranti per l’uomo ed in particolare per il lavoratore anziano

•sorveglianza sanitaria più adeguata, attenta e cautelativa per i lavoratori in età più avanzata

•specifici percorsi di informazione formazione per la prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici per i più anziani orientata verso il wellnes



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I RISULTATI ATTENDIBILI

da parte delle aziende

•Percepire la necessità di cambiamento e governarla secondo criteri indirizzati verso la tutela del patrimonio umano, realizzando servizi efficaci ed economicamente vantaggiosi

•Realizzare metodologie di lavoro più vicine al contesto ambientale nel quale saranno applicate sforzandosi di ridurre la standardizzazione dei metodi di lavoro, ove non vantaggiosa



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da parte delle aziende

•Sollecitare il mercato dei fornitori a cercare ed offrire soluzioni tecniche sempre più sicure ed ergonomiche

•Rappresentare ai fabbricanti, alle associazioni di categoria agli enti ed agli organismi istituzionali, le necessità e le anomalie le condizioni che meritano di essere migliorate per giungere a soluzioni normative e non discrezionali



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I RISULTATI ATTENDIBILI da partedi progettisti e fabbricanti

•Allestimenti di automezzi per trasportare in cabina gli operatori e rendere agevole l’uscita e il rientro nell’abitacolo con la definitiva eliminazione del trasporto sulle pedane posteriori

•Automezzi con allestimenti capaci di realizzare automazioni anche per situazioni urbanistiche con spazi più ridotti e complessi



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da parte di progettisti e fabbricanti

•Dimensionamento di mezzi ed attrezzature realizzate in funzione alla biometria e della biomeccanica dei lavoratori anziani, per ridurre gli sforzi fisici e l’assunzione di posture incongrue

•Realizzazione di macchine ed attrezzature nella concezione antropocentrica del lavoro



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IL RUOLO DELLE RAPPRESENTANZE DEI LAVORATORI

•Rappresentare le difficoltà, le azioni e le specifiche operazioni che causano disagio, sforzi, microtraumi, posture incongrue ai lavoratori

•Promuovere , attraverso l’ascolto dei lavoratori, la verifica delle effettive difficoltà e la partecipazione attiva, nelle varie sedi d’incontro , la cultura del cambiamento ponendo l’uomo al centro del processo



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IL RUOLO DELLE RAPPRESENTANZE DEI LAVORATORI

•Promuovere il confronto e lo sviluppo sul tema dell’invecchiamento della popolazione attiva e sulla necessità di realizzare processi lavorativi sempre più ergonomici e sicuri per la tutela dei lavoratori



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GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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