barbara sini - dipartimento di psicologia - università di torino 1 competenza emotiva
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Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
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Competenza emotiva
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La dimostrazione La dimostrazione dell’autoefficacia dell’autoefficacia
(self-efficacy) (self-efficacy) nelle transazioni sociali che nelle transazioni sociali che
suscitano emozioni suscitano emozioni (Emotion- eliciting social (Emotion- eliciting social
transactions)transactions)
COMPETENZA EMOTIVA(Carolyn Saarni,1999)
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Capacità e abilità dell’individuo di raggiungere un risultato desiderato.
Self-efficacy:Self-efficacy:
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Emotion- eliciting social Emotion- eliciting social transactions: transactions:
comprendere come le persone possono rispondere emotivamente e, contemporaneamente e strategicamente, applicare la propria conoscenza sulle emozioni e sulla loro espressività, alle situazioni di relazione interpersonale.
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AUTOREGOLAZIONE AUTOREGOLAZIONE (SELF-REGULATION)(SELF-REGULATION)
L’abilità di gestire le proprie azioni, pensieri e sentimenti in modo adattativo e flessibile in
base alle diverse varietà di contesto, sia sociale sia fisico. Un’autoregolazione ottimale
contribuisce al benessere, al senso di autoefficacia e fiducia e ad un senso di
coinvolgimento con gli altri.
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Competenza emotiva Competenza emotiva ee
autocoscienza (self-awarness)autocoscienza (self-awarness)
Sé soggettivo Sé oggettivo
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L’attaccamento sicuro è caratterizzato da un atteggiamento materno di
accoglienza e sensibilità ai segnali emotivi dei bambini, anche e
soprattutto a quelli negativi, così che il bambino percepisce la madre come un “porto sicuro” dal quale il
bambino può avventurarsi nell’esplorazione dell’ambiente.
Autoregolazione e Autoregolazione e attaccamentoattaccamento
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Sul piano della regolazione emotiva, si mette il bambino nella condizione di tollerare le emozioni negative per un lasso di tempo sufficiente perché
possa dare significato alla situazione frustrante o conflittuale
di fronte alla quale si trova e perché provi ad escogitare una qualche
risposta.
1. Percezione, valutazione (appraisal), ed 1. Percezione, valutazione (appraisal), ed espressione delle emozioniespressione delle emozioni
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La consapevolezza del proprio stato emozionale, compresa la possibilità
che si stiano esperendo emozioni multiple e,
ad un più alto livello di maturazione,
la consapevolezza che si possa non avere coscienza di quello che si sta
provando a causa di dinamiche inconsce o di disattenzione selettiva.
LE LE 88 ABILITÀ DELLA COMPETENZA EMOTIVA ABILITÀ DELLA COMPETENZA EMOTIVA
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L’abilità di discernere le emozioni degli altri è basata
su schemi situazionali ed espressivi il cui significato trova un qualche grado di consenso all’interno di uno specifico contesto culturale.
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L’abilità di usare un vocabolario delle emozioni e termini per indicare le
espressioni che sono comunemente disponibili nella propria cultura (o
sottocultura) e,
ad un più alto livello di maturazione,
l’abilità di acquisire copioni (scripts) culturali che legano l’emozione ai
ruoli sociali.
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Capacità di coinvolgimento empatico e “simpatetico” nelle esperienze emozionali degli altri.
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L’abilità di realizzare che uno stato emozionale interno non necessariamente corrisponde con l’espressione esibita e,
ad un più alto livello di maturazione,
la capacità di comprendere che il comportamento emozionale-espressivo può avere un certo impatto sugli altri e tenerne conto nelle proprie strategie di auto-presentazione.
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il conoscere quando
esprimere le proprie emozioni in modo spontaneo e
quando modificare
o addirittura sopprimere
la loro espressione, sulla base delle circostanze di tipo sociale e come sia importante per se stessi
controllare o esprimere ciò che si prova
(una delle tante strategie di gestione delle emozioni).
Regolazione o controllo?????Regolazione o controllo????? Per “gestione delle emozioni” (“emotion management”) intendo
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La capacità, nell’affrontare adattivamente emozioni
avverse o stressanti, di usare strategie di autoregolazione
che migliorano l’intensità o la durata temporale di un
qualche stato emotivo (come ad esempio la resistenza fisica
allo stress).
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Strategie di problem-solvingStrategie di problem-solvingStrategie focalizzate sull’evento
Da moderato ad elevato controllo sulla situazione
•Strategie di problem-solving
•Ricerca di supporto (aiuto o conforto)
•Strategie di distanza (distacco)
•Strategie di internalizzazione (autobiasimo, ansia, comportamenti di preoccupazione)
•Strategie di esternalizzazione (biasimare gli altri, attacchi aggressivi)
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Poco o nessun controllo sulla situazione
•Sostituzione o distrazione dal contesto o dallo stato emotivo
•Riorganizzazione o ridefinizione del contesto o dell’emozione negativo/a
•“Smussamento” cognitivo o strategie di ricerca di informazioni
•Evitamento del contesto o dell’emozione negativo/a
•Diniego o negazione del contesto o dell’emozione
•Dissociazione di sé dalla situazione
Strategie focalizzate sull’emozione (emotion-focused strategies)
Strategie di problem-solvingStrategie di problem-solving
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Consapevolezza che la struttura o la natura dei
rapporti interpersonali è in parte determinata dalla qualità
della comunicazione emotiva all’interno della relazione.
si agisce in modo autoefficace se si è consapevoli di come vengono comunicate le proprie emozioni
agli altri e se si riconosce che la scelta del livello di comunicazione emotiva dipende dalla natura
della relazione.
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La capacità di essere emotivamente autoefficaci: avere un punto di vista individuale su se stessi e sul proprio modo di “sentire” e, soprattutto, del modo in cui si intende provare emozioni.
(essere autoefficaci a livello emotivo significa non essere sopraffatti dall’intensità e la complessità dell’esperienza emotiva come pure non sentire l’esigenza di inibire o negare alcun tipo di emozione)
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