bastione di giugno del quartiere di porta santo spirito
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Bastione di Giugno del Quartiere di Porta Santo SpiritoTRANSCRIPT
Giostra di Giugno 2011Il Bastione - edizione straordinaria
Periodico di informazione del
Anno XXII n. 4 - Luglio 2011 - Autorizzazione Tribunale Arezzo n. 2/92 del 25/1/92 - Direttore Responsabile: Roberto ParnettiPubblicazione a cura del Quartiere di Porta Santo Spirito, via Niccolò Aretino, 4 - 52100 Arezzo - Stampa: Centrostampa, via Galvani, 79/a - Arezzo - Impaginazione: Pictura Studio Ar
XXVII LANCIA D’ORO
Quartiere di Porta Santo Spirito
EDIZIONE STRAORDINARIA GIOSTRA DI GIUGNO 2011Redazione: Zanobi Bigazzi,, Sara Carniani, Roberto Cucciniello, Roberto Del Furia, Daniele Farsetti, Roberto Gomitolini, Ezio Gori, Franco Gori, Roberto Parnetti, Roberto Turchi.Ringraziamo per le foto: Giulio Cirinei, Lorenzo Raspanti, Felice Rogialli, Chiara Romboli, Andrea Scartoni, Elena Sestini.
LIVING THE DREAM
LA TRICOLORE È NOSTRA
IO E MATILDE, LA VITTORIA PIÙ BELLA
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uando l’Araldo haannunciato:“Vince la 121a edi-zione della Giostra
del Saracino il Quartiere diPorta Santo Spirito!” è statouno dei momenti più belli edemozionanti della mia vita!Il 18 giugno abbiamo compiutoun’impresa storica. È il giustocoronamento di un grande edimpegnativo lavoro, è la realiz-zazione di un sogno, di un pro-getto partito nel mese di ottobree assolutamente condiviso datutto il Popolo Gialloblù che hamesso nelle migliori condizionipsicologiche ed emotive i nostrieroi Marco e Daniele per rega-larci questa gioia immensa eportare nella nostra rastrellie-ra la 27ª Lancia d’Oro dedicataai 150 anni dell’Unità d’Italiae che legherà per sempre il no-stro Quartiere ad un evento im-portantissimo e bellissimo del-la nostra Patria. Dunque grazieMarco e Daniele per aver rea-lizzato il sogno di tutto un Po-polo adesso in festa per la vo-stra e nostra straordinariaVittoria! Un grazie anche a te,Martino, per la grandissimaprofessionalità ed esperienzache hai messo a disposizione deiragazzi e del Quartiere e perl’ottimo lavoro svolto alle nostrescuderie dove è nata una gran-dissima squadra fatta non solodi ottimi Giostratori, ma anchee soprattutto da grandissimi uo-mini. Squadra della quale fan-no parte anche Elia e Gian Ma-ria che voglio ringraziareperché protagonisti di una Pro-va Generale assolutamente en-tusiasmante. Il futuro ci sorride!Questa Vittoria è la Vittoria ditutto il fantastico Popolo Gial-loblù! Tutti i Quartieristi si de-vono sentire protagonisti ed ar-tefici di quanto accaduto inPiazza, perché tutti abbiamocontribuito, ognuno per il pro-prio ruolo a creare le condizio-ni ideali che sono state il pre-supposto fondamentale perdisputare una Giostra da vinci-tori.Concludo con una frase diven-tata famosa detta da una Perso-na altrettanto famosa ed a memolto cara, Persona per la qua-le il destino mi ha portato a ri-coprire questo ruolo, ed allaquale permettetemi di dedicarequesta meravigliosa Lanciad’Oro: “Credere nella forza delprogetto, anche se qualche in-toppo lungo il suo cammino lopossiamo trovare”. CIAO EDO!
Il Rettore
entoventuno edizioni ci hanno in-segnato che la Giostra si può vin-cere in molti modi. Santo Spiri-to, nella notte del 18 giugno, ha
dimostrato che la Lancia d’Oro può essere ilfrutto di emozioni improvvise e di eventi ina-spettati. La qualità dei giostratori è tale percui il cinque non è più un’eccezione e il “bri-vido”, allora, arriva da una lancia spezzata.La Giostra è una stupenda rievocazione sto-rica, è simbolo della nostra città, è lievito dipassioni ed entusiasmi ma è anche un gioco.E nel gioco finisce per incidere anche la sor-te, benigna o meno che sia.I miei complimenti al Rettore Ezio Gori, alCapitano Paolo Agnoletti e ai cavalieri Mar-co Cherici e Daniele Gori. E con loro a tuttii quartieristi di Santo Spirito. Vorrei aggiun-gere un nome ed è quello di Edo Gori che diquesto quartiere è stato anima e protagonistae che troppo presto ci ha lasciato. Grazie alloro lavoro, oggi Santo Spirito ha nella suasede la Lancia d’Oro dedicata all’Unità d’Ita-lia. È un grande onore e un riconoscimentodi passione ed amore. Un amore per la Gio-stra che, soprattutto, è amore per la città.
Giuseppe Fanfani
ro convinto che le emozioni provate nel1996 dopo la vittoria della Lancia dellaMadonna del Conforto non potessero es-sere superate in una fantomatica scala di
godimento. Solo a ripensarci mi ritornano i brividi. Lalunga attesa dal lontano 1984, le tante amarezze pro-vate in quei lunghissimi 12 anni e poi invece, in unasola settimana, l’offerta dei ceri fortemente voluta daEdo e svoltasi per la prima volta in Duomo alla protet-trice di Arezzo, la lancia spezzata, la gioia della con-segna ed infine il ritorno al Bastione sotto la pioggiatra migliaia di quartieristi. Eccezionale.Mi sbagliavo. Sabato 18 giugno si è ripetuta per certiversi la stessa rappresentazione. Seppur più breve, stes-sa attesa, stesse amarezze per risultati negativi e sfor-tunati, alcune vicissitudini all’interno del quartiere,stesso modo di arrivare al successo con la rottura diuna lancia.Dopo il 3 di Daniele è successo il finimondo, dal mo-mento della consegna della Lancia è stato un crescen-do di emozioni sfrenate, incredibili, esagerate. Sonorimasto per diverso tempo sotto shock. Mai vista tantafolla sotto la tribuna alla consegna della Lancia e nel-l’accompagnarla in Duomo; il tripudio all’interno dellaCattedrale e poi giù in corteo lungo il Corso, la sostaindimenticabile a San Michele cantando a squarcia-gola l’inno di Mameli e poi l’arrivo a Piazza San Jaco-po in un bagno di folla che pensavo insuperabile.Mi sbagliavo ancora, all’arrivo ai Bastioni il popologialloblù era immenso, assolutamente incredibile,trionfale.Finalmente la Tricolore era arrivata a destinazione nellasua sistemazione naturale al Bastione insieme alle al-tre 26 ad aspettare con una certa impazienza...È stata la mia prima vittoria da Capitano di questoantico e glorioso Quartiere. Mai avrei pensato di rico-
eraviglioso! Meraviglio-so! Meraviglioso!Così, con questa parolache descrive e riassume
appieno la giornata che ho vissuto,voglio iniziare questo mio articolo de-dicato alla ventisettesima Lancia d’Orovinta dal nostro quartiere. Ripetuta pertre volte, numero perfetto per defini-zione, proprio come le lance che hovinto in Piazza Grande indossando icolori gialloblù. Numero tre che è pre-sente anche nei 30 anni di presenza trale fila del quartiere come socio e figu-rante. Risale infatti al 1980 la mia pri-ma tessera recante il numero 79.Tre vittorie, tre Lance d’Oro tutte e trebelle, rimaste nel mio cuore.La prima, che non si scorda mai, èquella del settembre ’84 colorata inoro-azzurro ed impreziosita da unaspirale di colombe bianche che in volosalgono verso l’alto, come la colom-ba che nel nostro stemma vola soprail Bastione. La seconda che di fattochiuse i 12 anni lontano dalla vittoria,quella del settembre ’96 dedicata allaMadonna del Conforto, anche questacon i colori predominanti oro-azzur-ro. La terza questa del 18 giugno scor-so dedicata al 150° Anniversario del-l’Unità d’Italia.Nelle prime due sono evidenti i segnid’appartenenza al nostro quartiere, ecioè le colombe ed i colori oro-azzur-ro. Ma è nella terza che, pur non es-sendoci i nostri colori, noto segnali,similitudini e forti emozioni che, a ri-pensare a tutta la giornata come in un
retino di nascita e di cuore, vivo in Australia datempo e per circa due anni mi sono immaginatodi vestirmi con il mio Quartiere e i suoi stupendicolori e provare l’emozione di essere in Piazza e
di vincere la Giostra. L’ho veramente desiderato tanto e pen-sato tanto spesso. Il 29 Maggio 2011 il sogno iniziò a diveni-re realtà; torno in Italia per visita e i miei amici di una vita mivengono a prendere all’aeroporto di Fiumicino, me li trovodavanti con la bandiera del Bastione! E pensare che lo im-maginavo cominciare ad insaputa dei miei amici, che inoltresono venuti facendomi una sorpresa...Arriva il giorno della Giostra tanto atteso con emozione maanche preoccupazione ed ansia, specialmente nelle due setti-mane che lo hanno preceduto: tanta la speranza di vedererealizzare quello che da tanto immaginavo di vivere, e al con-tempo la paura di esserne deluso. Ma il pensiero positivonon mi ha mai abbandonato, e quando mi sono vista addossoper la prima volta nella mia vita la Colomba al petto nel co-stume da armigero ( quello che sognavo), ho avvertito un’ener-gia e una gioia immensa che superavano tutto il resto, inoltreavere i miei amici al fianco vestiti anch’essi da armigeri for-mando un unica linea era una forza in più.E come si può descrivere tutta la sfilata e poi l’entrata inPiazza e la voce dell’araldo! E tutto il pubblico acclamanteattorno! Ma ancor più quali parole potrei usare per dire leemozioni vissute durante ogni singola carriera di ogni gio-stratore, la tensione e le urla...Il primo cinque di S. Andrea mi ha ghiacciato... poi i nervidella lancia cambiata più volte al Cherici... oddio no, non midire che mi cade tutto addosso!... poi la lancia si spezza, le
È LA VITTORIADI TUTTI NOI
prire un giorno questa carica che mi dà un orgoglio infi-nito e allo stesso tempo una grande preoccupazione dinon essere all’altezza del ruolo. Comunque eccomi quae vorrei concludere ringraziando veramente tutti, a par-tire da una persona speciale che mi convinse ad entrarein questo quartiere insieme a lui nel lontano 1990, perpassare a Marco e Daniele veramente eccezionali, aMartino, a tutto il Consiglio direttivo guidato da un gran-de come Ezio, a tutti coloro - e sono tanti - che hannocontribuito con il loro appoggio alla riuscita di questaimpresa. E soprattutto a tutto il popolo gialloblù che ciha sempre sostenuto e mi ha dimostrato sempre un gran-de affetto. Grazie di cuore.
Con antico ardore.Paolo Agnoletti
IL SALUTODEL SINDACO
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0575.357195 (24h su 24h)334.3278321 (24h su24h)
COSÌ IN PIAZZA A VESTIRE I COLORI DELLA COLOMBINARettore: Ezio Gori
Capitano: Paolo Agnoletti
Maestro d’Arme: Fabio Niccolini
Aiuto Regista: Giacomo Magi
Paggetto: Matilde Raffi
Tamburini:Luca Giaccherini, Lorenzo Panagia,Saverio Petruzzi, Maurizio Sgrevi
Chiarine:Riccardo Bandini, David Caroti
Dame:Vanessa Vespertini (Albergotti)
Elisa Marzocchi (Azzi)Chiara Fucini (Camaiani)Eleonora Lisi (Guasconi)
Paggi:Jacopo Bartolini (Albergotti)
Roberto Scarano (Azzi)Massimo Carosso (Camaiani)Riccardo Fracassi (Guasconi)
Vessilliferi:Marco Salvadori (Emblema)Andrea Testini (San Jacopo)
Roberto Turchi (Tolomei del Calcione)Saimon Savini (Pazzi del Valdarno)
Cavalieri di Casata:Andrea Bennati (Albergotti)
Matteo Cedro (Azzi)Simone Coleschi (Camaiani)Matteo Gambini (Guasconi)
Palafrenieri:Roberto Bosi (Albergotti)
Francesco Ceccarelli (Azzi)Alessio Pasquetti (Camaiani)Roberto Parnetti (Guasconi)Andrea Betti (Giostratore)
Gabriele Narducci (Giostratore)Giampaolo Ferranti (Capitano)
Balestrieri:Matteo Bracciali, Jacopo Cerini,
Andrea Faralli, Michele Giuseppi,Simone Guerri, Marco Mencagli,
Gianluca Poggiaroni, Paolo Raspanti,
Simone Sinatti, Matteo Turchi,Hugo Valdambrini, Lorenzo Valentini.
Armigeri:Leonardo Fabbroni, Elia Rocco Ferrara,Federico Gallorini, Giacomo Burroni,Andrea Mariottini, Nicola Mariottini,
Gabriele Mencarelli, Fabio Neri,Andrea Raffi, David Rossi, Luca Testa,
Giuseppe Toscanini.
Lucco Buratto: Riccardo Caneschi
Lucchi Piazza:Marco Cerini, Fabio Cittadini,Marco Geppetti, Mauro Sodi,
Luciano Panagia
Lucchi Logge:Fabio Barberini, Paolo Bertini,
Francesco Ciardi, Martino Gianni,Alessandro Sini, Roberto Vitellozzi.
film, trovo importanti.Una vittoria iniziata alle 16.45 quan-do uscendo di casa con mia figliaMatilde, che con me stava per entrarein Piazza per la prima volta vestita dapaggetto, si sono alzate in volo dinan-zi a noi due tortore, proprio come noidue seduti insieme nella moto. Poi c’èquesta causalità che sta diventando tra-dizione, che vede Porta Santo Spiritovincente quando il paggetto è una fem-mina. Altra circostanza il cielo plum-beo, carico di pioggia poco prima del-l’ingresso in Piazza Grande, propriocome nel settembre del ’96.Una giostra vinta non solo per la bra-vura di Martino, Marco e Daniele, maanche grazie alla Dea Bendata checome nel ’96 ha fatto sì che si rom-pesse la lancia. Anche qui un’altra si-militudine: Marco al rientro con noidopo la sua esperienza a Porta Cruci-fera, quindi comunque alla prima car-riera in gialloblù, rompe la lanciacome successe a Capacci nel ’96. an-che lui alla prima carriera in giallo-blù.Poi solo forti emozioni, che mi hannocommosso come mai prima. Vincereuna Lancia d’Oro per un quartieristaè bello, per un figurante presente inPiazza è stupendo, ma per un figuran-te presente in Piazza con la figlia incollo vestita da paggetto come è suc-cesso a me, è unico, irripetibile. Comedice la pubblicità di una famosa cartadi credito, non ha prezzo!Ricordo con affetto tutte le personeche con foulard, bandiere e qualsiasi
altro segno distintivo gialloblù subitodopo la vittoria mi hanno avvicinatoper accarezzare, baciare e fare i com-plimenti a Matilde che tenevo in col-lo, come se per loro avesse contribui-to in qualche modo alla vittoria. Pertutta la durata della giostra ho tenutoMatilde in collo tra le mie braccia pergoderci le carriere insieme. In queimomenti lei mi ha chiesto di tutto dicontinuo, tanto era eccitata, e mi emo-ziona molto tutt’ora vedere alcune fotoche ci ritraggono insieme.A lei di questa giornata meravigliosasono rimasti tanti bellissimi ricordi,l’orgoglio di sfilare per le strade diArezzo con i colori del suo quartiereed insieme al suo babbo, tutte le per-sone conoscenti e non che la chiama-vano ed incitavano, l’emozione che haprovato all’ingresso in Piazza Gran-de, che per come me l’ha descritta èuguale a quella che provo io sempretutte le volte, stare seduta sulle miespalle e toccare la Lancia d’Oro inmezzo a tutta la bolgia della vittoria,e poi i baci sulla fronte che mi ha datoper la felicità.Quando siamo tornati al quartiere e siè tolta il costume, pur essendo moltostanca e con le vesciche nei piedini,mi ha chiesto di portarla da Fabio Nic-colini, il maestro d’armi, per salutarloe ringraziarlo di averla fatta vestire, unmomento troppo importante per lei ea cui teneva fin da piccolina.Credo che da oggi avremo una quar-tierista gialloblù in più.
Andrea Raffi
lacrime di gioia, i salti, le urla! Il Sogno sembrava avvi-cinarsi sempre più alla realtà. Poi la conferma della vit-toria con la carriera di Gori. Ho sentito un’esplosione!Venuto sognando da uno dei paesi più lontani che ci pos-sono essere, mi sentivo in Cielo!Ci ammassiamo tutti intorno alla Lancia d’Oro, sembraquasi di scoppiare dalla foga e dalla gioia! Ero lì, eravero... e se pur per la maggior parte tutto si era svoltocome lo avevo sognato ed immaginato, vi assicuro che èstato ancora più bello!Bello è sognare, ma vivere il Sogno ci realizza.Living the dream.
Gabriele Mencarelli
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E LUCE FUià detto, ripetitivo? For-se sì, ma questa volta èun bagliore di pura ener-gia quello che illumina
la lunga nottata gialloblù.Una notte che nessuno di noi ha vis-suto prima, una notte che ci manca-va dal 1938.I riflettori in Piazza Grande sonopotenti ma è un lampo ancor piùabbagliante quello che ci acceca allarottura della lancia di Marco Cheri-ci e ci vela gli occhi di lacrime. Unafolgore che pare scaturita da quel-l’attesa elettrica, in quell’intermina-bile danza, giù al pozzo. Ed è un
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flash quello che ci oscura la mente,memori di quel tre da colpire nel-l’ultima carriera di un beffardo 1990,e ci mantiene ibernati fino al galop-po senza indugio di Daniele Gori.Poi l’esplosione, il tripudio, bracciache ti stringono e tutti, ma propriotutti, attorno a quella preziosa Lan-cia tricolore da dedicare a chi tenia-mo nel cuore.Gli altri se ne vanno.I rossoverdi forse pensando allamancata beffa, se la lancia di Far-setti, invece di cadere, si fosse spez-zata su quel quattro mancato. I bian-coverdi con tanta condivisibile
amarezza e qualche recriminazione.Ma la Giostra, fortunatamente, nonè una partita a scopone scientifico ese anche così fosse, il cartaio nonvestiva davvero di gialloblù. I distur-bi ripetuti e le affannate segnalazio-ni al Maestro di Campo hanno me-scolato ben bene le carte fino a farcipescare il jolly dal mazzo.Ma la fortuna, si sa, bacia gli audacie allora... goditi lo scintillio dellaVittoria per tutta la notte, Colombi-na. Fino al sorgere del sole, quandoil cielo si inonda dei nostri colori.
Roberto Gomitolini
SVENTOLA IL GIALLOBLÙSULLA CITTÀ
a torre del Comune si è coronata di gialloblù.Dopo l’ubriacatura di gioia in Piazza Grande,al Duomo, ai Bastioni, quello è un segno cherimane nei giorni a venire. Sventola su tutta la
città, e ti sorprende quando alzi gli occhi mentresovrappensiero percorri le antiche strade intorno a Piazzadella Libertà. Un balzo al cuore che si rinnova. Dispiacedire che non ci eravamo molto abituati, anche se è la veri-tà. Ma adesso non importa, adesso c’è solo questa im-mensa felicità. C’è quel rettangolo bipartito di blu e digiallo che garrisce accanto alla bandiera dell’Europa, coni suoi stessi colori, contro il cielo azzurro dell’estate.
La redazione
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18 GIUGNO 2011 - XXVII LANCIA D’ORO DEDICATA AI 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA 18 GIUGNO 2011 - XXVII LANCIA D’ORO DEDICATA AI 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA