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16 BANCHE & FINANZAEventi
Lunedì 7 maggio 2012
Giovane, frizzante, ricca di iniziative e di van-
taggi per i propri clienti. La Banca Credito Cooperativo Agrigentino è una neonata all’interno della grande fami-glia Bcc, tuttavia sta già di-mostrando di essere un valore aggiunto importante in una parte di territorio siciliano tra le più in difficoltà in questo periodo di crisi. Dedizione verso i propri so-ci, attenzione alle proposte del mercato, professionalità nel rapporto con il mondo circostante: armi che hanno fatto di questa piccola real-tà un esempio di positività all’interno del gruppo. Cer-to, senza il sostegno della “sorella maggiore” (la Bcc di Treviglio), il tragitto sarebbe stato sicuramente più tortuo-so. Invece dal 2008, anno di insediamento, la Banca Cre-dito Cooperativo è riuscita ad attirare l’attenzione del territorio attraverso una serie di proposte allettanti per le persone: “Gianfranco Bona-cina, presidente a Treviglio, ci ha sostenuto e indirizzato nei momenti di difficoltà: la realtà bergamasca è una delle eccellenze nel nostro mondo.
Cento dieci anni di sto-ria, un radicamento nel
territorio con pochi eguali, un’identità chiara che age-vola la vita dei suoi soci. La Cattolica Popolare è oggi una società finanziaria. Le sue origini la legano al territorio di Molfetta, in provincia di Bari, come una società coo-perativa. è in queste vesti che nacque nel lontano 1902, tra-sformandosi poi in Banca Po-polare e mantenendo questo profilo giuridico fino al 1994. Attualmente la funzione prin-
cipale di Cattolica Popolare è quella di dare assistenza ai propri soci: la cifra si aggi-ra intorno agli undicimila e, dato da tenere in considera-zione, è in costante aumento anno dopo anno. Buona parte è accentrata a Molfetta, oltre tremila a Bari e la restan-te porzione nella zona nord del capoluogo, sul versante adriatico. Non solo: un altro elemento che può indicare la validità del lavoro svolto è il fatto che l’età media dei soci sia in abbassamento. Le mo-
tivazioni sono da ricercare nella validità delle conven-zioni che Cattolica Popolare riesce a sviluppare con i pro-pri interlocutori, favorendo un cospicuo risparmio per le persone che hanno deciso di fidarsi di lei. Non ci sono solo persone fisiche, tuttavia, all’interno della grande fa-miglia di Cattolica Popolare: in qualità di intermediario finanziario agisce anche per società nel campo della cor-porate finance, aggiungen-do, all’interno del pacchetto,
anche un vasta gamma di consulenze professionali. Nel breve e medio futuro ci sono importanti novità che riguar-dano l’attività di Cattolica Po-polare: l’impegno si sviluppa essenzialmente su direttive sicure che riguardano gli am-biti delle polizze sulla salute e dell’accesso al credito. L’idea di fondo è quella di fare mas-sa critica per poter permette-re ai propri soci di avere delle situazioni vantaggiose. Così è stato fino a questo momento. Così sarà anche per gli anni a venire. Come anticipato, in questo particolare periodo storico, viene data grande at-tenzione a ciò che riguarda il settore “salute”. Ecco perche tra i principali progetti in via di definizione, c’è anche la realizzazione di una casa di riposo per gli iscritti, a cui si aggiungono convenzioni con entità mediche estere gestite da professionisti italiani. Per concludere, anche la possibi-lità di accedere a polizze assi-curative sui trasporti. Queste proposte vanno a costituire un pacchetto organico che in-tende migliorare le condizio-
ni di vita delle persone, sfrut-tando conoscenze, quantità di soci e qualità dell’offerta per avere un trattamento (anche economico) di primo livello. Attualmente Cattolica Popo-lare è una società cooperativa formata da circa undicimila soci. La sua mission è ben semplificata da poche parole che rendono perfettamente la volontà da parte del gruppo: crescere insieme per favorire il territorio sostenendo le fa-miglie e le imprese. Per rag-giungere questi risultati, Cat-tolica Popolare offre un’ampia gamma di convenzioni, poliz-ze e servizi attraverso le socie-tà del gruppo e i partner ac-creditati. A ciò si aggiunge la possibilità di conquistare gli obiettivi prefissati promuo-vendo e diffondendo la cultu-ra dell’imprenditorialità. Infi-ne, ma non meno importante, l’attenzione al settore sociale, culturale e di pubblica attività attraverso iniziative mirate.
Nel suo passato, invece, c’è una storia che parla di uno sviluppo interessante, inizia-to come società cooperativa, divenuta poi Banca Popolare fino allo status attuale. Era il 1994 quando, nell’ ambito di quanto previsto dalla legge Amato sulle ristrutturazioni bancarie, si decise di scorpo-rare dalla società cooperativa l’attività propriamente ban-caria per conferirla a una so-cietà per azioni di nuova co-stituzione denominata Banca Cattolica nella quale entrò a far parte il Credito Italiano sottoscrivendo il 35% delle azioni. Il restante 65% rimase in portafoglio della Cattoli-ca Popolare (iscritta all’ albo degli intermediari finanziari non bancari) che, a partire dall’anno successivo, avviò una sua autonoma attività di carattere imprenditoriale e di servizi a favore dei suoi soci, supportando in maniera con-siderevole l’economia locale.
è un vero piacere avere come faro un esempio in cui si re-spira profondamente l’aria del mondo della cooperazione”, spiega il direttore Giuseppe Parrinello. Analogo supporto è stato for-nito dalla Federazione sici-liana delle banche di credito cooperativo: buoni maestri, quindi, ma anche un buon alunno. Già al secondo an-no, infatti, si era raggiunto il pareggio di bilancio e, alla chiusura del 2011, si è otte-nuto anche un modesto utile. Il 2012 si inserisce nel per-sonalissimo calendario della Banca Credito Cooperativo
di Agrigento come i primi dodici mesi di operatività pie-na: si può perciò considerare concluso il periodo si start up. Legata a doppio filo alla sede centrale di Agrigento, c’è il distaccamento di Grotte: il progetto, sin dalle sue origi-ni, prevedeva la presenza di questa filiale che ha iniziato a essere operativa a partire dal 2009. La realtà siciliana può già contare su quasi millecinque-cento soci, per un comples-sivo numero di clienti che si aggira intorno ai milleotto-cento. I dati sono comunque in continua crescita grazie
anche alla vasta gamma di proposte e servizi che la ban-ca fornisce. Un esempio su tutti è “Hap-py Pay”, il nuovo circuito di scontistica riservato ai clienti della Bcc Agrigentino. Que-sta possibilità permette di risparmiare su ogni acquisto effettuato in uno degli eser-cizi aderenti (ristoranti, pub, palestre, supermercati). Pa-gando con una carta rilasciata dalla banca, si avrà lo sconto direttamente accreditato sul proprio conto corrente. La promozione è valida anche se si acquista un prodotto già scontato. Non è necessa-
■■■ BCC / La Banca di Credito Cooperativo Agrigentino è una neonata all’interno del gruppo, ma già dimostra il proprio valore aggiunto
■■■ CATTOLICA POPOLARE / Nata nel 1902 come società cooperativa, fino al 1994 è stata banca popolare
La banca giovane e “frizzante” di iniziative
Qui si pensa alla salute degli iscritti
rio neppure chiederlo al ne-goziante perché l’operazione è automatica. L’adesione al circuito è gratuita per tutti i clienti della Bcc Agrigentino, titolari di una carta bancomat o di credito: alla fine di ogni trimestre gli sconti accumula-ti saranno depositati sul con-to corrente. E ancora, proposte fatte su misura per giovani, pensio-nati, imprese, professionisti e famiglie: tra queste c’è anche “Conto risparmio”. Si tratta di una novità che sta riscuoten-do grande curiosità, con un tasso annuo del 4,25%, inte-ressi anticipati, zero spese e
un conto deposito vincolato a sei mesi. Il tutto senza dimen-ticare conto “Business to Bu-siness”, conto Giovani, conto Strike e conto Tricolore e, per ultimo, il conto Pensione Più, il conto totalmente gratuito riservato ai pensionati che canalizzano la propria pen-sione. Insomma, una varietà tale da accontentare anche il cliente più esigente, una pro-posta che azzera le distanze tra la Bcc e il territorio. Que-sto, infatti, è uno degli intenti della struttura che ha come presidente Ignazio La Porta: una banca vicina alla comuni-tà. Oltre alle proposte, anche il layout delle filiali lo dimo-stra in maniera efficace: pol-troncine comode per le per-sone, disponibilità e chiarezza da parte dei 10 dipendenti (2 nella sede distaccata di Grot-te), attenzione alle singole esigenze. Su queste basi si sta sviluppando un percorso lim-pido, che piace alla cittadi-nanza e che attira nuovi soci. La trasparenza prima di tutto: solo così si possono ottenere risultati. Solo così si possono interpretare al meglio i prin-cipi della cooperazione tanto cari alla Bcc. “Siamo una piccola realtà che sta crescendo grazie alla fidu-cia del territorio, al sostegno delle banche di secondo livel-lo del movimento e alla Hol-ding Iccrea: ci permettono di raggiungere un’operatività completa ma soprattutto effi-cace che, da soli, non potrem-mo ottenere”, ha concluso il direttore Giuseppe Parrinello.
Tra le proposte più innovative, “Happy Pay”, circuito di scontistica valido su tutti gli esercizi aderenti
La funzione principale è dare assistenza ai soci: tra i principali progetti, una casa di riposo per gli iscritti, convenzioni mediche estere e polizze assicurative sui trasporti
Le vetrine della banca
Un momento dell’assemblea
Nicolò Azzollini
Un momento dell’assemblea
Oggi, Cattolica Popolare è una società cooperativa
formata da circa undicimila soci, con
un’età in progressivo abbassamento