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Programma Nazionale di Ricerca (PNR) 2010-2012. M. Cristina Di Domizio Federalimentare

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BOARD / MIRROR GROUP “ITALIAN FOOD FOR LIFE” ROMA, 17 FEBBRAIO 2010. Programma Nazionale di Ricerca (PNR) 2010-2012. M. Cristina Di Domizio Federalimentare. PREMESSE. - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: BOARD / MIRROR GROUP  “ITALIAN FOOD FOR LIFE” ROMA, 17 FEBBRAIO 2010

Programma Nazionale di Ricerca (PNR) 2010-2012.

M. Cristina Di DomizioFederalimentare

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PREMESSE In Italia il sistema pubblico di ricerca ha una scarsa attitudine all’applicazione dei

risultati e alla collaborazione con le imprese;

La quasi totalità della ricerca delle imprese è localizzata nelle regioni centro-settentrionali del Paese;

L’innovazione prodotta dall’imprenditoria italiana prescinde dagli input provenienti da centri di ricerca e sviluppo tecnologico pubblici;

Rispetto ad altri paesi della UE, è basso il livello di incentivazione ad investire in-house, ma anche ad assegnare le commesse da parte delle imprese alle strutture pubbliche di ricerca.

La dimensione dell’investimento privato in ricerca, largamente sottodimensionato rispetto agli altri paesi industrializzati, dipende in gran parte dalla larga prevalenza di PMI nel tessuto industriale italiano.

È evidente che nell’interesse della sostenibilità del sistema paese, la ricerca pubblica deve saper intercettare le linee di ricerca di interesse per le imprese, ristrutturandosi e organizzandosi in modo da rendere conveniente anche alle PMI l’accesso alla ricerca e al trasferimento tecnologico.

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Il PNR è uno strumento predisposto dal Governo per indirizzare nel Paese lo sviluppo coordinato delle attività di

ricerca.

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OBIETTIVO

• L’obiettivo è di realizzare un coordinamento nazionale degli interventi (POLITICHE DI SISTEMA COORDINATE).

• Gli strumenti attuativi saranno attivati da vari Ministeri o Regioni.

• Il MIUR è il soggetto per il coordinamento e l’integrazione delle competenze e degli interventi.

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PREPARAZIONE DEL PNR

La preparazione del PNR è stata curata da un Comitato ristretto, da un Tavolo per l’Internazionalizzazione e da 16 Tavoli Tematici.

Federalimentare e le Piattaforme Tecnologiche “Italian Food for Life” e “Plants for the Future Italia” hanno attivamente partecipato ai lavori dei Tavoli Tecnici “Sistema Agroalimentare” e “Made in Italy”.

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TAVOLO TECNICO “SISTEMA AGRO-ALIMENTARE” Il contributo del Tavolo è incentrato sui problemi della “sicurezza alimentare” (security,

food security e food safety), della salute (interazione tra alimenti e salute) e dell’ambiente (innovazione del sistema agro-industriale che deve essere sempre più sostenibile e competitivo).

Si vuole instaurare un collegamento più stabile tra le competenze scientifiche presenti nel nostro territorio e l’apparato produttivo nazionale, mettendo rimedio alla frammentazione che esiste nel settore attraverso un forte impulso al trasferimento delle innovazioni di processo e di prodotto che contribuirebbe ad aumentare il posizionamento della competitività dell’Industria alimentare.

Si vogliono creare reti di eccellenza che possano coordinarsi su temi specifici, ed in particolare: l’identificazione di marker di qualità del Made in Italy, le abitudini alimentari all’italiana, la genomica del sistema agroalimentare.

L’attività di ricerca dovrà essere finalizzata a mantenere e incrementare a livello internazionale la presenza di prodotti agro – alimentari Made in Italy, con evidenti ricadute economiche e sociali.

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TAVOLO TECNICO “BENI STRUMENTALI E MADE IN ITALY”

Si intende promuovere e supportare la crescita della competitività e sostenibilità della priorità Made in Italy. A tal fine vengono individuate delle priorità per i Beni strumentali, il Sistema Casa, il Sistema Moda e il Sistema Alimentare.

Queste ultime sono tratte dalla Piattaforma “Italian Food for Life” (offerta al consumatore di cibi sicuri e di qualità, adatti alle più svariate occasioni di consumo, con un alto valore aggiunto in termini di confezionamento e di servizio, raggiungimento di una produzione alimentare sostenibile, gestione efficiente della catena alimentare, promozione della formazione e del trasferimento tecnologico alle PMI).

Per rispondere tempestivamente ed efficacemente alle priorità identificate nell’ambito dei quattro sistemi del Made in Italy il Tavolo individua due progetti pilota correlabili ad iniziative europee e regionali: “Factories of the future, Made in Italy” e “Made in Italy alimentare del futuro”.

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IMPOSTAZIONE INNOVATIVA

Il PNR assegna un valore strategico alla collaborazione pubblico-privata per lo sviluppo di prodotti e processi necessari a mantenere e sviluppare la competitività del Paese.

La chiave di volta per la crescita del sistema ricerca è l’interazione costante e profonda tra imprese, Università e Istituzioni di governo.

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STRATEGIE NECESSARIE A FAR RIPARTIRE IL MOTORE DELL’INNOVAZIONE ITALIANA

FINANZIAMENTI PUBBLICI IN LINEA CON LA MEDIA UE. In tre anni il livello degli investimenti pubblici in ricerca dovrà passare dall'attuale 0,56% del Pil allo 0,65 della ricchezza prodotta ogni anno, come nella media europea. Anche se nei Paesi più avanzati le risorse pubbliche per R&S valgono l’1% del Pil.

POLITICA INDUSTRIALE A SOSTEGNO DELL'IMPRESA. Il Governo dovrà mettere in atto una politica industriale che favorisca maggiori investimenti nella ricerca da parte delle imprese. Oggi le aziende italiane spendono lo 0,55 del prodotto interno lordo in R&S, mentre la media europea arriva all'1,17% del PIL.

STIMOLARE L’INNOVAZIONE DELLE PMI ITALIANE. Il Ministero chiede all’Esecutivo di creare le condizioni perché le PMI nazionali abbiano un accesso facilitato all’innovazione, incentivando particolarmente la loro collaborazione con la ricerca pubblica.

RESPONSABILIZZAZIONE DI STATO, ATENEI ED ENTI. Occorre responsabilizzare le istituzioni pubbliche di ricerca perché assumano un chiaro ruolo di sostegno nello sviluppo economico del Paese.

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INTERVENTI DI MEDIO-LUNGO PERIODO

Azione 1. Sostenere la creatività e l’eccellenza in tutti i campi del sapere. Prevede il sostegno a progetti di ricerca fondamentale di base, liberi, finalizzati allo sviluppo di nuova conoscenza, con impatto sul lungo periodo.

Azione 2. Ricerca di base orientata alle tecnologie abilitanti. L’azione stimola processi di interazione tra Università, Enti di ricerca, Ministeri, Industria e Regioni. Le chiamate di progetto si rivolgono alla ricerca di base, finalizzata allo sviluppo di tecnologie pervasive ad impatto multisettoriale, in grado di produrre risultati nel medio-lungo periodo.

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INTERVENTI DI BREVE-MEDIO PERIODO ORIENTATI ALLO SVILUPPO INDUSTRIALE DEL PAESE

Azione 3. Ricerca per lo sviluppo di settori industriali innovativi. Riguarda interventi diretti a grandi progetti che prevedono lo sviluppo di singole e specifiche aree prioritarie, e che precisano ragioni e localizzazioni degli investimenti. Si avvalgono di strumenti fiscali automatici per favorire la collaborazione tra la ricerca pubblica e l’impresa.

Azione 4. Progetti integrati di ricerca a sostegno dell’industria. Considerano attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale, di sviluppo sperimentale, di formazione, con prevalenza delle attività di ricerca industriale, finalizzati alla messa a punto di ben specificati prodotti e servizi, con impatto nel medio-breve periodo.

Azione 5. Sostegno alla creazione di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico. E’ una azione nel contesto del sistema di sostegno alla ricerca industriale. Il PNR favorisce la nascita di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico, quale risultato di un processo di spin-off dal mondo della ricerca pubblica, così come delle “reti di imprese”.

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SVILUPPO DI STRUMENTI DI ORGANIZZAZIONE E GOVERNANCE DELLA RICERCA, NAZIONALI E REGIONALI,

INTEGRATI IN CONTESTI INTERNAZIONALIAzione 6. Sostegno alle piattaforme tecnologiche nazionali. Si prevede il

riconoscimento da parte del MIUR delle Piattaforme Tecnologiche Nazionali e il loro coinvolgimento nelle azioni di programmazione e valutazione delle azioni di ricerca (Italian Food for Life).

Azione 7. Distretti ad alta tecnologia. Il PNR indica linee guida per l’attuazione della nuova politica dei distretti ad alta tecnologia che li integri con l’indicazione di alcuni ulteriori criteri per rafforzarne operatività e performance.

Azione 8. Poli di Eccellenza nazionale. Essi vengono riconosciuti e valutati in relazione ai risultati prodotti nell’ambito di una competizione di questo livello: pubblicazioni, brevetti, spin-off, collaborazioni e reti internazionali acquisite, personale di qualità internazionale attratto.

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IL RILANCIO DEL CAPITALE UMANO DEDICATO ALLA RICERCA

Azione 9. Interventi finalizzati all’attrazione e qualificazione di giovani nel settore della ricerca scientifica e tecnologica. Le attività di formazione sono ancorate a progetti di ricerca e finalizzate a future professionalità nell’ambito della ricerca e dello sviluppo.

Azione 10. Scuole internazionali di dottorato. Viene stimolata la fondazione di scuole internazionali di dottorato con un fondo diretto al reclutamento internazionale di dottorandi, incentivando gli Atenei e gli Enti di ricerca all’internazionalizzazione di procedure e contenuti delle scuole di neo-fondazione.

Azione 11. Riorientamento e recupero. Il PNR introduce progetti di riorientamento e recupero di strutture di ricerca industriale, ancorati alla formazione del personale di ricerca.

Azione 12. Sostegno ai post-dottorati. Misura al sostegno di sperimentazioni su larga scala tendenti all’introduzione nel sistema nazionale di ricerca pubblica di forme di assunzione di post-dottorati, per periodi limitati nel tempo ma ripetuti.

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INFRASTRUTTURE Azione 13. Infrastrutture. Lo strumento per definire gli interventi specifici è la roadmap italiana collegata alla roadmap europea ESFRI, sviluppata da parte di un Comitato di valutazione con esperti italiani e internazionali.

MEZZOGIORNO Azione 14. PON per il Mezzogiorno. Bando per proposte di progetti di ricerca sulle tematiche previste negli Accordi di Programma Quadro stipulati tra lo Stato e le Regioni dell’ob. 1. Sarà rivolto agli attori pubblici e privati nazionali

interessati alla ricerca. Si prevede un valore di costo minimo dei singoli progetti non inferiore a 5 Mln €; un punteggio premiale sarà assegnato ai progetti, di valore complessivo dell’ordine di 80 o più Mln €, proposti da aggregazioni di più soggetti, che prevedano di coordinarsi verso un comune obiettivo di ricerca.

Azione 15. Estensione dei progetti PON al Nord mediante la costituzione di un fondo pari ad almeno il 12% delle risorse PON da destinare a sviluppi particolari delle Grandi Agende PON, da realizzare al di fuori delle 4 regioni obiettivo. In questo senso la preparazione e proposta delle Grandi Agende può essere integrata da una proposta accessoria indipendente ma allegata alla precedente che specifica i contenuti della collaborazione prevista.

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STRATEGIE PER LA RICERCA IN AMBITO INTERNAZIONALE

Azione 16. Migliorare l’internazionalizzazione del Sistema Ricerca. L’azione ha come obiettivo di aprire la ricerca italiana all’internazionalizzazione, massimizzare lo sfruttamento degli strumenti di collaborazione in ambito UE, per la piena realizzazione dello Spazio Europeo della Ricerca e perseguire altri tipi d’impegno a livello internazionale basati su accordi bilaterali e multilaterali. Verrà dedicata attenzione ai programmi già implementati dall’UE quali ERA-NET e JTI. Nella programmazione della ricerca italiana trova spazio l’attività di collaborazione con Paesi extraeuropei.

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RIFORME DI STRUTTURA

Azione 17. Università. Per stimolare Atenei ed Enti pubblici italiani a contribuire al rilancio del Paese, il PNR suggerisce interventi di tipo strutturale.

Azione 18. Enti di ricerca. Per gli Enti vigilati dal MIUR, il PNR suggerisce interventi in parte specifici e in parte comuni all’Università.

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BISOGNI NAZIONALI IN R&S DI RILEVANZA STRATEGICA

Tra i bisogni individuati: energia, agricoltura e ambiente, made in Italy, patrimonio artistico – culturale e ambientale , homeland security, mobilità

sostenibile, salute e scienze della vita.

Le interazioni tra agricoltura, produzione di cibo e ambiente sono uno dei bisogni in Ricerca e Sviluppo di rilevanza strategica previsti dalla bozza di PNR.

Il Made in Italy necessità di una profonda trasformazione che coinvolga le Imprese, gli Istituti di Ricerca, l’Università e le Pubbliche Amministrazioni. I settori cardine dell’industria manifatturiera italiana sono raggruppabili in Alimentari-vini; Abbigliamento-moda; Arredo-casa; Automazionemeccanica-gommaplastica.

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE

Sul sito del MIUR è disponibile la bozza del PNR 2010-2012 (http://www.miur.it/0003Ricerc/0477Docume/8095Progra_cf3.htm).